Franco Pavese

Ho appena finito di leggere l’articolo di Franco Pavese segnalato da Ocasapiens.
La prima impressione è di ritrovarmi nella scuola dei miei nipoti dove per un sortilegio la prof. di Lettere commenta i lavori della Prof. di Fisica che si occupa di esperimenti di Chimica d’avanguardia. Una macedonia di incompetenze e piccole prevaricazioni.
Il tutto condito del solito vittimismo che non manca mai in ff dai tempi di Mallove: nessuno mi ama, tutti mi odiano, i soldi non bastano.
Almeno Franco Pavese si fosse presentato come esperto in materia nucleare disposto a prendersi carico delle teorie rivoluzionarie spazio-temporali di Cardone e Carpinteri. Non ci pensa proprio. Non basta definirsi Senior Scientist, se non ci spiega che attività svolgeva all’INRIM. Potrebbe essere stato un esperto di misure cronometriche, per quel che ne sappiamo.
Non si pretende che il Senior Scientist abbia seguito questo blog da novembre 2011; se lo avesse fatto si sarebbe accorto che 4 post sono dedicati a Carpinteri e 5 a Cardone; in tutti si cerca di spiegare le ragioni di merito per cui l’attività di Carpinteri, straordinariamente ambiziosa e straordinariamente inconsistente, avrebbe dovuto essere stroncata con un atto di autorità.
Pavese non sembra essersi accorto che le critiche che hanno portato alla destituzione di Carpinteri sono di merito. Carpinteri è criticato nella sua attività di dilettante fisico e chimico nucleare. E stato certamente deriso per la sua attività sindonologica, ma anche questo è merito; sulla Sindone ha espresso ipotesi scientifiche e su di esse chiunque ha diritto di esprimersi. Se qualcuno ha riso, geologi e chimici sanno perché.

Questa voce è stata pubblicata in Uncategorized. Contrassegna il permalink.

269 risposte a Franco Pavese

  1. mW ha detto:

    1_per il paper dei nove dell’INRIM i dati di Carpinteri sono sbagliati.
    2_per il paper di Pavese i dati sono sbagliati perchè sono scritti male.
    Aspettiamo che li scrivano bene.
    Il primo paper è del 29/05/2012.
    Il paper di Pavese è del 13/06/2012
    Oggi è il 5/1/2013.

  2. Emilio ha detto:

    Mi attacco al carrozzone.
    Il divertimento non finisce mai? Quanto mai un paio d’anni fa mi venne la balorda idea di cercare su google che fine avessero fatto F&P con la loro FF. Non mi sarei imbattuto in Rossi, Levi e tutta l’allegra brigata di UniBoh! Farei parte ora dei 49.999.999 Italiani che non sanno nulla di queste faccende. C&C poi che spasso!
    Sapete che, ogni tanto, provo a fare qualche timido sondaggio fra colleghi (azienda di 60.000 dipendenti nel mondo) familiari, amici, conoscenti. Mai nessuno che per sbaglio abbia sentito parlare del fuoco di prometeo e le planetarie rivoluzioni energetiche di cui ci arabattiamo tanto in questi blog!

    Saluto con la pacata e flemmatica voce di Hitchock: Buooonaseraaaa….duddurudududdù!

    • mW ha detto:

      @Emilio,
      la penso come te. Credo che Rossi sia un fenomeno che riguarda più che altro una piccola frazione del web. E’ piuttosto virale, a giudicare da Google, ma non ha un grosso impatto. Il fenomeno F&P fu una vera esplosione planetaria, e anche senza internet, non vi era persona che non ne fosse al corrente. Il fenomeno Rossi, al contrario di F&P, che durarono tre mesi, sta durando da molto. Penso sia proprietà della rete consentire la sopravvivenza marginale di leggende anche per molto tempo.
      @FRANCHINI,
      mi scusi se ora copierò e incollerò una cosa che avevo scritto su richiesta di A65 alla fine di Cardone 5.

      • Ascoli65 ha detto:

        @mW ed Emilio
        Credo che Rossi sia un fenomeno che riguarda più che altro una piccola frazione del web.
        Hai ragione, ma il web è così esteso che anche i messaggi del Papa non riescono coinvolgerne più di una piccola frazione.
        In realtà il fenomeno Rossi, che non mi interessa, ha esposto l’Università italiana, che invece mi riguarda, al giudizio di milioni di persone in Italia e decine di milioni nel mondo.

        In Italia questa vicenda è stata presentata su una trasmissione del servizio pubblico, come “Voyager” di Giacobbo, vista da 1 milione almeno di persone. Tu dirai che si tratta di una platea particolare, incline a credere cose anche più inverosimili. Ti rispondo che è vero, ma è proprio per questo che un professore universitario, in quel caso il prof. Focardi, dovrebbe prestare maggiore attenzione quando rilascia certe dichiarazioni.
        Sempre per restare in Italia, l’argomento è stato oggetto di un lungo articolo apparso su Focus nell’agosto del 2011. Focus è la principale rivista italiana di divulgazione scientifica con una tiratura di centinaia di migliaia di copie, letta soprattutto da giovani appassionati di scienza. Vi si legge: “un piccolo gruppo di ricercatori dell’Università di Bologna … ha creato una piccola “centrale atomica” battezzata E-Cat”.

        Per l’estero la situazione è simile. Il “fenomeno” è stato mandato in onda dall’emittente di stato greca, in importanti trasmissioni TV USA e il mese scorso dalla TV pubblica svedese. In quest’ultima l’UniBo è stata ampiamente citata e il prof. Stremmenos, pur essendo in pensione, è stato intervistato con alle spalle la sede del DF. Chissà perché.
        Sempre all’estero l’argomento è stato oggetto, come ben sappiamo, di numerosi articoli su NyTeknik, principale rivista on-line svedese di temi scientifici. Nell’ottobre scorso se n’è occupato anche “Popular Science”, l’equivalente di Focus per il mondo anglofono, milioni di copie di tiratura. L’articono inizia con: “On January 14, 2011, …” e chi c’era quel giorno a far da testimone?

        Quanto sopra è un elenco esemplificativo molto ma molto incompleto.

        Per contro, i dubbiosi che cercheranno smentite pubbliche di UniBo sulle eccezionali prestazioni misurate e proclamate dai suoi professori non ne troveranno alcuna.

        • diego ha detto:

          Per contro, i dubbiosi che cercheranno smentite pubbliche di UniBo sulle eccezionali prestazioni misurate e proclamate dai suoi professori non ne troveranno alcuna.

          Il solito semplicione, da queste parti è pieno di gente approssimativa a quanto pare, a partire dai piani più alti.
          Se uno cerca le posizioni ufficiali di UniBO, basta che va sul rispettivo sito http://www.unibo.it e fa una ricerca per il termine “Andrea Rossi”.
          Troppo difficile?

        • Camillo Franchini ha detto:

          diego

          Il sito riporta cose note e, secondo me, non lusinghiere per il DF, perché esso considera possibile il funzionamento del mammozio di Rossi. Era un’ipotesi da escludere a tavolino. Non avrebbero dovuto mettere a disposizione un fotografo per l’asino che vola. Ci sono situazioni in cui mettersi a disposizione rappresenta una deminutio, come avrebbero detto i romani. Per capire, pensi al DF che va a controllare un motore perpetuo. Il motore perpetuo si esclude a tavolino.

          2) l’Università di Bologna (Dipartimento di Fisica) è pronta a svolgere esperimenti sull’apparato E-Cat non appena il contratto siglato con la EFA SrL (la società italiana di Andrea Rossi) sarà reso attivo: a questo scopo erano presenti agli esperimenti, in qualità di osservatori, i ricercatori dell’Università di Bologna.
          L’Ateneo continua a seguire con grande attenzione l’evolversi della situazione.

        • Cimpy ha detto:

          Mi si consenta di aggiungere un coro:

          E-cat: l’Università di Bologna non è coinvolta
          5 novembre 2011

          Fu detto ai tempi. Ma risposero i believers che era solo un problema amministrativo (Rossi avrebbe dovuto dare 500.000 euro a UniBo per finanziare i test, i believers sostennero che Rossi pensava di ottenerli da DefKalion, ma Defkalion, avendo divorziato da Rossi, non fornì il conquibus, per cui Rossi non potè pagare UniBo. Insomma, a detta dei believers, si trattò di una serie di sfortunate coincidenze (o al limite, di una vigliaccata greca) e non di un rigetto scientifico dell’E-Cat o dell’ “enterpreneur” da parte delle Università italiane.

          Per capire come la cosa è stata presentata allora, vedi per esempio qui

          Al di là di scetticismo o fede, per i comuni mortali come me (gente “di strada”, quanto a fisica, chimica, matematica o quantistica, per intenderci) resta il fatto che permane in una zona grigia il pensiero di UniBo (come istituzione) circa la scientificità di quanto accaduto intorno alla vicenda E-Cat: non basta scrivere “nessun esperimento relativo all’E-Cat si è svolto presso l’Università di Bologna né il 28 ottobre 2011, né in date precedenti, né è stato condotto da ricercatori dell’Università”, bisogna avere il coraggio di sconfessare le precedenti “uscite” di molti personaggi, anche non direttamente coinvolti con l’università, ma che ad essa facevano riferimento citando i nomi di persone coinvolte nella ricerca della fusione fredda.

          Ad esempio, quando in rete si legge:
          “Studi condotti da Sergio Focardi (Dipartimento di Fisica dell’Università
          di Bologna), prima in collaborazione con Francesco Piantelli (Università di
          Siena),”
          o
          “Un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Fisica dell’Università di
          Bologna (Ennio Bonetti, Enrico Campari, Giuseppe Levi, Mauro Villa ed io),
          oltre a Sergio Focardi (in pensione come Professore Emerito) possono ora
          studiare l’apparecchiatura di Rossi in modo continuativo ed approfondito”

          Anche se non viene detto esplicitamente che le Università in questione stanno dando il loro placet, chi non associa le suddette alle “ricerche in corso”?
          E’ ad associazioni di pensiero (oggi) fallaci come queste che a tali Istituzioni si chiede qui pubblica smentita.

          Altrimenti, in presenza -per dire – di una qualunque “testa esaurita”, tutto si potrebbe dire delle notre Istituzioni, compreso che avallano gli “esaurimenti delle teste” (per dire, cosa che sicuramente non è…)

          ps:
          le citazioni di cui sopra vengono da qua:
          https://groups.google.com/forum/?fromgroups=#!topic/it.scienza/I2OWljQEvbc
          leggendo così com’è, @Diego, ti pare che qualcuno possa seriamente escludere la presenza e l’approvazione di UniBo?

        • Camillo Franchini ha detto:

          Cimpy

          E’ ad associazioni di pensiero (oggi) fallaci come queste che a tali Istituzioni si chiede qui pubblica smentita.

          Anche se non provo simpatia per i fregati della varie Wanne Marchi che oggi si incontrano, credo che UniBO dovrebbe una buona volta uscire da un atteggiamento che incoraggia il modo di pensare dei fiduciosi: “se anche UniBO partecipa, significa che qualcosa di importante è stato scoperto”. E’ un comportamento responsabile? Possibile che nessuno in quell’ambiente senta il bisogno di chiudere il caso Rossi con un atto di chiarezza, di onestà scientifica e di rispetto per il cittadino comune?

        • diego ha detto:

          Ma di quale motore perpetuo sta parlando? Se quello prima era un superficialone, lei lo è all’ennesima potenza, ed in quanto capo supremo della baracca, non si smentisce mai.
          La leggerezza con cui usa certi termini come moto perpetuo o free energy non le fa certo onore perché sembra che lei non abbia capito minimamente di cosa stia parlando.

          Occhio a UniBO che sta per farle un regalino, sia preparato e prometta di non rimanerci male, sono cose che possono capitare.

        • Camillo Franchini ha detto:

          diego

          moto perpetuo o free energy

          Sapevo che prima o poi la “free energy” sarebbe comparsa in questo blog. Ci spiega di che si tratta? Le metto a disposizione un post. Scriva un testo in buon italiano sulla “free energy” e glielo pubblico.
          Si astenga da frasi offensive o La censuro. So che per Lei è difficile, ma ci provi.
          Immagino che UniBO non gradisca di essere protetta da Lei.

        • Camillo Franchini ha detto:

          Diego

          Occhio a UniBO che sta per farle un regalino, sia preparato e prometta di non rimanerci male, sono cose che possono capitare.

          Dubito che il Prof. Dario Braga sia contento di questa Sua anticipazione. Che cosa Le ha preso?

        • FermiGas ha detto:

          Diego scrive:
          La leggerezza con cui usa certi termini come moto perpetuo o free energy non le fa certo onore perché sembra che lei non abbia capito minimamente di cosa stia parlando.

          Ma allora forse stiamo parlando di Gibbs free energy e, dunque, di chimica ordinaria?

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Diego

          La leggerezza con cui usa certi termini come moto perpetuo o free energy non le fa certo onore perché sembra che lei non abbia capito minimamente di cosa stia parlando.

          FermiGas mi mette sull’avviso: non intendo l’energia libera di Gibbs, ma la free energy che si incontra in EA, che non ha alcun collegamento con la funzione termodinamica.
          Circa il comportamento che, secondo me, il DF avrebbe dovuto prendere sull’invenzione di Rossi cerco di sfruttare un caso che mi è capitato.
          In commissione per valutare proposte di collaborazione con la Difesa, un milanese di Milano Bicocca tirò fuori il nome di Randell Mills, fondatore della Blacklightpower. Io feci un intervento per escludere l’opportunità di occuparci delle sue invenzioni. La cosa finì lì.
          La stessa sorte sarebbe successa con A.R., se si fosse presentato al Centro.
          UniBO ha scelto una strada diversa, ha dato credito a Rossi, nel senso che ha ritenuto appropriato mettersi a sua disposizione per tests, presentazioni pubbliche e verifiche varie addirittura a pagamento.
          E’ stato più accorto il CISAM o UniBO, secondo Lei?

    • Melchior ha detto:

      @Emilio
      Concordo:
      Se si trattasse di un argomento serio ne avrebbero parlato in TV e nei telegiornali e Vespa avrebbe già fatto il plastico del reattore di Rossi!
      Potremmo anche proporre il televoto come metodo innovativo per decidere sulla
      serietà o meno di certe “sedicenti scoperte scientifiche rivoluzionarie”!
      Che ne pensa di introdurre la democrazia come metodo di validazione scientifica ?
      Chiediamo ai telespettatori se le ricerche sulle strane proprietà non lineari di alcune leghe deuterate nanostrutturate sono un argomento da finanziare o se non sia meglio
      un contributo pubblico per evitare che Balotelli vada a giocare all’estero.
      FORZA ITALIA!

      • Camillo Franchini ha detto:

        Melchior

        Le è andata bene perché avevo censurato le Sue spiritosaggini sempre uguali. La considero un troll. D’ora in poi qua non mette più piede.
        Le conviene divertirsi con la Ragazzona, che è ripartita gasatissima e dà soddisfazione a tutti.

        • Melchior ha detto:

          OK,
          Grazie per l’ospitalità datami finora,
          spero almeno non cancelli i miei post precedenti.
          Ammiro il suo coraggio nel dimostrare chiaramente ai lettori,
          senza falsi perbenismi, ipocrisie e false pretese di imparzialità le intenzioni del Blog.
          Non mi sembra comunque corretto il suotermine troll.
          Le spiritosaggini appartenevano alla categoria: “RIDENDO CASTIGAT MORES” come scritto correttamente da lei stesso, in un post precedente.
          Grazie per l’attenzione

        • Camillo Franchini ha detto:

          Melchior

          false pretese di imparzialità le intenzioni del Blog

          Sbaglia, l’imparzialità è totale e viene dal rispetto della scienza consolidata. Accetto gli sperimentalismi, ma se si protraggono oltre due anni, li considero rami secchi, errori quasi sempre dovuti a conoscenza imperfetta della scienza che si impara a scuola, studiando sodo con umiltà. Prima di diventare scienziati di punta bisogna studiare tutto quello che viene prima della punta.
          Non dico di esserci riuscito, ma certamente il proposito rimane.
          Carpinteri avrebbe scritto delle equazioni nucleari in modo corretto, con tutti i loro pezzetti al posto giusto, se avesse seguito il corso di chimica nucleare del suo collega docente presso l’Università di Torino. Ha voluto fare da solo ed è riuscito solo a rispettare la conservazione del numero barionico.
          Questo è un duro e proditorio attacco a Carpinteri?

  3. Hermano Tobia ha detto:

    @Camillo
    Non credo proprio che un professore di Lettere od un esperto di misure cronometriche abbia potuto partecipare ad un comitato IUPAC per la definizione di “Quantities, Units and Symbols in Physical Chemistry”; verosimilmente Pavese è un suo collega chimico:

    http://old.iupac.org/projects/1981/110_2_81.html

    Il Prof. Pavese si era già occupato in passato della questione mettendo in evidenza che la conclusione a cui erano giunti i suoi colleghi INRIM in merito alle misure di Carpinteri (“cannot be the result of independent measurements as claimed by the authors”, ovvero manipolazione dei dati) erano infondate, e non mi risulta che nessuno lo abbia contraddetto:

    http://arxiv.org/abs/1206.2797

    Non ho mai nascosto le forti perplessità sulla teoria proposta da Carpinteri (spallazione Fe / amlluminogenesi), mentre sono più possibilista sulla presenza di neutroni associata alle fratto-emissioni; trovo comunque che l’intervento di Pavese sia ineccepibile e condivisibile al 100%, e condivido anche le osservazioni espresse nel post precedente da Barney (non certo un “amico” dei piezo).

    Le critiche di Pavese non credo siano rivolte a blog come questo, dove solitamente si esaminano le questioni sotto l’aspetto scientifico, ed il numero ragguardevole di commenti raggiunti è conferma della vivacità ed interesse delle discussioni.

    @Valerio Peralta, Fermigas
    Ho provato a rispondere alle vostre osservazioni in un intervento in fondo al post “Cardone 5”.

    • Camillo Franchini ha detto:

      Hermano

      verosimilmente Pavese è un suo collega chimico

      Dire chimico è come dire fisico; siamo una vasta tribù con competenze completamente distinte, esattamente come capita con i fisici.
      Il fatto che Pavese non sia entrato nel merito delle contestazioni mi ha fatto sospettare fortemente che non sia nucleare e Lei sembra confermarmelo. E’ sempre rischioso uscire dal proprio campo di competenza, Carpinteri lo dimostra fin troppo bene.
      Pavese deve rendersi conto che in discussione è la competenza nucleare di Carpinteri. Solo Mandrake riuscirebbe a essere un buon esperto di Scienza delle Costruzioni e di Reazioni Nucleari. Infatti confonde le reazioni esoergiche con quelle endoergiche senza accennare a una resipiscenza quando glielo fanno notare. Alla fine se ne sono accorti tutti, anche se Pavesi avrebbe voluto che non lo prendessero in giro. Ma chi cammina sotto la pioggia si bagna.
      In ogni caso mi dispiace se Pavesi è veramente un chimico; non se lo merita.

    • Camillo Franchini ha detto:

      Hermano

      Le critiche di Pavese non credo siano rivolte a blog come questo

      Proteste viscerali come quella di Pavese lasciano il tempo che trovano, assomigliano alle invettive di Passerini, che non si può permettere altro, dato che non ha conoscenze nucleari. Un Senior Scientist si sarebbe dovuto occupare del merito delle critiche a Carpinteri. Le deplorazioni si dovrebbero lasciare ai poeti. Io le trovo sempre stucchevoli e le leggo solo di sfuggita. Mi meraviglio molto che la protesta di Pavese sia arrivata a questo blog. Ma ormai è stato lanciato e io ne ho ricavato un breve post.
      Che sia un personaggio un po’ speciale si capisce anche dalla chiusura, che non serve commentare:

      l’intolleranza dimostrata in questa occasione mi ricorda le reazioni sopra le righe alle dichiarazioni di Mattei sul creazionismo.

      • mW ha detto:

        @FRANCHINI:
        mi assumo la responsabilità di esprimere mie impressioni che non hanno probabilmente a che fare con la realtà:
        Mi sembra che nel paper che Hermano Tobia NON ha letto, Pavese cercasse di difendere C. senza allo stesso tempo perdere la faccia come metrologo. Ha garbatamente fatto un sacco di rilievi che non poteva non fare.
        I rilievi che ha mosso nel suo paper sono la sua assicurazione sulla vita, nero su bianco, con il resto della comunità scientifica.
        Il suo ultimo intervento è invece spiccatamente politico.
        Politiche potevano essere le ragioni che lo hanno portato a trovare una via di uscita per C. ma per me questo è ininfluente, perchè conta solo che le sue argomentazioni fossero corrette.
        Nessuno ci ha trovato nulla da ridire, e tutti si sono messi ad aspettare un paper con i dati correttamente riportati, che però non è mai arrivato.

    • mW ha detto:

      @HERMANO TOBIA
      “Il Prof. Pavese si era già occupato in passato della questione mettendo in evidenza che la conclusione a cui erano giunti i suoi colleghi INRIM in merito alle misure di Carpinteri (“cannot be the result of independent measurements as claimed by the authors”, ovvero manipolazione dei dati) erano INFONDATE, e non mi risulta che nessuno lo abbia contraddetto.”
      1_se tu traduci “may be not necessarily true” con “erano INFONDATE” puoi farlo, ma non pensare che la gente non se ne accorga.
      2_per Pavese potrebbe esserci un altro motivo che spiega le ripetizioni: “…The simpler
      reason does not invalidate the published numerical data, being related only to INCORRECT NOTATION”.
      3_Pavese si preoccupa di mettere bene in chiaro che:”…Based on a correct metrological notation, … Comment conclusion—that the observed identity within up to 0.02 % of the values of measurements is not metrologically compatible with an assay uncertainty typically no much better than 1 wt%—MIGHT BE CORRECT.”
      E questo tu lo traduci con “ERANO INFONDATE?”
      4_”…reported identical assay values, which might simply be due to data with low effective
      resolution and precision, reported in an incorrect way…”
      E così via, in una sequenza di osservazioni che preferiremmo non fossero fatte al presidente dell’istituto nazionale di METROLOGIA.
      5_”…e non mi risulta che nessuno lo abbia contraddetto”.
      TOBIA, non c’era nulla da contraddire!
      Bisognava solo ripresentare i dati in maniera corretta.
      E’ stato fatto?
      Il paper di Pavese è del 13/06/2012.
      Oggi è il 5/1/2013.

      TOBIA dovresti avere più rispetto di Pavese, e non attribuirgli cose che non ha detto per suffragare le tue tesi.
      In subordine dovresti leggere quello che posti, e se non basta, fare un corso di inglese.
      Dimmi cosa dovrebbe pensare altrimenti uno che legge i tuoi interventi.
      Dimmi cosa deve pensare.

    • Camillo Franchini ha detto:

      Hermano

      Ho letto l’intervento di Pavese su ArXiv. L’è peso el tacon del buso.

      In this respect, the authors of the original paper, and the Journal Strain, should probably more carefully consider the fact that misunderstandings can otherwise easily occur.

      In pratica sostiene che va beh, Carpinteri e the Journal Strain non sanno come si presentano i dati sperimentali, ma questo non esclude necessariamente che Carpinteri abbia realizzato le disintegrazioni del ferro. Ancora una volta sul merito di queste trasmutazioni Pavese non spende una parola, evidentemente non ne sa nulla. Quindi il commento sui commenti è perfettamente inutile, perché la critica sulla presentazione dei dati si aggiungeva alle critiche di merito sul piezonucleare.

      non mi risulta che nessuno lo abbia contraddetto.

      Nessuno l’ha contraddetto perché l’articolo è insignificante, non cambia i termini del problema che resta quello originale: le reazioni di Carpinteri non sono esoergiche come sostiene, ma endoergiche.
      La timida difesa di Pavese è solo un tentativo di soccorso. Se Pavese si decide a scrivere di piezonucleare lo leggiamo con rispetto, altrimenti si comporta solo da amico preoccupato.
      Comunque l’assenza di una contraddizione esplicita non significa validazione di una posizione. Chi ci si è imbattuto avrà letto Pavese, ma poi se ne sarà subito dimenticato. Se Lei non mi avesse sollecitato, io non ci avrei speso una parola di commento.
      Non capisco da dove Lei tragga l’idea di “manipolazione dei dati”; tutti hanno sempre scritto che si tratta di dati presentati in modo scriteriato, da gente che non ha familiarità con il linguaggio scientifico. Anche se erano in buona fede, come sostiene Pavese, restano dei pasticcioni in buona fede. Cambia molto? L’augurio è che continuino a occuparsi di strain dei materiali da costruzione e lascino perdere il nucleare. Non solo presso l’INRIM, ma anche al PoliTO. Non hanno meglio da fare?
      Saluti

      • mW ha detto:

        Buona Epifania, Franchini!
        la cito:
        “Nessuno l’ha contraddetto perché l’articolo è insignificante”
        Non c’era niente da contraddire! Bastava ripresentare i dati in forma metrologicamente corretta.
        E’ stato fatto? No. Basta.

    • FermiGas ha detto:

      Hermano Tobia scrive:

      1) le segnalo questo intervento sull’argomento, relativo a due esperimenti simili ma svolti in maniera indipendente:
      https://fusionefredda.wordpress.com/2012/02/21/cardone2/#comment-3896

      Finché si parla di excess power (o, tanto peggio, di excess temperature) senza prendere in considerazione le curve di potenza rispetto al tempo, cioè senza considerare l’energia, secondo me siamo sempre al punto di partenza, concludendo poco o niente. Una volta che si ha il valore netto di “excess heat” poi lo si confronta con valori indicativi, come l’energia di dissociazione di legame o la più alta densità d’energia o la più alta energia specifica compatibili con volume o massa del dispositivo sotto test (giusto per fissare dei limiti superiori alla possibile natura chimica del fenomeno). Dunque, giusto per cominciare, è stato provato oltre ogni ragionevole dubbio che l’eccesso di calore supera significativamente, per es., i 240 kJ/mol (che è l’energia di dissociazione di legame H-Ni) o i 234 kJ/mol (H-Pd)? Dati CRC Handbook of Chemistry and Physics.

      2) Anche se l’ipotesi ZPE risultasse errata, non per questo tali anomalie smetterebbero di esistere.

      Sono ovviamente d’accordo. Ad ogni modo, si tratterebbe appunto di “anomalie”, non di effetti producenti eccessi di energia eccezionali come vorrebbe la FF.

      3) i calcoli penso siano più complessi di quelli da lei riportati.

      Lo scopo della “spannometria”, ovvero di un problema di Fermi, non è quello di dare un risultato corretto a 12 cifre significative, ma di dare una stima, ordine di grandezza più, ordine di grandezza meno. Siccome, dalla mia stima precedente, i due fenomeni a confronto distano di 3 ordini di grandezza, ho qualche motivo in più per dubitare che l’effetto Casimir possa sconvolgere la struttura conosciuta dell’atomo di H. Al più comporterà qualche piccola perturbazione.

      4) sono più possibilista sulla presenza di neutroni associata alle fratto-emissioni

      Sulla base di quali evidenze sperimentali significative? Personalmente, non capisco perché, di fronte a una possibile scoperta epocale, per pura e semplice prudenza non venga automatico domandarsi se il rivelatore a He-3 possa forse esser difettoso, magari troppo sensibile alle vibrazioni o agli shock meccanici. Era troppo dispendioso fare qualche prova in più, in tal senso? Era troppo dispendioso usare un altro (o altri) rivelatori He-3 e confrontarli? Era troppo dispendioso usare due rivelatori all’He-3, di cui uno dotato di assorbitore di neutroni, ancora una volta per discriminare se il fenomeno fosse di origine meccanica-acustica? Era troppo dispendioso fare una campagna di misure (non una o al più due misure!) dopo il verificarsi dell’evento critico “frattura”? Se ci sono così tanti neutroni, allora senz’altro i materiali si attivano e, dunque, perché non fare le misure in condizioni “più tranquille”, subito dopo la frattura? Era troppo dispendioso cercare prima una spiegazione nella fisica-chimica conosciuta ai fenomeni osservati? Chi si è mai occupato di fisica dei guasti, sa che in condizioni di stress meccanico si attivano fenomeni chimici e di trasporto di massa. Perché non partire da qui per cercare di spigare le mutate percentuali di Fe e altro, piuttosto che decollare in quarta con improbabili reazioni nucleari?

  4. sandro75k ha detto:

    @Camillo Franchini

    …vada per Pavese, il Blog è il Suo e ci mancherebbe ma avrei preferito dei commenti sulla recente “scoperta” delle temperature negative! Le sarei molto riconoscente qualora se ne occupasse, grazie.

    • Camillo Franchini ha detto:

      Sandro,

      Temperature Kelvin negative? Non ne so nulla; credo che sia roba per fisici. Chiediamo a loro. Grazie.

    • gabrichan ha detto:

      @Camillo, personalmente credo che Pavese abbia colto nel segno, primo mettendo in discussione le misure fatte, non ritenendole sufficienti ad avvallare tutto il costrutto teoriche che ne è stato ricavato, la soluzione è semplice si fanno altre prove e altre misure con altri metodi e poi si riesamina la cosa.
      Secondo ha colto quello che è il lato puramente emotivo della faccenda, perché quello che succede o è già successo è una questione puramente emozionale, come fa giustamente notare raccogliere 1000 firme sull’onda del risentimento e delle piccole beghe di quartiere si fa alla svelta.
      In fin dei conti anche gli scienziati e i ricercatori e i blogger sono esseri umani e a volte danno più ascolto alla pancia che al cervello.

      @Alessandro intendi questo?
      http://www.nature.com/news/quantum-gas-goes-below-absolute-zero-1.12146

      • Camillo Franchini ha detto:

        Gabrichan

        raccogliere 1000 firme sull’onda del risentimento e delle piccole beghe di quartiere si fa alla svelta.

        Lei ritiene che Carpinteri sia stato allontanato per una bega di quartiere?

        la soluzione è semplice si fanno altre prove e altre misure con altri metodi e poi si riesamina la cosa.

        Perché altre prove? Non bastano cinque anni di sperimentazioni? Perché concedere un credito particolare al piezo?
        Cardone una volta ha detto che il supporto teorico al piezo gli è costato 20 anni di fatiche a tavolino e cinque di fatiche di laboratorio. Un po’ vecchiotta come ricerca; non c’è qualcosa di più moderno da affidare ai ricercatori nazionali?

        • gabrichan ha detto:

          “Lei ritiene che Carpinteri sia stato allontanato per una bega di quartiere?”

          Che sia stato allontanato non si sa, e finché non è ufficializzato, ricopre ancora nel suo incarico, comunque ho il forte sospetto che se verrà defenestrato lo sarà per le sue simpatie ed amicizie e per le richieste di fondi non per le ipotesi sulla sacra sindone o il piezo.

          “Perché altre prove? Non bastano cinque anni di sperimentazioni? Perché concedere un credito particolare al piezo?”

          a questa domanda gli ha già risposto FermiGas qui: https://fusionefredda.wordpress.com/2013/01/05/franco-pavese/#comment-15507 punto 4)
          A tutti è sembrato che i dati raccolti fossero insufficienti per descrivere un nuovo fenomeno, tanto meno una teoria in studio da 20 anni, io al suo posto non avrei perso tempo a querelare le persone, l’avrei usato a raccogliere abbastanza dati formalmente e sperimentalmente corretti tanto da avvalorare le mie ipotesi e zittire tutti.

          Questo comunque è una cosa che accomuna molte ricerche, ad esempio Celani; ha un filo, da un 20W in eccesso con una calorimetria con una precisione di +- 10W, e tutti a chiedersi; funziona, non funziona, che tempo atmosferico c’era, era accesa l’aria condizionata anche la notte, l’assistente a pranzo ha mangiato fagioli è cipolle, ecc, e la soluzione è li semplice ed ovvia, come è già stata detta tra l’altro, invece di usare 1 filo ne usi 20, alimenti con x.xx V * (20* y.yy) A = z.zzW se ottieni un eccesso di 400W, 0.4kW non ti serve l’esperienza di un Mario Massa che ti certifichi l’eccesso, basta tranquillamente una casalinga di Voghera (con tutto il massimo rispetto per la nobile professione).
          E’ questo modo di lavorare che trovo personalmente intollerante, e che mi fa inc…are, e per quanto leggo non solo io.

        • Camillo Franchini ha detto:

          Gabrichan

          a questa domanda gli ha già risposto FermiGas qui

          Ho letto FermiGas; scrive che gli esperimenti sono stati condotti male, si riferisce al passato, non si augura che gli esperimenti continuino.
          Ormai siamo stati vaccinati da Celani che ogni anno cambia leggermente programma per mantenersi in sella: ff alla F&P; replica dell’esperimento di Iwamura; replica del compressore di Arata; nano con ossido di zirconio; costantana. Tutte ricerche di cui non resta traccia significativa. Ha perfino deciso di mandare campioni al Martin Fleischmann Memorial Project.
          Lei ha visto una foto del reattore Pd/D e la descrizione del suo funzionamento? Celani ne ha costruito uno o è passato ad Arata e Iwamura alla chetichella?
          Non vorremmo che anche Carpinteri si mettesse sulla strada di Celani usando come sede delle sue ricerche il PoliTO.

          ho il forte sospetto che se verrà defenestrato lo sarà per le sue simpatie ed amicizie e per le richieste di fondi non per le ipotesi sulla sacra sindone o il piezo.

          Può darsi che Lei abbia delle informazioni speciali, ma a me sembra che tutto sia precipitato (mi riferisco all’articolo del Secolo XIX del 31 dicembre) dopo la raccolta di firme per l’appello Puppin, che si riferiva al merito dell’attività di Carpinteri (“settore destituito di qualsiasi fondamento scientifico”) e soprattutto dopo la lettera firmata da Roberto Battiston, Giovanni Bignami, Fernando Ferroni, Alessio Guglielmi, Giorgio Parisi, Giancarlo Ruocco.
          Può leggere la lettera in questo sito:
          http://ocasapiens-dweb.blogautore.repubblica.it/2012/10/page/2/ (Sbigottimento, Piezopoli, Cap. III)
          In nessuno dei documenti citati si tratta delle simpatie politiche di Carpinteri ma solo della sua attività di ricerca piezo.
          So che i tifosi ff amano molto la dietrologia alla Pavese; io però sono un davantologo, quindi mi accontento delle ragioni palesi, che mi sembrano anche sovrabbondanti. Sono le ragioni che ho descritto in più di un anno di conversazioni con gli amici del blog.

        • Valerio Peralta ha detto:

          @ Camillo Franchini,

          Non vorremmo che anche Carpinteri si mettesse sulla strada di Celani usando come sede delle sue ricerche il PoliTO.

          Sono sostanzialmente certo che Crpntr continuerà al PoliTo i suoi esperimenti. Da questo punto di vista sono però “Neutriniano”; non trovo la cosa scandalosa. Se riuscirà a farsi finanziare, può proseguire i suoi studi. La cosa importante è che non ci siano conflitti di interesse con la GESTIONE di enti statali, o non si cerchino scorciatoie.
          Una situazione più ambigua è l’escamotage tipo articolo sulla sindone, supportato con fondi del progetto regionale “REFRESCOS”. Se la sindonologia era contemplata nel progetto fin dall’inizio, la responsabilità è dei referee. In caso contrario, potranno sempre dire che si tratta di una “ricaduta inaspettata” delle ricerche previste dal piano di finanziamento iniziale. Finché non vengono compromessi gli obiettivi principali del progetto, anche il piezoN sindonologico potrà trovare un suo spazio. Penso non mancherà materiale per l’attività di debunking.

          Saluti

        • Camillo Franchini ha detto:

          Valerio

          Sono sostanzialmente certo che Crpntr continuerà al PoliTo i suoi esperimenti.

          Dipende. Crpntr ha perso una grossa partita per colpa della sua infatuazione piezo. Il setback rappresentato dalla perdita della presidenza INRIM può avere congelato il suo interesse per il piezoN, probabilmente derivato dalla frequentazione con Crdn; una passione acquisita, non spontanea. Credo che gli sarà anche difficile trovare altri giovani Manuelli che che gli danno retta. Anche il Direttore di Strain sarà più cauto nella peer review.
          Insomma, è probabile che anche al PoliTO si concedano una pausa di riflessione. Il debunking continuerebbe e il PoliTO non ha interesse a diventare oggetto di attenzione come UniBO.
          Comunque sapremo presto se la passione piezo di Crpntr è tramontata per sempre.
          Saluti

        • FermiGas ha detto:

          Gabrichan scrive:
          se ottieni un eccesso di 400W, 0.4kW non ti serve l’esperienza di un Mario Massa che ti certifichi l’eccesso, basta tranquillamente una casalinga di Voghera

          Ma parlare in termini di energia, no eh?

        • gabrichan ha detto:

          @FermiGas, mi sono adeguato alla notazione che ha usato Celani.

      • mW ha detto:

        @GABRICHAN
        1_per il paper dei nove dell’INRIM i dati di Carpinteri sono fortemente improbabili.
        2_per il paper di Pavese i dati sono improbabili perchè sono scritti male.
        Aspettiamo che li riscrivano bene.
        Il paper dei nove dell’INRIM è del 29/05/2012.
        Il paper di Pavese è del 13/06/2012
        Oggi è il 06/01/2013.
        Per te quanto ci vuole?

      • mW ha detto:

        @Gabrichan,
        Ho letto la parte propositiva del tuo intervento,
        ovvero cosa fare invece che querelare,
        e sulla necessità e possibilità di eseguire misure semplici e che pongano in risalto ordini di grandezza molto più grandi di qualsiasi tolleranza.
        Sono del tutto d’accordo.
        Ad esempio, per me la massa dell’elettrone è sempre stata 10^-30kg, e anche se in realtà è 9,109×10^-31kg, non mi è mai cambiato niente nella vita,
        A parte quella volta che l’ho messa per sbaglio al numeratore invece che al denominatore 🙂

        • gabrichan ha detto:

          Per me era tutta positiva la mia risposta 🙂
          Il problema è sempre lo stesso, non si capisce mai se sono cose volute per mantenere l’incertezza e per non dare una risposta definitiva alla faccenda, che positiva o negativa che sia sarebbe comunque la fine dei giochi, se poi si pensa che c’è gente che comunque deve arrivare all’età pensionabile forse si capisce anche il perché.
          A discapito ovviamente della chiarezza e dai benefici che una tecnologia del genere potrebbe dare, come al solito l’impressione che si ha è che ognuno tenda sempre a fare i propri comodi e coltivare il proprio orticello più che pensare agli altri.

        • mW ha detto:

          ho detto “propositiva” 🙂

    • Valerio Peralta ha detto:

      @sandro75k,

      Mi dispiace deluderla, ma la scoperta non è nuova. Ricordo un articolo su Le Scienze degli anni ’70 o ’80, appena lo ritrovo le passo il riferimento. È una applicazione molto interessante di alcune relazioni termodinamiche e di meccanica statistica. La temperatura (assoluta) di un sistema è definita come la derivata dell’energia interna rispetto all’entropia: T=dE/dS. Se questa quantità diventa negativa, si avrà uno stato a T negativa. Come è possibile? Risulta che la derivata in questione è legata a come sono popolati i livelli energetici del sistema da parte delle particelle che lo costituiscono. Le temperature positive sono associate al caso in cui i livelli più bassi sono anche i più popolati. Quelle negative, alla condizione inversa. I sistemi all’equilibrio hanno temperature positive; le temperature negative si trovano in alcuni sistemi in non-equilibrio come i laser o in alcuni stati metastabili. Sperimentalmente si può ottenere T 0 a T< 0 passa in verità da T=infinito, ovvero lo stato in cui i livelli sono equipopolati!

      Saluti

      • Camillo Franchini ha detto:

        Valerio

        Risulta che la derivata in questione è legata a come sono popolati i livelli energetici del sistema da parte delle particelle che lo costituiscono.

        Molto interessante, complimenti. Ho sempre scritto che in questo blog si impara come a scuola.
        Saluti

    • Valerio Peralta ha detto:

      @ Sandro75k,

      mi scuso per il pasticcio causato dai simboli “maggiore” e “minore” nella doppia veste di formattatori html e significato matematico, qui Cimpy potrebbe illuminarmi.
      Il discorso era: temperature assolute negative si possono ottenere in un sottosistema di un sistema più grande, se presenta un numero finito di livelli energetici. Il passaggio da T positiva a T negativa avviene attraverso T=infinito, stato in cui tutti i livelli energetici sono equipopolati.
      Articolo su Le Scienze: numero 122, ottobre 1978, pag. 70

      Saluti

      • sandro75k ha detto:

        Deluso? E per quale ragione? Io sono del ’75, ero troppo piccolo per ricordare un articolo del ’78. A scuola non me ne aveva mai parlato nessuno ed i “media” moderni presentano ogni cosa sempre nel modo più “appetibile” e sconvolgente possibile. Grazie per la spiegazione.

        • Cimpy ha detto:

          Se davvero serve: quando si vuole scrivere il simbolo di maggiore mentre si usano i tags html, si dovrebbe scrivere una e commerciale seguita dalle lettere gt e puntoevirgola, mentre per scrivere minore si dovrebbe scrivere e commerciale lt puntoevirgola. > = maggiore < = minore

        • Valerio Peralta ha detto:

          @ sandro75k,

          non volevo denigrare l’esperimento, che è sicuramente molto interessante; tantomeno dare l’impressione che le temperature assolute negative siano una banalità. Al contrario, io trovo straordinario che da considerazioni astruse di meccanica statistica si riescano a realizzare esperimenti in cui concetti assolutamente controintuitivi possono essere “toccati con mano”. Mirabile!

          Saluti

      • Valerio Peralta ha detto:

        @ Cimpy,

        molte grazie per la dritta!

        Saluti

  5. Livio Varalta ha detto:

    ritengo i dati pubblicati da Carpinteri et al. sul piezonucleare non sufficienti per la dimostrazione scientifica di quanto affermato dagli autori
    Franco Pavese
    Senior Scientist

    Quindi alla presidenza dell’INRIM era stato messo un signore che non era capace di rilevare ed elaborare dati sperimentali?

    • Camillo Franchini ha detto:

      Livio,

      Colgo l’occasione per ringraziarti per avermi dato una mano nella gestione del blog.

      un signore che non era capace di rilevare ed elaborare dati sperimentali?

      Sì, Pavese chiede di scusare Carpinteri. Carpinteri è molto bravo, ma non può sapere tutto. Neanche i revisori di Strain possono sapere tutto. Forse gli ingegneri non si interessano di grandezze 0,0 qualcosa.

  6. Camillo Franchini ha detto:

    @Mario Massa

    “Celani però segnalò a Massa che avrebbe accettato solo un metodo differenziale”

    Non ricordo questa affermazione di Celani, se qualcuno si ricorda dov’è mi piacerebbe controllare. In ogni caso AS-Rock ricorda bene: l’ultima volta che ho sentito Francesco Celani era assolutamente favorevole a una misura calorimetrica.

    Mi riferisco a questo messaggio di Andrea:

    Banche dati

    Io credo che per “misura dinamica” intendano misura differenziale, per “misura statica” intendano misura integrale.

    Con te Celani ha fatto l’ennesima brutta figura; ha per così dire menato il can per l’aia. Non ti offende che abbia preferito rivolgersi a Mastromatteo, un fisico elettronico che più elettronico non si può, per di più associato a ISCMNS, piuttosto che a te, dopo avertelo promesso? Sei davvero buono come il pane.

    • Mario Massa ha detto:

      @Camillo
      Riporto qui le parole di Andrea:
      “(Celani)è disponibile al test con il gruppo di Mario Massa, ma chiede che venga eseguita una misura dinamica e non statica con un calorimetro a flusso, spiegherò a Mario il perché… “

      Col termine dinamico forse intendeva l’utilizzo di un calorimetro isoperibolico. A dire il vero c’è confusione dal momento che un calorimetro a flusso è dinamico nel senso che il fluido fluisce asportando il calore, ma la situazione è stazionaria. Al contrario un calorimetro isoperibolico (come un adiabatico) è statico nel senso che non ci sono flussi durante la misura, ma la situazione è dinamica (cioè le temperature cambiano nel tempo come nel bidone di cui parlavate tu e mW).

      Andrea dice che mi avrebbe spiegato il perché, ma in realtà non lo ha mai fatto, né ne abbiamo mai parlato Celani e io.
      Comunque al MFMP stanno costruendo un calorimetro a flusso d’aria. Anche il calorimetro che Celani ha tentato sulla sua cella (con pessimi risultati infatti non ne parla mai) era a flusso (d’acqua): forse Andrea si è espresso male.

      • Camillo Franchini ha detto:

        Mario

        Col termine dinamico forse intendeva l’utilizzo di un calorimetro isoperibolico.

        Sulla calorimetria isoperibolica si legge:

        il metodo risulta limitato dalla non isotermia del sistema reagente e dalla necessità di usare modelli matematici complessi per eliminare l’effetto della variazione della temperatura di reazione sui dati cinetici.

        Io sono perfettamemte allineato con mW: un bel metodo integrale applicato per un tempo sufficientemente lungo. Negli esperimenti bisogna sempre ricorrere alla massima semplificazione altrimenti ci si annoda come il povero Galantini che voleva misurare il rapporto acqua/vapore con un igrometro.
        Mi piacerebbe sapere se consideri corretto che Celani affidi una misura di calorimetria a un suo amico esperto di microprocessori. Solo di microprocessori, perché nella vita non si può essere esperti in molti rami. Si sa se esiste una relazione formale sulla misura di Mastromatteo?

        • Ascoli65 ha detto:

          @Camillo
          il povero Galantini che voleva misurare il rapporto acqua/vapore con un igrometro
          … senza usarlo!

        • Camillo Franchini ha detto:

          Ascoli

          … senza usarlo!

          Forse perché affascinato dal cavo giallo attorcigliato del termometro. In video faceva più bella figura.

        • Mario Massa ha detto:

          @Camillo
          Assolutamente d’accordo con te e mW: in queste cose occorre usare calorimetria ben fatta ma concettualmente semplice e verificabile o non convincerà mai nessuno (né se il risultato è positivo, né se è negativo). Per cui i calorimetri isoperibolici sono assolutamente non idonei.
          Sulla misura di Mastromatteo sono curioso almeno quanto te.

        • mW ha detto:

          @Franchini & Ascoli65,
          forse il cavo giallo era davvero più fotogenico.
          Ho già detto che non mi piace che si parli solo del povero G.
          ____________________________________________________________________
          23/06/2011
          Intervistato da Query on line (1), Levi assume un ruolo definitivo nella vicenda esprimendo le sue opinioni in qualità di docente di Fisica.

          D: Dottor Levi, Steven Krivit ha recentemente visto un E-Cat all’opera a Bologna. In un report preliminare, ha criticato le misure fatte durante i vostri test. Come risponde a queste critiche?
          R: Che è una persona totalmente incompetente e non ha capito nulla di cosa abbiamo fatto. Gli è stato spiegato più volte, le abbiamo provate tutte: da questo momento proporrei di ignorarlo. Il peggiore dei miei studenti capisce di più di quel signore. Tutta la critica era su questa storia della misura del vapore; su questo mi arriverà un documento ufficiale di Galantini [il chimico che ha effettuato le misure].
          OSSERVAZIONE: seguono dichiarazioni nelle quali si fà riferimento al diagramma psicrometrico, che è del tutto estraneo al contesto dei fluidi monocomponente bifase come quello prodotto dall’ e-cat
          _____________________________________________________________________
          Per questo dico che tutti gli esperti sono coinvolti.

          Per l’intervista completa:
          (1) http://www.queryonline.it/2011/06/23/e-cat-intervista-a-giuseppe-levi/

        • Camillo Franchini ha detto:

          mW

          seguono dichiarazioni nelle quali si fà riferimento al diagramma psicrometrico, che è del tutto estraneo al contesto dei fluidi monocomponente bifase come quello prodotto dall’ e-cat

          Il DF di UniBOh è sempre più divertente. Per fare una misura calorimetrica, fondamentale per la demo, si affidano a un chimico esterno, che ha l’incarico micidiale di stabilire quanto calore è contenuto in una miscela acqua/vapore di composizione ignota. Il rapporto tra la massa d’acqua e la massa di vapore dovrebbe essere calcolato attraverso tabelle psicrometriche a sentire lo scienziato ufficiale Levi.
          Allucinante. E’ anche allucinante che quelli del CICAP non abbiano aperto bocca, non dico durante, ma almeno dopo, in fase di commento. Noti che al momento dell’intervista il rapporto di Galantini non era ancora disponibile ma si considerava la demo perfettamente riuscita.
          Ma dobbiamo ancora considerare AR? Per me il personaggio è più che archiviato. Lasciamolo a Daniele.

        • Ascoli65 ha detto:

          @mW
          Per questo dico che tutti gli esperti sono coinvolti.
          Certo è difficile pensare che gli esperti presenti non si siano tutti accorti di quella farsa. Era facilissimo verificare sulla base di una qualsiaisi foto dell’apparato e con Google che la sonda dal cavo giallo non era quella citata nel report. Non posso immaginare che i professori che hanno assistito ad un simile prodigio non abbiano dedicato almeno qualche ora a visionare e controllare la documentazione disponibile, che è amplissima e ben dettagliata. Lo stesso vale per coloro che in Consiglio di Dipartimento hanno votato a favore dell’approvazione del contratto biennale di ricerca. Su quali basi lo hanno fatto? L’unico documento interno che riporta dei dati è il report calorimetrico sul test del 14 gennaio? Spero non abbiano preso la decisione sulla base delle affermazioni di 2 professori svedesi in pensione o addirittura di quelle di un giornalista, seppur svedese pure lui.

          Il mistero più grosso è però chi ha avuto l’idea di specificare nel report quello determinato strumento. Dal flusso normale delle informazioni dovrebbe essere stato il dott. Galantini, d’altronde l’incaricato della misura era lui, così come la sonda dal filo giallo. Ma ci credo poco. Stranamente la presenza della sonda Delta Ohm è stata certificata solo una settimana dopo in una mail di Galantini a Celani. Come mai il dott. Galantini non ha consegnato subito una dichiarazione sulle sue misure e sulla strumentazione utilizzata a chi doveva controllare e riportare quei dati, cioè il dott. Levi? E poi, a parte l’inopportunità per un Dipartimento di Fisica di affidare quella misura ad un esterno, chi ha ingaggiato il dott. Galantini? Il controllore o il controllato?

          @Camillo
          Ma dobbiamo ancora considerare AR? Per me il personaggio è più che archiviato.
          Su AR credo siamo tutti d’accordo, ma non credo si possa archiviare UniBo. UniBo deve ancora all’opinione pubblica delle spiegazioni. Parecchie.

        • Cimpy ha detto:

          AR io non lo archivio. E scusate l’anacoluto.
          Mescal

        • mW ha detto:

          PS: Emiliano non tradisce.

      • mW ha detto:

        @Ascoli65,
        tutti gli esperti sono coinvolti anche perchè abbiamo visto che anche Levi si è espresso chiaramente sulla questione del vapore.
        Era la misura più importante, e avrebbe dovuto avere rilievo già prima e durante la prova.
        La risposta avrebbe dovuto essere immediata, conoscendo l’importanza del tema.
        Ascoli, la certificazione di G. è arrivata prima o dopo le prime domande espresse sul web circa le misure sul vapore?

  7. mW ha detto:

    @ASCOLI65
    La timeline di Krivit (1) conferma quanto dici.
    _________________________________________________________________
    20/01/2011: Galantini scrive a Celani (2)
    “Si certifica che lo strumento con cui è stato effettuata la misura dell’acqua libera nel vapore durante il test svoltosi a Bologna il 14.01.2011 era lo strumento HD37AB1347 della Delta Ohm dotato di sonda mod.HP474AC”
    OSSERVAZIONE: lo strumento dichiarato non compie, per sua natura, tale misura. Questa certificazione è sufficiente a invalidare completamente il test del 14/01/2011.
    ___________________________________________________________________
    20/06/2011: Galantini scrive a Levi, che a sua volta scrive a Passerini. (3)
    Dichiara che lo strumento usato in occasione della prova con gli svedesi è l’acquisitore Testo 176 H2, più altre considerazioni sulla misura della percentuale di liquido in massa.
    OSSERVAZIONE: Testo 176 H2 è un acquisitore per sonde termoigrometriche identiche a quello della prova del 14/01/11. Valgono quindi le stesse osservazioni. Le altre considerazioni espresse nella email sono del tutto errate.
    La prova con gli svedesi è quindi del tutto invalidata.
    _________________________________________________________________
    07/08/2011: Ny Teknik pubblica lo steam report (4) datato 25/07/2011.
    Vi si fa riferimento allo strumento Testo 176 H2 usato nella prova con gli svedesi.
    OSSERVAZIONI: lo strumento citato conferma che il report (4) si riferisce alla “prova con gli svedesi” e non al test del 14/01/11.
    Lo strumento è dello stesso identico tipo della sonda Delta-Ohm.
    Io ipotizzo che questo report sia stato concepito a giustificazione di tutti i tests dove si sono usati igrometri.
    Forse per questo motivo, su LENR-CANR, il report (4) si trova allegato ai reports del 14/01/11 nello stesso file.
    Non entro in dettagli tecnici.
    Semplicemente, a sei mesi dalla prima prova, il report (4) suona esattamente come se dicesse:
    “Mi sono misurato con una bilancia. Sono alto un metro e 73 centimetri.”
    ______________________________________________________________
    Le prove sono invalidate, e tutti gli esperti sono coinvolti.

    In tutta questa storia ci sono tanti aspetti, e tutti validi, come nel piezo.
    Se per essere più chiari volete evidenziarne uno in particolare, è utile.
    Io sinceramente non saprei scegliere, e qualsiasi cosa si scelga mi va bene.
    ciao e buon lavoro,
    mW
    (1) http://newenergytimes.com/v2/sr/RossiECat/RossiTimeline.shtml
    (2) http://newenergytimes.com/v2/sr/RossiECat/docs/20110120Galanti-steam-message-first.pdf
    (3) http://blog.newenergytimes.com/2011/06/20/galantini-sends-e-mail-about-rossi-steam-measurements-today/
    (4) http://newenergytimes.com/v2/sr/RossiECat/docs/20110725Galantini-Steam-Report.pdf

    • Camillo Franchini ha detto:

      mW

      Non avevo ancora letto la dichiarazione di Galantini riportata da Krivit (Rif. 3).

      lo strumento utilizzato [Testo 176 H2 codice 0572 1766.] indica i gr. di acqua per mc. di vapore.

      Davvero uno strumento eccezionale. Ha anche il coraggio di aggiungere che la misura è stata fatta alla presenza di “due professori svedesi”.

      • mW ha detto:

        @Franchini,
        lo strumento fornisce i grammi di vapore acqueo per ogni metro cubo di aria secca.
        Loro pensavano fossero i grammi di liquido per ogni metro cubo di vapore.
        Che tristezza.
        Per la cronaca, prima gli svedesi hanno detto che non se ne intendono di vapore, poi credo si siano saggiamente defilati.

        • Camillo Franchini ha detto:

          mW

          Per la cronaca, prima gli svedesi hanno detto che non se ne intendono di vapore, poi credo si siano saggiamente defilati.

          Sarebbero stati molto più saggi se, prima di partire dalla Svezia, si fossero un po’ documentati. O forse sono stati attirati dall’odore di mortadella.
          Galantini sembra non conoscere le responsabilità di un chimico iscritto all’Ordine dei Chimici. Significa che qualunque documento emetta ha valore legale. Per esempio un’analisi chimica può essere usata in tribunale solo se il chimico che la presenta è iscritto all’Ordine. Se si accorge di avere commesso un errore, lo deve correggere tempestivamente e possibilmente non su richiesta. Per essere iscritti si deve superare un Esame di Stato tosto, non basta la laurea. Esiste un codice deontologico che il collega Galantini farebbe bene a ripassare.
          Io sono iscritto all’Ordine dei Chimici della Toscana con il numero di codice 1319 e avrei il diritto di chiedere all’Ordine dei Chimici di Ferrara di richiamare o addirittura di censurare il collega Gilberto Galantini. Certamente dovrebbe rivedere la sua analisi.
          Spero che un giorno o l’altro si faccia vivo spontaneamente, perché non può ignorare il danno di immagine all’Ordine dei Chimici di Ferrara che la sua analisi ha provocato.
          Il riferimento alla presenza dei due proff è ingenuo e significa incertezza nella sua azione di chimico. Perché mai i proff avrebbero dovuto saperne più di lui? Perché vengono da Stoccolma?

        • mW ha detto:

          Franchini,
          concordo.
          E’ un fatto di metodo. Sbagliare capita. Il professionista che si accorge di aver sbagliato rettifica tempestivamente, e nessuno gli chiede più nulla.
          Di fronte alle prime obiezioni bastava contattare degli esperti, documentarsi e rifare tutto.
          Qui invece si è scelto il silenzio.
          Io penso che l’affidabilità si valuti proprio dal comportamento in caso di errore.

  8. Camillo Franchini ha detto:

    @Barney Panofsky

    Se qui da Franchini si fa la stessa cosa, il risultato e’ quello di OS all’ennesima potenza.

    Noi ci siamo sempre espressi attraverso post, tutti quelli che non sono stati dedicati a Celani.
    Tutti i post contenevano argomentazioni rigorosamente scientifiche e i commenti sono sempre stati pertinenti. Una volta Mahler ha scritto che considerava Carpinteri un “ciarlatano” e sono intervenuto immediatamente con un richiamo.
    E’ comprensibile che la figlia Margherita, che probabilmente non conosce i termini della burrasca che ha sconvolto la vita del padre, sia convinta che il padre sia vittima di un complotto politico.
    Pavese è meno comprensibile perché si rifiuta di entrare nel merito scientifico, pur essendo un Senior Scientist.
    Se disponesse degli strumenti culturali per contraddire i numerosi post che ho scritto lo avrebbe fatto da qualche parte e sarebbe risultato a questo blog. Sicuramente non è un nucleare, quindi il suo contributo è e sarà del tutto irrilevante.
    Per venire in soccorso di Carpinteri non può fare altro che lamentarsi delle inevitabili prese in giro che le comparsate Youtube dei suoi amici piezo hanno provocato. Sono i rischi che oggi corrono quelli che non amano mantenersi defilati. Sono persone che farebbero una conferenza piezo anche dalla Orsoline.
    Poi ci sono gli articoli ossessivamente ripetuti con gli stessi grafici, come se esistesse un solo esperimento piezo.
    Saluti

    • Barney Panofsky ha detto:

      Grazie della risposta.
      Io sono quasi certo che esista UN solo esperimento (almeno uno solo PUBBLICATO), e che i dati che girano son sempre quelli. E sono anche convinto che quello che hanno misurato NON e’ una emissione di neutroni, ne’ che trasmutazione sia avvenuta sul piano di frattura, ne’ tantomeno che la Sindone possa datare 33 dC solo perche’ lo dicono loro.
      Sono anche un buono, pero’, in fondo in fondo. E credo che nella loro pertinace difesa dell’indifendibile non vi sia dolo, ma solo desiderio e anelito di fama scientifica e -magari- Nobel norvegesi. Ripeto che ho conosciuto almeno due persone che sembrano Rossi in sedicesimo, e non vengon fuori al grande pubblico solo perche’ non hanno dimestichezza con la Rete, ma il livello di convinzione nell’aver scoperto la pietra filosofale che sbugiarda la fisica mainstream e’ precisamente quello.

      Cio’ detto, leggendo Pavese non ho potuto nemmeno io evitare di soffermarmi sull’accenno al caso De Mattei, il famoso creazionista messo -per mere questioni politiche e cattotalebane- in posizione apicale al CNR. Questo tirar fuori una delle pagine piu’ tristi della storia del nostro paese (almeno per quel che concerne la scienza) mi ha immediatamente fatto pensare ad una accorata difesa Chewbacca (http://it.wikipedia.org/wiki/Difesa_Chewbacca) volta a impedire alla gente comune di soffermarsi sulle oneste affermazioni di inconsistenza e ascientificita’ dei dati di Carpinteri e Cardone. Che pure il Pavese mette qua e la’ in tutto il suo articolo.

      Eppero’…

      Eppero’, rimango dell’idea che la questione sia stata affrontata con toni e modi che hanno in certa misura giustificato la difesa Chewbecca. E stimolato la ricerca di pietismo e comprensione da parte degli attori, cosi’ tartassati e screditati solo perche’ di destra (credo sian tutti di destra: chi si metterebbe a scrivere di datazione della Sindone non essendo un fervente cattolico tradizionalista?).
      La cosa che ha fatto piu’ scalpore e’ sicuramente la raccolta di firme. Ora, io confesso qua davanti a tutti che sono circa quindici anni che non firmo piu’ nulla, vista l’inflazione di raccolte che c’e’ in giro, e forse e’ per questo che la cosa mi ha in qualche modo disturbato. Pero’ bisogna ammettere che vedere mille persone del tuo ambiente di lavoro che si prendono la briga di mettere nome e cognome contro di te fa un certo effetto (negativo), e scatena il tuo istinto di sopravvivenza. Sia che tu sia Carpinteri, sia che tu sia un fan sfegatato di Carpinteri.

      Insomma, avrei evitato…

      Saluti, Barney

      • Camillo Franchini ha detto:

        Barney

        Pero’ bisogna ammettere che vedere mille persone del tuo ambiente di lavoro che si prendono la briga di mettere nome e cognome contro di te fa un certo effetto (negativo), e scatena il tuo istinto di sopravvivenza.

        Questo è sicuro. Però non mi preoccupo molto dello stato d’animo di Carpinteri e del suo istinto di sopravvivenza.
        Sicuramente la raccolta delle 1000 firme è stata determinante per convincere il Ministro a destituire Carpinteri. In nessun altro modo ci si sarebbe riusciti. Il Ministro avrebbe guardato le carte e avrebbe trovato che tutto era conforme alla legge. Ancora una volta non si sarebbe guardato al merito, ma al metodo. Per una volta si è accettato che anche il merito conta. Non credo che sia successo spesso in Italia.
        Mi stupirei se Carpinteri volesse ancora denunciare qualcuno; nella posizione in cui si trova si farebbe anche più male. Non si denuncia qualcuno che afferma a buon diritto che stai lavorando fuori del tuo normale campo di competenza. Questo chiunque può affermarlo, è un dato di fatto.

  9. Giancarlo ha detto:

    @Hemano Tobia
    Volevo rispondere qualcosa sull’effetto Casimir che sembrerebbe la nuova moda tra i FF per estrarre energia (ZPE) dal vuoto quantistico (ma poi lì che ci rimane?).
    L’effetto Casimir predetto nel 1948, fu misurato effettivamente, circa 50 anni dopo, quindi è una cosa sfuggente. Nella configurazione originale addirittura nel 2001 a Padova. Ora, non ostante fosse difficile pensarci e scrivere le equazioni, è una cosa abbastanza semplice. La cavità casimir è un condensatore ad armature parallele, molto vicine e scariche. Tra tali piastre si verifica una forza attrattiva. In analogia alla catastrofe ultravioletta il numero di modi em che risuonano tra le due piastre è inferiore al continuo esterno (non esiste cut-off). La pressione che ne deriva è inversamente proporzionale alla quarta potenza della distanza, ed è facile capire che se si scende al nanometro ne vengono fuori pressioni spaventose. Energia no, anzi bisogna al solito spenderne un po’. Con uno dei maggiori esperti mondiali di casimir ho lavorato per un po’ di tempo e questa estate l’ho chiamato per capire se se ne poteva estrarre energia. La risposta è stata lapidaria “Nope”. Gli ho detto che la cosa interessava i FF e ho ricevuto un’altra risposta lapidaria “Ancora insistono?”. Gli ho chiesto come stesse la Paola e la prole.

    Veniamo al dunque; qualcuno, citato da te sostiene che le cavità casimir potrebbero avere un ruolo fondamentale nella FF. E ti dirò che la cosa potrebbe pure non apparire del tutto campata in aria. Il problema è un altro ed è molto più banale. Ma dove sono le cavità casimir negli esperimenti FF? Nel filo di Celani ci sono cavità casimir? e chi ce le ha messe? Nella barra di Piantelli? Nel guazzabuglio di Rossi? Hagelstein ne ha mai parlato?
    E qui emerge tutto il tuo e vostro wishful thinking: c’è un fenomeno che mostra qualcosa di strano, che forse potrebbe spiegare le LENR e tutti a dire “ecco, la spiegazione è questa”. La realtà è più banale: le cavità casimir sono difficilissime da costruire (mica ci mettevano 50 anni sennò), pretendere che emergano spontaneamente da processi metallurgici è come pretendere che le piramidi si siano formate in seguito a una tempesta di sabbia. E gli esperimenti prima dell’uso di nanopolveri? Anche lì ci raccontate da 20 anni di aver visto eccessi di calore.
    Cito la Dimitiyeva The Casimir cavities were in polycarbonate membranes, some of which were coated with gold.. Spero ti sia chiaro che lei le cavità le ha costruite appositamente mica le ha prese coi punti fedeltà insieme al filo di costantana.
    Nell’esperimento TiT, le cavità casimir non c’erano, mentre Casimir stava al piano di sopra, ma non basta. L’esperimento non è mai stato replicato, ma poiché è ben descritto non dovrebbe essere difficile.

    PS: l’idrino. Dunque esiste uno stato ad energia minore dell’idrogeno, con valori frazionari del numero quantico che arriva fino a 1/137 così abbiamo sistemato pure la costante di struttura fine. Non ostante questo stato a minore energia l’idrogeno si ostina da 13 miliardi di anni a rimanere in quello stato che tutti conoscono. L’idrino è facilmente misurabile, si fa una spettroscopia e di vedono le righe corrispondenti ai livelli energetici frazionari: coraggio signori avanti c’è posto.
    Hermano, quante aspirapolveri hai comprato dal porta-a-porta in vita tua? Confessa!

  10. Hermano Tobia ha detto:

    @mW
    Mi sembra che nel paper che Hermano Tobia NON ha letto,

    Caro mW, tu l’articolo l’hai letto ma probabilmente senza capirlo. Nessuno problema, provo a spiegartelo con parole semplici:

    L’articolo di Amato & C. afferma, in maniera perentoria, che i dati presentati da Carpinteri “NON possono essere il risultato di misure indipendenti come asserito dagli autori (“cannot be the result of independent measurements as claimed by the authors”). In italiano, in inglese ed in qualsiasi altra lingua del mondo questo significa che gli Autori hanno asserito il falso, e che i dati sono nella migliore delle ipotesi manipolati (cherry picking, aggiustamenti, ecc) e nella peggiore falsificati (inventati di sana pianta).

    Riporto il condivisibile commento di Gentzen all’epoca:

    Gli autori dell’articolo sono tutti dell’INRIM, cioè dell’istituto diretto da Carpinteri. Quindi abbiamo nove esperti che accusano il loro direttore di manipolazione dei dati sperimentali. C’è da presumere che, date le circostanze, gli autori del commento siano molto sicuri del fatto loro

    Carpinteri

    Ed invece Pavese dimostra come i nove genietti della metrologia non potevano affatto essere sicuri del fatto loro, in quanto c’è una spiegazione molto più semplice e “veniale” (ovvero un errore nella notazione, comunque censurabile). Pertanto la grave accusa mossa in maniera perentoria dai nove è indimostrabile e priva di fondamento. Quindi o i nove sono degli incompetenti, che lanciano accuse a vanvera oppure le loro accuse hanno motivazioni estranee alla scienza: per questo mi sarei aspettato un’immediata replica dei nove per chiarire la loro imbarazzante posizione, o in alternativa le loro dimissioni in blocco. Replica che non c’è stata (dimissioni men che meno), fatto che conferisce piena sostanza ai rilievi mossi da Pavese.

    Lo stesso Pavese lo dice chiaramente nel suo intervento:

    [Le misure di Carpinteri] sono gravemente insufficienti sotto molti aspetti, ma da questo a proclamare con gran clamore pubblico che sono stati falsificati c’é una radicale e sostanziale differenza: ed infatti è questo il punto centrale della questione, ovvero se la gravissima accusa dei nove è fondata o meno, e pare proprio di no.

    mW, è più chiaro di cosa si sta parlando adesso ?

    Per la cronaca, Carpinteri e C. hanno replicato qui ai nove:

    Fai clic per accedere a 1207.0112v1.pdf

    @Camillo
    In pratica sostiene che va beh, Carpinteri e the Journal Strain non sanno come si presentano i dati sperimentali, ma questo non esclude necessariamente che Carpinteri abbia realizzato le disintegrazioni del ferro.

    Dal punto di vista metodologico, la misura e la sua interpretazione vanno a mio avviso tenuti nettamente distinti. Pavese di occupa solo del primo aspetto (di cui è esperto indiscusso), e giustamente non prende nemmeno in considerazione la possibile spiegazione.

    Anche se si fosse teorizzato che i neutroni erano portati da asini volanti radioattivi attirati dal fragore del granito che si spezza, questa ipotesi non avrebbe nessun risvolto sulla qualità della misura.

    • Camillo Franchini ha detto:

      Hermano

      Pavese di occupa solo del primo aspetto (di cui è esperto indiscusso)

      Sarà esperto indiscusso, ma troppo tollerante e troppo limitato nella sua competenza. I difetti di presentazione di una relazione scientifica non vengono ridotti dall’intervento di Pavese. Pavese si limita a proporre che anche scienziati trasandati possono fare scoperte interessanti. Dopodiché affida ad altri la sostanza, la parte difficile da sostenere.
      Modesta la nota di cui ci stiamo occupando; ancora più modesto l’intervento su ArXiv. Non è la persona adatta per occuparsi di piezo. E’ bravo come protestante stile Passerini, ma Passerini ci bastava.
      Fa di peggio. Cerca di confondere le acque:

      da questo a proclamare con gran clamore pubblico che sono stati falsificati c’é una radicale e sostanziale differenza

      Qua il nostro chimico avanza il sospetto che i 9 o altri si siano spinti oltre il lecito. Per quel che mi risulta Carpinteri è stato rimproverato di incompetenza, normale in un ingegnere meccanico che pretende di entrare in faccende nucleari e vorrebbe per giunta essere finanziato per questo. Ha idea di che cosa avrebbe combinato Carpinteri come presidente dell’INRIM per seguire la sua tardiva vocazione scientifica?
      Io stesso, che sono stato il primo critico di Carpinteri proprio su questo blog, sono convinto che Carpinteri sia in buona fede, è fatto così, si lancia, è convinto di essere uomo di punta. Altrimenti non si sarebbe esposto perfino su RAI3 e non avrebbe organizzato The Unexplored Atom. A furia di stuzzicare i colleghi si è fatto beccare, sta capitando anche a Celani. Scommetto che la lezione gli è servita e sarà più discreto d’ora in poi. La scienza si fa attraverso pubblicazioni recensite come si deve, non in televisione o promuovendo conferenze.

      • Unz Unz ha detto:

        Pero’ l’obiezione di Pavese sostenuta da Hermano Tobia sta in piedi mentre adesso lei Franchini sembra voler mischiare l’incompetenza (acclarata a detta di molti e, ingenuamente, e’ anche il mio pensiero) di Carpinteri con l’accusa di manipolazione di Amato & C. In particolare: che a Carpinteri si dia dell’incompente piuttosto che del falso fa poca differenza, l’importante e’ toglierlo dalla presidenza dell’INRIM e poco importa se subisce attacchi personali, sono pienamente giustificati da incompetenza o falsita’ dell’individuo. Questo mi pare emerga dagli ultimi commenti. E’ cosi’?

        • Camillo Franchini ha detto:

          Unz Unz

          che a Carpinteri si dia dell’incompente piuttosto che del falso fa poca differenza

          Fa molta differenza, secondo me. L’incompetenza si legge negli scritti e nelle comparsate video; il falso è indimostrabile e comunque non interessa nessuno: per me si tratta solo di un ingegnere meccanico che ha una passione nefasta per la fisica nucleare. Materie incompatibili. E’ come quando piacciono le bionde e si deve sopportare una moglie bruna.
          C. non subirà commenti sulla sua attività scientifica se saprà mettersi nella condizione di non scatenarli. Certo, se farà dichiarazioni come ha fatto a The Unexplored Atom non avrà vita tranquilla, ci può scommettere. Stessa cosa se si presenta come perseguitato politico. Ha scelto di diventare uomo pubblico, una scelta che può rendergli la vita difficile. Può anche darsi che si diverta un sacco. In fondo è diventato più popolare di Zucchero Fornaciari.
          Secondo me non avrebbe però dovuto coinvolgere la figlia Margherita, che verosimilmente fa un altro mestiere. Come può essergli venuto in mente?

    • Camillo Franchini ha detto:

      Hermano

      Anche se si fosse teorizzato che i neutroni erano portati da asini volanti radioattivi attirati dal fragore del granito che si spezza, questa ipotesi non avrebbe nessun risvolto sulla qualità della misura.

      Mi consenta la brutalità: non si cava sangue dalle rape.
      Da gente che non sa trattare dati non si possono aspettare scoperte scientifiche. Sono un gradino sotto.
      Carpinteri non riesce nemmeno a scrivere le reazioni nucleari che gli piacciono; pensa che un nucleo si disintegri in perfetta simmetria; è convinto che una reazione sia esoergica quando è violentemente endoergica. Come nucleare è fuori come un balcone, riesce a capirlo? Carpinteri è perfetto come spaccapietre, ma non deve uscire dalla sua specializzazione.
      Barney, anche questo è un attacco pesante alla rispettabilità di Carpinteri? Ce ne sono altri come Hermano?

      • FermiGas ha detto:

        Tra l’altro, quasi tutte le reazioni di Carpinteri sono formalmente scritte come se si trattasse di decadimenti di nuclei stabili, poiché sono assenti i proiettili. Uno studente di 5^ liceo scientifico ha tutti gli strumenti necessari per rilevare – da solo – quest’assurdità.

        Poi, Carpinteri ignora che il Ni-59 decade β e così, a suo piacimento, lo fa fissionare spontaneamente. Inoltre, non capisco nemmeno dove ci sia tutta quest’abbondanza naturale di Ni-59…

    • oca sapiens ha detto:

      @Hermano Tobia
      Quelle sono le sue ipotesi. Nel comment Pavese scrive che in Amato et al. c’è una “forte inferenza di manipolazione” e la sua ipotesi è che non sarebbe giustificata. A smentirla, bastavano le registrazioni che <a href="il 9 giugno Carpinteri annunciava di voler pubblicare “al più presto”. Nella replica, ripete invece gli stessi dati senza neppure correggere le numerose scorrettezze e le “incoerenze apparenti nei dati e nel metodo” segnalate da Pavese.

      Amato et al. non usano nemmeno la parola “manipolazione”. Dove hanno “proclamato con gran clamore pubblico che (i dati) sono stati falsificati” e lanciato gravi accuse?

      • Camillo Franchini ha detto:

        Oca sapiens

        Dove hanno “proclamato con gran clamore pubblico che (i dati) sono stati falsificati” e lanciato gravi accuse?

        Ormai sono tutti colti dalla sindrome dell'”offesa degna di denuncia”. Ora che hanno mobilitato gli avvocati vogliono cogliere qualcuno in castagna. Ma anche questa moda passerà, soprattutto se si devono pagare gli avvocati da soli. Ci pensano le mogli a ridurre il tasso di permalosità.
        Se posso fare un’ipotesi, la notizia che Carpinteri aveva una gran voglia di denunciare persone a man bassa gli ha procurato una ostilità generalizzata e incontenibile. Possibile che non possa accontentarsi di fare il docente al PoliTO in piacevole tranquillità? Quos perdere vult Deus dementat.
        Barney, altra aggressione al docente?
        Saluti

        • oca sapiens ha detto:

          @Camillo
          Speriamo, ma vorrei capire come mai Pavese parla di querele per un’accusa che non abbiamo mai sentito, nonostante il clamore, e per la quale Carpinteri non ci ha querelati (per ora).

        • Barney Panofsky ha detto:

          🙂
          No, qua si gioca nel campo giusto, con le regole corrette e il pallone regolamentare. Le conclusioni dei nove sono chiare e mi pare anche chiaro che NON affermano che c’e’ stata truffa. Semplicemente, sostengono (dati alla mano) che le misure mostrate NON sono indipendenti. Quindi, i risultati di Carpinteri e Cardone sono dei non risultati.

          Barney

    • mW ha detto:

      @Hermano,
      a me è ben chiaro che se c’era un errore veniale bastava riportare i dati secondo le regole della metrologia, come prescrive Pavese.
      E’ stato fatto?
      Nel paper di risposta trovi qualcosa che entri nel merito delle prescrizioni di Pavese?
      Con questo paper di risposta è possibile estrarre dei dati che non si prestino alle critiche iniziali?
      Circa le critiche iniziali, Pavese ha scritto che in un contesto metrologico rigoroso, possono essere corrette, a meno che uno non abbia sbagliato a scrivere i dati perchè non se ne intende di metrologia.
      Che queste critiche siano INFONDATE, è una cosa che tu metti in bocca a Pavese, che nel paper usa ben altri termini.
      Comunque, questo è il mio ultimo post al riguardo.

  11. Camillo Franchini ha detto:

    @Melchior

    “la discussione su ITER non c’entra nulla…”
    della serie: evitiamo argomenti scomodi contro cui non abbiamo argomenti dichiarandoli fuori tema.

    La discussione su ITER non c’entra nulla, perché se ITER fosse una colossale illusione non renderebbe la ff una colossale opportunità. ITER e fusione fredda hanno in comune solo il fatto di occuparsi di energia, non di basarsi sugli stessi principi tecnico scientifici. Quindi il confronto è improprio.
    E’ un errore che non fa solo Lei, ogni tanto riemerge, quindi lo tratto.
    Un bell’esempio di logica perversa. Come dire che se la mia fidanzata fuma un pacchetto di sigarette al giorno io acquisisco il diritto di ubriacarmi.
    Mi sembra un ragionamento alla Gabrichan.

    • sandro75k ha detto:

      @Franchini
      Tanto per sapere e mi scuso se probabilmente lo ha già specificato, fosse dipeso da Lei avrebbe scommesso su ITER?

      ps: basterebbe un sì o un no

      • Camillo Franchini ha detto:

        Sandro

        Tanto per sapere e mi scuso se probabilmente lo ha già specificato, fosse dipeso da Lei avrebbe scommesso su ITER?

        Mi ha incastrato. Dovrei rispondere che non è il mio campo di competenza, quindi non dispongo degli elementi per rispondere.
        Se mi chiede di rispondere d’istinto, dubito che si possa mai arrivare a un prototipo e che oggetti così complessi possano funzionare in sicurezza per molti anni di seguito.
        Ma tenga conto che non ho alcuna conoscenza in quel campo. Al massimo mi tengo aggiornato su Le Scienze.

    • gabrichan ha detto:

      @Franchini quando mai avrei fatto un ragionamento del genere?????

      • Camillo Franchini ha detto:

        gabrichan

        Chiedo perdono con piacere, perché almeno Lei non mette in collegamento ITER con ff, come ama fare periodicamente Melchior. Speravo che il confronto si sarebbe sgonfiato da solo, ma è pertinace, quindi deve essere contrastato. Mi aiuti anche Lei a farlo.

        • gabrichan ha detto:

          ITER si basa su principi noti e fisicamente provati, vedi bomba H, la FF deve ancora essere capita e formalizzata, il mio dubbio su ITER rimane la possibilità ingegneristica di costruirlo, il contenere le temperature e le pressioni necessarie sono una bella gatta da pelare per gli ingegneri e non credo si riuscirà nell’immediato.
          Il problema sono i soldi, e se in futuro si arriverà a dire che i problemi sono insormontabili si saranno buttati via un sacco di risorse, che forse potevano essere impiegati in altri modi.

        • Camillo Franchini ha detto:

          Gabrichan

          la FF deve ancora essere capita e formalizzata,

          Vuole scherzare? La ff è da sempre stata considerata zero sul piano sperimentale e teorico, se si escludono i soliti 200.
          Padrone di affidarcisi, se non chiede finanziamenti o considerazione.
          Saluti

        • gabrichan ha detto:

          @Camillo, per fortuna le persone convinte che questo fenomeno non esiste sono meno di 200, anzi, mi piacerebbe sapere quanti qui dentro ci metterebbero la mano sul fuoco, affermando che non possano esistere reazioni nucleare come quelle descritte nei vari esperimenti di FF, piezoN, plasma elettrolitico, ecc.

        • Camillo Franchini ha detto:

          gabrichan

          non possano esistere reazioni nucleare come quelle descritte nei vari esperimenti di FF, piezoN, plasma elettrolitico, ecc.

          Non si tratta di avere delle opinioni come in politica. In scienza si ragiona in base a conoscenze consolidate. Se poi si avessero dubbi, si consultano le banche dati e i trattati.
          In questo consiste il procedimento scientifico. Non si tratta mai di mettere o non mettere la mano sul fuoco. Il chimico cerca in letteratura ciò che gli serve e di cui ha conoscenza parziale; altrettanto fa il fisico, il biologo, e tutti quelli che si occupano di scienza su base professionale.
          Il comportamento di un uomo di scienza è molto più semplice di quello che crede. Pensi ai grandi progetti, a cominciare dal Progetto Manhattan, per finire alla ricerca del bosone di Higgs. Si mettono insieme le conoscenze di molte persone e si cerca di raggiungere un obiettivo previsto dalla teoria, quindi del tutto ragionevole. Sembrano scommesse, ma non lo sono mai.

        • Cimpy ha detto:

          (…)Non si tratta di avere delle opinioni come in politica. In scienza si ragiona in base a conoscenze consolidate.(…)Si mettono insieme le conoscenze di molte persone e si cerca di raggiungere un obiettivo previsto dalla teoria, quindi del tutto ragionevole. Sembrano scommesse, ma non lo sono mai

          Sarà così spesso, ma dagli spalti ogni tanto pare che qualche scommessa si faccia anche nella scienza mainstream – così come pare che qualche volta si trovi quel che non si cercava, quasi per sbaglio. sempre dagli spalti, tuttavia, sembrerebbe esserci almeno un criterio che distingue la scoperta (anche inattesa) dalla fuffa: la ripetibilità, ovvero una “ricetta” seguendo la quale in qualsiasi laboratorio sufficientemente atttrezzato sia possibile ottenere risultati simili. Ed è proprio quel che da quassù si direbbe manchi alla fusione fredda, con buona pace di mr Rossi e dei suoi tanti gatti che garantirebbero una ripetibilità pratica del 100% o giù di lì, ma sono tanto indagabili quanto gli Angeli stessi (sottto NDA anche loro?!).

        • Valerio Peralta ha detto:

          @ GabriChan,

          Non mi ha risposto: da cosa derivano le sue certezze sul funzionamento del reattore piezoN industriale?

          Saluti

        • gabrichan ha detto:

          @Valerio, ci sto lavorando….. un po di pazienza il problema sono come sempre le analisi.

          @Camillo, io mi aspettavo un bel po di firme qua sotto, ma non ne ho viste, buon segno.
          Di teorie sulla FF c’è ne sono fin troppe e quello è forse un problema, poi che si ottenga la ripetibilità anche li è un problema, dipende da che cosa si fa H-NI, D-Pd, plasma, piezo, ecc.
          Pero che sporadicamente c’è chi trovi degli eccessi di calore, trasmutazioni, neutroni,ecc quello per me è un fatto assodato su cui lavorare e fare ricerca, poi una volta capito, teoria e ripetibilità arriveranno.

        • Valerio Peralta ha detto:

          @ gabrichan,

          io mi riferivo a

          Franco Pavese

          dove si diceva:

          “e per me funziona, non per i dati degli articoli, ma per esperienza personale”

          Molto interessante! Ciò significa che lei ha potuto condurre misurazioni sul dispositivo.
          Quale funzionalità ha sondato? Produzione di energia? Produzione di neutroni? Trasmutazione accelerata di scorie radioattive?
          Si tratta forse di un’altra burla, per cui negli articoli venivano riportati volutamente dati non significativi, mentre l’apparato industriale funziona perfettamente, al solo scopo di ridicolizzare i referee e i debunker? Ipotesi veramente suggestiva!

          Lei parla di esperienza personale, che io pensavo avesse già fatto. Può spiegare?
          Grazie

          Saluti

      • Luca ha detto:

        Pero che sporadicamente c’è chi trovi degli eccessi di calore, trasmutazioni, neutroni,ecc quello per me è un fatto assodato ….
        Gabrichan, scusi l’insistenza, ma se non erro le era stato chiesto il motivo su cui basa questa sua certezza e francamente sono curioso anch’io.
        Se non vuole dirlo, facoltà sua, ma ricordi che, come ha detto Franchini, la scienza non si basa su impressioni o sensazioni e il “fatto assodato” è tutt’altro.
        Buongiorno

  12. Solo di passaggio ha detto:

    Per i commenti…

  13. Camillo Franchini ha detto:

    @Tutti

    A modest proposal.
    Se volete distrarvi divertendovi, andate a questo sito:
    http://resistenzafutile.blogspot.it/2013/01/i-tre-felini-dellapocalisse-e-i-quattro.html

  14. theschnibble ha detto:

    to join

    The Schnibble

  15. Camillo Franchini ha detto:

    @Hermano Tobia

    Si vede che la segnalazione non è arrivata alla Toyota (ed in passato all’Università di Kobe e Osaka), visto che hanno replicato i risultati di Iwamura,

    Le conviene non cercare informazioni da siti che si chiamano http://www.ecat-world.com e simili, se non vuole lasciarsi abbindolare. Le informazioni affidabili sono solo quelle archiviate nelle banche dati, non esistono alternative. Ha visto che cosa si trova su Strain, articoli di Carpinteri contestabili anche da un sedicenne intelligente. Su postacci come quelli che frequenta Le fanno credere che cesio e stronzio si possono scaricare elettroliticamente da una soluzione acquosa. Le consiglio inoltre di rivolgersi a fisici per problemi di fisica, a chimici per problemi di chimica e così via. Le discipline sono intercambiabili solo entro limiti molto ristretti. Sia diffidente come un serpente, perché altrimenti finisce per affidarsi anche a Randell Mills, Dufour, Vigiers e a personaggi stravaganti di ogni risma e di dubbia cultura professionale.
    Insisto: le informazioni nucleari devono essere cercate nelle grande banche dati nucleari.
    Per favore, non mi faccia perdere tempo con citazioni strampalate. Sa in automatico che non le prendo in considerazione.
    La banca dati BNL è aggiornata al 18 dicembre 2012. Mi sembra sufficiente. Là trova tutte le informazioni che Le servono.

  16. neutrino ha detto:

    @tutti
    Io credo che pavese sia funzionale a spostare l’attenzione altrove quando si e’ focalizzato il problema.

    Il commento dei nove dice che i dati presentati non sono statisticamente indipendenti.
    In questa affermazione, come ogni sperimentatore sa bene, e’ implicita l’affermazione che i campioni scelti per la misura non sono indipendenti come chi ha condotto l’esperimento pensava.
    Tipico caso che accade quando lo sperimentatore non conosce le sistematiche dell’esperimento che sta conducendo. I pratica per me i nove non dicono che i dati sono manipolati dicono semplicemente che c’e’ correlazione tra loro a causa di sistematiche non tenuto in conto di chi ha fatto l’esperimento.

    La nota di pavese fa dipendere la correlazione a un problema di buona scrittura dei valori. Il peccato diventa veniale e “perdonabile”. In realta’ la natura non indipendente delle misure rimane. Parlare di falsificazione e’ possibile solo dopo l’analisi dei dati row. Gli autori avevano promesso di metterli a disposizione, ma non lo hanno fatto.

    Nell’ultima lettere pavese riassume la storia miscelando con abilita’ la questione scientifica e quella sociologia, dimenticando ad arte il vero problema di natura politico-scientifico che e’ alla base di tutta la questione:
    Egli tace il fatto che il primo a tentare di rompere le regole che sono alla base della vita della ricerca nazionale e’ il nostro nella veste di presidente del quarto ente di ricerca nazionale.

    Siamo in presenza di una ricerca che lo stesso pavese considera non supportata da dati sperimentali (lo dice esplicitamente).

    In piu’ viene eletta a obiettivo strategico di un ente pubblico da un presidente che e’ autore della stessa ricerca (un chiaro conflitto di interessi) e che non viene sottoposta prima a nessun giudizio di pari esperti del campo.

    In piu’ si propone la nomina di un esperto piezo con il cv molto dubbio.

    E tutto questo e’ fatto nelle funzioni di presidente del quarto ente di ricerca nazionale.

    Ma cio’ non colpisce Pavese, egli e’ sensibile ad altro. E che sia sensibile ad altro e’ evidente all’accenno contenuto nella frase di chiusura su R. De Mattei:

    l’intolleranza dimostrata in questa occasione mi ricorda le reazioni sopra le righe alle dichiarazioni di Mattei sul creazionismo.

    Perche’ se la leggete con attenzione anche qui si evince lo stesso meccanismo difensivo che si invoca per il nostro.

    Anche in questo caso si sposta il problema: il problema non e’ che Mattei in funzione di vicepresidente del CNR avvalli tesi puramente a-scientifiche, il problema e’ che qualcuno glielo ha fatto notare !

  17. Gherardo Gentzen ha detto:

    neutrino scrive:
    I pratica per me i nove non dicono che i dati sono manipolati dicono semplicemente che c’e’ correlazione tra loro a causa di sistematiche non tenuto in conto di chi ha fatto l’esperimento.

    Qui però sorge un problema. Gli autori del commento specificano testualmente:

    It was found that, despite the fact that the 60 EDS spectra acquisitions must be independent by definition, the 60 resulting compositional data sets exhibit some sort of correlation.

    Come possono i nove voler dire che ci sono sistematiche di cui non si è tenuto conto se dicono che le acquisizioni spettrali sono indipendenti per definizione? A me le due cose sembrano in contraddizione e mi sembra che questo invalidi la tua interpretazione.

    E comunque, i nove non hanno fatto solo un’analisi statistica, hanno anche messo insieme delle tabelle molto sorprendenti e molto cattive, ci deve essere una ragione. Guardiamo i numeri a pagina 5, 6 e 7 del commento:

    Fai clic per accedere a 1205.6418.pdf

    Perché, per esempio, i nove hanno evidenziato queste correlazioni (a pagina 7):

    54.43/26.38/6.91,
    55.43/27.38/5.91,
    56.43/28.38/4.91,
    56.43/25.38/6.91,

    a parità di tutti gli altri valori? Perché hanno fatto lo stesso in molti altri casi analoghi? Intendevano dire che la natura è molto burlona nelle sistematiche, e che conosce e usa il sistema decimale per fare i suoi scherzi? Perché una differenza costante di 0.73 (per dire) ci può stare, un fattore di 0.97 (sempre per dire) ci può anche quello stare, ma una differenza spaccata e ripetuta di 1.00 te la dà una sistematica!? Se sbaglio correggimi, perché io l’articolo dei nove me lo sono letto per bene e pensavo di averlo capito.

    Un’altra cosa, Neutrino. Mi piacerebbe sentire il tuo parere sull’interpretazione di Pavese, cioè errore di notazione e ripetizione delle due cifre decimali dovuta a bassa risoluzione. Secondo me non regge, perché se fosse così le due cifre decimali tenderebbero a fare dei cluster, che non mi sembra di vedere.

  18. Valerio Peralta ha detto:

    @ Tutti,

    So che non è molto popolare qui, ma date SVP un’occhiata al penultimo post di Passerini/Rampado per i 22pazzi:

    Ma anche tutto questo non è importante, poiché l’unica cosa che conta è che nel 2013 è pronto il “prototipo pilota” di reattore piezonucleare, ed anche questo è proprietà dello Stato Italiano.

    Saluti

    • Camillo Franchini ha detto:

      Valerio,

      Classico danno da fuoco amico. Adesso Cardone/Carpinteri hanno una bella gatta da pelare. C’è un detto piuttosto volgare che descrive la situazione: fare il gay con il c..o degli altri. Chissà come sono contenti i due di mettere a punto il “prototipo pilota di reattore piezonucleare”.

      • mW ha detto:

        ….fare i liberisti con i soldi degli altri?
        ….fare i comunisti con i mezzi di produzione degli altri?

      • Valerio Peralta ha detto:

        @ Camillo,

        Lei dà un’interpretazione “buonista”. Ma supponiamo che quello che dice Rampada sia vero (si noti: parla al presente…). Significa forse che mentre noi ci dedicavamo al debunking di Crpntr, sotto il Monte S. Cosimo venivano spesi fondi pubblici per attrezzare un bel reattore piezoN, ora pronto in tutta la sua magnificenza e sul cui funzionamento mai avremo dati accessibili?

        Saluti

    • Marco DL ha detto:

      Potremmo lanciare il concorso “disegna anche tu un prototipo di reattore piezonucleare”.
      Il mio prototipo ha un grosso nastro trasportatore mosso da una macchina a vapore.
      Dei simpatici omini verdi caricano sul nastro blocchi di granito (di Luserna) che finiscono sotto un enorme martellone mosso dalla stessa macchina.
      Di fronte al martellone, un reattore nucleare a Torio beneficia dei piezoneutroni prodotti per liberare il mondo dalla schiavitù del petrolio.
      Avete presente “la fabbrica di cioccolato”? Stessa ambientazione.

  19. Giancarlo ha detto:

    Per tornare a bomba, strano personaggio il Senior Scientist (come si dirà in italiano?) Pavese Dott. Franco.
    Non contento di aver già impallinato il Prof. Carpinteri a Luglio, si è ripetuto nei giorni di Natale. Già, perché a Luglio aveva attribuito al Presidente la patente di incompetente essendo incapace di riportare in maniera corretta misure sperimentali, il che per chi sta a capo dell’Istituto Metrologico Nazionale non è proprio il massimo. E’ come asserire che il vescovo non sa dire messa. Poi aveva infierito con la proposta di arbitrato, se non ricordo male, che giustamente non trovò applicazione. Ora, avesse rinunciato a scrivere l’articolo, il commento dei 9 sarebbe probabilmente caduto nell’oblio vista anche la posizione dell’editore di Strain che probabilmente non gradiva beghe “politiche”; invece la pubblicazione ha sancito il principio che le misure erano riportate malamente e mi posso immaginare che il Ministro se lo sia appuntato. La cosa deve essergli tornata in mente quando, alla vigilia di Natale, ha dovuto compiere un atto dovuto, quello del commissariamento di un Ente che non aveva più, di fatto, un CdA, visti gli atti formali compiuti. La scelta naturale sarebbe stata quella di nominare il Presidente uscente commissario, ma evidentemente quel parere sfavorevole espresso a Luglio da persona competente nel campo pesava come un macigno.
    Non contento, il Dott. Pavese è tornato alla carica su un blog ultimamente, esordendo con una excusatio non petita. Io non ricordo, e prego chi può di rintracciare dichiarazioni in tal senso, che qualcuno abbia interpretato la sua discesa estiva in campo come un sostegno al Presidente. Un sostegno sarebbe stato difatti mostrare che i 9 avevano torto e le misure erano tutte formalmente corrette.
    Subito dopo ribadisce, se ce ne fosse ancora bisogno, che le misure sono gravemente insufficienti. Poi si sofferma sulla lettera a firma di Giorgio Parisi ed altri in cui si chiede al Presidente Carpinteri di fare un passo indietro: ora io non faccio l’avvocato ma leggendo la lettera non mi pare che ci siano gravissime offese, ma questo è tutto sommato secondario.
    Le mille firme non lo impressionano: che ci siano 4 premi nobel, neppure. Non ci vuole nulla a raccoglierle; opinione rispettabile che andrebbe messa alla prova con una raccolta di segno opposto e della stessa qualità.
    Dove il Dott. Pavese supera ogni aspettativa è quando parla della rimozione del commento di Margherita C. dalla pagina facebook dell’INRIM e della foto del Presidente dalla Home Page.
    Io mi sarei meravigliato, piuttosto, del fatto che Margherita commentasse lì, quasi che l’istituto fosse affare di famiglia e che il Presidente apparisse in foto. In fondo INFN, IIT, INAF non ce l’hanno la foto del presidente. Il CNR ha un messaggio video di Nicolais defilato. Suvvia non siamo mica in Bulgaria (Signor Ambasciatore non mi quereli, ormai è un modo di dire e si riferisce a tempi andati e irripetibili, spero).
    Chiusura in gran bellezza: accostamento a Roberto de Mattei impropriamente chiamato Mattei. Egli riporta solo l’episodio del creazionismo ma in realtà l’effetto è che a tutti viene in mente immediatamente la frase celebre Le grandi catastrofi sono una voce terribile ma paterna della bontà di Dio e sono talora esigenza della sua giustizia della quale sono giusti castighi. pronunciata a Radio Maria all’indomani di Fukushima. Associare il Presidente a de Mattei è un colpo di kalashnikov, altro che fuoco amico. Così tutti quelli che si erano dimenticati del laboratorio cristiano a maggioranza cattolica (che vorrà dire?) ricordano immediatamente e fanno due più due.
    Francamente sono perplesso su tale comportamento. Ci devo ragionare sopra un po’ di più e ispirarmi all’intramontabile Andreotti.

    • Gherardo Gentzen ha detto:

      Questo pezzo è fantastico, te lo invidio. Bisognerebbe metterlo bene in evidenza da qualche parte. Sei in forma, Giancarlo.

    • Livio Varalta ha detto:

      @Sylvie,
      il commento di Giancarlo è da rubare…

      • Camillo Franchini ha detto:

        Livio

        Sono rimasto impressionato: come faceva Giancarlo a conoscere i precedenti di Pavese Dott. Franco?
        Chiedo a Giancarlo di utilizzare immediatamente il suo pezzo come prossimo post da intitolare “Franco Pavese 1”.
        Avevo in mente di utilizzare anche la sua nota su Casimir, ugualmente ben scritta e molto importante, vista la piega che sta prendendo la ff. Se penso che fino a poco tempo fa erano di moda i 3 miracoli 3 di Preparata, ora completamente dimenticati, si vede come cambia la scienza fusionista. E’ stato perfino dimenticato il sistema Pd/D sostituito dal sistema Ni/H perché era una ff riservata ai ricchi. Se vince Bersani dovremo scaldarci con il nickel che costa meno del palladio.
        Chiedo a Giancarlo: faccio un post con Franco o con Casimiro?

        • Giancarlo ha detto:

          @Camillo
          Il pezzo su Casimiro è nato perché a me dispiace vedere gente preparata (pura coincidenza di cognome) come Hermano Tobia che parte per la tangente mescolando fisica vera ai pii desideri che tutti abbiamo. Solo che scambiare il desiderio con la realtà è cosa grave. HT non ha ancora risposto, lo farà sicuramente con la consueta arguzia che lo contraddistingue. Se non succede se ne può fare un articolo.
          Su Pavese so solo quello che ha scritto lui nelle due occasioni in cui lo abbiamo incontrato. Ha solo avuto il torto di nominare de Mattei che a me non sta molto simpatico come tutti i fondamentalisti che pensano di essere giusti e invece parlano per bocca del diavolo (tranquilli è solo una figura retorica). E’ poi incappato in una mia giornata storta (rientro al lavoro) e le due incazzature si sono saldate.
          Penso che si possa continuare qui, abbiamo appena cominciato. Poi magari passiamo a Casimiro. Mi fa piacere che tu lo abbia notato.

        • Camillo Franchini ha detto:

          Giancarlo

          Mi fa piacere che tu lo abbia notato.

          Non ho seguito con la necessaria attenzione l’introduzione dell’effetto Casimir in ff, ma mi sembra che non abbia grandi possibilità, perché forse la sua applicazione proposta da HT viola il 2° principio della termodinamica che stabilisce:

          Every system left to itself changes, rapidly or slowly, in such a way to approach a definite state of rest. No system, except through the influence of external agencies, will change away from the state of equilibrium.
          There is a general tendency in nature for energy to pass from more available to less available forms.

          Aspetto la risposta di HT alla tua nota e mi piacerebbe intervenire, almeno per quello che posso.
          Saluti

        • Valerio Peralta ha detto:

          @ Camillo Franchini,

          perché forse la sua applicazione proposta da HT viola il 2° principio della termodinamica

          Anche a me l’estrazione dell’energia dal vuoto sembra simile al tentativo di estrarre energia utile dal moto browniano, ma non ne ho una dimostrazione matematica.
          Un altro dubbio: per la manifestazione dell’effetto Casimir lo spazio tra le armature conduttive deve essere vuoto. Se si inseriscono atomi come vettori per l’estrazione, questa condizione viene a cadere. A mio parere, i segnali visti nell’esperimento con setti porosi nanostrutturati potrebbero essere dovuti ad un effetto elettro-osmotico. In pratica saremmo di fronte ad una sorta di motore browniano (ne esistono vari “modelli”) alimentato dal gradiente di pressione che induce il flusso di gas nella nano-membrana.

          Saluti

      • oca sapiens ha detto:

        @Livio V.
        Bella analisi letteraria, la rubo volentieri se Giancarlo mi autorizza.

    • mW ha detto:

      @Giancarlo,
      quando leggo commenti come quello sui terremoti, spero che Dio esista, solo perchè così prima o poi Mattei gli potrà spiegare bene il complimento che gli ha fatto.
      “Io non ricordo, e prego chi può di rintracciare dichiarazioni in tal senso, che qualcuno abbia interpretato la sua discesa estiva in campo come un sostegno al Presidente.”
      GIANCARLO, DOPO QUATTRO ORE DI RICERCA HO TROVATO UN RISULTATO!
      ___________________________________________________________________
      …Il Prof. Pavese si era già occupato in passato della questione mettendo in evidenza che la conclusione a cui erano giunti i suoi colleghi INRIM in merito alle misure di Carpinteri (“cannot be the result of independent measurements as claimed by the authors”, ovvero manipolazione dei dati) erano infondate, e non mi risulta che nessuno lo abbia contraddetto….
      __________________________________________________________________
      copia, edit, find incolla.
      ciao,
      mW

  20. gabrichan ha detto:

    @Tutti e se davvero i reattore di cardone funziona? cosa succede?

    • Giancarlo ha detto:

      Io personalmente stappo una bottiglia di spumante e brindo per la contentezza. Se invece è una stupidaggine tu sei pronto a buttare per sempre alle ortiche le tue credenze sulla fisica strana?

      • gabrichan ha detto:

        @Giancarlo, Credo che tutti abbiano credenze sulla fisica strane, è solo una questione di punti di vista, e di evoluzione storica, come succede a tutti quelli che se ne escono con idee nuove.
        Al riguardo di idee strane volevo farti un adomandina sui fotoni, visto che sei tu l’esperto, si possono sommare? mi spiego meglio sto facendo delle prove con un LED RGB pilotato con i PWM di Arduino, si riescono ad ottenere colori come l’arancio accendendo i colori Giallo e Rosso, o il Viola con il Rosso e il Blu, la domanda è: è un effetto ottico di impressione della retina o i 2 fotoni interagiscono generandone uno di frequenza diversa?
        Grazie per la risposta 🙂

        • Giancarlo ha detto:

          @gabrichan
          quella che tu vedi è una semplice sovrapposizione di colore e i fotoni interessati sono miliardi di miliardi al secondo.
          La somma di due fotoni si può fare con meccanismi diversi (upconversion, two-photon absorpion, second harmonic generation) tutti all’interno di dispositivi non lineari, così come una non linearità in un amplificatore elettrico genera la distorsione. Non è molto semplice e lo sconsiglio vivamente a tutti quelli che non abbiano molti milioni di euro per attrezzare il laboratorio. Così come sconsiglio vivamente a tutti di utilizzare la non-linearità della retina.
          I fotoni si possono pure spezzare in due (spontaneous parametric down-conversion) di solito per ottenere i famosi fotoni entangled: ad esempio da un fotone UV se ne ottengono due verdi. Non necessariamente uguali, l’unica condizione è che torni la somma delle frequenze. Uno dei due fotoni entangled si può ancora spezzare in due e allora se se vedono veramente delle belle (entanglement a tre fotoni).
          Se ti vuoi divertire puoi provare a rendere visibile la luce del tuo telecomando usando l’ossisolfuro di ittrio drogato con ossisolfuro di gadolinio. Se invece hai già un laser Nd:YAG puoi comprare un cristallo KTP su ebay per un paio di cento euro (il laser ne costa 1.200 sempre su ebay) e fare un bel verde intenso, da stadio.
          Oppure chiedi a mikecas se ti ospita da lui per qualche giorno.

        • gabrichan ha detto:

          @Giancarlo grazie per la risposta, l’idea era ci costruire un colorimetro hai suggerimenti?

        • Giancarlo ha detto:

          Un colorimetro sembra banale, invece è una cosa molto complessa. In che spazio dei colori deve lavorare? [CIE-Lab, RGB…]
          Tipicamente si comprano dei filtri RGB e dietro ognuno si mette un radiometro. Occorre poi rispettare la legge di diffusione del coseno e altre amenità. Poi ti serve una taratura campione. In pratica, se ti serve un solo pezzo ti conviene comprarlo (per esempio un Minolta). Se ne devi fare un certo numero di pezzi puoi partire da un sensore industriale. Per esempio -absit iniuria verbis- da un delta Ohm. Però ce lo devi mettere, non puoi sostituirlo con una spazzola 🙂

    • mikecas ha detto:

      confesso di essere molto ignorante in merito ai risultati eclatanti di Cardone, perchè mi è bastato sentirlo parlare una volta sola…
      ma cosa ci sarebbe di utile nello spaccare degli atomi di ferro a spese di un’enorme energia meccanica, se è di questo che si tratta?
      Non sarebbe meglio un molto più economico raggio gamma di energia opportuna?
      In ogni caso si tratta di immettere energia per niente di utile…

    • Valerio Peralta ha detto:

      @ Gabrichan,

      Lei come reagirebbe alla notizia della scoperta di un vero pozzo di San Patrizio, funzionante? Si disferebbe immediatamente di oro e contante, per evitare l’effetto inflattivo?
      Le sembra possibile che mentre vengono pubblicati sul piezoN solo articoli gravemente manchevoli di risultati, si sia parallelamente passati ad un’applicazione industriale (seppur pilota)? Non vede la sproporzione?

      Saluti

      • gabrichan ha detto:

        “, si sia parallelamente passati ad un’applicazione industriale (seppur pilota)? Non vede la sproporzione?”
        La mia domanda era proprio questa, se e dico se il reattore pilota funziona (e per me funziona, non per i dati degli articoli, ma per esperienza personale) cosa vuol dire, non a livello economico, ma a livello di conoscenze sulla materia e le sue interazioni ?

        • Valerio Peralta ha detto:

          @ gabrichan,

          e per me funziona, non per i dati degli articoli, ma per esperienza personale

          Molto interessante! Ciò significa che lei ha potuto condurre misurazioni sul dispositivo.
          Quale funzionalità ha sondato? Produzione di energia? Produzione di neutroni? Trasmutazione accelerata di scorie radioattive?
          Si tratta forse di un’altra burla, per cui negli articoli venivano riportati volutamente dati non significativi, mentre l’apparato industriale funziona perfettamente, al solo scopo di ridicolizzare i referee e i debunker? Ipotesi veramente suggestiva!

          Saluti

    • Cimpy ha detto:

      Io invece rivaluterei subito l’esistenza degli Angeli (quelli con la A maiuscola), e poi andrei nella prima chiesa che incontrerei, mi confesserei e chiederei al Signore che mi illuminasse sul mistero dei 10 (o erano 15?) minuti che occorsero ai tempi per spostare la pietra che chiudeva il Santo Sepolcro. Poi, dopo che il Signore avesse la voglia di rispondermi (o prima di morire d’inedia nell’attesa, quale delle due avvenga prima) passerei da tutti i siti in cui son stato a rileggere i miei commenti, e ove vedessi espressioni di dubbio o ( peggio!) aperte confessioni di incredulità o (magari, addirittura! Ma sicuramente involontarie) facili ironie, farei immediatamente ammenda autoinfliggendomi flagellazioni virtuali ed esponendo i miei bytes al pubblico ludibrio.

    • Gherardo Gentzen ha detto:

      gabrichan scrive:
      e se davvero i reattore di cardone funziona? cosa succede?

      Per me sarebbe il fenomeno scientifico più sorprendente della mia vita. Non tanto per la rivoluzione fisica, perché io non conosco la fisica e quindi non posso sorprendermi più di tanto. La sorpresa sarebbe che una rivoluzione scientifica possa essere ottenuta senza metodo. Non con un metodo diverso (che nemmeno si sa cosa potrebbe essere) ma proprio senza. Sarebbe come se improvvisamente la parodia diventasse realtà, una cosa straniante tipo svegliarsi al mattino e trovarsi dentro Pulp Fiction.

  21. Emilio ha detto:

    Ohibò. WP mi ha sganciato dalle notifiche. Ci riprovo. Scusate.

  22. mikecas ha detto:

    che delizia la moderazione… 😦

    • Cimpy ha detto:

      Non te ne avere a male, Franchini è stato chiaro: la moderazione è stata potenziata per il passaggio di individui poco democratici. Siamo tutti in moderazione fino allo sblocco manuale, che avviene solitamente con tempi umani (e quindi, a seconda dell’ora, con tempi di attesa che possono variare da pochi minuti a enne ore. Se fossi io al posto degli admin qui, di ore ne potrebbero passare anche 12, ma loro sono stakanovisti, e nel peggiore dei casi te la cavi con 8)

  23. Ascoli65 ha detto:

    mW, più sopra scrivi:
    Era la misura più importante, e avrebbe dovuto avere rilievo già prima e durante la prova. La risposta avrebbe dovuto essere immediata, conoscendo l’importanza del tema.
    … la certificazione di G. è arrivata prima o dopo …?

    Hai centrato il punto: prima o dopo? La domanda è interessante e la risposta richiede un po’ di attenzione. E’ questione di ore, per faccio riferimento all’ora di Greenwich (GMT), che compaiono nei commenti Vortex e sottraendo 1 ora all’ora italiana (CET).

    Innanzitutto occorre distinguere tra lo strumento HD37AB1347, cioè quello con il display e che si intravede solo in una delle foto di Passerini, quando viene tenuto in mano da un signore (probablilmente il dott. Galantini) e la sonda HP474AC (oppure …ACR) che, secondo lo schema nel report Levi, avrebbe dovuto trovarsi in cima all’apparato, ma che non c’era.

    Il primo ad essere citato è lo strumento HD37AB1347, ma senza la sonda. La prima citazione su Vortex è di Rothwell (1). Subito fioccano le critiche (2).

    Nel frattempo viene annunciata su Vortex (3) l’uscita del report Macy, con l’intervista che Levi avrebbe rilasciato alla moglie di Melich subito dopo la demo e contenente maggiori particolari sulla misura del vapore. Anche questo report citava solo lo strumento, ma non la sonda.

    La sigla della sonda non compare fino al 20 gennaio e a citarla per primo è … Rothwell (3). Lo fa nella sua risposta ad un certo Pierre Carbonelle, il quale, avendo letto il report Macy, aveva anche trovato in rete una brochure dello strumento ed aveva espresso dei dubbi sulla misura. Dalla sua risposta, sembra che Rothwell si riferisca al range operativo dello strumento che arriva soltanto a 65°C e all’85% di RH. Sulla brochure c’è anche la tabella “Relative humidity e temperature probes using SICRAM module” e quindi risponde: “It looks like the HP474ARC would be a better choice.” Quella sonda infatti arriva a 150°C e 100% di RH. Ne parla come se si trattasse di scelta alternativa allo strumento HD37AB1347. Sembra non aver capito quali sono le funzioni dei 2 componenti e li considera alternativi. Comunque quella di Rothwell è la prima citazione che ho trovato in rete della sonda fantasma. Sono le 7 (GMT) del 20 gennaio.

    Dopo qualche ora è Brian Josephson a porre su JoNP la questione dell’idoneità dello strumento (6). La risposta di Rossi arriva dopo 46 minuti e ricalca quella di Rothwell: “The instrument was: Delta Ohm HD 37AB1347 supplied with a particular probe idoneous for the high temperature.

    La certificazione di Galantini arriva soltanto nel tardo pomeriggio della stessa giornata in una mail inviata a Celani, che quest’ultimo fa subito circolare nell’ambito del googlegroup (7).

    Spero di non aver fatto confusione. Ti pregherei di ricontrollare le ore. Comunque se fosse andata così, chi avrebbe deciso, secondo te, che la sonda doveva essere la Delta Ohm HP474AC(R)?

    Riferimenti (ora GMT)
    (1) Rothwell, 17gen11 06:21 http://www.mail-archive.com/vortex-l@eskimo.com/msg41442.html
    (2) Driscoll, 17gen11 09:52 http://www.mail-archive.com/vortex-l@eskimo.com/msg41459.html
    (3) M urray, 18gen11 21:22 http://www.mail-archive.com/vortex-l@eskimo.com/msg41581.html
    (4) Rothwell, 20gen11 07:09 http://www.mail-archive.com/vortex-l@eskimo.com/msg41659.html
    (5) Brochure Delta Ohm: http://www.deltaohm.com/ver2010/uk/st_airQ.php?str=HD37AB1347
    (6) Josephson, 20gen11, 10:32 http://www.journal-of-nuclear-physics.com/?p=360&cpage=5#comment-19881
    (7) Celani, 20gen11, 18:15, Greit Service (Galantini) , 17:56 http://newenergytimes.com/v2/sr/RossiECat/docs/20110120Galanti-steam-message-first.pdf

    • Camillo Franchini ha detto:

      Ascoli

      Per curiosità sono andato al punto 1 dei siti che hai citato:

      (1) Rothwell, 17gen11 06:21 http://www.mail-archive.com/vortex-l@eskimo.com/msg41442.html

      Leggo:

      An HD37AB1347 IAQ Monitor (Delta Ohm) to measure the relative humidity of the steam. This is to confirm that it is “dry steam”; that is, steam only, with no water droplets.

      La descrizione di ciò che fa la sonda non è corretta: non misura la “relative humidity of the steam” ma la “relative humidity of the air”. Ossia dalle tabelle si cerca la massa di vapore che satura un certo volume di aria a una certa temperatura; si misura la quantità di vapore effettiva dispersa nell’aria in quel volume; si fa il rapporto tra quantità effettiva/quantità di saturazione e si moltiplica per cento.
      La sonda fa tutto da sola.
      La temperatura operativa della sonda va da -5 °C a 50 °C.
      Se è presente acqua liquida siamo in saturazione, quindi la sonda non serve più; segna 100% sia se è presente solo una goccia di acqua, sia se la massa di acqua è prevalente.
      Insomma, non riesco a capire a che cosa serva quella sonda, utile per misurare il grado di secchezza dell’aria, non la secchezza del vapore.
      Ma quel Vortex che ogni tanto citate è un sito burla? Se ci scrive anche Rothwell ho dei forti dubbi. E’ il giornalista che ha una sua personale banca dati nucleari: elenca pêle-mêle tutti gli articoli che trova, li frulla e li propone all’utente. Quella è la sua banca dati.

      • Cimpy ha detto:

        quel Vortex che ogni tanto citate

        Suvvia, non mi diventi estremista….Si tratta di un posto dove le persone scrivono e si azzuffano sui temi che preferiscono, con una moderazione che dovrebbe bastonare più i maleducati che gli ignoranti…Insomma, un forum normale, coi suoi santi e i suoi eroi…

        • Camillo Franchini ha detto:

          Cimpy,

          Insomma, un forum normale, coi suoi santi e i suoi eroi

          Ba bene, lo frequenterò un poco e Le saprò dire.
          C’è un certo Driscoll che scrive come se vapore secco/vapore umido fosse una roba misteriosa da affidare a un gruppo di studio da finanziare apposta. La risposta tra sei mesi, come usa in ff, dove la fretta è la grande assente.
          Non usa affidarsi ai trattati da quelle parti? O dobbiamo riscoprire l’acqua calda?
          Sembra un gruppo di persone tranquille che mirano a far sera.
          Comunque lo frequenterò un poco, visto che ogni tanto Vortex esce nel blog.

        • Emilio ha detto:

          Camillo.
          Vortex, per la precisione, è una mailing lista vecchio stile, con un archivio consultabile per data/thread e dotato di discreto motore di ricerca.
          Potrebbe addirittura iscriversi, come ho fatto io, e credo molti altri qui, magari con un indirizzo di email di quelli usa e getta.
          La maggior parte delle notifiche, trattandosi di deliri sugli ufo o scoperte dell’acqua calda, le butto nel cestino senza nemmeno leggerle ma ogni tanto salta fuori qualcosa di gustoso in ambito ff. Come ML non è nemmeno tanto trafficata per cui il numero delle notifiche è abbastanza onesto.
          Saluti

    • Camillo Franchini ha detto:

      Ascoli

      Anche Brian Josephson non scherza:

      Some queries have been raised regarding the meter used to check that the steam is dry. Could you indicate here details such as its working temperature range and sensitivity?

      Per stabilire se un vapore è secco non serve uno strumento particolare con un range di applicazione e una sensibilità; è sufficiente un termometro. Se, poniamo, il sistema acqua è portato a 110°C a pressione atmosferica, il vapore è secco. Basta consultare il diagramma di stato dell’acqua.
      Perfino la gente colta si annoda su dettagli.

    • Camillo Franchini ha detto:

      Ascoli

      Ho aperto:

      Celani, 20gen11, 18:15, Greit Service (Galantini) , 17:56 http://newenergytimes.com/v2/sr/RossiECat/docs/20110120Galanti-steam-message-first.pdf

      Si certifica che lo strumento con cui è stato effettuata la misura dell’acqua
      libera nel vapore durante il test svoltosi a Bologna il 14.01.2011 era lo strumento
      HD37AB1347 della Delta Ohm dotato di sonda mod.HP474AC con campo di
      risoluzione -40;+150°C.Galantini dr.Gilberto*GREIT SERVICE s.r.l.*

      Se si va a controllare sul catalogo Delta Ohm si trova che la sonda mod.HP474AC serve per misurare l’umidità relativa. Loro la usano per misurare “l’acqua libera nel vapore”!
      E’ tutto un darsela a intendere tra persone che non hanno mai visto un diagramma di stato dell’acqua e che non conoscono la regola delle fasi.
      Non credo che serva aprire anche gli altri link. Credo che siano tutti sapientoni dello stesso tipo.

      • Emilio ha detto:

        Ciò implica anche che la totalità dei blvrs non conosca il diagramma di stato dell’acqua.
        Basta osservarne la reazione ogni volta che si (ri)solleva la questione della misura del vapore. O reagiscono irritandosi piuttosto violentemente o, nel migliore dei casi, si annoiano profondamente.

        • Camillo Franchini ha detto:

          Emilio

          Ciò implica anche che la totalità dei blvrs non conosca il diagramma di stato dell’acqua.

          E’ tutta la calorimetria che fa acqua. E’ chiaro che nessuno ci ha mai lavorato prima. Me ne ero disinteressato fino ad ora, ma leggendo certe posizioni non si può non intervenire. Perfino la calorimetria isoperibolica tirano fuori. Gli Istituti di Fisica Tecnica sono diffusi come i supermercati. Sarebbe bastato chiamare un ricercatore e farsi spiegare come si fa. Un set sperimentale ben fatto non avrebbe richiesto più di sette giorni di tempo in una repubblica bene amministrata. E’ che gli serve menare le cose per restare al pezzo anni e anni a nostre spese.

      • mW ha detto:

        @Franchini,
        esatto, questa era la “certificazione che invalidava la prova”.
        Che paradosso, se ci pensa!
        Non volevo più scendere nello specialistico, ma è verissimo cio che lei diceva,che con un sensore P uno T, regolando la portata e guardando il mollier, uno è ben sicuro di dove si trova.
        Come lei ha detto, basta portarsi a 110°C e 1 bar, senza strafare!
        Questi si autodistruggono con le boiate che scrivono. Basta leggere.
        ATTENZIONE FRANCHINI ci sarebbe da dire che il concetto di umidità relativa vale sicuramente anche in assenza di aria, quindi il concetto di umidità relativa del vapore ha senso.
        La u.r. o anche grado igrometrico, è il rapporto tra la densità del vapore a una certa T e la densita del vapore alla stessa T in condizioni di saturazioni. Se il vapore è un gas perfetto, allora il rapporto delle densità diventa anche rapporto delle pressioni.
        Se c’è anche l’aria, si parla della pressioni PARZIALI dell’acqua.
        Comunque il nocciolo del problema è che lo psicrometro non c’entra nulla con noi e se qualcuno ha qualcosa da dire, a questo punto lo fa a suo rischio e pericolo.
        Ci aggiunga che sono costretto a parlare di psicrometria che ho sempre detestato, e capirà che ho il dente parecchio avvelenato.

      • mW ha detto:

        @FRANCHINI,
        bisogna fare una altra premessa che potrà servire se vuole addentrarsi nel delirio del report, per chè uno potrebbe essere tratto in inganno:
        Questo genere di strumenti:
        1_MISURA il grado igrometrico
        2_MISURA la temperatura
        3_CALCOLA la pressione di saturazione del vapore acqueo a quella temperatura (è una formuletta)
        4_MISURA la pressione totale
        5_CALCOLA la quantità in grammi di vapore acqueo (gas) per ogni kg di aria secca.
        In genere, in questo campo, ci si riferisce a sistemi composti da 1kg di aria secca + X grammi di acqua in fase gas.
        NIENTE ALTRO.

        NOTA:
        L’umidità specifica X può essere espressa come:
        1)grammi di vapore acqueo per metro cubo di aria umida
        2)grammi di vapore per ogni metro cubo di aria secca
        3)grammi di vapore per ogni kg di aria secca. Ossia, dato un qualsiasi volume di aria umida, X= mvapore/maria secca
        La 3) è la più usata in termodinamica ma sono tutte equivalenti.

    • mW ha detto:

      @Ascoli,
      mi hai incastrato in uno dei tuoi lavoracci. Dammi tempo.

    • mW ha detto:

      @Ascoli65, Franchini
      sto ancora controllando. Noto che Driscoll (2) cita un sito dove si spiega come si misura la “dryness fraction”. Le formule vanno bene, ma la spiegazione ha una falla.
      C’è scritto che la trasformazione attraverso la valvola/capillare è adiabatica.
      E’ vero, ma non basta.
      Anche se faccio espandere il vapore in turbina e ne ricavo energia elettrica, la trasformazione è adiabatica. Ma non ottengo lo stesso effetto.
      Il fatto è che la trasformazione avviene attraverso un sistema aperto, adiabatico e che non produce lavoro. Quindi è isoentalpica.
      Nel nostro caso, il primo principio per sistemi aperti diviene:
      h2-h1=Q-L tutto in J/kg.
      ma L=0 e Q=0
      quindi l’entalpia in ingresso è uguale all’entalpia in uscita.

      • Ascoli65 ha detto:

        Caro mW, hai ragione, ma la sonda … non c’era! E’ inventata!

        • mW ha detto:

          @Ascoli
          PER CHI HA COMINCIATO A SEGUIRE SOLO ORA:stiamo parlando di una sonda che oltre che insensata, NON E’ MAI STATA USATA, A DIFFERENZA DI QUANTO DICHIARATO, come dimostrato da A65 ben due anni fà.
          Solo che ho letto il commento di Driscoll con molta curiosità, perchè è l’unico che spiega il vero modo per misurare la qualità del vapore e coglie il problema. Solo che nell’articolo che lui ha copiato e incollato c’è un errore. Tutto quà.
          Il metodo Franchini, ossia ridurre la portata fino a trovarmi in un luogo (P,T) sicuramente di vapore secco, era stato proposto da me due anni fa su EA, ma ma bocciato senza appello da una “FIRMA STORICA” di Energeticambiente.
          Passerini, che è un talent-scout, gli fece pure scrivere un post.
          http://22passi.blogspot.it/2011/07/improvvisarsi-scienziati-nellera-di.html
          Sapete perchè mi interessa tanto il vapore?
          Perchè è esilarante!!!!

        • Camillo Franchini ha detto:

          mW

          Ho letto “improvvisarsi scienziati…” di Vettore.
          A un certo punto si legge:

          Ci si potrebbe chiedere se questa velocità è mai stata misurata da nessuno. La risposta è negativa, l’unica evidenza disponibile sono dei video su Internet.

          Che razza di demo era se non furono forniti dati sul flusso dell’acqua refrigerante e sulle caratteristiche del vapore in uscita? Una demo pubblica ha senso solo se chi partecipa può capire chiaramente se il rapporto tra energia termica in uscita ed energia elettrica in ingresso è vantaggioso. Tutto il resto può far parte dei segreti dell’invenzione, questo no, altrimenti resta solo la soddisfazione del rinfresco mortadella/lambrusco.
          Trasformare l’acqua in vapore introduce una complicazione non necessaria.
          Fin dai primi commenti scrissi che Rossi avrebbe dovuto imporre un flusso di acqua sufficientemente elevato da avere in uscita acqua a, poniamo, 60 °C. A quella temperatura la produzione di vapore è sufficientemente bassa da poter essere trascurata.
          Oppure avrebbe potuto usare acqua/vapore in circuito chiuso che va a cedere calore all’acqua contenuta in un bidone coibentato.
          Invece di stare a disquisire su psicrometri, vapore secco e umido, Vettore avrebbe potuto dare questi suggerimenti di buon senso e di pratica calorimetrica comune.
          Come insegnava il vecchio Ockham, un set sperimentale deve essere il più semplice possibile; i parametri da considerare devono essere ridotti al minimo.
          Curioso che Vettore accetti senza un commento il set sperimentale di Rossi. E’ possibile che appartenga alla categoria degli scienziati dell’era YouTube che egli stesso deride. Medice, cura te ipsum.
          Gira gira, si ritorna a Rossi, che avevo deciso di archiviare perché poco stimolante.

      • Camillo Franchini ha detto:

        mW,

        mi fa molto piacere avere conosciuto un Fisico Tecnico di classe. Mi farebbe piacere conoscere i Suoi testi di riferimento. Sa, io sono un secchione pentagono che si affida voluttuosamente ai trattati (quando riesco a capirli).

        • mW ha detto:

          @Franchini,
          mi mette davvero a disagio.
          Io sono solo un elettricista. Chiunque ha fatto Fisica Tecnica a Ingegneria ha studiato questa materia sotto questo punto di vista, che per forza di cose è diverso da quello di un chimico, che deve dare risalto a cose che nemmeno immagino.
          Ad esempio, mi sembra che lei maneggi già il secondo principio meglio di me.
          Io ho studiato a Bologna, le posso scansionare lo Zanchini. Oppure c’è il Cocchi, che è quello più famoso. LORO sono Fisici Tecnici di classe, non scherzi! Ci sono mille libri di FT per Ingegneria e anche dispense on line. Vanno tutti bene.
          Un sistema aperto è visto come un sistema chiuso, con due pistoncini. Altrimenti non riuscirei ad applicare il primo principio.
          Inoltre una elichina preleva lavoro in qualche modo dal mio sistema percorso dal fluido.
          Sotto, se voglio, lo scaldo con l’accendino.
          le ho detto che h2-h1=Q-L (J/kg)
          In una turbina, grosso modo, h2-h1=-L (1)
          Pensi che la (1) vale anche per
          http://en.wikipedia.org/wiki/MHD_generator#Russian_developments
          dove L è energia elettrica che estraggo direttamente da un gas caldo in moto sottoposto a un campo magnetico.
          Sempre la (1)!!!!
          Dicono che U25 fosse insuperato.
          Altri tempi, nel bene e nel male.

        • Camillo Franchini ha detto:

          mW

          per forza di cose è diverso da quello di un chimico, che deve dare risalto a cose che nemmeno immagino.

          Sì, le stesse materie sono studiate in modo diverso a seconda delle applicazioni cui sono destinate. Tipico il caso della Termodinamica. Se dovessi limitarmi alla Termodinamica del Sergio Rosati non saprei calcolare il rendimento di una pila di cui conosco le reazioni, perché i fisici raramente prendono in considerazione l’energia chimica e il rendimento che conoscono è quello studiato da Carnot, che riguarda la trasformazione di calore in energia meccanica.
          Almeno così mi sembra.

        • mW ha detto:

          Provi a guardare questo:

          Fai clic per accedere a Cap2_richiami_di_termodinamica.pdf

          le serve solo pag. 9 e le prime due equazioni a pag.10. Non di più.
          Trascuri energia cinetica e gravitazionale.
          Per me il lavoro è positivo se uscente, per lui credo sia il contrario.
          Ma credo sia un fatto di convenzioni.
          Tengo a precisare che se dovessi sostenere in questo istante l’esame di FT verrei inesorabilmente bocciato.
          Devo sempre ripassare.
          Sulle pile non guardi me.

          Ad esempio, nell’MHD converto direttamente energia termica in energia elettrica*, ossia faccio un lavoro meccanico sulle cariche. Sembra familiare…
          Non è che la sua energia chimica una volta era energia termica e quindi la sua pila….boh!

          *Nota: nei ciambelloni come ITER, si fà la stessa cosa, ma al contrario, per confinare il
          plasma e accelerarlo.

        • mW ha detto:

          ho fatto confusione tra i numeri delle pagine della dispensa e i numeri di pagina del file pdf. le serve il paragrafo 2.5.2, prima pagine e prime due eq. della seconda.
          Le pagine sono 21 e 22. Se ritiene, non pubblichi questo messaggio e corregga direttamente l’altro. La autorizzo.

  24. mW ha detto:

    Franchini la ringrazio,
    son due anni che mi sgolo con questi tromboni analfabeti.
    Che magari se la prendono pure con Ascoli, cosa che posso fare solo io quando mi esaurisco!

    • Camillo Franchini ha detto:

      mW

      se la prendono pure con Ascoli

      Ascoli è per me un monumento intoccabile. Da ogni suo intervento si impara qualcosa. E’ un malleus maleficarum, un martello implacabile.
      Molti altri prendono le cose sul serio esibendo grande competenza; spero che anche Gabrichan si convinca che non esistono solo gruppi di pressione e congiure dei poteri forti in cerca di poltrone.

      • gabrichan ha detto:

        @Camillo, un vecchio saggio della politica diceva, “a pensare male si fa peccato, ma raramente si sbaglia….”
        Non ho mai avuto nulla da dire sul paziente e pregevole lavoro di debug di Ascoli, semplicemente credo sbagli il contesto, Rossi deve convincere i potenziali clienti, devono essere loro a essere convinti visto che rischiano i loro soldi, e non credo che le demo pubbliche abbiano convito chicchessia, almeno io se fossi un cliente non mi baserei su quelle, per unoBo credo valga lo stesso ragionamento.
        Per il lavoro di Celani, forse qualche errore di valutazione sull’isteresi di temperatura del reattore è stata fatta, un affare del genere si stabilizza in un paio di ore, lo so perché ho scritto del software in fuzzy logic per il controllo ti temperature su stampi di plastica in pressofusione e un po di esperienza me la sono fatta, e quindi il valutare se un filo ha delle rese interessanti si riesce a fare a “pelle” in poco tempo, credo che chi ha smanettato con un po di hardware queste cose le capisce subito.

        • Camillo Franchini ha detto:

          Gabrichan

          per uniBo credo valga lo stesso ragionamento.

          UniBO non è un potenziale cliente di Rossi.
          Per preservare il suo prestigio, UniBO non avrebbe dovuto assistere alla demo del 14 gennaio di due anni fa. Il mammozio è uno dei tanti accrocchi a capocchia che vengono scartati a vista, sulla carta. La presenza di Levi, Capiluppi, Zoccoli a quella demo è stata deleteria per il prestigio di UniBO e dell’INFN.

        • Cimpy ha detto:

          (…)Rossi deve convincere i potenziali clienti(…) e non credo che le demo pubbliche abbiano convito chicchessia(…)

          E secondo te, ha un senso? Anche tu ti accorgi che le “demo” che ha fatto non convincono. Si può pensare che possa convincere qualcuno?? Incredibile, ma altrove c’è chi sostiene di sì – anzi : non ci sarebbe bisogno di altro, ha fatto vedere sbuffi di fumo, ha mangiato con illustri scienziati, ha scritto nero su bianco che le sue “Cose” funzionano, e dovremmo essere tutti a posto così….

        • gabrichan ha detto:

          @Cimpy, che le demo pubbliche avessero qualche pecca l’ho sempre pensato, ma come si sa una demo “deve per forza funzionare” e quindi non mi scandalizzo di nulla, il problema è un altro, io personalmente prima di dare 1Cent. a Rossi pretenderei ben altre prove e conferme e questo mi sembra che lo stia facendo con i suoi clienti e patner, e quindi mi aspetto che lo abbia fatto anche con quelli del DF di Bologna, se loro non lo hanno richiesto è un problema loro, e non intacca di certo il buon nome delle ottime università italiane.

  25. AC/DC ha detto:

    @Cimpy
    Suvvia lei è troppo scettico, le demo pubbliche sono state dei veri e propri capolavori drammatici, “stable, stable, it’s stable”.

    @Tutti
    Non ricordo chi di voi abbia recentemente inviato una mail al DF di UNIBO con richieste di chiarimenti, mi piacerebbe sapere se avete ricevuto risposte?

    • Gherardo Gentzen ha detto:

      AC/DC scrive:
      Non ricordo chi di voi abbia recentemente inviato una mail al DF di UNIBO con richieste di chiarimenti, mi piacerebbe sapere se avete ricevuto risposte?

      Avevo scritto io un messaggio che può trovare qui: http://is.gd/rsi2ix . Mi ha risposto Braga, dicendomi che in Italia tante cose impossibili in paesi normali diventano possibili e che lui può farci ben poco.

  26. Giancarlo ha detto:

    Daniele si è cacciato al solito nei guai. Ha pubblicato un commento allarmato in cui mette in guardia i fedeli da un’intervista bufala, così la definisce, in cui per via del povero inglese di Rossi emergerebbe addirittura che l’hot-cat emette un campo em, con tutte le conseguenze del caso per le eventuali certificazioni. Si rallegra che ecatworld abbia già fatto sparire l’intervista bufala e spera che greenstyle segua a ruota. Ora dovrà adoperarsi per far sparire il campo em anche dal blog di Rossi, dove è stato menzionato dal proprietario. Ma i passerotti non si stancano di essere presi per i fondelli e non lo picchiano mai?

    • Luca ha detto:

      Ma i passerotti non si stancano di essere presi per i fondelli e non lo picchiano mai?
      Ma in che film? In un posto dove la gente perde il sonno per ogni articolo “Peer Reviewed” che appare sul JoNP e si arrovella e impunta sui conti fatti dal pazzuriello di turno? Guardi Giancarlo che da loro le pratiche sadomasochiste sono parte del divertimento! Leggendo quel delirio mi sono chiesto se a Dresda nel 45 gli alleati se la siano cavata con un paio di taniche di super e una scatola di raudi magnum cinesi.
      Ultima cosa, Se non sono troppo indiscreto, quale sarebbe la minaccia che incombe minacciosa da UniBo? Una sonora sculacciata? Mamma che caratteraccio quel Diego!

      • Giancarlo ha detto:

        @Luca
        Il blog di Passerini è fuorviante e induce fortemente all’errore. Io pensavo che Silvio vendesse aspirapolveri porta a porta. Invece le compra. Tutte. Alle volte pure le enciclopedie e la Bibbia in 22 volumi.

      • Camillo Franchini ha detto:

        Luca

        Mamma che caratteraccio quel Diego!

        Secondo me Diego ha prenotato un mammozio formato famiglia, ecco perché è così irritabile.

  27. Gherardo Gentzen ha detto:

    Giancarlo scrive:
    Ma i passerotti non si stancano di essere presi per i fondelli e non lo picchiano mai?

    E come potrebbero fargli più male di quanto non se ne fa da solo? L’unica è incoraggiarlo a continuare, e i passerotti più assetati di sangue proprio quello fanno.

  28. neutrino ha detto:

    @gherardo

    Non ho dimenticato le tue domande su Pavese. In questi giorni sono inguaiato …
    Cerchero un po di tempo e ti rispondero’.

  29. Ascoli65 ha detto:

    @Camillo
    Vortex è frequentato soprattutto da appassionati di FF/LENR. La maggior parte ci crede veramente, qualcuno fa solo finta. In genere sono pronti a formulare e ad avallare le più incredibili rivendicazioni e spiegazioni. Nonostante ciò, nel caso della misura di vapore di cui stiamo parlando, molti di loro hanno avanzato da subito critiche fondate e ben argomentate sull’idoneità di quella misura e sulla effettiva secchezza del vapore, a dimostrazione che tali critiche erano evidenti a tutti e quindi alla portata di qualunque professore di fisica, soprattutto se universitario.

    La questione ora non è sottolineare per l’ennesima volta che il vapore non poteva essere secco e che un igrometro non misura il titolo del vapore, ma ottenere una risposta ai seguenti interrogativi:

    – perché in un rapporto con il logo UniBO si dice che quella misura è stata fatta con uno strumento che non c’era;
    – perché questa bugia non è stata rilevata e denunciata pubblicamente da qualcuno della decina di universitari che era presente il giorno della prova;
    – perché, nonostante quel documento sia stato presentato al pubblico come report ufficiale e circoli oramai da 2 anni in rete, scaricato in migliaia di copie, l’Ateneo non si è ancora deciso a verificarne il contenuto e ad informare la pubblica opinione sull’attendibilità delle risultati ivi riportati.

    @mW
    Dammi tempo
    Ti ringrazio per la verifica. Hai tutto il tempo che vuoi. Son già passati 2 anni.

    Vorrei estendere a tutti l’invito a rintracciare eventuali citazioni della strumentazione Delta Ohm di cui si parla anteriori a quelle che ho riportato. Potrebbe darsi che qualche informazione sia circolata in mailing list non pubbliche. Probabilmente se si riesce a capire chi ha tirato fuori dal cappello quel coniglio si è sulla buona strada per intuire chi ha organizzato (o commissionato) tutto lo spettacolo.

    @Gabrichan
    … devono essere loro a essere convinti visto che rischiano i loro soldi, e non credo che le demo pubbliche abbiano convito chicchessia …
    Forse chi da 4 mesi sta curando e sponsorizzando questa presentazione http://www.slideshare.net/tylervan/lenr, non la pensa nello stesso modo.

    I professori di UniBo vi sono citati una decina di volte (pag. 5, 22, 23), è citata l’immancabile demo del gennaio 2011 (pag.13) e persino la semplice disponibilità di UniBo ad effettuare delle demo pubbliche è utilizzata come “GROWING AMOUNT OF CIRCUMSTANTIAL EVIDENCE FOR KW POWER SCALING & CONTROL” (pag.23).

    Visto che ci sono, permettimi di rivolgere anche a te la domanda di rito: alla demo del 14 gennaio 2011 la sonda Delta Ohm c’era?

    @Diego
    Visto che sei riapparso, stessa domanda: la sonda c’era?

    @Cimpy
    … ti pare che qualcuno possa seriamente escludere la presenza e l’approvazione di UniBo?
    Ti quoto al 100%.

    @Gentzen
    Mi ha risposto Braga, dicendomi che in Italia tante cose impossibili in paesi normali diventano possibili e che lui può farci ben poco.
    Secondo te sarebbe inopportuno per un Ateneo prendere un report, che è stato diffuso in rete con il proprio logo e ha creato il can-can che sappiamo, affidarlo al giudizio di una commissione di 3 esperti e pubblicare i loro giudizio? E’ una cosa impossibile da fare in Italia? E all’estero?

    Credi che questo metta in pericolo la libertà di ricerca? Questa libertà può includere quella di prendere in giro la gente?

    Se per Braga non siamo un Paese normale, cosa siamo? Una repubblica delle banane, di cui qualcuno può strumentalizzare a piacimento le istituzioni più prestigiose?

    • Luca ha detto:

      – perché questa bugia non è stata rilevata e denunciata pubblicamente da qualcuno della decina di universitari che era presente il giorno della prova;
      Semplice. La maggior parte ha pensato di partecipare ad un’ allegra e gratuita scampagnata a base di mortadella e lambrusco a scrocco della EFA srl. Una pacifica trasferta per alleviare la noia dell’ufficio insomma. Qualcuno magari era lontanamente convinto, ma ci credo poco, della rivoluzione scientifica in atto. Certo che se avessero previsto il putiferio scaturitone in seguito, se ne sarebbero stati ben lontani dalla via dell’elettricista e la scampagnata se la sarebbero pagata piuttosto di tasca propria, portandoci la famiglia, in qualche bell’agriturismo della zona.

      • Ascoli65 ha detto:

        @Luca,
        anche quando, ben 3 mesi dopo, si sono riuniti nel Consiglio di Istituto che, sulla base presumibilmente di quel report bugiardo, ha approvato la bozza di contratto biennale su quell’apparato, credevano di essere ad una scampagnata?

        Il “putiferio” è scoppiato poche settimane dopo la demo di gennaio, proprio grazie alle loro esternazioni su tutti i media possibili, ma alle “scampagnate” hanno partecipato almeno fino ad ottobre!

      • Camillo Franchini ha detto:

        Luca

        La maggior parte ha pensato di partecipare ad un’ allegra e gratuita scampagnata a base di mortadella e lambrusco a scrocco della EFA srl.

        Ci scommetterei che è andata così. Credo che pochi pensassero alla svolta epocale in atto quel freddo pomeriggio di gennaio. Però almeno i vertici potevano starsene al caldo in ufficio. Avrebbero dovuto mantenersi più defilati. Ma capisco che è dura resistere alle seduzioni della rosea mortadella.
        Ma non si sentono più? Che cosa studiano ora per farsi vedere in pubblico?

    • Gherardo Gentzen ha detto:

      Ascoli65 scrive:
      Secondo te sarebbe inopportuno per un Ateneo prendere un report, che è stato diffuso in rete con il proprio logo e ha creato il can-can che sappiamo, affidarlo al giudizio di una commissione di 3 esperti e pubblicare i loro giudizio? E’ una cosa impossibile da fare in Italia? E all’estero? Credi che questo metta in pericolo la libertà di ricerca? Questa libertà può includere quella di prendere in giro la gente?

      Non solo un’università può fare una commissione o qualcosa di simile, ma ha il dovere morale di farlo, anche in Italia.

      Le università sono, o meglio dovrebbero essere, custodi del metodo scientifico, sono un po’ come dei templi da questo punto di vista, e la loro credibilità è proporzionale al loro rigore. La libertà di ricerca deve essere garantita, ma solo all’interno del metodo. Quindi non si deve nemmeno minimamente censurare un ricercatore solo perché crede nella FF, ma lo si deve obbligare a chiarire o ritrattare se sembra che racconti palle.

      Se per Braga non siamo un Paese normale, cosa siamo? Una repubblica delle banane, di cui qualcuno può strumentalizzare a piacimento le istituzioni più prestigiose?

      Banane no, anche perché abbiamo una scuola di fisica di livello mondiale, non dimentichiamolo mai. Però è vero che in Italia l’opinione pubblica non si sente in diritto di avere risposta alle proprie domande, e quindi le istituzioni non si sentono in dovere di rispondere. In altri paesi, specialmente quelli anglosassoni, è inconcepibile anche solo non rispondere a una lettera privata, figuriamoci a un’istanza pubblica. Non ci resta che insistere.

    • mW ha detto:

      RILANCIO l’invito di Ascoli a dilettarsi nel rompicapo della sonda. TUTTI ne avete gli strumenti. Fate i bravi, su!

  30. indopama ha detto:

    OT

    Fai clic per accedere a comments_on_haines_paper.pdf

    Fai clic per accedere a article_Haines.pdf

    “The first concrete realization of these experiments could be a “clean pure fusion” power plant, with lithium-hydrogen (lithium is present
    worldwide in oceans, natural brines and igneous rocks (its price is currently US$ 0.06 per gram) or hydrogen-boron (crystalline boron
    cost about US$ 5 per gram and amorphous boron cost about US$ 2 per gram). It would be the Golden Age, from an energy point of
    view. But also its counterpart… cheap pure fusion weapons: H-bombs without their polluting A-bomb ignitor, for everyone.”

    • indopama ha detto:

      David Bohm 1917-1992
      This interview with David Bohm, conducted by F. David Peat and John Briggs, was originally published in Omni, January 1987
      http://www.fdavidpeat.com/interviews/bohm.htm

      • Giancarlo ha detto:

        @indopama
        mi spiace davvero per Bohm, non sapevo si fosse ridotto così. La MQ è molto brutta e forse non vera, anzi sicuramente. Però produce esperimenti in accordo e fa funzionare le cose. La teoria di Bohm sembra essere incompatibile con gli esperimenti e il brodo caldo che avvolge il cervello non è l’ambiente ideale per farne un elemento che obbedisce alla MQ. Sono quasi tutti contrari a questa ipotesi.
        La sua idea delle variabili nascoste è stata demolita definitivamente da Bell e gli esperimenti confermano. Mi spiace molto, davvero.

        • Riccardo T. ha detto:

          @Giancarlo

          Sono un po’ confuso – e soprattutto non sono un fisico 🙂

          Io avevo letto che Aspect ha provato (nei limiti dei loopholes ancora esistenti dovuti alla scarsa efficienza dei rivelatori di fotoni – loopholes che nel tempo sono stati ridotti) la violazione delle diseguaglianze di Bell. Questo implica che le sole possibilità rimaste sono:

          1) La meccanica quantistica è incompleta e deve essere sostituita con un altra teoria
          2) La meccanica quantistica è vera e l’interpretazione è quella di Copenhagen
          3) Una teoria realistica a variabili nascoste deve essere non locale

          Da quanto ho letto (e capito :)) David Bohm è nella 3.
          E se Einstein fosse vivo, mi sa che sarebbe ancora per la 1)

          E’ così?

          Grazie

          Ric

        • Giancarlo ha detto:

          @Riccardo T.
          Io pure non sono un fisico, tanto meno un MQ, e il fatto che stia leggendo in questi giorni “Un’occhiata alle carte di Dio” di Ghirardi mi ha confuso ancora di più.
          La tua classificazione mi pare ragionevole e anche l’appartenenza di Bohm. Tuttavia la sua teoria è stata ampiamente criticata perché costruita su misura per essere compatibile con gli esperimenti già noti ed essere in disaccordo con la relatività e l’invarianza di Lorentz. Poi quando la fisica sconfina nel misticismo orientale mi si drizzano i peli; ma magari sbaglio. Io personalmente mi sentirei a mio agio con l’ipotesi 1), ma la vedo dura…

        • indopama ha detto:

          anche io pensavo che i sistemi correlati, micro e macroscopici violassero le disugualgianze di Bell.

        • indopama ha detto:

          Giancarlo, se ti si drizzano i peli e’ un buon segno!!! 🙂 e’ correlazione…
          Nusa Dua e’ ancora li’, sempre bella, la salva la barriera corallina che ferma un po’ di rubbish e qui facciamo ancora tanti esperimenti di correlazione che tu non ti senti ancora di fare. 🙂

        • Riccardo T. ha detto:

          @Giancarlo

          Grazie.
          Credo che il problema dell’invarianza di Lorentz non stia nella formulazione quantomeccanica di Bohm quanto nella non località della MQ.

          http://plato.stanford.edu/entries/qm-bohm/#li

          Si evidenziava questo anche in un libro di Penrose dove l’argomento era sostanzialmente il seguente: se il collasso della funzione d’onda è istantaneo e non locale, come può questo conciliarsi con la relatività della simultaneità (le trasformate di Lorentz) previsto dalla relatività?

          Forse una scappatoia è quella della posizione dei convenzionalisti, dove è possibile avere una simultaneità assoluta tra i vari sistemi di riferimento inerziali.

          Ma mi sto spingendo in ipotesi che vanno ben oltre la mia competenza 🙂

        • Giancarlo ha detto:

          @Riccardo T.
          Anch’io non posso spingermi oltre, già dico stupidaggini con la fisica liceale figuriamoci in campi in cui mi avventuro da dilettante. Controllerò il libro di Penrose. E’ the Emperor’s new mind o The road to reality?

        • indopama ha detto:

          “3) Una teoria realistica a variabili nascoste deve essere non locale”
          apparentemente… ma se prendo come riferimento me’ stesso, sempre presente ad ogni istante di esperienza, ho la localita’. la non localita’ e’ solo apparente, esiste solo nella mia “visione” di come evolvono i fatti, solo se prendo come riferimento uno qualsiasi degli oggetti della mia visione fra cui il “mio corpo” e’ uno di essi.

        • Cimpy ha detto:

          Fino alla prima appendicectomia…

        • Riccardo T. ha detto:

          @Giancarlo

          L’argomento citato e’ in Emperor’s new mind.
          The road to reality e’ un tomone piu’ difficile da digerire della apparentemente innocua Tart al burro made in US. E a mio avviso giustifica la critica di alcuni fisici sul fatto che la matematica ha preso un po’ troppo il sopravvento nella fisica moderna.

          Difficile, ma piu’ scorrevole e piu interessante e’ Shadows of mind, centrato su una critica all’intelligenza artificiale. Anche se la seconda parte e’ speculativa a manetta 🙂

        • mikecas ha detto:

          come ho detto in precedenti interventi, io sono sostanzialmente un “cacciavitaro” e non ho alcuna specifica competenza in questioni di questo genere…
          Ma mi sembra che la relatività della simultaneità riguardi sostanzialmente il trasferimento di informazioni, mentre la non località del collasso della funzione d’onda di sistemi coerenti non ha ancora (di)mostrato la possibilità di trasferimento istantaneo di informazioni…
          Ci si sta lavorando, ma credo che, se esiste, la soluzione dell’inghippo stia lì…
          Ma siamo pronti ad accettare di capovolgere le nostre credenze, se viene dimostrato sperimentalmente in modo corretto… e anche il piezonucleare potrebbe essere una nuova via della scienza… se qualcuno facesse un esperimento credibile e con analisi dati da competente della materia… 😉

        • sandro75k ha detto:

          @Mikecas

          Secondo Lei, uno è cornuto quando viene a saperlo o nell’istante in cui viene “tradito”?

  31. Giancarlo ha detto:

    Art. 9: Uso del nome e della reputazione dell’Università
    Tutti i membri dell’Università sono tenuti a rispettarne il buon nome e a non recare danno alla reputazione dell’istituzione.
    Salvo espressa autorizzazione, a nessun membro dell’Università è consentito:
    (a) utilizzare in modo improprio il logo e il nome dell’Università;
    (b) utilizzare la reputazione dell’Università in associazione ad attività professionali, impieghi, incarichi o altre attività esterne, anche non remunerate;
    (c) esprimere punti di vista strettamente personali spendendo il nome dell’Università.

    Questo è l’articolo 9 del codice etici adottato da UniBo. Immagino che i dipendenti dell’Università siano tenuti per contratto a rispettarlo.

  32. Giancarlo ha detto:

    @Ascoli65
    Io credo che quanto da te trovato riguardo alla sonda inesistente, opportunamente messo in bella copia e reso comprensibile togliendo tutti i dettagli tecnici ma facendo solo una cronistoria breve dell’accaduto, andrebbe inviato a UniBo. Poiché mi pare non abbiano ancora istituito la Commissione Etica prevista dal Codice Etico, potresti indirizzare la tua lettera (considera che nessuno legge più di una pagina) direttamente al Rettore, chiedendogli quali provvedimenti intenda prendere. Ovviamente devi essere sicuro di quello che scrivi, ma mi pare che non ci siano dubbi. Magari puoi pensare pure ad un allegato tecnico che riporti indirizzi da cui scaricare documenti, interviste e filmati. Per la forma ti posso dare una mano.

    • Gherardo Gentzen ha detto:

      Ascoli65, anch’io ti do una mano volentieri.

      • Ascoli65 ha detto:

        @G, @GG,
        vi ringrazio, ma la mano la dobbiamo dare tutti insieme ad UniBo, per migliorare la sua credibilità.

        Il Rettore conosce bene la situazione. Se ne ha voglia, agisce senza lettera; se non ce l’ha, non basterebbero 1000 lettere a smuoverlo. Secondo Lewan, nel marzo 2011, i 2 professori svedesi E&K si sarebbero incontrati con il Rettore, Prof. Ivano Dionigi (1). Ammesso che prima di quell’incontro fosse rimasto all’oscuro dei prodigiosi successi del suo DF, in quell’occasione sarà stato sicuramente informato dello scopo della visita dei due eminenti, nonché scettici (e quindi affidabili), colleghi svedesi. Pur essendo specializzato in discipline completamente diverse, una simile meraviglia avrà per certo suscitato in Lui la curiosità sufficiente per chiedere di essere periodicamente aggiornato sull’andamento della ricerca. Soprattutto dopo l’approvazione del contratto biennale da parte del DF, che confermava l’attendibilità dei risultati (calorimetrici) fin lì raccolti. Purtroppo l’esito, positivo o negativo che sia, di quella ricerca, tarda ad arrivare. Deve avere una grande pazienza, ma credo che questo sia un requisito necessario per accedere a quella carica.

        Già nel 1995 l’allora Rettore, Prof. Fabio Roversi Monaco, annunciava (2): “Per dirla in termini molto semplici: la scoperta consiste nel fatto che un pezzetto di nichel, infilato in una bottiglia e imbevuto di idrogeno, produce 40 watt per 4 mesi consecutivi”. La sua fonte era sempre la stessa: il Prof. Focardi, all’epoca molto più in forma e non ancora emerito. E già allora aveva raggiunto i fatidici 1200°C, ma come al solito c’erano problemi di controllo e rischi di esplosione.

        Come vedete viviamo una sorta di eterno ritorno. Che abbia ragione indopama? Che la realtà sia molto più complessa di come ci appare? Cambiano comunque i referenti esterni. Nel ’95 il progetto era sostenuto dal consorzio di aziende italiane “Tesca”, capeggiato da Fiat. Sedici anni più tardi la situazione degli sponsor è meno definita e sembrerebbe avere, ma è solo un’impressione, un profilo molto più basso, benché più globalizzato.

        Comunque sia l’attesa è lunga. Quasi messianica. Quanti anni sono trascorsi? Quanti ne trascorreranno? La datazione degli eventi, anche dei più importanti, è arte difficile assai. Ne sa qualcosa il Monaco Dionigi (3), quello di tanti secoli fa.

        (1) http://www.nyteknik.se/nyheter/energi_miljo/energi/article3144827.ece
        (2) http://archiviostorico.corriere.it/1995/marzo/30/fusione_fredda_successo_italiano__co_0_95033013842.shtml
        (3) http://it.wikipedia.org/wiki/Data_di_nascita_di_Ges%C3%B9

    • Camillo Franchini ha detto:

      Ascoli65

      Non bisogna assolutamente dimenticare questo bell’esempio di prosa scientifica di Galantini, segnalata da Celani senza una parola di commento (sgambetto, ignoranza, indifferenza?).

      Si certifica che lo strumento con cui è stato effettuata la misura dell’acqua libera nel vapore durante il test svoltosi a Bologna il 14.01.2011 era lo strumento HD37AB1347 della Delta Ohm dotato di sonda mod.HP474AC con campo di risoluzione -40;+150°C.Galantini dr.Gilberto*GREIT SERVICE s.r.l.*

      La sonda mod.HP474ACSi è una sonda igrometrica.
      Mai montata. Se fosse stata montata non sarebbe stata adatta per la “misura dell’acqua libera”.
      Saluti

      • mW ha detto:

        @FRANCHINI
        ma lei sta diventando peggio di me!!!!!! 🙂
        D’altro canto, questa “certificazione” basta da sola ad invalidare tutta la prova,
        e sospettavo che fosse un po’ il genere di cose con cui lei si diverte….

  33. Giancarlo ha detto:

    @neutrino
    dovresti cercare qualche informazione aggiuntiva su Aracne, collaborazione INFN-Ansaldo sul piezonucleare (siccome non c’è due senza tre, chissà che ci dobbiamo aspettare ancora).
    Qui trovi le slide di presentazione .
    In particolare dà un’occhiata alla slide 7. Mi pare, come al solito, un’ottima dimostrazione della statistica poissoniana degli eventi particellari. La teoria della misura mica scherza, è una cosa seria. Tu che ne dici?
    Mi astengo da commenti bastardi, oggi sono di buonumore.

    • indopama ha detto:

      hahaha 🙂 il buonumore e’ la cosa piu’ importante. concordo con l’astensione.

    • FermiGas ha detto:

      Giancarlo scrive:
      Qui trovi le slide di presentazione.

      Da quanto scritto alla slide n° 5 ne deduco che s’ipotizzano reazioni di fusione Fe + Fe. Utilità??? Prendiamo la formazione del nucleo composto:
      Fe(56) + Fe(56) → Te(112)* ;
      da cui si ricava, con formule elementari, che:
      altezza barriera coulombiana ≈ 90 MeV,
      Q = -44 MeV.
      È una ricerca sui nuovi metodi per scialacquare l’energia?

    • neutrino ha detto:

      Giancarlo,

      l’esperimento fu presentato in gruppo V nel 2009.
      Voleva essere una replica di quello di Cardone sul piezo liquido.
      Fu bocciato dato che i due referee giudicarono i risultati di cardone insufficienti e lacunosi

      • Giancarlo ha detto:

        @neutrino
        Quindi se ho ben capito la sperimentazione non è mai stata fatta e quanto riportato su 22passi
        Ma se così fosse, questo significherebbe che la sperimentazione di verifica espressamente richiesta dall’Ing. Mazzucca ha confermato i dati pubblicati dal Prof. Cardone, significa che esiste la reale possibilità di realizzare un nuovo tipo di reattori nucleari, utili sia per produrre energia sia per smaltire le scorie nucleari prodotte dai reattori di vecchia generazione.
        è completamente privo di significato perché la verifica non è mai avvenuta e il diagramma riportato nella slide 7, in cui si misura un bel fondo neutronico ben distribuito secondo Poisson, è quello originario di Cardone come si può capire dal PLA riportato in alto?
        La cosa bella è che nessuno crederà mai che io e te non ci siamo messi d’accordo…

        • laptopdicartone ha detto:

          @Giancarlo:
          PLA e` proprio l’acronimo di Physics Letters A, e` prassi comune usare questi acronimi nelle slides.

        • neutrino ha detto:

          @Giancarlo
          Il proponente INFN di quella proposta ha fatto altro. Le slides che Mistero ha trovato in rete erano la presentazione fatta alla commissione. Non so se all’ansaldo abbiano fatto qualcosa ma non credo. Il grafico presentato e’ ovviamente quello dell’articolo di Cardone,

          BTW le altre slides sulla Cavitazione fatta all’INRIM, sempre citate da Mistero, si riferiscono ad un altro esperimento SAFE finanziato per due anni dalla commissione 5.

          SAFE fu presentato per il finanziamento un anno dopo l’articolo di Taleyarkan su Science e si riprometteva di ripetere l’esperimento con alcune migliorie. Il gruppo proponente era composto da gente INFN e INRIM. Il finanziamento fu sospeso su proposta dei proponenti quando venne fuori la storia dei dati “abbelliti” ed il licenziamento di Taleyarkhan.

          Per il resto …

        • Camillo Franchini ha detto:

          neutrino

          Il finanziamento fu sospeso su proposta dei proponenti quando venne fuori la storia dei dati “abbelliti” ed il licenziamento di Taleyarkhan.

          Questo è un bell’esempio di comportamento corretto. Si sta con gli occhi aperti e si capisce quando un indirizzo di ricerca è sterile. A quel punto si spezza il gruppo di lavoro e si distolgono i finanziamenti. E’ successo anche da noi, quando ci siamo accorti che gli SNAP erano generatori di utilità militare dubbia. Mai incaponirsi su una ricerca per amor proprio.

        • Giancarlo ha detto:

          @Camillo
          E’ successo qualcosa di meglio, mi pare di aver capito: sono stati gli stessi ricercatori a chiedere che la ricerca fosse soppressa in quanto le ipotesi di partenza che avevano adottato si erano rivelate, a loro insaputa, truffaldine.

        • neutrino ha detto:

          @Giancarlo
          Esatto ! Il gruppo ha chiesto di essere messo in stand-by nel momento in cui il fatto della truffa e’ cominciato ad emergere …. e la commissione ha apprezzato.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Giancarlo, neutrino

          Notate quante volte il nome di Taleyarkhan è riportato nella bibliografia piezo. Se non si trova in testa si trova al secondo posto. Mi piacerebbe sapere se è lecito arricchire una bibliografia con autori censurati. Non si produce disinformazione?

        • Valerio Peralta ha detto:

          @ Camillo, Giancarlo,

          Nota sociologica: i ricercatori INRiM che parteciparono al progetto SAFE, hanno poi firmato la lettera di sfiducia nei confronti del loro piezopresidente

          Fai clic per accedere a inrim_mozione_sfiducia.pdf

          Un caso di conflitto di interesse? O forse non hanno notato l’affinità tra le loro ricerche e quelle di Crpntr, come ha invece fatto Andrea Rampado? Un vero mistero.

          Saluti

        • Valerio Peralta ha detto:

          @ Camillo,

          Mi piacerebbe sapere se è lecito arricchire una bibliografia con autori censurati. Non si produce disinformazione?

          Penso dipenda dal merito della citazione. Se per qualche motivo la vicenda Taleyarkhan viene ripresa in un articolo, bisogna anche aggiungere il riferimento. Il problema si presenta se la citazione ha carattere elogiativo, anche dopo la censura. A mio parere non basta la presenza tra le citazioni di lavori censurati per screditare un articolo; il fatto è che C&C usano strumentalmente la vicenda Taleyarkhan per avvalorare le proprie tesi, presentandole come una naturale evoluzione. Che sia un’inconscia volontà di confessione?

          Saluti

    • Valerio Peralta ha detto:

      @ Giancarlo,

      La slide 7 sembra identica al grafico di pag 71, “VERSO IL NUCLEARE PULITO” by Crdn.

      Saluti

      • Giancarlo ha detto:

        @Valerio Peralta
        E che ne pensa dei valori misurati alla luce della inevitabile statistica di Poisson?

        • Valerio Peralta ha detto:

          @ Giancarlo,

          Mi spiace, ma non sono abbastanza competente sulle misurazioni nucleari per dare un giudizio “ad occhio”. Mi sembra però che si tratti del solito grafico riproposto per l’ennesima volta e su cui vari esperti avevano dato un parere convincente. Mi pare sostenessero trattarsi semplicemente del fondo. Sbaglio?
          E’ sintomatico il fatto che le fluttuazioni continuino anche dopo lo spegnimento degli ultrasuoni. Siamo sempre lì, avessero continuato ad acquisire oltre il minuto 180, forse avrebbero trovato “picchi di emissione” anche più alti di quelli registrati con ultrasuoni in azione…

          Saluti

        • mikecas ha detto:

          quel grafico mi sembra la dimostrazione più evidente della totale incompetenza di chi lo ha redatto (mi sembra di aver capito che è già stato analizzato con cura, ma non ne so niente e quindi probabilmente ripeterò cose conosciute). Si tratta di conteggi/sec cm^2, ma non avendo informazioni sul tempo di integrazione e sulle dimensioni del rivelatore, dal grafico non è possibile risalire all’effettivo numero di conteggi effettuato.
          Però…
          Per prima cosa la barra di errore è uguale per tutti i punti, indipendentemente dal loro valore. Questo è consistente con alcune tabelle che ho visto degli stessi autori in cui dei conteggi erano accompagnati da un errore di ±1, indipendentemente dal numero di conteggi. Qualunque studente di fisica del primo anno conosce il valore giusto dell’errore, per cui mi chiedo chi abbia compilato tabelle e grafici…
          Ma tornando al grafico, e prendendo per buono il valore del background indicato dagli autori, dei 37 punti sperimentali, 25 risultano inferiori a questo valore e 12 superiori, in ragionevole accordo con una distribuzione poissoniana di basso valor medio. Guardando con attenzione il grafico, si può rilevare che dei 25 punti inferiori al background (valor medio?) ben 13 risultano uguali a zero. Da questo, ipotizzando una pura distribuzione poissoniana, si può ricavare il valor medio della stessa e verificare se i punti “sperimentali” sono in buon accordo con questa. Credo sia già stato fatto, e non ho ora la voglia di ripetere l’operazione…
          Mi basta per confermare l’impressione che avevo avuto sentendo Cardone illustrare i suoi “risultati eclatanti” in un video di alcuni anni fa. Non dico oltre perché in questi giorni per il web ci sono più minacce di querele che interventi razionali (vedi quà: http://cattaneo-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2013/01/07/aiuto-gli-ufo-in-parlamento/ )
          Non conosco Carpinteri, ma temo sia connesso a Cardone più per ragioni ideologiche e politiche che scientifiche.
          Io avevo sempre considerato di nessun valore quei dati solo per l’incapacità di dimostrare di aver misurato dei neutroni (che sono bestie difficili da misurare) perché non basta usare un rivelatore di neutroni per poter dire di aver misurato neutroni… ma dopo aver guardato meglio i dati proposti, ora ho una grossa ragione in più per pensare che siano solo bufale…

        • gabrichan ha detto:

          @mikecas, una domanda, ma se l’emissione di neutroni coincide con un dato evento, ad esempio la frattura del granito e sul grafico quell’istante non è riportato, il grafico non perde di significato? facendo mediare il valore del picco sul fondo?

        • Giancarlo ha detto:

          @mikecas
          Grazie. Centrati tutti i punti alla prima osservazione. Basta aver misurato pochi fotoni nelle propria vita per capire che quei grafici hanno bassa probabilità di corrispondere a misure effettive. Per i non esperti la poissoniana ha deviazione standard pari al valor medio, è questo il senso dell’osservazione sugli errori fatta da mikecas.
          Ma gli esperti della peer review, che lavoro fanno veramente?
          L’area efficace del rivelatore mi pare sia riportata in uno degli articolo oppure me la ero ricavata e mi pare di ricordare fosse 60 cmq. Ma è inessenziale. Se uno calcola la media dei punti misurati questa e il fondo stanno entro 1 sigma. Quindi la domanda è: ma i neutroni che hanno danneggiato la barra di ferro di qualche articolo fa, in quale piega dello spazio tempo sono passati?

        • Giancarlo ha detto:

          @gabrichan
          Gabri, cerca di studiare e alla svelta, come ti ha suggerito Camillo. La rivelazione è integrale nel tempo, lo strumento accumula conteggi su 5 minuti nel caso specifico di quelle slide (o per lo meno, anche se i dati sono disponibili con risoluzione temporale maggiore sono stati riportati su 5 minuti). Quindi non scappa nulla, ti perdi solo l’informazione sull’effettiva posizione temporale dei conteggi rilevati. Mettiti nell’ipotesi abbastanza improbabile che arrivi un neutrone al secondo: nel grafico riporti 300 neutroni in 5 minuti, e puoi averlo fatto sia tu sia direttamente lo strumento.
          Fatto sta che quella misura è analiticamente indistinguibile dal fondo e riportarla come evidenza sperimentale della generazione di neutroni è un autogol clamoroso. Ma tanto vi bevete tutto.

    • Valerio Peralta ha detto:

      @ Giancarlo,

      Pag. 71 in questa versione, trovata come link su Oca Sapiens:

      Fai clic per accedere a verso_il_nucleare_pulito.pdf

      saluti

  34. gabrichan ha detto:

    @Giancarlo e i neutroni a pag. 11 da dove vengono?

    • Giancarlo ha detto:

      @gabrichan
      a pagina 11 c’è la lista degli strumenti…

      • gabrichan ha detto:

        @Giancarlo, ops… sbagliato a Pg. 10.
        Ma se è vero ha già risposto neutrino sulla SAFE.
        Questa sera sono andato ad una conferenza di carattere divulgativo sui buchi neri, stando al relatore questi si formano a causa della pressione che si ha nell’esplosione della stella, la parte esterna della stella viene espulsa e la parte interna viene compressa ad una pressione tale da generare un buco nero, mi ricorda tanto qualcosa 😉

        • Camillo Franchini ha detto:

          gabrichan

          mi ricorda tanto qualcosa

          Spero che non le venga in mente di confrontare la pressa di Crpntr o il sonotrodo di Crdn con i buchi neri o le stelle di neutroni. Io speravo che Lei imparasse più alla svelta. Questo è l’ultimo commento che Le riservo. La affido alla buona volontà degli altri amici.

        • gabrichan ha detto:

          @Camillo, io pensavo di più alla teoria DST cha alla pressa….. e da dove è stata copiata.

        • Valerio Peralta ha detto:

          @ gabrichan,

          La DST è una teoria destituita da ogni fondamento osservativo. Prevede che la velocità della luce dipenda dall’energia dei fotoni (caratteristica non osservata fino alle energie dei GRB), che la velocità della luce sia anisotropa, che la nucleosintesi proceda secondo canali mai sperimentati, che il nucleo ferroso della terra sia instabile…
          Insomma, sembrerebbe applicabile solo alle vicinanze di un sonotrodo di C&C.

          Saluti

        • Valerio Peralta ha detto:

          @ gabrichan,

          … un po’ poco per una teoria fondamentale!

  35. indopama ha detto:

    mi piace questo Ghirardi:
    “Per questa sua caratteristica, che risulta tipica dell’interpretazione ortodossa della teoria, si può affermare legittimamente, con Einstein, Schrödinger e Bell, che la teoria, per la sua stessa struttura formale, parla solo di “ciò che troveremo se eseguiamo una misura” e non di ciò che “esiste là fuori”. Questo punto, la cui rilevanza epistemologia può difficilmente venir sopravalutata, costituirà uno dei nodi focali del dibattito che si è sviluppato attorno agli anni trenta circa l’interpretazione del formalismo, un dibattito che resta tuttora aperto e che costituirà il tema centrale di molti dei capitoli seguenti.”

    e la misura la fa l’osservatore, soggetto.

    • Valerio Peralta ha detto:

      @ Indopama,

      e la misura la fa l’osservatore, soggetto.
      nel contesto quantomeccanico, “misurazione” indica l’interazione di un microsistema con un sistema macroscopico. Dove finisce il micro ed inizia il macro? Questa è una delle questioni controverse. Il soggetto non è attinente.

      Saluti

      • indopama ha detto:

        qui avevo dato un grosso aiuto per la comprensione di vari paradossi.

        “”“3) Una teoria realistica a variabili nascoste deve essere non locale”
        apparentemente… ma se prendo come riferimento me’ stesso, sempre presente ad ogni istante di esperienza, ho la localita’. la non localita’ e’ solo apparente, esiste solo nella mia “visione” di come evolvono i fatti, solo se prendo come riferimento uno qualsiasi degli oggetti della mia visione fra cui il “mio corpo” e’ uno di essi.””

        pero’ se voglio continuare a considerare me stesso come INESISTENTE sono libero di farlo.

        do’ un ulteriore spunto: avete mai notato come i “sogni” notturni siano cosi’ simili a questa realta’? sono meno definiti, come sfocati ma si sperimentano situazioni simili e soprattutto le stesse identiche emozioni che si sperimentano qui adesso. anche il dolore c’e’ nel sogno.
        sono veri? sto facendo veramente quelle cose nel sogno? perche’ dico che il sogno e’ finto e qui adesso e’ reale?

        questa analisi e’ fisica di altissimo livello che comprende TUTTO quello che c’e’ e non solo quello che ci pare. l’osservatore esiste eccome e va analizzato cosi’ come il resto e non considerato un ammasso di cellule ininfluenti, sarebbe troppo riduttivo per la nostra intelligenza.

        • Cimpy ha detto:

          Qui fuori, appena dietro l’angolo, è pieno di professionisti della psiche che potrebbero fare molto per questo tuo problema. Ce ne sono di esperti nell’interpretazione dei sogni, in teoria dei sogni, in illusioni e persino in illusionismo. Si rivolga a loro con fiducia, vedrà che, se anche non dovesse migliorare la sua personale qualità della vita, perlomeno migliorerà la nostra.

        • Valerio Peralta ha detto:

          @ Indopama,

          Ha ragione lei, il soggetto sperimentatore è essenziale. Gira per esempio voce fra i chimici cristallografi che la coltivazione dei cristalli in soluzione venga meglio se l’operatore ha la barba.

          Saluti

  36. indopama ha detto:

    puntualizzo:
    “pero’ se voglio continuare a considerare me stesso come INESISTENTE sono libero di farlo. ”
    avro’ una fisica relativa all’esclusione del soggetto dalla realta’ con valutazioni conseguenti, ovvero una descrizione illusoria della realta’, illusoria nel senso che tengo illusoriamente fuori dal contesto il soggetto perche’ non lo conosco a sufficienza. questa descrizione potra’ anche essere verificata per certi contesti ma ad un certo punto, come accade oggi, potrebbe non farlo piu’.

  37. Ascoli65 ha detto:

    @indopama. Ciao.
    Innanzitutto complimenti per l’efficacia diversiva dei tuoi interventi: l’imperscrutabile esercita sempre un suo fascino, anche per le menti più razionali. Ho letto alcuni dei tuoi interventi, che si distinguono dagli altri per l’arditezza delle ipotesi alla base della realtà (se esiste) e del nostro modo di percepirla. Io non sono esperto di queste cose e chiedo venia se non ho capito bene il succo della tua filosofia.

    Provo un certo disagio nello scriverti. Non so se sto scrivendo ad un indopama esterno a me o semplicemente all’indopama che è (proiettato) in me. Anche credendo alla prima ipotesi, immagino che tu, leggendo queste righe, non sappia se io esisto indipendentemente da te o se sono solo il frutto della tua mente (o della Mente Unica). Comunque sia, consentimi ugualmente di porre anche a te la domanda di rito.

    Sarei molto curioso di conoscere la tua spiegazione sul mistero della sonda fantasma (Do per scontato che tu sia al corrente della questione. Sennò te ne ripropongo i riferimenti). Puoi proporci qualche ipotesi, magari ricorrendo alla psicologia percettiva o alla QM, per spiegare come mai nel report c’è scritta una cosa e nelle foto se ne vede un’altra?

    Ti chiederei cioè, consentimi l’apparente celia, se le 2 circostanze potrebbero essere entrambe vere, ma relative ad universi paralleli. E’ possibile che ci sia stato un ingarbugliamento, magari momentaneo e localizzato, degli infiniti piani della realtà? Voglio dire, ammesso che abbia un senso fare la domanda e interpretare la tua risposta, può essere che nel tuo, o in qualche altro universo, la demo di Bologna abbia effettivamente dimostrato l’eccesso di calore dichiarato dai professori bolognesi e che lì ora la gente, a due anni di distanza e come all’epoca promesso, si stia scaldando con dispositivi che utilizzano quel processo?

    • indopama ha detto:

      sulla sonda fantasma, dai documenti che ci sono, sono perfettamente d’accordo con te e con gli altri qui dentro. per me questo e’ un caso gia’ chiaro e chiuso, mi interessa di piu’ approfondire cose piu’ complicate da capire.
      non mi interessano i casi Rossi, Carpinteri, Celani ecc. quelli li lascio a chi ama il gossip, niente di sbagliato se e’ quello che uno desidera fare, solo che a me non interessa, per questo non mi sono mai espresso in merito.
      pero’, dalla mia esperienza (parlo di cose che conosco bene) devo anche dire che le leggi della fisica non sono assolute per cui potrebbe anche succedere che uno sperimenta una cosa e un altro no. questo pero’ in genere accade a persone con un livello di conoscenza della vita estremamente elevato che sono in grado di controllare prepotentemente la “creazione”, cosa che non mi sembra di vedere nei casi che avete analizzato e che mi sembrano quindi spiegati molto bene da voi. insomma, se c’era del buono sarebbe gia’ saltato fuori, quando il pesce comincia a puzzare bisogna gettarlo via.
      il mio obiettivo qui dentro e’ cercare di ampliare la base della scienza comprendendo anche il soggetto, cosa dai piu’ ignorata (non volutamente, dipende dal terreno in cui siamo cresciuti, lasciamo da parte le colpe perche sono irreali) e discuterne insieme (se uno vuole farlo).
      un dibattito, a mio avviso, accresce la conoscenza. io quando vi leggo accresco la mia conoscenza che poi approfondisco anche con altre letture e, se riesco, esperienze. pero’ riesco a farlo se metto in discussione me’ stesso, se accetto di non sapere e se accetto di riempire il mio vuoto con una nuova conoscenza. la cosa piu’ difficile da fare e’ stata mettere da parte il pregiudizio ed eliminare verita’ in me radicate che poi di fronte all’esperienza si sono rivelate false. sono molto piu’ scientifico di quanto puo’ sembrare, il mio mestiere come avevo gia’ detto e’ quanto di piu’ materialista ci sia, solo che per parlare di altro occorre anche usare un altro linguaggio, il piu’ adeguato possibile e non e’ detto che il linguaggio scientifico, altamente matematico, lo sia.

      • Cimpy ha detto:

        un dibattito, a mio avviso, accresce la conoscenza. io quando vi leggo accresco la mia conoscenza che poi approfondisco anche con altre letture e, se riesco, esperienze. pero’ riesco a farlo se metto in discussione me’ stesso,

        “me’ stesso” in italiano si scrive “me stesso” e non “me’ stesso”. Fanno 5 euro. “io quando vi leggo accresco la mia conoscenza ” si scrive “quando vi leggo io accresco la mia conoscenza”. Fanno (altri) 5 euro. Dopo il punto si prosegue con la maiuscola (quindi “Però” e non “però”. e siamo a 15 euro). Adesso vai a casa a studiare e torna quando avrai capito la differenza tra In e Out ( i 15 euro in meno potrebbero aiutarti a capire qualcosa).

    • Cimpy ha detto:

      Ascoli65 For President!

  38. indopama ha detto:

    cmq, per dare una risposta a questa domanda:
    “può essere che nel tuo, o in qualche altro universo, la demo di Bologna abbia effettivamente dimostrato l’eccesso di calore dichiarato dai professori bolognesi e che lì ora la gente, a due anni di distanza e come all’epoca promesso, si stia scaldando con dispositivi che utilizzano quel processo?”
    NO, non puo’ esserci una doppia verita’ per la stessa esperienza nello stesso 3D. sebbene la realta’ sia soggettiva, esiste una soggettivita’ condivisa (questa realta’) per cui quello che vale per me vale anche per gli altri, nel campo dei 5 sensi. il paradosso della doppia verita’ (loro dicono di si, voi di no, a me non interessa) sta nel fattore comprensione, la realta’ non e’ cio’ che e’ ma cio’ che capisco essere e puo’ essere che la stessa cosa sia capita in modi diversi, anzi anche se poco lo e’ sempre poiche’ sempre diverso il punto di vista da cui la sperimentiamo. questo se uno e’ in buona fede, se mente e’ un altro discorso.

    • Ascoli65 ha detto:

      @indopama,
      grazie per la cortese risposta. Almeno ora so che nel 3D che condividiamo un termometro non è un igrometro.

      Sono sollevato anche dal fatto che esista per lo meno una “soggettività condivisa”, anche se questa affermazione mi parebbe contraddire la capacità che avrebbero taluni di “controllare la creazione”. La creazione di chi? Di tutti o solo la loro?

      Comunque io sono qui, su questo forum, per cercare di dare risposte a domande molto più banali, come ad esempio chi si è inventata la presenza di quella sonda e perché fino ad oggi dall’UniBo non sia ancora arrivata una sola parola di smentita dei risultati calorimetrici divulgati dai professori del DF, ricavati sulla base delle misure effettuate con uno strumento che non c’era.

      Immagino che siano interrogativi molto al di sotto dello standard delle problematiche che ti poni tu e quindi probabilmente non potremo esserci di aiuto reciproco. Quindi ti saluto augurandoti di scoprire ciò che cerchi, senza perderti nel labirinto degli specchi.

  39. Ascoli65 ha detto:

    @mW,
    a che punto è la tua ricerca sul rompicapo di chi e in quale ruolo ha contribuito alla burla della sonda?

    Io ho qualche aggiornamento alla ricostruzione che avevo proposto più sopra (1). Da essa sarebbe risultato che la prima citazione databile in rete dello strumento Delta Ohm è quella di Rothwell delle 6:21 (GMT) del 17 gennaio. Essa compare in una mail su Vortex in cui si propone la prima “Brief Description of the Calorimetry in the Rossi Experiment at U. Bologna”, con informazioni molto vicine a quelle che compariranno alcuni giorni dopo nel report con il logo UniBo.

    Ma chi gli ha fornito queste informazioni? JR dice di aver parlato con “one of the people in the project”. Lo dice in una mail su Vortex delle 18:19 (GMT) del 15 gennaio (2), il giorno dopo la prova. Dice anche di aver già preparato un breve report di 400 parole (quello diffuso il 17 ne conta 439) e aggiunge: “ I e-mailed the report to the researchers so they can confirm I got the numbers and other details correct, and also add the name and model numbers of some of the instruments”. Precisa pure che i ricercatori sono esausti e che quindi non si aspetta di riceverlo indietro prima del giorno seguente. E infatti il giorno seguente (le 6:21 (GMT) sono la tarda serata del giorno precedente negli USA), diffonde su Vortex la “Brief Description”, con il famoso Delta Ohm, unico strumento di cui viene indicato nome e tipo.

    Poco dopo (6:56 (GMT)) è sempre JR su Vortex ad annunciare che ci sarà una descrizione più dettagliata ad opera di Melich (3) e un’oretta più tardi (8:21 (GMT)) è in grado di preannunciare che il report di Levi arriverà entro la settimana corrente o quella successiva (4).

    Solo all’indomani viene postata su Vortex la cosiddetta intervista di Marianne Macy al dott. Levi (5) con lunghi passaggi virgolettati attribuiti al ricercatore bolognese. E’ possibile quindi che questa intervista in realtà non ci sia stata. In effetti l’autrice del pezzo non dice di aver intervistato Levi. Potrebbe darsi, ma è solo un’ipotesi, che Levi abbia parlato solo con Rothwell, che questi lo abbia registrato passando le informazioni a Melich e quest’ultimo abbia fatto preparare alla moglie una versione con le dichiarazioni del ricercatore.

    Se ciò fosse vero, la telefonata di Levi a JR sarebbe intercorsa entro poche ore dalla fine della demo. Passerini ci dice nella sua cronaca (6) che la demo si è conclusa intorno alle 18 (GMT) del 14 gennaio 2011 e potrebbe essersi trattenuto a cena con il suo amico fino alle 21 (GMT). E’ più facile pensare che la telefonata con JR sia intercorsa la sera stessa, altrimenti, per via del fuso orario, avrebbe dovuto attendere il pomeriggio del 15 per telefonare e Rothwell non avrebbe avuto il tempo di preparare la bozza di descrizione da 400 parole.

    Spero di non averti stufato con questi particolari, e con le mie ipotesi. A me pare che la burla di cui si parla sia frutto di una stretta cooperazione transatlantica. Mi piacerebbe conoscere l’opinione tua e degli altri che pazientemente hanno letto fin qui. Ciao.

    (1) https://fusionefredda.wordpress.com/2013/01/05/franco-pavese/#comment-15560
    (2) http://www.mail-archive.com/vortex-l@eskimo.com/msg41364.html
    (3) http://www.mail-archive.com/vortex-l@eskimo.com/msg41443.html
    (4) http://www.mail-archive.com/vortex-l@eskimo.com/msg41453.html
    (5) http://www.mail-archive.com/vortex-l@eskimo.com/msg41581.html
    (6) http://22passi.blogspot.com/2011/01/bolognia-14111-cronaca-test-fusione_14.html – versione 21gen10″”

    • Cimpy ha detto:

      Te lo devo dire, Ascoli65: non credo ci sia qualcuno in grado di comptere con te, a meno che davvero non si giochi “in casa sua”. E anche in quel caso dovrebbe essere tremendamente attento….

    • Renato ha detto:

      >Spero di non averti stufato con questi particolariJR potrebbe sarebbe quella di due burloni che si complimentano per come sta andando lo scherzo, e si accordano per continuarlo? Magari con JR capocomico? Sospetto che la Cupola sia altrove …

  40. Renato ha detto:

    Scusate il pasticcio, riscrivo:
    “… Spero di non averti stufato con questi particolari …”
    Vorrai scherzare!
    Spero che ne venga tratto un libro.

    Per la sonda, spontaneamente dichiaro che secondo me non c’ era, se c’ era non era lei, e se era lei si era sbagliata.

    Quindi la telefonata Levi-JR era quella di due burloni che si aggiornano su come procede la burla, e magari si accordano per proseguirla.?

    • Luca ha detto:

      Perchè burla? Per me si tratta di un imbarazzante pasticciaccio. La definizione più consona non potrebbe essere “la telefonata di due pasticcioni che si accordano per mettere una pezza al marrone” ?

      • Ascoli65 ha detto:

        @Luca
        Perchè burla? Per me si tratta di un imbarazzante pasticciaccio
        Penso che burla sia più adatto perché il termine implica l’intenzionalità, e poi rende merito a chi l’ha organizzata e condotta per anni, sotto il naso di tutti, UniBo compresa. Una burla eccezionalmente ardita, dobbiamo riconoscerglielo. Invece “pasticcio” dà l’idea di qualcosa che è andato storto, ma che nelle intenzioni avrebbe dovuto dimostrare correttamente le prestazioni attese. Non riesco a credere a questa seconda possibilità. Non è compatibile con la scelta prestabilita di utilizzare vapore invece di mantenere l’acqua allo stato liquido. Non riesco a pensare neppure che il DF non ne fosse consapevole, visto che ha affidato (o lasciato affidare) la misura del titolo del vapore, quella più scabrosa ma che sarebbe stata di sua competenza, ad un professionista esterno.

        Ancor più fuori luogo è il termine “imbarazzante”, se riferito a chi ha organizzato la demo. Se ci fosse stato imbarazzo per qualcosa andato storto, avrebbero ripetuto la prova con maggiore attenzione e in condizioni più controllabili, oppure sarebbero usciti definitivamente dalla scena. Invece a partire da quel giorno, sono state decine le dichiarazioni di conferma dell’esito positivo di quella demo, su TV, radio, giornali, internet e conferenze, da parte di chi non poteva non sapere che quei risultati non erano affatto attendibili.

        L’imbarazzo potrebbe averlo provato l’Ateneo. Ma ha scelto la strada meno efficace per scrollerselo di dosso: il silenzio. Eppure quei dati sono scritti nero su bianco su un report che esibisce il suo logo ed è diffuso in tutto il mondo. Secondo l’art.9 del codice etico, che ci ha procurato poco sopra Giancarlo, UniBo avrebbe dovuto intervenire da tempo a in base al punto (a), nel caso il logo fosse stato usato impropriamente, oppure in base al punto (b), in quanto non si può certo dire che quanto scritto in quel report giovi alla reputazione dell’Ateneo.

    • mW ha detto:

      Grazie Renato,
      prosegui tu che sei più portato sulle ricostruzioni.

    • Ascoli65 ha detto:

      @Renato
      Non so se ci sarà mai un libro dedicato alla vicenda di Bologna, ma sicuramente ogni resoconto sull’avventura della fusione fredda sarà incompleto senza un apposito capitolo dedicato a quella demo. Una bella pubblicità per l’università italiana.

      Sullo scopo preciso della telefonata possiamo solo fare delle illazioni sulla base di quanto ha riferito JR su Vortex, tenendo sempre a mente che per lui la FF è una lotta politica, da vincere anche “by subterfuge” (1). In (2) JR dice di aver chiesto di aggiungere alla bozza dalla sua descrizione “the name and model numbers of some of the instruments”, ma l’unico strumento che compare con nome e modello nella versione che invia a Vortex è il Delta Ohm per il vapore (3). Possiamo quindi immaginare che la conversazione si sia soffermata anche su questo aspetto, che sicuramente era il più critico. Potremmo quindi ipotizzare che la sigla HD37AB1347 sia saltata fuori tra gli eventi (2) e (3). Probabilmente chi ha scovato e proposto quello specifico strumento è italiano, visto che la ditta che lo produce è italiana, ma è JR che invita a indicare nel report lo specifico name and model numbers. Ovviamente questo non vuol dire che abbia anche chiesto di inventarlo, ma vale sempre la (1).

      E’ difficile immaginare che JR sia estraneo alla burla, ma non credo ne sia il capo. Piuttosto sembrerebbe rivestire il ruolo del “creativo”. Sicuramente la burla ha coinvolto tantissime persone, sia pure con ruoli e responsabilità molto diversi tra di loro. A grandi linee possono essere suddivise tra 3 ambiti: politico-strategico, affaristico-imprenditoriale e scientifico-accademico. Mi sembrerebbe logico che l’ambito dominante sia quello con la maggiore disponibilità finanziaria, visto anche il costo dell’operazione (pensiamo a quanto sarannno costati solo i rotoli di alluminio:). Questo escluderebbe che la testa sia nel terzo ambito, l’unico che mi interessa. Anche il secondo ambito mi sembra abbia attraversato momenti finanziariamente critici, o almeno così ci è stato raccontato. Resterebbe il primo, al quale le risorse non mancano, di cui però, a parte qualche allusione di JR (1), si sa, e si saprà sempre, pochissimo.

      (1) http://www.mail-archive.com/vortex-l@eskimo.com/msg73665.html
      (2) http://www.mail-archive.com/vortex-l@eskimo.com/msg41364.html
      (3) http://www.mail-archive.com/vortex-l@eskimo.com/msg41581.html

  41. Camillo Franchini ha detto:

    ŧutti

    Velocemente “Franco Pavese” è arrivato a 251 commenti. E’ opportuno passare a “Manuello”.
    Buon lavoro a tutti.
    Camillo

  42. Ascoli65 ha detto:

    Siamo alla vigilia dell’anniversario dell’evento che sarà considerato la pietra miliare della FF di potenza e che ha originato la nascita di questo interessante blog. Ho pensato di fare un resoconto delle vicende, una specie di promemoria, che, ruotando attorno alla questione della sonda, traccia una storia del coinvolgimento diUniBo e contiene una serie di domande ancora inevase a cui secondo me dovrebbe essere data una risposta da parte dell’Ateneo bolognese.

    Per evitare di interferire troppo con i temi degli articoli che in questo momento attirano maggiormente l’attenzione su questo blog, ho pensato che fosse meglio postarlo su EA:
    http://www.energeticambiente.it/sistemi-idrogeno-nikel/14748369-apparato-rossi-focardi-verita-o-bufala-secondo-volume-39.html#post119402314

    Invito coloro che sono interessati all’argomento a visitarlo.

    • Camillo Franchini ha detto:

      Ascoli,

      Sintesi perfetta.
      A furia di incalzarli vediamo se i Bolognesi si svegliano. In fondo la palla è sempre stata nel loro campo, anche se Rossi ogni tanto dà segni di vita. Secondo me prima di pronunciarsi aspettano che cominci la Quaresima. Durante carnevale non sarebbero credibili.

    • Gherardo Gentzen ha detto:

      Ascoli, il tuo testo mi sembra ottimo. Però se non è accompagnato da una bella lettera pubblica al rettore verrà ignorato, così come viene ignorato tutto quello che si discute sui blog. Sarebbe un peccato perché tutto il tuo lavoro andrebbe sprecato.

      Forse potresti fare un sito apposta con la tua sintesi, per darle maggiore visibilità. Credo che dovresti anche scrivere un paragrafo introduttivo (e non più di un paragrafo), che riassuma le principali domande/accuse e il motivo per cui sono importanti per l’opinione pubblica.

      Un’ultima cosa. La frase

      perché il ricercatore del DF, che aveva il compito di condurre le misure e di controllare scrupolosamente tutti i dati, ha riportato nel suo report calorimetrico gli estremi dettagliatissimi di uno strumento che in realtà NON è stato impiegato?

      è potenzialmente diffamatoria perché tu non puoi avere la certezza matematica che lo strumento non sia stato impiegato. Viceversa, puoi affermare che lo strumento non appare nella documentazione fornita e la dinamica degli eventi suggerisce che la sua presenza sia stata aggiunta in seguito, dolosamente. Sarebbe quindi interesse di UniBO fornire prove che allontanino i sospetti.

      • Ascoli65 ha detto:

        @Gherardo
        Ascoli, il tuo testo mi sembra ottimo. Però se non è accompagnato da una bella lettera pubblica al rettore verrà ignorato, così come viene ignorato tutto quello che si discute sui blog.
        In merito alla lettera ti avevo già risposto: non posso pensare che il Rettore non sappia già tutto. Se lo ritiene opportuno (e se può farlo) agisce senza lettera, altrimenti non è una lettera che lo smuove. Comunque, se vuoi, prova tu a inviargiela. La lettera può limitarsi ad una sola riga contenente l’indirizzo del testo su EA.

        Penso comunque che non otterrebbe nessun effetto. Hai già scritto al PR. La risposta la conosci: non siamo in un Paese normale. Temo che nella suddivisione dei compiti tra i 3 ambiti che hanno partecipato al confezionamento della burla, a noi italiani sia toccato il compito più ingrato quello di metterci la faccia, perdendola. Ho l’impressione che al rettorato lo sappiano benissimo, da qui la risposta del PR. Ci vorrebbe un sussulto di orgoglio da parte dell’intero corpo insegnante, non solo quello del DF, ma purtroppo tarda a manifestarsi.

        Sarebbe un peccato perché tutto il tuo lavoro andrebbe sprecato.
        Credi che ci voglia un gran lavoro ad accorgersi che la sonda indicata nel report UniBo non era quella che si vede nelle foto? Bastano 5 minuti. Il tempo di digitare su google la sigla della sonda, osservare com’è fatta e confrontarla con quella che si vede nelle foto. E’ alla portata di tutti!!

        … è potenzialmente diffamatoria perché tu non puoi avere la certezza matematica che lo strumento non sia stato impiegato.
        Questo è assurdo. Guarda che quella demo non è un teorema matematico. Ti inviterei a guardare meglio l’immagine inserita nel commento. Lo schema che trovi in alto a destra (particolare A) indica chiaramente che in cima all’apparato c’era una sonda HP474ACR, che non corrisponde affatto alla sonda che in una dozzina di foto e in tutti i filmati compare in cima all’apparato vero (particolare B). Quindi, mi sai dire come avrebbe potuto essere stata impiegata la sonda AccaPi (come la chiama Sylvie)? E’ chiaro che quando dico che “NON è stato impiegato” sottointendo per lo scopo e nel posto in cui doveva trovarsi secondo il report.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Ascoli, Gherardo

          Galantini scrive a Passerini il 20 giugno 2011:

          le decine di test per misurare la quantità di acqua non evaporata presente nel vapore prodotto dai generatori “E-Cat” sono sempre state effettuate dando i risultati in % di massa poiché lo strumento utilizzato indica i gr. di acqua per mc. di vapore.
          Lo strumento utilizzato durante il test effettuato alla presenza dei professori svedesi è stato il seguente: Testo 176 H2 codice 0572 1766.

          Galantini può solo scegliere tra la padella e la brace. La sonda gialla non è certamente quella di Testo 176 H2 codice 0572 1766, come ha dimostrato Ascoli.
          Se anche fosse, quella sonda non può indicare “i gr. di acqua per mc. di vapore”. Una sonda del genere non esiste.
          Noto di passaggio che nessuno da Passerini ha notato le incoerenze che stiamo mettendo in evidenza, nemmeno nei commenti, dove ogni tanto qualcuno alza timidamente la testa. Sono solo tifosi senza competenza.
          In questa esperienza ho notato che più si è incompetenti più si è tifosi.
          Secondo me Ascoli non corre alcun rischio a essere categorico. Eventualmente potrebbe aggiungere nel testo la castroneria di Galantini che ho riportato.
          Ho scoperto che Galantini fa – o faceva – parte del Consiglio dell’Ordine dei Chimici di Ferrara.

        • Cimpy ha detto:

          Vuole mettere la stessa lettera firmata da Camillo Franchini? Credo che i destinatari la prenderebbero in considerazione.
          La sopravvaluto?

        • Camillo Franchini ha detto:

          Cimpy

          La sopravvaluto?

          Certo, mi sopravvaluta. Nessuno oggi tiene in considerazione un tecnico nucleare militare in pensione. Il peggio del peggio.
          Forse solo Cardone sarebbe interessato.
          Grazie comunque per l’attenzione.
          Saluti

        • Gherardo Gentzen ha detto:

          Ascoli65 scrive:
          non posso pensare che il Rettore non sappia già tutto. Se lo ritiene opportuno (e se può farlo) agisce senza lettera, altrimenti non è una lettera che lo smuove.

          Secondo me il rettore non sa nulla, ma se anche sapesse si muoverebbe solo se la pressione lo inducesse a farlo. E non credo che dopo due anni ci possa più essere una pressione accademica, dovrebbe essere la pubblica opinione a premere, se ancora prova interesse. Credo che il mondo accademico abbia già emesso un giudizio discreto, efficace e brutale. Come tanti, io che sono un contadino penso che ci vorrebbe più trasparenza e più rispetto per l’opinione pubblica (che va anche educata), ma evidentemente ai piani alti di UniBO sono molto sofisticati.

          Quindi, mi sai dire come avrebbe potuto essere stata impiegata la sonda AccaPi (come la chiama Sylvie)?

          Ti potrebbero dire che l’hanno impiegata guarda caso proprio mentre il fotografo fotografava la pompa miracolosa.

        • Ascoli65 ha detto:

          @Camillo
          La sonda gialla non è certamente quella di Testo 176 H2 codice 0572 1766, come ha dimostrato Ascoli.
          Non facciamo confusione. In questi giorni, in previsione dell’anniversario, mi sono limitato a parlare del test principale di tutta la saga, quello del 14 gennaio 2011. La sonda Testo specificata dal dott. Galantini nel messaggio che hai citato non c’entra nulla con quella demo. Nel report calorimetrico UniBo si indica uno strumento e una sonda di marca Delta Ohm. Io ho solo mostrato che quest’ultima non era quella con il filo giallo che si vede in tutte le foto e i filmati. Ripeto che per accorgersi di questo fatto bastano 5 minuti con Google e il buon senso di cominciare a verificare le cose partendo da quelle più semplici e lampanti.

          Vorrei anche precisare che il mio riassunto non era affatto centrato sul dott. Galantini, ma su UniBo. Sicuramente egli ha avuto un ruolo nella faccenda, ma è marginale e passeggero. Io non ho di certo prestato attenzione a quell’evento e a quei risultati, attirato dal fatto la misura della secchezza del vapore era stata eseguita da un chimico di Ferrara. Il garante di tutte le misure calorimetriche della demo è soltanto UniBo.

          @Gherardo Gentzen
          Secondo me il rettore non sa nulla
          Invece secondo me ne sa di più di tutti noi. Il PR è un suo stretto collaboratore. Cosa fa, non lo informa? Comunque prova ad informarlo tu, basta inviargli un link. Sicuramente terrà nella dovuta considerazione la segnalazione di un collega di un’università straniera.

          E non credo che dopo due anni ci possa più essere una pressione accademica
          Questo è soprattutto un problema degli accademici di Bologna. Si regoleranno in base al loro giudizio. Io non ho voglia di impiegare altro tempo a pressarli oltre. Credevo solo fosse giusto celebrare adeguatamente la ricorrenza mettendo bene in chiaro in che cosa fosse consistita la demo di 2 anni fa.

          Credo che il mondo accademico abbia già emesso un giudizio discreto, efficace e brutale.
          E quale sarebbe? Io non me ne sono accorto. Cosa risponderesti al tizio del rif.(24) del mio riassunto? Io ne conosco altri che sono ancora fiduciosi per gli stessi motivi. E’ vero, prima o poi smetteranno di crederci pure loro, ma avverrà nello stesso momento in cui non crederanno più agli annunci di qualsiasi professore universitario.

          evidentemente ai piani alti di UniBO sono molto sofisticati.
          Hai notato differenze tra i piani alti e quelli bassi?

          Ti potrebbero dire che l’hanno impiegata guarda caso proprio mentre il fotografo fotografava la pompa miracolosa.
          Stai parlando di UniBo? Vuoi dire che si metterebbero a falsificare le prove per incastrare chi ha segnalato la burla a cui hanno partecipato? Non ci posso credere. Comunque leggiti bene questo commento, osserva attentamente la figura e dimmi come potrebbero farlo:

          Cardone 4

        • Gherardo Gentzen ha detto:

          Ascoli, c’è una novità: Sylvie ha avuto una nota da UniBO. Non dice niente a parte prendere di nuovo le distanze da Rossi. Quindi, implicitamente, a me dice che è ora di smetterla di punzecchiarli e piuttosto prepararsi a sparargli se osano tirare fuori ancora questa storia. Non oseranno, ma per ogni evenienza, segui il mio consiglio: traduci in inglese e metti su arXiv.

          http://is.gd/FoKHd3

        • Ascoli65 ha detto:

          @Gherardo Gentzen
          traduci in inglese e metti su arXiv
          Cosa faccio, pubblico su arXiv un articolo che contesta qualcuno che sostiene di aver fatto una frittata alle melanzane, mostrando invece quelle che si vedono sul tavolo durante tutta la preparazione sono chiaramente delle banane? Non ho fatto nessun conto o elaborazione che meriti una pubblicazione su arXiv, ho solo confrontato 2 oggetti trovandoli diversi.

          Tuttavia, per me l’articolo lo può fare chicchessia, se lo ritiene opportuno. Nel mio riassunto su EA sono raccolti solo fatti oggettivi, tratti dalla rete, tutti con i relativi link. Non ho il copyright su quelle informazioni e non mi interessa affatto apparire. Sono un anonimo spettatore del corteo regale confuso in mezzo alla folla, che si è accorto che il Re era nudo e lo ha segnalato. Chiunque può accorgersene aprendo gli occhi e gridarlo a squarciagola se vuole. Lo può fare soprattutto chi è alla corte del Re e magari ha anche assistito alla sua “vestizione”. Lascio a loro l’onore e l’onere di difendere su arXiv la reputazione del loro Dipartimento. Sono un centinaio tra professori e ricercatori, qualcuno che non accetta più di tenersi tutto dentro ci sarà pure.

          Per quanto mi riguarda, non ho più intenzione di perdere tempo a “punzecchiarli”. Per me alla fine del periodo celebrativo del secondo anniversario il caso si chiude (a meno che non debba rispondere a contestazioni specifiche su quanto ho già detto). Ci penserà la storia della scienza a ricordarglielo. Lo farà inevitabilmente ogniqualvolta qualcuno narrerà la strana storia della FF. Il mio scopo non era certo di attaccare UniBo, che ritengo una delle istituzioni più prestigiose e preziose per il Paese e quindi da salvaguardare nella maniera appropriata, cioè all’insegna della verità. Ho soltanto voluto offrire loro un’occasione per chiudere adeguatamente la questione della demo in maniera convincente, senza ulteriori infingimenti e sofismi.

        • Gherardo Gentzen ha detto:

          Ascoli65 scrive:
          Non ho fatto nessun conto o elaborazione che meriti una pubblicazione su arXiv, ho solo confrontato 2 oggetti trovandoli diversi.

          Pubblicare su arXiv serve solo a registrare l’informazione, non capisco perché non farlo, tra l’altro lo puoi anche fare anonimanente (credo).

          Tuttavia, per me l’articolo lo può fare chicchessia, se lo ritiene opportuno.

          Lo ritengo opportuno ma, per esempio, io non posso scrivere l’articolo appropriandomi del tuo lavoro, e chiunque altro la penserebbe come me. Tra l’altro, sarà anche un semplice confronto alla fine, ma ha richiesto lo studio dettagliato di tutti i documenti che sono stati prodotti attorno alle esperienze steampunk nel capannone di Rossi, e degli strumenti impiegati. È una conoscenza che io ho solo in parte infinitesima, e credo che come me quasi tutti gli altri, inclusi tutti i professori di UniBO. Se ci aspettiamo che si mettano di buzzo buono a ricontrollare tutto stiamo freschi. Credo proprio che se non publicizzi tu il tuo lavoro, verrà dimenticato.

        • Ascoli65 ha detto:

          @Gherardo Gentzen
          se non publicizzi tu il tuo lavoro, verrà dimenticato.
          Ma io non l’ho fatto per essere ricordato. Se il Re è nudo, lo è a prescindere dal fatto che io lo abbia segnalato. Tutti se ne possono accorgere e possono dire di averlo fatto senza imbeccamenti. E’ tutto in rete: il report calorimetrico, i filmati, le foto. Quella demo sarà ricordata nei decenni a venire. Il problema, ripeto, è soprattutto di chi lavora all’Alma Mater e in particolare di chi vi ricopre le cariche di maggiore responsabilità. Credo che l’immagine dell’Ateneo ci guadagnerebbe se fossero fornite risposte non elusive alle domande che vengono Loro rivolte (1).

          Chiunque può appropriarsi del mio lavoro, facendolo proprio. E’ a disposizione di tutti. Se e quando UniBo deciderà di esaminare quei fatti, potranno avvalersene come meglio credono. Mi immagino che se la stessa vicenda si fosse svolta negli stessi termini in Francia o in Germania, giusto per citare 2 Paesi vicini a noi, sarebbero state attivate diverse indagini, probabilmente anche a livello ministeriale, e si conoscerebbero già le relative conclusioni.

          E poi, per finire, non vedo il motivo di mettere questa storia in inglese su arXiv per far ridere mezzo mondo. Sono soprattutto fatti nostri. In questo caso l’avere una lingua solo per noi (e che pochi altri capiscono, a parte Google) ci permette di parlarne limitando i danni esterni.

          (1) http://www.energeticambiente.it/sistemi-idrogeno-nikel/14748369-apparato-rossi-focardi-verita-o-bufala-secondo-volume-40.html#post119403141

  43. Pingback: Apparato Rossi - Focardi? Verita o bufala? SECONDO VOLUME - Pagina 39

  44. Ascoli65 ha detto:

    @Camillo,
    ti rispondo qui per evitare di disperdere l’argomento UniBo su troppi piezo-articoli. Sarebbe stato meglio, nella circostanza, raggruppare i relativi interventi su un articolo apposito. Ma tant’è.

    Mi scrivi: Diavolo di un Levi, le ha pensate tutte.
    Non so se davvero le ha pensate tutte lui. Ho il sospetto che alcune le abbiano pensate altri per lui.

    La demo di Bologna, da come appare nella trilogia su YouTube, richiama alla mente la commedia dell’arte, ma può anche ricordare un’altra tipologia di spettacolo: l’illusionismo.

    Una delle tecniche più note in questi spettacoli è il depistaggio. Si suggerisce al pubblico di prestare la massima attenzione ad un possibile trucco, che ovviamente non viene realmente messo in atto, ma serve solo a sviare l’attenzione. Quale potrebbe essere stato questo “trucco civetta” nel caso della demo? Parrebbe che ne siano stati gettati in pasto alla gente diversi, ma il primo sembra essere stato “la combustione chimica”. Cioè la possibilità che l’”impressionante” eccesso di calore dichiarato dai professori UniBo fosse derivato dalla combustione chimica dell’idrogeno proveniente dalla bombola collegata all’apparato o da altri combustibili precaricati al suo interno. Se ci pensi bene è un’assurdità da tutti i punti di vista. Eppure a questo ipotetico “trucco civetta” viene dedicata un’attenzione sproporzionata in tutte le fasi della demo.

    Si mettono le mani avanti già nel comunicato stampa: “verrà controllato anche il consumo di idrogeno, per escludere ogni processo di combustione chimica.

    Ma è durante la demo che “la combustione chimica” sembra ricevere l’enfasi maggiore. Nell’illustrazione preliminare delle misure (1) la descrizione della misurazione del calore generato viene liquidata subito, in 30 secondi (0:35-1:05), ma alla verifica del consumo di idrogeno vengono dedicati quasi 3 minuti e mezzo (1:25-4:50). Segue poi un periodo di qualche minuto di divagazione sulle misure radiometriche, in cui, a futura memoria, si presentano i direttori del DF e dell’INFN di Bologna. Quindi si ritorna ancora a “la combustione chimica”. Questa volta l’ipotesi è che possa bruciare qualche altro combustibile precaricato nell’apparato e quindi un altro minuto (8:08-9:12) viene dedicato ad illustrare la pesatura dell’apparato, perché: “Vedete, uno le deve pensare tutte! … è un check in più … non si finisce … uno cerca di pararsi …”. Il resto della presentazione è di nuovo dedicato alle misure radiometriche. Risultato: alla misura più importante, quella del calore prodotto, viene dedicato solo mezzo minuto sui 14 totali di presentazione.

    Nel report calorimetrico si ripete la solfa. Viene descritta dettagliatamente la procedura di pesatura della bombola, per poi concludere: “In [Test 2] the power measured was 12686 +/- 211 W for about 40 min with a water flux 146.4g +/- 0.1 per 30 +/- 0.5 s. This means that 12686 * 40 * 60 = 30446400 J where produced. Dividing this number by 280 kJ a weight of 107 g is obtained two orders of magnitude larger than the H consumption observed.” Se ci fai caso viene saltato a piè pari il calcolo della potenza prodotta, si dice solo che è stata misurata, quindi si dà per scontata che ci sia stata. Ci si preoccupa soltanto di calcolare il consumo equivalente di idrogeno per dimostrare che non avrebbe potuto provenire dalla bombola.

    Noi non possiamo sapere se effettivamente tutte le attenzioni del ricercatore UniBo erano proprio rivolte alla ricerca di eventuali trucchi e come mai abbia dedicato tanto zelo a pesare e ripesare la bombola. A me però pare, riguardando quei video, di assistere più ad uno spettacolo di cabaret, piuttosto che ad una dimostrazione scientifica a cui era stata invitata la stampa.

    (1) http://www.youtube.com/watch?v=z-0WvK2b7dU&feature=player_embedded

  45. e.sodato ha detto:

    QUAL PROBLEMA ?… UNIBO ne ordina 1 da 1 MWh , mette i soldi dal notaio , e ci manda i termosifoni , e paga solo se i bidelli fanno una pubblicazione scientifica attestando che stanno belli caldi. .. … presto , QUALCHE SCIENZIATO AVVERTA IL RETTORE

Lascia un commento