Celani 1

Sono rimasto talmente impressionato dal commento di Gherardo Gentzen del 2 aprile 5:04 am che ho pensato di trasformarlo in articolo. Credo che siate d’accordo con me.

Scusate, ho una lunga notte di amministrazione arretrata davanti e da qualche parte devo sfogarmi. Siccome so che il Passersera non mi tradisce mai, ho dato un’occhiata e ho notato l’immancabile botta sulle palle, questa volta non una bottigliata ma una pesciata.

Infatti Passerini pubblica un post un minuto dopo la mezzanotte, perché `altrimenti qualche bontempone avrebbe potuto scambiarlo per un pesce d’aprile´, come dice lui. Sarebbe stato meglio se fosse stato un pesce d’aprile! Insomma, Passerini esulta per un articolo di Celani e folta compagnia bella uscito nientepopodimeno che sul `Chemistry and Materials Research´ dell’`International Institute for Science, Technology & Education´. Come era inevitabile, questa pubblicazione non ha rilevanza accademica, e lo si può affermare senza nemmeno leggerla, semplicemente osservando dove è stata pubblicata. Dirò di più, penso che l’INFN dovrebbe interessarsi al caso e censurare gli 11 affiliati che si sono avvalsi di una rivista palesemente non accademica. E poi, anche se è un aspetto probabilmente secondario, sarebbe interessante sapere chi ha pagato per l’articolo, e quanto.

Link all’articolo: http://www.iiste.org/Journals/index.php/CMR (cercare Celani).

Ci sono molti aspetti che rendono la rivista inavvicinabile, ma mi concentrerò solo sui due sottolineati dall’utile profeta, giusto per ricordargli che quasi nulla di quello che dice regge al più leggero degli scrutini.

Allora, Daniele, a noi due. Tu dici: `una rivista di discreto impact factor (5,51)´. Col cavolo! La rivista proclama di avere un IC Impact factor non un impact factor, e infatti non è indicizzata dall’ISI (queste cose ormai dovresti saperle). E cos’è un IC impact factor? È un non meglio specificato `factor´ calcolato da un fantomatico Index Copernicus, che dà valori altissimi a riviste sconosciute. Daniele, sarà mica un trucco per allocchi e politici quello di mettere IC davanti a impact factor e spararla grossa? A voler essere buoni, sarà marketing, che ne dici? Infatti, non ti pare strano che una `rivista´ che ha meno di due anni, appartenente a un gruppo che ha meno di cinque anni, possa avere un impact factor così alto? No, non ti pare strano perché in effetti tu non te ne intendi e siccome sei un blogger e non un giornalista, non verifichi. Ti accontenti di farti imbeccare da qualche furbastro capace di esaltare la tua già notevole autostima.

Comunque, per scrupolo verifico su Google Scholar il numero di citazioni dei primi articoli pubblicati sul numero 1 della rivista, cioè quelli che dovrebbero avere i numeri più alti:

Electrochemical Stripping Studies of Amlodipine Using Mwcnt Modified Glassy Carbon Electrode: 0 citazioni.

Use of 5-[2-Ethoxyquinazolone-3-yl]-2-phthalimidomethylthiadiazole in the Synthesis of N- and C-Glycosides via Amadori Rearra: 0 citazioni.

Preparation PVA/TiO2 composite and study some acoustic properties by ultrasound: 0 citazioni.

Study the Rheological and Mechanical Properties of PVA/NH4Cl by Ultrasonic: 1 citazione da parte degli stessi autori, da articolo a sua volta con 0 citazioni, sulla stessa rivista.

Supercritical Fluid Technology in Biodiesel Production: A Review: 1 citazione (da rivista MDPI, non proprio il massimo).

Insomma questo numero 1 della rivista è stato un disastro: impact factor di 0 virgola, altro che 5. Magari i numeri successivi sono un po’ migliori? Ho preso a caso altri cinque articoli da altri tre numeri della rivista, e in ogni caso Google Scholar mi ha dato lo stesso risultato: 0 citazioni. Sarebbe curioso sapere come viene calcolato un IC impact factor di 5,51, ma togliti pure dalla testa che questo corrisponda a un `discreto impact factor´ come hai proclamato con nonchalance e savoir-faire. Hai detto una stupidaggine, ma non è colpa tua, è che ti sei fidato, e fidarsi è segno di bontà, e tu sei il più buono di tutti.

Passiamo al secondo aspetto che hai voluto sottolineare, sempre con l’aria di chi se ne intende, con i termini in inglese, `paper´, `peer review´ … hai persino scritto aprile in maiuscolo, proprio come gli inglesi: `Si tratta di un articolo redatto ad Aprile 2012 […] Del resto si sa, quando un paper viene sottoposto alla trafila della peer review i tempi di uscita si allungano…´. Eh sì, si sa. Siamo uomini di mondo. Ci vorrebbe un emoticon per la gomitata oltre che per l’occhiolino.

Sbaglierò, ma è molto probabile che ad aprile 2012 questo articolo sia stato mandato a una rivista dignitosa che lo ha rifiutato, e poi mandato a Chemistry and Materials Research, che lo ha prontamente accettato in cambio di qualche dollaro. Perché dico questo, Daniele? Perché ho letto come fanno le revisioni:

http://www.iiste.org/sub.html

e come reclutano i revisori:

http://www.iiste.org/career.html

Questa procedura di revisione non sta in piedi per vari motivi: 1) Perché 15 giorni per valutare un articolo sono troppo pochi per qualunque accademico normale che voglia fare un buon lavoro. 2) Perché il lavoro di revisione fa parte dei normali doveri accademici e non è pagato; il pagamento infatti introduce un sottile conflitto di interesse. 3) Perché, e soprattutto, i revisori devono venir scelti liberamente su tutta la base accademica a seconda del contenuto dell’articolo, e non in un pool di stipendiati, che necessariamente ha competenze troppo ristrette. Ne consegue che, probabilmente, questa rivista paga qualche dollaro a qualche post-doc squattrinato di qualche università scalcinata per scrivere in fretta giudizi generici, non specialistici. Dopo una recensione puramente formale l’articolo viene accettato, messo sul web (e solo lì, la rivista non è di carta), e da quel momento ignorato. Infatti la procedura di revisione, rapida e inutile, spiega perfettamente perché l’impact factor di questa rivista è inesistente. Purtroppo esiste un vasto business di questo tipo, la cosiddetta editoria predona. Sylvie ne ha parlato spesso, informati, a far troppo gli uomini di mondo si rischiano fregature.

Insomma, hai capito, Daniele? A me più che una resurrezione pasquale, come dici tu, questo articolo sembra una crocifissione. Lo so che non mi puoi rispondere nel merito, te la puoi solo cavare ignorandomi o facendo qualche anagramma o battutina, ma per una volta, perché non intercedi presso Celani e gli chiedi di smentirmi, se può? Fallo per i tuoi fedelissimi, hanno bisogno di riscossa. Tutte le fedi in difficoltà tirano fuori un miracolo quando serve.

Per esempio, Celani potrebbe mostrare che ha ottenuto delle recensioni dettagliate e rigorosissime, che c’è stata una battaglia sanguinosa tra lui e i revisori, durata mesi, e che alla fine, tutti stremati, autori e revisori, si è giunti alla conclusione che l’articolo è fortissimo, è inattaccabile, è un progresso decisivo e incontestabile sulla strada della fusione fredda. Che ci vuole? Pubblicate le recensioni e tutto il carteggio. Si può fare, tanto i revisori sono anonimi, non si viola alcuna privacy. Se mi sono sbagliato chiederò scusa a tutti, ma, soprattutto, la causa della fusione fredda potrà contare su un articolo affidabile e non su un pesce d’aprile.

Questa voce è stata pubblicata in Uncategorized e contrassegnata con , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

177 risposte a Celani 1

  1. Camillo Franchini ha detto:

    @Passerini

    Sarebbe utile completare la lista di proscrizione con una fototessera, in modo che le persone possano essere facilmente riconosciute se si incontrano per strada. Sarebbe anche utile indicare la data di entrata in servizio ff, come fa Grillo con i suoi per valutare la profondità di adesione all’Idea.
    Noto con piacere che c’è una notevole differenza di genere: tre signore in tutto. E’ la prova che le donne sono più vispe degli uomini o il contrario?
    Per questioni di bottega mi piacerebbe infine sapere quanti chimici ci sono in quel tragico elenco, che resterà per sempre marcato dalla sfiga passerina. Come hai potuto, Daniele?
    Saluti

    • Melchior ha detto:

      @Franchini
      Mi permetta di segnarle un “inaccettabile punto di vista” sulle LENR in un libro della Springer. Non crede che sia gli autori che gli editori che pubblicano libri o articoli su fenomeni che palesemente violano le leggi fisiche conosciute dovrebbero essere penalizzati con “indici negativi” da concordare all’interno di opportune commissioni di inchiesta ? Naturalmente sarebbe corretto avvertire prima l’autore in modo che possa avere l’opportunità di pentirsi e ravvedersi.
      In questo libro si da addirittura per scontata la realtà della FF!
      http://www.springer.com/physics/particle+and+nuclear+physics/book/978-3-642-14736-4

      • Giancarlo ha detto:

        @Melchior
        Riporto per comodità dei lettori il punto saliente del paragrafo 11.7 che è l’unico a parlare di LENR e che dura un paio di paginette.

        From the perspective of theory, the greatest problem in this field has been the
        diversity of experimental data, with a general absence of precise replications of previous
        findings. For that reason, only one set of unambiguous, well-documented data
        will be discussed below: data suggestive of the fission of Palladium (Z=46), and the
        production of a variety of fission fragments (Z = 20~28). The lattice simulation of
        those data is hardly a vindication of the entire field of LENR,
        but does indicate how
        the lattice model may prove useful in a highly-contentious area where unanticipated
        experimental findings have not yet succumbed to coherent theoretical analysis.
        The data published by Mizuno (1996a) and colleagues are of interest from the
        perspective of nuclear structure theory, and specifically, from the perspective of the
        lattice model, because the fission products can be simulated in a fashion essentially
        identical to that used for the simulation of the Uranium fission fragments.

        Siccome Lei ci viene a stuzzicare riporto i dati della simulazione:

        The first set included all data from all 17 fission events per isotope; the second included only data for which the fission barrier was less than 30 MeV; the third included only data for which the fission barrier was less than 20 MeV. In all three cases, the fragment masses show a symmetrical pattern centering on Z = 23.

        Finché 30 MeV e 20 MeV vengono considerate LENR stiamo tranquilli, non dobbiamo mangiare cappelli. Lei lo ha anche letto il libro o solo citato? Low energy non era meno di 1 eV visto che la temperatura ambiente mi pare sia 1/40 di eV?

        • Cimpy ha detto:

          Non sia mai che venga fuori che pure Melchior ha studiato inglese con Rossi…No, sicuramente no.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Giancarlo

          Finché 30 MeV e 20 MeV vengono considerate LENR stiamo tranquilli, non dobbiamo mangiare cappelli.

          Mi fai venire in mente quei tali che andavano a cercare neutroni nelle saette. A Pisa la scorsa estate Strivastava li citò come esempi di ff. Oppure Huke che fece le sue misure usando un acceleratore. Se quella è ff non è difficile trovarci d’accordo.

        • FermiGas ha detto:

          La fissione del Pd, per me, è una novità. Ma le particelle inducenti la fissione (neutroni?) da dove verrebbero e come farebbero ad avere l’energia necessaria?

        • FermiGas ha detto:

          Mi permetto un ragionamento spannometrico. Pd(106; 46) è talmente vicino alla soglia di “fissionabilità” Z^2 / A ≥ 17 (infatti 46^2 / 106 = 19,96) che occorreranno neutroni molto energetici per fissionarlo. Si parla, non a caso, di decine di MeV.
          1) Da dove vengono i neutroni?
          2) Come diavolo è possibile che abbiano tutta quell’energia cinetica???

        • Melchior ha detto:

          @Giancarlo
          “The data published by Mizuno (1996a) and colleagues are of interest from the
          perspective of nuclear structure theory, and specifically, from the perspective of the
          lattice model, because the fission products can be simulated in a fashion essentially
          identical to that used for the simulation of the Uranium fission fragments.”

          “Finché 30 MeV e 20 MeV vengono considerate LENR stiamo tranquilli, non dobbiamo mangiare cappelli.”

          Dovremmo dedurre dalle sue considerazioni che Mizuno ha utilizzato nei suoi esperimenti acceleratori da almeno 20MeV ? Ha dei riferimenti ?

          Mi risulta che anche il prof. Li Xing Zhong abbia osservato la fissione del Palladio (Pd -> Zn + S) senza usare acceleratori.

          http://info.phys.tsinghua.edu.cn:8080/english/personnel/profile.php?lang=en&id=21

          Potrebbe interessarla:

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Melchior

          Mi risulta che anche il prof. Li Xing Zhong abbia osservato la fissione del Palladio (Pd -> Zn + S) senza usare acceleratori.

          Può darsi che Le risulti, ma ha fornito un riferimento bibliografico sbagliato. Se si tratta di una fissione ha dimenticato un pezzo prima del palladio. Carpinteri docet; mai che si scriva una reazione come Dio comanda.

          from the perspective of the lattice model,

          Il solito linguaggio parascientifico da acculturato: che cos’è il “lattice model”?

          Ha dei riferimenti ?

          Lei ha dei riferimenti che le reazioni di trasmutazione di Mizuno siano state registrate in qualsiasi banca dati nucleari? Lei conosce Mizuno solo come ff, la sua attività è del tutto sconosciuta alla scienza main stream. Contento Lei…, però non faccia il sapientone come Daniele.

        • Giancarlo ha detto:

          @FermiGas
          Non hai capito. Il libro parla di simulazioni e offre anche il software, non parla mica di esperimenti.

        • FermiGas ha detto:

          Melchior scrive:
          Mi risulta che anche il prof. Li Xing Zhong abbia osservato la fissione del Palladio (Pd -> Zn + S) senza usare acceleratori.

          Scritta così, sembra una fissione spontanea, ma mancano pure i numeri di massa… Che il processo principale del Pd sia la fissione spontanea mi par fuor di discussione, in quanto in natura si trova stabile. La teoria è in accordo con queste osservazioni: il criterio secondo il quale la fissione spontanea prevale è Z^2 / A > 47, ma per il Pd-102 risulta solo 46^2 / 102 = 20,7.

          Da calcoletti molto veloci carta&penna si trova che per fissionare il Pd servono neutroni da ~10 MeV, in accordo qualitativo con le suddette simulazioni, oppure fotoni da ~20 MeV. Altre particelle non le ho considerate. Non capisco davvero come tutto ciò possa c’entrare con le LENR.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @FermiGas

          Scritta così, sembra una fissione spontanea, ma mancano pure i numeri di massa

          o forniscono un’ipotesi di reazione o sono fanfaroni con cui non si può perdere tempo. Io chiuderei qui con Li. Abbiamo già dato con Carpinteri e Cardone che non hanno mai fornito una reazione nucleare con tutti gli attributi. Scrivono reazioni nucleari a spanna. Io resto a disposizione: se hanno in mente una reazione nucleare qualsiasi io la ricevo volentieri.

        • Melchior ha detto:

          @Fermigas
          Franchini ha già chiarito questo punto, la fissione del Pd non può avvenire in queste condizioni sperimentali:

          Fai clic per accedere a 1998Mo-EvidenceOfNuclearTransmutation.pdf

          Si tratta solo di una pubblicazione ICCF, per giunta con autori orientali e non replicata.
          Credo che copra diversi indicatori di Attivissimo:

          Attivissimo

          Non credo che sia il caso di parlare di fusione fredda in questo blog citando le pubblicazioni del sito http://www.lenr-canr.org o i convegni ICCF.

          Limitiamoci a commentare riviste serie anche se soltanto divulgative come WIRED che in questo campo hanno le idee chiare:

          http://daily.wired.it/news/scienza/2012/03/23/pons-fleischmann-fusione-fredda-13725.html

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Melchior

          la fissione del Pd non può avvenire in queste condizioni sperimentali.

          Mi scriva le reazioni nucleari che secondo Lei possono avvenire e io gliele cerco con puntiglio. Altrimenti da dove si comincia? Suggerisca Lei.
          Lei sa meglio di me che Pd —> Zn + S non è una reazione nucleare, è uno sgorbio. Scriva (o faccia scrivere) come secondo Lei la reazione procede e io la studierò.

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Melchior

        Attento, un libro non è sottoposto a peer review. Non sono sottoposti a peer review nemmeno gli atti dei congressi.
        Su World Scientific di Singapore uno può anche pubblicare la teoria delle reazioni di Carpinteri.
        Esiste in commercio un libro di Tadahiko Mizuno “Nuclear trasmutation: the reality of cold fusion”; provi a leggerlo e capirà perché i libri non possono essere presi come riferimento solo perché sono libri. In queste cose bisogna essere smaliziati e diffidenti come serpenti.
        Io sono abituato a considerare con attenzione gli editori dei libri che leggo. Avrà notato che cito spesso la OUP e la CUP. I testi che escono lì sono da prendere sul serio. Non spenderei invece un centesimo per un testo pubblicato dalla World Scientific di Singapore, ma forse esagero.
        Qualcuno forse sa dirci se le pubblicazioni Springer sono a pagamento?

        • Melchior ha detto:

          @Cimpy
          Come lei sostiene in effetti il mio inglese è pessimo, la prego quindi di tradurre per i lettori del blog la seguente frase tratta dal libro in questione: “…several well controlled studies have provided the kind of unambiguous experimental results that theorists quite frankly enjoy pondering.” Il capitolo si intitola: “Low Energy Nuclear Reactions”.
          @Franchini
          “Attento, un libro non è sottoposto a peer review”
          In effetti una seria revisione alla pari non avrebbe fatto passare termini come “well controlled” e “unambiguous” riferiti a esperimenti della scienza patologica!
          Non crede che questi episodi mettano in cattiva luce un editore relativamente prestigioso come la Springer ?

        • Cimpy ha detto:

          la prego quindi di tradurre per i lettori del blog la seguente frase

          Spiacente, aggratis non faccio nulla: mica sono un “peer” e nemmeno faccio “review”. Inoltre apprezzo letture diverse, meno divertenti (sa, noi vecchi) come Topolino e il Corriere dei Piccoli.
          Mi stia bene,
          Cimpy

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Melchior

          Non crede che questi episodi mettano in cattiva luce un editore relativamente prestigioso come la Springer ?

          Mi sembra che Lei sia rimasto molto impressionato da quel libro. Si ricordi però che un libro non è mai sottoposto a revisione prima della sua pubblicazione, ma solo dopo, se ne vale la pena. Libri sulla ff ne trova anche altri, anche Roberto Germano ne ha scritto uno “Fusione Fredda, Moderna storia d’inquisizione e d’alchimia”; lo acquisterebbe come trattato scientifico?
          Mi sembra una persona ingenua, si smalizi un po’.

        • Neutrino ha detto:

          @camillo
          Alcuni libri della Springer sono a pagamento ( paghi e loro pubblicano). Anche se sono sottoposti a peer review.
          Io ho scritto un contributo ad un libro di neural network e la revisione e’ stata abbastanza accurata. Non so se e’ la norma …..

        • Melchior ha detto:

          @Cimpy
          “Spiacente, aggratis non faccio nulla”
          Cimpy, la prego, non scriva frasi di questo tipo, i maligni potrebbero pensare che chi scrive in questo blog non lo fa soltanto per amore della verità e della ricerca!

        • Cimpy ha detto:

          i maligni potrebbero pensare che chi scrive in questo blog non lo fa soltanto per amore della verità e della ricerca

          Dimentica il divertimento. Le ricordo che io seguo Topolino (rigorosamente in italiano). Ma anche le sue boutade mi divertono parecchio.
          Saluti.

        • Giancarlo ha detto:

          @Camillo
          Il libro di Mizuno da te citato è appunto il riferimento per il Capitolo 9 dedicato alle LENR. Assieme al lavoro di Storms del 2007. Pregherei Melchior di riportare anche le considerazioni fatte sull’assenza di altri fenomeni nucleari tipo i gamma.

        • Melchior ha detto:

          @Giancarlo,@Franchini
          Vediamo se ho capito il vostro punto di vista: Se un ricercatore nei suoi esperimenti trova quelli che sembrano prodotti di fissione, in quantità non trascurabile, ma allo stesso momento non misura raggi gamma o neutroni secondo quanto riportato dai modelli teorici conosciuti, dovrebbe o tacere o trovare una nuova teoria. E’ corretto ?
          perchè la Springer da spazio alla scienza patologica ?

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Melchior

          Se un ricercatore nei suoi esperimenti trova quelli che sembrano prodotti di fissione, in quantità non trascurabile, ma allo stesso momento non misura raggi gamma o neutroni secondo quanto riportato dai modelli teorici conosciuti, dovrebbe o tacere o trovare una nuova teoria. E’ corretto ?

          Non corra troppo, ci faccia vedere di che reazione si tratta, scrivendola come si deve, non alla Cardone/Carpinteri. Ci sono regole da rispettare anche da parte dei ff. Grillo in scienza non ha seguito. Ci scriva le reazioni, l’ho chiesto anche a Carpinteri.
          La pietra di paragone per le reazioni nucleari è una banca dati di prestigio. La banca dati del BNL è aggiornata al 28 Marzo 2013. Può bastare? Mi suggerisca la reazione che l’interessa, gliela cerco volentieri, il tempo di digitare il query. Però se non è registrata deve metterci una croce sopra, almeno per quanto riguarda il mio interesse.

          perchè la Springer da spazio alla scienza patologica ?

          Perché è una sua scelta editoriale, diversa da quella di Oxford University Press, Cambridge University Press, Masson, John Wiley&Sons, Freeman e molte altre che non conosce. Può darsi che lo faccia per i soldi. Chi è del mestiere queste cose le sa. Impari a essere smaliziato.

  2. Renato ha detto:

    Diceva tempo fa Neutrino che al Dott. Celani era stato (perentoriamente?) chiesto di fornire misurazioni attendibili su una configurazione stabile del suo apparato.
    Sembra che l’ apparato e le procedure abbiano subìto numerosi “miglioramenti”.

    E’ possibile sapere se, per quanto di competenza INFN, il Dott. Celani ha ottemperato soddisfacentemente alla richiesta?

    Grazie e buongiorno a tutti.

    R

  3. Alessio L. ha detto:

    Camillo,
    al suo posto darei un po’ di tregua al Passerini che ultimamente è assai indaffarato, con l’aiuto dei suoi fidi (il gatto e la volpe), a sterminare gli innocenti trollatori che gli infestano il blog, la cui unica colpa è di essere anonimi e scrivere quello che pensano.
    Sembra di vederli, indaffaratissimi, con in mano il mazzuolo a giocare a Catch-The-Mole.

    Saluti

  4. Camillo Franchini ha detto:

    @Alessio

    al suo posto darei un po’ di tregua al Passerini

    Mi sa che se non rientrano in servizio Armando, la Ragazzona, D****, TCD, Bertoldo e altri opliti esperti in lotta dura, Daniele dovrà reggere una fronda pesante. Mi sembra che il vento sia cambiato da quelle parti; i passeri che cinguettavano di fronte ai progressi della scienza si stanno trasformando in falchetti esigenti. Se Rossi chiederà di avere ancora pazienza perché mancano le carte, salta tutto e il poeta pseudoingegnere dovrà dedicarsi alla poesia a tempo pieno. A metà aprile Rossi dovrebbe farsi vivo, vedremo. I caldaisti “terza parte” avranno già stilato il loro rapporto.
    Immagino che leggeremo molti commenti di Mistero, già arrivato in soccorso.
    Saluti

    • Osservatore Anonimo ha detto:

      no, fatemi capire, la vita è stata impegnativa, recentemente e mi sono perso qualcosa.
      Cosa dovrebbe succedere ad aprile?

      • theschnibble ha detto:

        A metà aprile escono i TORDY PARTY REPORTS dell’E-CAT e il 30 aprile ci sarà la consegna del 1° UANMEGAUAT HOT-CAT a cliente non military.
        Fremo

        The Schnibble

        • Osservatore Anonimo ha detto:

          Ossignùr… ma ancora credono alle panzane di AR? ancora???

        • Cimpy ha detto:

          due cose:
          1) i Report TerzeParti potrebbero uscire anche a fine aprile, quindi prima di tornare a chiedere a Hermano di onorare il suo debito morale (di delusione fortissima), aspetterò il 30/4, forse financo al 1° di maggio – anche se già so che accadrà: varrà sempre la pena di aspettare un po’ di più per un premio maggiore…
          2) matrimonio come al solito, i complimenti alla signora e gli auguri al signore. Lo dissero anche a me gli amici già sposati, con una vocina che non prometteva nulla di buono…(è solo per pareggiare la bontà di mW)

        • Giancarlo ha detto:

          @theschnibble
          Io personalmente credo che questa volta AR rilascerà un report affidabile. Ormai il suo segreto è stato scoperto; è stato fortunato, per caso ha utilizzato nano-nichel a dimensione frattale con impurezze di alluminio. Gli svedesi che collaborarono con lui se ne sono accorti ed è partita questa prestigiosa iniziativa che ha dietro Royal Institute of Technology, Stockholm University, Uppsala University e Karolinska Institutes Department of Bioscience and Nutrition.
          Io mi defilo, lentamente.

        • shineangelic ha detto:

          schnibble se scrivi bene scrivilo bene tutto: uanmegauat hot chet.

        • Renato ha detto:

          “… Io mi defilo, lentamente …”
          Maddài Giancarlo, non ti abbattere, è solo un generatore automatico di bùbbole.

          R

        • mW ha detto:

          @Cimpy,
          “è solo per pareggiare la bontà di mW”
          Questo è il secondo caso.
          Il primo, è che io abbia scritto due righe per fare bella figura a buon mercato.
          Ti ringrazio molto per avere fatto questa valutazione, che mi vede sempre in difficoltà.

  5. Giancarlo ha detto:

    Ne approfitto per fare i miei migliori auguri a Daniele che sta per sposarsi. Finalmente posta una pubblicazione irreprensibile e senza errori, né concettuali né materiali. Noi pseudo-tutto non potremo obiettare nulla stavolta, ci ha messi nel sacco. Mi spiace per te GiGi, dovrai reprimere la tua forza guerriera. Continua così Daniele, la strada è quella buona, dimentica Celani, Mastromatteo e compagnia scrivente e dedicati pienamente alla famiglia.

    • mW ha detto:

      Io spero che il suo matrimonio sia felice.
      Una mia speranza non è una garanzia, però è sempre meglio che gufare.

    • Gherardo Gentzen ha detto:

      Faccio anch’io molto volentieri gli auguri a Daniele, ma al contrario di te Giancarlo spero che non si dedichi pienamente alla famiglia e trovi sempre un po’ di tempo per la sua arte. Non la poesia però, in cui non mi sembra brillare. Piuttosto Daniele dovrebbe continuare ad assecondare il suo vero talento, non saprei come chiamarlo … il passerismo gufaceo, il transmasochismo iettatorio, boh? Insomma, è chiaro che Daniele sta fondando un’avanguardia artistica, e sarebbe un peccato per tutti noi che un tale genio venisse soffocato dalle banalità della famiglia. E poi pensiamo anche alla famiglia, forse anche loro vorranno respirare un po’.

  6. Camillo Franchini ha detto:

    @Daniele

    Tanti auguri a te e a Elisa. Da tetragono sono convinto che il matrimonio è la più bella invenzione del mondo dopo il fuoco e la ruota.

  7. sandro75k ha detto:

    @Giancarlo

    Io sono ancora zero e spero di rimanerci per non aumentare troppo l’entropia nell’Universo…. 🙂

  8. sandro75k ha detto:

    @Giancarlo

    Ho conosciuto un certo prof Grianti docente di Fisica qualche anno fa ed aveva gli stessi dubbi sul caffè….. 🙂

    • Cimpy ha detto:

      rettifico: è “uno dei cofirmatari dell’articolo”

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Cimpy

        Se il “cofirmatario dell’articolo” non è un’invenzione retorica del diabolico poeta scienziato, gli si potrebbe chiedere perché i 18 AA non abbiano fatto rivedere morfologia e sintassi dell’inglese a qualche nipote che abbia trascorso le vacanze estive in Inghilterra. Come dire, non abbiano fatto lavare i panni in The Thames.
        Sicuramente non c’è stata peer review; hanno lasciato imponenti tracce del delitto, sorry.

        • gian ha detto:

          @Camillo
          Ehm, tra l’altro il cofirmatario di cui sopra pare essere il CEO di una ditta con sede in UK, quindi verosimilmente l’inglese lo conosce piuttosto bene. Boh, cosa dovrei pensare?

        • Camillo Franchini ha detto:

          @gian

          Boh, cosa dovrei pensare?

          Che il mistero si infittisce, che brancoliamo nel buio, che forse alcuni cofirmatari sono cofirmatari a loro insaputa. Tra i cofirmatari c’è anche la simpatica Misa Nakamura, moglie di Celani. La ff è diventata un’impresa di famiglia? Intendiamoci, ci può stare perché MN è laureata in chimica, se ricordo bene (se ricordo male ci pensa Mistero a rinfrescarmi ruvidamente la memoria).
          Qualche mese fa ho chiesto al portavoce dell’INFN di Frascati se da loro si pratica ff. Mi ha risposto che non se ne sono mai occupati e che comunque non impedivano ad alcuno di farlo a titolo personale. Qua ci sono ben 11 ricercatori di Frascati che si occupano della costantana come fonte di energia per il futuro. Portavoce, è un gruppo di lavoro, altro che iniziativa personale. Ho chiesto spiegazioni, ma finora non mi hanno risposto. Forse neutrino sa qualcosa più di noi. Mobilitare un plotone di 11 ricercatori per destinarli alla ff è una precisa scelta di ricerca. Sono stati sottratti ad altre attività di istituto? Noi cittadini abbiamo diritto di saperne qualcosa o ne va della sicurezza dello Stato?

        • Cimpy ha detto:

          Secondo me quel “ceo di azienda inglese” ha frequentato le stesse scuole di Rossi…

        • Cimpy ha detto:

          Sia ben chiaro che io segnalavo solo la presenza di una risposta che -per inciso- non mi convince per niente (anche dalle mie parfti la peer review non è a pagamento, è fatta da luminari e gli unici errori che potevano uscire alla fine erano da imputarsi esclusivamente alla stampa (di quando 20 e passa anni fa i correttori ortorafici automatici erano quello che erano, specie in Italia per la lingua inglese).

          Così come adesso segnalo che tale risposta è diventata oggetto di un post a sè (Daniele vuole veramente male a quei poveri cofirmatari…)

          Tra l’altro, sbaglioi o fra i mdedesimi si cita anche lo studioso di Angeli e pietre?…

        • Alessio L. ha detto:

          Segnalo che questo “ceo di azienda inglese” fece capolino proprio su queste pagine, se la memoria non mi inganna diverso tempo fa. Camillo se no le spiace riuscirebbe a controllare?
          Inoltre di questa promettente azienda inglese, se ne occupò a suo tempo, vado a memoria la nostra intrepida Sylvie Coyaud definendola una PO Box. E’ passato diverso tempo per cui prego anch’essa, se mi legge, di verificare.
          Gira e rigira siamo finiamo sempre al punto di partenza.
          Buona notte!

      • indopama ha detto:

        Cimpy, Lei che e’ colto:
        l’energia e’ un qualcosa che esiste veramente o e’ soltanto un concetto del pensiero dell’uomo (il pensiero non esiste quindi l’energia non esiste) mentre osserva la realta’ cambiare?

        • Renato ha detto:

          Indopama, stai distraendo l’ uditorio.
          Inflila le dita nella presa della corrente, convinciti e molla.

        • Cimpy ha detto:

          Renato, chiedo vienia: io ho fatto reply dalla mail prima di leggere questa tua risposta decisamente fulminante.

        • mW ha detto:

          @Cimpy:
          l’unico concetto concreto che ho colto nella lettera del cofirmatario, è che la revisione a pagamento è meglio della revisione accademica perchè elimina davvero i conflitti di interesse.
          Il che in linea di principio potrebbe essere tutt’altro che da escludersi.
          Nello specifico, sig. cofirmatario,
          si faccia rimborsare.

        • mW ha detto:

          ah, son ben contento di non sapere niente!!!!!!!!!!!!

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Indopama

          Cimpy, Lei che e’ colto:

          Se ha scelto di fare il rumore di fondo, faccia, ma si limiti a interventi di due o tre righe, per favore.
          Deve adattarsi all’idea che tutti noi abbiamo scelto di considerare che il mondo ha un’esistenza oggettiva, indipendente da noi. Forse ci sbagliamo, ma ci divertiamo di più.

        • Cimpy ha detto:

          Cimpy, Lei che e’ colto

          Ho abiurato i miei studi più di 20 anni fa e non me ne sono mai pentito.
          Se hai la fortuna di passare dalle mie parti, potrai sincerarti di persona se l’energia è solo un concetto: la 220 rende bene l’idea…

        • Cimpy ha detto:

          Ma perdindirindella, Reanto: mi hai burciato la risposta!

  9. Gherardo Gentzen ha detto:

    Date: Wed, 3 Apr 2013 19:40:21 +0100
    To: Daniele Passerini
    From: Alessio Guglielmi
    Subject: Risposta a Ovidi
    Cc: Sylvie Coyaud

    Daniele, metto sotto una risposta per Ovidi, gliela puoi inviare per favore? Non ho il suo indirizzo. Naturalmente fai quello che credi del testo, io lo metterò tra poco da Camillo, se me lo fa passare. Ciao, -Alessio

    Caro Dr. Ovidi,

    non intendo polemizzare con lei, né attaccare l’articolo che lei ha scritto con Francesco Celani e altri autori. Dal momento però che la sua lettera, fatta pubblicare online da Daniele Passerini, si riferisce al mio commento (pubblicato altrove), penso che potrebbe interessarle una mia risposta. Per di più, lei è nella posizione di fugare alcuni dei dubbi che ho esposto a proposito della qualità della rivista Chemistry and Materials Research (chiamiamola CMR), per cui le farò anche qualche domanda, senza alcun intento polemico.

    Mi faccia chiarire innanzitutto i due motivi per cui ho scritto il commento al quale lei ha reagito:

    1) Trovo reprensibile che ben 11 fisici dell’INFN pubblichino un articolo su CMR.

    2) Trovo ingiustificati i due motivi addotti da Daniele per presentare con enfasi il lavoro, e cioè discreto impact factor e peer reviewing di qualità.

    Ciò detto, rispondo a tutti i punti da lei sollevati.

    Sono sempre stato favorevole all’open access e pubblico da anni in open access, come quasi tutti i ricercatori. Forse saprà, giusto per fare un esempio, che da tre giorni tutti i lavori su progetti dei Research Councils britannici devono essere pubblicati in open access. È un obbligo salutato con favore. Forse saprà anche che la transizione non è improvvisa (cosa che non potrebbe funzionare), ma che da molti anni gran parte della produzione scientifica pubblicata su rivista è liberamente disponibile su Internet per chiunque, gratis. Questa rivoluzione è proprio partita dalla fisica, con arXiv. Quindi lei sarà d’accordo con me che è possibile senza sforzo già da tempo coniugare open access (che CMR garantisce) con autorevolezza della pubblicazione (che CMR non garantisce), perché lo fanno già quasi tutti.

    L’autorevolezza di CMR è bassa innanzitutto perché la rivista non viene quasi mai citata, come si può verificare con Google Scholar. Non credo che questo punto sia discutibile, perché un lavoro lo si può anche pubblicizzare su twitter, youtube e un milione di altri posti, ma se poi la ricerca non viene usata, a che serve? Tra l’altro le faccio notare che è vero, come lei dice, che la rivista viene stampata, ma il punto è che è stampata su richiesta (e grazie) ma non viene mandata in abbonamento, che è quello che intendevo dire con `rivista di carta´. L’impossibilità di abbonarsi testimonia sfavorevolmente su quanto questa rivista sia richiesta.

    Consideri che tra i compiti delle istituzioni pubbliche di ricerca, tra cui l’INFN, c’è quello di comunicare in modo efficace i risultati scientifici. Questo significa pubblicare la ricerca nelle riviste autorevoli, che vengono lette, usate e citate, e non nasconderla in riviste poco stimate. Per rispetto del contribuente occorre scegliere con cura le riviste migliori, ed è solo per questo motivo che mi auguro che il CNR richiami i suoi affiliati. Lei cosa risponderebbe a un cittadino che le chiedesse perché avete pubblicato una ricerca che ritenete importante, per cui sono stati pagati 11 stipendi, su una rivista che non viene citata, e che quindi è oggettivamente poco importante? Gli racconterebbe dell’indice Copernicus?

    E comunque, dal momento che si può pubblicare in open access senza ricorrere a riviste quasi sconosciute, e per di più l’INFN può permettersi qualsiasi spesa di pubblicazione, perché avete scelto CMR? Dalla sua risposta si potrebbe evincere che l’avete scelta per sfuggire a quelle che lei chiama `barriere´ di un `mondo autoreferenziale´ ostile alle LENR. L’unica barriera tra un articolo e la sua pubblicazione sono i revisori. Devo forse dedurre che i revisori di CMR non appartengono a quel mondo autoreferenziale ostile alle LENR? Cioè devo pensare che non sono vostri `peers´? Non è quindi peer-reviewing quello che ottenete da CMR? Spero che mi risponda almeno su questo punto perché è il nocciolo della questione.

    A proposito di revisori, lei dice `Sappiamo tutti benissimo che solo il pagamento elimina i conflitti di interesse´. Be’, la informo che nessuno sembra saperlo nel mondo della ricerca, infatti i revisori non vengono mai pagati e si adotta un altro sistema per immunizzare i revisori da influenze esterne: sono scelti all’insaputa degli autori da un editor autorevole e sono anonimi (oppure, in casi speciali, firmano e rendono pubblica la loro responsabilità). O lei pensa davvero che 100 dollari ad articolo possano rendere indipendente un revisore? Ma la domanda importante è: perché occorre pagare i revisori, quando tutti i ricercatori devono fare peer-reviewing come parte del loro lavoro? Siamo sempre lì: ma questi revisori di CMR sono peer o no?

    Proseguiamo. È vero che lei non può rispondere per l’editore, però: potrebbe dirmi come ritiene possibile avere delle revisioni accurate e competenti contando su una squadra di soli 50 revisori o poco più per tutte le materie? Io dico che è impossibile, perché per definizione l’insieme dei revisori potenziali deve essere uguale a quello degli autori potenziali: per questo si chiama peer-reviewing. Ovvio, no? Però se lei mette insieme tutte le discipline coperte da IISTE, l’editore di CMR, le vengono fuori qualche milione di ricercatori, altro che i 50 revisori che IISTE stipendia! E infatti, scusi Ovidi, ma qual è la probabilità che tra i 50 revisori di IISTE ci sia un esperto di costantana deuterata? Cosa mi sfugge in tutto questo ragionamento?

    Questi che ho espresso sull’IISTE sono solo dubbi, io non ci ho mai avuto a che fare, ma credo che siano dubbi legittimi perché si basano su dati presi dal loro sito web. E poi non sono il solo ad avere dei dubbi perché l’IISTE è sulla Beall’s List of Predatory Publishers 2013. Questo fatto basterebbe da solo per frenare qualunque velleità di pubblicazione presso l’IISTE, almeno in attesa che costoro chiariscano la loro posizione e si tirino fuori dalla lista. Lei non crede, Dr. Ovidi, che alla luce della lista di Beall ritirare il vostro articolo sarebbe una precauzione ragionevole per l’INFN, sempre nell’interesse del contribuente?

    Un’altra strada per superare i dubbi del contribuente potrebbe rivelarsi quella di rendere pubbliche le revisioni che avete ricevuto per il vostro articolo e il nome dell’editor che se ne è occupato. Qualora queste revisioni fossero di buona qualità e l’editor una garanzia di autorevolezza, ecco che il mio discorso generale, per quanto sicuramente ben fondato, perderebbe molta della sua efficacia nel caso particolare del vostro articolo. Spero quindi che vorrà aderire a questa mia richiesta nell’interesse della chiarezza, e le auguro di poter esibire con orgoglio delle tostissime revisioni superate con fatica ma con soddisfazione.

    Per finire le faccio i miei saluti cordiali, ma cordiali davvero. Lo dico perché capisco che lei è un imprenditore e so per esperienza che voialtri non siete abituati alla franchezza dell’accademia, quindi le assicuro che non c’è perfidia da parte mia. Le ho scritto perché vorrei semplicemente capire.

    Alessio Guglielmi
    http://alessio.guglielmi.name

    • Livio Varalta ha detto:

      @Angelo Ovidi

      Yogi1


      Salve a tutti,
      mi sono imbattutto in questo interessante blog documentandomi sulle interazioni deboli e le loro correlazioni con la Widom-Larsen. Mi copro il capo di cenere dall’inizio per eventuali inesattezze io possa scrivere. Io non sono un fisico ma provengo da studi ingegneristici e dirigo una piccola startup che sta cercando di capire se le reazioni LENR-LENT possano avere applicazioni commerciali e promuovere la ricerca.

      Ne ha fatta di strada in meno di un anno, bravo ragazzo!

      Chi ha tempo legga i commenti successivi fino a qui:

      Yogi1

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Livio

        Ne ha fatta di strada in meno di un anno, bravo ragazzo!

        Livio, sei un mostro; potresti guadagnarti la vita con questa abilità.
        Ora mancherebbe solo che Sylvie trovasse che Kresenn è solo una cassetta postale.
        Ciao

  10. Cimpy ha detto:

    questa pagina (trovata seguendo i link di D22) aiuta? Per me significa solo che l’Unesco mette a disposizione strumenti per pubblicare, non che garantisce anche la qualità scientifica di quanto pubblicato, ma potrei sbagliare: sono andato a scuola d’inglese con Rossi e, anche se ho frequentato un anno di più, lui per tutto il primo mi tirava palline di carta…

  11. Camillo Franchini ha detto:

    @Gherardo Gentzen
    @Giancarlo
    @Oca sapiens
    @Livio Varalta
    @neutrino

    Ho chiesto informazioni al Capo Ufficio Stampa dell’INFN, Dr Romeo Bassoli.
    Non riporto la risposta intera, perché potrebbe essere considerata riservata. Riporto però una frase:

    non posso che ribadirle quello che le ho già scritto: l’INFN non fa ricerche sulla fusione fredda.

    Evidentemente i nostri undici eroi fanno ff a loro insaputa. Praticamente dice che sono in 5000 dipendenti e non si può seguire la storia di ognuno. Undici ricercatori su 5000 sono ripple tollerabile. Una specie di corpo senza testa, dove ognuno fa quello che gli pare, pagati da noi.
    I fisici sono tanti che si perde traccia di quello che fanno. Ecco perché Celani può nascondersi tra le pieghe del bilancio. E sono solo i fisici nucleari.
    Una domanda: se si riunissero in enti autonomi 5000 chimici organici, 5000 chimici fisici, 5000 chimici inorganici, 5000 biologi, 5000 naturalisti, 5000 ingegneri…,
    quanto verrebbe a costare la ricerca in Italia? Quanto assorbe dei fondi ricerca il solo INFN?
    E poi ci si arrabbia perché Grillo vuole fare piazza pulita.
    Saluti

    • Ascoli65 ha detto:

      Ciao Camillo,

      Del fatto che la carenza di controlli adeguati sia la principale ragione del fiorire della ricerca pubblica italiana sulla FF se ne sono accorti anche all’estero, come dimostra uno dei massimi propagandisti del settore (1): “ENEA funded research because Italian research is badly supervised”.

      Infatti coloro che nel resto del mondo sono interessati a sostenere questa favola sanno bene dove venire a reclutare guru ed eroi da incensare di fronte alle moltitudini planetarie bramose di energia low-cost: “LENR speaks Italian” (and Inglisc).

      (1) http://www.e-catworld.com/2013/03/george-mileys-lenr-invention-up-for-another-vote/ AlainCo on March 7, 2013 at 9:44 am

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Ascoli65

        Ciao Ascoli,

        Mi ha infastidito questa frase di Hermano Tobia:

        In passato ho difeso strenuamente e con successo gli esperimenti di Celani dalle sparate di Ascoli65 su EA …

        Strenuamente certamente, con successo certamente no. Hermano, ci eravamo anche noi ad assistere al confronto. Ma non credo che valga la pena tornare sull’argomento quando si tratta di Celani.
        Hai ragione trattano gli Italiani come ascari, come mano d’opera a basso costo e di facile gestione.
        Fatti sentire più spesso, se non disturba il tuo lavoro.

        • Hermano Tobia ha detto:

          @Camillo
          Strenuamente certamente, con successo certamente no. Hermano, ci eravamo anche noi ad assistere al confronto.

          Camillo, questo vuol dire che lei ritiene possibile che il reattore di Celani sia ancora in transitorio termico dopo 4gg ? Oppure che faccia qualche differenza se il tavolo su cui viene fatto l’esperimento è di legno oppure di altro materiale ? Se si, le consiglio di studiarsi un buon libro di trasmissione di calore, magari cominciando con un testo di fisica da liceo.

          http://www.energeticambiente.it/sistemi-idrogeno-nikel/14748369-apparato-rossi-focardi-verita-o-bufala-secondo-volume-16.html#post119359447

          http://www.energeticambiente.it/sistemi-idrogeno-nikel/14748369-apparato-rossi-focardi-verita-o-bufala-secondo-volume-17.html#post119360315

          Il successo a cui mi riferivo è stata la prova di Mario Massa che ha escluso tali ridicole ipotesi e ha messo fine (purtroppo solo temporaneamente) alla sequela di scemenze propinate da Ascoli65, il quale non ho ancora capito se:

          – non si è reso conto delle stupidaggini che ha scritto
          – se ne è reso conto ma non ha chiesto scusa (avendo gridato ai quattro venti di voler bloccare la demo di Celani)

          E sinceramente non so cosa sia peggio, e tutto sommato non me ne importa nulla, visto che quando vedo un suo commento lo salto a piè pari.

          Nel merito sono stato uno dei primi a mettere l’attenzione su alcuni parametri (non evidenti) del reattore che potevano trarre in inganno (es: pressione interna), tuttavia i ragazzi del MFMP non hanno ancora terminato e quindi non ci resta che aspettare.

          Ma non credo che valga la pena tornare sull’argomento quando si tratta di Celani.

          Pensavo che in questo forum si parlasse di scienza, non di rancori personali. Mi sbaglio ?

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Hermano Tobia

          Pensavo che in questo forum si parlasse di scienza, non di rancori personali.

          Infatti si parla solo di scienza, è il nostro forte. Io ho sempre incalzato Celani su Arata, Iwamura, Takahashi, il fronte orientale; è un caso se è toccato solo a noi due di confrontarci. Spero di essere stato efficace; se non è così ci riprovo.

        • mW ha detto:

          @Hermano Tobia.
          io penso ancora che Ascoli in quella circostanza abbia zuccato contro un lampione.
          se il MFMP riesce a replicare, mi sa che dovrà ritrattare.
          Io penso ancora che in genere invece ci azzecchi dove nessuno ci avrebbe pensato.
          Non è perfetto.
          Tu reputi di saltare i suoi commenti a piè pari.
          Forse hai ragione.
          Avremmo dovuto ignorare Ascoli già dal 2011.
          Sissì.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @mW

          se il MFMP riesce a replicare, mi sa che dovrà ritrattare.

          Affidarsi ai ragazzi dell’MFMP è come chiedere a Mastromatteo se Dio esiste. Non si poteva fare scelta più pelosa. Oltretutto sono in America. Non esistono in Italia centri dove si possono fare le misure di Celani? Non si possono distaccare due dei 5000 fisici dell’INFN e dargli un mese di tempo per questa misura? Non esistono più in Italia centri di misure nucleari o, se preferite, istituti di Fisica Tecnica? E’ una storia barocca.
          A me Celani sembra Bertoldo che non sapevo a quale albero farsi impiccare. Come si fa a prenderlo sul serio.

          Ascoli.
          Dispiace leggere le ultime note di Hermano Tobia. Forse HT non ricorda la sonda gialla di Rossi; solo Ascoli l’ha notata e le ha dato il significato che aveva; in quel periodo magari HT tifava per Rossi. Quindi per favore non tenti di confrontarsi con Ascoli. Sappiamo leggere tutti.

        • mW ha detto:

          @Hermano Tobia
          “Pensavo che in questo forum si parlasse di scienza, non di rancori personali.”
          Non voglio fare ironia, perchè può offendere, però ti assicuro che a noi che seguiamo l’affare dal 2011, potrebbe sembrare che Ascoli65 ti abbia rigato la macchina.
          Allora, se vuoi venire qui o su EA a fare il giustiziere, fai pure.
          Ma se in due anni non hai speso una parola su quanto di buono e faticosissimo Ascoli ha fatto per tutti noi, (e anche sul poco che ha fatto qualcun altro, và..) e salti fuori solo adesso, quale credibilità reputi di avere?
          Non entro nel merito, solo che con i tuoi metodi ti fai fuori da solo.

        • Hermano Tobia ha detto:

          @Camillo, mW

          Vedo che nessuno ha risposto alle mie domande, cercando di sviare il discorso (i primi, e unici, interventi di A65 che ho letto che sono stati quelli relativi all’esperimento di Celani, sarò stato sfortunato); quindi le ripropongo pazientemente:

          1) Ritenete possibile che il reattore di Celani sia ancora in transitorio termico dopo 4gg ?

          2) Oppure che faccia qualche differenza se il tavolo su cui viene fatto l’esperimento è di legno oppure di altro materiale ?

          3) Se uno sulla base di tali grossolane scemenze grida ai quattro venti di intervenire per bloccare una demo, dovrebbe ritrattare e chiedere scusa o no ? Se non lo fa, che credibilità ha ?

          Suvvia, sono domande facili facili …

        • Cimpy ha detto:

          Hermano Tobia, è proprio vero che non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire (o in questo caso, non c’è peggior cieco di chi non vuole leggere)

          1) Ritenete possibile che il reattore di Celani sia ancora in transitorio termico dopo 4gg ?
          milliWatt ti ha detto di no. Ricordo che anche Massa ti ha detto di no. Io ti ho detto che preferisco credere che lo sia piuttosto che accettare una fisica nuova sulla base delle “ricerche” condotte da Rossi alla presenza anche di Celani nel modo in cui le conduce (o dei suoi -di Rossi – claims). Da qualche parte ho scritto anche che non sono abbastanza competente per valutare il lavoro di Celani. Altri qui sì e, a parte la faccenda del transitorio, le hanno suonate ben bene al modo di condurre le ricerche dei tuoi idoli.

          2) Oppure che faccia qualche differenza se il tavolo su cui viene fatto l’esperimento è di legno oppure di altro materiale ?
          Rileggi con calma la risposta al punto 1.

          3) Se uno sulla base di tali grossolane scemenze grida ai quattro venti di intervenire per bloccare una demo,
          Allora, riparti dal mio ultimo intervento: che bisogno hai di “grossolane scemenze”? Ma sei poi sicuro che tutte le critiche di Ascoli65 siano poco serie? Non è che hai saltato a piedi pari qualche intervento di troppo? Adesso porgi l’altra guancia e rileggi TUTTi gli interventi di Ascoli65 su EA.

          Poi (perchè Mescal non dimentica), vienimi a parlare quanto prima della fusione fredda di Rossi e spiegami come sia possibile.

          Mescal

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Hermano Tobia

          Ritenete possibile che il reattore di Celani sia ancora in transitorio termico dopo 4gg ?

          Io seguo i lavori di Celani da quando portavo i calzoni corti; crede che abbia voglia di continuare? Speriamo che qualche volonteroso Le dia retta, ma ne dubito.
          Il 4 aprile il Dr Bassoni, portavoce dell’INFN, mi ha informato che l’INFN non fa ff; queste sono le sue parole:

          non posso che ribadirle quello che le ho già scritto: l’INFN non fa ricerche sulla fusione fredda.

          Perché dovremmo dare retta a un “affiliato” dell’INFN, se nemmeno i suoi datori di lavoro sono interessati a quello che fa?
          In ogni caso, se Lei e qualcun altro desidera scambiare opinioni su Celani, siete benvenuti. Del resto il post si chiama Celani 1.

  12. Giancarlo ha detto:

    @Melchior
    Vediamo se ho capito il vostro punto di vista: Se un ricercatore nei suoi esperimenti trova quelli che sembrano prodotti di fissione, in quantità non trascurabile, ma allo stesso momento non misura raggi gamma o neutroni secondo quanto riportato dai modelli teorici conosciuti, dovrebbe o tacere o trovare una nuova teoria. E’ corretto ?
    perchè la Springer da spazio alla scienza patologica ?

    Il mio punto di vista l’ho enunciato l’altro giorno; prima di tutto viene la sensata esperienza. In fisica ci sono delle cose che prescindono dai modelli ed una di queste cose comunemente accettate è la conservazione della massa-energia. Per cui se questo sembra non avvenire mi insospettisco. Lei dice che possono non vedersi i neutroni che dovrebbero esserci secondo i modelli standard: va bene, basta che mi dica dove è finita l’energia corrispondente di circa 1 GeV per neutrone sparito. I gamma termalizzano? perfetto, basta che si trovi la fusione del metallo indotta dalla trasformazioni subitanea in calore; la cosa ovviamente è tanto più sentita quanto più piccola è la particella nanometrica dove avviene la trasmutazione. Guardi che con le percentuali di trasmutazione di Mizuno (come Lei conferma sopra) è un bel po’ di energia. Se Lei ritiende che il principio di conservazione dell’energia possa non valere può anche smettere di leggere i miei commenti. Io trovo strano che questi esperimenti di trasmutazione senza gamma non siano replicabili in altri laboratori anche meglio attrezzati; con Iwamura ci hanno provato in USA anche con la sua consulenza: nulla.
    Poi Iwamura che trasmuta il Cs in Pr mi dovrebbe spiegare perché il Pr prodotto non trasmuta a sua volta, visto che dopo 80 ore è preponderante sul Cs. Per lui e Celani (Sr) trasmutano stranamente solo quegli elementi che, da radioattivi, si trovano nelle scorie. Questo a me sembra un po’ strano; Lei ha un’opinione in merito? Un miracolo? Ce la fa almeno per una volta a rispondere a una domanda o continua a sfuggire e postare link?

    La Springer come altri pubblica quasi tutto quello che può costituire un business. Spesso atti di Congressi senza referee. Se il Congresso è farlocco il libro è farlocco. Io ho organizzato un workshop e ne è uscito un libro. Nel caso in esame il libro è alla seconda edizione. Il capitolo LENR, se non erro, è stato aggiunto. Può darsi avesse venduto bene e l’editore si è fidato. E’ un libro di simulazione e la storia dei 30 MeV significa solo che loro simulano una fissione di Pd con proiettili di tale energia, ottenendo risultati analoghi a quelli di Mizuno che invece induce fissione senza proiettili. Forse mi sbaglierò ma a me pare strano. Siccome Lei è onesto avrà letto il punto in cui l’autore dice che la mancanza di gamma e neutroni esce dallo schema classico, ma a lui interessa solo l’algoritmo applicato alla fissione nel reticolo. A me basta questo, sono di bocca buona. E comunque si tratta di relata refero cita solo Mizuno e Storms, il che non mi pare il massimo.

    • Melchior ha detto:

      @Giancarlo
      I concetti di esorcismo e di scomunica nella scienza non dovrebbero essere applicati, credo. Se il prof. Li (Università di Tsinghua) riporta di aver visto quantità non trascurabili di zolfo e zinco dove prima c’era solo palladio e idrogeno (“Nuclear Physics for Nuclear Fusion” Fusion Science and Technology, 41, 63 (2002)) dobbiamo ignorarlo perchè “esce dallo schema classico” o perchè “le pare strano” ? Guarda caso anche Piantelli trova Silicio e altri elementi dove prima c’era solo Nickel, Cromo e Idrogeno. Tutte contaminazioni ? Incompetence and delusion ? Scherzi ?
      E’ così difficile capire che è la teoria a doversi adattare ai risultati sperimentali e non viceversa ?
      Semplicemente basterebbe avere la modestia e la buona fede di riconoscere che non abbiamo ancora un modello pienamente soddisfacente che spieghi questi risultati sperimentali.

      • Cimpy ha detto:

        Melchior, io sto dietro la lavagna più spesso che no per manifesta inferiorità scientifica. ma una cosa la so anch’io:

        la teoria si deve adattare ai risultati sperimentali quando i risultati sperimentali sono incontrovertibili.

        Che signifrica che qualunque laboratorio sufficientemente attrezzato li può replicare.

      • Giancarlo ha detto:

        @Melchior
        Questo è l’abstract del lavoro da Lei postato.
        The nuclear fusion data for deuteron-triton resonance near 100 keV are found to be consistent with the selective resonant tunneling model. The feature of this selective resonant tunneling is the selectivity. It selects not only the energy level, but also the damping rate (nuclear reaction rate). When the Coulomb barrier is thin and low, the resonance selects the fast reaction channel; however, when the Coulomb barrier is thick and high, the resonance selects the slow reaction channel. This mechanism might open an approach toward fusion energy with no strong nuclear radiation.

        Questa a me parrebbe fusione calda tradizionale visto che si parla di 100 keV.
        Non avendo il lavoro intero cercherò di procurarmelo. E’ sicuro di non aver citato un lavoro sbagliato?

      • Giancarlo ha detto:

        @Melchior
        Ho letto il lavoro e mi pare fusione classica. I diagrammi sono quelli delle banche dati di Camillo e le conclusioni sono ipotetiche, sulla possibilità che si possa avere una fusione a bassa energia, visto che c’è una risonanza a 100 eV e su come rilevarla visto che non si produrrebbero neutroni o gamma date le caratteristiche della barriera di Coulomb. Non sono in grado di capire di più e francamente mi pare pure inutile. Ma Lei il lavoro lo ha letto?
        Questo riporta di aver visto quantità non trascurabili di zolfo e zinco dove prima c’era solo palladio e idrogeno a che riga si trova? Il pdf è scaricabile da Krivit, vada su scholar e inserisca il titolo, poi cerchi tra i 10 simili.

        Dica la verità, Lei si diverte a farci lavorare su falsi obiettivi, non posso credere che i suoi commenti siano così approssimativi. Sembra un parente di Celani in questo modo.
        Non si tratta di anatemi o esorcismi, con voi FF è proprio difficile parlare di cose concrete e non dei massimi sistemi.

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Melchior

        Semplicemente basterebbe avere la modestia e la buona fede di riconoscere che non abbiamo ancora un modello pienamente soddisfacente che spieghi questi risultati sperimentali.

        Mi rifaccio a quanto Le ha risposto Cimpy (ore5:04) facendo capolino da dietro la lavagna.
        Deve rendersi conto che è molto più facile produrre risultati sperimentali falsi o truccati che violare leggi scientifiche GA, per usare l’acronimo spregiativo di Preparata. Non si sogni di prendere sottogamba le leggi riportate nei testi di studio, che si tratti di Scienza delle Costruzioni o di Chimica Nucleare; finirebbe male.
        Incompetence and delusion furono riscontrate nei lavori di F&P; la ff continua sulle stessa falsariga. Se si comincia male è difficile correggersi.
        Scommetta con me: mi proponga una reazione nucleare del tipo scoperto da Li e io Le dico se è stata registrata. Se non è stata registrata può mettersi la coda fra le gambe. La scienza funziona così, è crudele.

        • Cimpy ha detto:

          Mi rifaccio a quanto Le ha risposto Cimpy (ore5:04) facendo capolino da dietro la lavagna.

          !Ritwittato a tutti i followers che vivono dietro le lavagne del modo!

          (ie: mi sono allargato di 4 taglie in due secondi)

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Melchior

        Lei ha trovato un lavoro di Li che Le piace; può per cortesia darci l’indirizzo per scaricarlo, altrimenti facciamo girare il motore in folle.

      • Giancarlo ha detto:

        @Melchior
        Prima che io tenti di capire che cosa c’è scritto nel lavoro, mi direbbe, per avvantaggiarmi, in quale pagina e riga si parla di FF?

  13. Cimpy ha detto:

    @Melchior

    Ce la fa almeno per una volta a rispondere a una domanda o continua a sfuggire e postare link?

    se no, le posso sempre prestare l’ultimo numero di Topolino (milioni di copie vendute in tutto il mondo)

  14. mW ha detto:

    Ho letto il post di Hermano Tobia su 22Passi,
    e devo dire che ho apprezzato il fatto che abbia ivi ritenuto di esprimere una propria opinione differente da quella del blog.
    Senza nulla togliere al diritto di esprimere la propria opinione sul proprio blog.

  15. Giancarlo ha detto:

    Le serle devono aver fatto male a Daniele, che si è ritirato in buon ordine dietro i suoi giochi di parole. Per cui ora chiede come chiamiamo il dio dell’olimpo che perdeva sempre ad ogni gioco; lo chiamiamo esattamente come chiamiamo lui: a pollo!

    L’altro invece è un po’ più greve essendo una sostituzione di consonante: è chiaro infatti che se lo Psichiatra cura i pazzi lo Csichiatra curerà i Xazzi.

    Camillo, hai letto il lavoro?

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Giancarlo

      Ci ho provato ma non ci capisco niente.
      Ho richiesto l’articolo per leggere il passaggio che ha messo in evidenza Melchior:

      Questo riporta di aver visto quantità non trascurabili di zolfo e zinco dove prima c’era solo palladio e idrogeno

      ma non l’ho trovato.
      In compenso leggo:

      The calorimetric technology in chemistry turns out to be the better choice, because the energy released in any nuclear reaction is always there.

      Come dire: le radiazioni nucleari diventano calore, accontentiamoci di misurare il calore. Anche i gamma diventano calore sensibile? E’ la solita storia. Non trovano traccia di radiazioni nucleari e dimostrano a se stessi con qualche equazione che le radiazioni non possono esserci. Reazioni nucleari che si manifestano come reazioni chimiche. Anche Preparata sosteneva che esistevano reazioni nucleari agamma e aneutroniche.
      Sono anni che la menano allo stesso modo. Mai però che riescano a piazzare una reazione in qualche banca dati.
      Ma quello che mi impressiona di più è che Li si meraviglia che la DT avvenga a 100 keV. In commercio si trovano miniacceleratori che producono neutroni per uso scientifico facendo impattare deuteroni su bersagli metallici (Sc, Ti, Y) saturi di trizio. L’energia di impatto è appunto intorno a 100 keV. La sezione d’urto non potrebbe essere più tranquilla, senza picchi di risonanza, decrescente con il decrescere dell’energia di impatto.

      X4R44906_x4

      Dove trova Li il “selective resonant tunneling model” ?
      Non usa in Cina consultare le banche dati?

      • Giancarlo ha detto:

        Nella figura 1 lui parla di una risonanza indicata con freccia per energie 50-100 eV.
        A te torna quella figura? Puoi recuperarla in qualche banca dati? Non credo se la sia inventata.

        Per quanto concerne Daniele stavo pensando che Veronica è diventata ricca divorziando da un nano; figuriamoci Biancaneve da 7.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Giancarlo

          Nella figura 1 lui parla di una risonanza indicata con freccia per energie 50-100 eV.

          Scusa, non ero andato oltre gli acknowledgments!
          La banca dati BNL riporta sezioni d’urto della D,T dal 1951 al 2012. In tutto sono riportati 26 lavori. L’andamento è tranquillo come nell’esempio che ho riportato. Non ho trovato la risonanza di Fig. 1. Sarebbe interessante chiedere a Li di indicare riferimenti bibliografici precisi sulla figura.
          Il diagramma che ho riportato viene da qui:
          The First Research Group, The First Research Division
          Low energy cross-sections measurement of d-d and d-t reactions
          High Energy Physics and Nucl.Physics,Chinese ed.; Vol.9, Issue.6, p.723, 1985
          Riprendo l’argomento se trovo altri dati.
          Provo a rintracciare l’indirizzo di Li per scrivergli.
          Buona giornata

        • mikecas ha detto:

          “Fortunately, in October, 1999, this mistake was corrected by NNDC. This is the first time to correct a piece
          of experimental data based on the selectivity of selective resonant tunneling model.”

          Sembrerebbe che i dati siano stati “corretti”, e che quindi possano non apparire più nei data base. Il modello di Li dice che una “eventuale” (vedere caption di Fig. 4) risonanza a bassa energia non potrebbe decadere in neutroni o gamma. Mi chiedo se allora dovrebbe avvenire direttamente una fusione nello stato fondamentale? Onestamente non capisco… ma non è il mio settore. Franchini, se può dare qualche informazione in più le sarei grato

      • Melchior ha detto:

        @Franchini,
        In una conferenza in Italia (non recente) dal titolo “Nuclear Physic for Nuclear Fusion” il professore Li ha parlato chiaramente di fissione del Palladio. Il riferimento che ho postato erroneamente (con lo stesso titolo) non contiene tutti gli argomenti trattati nel convegno.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Melchior

          In una conferenza in Italia

          Significa che non c’è niente da leggere? A me basterebbe uno YouTube. Lei come ne è a conoscenza? Ci suggerisca per favore la strada che ha seguito. Io sono parecchio interessato. Però se si tratta di una reazione che ha prodotto solo lui, meglio lasciar perdere.
          Mi lascia qualche dubbio se pubblica sulla rivista di ANS, un ente privato. Se si fa una scoperta epocale come la fissione del palladio, diventi famoso dall’oggi al domani. Le notizie oggi volano.

        • Emilio ha detto:

          Me ne scuso in anticipo ma, da estraneo alle procedure formali, mi chiedo: fare un annuncio clamoroso ad un convegno è sufficiente? O chi fa l”annuncio deve fornire poi un qualche sostengo a quanto presentato? In che modo ciò avviene?
          So che la domanda è alquanto generica e banale ma forse possiamo limitarci al caso in questione.
          Grazie

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Emilio

          Nel mondo della ricerca vale solo quello che è scritto. Aspettiamo di leggere qualcosa di Li.
          Se qualcuno conosce il suo indirizzo mi piacerebbe scrivergli. Vorrei capire da quale esperimento ha tratto il picco di risonanza della D,T. Ci sarà pure una traccia scritta. Se quel picco esistesse, sarebbe la prima volta che viene riportato. Se trovo il tempo faccio una scansione sulle banche dati che conosco, compresa quella cinese. Non voglio escludere nulla, perché i picchi di risonanza esistono in quasi tutti i diagrammi di sezioni d’urto. Il fenomeno è comunissimo.

        • Renato ha detto:

          “… il professore Li ha parlato chiaramente di fissione del Palladio …”
          E cosa ha detto, *esattamente*?

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Renato

          A questo punto dobbiamo assolutamente leggera qualcosa, altrimenti Melchior ci fa perdere tempo. Io chiedo di leggere una reazione scritta come si deve.

        • melchior ha detto:

          “Fusion researchers, including plasma physicists and fusion engineers, tend to ignore the nuclear physics aspects of fusion. The citation of the fusion cross section was mistaken early in 1980s and such mistake persisted after many revisions over twenty years. More attention to the nuclear physics of nuclear fusion should be paid.”
          http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0920379605006927

        • Giancarlo ha detto:

          @Melchior
          Lei continua a riproporci Li e la sua curva ottenuta con un fitting proprietario migliore di quello usato in precedenza. Mi spiegherebbe però che cosa la entusiasma in una curva che a temperatura ambiente o di qualche centinaio di Celsius (è questa la fusione fredda no?) sta a 10E-35 barn?
          Lei non deve essere molto freddoloso se pensa di riscaldarsi così.

  16. Ascoli65 ha detto:

    Su 22passi il pugnace H.Tobia si autodecora (1): “In passato ho difeso strenuamente e con successo gli esperimenti di Celani dalle sparate di Ascoli65 su EA …”.

    Chissà se un giorno ci spiegherà come si fa a difendere con successo dei risultati che i pur validi sperimentatori del MFMP tentano di replicare, ormai da qualche mese, … senza successo.

    (1) http://22passi.blogspot.com/2013/04/open-acces.html?showComment=1365069915266#c2307636886591626442

    • mW ha detto:

      @A65
      In effetti chi si loda si imbroda.
      Io avevo preferito sottolineare gli aspetti positivi.
      Per il resto, sono certo che te la cavi benissimo da solo.
      Buon lavoro con il MFMP, tienici aggiornati.
      mW

  17. FermiGas ha detto:

    Volevo commentare un passaggio di un post di Mario Massa.
    Mario Massa scrive:
    31 marzo 2013 alle 8:03 pm
    cerco solo di mettermi nei panni di Mastromatteo (che poi quando uno è solo contro tutti mi diventa particolarmente simpatico) per cercare di capire il suo ragionamento che mi sembra questo: anche in presenza dei viventi l’entropia del sistema considerato (qualunque esso sia, per semplicità tutto l’universo) aumenta, ma aumenta meno che se non ci fossero.

    Dunque dov’è la violazione del 2° principio, dal momento che esso si limita solamente a dire che ΔS_tot ≥ 0 e proprio così avviene nei due universi anzidetti a confronto?

    Se ho inteso bene quindi il ragionamento non avrebbe nulla a che fare con la biologia.

    Infatti, la biologia non è necessaria. Si può facilmente dimostrare che basta introdurre nell’universo “non-vivo” di Mastromatteo una macchina termica affinché l’entropia del secondo universo sia minore di quella del “non-vivo” (il tutto senza, ovviamente, violare alcun principio della termodinamica).

    S’immagini un Universo A termicamente isolato composto da due sole parti: 1) una sorgente isoterma calda a 500 K; 2) una sorgente isoterma fredda a 300 K. Esse si scambiano una quantità di calore di 1 kJ, compiendo trasformazioni isoterme reversibili. Quindi:
    ΔS_A_1 = -1000/500 = -2 J/K ,
    ΔS_A_2 = +1000/300 = +3,333 J/K ,
    ΔS_A_tot = -2 + 3,333 = +1,333 J/K, che è positivo.

    S’immagini poi un Universo B, anch’esso termicamente isolato, composto da tre parti: 1) una sorgente isoterma calda a 500 K; 2) una sorgente isoterma fredda a 300 K; 3) una macchina di Carnot operante con le due sorgenti precedenti, in modo tale che in un ciclo assorba 1 kJ dalla sorgente calda.
    Dalla termodinamica si sa che in questo caso ΔS_B_tot = 0, che è pur sempre non negativo (come prescrive il 2° principio), ma minore di ΔS_A_tot.

    Il vivente introdotto da Mastromatteo non è necessario; è sufficiente una macchina termica. A meno che la macchina termica non sia da classificarsi come “viva”.

    • Mario Massa ha detto:

      @FermiGas
      Hai centrato la questione. Al massimo Mastromatteo può dire: “strano che spontaneamente si sia realizzata questa macchina che chiamiamo vita, anzi mi pare impossibile”. Ma rientriamo in calcoli probabilistici che è impossibile fare dal momento che non abbiamo i dati: come dice Giancarlo posso sempre ampliare lo spazio e il tempo nei quali avere la probabilità che la vita si sia formata, pensando alla possibilità che ci siano innumerevoli altri universi, nel caso che questo non bastasse. E’ chiaro che è una affermazione che vale quanto “la vita è stata creata direttamente da Dio”: entrambe non dimostrabili (in realtà nell’ipotesi che questo universo basti – come io penso perché sarebbe molto elegante – il giorno che le nostre capacità di calcolo e le nostre informazioni sull’universo e sulla vita saranno maggiori si potrebbe giungere alla dimostrazione che la vita era sufficientemente probabile).

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Mario Massa

        Al massimo Mastromatteo può dire: “strano che spontaneamente si sia realizzata questa macchina che chiamiamo vita, anzi mi pare impossibile”.

        Veramente Ubaldo tenta di dimostrare che il vivente viola il 2° principio della termodinamica. La questione della biogenesi è completamente diversa ed è completamente fuori dalla nostra portata. Termodinamica e vita (T&V) rientra invece nelle nostre competenze, tant’è vero che tutti i testi di biochimica dedicano un capitolo alla bioenergetica. Si tratta di un argomento chiuso per la biologia moderna, ma a Ubaldo piace ancora molto. In fondo siamo qui per divertirci. Io lo seguo volentieri quando scrive di là. Vedo che alcuni sono preparati, mi fa piacere. Da buon tetragono mi affido agli esperti, che in questo caso sono i biologi. Osservo che quando trattano di termodinamica chimica si comportano bene e questo mi dà grande soddisfazione.

    • indopama ha detto:

      la soluzione negativa alla formula dell’altro giorno… come l’abbiamo sistemata?

    • FermiGas ha detto:

      Preciso che l’Universo A coincide con quello in cui opera una macchina termica completamente irreversibile, cioè incapace di compiere alcun lavoro. Ho quindi parlato impropriamente di trasformazione reversibile.

      Mario Massa scrive:
      Al massimo Mastromatteo può dire: “strano che spontaneamente si sia realizzata questa macchina che chiamiamo vita, anzi mi pare impossibile”.

      Io non lo trovo impossibile. In fondo, è proprio il 1° principio ( δQ = dU + δL ) a stabilire che esiste la possibilità che una parte di energia “degradata” (il calore) possa trasformarsi in energia “nobile” (per es. lavoro meccanico).

      • Camillo Franchini ha detto:

        @FermiGas

        l’erba ha sicuramente entropia più bassa della materia di cui si è “nutrita”, ma più bassa di parecchio, come è msotrato nel mio articolo (senza che ci sia un contestuale aumento nell’universo)

        Funziona così: UM guarda l’erba crescere e controlla se le zolle intorno diventano più disordinate poi fa il bilancio delle molecole gassose che entrano ed escono dalla pianta. Vede che il suolo resta come quando era incolto e che il bilancio delle molecole gassose è quello giusto, quindi torna in casa contento a scrivere un articolo contro il 2° principio applicato al vivente.
        Un coeur simple.
        Pensa te se fosse professore in qualche scuola. Adesso al massimo lo assumono come insegnante di religione. Un amico di Parma mi disse che alla Parmalat dirigenza e quadri dovevano essere buoni cristiani (a maggioranza cattolica?), come nelle banche quando ero piccolo. Una voce, non so se è vero, ma si sa che Calisto Tanzi aveva le sue idee. Che sia lo stesso presso STMicroelectronics? E’ curioso che Ubaldo sia autorizzato ad occuparsi di tanti argomenti non di ufficio, tipo la costantana di Celani.
        Ma va bene tutto, essendo dei privati.

      • Camillo Franchini ha detto:

        @FermiGas
        @Ubaldo Mastromatteo

        UniBO per una volta assume un atteggiamento condivisibile.

        http://www.istanze.unibo.it/oscar/vita/vita01.htm

        Tutto ciò è faticoso, è una vittoria ottenuta con il consumo di energia per creare localmente l’ordine necessario (calo di entropia) mentre intorno inevitabilmente aumenta il disordine (aumento di entropia, degrado dell’energia). Mentre nella foglia nascono ordine e vita, in un altro luogo, dove si produce l’energia necessaria, dove al suolo la natura morta si decompone, aumenta il disordine in un bilancio complessivo sempre a suo favore. Una fatica e una vittoria che illuminano l’eccezionalità e la preziosità della vita sul pianeta e sui suoi delicati equilibri, che impone la necessità di assumere una posizione solidale in sua difesa, cioè in nostro favore.

        Chiedo ancora una volta a Ubaldo di citare qualche trattato o lavoro autorevole dove la sua tesi sia sostenuta, altrimenti avremo la voce di un fisico contro quella di un mondo di biologi, che in questa materia si muovono come trote nell’acqua di lago.
        Ubaldo, sei solo come un gambo di sedano o qualcuno può darti una mano? Siamo tutti sinceramente interessati a sentire un’altra voce. Per favore, cita, proponi dei titoli, dei link, qualcosa ad adiuvandum. Che tu sappia, qual’è la posizione del Vaticano sul secondo principio della termodinamica e la vita? Certamente i teologi se ne occupano dai tempi di Clausius. A giudicare dal Catechismo di San Pio X gli uomini sono oggetto di una creazione ad hoc. “Chi ci ha creato?””Ci ha creato Dio”.

        • Andrea ha detto:

          Invito a guardare questo:
          http://it.123rf.com/photo_11282885_piante-emergenti-attraverso-asfalto-hard-rock-illustra-la-forza-della-natura-e-dei-risultati-fantast.html

          Nella foto si vede una piantina di tarassaco, spunta dall’asfalto (3-4 cm) dopo averlo rotto per poter emergere, ci sono migliaia di altri esempi simili..
          Se non ho capito male l’asfalto rotto è l’aumento di entropia.
          Ma l’energia necessaria a romperlo viene dalla chimica ma non dalla fotosintesi?
          Un semino di tarassaco in questo caso, non più grande di un quarto di una capocchia di spillo contiene tutta questa energia?
          Qualcuno lo può spiegare, grazie.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Andrea

          La foto è bella e sorprendente ma più la guardo meno mi convince. Siamo sicuri che non è uno scherzo? Dove vivo io le radici dei pini fanno saltare l’asfalto e i marciapiedi, ma sono pini e ci mettono anni.

        • Cimpy ha detto:

          Succede anche senza fiori

          http://www.google.it/search?hl=en&biw=360&bih=272&tbm=isch&sa=1&ei=BR5hUabIEbGf7Abt6YDYAw&q=asfalto+gobbe&oq=asfalto+gobbe&gs_l=mobile-gws-serp.12…81908.85572.0.86240.12.12.0.0.0.2.254.1635.5j5j2.12.0.crnk_ir..0.0…1.1.8.mobile-gws-serp.rPRK2hxft08

        • Cimpy ha detto:

          Andrea: quel che di norma solleva l’asfalto (terremoti a parte) sono le radici di alberi. Ce l’hai un’inquadratura più ampia di quella foto? Ma anche no: l’argomento fonde poco…

        • FermiGas ha detto:

          Non hai pensato che durante la germinazione il metabolismo possa essere momentaneamente aerobio o anaerobio?

        • Andrea ha detto:

          Assolutamente si FermiGas, conosco bene la differenza tra autotrofia ed eterotrofia, non solo, conosco benissimo anche la mixotrofia che potrebbe essere imputata in questo caso nella fase di germinazione (un terreno di coltura può essere parzialmente anossico non di certo totalmente anossico), ma il punto non è questo.
          Anche il carbonio deve essere bio-disponibile e non certo in forma di CO2 ovviamente, come del resto l’azoto e via così.
          In sole 6 righe appena scritte forse non ci rendiamo conto di quanto meravigliosa è la vita, di come l’insieme di più organismi singolarmente specializzati siano in grado collettivamente di fornire tutto il necessario affinché un piccolo seme possa germinare e al tempo stesso, ed è qui il punto, fornire l’energia necessaria per spaccare 4-5 cm di asfalto e finalmente, una volta vista la luce, sfruttare un’altra forma di energia.
          Forse mi sono spiegato male, ma il fatto che l’asfalto viene rotto è certamente una dispersione di energia e quindi un aumento di entropia (anche se solo per la fase di rottura dell’asfalto), ma è quello che viene prima che non mi è del tutto chiaro, chiedevo spiegazioni in merito a questo.

        • Cimpy ha detto:

          fornire l’energia necessaria per spaccare 4-5 cm di asfalto

          e dove il seme non c’è, ma l’asfalto si rompe lo stesso?…

        • Renato ha detto:

          “…Qualcuno lo può spiegare…”

          Credo chiunque qui dentro, a parte me. magari sono poco invogliati a farlo dalla bassa difficoltà della domanda, e perché già tritata e ritritata nel post precedente.
          Dunque mi ci cimento io – Cimpy preparati a farmi posto là dietro.

          “… Un semino di tarassaco in questo caso, non più grande di un quarto di una capocchia di spillo contiene tutta questa energia? …”

          Non si può rispondere senza prima aver valutato alcune circostanze.
          Ragionando qualitativamente e sulle generali, bisognerebbe prima di tutto stimare la quantità di energia necessaria.

          Bisognerebbe poi conoscere le caratteristiche meccaniche dell’ asfalto, insieme a una valutazione della probabilità che il punto dell’asfalto dove è emerso il tarassaco sia rappresentativo del resto della superficie.

          Non privi d’ interesse saranno dati sulla diffusione dei semi di tarassaco;
          se prima della stesura dell’ asfalto se ne trovassero, per dire, centomila a metro quadrato, sarebbe diverso che trovarne uno solo; bisognerà anche trovare ragioni per escludere che il seme sia stato depositato in una crepa preesistente, e invalidare l’ ipotesi che la eventuale crepa preesistente si possa rinvenire con grande probabilità in zone di asfalto irregolare o difettoso all’ origine; e la frequenza e distribuzione delle irregolarità originarie.

          Una competenza saprà dire il tempo necessario a che il tarassaco, nelle condizioni date, raggiunga quelle dimensioni, e fornirà indicazioni sulla capacità dell’ apice vegetativo della piantina di variare la direzione di crescita, in maniera da intercettare eventuali fratture o punti deboli del manto stradale;
          un’ altra calcolerà la potenza necessaria per produrre quell’ energia nel tempo a disposizione, e come debba essere applicata in direzione e intensità al trascorrere del tempo.

          Tutto ciò ottemperato, penso che la probabilità che un seme di tarassaco cada o venga incluso in una “anomalia superficiale” dell’ asfalto sia non nulla; siccome ciò che non è proibito è obbligatorio, non è necessario spiegare il fenomeno mediante violazioni di una legge note, e che legge! oppure, che è quasi lo stesso, con miracoli.

          Dopodiché, assisteremo ancor più ammirati e stupefatti al miracolo della crescita, che avviene secondo leggi raffinatissime e molto efficienti invece che per atti di magìa.

          Tutto ciò non è necessario nelle questioni di fede; il pentolino dal quale FSM beve birra ha la capacità di un litro, e non se ne discute. Il resto passa da crivelli sempre più fitti.
          ————————-
          Ecco, un italiano più ampolloso di così non mi riusciva, ma il concetto che ho io è questo.

          R

        • Renato ha detto:

          alle 3 .22:
          “… una piantina di tarassaco, spunta dall’asfalto (3-4 cm) …”
          alle 7:51:
          “… l’energia necessaria per spaccare 4-5 cm di asfalto …”

          Un asfalto che cresce tra uno e due centimetri all’ ora!
          Mi ricorda la teoria della Montagna di M.

          R

        • Renato ha detto:

          Scusate, tra 0,25 e 0,5 cm/h. Salvo errori.
          Cimpy, fammi posto.

        • Cimpy ha detto:

          fammi posto

          accomodati, ma guai a te se mi freghi i gessetti.

        • Renato ha detto:

          Scusate ancora, ho dei processi mentali molto lenti.

          Ma se l’ asfalto cresce di almeno 0,25 cm/h, ed è spesso cinque centimetri, ieri a quest’ ora l’ asfalto non c’ era.
          E quindi evidentemente l’ asfalto è cresciuto intorno al tarassaco, a meno che la piantina abbia un’ età molto minore di 24 ore.

          Quella piantina è condannata, entro una decina di giorni sarà sommersa dall’ asfalto.
          Prima di giudicare inutile occuparmene ancora, ché contro il fato anche gli dèi combattono invano, vorrei evidenza che la piantina sia nata da seme; potrebbe essere infatti un nuovo getto di un ceppo rimasto sotto l’ asfalto al tempo della sua (dell’ asfalto) messa in opera; in questo caso, le riserve di energia che (quasi) tutte le piante si formano, potrebbero essere ben sufficienti a produrre la pressione necessaria a produrre quella catastrofe.

          Niente da fare, ci vuole l’ in-ter-di-sci-pli-na-rie-tà:
          – un agronomo (o un ortolano) per la pianta;
          – un ingegnere (o uno stradino) per le caratteristiche meccaniche dell’ asfalto;
          – uno statistico (o carta e penna) per caccolare la rappresentatività del punto preciso;
          – un mìstico (o un alcolico) per i miracoli;
          – un esperto di misure, per gli spessori;
          – un rabdomante (o un ciarlatano) per escludere la presenza di falde acquifere e Nodi di Hartman [!];
          – un astronomo (o un astrologo) per valutare gli influssi cosmici;
          – uno storico (o carta e penna, o un alcolico) per le registrazioni storiche dell’ importante scoperta;
          – un militare (meglio se di grado elevato) a valutarne l’ interesse per la sicurezza nazionale;
          – eccetera.

          Camillo, Andrea ha messo nell’ angolo tutti quanti: tutte queste competenze qui non ci sono, o almeno non del livello adeguato, e il mistero dell’ entropia che sale e che scende rimarrà insoluto.
          A meno di un colpo di reni dell’ ortodossia, siamo del gatto.

          R

          ———————————–
          [!] https://docs.google.com/viewer?a=v&q=cache:H95h70P7-ysJ:vicenza.anisn.it/articoli/torinosc/hartmann.pdf+&hl=it&gl=it&pid=bl&srcid=ADGEESiTx6KY2aVT6gaSysOxGrmobUURWYU3lZ2oVgpQQTAtCRRccp24A3UxhZ-iS6wMk52xzSer3yG7z72Xcw9iEYhd-k4odous-KNxCmhXBob23-6BjV7SSKVxMLbAW59b_y0DyoNC&sig=AHIEtbQY1FcZa6JS4j50q7dN5_7OnQmd_Q

        • Andrea ha detto:

          @Cimpy
          e dove il seme non c’è, ma l’asfalto si rompe lo stesso?…
          Forte escursione termica, sollecitazioni meccaniche di camion o mezzi pesanti, molte possono essere le cause, ma il caso che ho riportato non è dovuto a queste cause ma alla crescita di un seme.

          @Camillo
          La foto è bella e sorprendente ma più la guardo meno mi convince. Siamo sicuri che non è uno scherzo?

          Sicuro no, ma ce ne sono molte altre di foto simili, in alcune si vede chiaramente che la frattura esisteva ben prima della crescita del vegetale, mentre in altre questo non si vede, al contrario è evidente che il seme era presente e si è sviluppato al di sotto dell’asfalto.

          @Renato
          non è necessario spiegare il fenomeno mediante violazioni di una legge note, e che legge! oppure, che è quasi lo stesso, con miracoli.

          Non ho detto questo come non lo ho sostenuto, lo dice lei.
          Ritengo sia un fenomeno interessante che merita un approfondimento, penso di aver riportato qualcosa di attinente, se così non è me ne torno fuori dall’aula è difficile stare dietro la lavagna perchè attaccata al muro.

        • FermiGas ha detto:

          Andrea scrive:
          è qui il punto, fornire l’energia necessaria per spaccare 4-5 cm di asfalto

          Mi permetto di fare un po’ di spannometria.
          Il lavoro per rompere l’asfalto può esser stimato con:
          Lr = εy E A h ,
          dove: εy è un coefficiente per lo sforzo di rottura (tipicamente ~0,001); E è il modulo di Young dell’asfalto (~5 GPa); A è l’area su cui insiste il germoglio (~9 mm^2); h è lo spessore dell’asfalto (~4 cm).
          Si calcola Lr = 1,8 J. Il lavoro utile ottenibile da 1 mol C6H12O6 è 2870 kJ. Dunque, per produrre Lr idealmente bastano 630 nmol C6H12O6, cioè 113 μg, vale a dire un “cubetto” di lato 0,4 mm.
          Mi pare che ci siamo, no?

        • Andrea ha detto:

          @FermiGas
          No non ci siamo.
          Lei calcola l’energia necessaria per rompere l’asfalto e trascura l’energia necessaria al germoglio per crescere.

        • FermiGas ha detto:

          Visto che per rompere l’asfalto l’energia pare essere esigua rispetto a quella immagazzinabile nel seme, la restante servirebbe alla crescita del germoglio.

        • Cimpy ha detto:

          Per rompere l’asfalto, la pianta non lavora da sola. Dove starebbe la cosa incredibile? Continua a non essere una pianta di costantana.

        • mW ha detto:

          io non me ne intendo, ma:
          1_come già detto, bisognerebbe vedere quanti semi nella stessa condizione determinano il fenomeno.
          2_magari la presenza del seme determina una perturbazione che unita a fenomeni come dilatazioni, deformazioni di origine termica, dove l’energia viene da fuori, genera una crepina, che poi si amplifica, ma sempre per fenomeni nei quali l’energia viene dall’esterno.
          3_esempio: io tiro come un forsennato un pezzo di scotch per tagliarlo, ma non capita nulla. Poi decido, mentre sto tirando, di dargli un morsetto con gli incisivi. Lo scotch si strappa. Ok, ma l’energia ce la ho messa con le braccia, non con gli incisivi.
          Cimpy, ci vediamo in bagno perchè mi dicono che dietro alla lavagna non c’è posto per due.

        • Andrea ha detto:

          @FermiGas
          Si calcola Lr = 1,8 J. Il lavoro utile ottenibile da 1 mol C6H12O6 è 2870 kJ. Dunque, per produrre Lr idealmente bastano 630 nmol C6H12O6, cioè 113 μg, vale a dire un “cubetto” di lato 0,4 mm.
          Mi pare che ci siamo, no?

          Visto che per rompere l’asfalto l’energia pare essere esigua rispetto a quella immagazzinabile nel seme, la restante servirebbe alla crescita del germoglio.

          Qualcosa non mi torna, se i calcoli a spanne iniziali possono essere attendibili, le due frasi riportate si contraddicono.
          O il germoglio utilizza l’energia contenuta in quelli che poi in seguito diventeranno i cotiledoni per produrre cellule che andranno a formare il fusto, l’apice-radice e poi le foglie o utilizza l’energia in esso contenuta per generare la forza necessaria a rompere l’asfalto.
          Sempre che il calcolo da lei effettuato è attendibile.

          Rientro un attimo in classe, le ore di biologia erano le mie preferite dopo il laboratorio di chimica; secondo me potrebbe avere un ruolo importante l’acqua che le cellule vegetali sono in grado di immagazzinare senza spendere energia, per semplice osmosi.
          Avete presente dei palloncini che si gonfiano sotto l’asfalto in primavera-estate quando il calore rende tutto più morbido e malleabile?

          Torno fuori dalla classe e mi avvio verso il laboratorio, tanto sta per suonare la campanella..

        • Cimpy ha detto:

          Sì, forse te lo devo spiegare: l’argomento è poco o per nulla interessante, con la fusione fredda “c’azzecca” niente.

          Ps
          Hai preso 4 in grammatica. Di corsa a casa a fare i compiti.

        • Renato ha detto:

          “… l’acqua che le cellule vegetali sono in grado di immagazzinare senza spendere energia, per semplice osmosi….”

          Il signor di Lapalisse
          aveva tante idee fisse
          una era l’ entropia
          riportata sulle ascisse
          dal signor di Lapalisse.

          Credo che alla lista delle competenze necessarie per rispondere alla domanda del compassato Andrea , “Un semino … contiene tutta questa energia?”
          vada aggiunto un logico con il machete in mano.
          E’ pertinente; no? Via.
          E’ rilevante; no? Via.
          E’ coerente; no? Via.
          tac – tac – tac.

        • Andrea ha detto:

          Sì, forse te lo devo spiegare: l’argomento è poco o per nulla interessante, con la fusione fredda “c’azzecca” niente.

          Questa la segno.

          Per gli ultimi della classe non mi do pena.

          Meglio ultimo tra i primi, che primo degli ultimi.

          vada aggiunto un logico con il machete in mano.

          Solo pappa buona per i troll.

      • Andrea ha detto:

        @Cympi
        Continua a non essere una pianta di costantana.
        Non ho mai sostenuto questo, che cosa t’inventi?
        Come non ho mai sostenuto ne descritto il tempo di crescita della piantina, ma qualcuno pensando di essere ganzo ha scritto questo e qualcun altro, tipico idiota troll, ha riportato con prosa ed un pizzico di enfasi quanto non ho mai scritto ne detto.

        Torna dietro la lavagna, in ginocchio sui ceci questa volta.

        Quasi dimenticavo, hai trovato poi le prove che io vendo o vendevo sonotrodi?

        • Cimpy ha detto:

          Continua a non essere una pianta di costantana.
          Non ho mai sostenuto questo, che cosa t’inventi?

          Sul serio te lo devo spiegare?

          Ps
          In ginocchio mi metto solo quando scrive Ascoli. Per gli ultimi della classe non mi do pena.

  18. Giancarlo ha detto:

    @Camillo
    Camillo,
    l’affare Li si ingrossa. Fermo restando il fatto che siamo in attesa dei lavori sulla fissione del Pd (per curiosità naturale) promessi da Melchior, su Cobraf l’ottimo Prof. Nevanlinna è intervenuto con la cavalleria leggera (in fondo si tratta di fusione d+d) trattandoci un po’ male:
    Come sempre, quando si entra nel merito, quelli che tengono il dito ritto si sput****no.
    Riviste patologiche? Of course!

    Se non conosci il suo lessico quelli col dito ritto che si sarebbero sputtanati siamo io e te.

    Entriamoci nel merito, sperando che lo faccia anche lui, un altro dal link facile ma dai conti assai rari: il lavoro citato e i lavori che lo citano (in parte dello stesso Li), si riferiscono al resonant tunnelling. Quindi con la fissione del Pd non c’entrano. Il nocciolo, da quello che si può leggere dal lavoro scaricabile, è che Li ha trovato una equazione di fitting dei dati sperimentali a tre parametri migliore di quella a 5 in uso all’epoca. Sono contento per lui e non ho motivo di dubitarne, viste anche le citazioni serie. Quello che non capisco è come questo sia associabile alla FF. Infatti uno dei lavori, quello che si avvicina di più al cuore del problema (Measurement of anomalous nuclear reaction in deuterium-loaded metal) fa i conti e ottiene lo strabiliante risultato di contraddire le teorie sulle nano particelle dando risultati migliori nei fogli:
    This work provides a positive result for the emission of charged particle in the deuterium-loaded titanium foil samples at low temperature, but a negative result for the deuterium-loaded titanium powder sample. The average reaction yield is deduced to be (0.46±0.08) protons/h for the foil samples. With the suggestion that the proton originates from d–d reaction, we calculate the reaction rate for d–d reaction, and the obtained result is 1.4×10−24 fusion/d–d*sec.

    Quindi stanno parlando di 3He con buona pace dei preparatini. I risultati sono davvero impressionanti, ben 1 protone ogni due ore e fusioni in abbondanza, da riscaldarci un ospedale. Del resto per effetto tunnel, anche se risonante, non è che ci si possa aspettare di più. Ora, il lavoro di Li credo sia ottimo e meritevole. Vorrei che Nevanlinna mi spiegasse che cosa c’entra con la FF. Il tunnelling mica l’ha inventato Li. Volevo anche segnalare un altro punto che mi ha colpito sul tunnelling a basse o bassissime energie perché forse non l’ho capito. Si parla di risonanze d+d che durano 10.000 secondi (3 ore) e che dànno luogo a reazioni senza neutroni e gamma.

    Per aiutarti riporto il commento qui, come appare in questo momento. L’ottimo Nevanlinna li perfeziona in genere, per cui è bene tenere traccia dello spunto che ho preso.

    @Melchior
    Può darsi le siano utili le pagg. 5-6 di
    “http://www.innoventek.com/BassGleesonANS2000_CF_Session.pdf”.

    Paper in:
    “http://prc.aps.org/abstract/PRC/v61/i2/e024610”,

    citato in:
    “http://iopscience.iop.org/1674-1056/18/4/024/”
    “http://link.springer.com/article/10.1007%2Fs10894-011-9483-3”
    “http://iopscience.iop.org/1674-1056/18/4/024/”
    “http://iopscience.iop.org/0029-5515/48/12/125003/”
    “http://ajp.aapt.org/resource/1/ajpias/v75/i3/p245_s1”
    “http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0920379605006927”

    Riviste patologiche? Of course!

    Come puoi vedere il commento relativo a noi è già sparito, forse si è accorto che era fuori luogo. Saluti Nevanlinna, però così è scorretto.

  19. Giancarlo ha detto:

    Scusami Camillo se uso il blog per una piccola polemica a distanza con l’ottimo Nevanlinna che mi ha risposto a sua volta da Cobraf. Però ogni tanto se la prende pure con te e con qualcuno non meglio identificato in quel di Bath.

    Nevanlinna, premesso che io frequento i blog per puro divertimento, non per fare noiosissimi conti che spesso (spessissimo secondo Lei) sbaglio, la polemica l’avevo vista non nei lavori suggeriti a Melchior ma in questa frase Come sempre, quando si entra nel merito, quelli che tengono il dito ritto si sput****no..

    Poiché in realtà questa frase nel suo commento, rileggendolo ora, non c’è, debbo essermi come al solito sbagliato, forse era un altro blog, un altro commentatore o forse un’altra vita (speriamo che indo non legga). Le chiedo scusa per aver pensato che stesse facendo polemica. Lei mi comprenda; sono un vecchione che avrà almeno 7+/-2 anni più di Lei. Largo ai giovani!

    Neanche con Melchior sono in polemica, anche se mi fa fare un mucchio di fatica inutile: per esempio, nell’ultimo lavoro postato si parla di PdH irradiato con un flusso di neutroni termici pari a 10^12/s/cm^2. Ora io non so se sia normale che in queste condizioni si produca Zinco né mi interessa saperlo. Quello che non riesco a capire anche guardando le conclusioni quale sia la reale incidenza sulla FF o come addirittura si possa minimamente parlare di FF con un flusso di neutroni che stroncherebbe un cavallo.

    Per Lei invece avrei una domanda su una sua affermazione riguardante la tecnologia di Rossi. Lei ha sostenuto che AR si è forse imbattuto in una tecnologia che non domina appieno e che spesso lo tradisce in quanto i moduli ora funzionano ora no e lui non sa il perché. Però, nella demo del MW, quella del 26/10/2011, c’erano 104 moduli che funzionavano a metà potenza, oppure ne funzionavano 52 a piena potenza, o una combinazione intermedia. Se si ha un numero così elevato di moduli funzionanti in contemporanea, il dubbio che la tecnologia non sia padroneggiata dovrebbe svanire. Dunque, Lei che appare essere del segno della logica ascendente filosofia, dovrebbe convenire che o è sbagliata la sua analisi, oppure la demo…
    O c’è una terza via?

    • Melchior ha detto:

      @Giancarlo
      “Ora io non so se sia normale che in queste condizioni si produca Zinco né mi interessa saperlo. Quello che non riesco a capire anche guardando le conclusioni quale sia la reale incidenza sulla FF o come addirittura si possa minimamente parlare di FF…”

      “Pd è molto distante da Zn, la trasformazione del palladio in zinco non può avvenire. Lasci perdere, sono fanfaronate da ICCF. Evidentemente la FF non parla solo italiano, ma anche cinese e giapponese, siamo in buona compagnia.”

      Le ha risposto Franchini: Si tratta di FF cinese, pubblicata su ICCF, quindi (aggiungo io) fuori dai circuiti della “comunità scientifica internazionale”.

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Melchior

        Si tratta di FF cinese, pubblicata su ICCF, quindi (aggiungo io) fuori dai circuiti della “comunità scientifica internazionale”.

        Vogliamo aggiungere che quella gente non scrive una sola reazione nucleare? Le sembra normale occuparsi di reazioni nucleari senza scrivere una reazione nucleare? E’ una solenne presa per i fondelli. Almeno Cardone e Carpinteri ci hanno provato. Non ci sono riusciti, ma hanno capito che dovevano provare. Lei prenda a caso una delle 20.000 pubblicazioni del BNL e vedrà come sono compilate. Non resti ingenuo, si smalizi. I nucleari non frequentano i vari ICCF.

    • Gherardo Gentzen ha detto:

      Giancarlo scrive:

      Però ogni tanto se la prende pure con te e con qualcuno non meglio identificato in quel di Bath.

      Chi? Cosa? Dove? Non ne so niente e non ne voglio sapere niente. Io sparo sulla Croce Rossa solo quando viene da me e mi dice `sparami! sparami!´. Mica la vado a cercare come fai tu.

      Ho scritto a Celani e mandato a Camillo e Sylvie nel caso vogliano pubblicare.

      • Gherardo Gentzen ha detto:

        Piuttosto che Cobraf leggete Barbagianni sull’Ocasapiens, a me e a Paola fa morir dal ridere.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Gherardo & Paola

          Piuttosto che Cobraf leggete Barbagianni sull’Ocasapiens, a me e a Paola fa morir dal ridere.

          Vero, Barbagianni è geniale. Possibile che sia la stessa persona che dà del filo da torcere a UM da Daniele? Daniele si è allevato una serpe in seno (voglio dire, sotto la canottiera).

        • barbagianni ha detto:

          Cielo corrusco
          Dalle foglie lucenti dell’ ultima pioggia, stillicidio di acqua vivificante
          Uccellini cinguettano e si rincorrono, chissà a quale scopo (a quale scopo si rincorrono, voglio dire, forse son giocosi, ma veramente quello dietro sembra parecchio deciso), tra api ronzanti e fiori in bòccio, osservati (essi uccellini) da gatti con occhi sognanti

          Rotolìo lontano di tuoni (booom -borobombomBOOM)

          Da uno squarcio nelle nuvole, un raggio di sole sciàbola il terreno

          YOU RANG? [1]
          IO SONO UNO E TRINO, E DICO POCO PERCHE’ SONO MODESTO OLTRE OGNI UMANA COMPRENSIONE, BOOM-BOROBOMBOM, MI SCUSI MA L’ INASPETTATO TEMPORALE DI QUESTA NOTTE MI HA COLTO DI SORPRESA MENTRE FACEVO UN GIRO DALLE PARTI DI ANDROMEDA PER SGHANCHIRMI LE GAMBE (GAMBE? VABBE’ CI PENSO DOPO, MAGARI ME NE CREO QUALCHE PAIO) E ANCHE ESTREMAMENTE RISERVATO OLTRE CHE LACONICO PIU’ CHE DIR SI POSSA. SE DESIDERA INCONTRARMI, SI SCOLI UN BOTTIGLIONE DI CHIANTI INVECCHIATO (anche altre sostanze, ingerite inalate o altrimenti introdotte nel suo organismo possono andare bene, ma sono illegali purtroppo) E LE APPARIRO’ (un po’ nebuloso magari ma questo dipende dal mezzo e non dalla SORGENTE o dal ricevitore); PROBABILMENTE SOTTOFORMA DI TRIANGOLO SE MI RICORDO – BOOM BOROBOOM (non avrebbe un aspro?) DOVE L’ HO PARCHEGGIATO; E ADESSO MI CONGEDO, C’E’ L’ARCH. A. GABRIELE PER DEI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE, SA L’ ASCENSORE CHE ABBIAMO ADESSO E’ SOVRADIMENSIONATO PER LE NOSTRE ATTUALI ESIGENZE E PENSIAMO DI RICAVARE NELLA SUA TROMBA UN ANGOLINO PER IL BUNGEE JUMPING.

          SALUTI

          NOI

          PS: SE HA DEI DUBBI NON ESITI A CHIEDERE A CHI NE SA DI PIU’. IL MIO COLLEGA FSM [2] PER ESEMPIO VA A BIRRA E SI TROVA BENISSIMO.

          ————
          [1] (t/h Lurch – Famiglia Addams)
          [2] http://www.venganza.org/about/

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Barbagianni

          Grazie per essere venuto a movimentare questo blog sordo e grigio nonché tetragono.

        • barbagianni ha detto:

          Precisazione:
          nella tromba a-HEM NELLA TROMBA DELL’ ASCENSORE VOLEVO DIRE, NON IN QUELLA DELL’ ARCH. A. GABRIELE

        • barbagianni ha detto:

          C.F. ha scritto:
          “Grazie …”

          BAM-BUM-BARABUUMM

          SI FIGURI, E’ UN PIACERE, QUA CON TUTTI QUESTI CANTICI MI HANNO UN PO’ SFAVATO. MAI UNA PIZZICA O UNA FRULLANA, UNA BARBA CHE NON LE DICO.

          E POI HO TUTTO IL TEMPO DEL MONDO, L’ HO CREATO IO!

          Mmpfff HA HA HA BUONA QUESTA EH?

  20. Paolo137 ha detto:

    Scusate, ma che Kresenn Limited abbia sede in Frascati Way io lo trovo assolutamente delizioso!
    (apprendo da gughel che nel centro di Maidenhead vi sono 3 vie dedicate ad altrettante citta’ gemellate: Bad Godesberg Way, Frascati Way e St Clouds Way). L’INFN non c’entra nulla, pare)

  21. Ascoli65 ha detto:

    Ciao mW,
    io penso ancora che Ascoli in quella circostanza abbia zuccato contro un lampione.
    se il MFMP riesce a replicare, mi sa che dovrà ritrattare.

    L’argomento è vecchio, ben documentato su EA e nel post “cella-INFN” di questo blog, e non varrebbe la pena tornarci sopra, anche perché non ho le doti taumaturgiche necessarie per convincere HT della realtà dei fatti. Tuttavia mi piacerebbe chiarire una volta per tutte la faccenda della “zuccata” almeno con te.

    Il mio primo intervento sulla cella Celani è del 9 agosto 2012, su EA (1), qualche ora dopo aver visto in un filmato alcuni grafici presentati da Celani al NIweek. E’ un intervento lungo che si sofferma soprattutto sull’interpretazione, rivelatasi poi corretta, dell’origine dei numerosi picchi presenti sulla curva di potenza. Solo in un breve capoverso accenno al fatto che il progressivo aumento di P poteva dipendere dal lento riscaldamento delle masse circostanti alla cella. Si trattava, come avevo specificato alla fine, di supposizioni a caldo. Oggi sappiamo, perché lo hanno messo bene in risalto i test MFMP, che buona parte dell’aumento della T del tubo dipendeva dalla perdita di gas dalla cella, ma nelle poche ore di riflessione dedicate a quelle curve non avevo preso in considerazione questa ipotesi, perché ritenevo, per eccesso di fiducia, che prima di annunciare al mondo la produzione di calore da FF almeno la tenuta stagna della cella fosse stata scrupolosamente verificata.

    Subito dopo è apparso l’annuncio del nuovo show di Celani all’ICCF17 e di conseguenza c’è stato il mio tentativo ferragostano su queste pagine (2) di far riflettere i responsabili INFN (e sappiamo che qui qualcuno di loro ci legge) sull’opportunità di evitare una “Caporetto tragicomica per la ricerca italiana”. A supporto di quella mia richiesta avevo citato la deriva termica derivante dai risultati di un ridottissimo modello di quella cella, che avevo realizzato in pochi giorni, nei ritagli di tempo. Nella fretta ci ho infilato dentro un valore sballato della capacità termica dell’acciaio. Càpita. Ho subito riconosciuto ed ammesso quell’errore, l’ho ampiamente giustificato e mi sono scusato con chi me lo aveva fatto notare (3). Per me questa è l’unica zuccata, se vogliamo usare questo termine, della vicenda. L’inciampo ha suscitato la reazione indignata e scomposta di alcuni speranzosi della FF, che, reduci da anni di delusioni, hanno cercato, e cercano tuttora, di consolarsi con l’aglietto. Lasciamoli fare.

    Poi, se vuoi, si può discutere della plausibilità delle ipotesi formulate per imbastire un modello come il mio costituito da una manciata di parametri e del suo grado di attinenza con la realtà. Sicuramente è basso, ma è comunque più alto di quello del modello ad 1 solo parametro (coefficiente radiativo globale) utilizzato da Celani per stimare il calore emesso dal suo tubo e ricavarne l’errata convinzione che abbia prodotto calore in eccesso.

    E’ chiaro che un modello come quello che avevo frettolosamente concepito e proposto non può che essere qualitativo. Ed ha fornito dei risultati qualitativamente congruenti. La possibilità che i transitori termici di un sistema con bassa potenza ed alta capacità termica si prolunghino nel tempo per decine di ore è stata confermata proprio dall’esperimento di Mario Massa, se lo si interpreta correttamente (da 4 a 5). Gli stessi sperimentatori del MFMP hanno detto: “We know, so far, that the thing has a very long time constant of four or 5 hours.” (6). Tieni conto che si riferivano alla versione di cella verticale (quindi più distante da masse circostanti e con uno scambio convettivo molto maggiore) ed alimentata a 100 W (il doppio rispetto alla cella di Celani), tutti elementi che secondo me tendono a ridurre sensibilmente la costante di tempo.

    D’altronde è chiaro dai risultati MFMP che il transitorio termico di quelle celle non dura alcuni giorni, ma diverse settimane (7), anche se, da un certo punto in poi, la causa principale è la perdita di gas nella cella, il cui calo determina l’aumento delle T e quindi dell’apparente produzione di calore in eccesso. Inoltre i risultati sperimentali finora raccolti non hanno affatto escluso che una parte di questo incremento possa dipendere anche dall’inerzia termica della cella e delle masse circostanti.

    Adesso sappiamo con certezza che il mio modello andrebbe integrato per tener conto anche dell’effetto sullo scambio termico dovuto alla densità del gas. Ma ora, per fortuna, non c’è più bisogno di alcun modello, dato che i ragazzi del MFMP stanno sperimentando i veri fili, in celle vere, adeguatamente strumentate. Aspettiamo di conoscere le loro conclusioni. Sono sicuro che non ci sorprenderanno.

    Un caro saluto … (ahia!) vabbè, anche a chi tira palline da dietro la lavagna.

    (1) http://www.energeticambiente.it/sistemi-idrogeno-nikel/14748369-apparato-rossi-focardi-verita-o-bufala-secondo-volume-8.html#post119353053
    (2) https://fusionefredda.wordpress.com/2012/08/09/iwamura/#comment-10743
    (3) http://www.energeticambiente.it/sistemi-idrogeno-nikel/14748369-apparato-rossi-focardi-verita-o-bufala-secondo-volume-10.html#post119354595
    (4) https://fusionefredda.wordpress.com/2012/09/02/cella-infn/#comment-11199
    (5) https://fusionefredda.wordpress.com/2012/09/02/cella-infn/#comment-11386
    (6) http://www.quantumheat.org/index.php/follow/follow-2/202-encouraging-results
    (7) http://i.imgur.com/VT0V2PL.jpg

    • Camillo Franchini ha detto:

      @mW

      se il MFMP riesce a replicare, mi sa che dovrà ritrattare.

      Come si fa a considerare parte disinteressata e autorevole un gruppo di giovani che si riconosce sotto la sigla MFMP? E’ come chiedere a una mamma di dimostrare che il suo bambino è bello. Celani ha affidato il test dei suoi mammozi a Mastromatteo e al MFMP e a un terzo gruppo che non ricordo: siamo nel più sfacciato conflitto di interessi. Se i due gruppi bocciassero i mammozi, taglierebbero il ramo dell’albero su cui siedono. Davvero Celani le pensa tutte per farsi del male.
      Non credo che Ascoli ritratterà se MFMP riesce a replicare; non ci fa nemmeno caso, come chiunque altro.
      Guardate ragazzi che Ascoli è tosto come un caterpillar. Riesce sempre a esprimere il giudizio che tronca la discussione.

    • Cimpy ha detto:

      @Hermano Tobia : anziché “saltare a pie’ pari”, prova a leggere quanto scrive A65, ci sono almeno tre cose da imparare:
      1) la chiarezza espositiva: pure la Curva ha capito che non era il transitorio ma…la camera non stagna ( e da qui pare che la macchina sia stata demolita, altro che rigata!).
      2)il linguaggio pulito: niente insulti, per chi è capace di sostenere le sue tesi con la ragione
      3) l’umiltà di ammettere, dove è il caso, le proprie sviste. Per caso hai sentito Celani dire qualcosa sulla pressione nel suo accrocchio? O anche solo sulla ventilazione nel “suo” laboratorio?

      Mescal

      Ps: Caro Ascoli65, chiedo venia: miravo a Barbagianni, ma quello, con la scusa dell’ubiquità, non sa mai dove stia…
      Una hola per te da dietro la lavagna.

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Cimpy

        Una hola per te [Ascoli] da dietro la lavagna.

        Ascoli:

        Ho l’impressione, caro Camillo, che gira rigira la FF si sia fermata davanti ad una bella quercia spuntata proprio nel suo orticello.

        A parte l’orticello, mi sembra che quella quercia sia tu. Come fai a venire a conoscenza di tanti dettagli? Fai concorrenza a Oca sapiens che ha svelato la sorte di Carpinteri con mesi (mesi!) di anticipo.
        Cimpy ha giustamente messo in evidenza la tua chiarezza espositiva, banalmente dovuta al fatto che non sei novello sposo con tutti gli oneri che la carica comporta.

        • Ascoli65 ha detto:

          @Camillo,
          Come fai a venire a conoscenza di tanti dettagli?
          La fonte è la stessa per tutti noi: il web. La conoscenza dei dettagli è il rovescio della medaglia della limitatezza del campo di indagine.

          Mi spiego meglio. Non ti sarà certo sfuggito che il grosso dei documenti e dei commenti (favorevoli o critici) sulla FF, soprattutto dopo la demo di Bologna, abbia riguardato l’origine delle presunte prestazioni calorimetriche. Saprai che accanto a teorie abbastanza dignitose, sono fiorite una miriadi di ipotesi strampalate. Ecco, io quella parte l’ho saltata a piè pari. Non che non sia interessante discutere dei fondamenti della struttura della materia, di forze nucleari, di sezioni d’urto e quant’altro, ma, probabilmente anche a causa di mie carenze culturali, in mancanza di chiare evidenze della presenza di calore in eccesso, non mi sono mai interessato di approfondirne le cause. Ciò mi ha permesso di trascurare una buona parte del materiale pubblicato e di concentrare la mia attenzione sulla calorimetria.

          Il concentrarsi su un piccolo, anche se fondamentale, aspetto della faccenda, consente di cogliere di cogliere più facilmente qualche dettaglio in più. Ma ciò che ho detto è stato utile solo per quei pochi amici, qui da te e su EA, che hanno avuto la pazienza di sorbirsi i miei cavillosi argomenti. I veri believers non ne hanno mai tenuto conto e se tra le loro file c’è stata qualche defezione lo si deve soprattutto alle delusioni provocate dai tanti annunci mancati.

          Secondo me il vero game changer per quanto riguarda l’opinione mondiale sulla FF saranno proprio i risultati dei test condotti dallo HUGteam nell’ambito del MFMP. Come è stato annunciato a pag. 13 nella presentazione di TvH (1): “The Celani demo is considered to be one of the best, simplest, and most conclusive demos to date”. Ecco, per l’appunto, penso sia stato profetico.

          (1) http://www.slideshare.net/tylervan/lenr

    • mW ha detto:

      @Ascoli65,
      molto bene, il mio intervento era volto più che altro a farti sintetizzare, anche per me, ciò che era capitato.
      Diciamo che il transitorio era abbastanza breve (zuccata subito ammessa da te), mentre la famosa “natura impulsiva del fenomeno” era una boiata infame frutto dell’impianto di riscaldamento (zuccata colossale mai ammessa da chi doveva farlo).
      Poi salta fuori che la cella perde gas.
      Qualcuno ha per caso rettificato precedenti affermazioni alla luce di questo dettaglio?

      Ascoli, Sono riuscito a sintetizzare? Va bene?
      Sapevo che ti interessavi agli esperimenti del MFMP e ne avevi un buon concetto.
      Per questo ho scritto che se i loro esperimenti avessero replicato i risultati di Celani, non avresti esitato, correttamente, a prenderne atto (ed esultare insieme a noi).
      Per ora non è successo, ma non certo perchè stiamo gufando al fine di evitare il successo della replica.
      ciao,
      mW

      • Camillo Franchini ha detto:

        @mW
        @Ascoli65

        Per questo ho scritto che se i loro esperimenti avessero replicato i risultati di Celani, non avresti esitato, correttamente, a prenderne atto (ed esultare insieme a noi).

        Ma non vedete in che conflitto di interessi si trovano quei ragazzi? Perché credete che Celani si sia rivolto a loro e a Mastromatteo? Va bene che la buona creanza invita a concedere credito alla gente finché non dimostra di demeritarlo, ma qua si rasenta l’ingenuità. Se Celani non trovava tra i 5000 fisici 5000 del suo ambiente nessuno che facesse le misure, poteva rivolgersi all’Università più vicina, Roma o L’Aquila. Perché credete che non gli sia venuto in mente? Forse ci ha provato, ma si vergognavano. Sicuramente a Pisa non gli avrebbero dato retta.
        Tutti e due dietro la lavagna al posto di Cimpy, che viene reintegrato nel ruolo di bravo soggetto.

        • Cimpy ha detto:

          Tutti e due dietro la lavagna al posto di Cimpy

          No, A65 al posto mio no! Che poi mi ritira tutte le palline di carta…
          In effetti, pare ben dura che gli HUG possano qualcosa contro gli interessi di tutto il gruppo. Però non si può mai dire: esistono anche i masochisti della verità…

          Ecco, adesso posso tornare dietro la lavagna?

        • mW ha detto:

          Vado di buon grado dietro alla lavagna così dormo un po’.

      • Ascoli65 ha detto:

        @mW
        Sono riuscito a sintetizzare? Va bene?
        Sì, certo. Hai il dono della sintesi. Ringraziamo HT che ci ha dato lo spunto per ripercorrere le tappe e chiarire le posizioni, anche se si tratta sempre della vecchia storia della pagliuzza e della trave.
        Se non sbaglio, mi sembra che condividi anche il mio ottimismo sullo HUGteam. Dovessimo sbagliare, ci ritroviamo in bagno a fumare.

        Appello a Cimpy,
        capisco che vuoi farti perdonare per tutto ciò che mi arriva da dietro la lavagna, ma ti prego,
        basta con le ole. Mi imbarazzano. Sono già rosso come un peperone. E soprattutto, torna alle palline di carta, i gessetti fanno male.

        • Cimpy ha detto:

          Appello a Cimpy

          Che posso dire? obbedisco
          Presto, mw, Renato e gli altri 998: via gli striscioni, giù le vuvuzela e fermate la ola.

          almeno fino al prossimo gol…

        • mW ha detto:

          @Ascoli65,
          onestamente dello HUG team non so nulla, ma sono confidente nel tuo giudizio.
          Ho una buona base statistica su di te.
          Se poi ti sbagli, non mi arrabbierò certo con te, visto che ti ho lasciato fare tutto il lavoro di valutazione senza prendermi la briga di controllare nulla.
          Al massimo cercheremo anche di andarci a bere un cappuccino di nascosto al bar della scuola.

  22. Ascoli65 ha detto:

    @Camillo,
    hai scritto: Affidarsi ai ragazzi dell’MFMP… Non si poteva fare scelta più pelosa.
    Penso che sia opportuno fare un distinguo per quanto riguarda i “ragazzi dell’MFMP”, separare cioè la parte propagandistica, da quella sperimentale. Mi spiego meglio. Da quanto ho capito l’MFMP è un’associazione coordinata da gruppo di 7 persone di varia provenienza che si definiscono “facilitatori” (1). Tutti loro si dichiarano convinti dell’esistenza della FF e si prefiggono l’obbiettivo di dimostrare al mondo l’esistenza del “New Fire”, come lo chiamano loro.

    Tuttavia ci sono atteggiamenti e ruoli diversi. C’è chi, come Robert Greenyer, l’organizzatore del gruppo, è un imprenditore e prende per vero quello che i (suoi) scienziati di fiducia gli prospettano. C’è chi, come Tyler van Houwelingen, oltre ad essere anch’esso imprenditore è stato anche consulente finanziario e aggiorna dal luglio dell’anno scorso una interessante (ma fuorviante) presentazione (2) in cui ha condensato tutti i motivi per cui è consigliabile investire in FF e in cui si dà ampio risalto al contributo italiano alla causa. C’è infine anche chi, come Ryan Hunt, un chimico(!), si dedica alla parte sperimentale e quindi agli aspetti più concreti della faccenda. E’ su quest’ultimo, su suo padre Paul Hunt, proprietario della Hunt Utilities Group (HUG), e sui loro collaboratori che si concentra il mio interesse e la mia fiducia nell’esito di questa campagna di prove sul filo Celani. In realtà quando parlo di MFMP sottintendo, per quanto mi riguarda, lo HUGteam (3).

    Ecco cosa ha detto Paul Hunt, meno di una settimana fa (4): we have not yet thoroughly convinced ourselves that we are seeing excess energy. We have to be transparent about that.
    Detto da uno che in questa impresa sta investendo tanto tempo e denaro dall’agosto scorso, è una chiara manifestazione di equilibrio ed onestà intellettuale.

    Non si possono distaccare due dei 5000 fisici dell’INFN e dargli un mese di tempo per questa misura?
    Secondo me sarebbe una pessima iniziativa. Inutile per chi ritiene già, per ragioni di fondo ben più solide, che la FF, soprattutto quella di potenza, non esista. Inefficace a convincere i fanatici FF, dato che gli inevitabili esiti negativi solleverebbero solo una ridda di polemiche e sospetti malevoli. Per di più, chi è abituato a manipolare informazioni coglierebbe al balzo l’occasione per sottolineare ulteriormente l’interesse dell’istituto per la FF.

    Viceversa, per chi, come noi, è convinto che nel filo Celani, come negli altri miracolosi dispositivi FF elettroassistiti, l’unico effetto termico significativo è quello Joule, non poteva esserci scelta migliore dello HUGteam. Un gruppo formato da persone che oltre ad essere, almeno così li considero, competenti ed oneste, si dichiarano anche molto fiduciose nella realtà della FF e nel funzionamento del filo e operano sotto l’egida del MFMP, una garanzia per i FF di tutto il mondo.

    E’ vero, cercheranno in tutti i modi di estrarre calore in eccesso da quei fili, ma l’importante è che lo faranno senza barare ed alla fine di una long and winding road (4), non potranno che arrendersi all’evidenza contraria ed alle inesorabili leggi della fisica.

    Mi dispiace per la delusione che ne trarranno, ma sono convinto che per loro e per la loro piccola azienda sarà comunque un successo, soprattutto per le tecniche che stanno mettendo a punto di divulgazione e condivisione in diretta su internet dei dati sperimentali.

    Ho l’impressione, caro Camillo, che gira rigira la FF si sia fermata davanti ad una bella quercia spuntata proprio nel suo orticello.

    (1) http://www.quantumheat.org/index.php/facilitators
    (2) http://www.slideshare.net/tylervan/lenr
    (3) https://www.youtube.com/watch?v=26k3Cz3wW-8
    (4) http://www.quantumheat.org/index.php/follow/follow-2/224-the-kickstarter-pitch-help-us-get-the-message-right#comment-2583

  23. Camillo Franchini ha detto:

    @Ragazzi,

    La vicenda Celani continua. Per questo ho dovuto avviare un altro post intitolato “Celani 2”. Buona lettura e buona domenica.

  24. Camillo Franchini ha detto:

    @Andrea

    Nella foto si vede una piantina di tarassaco, spunta dall’asfalto (3-4 cm) dopo averlo rotto per poter emergere, ci sono migliaia di altri esempi simili..
    Se non ho capito male l’asfalto rotto è l’aumento di entropia.
    Ma l’energia necessaria a romperlo viene dalla chimica ma non dalla fotosintesi?
    Un semino di tarassaco in questo caso, non più grande di un quarto di una capocchia di spillo contiene tutta questa energia?
    Qualcuno lo può spiegare, grazie.

    Questa è una crudele pugnalata alla schiena di Mastromatteo, perché abbiamo insieme le due cose che servono al vivente e che lui nega possano coesistere: diminuzione di entropia del tarassaco, aumento di entropia dell’ambiente.
    A parte la battuta, la grandezza che si deve usare in questo caso non è l’entropia, ma l’energia. Dobbiamo chiederci se l’energia solare assorbita dalle foglie di tarassaco è sufficiente per fare crescere la pianta e per compiere il lavoro di sgarganare l’asfalto. Evidentemente sì. Sappiamo che le radici delle piante hanno la capacità di compiere lavoro espandendosi. Le piante delle dune hanno radici enormi e possenti rispetto alla parte aerea della pianta. Tutto il lavoro fatto dalla pianta per scavarsi una via sottoterra è fornito dalle radiazioni solari che la pianta assorbe.
    Circa la capocchia di spillo, anche il seme di un pioppo è grande quanto una capocchia di spillo;quelle capocchie di spillo contengono tutte le istruzioni che servono alla pianta per crescere. Anche questo aspetto è trattato dalla bioenergetica. Il Franklin M. Harold che ho più volte citato ha un capitolo dedicato a “The Flow of Information”.
    Qualche dubbio residuo? Allora legga qua:

    Living things require a continuous throughput of energy.
    For example, through photosynthesis, plants convert radi-
    ant energy from the sun, the primary energy source for life
    on Earth, to the chemical energy of carbohydrates and
    other organic substances.The plants, or the animals that eat
    them, then metabolize these substances to power such
    functions as the synthesis of biomolecules, the maintenance
    of concentration gradients, and the movement of muscles.
    These processes ultimately transform the energy to heat,
    which is dissipated to the environment. A considerable
    portion of the cellular biochemical apparatus must there-
    fore be devoted to the acquisition and utilization of energy.

    With a knowledge of thermodynamics we can determine
    whether a physical process is possible. Thermodynamics is
    therefore essential for understanding why macromolecules
    fold to their native conformations, how metabolic path-
    ways are designed, why molecules cross biological mem-
    branes, how muscles generate mechanical force, and so on.
    The list is endless.

    Da anni la scienza è in grado di rispondere ai problemi che turbano Ubaldo e che lo inducono periodicamente a trovare conforto in rete.

  25. Pingback: La fusione fredda targata ISCMNS-Unesco, parte III « Oggi Scienza

Lascia un commento