Celani 3

Il giorno 8 aprile 2013 il Dr Francesco Junio Valerio Ambrogio Celani, dipendente dell’INFN-LNF, ha lanciato sul blog 22 passi una sfida scientifica piuttosto audace.
Facendo riferimento a un esperimento riguardante la “Compressione Elettrochimica dell’Idrogeno (e/o) Deuterio) in un catodo cavo di Palladio”, Celani afferma in grassetto:
Nonostante abbia dimostrato SPERIMENTALMENTE che tale fenomeno era possibile, e realizzato addirittura nel Nostro Laboratorio di Frascati, il Prof. Franchini si è SEMPRE RIFIUTATO di osservare la realtà dei fatti poiché in contrasto con le sue “conoscenze teoriche”.
L’episodio è remoto ed è riemerso a sproposito, quasi certamente per distrarre i fedeli del blog da una situazione imbarazzante in cui Celani si è cacciato con la sua ultima pubblicazione.
Visto che Celani è molto orgoglioso della sua riproduzione della cella Arata a Frascati, bisogna approfittare del suo intervento su 22 passi per dare un’occhiata a ciò che è riuscito a realizzare. Io sono certo che alla dimostrazione assisteranno numerosi esperti in varie materie: elettrochimica, scienza dei metalli, chimica fisica, ingegneria meccanica, fisica.
Il compressore elettrochimico di Celani è una replica di quello che Arata ha descritto nel brevetto US5647970 Jul. 15, 1997. Arata rappresenta per tutti la nano-ff giapponese e l’impiego del pycnodeuterio; Celani è il suo rappresentante in Occidente. Occasione da non perdere.
Allego il disegno della cella aperta Arata/Celani.
cella

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99 risposte a Celani 3

  1. theschnibble ha detto:

    Vi leggo sempre con interesse…

    The Schnibble

  2. Luca ha detto:

    In trepida attesa di leggere l’esito dell’audace sfida lanciata dal Dr J.V.A.C. (sembra il nome di un fuoriclasse brasiliano di calcio) mi attacco al vagone di coda per i commenti. Questo compressore comprime oppure no?

    • Luca ha detto:

      Non contiamo sull’interessamento del popolo passeraceo. Sono in piena fregola con il “Brevetto US Navy” della Pamela “basato sulla cold fusion” http://22passi.blogspot.it/2013/04/brevetto-us-navy-basato-sulla-cold.html. Fa un po’ male leggere “di là” acidi commenti di un paio di passeri talebani che non nascondono di nutrire parecchio livore verso gli anziani pensionati. Invidia per non esser certi di raggiungere tale veneranda età e tantomeno di percepire una pensione?

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Luca

        acidi commenti di un paio di passeri talebani che non nascondono di nutrire parecchio livore verso gli anziani pensionati.

        Si immagina come restano se Marini diventa Presidente della Repubblica? Già hanno dovuto ingoiare il rospo del Papa venerando e delle Venerande Congregazioni di Cardinali. Un momentaccio per i giovani, mai una gioia.

        • Cimpy ha detto:

          Mi si perdoni, sono qui per abbonarmi ai commenti.

          Poi già che ci sono, invito alla calma: in questo momento la situazione politica sembra abbastanza precaria (come tutto il Paese, del resto). Non è detto che solo i passeri restino male se passa Marini, Non è nemmeno detto che se anche passasse Marini, il resto del paese non muterebbe lo stesso (magari in tempi diversi).

          Solo per dire: non verserei benzina sul fuoco

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Cimpy

          Non è detto che solo i passeri restino male se passa Marini,

          Anch’io resterei male se passa Marini, non solo per l’età, ma anche. Io sarei per Prodi o Zagrebelsky.
          Dobbiamo aspettarci una nuova uscita di AR? Anche lui sta invecchiando, piacerà sempre meno ai suoi tifosi. Focardi non è più nominato. Stessa cosa per Del Giudice. Ma esiste una nuova generazione ff? Non mi pare, i tifosi dovranno accontentarsi di giovani come Rossi e Pamela Mosier-Boss.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Cimpy

          Anche Rodotà mi piace, ma mi sembra troppo anziano.

        • Cimpy ha detto:

          Va bene, sparisco dietro la lavagna…

        • mW ha detto:

          @Franchini,
          premesso che non ci capisco niente di politica, a sentimento mi piaceva il Rodotà.
          Certo, è anziano, ma mica doveva starci per forza 7 anni.
          Bastava ci stesse abbastanza per indirizzare, o anzi, meglio, non indirizzare, quelle due o tre cose, e poi avrebbe potuto dimettersi.
          Caro Cimpy,
          decisamente meglio smorzare i toni, su questo sono d’accordo con te.
          Se passa Marini, non so se il paese non possa mutare ugualmente.
          Credo che taluni elettori potrebbero mutare un pochino la propria opinione, vacillare, tentennare.
          Non che in questo l’On. Marini abbia delle responsabilità, sia chiaro.
          Certo la scelta Marini/Rodotà ha tutta una serie di implicazioni.

        • Emilio ha detto:

          Nel tardo pomeriggio, mentre torrnavo in auto dal lavoro,la radio per il cambio di zona si è sintonizzata su Radio radicale che trasmettave lo spoglio in diretta per l’elezione dle nuovo presidente. Una monotona voce femminile ne scandiva i nomi. Il più ricorrente era un certo Bianca. E’ lui il nuovo presidente?

  3. Giancarlo ha detto:

    @Camillo
    Per cercare di diradare un po’ la confusione che avvolge la mia testa riguardo alla cella di Arata, provo a fare un esperimento concettuale, senza formule, che certo tu o qualche altro mi smonterà. Però ci provo. A beneficio, forse, di quelli che si stanno ingozzando di patatine, pollo fritto e cocacola dietro la lavagna.

    Premessa: la FF non c’entra nulla.

    Prendo una cella elettrolitica tradizionale aperta e l’accendo; idrogeno e ossigeno gorgogliano ma se faccio il bravo non scoppia nulla.
    Ora rimpiazzo il catodo con una barretta di Pd, piena. Dopo un tempo sufficientemente lungo, il sistema Pd, non l’eletrolisi, si sarà stabilizzato posizionandosi in un certo punto E del diagramma delle fasi (temperatura/pressione/concentrazione); quello di Pitre o equivalenti per intenderci. Da quello che si legge in giro il Pd può essere caricato molto tramite elettrolisi.
    Supponiamo di aver aggiustato i parametri dell’elettrolisi perché sia P>1. Questa P può essere definita pressione equivalente dell’elettrolisi. Se rimuovessi la soluzione, sigillassi la cella e metttessi dentro dell’H a pressione P, mantenendo la temperatura, il sistema permarrebbe in equilibrio (nessuno dice ad un atomo di idrogeno interno che sono cambiate le condizioni esterne).
    Torniamo all’elettrolisi e supponiamo che il catodo non fosse pieno ma cavo e riempito di gas inerte a 10.000 bar: è come se fosse pieno. Rimoviamo il gas e facciamo il vuoto. L’H contenuto nel Pd comincia a transitare nella camera e alza la pressione fino a che la pressione della camera e quella equivalente della superficie interna (P sta decrescendo) non diventano uguali. Se l’elettrolisi, che la camera interna non vede, riesce a mantenere costante P, pompando nuovo H nel Pd, la camera interna si porta a P e ci rimane a tempo indeterminato.
    Potrei ottenere lo stesso risultato se invece della cella elettrolitica avessi una pompa di H che mantiene costante la pressione P.

    Quindi per me il problema è solo numerico: quanto può essere elevata P in funzione dei parametri dell’elettrolisi. Arata dice migliaia di atmosfere, molti altri prima di lui, non arruolabili tra i FF, decine o qualche centinaio. Celani dice di aver misurato 8 bar.

    Io credo che, se si ammette che la concentrazione aumenti con l’elettrolisi, è difficile dire che questa non esercita una pressione equivalente.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Giancarlo

      Partiamo da quello che scrive Flanagan e teniamolo in mente, a scanso di tentazioni. Le sue parole rappresentano bene quanto stabilisce l’elettrochimica che si impara a scuola.

      H-Pd
      Rispondo frase per frase.

      Supponiamo di aver aggiustato i parametri dell’elettrolisi perché sia P>1. Questa P può essere definita pressione equivalente dell’elettrolisi.

      La pressione di idrogeno che insiste sul palladio è quella dell’idrogeno che gorgoglia lungo la parete dell’elettrodo, quindi è pressione atmosferica. P>1 si trova solo nella letteratura ff.

      L’H contenuto nel Pd comincia a transitare nella camera e alza la pressione fino a che la pressione della camera e quella equivalente della superficie interna (P sta decrescendo) non diventano uguali.

      La pressione di idrogeno che si trova nella camera chiusa non può essere diversa da quella dell’idrogeno che preme sulla faccia esterna.
      Quale forza compie il lavoro necessario per aumentare la pressione? Tieni conto che la tensione applicata è appena superiore a quella di scarica dell’acqua, per compensare le perdite di carico del circuito elettrico e la sovratensione, quasi nulla per il palladio. Inoltre la tensione è tamponata a quel valore, perché se tento di aumentarla aumenta solo la densità di corrente e la perdita Joule. Il potenziale chimico dell’idrogeno non aumenta (Flanagan).

      se si ammette che la concentrazione aumenti con l’elettrolisi

      Questa è l’illusione di cui ha sofferto anche Maria Massa; lo spiegò anche bene. Però chiedo: da dove viene il lavoro necessario per andare oltre i limiti imposti dal diagramma di stato?
      Se si segue la vita elettrolitica può darsi che aumenti la velocità di carica; ma la quantità di idrogeno all’equilibrio può solo essere quella indicata dal diagramma di stato a temperatura e a pressione ambiente.
      Celani dice di essersi fermato a 8 atmosfere, ma il meccanismo di Arata non prevede limiti che non siano di tipo meccanico. Avere utilizzato il palladio come contenitore comporta una penalizzazione terribile, perché il palladio perde del tutto le sue caratteristiche meccaniche in presenza di idrogeno. Inoltre è perfettamente permeabile all’idrogeno. Se anche funzionasse, è come pompare aria in una camera d’aria bucata come un colabrodo.
      Come invenzione non varrebbe nulla, perché con due o tre atmosfere di idrogeno ci fai la birra. Poi si deve considerare il costo del palladio. E’ una vergogna che Celani ci abbia investito sopra denaro pubblico. Una volta o l’altra troverà qualcuno nel suo ambiente che glielo rinfaccia.
      In ogni caso se non si fa vivo con una dimostrazione a pressione elevata, voglio vedere con che faccia va in giro nei LNF.
      Per dimostrare che ho capito la tua posizione, ammetto che le cose cambierebbero nel senso che dice Arata se l’elettrolisi in ambiente aperto riuscisse a introdurre più idrogeno di quanto comporta il diagramma di stato.
      Ciao

      • Giancarlo ha detto:

        @Camillo
        Per dimostrare che ho capito la tua posizione, ammetto che le cose cambierebbero nel senso che dice Arata se l’elettrolisi in ambiente aperto riuscisse a introdurre più idrogeno di quanto comporta il diagramma di stato.

        E’ proprio questo che sto dicendo, che l’elettrolisi ai fini del diagramma di stato comporta la considerazione di pressioni equivalenti superiori a 1 bar.

        Questo a me è parso un lavoro abbastanza serio, ma essendo completamente a digiuno di elettrochimica può darsi che mi abbia indotto in errore. Per le formule importanti occorre arrivare, ahimé, in fondo, alla (13) e (14). Se ne consiglia la lettura ai soli adulti.
        La pressione equivalente si lega a una delle componenti del sovrapotenziale (eta2). La formula di Wicke e Nernst fornisce la correlazione tra pressione e concentrazione.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Giancarlo

          E’ proprio questo che sto dicendo, che l’elettrolisi ai fini del diagramma di stato comporta la considerazione di pressioni equivalenti superiori a 1 bar.

          Aqui està el busillis; Dios nos valga!”

        • Marco DL ha detto:

          Ciao a tutti,
          @Giancarlo: prova a ripetere il tuo esperimento concettuale eliminando l’elettrochimica. Potresti immergere il tutto in H2 gassoso, ionizzarlo parzialmente ed applicare un potenziale elettrico molto elevato al corpo di palladio.
          Secondo me il lavoro di compressione lo compie il campo elettrico e la sovrapressione è figlia dell’accelerazione impressa dal campo elettrico agli ioni H+.
          Buona giornata
          Marco

        • gabrichan ha detto:

          http://www.gizmag.com/sandia-neutristor-neutron-generator-chip/23856/

          @Franchini almeno questo lasciamelo passare è interessante.

          Questo è un sistema che produce neutroni ionizando e bombardando D + T o D + D

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Gabrichan

          In diverse occasioni ho scritto di questi miniacceleratori che producono neutroni tramite dd e dt. Questo è uno dei più recenti.
          Tra i più piccoli conoscevo lo Schlumberger, ma sono passati tanti anni, chissà se li fanno sempre. Erano cilindrotti usati per le prospezioni minerarie.
          A cercare se ne trovano molti. Sono usati anche in medicina nucleare.
          Sono gli strumenti meno costosi per produrre neutroni. I flussi sono intorno a 10^6 n cm^-2 s^-1.
          Sembra un portacenere o un portasapone, molto carino.
          Segnalazione interessante, grazie.

        • FermiGas ha detto:

          Gabrichan,
          se vuoi i neutroni in garage basta che ti costruisci un fusor. Purtroppo nessuna “overunity”, ma spero che tu abbia compreso il perché.

        • gabrichan ha detto:

          @FermiGas

          Il fusor non è poi cosi facile da costruire… e non ci tengo ad avere dei neutroni che passeggiano in garage…

          di questo oggettino qua ci sono le specifiche:

          http://ieeexplore.ieee.org/xpl/articleDetails.jsp?reload=true&arnumber=6275497

          “produce 10^3 neutrons per pulse (14 MeV) in a 0.5- μs pulse” con una ddp di “15- to 20-kV”

          mi domandavo se i magneti del brevetto della Pamela Mosier-Boss i 2 forti magneti potevano generare lo stesso effetto? della ddp elettrica sullo ione D+

        • gabrichan ha detto:

          @FermiGas

          Fai clic per accedere a 2007SzpakS-FurtherEvidence-Naturwissenschaften.pdf

          Mi domandavo se i Fig1. i 3000Vcm^-1/ 12200 Gauss non influenzino la produzione di neutroni come nel neutristor tutto li.

        • Camillo Franchini ha detto:

          Gabrichan,

          Quando leggo una reazione come questa:

          The reaction e- + D+ —> 2n is the source of low energy neutrons (Szpak, unpublished data)

          è chiaro che non devo meravigliarmi se la signora Pamela non riesce a scrivere un lavoro accettabile da una banca dati.
          A leggere i suoi lavori, si capisce perché il Rear admiral Brady ha sciolto l’attività ff dello SPAWAR.
          Gabrichan, aveva messo in evidenza un bel generatore di neutroni, però ora torna a occuparsi di cose strane. Peccato.

        • gabrichan ha detto:

          @Franchini
          Semplicemente mi domandavo se i neutroni segnalati dal CR39 negli esperimenti della Sig. Pamela potevano essere originati sul principio di funzionamento del neutristor tutto li.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @gabrichan

          The miniaturized neutron generators accelerate deuterium (D) or tritium (T) ions to energies of 100 KeV (kiloelectron volts) or less, corresponding roughly to a temperature of about a billion degrees Kelvin.

          Pamela invece pratica ff, altra famiglia, altri interessi. Pamela si interessa di ff, il neutristor è comune fusione calda.

        • FermiGas ha detto:

          Gabrichan scrive:
          non ci tengo ad avere dei neutroni che passeggiano in garage…

          Invece, quelli che si originerebbero con la GDPE, sono autorizzati al passeggio?

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Giancarlo

          Dall’articolo di cui ci hai suggerito la lettura:

          The loading ratios mea­sured in this way showed a general increase with applied current density, reaching values of between 0.78 and 0.82
          at 50 mA cm^-2. These results indicate the importance of the current density in the attainment and maintenance of high D/Pd loading ratios.

          Sono rapporti indubbiamente elevati, ma la condizione di Preparata richiede un rapporto 1:1. L’espressione “attainment and maintenance” ricorda la pompa da bicicletta che deve essere sempre in funzione se si vuole che si mantenga una certa pressione nella camera d’aria. Cessata l’azione, il rapporto Pd/H torna a quello che compete alla pressione atmosferica. I fili e i catodi di Celani, anche se caricati con mezzi sofisticatissimi, tornano ai valori di equilibrio appena cessa la carica. Vedi ancora Flanagan.

  4. Hermano Tobia ha detto:

    Quel diavolo d’un Krivit ci informa che Arata e Celani non sono gli unici che si occupano del caricamento di H e D in Pd con celle elettrolitiche:

    DOE Provides Support for Basic LENR Research

    Researchers from Brookhaven National Laboratory in New York and from Nova Research Inc., in Alexandria, Virginia, also participated.

    Orpo! Non sarà che al BNL fanno ricerche di pseudoscienza, vero ?

    • Giancarlo ha detto:

      @Hermano Tobia
      Tu sai che Violante gode della stima di molti di noi qui dentro. Hai mai sentito deriderlo? Analizzare gli esperimenti e le conclusioni è altra storia su cui uno può anche esprimere opinioni differenti.
      Il lavoro, sembra confermare alti caricamenti del Pd fino a 1:1 con elettrolisi. Almeno nell’abstract non parla di fusione fredda. Vedrò di procurarmelo.
      La pseudoscienza riguarda la FF non il caricamento del Pd.
      Altra storia è quella della Pamela Boss. Il brevetto è legato a due società JWK e GEC che stranamente ospitano sul loro sito la stessa foto degli uffici. Un mucchio di proclami di energia nucleare naturale, quella che non fa male alle mosche e dietro assolutamente il nulla. Non mancano ovviamente i commenti dei tuoi amici per cui la segretezza dei risultati è indice di pista buona. Come no!

      • oca sapiens ha detto:

        @ Hermano Tobia
        Scienza, i risultati negativi sono nell’abstract: “no new phases at high concentration were determined.” Non sembra una ricerca del BNL. Partecipava un ricercatore del BNL, ma agli estranei non accompagnati è vietato toccare il sincrotrone.

        @Giancarlo:
        Di quel caricamento, leggevo nel lontano 1991 http://pubs.acs.org/doi/abs/10.1021/ac00017a009
        è cambiato qualcosa da allora?
        Pamela Boss: ho l’impressione anch’io che stia in un brutto giro.

        • Giancarlo ha detto:

          @Oca
          Non ho i due lavori originali…

        • Camillo Franchini ha detto:

          @oca sapiens

          Pamela Boss: ho l’impressione anch’io che stia in un brutto giro.

          Pamela è il brutto giro.
          Pubblica materiale nucleare in riviste che non sono nucleari come “Electrochimica Acta”; gran brutto segno, segno di revisori inesperti.
          Ho letto l’abstract: il contenuto è di una banalità sconcertante. Riporta una tecnica che Pamela presenta periodicamente dal 2007 e che fa parte dei ferri del mestiere del più modesto fisico sanitario. Chiunque lavori con il radon usa il CR-39.
          Questa sarebbe “la base scientifica del brevetto “imposibile” in questione?”.
          Vedi cosa succede quando si opera in ambienti di cui si sa nulla. Copiano male come gli studenti zucconi.

        • Hermano Tobia ha detto:

          @OcaSapiens
          Non ho a disposizione l’articolo ma penso che lo scopo dell’esperimento di Violante sia quello di misurare il rapporto di caricamento Pd H/D in maniera più precisa di quanto consenta la curva di Baranowski. Che ad alte concentrazioni non ci siano transizioni di fase non lo vedrei come un risultato negativo, il punto è se tali concentrazioni possono essere raggiunte per via elettrochimica o meno.

          @Giancarlo
          Ti ricordo che gli esperimenti di Violante svolti con il metodo della riproducibilità trasferita costituiscono attualmente una delle prove più solide della realtà delle anomalie calorimetriche riscontrate in ambito LENR.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Hermano

          Non ho a disposizione l’articolo ma penso che lo scopo dell’esperimento di Violante sia quello di misurare il rapporto di caricamento Pd H/D in maniera più precisa di quanto consenta la curva di Baranowski.

          Per fare dell’XRD Violante è andato fino a Long Island con la sua provetta da piccolo chimico? Scandaloso e inaccettabile. Oltretutto non è uno strumento adatto. Ha mai provato un LECO commerciale, che si trova forse anche a Frascati?
          Il problema è sempre lo stesso: si impegnano in attività analitiche complesse di cui non hanno la minima esperienza. Se vogliono misurare il rapporto Pd:H devono rivolgersi a un istituto di Scienza dei Metalli. Ma per fare questo non è mica necessario andare all’estero.
          Ma l’ENEA ha ritenuto opportuno spedire Violante a Long Island per fare un XRD e Violante ha accettato. Ovviamente a nostre spese. Anche questo rientra nella sacra autonomia del ricercatore?

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Giancarlo
        @Mario Massa

        Il lavoro, sembra confermare alti caricamenti del Pd fino a 1:1 con elettrolisi.

        Se il rapporto 1:1 viene confermato, anche l’esperimento di Arata avrebbe senso.
        A questo punto spero che tutti siate convinti che bisogna assistere all’esperimento di Celani con la dovuta attenzione. Se si ottenessero le pressioni necessarie per giustificare il rapporto 1:1, non avrei difficoltà ad ammettere che le mie conoscenze di elettrochimica e di termodinamica sono incomplete.
        Non vedo l’ora che arrivi la fine di maggio, quando potrai andare da Celani.
        Il tentativo di Mario è più che lodevole, ma è il caso di rivolgersi direttamente a Celani alla presenza di vari testimoni. La posta in gioco è veramente alta. Sono a confronto le nostre credibilità.
        Celani si è fatto vivo con te? Con me no.

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Giancarlo

        La pseudoscienza riguarda la FF non il caricamento del Pd.

        I preparatini e gli aratiani hanno puntato tutto sulla possibilità di raggiungere il rapporto 1:1. Preparatino è anche Violante, che ha sempre lavorato solo con palladio e deuterio.
        Il brevetto di Arata è esplicito:

        brevetto
        Il nodo è questo: si può raggiungere il rapporto 1:1 per via elettrolitica?
        Correlata è la domanda se i metodi che i ff usano per misurare tale rapporto sono ineccepibili o basati solo sulla curva di Baranowski.
        La mia convinzione è che nel metodo elettrolitico non si rintraccia la forza che dovrebbe indurre l’idrogeno a caricarsi oltre il valore previsto dal diagramma di stato per una pressione atmosferica. Il reticolo formato da atomi di idrogeno e da atomi di palladio deve raggiungere uno stato di energia libera minima. Tale situazione di energia libera minima è rappresentata dalle curve del diagramma di stato, non ne esistono altre.
        Se manca il supporto teorico, è difficile che gli esperimenti che credono di dimostrare di avere raggiunto il rapporto 1:1 non siano duramente contestati. Sappiamo come è facile produrre dati sperimentali; la patascienza è piena di dati sperimentali. Più difficile è modificare la Generally Accepted Chemistry (GAC?).
        Capisci che è importantissimo controllare l’apparato di Celani; esisteva una sua fotografia in rete, forse qualcuno riesce a rintracciarla.
        Se Celani l’avesse distrutto o smantellato, si potrebbe chiedere all’INFN di mettere a disposizione i fondi per ricostruirlo, questa volta possibilmente mettendo insieme le tue competenze con quelle di Massa. Dietro compenso, ovviamente. Pensaci. Bisognerebbe che Gaetano ci aiutasse. Ora che Celani ha tratto il dado, è bene vedere dove si ferma.
        Sei riuscito ad avere l’articolo in cui figura anche il nome di Violante?

        • gabrichan ha detto:

          @Franchini.
          http://www.lnf.infn.it/sis/preprint/detail.php?id=4994

          C’è il link al PDF e la foto del reattore.

          Una domanda, la diffusione dell’idrogeno molecolare è uguale in Pd e nel Pd-H ?
          Credo che alla fine il nodo del contendere sia tutto li.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @gabrichan

          Grazie molte.
          Esiste anche una foto della bomboletta di palladio con un manomentro che segna 27 atmosfere, se ricordo bene. Sa recuperarla? Anni fa ho dovuto riformattare un disco e ho smarrito molto materiale.
          Grazie per la collaborazione, serve a tutti risolvere questa faccenda della compressione elettrochimica in cella aperta.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Hermano Tobia

      La segnalazione è molto interessante, grazie. Purtroppo la pubblicazione indicata da Krivit non è disponibile. Vediamo se ci si può arrivare con qualche malizia.
      Ne riparliamo.

  5. Mario Massa ha detto:

    Ciao Camillo, se sei d’accordo proverei a replicare l’esperimento perché in questo caso non è necessario andare fino da Celani dato che non ci sono segreti o procedimenti strani da rispettare. Appena posso chiedo al mio orefice di procurarmi un pezzettino di lamierino di palladio (ho scoperto che ultimamente è molto usato in gioielleria perché ha l’aspetto del platino ma pesa la metà): non dovrebbe costarmi più di 50 euro. Con ogni probabilità avrà una percentuale di argento ( anche l’elettrolizzatore di cui parlavamo usava una lega palladio-argento), ma se lo trovo lo prendo puro. Il resto ce l’ho e la prova si fa in un pomeriggio a esagerare. Come al solito foto e filmato per trasparenza. Dimensionerei il tutto per 25 bar che mi sembrano sufficienti per dirimere la questione. Se sei d’accordo, hai qualche suggerimento/avvertimento da darmi come chimico?

  6. shineangelic ha detto:

    se non fosse in un giorno feriale piacerebbe anche a me assistere

  7. Pingback: Teneramente – Ocasapiens - Blog - Repubblica.it

  8. Camillo Franchini ha detto:

    @Tutti

    Visto che non sembra essersi accorto del vespaio che ha suscitato la sua nota a Daniele, ho spedito a Celani la lettera che segue:

    Caro Dr Celani,

    Faccio riferimento alla nota che il giorno 8 c.m. ha messo in rete sul blog 22 passi.
    In quella nota Lei scrive:

    Nonostante abbia dimostrato SPERIMENTALMENTE che tale fenomeno era possibile, e realizzato addirittura nel Nostro Laboratorio di Frascati, il Prof. Franchini si è SEMPRE RIFIUTATO di osservare la realtà dei fatti poiché in contrasto con le sue “conoscenze teoriche”.

    La sfida nei miei confronti è diretta e pesante e non può non essere raccolta.
    Le chiederei pertanto di presentare la replica del brevetto Arata a un gruppo ristretto di esperti. Non è necessario che tutti i claims di Arata siano soddisfatti; è sufficiente dimostrare che la compressione elettrochimica in cella aperta è possibile e consente di raggiungere pressioni importanti.
    Ci informi per cortesia se Lei è d’accordo con quanto Le propongo; i dettagli organizzativi saranno fissati dopo il Suo consenso.
    Grazie per l’attenzione.
    Distinti saluti
    Camillo Franchini

  9. Camillo Franchini ha detto:

    @Gabrichan

    Mi dispiace, ma la lascio in moderazione, perché volere mischiare a tutti i costi Pamela con il neutristor della Sandia mi sembra troppo in un blog che cerca di essere serio.

    • Cimpy ha detto:

      Qui, GC, dietro la lavagna con me, mW e Sandro75K: abbiamo i pop-corn.. Però non iniziare a rovesciare la cola e tirare gessetti, eh, che quello lo faccio già io…

  10. Camillo Franchini ha detto:

    @Giancarlo
    @Hermano Tobia

    Ho dato un’occhiata sommaria all’articolo di cui Violante è coautore.
    Mi sembra che siamo arrivati alla spettacolarizzazione massima della ff.
    Perché spingersi fino a N.Y. per fare della banale XRD su una cella costruita presso l’ENEA di Frascati? Quando ho avuto bisogno di fare dell’XRD su campioni di nitruro di silicio che avevo prodotto mi sono rivolto all’Istituto di Mineralogia di Pisa; il Prof. Leoni mi mise a disposizione lo strumento, un Philips. E’ bastato chiedere.
    Chissà quanti XRD esistono a Roma, a due passi da Frascati.
    Anche queste cose andrebbero chieste ai nostri colleghi dell’ENEA. Cos’è, vogliono dimostrare di saper fare le cose in grande?
    Inoltre continua a comparire la curva di Baranowski. Devono rivolgersi a un Istituto di Scienza dei Metalli. Non mi risulta che l’XRD sia lo strumento più efficace per determinare il rapporto Pd:H; anzi, non lo è proprio. Come lo tarano? Potrebbero provare con un LECO DH603.
    L’articolo ha superato senza danno la revisione dei fisici, perché non c’è niente di sbagliato. Però non basta per farne un articolo utile, un articolo da trasferta in America.
    La determinazione del rapporto Pd:H resta incerta, perché non vogliono rivolgersi a un istituto specializzato in questo tipo di misure. A Pisa ce n’è uno, anche se per discrezione non scrivo dove si trova. Conosco la persona che lo gestisce.
    In quel nutrito gruppo di 8 persone, vi risulta che ci sia un elettrochimico? A me non sembra, perché si leggono frasi come questa:

    The voltage steadily increased with the degree of loading as the chemical potential of the PdH system increases with loading.

    Mi riservo di completare o correggere le mie osservazioni dopo aver letto l’articolo con maggior puntiglio.
    Una curiosità:

    Metal hydrides have generated much interest among a variety of scientific disciplines, particularly in hydrogen storage in recent years, because of the limited supply of fossil fuels and growing worldwide demand for energy.

    Per questo possono servire molti metalli, meno il palladio a causa del suo costo.
    Saluti

  11. FermiGas ha detto:

    Volevo ricordare che ieri la FF abundosa ha compiuto un anno [1]. Dalla visione degli ultimi due video dal canale di Abundo [2], si capisce che s’appresta ad affinare le misure. Poiché la parabola della FF pirelluta è analoga a quella della FF iorio-cirillica, mi sbilancio in un paio di pronostici.
    1) Tanto il COP della GDPE sprofondava non appena si misurava a monte del variac, tanto accadrà ad Abundo a monte del trasformatore e di tutti i suoi filtri.
    2) Nel caso che al Pirelli si spingessero fino alle analisi EDX, è probabile che l’Effetto Cenerentola [3] colpisca ancora.

    A proposito d’Effetto Cenerentola, se n’è parlato anche su EnergeticAmbiente [4], diciamo da p. 5 in poi. Sempre su questo tema, faccio notare a Milliwatt che – oltre al picco “mancante” del Re a 9 keV – negli altri spettri (rintracciabili al [5]) si possono individuare ulteriori picchi-fantasma del Re, Tm, Au e Os. Inoltre, mi domando perché nel bianco sono presenti dei picchi senza etichetta e perché, in corrispondenza di alcuni di questi innominati, viene poi affibbiata l’etichetta “Tm” o “Au” in test successivi…
    Il quadro può esser ulteriormente arricchito guardando il video [6]. Qualcuno sa spiegarmi perché solo i picchi di Re, Os, Au, Tm, Ca, Ge e Yb dovrebbero sconcertare, mentre quelli di Sn, Cl, Zr e Sr sarebbero trascurabili?

    [1] http://www.leopoldopirelli.it/documenti/articolo%20repubblica.pdf
    [2] http://www.youtube.com/channel/UCYQWsSxX4XiJItfNC0ySVHQ?feature=
    [3] http://www.aspoitalia.it/blog/nte/2012/06/12/leffetto-cenerentola-come-fare-errori-clamorosi-con-le-trasmutazioni-nucleari-di-bassa-energianelle-misurazioni/
    [4] http://www.energeticambiente.it/l-e-n-r-trasmutazioni-bassa-energia/14745374-wsec-2012-la-fusione-fredda-diventa-scienza-ufficiale.html
    [5] http://www.ioriocirillo.com/ita/dettagli.documento.php?id=13.
    [6] http://www.youtube.com/watch?v=6GRh0q5D7mQ

    • Luca ha detto:

      Come la maggior parte degli esperimenti LENR/FF, intuisco che la variante fondamentale sia di non condurli MAI dopo lo scoccar della mezzanotte. Ma, in questi difficili tempi, sognar non è peccato.

    • mW ha detto:

      Grazie Fermi Gas,
      sa, io me ne intendo poco, so solo mettere i grafici uno vicino all’altro.

  12. Ascoli65 ha detto:

    Aggiornamento su iniziativa MFMP:

    Nei post precedenti è già stato dibattuto l’argomento dell’attendibilità del cosiddetto HUGteam, che negli USA sta replicando gli esperimenti di Celani (1). Spero di far cosa gradita aggiornandovi brevemente sullo stato di questa iniziativa.

    Nelle ultime settimane non sono stati registrati dei dati significativi in quanto gli sperimentatori sono impegnati per mettere a punto le nuove celle binate per attuare il nuovo protocollo V 2.0 proposto da Celani all’inizio di Febbraio (2). Per ora sono stati eseguiti dei cicli preliminari di calibrazione (3), che hanno messo in risalto la necessità di migliorare ulteriormente la stabilità delle condizioni ambientali circostanti a queste celle (4).

    In questo stesso ultimo post (4), gli sperimentatori dello HUGteam ci hanno informato di aver smantellato le 2 celle con cui erano in corso dal dicembre scorso i test eseguiti secondo il vecchio protocollo V 1.0, simile a quello utilizzato anche negli esperimenti originali condotti a Frascati. Ciò sarebbe stato fatto anche “to dispel the rumors that we’re currently generating excess heat”. Nel post lo HUGteam ha correttamente informato i lettori che, da quando, il 21 marzo scorso, le 2 celle del primo protocollo sono state spostate, “it is impossible to claim current evidence of excess heat”. Ciò in risposta ad alcuni commenti troppo entusiastici apparsi nelle ultime settimane su qualche blog, che avevano interpretato gli incrementi di temperatura, registrati negli ultimi giorni sulle sonde di queste celle, come una conferma della effettiva produzione di calore in eccesso.

    Credo che questo atteggiamento da parte dei ragazzi dello HUGteam rafforzi la convizione (o almeno la speranza) di trovarsi di fronte ad un gruppo di onesti ricercatori, seriamente intenzionati a verificare le caratteristiche e le proprietà del filo fornito loro da Celani.

    (1) https://fusionefredda.wordpress.com/2013/04/07/celani-2/#comment-18611
    (2) http://www.quantumheat.org/index.php/follow/follow-2/206-tgoc
    (3) http://www.quantumheat.org/index.php/follow/follow-2/229-us-v-1-3-calibration-results-to-date
    (4) http://www.quantumheat.org/index.php/en/follow/follow-2/231-mini-update

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Ascoli

      Ho aperto per la prima volta Quantum Heat.
      Scusa, ma quei signori non si presentano per niente bene:

      The Genius of Celani [Update #6 – Piantelli powder insight] 132.3% you did it!
      on 05 Febbraio 2013.
      It is no secret that we are fortunate enough to have a close relationship with Celani as we work on replicating variations of his experiments using his treated wire to try and find an incontrovertible New Fire experiment. We are very much independent though.

      Continuo a ritenere che affidarsi a un centro che si chiama “Martin Fleischmann Memorial Project” non sia il massimo dell’affidabilità. Usano anche la retorica del New Fire. Alla larga!
      Anche a Celani avrei consigliato di affidarsi ai laboratori della Casaccia, dove si incontrano varie professionalità, competenti in campo nucleare fin dai tempi di Ippolito, anni 50.
      Oppure all’Istituto di Fisica Tecnica di Pisa, perdona il campanilismo.
      Tra i 5000 fisici dell’INFN non se ne trova un paio capaci di fare quel lavoro in due, tre settimane?
      Non lasciamoci prendere in giro, per favore. Abbiamo già dato con l’elezione del nostro Presidente. Ci sono troppi furbi in giro.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Ascoli65

      I nostri amici MFMP si occupano anche di Piantelli, il padre dei sistemi Ni + H:

      So now we have reached our pre-kickstarter funding goal that will trigger us to re-start nano powder testing (please consider donating if you can Donate here ), I thought only appropriate to give credit to the “father of Ni + H” systems, Piantelli.

      Il primo dei donatori è Gedeone, una botta di 1000 $.
      Come si fa a dire che la ff parla italiano? Secondo me parla American english; Gedeone è flatteur nei nostri confronti.

      • Ascoli65 ha detto:

        @Camillo,
        Mi fa piacere sentire che hai rotto il ghiaccio con il sito MFMP e che ci trovi qualcosa di interessante, anche se in chiave polemica. Ormai il MFPM si è ritagliato un ruolo importante nella storia della FF, da cui non si può prescindere per capirne lo sviluppo futuro, indipendentemente dal punto di vista da cui la si segue.

        Sono consapevole della retorica che accompagna la loro iniziativa, ma è più che comprensibile. Devono attrarre l’interesse del vasto pubblico e possibilmente anche qualche contributo tangibile.

        Però l’aspetto più importante cui merita prestare attenzione è il rigore metodologico con cui quelli dello HUGteam conducono i test e li documentano. Finora si sono comportati abbastanza correttamente, molto più della media di molti ricercatori FF di cui ci siamo occupati. I loro giudizi sui risultati scientifici sono stati sobri e, a parte qualche enfasi passeggera, hanno sostanzialmente confermato l’assenza di evidenze sperimentali di calore in eccesso nei test condotti fino ad oggi.

        Io sono fiducioso del fatto che lo HUGteam non barerà. D’altronde si sono messi in una situazione, che gli lascia pochi margini per poterlo fare. Faccio un esempio. Qualche giorno fa un lettore troppo speranzoso aveva sottolineato con enfasi l’apparente eccesso di calore mostrato da una delle 2 celle esercite con il vecchio protocollo V1. Subito dopo ha ricevuto la risposta di un altro lettore (1), più disincantato, che gli ha spiegato, in base a grafici inequivocabili, perché quei risultati non potevano essere considerati significativi. Questo è stato possibile in tempo reale grazie al fatto che lo HUGteam ha messo in piedi un sistema di condivisione di tutti i dati raccolti. Per di più questi ragazzi sollecitano chi segue il loro sito a fornire dei consigli su come impostare e condurre gli esperimenti, di cui poi tengono conto.

        Mi sembra che questo approccio, che lo HUGteam chiama “Live Open Science”, sia l’aspetto più qualificante dell’iniziativa. Certo non potrà sostituire la ricerca accademica condotta con i metodi classici, quella che porta a risultati peer-rewieved e al loro inserimento nelle banche dati. Tuttavia ritengo che la LOS sia un modo originale e innovativo per dare uno risposta alla grande domanda di partecipazione attiva che sorge dal popolo della rete. Quando, tra qualche mese, si saranno definitivamente convinti che quei fili dissipano in calore né più né meno dell’energia elettrica che assorbono, questa avventura, che sul piano meramente scientifico sarebbe assurda, resterà come primo, valido esempio di LOS, cui potranno ispirarsi altri gruppi in altre discipline.

        Ciò che mi allarma un po’ è il generoso contributo di Gedeone. Speriamo che non sia accompagnato dai suoi noti consigli (leggi “subterfuges”) su come vanno condotte simili iniziative. Comunque lo HUGteam mi sembra poco incline ad avvalersene.

        Per quanto riguarda,infine, la lingua parlata dalla FF, credo che viga un regime di bilinguismo. La lingua più in mostra è, ahinoi, quella di Dante, parlata dalla maggioranza degli scienziati che vengono via via presentati alle masse come i guru, salvatori dell’attuale civiltà energivora. Sembrerebbe invece che gli sponsor, che gestiscono le candidature a guru, usino per lo più l’idioma di Shakespeare, oppure siano poliglotti come Gedeone.

        (1) http://www.quantumheat.org/index.php/follow/follow-2/229-us-v-1-3-calibration-results-to-date#comment-2674

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Ascoli65

          Not everybody gave up easy, though. For the last 23 years, small groups of intrepid researchers around the world have been slowly building on Martin Fleischmann’s work. This last August, just weeks after Martin Fleischmann died, an Italian physicist named Francesco Celani demonstrated a breakthrough experiment at two international conferences.

          Our Goal
          Our goal is to facilitate the wide-spread replication and validation of New Fire experiments, such as Francesco Celani’s, at reputable research institutions around the world.

          Praticamente il gruppo di giovani entusiasti del New Fire è nato per validare il lavoro di Celani.
          Non si fa così. Non è un modo di procedere corretto, se si non desidera che la ff resti un’attività iniziatica, catacombale. Tecnici di Scientology non si sarebbero presentati in modo diverso. Il video di presentazione termina con queste parole: The New Fire is coming! un atto di Fede.
          Si tratta di un lavoro di Fisica Tecnica; venga affidato a un Istituto di Fisica Tecnica o di Chimica Fisica. Si stimano le tecniche cieco e doppio cieco e non si pensa ad applicarle in questo caso. Per esempio quei giovanotti hanno pensato a un bianco? In un caso come questo si procede per confronto; mai fidarsi di misure assolute. Dovrebbero confrontare una cella carica con una scarica, senza sapere nulla della loro storia. In questo modo gli errori sistematici si elidono.
          Nel frattempo Celani si sta sottraendo alla sfida che egli stesso ha lanciato sulla validazione del brevetto di Arata. Sono già trascorsi 15 giorni da quando è uscito su 22 passi. E’ noto che i tempi dei ff sono biblici, quindi si può aspettare pazientemente qualche altro giorno. C’è un tempo per riflettere, un tempo per decidere, un tempo per fare. Forse è in corso il tempo della riflessione.

        • Ascoli65 ha detto:

          @Camillo,
          l’avventura scientifica della FF è finita 24 anni fa, pochi mesi dopo essere stata inaugurata da F&P. Gli istituti accademici di mezzo mondo hanno provato a replicarne i risultati, non ci sono riusciti ed hanno chiuso il capitolo. Che senso ha coinvolgere ancora “un Istituto di Fisica Tecnica o di Chimica Fisica” in una prova ridicola come quella di verificare l’effetto Joule in un conduttore elettrico? Questi sono lussi che possono permettersi delle associazioni private come l’MFMP.

          Per completare il quadro di questa iniziativa va precisato che Paul Hunt & Son, fondatori dello HUGteam, cioè del braccio sperimentale dello MFMP, hanno dichiarato di essersi interessati alla FF all’inizio del 2011, ai tempi della mitica demo bolognese. Probabilmente sono rimasti colpiti dall’autorevole coinvolgimento di UniBo. Il vecchio Paul si è quindi unito alla schiera dei tanti garagisti che si erano messi a grattugiare nichel (1). Avevano così realizzato alcune celle a polvere di nichel, anche con l’aiuto di un giovane stagista (2). Questa attività, sul solco del filone bolognese, era stata sospesa nello scorso agosto, dopo che lo HUGteam aveva aderito all’iniziativa MFMP, per avviare il tentativo di replica della cella a filo di Celani. Ultimamente, come riferito nei 2 link già citati, Paul Hunt ha deciso di riprendere anche gli esperimenti con la polvere di nichel.

          Lo HUGteam sarà così impegnato nel portare avanti la replica di entrambe le filiere Ni-H, massime espressioni del genio italico e della ricerca pubblica sulla FF: quella a polvere (UniSi e UniBo) e quella a filo (INFN). Sono animati da grande passione e belle speranze, ma da quanto ho visto finora sono privi di una caratteristica essenziale per ottenere dei risultati positivi dai loro sforzi: quel livello di superficialità e pressapochismo necessario per ottenere, per sbaglio, qualche risultato apparentemente positivo. Non sono adatti alla ricerca FF: sono troppo precidi e metodici nella conduzione dei loro esperimenti. Per di più con la “Live Open Science”, ciò che potrebbe sfuggirgli, gli viene segnalato da un discreto gruppo di persone che segue i loro sforzi via web.

          Quindi Camillo, abbi fiducia. Se continuano così sarà proprio l’ MFMP, nato qualche mese fa per riesumare l’opera del povero MF, che finirà, con l’aiuto di Celani, per seppellirla una seconda volta, forse definitivamente. L’unico problema per noi è che cosa penseranno poi della nostra ricerca, di quelle nostre istituzioni scientifiche il cui prestigio li ha indotti e incoraggiati a perseguire questa assurda iniziativa.

          (1) http://www.e-catworld.com/2013/03/mfmp-reveal-fundraising-strategy/ commento di Bob Greenyer on March 28, 2013 at 11:41 pm
          (2) http://www.quantumheat.org/index.php/en/collaborate/219-fishing-on-the-reef-powder-reactors-at-hug

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Ascoli65

          Che senso ha coinvolgere ancora “un Istituto di Fisica Tecnica o di Chimica Fisica” in una prova ridicola come quella di verificare l’effetto Joule in un conduttore elettrico? Questi sono lussi che possono permettersi delle associazioni private come l’MFMP.

          Sarebbe la cosa più logica da fare. Ancora più semplice sarebbe individuare due fisici nell’INFN che siano disposti a perdere un mese di tempo per fare quelle misure in modo indipendente.
          So che sono stati fatti tentativi ripetuti presso un’Università, ma Celani e i suoi emissari non sono stati presi sul serio. Conosco le persone contattate. Bassoli dice che l’INFN non pratica ff, quindi Celani è un isolato anche all’interno dell’INFN; nessuno per amicizia è disposto ad appostarsi per fotografare l’asino che vola. Conosco l’imbarazzo che si prova in certe situazioni, essendo stato coinvolto d’autorità nella replica dell’esperimento di Don Mario Borghi. Scrissi immediatamente un documento alla Direzione Scientifica per precisare la mia posizione. Lavoravo in un ambiente in cui si procede attraverso i cosidetti “studi di fattibilità”, quindi sapevo cosa scrivere. Da noi chimici e fisici avevano acquisito una mentalità da ingegneri, gente concreta che conosce il valore del tempo e del denaro.
          Si capisce allora che Celani può trovare collaborazione solo presso enti privati come STMicroelectronics e HUGteam. Non credo che possa permettersi di coinvolgere enti pubblici.
          Mi dispiace che tu Giancarlo e altri vi troviate sempre in moderazione. Per due giorni non ci sarò, quindi ci affidiamo alla buona volontà di Livio.

        • Livio Varalta ha detto:

          @Camillo e Tutti,
          Per due giorni non ci sarò, quindi ci affidiamo alla buona volontà di Livio.
          Farò il possibile, sono parzialmente impegnato anch’io.
          Ciao a Tutti

        • sandro75k ha detto:

          @Ascoli 65

          Sei tanto in gamba e poi ti perdi in un bicchiere di acqua pesante???? L’avventura sientifica della FF non finirà mai, mi meraviglio di come tu possa credere ad una stupidagine del genere!!!

  13. Camillo Franchini ha detto:

    @Giancarlo
    @Hermano Tobia

    Ancora a proposito della strana trasferta di Violante a Long Island.
    Ai tempi del CNEN alla Casaccia c’erano ottimi laboratori di chimica. Ora tutto è diventato ENEA, ma immagino che i laboratori di diagnostica chimica siano ancora attivi. Si sa se il gruppo di Violante, che credo si trovi a Frascati, sia in contatto con quei laboratori? Ha mai pensato di affidare ai suoi colleghi chimici la determinazione del rapporto Pd:H? Non dubito che alla Casaccia abbiano strumentazione e competenza per un’analisi strumentale di quel tipo, è il loro mestiere.
    Ho conosciuto Violante, mi è parso una persona seria, ma è ingegnere chimico, quindi a disagio con la diagnostica chimica.
    Anche a Pisa avrebbe trovato il supporto adatto, glielo posso garantire. Presso le Università si trovano nicchie di conoscenza elevatissima che bisogna conoscere, quando si fa ricerca.
    Ha provato a Pisa prima di andare in America?

  14. melchior ha detto:

    @Franchini
    “Ha provato a Pisa prima di andare in America ?”
    In America è in atto una rincorsa al primato italiano sulla FF.
    Il prestigioso giornalista scientifico “Buzzy Skyline”, con coraggio denuncia, le derive pseudo-pata-scientifiche della NASA:
    http://www.physicscentral.com/buzz/blog/index.cfm?postid=238052780327676025

    • Camillo Franchini ha detto:

      @melchior

      Il prestigioso giornalista scientifico “Buzzy Skyline”

      Noi riconosciamo solo il prestigio di Gedeone Rothwell e di Daniele Passerini. Buzz Skyline è un pivello al confronto.
      Notato come APS è pericolosamente vicino nella home page? Buzz potrebbe essere considerato un suo portavoce.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @melchior

      Il prestigioso giornalista scientifico “Buzzy Skyline”

      Lei è convinto che in questo blog abbiamo bisogno di mediatori scientifici come Buzz? Dovrebbe essersi accorto che la maggior parte di noi possiede una totale autonomia intellettuale, nel senso che scrive di argomenti che conosce per averli imparati a scuola e praticati nella professione.
      Dovessimo raccattare informazioni e proporle come fanno Melchior e G****C***, il nostro impegno critico non sarebbe di alcun aiuto.

  15. Sessantaquattresimo ha detto:

    Solidarietà.
    Desidero esprimere con viva e vibrante soddisfazione la mia calorosa solidarietà al collega VIOLANTE che “mi è parso una persona seria ma è ingegnere chimico ….”

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Sessantaquattresimo

      “mi è parso una persona seria ma è ingegnere chimico ….”

      La frase completa è:

      Ho conosciuto Violante, mi è parso una persona seria, ma è ingegnere chimico, quindi a disagio con la diagnostica chimica.

      Le suona strano? Immaginare che un ingegnere chimico sia esperto di diagnostica chimica è come sperare che un esperto di clinica medica sia in grado di fare un’operazione al cuore. La stessa diagnostica chimica si divide in varie specializzazioni. Difficilmente un biochimico saprebbe usare un XRF. Vale anche il contrario: Violante dispone di conoscenze di cui io non conosco nemmeno l’esistenza.
      La confusione delle competenze è una delle debolezze originali della ff. Quasi mai trovi la persona giusta al posto giusto.

  16. barbagianni ha detto:

    Dott. Franchini,
    ma lo lasci respirare al Dott. Celani! Che sia occupatissimo in attività sperimentali si vede dalla sua continua produzione di meraviglie [1], pubblicate al solito con esaustive descrizioni di configurazioni materiali e procedure; meraviglie allegedly confermate dal noto U.M. (He got measurable improvements about Anomalous Heat Generation); attività anche pericolose (L’ ESPLOSIONE!) forse perché condotte alla bersagliera in virtù dell’ eccitazione di lavorare for the mankind progress e dell’ aprrossimarsi di ICCF18 [2], ci vanno un sacco di vecchie conoscenze, tra gli Speakers il Dr J. Rothwell nientemeno, immagino che se ha da presentarsi a quell’ importante consesso con tutte le carte in regola, prima ci ha da regolarizzare il filo di Costantana a settecento strati e la di esso nanizzazione, la Bombolina del Palladio, l’ Anemometro a Tubo Caldo e poi lei lo conosce, una ne fa e cento ne pensa, comunque che lavora sul lungo periodo l’ ha dimostrato..

    Pensi che deve anche organizzare una Sezione Domande Frequenti, e forse un Question Time … almeno, se ciò che non è proibito è obbligatorio … si lo so, le probabilità, ma che pizza però, tre miracoli ho capito sono troppi, ma nemmeno uno!
    Stasera dovrebbe venire da me FSM [3] a giocare a pingpong, ne approfitto per fargli il punto della situazione, vedo se con la sua Spaghettosa Appendice stila una serie di domande un po’ centrate.
    La tecnica è semplice: giocare a pingpong mette fame, e così si fa merenda, ma fare merenda mette sete, e allora si beve, ma bevendo vien voglia di fumare, e così via; quando si arriva a cantare “Vecchio Scarpone” [4] è fatta, per dimostrare quanto è ganzo sarebbe capace anche di anticipare a tradimento la sveglia di Cola Dvspt.

    Saluti.

    bg

    —————————————-
    [1] http://22passi.blogspot.it/2013/04/altre-ricette-segrete.html?m=1#comment-form;
    [2] http://iccf18.research.missouri.edu/speakers.php
    [3] http://www.venganza.org/about/;
    [4] http://www.youtube.com/watch?v=aV6ZexcA_tA.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @barbagianni

      ma lo lasci respirare al Dott. Celani!

      Anzi, io il Dr Celani cerco di favorirlo. Lo metto in grado di assestarmi un colpo mortale semplicemente tirando fuori dallo scaffale la cella di replica del brevetto Arata. Ha usato il 90 % della lettera di non risposta a Gherardo Gentzen per mettere in evidenza che io non riconosco la bontà del brevetto di Arata, sapendo che io avrei considerato quella forzatura come una sfida personale.
      Si potrebbe costituire un giurì d’onore al quale potrebbero partecipare un chimico fisico come Ugo Bardi, tre ingegneri come Giancarlo, Mario Massa e Ascoli65. Sarebbe la commissione ideale; Celani potrebbe aggiungere persone di sua fiducia.
      Per semplificare si potrebbe approfittare della visita a Frascati di Giancarlo a fine maggio. La sua testimonianza sarebbe più che sufficiente, per quanto mi riguarda.
      Se l’idea vi piace fate gruppo di pressione, grazie.

  17. Camillo Franchini ha detto:

    Hidetoshi Rossy deve essere un tipo ansioso:

    é giorno 26 ed ancora tutto tace.

    Non c’è da meravigliarsi Hidetoshi, siamo al primo ponte primaverile e il tempo è bello. Vedrà, i saggi si esprimeranno il 29. Lasci che si rilassino.
    Se non sarà il 29 sarà il 30 o un altro giorno. I saggi sono saggi perché non sentono l’angoscia del tempo che scorre.
    Temo che le scorte alimentari di quelli che sono accampati sulla riva del fiume dovranno essere rinnovate. Bisogna anche pensare ai costumi da bagno e all’autan.

    • Luca ha detto:

      Almeno per le vivande non dovrebbero darsi pensiero. Passero Robi possiede buone scorte del suo prosecco e poi non dimentichiamo qei due che calarono dal Veneto ad assistere all varo del megagattone con abbondanti forniture di asiago e culatello nostrano. Stanno bene ma se l’igegggnere mandasse un catering a supporto non guasterebbe. Non guasterebbe nemmeno se i dirimpettai di via dell’elettricista prestassero loro la famosa macchinetta del caffè che tanto fece scompisciare Krivit the Snake. La fiducia è sempre al nassimo ma i cadaveri degli scettci continuano ad ostinarsi a non defluire con la corrente. Piuttosto dovrebbero stare attenti alla tribù dei “piedi per terra” che sta concentrandosi ai margini del campo con buldozer ed ordinanze comunali, per abbattere e sgomberare quella semiabusiva specie di accampamento.
      Augh!

  18. Pingback: C’è posta per l’oca – Ocasapiens - Blog - Repubblica.it

  19. Camillo Franchini ha detto:

    OT

    Mi fa molto piacere che il nuovo ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca sia Maria Chiara Carrozza che conosco. Letta non poteva scegliere una persona più adatta all’alto incarico. Avremmo dovuto riunirci in piccola compagnia per festeggiare una vittoria elettorale che sembrava certa, ma sappiamo com’è andata.
    Buon lavoro Maria Chiara.

    • mW ha detto:

      Caro Franchini,
      mi fa piacere che lei mi porti una buona notizia, perchè io non ci capisco più nulla.

      • Cimpy ha detto:

        Dài, mW non è difficile:
        Chi ha votato PD trova in Alfano un nuovo alfiere. Chi ha votato Udc ha la Bonino; chi PDL ha Carrozza (di passaggio,seriamente:ottimo curriculum, ne sono davvero impressionato e mi unisco ai complimenti) , chi Lega ha Kyenge, chi Monti ha Franceschini, chi sel o 5 stelle li ha tutti e 21. All’opposizione, s’intende…

        (Corro subito dietro la lavagna…!!)

        • mW ha detto:

          i casi sono 2:
          1_fanno una legge elettorale qualsiasi copiata da un paese qualsiasi estratto a sorte, e si torna a votare.
          2_la prossima volta voto Cimpy
          Sono indeciso se correre anche io dietro la lavagna, o chiedere asilo in Mali.

    • Emilio ha detto:

      Camillo, condivido con entusiasmo il suo piacere. In aggiunta mi auguro vivamente che,oltre al Ministro di questo malandato ministero ne abbiano rinnovato anche i vertici dell’ ufficio stampa. Così potremmo finalmente archiviare il timore di veder spuntare altri costosissimi tunnel che collegano il Cern di Ginevra con il laboratori del Gran Sasso.

  20. Camillo Franchini ha detto:

    @Ascoli65
    @Giancarlo
    @Mario Massa
    (ordine alfabetico)

    Nel caso che Celani accettasse un confronto sul suo compressore elettrochimico (non lo farà), vi ricordo che le prestazioni da lui dichiarate sono queste:

    …utilizzare un tubo di Pd ultrapuro (99.99%) di 250micronmetri di spessore di parete (diametro 8mm) che ci ha permesso di arrivare a 48 bar di pressione, addirittura oltre il limite teorico di “operatività” per il Pd di siffate dimensioni (30bar).

    Nel frattempo avrà ottenuto anche prestazioni migliori, ma il minimo richiesto per il mammozio da sottoporre a test è una pressione di 48 bar.
    Se non riuscite a ottenere quella pressione siete degli incapaci 🙂 .

    • Mario Massa ha detto:

      Ciao Camillo,
      puoi darmi il link dove hai preso i dati? Io ero rimasto a 8 bar.

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Mario Massa

        Si tratta di una lettera del 21 marzo 2007, da cui ho estratto solo la parte scientifica. Copia della lettera è stata ricevuta anche dal Prof. Giancarlo Ruocco.
        Celani fa affermazioni anche più impegnative, tipo:

        Fusione Calda in Giappone il 8 Febbraio 1958) riguardo la tecnica sperimentale della “compressione elettrochimica del Idrogeno, o Deuterio, dentro un catodo cavo di Palladio” messa a punto dal Professore (ed accademico del Giappone, Premio Imperiale “Order of Culture” 2006) Yoshiaki Arata (Univ. di Osaka).

        Anche da quel messaggio ho estratto solo una parte neutra, di contenuto scientifico.
        A Celani dovrebbe fare piacere vedere diffuso il suo Verbo. Un tempo teneva molto alle scoperte mirabolanti di Arata.

        • Mario Massa ha detto:

          @Camillo
          Nella sua pubblicazione del luglio 2006 (8.5 bar) Celani anticipava che stavano iniziando i test con un tubetto di Pd puro con spessore 5 volte maggiore per poter raggiungere una pressione più alta (che evidentemente poi ha raggiunto).
          Quello che non capisco è come puoi pensare che stia mentendo. Una cosa sono i pochi W elettrici e termici di un filo, dove sbagliarsi è un attimo, un’altra è sbagliarsi a leggere un manometro: ti rendi conto che gli stai dando apertamente dell’imbroglione? Puoi considerarlo un “furbetto”, ma imbroglione?Cerca di essere obiettivo!

          Non sarebbe più ragionevole e utile accettare che probabilmente il sistema funziona e, se Celani lo ha ancora, andare a vedere possibilmente di persona per averne la certezza (se mi accetti ti accompagnerei volentieri) poi, se confermato, da chimico, indagare sulla spiegazione teorica senza considerarla una terribile sconfitta?

          Una mia replica sarebbe un test contro di te: se funziona perdi, se non funziona Celani dirà che ho sbagliato qualcosa: per questo ti avevo chiesto il permesso.

  21. Camillo Franchini ha detto:

    @Mario Massa

    Ancora una citazione datata 23 settembre 2007:

    Nei catodi cavi di Arata la pressione di D2 raggiungeva 800-1200 bar. Tale deuterio veniva successivamente trasferito in usuali bombole in acciaio da 100-200bar ed immagazzinato per l’uso su detto (Fusione Calda).

    Qua si aggiunge mistero a mistero. La fusione calda non esplosiva si realizza con acceleratori che usano quantità infime di deuterio. A che servono bombole di deuterio di 200 bar, a meno che si tratti di nanobombole? La bombola di idrogeno “usuale” più piccola è di 10 l. Celani intende una fusione calda esplosiva? Che invenzione giapponese sarebbe produrre la dd in acceleratore?

  22. Camillo Franchini ha detto:

    @Mario Massa

    Quello che non capisco è come puoi pensare che stia mentendo.

    La parola “delusion” accompagna la ff fin dal maggio 1989, quando fu pronunciata al congresso APS di Baltimora. Tutta la ff è basata sull’inconsistenza scientifica, per questo non funziona. Immaginare che le bombolette di palladio di Arata siano in grado di reggere 1200 bar è da incompetenti senza rimedio. Ecco, più che mentitori, i ff mi sembrano degli incompetenti, rane che vogliono imitare i buoi.
    Il Prof. Giancarlo Ruocco, Prorettore alla Ricerca presso la Sapienza di Roma, scrisse nell’aprile 2007, quando ancora non erano usciti Rossi, Abundo, Iwamura e non so chi altri:

    la FNF e’ (scientificamente) spazzatura. E’ l’opinione del 99.9% della comunita’ umana, nonche del 100% della comunita’ scientifica.

    Puoi scommettere che Celani dirà di avere distrutto la cella, schade.
    Bada che io non escludo che, tenendo conto degli effetti Tafel-Volmer, qualche insignificante effetto di asimmetria si possa riscontrare sul catodo cavo; l’ho anche scritto. Quello che nego è che si ottengano pressioni di 50 atmosfere e oltre.

  23. Camillo Franchini ha detto:

    @Mario Massa

    A proposito di “delusion”, considera la modestia di Arata:

    This is US-patent, method of producing ultrahigh pressure; and it is realized by extremely pure deuterium with ultra-high over ten thousand atmospheric pressure using electrolytic methode. 50 years ago, in 1933, for the first time in Japan, we started the thermonuclear fusion experiment by generating several million centigrade degree with a current of several million Ampere, which were the highest current and temperature in the world at that time. But Japanese could not buy deuterium gas in the market place at that time. Then, we generated deuterium gas by the same system of this device, which I made by myself. This event was described in a US-magazine of the twenty-first (21st) century science and technology in detail. Then, I thought this device could be used for cold fusion,

    Pensare che noi ci accontenteremmo di misurare una pressione di 50 bar.
    Come vedi, Arata pensa all’impiego dell’invenzione in ff. Nella letteratura di Arata le due cose sono sempre strettamente collegate.
    Vediamo se questa settimana Celani si fa vivo. Dovrebbero fischiargli le orecchie.

    • Luca ha detto:

      Camillo
      Celani si è fatto vivo sui 22 passi d’ amore e paraggi http://22passi.blogspot.it/2013/04/prof-franchini-ce-posta-per-lei.html?m=1

    • FermiGas ha detto:

      Di là, appunto, leggo
      * Il Deuterio era indispensabile per esperimenti di Fusione Calda che i Giapponesi ottennero, con pieno successo, in data 8 Febbraio 1958, prima degli USA.

      Mah… Credevo che Mark Oliphant (australiano-statunitense) avesse scoperto la fusione degl’isotopi dell’H già negli anni ’30. Comunque, anche nei test nucleari americani “Greenhouse Item” del 1951 e “Ivy Mike” del 1952 si verificò la “fusione calda”.
      Dunque, non capisco come possano esserci arrivati prima i Giapponesi nel 1958…

      • Camillo Franchini ha detto:

        @FermiGas

        Dunque, non capisco come possano esserci arrivati prima i Giapponesi nel 1958…

        Infatti. Si tratta di fanfaronate di Arata riprese con entusiasmo filonipponico da Celani. Celani si tingerebbe la faccia di giallo per sembrare giapponese.

    • Cimpy ha detto:

      mW? Catastrofista?….

      • mW ha detto:

        Stupefacente eh?
        Beh, ho solo incollato un link. E’ facile 🙂

        • Camillo Franchini ha detto:

          @mW

          Bardi scrive:

          Le crisi non passano perché abbiamo superato i limiti fisici della sostenibilità.

          Sono poche, terribili, vere parole. Vi ricordate “I limiti delle sviluppo”? Non hanno sbagliato niente. Io credo a questi segni. A casa mia non ho mai installato un condizionatore; l’acqua si recupera per il giardino; il pane non si consuma. Per me è importante che i piccoli della famiglia si rendano conto che sulla Terra bisogna passare leggeri come sapevano fare i nostri nonni contadini benemeriti, che riuscivano a lasciare sulla Terra più di quello che portavano via.

  24. Giancarlo ha detto:

    @Camillo
    Ho visto che Celani ti ha risposto dalle colonne (si fa per dire) di 22passi. Ha ribadito di aver effettuato l’esperimento e, come prevedevo, di non aver tempo per rimontarlo: questo Camillo è vero, un esperimento non è mai una passeggiata, anche se Mario si è offerto di rifarlo in pochi giorni. Non ci rimane che lui per toglierci lo sfizio. Io punto su qualche decina di atmosfere.
    Visto che Celani ogni tanto trova il tempo, tra i suoi numerosissimi impegni, di scrivere da Daniele o ispirare la scrittura (gli asterischi tradiscono comunque la sua mano), volevo chiedergli due, anzi tre cose:

    * che fine ha fatto, dopo un bel po’ di anni, il batterio frascatano dalle proprietà miracolose

    ** con che macchina deposita i 700 strati (di che cosa?) sul filo di costantana e qual è il diametro finale del filo

    *** perché dall’ultima stesura pubblicata del lavoro sulla costantana sono spariti i gamma

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Giancarlo

      Ho visto che Celani ti ha risposto dalle colonne (si fa per dire) di 22passi.

      Non ci voleva molto a indovinare che sarebbe finita così. Celani ricorda la vicenda del “compressore elettrochimico di Arata” in una sua risposta ad Alessio Guglielmi tirandomi in ballo in modo incongruo e del tutto strumentale. Un vecchia ruggine? Una vecchia ruggine e un sassolino da levare dalla scarpa.
      Ora non mi resta che accusarlo di essere un millantatore spregiudicato, che ha affidato la sua sorte scientifica a un Giapponese fanfarone privo di conoscenze elettrochimiche e nucleari elementari.

      È stato addirittura INVITATO UFFICIALMENTE dal Direttore dei LNF-INFN, Prof. Mario Calvetti a vedere l’esperimento oggetto della lunga discussione.

      Conosco bene Mario Calvetti e Signora, che saluto cordialmente. Non mi ha mai invitato ad assistere all’esperimento, certamente perché sapeva di che si trattava.
      Cosa si è messo in testa Celani? Con tutte le gatte da pelare che ha deve resuscitare una vicenda vecchia di quasi dieci anni.
      Secondo me anche l’ENEL gli sta ritirando i finanziamenti. Ora rischia di doversi affidare a sottoscrizioni dei tifosi che ciondolano da Daniele.
      Non gli basta aver letto che il Dr Romeo Bassoli, portavoce dell’INFN, esclude che all’INFN si pratichi ff? Tra i 5000 dipendenti INFN Celani è un uccello raro; stia buono e sia contento che ogni mese riceve lo stipendio.

  25. Camillo Franchini ha detto:

    Caro Dr Celani,

    In risposta alla mia lettera del 19 aprile scorso, Lei scrive:

    leggo, con grande sorpresa, che dopo ben
    S E T T E A N N I
    Lei ha deciso di rivedere/approfondire le sue posizioni sulla procedura della Compressione Elettrochimica dello Idrogeno (e/O Deuterio) in un catodo cavo di Palladio.

    La Sua sorpresa è pura retorica, perché il giorno 8 aprile scorso nel blog di Passerini
    http://22passi.blogspot.it/2013/04/risposta-di-celani-guglielmi-coyaud.html
    Lei ha rilanciato con grande evidenza l’invenzione di Arata e la replica che dice di averne fatto: un ambito del tutto improprio per un ricercatore anziano INFN.
    Ero certo che Lei non avrebbe accettato la sfida di affidarsi a un giurì d’onore composto da personale esperto, tra cui almeno un elettrochimico e un esperto di Scienza dei Metalli, per accertare il funzionamento del cosiddetto compressore elettrochimico di Arata; così l’ annosa questione è stata rilanciata solo per informare che è rimasta irrisolta.
    Preciso che non ho mai ricevuto un invito dal Prof. Mario Calvetti a visitare il Suo laboratorio; non si consideri così importante. Del resto in quell’intorno il Suo laboratorio era stato chiuso per motivi di sicurezza. Non sono però abituato ad appostarmi per fotografare l’asino che vola.
    Colgo l’occasione per informarLa che non esistono solo ostacoli elettrochimici alla realizzazione della cella di Arata, ma anche strutturali, che finora sono stati messi poco in evidenza.
    Nel palladio l’infragilimento da idrogeno è imponente. Il fenomeno si origina quando avviene il cambiamento di fase con conseguente modifica delle costanti reticolari. La tensione che si genera porta a rottura del pezzo, che perde ogni resilienza. Come ricorderà, l’Ing. Valentini del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Pisa scrisse che il palladio sottoposto a ripetuti cicli di carica e scarica di idrogeno si disaggrega completamente.
    Caro Celani, credo che non Le resti che stare al gioco che molto imprudentemente ha lanciato; accetti che un giurì d’onore esamini il compressore elettrochimico che ha realizzato.
    Indirizzo questa lettera anche al Signor Presidente dell’INFN, che potrebbe essere interessato alle Sue ricerche in fusione fredda, che immagino rappresentino la Sua principale attività presso l’Ente di Stato.
    Distinti saluti
    Camillo Franchini

  26. Camillo Franchini ha detto:

    @Robbins

    Che il Francesco stia buono, visto che ogni mese riceve significativo emolumento (mentre altri ricevono pensione), altrimenti – zac – via lo stipendio, calcio nelle terga e accattonaggio tra i belivers.

    La Sua battuta scherzosa mi fa venire in mente che, insieme a Violante, Junio Valerio è il solo ff a tempo pieno. Gli altri: Mastromatteo, Daddi, Focardi, Piantelli, Abundo, Iorio, Spallone, i bolognesi, si guadagnano la pagnotta in modo convenzionale e dedicano alla ff solo una frazione del loro tempo. Mastromatteo mi disse che il tempo che poteva dedicare alla ff era il 10% del totale. Attualmente De Ninno si occupa di ricerche di biologia. Nemmeno Del Giudice è ff a tempo pieno; si occupa anche di omeopatia.
    E’ la prova che qualcosa davvero non va all’INFN se hanno potuto staccare un uomo full time per 25 anni affidandogli la ff. Hanno qualche soldo anche per la pietra filosofale o per dimostrare l’inconsistenza del 2° principio della termodinamica?
    E dura ancora. Speriamo che qualcuno su 5000 dipendenti se ne sia accorto e chieda ragione alla dirigenza per un comportamento così scandalosamente rilassato e noncurante.
    Celani farà ff fino alla pensione? Non mi meraviglierei.

  27. Camillo Franchini ha detto:

    @Tonino

    egli sostiene con sicurezza di non aver mai ricevuto tale invito.

    Per quale ragione Calvetti avrebbe dovuto invitarmi a Frascati? Prima di tutto non sono uno del loro ambiente, non sono un fisico. In secondo luogo il Direttore dei LNF non si fa coinvolgere in beghe di così basso livello. Stiamo parlando di Celani e Franchini, mica di Einstein e Hahn. Dai, ridimensionate il problema, è una guerra tra ranocchi, una batracomiomachia, come direbbe Daniele.
    Cosa vuole che gliene freghi a Calvetti di Junio Valerio e di me.
    Se Celani non avesse risollevato la questione inopinatamente sarebbe storia passata, dimenticata. Ora però Celani deve farci vedere quello che dice di saper fare. Serve anche ai tifosi come voi. Non siete curiosi? Datevi da fare per sollecitare l’amor proprio di Junio, se esiste.

  28. massimo ha detto:

    @ Franchini
    sulla Terra bisogna passare leggeri

    Splendida!

  29. Camillo Franchini ha detto:

    @Tutti

    La contesa Celani/Franchini sulla compressione elettrochimica in cella aperta ha destato molta curiosità, quindi mi sembra opportuno dedicare un altro post ad Arata. Speriamo di raccogliere molti interventi.
    Per adesso Junio Valerio si nasconde dietro molte parole e non è disposto a sottoporre la sua replica della cella Arata a un giurì d’onore. Dice che non ha tempo per dimostrare che non conosco i fenomeni elettrochimici di invenzione giapponese e trapiantati in Italia.
    Se non lo fa presto, non esito a definire Celani un millantatore.

      • Cimpy ha detto:

        Melchior, legga bene l’ultima riga : “sono necessarie espressioni offensive, denigratorie o espressioni dubitative, insinuanti, allusive, sottintese, ambigue, suggestionanti, se per il modo con cui sono dette o scritte fanno sorgere in chi legge un plausibile convincimento sull’effettiva rispondenza a verità dei fatti narrati.”

        il presupposto della diffamazione è che i fatti narrati, per quanto verosimili, non corrispondano al vero.

        Mi trova qui, dietro la lavagna a sbirciare per capire come andrà a finire il film perché, come alcuni (pochi) altri somari in questo blog, non ho la più pallida idea di come si comportino idrogeno e palladio in celle aperte; ma altri qui stanno guardando per la centesima volta “il dottor Zivago” e come andrà a finire lo sanno benissimo.

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