Jed Rothwell

Mario Massa scrive:
che fatica abbiamo fatto per dimostrare a Jed Rothwell che la sua misura calorimetrica sulla cella Mizuno era sbagliata: a un certo punto si è sentito costretto a ritirare il report, ma non ha mai ammesso il suo errore.
Non mi meraviglio; ho imparato a conoscere Jed Rothwell nel blog di Alan Smith. E’ certamente un personaggio singolare; è laureato in lingua e letteratura giapponese e curiosamente da anni si occupa di fusione fredda, raccogliendo con puntiglio benedettino tutto il materiale ff che riesce a trovare in rete. Ha messo in piedi una biblioteca personale, una sorta di banca dati ff. Possiede un temperamento drammatico. Nell’introduzione al trattatello di T. Mizuno Nuclear Transmutation, the Reality of Cold Fusion (1997) descrive in questo modo il laboratorio di Mizuno:
He does not mention that his own laboratory is the size of a broom closet and so crammed with equipment you can barely fit in the door. The roof leaks. A large sheet of blue plastic is suspended over the corner of the room, funneling the rain water down to a sink.
Forse Jed ha esagerato per ragioni letterarie; nel 1997 i Giapponesi avevano già ampiamente superato i disagi della sconfitta.
Jed descrive l’esperimento di Mizuno. A un certo punto:
The cell went out of control. Mizuno cooled it over 10 days by placing it in a large bucket of water.
Un bucket storico come la vasca dei pesci rossi di Via Panisperna.
Commento conclusivo di Jed:
It is a terrible shame that Mizuno did not call in a dozen other scientists to see and feel the hot cell. I would have set up a 24-hour vigil with graduate students and video cameras to observe the cell and measure the evaporated water carefully. This is one of history’s heartbreaking lost opportunities.
Effettivamente bisogna ammettere che quella dimenticanza è molto heartbreaking.
E’ evidente che JR ha tradotto incautamente il libro senza essere in grado di giudicarne il contenuto. E’ talmente zeppo di sciocchezze da imbarazzare.
Tre esempi:
Boron readily absorbs neutrons, so it is often used as a “moderator” to slow or to stop them… Cadmium is also used as a moderator.
Mizuno confonde la moderazione neutronica con la cattura.
This reaction [la cattura K] can also be caused by accelerating an electron outside of the atom and impacting it onto the atom with such a force that it penetrates to the nucleus and combines with a proton.
Più semplice di quello che si crede.
The hydrogen electrolysis reaction produces neutrons, which go into the nuclei of the cathode metal atoms, producing heavier elements.
Un modo molto economica per produrre neutroni e quindi trasmutazioni nucleari, secondo il titolo.
Volendo, si può continuare; forse vale la pena presentare una recensione in inglese di quel lavoro. Bisogna però aspettare la stagione delle piogge.
Vada per Mizuno, che può scrivere quello che vuole, ma Jed avrebbe potuto sentire un parere prima di pubblicare la sua traduzione in inglese, una lingua più diffusa del giapponese, pericolosa se male usata. Ma l’uomo è fatto così, appassionato e pronto a gettare il cuore oltre l’ostacolo. Una sorta di Passerini americano, entrambi letterati appassionati di scienza voodoo.
Senza Jed, Mizuno sarebbe noto solo ai frequentatori dei vari ICCF, alla stregua di Celani e Violante; con la traduzione del suo libro, indipendentemente dal contenuto, Jed ha lanciato Tadahiko Mizuno nel mondo dei tifosi ff. Una pesante responsabilità.

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172 risposte a Jed Rothwell

  1. CimPy ha detto:

    “Jed avrebbe potuto sentire un parere prima di pubblicare la sua traduzione in inglese”
    La fede, a quanto sembra, non necessita del parere di esperti di reazioni nucleari…

    (seguo)

    • Camillo Franchini ha detto:

      @CimPy

      La fede, a quanto sembra, non necessita del parere di esperti di reazioni nucleari…

      Gedeone ha impiegato cinque anni per ricredersi sui mamozi nickel/idrogeno. Ha dovuto aspettare verifiche sperimentai di ogni genere, citazioni in tribunale double face e chissà quali altre diavolerie. A questo punto il suo contributo alla chiarezza è stato pari a zero, genere “non capisco ma mi adeguo”.
      Se uno per sapere se un mamozio funziona deve farlo funzionare di persona stiamo freschi, non lo farebbe nemmeno Massa. Considerare superflue conoscenze nucleari preventive è da primitivi.

  2. Camillo Franchini ha detto:

    @CimPy

    Con le sole differenze di non essere amico d’infanzia di Levi, di non aver cambiato argomento, di essere per due millimetri più onesto e per un paio di metri più mona.

    Sarà per nazionalismo, ma preferisco di gran lunga il modello italiano, meno ambizioso, meno bombastico nella scrittura. Poco per volta Gedeone si è convinto di avere egli stesso competenze nucleari. Daniele non è mai arrivato a tanto; è stato solo di supporto ai suoi amici ff, ai quali ha prestato spazio nel suo blog. Arrivo anche a credere che le conoscenze nucleari ed elettrochimiche di Daniele siano sufficienti per impedirgli di tradurre in italiano il libro di Mizuno.
    “due millimetri più onesto”. Chi lo sa; a me Daniele non è mai sembrato disonesto, mi sembra solo appassionato come un poeta e altrettanto incompetente in qualsiasi materia scientifica. E’ anche vero che Daniele si è assunto una grossa responsabilità appoggiando l’omeopatia; Gedeone non se ne occupa.
    La parola onestà è troppo seria e pesante per essere usata in questo contesto. Mi ricorda Massa quando credeva di dare una mano a Focardi dicendo che l’uomo non fondeva a freddo, ma era onesto. Un modo insolito di giudicare un universitario.

  3. Solo di passaggio ha detto:

    Seguo (come sempre). Grazie

  4. Sandro75k ha detto:

    Ciao ragazzi,
    come va?
    La fusione fredda non produce calore in eccesso ma in compenso sembra fermare il tempo!

    Un abbraccio a tutti!

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Sandro
      Va bene, come vedi. In attesa del prossimo mamozio ff, cerchiamo di ingannare il tempo come possiamo.
      Nessun commento o suggerimento?
      Ciao

      • E.Laureti ha detto:

        @Franchini

        lo sai che non c’è e ci sarà nessun mamozio e che la fuf esiste ormai solo per quelli del club monomaniacale di cacciatori di bisonti volanti lampeggianti e quelli che invece dicono che non c’è un ekatzo di uno straekatzo di sperimentalmente dimostrabile e che bisognerebbe prima o poi farla “definitivamente” finita 🙂

        • Camillo Franchini ha detto:

          @E.Laureti

          bisognerebbe prima o poi farla “definitivamente” finita

          Siamo qui per accelerare la dipartita della creatura ormai vecchia. Come si fa con la mafia, bisogna far mancare i soldi per far mancare la gente. Bisognerebbe che i ff disponessero di laboratori come quello di Mizuno, coperti con un telo di plastica blu per proteggere il PC dalla pioggia.
          Se non ci fosse di mezzo la politica nessuno parlerebbe più di queste sciocchezze.

  5. Camillo Franchini ha detto:

    @ocasapiens
    Allan Widom si occupa di cose fantasiose, è una specie di Hagelstein.

    Fai clic per accedere a 9701251.pdf

    Decadimenti beta senza neutrini possono essere descritti, ma fin che non sono realizzati… è come la ff senza mamozi. Violare la conservazione del numero leptonico mi sembra troppo anche per Allan Widom.
    Come scrisse quell’esperto del DoE replicando a Hagelstein:
    “Being able to write down the equations does not imply physical justifications”
    Ariosto riuscì a portare Astolfo sulla luna, ma è poesia.

    • Johnny Walter ha detto:

      @Franchini
      Le dispiace consigliare ad ocasapiens maggiore prudenza nelle traduzioni ?
      Il suo “J’accuse” (più o meno fondato) potrebbe trasformarsi in un boomerang impietoso.

      hacking the atom

      “Vengono creati neutroni con momento angolare bassissimo”

    • E.Laureti ha detto:

      @Franchini

      bisogna far mancare i soldi per far mancare la gente

      come al solito centri l’essenza del problema…. anche se è un aspetto riprovevole del comporatmento umano.
      Mi spiego : da un lato ,con varie gradazioni, ci sono i fuf incompetenti e boccaloni pronti a trangugiare ogni kazzata fuf nuova o ristrutturata che si presenti accattivante … dall’altro gli eredi naturali del quinlan per i quali la verità scientifica è del tutto irrilevante e molesta rispetto alla prospettiva di $$$ che il mercato di kazzate fuf ha prodotto .
      In un epoca di truffe bancarie di vario tipo la fuf è in fondo un “derivato” di qualche fisico o pseudofisico che purtroppo non è stato premiato con il l’Ignobel 🙂

  6. Camillo Franchini ha detto:

    @Andrea Idini

    Widom Larsen deriva da una fondamentale incomprensione della natura della massa efficace, non solo non è sperimentalmente verificata …

    Abbiamo spesso ragionato in questo blog sul rapporto che deve esistere tra teoria ed esperimento.
    Sylvie scrive:
    non riescono a capire che un esperimento deve saggiare la validità o meno di un’ipotesi. Se è progettato per confermarla, è sbagliato in partenza.
    Un esperimento è sempre progettato per confermare un’ipotesi. In fisica esistono esempi storici. Cowan e Reines realizzarono un esperimento per dimostrare l’esistenza del neutrino, previsti in teoria. Rubbia e van der Meer realizzarono un esperimento per dimostrare l’esistenza dei bosoni vettori della forza debole, previsti dalla QED. Senza quell’esperimento la QED sarebbe rimasta “debole”.
    Anche l’esperimento di Michelson Morley fu progettato in positivo, dato che si voleva dimostrare l’esistenza di un etere immobile.
    Un esperimento non può essere progettato per negare un’ipotesi. Non si può progettare un esperimento che neghi la ff, un mamozio in negativo. Tutti gli esperimenti di quel tipo riuscirebbero, ma non dimostrerebbero niente.
    Il caso di WL è paradigmatico, ci riporta alla situazione di Pauli e Fermi. Hanno esposto le loro teorie; ora servono alcuni esperimenti robusti che le confermino. Tu stesso scrivi che non è sperimentalmente verificata. Per questo la posizione di Krivit è particolarmente debole. Respinte la F&P e la Piantelli/Focardi, che cosa gli resta per scrivere addirittura tre libri?
    Di Widom si trovano lavori con titoli sconcertanti:
    Neutrino-less Double Beta Decay with Composite Neutrinos.
    Tutta teoria. Se non presentano sperimentalmente un decadimento beta senza neutrini, qualsiasi studente può dire che viene violata la conservazione leptonica. Widom può permettersi una simile licenza?
    A me l’uscita di Krivit sembra la sparata finale di fuochi d’artificio alla festa patronale. Dopo di lui sarà solo il silenzio. Lo dico con dispiacere, perché ho avuto dei buoni rapporti con Steven.
    Saluti

    • Andrea ha detto:

      Double beta decay è una comune linea di ricerca, non c’è niente di male a perseguire linee di ricerca teoriche senza immediate applicazioni o verifiche sperimentali.

      Più che altro bisogna farlo bene, se uno fa una ricerca teorica che ignora completamente 100 anni di studi di fisica della materia e fisica nucleare deve ben spiegare perché ha deciso che il resto non era compatibile…

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Andrea

        Double beta decay è una comune linea di ricerca

        Non mi ha colpito il double beta decay, ma il neutrino-less.

        • Andrea ha detto:

          Neutrino-less double beta e’ una comune area di ricerca attuale. Esistono diversi esperimenti di tutto il mondo volti a ricercarla, Ocasapiens ha parlato di un progetto ERC di Catania volto a fornire materiale sulla materia (anche se non e’ chiarissimo).

          Fondalmente si tratta di capire se il neutrino e’ una particella di Majorana o di Dirac, ovvero se il neutrino e’ l’antiparticella di se stesso, oppure l’antineutrino e’ una particella completamente diversa.
          L’unica condizione necessaria sia che il neutrino in questione sia massivo, cosa che oramai sappiamo per certo (premio Nobel dell’ultimo anno), e proprio per questo motivo osservare un neutrinoless doppio beta e’ anche uno dei modi piu’ sicuri per stabilire la massa dei neutrini.

          Non ci sono note altre particelle elementari che siano o possano essere fermioni di Majorana, ma esistono fermioni di Majorana all’interno di superconduttori in particolari condizioni (e la teoria e’ stata sperimentalmente verificata).

          Comunque il doppio beta “neutrino-less” e’ una ipotesi perfettamente giustificata teoricamente e sperimentalmente approcciabile.

          E’ l’idea di neutrini “composti” a giungermi nuova, al massimo…

    • Xandros ha detto:

      @Franchini
      Buongiorno
      Le segnalo due articoli di Esiegel Ethan chiedendo un suo parere in merito

      From elementary particle to cold fusion fraud

      How small is an elementary particle?

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Xandros
        Grazie per la segnalazione.
        Dal primo articolo estraggo una considerazione con cui sono pienamente d’accordo:
        it is my experience that there is nothing a scientist can do to convince a true believer that cold fusion doesn’t work, that perpetual motion is impossible, or even that the Earth is not flat.
        I am convinced that nothing will convince you, since you would rather quote things you do not understand yourself than listen to the experts that do.

        Siegel risponde a un certo axil, personaggio che scrive da Alan Smith. Axil osserva:
        actions and public experiments that confirm or deny these results are required to convince the common folk.
        Come se la ricerca scientifica dovesse tenere conto del common folk come fosse un partito politico. Di questo passo si finirà per far decidere al popolo come destinare i fondi della ricerca, magari attraverso opportuni referendum, ai quali pochi sanno rinunciare.

  7. Camillo Franchini ha detto:

    @ocasapiens

    Cosa più grave, trovo, non riescono a capire che un esperimento deve saggiare la validità o meno di un’ipotesi. Se è progettato per confermarla, è sbagliato in partenza.

    Steven se n’è andato, ripasso all’italiano.

    Anch’io rientro nei ranghi.
    Credo che la posizione corretta da tenere riguardo ipotesi e sperimentazione sia l’applicazione del comune buon senso.
    Riferendoci alla ff di F&P, fu corretto procedere a una verifica delle loro affermazioni, almeno fino al momento in cui non risultarono presenti neutroni nella quantità prevista dal presunto sviluppo di calore.
    Si ebbe il sospetto di una truffa o almeno di una cattiva esecuzione di determinati esperimenti.
    Questo ci porta a una considerazione su quello che hai scritto.
    Se lo sperimentatore della F&P, dopo molti tentativi andati a male, come spesso capita durante la messa in funzione di un set sperimentale, riesce a produrre neutroni nella quantità attesa e riesce a descrivere l’esperimento nelle forme dovute, in modo che l’ esperimento sia ripetibile in ogni momento, da chiunque e ovunque, quel singolo esperimento positivo cancella i numerosi tentativi falliti che lo hanno preceduto.

    Se è progettato per confermarla, è sbagliato in partenza.

    Nemmeno per sogno. Basterebbe un singolo esito positivo universalmente riconosciuto per giustificare investimenti ff. Su questo dobbiamo essere onesti, come direbbe Mario. Basterebbe rintracciare una singola ff in EXFOR per giustificare una corsa mondiale alla ff. Per questo ho chiesto a Krivit se conosce una ff presente in EXFOR. Basterebbe una sola. Fino a quel momento tutti gli immani sforzi di Widom servono solo a Krivit. Se Widom non trova l’uomo che gli fa l’esperimento critico, di lui resterà traccia solo sul libro di Krivit e nel suo blog. Non è poco, ma bisogna che qualcuno compri il libro.
    Le banche dati sono estremamente rigorose nella selezione degli esperimenti e molto lasche nella archiviazione di considerazioni teoriche. Le considerazioni teoriche non fanno male a nessuno, si possono accogliere, sait on jamais.
    Chi frequenta le banche dati nucleari se ne sarà accorto.

  8. Camillo Franchini ha detto:

    @Andrea

    Comunque il doppio beta “neutrino-less” e’ una ipotesi perfettamente giustificata teoricamente e sperimentalmente approcciabile.

    Grazie per la precisazione. L’importante è che sia sperimentalmente approcciabile, altrimenti si rischia di rimanere delusi. La massa di pubblicazioni teoriche conservate nelle banche dati nucleari è impressionante. Anche la chimica teorica purtroppo soffre di gigantismo. Il Prof. Vincenzo Barone, appena nominato Direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa, è autore di oltre 700 pubblicazioni. Ha avuto anche il tempo di scrivere libri di divulgazione scientifica. Non essendo mai stato sperimentale è tutta chimica teorica.
    Oggi fare i teorici sembra essere di moda; non vorrei che Widom fosse un Hagelstein minore che si inventa una ff teorica.

  9. Camillo Franchini ha detto:

    @Andrea
    Molto professionali gli Americani: mi comunicano che tra il 24 ottobre e l’11 novembre riceverò “Hacking the Atom” che Krivit mi regala, forse sperando che diventi partigiano della ff à la WL.
    Krivit è certamente un abile raccoglitore di informazioni come Ocasapiens e Jed Rothwell, ma la sua affermazione che pubblicare un articolo peer reviewed è il solo modo corretto di contestare una pubblicazione con cui non si è d’accordo è allucinante. Se un singolo teorico pubblica 700 articoli in meno di quarant’anni di attività non riesci nemmeno a leggerli, altro che a contestarli. E’ possibile che anche Widom sia altrettanto produttivo.
    La storia della ff è singolare. Nasce sperimentalmente come botta di fortuna. Non si sviluppa sperimentalmente come ci si aspettava, ma provoca una alluvione di ipotesi su un fatto che nel frattempo è svanito. Ora restano le ipotesi, perché non esiste traccia di LENR in EXFOR. Esiste un curioso sfalsamento tra esperimenti e ipotesi.

  10. Camillo Franchini ha detto:

    @Giancarlo

    Un esperimento non può provare che una teoria è giusta, può solo provare che la previsione fatta sul risultato dell’esperimento è giusta. Può invece provare, senza dubbio alcuno, che la teoria è errata. Vedi sopra. Per cui la tua affermazione che non si fanno esperimenti in negativo mi pare un po’ azzardata.

    Confrontiamo questa tua affermazione con quest’altra espressa da un perito del DoE:
    It is impossible to prove a negative: that the cold fusion does not occur at any level.
    Le due affermazioni sono in netto contrasto, come puoi vedere da solo.
    Un esperimento non può provare che una teoria è giusta, può solo provare che la previsione fatta sul risultato dell’esperimento è giusta.
    Scorretto. Un esperimento può dimostrare che l’ipotesi che un certo fenomeno è nucleare semplicemente rilevando le “firme” nucleari che accompagnano l’esperimento. Non serve altro; è una condizione necessaria e sufficiente. E’ la ragione per cui pochissimi continuarono a occuparsi di F&P appena si seppe che la reazione non produceva neutroni. Questa informazione si poteva trovare presso i ff stessi; non era più necessario mettere a punto un esperimento, con spreco di ore/lavoro e di materiale.
    [Un esperimento] può invece provare, senza dubbio alcuno, che la teoria è errata.
    Adalberto Piazzoli non dimostrò che la F&P non avviene; fece solo sapere al pubblico che il suo esperimento non era riuscito a realizzarla. Un risultato di nessun rilievo pratico; infatti nessuno ha mai ricordato o citato il suo esperimento per negare la ff.
    E’ immaginabile che molti abbiano tentato la Ni-H. Il fallimento di quegli esperimenti non dimostra niente, perché si può concepire che una leggera modifica del set sperimentale possa capovolgere la situazione.
    Per questa ragione l’esperimento GSVIT con la massa ad alta capacità termica non dimostra niente, perché Rossi ha buon gioco a sostenere che quello è un vostro ruzzino che non ha niente a che fare con il suo.

    • Giancarlo ha detto:

      @Camillo

      Mi pare che tu sia in piena confusione.

      It is impossible to prove a negative: that the cold fusion does not occur at any level.
      Le due affermazioni sono in netto contrasto, come puoi vedere da solo.

      Le due affermazioni parlano di cose differenti. La mia si riferisce ad un esperimento conseguente ad una teoria, quella del perito del DoE, con cui sono pienamente d’accordo, parla di un fenomeno. Non si può dimostrare che un fenomeno non esista,
      I fenomeni e gli esperimenti sono categorie differenti. La cosa è stata sistemata logicamente con l’argomento della teiera celeste, non vedo perché se ne debba parlare ancora. E’ per me inconcepibile che una persona con il tuo curriculum non percepisca la differenza tra esperimento e fenomeno.

      Ora invece ti spiego quello che significa la mia frase, con un esempio terra terra così è più facile da capire.

      La teoria T22 di un celebre FF che, per non offendere nessun FF reale, chiameremo Goofy the CF Explorer, prevede che se io scaldo un filo di costantana lungo 20 cm a 122°C mentre proietto il primo film di Topolino, quello del 1928, su uno schermo 20×3 m questo (il filo, non lo schermo) emetta neutroni, firma inequivocabile di una reazione nucleare.

      L’esperimento è ben definito, lo svolgo e non c’è traccia di neutroni: questo è un esperimento in negativo, prova cioè che la teoria è falsa. Ovviamente non prova che la FF non esiste. Questa prova è impossibile.

      Ammettiamo invece che i neutroni si vedano ed abbiano caratteristiche tali da costituire inequivocabilmente la firma di una fusione nucleare. Questo ci dice che la teoria è vera?
      Assolutamente no, perché io sono tignoso e rifaccio l’esperimento senza proiettare il film di Topolino. I neutroni ci sono ancora: la FF è presente ma la T22 è errata. Occorre trovarne una più adeguata; specialmente se i neutroni sono presenti pure a 67°C in un filo lungo 17,8 cm.

      Spero ti sia chiaro. Ti invito a rileggere il tuo commento precedente e sottoporre a critica la sua consistenza logica. Nel tuo interesse.

  11. Camillo Franchini ha detto:

    @Giancarlo

    Mi pare che tu sia in piena confusione.

    L’uomo del DoE fa riferimento ai principi di conservazione che governano il mondo nucleare: è perfettamente possibile che ogni milione di anni due atomi di deuterio presenti in una boccetta di acqua pesante si urtino con l’energia necessaria per provocare la loro fusione. Non è possibile concepire un esperimento che escluda questa possibilità, che è cogente come tutte le leggi statistiche. Questo è il significato delle parole dell’uomo del DoE:
    It is impossible to prove a negative: that the cold fusion does not occur at any level.

    L’esperimento è ben definito, lo svolgo e non c’è traccia di neutroni: questo è un esperimento in negativo, prova cioè che la teoria è falsa. Ovviamente non prova che la FF non esiste. Questa prova è impossibile.

    Il tuo non è “un esperimento in negativo”, perché la produzione di neutroni potrebbe avvenire al tasso di un neutrone/secolo e tu non lo vedi. Prova casomai che la reazione non è di alcuna utilità pratica. La fusione fredda è possibile, niente impedisce agli atomi di deuterio contenuti nel reticolo del palladio di fondere. Alla velocità consentita.
    Un esperimento in negativo sarebbe dimostrare che la ff non avviene. Mettere in piedi un simile esperimento sarebbe un peccato contro lo Spirito Santo.
    I soli esperimenti scientificamente validi in ff sarebbero la ricerca delle funzioni di eccitazione delle varie reazioni proposte. I ff non ne hanno mai esibita una. Se scorri la produzione scientifica sulle reazioni nucleari, troverai sempre diagrammata la funzione di eccitazione relativamente all’interazione in esame, che non deve essere necessariamente una fusione. Le funzioni di eccitazione sono una trentina. Tutti gli sperimentali producono la loro, tranne i ff.

    prova cioè che la teoria è falsa

    Scusa se insisto, se non trovi neutroni non puoi affermare che la teoria è falsa. Puoi solo affermare che la loro produzione non è significativa nelle tue condizioni sperimentali. I negazionisti non affermano che la DD nelle condizioni sperimentali descritte da F&P non avvengono, affermano che le leggi statistiche sono sfavorevoli. Per questo i negazionisti come me riempiono i loro post di diagrammi di funzioni di eccitazione. In realtà non descrivono una “negazione” o una “impossibilità” ma una “improbabilità”. Ma questo era stato spiegato molte volte in interventi diversi, ormai dovrebbe essere chiaro a tutti. La negazione si riferisce alla reazione come viene descritta da F&P. Che io sappia, le negazioni fondamentali si riferiscono solo alla violazione dei principi di conservazione.
    Non so se lo GSVIT ha tentato qualche ff. Se non è riuscita, non potete esibire il risultato negativo, perché non ha alcuna capacità probatoria.
    L’ostacolo che devono affrontare i critici della ff è enorme, perché i ff sono consapevoli che possono secretare i loro processi, fare affidamento su polverine magiche che fanno avvenire reazioni di cui nessun barba al mondo può dire “non possono avvenire”.
    Ciao

    • Giancarlo ha detto:

      @Camillo

      It is impossible to prove a negative: that the cold fusion does not occur at any level.
      Esatto. Ma proprio non riesci a capire che la FF è un fenomeno e non un esperimento?

      FF= fenomeno
      Filo di Celani nelle sue condizioni sperimentali = esperimento

      Non si può provare che la FF non esista (e infatti esiste, una fusione al giorno in un litro di deuterio)

      Si può dimostrare che non esiste nelle condizioni di Celani: costantana con sviluppo apprezzabile di calore. Al MFMP lo hanno dimostrato. Nessun calore in eccesso per 200 giorni.

      Scusa se insisto, se non trovi neutroni non puoi affermare che la teoria è falsa.
      Certo che lo posso affermare: la T22 di Goofy the Explorer prevede che nelle condizioni sperimentali riportate nella teoria si vedano in media un miliardo di neutroni al secondo quando si usi un certo rivelatore calibrato in un certo modo eposto ad una certa distanza secondo una certa direzione relativa al DUT. Se ne vedo 1 ogni anno di neutrone la teoria T22 è falsa e il neutrone viene magari da un fenomeno spontaneo (effetto tunnel ad esempio) che è un’altra teoria e non la T22.

      Non so se lo GSVIT ha tentato qualche ff. Se non è riuscita, non potete esibire il risultato negativo, perché non ha alcuna capacità probatoria.

      Quando deciderò di parlare a nome di GSVIT ti avviserò prima. Per il momento è solo Giancarlone che parla, anche se credo che gli altri non avrebbero esitazione a schierarsi.

      NON ESISTONO ESPERIMENTI CHE POSSANO PROVARE CHE LA FF FREDDA NON ESISTE.

      ESISTONO ESPERIMENTI CHE POSSONO PROVARE CHE LA FF DI SRIVASTAVA E CIRILLO IN CELLA MIZUNO NON ESISTE: CHIEDERE A GR CHE NE HA FATTO UNO

      Non ho più parole per spiegartelo meglio.

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Giancarlo

        ESISTONO ESPERIMENTI CHE POSSONO PROVARE CHE LA FF DI SRIVASTAVA E CIRILLO IN CELLA MIZUNO NON ESISTE: CHIEDERE A GR CHE NE HA FATTO UNO

        E’ stato un esperimento perfettamente inutile, giusto un passatempo. GR (chi è?) ha dimostrato che la velocità delle reazioni è insufficiente per produrre calore e trasmutazioni: lo sa qualsiasi studente stando seduto alla scrivania. Davvero non capisco questo scrupolo di sottoporre a verifica le rivendicazioni dei ff. Si lasci a loro la fatica di produrre buoni articoli e mamozi funzionanti. Lasciamo che si annodino da soli a loro spese.
        Su scala micro la ff funziona, ai tassi che sono stati rilevati sperimentalmente e che sono minuziosamente e sistematicamente riportati per ogni reazione; è sulla scala macroscopica che salta tutto. Noi siamo interessati ai mamozi, prima di tutto quello che scaldava a Bondeno.
        Troppi soldi in libertà, troppo tempo libero.

  12. Camillo Franchini ha detto:

    @Giancarlo
    Questa non l’ho capita bene. Adalberto Piazzoli:
    nello studio di fenomeni sconosciuti, ancorché esistenti, le conferme e le smentite non hanno lo stesso valore veritativo.
    Se si premette che un fenomeno sia esistente (nella fattispecie la ff di F&P), non servono conferme.
    Se si cerca l’esistenza di un fenomeno, solo esperimenti con esito positivo hanno significato; quelli con esito negativo servono a nulla.
    Se io fotografo un draghetto in cantina, il draghetto esiste anche se mio nipote non riesce mai a fotografarlo. Riuscire fotografare il draghetto ha un significato diverso che non riuscire a fotografarlo.
    AP si è salvato solo mettendo in evidenza che “le conferme e le smentite non hanno lo stesso valore veritativo”. Lo credo bene, credo si sappia da sempre. Non si tratta di cherry picking come forse ritengono da ocasapiens.

    • CimPy ha detto:

      “Se io fotografo un draghetto in cantina, il draghetto esiste anche se mio nipote non riesce mai a fotografarlo. Riuscire fotografare il draghetto ha un significato diverso che non riuscire a fotografarlo”

      Specie quando l’unico che riesce a fotografarlo in quella cantina è contemporaneamente:
      1)l’unico che può entrare in quella cantina (tutti gli altri possono solo sostare al primo piano e guardare da un monitor delle registrazioni di foto del giorno prima)
      2)un praticone di mastering delle immagini
      3)un imbroglione riconosciuto come tale (magari anche ex galeotto per frodi varie) o anche solo uno che campa da una vita vendendo lucciole per lanterne o uno che si è associato al primo e vuol passare per terza parte indipendente quando è stipendiato da quello.

      La foto c’è:

      dunque il drago è autentico?

      • Camillo Franchini ha detto:

        @CimPy

        dunque il drago è autentico?

        Mi costringe a spiegare la metafora.
        Se la pila di Volta funziona, non serve costruire mille pile che non funzionano per contestare il funzionamento della pila di Volta.
        E’ quello che voleva dire Piazzoli con le parole: “le conferme e le smentite non hanno lo stesso valore veritativo”.
        Ho scelto il draghetto come immagine di una scoperta fuori dell’ordinario e imprevista, come apparve la F&P. Purtroppo rimase un draghetto fantastico.

        • CimPy ha detto:

          “Se la pila di Volta funziona, non serve costruire mille pile che non funzionano per contestare il funzionamento della pila di Volta.
          E’ quello che voleva dire Piazzoli “

          Quel che dice Gancarlo, invece, è che se la pila di Volta funziona, non è che funziona solo a Volta: chiunque, date le specifiche, abile a costruirla lo può dimostrare.

          Se nessun ci riuscisse a parte Volta. qualche dubbio sul fatto che non sia un trucco da baraccone può ben sorgere. O è capace solo Volta, e solo a patto che nessun terzo miscredente misuri?

        • CimPy ha detto:

          Moreover:
          Se viene enunciata la teoria X, da cui discendesse che X+Y ha da essere 42, provando che X+Y= 27 si dimostrerebbe che la teoria non è corretta.

          Gli esperimenti che non confermano una teoria pongono in dubbio la stessa che, quantomeno, non è esaustiva e va riformulata per comprendere “le eccezioni”. Se poi “le eccezioni” son la norma, forse è il caso di abbandonare quella teoria.

          Credo si impari tra la quinta elementare e la prima media.

  13. Camillo Franchini ha detto:

    @CimPy

    Quel che dice Gancarlo, invece, è che se la pila di Volta funziona, non è che funziona solo a Volta: chiunque, date le specifiche, abile a costruirla lo può dimostrare.

    Non lo dice solo Giancarlo, lo dicono tutti.
    Ragionare su scoperte che funzionano è facile per tutti. Io mi ricordo la rapidità con cui si passò dal maser al laser e alle applicazioni del laser. Un rush scientifico.
    Il problema è che Giancarlo afferma in cubitali:
    ESISTONO ESPERIMENTI CHE POSSONO PROVARE CHE LA FF DI SRIVASTAVA E CIRILLO IN CELLA MIZUNO NON ESISTE: CHIEDERE A GR CHE NE HA FATTO UNO.
    Non ci vuole molto ingegno a mettere in piedi un esperimento quando si sa che Srivastava, Cirillo, Mizuno non hanno cavato un ragno dal buco e che, in base alla scienza nota, non potevano cavare tale ragno dal buco. E’ andare in cerca di una gloria facile. Se è per scrivere un articolo va bene, tanto va nel mucchio e serve per la carriera.

    • CimPy ha detto:

      “quando si sa che Srivastava, Cirillo, Mizuno non hanno cavato un ragno dal buco”
      e che quindi non solo non c’è alcuna conferma a quel che sostengono, ma soprattutto quel che sostengono può essere dimostrato non corretto sperimentalmente – e cioè dimostrando che la loro “ricetta” era una spiegazione inconsistente di un fenomeno banale ovvero che le misurazioni fatte non erano corrette e quindi la teoria da loro proposta era inconsistente rispetto ai dati da loro stessi raccolti.

      • Camillo Franchini ha detto:

        @CimPy

        quel che sostengono può essere dimostrato non corretto sperimentalmente

        Attenzione che a ragionare come fa Lei può venire la tentazione di mettersi a sperimentare su rivendicazioni strampalate. Io lascerei stare quello che fanno gli altri; tocca a loro dimostrare quanto sono bravi. Perché andare a rompere le scatole a Srivastava e Cirillo? Mi sembra un atteggiamento poliziesco.
        I vari TPR di Rossi sono stati solo una pratica dilatoria, non hanno rappresentato un controllo indipendente del mamozio. Chi si è prestato lo ha fatto su cachet. A Rossi conviene dilatare i tempi e lo fa con i mezzi di volta in volta più efficaci.
        Come Srivastava e Cirilllo, anche Rossi dovrebbe essere lasciato lavorare in pace in America. E’ il nostro agente a Miami. Quando non si occuperà più di mamozi lo rimpiangeremo. Spero che invii qualche milione di dollari ai parenti che ha lasciato in Italia.

  14. Camillo Franchini ha detto:

    @CimPy

    Gli esperimenti che non confermano una teoria pongono in dubbio la stessa che, quantomeno, non è esaustiva e va riformulata per comprendere “le eccezioni”.

    Stiamo nel concreto.
    Molto impegno fu profuso per dimostrare l’esistenza del neutrino. Immagino che molti esperimenti siano falliti prima di arrivare a Cowan e Reines. Non aveva senso smettere di cercare prima del 1956; non aveva senso continuare a cercare dopo il 1956. Le ricerche successive servirono solo a consolidare le conoscenze sul neutrino. Funziona sempre così.
    Ma mi sembra che Lei abbia ragione. I risultati di qualsiasi esperimento ben condotto producono un arricchimento delle conoscenze.

  15. Claudio ha detto:

    Questo è senz’altro da girare agli esperti di fisica amici del padrone di casa:

    Fai clic per accedere a ITER_en.pdf

  16. Giancarlo ha detto:

    @Camillo

    nello studio di fenomeni sconosciuti, ancorché esistenti, le conferme e le smentite non hanno lo stesso valore veritativo.

    Sono perfettamente d’accordo con l’autore e con te. Cimpy ha introdotto un po’ di confusione. Stiamo parlando di fenomeni ed esperimenti seri, quindi se qualcuno dice che c’è un draghetto rosa in cantina perché lo ha visto con un LED blu dobbiamo credergli.

    A questo punto mi pare abbiamo sistemato la questione:

    1) un esperimento può definire un fenomeno ma NON può dimostrare l’inesistenza dello stesso
    2) un esperimento può falsificare una teoria (o parte di) ma non ci dirà mai che la teoria è esatta. Al massimo che è plausibile (rafforzamento dell’aspettativa positiva su quella teoria).

    Per il punto 2) la recente rivelazione delle onde gravitazionali rafforza la teoria della Relatività Generale ma non ne assicura la validità assoluta. Se la storia insegna qualcosa occorre essere molto cauti. Se tra 50 anni non avranno ancora rivelato la materia oscura saranno guai per la GR e la gravitazione universale.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Giancarlo

      se qualcuno dice che c’è un draghetto rosa in cantina perché lo ha visto con un LED blu dobbiamo credergli.

      Dopo un rapido scambio di opinioni, possiamo dire di essere d’accordo su tutto.
      Credo sia nell’interesse di noi debunker alla buona far capire che tutte le informazioni fornite dalle funzioni di eccitazione ci impediscono di considerare le ff uno strumento utile per produrre energia utile all’umanità. Dobbiamo anche informare che le funzioni di eccitazione sono oggetto di studio da quando l’energia nucleare è diventata di interesse militare, quindi sono studiatissime. Sapere se si poteva costruire una bomba era piuttosto importante a quei tempi, come ai nostri tempi sapere se l’energia nucleare può essere sfruttata a fini pacifici. La strada è sempre la stessa, non si inventano scorciatoie. Magari fosse possibile.
      Sperare di impostare reazioni nucleari senza partire dalle loro funzioni di eccitazione è arroganza intellettuale… o banale ignoranza.
      Ciao

    • E.Laureti ha detto:

      @Giancarlo
      Se tra 50 anni non avranno ancora rivelato la materia oscura saranno guai per la GR e la gravitazione universale.

      roftl passerà una generazione e mezza almeno… .. e morta una teoria (leggasi cazzata) se ne vara un altra con pompa mediatica (è l’autoconsistenza 🙂 ) .
      Mi puoi dire tu se c’è una qualche possibilità che chi la pensa diversamente possa provare “SPERIMENTALMENTE” che il bUsone W doppio è una ca*ata pazzesca….
      voglio dire che la verifica sperimentale è proibita “ad un certo livello” a chi la pensa diversamente dal coro mediatico…. quinci e quindi per salvare i già nobelizzati insieme alle teorie standard si inventeranno un altra oscurità che oscurerà la precedente 🙂

      • Camillo Franchini ha detto:

        @E.Laureti

        voglio dire che la verifica sperimentale è proibita “ad un certo livello” a chi la pensa diversamente dal coro mediatico….

        Io credo che l’esistenza del debolone sia stata confermata sperimentalmente una quantità di volte dopo Rubbia. Trovata una strada è facile ripercorrerla. Forse Idini ci può dire se l’esistenza del debolone è pacifica come quella dell’elettrone. Io credevo di sì, ma le sorprese non mancano mai.

      • Camillo Franchini ha detto:

        @E.Laureti

        voglio dire che la verifica sperimentale è proibita “ad un certo livello” a chi la pensa diversamente dal coro mediatico.

        La verifica sperimentale della non esistenza dei deboloni? E’ come sperare che a quel livello di energia non si trova più il picco che ha fatto stappare lo champagne a Rubbia e Van der Meer. Su questo siamo tutti d’accordo: è metodologicamente scorretto progettare un esperimento in negativo.
        A volte gli sperimentali sono buffi: credo che Alan Smith stia tentando da anni di riprodurre il mamozio di Focardi/Rossi; naturalmente non gli funziona ma, essendo convinto di sbagliare ricetta di poco, non smetterà mai come un giocatore compulsivo. Gedeone ha pronta una 24 ore attrezzata per fare misure calorimetriche, nel caso ci sia bisogno di lui. Era pronto a volare a Bologna. A volte la mancanza di risultati serve da stimolo. Immagino che sia la condizione di ff marginali come Mondaini e Abundo. Una parvenza di successo iniziale gli dà la carica per anni. Deve essere una vitaccia.

        • E.Laureti ha detto:

          @Franchini

          La verifica sperimentale della non esistenza dei deboloni? E’ come sperare che a quel livello di energia non si trova più il picco che ha fatto stappare lo champagne a Rubbia e Van der Meer. Su questo siamo tutti d’accordo: è metodologicamente scorretto progettare un esperimento in negativo.

          mi riferivo ad un principio puramente quantitativo cioè se ad un certo numero di persone scientificamente preparate può essere data la possibilità di verificare che i mamozi by Rossi sono fuffa allo stato puro non può essere possibile per i costi riverificare che i successi nella fisica delle alte energie che vanno per la maggiore sono esattamente successi.
          A nessuno sfugge che Iter è sul campo di battaglia da tempi precedenti la fuf (mi pare!) e che ha ottenuto dei successi … ma manca quello che serve per stappare la bottiglia cioè la durata stabile (per quello che ne so!) . Per convergere…. perché la fisica delle particelle non si dedica tutta a questo unico vero problema per il bene dell’umanità invece di disperdere le risorse in altre vie?
          Non dico che le altre vie di conoscenza al Cern di Ginevra non servono a niente … ma ci saranno pure delle priorità.
          E poi l’origine di questa riflessione disarticolata per colpa mia i.e. la materia cosiddetta “oscura”.
          Per chiudere mi riallaccio a quello che pensano alcuni fisici probabilmente larga minoranza : ovvero quella di non annoverare la cosmologia tra le scienze esatte ma considerarla appunto una scienza di confine più relazionata con la metafisica che con la fisica.
          Per concludere una cosa che non centra quasi nulla. Ti seguo molto poco in questi ultimi tempi … come scusa posso solo dire che il mio più ampio lab (con il pendolo balistico alto) era ed è (grazie al cielo!) in una delle frazioni di Amatrice. Qui relativamente a Nova Astronautica n.149 ci sono delle info http://www.asps.it/vol36.htm.
          Non so quando potrà tutto essere nuovamente operativo.

          Saluti

    • mario massa ha detto:

      “Cimpy ha introdotto un po’ di confusione.”

      Secondo me Cimpy sosteneva semplicemente che se ripeti un esperimento che ha rivelato l’esistenza di un draghetto rosa e individui i motivi per cui puoi vedere quel draghetto anche se in realtà non c’è, puoi affermare che l’esistenza del draghetto rosa non solo non è confermata, ma con ogni probabilità è solo frutto di errore.
      Anche il neutrino superluminale potrebbe ancora esistere, ma dopo aver trovato l’errore nell’esperimento che pensava di averlo evidenziato, non mi pare razionale sostenerne la possibile esistenza.

      • CimPy ha detto:

        “se ripeti un esperimento che ha rivelato l’esistenza di un draghetto rosa e individui i motivi per cui puoi vedere quel draghetto anche se in realtà non c’è, puoi affermare che l’esistenza del draghetto rosa non solo non è confermata, ma con ogni probabilità è solo frutto di errore.”

        Tu si che mi capisci, nonostante i miei evidenti difetti di espressione…

        🙂

      • Camillo Franchini ha detto:

        @mario massa

        anche se in realtà non c’è

        Come fai a dire che non c’è se esibisco la sua fotografia? Tu dici: i draghetti non esistono, quindi non puoi averli fotografati. Puoi dirlo solo se ti appelli alla Generally Accepted Science, che vogliamo tenere da parte in quanto sperimentali. Infatti, per evitare che qualcuno scriva che sono solo un teorico, ho messo in evidenza che le funzioni di eccitazione sono squisitamente sperimentali. Voglio mantenermi sul piano scelto da tutti. Solo così sono autorizzato a dubitare della capacità sperimentale dei ff. In realtà dubito anche della loro onestà intellettuale; sono convinto che sia gente in cerca di soldi di Stato e di facile notorietà.

        • mario massa ha detto:

          @Camillo
          “Come fai a dire che non c’è se esibisco la sua fotografia?”

          Anche se fotografo lo schermo di questo computer su cui appare l’immagine di Minnie di cui va pazza la mia nipotina più piccola posso dire di avere fotografato Minnie. Ma se spiego come funzionano il computer e lo schermo, dimostrando che con essi posso far vedere Minnie anche se in realtà non c’è, mi pare di aver dimostrato che la frase “Esiste Minnie! Guardate ho una foto” è falsa senza dover discutere i motivi teorici per cui una topolina coi tacchi a spillo che parla non può esistere. Poi qualcuno potrà dire:”OK, in quel caso era falso, ma Minnie potrebbe esistere davvero a Topolinia”. A questa obiezione, ti do ragione, si può rispondere solo con motivazioni teoriche.

  17. Camillo Franchini ha detto:

    @gdvr

    ci hai nascosto una laurea in Linguistica fin ad ora?

    Abbiamo deciso di darci del tu? Io non sono d’accordo.

  18. Camillo Franchini ha detto:

    @E.Laureti

    perché la fisica delle particelle non si dedica tutta a questo unico vero problema per il bene dell’umanità invece di disperdere le risorse in altre vie?
    Non dico che le altre vie di conoscenza al Cern di Ginevra non servono a niente … ma ci saranno pure delle priorità.

    Il CERN (in realtà enti meno importanti) ha fornito informazioni sulla reazione DT. Per esempio hanno fornito la funzione di eccitazione:

    x4splotzvd2

    R.E.Brown, N.Jarmie, G.M.Hale
    Fusion-Energy Reaction 3H(d,α)n at Low Energies
    Physical Review, Part C, Nuclear Physics; Vol.35, p.1999 (1987)

    Reazione easy going, come vedi.
    Tocca agli ingegneri inventare la macchina dove la reazione può avvenire in forma controllata e a un tasso sufficientemente elevato da ricavarne energia utile.
    Secondo me le informazioni che il CERN può ancora fornire a ITER sono rimaste poche, se non nessuna. Il CERN ha già ampiamente dato; ora tocca agli ingegneri.
    Il primo articolo sulla DT registrato in EXFOR è del 1951:

    D.L.Allan, M.J.Poole
    Experiments on the reaction T(d,n)4He
    Proc. Royal Society (London), Series A; Vol.204, p.488, 1951

    Saluti

    • E.Laureti ha detto:

      @Franchini

      Reazione easy going, come vedi.
      Tocca agli ingegneri inventare la macchina dove la reazione può avvenire in forma controllata e a un tasso sufficientemente elevato da ricavarne energia utile.

      anche se ho fatto una tesi di laurea nuclearista ho abbandonato l’interesse su questa roba da molto tempo…. però però una domanda da sprovveduto e incompetente che metido da tempo è la seguente …. quanta è la massa del materiale DT coinvolta nella reazione nelle loro macchine?
      Perché vado a pensare alla quantità di massa coinvolta ?
      Perché un modo per aumentare alcune temperature da innesco è concentrarsi sulla coda della gaussiana dove le temperature sono più alte … e un modo sarebbe imitare in modo molto ma molto più modesto quello in cui il sole dimostra di non avere affatto problemi cioè la quantità di materia. In pratica mi chiedo….. non è che basterebbe confinare a temperature medie magari più basse più plasma che meno plasma a temperature più alte? Bene … l’ho sparata e non ci penso più. 🙂

      • Camillo Franchini ha detto:

        @E.Laureti

        imitare in modo molto ma molto più modesto quello in cui il sole dimostra di non avere affatto problemi cioè la quantità di materia.

        Giustissimo, il Sole realizza una reazione debole proprio perché è grosso.
        “The sun burns 5.3 x 10^16 kg/d of its hydrogen into alpha particles”, poco, se paragonato alla sua massa di 1,9891 x 10^30 kg.
        Nel caso delle macchine, non si tratta solo di quantità di reattivo, ma di averlo nella densità necessaria.

  19. Camillo Franchini ha detto:

    il mio più ampio lab (con il pendolo balistico alto) era ed è (grazie al cielo!) in una delle frazioni di Amatrice.

    Non so quando potrà tutto essere nuovamente operativo.

    Mi dispiace; mi pare di capire che hai avuto danni, anche se non è crollato niente. Ascoli65 non ci ha fatto sapere niente. Speriamo bene.

    • E.Laureti ha detto:

      @Franchini

      Mi dispiace; mi pare di capire che hai avuto danni, anche se non è crollato niente.

      i conci di arenaria (colonnine) di una finestra sono in posizione precaria: crollerebbero se non trattenuti da ostacolo esterno. A parte questo e qualche pietra (non cementata) caduta e calcinacci , danni non ne ho visti. Cmq i vigili del fuoco mi debbono dare l’agibilità dopo aver rimosso il materiale pericolante e il sottoscritto provveduto a riparare il riparabile come possibile. Ho scaricato dalle rete i moduli per “terremotati” per le richieste di assistenza (secondo la relativa tipologia) … i dettagli dei moduli sono un incubo … dovrò compilarli con loro … e dato che c’è chi sta veramente molto peggio di me perchè vive la i miei problemi saranno gli ultimi ad essere affrontati. Nel link che ti mandato prima http://www.asps.it/vol36.htm … nella parte Nova Astronautica n.149 ci sono altri dettagli

      Saluti

  20. Camillo Franchini ha detto:

    @mario massa

    A questa obiezione, ti do ragione, si può rispondere solo con motivazioni teoriche.

    Ho sempre evitato come la peste le motivazioni teoriche, che pure possono essere trovate nei trattati di chimica, nelle banche dati tipo NSR e soprattutto in arXiv; mi darai atto che ho sempre fatto riferimento esclusivamente su EXFOR, Experimental Nuclear Reaction Data. Rispondere agli sperimentali con motivazioni teoriche sarebbe metodologicamente inefficace. Se uno mi dice che ha fotografato un draghetto non posso dirgli che non è vero perché i draghetti non esistono e che esistono trucchi ottici per fotografarli: mi prende giustamente a pedate. Questo bisogna farlo a capire anche a CimPy, che si fida più di te che di me.

    • CimPy ha detto:

      “Questo bisogna farlo a capire anche a CimPy, che si fida più di te che di me”

      Veramente, io mi fido più di Randi.
      (Comunque anche di Massa, Giancarlo, Franco e, sul tema dei draghi, del 100% dei biologi e dei naturalisti)

      • Camillo Franchini ha detto:

        @CimPy

        Comunque anche di Massa, Giancarlo, Franco.

        A parte che non conosco Franco, mi pare che nella terna che ha elencato non ci siano nucleari; visto che ci occupiamo di fusione fredda, resto alquanto perplesso. A meno che Lei e Franco siate ingegneri: solidarietà di categoria? Allora dovrebbe metterci anche HT.

        • CimPy ha detto:

          “non conosco Franco”
          Sì, lo conosce (via web), ma non importa se non ha capito chi è – in fondo ha ragione: non è un “nucleare”.
          Strano che no creda a Rossi lo stesso?

      • Camillo Franchini ha detto:

        @CimPy

        sul tema dei draghi, del 100% dei biologi e dei naturalisti

        Quindi a chi Le dice di avere ottenuto una ff Lei risponde che non può essere vero perché i sapienti lo escludono? Non credo che il Suo interlocutore resterebbe molto impressionato.

        • CimPy ha detto:

          “Quindi a chi Le dice di avere ottenuto una ff Lei risponde che non può essere vero perché i sapienti lo escludono? “

          No, gli rispondo così:
          “La sola condizione è che sia riproducibile in altri laboratori e da altre persone” non fusioniste (cioè colluse), o a stipendio dei millantatori.

  21. Camillo Franchini ha detto:

    @mario massa

    A questa obiezione, ti do ragione, si può rispondere solo con motivazioni teoriche.

    Il rovescio della medaglia è che non si può organizzare un esperimento che stabilisca che la ff non esiste, dato che nessun principio di conservazione la proibisce. Poiché che non esistono né un esperimento cruciale né un richiamo teorico, la ff deve essere affrontata in altro modo. EXFOR si pronuncia su ogni reazione nucleare. Se qualcuno è convinto di avere trovato il modo di moltiplicare di un fattore 5 il valore della sezione d’urto a una certa energia riportata su EXFOR, deve preoccuparsi di fornire una dimostrazione e una descrizione adeguate, altrimenti i dati riportati in EXFOR devono essere considerati validi. Notare che in EXFOR la stessa reazione è descritta in tempi diversi in decine di articoli; è dura contestarli uno per uno. In blocco sono un bastione insuperabile.
    Avrai notato che il modo per far passare la ff esiste: ignorare l’esistenza di EXFOR.
    Jed Rothwell, il sommo sacerdote ff, lo ignora da sempre.

    • mario massa ha detto:

      @Camillo
      Va bene EXFOR, ma non ho capito cosa rispondi al fusionista che dice:”Quelle sono reazioni ottenute all’acceleratore. Le mie avvengono in un reticolo per cui le sezioni d’urto non sono confrontabili tanto è vero che secondo Preparata la reazione che avviene all’interno del palladio è proprio quella meno probabile in acceleratore e la De Ninno trova l’elio4″. Come fa quel fusionista a scrivere su EXFOR ciò che dice di avere ottenuto?

      • Camillo Franchini ha detto:

        @mario massa

        Quelle sono reazioni ottenute all’acceleratore.

        Le reazioni nucleari note sono ottenute in acceleratore o in reattore nucleare. Se quel signore è riuscito a produrre reazioni nucleari in altre condizioni sperimentali deve solo segnalarlo. EXFOR archivia tutte le reazioni nucleari, nessuna esclusa. La sola condizione è che sia riproducibile in altri laboratori e da altre persone. Non so se hai interrogato EXFOR su una reazione nucleare: c’è almeno una paginata di ricercatori che l’hanno studiata in condizioni sperimentali diverse e in tempi diversi. Proprio questa mattina ho riportato un lavoro del 1951 e uno del 1987 sulla DT.
        Se quel signore riesce a ottenere altrettanto, sarà presente in EXFOR.
        Una reazione fredda sarebbe una leccornia che non sfuggirebbe all’attenzione generale.
        EXFOR non ha per statuto che le reazioni nucleari debbano avvenire in acceleratore o in reattore a fissione; poiché a oggi non si conoscono reazioni ottenute in ambienti diversi, si può avere questa impressione. Forse le muoniche, ma non lo ho trovate, forse perché non ho spinto l’interrogazione, dato che non sono personalmente interessato.
        Se qualcuno ha un po’ di tempo e passione potrebbe cercare.

  22. Ascoli65 ha detto:

    Clamorose novità dall’ICCF20, in Giappone (1):
    “Pour améliorer le rendement, il fait jusqu’à 41 nœuds sur le fil de constantan. Dans ce cas-là, un excès de chaleur de 25 Watts a été mesuré.”
    Niente male: ben quasi mezzo watt a nodo!
    Congratulazioni all’INFN-LNF.

    (1) http://blogde-jeanpaulbiberian.blogspot.it/2016/10/lundi-3-octobre-premier-jour-de-iccf20.html

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Ascoli65

      Quindi Celani è riuscito a farsi spedire in Giappone. Poi protestano perché mancano soldi per la ricerca.
      Si sa come vanno le cose al DoD? Speriamo che non ci facciano aspettare come Rossi.

      • Ascoli65 ha detto:

        @ Camillo,
        Quindi Celani è riuscito a farsi spedire in Giappone. Poi protestano perché mancano soldi per la ricerca.
        Evidentemente ne hanno d’avanzo.

        Si sa come vanno le cose al DoD?
        Se ti riferisci al “briefing” richiesto dal Congresso USA per il 22 settembre scorso, non si sa nulla. Peccato. Speravo in una qualche risposta pubblica da parte dell’unica istituzione che è nelle condizioni di conoscere ogni risvolto dell’ultra 25ennale avventura FF e della quasi 10ennale vicenda dell’Ecat.

        Tuttavia ciò che mi lascia più stupito è l’indifferenza della galassia di tifosi e sostenitori FF di fronte alla mancata risposta (o alla sua mancata pubblicizzazione). L’unico commento degno di nota è quello postato su L-F da un fan (1), che però è rimasto senza alcun seguito.

        Speriamo che non ci facciano aspettare come Rossi.
        Non so se per il Congresso USA vige lo stesso meccanismo dei solleciti, cui devono ricorrere, purtroppo invano, i nostri parlamentari per farsi rispondere dal Governo. Comunque in queste ultime settimane Rossi, da parte sua, qualcosina l’ha già detta (o l’ha lasciata dire), sul suo JoNP (2-6).

        (1) https://www.lenr-forum.com/forum/index.php/Thread/3350-NEWS-HOUSE-COMMITTEE-REQUIRES-LENR-BRIEFING-FROM-SECRETARY-OF-DEFENSE/?postID=38152#post38152
        (2) http://www.journal-of-nuclear-physics.com/?p=892&cpage=158#comment-1230701
        (3) http://www.journal-of-nuclear-physics.com/?p=892&cpage=162#comment-1232795
        (4) http://www.journal-of-nuclear-physics.com/?p=892&cpage=164#comment-1235170
        (5) http://www.journal-of-nuclear-physics.com/?p=892&cpage=165#comment-1235905
        (6) http://www.journal-of-nuclear-physics.com/?p=892&cpage=166#comment-1236355

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Ascoli65

          Tuttavia ciò che mi lascia più stupito è l’indifferenza della galassia di tifosi e sostenitori FF di fronte alla mancata risposta (o alla sua mancata pubblicizzazione).

          Probabile che anche da quelle parti la ff sia diventata rumore di fondo. Dopo 27 anni gli interessi si spengono; è diventata perfino una questione anagrafica: Fleischmann, Preparata, Del Giudice, Focardi, Bockris non ci sono più e chissà quanti altri (speriamo pochi). Mi meraviglia che, dopo tanto tempo, qualcuno abbia avuto voglia di arrivare al Congresso degli Stati Uniti. La nostra posizione di spettatori è comoda, divertiamoci a vedere come va a finire… se va a finire, perché non è escluso che vada tra le interrogazioni inevase di cui tutti si dimenticano e di cui nessuno rimpiange il contenuto.

        • Danny Zucco ha detto:

          @Franchini
          @Ascoli65
          A quanto pare le voci secondo le quali Celani avrebbe parlato al convegno ONU WCEC(2) sono state confermate.
          Se il governo avesse risposto alle interrogazioni parlamentari, anche con poche frasi come quelle da me suggerite(1), probabilmente si sarebbe potuta evitare questa imbarazzante situazione. Invece né il MIUR né la dirigenza INFN hanno anche solo tentato di evitarla. Fare finta che il problema non esista e contunuare a tenere la testa sotto la sabbia non è una strategia che potrà durare a lungo

          (1) https://fusionefredda.wordpress.com/2016/06/10/domodry/#comment-56199
          (2) http://www.wcec.uno/resources/WCEC_Agenda.pdf

        • Ascoli65 ha detto:

          @ Danny Zucco,
          … si sarebbe potuta evitare questa imbarazzante situazione.

          In questa occasione l’imbarazzo per il nostro sistema pubblico di ricerca è limitato dal fatto che il relatore si presenta in veste di VP di una società privata.

          Dovrebbe essere invece totale, a mio avviso, lo sconcerto suscitato da un evento ospitato in sede ONU (quindi sostenuto economicamente da tutti i governi, compreso il nostro), che ha come oggetto un’emergenza impellente ed epocale come quella di assicurare ”Clean, Sustainable Energy for All” e che nella sua sessione centrale e più concreta, quella dedicata alle “Renewable Energy”, inserisce a fianco di fonti energetiche di provata realtà, quali quella idraulica, eolica e solare, una patacca assoluta come le LENR. E tutto questo in un prestigioso consesso internazionale che, in occasione del suo 25ennale, si fregia di essere introdotto dai contributi di alcune tra le maggiori autorità politiche del pianeta e dagli interventi dei rappresentanti di tutte le agenzie di ricerca scientifica dell’ONU.

          E’ sconvolgente. La sola presenza nel programma WCEC di quell’acronimo di 4 lettere (a prescindere da quanto verrà effettivamente detto nei relativi interventi) è sufficiente a dare il senso sinistro della farsa a tutto l’evento e a suscitare profondi ed angosciosi dubbi sulla fondatezza e affidabilità di qualsiasi cosa verrà detta a proposito di tutte le altre tecnologie presentate e discusse durante la conferenza.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Ascoli65
      Biberian è incorso in un errore divertente:

      La conférence se déroule dans une salle d’un bâtiment très proche de la gare de Sendai. Elle est organisée sous les hospices de l’Université Tohoku,

      Ma Celani lo lasciano andare solo? La faccenda dei nodi supera ogni fantasia. A Frascati devono avere perso il controllo della situazione. Esiste da quelle parti un responsabile, un direttore o è sede vacante?

  23. Camillo Franchini ha detto:

    @CimPy

    non importa se non ha capito chi è

    E’ Franco Morici; in diverse occasioni ho dimostrato apprezzamento per i suoi interventi. In altri blog poteva essere qualsiasi Franco, non mi permetto di tirare a indovinare.
    Ora sono convinto che anche Lei è un ingegnere, vista la compagnia che si è scelto.

    Strano che no creda a Rossi lo stesso?

    Lasci stare Rossi, che non saprebbe scrivere un lavoro scientifico, ma solo filosofico, quindi inadatto per EXFOR. Lei deve sempre riferirsi a Focardi, il suo mentore. Focardi non figura in EXFOR; dal punto di vista sperimentale non esiste come Celani Violante e tutti i fusori nostrani. Focardi si vanta peraltro di essere esclusivamente uno sperimentale.
    Ho già spiegato a Mario che i confronti devono essere fatti sullo stesso piano, gli sperimentali devono essere cercati tra gli sperimentali. Se Lei chiede a un ff di dimostrare che la sua ff è riproducibile, Le risponderà di consultare la sterminata raccolta di pubblicazioni ICCF oppure la biblioteca di Gedeone. Lì trova tutte le riproduzioni che vuole per essere tranquillo. A meno che la riproducibilità che richiede debba essere fatta su misura per Lei.
    Non se ne esce, il solo filtro valido è EXFOR.

  24. Ascoli65 ha detto:

    @ Camillo,
    Probabile che anche da quelle parti la ff sia diventata rumore di fondo.
    E’ evidente che il dibattito in rete sulla FF ha subito un vistoso ridimensionamento rispetto ai picchi raggiunti negli anni scorsi, tuttavia ciò non è sufficiente a spiegare l’indifferenza con cui il drappello superstite degli interessati, ancora abbastanza numeroso a giudicare dalle decine di persone che quotidianamente visitano L-F, ha accolto, e già archiviato, l’interrogazione parlamentare sulle LENR rivolta al segretario del DoD. I residui interventi su L-F si dilungano sui minimi dettagli giuridici della diatriba legale tra Rossi e IH, che a me pare essere niente di più di una pantomima dilatoria, mentre ignorano inspiegabilmente l’unica iniziativa politica seria ed autorevole che è stata assunta in 27 anni per far luce sulla vicenda FF.

    Mi meraviglia che, dopo tanto tempo, qualcuno abbia avuto voglia di arrivare al Congresso degli Stati Uniti.
    A me meraviglia che questa iniziativa non ci sia stata prima.

    La richiesta al DoD da parte della Commissione per i Servizi Armati del Congresso, ufficializzata il 4 maggio scorso (1), si basa essenzialmente sul report della DIA (2) datato 13 novembre 2009, cioè 6 anni e mezzo prima dell’iniziativa parlamentare. Quanto riportato in quest’ultimo documento non è di poco conto. Le LENR vengono presentate come una tecnologia capace di rivoluzionare la produzione e lo stoccaggio di energia e se ne magnificano le possibili applicazioni militari come sostituto dei combustibili liquidi, cioè del maggiore problema logistico di tutti gli eserciti.

    Inoltre il report ci riguarda da vicino in quanto vi si sostiene esplicitamente che “Japan and Italy are leaders in the field”. Più avanti nel testo si citano espressamente Violante, Celani, i loro due istituti di appartenenza e alcune realtà private italiane. Tuttavia non si parla nè di Rossi, nè di Focardi e neppure dell’approccio Ni-H. Il che è strano.

    Di sicuro a fine 2009 il DoD era ben al corrente dell’iniziativa in corso da almeno 2 anni al DF di Bologna. Infatti gli incaricati della stesura del report della DIA non potevano non sapere che la persona del DoD più informata riguardo alle vicende FF era Michael Melich, dato che il “research professor at the Naval Postgraduate School, had been involved with cold fusion since the start of the field, when his father Mitchell Melich (who had been on the advisory board of the National Cold Fusion Institute in 1989) called and asked him to read technical material”, come riferisce la moglie in un lungo articolo apparso in rete qualche mese fa (3).

    Più avanti, nello stesso articolo, ella racconta che “Mike became involved in starting to explore what he was doing. Rossi claimed to be closing in on producing a working LENR technology. He had American partners who had worked with the U.S. Navy and were familiar with the continuing interest of the Navy in energy technology. In late 2007 the company requested someone with technical interest and competence to view a demonstration. It took until summer 2009 before the promised demonstration was nearly ready. The demonstrations were organized at the company’s facilities and several government scientists were invited to observe four to five hour demonstrations of the startup of the reactor and its operation and shutdown. It was an impressive demonstration.”

    Quindi, ricapitolando, benchè l’autrice non lo dica esplicitamente, ci lascia intendere che la dimostrazione dell’estate 2009 fu un successo, specificando che l’esito impressionò diversi scienziati governativi, tra i quali doveva necessariamente trovarsi il marito.

    Possibile, quindi, che a novembre dello stesso anno la DIA non ne sapesse nulla? Eppure il ruolo di Melich è apparso di primo piano a tutti gli addetti al settore, tanto da meritarsi uno specifico e singolare ruolo nel libro di Krivit recentemente pubblicato, ruolo che non è sfuggito all’autrice della improvvisata recensione del libro (4): “Di Michael Melich, per esempio, uno dei cattivi del libro, Krivit si sente dire ripetutamente (rif. anche la mail particolareggiata a pp. 327-328) “è una spia.”” Il termine impiegato nel virgolettato di OS sembrerebbe inappropriato. Non so se nel suo libro Krivit abbia usato per davvero la radice “spy” oppure abbia utilizzato nuovamente la qualifica già usata in altri suoi articoli (5): “For many years, Melich has gone out of his way to give people in the LENR field, including me, the impression that he is a covert intelligence agent, specifically tasked by the U.S. government to promote and keep an eye on “cold fusion.””

    Comunque sia, se Krivit ha ragione l’iniziativa della Commissione della US House of Representatives era rivolta all’unico Dipartimento americano sicuramente in possesso di tutte le risposte del caso.

    E’ interessante anche notare l’origine dell’iniziativa parlamentare. Infatti Krivit, sempre lui, ha ricordato recentemente (6) che il briefing sulla tecnologia LENR era stato sponsorizzato da un deputato repubblicano, tale Walter B. Jones, che rappresenta il North Carolina, in cui ha sede l’IH. Ciò rafforzerebbe l’interpretazione, offerta ai propri lettori anche da riviste scientifiche popolari (7), che l’oggetto sottointeso dell’interrogazione fosse lo stato dell’iniziativa Ecat.

    … non è escluso che vada tra le interrogazioni inevase di cui tutti si dimenticano e di cui nessuno rimpiange il contenuto.
    Io non so quale sia in questi casi la regola o la prassi negli USA. Quel commentatore americano di cui ti avevo accennato nel mio precedente commento ritiene che la mancata risposta “breaks US constitutional law and is a contempt of Congress” dal che egli deduce che in realtà una risposta c’è stata “but held as classified”.

    Per come la vedo io, stante che le LENR non esistono (come ben noto a tutti fin dai tempi di F&P) e tenuto conto anche di quanto riportato in precedenza, sia l’intera vicenda FF, sia il suo più clamoroso sviluppo finale, cioè la vicenda Ecat, possono trovare una spiegazione solo in ambito politico. Ritengo quindi che solo i Parlamenti dei paesi coinvolti possono provare a chiedere ai rispettivi Governi di chiarire i retroscena di queste iniziative, come peraltro è già stato fatto sia in Italia che negli USA. Il fatto che queste richieste rimangano disattese può essere apprezzato solo da chi ritiene opportuno che l’opinione pubblica resti all’oscuro delle vere motivazioni alla base di queste vicende.

    (1) https://www.congress.gov/114/crpt/hrpt537/CRPT-114hrpt537.pdf – pagina 87
    (2) http://newenergytimes.com/v2/news/2009/2009DIA-08-0911-003.pdf
    (3) http://www.infinite-energy.com/iemagazine/issue127/reporting-a-lawsuit-in-lenr.html
    (4) http://ocasapiens-dweb.blogautore.repubblica.it/2016/09/25/hacking-the-atom/
    (5) http://blog.newenergytimes.com/2011/01/20/rossi-and-focardi-lenr-device-the-melich-and-macy-reports/
    (6) http://news.newenergytimes.net/2016/09/27/update-on-house-committee-on-armed-services-lenr-directive/
    (7) http://www.popularmechanics.com/science/energy/a20874/us-house-cold-fusion/

  25. Camillo Franchini ha detto:

    @Ascoli65

    Il fatto che queste richieste rimangano disattese può essere apprezzato solo da chi ritiene opportuno che l’opinione pubblica resti all’oscuro delle vere motivazioni alla base di queste vicende.

    Lasciare la gente all’oscuro su ricerche clamorosamente fallite mi sembra un atteggiamento responsabile da parte di chi ha autorità politica. Meno si parla di certe iniziative meglio è. Tra medici stregoni, ciarlatani spregiudicati, fusione fredda, la misura è colma. La pubblicità sulla cattiva scienza è sempre negativa, anche quando è critica. Si critica Hamer ma si fa conoscere il suo nome, che è quanto gli serve. Noi tutti deridiamo il testo della interrogazione di Realacci, ma lui non si cura di modificarlo, perché sa bene che la sola cosa importante è che esca una risposta. Importa il messaggio, non il suo contenuto.
    Il comportamento dei partecipanti ai vari ICCF è su questa linea; producono documenti sempre più inverosimili ma sanno bene che la loro importanza non sta nel contenuto, ma nella loro esistenza. E’ la moderna versione della legge d’azione di massa.
    Buona giornata.

  26. E.Laureti ha detto:

    OT
    Non mi ci raccapezzo più e
    chiedo info ai particellari ( ma non mi fido)
    o a chiunque può trovare la verità o la falsità in questa dichiarazione

    “Le onde gravitazionali non sono stato mai scoperte, sono solo state solo teorizzate

    Se qualcuno ha detto di aver osservato le onde gravitazionali ha mentito e lo ha fatto solo per avere finanziamenti e credito per continuare le sue ricerche in una certa direzione, quella ufficiale che fa acqua da tutte le parti.
    Stoccolma ci è cascata col Bosone di Rubbia e con quello di Higgs, ma credo che non ne possa più di stare a questo squallido gioco.”


    BlueRay

    From: https://groups.google.com/forum/?hl=IT#!topic/free.it.scienza.fisica/Ct2vdDR1jAw

    • Camillo Franchini ha detto:

      @E.Laureti
      Mi dispiace, non riesco a essere d’accordo. L’idea che ogni forza abbia il suo bosone vettore è troppo seducente per non essere accolta con passione. Io sono sparagnino, ma non rimpiango i soldi spesi in Virgo e Ligo. Tre bosoni vettori sono stati trovati fuori di ogni dubbio; ne manca solo uno. Trovarlo sarebbe una bella soddisfazione intellettuale.
      Non riesco a capire i dubbi sul debolone. Se fosse inesistente lo sapremmo da un pezzo. Ai tempi di Rubbia l’acceleratore del CERN lavorò ai limiti delle sue possibilità; oggi dovrebbe essere facile controllare quei picchi.
      Non è il mio campo, è il tuo; mi piacerebbe però sapere come stanno le cose.

      • E.Laureti ha detto:

        Mi dispiace, non riesco a essere d’accordo.

        sono d’accordo che tu non sia d’accordo…. i miei dubbi e critiche di parte nascono dal fatto
        che non credo all’utilità pratica della fisica diciamo bosonica. Io credo che si faccia scienza per le ricadute migliorative in campo industriale per l’umanità e non per l’estetica … e il bene dell’umanità con i bosoni non lo vedo.
        Oppure se c’è questo bene è alquanto lontano …. è un po come quando dicevano che si andava nello spazio perché i materiali dello scudo termico miglioravano la “tecnologia” delle padelle. E quei 3 a cui hanno dato il nobel di recente hanno fatto per me con una fisica povera qualcosa di molto più utile della fisica ricca.


        Non è il mio campo, è il tuo; mi piacerebbe però sapere come stanno le cose.

        non è stato mai il mio campo per i motivi di cui sopra…e anche a me piacerebbe sapere come stanno le cose da lab indipendenti (ammesso che esistano). Ok comunque …ammesso che esistano tutti i bosoni che uno vuole è consono persistere investendo miliardi mentre l’Iter sta dove sta?

        • Camillo Franchini ha detto:

          @E.Laureti

          ammesso che esistano tutti i bosoni che uno vuole è consono persistere investendo miliardi mentre l’Iter sta dove sta?

          Con la testa hai ragione tu, ma
          le cœur a ses raisons que la raison ne connaît point.
          Se un giorno si potesse dire che il gravitone esiste sarei felice come se mi avessero fatto conoscere Miss Italia. Però capisco bene le tue ragioni. La sola iniziativa Virgo deve costare una schioppettata.

  27. Ascoli65 ha detto:

    @ Camillo,
    il lapsus dell’hospices è veramente divertente.

    La faccenda dei nodi supera ogni fantasia.
    Beh, effettivamente è un unicum nel panorama fusionistico mondiale. Tuttavia devo correggermi sul fatto che l’espediente presentato in Giappone sia una novità assoluta. Infatti era già stato presentato l’anno scorso all’ICCF19 di Padova, ma non avevo affatto voglia di rileggermi la solita minestra riscaldata FF firmata INFN e quindi mi la novità mi era sfuggita. Dobbiamo ringraziare la sensibilità fusionistica di Biberian, che nel suo breve resoconto da Sendai ha messo in evidenza l’aspetto più innovativo dell’intervento del nostro inviato in Giappone.

    Qualche informazione in più su questo ingegnoso espediente può essere quindi ricavata dagli atti della conferenza patavina. Cercando “knots” sul relativo pdf di 332 pagine (1) risultano 17 occorrenze del termine, tutte concentrate da pag.37 a pag 51, cioè tutte presenti nell’articolo di Celani et al. (1+11 in quella occasione). Dato che il termine “knot” non ricorre in nessun altro paper, possiamo essere abbastanza fiduciosi che si tratta di un contributo assolutamente originale, scaturito dalla ricerca pubblica italiana sulla FF per migliorare la resa delle reazioni nucleari che i ricercatori dell’INFN ritengono avvengano nei loro fili di costantana. Spero quindi che questo semplice e geniale espediente sia stato nel frattempo scrupolosamente brevettato a nome dell’INFN, in modo che il sistema Italia possa trarne in futuro il massimo beneficio possibile dalla sua applicazione pratica.

    Tornando agli aspetti più squisitamente tecnico-scientifici dell’innovazione, il paper dell’anno scorso ci informa che Celani e collaboratori: “introduced further non-equilibrium conditions in the wire by making several (up to 20) knots with hole diameter 0.3–2 mm. These knots represent local geometrical variations of the path of the current flowing in the wire and are crossed by the lines of the magnetic field they generate. Because of the large currents (up to 2.3 A) we inject in the wire, they become the locus of large thermal non-homogeneities. The tests we carried out with all different combinations of elements (wire with/without iron/knots) showed that the new configuration (iron plus knots) offers measurable advantages in terms of hydrogen absorption and AHE amount. […] The best result (with Xe/H2 mixture) was 15W against an input power of 100 W. “

    Paragonando quindi i suddetti risultati a quelli riassunti nel resoconto di Biberian si evince che tra i due ICCF c’è stato un incremento di 21 nel numero di nodi (da 20 a 41) e di 10 W nell’eccesso di calore (da 15 a 25 W). L’aumento della resa al crescere del numero dei nodi si presenta quindi incoraggiante, ma preoccupa la riduzione marginale del beneficio: da più di 1 W al nodo per la versione presentata in Italia, a meno di mezzo watt a nodo aggiuntivo nella versione presentata in Giappone. Bisognerà ora attendere la versione a 60 nodi ca. che presumibilmente verrà presentata all’ICCF21, per capire meglio quale sarà la tendenza definitiva.

    Comunque la strada oramai è stata tracciata. Nella ricerca FF è stato inaugurato un campo di indagine assolutamente inesplorato, con variabili sperimentali nuove e multiple, che includono non solo il numero dei nodi (numeri primi, multipli di 2, 3, …, numeri magici di varia origine, ecc.), ma anche la loro tipologia, che è molto vasta, come ben sanno marinai e giovani marmotte. Ad esempio, potrebbe darsi che il nodo cappuccino o quello francescano consentano di ottenere dei risultati migliori, addirittura miracolosi (chiedere conferma ai frati di Assisi).

    Ma Celani lo lasciano andare solo? A Frascati devono avere perso il controllo della situazione. Esiste da quelle parti un responsabile, un direttore o è sede vacante?
    Queste domande le devi rivolgere a neutrino, non a me. Quello che ti posso dire io è che nel programma ufficiale dell’ICCF20 (2) Celani compare in qualità di ricercatore INFN-LNF, quindi, salvo interpretazioni capziose, rappresenta agli occhi del pubblico il suo ente di appartenenza, il quale lo avrà di certo autorizzato non solo a svolgere le ricerche sull’effetto dei nodi in FF, ma anche a recarsi in Giappone per illustrarne i risultati alla comunità scientifica.

    Non ti nascondo tuttavia che questa ricomparsa ufficiale dell’INFN sul palcoscenico FF mi ha un po’ sorpreso. Non solo per via di tutte le prese di distanza in merito che alcuni suoi responsabili avevano manifestato negli ultimi anni, ma per un dettaglio su cui mi era caduto l’occhio quasi un anno fa e che all’epoca non avevo ritenuto opportuno segnalare. Infatti nelle slide di una presentazione che Celani pare abbia tenuto a novembre dello scorso anno al Senato della Repubblica (3), egli si era presentato come “Primo Ricercatore (EPR) in Fisica Applicata-Multidisciplinare (Italia)”, dove EPR sta ovviamente per “Ente Pubblico di Ricerca”. Era la prima volta (ed è stata anche l’unica) in cui non si presentava esibendo il nome del suo istituto di appartenenza. Lì per lì avevo pensato che l’INFN avesse dato corso alle intenzioni manifestate più o meno apertamente di separare la propria immagine dalla ricerca FF, impedendo quanto meno ai suoi ricercatori di utilizzare la loro affiliazione in occasione delle esternazioni pubbliche su questa materia.

    Dopo la ricomparsa all’ICCF giapponese dell’abbinamento ricercatore-istituto non so cosa più cosa pensare, se non che ciò che viene fatto sapere più o meno informalmente dall’INFN non conta nulla, e che l’unica cosa che vale sono gli atti ufficiali pubblici, comprese le presentazioni alle conferenze internazionali. Constato quindi che il nostro principale istituto di ricerca scientifica ha ripreso a pieno titolo il suo storico ruolo nel novero dell’esiguo numero di istituzioni pubbliche e private che ancora si attardano a portare avanti la ricerca sulla FF. Auguri!

    (1) lenr-canr.org/acrobat/BiberianJPjcondensedr.pdf
    (2) http://iccf20.net/wp/wp-content/uploads/2016/09/Program_160923.pdf
    (3) http://www.francescocelanienergy.org/files/Celani_Ricerche_Frontiera_Senato.pdf

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Ascoli65

      Queste domande le devi rivolgere a neutrino, non a me.

      Forse nemmeno Neutrino conosce la dinamica del potere nei LNF. Il laboratorio di Celani era stato chiuso per “motivi di sicurezza” (forse Celani usava troppe ciabatte per alimentare le sue apparecchiature, oppure le bombole di gas non erano fissate in rampe esterne, come abbiamo visto a Bologna cinque anni fa). Ricorderai come Dosselli sia stato aspramente criticato anche qui per avere impedito a Celani di fare ricerca libera. Probabilmente a Dosselli è stato caldamente suggerito di non fare il fanatico, di lasciar perdere, tanto più che Frascati è un bel posto dove vivere, “pane e vin non ti mancava”.
      Il risultato è che ora Realacci ha le sue buone ragioni per affermare che l’INFN studia la fusione fredda. Il fatto è che che i soldi che Realacci vuole investire fanno gola.
      Il tiramolla della fusione fredda dà l’impressione che l’INFN sia un carrozzone ingovernabile, una sorta di carro di Tespi dove chiunque abbia raggiunto il grado di ricercatore può fare quello che vuole, anche nulla. Chissà quanti altri casi bizzarri si trovano là dentro. Contemporaneamente si lamentano che i fondi della ricerca sono scarsi; piangono e fottono.
      Qua serve altro che l’opinione di Neutrino, ma cosa?

      • Ascoli65 ha detto:

        @ Camillo,
        Forse nemmeno Neutrino conosce la dinamica del potere nei LNF.
        Resta tuttavia l’unico che ha avuto la buona volontà di interloquire con noi in questi anni e di presentarci la sua interpretazione dei fatti maturata da un punto di osservazione sicuramente privilegiato.

        Il laboratorio di Celani era stato chiuso per “motivi di sicurezza” …
        A me pare di ricordare che quelle della chiusura fossero solo voci di intenzioni, cui seguivano lagnanze pubbliche dell’interessato, ma non ho mai visto alcuna conferma ufficiale a riguardo, quindi non sono affatto sicuro che la chiusura sia avvenuta. D’altronde, a meno di non pensare che nodi e watt in eccesso siano stati il frutto di esperimenti mentali, da qualche parte i test, con impiego di idrogeno (pericoloso) o deuterio (pure costoso), che hanno prodotto i risultati descritti in Giappone, devono pur essere stati effettuati, quindi delle due l’una: o lo storico laboratorio 24 è rimasto attivo, o ne hanno messo a disposizione di Celani un altro.

        … tanto più che Frascati è un bel posto dove vivere, “pane e vin non ti mancava”.
        Certamente. Come noto da quelle parti il vino è buono e immagino che il pane non sia da meno, ma ogni tanto occorre variare la dieta al gatto Marameo (1) con un po’ di sushi verace.

        Probabilmente a Dosselli è stato caldamente suggerito di non fare il fanatico, di lasciar perdere, […] Il risultato è che ora Realacci ha le sue buone ragioni per affermare che l’INFN studia la fusione fredda.
        Non credo che l’onorevole Realacci tornerà sull’argomento. Immagino che i solleciti a cadenza mensile stiano andando avanti in automatico. E’ vero comunque che a questo punto qualsiasi fusionista, dentro e fuori i confini nazionali, ha tutte le ragioni per rivendicare che l’INFN continua a studiare, e quindi a supportare, la FF. La responsabilità però non è affatto del Presidente della Commissione Ambiente della Camera, ma della sua collega che 3 anni fa, al momento dell’interrogazione, si trovava a capo del Ministero interrogato e che ha disatteso il suo compito istituzionale di rispondere sollecitamente e compiutamente alle domande che le erano state rivolte. Non sarebbe stato affatto difficile per lei, dottoressa in fisica e già a capo di una delle più prestigiose istituzioni universitarie italiane, stilare di proprio pugno o farsi preparare una risposta del tipo di quella che recentemente è stata suggerita sul tuo blog (2). E’ chiaro che di fronte al disimpegno del suo ministero, qualsiasi dirigente INFN abbia preferito far finta di nulla e lasciare che le cose avessero seguito per inerzia il loro corso abituale.

        Qua serve altro che l’opinione di Neutrino, ma cosa?
        Come appena detto sarebbe servita la presa di posizione ufficiale del Ministro della Ricerca. L’onorevole Realacci gliene aveva offerta la perfetta opportunità, una palla alzata a puntino che aspettava solo di essere schiacciata sul campo della FF per chiudere definitivamente la partita. Purtroppo la titolare del MIUR si è lasciata sfuggire l’occasione, forse perchè malconsigliata sul da farsi, e quindi a questo punto la massima manifestazione pubblica di un’opinione informata su questa vicenda è quella che può far trapelare in rete, senza guastarsi troppo il suo ambiente di lavoro, un volonteroso funzionario dell’INFN camuffato da sfuggente particella elementare.

        (1) http://www.filastrocche.it/nostalgici/filastro/marameo.htm
        (2) https://fusionefredda.wordpress.com/2016/06/10/domodry/#comment-56199

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Ascoli65

          trapelare in rete, senza guastarsi troppo il suo ambiente di lavoro, un volonteroso funzionario dell’INFN camuffato da sfuggente particella elementare.

          Roberto Perotti descrive bene in Status Quo (Feltrinelli) quanti legami, lacci, laccioli impediscono a qualsiasi funzionario di comportarsi con totale libertà di coscienza. Mi pare di capire che lo handicap più pesante è il mito della libertà di ricerca. Da quelle parti è un vero totem. In suo nome sono disposti a sprecare capitali senza battere ciglio. Almeno il funzionario camuffatto da particella sfuggente non sia così sfuggente da raccontarci che all’INFN non si pratica fusione fredda con apparecchiature grottesche e promuovendo viaggi di piacere in contrade esotiche. Non può che stare in disparte e infatti sta in disparte, non so se con la coda fra le gambe o brindando con un gotto di bianco.

        • Neutrino ha detto:

          @Ascoli
          volenteroso passi, ma funzionario e’ terribile !!!

        • Neutrino ha detto:

          @Camillo

          Il tempo per te non passa mai, come ti ho lasciato ti ritrovo.
          Coda tra le gambe ? E perché ?
          Buona Serata

    • Danny Zucco ha detto:

      Constato quindi che il nostro principale istituto di ricerca scientifica ha ripreso a pieno titolo il suo storico ruolo nel novero dell’esiguo numero di istituzioni pubbliche e private che ancora si attardano a portare avanti la ricerca sulla FF. Auguri!

      Buonasera Franchini e Ascoli65
      Mi chiedo perché continuare a lamentarsi senza avere il coraggio di denunciare i veri responsabili di questa situazione, ovvero il MIUR, il MISE e i rispettivi ministri e sottosegretari. Mi chiedo anche perché Ferroni non chieda loro spiegazioni chiare ed esaurienti sulla loro posizione e le loro intenzioni nei confronti delle ricerche sulla fusione fredda. Basterebbe una risposta di poche righe alle interrogazioni parlamentari per chiudere definitivamente questo sterile tira e molla.
      Non è detto che questo governo sopravviva al referundum costituzionale, per cui dovrebbero agire in tempi brevissimi!

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Danny Zucco
        A suo tempo scrissi sia a Realacci, sia alla Carrozza, con il risultato che stiamo apprezzando.
        Nel 2012 ho messo in piedi questo blog, quando mi sono accorto che la Mautino del CICAP mi faceva la stanga.
        Secondo Krivit un blog è poca cosa, dal momento che Widom non ne fa uso.
        Il problema è che la politica è vischiosa e ubbidisce a logiche che persone normali non capiscono. Che dopo 27 anni l’INFN si occupi ancora di fusione fredda attraverso un manipolo di ricercatori ormai prossimi alla pensione non lascia più esterrefatti del progetto di costruire il Ponte per raccogliere il SI’ dei Siciliani e dei Calabresi.

      • Ascoli65 ha detto:

        @ Danny Zucco,
        Mi chiedo perché continuare a lamentarsi senza avere il coraggio di denunciare i veri responsabili di questa situazione, ovvero il MIUR, il MISE e i rispettivi ministri e sottosegretari.
        E lo dici a me? Io non ho l’autorità per denunciare nessuno, ma le mie perplessità sul comportamento delle autorità governative in merito alla FF credo di averle manifestate ampiamente. Ad esempio, limitandomi a citare solo l’ultimo riepilogo dei fatti, puoi dare un’occhiata qui: https://fusionefredda.wordpress.com/2015/11/19/brevetti/#comment-54208 .

        • Danny Zucco ha detto:

          @Ascoli65
          lo dici a me
          No, non lo dico a te, ma al gruppo IBEC, al gsvit, a Neutrino, Giancarlo, Franco, Guglielmi, Bardi e a tutti i giornalisti e blogger impegnati nella difesa della rispettabilità e della credibilità della ricerca scientifica in Italia.
          Prontissimi a rispondere e a ribattere a tono ai quattro sfigati pro-FF su internet, ma immobili e sonnolenti quando si tratta di criticare i piani alti della politica.

  28. Camillo Franchini ha detto:

    @Danny Zucco

    Prontissimi a rispondere e a ribattere a tono ai quattro sfigati pro-FF su internet, ma immobili e sonnolenti quando si tratta di criticare i piani alti della politica.

    I piani alti della politica sono meno responsabili dei piani alti degli istituti di ricerca. Se INFN, Enea UniBO fanno ricerca FF anche in questo momento, non c’è politico che possa interferire, quindi i politici non sono un obiettivo utile. Per mesi sono circolate immagini di Bill Gates, Vittorio Violante e Federico Testa intenti a seguire le fantastiche realizzazioni ff dell’ENEA. Fin che Testa è disposto a finanziare la ff in versione Violante, i politici, quasi mai laureati in materie scientifiche, non possono che seguire la corrente. Purtroppo la libertà di ricerca produce spesso frutti costosi ed avvelenati. Mi pare che una volta Guglielmi scrisse che in Germania viene promossa la ricerca applicata, ma trovò la cosa deplorevole. In questo blog solo Laureti ha il coraggio di sostenere che la ricerca applicata dovrebbe essere considerata più importante della ricerca pura. Ma questo porterebbe a una gerarchizzazione avversata dagli statali come la peste. Bisogna anche considerare che l’assenza di gerarchizzazione consente una vita dolce e piacevole. Così nelle pieghe del sistema crescono e prosperano i ff nostrani, tutti rigorosamente statali.

    • E.Laureti ha detto:

      @Franchini

      Purtroppo la libertà di ricerca produce spesso frutti costosi ed avvelenati. Mi pare che una volta Guglielmi scrisse che in Germania viene promossa la ricerca applicata, ma trovò la cosa deplorevole. In questo blog solo Laureti ha il coraggio di sostenere che la ricerca applicata dovrebbe essere considerata più importante della ricerca pura. Ma questo porterebbe a una gerarchizzazione avversata dagli statali come la peste. Bisogna anche considerare che l’assenza di gerarchizzazione consente una vita dolce e piacevole. Così nelle pieghe del sistema crescono e prosperano i ff nostrani, tutti rigorosamente statali.

      Oggi non saremmo nell’era atomica e purtroppo neppure in quella comica della fuf se
      un grande numero di fisici, ingegneri etc …. irreggimentati sotto controllo militare non fossero stati obbligati in america a lavorare duramente al progetto Manhattan… per non parlare poi della corsa alla luna.
      Purtroppo la forza dello spirito te la da una buona direttiva politica guidata da scienziati altrettanto buoni che non vogliono giocare con i soldi della comunità come alcune banche giocano in borsa con i depositi dei clienti.

  29. Camillo Franchini ha detto:

    @E.Laureti

    una buona direttiva politica guidata da scienziati altrettanto buoni che non vogliono giocare con i soldi della comunità come alcune banche giocano in borsa con i depositi dei clienti.

    Ti sei ricordato di Platone. Purtroppo non ha mai funzionato.
    Nel caso della ff credo che posti come ENEA e INFN siano talmente colmi di denaro che i vertici hanno la sensazione che lasciare correre la cavallina a pochi sprovveduti non porti danno significativo. Mi ricordo un servizio della Gabanelli su un fisico siciliano dotato di candida zazzera che si era specializzato a ottenere finanziamenti su ricerche inverosimili. Dalla sua aveva anche una robusta fede in Dio, che in Italia non guasta mai. Parlava della sua fede perfino su RAI 1; non era una vista edificante, ma l’uomo aveva successo. Credi sia per caso che qualcuno faccia leva sulla Sacra Sindone per ottenere cariche e popolarità? Scommetti che anche qualcuno dei nostri ff ha la fede religiosa e politica adatta alla causa?

    • E.Laureti ha detto:

      @Franchini

      Ti sei ricordato di Platone. Purtroppo non ha mai funzionato.
      Nel caso della ff credo che posti come ENEA e INFN siano talmente colmi di denaro che i vertici hanno la sensazione che lasciare correre la cavallina a pochi sprovveduti non porti danno significativo.

      in che mani siamo messi 😦

      Mi ricordo un servizio della Gabanelli su un fisico siciliano dotato di candida zazzera che si era specializzato a ottenere finanziamenti su ricerche inverosimili. Dalla sua aveva anche una robusta fede in Dio, che in Italia non guasta mai. Parlava della sua fede perfino su RAI 1; non era una vista edificante, ma l’uomo aveva successo.

      non corro questo rischio perchè solitamente passo per crociato sanguinario
      perculato (meno che qui per ora 🙂 ) in tutti i modi (oca in primis) che vorrebbe sterminare i pacifici sgozzatori insieme ovviamente ai poveri atei che se oggi non stanno a ululare a 90 degree lo devono a questi maneschi farabutti
      https://it.wikipedia.org/wiki/Battaglia_di_Lepanto (oggi è l’anniversario)

      Credi sia per caso che qualcuno faccia leva sulla Sacra Sindone per ottenere cariche e popolarità? Scommetti che anche qualcuno dei nostri ff ha la fede religiosa e politica adatta alla causa?

      sono un seguace credente nel principio immutabile e mai confutato che al peggio non c’è mai fine 🙂

  30. Camillo Franchini ha detto:

    @Neutrino

    Il tempo per te non passa mai, come ti ho lasciato ti ritrovo.

    Il tempo non passa mai anche all’INFN. Sono anni che Celani fonde a freddo con la costantana dal comportamento magico come il granito di Luserna. Gli organizzate voi i viaggi all’estero o ci pensa la segretaria con internet? Avete pensato a trovarne uno uguale quando sarà andato in pensione?
    Saluti

  31. Camillo Franchini ha detto:

    @Neutrino

    volenteroso passi, ma funzionario e’ terribile !!!

    Io ho imparato a comportarmi: uso i termini “statale” (Celani, Neutrino) e “privato” (Rossi, Mondaini).

  32. Ascoli65 ha detto:

    @ Neutrino,
    … ma funzionario e’ terribile !!!
    Mi dispiace, non conosco la tua qualifica precisa. Mi pare di ricordare dai tuoi vecchi interventi che eri stato membro di comitati di valutazione dei progetti di ricerca, compresi quelli di Celani, e che ti eri adoperato affinchè il tuo Istituto adottasse un codice etico, dal che ho tratto l’impressione che tu avessi un ruolo più organizzativo rispetto a quello di un normale ricercatore, ruolo che ho espresso con il termine generico di “funzionario”. Se ho sottovalutato la tua posizione me ne scuso e mi congratulo con te allo stesso tempo.

    Visto che hai fatto capolino, ti segnalo, nel caso tu non ne fossi a conoscenza, le slide presentate dal tuo collega in Giappone (1), che finalmente ci fanno vedere i famosi nodi in tutti i dettagli e a tutti gli ingrandimenti (molto belle le immagini ottenute con il SEM dei LNF-INFN). Per quanto riguarda la tipologia dei nodi, la slide 14 ne mostra una molto simile alla fase preparatoria del nodo del cappuccino (2), come avevo già presagito (indovina perchè), mentre mi ha lasciato sorpreso il punto catenella (3), che si intravede nella slide 16.

    Voglio quindi lanciare, tuo tramite, un appello all’INFN affinchè si doti quanto prima delle professionalità adatte al “MULTISCIPLINARY work” citato nell’ultima slide in modo da accelerare i progressi di questa metodologia, soprattutto per quanto riguarda l’incremento del numero dei nodi. Capirai che procedendo ad una media di un paio di nodi al mese, rischiate che il vostro ricercatore vada in pensione prima di aver raggiunto le “potentialities for a practical applications”. Quindi, cosa aspettate a dotarvi di un nodologo (va bene anche un pescatore esperto nella riparazione di reti) e di una ricamatrice? 🙂

    (1) http://22passi.blogspot.com/2016/10/grande-successo-delliccf20-presenti.html?showComment=1475862154637#c334397097631049698
    (2) http://www.morgansub.com/Morgansub/Nodo_del_Cappuccino.html
    (3) http://www.cuciecrea.it/tag/punto-catenella/

  33. Camillo Franchini ha detto:

    @Neutrino
    Sai chi paga gli stipendi di questi collaboratori di Celani?
    Purchi, Fiorilla, Santandrea, Notargiacomo, Lorenzetti, Calaon, Nakamura, Nuvoli, Cirilli, Boccanera.

  34. Camillo Franchini ha detto:

    @Ascoli65
    Krivit ritiene che il solo modo corretto di contestare le imprese ff di Celani e compagnia allegra sarebbe di scrivere un articolo da pubblicare su una rivista peer reviewed. Krivit non considera che nessuno è disposto a spendere tempo e nome su un lavoro del genere, nemmeno il suo collega di istituto Neutrino. Un commento divertito su un blog è tutto quello che Celani può sperare di ottenere. Il destino delle relazioni ICCF è di scomparire nel nulla, materiale di consumo immediato usa e getta come i bicchieri di plastica.

    • Danny Zucco ha detto:

      @Franchini
      Sperimentare senza avere uno straccio di teoria, porta inevitabilmente a perdite di tempo. Perché non provare allora il buon vino dei castelli liofilizzato come “catalizzatore LENR” ?
      O farina di polenta taragna mescolata a farina fossile ?

      Spiegatemi secondo quale teoria sperate di superare i milioni di eV della barriera coulombiana e progettate un esperimento coerente con la stessa.

      Sperare nelle “botte di Coulomb” non è certamente un atteggiamento scientificamente accettabile!

      • Ascoli65 ha detto:

        @ Danny Zucco,
        Spiegatemi secondo quale teoria sperate di superare i milioni di eV della barriera coulombiana e progettate un esperimento coerente con la stessa.
        La teoria non te la so spiegare, ma nel caso dell’ultima invenzione “made in Frascati”, e basandomi su quanto rivendicato in ambito FF, posso azzardare il seguente possibile meccanismo. Potrebbe darsi che gli elettroni che scorrono nel filo di costantana, che come noto in quell’ambiente raggiungono velocità stratosferiche dell’ordine di 0,1c, sbandino in corrispondenza della curva stretta del nodo e, per una certa frazione dipendente da vari parametri, vadano ad inzuccare contro il nucleo degli atomi di idrogeno (prozio o deuterio) assorbiti/adsorbiti in precedenza nel reticolo cristallino. Per ogni inzuccata si generano così uno o due neutroni che possono facilmente superare la barriera colombiana degli atomi dei metalli circostanti fondendosi con i relativi nuclei e innescando varie reazioni nucleari mediamente esoergiche.

        Ci sarebbe solo da spiegare un altro piccolo dettaglio. La fisica normale ci insegna che la corrente elettrica percorre dei rami in parallelo nello stesso verso, concorde a quello della differenza di potenziale presente tra i punti di diramazione. Nel caso di un nodo praticato su un filo metallico non isolato superficialmente, come apparirebbe quello mostrato nelle immagini SEM fatte ai LNF-INFN presentate in Giappone, saremmo indotti a ritenere che la corrente percorra nello stesso verso i vari rami dell’anellino del nodo, ripartendosi tra gli stessi rami (in numero di 3 per quanto riguarda la tipologia di nodo presentata all’ICCF20). Quindi non riesco a capire come sia possibile che la corrente percorra l’intero sviluppo del nodo mantenendosi all’interno della sezione circolare del filo, come parrebbe evincersi da quanto specificato nel già segnalato paper presentato l’anno scorso all’ICCF19: “These knots represent local geometrical variations of the path of the current flowing in the wire and are crossed by the lines of the magnetic field they generate.” Quindi, se non ho capito male, nei Laboratori delle meraviglie sarebbero riusciti ad indurre gli elettroni della corrente a percorrere in tondo l’intero nodo piuttosto che a suddividersi tra i 3 rami derivanti dall’intreccio. Non so come abbiano fatto, ma questa sola innovazione avrebbe di per sè un valore enorme, tenuto conto del risparmio in ingombro, materiale e costo di lavorazione che si otterrebbe se si riuscisse a fare a meno dell’isolamento elettrico dei conduttori.

    • Ascoli65 ha detto:

      @ Camillo,
      Krivit ritiene che il solo modo corretto di contestare le imprese ff di Celani e compagnia allegra sarebbe di scrivere un articolo da pubblicare su una rivista peer reviewed.
      Il modo corretto di fare le cose è quello stabilito dalle regole. Nel caso in questione sarebbe stato quello di rispondere adeguatamente all’interrogazione parlamentare presentata 3 anni fa dall’on. Realacci. La Ministra in carica a quell’epoca non l’ha voluto fare, nonostante in quello specifico caso, e per pura combinazione, fosse in grado di valutare personalmente portata e significato di quanto le veniva sottoposto e di potersi perfino assumere la responsabilità di stilare direttamente la risposta. Come tu stesso hai detto, pare che questo comportamento fosse giustificato da motivi di opportunismo partitico, politico o quant’altro. Tuttavia ciò autorizza tutta la catena gerarchica a valle (dalla dirigenza degli Istituti di ricerca, giù giù fino ad ogni gatto Marameo) a comportarsi in modo altrettanto opportunista, gli uni scrollandosi di dosso la responsabilità di opporsi ai progetti di ricerca palesemente sballati, gli altri non lasciandosi sfuggire nessuna delle ghiotte occasioni fornite dallo status di ricercatore pubblico.

      La prossima volta che ti ricapiterà l’occasione di parlare personalmente con il titolare del MIUR, ti consiglio di suggerirgli di seguire il modo istituzionalmente corretto di comportarsi di fronte ad una interrogazione parlamentare.

      Il destino delle relazioni ICCF è di scomparire nel nulla, materiale di consumo immediato usa e getta come i bicchieri di plastica.
      La memoria delle relazioni dipende dal prestigio dell’istituzione in cui vengono presentate e dall’importanza dell’occasione in cui viene fatto. Probabilmente di quelle presentate in sede ONU per un tema importante come quello dell’energia e della preservazione delle condizioni di abitabilità del pianeta, si conserverà una ricordo più duraturo (1).

      (1) http://www.wcec.uno/resources/WCEC_Agenda.pdf

      • Danny Zucco ha detto:

        @Ascoli65
        Potrebbe darsi che gli elettroni che scorrono nel filo di costantana, che come noto in quell’ambiente raggiungono velocità stratosferiche dell’ordine di 0,1c

        Mai mettere limiti alla fantasia fusionista!

        Guardi che secondo le teorie dello stesso Celani, presentate all’ICCF20 (e che quindi si suppone abbiano superato almeno uno straccio di revisione) gli elettroni si muovono
        addirittura a velocità c (~ 3*10^8 m/s)! La velocità di Widom e Larsen è stata superata di almeno un ordine di grandezza! Roba da non crederci!
        Le giuro che non la sto prendendo in giro, è vero!

        • Danny Zucco ha detto:

          Capisco i vostri dubbi e le vostre perplessità ma credo si tratti di una informazione facile da verificare o smentire

  35. Camillo Franchini ha detto:

    @Danny Zucco

    Sperimentare senza avere uno straccio di teoria, porta inevitabilmente a perdite di tempo.

    L’assenza di una teoria da validare è sempre stato un vanto dei ff. Tranquilli, dicono, la teoria viene dopo, come l’intendenza dei vecchi eserciti. Anzi, più di una teoria, basta chiedere. Celebre quella dei tre miracoli di Preparata. Sono anni che Celani va avanti a casaccio. La costantana è stata usata al posto del nickel, perché qualcuno aveva sgraffignato una bobina di filo di nickel nel suo laboratorio. Ci voleva altro per scoraggiarlo.
    Significativo il finale della relazione di Celani:
    Several phenomena are really unexpected and are not experimental errors
    Tipica excusatio non petita.
    Possiamo divertirci quando i protagonisti di queste vicende grottesche sono privati; fa venire il nervoso quando sono impiegati dell’INFN o di qualche Università.

    • E.Laureti ha detto:

      OT (forse)

      dal blog di Passerini leggo
      by sedicente cikagiuro http://22passi.blogspot.it/2016/10/grande-successo-delliccf20-presenti.html#comment-form

      Quanto ad Andrea Rossi: non ho mai capito perchè sia andato proprio negli States, con tutti quei player giganti: Nasa, Difesa, Cia e chi più ne ha più ne metta….
      Se, invece, fosse andato nella Corea del Nord sarebbe già in produzione da quel bel pezzo e quel bambolotto pazzo-invasato di Kim Jong-un invece di lanciare missili con testate nucleari potrebbe lanciare milioni di e-Cat in tutto il mondo con duplice beneficio per l’umanità. Dopo tutto, visto che l’Italia è fuori dai giochi e che molto presto se continuerà a restare in questa UE demenziale e criminale raggiungerà la Corea del Nord, a noi che ce frega da dove vengano gli e-Cat pur che arrivino? Giusto Daniele?

      la trovo giustissima come idea … la sfiga è solo nostra purtroppo che il Rossi non abbia scelto la Corea del Nord …… la jella è non vedere finalmente quinlan appeso per le *alle come meriterebbe nella relativa piazza rossa per lunga militanza impunita di cazzate e fregnacce 🙂

      • Camillo Franchini ha detto:

        @E.Laureti

        quinlan appeso per le *alle

        Protesto. Quinlan è il più simpatico di tutti i ff, perché sta divertendosi e ci sta divertendo alle spalle dei gonzi americani senza mai avere chiesto finanziamenti italiani, né pubblici né privati. Nessuno tiene il banco meglio di lui in questo momento. Lascialo fare, che male fa? Se imbroglia lo fa alla luce del sole, con molto garbo. Soprattutto lo fa stando lontano dall’Italia.
        Celani invece mi sembra completamente annodato con la costantana e con l’inglese, che diventa sempre più sincopato. La prossima volta il filo di costantana annodato sarà orientato Nord-Sud.
        Per inciso: come fa Emanuele Marano ad appartenere all’INFN, dato che è chimico? E’ associato?
        Nel 2013 l’ENEA era sponsor dell’ICCF 18, Missouri; quest’anno ENEA è del tutto assente dall’ICCF 20. Qualcosa deve essere cambiato in quell’ente; speriamo sia un buon segnale. Violante e la Sarto non possono essere sempre di moda a Frascati.

  36. Camillo Franchini ha detto:

    @Ascoli65
    I ragazzi di lenr-forum.com comunicano:
    on the last day of the current “ICCF 20 Meeting” in Japan, there was the announcement that the next ICCF Conferences (ICCF 21) will be hosted by Industrial Heat.
    La farsa (per te “saga”) continua.

    • E.Laureti ha detto:

      @Franchini

      La farsa (per te “saga”) continua

      ma anche la “dose” continua …. cioè:
      le conferenze , i si dice, si mormora , si pubblica, i customer …….e così via… sono la dose necessaria di polvere fuf da assorbire per endovena o per via aerea con cannuccia 🙂
      Come diceva Passerini nel suo blog qualche post fa in un momento di anomala lucidità :
      c’è (da tempo) l’indotto senza prodotto 🙂

    • Ascoli65 ha detto:

      @ Camillo,
      La farsa (per te “saga”) continua.
      Perchè dici così? Anche per me questa saga è una “farsa”, termine che ho già proposto come tra i più appropriati per indicare ciò a cui stiamo assistendo (1).

      In particolare pare essere un sistema di farse annidate tra loro, che sembrerebbe funzionale al mantenimento di altrettanti bluff, che, come noto, sono tanto più efficaci quanto più son duraturi. In questo momento nel mondo FF il banco (di qualche decina di milioni) è tenuto dall’IH, nata come conseguenza diretta dell’iniziativa Ecat. Che questa società si faccia carico di ospitare il prossimo ICCF mi sembra più che logico, così come mi sembra ovvio che l’appuntamento sia stato fissato in modo da far guadagnare in un colpo solo altri 20 mesi alla galassia FF, che da 27 anni campa di aspettative disattese.

      Tuttavia, per evitare che il lungo periodo di attesa faccia svanire del tutto l’interesse per l’argomento, è stato programmato un workshop intermedio da tenersi a Siena a metà del prossimo anno (sarà interessante vedere da chi sarà patrocinato questa volta). Il circo FF torna quindi dalle parti in cui ha avuto origine l’approccio Ni-H (l’unico che abbia senso ai fini del bluff in corso) e questo probabilmente alimenterà le voci sul fatto che la disputa legale tra Rossi ed IH sia un tentativo delle due parti, in (apparente) conflitto tra loro, di mantenere o conquistare il controllo totale di questa tecnologia.

      Vedendola in questa luce, parrebbe che fin qui la regia della saga sia stata azzeccata.

      (1) https://fusionefredda.wordpress.com/2015/11/19/brevetti/#comment-53969

  37. mario massa ha detto:

    @Camillo
    La tua giusta preoccupazione è che si vadano a investire soldi pubblici in ricerche o progetti che non hanno speranza di poter funzionare e ti sei focalizzato sulla FF che è certamente la “ricerca insensata”ove è più probabile vengano sprecati i nostri soldi. Ma non è l’unica: i 5 Stelle che sembrano dei campioni nell’individuare progetti ove buttare soldi (basta ricordare Grillo che anni fa pubblicizzava la macchina con motore Otto ad idrogeno), si impegnano anche su altri fronti che a mio avviso andrebbero combattuti.
    Qui:

    vedrai come i 5 Stelle supportano quell’imbroglioncello di Lodovico Errico di Hydromoving (che trovò spazio su 22Passi dove ha ancora i suoi sostenitori) che dichiara di ottenere per elettrolisi una quantità di idrogeno molto superiore a quella massima teorica (nel filmato viene dichiarato un valore più di 100 volte superiore al teorico).
    Ma Hydromoving è piena di concorrenti, per esempio:

    che dichiarano di dimezzare i consumi e azzerare l’inquinamento.
    Che l’iniezione di ossigeno e idrogeno all’aspirazione di un motore possa ridurre un po’ gli inquinanti non si può escludere, ma forse una tua stroncatina per insegnare ai 5 Stelle che contro le leggi della elettrochimica e contro la conservazione dell’energia non si può andare ci starebbe bene.

    • Sandro75k ha detto:

      Bravo Mario, questo è quello di cui dovrebbero occuparsi i chimici!

      Errico è qui a 10 minuti da casa mia. Purtroppo è stato ospitato anche nell’Istituto tecnico industriale Enrico Mattei di Vasto (quello dove ho studiato anch’io).
      Poveri ragazzi che si diplomeranno periti chimici!

    • mW ha detto:

      @Mario Massa,
      la macchina con motore otto a idrogeno almeno non viola nessuna delle leggi della fisica.
      Credo che il Comune di Milano ne avesse sperimentata qualcuna, anni fa.
      L’autonomia è comunque molto bassa, alle pressioni delle normali bombole, tipo 200 bar.
      Inoltre credo possa dare problemi con i metalli, ma non sono sicuro di dove lo ho letto e se sia vero.

      • Camillo Franchini ha detto:

        @mW

        Credo che il Comune di Milano ne avesse sperimentata qualcuna, anni fa.

        Anche in Toscana hanno fatto un esperimento simile, usando delle Panda modificate. In pratica veniva usato idrogeno invece di metano. Il problema è che, a parità di pressione e volume, l’idrogeno contiene quattro volte meno energia del metano. L’autonomia non superava 120 km. I rifornimenti si facevano a Gello, presso Pisa. L’idrogeno veniva prodotto per elettrolisi utilizzando l’energia di un piccolo impianto eolico. L’esperimento non ha avuto seguito, non se ne parla più.

  38. Camillo Franchini ha detto:

    @Sandro 75k

    Bravo Mario, questo è quello di cui dovrebbero occuparsi i chimici!

    Chimica è un mare magnum; esiste anche la chimica nucleare, quindi sono in tema. Se non era per me, nessuno saprebbe che la IAEA e molti altri importanti enti di Stato hanno classificato tutti gli esperimenti sulle reazioni nucleari. Non tutti i chimici sono informati su questo argomento. Pochi saprebbero fornire in qualche minuto le funzioni di eccitazione di una reazione scelta a caso.

    @mario massa

    forse una tua stroncatina per insegnare ai 5 Stelle che contro le leggi della elettrochimica e contro la conservazione dell’energia non si può andare ci starebbe bene.

    Se dovessimo occuparci anche di Lodovico Errico nessuno seguirebbe più questo blog che continua a ricevere attenzione perché è monotematico e chi lo apre sa cosa aspettarsi. Molti aprono post scritti anche molti mesi fa. Mi fa piacere.
    Ho scelto di occuparmi esclusivamente della ff praticata a livello accademico o comunque gestita da enti di ricerca noti. Trascuro Rossi, che considero un imprenditore sui generis di successo ma insignificante, sia perché investe denari suoi o regalati da ammiratori, sia soprattutto perché non ha incarichi di insegnamento. Focardi era invece persona da incalzare, perché era stipendiato dallo Stato, insegnava e aveva dei seguaci, il più noto dei quali è Levi. Resta Piantelli, ma sembra scomparso dal giro.
    Anche la bombolina rientrava nel mio campo di interessi, perché Arata è un accademico.
    Purtroppo i 5* sembrano interessati alle scoperte e alle invenzioni mirabolanti; è un aspetto imprevedibile in un partito. Sono davvero strani; si sono rivolti a Paola Muraro, laureata in agraria, per occuparsi di trasformazione di grandi quantità di materia, tipico argomento trattato dagli ingegneri chimici. Vanno a simpatia. O se la sono trovata già pronta a dare una mano, dato che pagano bene.
    Ho ricevuto il libro di Krivit. Ora dovrò leggerlo, ma devo aspettare che piova.
    Saluti

  39. Claudio ha detto:

    Questo dovrebbe interessare voi chimici, magari potreste controllare che il rendimento effettivo dichiarato non sia troppo lontano da quello reale:
    http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/slct.201601169/full

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Claudio
      Grazie per la segnalazione. A fine settimana avrò tempo per trattare la questione da un punto di vista quantitativo. Ora è un momentaccio.

    • mario massa ha detto:

      @Claudio
      Lascio a Camillo una analisi seria del documento, ma a me, da ignorante in materia, sembra ben fatto e non dichiara nulla di incredibile. Il problema è che ci sono furbacchioni, e non solo in campo FF, che approfittano di studi seri sulle nanotecnologie per dare credito ai propri mamozi che grazie alle nanotecnologie avrebbero proprietà magiche: qui una pubblicazione dall’aspetto (ma solo quello) serio a sostegno del miracoloso marchingegno Hydromoving:
      http://docplayer.it/12089980-Generazione-di-idrogeno-on-board-il-sistema-hydromoving.html
      Quando questa gente trova appoggi nelle università e nei partiti politici, a mio avviso, la cosa diventa preoccupante.

  40. Camillo Franchini ha detto:

    @mario massa
    Quando questa gente trova appoggi nelle università e nei partiti politici, a mio avviso, la cosa diventa preoccupante.
    Hai perfettamente ragione e questo blog è nato proprio per mettere all’erta chi ha senso di responsabilità sul micidiale miscuglio di interessi che lega certo mondo accademico e i politici. Carpenter e i bolognesi hanno dato un bel po’ di filo da torcere; ancora non mollano.
    Adesso va molto di moda il nano; qualche tempo fa si preferiva la quantizzazione.
    In questo periodo devo occuparmi di una coppia di ospiti berlinesi ma in città anche di muratori, idraulici, elettricisti; appena posso leggo con cura l’articolo segnalato da Claudio.
    Buon fine settimana a tutti.

    • mario massa ha detto:

      @Camillo
      Buon fine settimana anche a te, Camillo. Quando riesci, puoi dare un tuo parere anche su come possa funzionare questa batteria?
      http://www.nanoflowcell.com/technology/

      • Camillo Franchini ha detto:

        @mario massa

        puoi dare un tuo parere

        Because refuelling with ionic fluid – one positively and one negatively charged liquid, is possible right now.
        Il baco sta nelle parole riportate sopra: in base al principio di elettroneutralità non esistono soluzioni elettrolitiche che portino cariche separate.

        • mario massa ha detto:

          @Camillo
          “in base al principio di elettroneutralità non esistono soluzioni elettrolitiche che portino cariche separate.”

          Questo certamente, ma non è una pubblicazione scientifica. Io l’ho interpretato come due fluidi che vengono inviati a due semicelle separate da setto poroso (tipo pila a concentrazione).
          Riusciresti a calcolare la massima densità di energia teoricamente stoccabile in questo modo? Nei migliori accumulatori al litio si è arrivati a 200 Wh/kg o 300 Wh/litro. I loro dati parlano di 15kWh stoccati con 2 x 159 litri di elettrolita, quindi circa 50 Wh/kg o 50Wh/litro (+ peso e volume delle celle ove i due liquidi “reagiscono”). Non promettono quindi la luna, ma la ricarica “tipo benzina”, quindi rapidissima, renderebbe il sistema molto attraente e, se vero, potrebbe segnare una svolta nell’applicabilità della trazione elettrica pura. Questo ammesso che, come sostengono loro, i liquidi siano riciclabili all’infinito e, aggiungo io, la loro rigenerazione non costi in termini energetici molto più dell’energia che sono poi in grado di rilasciare.

        • mario massa ha detto:

          @Camillo
          Qui, su Wiky, c’è qualche indicazione:
          https://it.wikipedia.org/wiki/Batteria_di_flusso

        • Franco Morici ha detto:

          @ Mario Massa
          ” I loro dati parlano di 15kWh stoccati con 2 x 159 litri di elettrolita, quindi circa 50 Wh/kg o 50Wh/litro”

          Un anno fa dichiaravano molto di più, parlavano di 600Wh/l:
          “The energy density of the nanoFlowcell® is currently 20 times higher than that of a lead accumulator. This means the stored energy provides a range 20 times higher than with a battery of the same weight. Compared with the present-day lithium-ion technology used in many modern electric cars, the nanoFlowcell®, with 600 Wh/l, achieves five to six times more energy density and thus correspondingly longer range.”
          http://emagazine.nanoflowcell.com/technology/the-redox-principle/

          Qui scrivono:
          “QUANTiNO’s consumption averaged the anticipated 12 kWh per 100 kilometres.”
          Se 15kWh sono stoccati necessitando di 2 x 159 litri di elettrolita, non penso che i loro prototipi di auto abbiano un serbatoio da 255 litri di elettrolita, quindi con un sebatoio tipo 50 litri dopo aver percorso 20km il mezzo va rifornito altrimenti si ferma.

          “The QUANTiNO is more than just a test vehicle – it’s a fully-fledged electric vehicle that has reached production maturity. The test driver and co-driver finally call it a day after 1,167 kilometres and a little less than one tank.”
          http://emagazine.nanoflowcell.com/technology/1167-kilometre-test-drive-in-the-quantino/

          “one tank” che vuol dire?
          Per quanto detto sopra percorrere 1167 Km significa un “one tank” da circa 3000 litri!

          Ma perchè far vedere dei prototipi di auto sportivie “QUANT INO”, “QUANT FE”, “QUANT E”?
          http://www.nanoflowcell.com/solutions/

          Per cominciare non era meglio installare il sistema su una comune utilitaria (chessò una Panda)? Non andava bene?
          (oppure quello che conta è solo la propaganda)

        • mario massa ha detto:

          @Franco
          “Per cominciare non era meglio installare il sistema su una comune utilitaria (chessò una Panda)?”

          Ciao Franco, mi pare di capire che anche tu come me nutri scarsissima fiducia in questi signori e il fatto che abbiano iniziato con dati che poi si sono ridimensionati notevolmente ricorda il COP 200 stabile di Rossi a Bondeno ridotto a 6 o meno dopo anni di sviluppo.

          Comunque la spiegazione del perchè tutti i costruttori di auto elettriche (come Tesla) preferiscono sviluppare dei bolidi è che un’auto elettrica costa sempre molto cara, per cui se ti sposti su una fascia alta la differenza di prezzo con una equivalente a trazione tradizionale si appiattisce o addirittura si inverte (un motore elettrico in grado di dare picchi di potenza di 800kW costa molto meno di un equivalente a benzina).
          Per quanto riguarda il volume del serbatoio se vai sul loro sito scoprirai che è davvero spaventoso: la Quant Fe ha due serbatoi ognuno da 250 litri!

          In ogni caso quello che mi interessava sapere è se esistono veramente le batterie a flusso (che cioè “ricarichi” sostituendo l’elettrolita) e se sì, che prestazioni hanno veramente e su che principio funzionano: sarebbe una tecnologia interessante da provare per GSVIT.

  41. Camillo Franchini ha detto:

    @mario massa

    ma la ricarica “tipo benzina”, quindi rapidissima, renderebbe il sistema molto attraente e, se vero, potrebbe segnare una svolta nell’applicabilità della trazione elettrica pura

    Credo che vada in questo senso la ricerca sulle pile a combustibile. Una pila a etanolo consentirebbe di fare il pieno come fosse benzina. Bisogna però adattarsi alla produzione di CO2.
    Per quanto riguarda il riferimento a Wiki, lo schema riporta “positive electrolyte tank” e “negative electrolyte tank”, termini imbarazzanti, a me sconosciuti. L’elettrochimica si occupa di ossidoriduzioni. Se gli attori non sono un ossidante e un riducente non mi raccapezzo. Che cosa si intende per “positive electrolyte”?

    • mario massa ha detto:

      @Camillo
      “Credo che vada in questo senso la ricerca sulle pile a combustibile. ”

      Le pile a combustibile consumano appunto un combustibile (idrogeno o anche etanolo come nell’esempio che fai tu). Qui invece si tratta di un elettrolita (anzi una coppia) che può poi essere rigenerato (non so come) e non produce assolutamente CO2.

      Wiky dice che le pile a flusso sono già usate da tempo in applicazioni stazionarie (non lo sapevo), ma la Nanoflowcell sostiene, grazie alle nanotecnologie e ai nuovi elettroliti sviluppati, di avere aumentato di 5 volte la densità di energia stoccabile fino a renderle sfruttabili nel trasporto.
      Se la cosa funzionasse, uno dei vantaggi del sistema sarebbe la assoluta sicurezza: la benzina brucia, le batterie possono incendiarsi avendo molta energia immagazzinata, mentre in questo caso ogni elettrolita è inerte e a sentire loro non chimicamente pericoloso.

      Quello che mette dubbi sulla serietà è che dichiarano autonomie impossibili (come fai con 15 kWh di energia e motore da 80kW a percorrere 1000 km dichiarati? Neanche se vai a 20 km/h) e il fatto che ritengano la loro tecnologia applicabile agli aerei (come fai a volare se per stoccare 15kWh ti servono più di 300kg quando adesso ne bastano 5 ?).

  42. Camillo Franchini ha detto:

    @mario massa

    Qui invece si tratta di un elettrolita (anzi una coppia) che può poi essere rigenerato (non so come) e non produce assolutamente CO2.

    Le celle a combustibile sono interessanti perché da una reazione chimica producono direttamente energia elettrica. Purtroppo, quando il carico è elevato, l’energia chimica si trasforma in gran parte in energia termica; infatti le celle a idrogeno scaldano come stufe quando sono sotto un carico pesante; tutta energia dispersa nell’ambiente. E’ un limite teorico intrinseco, difficile da affrontare in pratica.
    Le reazioni chimiche sono innumerevoli, come sai; le sole utili sono quelle che comportano variazioni nello stato di ossidazione di certi atomi. Tutte le altre non consentono di veicolare elettroni in un flusso ordinato su un circuito esterno. Se si fa reagire un acido con una base si ottiene solo calore, non energia elettrica.
    I Signori che hai citato parlano di tank pieni di certi reattivi. Descrivessero una reazione chimica, anche solo teorica, si capirebbe qualcosa; così possiamo solo riferirci alla elettrochimica nota, che sa produrre energia elettrica solo mediante ossidoriduzioni. Esistono anche pile a concentrazione che funzionano per puro effetto entropico, ma nessuno penserebbe di ricavare energia utile solo da un aumento di entropia.
    Si conosce anche solo una reazione del tipo che riporti? Basterebbe per individuare il principio di funzionamento.

    un elettrolita (anzi una coppia) che può poi essere rigenerato

    Se gli elettroliti devono essere rigenerati si impiega tutta l’energia che la reazione ha prodotto, più quella da aggiungere per le perdite di un ciclo reale. Bilancio rovinosamente in perdita. La termodinamica ha sue ragioni stringenti e non porta rispetto per gli inventori.
    Non conoscendo la reazione, non voglio però compromettermi.

    • mario massa ha detto:

      @Camillo
      “Se gli elettroliti devono essere rigenerati si impiega tutta l’energia che la reazione ha prodotto, più quella da aggiungere per le perdite di un ciclo reale. ”

      Certamente. Si tratterebbe solo di un sistema per stoccare energia, esattamente come le comuni batterie ricaricabili. Le batterie si ricaricano mediante energia elettrica, sfruttando la reversibilità della reazione di ossidoriduzione utilizzata, con rendimenti piuttosto elevati.
      Come avvenga la rigenerazione degli elettroliti in questa batteria non lo so e speravo me lo dicessi tu. Potrebbe essere un metodo elettrochimico o forse no, in ogni caso è ovvio che perchè il sistema sia proponibile l’energia utilizzata per la rigenerazione non deve essere molto superiore a quella poi ottenibile, ma anche su questo non ho trovato alcun dato.

      Non sei anche tu curioso di sapere se si tratta di una bufala? La storia è molto recente (l’azienda è stata fondata nel 2014), ma le prime auto (Quantino da 80kW e la Quant FE da 800kW!) sono già state presentate al Geneva International Motor Show:
      http://mediacenter.nanoflowcell.com/news/2015-03-03-two-successful-world-premieres-at-the-geneva-international-motor-show-quant-f-and-quantino-impress-visitors-at-the-show/b9db4e965ea2b2852d7404d66d262405/

      Su Wiki si legge:
      “There is a lack of scientific understanding or patents describing how salt water can be used to produce electric energy with the efficiency and energy density that the company claims, and no independent third party measurements confirming the claims are available.[33] The claimed performance contradicts research that has been done on flow batteries.[34] It has been said that “there is no solid proof just yet that the QUANT e actually works and performs as advertised”.[35]
      The person claiming to have invented the fuel cell, Nunzio La Veccia, has been accused of fraud in connection with a revolutionary photovoltaic cell that was supposed to have an extremely much higher efficiency that competing cells. In a court case he explained that the prototypes had been destroyed from “security reasons” in 1999 or 2000. As of 2015, no competitor comes close to the claimed efficiency. Similar accusations were made in connection with a car that was supposed to run on photovoltaic cells with an efficiency that could not be explained by science. The car was never sold to customers.
      Nunzio La Veccia, who is also a musician and song writer, does not have any formal education in engineering or similar, and has bought a PhD title.[36]”

      Un nuovo Andrea Rossi?

      • Camillo Franchini ha detto:

        @mario massa

        Come avvenga la rigenerazione degli elettroliti in questa batteria non lo so e speravo me lo dicessi tu.

        E’ difficile che io riesca a dirti come avvenga la rigenerazione di elettroliti definiti “one positevely charged and one negatively charged liquid”:
        refuelling with ionic fluid – one positively and one negatively charged liquid, is possible right now
        Se non si trova un linguaggio comune non ci spostiamo di un millimetro. Non so assolutamente che cosa sia un liquido dotato di una carica elettrica positiva o negativa.
        Se si tratta di un accumulatore di energia elettrica, difficile che si facciano progressi significativi al di fuori di organizzazioni che ci investono capitali cospicui.

  43. Camillo Franchini ha detto:

    @Ascoli65
    E’ trascorso un mese dal presunto inoltro della richiesta al DoD da parte della Commissione per i Servizi Armati del Congresso.
    Passerini, che è sempre velocissimo a farci conoscere gli sviluppi della ff essendo amico d’infanzia di Levi, non ha ancora segnalato niente al riguardo. Ma almeno si ha la certezza che la richiesta è stata depositata?

  44. Franco Morici ha detto:

    @ Camillo
    Un mio commento diretto a Mario non appare, cerdo sia finito nello spam.

  45. Pingback: QED - Ocasapiens - Blog - Repubblica.it

  46. Camillo Franchini ha detto:

    @mario massa

    Le batterie si ricaricano mediante energia elettrica, sfruttando la reversibilità della reazione di ossidoriduzione utilizzata, con rendimenti piuttosto elevati.

    Si tratta effettivamente solo di una terminologia fuorviante. Le due soluzioni potrebbero essere costituite da ioni di vanadio in diversi stati di ossidazione. Più che a cercare in rete, sarebbe utile disporre di un testo di elettrochimica aggiornato.
    E’ un mondo in rapida evoluzione, perfino troppo rapida. Alcune batterie al litio sono soggette a un surriscaldamento pericoloso. Inoltre hanno una vita che è indipendente dal ciclo di carica/scarica. Secondo me sono una soluzione intermedia e, fatti tutti i conti, troppo costosa.

  47. Camillo Franchini ha detto:

    @Danny Zucco

    A quanto pare le voci secondo le quali Celani avrebbe parlato al convegno ONU WCEC(2) sono state confermate.

    Si era ormai capito da un pezzo che l’INFN pratica manifestamente ff attraverso Celani. E’ una sorta di peccato originale dal quale non si sono mai riscattati. Stessa cosa per l’ENEA. Più gli organismi sono mastodontici, più sono ingovernabili. Forse è perfino difficile sapere se c’è qualcuno in grado di condizionare Celani. Ai vari livelli gerarchici sono associate determinate autonomie. Il livello di primo ricercatore deve offrire un grado di libertà enorme. Non per niente Jed Rothwell è sempre attentissimo a capire che livello gerarchico occupano i ricercatori cui si affeziona: sono sempre definiti “prominent”. Anche Levi è prominent.
    C’è anche Nicolas Chauvin, inventore delle LENR Cars. Cosa aspetta Celani a presentare un prototipo di motore LENR che faccia concorrenza a quello di Chauvin, suo grande amico del MFMP?

    • mario massa ha detto:

      @Camillo
      “Cosa aspetta Celani a presentare un prototipo di motore LENR che faccia concorrenza a quello di Chauvin”

      Mi risulta che Celani sia il fornitore dei fili a Chauvin. Quindi ci deve essere un accordo tra loro: vuoi istigare un fornitore a fare concorrenza al suo cliente?
      Certo che Celani mi aveva promesso un paio di anni fa che avrebbe fornito a GSVIT i suoi fili appena possibile per un test calorimetrico indipendente, ma pare che ci siano per tutti tranne che per noi.

      • Camillo Franchini ha detto:

        @mario massa

        avrebbe fornito a GSVIT i suoi fili appena possibile per un test calorimetrico indipendente

        E dire che Giancarlo è amico di di Neutrino. O Neutrino conta come il due di briscola, o è di quelli che dicono “non ci credo, ma chissà…”, o Celani ha dei santi potenti in Paradiso. Può darsi che Campana sia ff e abbia modificato la posizione critica di Dosselli. Secondo me libertà di ricerca in quell’ambiente è totale e porta a simili paradossi. A Frascati nessuno è in grado di far posare l’osso a nessuno.

        • CimPy ha detto:

          “O Neutrino conta come il due di briscola, o è di quelli che dicono “non ci credo, ma chissà…”, o Celani ha dei santi potenti in Paradiso”

          Oppure Celani può fare (quasi) quel che vuole a dispetto di quel che può fare (e ha fatto) Neutrino.
          Non è che per questo bisogna militarizzare l’INFN (per quanto, un inasprimento della legislazione su frodi e truffe – e l’introduzione del reato di Fuffa Scientifica – vedrebbe molti gatti neri come il sottoscritto gongolare)

      • Camillo Franchini ha detto:

        @mario massa

        Mi risulta che Celani sia il fornitore dei fili a Chauvin.

        Quei brocchi dell’INFN non si rendono conto di come sia offensivo consentire a un loro dipendente di spedire dei campioni in America come se in Italia non esistessero le competenze necessarie per analizzarli. E’ dal 1989 che sono entrati in una trappola per topi da cui non riescono a uscire. Meglio non chiedersi in chissà quali altre trappole sono caduti. Più hanno mezzi, più li usano per ubriacarsi. A Frascati è difficile restare sobri.

  48. Camillo Franchini ha detto:

    @CimPy

    Oppure Celani può fare (quasi) quel che vuole a dispetto di quel che può fare (e ha fatto) Neutrino.

    A prescindere dalla posizione di Neutrino, è l’applicazione puntuale della libertà di ricerca. In pratica all’INFN non esiste gerarchia. Sulla gerarchizzazione della ricerca si discusse molto qui anni fa. E’ detestata come il fumo negli occhi. Credo che Gherardo Gentzen non abbia più scritto qui perché non era d’accordo con alcuni. Qualcuno scrisse con enfasi che erano meglio mille Celani di qualsiasi limitazione alla libertà di ricerca.
    Speriamo almeno che Celani sia presente a Ginevra solo in videoconferenza. La spesa sarebbe minima.

  49. Camillo Franchini ha detto:

    @Ascoli65

    il senso sinistro della farsa a tutto l’evento e a suscitare profondi ed angosciosi dubbi sulla fondatezza e affidabilità di qualsiasi cosa verrà detta a proposito di tutte le altre tecnologie presentate e discusse durante la conferenza.

    Angosciosamente vero. L’acronimo che non voglio nemmeno scrivere è un’invenzione locale, non ha alcun riscontro nella scienza nucleare GA. Esso è presente nel programma WCEC per le credenziali che Celani può esibire di primo ricercatore dell’INFN, massimo strumento di ricerca nucleare italiano. Se Celani si presenta come ricercatore INFN, come si fa a escluderlo? Se non lo bloccano a Frascati, Celani va in tutto il mondo.

    • Ascoli65 ha detto:

      @ Camillo,
      Esso è presente nel programma WCEC per le credenziali che Celani può esibire di primo ricercatore dell’INFN.

      Come ho già fatto osservare, Celani è citato in qualità di VP dell’ISCMNS e non come primo ricercatore dell’INFN. Se a determinare la sua partecipazione fosse stata la sua appartenenza all’INFN, nel programma avrebbero riportato la relativa affiliazione, ma non è stato così. Può darsi che stavolta abbia trovato qualche piccolo intralcio all’interno del suo istituto.

      Tuttavia nel mio precedente commento volevo spostare l’enfasi dal coinvolgimento dei ricercatori italiani nelle LENR, faccenda che nuoce principalmente all’immagine internazionale della ricerca scientifica italiana oltre a pesare sulle casse dello stato, per indirizzare l’attenzione sul fatto secondo me più grave che, a prescindere dalla partecipazione di Celani, a questa pseudo-tecnologia farlocca viene offerta nuovamente una prestigiosa platea mondiale da parte dell’ONU, istituzione ben più importante dell’INFN, da cui la relativa propaganda mondiale ripartirà per predicarne le miracolose, ma fantasiose, prestazioni.

      Voglio dire che, se l’ONU, nel 25ennale della conferenza WCEC, propone alle nazioni della Terra una tecnologia fantasma, un miraggio energetico come le LENR, significa che i maggiori esperti mondiali del settore energetico non sanno più cosa inventarsi per illudere le genti che esiste ancora una possibile via d’uscita dall’accerchiamento a tenaglia causato dall’esaurimento delle risorse fossili e dallo sconvolgimento climatico provocato dal loro impiego. Vuol dire, cioè, che la somministrazione alla nostra società di placebo e di altre terapie compassionevoli, da tempo in atto, ora vede coinvolta anche la più prestigiosa organizzazione sovranazionale, che molti di noi ritenevano seriamente impegnata a cercare e proporre terapie concrete e praticabili mirate alla guarigione del pianeta.

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Ascoli65

        Può darsi che stavolta abbia trovato qualche piccolo intralcio all’interno del suo istituto.

        Un intralcio talmente piccolo che il nome di Francesco Celani e l’acronimo LENR figurano in quel consesso ONU. Un buffetto, un richiamo a comportarsi bene, come si fa con i figlioli birichini quando sono lasciati soli in ambienti formali?
        In quel draft troviamo altre presenze inquietanti:
        The Smart Grid Revolution (TESLA) che ricorda le affabulazioni di J. Rifkin;
        Global Cooling H.J. Fell, former Parliamentarian.
        Qua la partecipazione di Celani è riportata senza affiliazione:
        http://www.alessandropompeo.eu/FrancescoCelaniRelatorealWCECONUGenevaAgenda003.htm
        Il programma è ancora allo stato di draft, speriamo che la stesura definitiva sia più accurata, anche nell’aspetto grafico, che assomiglia a un vecchio ciclostilato in proprio.
        Probabile che tutto si risolva in una esibizione spettacolare senza conseguenze, a parte le spese di trasporto, rappresentanza e buffet.

        • Ascoli65 ha detto:

          @ Camillo,
          Il programma è ancora allo stato di draft, speriamo che la stesura definitiva sia più accurata,

          Il programma definitivo è quello mostrato sul sito ONU, segnalato pochi giorni fa da Danny Zucco (*), in cui Celani compare come vicepresidente dell’ISCMNS. Evidentemente nel tempo trascorso tra le due stesure sarà stato richiesto al relatore di specificare la propria affiliazione e possiamo ottimisticamente sperare che non abbia ottenuto il consenso ad usare quella ben più qualificante (per ora) dell’INFN.

          Comunque sia, resto dell’idea che tra tutte le possibili preoccupazioni suscitate dalla comparsa dell’acronimo LENR in una conferenza ONU dedicata al futuro energetico del pianeta, quella della presenza del ricercatore dei LNF è solo l’ultima in ordine di gravità.

          (*) https://fusionefredda.wordpress.com/2016/09/22/jed-rothwell/#comment-56735

      • mario massa ha detto:

        @Ascoli65
        “un miraggio energetico come le LENR, significa che i maggiori esperti mondiali del settore energetico non sanno più cosa inventarsi per illudere le genti che esiste ancora una possibile via d’uscita dall’accerchiamento a tenaglia causato dall’esaurimento delle risorse fossili”

        Mi sembra che tu sostenga la bufala diffusa della mancanza di energia in un prossimo futuro.
        Se c’è una cosa che non manca è l’energia. Ci si dovrà abituare a pagarla un po’ più cara (oggi, checchè se ne dica, è quasi gratis: il petrolio, che secondo le previsioni di quando ero un ragazzo sarebbe già dovuto finire, costa quanto l’acqua minerale al supermercato) e probabilmente la gente si dovrà arrendere e accettare il moltiplicarsi delle centrali nucleari (vado a spanne: la disponibilità di uranio anche se a prezzo superiore a quello attuale ma tale da aumentare di poco il costo del kWh è di almeno 100 anni, che salgono ad almeno 1000 considerando di passare nel frattempo a reattori autofertilizzanti e se si mette in conto il torio si arriva ad almeno 2000 anni) e, nel caso peggiore, si continuerà temporaneamente col carbone, attualmente la fonte principale di energia (ne abbiamo per almeno 100 anni).

        • AleD ha detto:

          Ma infatti, fin dalla nascita la green economy è stata pura questione di economy.
          Di energia ne possiamo produrre parecchia e a costi bassi, e i fossili sono lontani dal finire. Certo, sporcano un po’, ma non è certo una tragedia oggi, 30 anni fa era molto ma molto peggio.

        • Ascoli65 ha detto:

          @ Mario Massa,
          Mi sembra che tu sostenga la bufala diffusa della mancanza di energia in un prossimo futuro.

          Ci sarà sempre energia in abbondanza per chi avrà il denaro sufficiente a comprarla. In questo momento di abbondanza estrattiva molti miliardi di persone possono permettersi di usare l’elettricità in casa, scaldarsi con il metano e fare il pieno di benzina. Per i rimanenti miliardi di persone l’energia già manca, nel senso che non se la possono permettere, oppure devono accontentarsi di usare quella più nociva per loro e per l’ambiente, il carbone. Temo che già nei prossimi anni si avvierà un forte travaso di persone dal primo al secondo gruppo.

          Per di più, se vogliamo per davvero restare entro i 2°C di incremento di temperatura media globale, dobbiamo rinunciare ad estrarre dal sottosuolo la maggior parte delle riserve di carbone accertate ad oggi e una bella porzione di quelle petrolifere.

          Il nucleare a fissione potrebbe costituire un temporaneo rimedio, limitato agli impieghi di energia in forma di elettricità, solo per quei paesi che hanno le tecnologie capaci di gestirlo. I reattori autofertilizzanti, che sarebbero potenzialmente in grado di moltiplicare per cento la resa energetica del ciclo a fissione, hanno fatto la loro fugace apparizione fino agli anni 80, ma poi il più rappresentativo dei pochi entrati in funzione, il Superphoenix, è stato chiuso a causa degli enormi problemi di gestione connessi alla sicurezza. E non mi pare che siano in atto progetti seri per ricostruirne degli altri.

          Senza contare poi il problema etico, inevitabile con l’impiego del nucleare da fissione, rappresentato dall’enorme quantità di scorie nucleari fortemente radioattive che verrebbero lasciate in eredità alle generazioni future. Scorie a cui dovranno fare la guardia per millenni, anche dopo l’esaurimento dei materiali fissili e fertili e il conseguente spegnimento dei reattori che li utilizzavano.

        • AleD ha detto:

          @Ascoli65: circa le scorie altamente radioattive, a me viene sempre da pensare a oklo e alle tonnellate di plutonio che son li da un due miliardi di anni senza che sia successo nessun disastro. Per dire che stoccare quel tipo di scorie è già tecnicamente e tecnologicamente possibile, oltre ad avere un esempio di “stoccaggio” naturale che non ha dato problemi.

      • CimPy ha detto:

        “un miraggio energetico come le LENR, significa che i maggiori esperti mondiali del settore energetico non sanno più cosa inventarsi per illudere le genti”

        E se invece fossero 4 volponi nei posti giusti con adeguato numero di follower per interesse vario che puntano ad arraffare una parte di quel che i maggiori esperti mondiali fanno assegnare tra ricerca energetica e sviluppo dei PIL nazionali? Anche solo l’un per mille del’assegnando, per dire, ma ad personam.

  50. Camillo Franchini ha detto:

    @Franco

    Se poi vogliamo a tutti i costi far brillare il puparo ricordiamoci che (seppur non pubblici) fin’ora Quinlan ha “schiantato” i soldi di Tom e soci

    E’ lì che sta il bello. Quinlan ha organizzato uno spettacolo gratuito che non potrebbe essere più appassionante. Si accettano scommesse sull’esito della vicenda, che non può tardare, se Rossi non vuole lasciare la stecca a sua moglie Margherita. Fino a quando il set si mantiene in America divertiamoci. E’ come avere a disposizione un Cagliostro moderno. Nessuno credo si preoccupi dei soldi investiti da Tom. Basta che gli resti quanto serve per tre pasti/giorno. Quinlan è il peperoncino calabrese della ff, che altrimenti sarebbe soffocata da noiosoni stile Violante.
    L’importante è che non cada sotto l’attenzione di Realacci.

    • Franco Morici ha detto:

      @ Camillo
      “L’importante è che non cada sotto l’attenzione di Realacci.”
      Secondo me Realacci è il meno, forse ti sei perso come a suo tempo le istituzioni italiane avevano già valutato il lavoro di Rossi.

      Se vuoi riascolta la risposta (1) dell’allora Ministro per i Rapporti con il Parlamento, Dino Giarda che rispondeva (lascia perdere chi era l’interrogante, poco importa) sulla base degli elementi forniti dal Ministero dell’Università e della Ricerca, dipingendo un quadro direi faverevole. (dal minuto 1:27 al 3:45) .

      “Questi tentativi hanno visto produzione di calore per brevi durate con bassa affidabilità e notevoli incomprensioni sul tipo di intrinseco funzionamento…”
      quindi secondo il Ministro, sebbene con bassa affidabilità, la produzione di calore ci sarebbe (per il tipo di argomento è sottinteso che stiamo considerando il calore in eccesso) e quindi non si mette in dubbio che la FF possa essere illusione..

      Poi segue tutta la descrizione del funzionamento del reattore “dell’ingegner Rossi”, compresi i famosi raggi Gamma e la spiegazione del loro ruolo per la produzione di calore.

      “…sarebbe necessario avere piena cognizione dei risultati di questa tipologia di ricerche soprattutto in termini di applicabilità concreta ed economicità…”
      I soli “problemi” evidenziati dal Ministro sembrano essere: applicabilità concreta ed economicità.

      Secondo me illudersi che questo sia un argomento tenuto a galla nelle istituzioni italiane da una vecchia interrogazione di Realacci e pensare di divertirsi seguendo lo spettacolino che si svolge nel tribunale di Miami vuol dire continuare a sottovalutare il problema.

      (1) https://youtu.be/7SqYtuOkMaI

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Franco Morici

        Dino Giarda che rispondeva (lascia perdere chi era l’interrogante, poco importa) sulla base degli elementi forniti dal Ministero dell’Università e della Ricerca, dipingendo un quadro direi favorevole.

        Il cane si morde la coda. Se qualcuno chiedesse alla Giannini di prendere posizione sulla questione omerica, la Giannini si rivolgerebbe agli specialisti che ha sottomano e farfuglierebbe una risposta che non susciti vespai. Giarda è laureato in economia, quindi si sarà rivolto a qualcuno dell’INFN che non era in grado di fornire una risposta sensata, data la piega che la ff ha preso in quell’ambiente a partire dal 1989. Una persona importante dell’INFN mi ha detto che all’INFN tutti sono rivali di tutti, ma tutti come un sol uomo difendono l’ente da attacchi esterni. Quando si tratta di difendere Celani diventano ringhiosi, anche se qualcuno è convinto che la ff sia una bufala.
        A me sembra che le interrogazioni parlamentari servano solo ai deputati per dimostrare che sono sensibili alle istanze dei cittadini; ai ministri e sottosegretari che sono sensibili alle istanze dei deputati. Tutta aria fritta.

        vuol dire continuare a sottovalutare il problema.

        Il solo modo per presentare la ff come bufala è di parlarne in ogni occasione, ognuno mantenendosi nell’ambito delle proprie competenze. Come ingegnere potrai essere ripreso se vuoi discutere da economista, ma tutti devono rispettarti come ingegnere. Mantenersi nel proprio ambito è una garanzia di considerazione.

  51. Camillo Franchini ha detto:

    @Ascoli65

    Comunque sia, resto dell’idea che tra tutte le possibili preoccupazioni suscitate dalla comparsa dell’acronimo LENR in una conferenza ONU dedicata al futuro energetico del pianeta, quella della presenza del ricercatore dei LNF è solo l’ultima in ordine di gravità.

    E’ alquanto confortante che tra tutti i variopinti approcci presentati per risolvere il gigantesco problema energetico che ha di fronte l’umanità non figuri la ff. Che essa gravi sulle spalle del nostro pittoresco omino significa che ormai al mondo si sono dimenticati di Fleischmann e Pons. L’INFN non ha altri rappresentanti e questo è un buonissimo segno, data la storica inclinazione ff dell’Istituto. Non credo che l’intervento di Celani sarà rivoluzionario.
    A scanso di sviste mi rileggo il programma.

  52. Camillo Franchini ha detto:

    @Ascoli65
    Ho controllato: l’INFN e l’ENEA non sono presenti! Celani e Violante sono stati retrocessi a personaggi di secondo piano. Impressiona l’assenza dell’ENEA, che aveva presentato con orgoglio a Bill Gates i risultati delle ricerche di Violante. Molti (tra cui Daniele Passerini per non fare nomi) avevano addirittura sperato che BG investisse in ff.
    Sono anni che scriviamo che stanno sprecando denaro pubblico in ricerche farlocche; godiamoci questa soddisfazione. Oggi le LENR di tutto il mondo sono affidate a un uomo solo, Francesco Junio Valerio Celani. Chissà se gli avranno trovato un correttore di bozze.

  53. Camillo Franchini ha detto:

    @Ascoli65

    un miraggio energetico come le LENR, significa che i maggiori esperti mondiali del settore energetico non sanno più cosa inventarsi per illudere le genti

    Celani uno dei maggiori esperti mondiali del settore energetico? Può darsi che i maggiori esperti mondiali del settore energetico abbiano scelto Celani dal mazzo, impressionati dalle sue scoperte sulla costantana. Noi però resisteremo al desiderio di festeggiare un Italiano consacrato dall’ONU come portatore di pace e benessere universali. Manteniamo una modestia scaramantica. C’è sempre tempo per cantare
    nunc est bibendum, nunc pede libero pulsanda tellus.

    • Ascoli65 ha detto:

      @ Camillo,
      Celani uno dei maggiori esperti mondiali del settore energetico?
      No, ovviamente. Purtroppo continui ad essere effetto da celianite acuta, il che ti impedisce di valutare gli eventi in una prospettiva più ampia.

      Mi riferivo invece agli esperti che hanno selezionato i temi e i contributi per la conferenza, inserendovi i due interventi che fanno esplicito riferimento alle LENR. Presumo che un’emanazione dell’ONU, come pare essere il WCEC, abbia tutti i mezzi, a partire da quelli finanziari, per avvalersi della consulenza delle persone più preparate ed informate esistenti al mondo. Escludo che quelli competenti in campo energetico abbiano proposto loro stessi di inserire le LENR nel novero delle fonti realmente rinnovabili e funzionanti per davvero. Gli unici esperti che potrebbero pensare di proporre un rimedio taumaturgico come le LENR sono quelli chiamati a scongiurare, o almeno a ritardare, le forti crisi politiche, sociali ed economiche derivanti dal diffondersi della consapevolezza che le risorse realmente accessibili e fruibili non sono sufficienti a sostenere a lungo l’attuale modello economico dei paesi sviluppati, né, tanto meno, ad estenderlo ai paesi che ambiscono averlo.

  54. Camillo Franchini ha detto:

    @Ascoli65

    Purtroppo continui ad essere effetto da celianite acuta, il che ti impedisce di valutare gli eventi in una prospettiva più ampia.

    La prospettiva più ampia è che il solo italiano che figura in quel consesso è Celani, presentato nudo come un verme, come non fosse nemmeno più dipendente dell’INFN:
    LENR Progress and Cooperation Plans, Dr. Francesco Celani, Italy
    http://www.alessandropompeo.eu/FrancescoCelaniRelatorealWCECONUGenevaAgenda003.htm
    Troppa grazia se hanno ricordato che è laureato.
    Ti sembra celanite averlo rilevato? Hai trovato altri nomi italiani?
    La prospettiva più ampia è che evidentemente l’ONU non si occupa di ff se la ff del mondo grava tutta sulle spalle del nostro omino.
    Considero anche che l’ENEA, un acronimo che significa Ente Nuove tecnologie per l’Energia e l’Ambiente, è assente.
    La prospettiva più ampia l’ho descritta ieri: l’ONU non si occupa di ff, l’ENEA non ha niente da proporre nel campo delle energie alternative, ovviamente meno che mai in ff. La prima è una buona notizia, la seconda è una notizia sconcertante. Per cosa li paghiamo quei signori?

    • Ascoli65 ha detto:

      @ Camillo,
      l’ONU non si occupa di ff

      L’ONU direttamente non si occupa di nessuna tecnologia, nel senso che non porta avanti direttamente alcuna ricerca in campo scientifico. Esso rappresenta tuttavia il luogo in cui tutti i governi provano a mettersi d’accordo sui provvedimenti da adottare per affrontare e, possibilmente, superare le crisi planetarie di qualsiasi tipo. A questo scopo l’ONU patrocina iniziative miranti a raccogliere e valutare i risultati delle ricerche svolte da altri organismi nazionali e sovranazionali, come ad esempio avviene con l’IPCC a proposito dei cambiamenti climatici.

      La conferenza WCEC di Ginevra, in corso oramai da un paio di giorni, ha più o meno lo stesso scopo dell’IPCC, ma con un enfasi maggiormente centrata sull’ambiente in generale (non solo sul clima) e sulle tecnologie che si ritengono idonee a raggiungere l’obbiettivo di avere un pianeta pulito ed energia sufficiente per tutti. E’ in questo senso che la conferenza WCEC si occupa di LENR, e quindi di FF. Ovverosia, gli esperti di tale organizzazione hanno deciso di inserire le LENR nel novero delle soluzioni che vengono proposte agli Stati e all’opinione pubblica mondiale come tecnologie potenzialmente in grado di fornire un contributo concreto al raggiungimento del suddetto obbiettivo. Ed è proprio questa scelta operata dai funzionari del WCEC(ONU) a risultare sconcertante, non i nomi dei singoli relatori che sono stati invitati ad esporre le presunte mirabilie delle LENR(FF)!

  55. Camillo Franchini ha detto:

    @Ascoli65

    Ovverosia, gli esperti di tale organizzazione hanno deciso di inserire le LENR nel novero delle soluzioni che vengono proposte agli Stati e all’opinione pubblica mondiale come tecnologie potenzialmente in grado di fornire un contributo concreto al raggiungimento del suddetto obbiettivo. Ed è proprio questa scelta operata dai funzionari del WCEC(ONU) a risultare sconcertante, non i nomi dei singoli relatori che sono stati invitati ad esporre le presunte mirabilie delle LENR(FF)!

    E’ un’iniziativa poco chiara.
    In primo luogo è stato diffuso solo un draft agenda; aspettiamo di conoscere il programma definitivo, anche se arriva in corso d’opera. Sapremmo se Celani è presente come dipendente INFN o come VP dell’ISCMNS, un ente privato. Per noi Italiani significa capire se Celani deve essere considerato la testa d’ariete di eventuali programmi ff dell’INFN o un frutto tardivo della lunga stagione ff italiana. In rete non riesco ad andare oltre il draft agenda, ma non sono un navigatore esperto. Qualcuno potrebbe aiutare?

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Giulio
      Non ho letto l’articolo, ma una frase mi ha colpito:
      the Second Law is violated on the microscopic level.
      La seconda legge della termodinamica non si applica ai microsistemi.
      Leggerò tutto quando avrò tempo. Mi scuso anche con Claudio per il ritardo accumulato.

      • susangipp ha detto:

        Infatti. C’è sempre nella folta platea quello che non ha ancora afferrato il concetto base di termodinamica e quell’altro che non sa di aver scoperto l’acqua calda. Contribuiscono però con qualche frazione di dB al rumore di fondo.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Giulio
      Titolo:
      Argonne researchers posit way to locally circumvent Second Law of Thermodynamics where entropy always increases
      Il testo contiene questa affermazione:

      We discuss the manifestation of the second law of thermodynamics in quantum physics and uncover special situations where the second law can be violated.

      La seconda legge implica…
      The second law implies that no macroscopic process can decrease the entropy of the universe.
      Robert G. Mortimer
      Physical Chemistry
      AP (2008)

      La quantum physics è pertanto esclusa dalla Seconda Legge.
      Diminuzioni locali di entropia possono avvenire anche su scala macroscopica; ogni vivente è un esempio che cade sotto gli occhi di tutti.
      Entropie of the universe significa somma dell’entropia del sistema e di quella dell’ambiente.

  56. Danny Zucco ha detto:

    Rapporto convegno ICCF20 (in giapponese)
    Si può tentare una traduzione con google traduttore

    Commento di Nevanlinna su cobraf (04 Novembre 2016 01:13)

    “ICCF20 report dettagliato. ZERO.”

    • CimPy ha detto:

      “ICCF20 report dettagliato. ZERO”

      Sbagliato: tutti a piede libero e col permesso di ripetere in futuro – è già un grande successo per dei fuffari, altro che “zero”.

      • Danny Zucco ha detto:

        “Sbagliato”

        “ZERO” suppongo vada interpretato nel senso di “niente degno di nota”.
        Quello che non capisco è la sorpresa di trovarsi con uno bello ZERO dopo l’ennesima ICCF, quando si dovrebbe sapere da parecchi anni come stanno veramente le cose.
        Mi sembra che anche questo stesso blog abbia contribuito a chiarire questo punto con argomentazioni che dovrebbero essere sufficientemente comprensibili anche a chi ha soltanto una preparazione scientifica scolastica.
        Nella scienza contano i fatti e le loro interpretazioni, le fantasie e le utopie andrebbero lasciate agli scrittori, ai poeti e ai sognatori o in alternativa ai politici e agli “opinion leaders” più spregiudicati

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Danny Zucco
          Mi dispiace per la lunga attesa; il commento era stato addirittura cestinato. Segreti di wordpress.

        • CimPy ha detto:

          “ZERO” suppongo vada interpretato nel senso di “niente degno di nota”

          È una questione di metro di misura circa cosa sia degno di nota: che non siano veri i miracoli millantati, o che i millantatori possano continuare a millantare indisturbati.

  57. Camillo Franchini ha detto:

    @Tutti
    Finalmente rispondo a Claudio che aveva portato alla nostra attenzione un articolo di chimica proveniente da Oak Ridge. Ho scritto una nota intitolata Yang Song; spero che qualcuno abbia voglia di aggiungere proprie considerazioni.

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