Widom

Come spesso accade, Daniele mette a disposizione materiale interessante.
http://22passi.blogspot.it/2013/07/resoconto-sul-convegno-sulle-lenr.html
Il 15 luglio 2013 presso la Sapienza di Roma si è tenuto un convegno sulle LENR al quale ha partecipato anche Allan Widom, noto ff teorico americano. Widom ha presentato 55 slides piuttosto sorprendenti. Due sono particolarmente interessanti perché riguardano la piezofissione di Carpinteri.

Slide 49
Slide 49

In (a) viene rappresentata l’eccitazione di un nucleo di 56Fe ad opera di un gamma > 50 MeV.
Widom tenta di trasformare (a) in in un diagramma di Feynman, senza accorgersi che in (a) il gamma è reale, mentre in (b) il gamma è virtuale. (b) rappresenta lo scattering di un elettrone. Un elettrone scattered da un nucleo? Non esiste. Un elettrone può essere deviato da un altro elettrone, da un protone, mai da un nucleo, al quale per di più gli si fa cedere tanta energia da fissionarlo. Tutte posizioni lecite solo nell’ambito di un convegno lenr della Sapienza di Roma. Lì devono avere perso un po’ il controllo della gente che passa.

(a) è formalmente corretto, ma Widom non tiene conto della sezione d’urto dell’interazione gamma/56Fe che è decisamente scoraggiante. Di fatto la fotofissione del ferro è possibile solo ad altissime energie e con bassissimo rendimento. L’evento non può certamente essere ottenuto con una pressa provamateriali. I dati sono riportati nel diagramma che segue, tratto dall’articolo:

Hiroshi Matsumura et al.
Target-dependence of light fragment production in photonuclear reactions at intermediate energies
Radiochimica Acta, 88, 313-328 2000.

X4R65247_x4

Secondo Widom 56Fe* rilassa producendo alluminio, magnesio e silicio, forse per compiacere Carpinteri e le sue teorie tettoniche.

Slide 52
Slide 52

In realtà la fotofissione di 56Fe porta a una vasta gamma di nuclidi, in analogia con la fissione di 235U.
Ritenere che la fissione di 56Fe* privilegi i tre elementi indicati da Carpinteri è una forzatura priva di fondamento scientifico.

Se la ff difetta sul piano sperimentale tanto da non avere prodotto lavori archiviati nelle banche dati, le cose vanno perfino peggio sul piano teorico.

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267 risposte a Widom

  1. Barney Panofsky ha detto:

    Ma questa non è fissione sassosa, semmai fosse qualcosa?

  2. Solo di passaggio ha detto:

    Presente!
    Buon weekend a tutti

  3. Emilio ha detto:

    Buongiorno
    ma a questi convegni non partecipano mai persone in grado di comprendere questi svarioni? O ce ne sono ma sempre troppo timidi per alzarsi in piedi e protestare energicamente?
    Oppure ancora robusti steward dall’aspetto minaccioso scoraggiano chiunque ad azzardarsi ad aprir bocca? Non so cosa pensare. O forse le slide passano troppo velocemente, il tempo si sa è tiranno, e non si fa in tempo a leggere e digerire tutti i passaggi e il pubblico si concentra solo sulle belle frasi. Aggiungiamo che al buffet vengono affissi avvisi del tipo “niente tartine e brioches a chi rompe le balle” e il quadro è completo.

    • Emilio ha detto:

      Dimenticato la spunta sull’invio dei commenti

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Emilio

      Buongiorno
      Noti che Widom è stato chiamato apposta dall’America per raccontarci queste palle. Magari gli hanno anche pagato il pranzo e offerto la visita al Colosseo. Ben ci sta.

      • Cimpy ha detto:

        Inoltre, nessuno che consideri assurda la fusione del ferro a freddo andrebbe mai ad un convegno di quel tipo: sarebbe davvero come infilarsi in una tifoseria che festeggia la coppa conquistata poco prima per dire che si hanno prove della corruzione di arbitro e giocatori avversari. Come minimo sarebbe considerata una provocazione.

  4. stefanoquattrini ha detto:

    Dà l’impressione che cerchino di giustificare cose che “non dovrebbero accadere” secondo il consolidato scientifico attuale, cercando di modificarlo in modo “alquanto discutibile”. Dovrebbero capire che, se questi fenomeni accadono effettivamente, come ritengo che accadano, difficilmente si possono spiegare con “distorsioni” lievi e a quanto pare poco corrette, della teoria attuale. Non è la loro spiegazione scientifica “poco ortodossa” a dare maggiore credibilità ai fenomeni, anzi…

    • Camillo Franchini ha detto:

      @stefanoquattrini

      se questi fenomeni accadono effettivamente, come ritengo che accadano

      Non è questione di ritenere, ma di portare ragioni sperimentali a favore. Se le sezioni d’urto, dati sperimentali ottenuti in condizioni sperimentali ideali, segnalano che una certa reazione non può avvenire, Lei deve proporre una modifica della funzione di eccitazione; deve sfrucugliare nelle banche dati, anche quelle kazake, e trovare un grafico alternativo. Oppure lavorare in laboratorio, se ce l’ha. Altrimenti non facciamo scienza ma metascienza. Dati devono opporsi ad altri dati, non ci sono alternative. La patetica insignificanza di Focardi sta proprio nel fatto che ha proposto una reazione senza accompagnarla della relativa funzione di eccitazione. Sarà anche stato un uomo simpatico, ma noi avremmo preferito meno simpatia e più professionalità, visto che praticamente ha creato una scuola.
      I ff devono imparare che tutte le reazioni devono essere accompagnate dalla loro brava funzione di eccitazione, colta nel set sperimentale scelto. Finché non si comportano così saranno considerati dilettanti da tutti, tranne i tifosi.
      Vede, queste non sono considerazioni di un unbeliever, ma di una persona che conosce per esperienza e per apprendimento scolastico le modalità del fare scienza. Applico dei criteri, non faccio altro. Teoria ed esperimento sono indissolubili. Raviola e i suoi hanno capito che si devono proporre sezioni d’urto alternative. L’hanno fatto con capacità; non hanno rivoluzionato la scienza nucleare, per cui possiamo affermare che le sezioni d’urto sono poco sensibili alla matrice chimica; possiamo continuare ad accumularle e a usarle come si è fatto fino a oggi. Secondo me, tutti i ff dovrebbero diventare dei Raviola e allargare enormemente il campo di ricerca. Si devono opporre dati ad altri dati. Solo così i ff si saranno tolti lo sfizio e saranno considerati ricercatori seri. Non certo quando si affannano esclusivamente sulla calorimetria.
      Saluti

      • Andrea ha detto:

        @Camillo
        E’ totalmente condivisibile quanto ha appena scritto, uno “strano e sconosciuto fenomeno” avviene, spiegarlo con una corretta teoria è fondamentale, ma se questo ancora non avviene non è corretto secondo me dire che il fenomeno non esiste, indipendentemente che a dimostrarlo sia una misura calorimetrica o un rivelatore di neutroni o raggi alpha o un’analisi qualitativa che prova l’esistenza di trasmutazioni senza una teoria a monte che ne dimostri il perché. Non è una questione di tifo, ma se preferisce immaginare che ci siano due fazioni contrapposte, i professionisti vs i fisici della domenica, i beliver vs unbelivers semplicemente perché i dogmi dell’ortodossia scientifica impongono il rigore assoluto e l’applicazione del “metodo”, secondo me fa un errore di base; esiste la scienza ma non esiste la contro-scienza, quindi per sua natura il problema non si pone, non esiste il confronto e quindi non esiste un tifo a favore e un tifo contro esiste solo l’applicazione del “metodo”.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Andrea

          non è corretto secondo me dire che il fenomeno non esiste,

          Per me è correttissimo, finché una lenr non viene registrata in una banca dati. Per Lei Focardi è autorevole in campo nucleare? Per me no, dato che il suo nome non figura in exfor. Rubbia è autorevole? Per me sì, dato che il suo nome figura in exfor. Focardi si è occupato di lenr, Rubbia no; non esiste un suo lavoro in materia, prego controllare.
          Bisogna imparare a semplificare o, come dicono i filosofi, bisogna applicare con severità il rasoio di Occam.
          Se poi scopro che Focardi non si occupa mai di sezioni d’urto, dormo tra due guanciali. La sua non è GAS ma Sdd, Scienza della domenica. Esiste una foto in cui i due personaggi sono insieme; tra i due corre una distanza culturale abissale, anche se entrambi hanno frequentato la SNSP. L’errore di Focardi è di essersi occupato di nucleare. Non era la sua vocazione. Ha sgarganato un intero Dipartimento con quella sua ossessione. Credo che a Bologna lo òdino.

        • mW ha detto:

          @Franchini
          Il problema non è se una cosa compare in una banca dati nucleare. Il problema è che non si sa nemmeno se una cosa è successa o no.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @mW

          Il problema non è se una cosa compare in una banca dati nucleare. Il problema è che non si sa nemmeno se una cosa è successa o no.

          Se una cosa non compare in una banca dati nucleare non è successa. Le banche dati hanno proprio il compito di registrare nuovi eventi perché tutti possano approfittarne in tempo reale. Praticamente IAEA e BNL hanno sostituito i costosissimi NSA (Nuclear Science Abstract) che ci costringevano a lunghe sedute in biblioteca e ad accumulare montagne di fotocopie. Si parte dall’idea che la scienza sperimentale sia incrementale; quando non lo è, si festeggia la scoperta e la serendipity.
          Se Lei pensa che i nomi di Fleischmann e Pons non figurano nelle banche dati, c’è poco da sperare nella ff. In tutto il mondo interessa 200 persone in tutto, più i festanti tifosi.

      • mW ha detto:

        @Franchini:
        (1) “possiamo affermare che le sezioni d’urto sono poco sensibili alla matrice chimica”
        Da profano, penso che sia enormemente importante insistere su questo argomento, e su ciò che implica. Lo faccia, ogni tanto.

        Venendo al caso particolare che mi ha portato qui, Io non ero affatto interessato alla spiegazione teorica dell’e-cat. Mi bastava che facesse COP=200, il resto si sarebbe chiarito in seguito.
        Il fatto è che questa evidenza sperimentale non esiste, e che bene o male, tutte le evidenze sperimentali LENR, scompaiono con controlli sperimentali più accurati.
        Quindi in genere non c’è nulla da spiegare con nuove teorie.

        Per concludere, mi sembra di avere capito che la (1) consente di estendere i risultati sperimentali di laboratorio alla maggior parte delle circostanze nelle quali avvengono le LENR, e che quindi, nel caso dell’e-cat, anche se avesse funzionato, non si sarebbe potuta invocare la fusione tra Ni e H, ma sarebbe stato necessario inventarsi tutt’altro.

        Lo stesso può valere per gli altri fenomeni dei quali si parla in ambito LENR.
        Il problema vero, secondo me, è molto più a monte: non si sa nemmeno se questi fenomeni avvengono o meno.

        PS giusto per sentito dire: ma la repulsione coulombiana, genera una “soglia” al di sotto della quale le sezioni d’urto sono nulle?

        • sandro75k ha detto:

          MW

          Ottima domanda l’ultima ed a quanto ho capito io, forse sbagliando, le sezioni d’urto non sono praticamente mai nulle allo stesso modo non sono mai 100%…

        • Camillo Franchini ha detto:

          @sandro75k

          Forse il modo più espressivo per dire la stessa cosa è questa:
          nel mondo nucleare si può solo vietare; ciò che non è vietato avviene, magari una sola volta nella storia dell’universo e in tutto l’universo. Anche la reazione più “impossibile”, la p + e —> n + neutrino sulle stelle avviene. Coinvolge una frazione infima di massa stellare, ma tonnellate di utilissimi neutroni/s vengono prodotti anche in quel modo.
          Se però viene violato un principio di conservazione, la reazione non può nemmeno essere scritta.

        • gabrichan ha detto:

          Per assurdo potrebbe essere scritta anche al contrario?
          n + neutrino —> p + e
          Considerato che di neutrini il sole ce ne manda davvero tanti qualche collisione sarebbe probabile?

        • Camillo Franchini ha detto:

          @gabrichan

          n + neutrino —> p + e

          La reazione è più che legittima. E’ più nota come “reazione di decadimento del neutrone libero” e si scrive generalmente così:

          neutrone —> protone + elettrone + antineutrino

          Il neutrone libero ha una vita media di 10,4 minuti. E’ la più nota interazione debole, un decadimento beta.

      • stefanoquattrini ha detto:

        Caro Prof. Franchini, “Teoria ed esperimento sono indissolubili” lei afferma, io le rispondo che condizione necessaria affinchè una teoria sia valida è che sia verificata sperimentalmente. Ma non è che un esperimento non è valido se non c’è una teoria dietro che lo spiega o che ne predica l’esistenza, questo sia ben chiaro, altrimenti stiamo parlando di “aria fritta” e ricadiamo nell’ipse dixit aristotelico.
        Quando si facevano i primi esperimenti sull’elettricità più di due secoli fa, c’era tanto scetticismo e zero idee sulla natura dei fenomeni, ma sfido chiunque dopo Galvani e Volta a negarne l’esistenza. Questi facevano esperimenti e azzardavano qualche ipotesi di possibili leggi. Attraverso Faraday, la cui testimonianza personale al parlamento inglese dei fenomeni elettromagnetici, trovò sbalordimento e scetticismo ed attraverso il contributo di molti altri, fino a Maxwell, è stato trovato un modello matematico predittivo, sufficientemente accurato che inquadrasse il fenomeno, tranne le singolarità del campo. Le Singolarità egregiamente trattate da Dirac e Feynmann nella QED, lasciano comunque questioni aperte (gli infiniti, la polarizzazione del vuoto, fotoni che emergono spontaneamente dal vuoto etc.) .

        Qui si parla di “fenomeni”, se la teoria riesce a spiegarli, bene, se non riesce a spiegarli non è che non esistono perchè secondo la teoria attuale non è possibile che si verifichino… L’unica cosa su cui è ragionvole sindacare a mio avviso è sulla attendibilità (per frode o ingenuità o incapacità) delle misure effettuate e sulle grandezze stesse dei fenomeni che si vanno a descrivere.

        Azzardare teorie strampalate cercando di dare maggiore credibilità ad eventi che non si conoscono ed eventualmente cercando notorietà, sono d’accordo, è solo dannoso ed è utile riportare il tutto all’ordine di un’esperienza consolidata.

        Altrettanto dannoso è negare “aprioristicamente” fenomeni perchè sembrano avere caratteristiche che possono violare almeno apparentemente e localmente principi noti. Ad esempio e qui mi aspetto dai partecipanti un “grido allo scandalo” il principio di conservazione dell’energia formulato intorno a metà dell’ottocento a cui ci si aggrappa continuamente, mai smentito in termodinamica classica, ha avuto “adattamenti successivi pesanti” con la relatività speciale su cui si basa la chimica-fisica e la fisica-nucleare. Altrettanto pesanti questi cambiamenti si sono avuti con la relatività generale, su cui Hilbert (anche se un matematico) ebbe non poco a criticare. Non mi sembra irragionevole aspettarsi che tale principio evolva ancora. E’ chiaro che per supportare “grandi cambiamenti” ci vogliono altrettanto “numerose prove certe”, ma basarsi su attuali teorie per negare un’indagine obiettiva su fenomeni non spiegabili con esse, a mio avviso si crea un sistema di rallentamento pesante del progresso scientifico.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @stefanoquattrini

          Altrettanto dannoso è negare “aprioristicamente” fenomeni perchè sembrano avere caratteristiche che possono violare almeno apparentemente e localmente principi noti.

          Sono d’accordo. E’ un errore che nessuno commette più, stia tranquillo, non dobbiamo fare la fatica di Darwin.
          Però bisogna darsi una norma di comportamento di fronte a una massa di rivendicazioni e, peggio, di brevetti che ti travolgerebbero come uno tsunami. Personalmente mi affido alla professionalità che sono presenti nei grandi enti di ricerca e che si manifestano nelle banche dati. Non mi occupo di chi sta fuori dalle banche dati nucleari.
          Poi ci metto del mio, quando la situazione balza all’occhio con evidenza. Focardi ha proposto determinate reazioni ma non si è preoccupato di fornirci le relative funzioni di eccitazione; Carpinteri sbaglia a scrivere le reazioni e non rispetta il principio di conservazione dell’energia; Widom sembra dargli una mano, ma sbaglia per altro verso; F&P mettono in circolazione un picco gamma falso; Iwamura descrive una elettrodeposione termodinamicamente proibita. Celani non si capisce cosa faccia, perché ha gravi problemi di comunicazione.
          Ogni post che ho scritto, oltre cinquanta, descrive un errore sperimentale o teorico.
          Questo è il nostro impegno, smontare una macchina propagandistica che, se lasciata in libertà, porterebbe a sprechi di risorse immani.
          Altri vedo che si occupano di invenzioni mediche truffaldine. C’è posto per tutti nella denuncia della scienza spazzatura, anche senza essere associati al CICAP. Io comunque mi onoro di essere socio CICAP e spero di lavorare nel suo spirito.
          Saluti

        • Camillo Franchini ha detto:

          @stefanoquattrini
          @Hermano Tobia

          ma basarsi su attuali teorie per negare un’indagine obiettiva su fenomeni non spiegabili con esse, a mio avviso si crea un sistema di rallentamento pesante del progresso scientifico.

          Un rallentamento ancora peggiore del progresso scientifico si ha quando si entra in vicolo cieco e non si ha la capacità di uscirne. Il fuoco è stato usato prima di capire in che cosa consisteva, ma oggi non stiamo usando la ff prima di capire come funziona. Se HT fosse grado di sottoporre alla nostra attenzioni un’auto lenr, il paragone con il fuoco sarebbe valido. In ogni caso l’anomalia non si cerca programmaticamente, ci si imbatte per caso. In questo caso si fa affidamento su anomalie scoperte da F&P, immediatamente disconosciute con pubblica solenne riprovazione e danno per gli scopritori. La ff è un edificio senza fondamenta, considerata l’inconsistenza nucleare di Fleischmann e Pons, deplorata da tutti, anche dai ff più accorti.

  5. Giancarlo ha detto:

    @Camillo
    Non so se ho capito bene: c’è un elettrone (che secondo WL&S al solito ha una massa accresciuta) urta contro una particella e viene diffuso. L’energia ceduta eccita la particella che ritorna allo stato fondamentale emettendo un gamma. Quindi l’elettrone appesantito deve avere non dico 1 GeV come pretendi tu, ma almeno 44 MeV.

    Mahler mi sta simpatico, è professore di musica, nel senso che ha un diploma di conservatorio, e, anche se non lo dirà neppure sotto tortura visto che in genere dice esattamente il contrario, è più interessato all’epistemologia che all’ontologia. Il che, considerata la sua giovane età, mi pare cosa notevole. Poi è indisponente, innegabilmente, almeno quando scrive.
    Lo prendo in carico io come da te proposto con i tempi e i modi che riesco a mantenere. Se non riesco a rispondere ti chiedo aiuto esplicito.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @giancarlo

      è professore di musica, nel senso che ha un diploma di conservatorio

      Piano con i titoli, mia figlia è diplomata in pianoforte al Cherubini di Firenze, ma non si fa chiamare professoressa.
      Sono contento che tu ti prenda carico di questo Mahler, che mi sembra voglia essere troppe cose, come Alfano.
      Io lo abbandono, è ingestibile fin dal primo giorno.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Giancarlo

      Quindi l’elettrone appesantito deve avere non dico 1 GeV come pretendi tu, ma almeno 44 MeV.

      1 GeV non è una mia pretesa, è solo il limite al quale gli sperimentatori giapponesi sono arrivati. Se tu guardi, nemmeno a quel valore il nucleo di 56 Fe si frantuma.

      @mW

      Da profano, penso che sia enormemente importante insistere su questo argomento, e su ciò che implica.

      E’ da quando esiste la scienza nucleare che lo scarso rilievo della matrice chimica è stata accertata. Per togliere ogni dubbio Raiola e colleghi hanno fatto una ricerca accurata durata anni. Non è risultato niente che possa essere sfruttato in pratica. Hanno preso in considerazione tutte le matrici metalliche possibili; ci hanno lavorato per alcuni anni. In ordine di tempo:

      2001: Electron screening effect in the reactions 3-He(d,p)4-He and D(3-He,p)4-He.
      2002: Electron screening in d(d,p)t for deuterated metals and the periodic table.
      2002: Enhanced electron screening in D(D,P)T for deuterated Ta.
      2004: Enhanced electron screening in D(d,p)T for deuterated metals.
      2005: Electron screening in d(d,p)t for deuterated metals: temperature effects.
      2005: Electron screening in Li-7(p,alpha)alpha and Li-6(p,alpha)He-3 for different environments.
      2008: Experimental study of proton-induced nuclear reactions in Li-6, Li-7.

      Credo che l’argomento sia stato sufficientemente scandito; se non ci sono altri studi, significa che non c’è ulteriore interesse. Quattro anni dedicati allo stesso argomento da un intero gruppo di studio rappresenta un impegno assolutamente fuori dal comune.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Giancarlo

      c’è un elettrone (che secondo WL&S al solito ha una massa accresciuta) urta contro una particella e viene diffuso.

      Si può usare la slide 49 per rappresentare lo scattering: e + p —> e + p; basta sostituire il nucleo 56Fe con un protone. Le due particelle non arrivano a collidere ma si scambiano un fotone virtuale e si allontanano in direzioni modificate. Si tratta di un’interazione elettromagnetica mediata da un bosone vettore virtuale.
      Nel caso dell’interazione debole il bosone vettore è uno dei tre deboloni di Rubbia; nella cromodinamica il bosone vettore è il gluone. Stanno cercando anche il bosone vettore della forza gravitazionale.
      Confondere un gamma da 50 MeV con il vettore della forza elettromagnetica che determina uno scattering è una cappellata che non richiede l’intervento di un personaggio chiamato apposta dall’America. A dire stupidate siamo capaci anche noi, senza tante spese.

      • neutrino ha detto:

        @Camillo

        Tecnicamente parlando i due diagrammi della slide 49 non hanno minimamente nulla a che fare con la diagrammatica di Feynman (infatti l’autore disegna un cerchietto per rappresentare l’interazione del nucleo). Esse sono solo una rappresentazione pittorica (che in questo caso e’ anche priva di significato fisico, ie un gamma energetico il nucleo manco lo vede come non vede neanche la struttura atomica).

        • Camillo Franchini ha detto:

          @neutrino

          ie un gamma energetico il nucleo manco lo vede

          un gamma energetico il nucleo lo vede; le fotofissioni esistono. Nei reattori vengono sfruttate all’avvio di un nocciolo caldo, perché forniscono alle camere di fissione un segnale intenso, che evita di usare la sorgente radio/berillio.
          In banca dati ci sono molti esempi di interazioni nucleari con gamma.
          (G,2A) (G,2N) (G,2P) (G,3N)
          (G,4N) (G,A) (G,ABS) (G,D) (G,EL)
          (G,F) (G,G) (G,HE3) (G,INL) (G,N)
          (G,N+F) (G,N+P) (G,N+X) (G,P) (G,P+N)
          (G,SCT) (G,T) (G,X) (G,XN)

        • neutrino ha detto:

          @camillo,
          un gamma energetico interagisce con un nucleone, non con il “nucleo” …

        • Camillo Franchini ha detto:

          @neutrino

          un gamma energetico interagisce con un nucleone, non con il “nucleo” …

          Non lo so. Se la lunghezza d’onda del fotone (ogni tanto il fotone ondulatorio serve) ha le dimensioni del nucleo, si potrebbe pensare che a essere “abbracciato” è tutto il nucleo.
          Ma questa è fisica e tu ne sai mille volte più di me.

      • neutrino ha detto:

        @mw, tutti

        Btw la stesura di un diagramma di Feynman porta direttamente al calcolo della sezione d’urto.
        Ammettiamo che Widon sia un ottimo teorico ed “azzecchi” operatore di interazione che viene rappresentato dal cerchietto di fig b. In questo caso il formalismo porta direttamente al calcolo del modulo quadro della matrice di interazione che e’ proporzionale alla sezione d’urto.

        Se fenomemi alla “carpinteri” sono reali, essi avrebbero dovuto lasciare traccia visibile nei molti esperimenti di fisica nucleare con ferro et simile dove si puo’ contare su di una statistica di interazione molto molto molto ampia. Se tutti gli esperimenti pubblicati non presentano anomalia il fenomeno non esiste. Il richiamo ossessivo di Camillo alle banche dati ha questo valore.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @neutrino

          Il richiamo ossessivo di Camillo alle banche dati ha questo valore.

          Io mi richiamo alle banche dati perché ossessivamente i ff cercano di convincere che qualche reazione lenr è stata trovata qua e là e che è anche stata descritta. Per ultimo l’ha scritto stefanoquattrini in questo post.
          Il solo strumento che mi resta contro gli sperimentali è fare notare che i ff non lasciano traccia nelle banche dati che archiviano dati sperimentali. Siccome i ff non sono oggetto di una congiura internazionale, non ho altro argomento da opporre.
          Anche ieri Mahler ha scritto: sì, va bene tutto, ma se le bolle nei dosimetri di Carpinteri si formano, come la mettiamo?
          Io posso solo rispondere: quali bolle? Non sono riportate da nessuna banca dati.
          Gli sperimentali sono molto pericolosi. Se ti dicono di avere visto un asino volare, fai molta fatica a rifiutarti a presentarti allo stallino con la Canon.
          Gli sperimentali lo sanno, per questo rifiutano di fare misure nucleari e concentrano la loro attenzione sulla calorimetria, dove nessuno si mette mai d’accordo con nessuno e sorgono interminabili discussioni. Prova a suggerire ai ragazzi del MFMP di farla finita con i loro calorimetri a di mettere mano a un Thyac. Ti fanno a pezzi.
          Hai mai visto Celani riportare un dato nucleare o scrivere una reazione? Armeggia da anni con misure calorimetriche e non va oltre. E’ il modo più sicuro per ottenere finanziamenti. Work is in progress dice nelle riunioni. Lo credo, quel tipo di work non finirà mai e Celani vive tranquillo fino alla pensione.
          Del resto da noi a mW interessa COP = 200; l’aspetto nucleare non lo appassiona.
          Buona domenica

        • Hermano Tobia ha detto:

          @Camillo, neutrino
          Il richiamo ossessivo di Camillo alle banche dati ha questo valore.

          Il richiamo ossessivo alle banche dati serve a molto poco: in questo caso, ad esempio, grazie alle banche dati possiamo solo dire che Widom non conosce bene la chimica nucleare, e che l’origine degli eccessi di calore misurati in innumerevoli esperimenti LENR non derivano dalle reazioni in esse catalogate. Punto e basta. Non ci aiutano a stabilire con certezza se gli eccessi di calore sono reali (per questo serve approfondire gli aspetti calorimetrici ed elettrotecnici delle prove) nè, in caso positivo, ci aiutano in alcun modo a capire la possibile fonte energetica coinvolta.

          Sugli aspetti calorimetrici ed elettrotecnici si è discusso a lungo, ad esempio sul famoso TPR, ma se ci affidiamo al rasoio di Occam è estremamente verosimile che l’eccesso di calore sia, e sia consistente. La prova di domani di Defkalion, basata correttamente solo su calorimetria e misure elettriche, aggiungerà ulteriori informazioni.

          Sull’origine dell’energia in eccesso si sono fatte le ipotesi più disparate, da quella iniziale di F&P (fusione DD), a quelle più recenti (W&L, hydrini, estrazione dell’energia ZPE, modifica radicale ma temporanea dei canali di decadimento degli isotopi, ecc). Tutte probabilmente sbagliate. La realtà che ne emerge può essere sintetizzata con una frase che ad un convegno mi ha detto un addetto ai lavori: “nessuno sa bene cosa succeda lì dentro”.

          Poco male: in passato, e per millenni, l’uomo ha utilizzato il fuoco senza sapere nulla sulle reazioni di combustione. Più recentemente, sono stati pubblicati circa 60000 articoli sulla supercoduttività ad alta temperatura (fenomeno con ogni probabilità legato alle LENR, come ha dimostrato Celani) ma …
          “Unfortunately, as of today we have zero theoretical understanding of the mechanism behind this enigmatic phenomenon. In my mind, high-temperature superconductivity is the most important unsolved mystery of condensed matter physics.”

          http://www.aps.anl.gov/Science/Highlights/Content/APS_SCIENCE_20130610.php

          Quindi l’unico metodo per capire se ci troviamo davanti ad un fenomeno nuovo od ad un abbaglio colossale è quello di misurare in maniera sempre più precisa ed indipendente l’energia in ingresso e quella in uscita dai dispositivi sotto test.

          Teniamo anche presente un fatto non scientifico ma rilevante: la durata di possibili abbagli (o peggio truffe, cosa alla quale non ho mai creduto) è inversamente proporzionale al tempo passato ed al numero di persone e società coinvolte. Anche qui il rasoio di Occam da un’indicazione ben precisa.

          Se poi vogliamo rimanere nell’ambito delle misure nucleari, mi sembrano interessanti questi due spunti:
          Un articolo segnalato dall’ottimo Robbins su 22p, scritto da Bartalucci (INFN, scettico sulle LENR) e V. Vysotskii (Univ. Kiev, e collaboratore Defkalion) recentemente pubblicato su Annals of Nuclear Energy (purtroppo paywalled), dal titolo:

          “Nuclear fusion in ordered crystal targets bombarded by monochromatic beams of light or middle-mass isotopes”

          Dall’abstract:
          It is shown that in mono-crystal targets like LiD the rate of fusion process with the participation of both target nuclei (e.g. D) and beam of fast nuclei (e.g. T), directed at Lindhard angle, may be increased by 10–100 times compared to the alternative process of deceleration on atomic electrons
          Ed ancora:
          Another method for radical optimization of fusion processes with the use of monochromatic beams of middle mass isotopes is proposed. The features of optimized nuclear fusion model based on resonant tunneling effect were considered

          Ultimo spunto: nella dettagliatissima richiesta di brevetto della Etiam (startup finlandese, new entry nel campo LENR), i gamma sono presenti in abbondanza:

          “The experimental setup was the same as used in Example 1 but nickel nanopowder was replaced with zirconium nanopowder and lithium tetraborate was replaced with multiferroic BiFe03 powder. Externally controlled magnetic field provided the local electric field by polarization of the multiferroic material. It is hypothesized that hydrogen was fused with zirconium because quite a lot of thermal energy was released accompanied by noticeable gamma radiation.”

          http://www.google.com/patents/WO2013076378A2?cl=en

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Hermano Tobia

          Il richiamo ossessivo alle banche dati serve a molto poco…

          l’origine degli eccessi di calore misurati in innumerevoli esperimenti LENR non derivano dalle reazioni in esse catalogate.

          Se le reazioni non sono catalogate nelle banche dati sono inesistenti; figurano solo nella letteratura spazzatura e sono presentate solo negli ICCF annuali. Nessuno sa che quei lavori esistano, tranne i tifosi, che non sono mai professionisti.
          Bisogna che i ff si adattino al fatto incontestabile che i loro esperimenti e le loro teorie non fanno parte della scienza GA. Lo sapeva perfino Preparata.
          GACMP
          Preparata però si considerava superiore alla GAS e andò avanti per la sua strada, fino all’incidente del Rapporto 41, che sancì il suo fallimento come teorico ff.
          Il fatto che l’INFN si dichiari del tutto estraneo alla ff, e il recente incidente occorso a Celani ci dà un’idea del clima. Caduto Rossi, che cosa resta? Per me Violante fa presto la fine di Celani.
          La Sua lettera è lunga, la riprendo questa notte.

        • Cimpy ha detto:

          grazie alle banche dati possiamo solo dire che Widom non conosce bene la chimica nucleare

          Una vera garanzia.
          Come una garanzia sono i tubi non ermetici di Celani, le misurazioni con errore del “solo” 10% di Levi, e tutti i “Rossi says” come, per citarne due, quelli sul rame o sui gamma. A proposito dei gamma, ti sei accorto che compaiono o scompaiono a seconda di chi li misura? È decisamente una vera garanzia. Ma in fondo, alla fine, basta citare un paio di lavori e ripetere che il rasoio di Occam esclude che ci siano sviste tali da invalidare le osservazioni fatte da chi, non conoscendo la chimica nucleare, scrive di “reazioni nucleari a bassa energia”. Sicuro di saperlo usare, quello strumento?

        • mW ha detto:

          @Neutrino,
          grazie

        • Mahler ha detto:

          Quali banche dati migliori delle stelle, che ci dicono che il ferro non lo riescono a scalfire neanche loro, ma lo lasciano intatto accumularsi nel loro nucleo?
          Vi faccio notare solo questo. Se la fissione del ferro fosse esoergica si verificherebbe una paradossale catastrofe con produzione infinita di energia in ogni stella superiore a una certa massa. Ci sarebbe infatti la sintesi degli elementi leggeri fino al ferro a produrre energia, più la fotofissione di quest’ultimo a produrre ulteriore energia. La fissione del ferro porterebbe di nuovo ad avere elementi leggeri che si fonderebbero nuovamente producendo ancora energia. E bam!
          È un evidente paradosso. Senza un pozzo di stabilità nella tavola periodica (il ferro) potremmo produrre energia infinita. E l’universo esploderebbe.

        • Luke ha detto:

          @Hermano Tobia
          “Poco male: in passato, e per millenni, l’uomo ha utilizzato il fuoco senza sapere nulla sulle reazioni di combustione.”

          Un po’ come Rossi che ha usato l’e-cat per scaldare gli uffici per mesi e mesi?

        • Cimpy ha detto:

          Batti cinque, fratello!

        • Luke ha detto:

          @Hermano Tobia
          “Più recentemente, sono stati pubblicati circa 60000 articoli sulla supercoduttività ad alta temperatura (fenomeno con ogni probabilità legato alle LENR, come ha dimostrato Celani) ma …
          -Unfortunately, as of today we have zero theoretical understanding of the mechanism behind this enigmatic phenomenon. In my mind, high-temperature superconductivity is the most important unsolved mystery of condensed matter physics.-”

          Ecco, mi domando come mai la superconduttività ha 60000 pubblicazioni a dispetto dello 0 theoretical understanding, mentre la ff è così claudicante, ha contro i poteri forti ed ha un serio problema con i gamma, che ora ci sono, ora non ci sono, poi tornano, poi spariscono di nuovo. Insomma, la ff è la pecora nera dei fenomeni naturali sfuggenti e con 0 theoretical understanding?

        • gabrichan ha detto:

          La mia convinzione è che i problemi della FF siano i fusionisti stessi, ovvero già Focardi (persona splendida) parlava di brevetti e di soldi, Piantelli brevetta e fonda imprese, Rossi non ne parliamo, Defcalio anche lei si butta sul mercato, Celani si fa fare i fili di costantana da una ditta privata, probabilmente assicurando soldi e l’esclusiva sul filo, il che se funziona varrà tanto oro quanto pesa.
          Ottenebrati dal mercato e dai potenziali futuri guadagni fanno tutto da soli incorrendo in errori di misure e valutazioni, credo che alla fine sia questo il vero problema dai fusionisti, sono avidi…
          Ad un normale ricercatore, magari finanziato dallo stato, fare ricerca, pubblicare e finire nelle banche dati è la prassi ed è normale a prescindere dai potenziali guadagni, anzi se non lo fa lo licenziano, i fusionisti così come li conosciamo danno sempre l’impressione di volerci guadagnare ed è li per me il loro limite, non dicono tutto, e passano per incompetenti, a volte lo sono anche, cercano di coltivare il loro orticello senza condividere con gli altri e se lo fanno sono solo informazioni parziali se non addirittura false.
          E’ questo alla fine che mi rattrista di più.

        • Cimpy ha detto:

          Ad un normale ricercatore, magari finanziato dallo stato, fare ricerca, pubblicare e finire nelle banche dati è la prassi ed è normale a prescindere dai potenziali guadagni, anzi se non lo fa lo licenziano

          Rileggi con calma. Se, per dire, Celani si occupa di ff da 25 anni e tutto quel che ha prodotto è un risultato dubbio e ballerino, secondo te se fosse stato come quel “normale ricercatore” cui facevi riferimento, quanti anni fa lo avrebbero licenziato?
          Per dire, non so se sono tutti avidi allo stesso modo, magari qualcuno si accontenta di ricevere finanziamenti quinquennali (o quel che è) dall’ente presso il quale lavora, preoccupandosi principalmente di ottenere un rinnovo nei pressi della scadenza.
          Per dire, prima del 2010, anno in cui pare qualcuno abbia dato un aut-aut a Celani, di questo “uomo di punta” della FF avevi mai sentito parlare?

        • Camillo Franchini ha detto:

          @gabrichan

          Ottenebrati dal mercato e dai potenziali futuri guadagni fanno tutto da soli incorrendo in errori di misure e valutazioni,

          Sono completamente d’accordo, la Sua è un’analisi molto fine. E’ gente ossessionata dalla fretta. Per chi sa come si sono mossi F&P, Brophy, Jones duranti i giorni della Grande Speranza, capisce come dalla grande speranza si sia rapidamente passati alla grande delusione. Anzi: delusion and incompetence.
          Qualcuno in Italia è perfino arrivato a fare venire dall’America Allan Widom, sperando che impartisse una svolta, solo perché era della partita. Si gioca il tutto per tutto per stare in sella. La presenza di Widom in Italia dimostra che la tesi di Attivissimo (la presenza di uno straniero aiuta sempre, qualunque cosa dica o faccia), è più che mai attuale.
          In Italia la ff è in mano a due persone in tutto: Violante, finanziato da ENEA e Rossi, orgogliosamente selbstständig.
          Caduti loro non se ne parla più, perché la ff parla italiano.

        • gabrichan ha detto:

          @Cimpy, non ti viene l dubbio che queste cose succedono solo in Italia, credo che Celani sia stato “tollerato” proprio perché in un ambiante statalizzato basta timbrare il cartellino e vai a vanti a lavorare 25 anni senza che nessuno ti rompa gli zebedei, hai presente le poste italiane?, poi ogni tanto qualcuno si sveglia e chiede il conto, e poi succedono i casini.

          La cosa più divertente di tutta la faccenda è che se Celani ottiene finalmente dei risultati poi saranno quelli che lo hanno messo alla porta a subire la stessa sorte… 🙂 direi un ottima scelta di tempi e di lungimiranza.

        • Cimpy ha detto:

          Sinceramente, GC, tu credi che Rossi sia davvero un moderno Prometeo? Dici che anche Prometeo trasmutava il mercoledì, riciclava (petrolio) il martedì, emetteva gamma il venerdì? Oppure, ritieni davvero plausibile che Celani abbia trovato “eccessi di calore” finchè non si è rivolto a quelli dell’ HG team e da quel momento in avanti non ne siano più usciti? Ha senso che di gamma presso Rossi se ne trovino solo quando a misurarli è Celani stesso? Davvero serve una laurea in fisica nucleare per capire quel che è successo finora e che sta succedendo in questi giorni?

        • Camillo Franchini ha detto:

          @gabrichan

          direi un ottima scelta di tempi e di lungimiranza.

          Il tempo giusto sarebbe stato quello scelto da tutto il mondo della ricerca, collocabile intorno al 4 maggio 1989, alla chiusura del congresso di fisica di Baltimora. Tutto si sgonfiò miseramente in quei giorni.
          Difficile conoscere il nome del Grande Vecchio che ha consentito a Celani di andare avanti per 25 anni. Sarà coperto da segreto d’ufficio.

        • mW ha detto:

          @Gabrichan,
          “credo che alla fine sia questo il vero problema dai fusionisti, sono avidi…”
          Mi piace, io non sarei stato in grado di fare questa sintesi.
          Si, se ti trovi ad avere a che fare con un fenomeno strano, cerchi di verificarlo in collaborazione con tutti i colleghi che conosci, prima di dire che esiste, prima di tutto.
          Poi, con calma, cerchi di pubblicare, e così via, sempre collaborando.
          Io non avrei mai e poi mai pensato di diventare un difensore dell’estabilishment, dell’ufficiale, del potere 🙂
          Però c’è anche da dire che negli ultimi 40 anni, tutte le scoperte che sono passate prima per i mass-media che per il mondo scientifico, sono sempre finite in nulla.

      • neutrino ha detto:

        @all

        Non esiste significa che la sua sezione d’urto e’ prossima a piacere a zero

        • mW ha detto:

          @Neutrino,
          “non esiste significa che la sua sezione d’urto è prossima a piacere a zero”
          Ogni tanto bisogna tornarci 🙂
          Adesso parlo di una cosa della quale non ho conoscenza sufficiente, quindi la mia è più una domanda che una affermazione:

          Se una sezione d’urto è 10^-100 barn, e io la accresco a 10^-96 barn, da un certo punto di vista, avrò fatto una gran cosa, ma da un altro punto di vista, non ho fatto assolutamente nulla. Credo di avere ancora molti ordini di grandezza da scalare.

          @Franchini,
          Ciò che lei scrive e’ esatto: non mi metto a parlare di questioni nucleari che non conosco.
          Inoltre, è vero che a me interessano gli eccessi di calore a tre cifre.
          Un COP pari a 1,1 è una cosa poco seria.

  6. e.sodato ha detto:

    i vs beniamini il 22 su radio24 http://www.moebiusonline.eu/fuorionda/audio/fusione_fredda.mp3 e il 23 : http://new.livestream.com/triwu2/Defkalion-US , vi terranno aggiornati.
    ..pare + interessante della puntata sul chimico G.B. Zampironi (vape) , no ?

  7. Camillo Franchini ha detto:

    @neutrino

    La parte (b) della slide 49 è un centauro.
    A sinistra si ha lo scattering di un elettrone, quindi a destra ci si aspetterebbe di trovare come controparte lo scattering di un protone o di un altro elettrone. Sarebbe un diagramma di Feynman perfetto. Invece Widom ci piazza un nucleo di 56Fe che si eccita fino a fissionare. Pura follia, Widom è un corruttore di studenti. Come ha fatto Massimo Scalia, che ha studiato, a non strappargli il microfono?

  8. gabrichan ha detto:

    @Franchini, mi stavo interessando alla frantumazione dei nuclei e mi sono imbattuto in questo bel’ articolo, http://www.nature.com/nature/journal/v409/n6822/pdf/409785a0.pdf
    e leggendolo ho capito perché la frantumazione a metà è altamente improbabile, ma poi cercando ancora ho trovato questo: http://fys.kuleuven.be/iks/files/fission180hg-translation.pdf
    e se non ho capito male il mercurio fa una casa strana si divide a metà quando si frantuma, c’è qualcosa nella banche dati dello strano fenomeno?
    Non è che dipende che il mercurio è un liquido? mentre gli altri sono solidi?
    Se frantumo un atomo quando è in fase liquida cambia qualcosa?

  9. mario massa ha detto:

    @Camillo
    “Gli sperimentali lo sanno, per questo rifiutano di fare misure nucleari e concentrano la loro attenzione sulla calorimetria, dove nessuno si mette mai d’accordo con nessuno e sorgono interminabili discussioni”

    Non mi pare che sulle misure nucleari le cose vadano meglio: Carpinteri usa dosimetri ma anche rilevatori a He3, Piantelli analizzatori NaI (Piantelli 15 anni fa chiese a me se riuscivo a procurargliene uno al germanio). Il problema, tu hai detto in passato, è che se li usano li usano male. Io dico che la calorimetria la fanno male.

    Il problema non è che strumenti usi e che misura fai, il problema è se la sai fare.

    • Cimpy ha detto:

      Il problema non è che strumenti usi e che misura fai, il problema è se la sai fare.

      Certo, un poco conta anche lo strumento: che almeno sia in grado di misurare quel che si vorrebbe misurare, sennò c’è poco da controllare i conti. Come quando si son pettinati con una sveglia, per dire.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @mario massa

      Nel post F&P ho fatto vedere come essi siano stati imbroglioni nel riferire di misure nucleari.
      F&P, Carpinteri, Focardi, Piantelli, sono sconosciuti, non esiste traccia di quelle persone nelle banche dati sperimentali. Non ha senso occuparsi di loro. Se 15 anni fa Piantelli non disponeva nemmeno di un rivelatore al germanio freddo non avrebbe dovuto occuparsi di nucleare. Prima si pensa al set sperimentale, poi si lavora.

  10. mario massa ha detto:

    @Cimpy
    “Certo, un poco conta anche lo strumento”

    Quello che intendevo è che non importa se stai facendo una misura nucleare, calorimetrica, elettrica o altro, nè che tipo di strumento stai usando (purchè adeguato). Per certi ricercatori sembra che fare una misura sia sinonimo di attaccare uno strumento e leggere cosa indica. Se sbagliano la calorimetria possono sbagliare anche le misure nucleari.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @mario massa

      Se sbagliano la calorimetria possono sbagliare anche le misure nucleari.

      Non è così. Le misure nucleari possono anche essere solo qualitative, tipo c’è, non c’è. Se nella ff si può escludere la manifestazione nucleare non si continua l’esperimento e ci si dedica ad altro, tipo la coltivazione di cetrioli. Le misure nucleari servono come discriminanti. Le misure nucleari qualitative hanno di bello che sono semplicissime. Ai tempi di Chernobyl molti colleghi della fisica sanitaria ebbero l’incarico di fare rilievi locali su lattughe, ortaggi a foglia, non so che altro. Uno si occupò del cesio in certi funghi di città (non commestibili 🙂 ). Bastava uno zainetto e un mezzo per spostarsi.
      In Sardegna usammo un rilevatore automatico della presenza di uranio montato su una Land Rover che procedeva lentamente in determinati ambienti.
      Se in un esperimento ff si trova radioattività si forma un gruppo di lavoro misto e in mese si fanno scoperte per 15 pubblicazioni.
      Spero che l’ENEA adotti questa semplicissima procedura di discriminazione con le residue attività di Violante.

      • mW ha detto:

        @Franchini:
        “le misure nucleari possono anche essere solo qualitative, tipo c’è, non c’è.”
        Lo sono anche quelle calorimetriche, se si conoscono i loro limiti.
        Esempio, per me se il COP non è 200, passo ai cetrioli.

        • mW ha detto:

          @Franchini,
          Per essere più chiari, per me un COP pari a 1,1 è come una SDU pari a 10^-100 con incertezza pari a 10^98. Non si comincia nemmeno a misurare.
          “Se in un esperimento ff si trova radioattività si forma un gruppo di lavoro misto e in mese si fanno scoperte per 15 pubblicazioni.”
          Questo lo ripeta molte volte 🙂
          @S75K, Franchini
          Faccio un esempio che non so se calzi: se io sparo un elettrone contro un atomo , capita che l’atomo ionizzi e ne salti fuori lo ione positivo, e i due elettroni, il proiettile e l’elettrone che si è liberato.
          Se il mio elettrone proiettile non ha almeno l’energia di ionizzazione, la sezione d’urto di questo fenomeno è proprio nulla.
          In effetti, è un “divieto” legato alla conservazione dell’energia.
          Non saprei se questo capiti anche nel nucleare, a causa della “barriera coulombiana”. Ma qui è meglio che mi fermi.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @mW

          Lo sono anche quelle calorimetriche, se si conoscono i loro limiti.

          La differenza è che la calorimetria richiede la messa a punto di un setup sperimentale che fa la differenza professionale tra Mario Massa e Junio Valerio Celani; la misura radiometrica richiede invece strumentazione standard che può essere gestita da personale standard.
          Nel reattore presentato il 14 gennaio 2011, Rossi aveva previsto due soluzioni di continuità nella schermatura per consentire misure di radioattività. In quell’occasione Bianchini non trovò manifestazioni nucleari, escludendo con quel documento che nel reattore avvenisse una reazione nucleare. Lo circostanza fu assorbita senza chiasso e continuarono invece le discussioni su sfiatelle e vapore umido. Furono messi in evidenza alcuni dati sperimentali ma non altri; un comportamento antiscientifico che dura ancora. Nel frattempo Rossi ha avuto modo di dichiarare che la schermatura consente di termalizzare i gamma ricavandone energia utile. Sui gamma sì, gamma no nessuno ha mai voluto fermare l’attenzione, tutti intenti a calcolare il COP. Qualcuno scrisse perfino che la casalinga di Voghera era interessata solo al COP, non agli aspetti scientifici della reazione Focardi che avviene nel reattore.
          Oggi vediamo se da Defcalion fanno misure di radioattività. A trascurare questo aspetto cominciarono i quattro del Rapporto 41. Perdere le cattive abitudini è difficile.

  11. mario massa ha detto:

    @Camillo
    Scusa Camillo io proprio non ne capisco nulla, ma se dicono che di radioattività non ce ne deve essere ma ci devono essere dei neutroni e loro li misurano con 2 strumenti diversi (Carpinteri) cosa rispondi? Che ammesso e non concesso che non ci siano gamma, i neutroni sono troppo pochi per spiegare tutto quell’alluminio? Vedi che anche con le misure nucleari se non le sai fare ti imbrogli. Oppure devi confutarli per via teorica (i gamma ci devono essere, ecc.).
    Sul calore invece non ci piove: tutti lo vogliono. Se non c’è tutti a casa. Se non sono capaci di misurarlo chiamino qualcuno capace di farlo. MFMP da mesi cerca di misurare un eccesso che dovrebbe essere del 20% (del 20, non del 2!): siccome hanno un segnale simile al rumore, cercano continuamente altri metodi: ti pare sensato? E’ come pensare di pesare 70kg, ma la bilancia indica 90 e allora cambi continuamente bilancia alla ricerca di quella che indica 70. Forse è il caso di decidere di dimagrire, ma tu non puoi dire che è sbagliato il pesarsi sulla bilancia.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @mario massa

      Scusa Camillo io proprio non ne capisco nulla, ma se dicono che di radioattività non ce ne deve essere ma ci devono essere dei neutroni e loro li misurano con 2 strumenti diversi (Carpinteri) cosa rispondi?

      I neutroni sono radiazioni nucleari che si rivelano con estrema facilità.
      Quando persone come Carpinteri affermano di avere ottenuto certi risultati sperimentali ma tali risultati non sono registrati, significa che non sono mai stati prodotti. Le cose non sono cambiate da quando eravamo studenti e cercavamo i riferimenti bibliografi sugli NSA.
      La ff ha sempre mantenuto questa posizione “esistono dati sperimentali rivoluzionari, ma manca una teoria di supporto”.
      Per uscire dal ricatto del dato sperimentale che chiude la bocca, io mi rimetto alle banche dati.
      Quando qualcuno mi farà conoscere dieci lenr registrate in qualsiasi banca dati, cambierò il mio atteggiamento di totale negazione nei confronti della ff. Abbiamo visto con F&P e con Iwamura com’è facile proporre dati sperimentali fasulli.
      I dati sperimentali relativi a reazioni nucleari rappresentano una testimonianza importante solo quando sono riconosciuti dalla comunità scientifica.

      Sul calore invece non ci piove: tutti lo vogliono.

      E fanno male; quando si tratta di misurare in uscita il 5% in più rispetto l’ingresso tutti si riempiono di dubbi. Basta invece consultare le tabelle di conversione per vedere a quante disintegrazioni da 100 keV corrispondono 100 J. Una misura di radioattività è infinitamente più sensibile della misura del rapporto output/input energetico.
      Si tratta di discriminare un effetto chimico da un effetto nucleare. Se si tratta di un effetto chimico si lascia perdere senza rimpianto.

      • stefanoquattrini ha detto:

        @Prof. Franchini.
        “Quando persone come Carpinteri affermano di avere ottenuto certi risultati sperimentali ma tali risultati non sono registrati, significa che non sono mai stati prodotti”
        Che vuol dire registrati?? Sono state fatte misure certificate di controprova da qualcuno???

        • Cimpy ha detto:

          Dico solo una parola : “ripetibilità”.
          Pensaci su.

        • Giancarlo ha detto:

          @stefanoquattrini
          Il Prof. Carpinteri ha promesso, durante la fase di critiche e controcritiche, che avrebbe messo a disposizione i dati “raw” registrati. Non mi pare sia avvenuto.
          Quelle mostrate nei lavori sono le misure elaborate. Come quelle del TPR riassunte in una curva bellissima e regolarissima che non ha mai conosciuto il rumore.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @stefanoquattrini

          Che vuol dire registrati?? Sono state fatte misure certificate di controprova da qualcuno???

          Lei è nuovo di questo blog. “Registrati” significa essere riportati in una banca dati. Niente controprove, ci mancherebbe. Poi qualcuno chiederebbe la controprova della controprova. Bisogna essere bravini alla prima botta, se si vuole essere “registrati”. Ha presente Planck? Non ha dovuto ricorrere a prove di appello.

        • stefanoquattrini ha detto:

          @Prof Camillo Franchini: “Quando persone come Carpinteri affermano di avere ottenuto certi risultati sperimentali ma tali risultati non sono registrati, significa che non sono mai stati prodotti”. Se scrivono una formula, una reazione nucleare, che interpreta male i dati sperimentali e questa è in contrasto con la fisica nucleare non giustificando i bilanci energetici in maniera chiara, sono d’accordo con lei, non la si può accettare come formula. Ma qualcuno si è preoccupato di ripetere un esperimento di Carpinteri secondo un suo protocollo, con gli stessi sistemi di rilevamento dei neutroni o no??? FInchè non viene svolto questo in maniera ufficiale non è sicuro nè che Carpinteri abbia truccato i dati, nè cosa abbia potuto effettivamente rilevare. Posso certamente essere d’accordo sul fatto che Carpinteri quando scrive reazioni non corrette in cui non è giustificata la presenza di certi termini, mette in dubbio la sua credibilità anche per i dati che dice di aver acquisito.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @stefanoquattrini

          Ma qualcuno si è preoccupato di ripetere un esperimento di Carpinteri secondo un suo protocollo, con gli stessi sistemi di rilevamento dei neutroni o no???

          Dove trova qualcuno disposto a ripetere un esperimento di Carpinteri? E’ come trovare qualcuno che voglia riprodurre la bombolina di Arata o voglia assistere alla demo di Defkalion. Ci può pensare solo gabrichan.
          Ho visto quello che è successo quando Giancarlo ha accettato di partecipare a un incontro ff; hanno subito scritto che era possibile incontrarsi, che la verità sta a metà strada e simili possibilismi.
          Una situazione pelosa alla Berlusconi che loda il governo Letta.
          La verifica di un claim nucleare di Carpinteri si può fare solo se Carpinteri fosse considerato un personaggio autorevole in campo nucleare.

        • Cimpy ha detto:

          qualcuno si è preoccupato di ripetere un esperimento di Carpinteri secondo un suo protocollo, con gli stessi sistemi di rilevamento dei neutroni o no?

          Si voleva, ma non è stato possibile: non ci hanno lasciato prendere la Sindone.

        • gabrichan ha detto:

          @Franchini, forse non ha capito, ma chieda un po in giro, ad esempio a Mario Massa un suo parere sulla bombolina, vedrà che avrà una risposta che la sorprenderà ovvero che per lui funziona, e anche per me funziona, considerato i test che ho fatto.
          Forse le è sfuggito questo link che avevo messo:
          http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S092583880101516X
          se guarda la Fig.1 si nota lo schema di costruzione, c’è un catodo di Pd77Ag23 un tubo tappato all’estremità, che va direttamente in un tank di raccolta dell’idrogeno dove è collegato il polo negativo e la pressione va da 0 a 200Atm, poi il positivo è collegato all’anodo di Pt, e il recipiente è aperto.
          Se ci pensa anche la spiegazione del perché funziona è abbastanza semplice.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @gabrichan

          Non vede che l’accrocco di Fig. 1 non può funzionare? La cella è aperta e se carica la boccia sferica con 200 atmosfere di idrogeno sfiata attraverso il tubicino laterale. EW è un IdD (Inventore della Domenica).
          Occupiamoci piuttosto della bombolina di Arata, quella che ha realizzato Celani.
          Mi meraviglia che riesca a trovare tanta materia strana; deve essere un grande navigatore. Secondo me hanno inventato anche il modo di mettere incinto un uomo. In rete si trovano le peggio stranezze.
          La celletta di Fig. 1 è davvero impressionante.

  12. Livio Varalta ha detto:

    Gira, la giostra gira…

  13. Giancarlo ha detto:

    Non so se ho capito bene quello che viene riportato sul sito di Peter Gluck rispetto al protocollo di misura odierno:
    Total accumulated energy output divided by total accumulated energy input greater than 1.1 on the active test and less than 1 in the Ar control test

    Il COP è diventato 1.1? Ma così è molto facile commettere errori, non era meglio misurare COP = 6, come hanno sempre detto di saper fare? Certo, poi forse misureranno 6 che è greater than 1.1 ma allora bastava scrivere greater than 1.0

    Pure qui non ho capito bene il fatto di usare solo le fasi L1 e L2 di una trifase. L3 è sconnessa? Lo vedremo presto.
    Chiaramente nessuno di Defkalion ha detto che il protocollo sarà effettivamente quello postato da Peter.

    Nessuno che pensi di farsi una doccia. Forse i gamma nel liquido di raffreddamento sconsigliano.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Giancarlo

      non vedo l’ora di vedere se faranno determinazioni di radioattività e, in caso contrario, come la cosa sarà commentata dalla comunità che si occupa di ff con atteggiamenti di varia fiducia. Credo che questa volta saranno pochi a compiacersi che l’assenza di radiazioni giova alla salute. Un po’ di tempo è trascorso dal 14 gennaio 2011 e dal vecchio Rapporto 41. Sorpresa e disorientamento sono stati smaltiti da un pezzo anche in ambito ff. Penso per esempio a HT.
      Se c’è Bagnasco del CICAP si informerà sicuramente sulle emissioni radioattive.

      • Cimpy ha detto:

        si informerà sicuramente sulle emissioni radioattive

        Eppure ho come l’impressione che non faranno di quelle misure: si è diffusa persino qui dietro la voce che non si tratterebbe di una reazione nucleare nota.
        Aprendo la porta all’ignoto, vale un po’ tutto; ovviamente, solo per tifosi (dall’altra parte del fiume) e per filosofi del vacuo.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Cimpy

          si è diffusa persino qui dietro la voce che non si tratterebbe di una reazione nucleare nota.

          Gamberale ha detto che la ragazza è solo un poco incinta. Dice che la radioattività c’è, ma solo un poco, tanto per gradire. Dice che nessuno di Defkalion ha detto che sono alle prese con reazioni nucleari. Non essendo nemmeno chimiche perché scaldano troppo, si tratta di reazioni del terzo tipo, quelle che piacciono di più a Maurizio Melis, che deplora che i ff siano snobbati dagli accademici.

      • Giancarlo ha detto:

        @Camillo
        Nel protocollo citato è scritto esplicitamente che non si faranno misure nucleari.

  14. Camillo Franchini ha detto:

    Avete visto che bella donna è Beatrice? Sono molto contento che abbiano scelto lei come rappresentante del CICAP. La bellezza porta sempre consenso. Bella mossa.
    Due giornalisti di mestiere su cinque presenze è assurdo; forse li hanno messi tra gli specialisti di ff. Melis è entusiasta della NASA; se non sono competenti di ff loro che sono andati sulla Luna…

    • mW ha detto:

      @Franchini,
      Qualcuno del CICAP è presente?
      Caspita.
      Di sicuro si potrà dire che qualcuno del CICAP era presente, qualunque cosa significhi, e per molto tempo ancora.
      Intelligente mossa di Defkalion, devo riconoscerlo.

  15. Camillo Franchini ha detto:

    @shineangelic

    In compenso presenteranno un “diagramma di Rangone”

    Ero convinto di avere capito male per due o tre volte; se siamo in due ad avere capito male due o tre volte ha detto proprio Rangone.
    Vi invito a Castenuovo Rangone, provincia di Modena, ombelico della porkvalley.

    • shineangelic ha detto:

      per inciso, non ho mai capito cosa c’entri un diagramma della densità di energia con le prestazioni di un reattore o energy catalizer, per dirla con Rossi.

      Immagino sia un problema mio, ma non sarebbe la stessa cosa relazionare la capienza del serbatoio alla velocità massima di un veicolo? Grazie a chi vorrà spiegarmi dove sbaglio.

      • mW ha detto:

        @SHINE,
        ho dato una occhiata:
        http://en.wikipedia.org/wiki/Ragone_chart
        E’ un diagramma che si applica agli accumulatori. Ti dice quanta energia possono stivare e con quale velocità possono restituirtela. Una batteria da automobile contiene molta energia, ma non puoi pretendere di avere indietro tutta la sua energia in due secondi. Non ce la fà. Ogni accumulatore ha un po’ le sue caratteristiche e i suoi limiti.
        Ma non è il nostro caso.
        Non c’è una energia che entra continuamente come nel Def-Cat
        Nel nostro caso non si parla di un accumulatore che si scarica.
        FINE PARTE SERIA.
        Metti che il Def-cat sia in realtà solo una stufetta elettrica da 1000W e che pesi un kg.
        Tu misuri sempre 1000W in uscita, trascurando che 1000W continuano a entrare.
        Quindi puoi tracciare una caratteristica verticale che parte dal punto “1000” dell’asse delle ascisse. Basta aspettare un tempo sufficiente e la tua caratteristica arriverà al soffitto.
        Io ho dei dubbi.

  16. theschnibble ha detto:

    In data 22/07/2013, nei laboratori della Defkalion Europe di Milano si è svolto il primo test pubblico di un reattore a fusione fredda in diretta streaming. Alla presenza di un rappresentante dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, di un membro del CICAP, e di due giornalisti di uno dei più prestigiosi giornali nazionali (Il Sole 24ore), il piccolo reattore dell’azienda greca ha mostrato che con soli 1000 watts di energia elettrica in ingresso possa produrre in uscita un’energia quattro volte superiore. I presenti hanno dibattuto sul fatto che nessuna reazione di tipo chimico possa sprigionare tanta energia e che ormai potremmo essere vicino alla risoluzione di tutti i problemi energetici mondiali. La Defkalion si prepara alla vendita sul mercato della loro straordinaria tecnologia, forte dei numerosi test positivi a porte chiuse che si sono svolti nei giorni scorsi per i clienti privati. Sembra ormai certo che in un futuro ormai prossimo potremo riscaldarci e viaggiare con l’energia pulita ed infinita dell’atomo.

    The Schnibble

    P.s. Il presente articolo è in vendita per 5000 euri (per Lei, Rampado, anche 4000)

    • Luca ha detto:

      A questo punto, di fronte a tante prove schiaccianti, ormai solo un matto può ancora dubitare della realtà dell’invenzione.
      energia pulita ed infinita dell’atomo
      Sicuro? Pulita occhei, visto che dicono che le radiazioni sono pochine ma, quando finiscono gli atomi? Ugo Bardi avrà già in cantiere l’articolo “The atom peak” ?

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Luca

        A questo punto, di fronte a tante prove schiaccianti, ormai solo un matto può ancora dubitare della realtà dell’invenzione.

        Mi ha colpito il basso profilo cui è stato costretto Gamberale, CTO di Defkalion. Ha fatto vedere uno schermo contenente dei grafici; ha detto che la radioattività del reattore c’era, ma era poca (?); ha spiegato che il primo principio della termodinamica stabilisce che il calore ha dimensioni di energia, quindi si può recuperare tutta l’energia elettrica spesa, lasciandone un po’ per l’utenza; ha indicato come improvement decisivo l’impiego di olio come fluido trasportatore di calore; con questo siamo alla release 6.0; ha citato timidamente il Rapporto 41. Che altro? Ha dimenticato di farci vedere che esce più energia di quanta ne entra.
        Conosco Gamberale di persona dai tempi dei Pirelli Labs e di Fontana; era orgoglioso di essere un preparatino. Passare da Pirelli Labs a Defkalion mi sembra una malinconica dimostrazione che la ff è career killer. Se Defkalion schianta, che va a fare? Non vorrei portargli sfiga, ma a questo ha già pensato Passerini. Certamente Fontana si è dimostrato più versatile.
        Il grande beneficiato mi sembra Melis, che ha fatto l’impossibile per presentarsi come tifoso senza paura. Ha anche avuto il coraggio di sgridare la GAS perché non collabora con i ff. Non si è accorto di come la Beatrice, rappresentante della GAS, stesse scomoda nei suoi panni. Sembrava fosse da quelle parti di passaggio e chiamata dentro a rinfrescarsi un po’. Era visibilmente a disagio. Mancava solo che guardasse l’orologio.
        Melis, è tardi per tornare indietro; state cercando di resuscitare un morto.

        • Giancarlo ha detto:

          A Gamberale e Fontana vorrei chiedere che fine hanno fatto i generatori e rivelatori di neutrini (ca 2001) delle dimensioni di un pacchetto di sigarette che dovevano sconvolgere le telecomunicazioni e proiettare Pirelli Lab nell’olimpo dei fabbricanti di TLC.
          Già riuscire a colpire un pacchetto di sigarette sull’Empire State Building partendo dal grattacielo della regione Lombardia sarebbe stato un record degno di nota, altro che carabina da 50 metri con annesso oro olimpico.
          Mi pare che Pirelli ora non giochi un ruolo di primo piano nelle TLC mondiali, qualcosa deve essere andato per storto.

  17. Mahler ha detto:

    Completamente OT, ma vi prego, leggete l’ultima di Laureti, fa morire da ridere!!!! 😀

    Il prototipo PNN “Timore del Signore” VF2 su pendolo balistico.
    Questo prototipo (inizio del 2013) presenta una accelerazione maggiore di circa 450 volte (1/32 di g) rispetto ai prototipi PNN del 2005.
    Il prototipo è di proprietà dell’Ordine Crociato per la Cristianizzazione del Cosmo (OCCC). [sic!!]
    L’OCCC si adopererà per migliorare la sua accelerazione di circa 35 volte fino a raggiungere l’accelerazione che permette il decollo : 1,1 g .

    O.o

  18. Emidio Laureti ha detto:

    alcuni link per Mahler per ridere meglio di cui mi aspetto un commento
    nel merito (leggasi violabilità del principio di azione e reazione)
    http://www.asps.it/azione.htm
    http://www.asps.it/2pesi2misure.htm

    E.Laureti

    • Giancarlo ha detto:

      @Emidio Laureti
      Parlando invece seriamente, stante che tutta la meccanica classica si ottiene analiticamente dal postulato di relatività galileiana e dal principio di azione stazionaria, Lei quale dei due ritiene fallace? Oppure pensa che ci siano degli errori nelle dimostrazioni dei teoremi che ricavano tra le altre cose il principio di azione e reazione della meccanica newtoniana?

      • Emidio Laureti ha detto:

        Io sono uno sperimentale e non elaboro per “teorie”.
        E in pratica non ci sono errori se ci sono teorie che vengono elaborate in base ai fatti sperimentali a cui si può accedere (leggasi meccanica newtoniana).
        E’ l’esperimento che crea la teoria e non viceversa. Newton non conosceva nulla di elettrodinamica , ma la sua teoria è stata estesa anche nell’elettromagnetismo approssimativamente ovvero in base agli esperimenti che con l’elettrodinamica ottocentesca e novecentesca si potevano fare. Non so se ha capito quello che dice Moretti nel link
        http://www.asps.it/azione.htm ovvero che
        il principio di azione e reazione non ha senso in elettrodinamica (ma non è l’unico a dire da secoli! questa elementare cosa). Ecco tutto il problema sta nel fare gli esperimenti giusti che descrivono appunto l’aggirabilità o violabilità del principio di azione e reazione in elettrodinamica ….io credo di averli fatti ,dopo molti errori, e ne presenterò uno (completo di teoria) in un prossimo sito web (calmagorod.org entro ottobre spero) .
        Per avere meno contenziosi ideologici con molti il sito verrà depurato di tutti gli aspetti messianici che mandano in alterazione osservativa e in deliquio alcuni (Mahler) :-).
        Basta pazientare …. ho sbagliato come ho detto molte volte prima di ottenere piccole spinte http://www.asps.it/pnn2005.mpg
        e spinte più consistenti (2013)
        http://www.calmagorod.eu/prova96.mpg

        saluti

        E.Laureti

    • Mahler ha detto:

      @Emidio Laureti
      Non credo che sia questo il posto giusto per commentare. Del resto è anche vero che l’ho evocata io, quindi era anche giusto il suo diritto di replica (@Camillo: mea culpa per l’OT, non pensavo si sarebbe aperta una discussione…).
      L’evidente comicità sta nel suo misticismo religioso che, glielo dico da «ateoscientista» quale mi ritengo, anche nel remotissimo caso in cui vi costruiate una nave diretta per Alfa Centauri (la vostra riscossa, dico bene?) farà ancora più ridere, mi creda. Non mischi scienza e fede o ne uscirà con le ossa rotte comunque andrà a finire. In ogni caso le chiedo scusa se ho offeso il suo sentimento religioso (anche se non se lo meriterebbe: lei con noi atei fa mooooldo peggio)
      Nel merito… ho visto che tenete esplicitamente nascosti tutti i dettagli «ai non iniziati», di conseguenza la vedo difficile esprimersi. Ma forse i link che ha postato potrebbero esserci di aiuto, in particolare questo passo:

      Si può dare un esempio molto semplice della non validità del terzo principio, che suppongo sia noto a quasi tutti, ma forse non all’OP. Eccolo.
      Assunta una terna cartesiana, supponiamo che una carica A si trovi sull’asse x e abbia velocità pure diretta come x (il verso non importa). Una seconda carica B percorre l’asse y: consideriamo l’istante in cui B si trova nell’origine, mentre A sta a una certa distanza.
      Vediamo le forze che agiscono sulle due cariche, cominciando da B. Per simmetria è ovvio che il campo magnetico prodotto a da A si annulla sull’asse x; quindi B non sente forza di Lorentz. Sente solo il campo elettrico di A, che ancora per simmetria è diretto lungo x. Dunque la forza su B ha solo la componente x.
      Quanto ad A, questa sente il campo elettrico di B, che è anch’esso lungo x (questo però non è ovvio, visto che A si muove; ma è vero). Ma in A c’è anche il campo magnetico di B, diretto lungo z, e quindi B sente la forza di Lorentz diretta lungo y. Conclusione: la forza totale su A è diretta lungo x, mentre quella su B ha anche una componente y.

      Immagino che la sostanza della “propulsione non newtoniana” risiederebbe nel fatto che esisterebbe un breve istante fugace in cui A esercita un campo magnetico su B mentre B non esercita nessun campo magnetico su A, ho capito bene? E dove starebbe la violazione?

      • Mahler ha detto:

        P.S. Ho invertito le lettere.

        • Emidio Laureti ha detto:

          ho letto il commento irridente di Mahler dai contatori visite delle nostre url per cui giustamente si riporta che non ho cominciato io l’OT
          Quanto a quello che ha detto Mahler circa “la sostanza della pnn”….. essa non risiede in “brevi fugaci istanti” 🙂
          ,ma nello sviluppo interpretativo e sperimentale dell’elettrodinamica di Maxwell ovvero nel superamento del vincolo p=E/c .
          Come ho detto basta pazientare entro ottobre 2013 per il nuovo sito pnn per capire il “come”
          … essendo appunto la fisica la scienza del “come” e non del “perchè” … o almeno era così che dicevano una volta 🙂

          Saluti
          E.Laureti

        • Mahler ha detto:

          @Emidio Laureti
          A me sembra assurdo che quell’accrocco funzioni. Dopodiché le auguro ogni successo.
          Con un’accelerazione costante di 1 g in un paio di anni di viaggio arriverà a velocità prossime a quella della luce e otterrà anche una confortevole gravità artificiale. Buona fortuna.
          Senza cristianizzare il cosmo però. Altrimenti poi veniamo noi atei e decristianizziamo tutto!
          Saluti.

        • Unateo ha detto:

          Anche io mi auguro ogni successo dell’esperimento.
          Immagino che ovviamente il signor E.L. proverà in prima persona, imbarcandosi già dal primo viaggio. Si sa mai non sia A/R

  19. Camillo Franchini ha detto:

    @Maurizio Melis

    2.Che c’è una teoria (Widom/Larsen) che spiega le osservazioni e le classiche obiezioni alla cosiddetta fusione fredda (superamento della repulsione coulombiaa e assenza di radiazioni)

    Mi dispiace che non abbia avuto il tempo di leggere questo post, appunto intitolato “Widom”. E’ un peccato perché avrebbe potuto riflettere sulle critiche che rivolgo alle sue ipotesi piezo elaborate a supporto di Carpinteri, PoliTO.

    Visto che è rimasto impressionato da Widom, Le propongo una sfida. Se trova un esperimento dove la reazione
    e + p
    è realizzata, Le offro un soggiorno di 20 gg in una casa di campagna posta a 3,8 km dal centro di San Gimignano (Toscana).
    Quella reazione appartiene alla categorie delle reazioni proibite, vale a dire a sezione d’urto prossima a zero. Non c’è anima che l’abbia realizzata in Terra.
    Se non si confronta quello che scrive Widom con quello che si sa, si rischia di restare gabbati. Tutti in questo blog conoscono Widom e non si lasciano impressionare. Credo che Lei sia l’unico in Italia a fare affidamento su Widom.

    • absbeginner ha detto:

      Aggiungo un filo di “rumore” alla conversazione solo per far notare che anche Cirillo fa affidamento su Widom (e Srivastava).
      http://www.scientific.net/KEM.495.104
      Il circolo dei poeti estinti?

      • Giancarlo ha detto:

        @absbeginner
        Questo è uno dei soliti miracoli per cui i neutroni non escono dal reticolo, tranne quelli da misurare.
        Se il miracolo si replicasse potrebbe dirsi la stessa cosa dei gamma: tutti schermati meno quelli da misurare.
        Lo stesso degli astanti: tutti vivi meno quelli colpiti da neutroni e gamma che sbagliano strada e non raggiungono gli strumenti.

      • Mahler ha detto:

        Quella di Cirillo è un’altra questione. Ma siamo sicuri che sia fusione fredda? Cirillo lavora con plasma ed elettricità. Non so altro sul suo setup, ma so solo anche i fusori caldi fatti in casa usano il plasma e l’elettricità, e non producono energia utile ma, appunto, neutroni. Non starà giocando senza accorgersene a replicare il Fusore di Farnsworth-Hirsch
        in versione napoletana?
        Qualcuno sa come funziona il suo fusore?

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Mahler

          Cirillo lavora con plasma ed elettricità.

          Plasma in soluzione acquosa? Sarebbe una bella realizzazione. Si tratta semplicemente di eccitazione molecolare o atomica. Il plasma piace molto ai ff. Un tempo i ff si affidavano alla glow discharge; ora sono passati al plasma.
          Mi ricordano molto l’interruttore di Wehnelt. Appena vedono manifestazioni luminose pensano al plasma. La parola fa molta impressione sui tifosi.

  20. Camillo Franchini ha detto:

    Qualcuno mi sa dire dove Beatrice Mautino ha scritto il suo commento sulla demo di Defkalion?
    Era presente come rappresentante del CICAP, ma non si trova traccia di un suo commento su Query on line.
    Grazie.

    • Cimpy ha detto:

      Dottore, siamo tutti al mare, torniamo domani. Più o meno. In realtà aspettiamo notizie certe: non troviamo ancora nulla.

    • AleD ha detto:

      Non per sembrare scortese, ma se tra voi del CICAP non vi coordinate e non vi chiedete queste cose, beh, è un attimo, come dire, tragico-comico…

      • Cimpy ha detto:

        Sai, dalle parti della scienza funziona più o meno così: si assiste, si misura, ci si ritira per fare i conti e analizzare, si stende un report, lo si pubblica

        Non è che qui si fa come altrove, dove prima si annuncia e casomai si smentisce dopo…

        Gli scettici sono un po’ tutti nella fase del ritiro: stiamo facendo di conto e analizzando.Non dubitare, quando saremo pronti parleremo. Per inciso, alcuni stanno ancora misurando e altri assistendo. Abbi pazienza, arriverà il tuo momento di gloria.

      • Camillo Franchini ha detto:

        @AleD

        è un attimo, come dire, tragico-comico

        Concordo.
        E’ colpa mia, credevo che Beatrice si sarebbe espressa subito. Gestendo blog diversi si finisce per essere diversi. Inutile dire che io avrei spedito un chimico, non un biologo.
        Ma aspettiamo con pazienza di leggere che impressione Beatrice ha avuto.

        • Cimpy ha detto:

          Franchini, se si annoia, potrebbe chiedere a GdM se le dà le chiavi della piscina coperta (se GdM non si ricorda dove le ha lasciate l’ultima volta, gli dica che devono essere vicino al paio di “ballerine” numero 36).

          A sua discrezione.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Cimpy

          Franchini, se si annoia,…

          Non mi annoio. Non ho potuto seguire lo streaming di ieri pomeriggio. Aspetto che esca su youtube.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Cimpy

          Franchini, se si annoia,…

          Ho approfittato del solito Daniele per seguire la seconda demo.
          E’ una cosa del tutto assurda. Il solo testimone dell’evento è il tifoso Mats Lewan; tutti gli altri presenti sono operatori.
          Le curve riportate sullo schermo a muro possono tranquillamente essere una simulazione.
          Si tratta di una demo fatta in assenza di testimoni competenti, da seguire a distanza con immagini scelte dall’operatore. Tocca agli spettatori fare da testimoni/giudici in base a un filmato di parte! Roba kazaka. I Greci non sembrano rendersi conto che, mancando un confronto dialettico tra tecnici che chiedono e il rappresentante di Defkalion che risponde, la presentazione di un prodotto che si vorrebbe considerare di elevato contenuto tecnico è gravemente controproducente. Credo che tutti siano rimasti con la sensazione che si tratta delle solite bubbole ff e anche peggio. Why does it work? Because.
          Avevano promesso una presentazione per tecnici. Ma i tecnici non erano presenti; se avevano un pomeriggio da perdere e una birra fresca da bere, al più erano seduti di fronte a un PC in varie parti del mondo.
          Immaginando che i dati siano reali, si può subito fare una osservazione. La temperatura dell’acqua/vapore in uscita supera 155°C, troppo per una misura calorimetrica di qualità. A 150° C la tensione di vapore dell’acqua è di 5 atmosfere. Sarebbe stato necessario presentare il circuito di raffreddamento, le coibentazioni, le modalità di scambio termico; ma non c’era nessuno a chiedere, tranne Mats Lewan, che di mestiere fa il giornalista per la rivista di divulgazione scientifica Ny Teknik. Persona meno adatta non potevano trovare. Come mandare Daniele.
          Non vale la pena di arrivare fino alla fine del filmato.
          In pratica Defkalion ha fatto un grande favore a Rossi, che ne approfitterà alla grande.
          Spero che Ascoli65 abbia seguito il filmetto.
          Come al solito ocasapiens è stata la prima a mostrare la faccia nascosta delle luna. Complimenti.

        • Hermano Tobia ha detto:

          @Camillo
          E’ una cosa del tutto assurda. Il solo testimone dell’evento è il tifoso Mats Lewan … che di mestiere fa il giornalista per la rivista di divulgazione scientifica

          Mats Lewan è laureato ( “Master of Science in Engineering Physics from the Royal Institute of Technology (KTH), Stockholm, Sweden”, il Master of Science corrisponde alla nostra laurea magistrale), ed è stato quello che, in occasione del test di Rossi, è andato a verificare (interpellando direttamente il costruttore) la possibilità che lo strumento utilizzato per la misura elettrica rilevasse l’eventuale offset DC (cosa che lo strumento in effetti non faceva).

          http://matslew.wordpress.com/mats-lewan/

          Update of Swedish-Italian report, and Swedish pilot E-Cat customer wanted

          Mats aveva piena libertà di controllo su tutto (tranne l’interno del reattore ovviamente), ed ha portato alcuni strumenti suoi per ulteriori verifiche.

          A proposito, è emerso che attorno al reattore si formano fortissimi campi magnetici che
          necessitano di doppia schermatura … si ricorda come ha intitolato il post che prendeva spunto da un mio intervento ?

          Non si possono ancora trarre conclusioni assolute da questa demo, tuttavia appare evidente che o c’è un complotto planetario tra Rossi, Defkalion, Etiam OY, Piantelli, Lewan, ecc ecc (non si capirebbe a che scopo comunque), oppure bisogna prendere in seria considerazione la possibilità che il reattore di Defkalion (e di conseguenza quello di Rossi) funzioni, e che siamo di fronte ad una sorgente di energia nuova. Con buona pace delle banche dati, che verranno aggiornate se risulterà che c’è una reazione nucleare alla base del fenomeno (ipotesi abbastanza remota).

          Come al solito ocasapiens è stata la prima a mostrare la faccia nascosta delle luna.

          Come al solito ocasapiens ha commentanto la demo con gli unici argomenti che conosce, ovvero il gossip ed il fango gratuito, questa volta anche verso i suoi colleghi giornalisti, per non farsi mancare niente. Notare la mossa non particolarmente intelligente di continuare a taggare il suo post come “bufala” e metter in bella evidenza la foto del reattore di Defkalion, prodotto commerciale che sembrerebbe invece funzionare.
          Come non notare poi l’evidente imbarazzo di fronte al commento di Giancarlo: forse le sta facendo capolino il pensiero di aver preso una cantonata colossale commentando per quasi due anni a suon di gossip e fango le vicende relative alle LENR ? Non credo sia una bella sensazione.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Hermano Tobia

          Mats aveva piena libertà di controllo su tutto (tranne l’interno del reattore ovviamente), ed ha portato alcuni strumenti suoi per ulteriori verifiche.

          Come non notare poi l’evidente imbarazzo di fronte al commento di Giancarlo

          Per forza, Giancarlo non si è accorto che il solo esperto era il tifoso storico Mats Lewan e che gli altri in camice bianco erano operatori. Anch’io come oca sono rimasto di stucco. Dobbiamo vergognarci? Era come affidarsi al giudizio separato di Essén o Kullander.

          @ocasapiens

          anch’io trovo che Mats Lewan sia stato bravo.

          Scusate molto. Questa sera seguirò l’evento dall’inizio alla fine e vedrò come Mats Lewan si sia adattato senza ombra di imbarazzo a essere il solo esperto in una demo che si sarebbe voluto storica. Non avrebbe fatto più bella figura se avesse rifiutato di stare lì da solo come un gambo di sedano? In casi simili si prende il cachet e si vola via senza lasciar traccia. Però, se veramente è stato bravo lo scoprirò anch’io seguendo la trama del film fino alla fine.

          Oca, ho l’impressione che anche questa volta la tua esperienza sia stata di grande aiuto. Per adesso sei la prima ad avere assunto un atteggiamento corretto. Per una volta avrei voluto anticiparti.

        • Cimpy ha detto:

          Non si possono ancora trarre conclusioni assolute da questa demo, tuttavia appare evidente che o c’è un complotto planetario (…) oppure bisogna prendere in seria considerazione la possibilità che il reattore di Defkalion (e di conseguenza quello di Rossi) funzioni(…)

          Dunque, HT
          Per te, se il reattore di Defkalion funzionasse, ciò sarebbe prova del fatto che funzionerebbe anche quello di Rossi. Solo per conoscere la tua opinione, nel caso quello di Defkalion, nonostante le ottime referenze ad oggi presentate, dovesse poi mostraare un qualche difetto, noialtri potremmo dire che “bisogna prendere in seria considerazione la possibilità che” non funzioni per nulla anche per quello di Rossi? O dici che il confronto vale solo se porta acqua al mulino dei credenti?

          Come al solito Ocasapiens ha commentato la demo con gli unici argomenti che conosce, ovvero il gossip ed il fango gratuito, questa volta anche verso i suoi colleghi giornalisti, per non farsi mancare niente. Notare la mossa non particolarmente intelligente di continuare a taggare il suo post come “bufala” e metter in bella evidenza la foto del reattore di Defkalion, prodotto commerciale che sembrerebbe invece funzionare.
          Come non notare poi l’evidente imbarazzo di fronte al commento di Giancarlo: forse le sta facendo capolino il pensiero di aver preso una cantonata colossale commentando per quasi due anni a suon di gossip e fango le vicende relative alle LENR ? Non credo sia una bella sensazione.

          No HT, ”come al solito” sei tu che prendi lucciole per lanterne.

          Oca Sapiens e Giancarlo dichiarano che Lewan, da solo, sta facendo (ha fatto) meglio di quel che hanno fatto (stanno facendo?) i Rossi, i Celani, i Levi e tutti gli addetti alle “demo” nostrane passate. Te le ricordi? Quelle che persino tu, con un paio d’anni di ritardo, hai ammesso essere solo spettacoli pubblicitari o show in onore di un anziano ormai moolto malato.
          La cosa è un po’ diversa da come la presenti tu, soprattutto quando attribuisci ad imbarazzo quella che invece è una normale prudenza nell’attesa di maggiori dati grazie ai quali poter fare affermazioni fondate. Ma certo, tu non ne hai bisogno. Di fare affermazioni fondate, intendo.

          Anche su questo lato del fiume, come mi pare sull’altro, siamo tutti convinti che sia presto: non ho sentito dichiarazioni di Rossi, di Levi, di Gamberale o di Stremmenos, oggi, ma forse tu hai trovato qualcosa che mi è sfuggito, visto che, unico fra tutti, parli di “cantonate colossali”. Mi vien da pensare che hai sentito di recente Iwamura, come per dire oggi, che ti dà perfettamente ragione. E’ così? Perché di solito di tuo dici ben poco: le parti salienti dei tuoi discorsi sono ripetizioni di cose dette o scritte da qualcun altro. Ti prego, condividi con noi le tue informazioni privilegiate.

  21. gabrichan ha detto:

    Questo è quello che scrive Gancarlo di la dall’Oca
    http://ocasapiens-dweb.blogautore.repubblica.it/2013/07/24/royal-b/comment-page-1/#comment-427579

    “@Oca

    Sai che invece io sono rimasto molto favorevolmente impressionato dalla demo Defkalion? Mi sa che dovrò rivedere alcune mie posizioni estremamente critiche.

    Mi permetterei solo un consiglio per future demo, a loro come a Levi (Rossi).
    I test in bianco vanno fatti di norma dopo e non prima. Se lo fai prima, misuri qualcosa che ti servirà da campione per il paragone con il live run. Però, nel live run successivo, corri il rischio che, nel nostro caso, la reazione non si inneschi e ti tocca modificare qualche parametro, che so il flusso del liquido di raffreddamento. A questo punto il blank run perde di significatività. Oppure magari la reazione non si innesca e ti tocca tornare a casa con le pive nel sacco.

    Invece una volta che il tutto ha funzionato e hai registrato le misure, senza toccare nulla svuoti l’idrogeno immetti l’argon e misuri di nuovo. E’ un confronto 1:1, praticamente perfetto. Te lo insegnano il primo giorno che metti piede in un laboratorio.

    Per il resto i miei complimenti a Stavros di Defkalion, e a Mats Lewan. Tutt’altro spessore che i nostri eroi.”

    Sono curioso di sapere perché di qua non ha ancora commentato ?

    • Cimpy ha detto:

      Te lo dico io. Secondo me Giancarlo è rimasto favorevolmente impressionato dalla professionalità dimostrata. Quanto a commentare di qua, aspetterà che ci siano esiti definitivi, oltre a dover analizzare bene video e numeri. Dagli tempo.

      • oca sapiens ha detto:

        @Camillo e Cimpy
        anch’io trovo che Mats Lewan sia stato bravo. Come tutti, credeva che gli expert witnesses sarebbero stati presenti, invece si è ritrovato da solo e non so cos’altro poteva fare.

    • gabrichan ha detto:

      @Giancarlo non credo si riesca a fare una cosa del genere, considerato che la modulazione viene fatta a mano dell’operatore per regolare il flusso dell’acqua la temperatura e la potenza in ingresso, se poi hai notato è stato davvero difficile spegnerlo il reattore.

  22. stefanoquattrini ha detto:

    Salve Prof. Franchini ha mai sentito parlare del Skobeltsyn Institute of Nuclear Physics? Che credibilità ha???

    • Camillo Franchini ha detto:

      @stefanoquattrini

      Salve Prof. Franchini ha mai sentito parlare del Skobeltsyn Institute of Nuclear Physics?

      Vedo che la prende alla larga: immagino che sia un Istituto dove Mats Lewan insegna reazioni nucleari. Indovinato?
      Se anche fosse, avere affidato a un tifoso ff storico la fortuna commerciale di Defkalion mi sembra il più grande errore promozionale che si possa commettere. Vedrà come Rossi ne approfitta. Sarà perché è italiano, ma mi sembra infinitamente più accorto.
      Aspetti che arrivi il commento di Ascoli e capirà che cosa intendo.

  23. oca sapiens ha detto:

    il gossip ed il fango gratuito, questa volta anche verso i suoi colleghi giornalisti
    Nel senso che, come lei, ho scritto che Mats Lewan è più preparato dei giornalisti italiani?

    taggare il suo post come “bufala”
    Lei crede al generatore di anti-materia dell’ing. Cappiello, che Xanthoulis abbia trasferito l’azienda in Canada per “ridare una nuova speranza ad Atene” ecc.?

    in bella vista la foto del reattore di Defkalion
    Prego tutti di guardarla.

    l’evidente imbarazzo
    L’unica cosa evidente è che Giancarlo ha messo il dito in una delle piaghe della demo.

    @Camillo
    sono OT, chiedo scusa, cestina pure.

    • Hermano Tobia ha detto:

      @ocasapiens
      Il fango gratuito verso i colleghi:

      Oggi dalle ore 12, i “super partes” dott. Federico “gli scettici sono dei talebani” Pedrocchi e Maurizio “sono dei fisici della domenica” Melis di Moebius,

      http://oggiscienza.wordpress.com/2013/07/22/talebana-della-domenica/

      Qui la foto del reattore defkalion in un articolo taggato come “bufala”:

      http://ocasapiens-dweb.blogautore.repubblica.it/2013/07/22/lapsus-e-fiocco-rosa-e-altri/

      L’unica cosa evidente è che Giancarlo ha messo il dito in una delle piaghe della demo.
      Si vabbè, tanti auguri.

      • Cimpy ha detto:

        “gli scettici sono dei talebani”
        Invece com’è che definite voi credenti noialtri scettici? “fisici della domenica”, appunto.

        Santo cielo, HT,ma eri in vacanza? Guarda che è stato Melis a parlare di fisici della domenica. Ed eravamo noi altri scettici, tutti quanti, sia fisici veri che non. Oca ha solo riutilizzato l’espressione. Vuoi dire che se la usa (prima) Melis va bene, se la ricicla (dopo) Oca è gettare fango? Ricorda un po’ la logica ferrea del “defkalion funziona = >funziona l’e-cat; defkalion non funziona=>l’e-cat funziona lo stesso”. E’ bellissimo, non fa una grinza!

        Lasciami ricambiare gli auguri: secondo me ne abbiamo tutti tanto bisogno, soprattutto quando nemmeno si arriva a capire dove stanno le piaghe.

      • oca sapiens ha detto:

        @Ciimpy,
        aspettiamo, intanto continuo ad appuntarmi le obiezioni. Faraday va messo nelle battute? E grazie.

        @HT
        Le ha già risposto Cimpy. La foto del reattore non è in bella vista e cmq non credo che sia una bufala. Lei pensa che sia falsificata?
        taggato come “bufala”
        Okay, lei crede al generatore di antimateria.
        Che cosa le fa pensare che io parli con Giancarlo e altri solo via blog?

        @Indopama
        e’ solo esposto uno stato d’animo della scrivente
        Forse nella sua realtà mentale? Nelle mie 8 righe no di certo.

        @Camillo
        Aspettiamo il tuo TPR, e non prendermi sul serio che mi metti in imbarazzo!
        Al posto di Lewan sarei rimasta per curiosità, qualunque giornalista credo. Se guardi cosa risponde ai commenti, vedrai che ha dubbi sul reattore e anche sul suo ruolo nella demo.
        E’ un tifoso, hai ragione (io pure, di tante ricerche!) e dice di sperare nella FF per desalinizzare/purificare l’acqua e salvare milioni di vite. Sbaglia secondo me, ma non è il solo, anche alla World Bank dicevano che era solo un problema di energia fino all’arrivo del nuovo boss.

        • indopama ha detto:

          “Forse nella sua realtà mentale? Nelle mie 8 righe no di certo.”
          concorda con me che la rilevazione di temperature fatta a mano, pur essendo migliore di quella fatta coi sensori, non l’hanno potuta fare perche’ le zone da testare erano piu’ di due? o magari si potevano settare 4 mani di 2 persone diverse in modo che misurassero la stessa temperatura ed usare quelle ma non e’ una cosa che ho mai fatto per cui mi attengo ad altri che ne sanno piu’ di me.
          ma secondo lei, ad un articolo di quel genere che tipo di risposte si aspetta? se le va di prendere in giro qualcuno vedra’ che non passa molto che arriva qualcuno che prende in giro lei.
          quindi decida lei, o recitiamo la parte da adulti seri o quella di pagliacci, per me e’ indifferente, mi diverto con entrambe.

        • Cimpy ha detto:

          che la rilevazione di temperature fatta a mano, pur essendo migliore di quella fatta coi sensori,

          Indopama, a mano puoi capire se qualcuno ha la febbre o no. Ma per distinguere tra 39 e 40, ti srrve un termometro. Anche da tenere in mano, per carità, ma un termometro. Ti serve pure per capire se un liquido è a 70° o a 65 o a 75. Se poi tu potresti acere il ragionevole dubbio che il liquido possa essere anche a 95°, la mano dentro non la metti.
          Se metti la mano è perché credi che forse non son 70°, ma più probabilmente qualcosina di meno.
          Comunque, se vuoi, la prima volta che ci incontriamo, proviamo : io metto su una pentola d’acqua e tu, al tocco, mi dici quando è a 70°.

  24. oca sapiens ha detto:

    ups, rispondevo a Hermano Tobia

  25. indopama ha detto:

    mi scusi Franchini,
    lei ha sempre fatto del suo blog un esempio di critica scientifica seria ma qui ora sta diventando peggio di Novella 2000…
    state parlando di niente, spero di leggere al piu presto una critica nel merito di cio’ che sperimentalmente e’ accaduto e non degli animi dei presenti, la fisica non li prende in considerazione.
    anche quando lei supporta quello splendido ultimo articolo dell’oca non ci fa un gran bel figurone, li’ non e’ descritto niente di scientifico ma e’ solo esposto uno stato d’animo della scrivente. non vorrete mica confutare I dati sperimentali a colpi di stati d’animo? non e’ serio…

    • Camillo Franchini ha detto:

      @indopama

      non vorrete mica confutare I dati sperimentali a colpi di stati d’animo?

      Quali dati sperimentali, quelli riportati nel quadro? Possono essere una simulazione; si metta nei panni di un cliente. Lei guardando il quadro accetterebbe la demo come prova che l’accrocco funziona?
      Una demo deve consentire un confronto. Forse c’è stato nella seconda parte. Questa notte guarderò anche quella.
      Nella prima parte si vede solo Mats Lewan.

      • indopama ha detto:

        diciamo che da questo punto di vista allora tutto il video in streaming potrebbe essere stata una montatura e non solo quello che si legge sul quadro.
        pero’ c’era uno (lo so che di lui lei non si fida) che ha misurato l’imput con strumenti suoi, c’era un sensore di portata dell’acqua, si vedeva il vapore uscire, insomma io farei fatica a dire che era tutto finto, certo puo’ anche essere ma gli indizi secondo me vanno nell’altra direzione. lei e’ riuscito a capire dove hanno barato? io no… entrambi non eravamo la’ e dobbiamo limitarci all’analisi di un filmato. lei che e’ un uomo di scienza e’ di sicuro molto piu’ in grado di me di rilevare gli errori, lo avete gia’ fatto in passato, potreste farlo anche oggi. e’ quando l’anima della discussione parte in quarta affondando sugli umori prima di aver fatto una critica sperimentale che mi lascia leggermente perplesso.
        io farei prima la critica poi dal suo risultato mi sposterei (anche se magari non ce n’e’ bisogno) sulle persone, non il contrario altrimenti non e’ piu’ scienza.

        • Cimpy ha detto:

          “c’era un sensore di portata dell’acqua, si vedeva il vapore uscire”

          Non ti scordare dello strumento principe segnalato anche da Oca:
          c’era una mano nuda che ha misurato 70 gradi centigradi. E neanche una bolla sulla pelle. Riesce anche a te, quel gioco? È un po’ come camminare sui carboni ardenti a piedi nudi: fa molta scena, ma ci riescono anche alcuni bambini.

        • indopama ha detto:

          cimpy,
          lo sanno tutti gli scienziati che le mani misurano la temperatura meglio dei sensori pero’ lo sai perche’ usano I sensori? perche’ le mani sono solo due e la distanza massima di misura istantanea non va oltre il metro per cui se ti servono piu’ di due misure di temperatura nello stesso istante o se le zone da misurare distano tra loro piu’ di un metro sei fregato.
          solo per questo usano I sensori ma sono d’accordo con te che con le mani si puo’ fare molto meglio.

        • Cimpy ha detto:

          E io che pensavo che, essendo solo due le mani, non usassero quelle per non restare senza…
          Sai che Rossi, in un video credo del 2010, ha messo la mano sulla sua sfiatella? Hai presente? Quella che un anno dopo butta fuori vapore secco…
          Secondo te lui al mattino se la fa una camminata sui carboni ardenti?
          Mah.

    • Cimpy ha detto:

      spero di leggere al piu presto una critica nel merito di cio’ che sperimentalmente e’ accaduto e non degli animi dei presenti, la fisica non li prende in considerazione.

      Indopama, finalmente ti sei chiuso le dita in un cassetto?…O sennò, da dove ti è giunta questa improvvisa illuminazione? Se continui così, finiremo per diventare amici, dopo che avrai espiato tutte le mentalizzazioni che hai fatto subire a tutti, ovviamente. Ce ne hai per svariati anni.

      • indopama ha detto:

        caro Cimpy,
        le mentalizzazioni di cui parli applicano lo stesso metodo Galileiano su cui si basa tutta la scienza, io mi ero limitato per prima cosa a far notare che E’ IMPOSSIBILE dimostrare a se’ stessi (per giunta lo e’ ancora di piu’ dimostrarlo agli altri) che la realta’ e’ oggettiva, tutto qui.
        non ho ancora letto di qualcuno che sia riuscito a falsificare questa mia osservazione puramente Galileiana (che significa limitarsi a considerare cio’ che c’e’) dimostrando il contrario… se vuoi farlo tu ora…

        • Cimpy ha detto:

          non ho ancora letto di qualcuno che sia riuscito a falsificare questa mia osservazione

          Per forza: tutti quelli che ci hanno provato seriamente son rimasti senza dita.
          Riprova col cassetto: non risolve ma aiuta.

    • oca sapiens ha detto:

      @Camillo
      Dmitriyeva, Moddel (2012): forse conviene aspettare che esca su una rivista peer-reviewed?

  26. AleD ha detto:

    @Cimpy:

    c’era una mano nuda che ha misurato 70 gradi centigradi. E neanche una bolla sulla pelle. Riesce anche a te, quel gioco?

    Per quanto tempo ce l’ha lasciata?
    Tu non hai mai appoggiato la mano sopra i termosifoni belli bollenti d’inverno?
    A 70 gradi superficiali la mano la puoi mettere tranquillamente per un paio di secondi senza problemi di bolle.

    • Cimpy ha detto:

      Certo. Poi ci sono quelli che assaggiano, letteralmente, per sapere se l’acqua bolle. In fondo, anche le labbra sono due. Ma dimmi, sei sicuro di capire la differenza tra, diciamo, i 65 gradi e i 75, al tocco di uno o due secondi? E per la scena di Rossi, dimmelo tu come mai non c’era un getto di vapore (secco, s’intende) a più di 120 orari, ma un tenue fumino che andava aiutato battendo con la mano sul foro un paio di volte come fece Rossi? O, secondo te, aveva solo dimenticato il termometro?

      • AleD ha detto:

        Guarda, se uno è allenato ce la fa.
        Io per esempio ho fatto “esperienza” toccando una parte non coibentata di tubo del circuito chiuso che scambia calore tra i pannelli solari e un boiler, impianto vecchio di 30 anni ma ancora funzionante. Il tubo ha attorno un termometro di quelli a collare e mi capita di assaggiare la temperatura del tubo con il palmo della mano per stimare la temperatura e poi vedere di quanto ho sbagliato. Bene ti posso dire che io la differenza di 10 gradi la percepisco. Anzi, in base a quanto tempo riesco a tenere la mano chiusa sul tubo ti tiro fuori i gradi, sbagliando di qualche grado. Comunque c’entra un tubo con la vicenda ovviamente, era solo per dire che sti 70 gradi sulla mano non fanno per forza una scottatura, a meno che uno non stia li bei secondi…

        • Cimpy ha detto:

          Guarda, che a 70 gradi non ti provochi necessariamente bruciature ci sta anche.

          Un po’ meno che tu debba, in una demo pubblica, stimare quei gradi toccando con mano (che figuraccia! O siamo a “Sapori in cucina”?).

          Ancora meno che tu, di fronte ad una macchina di cui non sai, ti fidi a toccare con mano non avendo certezza della temperatura raggiunta (se ne avevi certezza, che toccavi a fare??).

          Lasciamo poi stare il discorso che mi fai vedere numeri e linee colorate su un bel monitor ma la temperatura, quella no, non la registri, me la racconti a voce, che sarebbe da solo un capitiolo a sé.

          Comunque alla prima occasione Indopama mi dimostrerà sicuramente che è bravo quanto te a capire che 70 gradi son 70 gradi. Bendato e a mani nude. Vero, Indopama, che lo farai?

  27. Ascoli65 ha detto:

    Caro Camillo,
    vedo che mi hai citato un paio di volte in merito ad un eventuale mio giudizio sui recenti test svoltisi a Milano.

    Stiamo parlando di un’iniziativa privata di una società privata, per di più straniera, non vedo per quale motivo dovrei interessarmene. E’ una questione completamente al di fuori del mio perimetro di interesse. Tra l’altro i risultati appaiono in evidente contrasto con quanto noto e affermato nelle sedi scientifiche istituzionali, a partire dalle università, e io non ho motivi di dubitare di quanto affermato dalla scienza consolidata. Il mio interesse per la miracolistica FF è legato esclusivamente alle dichiarazioni di alcuni ricercatori pubblici nostrani. E’ nato quando avevano affermato di essere stati testimoni di risultati analoghi. Nel frattempo ho avuto modo di rendermi conto ampiamente di quali fossero i fondamenti ed i metodi su cui tali affermazioni erano basate.

    Ad interessarsi dei test milanesi dovrebbero essere semmai i professori universitari, per verificare se i loro programmi richiedono un qualche urgente aggiornamento. Se non lo faranno, vuol dire che non c’è nulla di cui parlare. Se invece qualche nostro accademico ne farà oggetto di una valutazione scientifica adeguatamente documentata, allora varrà la pena di dedicare il tempo necessario ad esaminarla attentamente e, se del caso, avanzare qualche osservazione.

    Per ora non vedo motivo di interrompere questa lunga vacanza, allietata dal bel tempo. A settembre, alla ripresa dei lavori parlamentari, speriamo anche di conoscere la risposta del governo alle interrogazioni del sen. Scilipoti sulla FF in Italia. Chissà, forse il Ministero dell’Università riuscirà a farsi spiegare dai propri dipendenti bolognesi cosa hanno combinato in questi ultimi anni e ce lo riferirà. Spero si rendano conto che abbiamo esaurito il numero delle figuracce che un Paese civile può permettersi sulla scena internazionale.

    Ciao e buona estate

    • Cimpy ha detto:

      Ciao, Ascoli65.
      In attesa che ti salutino anche gli altri,
      buona estate anche a te.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Ascoli65

      Stiamo parlando di un’iniziativa privata di una società privata, per di più straniera, non vedo per quale motivo dovrei interessarmene.

      Anche a me sembra improprio occuparmi di iniziative private, riserva CICAP, in genere poco interessato al pubblico.
      Defkalion ha però considerato opportuno farsi conoscere al grande pubblico, quindi le mie riserve sono cadute.
      Grazie dell’intervento, come sempre di altissima qualità formale e sostanziale.
      Ciao, buona estate anche a te.

  28. Camillo Franchini ha detto:

    @mario massa

    gabrichan ci ha fornito l’immagine della cella elettrolitica aperta di Ewald Wicke dove secondo l’autore si otterrebbe una compressione elettrochimica. E’ facile vedere che dallo sfiato della cella esce un miscuglio di stechiometrico di ossigeno e idrogeno a pressione atmosferica. Attenti alle scariche elettriche.
    Se confrontiamo la cella di Ewald Wicke con quella di Arata (post “Arata 5”, 1° maggio 2013) ci rendiamo conto che si tratta concettualmente dello stesso dispositivo sperimentale.
    In attesa di disporre della bombolina autentica di Arata, saresti in grado di proporci il disegno di una cella elettrolitica aperta da usare come compressore elettrochimico? Se l’oggetto funziona sul monitor dovrebbe essere realizzabile. Ricorriamo per una volta a un Gedankenexperiment.
    Ciao, buona giornata.

    http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S092583880101516X

    Grazie gabrichan

    • gabrichan ha detto:

      Ci provo io vediamo se ci riesco.

      Partendo dal grafico che ha postato Lei se consideriamo il parametro della pressione questo dipende dalla percentuale tra H/Pd e dalla temperatura.
      Ora la temperatura la consideriamo costante ad ambiente quindi il fattore più importante diventa il rapporto H/Pd
      Ora se immaginiamo l’elettrodo durante l’elettrolisi questo sarà saturo quindi H/Pd = 1 sulla superficie e poi diminuirà progressivamente verso l’interno della bombolina.
      Ora se guardiamo il grafico con una temperatura di 25°C e un rapporto H/Pd circa a 1
      la pressione di barriera è altissima e quindi molto di più della pressione interna della bombolina e quindi il gas interno può aumentare di molto la sua pressione.
      Ovviamente se tolgo tensione e fermo l’elettrolisi la pressione interna e quella esterna si riequilibrano.
      Spero di essere stato chiaro.

      • Camillo Franchini ha detto:

        @gabrichan

        Ci provo io vediamo se ci riesco.

        La pressione massima di idrogeno che si può realizzare nel serbatoio sferico è quella imposta dal battente di soluzione acquosa creato dal tubo di palladio immerso.
        Vediamo se mario massa è capace di progettare un compressore elettrolitico usando una cella aperta. Lasciamolo riflettere.

    • mario massa ha detto:

      @Camillo
      Ciao Camillo,
      scusami se non sono mai andato avanti con l’esperimento, ma sono stato molto impegnato e sapevo che ci stava lavorando Gabrichan.
      Qui: http://hephaestussounds.altervista.org/private/compressore.pdf uno schizzo di ciò che volevo fare: chiedo a Gabrichan se ha la possibilità di modificare il suo test seguendo queste indicazioni. In caso contrario Franco Morici è riuscito a procurarsi 1g di palladio e potrebbe farmelo avere per fare il test. Ovviamente se Francesco Celani vorrà concederci l’utilizzo della sua bomboletta il test sarebbe ancora più risolutivo.
      Ciao e buona domenica

      • Cimpy ha detto:

        Non so il perchè, ho in mente questa immagine di una bomboletta che intorno alle 5 o 6 atmosfere si rompe. O magari si perde.

      • Alessio L. ha detto:

        Buongiorno Mario
        chiedo scusa se mi intromentto nella discussione, ma vorrei chedere se a Celani è stata chiesta direttamente (mail, telefono) questa benedetta bombolina in prestito. In caso affermativo cosa avrebbe risposto? Lo chiedo perchè i blog potrebbe anche non leggerli e quindi totalmente ignaro che voi vorreste farci un esperimento. Magari sarebbe favorevolissimo a soddisfare questa richiesta.

      • 123star ha detto:

        Carino lo schema. Domanda: Celani parte dal vuoto (0 bar) all’interno della bombolina, immagino sia un dettaglio irrilevante, però a scanso di equivoci non sarebbe meglio fare il vuoto come Celani?
        Attendo con ansia l’esito dell’esperimento.
        Buona fortuna 🙂

      • gabrichan ha detto:

        Ciao Mario, ricomincerò i test probabilmente settimana prossima, che sono finalmente in ferie, comunque dai risultati delle prove preliminari si sono evidenziati dei problemi, il primo è che non è affatto facile da lavorare come metallo, l’amico orafo a cui mi sono rivolto ha fatto abbastanza fatica a fonderlo usando un cannello a idrogeno, mi ha fatto un disco delle dimensioni di una moneta da 1 cent, che ho saldato a stagno su un tubetto di rame del diametro esterno di 12 mm, in teoria per fonderlo non si dovrebbe usare sostanze che contengono carbonio perché altrimenti il materiale ne viene contaminato diminuendone le prestazioni.
        I primo problemi che si sono evidenziati e che probabilmente il materiale puro poi sottoposto ad elettrolisi si cricca facilmente formando delle piccolissime fratture che fanno perdere poi di pressione, suppongo che sia per quello che viene usata una lega Pd77Ag23.
        Un altro problema è che se non si toglie l’aria all’interno si ha che probabilmente che H+ che si forma all’interno si lega con ossigeno a formare acqua, anche se alla fine non credo si un problema visto che comunque la temperatura non sale oltre i 100° perché è immerso nell’elettrolita.
        Cercherò in settimana di procurarmi un manometro in modo da poterlo fissare all’estremità del tubetto, e di far rifondere il dischetto magari con dell’argento per poter ovviare al problema delle cricche.
        Mi interessava anche un tuo parere sulla mia interpretazione teorica https://fusionefredda.wordpress.com/2013/07/20/widom/#comment-24757
        hehehe, andando sulla realizzazione pratica hai svincolato la domanda di Franchini, mi piacerebbe sapere cosa ne pensi Tu alla fine, funziona o no a livello teorico?
        Ovviamente tu continua con l’esperimento perché 2 sono sicuramente meglio di 1 in più hai ancora quel barattolo sulla scrivania come monito, spero troverai il tempo anche per quello, che per me è molto più importante ed interessante….

        • mario massa ha detto:

          @Gabrichan
          Ciao Gabri, il barattolo è ancora lì pieno di elettrolita verde. Se in questo periodo potessi andare in ferie lo riprenderei in mano, ma per me le ferie estive non esistono. Vedremo forse a settembre.

          Avevi già scritto dei problemi nella lavorazione del Palladio: questo esperimento è semplicissimo solo in apparenza.

          Se fossi costretto a scommettere scommetterei (il meno possibile) che funziona: secondo me Camillo trascura qualcosa ma non ho le conoscenze sufficienti di elettrochimica per proporre cosa. Scommetterei così per il semplice motivo che penso che Francesco Celani sappia leggere un manometro (e trovo assurdo pensare che abbia fatto volutamente un falso). L’esperimento è così semplice (se hai la bombolina) che non vedo dove possano esserci errori nascosti in grado di dare un falso positivo.

          La tua spiegazione non la ritengo una spiegazione: dove hai trovato che sulla superficie H/Pd = 1? (perchè se fosse assodato questo non ci sarebbe nulla da discutere). Secondo la chimica invocata da Camillo sulla superficie il rapporto H/Pd è (al massimo) quello indicato dal diagramma di equilibrio alla pressione ambiente e 50°C (supposta questa la temperatura dell’elettrolita) cioè 0.7 secondo il diagramma che hai postato tu (molto meno secondo quanto ricordavo). Di conseguenza dentro la bombolina non ci può essere alcuna sovrapressione significativa. In ogni caso credo che Camillo non abbia letto bene ciò che hai scritto: se vede H/Pd>0.8 (limite dei diagrammi usuali) ti manda a mangiare popcorn con Cimpy.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Mario Massa

          Scommetterei così per il semplice motivo che penso che Francesco Celani sappia leggere un manometro (e trovo assurdo pensare che abbia fatto volutamente un falso).

          La mia stima per Francesco Celani è nulla. Il solo fatto che abbia creduto che la bombolina di Arata sia una cosa seria mi conforta nella mia convinzione.
          Non è il solo ad avere le traveggole. Guarda la fig. 1 del sito che ci ha segnalato gabrichan.
          Per ottenere una pressione di idrogeno pari a un’atmosfera, il tubicino di palladio dovrebbe essere lungo 10 metri. Non si è accorto che il serbatoio sferico trattiene l’idrogeno esclusivamente attraverso il battente di soluzione.
          Credo che il modo migliore per convincerti che la bombolina non funziona come compressore è tentare di progettarne una per tuo conto. Dedica due ore di una sera senza cinema a questo progetto. Vedrai che una cella aperta non può funzionare.

          http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S092583880101516X

          Buona serata

        • gabrichan ha detto:

          Mario se hai tempo dai un occhiata a questo file dei militari, l’esempio è sul ferro ma credo si possa considerare simile anche il palladio.
          http://www.dtic.mil/cgi-bin/GetTRDoc?AD=AD667596

        • Camillo Franchini ha detto:

          @gabrichan

          l’esempio è sul ferro ma credo si possa considerare simile anche il palladio.

          Si tratta di uno studio sull’infragilimento delle leghe da idrogeno (hydrogen embrittlement). Temutissimo e studiatissimo sulle guaine di contenimento del combustibile dei reattori nucleari.
          Quando contiene idrogeno il palladio perde completamente le caratteristiche meccaniche; gonfia letteralmente. Per esempio non ci si potrebbero costruire bomboline per contenere idrogeno compresso.

        • Cimpy ha detto:

          E la bombolina si rompe a che atmosfera, del caso?

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Cimpy

          E la bombolina si rompe a che atmosfera, del caso?

          Non si rompe; semplicemente rilascia l’idrogeno che si è tentato di introdurre. Solo per un flusso di ingresso molto elevato potrebbe anche rompersi. Il palladio subisce uno swelling molto elevato.
          Se la bombolina fosse soggetta a cicli di carica e scarica di idrogeno a bassa pressione perderebbe presto ogni resilienza meccanica. L’idrogeno è un temuto disgrega leghe.

        • gabrichan ha detto:

          @Franchini, 2 cose
          La prima credo che il tubetto nel progetto di Ewald Wicke sia tappato all’estremità, per creare il catodo cavo.
          La seconda il file che ho postato mi interessava per la formula (2) ovvero:
          P = K I ^(1/2)
          dove P = permeabilità I = Corrente nel circuito elettrolitico K = costante tipica del metallo.
          Ora quando faccio l’elettrolisi con un catodo questo assorbirà idrogeno in proporzione a quanta corrente circola e al tipo di materiale.
          Ora nel caso del catodo cavo di Pd suppongo che questo si carichi (Pd/H) in proporzione alla corrente che circola nel circuito, non alla pressione interna od esterna.
          Ora se il caricamento è di più di quello teorico della pressione interna da li l’idrogeno non esce.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @gabrichan

          credo che il tubetto nel progetto di Ewald Wicke sia tappato all’estremità, per creare il catodo cavo.

          Precisazione chiarificatrice, grazie.
          Se il tubo è chiuso e la cella aperta come nell’immagine, si stabilisce un flusso di idrogeno in entrata e in uscita dalle pareti del tubo fino a raggiungere l’equilibrio. Si consuma una quantità di energia elettrica solo per produrre poco idrogeno puro. La maggior parte si mischia con l’ossigeno, creando pericoli di esplosione.

          Ora se il caricamento è di più di quello teorico della pressione interna da li l’idrogeno non esce.

          Cioè, Lei fa entrare più idrogeno di quanto ne esce dal palladio. Può controllare facilmente se la cosa avviene: staccando l’alimentazione elettrica la bombolina dovrebbe scaricare idrogeno generando una quantità di bollicine. Mi sembra però un mezzo molto antieconomico per produrre una pressione modesta di idrogeno. Tenga conto che la maggior parte dell’idrogeno si sviluppa sulla superficie esterna del tubicino in forma di bolle di idrogeno molecolare. Il palladio è un ottimo catalizzatore di trasformazione dell’idrogeno atomico in idrogeno molecolare. E’ idrogeno perso.
          Il problema non è solo elettrochimico è anche metallurgico: con il palladio non si possono costruire bomboline che reggano pressioni anche modeste di idrogeno, semplicemente perché il palladio è permeabile all’idrogeno. Entra e esce senza difficoltà. Se poi si aggiunge l’embrittlement e lo swelling sei a posto. Meglio lasciare Arata e Celani cuocere nel loro brodo. Vedrà che non vedremo mai la bombolina di Celani, anche se mi ha sfidato.

  29. Alterego ha detto:

    Prof. Franchini,
    lei dice che i dati mostrati dal datalog potrebbero essere una simulazione.
    Concordo, potrebbero: ma secondo lei, in coscienza, lo sono?

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Alterego

      ma secondo lei, in coscienza, lo sono?

      Non lo so e non son nemmeno interessato a saperlo, dato che si tratta di rispettabili privati che vogliono vendere e dato che preferisco di gran lunga affrontare la reazione Ni-H da un punto di vista teorico.
      Ho solo messo in evidenza l’inconsistenza della dimostrazione. Minimo avrebbero dovuto essere presenti un chimico nucleare, un fisico nucleare, un ingegnere esperto delle tecniche messe in opera, liberi di interagire con Stavros. Secondo me non erano presenti perché nessuno in Italia, tolti i noti 25, accetta di associare il proprio nome a una simile iniziativa. Lo ha fatto Beatrice Mautino, ma si vedeva che soffriva come se le avessero pestato un callo. A meno che quella sia l’espressione del suo viso buona per le occasioni imbarazzanti.
      Aspettiamo che Beatrice si esprima. Chi primo sa, primo informa.

      • Cimpy ha detto:

        Chi primo sa, primo informa.

        E’ che siamo tutti in vacanza per qualche giorno. Appena torniamo ci mettiamo a cercare, promesso.

      • Alterego ha detto:

        D’accordo con lei sulla necessità che simili prove siano presenziate da tecnici e scienziati del ramo. Comprendo anche il suo interesse a spiegare la teoria che si nasconderebbe dietro la supposta (e non meglio definita) reazione tra nichel ed idrogeno. E bene fa a evidenziare assurdità tipo “gamma termalizzanti”, che possono ammaliare in prima battuta i profani come me.
        Tuttavia ritengo che in questa strana vicenda il punto centrale rimanga il dato sperimentale: c’è COP >1 o no?
        Lei continua a dire di no perché nelle banche dati non c’è nulla che lo giustifica; personalmente non condivido questo approccio, perché qualunque fenomeno, di norma, per essere descritto e capito deve essere prima osservato (anche se la teoria consente a volte di descrivere fenomeni ancora non noti). Le banche dati del 2564 dopo Cristo saranno piene di teorie a spiegazione di fenomeni osservati nel 2531.
        Da questo punto di vista, nonostante le sue giuste osservazioni, la dimostrazione di Defkalion non credo possa essere snobbata; in questi anni siamo passati dalla termocoppia in fuorigioco (copyright Varalta, mi pare), alla sfiatella sospetta, alla supposta corrente continua, al datalog simulato……
        Dolorosamente d’accordo con lei, quindi, quando dice che i suddetti esperti “non erano presenti perché nessuno in Italia, tolti i noti 25, accetta di associare il proprio nome a una simile iniziativa”; se quel datalog è autentico, pensi che bella figura faranno quei “tuttimeno25”!

        P.S. Comunque mi perdoni, ma in fondo in fondo credo che lei un po’ interessato a quel datalog lo è, eccome.

        • Cimpy ha detto:

          in fondo in fondo credo che lei un po’ interessato a quel datalog lo è, eccome

          Guarda, lo siamo tutti.
          In fondo, molto in fondo, dopo il gioco aperitivo, il tiro alla fune e i castelli di sabbia, è la nostra prima preoccupazione.
          Aspetta, dimenticavo la gara di tappi! Ecco, dopo quella.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Alterego

          Lei continua a dire di no perché nelle banche dati non c’è nulla che lo giustifica; personalmente non condivido questo approccio, perché qualunque fenomeno, di norma, per essere descritto e capito deve essere prima osservato

          Attenzione, io faccio riferimento alle banche dati sperimentali. Si chiamano universalmente Exfor. Ci sono anche altre banche dati nucleari, ma io uso quelle che mi servono, quando mi servono. Bisogna essere accorti, altrimenti ci si perde.
          Nel nostro caso cerco l’andamento della reazione dei vari isotopi di nickel con l’idrogeno, così come viene descritto dagli sperimentali. Se non facessi così sarebbe Aristotele contro Galileo. E’ un pezzo che abbiamo capito come funziona. Se uno una sola volta scrivesse “la reazione non può avvenire perché non è prevista dai libri”, fa la figura di Don Ferrante e si coprirebbe di ridicolo. In tutte questa contesa mi sono sempre solo servito dei dati sperimentali. Sono in occasione delle reazioni muoniche mi sono rifatto alla teoria, perché dati sperimentali non ne ho trovati. E’ stato solo per fare un piacere a Hermano Tobia.
          Perché capisca bene, le sezioni d’urto sono grandezze sperimentali. Nessuna delle tante curve che ho riportato può essere calcolata. Sono ricavate in laboratorio con l’uso di acceleratori o di reattori nucleari, una per volta con la pazienza di Tycho Brahe.
          Buon fine settimana

        • indopama ha detto:

          dai cimpy fai il bravo, rivela anche a noi dove sta il trucco nella dimostrazione di defkalion… io personalmente, oltre a sensori di temperatura taroccati ad arte (magari I sensori sono ok ma il taroccamento lo faccio via software nei calcoli) non riuscirei ad andare. per esempio, il sensore sul monitor misura 140 C ma in realta’ sono 105 (il vapore c’e’ per cui non puo’ essere sotto i 100) ecco che il delta T anziche’ essere 140-25= 115 e’ solo 105-25= 80 C.
          pero’… con questo delta T il mio COP ritorna nel normale <1? I calcoli li lascio fare a te 🙂
          e se anche in questo modo il COP non torna allora potrei dire che il flussimetro fosse taroccato leggendo piu' di quello che effettivamente era? e' possibile, mi sembra che nessuno abbia controllato con uno strumento terzo.
          o magari uno valvola nascosta che ad un certo punto mi cambiava il flusso in entrata dal normale 25C ad uno (nascosto) di 90C? puo' essere, se era nascosto bene.
          sui valori elettrici di imput invece mi sembra che Matt abbia rilevato con strumenti suoi ed il tutto concordasse quindi qui il trucco non ci puo' essere, a meno che anche lui non fosse coinvolto nella truffa, cosa pure questa possibile.
          quindi, che punteggio assegniamo alla dimostrazione?

        • Cimpy ha detto:

          dove sta il trucco nella dimostrazione di defkalion

          Se lo avessi davvero capito, sarei qui a ballare sulla testa dei cerdenti, invece ho ancora due giri della gara di tappi da fare.
          Alterego ha ragione, sono rimasto indietro, devo concentrarmi di più. Proverò col tuo sistema, immaginando che gli altri siano tutti in coda, sia mai che funzioni.
          L’importante è che non ci siano cassetti nelle vicinanze: il dolore proprio non lo soppoto, mi deconcentra.
          Sarà un problema legato a qualche altro Soggetto che mi pensa intesamente? Tu, che scusa hai?

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Alterego

          Le banche dati del 2564 dopo Cristo saranno piene di teorie a spiegazione di fenomeni osservati nel 2531.

          Le banche dati che interessano persone come noi sono quelle che contengono gli esperimenti. Se gli esperimenti danno risultati inattesi, tipo corpo nero, ci sarà un giovanotto di genio che se ne occupa con successo. I suoi studi si troveranno in altre banche dati, per non fare un’insalatone russo indigeribile. Ovvio che sono sempre gli stessi centri a smistare i vari articoli nelle varie sezioni. I curatori delle banche dati sono gente del mestiere come e più di noi, si fidi. IAEA, BNL, Kurchatov, Issy Les-Moulineaux sono una garanzia. Vuole un esempio?

          S.V.Ermolaev Jour: Radiochimica Acta, Vol.100, p.223 (2012)
          Production of actinium, thorium and radium isotopes from natural thorium irradiated with protons up to 141 MeV

          Le sembra un’elaborazione teorica di un vecchio esperimento? No, è un lavoro pubblicato su una rivista di Radiochimica.
          Fin dall’inizio ho cercato lavori sperimentali lenr e non ne ho mai trovato.
          Da tempo ho lanciato una richiesta: presentatemi dieci lenr e ve le cercherò anche a Debrecen, in Ungheria. Se non le trovo non sono abbastanza complottista da pensare che siano state cassate per intervento della “big science” come riteneva Preparata.
          Cominci Lei stesso con cinque reazioni.

        • mW ha detto:

          @Indopama:
          Un fatto non ripetibile non è un fatto scientifico.
          I pdf, gli streaming e i reports non provano nulla.
          Una cosa può andare male in infiniti modi, ma può andare bene in uno solo.
          Io sono stufo di cercare il trucco in un fatto che per sua natura non è scientifico, e mi meraviglio se uomini di scienza sono presenti ad un evento per sua natura non scientifico.
          @Cimpy, non perdere tempo con questa roba.

        • indopama ha detto:

          scusa mW,
          ti faccio notare che il termine “scienza” e’ un construtto mentale degli uomini, in vero la’ fuori esiste solo la vita nei suoi tanti modi di manifestarsi.
          che tu voglia o meno esaminare queste manifestazioni a seconda che si inseriscano o meno nell’ambito della tua logica mentale (che hai scelto di darti) e’ una possibilita’ che io rispetto, diciamo quindi che per motivi tuoi non hai voglia di capire a fondo cos’e’ successo in quella dimostrazione.
          cmq c’era una scatola misteriosa, acqua ed elettricita’ in ingresso, acqua e calore in uscita, chiedero’ mai chiarimenti ad un economista?
          siccome le altre volte qui dentro ho trovato i necessari chiarimenti che mi hanno fatto capire meglio tante cose, anche questa volta speravo di trovarli, tutto qui.
          chiarisco che a me non frega niente di stare da una parte o dall’altra, non ho bisogno del supporto di nessuno, sono solo un curioso della verita’ e questa dal mio punto di vista non sta da nessuna parte privilegiata, a volte la trovo qui, a volte la trovo la’. dove la trovo non mi interessa, mi interessa solo capire, sia perche’ una cosa funziona sia perche’ non funziona, e’ pur sempre conoscenza.

        • Cimpy ha detto:

          Indopama eri partito bene. Peccato che, a metà, hai lasciato il soggetto per strada e sei passato ad una ricerca della conoscenza qui, nel mondo che c’è fuori. Ma non era un puro costrutto mentale?

        • indopama ha detto:

          un fatto non ripetibile non e’ un fatto scientifico.

          sono in parte d’accordo, purtroppo defkalion in questo caso non e’ un’istituzione pubblica per cui non divulgano tutte le informazioni atte a replicare l’esperimento, cercano di tenersele per farci i soldi, cosi’ va il mondo oggi e non mi scandalizzo.
          pero’ non e’ che cmq non possiamo criticare la prova, possiamo farlo nei limiti imposti, cioe’ osservando un filmato. ci hanno dato un filmato, bene, noi possiamo quindi anche inserire tutte le ipotesi atte alla confutazione del filmato in quanto tale inclusa quella che, come ho inteso da Franchini, sul monitor abbiamo visto non la rappresentazione della prova ma un qualcosa di elaborato a tavolino, di falsificato via software. anche questo ci sta secondo me, non si puo’ escludere a priori e io non daro’ mai contro ad una ipotesi del genere, magari la riterro’ alquanto improbabile ma se voglio essere un osservatore corretto devo affermare che ho solo visto un filmato. io l’analisi la farei in ogni caso, cosi’ per curiosita’, poi dove porta si vedra’. il fatto di volerla o non fare a priori ha poco di scientifico, rientra solo in prese di posizione dell’animo umano che poco hanno a che fare con la scienza/conoscenza.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @indopama

          ci hanno dato un filmato, bene, noi possiamo quindi anche inserire tutte le ipotesi atte alla confutazione del filmato in quanto tale

          Perché dovremmo perdere tempo a occuparci del filmato? Se hanno ritenuto opportuno affidare la loro credibilità a un filmato invece di invitare esperti nucleari sono affari loro. Perché dimostrarsi disponibili? Si tratta di privati che vogliono trovare clienti, vediamo se hanno azzeccato strategia. Se li hanno trovati mi fa piacere, perché è giusto che i polli finiscano spennati.

        • mW ha detto:

          @Indopama,
          figurati, anzi scusami tu per i miei modi sbrigativi. Sono stanco.
          Da oggi accetto solo evidenze sperimentali ripetibili, che possano essere condivise con tutti i miei amici immaginari.

  30. stefanoquattrini ha detto:

    @ Prof. Camillo Franchini.
    Salve Prof. se me lo concede vorrei chiarirmi un dubbio che riguarda l’effetto MÖSSBAUER visto che se ne è parlato in precedenza ma ne sapevo poco niente, mi sono letto ciò che ha detto Preparata in un suo libro al riguardo. Per sicurezza sono andato direttamente alla fonte (o almeno sembra) e per questo mi sono accorto di qualche inesattezza ma non ho intenzione di riprendere le interpretazioni di Preparata, vorrei andare oltre.
    Vorrei richiamare la sua attenzione direttamente su “Recoilless nuclear resonance absorption of gamma radiation” Nobel Lecture, December 11, 1961 RUDOLF L. MÖSSBAUER . Se non cel’ha già, la trova tranquillamente su internet, per comodità la può scaricare da qui: http://www.kn-info.net/kn-info/root/root13/coherence/mossbauer-lecture.pdf.
    Alla pagina 586 in fondo trova la frase in terzultima riga “Even a temperature drop to absolute zero
    does not extinguish this thermal broadening, since the existence of zeropoint
    energy at absolute zero
    frequently produces, at least in solids, line
    widths of the same order of magnitude as the ones existing at room temperature.
    Questa è la frase su cui volevo confrontarmi.
    Se è d’accordo le formulo la domanda che non è proprio delle più semplici..

    • Camillo Franchini ha detto:

      @stefano quattrini

      energy at absolute zero

      L'”energia al punto zero” fa parte della gacmp. Il calcolo del calore specifico di un metallo dà risultati diversi a seconda che si considerino gli elettroni del metallo come gas degenere o come gas di Drude.
      Questi argomenti sono trattati molto bene in questo testo:

      Alan Cottrell
      Introduction to the modern theory of Metals
      The Institute of Metals, London, 1988

      Da sempre Alan Cottrell è il punto di riferimento per chi studia GACMP. Ha scritto un trattato su Scienza dei Metalli che io stesso ho usato a scuola; si figuri per quanti anni è stato attivo.
      A me piacerebbe sapere a quali testi fanno riferimento quelli che rifiutano la gacmp. Immagino che ci sia altro oltre Preparata. Sa niente? I preparatini si saranno dati da fare in questi anni.
      Saluti.

      • stefanoquattrini ha detto:

        Infatti non volevo entrare in questo ginepraio di polemiche tra GACMP o teorie varie di Preparata o meno preparati. Volevo farle solo una domanda se posso su una cosa che non mi quadra…

        • 123star ha detto:

          In meccanica quantistica il concetto di zero point energy compare studiando l’oscillatore armonico quantistico. Il ground state di un oscillatore armonico quantistico ha energia E=hbar*omega*1/2, diverso da zero (vedasi il link per la definizione di omega). Purtroppo come saprà il concetto è ripreso a sproposito nell’ambito della “free energy” (si legga: ciarlataneria). Per poter “estrarre” energia dalla zpe, il ground state dovrebbe decadere in uno stato di energia più bassa, il che non è possibile, per la definizione di ground state.

        • Hermano Tobia ha detto:

          @123star
          Per poter “estrarre” energia dalla zpe, il ground state dovrebbe decadere in uno stato di energia più bassa, il che non è possibile, per la definizione di ground state.

          Ah si ? Al Quantum Engineering Lab dell’Università del Colorado la pensano (e pubblicano) molto diversamente, e non credo proprio siano dei ciarlatani:

          http://ecee.colorado.edu/~moddel/QEL/ZPE.html

          L’ipotesi ZPE è emersa in relazione alle LENR in quanto le dimensioni delle cavità nanometriche che costituiscono la matrice metallica sono confrontabili con quelle in cui si manifesta l’effetto Casimir:

          Fai clic per accedere a DmitriyevaModdel12.pdf

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Hermano Tobia

          L’argomento è stimolante. Vediamo se, mentre aspettiamo il parere su Defkalion di Beatrice Mautino e Marco Ripani, qualche fisico ha voglia di cimentarsi su questo argomento. Credo che anche qualche ingegnere sia in grado di dire la sua.
          Spero che non ci scappi qualche violazione delle termodinamica.
          Per favore niente tifosi, solo esperti, gente di scuola.
          Buon fine settimana.

        • 123star ha detto:

          @HT
          Dico solo che che ho dato una veloce occhiata all’articolo di Olga Dmitriyeva e non mi ha dato una buona impressione. Noto l’assenza di formule matematiche. Strana peraltro la carriera della Dmitriyeva, prima ha ottenuto un M. Sc. in fisica, poi un Ph. D. in ingegneria elettrica (un po’ l’opposto di Dirac :)).

          Comunque parlavo di “ciarlataneria” associato termine “free energy”. Su questo mi pare non ci siano eccezioni.

          Segnalo comunque un articolo di Scientific American che aiuterà a capire perché la frase “estrarre energia dalla zpe” è una contraddizione in termini.

        • Hermano Tobia ha detto:

          @123star
          La Dmitryeva è stata citata più volte in questo blog in quanto ha messo in luce un (non banale) errore che poteva spiegare, almeno in parte, gli eccessi di calore rilevati in alcuni esperimenti LENR:

          Fai clic per accedere a Dmitriyeva12b.pdf

          Tuttavia facendo esperimenti sull’argomento, assieme al suo collega Kidwell del NRL, si è comunque scontrata con eccessi di calore non spiegabili nemmeno tenendo in conto la sostituzione H => D.

          Gli esperimenti di gas che scorre attraverso matrici metalliche sono diversi, il più noto dei quali è stato quello di Fralick della NASA, riprodotto “a loro insaputa” da ricercatori cinesi:

          Fai clic per accedere a LiXZcorrelatio.pdf

          che infatti non conoscevano l’esperimento originale:

          Fai clic per accedere a 2006LiuB-ExessHeat.pdf

          La teoria (angora oggetto di discussione) che sta alla base della possibilità di estrarre la ZPE è l’elettrodinamica stocastica (SED); nel link su wikipedia ci sono i più importanti articoli (peer-reviewed, così ocasapiens è più tranquilla) ad essa relativi:

          http://en.wikipedia.org/wiki/Stochastic_electrodynamics

          Purtroppo non sono certamente esperto in materia, quindi posso solo riportare quanto scrive Wikipedia:

          In quantum theory, zero-point energy is a minimum energy below which a thermodynamic system can never go.[12] Thus, none of this energy can be withdrawn without altering the system to a different form in which the system has a lower zero-point energy. One of the hypotheses that claims that zero-point energy is infinite is stochastic electrodynamics. In it, the zero-point field is viewed as simply a classical background isotropic noise wave field which excites all systems present in the vacuum and thus is responsible for their minimum-energy or “ground” states.

          Pare inoltre che siano in molti a cercare di sfruttarla.

          http://en.wikipedia.org/wiki/Zero-point_energy

        • neutrino ha detto:

          @HT

          dalle prime due righe di wiki da te linkato

          In theoretical physics, Stochastic Electrodynamics (SED) is a variant of Classical Electrodynamics (CED) which posits the existence of a classical Lorentz Invariant radiation field having statistical properties similar to that of the electromagnetic zero-point field (ZPF) of Quantum Electrodynamics (QED).

          Cio’ la SED non e’ altro che l’ Elettrodinamica Classica + un postulato ad Hoc dell’esistenza di un campo di radiazioni avente statistical properties similar to that of the electromagnetic zero-point field (ZPF) of Quantum Electrodynamics (QED).

          Non credo che la Sed sia in grado di spiegare il Lamb Shift, tanto per dire uno dei migliori risultati della QED.

          Che i lavori sulla SED siano tutti peer revied non stupisce visto che la metodologia usata e’ tipica della costruzione di modelli giocattolo usati per spiegare particolari fenomeni. A volte tali modelli hanno successo e si cerca allora di eliminare l’ipotesi ad hoc introdotta con qualcosa di piu’ “naturale”

          Lo schema che presenti e’ sempre lo stesso.

          Modelli giocattolo con conseguenze teoriche controverse ed esperimenti dubbi dal punto di vista della metodica (l’effetto casimiro e’ molto molto piccolo)

        • neutrino ha detto:

          Giusto per capire come fare un esperimento di precisione

          Fai clic per accedere a PRL-Onofrio.pdf

        • Darwinista ha detto:

          HT non credo che Wikipedia possa essere considerata una fonte attendibile di alcunché.
          Magari la versione en è un po’ meglio di quella Italiana ma sapendo il grado di nefandezza che c’è in quella nostrana non mi lascia ben sperare nella serietà di tutto il progetto.

  31. Alterego ha detto:

    @Cimpy

    In fondo in fondo al tuo disinteresse, se non la pianti di stare su internet finisce che di gare di tappi non ne vinci una….

  32. Phileas ha detto:

    Mahler scrisse
    “Senza cristianizzare il cosmo però. Altrimenti poi veniamo noi atei e decristianizziamo tutto!”

    L’OCCC pensa che chi non va nel cosmo perchè non ne ha i mezzi (PNN) non scristianizza nulla

    • Mahler ha detto:

      L’OCCC pensa che chi non va nel cosmo perchè non ne ha i mezzi (PNN) non scristianizza nulla

      Tranquilli, vi staremo a guardare mentre decollate.

    • Mahler ha detto:

      P.S. Spero che la PNN funzioni solo per un motivo: vedere un propulsore aerospaziale in mano a dei fondamentalisti cattolici che cristianizzano il cosmo, giuro che potrei morire per vederlo!!!
      Dio che non esisti, ti prego, dona loro la PNN!!! Fa’ felici tutti noi!

      @Ordine Crociato per la Cristianizzazione del Cosmo
      Avvertiteci quando partite e fateci le pernacchie!!! Riderò per il resto della mia vita a immaginarvi in calzamaglia metallica dalle parti di Alfa Centauri. I love you.

    • Mahler ha detto:

      @Cattolici aerospaziali in calzamaglia contro l’ateismo (C.A.C.C.A.)
      Dimenticavo… Anche se ci lasciate a terra, non fate i cafoni e salutateci almeno la mano di dio!!!

  33. Camillo Franchini ha detto:

    @Giancarlo

    Ti ricordi?

    Mi spaventa che qualcuno dei ff possa leggere che nel vuoto quantistico è presente tanta energia che è lì che aspetta di essere estratta. In particolare, se integriamo l’apposita formula tra zero e la frequenza di Plank, vengono fuori 10 alla 114 (centoquattordici!) Joule per metro cubo. Temo un’ondata anomala, qualcosa che somigli a uno tsunami, da parte dei più creativi.

    Vediamo cosa viene in mente ai creativi che conosce Hermano Tobia. Avranno bisogno di un sink che sia al disotto del punto zero.

    A me sembra che contestare quello che scrive 123star sia dura:

    Per poter “estrarre” energia dalla zpe, il ground state dovrebbe decadere in uno stato di energia più bassa, il che non è possibile, per la definizione di ground state.

    • Mahler ha detto:

      @Camillo

      A me sembra che contestare quello che scrive 123star sia dura:
      Per poter “estrarre” energia dalla zpe, il ground state dovrebbe decadere in uno stato di energia più bassa, il che non è possibile, per la definizione di ground state.

      È facilissimo contrastarlo invece. In una cavità di Casimir si ha un ground state ad energia più bassa: problema risolto.
      Da qui a dire però che questo gradiente tra diverse ZPE sia sfruttabile passa un oceano enorme fatto di punti interrogativi. Ma non è l’affermazione di 123star ad aggiungere elementi significativi alla discussione.
      Saluti.

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Mahler

        In una cavità di Casimir si ha un ground state ad energia più bassa: problema risolto.

        Non so cosa ne pensa 123star. Però leggo su SciAm:

        But releasing the energy of this motion is impossible, because then the molecule would be left with less than the minimum amount that the laws of quantum physics require it to have.

        Non è quanto afferma 123star?

      • 123star ha detto:

        Ok, posso essere d’accordo sull’affermazione di Mahler, “In una cavità di Casimir si ha un ground state ad energia più bassa”. Forse è più corretto dire “un valore di aspettazione della (densità di) energia più bassa rispetto al vuoto”. Più si avvicinano le piastre e più si questo valore si abbassa: abbiamo una forza attrattiva (F=-dE/dx) e che quindi un lavoro in linea di principio sfruttabile. Il problema però è un altro, a mio parere: quanta energia abbiamo speso per creare il sistema delle due piastre? Probabilmente arriveremmo alla conclusione che per creare il sistema costituito dalle due piastre abbiamo usato un’energia uguale o maggiore di quella che possiamo estrarre lasciando avvicinare le piastre. In conclusione, sì, alla fine avremmo abbassato l’energia del vuoto in una piccola regione, ma non “gratis”: il gioco non vale la candela.
        Inoltre avvicinare e allontanare le piastre ripetutamente è inutile, si tratta di una forza conservativa.

        P.S. Mi è piaciuta la risposta di “Tom” alla prima domanda nella seguente pagina (riguarda sempre l’effetto Casimir) http://van.physics.illinois.edu/qa/listing.php?id=1256

        • 123star ha detto:

          Aggiungo una cosa al commento che è tuttora in moderazione: anche se l’ “energia del vuoto” è di fatto modulabile, come dimostra l’effetto Casimir, non è detto questa modulazione permetta di estrarre energia dal vuoto stesso, e questo vale non solo per l’effetto Casimir.
          Faccio notare che nel caso dell’oscillatore armonico quantistico, oppure della buca di potenziale o sistemi analoghi (ma anche atomi, ovvero potenziali coulombiani in 3 dimensioni), è possibile cambiare l’energia del ground state variando il potenziale applicato (p.es. si può aumentare la lunghezza della buca). Non vedo come questo possa portare a pensare di “estrarre” energia dal ground state, anche perché la stessa operazione di cambiare il potenziale applicato richiede energia.

          Per quanto riguarda la SED, la sezione “talk” dell’articolo di Wikipedia in inglese contiene alcune condivisibili critiche; alcuni utenti sono d’accordo a classificarla pseudoscienza.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @123star
          @Mahler

          Si ottiene lavoro utile solo se si dispone di un gradiente di energia costante. Se per mantenere costante il gradiente di energia si deve spendere più lavoro di quello che ricavo siamo col sedere in una buca di potenziale. E’ una delle obiezioni che sono state fatte al diavoletto di Maxwell. Separa le molecole veloci da quelle lente, ma per funzionare consuma più energia di quanta ne mette a disposizione.
          So che avete a disposizione argomenti più raffinati, ma mi sembra che poi tutto si riduca alla termodinamica.
          Vi saluto

        • Mahler ha detto:

          123star scrive:

          Il problema però è un altro, a mio parere: quanta energia abbiamo speso per creare il sistema delle due piastre? Probabilmente arriveremmo alla conclusione che per creare il sistema costituito dalle due piastre abbiamo usato un’energia uguale o maggiore di quella che possiamo estrarre lasciando avvicinare le piastre. In conclusione, sì, alla fine avremmo abbassato l’energia del vuoto in una piccola regione, ma non “gratis”: il gioco non vale la candela.
          Inoltre avvicinare e allontanare le piastre ripetutamente è inutile, si tratta di una forza conservativa.

          Camillo Franchini scrive:

          Se per mantenere costante il gradiente di energia si deve spendere più lavoro di quello che ricavo siamo col sedere in una buca di potenziale. E’ una delle obiezioni che sono state fatte al diavoletto di Maxwell.

          Come avevo esposto in questo commento, i due esempi che portate sono rispettivamente la seconda e la prima categoria secondo la classificazione di Moddel e sarebbero da catalogare come impossibili alla stessa stregua del moto perpetuo. La terza categoria si avvale invece di cavità statiche, in cui il gradiente non viene modulato ma è costantemente inferiore allo spazio esterno. Non è richiesto dunque lavoro per mantenerlo tale. Moddel propone un setup sperimentale per testare la possibile estrazione di ZPE in queste condizioni:

          As gas enters the Casimir cavity the electron orbitals of the gas atoms spin down in energy, emitting Larmour radiation, shown as small arrows pointing outwards. The radiant energy is absorbed and extracted. When the atoms exit the Casimir cavity, the atomic orbitals are recharged to their initial level by the ambient zero-point field, shown by the inward pointing small arrows.

          (pag. 11, fig. 6)

        • Camillo Franchini ha detto:

          @mahler

          Non è richiesto dunque lavoro per mantenerlo tale.

          Sono impressionato. Lascio a Lei e a 123star di proseguire su questa strada. Io faccio la parte di quello che sa solo leggere. Fateci capire. Fra poco interviene Giancarlo, se non è colto da un momento di pigrizia da vacanziere. C’è da fidarsi poco di uno che ha ancora sotto gli occhi i culetti da spiaggia.

        • Mahler ha detto:

          @Camillo Franchini
          Una domanda da tecnico, con ovvio secondo fine, ma innocentissimo. Se – e dico se – per ipotesi assurdissimamente assurda (che ovviamente non considereremo mai e poi mai vera), dentro il nostro bel reattore a fusione fredda si generassero raggi X invece che γ e ci fossero giusto un paio di centimetri di piombo a schermare, ne avremmo traccia immediatamente fuori dallo schermo? O avremmo una schermatura completa?

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Mahler

          dentro il nostro bel reattore a fusione fredda si generassero raggi X invece che γ e ci fossero giusto un paio di centimetri di piombo a schermare, ne avremmo traccia immediatamente fuori dallo schermo?

          La domanda è retorica, perché Lei sa meglio di me che gli X si possono termalizzare con uno schermo modesto. Un paio di cm di piombo bloccano gli X, quindi li termalizzano.

        • neutrino ha detto:

          Devo dire che il lavoro di Moddel mi impressiona e capisco anche perche’ esso non sara’ mai pubblicato su una rivista peer-review.

          Moddel da per scontato che la SED funzioni e base le sue argomentazioni su di essa.

          Ma la SED e’ una teoria funzionante ?

          Ripeto per comodita’:

          In theoretical physics, Stochastic Electrodynamics (SED) is a variant of Classical Electrodynamics (CED) which posits the existence of a classical Lorentz Invariant radiation field having statistical properties similar to that of the electromagnetic zero-point field (ZPF) of Quantum Electrodynamics (QED).

          Si suppone (inventa) l’esistenza di un campo di radiazione invariante di Lorentz classico Kμ che deve avere proprieta’ statistiche similari al ZPF della QED.

          Io invento Kμ e spero di averlo azzeccato giusto per confronto con gli esperimenti.

          Per altro per derivare correttamente Kμ come campo efficace dovrei possedere una teoria cinetica della QED, cioe’ una teoria dell’elettrodinamica quantistica esatta nei suoi piu’ reconditi dettagli.

          In altre parole lo ZPF della SED puo’ somigliare piu’ o meno ( a seconda della bravura di chi lo postilla) allo ZPF della QED ma e’ un altra cosa.
          Indi di che stiamo parlando ?

        • Camillo Franchini ha detto:

          @neutrino

          Avete capito? Io conservativamente mi rimetto a neutrino e a quelli come lui. Prevedevo che il confronto sarebbe stato duro. Speriamo che alla fine anche noi gente comune riusciamo a capire qualcosa.
          Mi piacerebbe leggere qualcuno che dà manforte a Mahler, convinto che l’effetto Casimir possa essere sfruttato per ricavare energia.
          Chi ha idee e conoscenze sulla ZPE è cordialmente invitato a esprimersi.
          Buon pomeriggio

        • Mahler ha detto:

          @Camillo

          Un paio di cm di piombo bloccano gli X.

          Bene, allora io propongo di utilizzare gli esperimenti con polveri nanometriche come un valido test ideale per falsificare quanto afferma Moddel. Sono proprio le condizioni che lui cerca. Se Moddel avesse ragione allora in un setup mammozio style avremmo:
          oggettiva presenza di cavità di Casimir nelle polveri nanometriche,
          – oggettivo aumento stocastico di atomi passanti per le cavità di Casimir con l’aumentare della temperatura,
          – eventuale emissioni di raggi X (e non più γ),
          – esperimenti che funzionerebbero indifferente sia con idrogeno che con deuterio (se è l’elettrone a radiare o.e.m. la quantità di neutroni nel nucleo è totalmente ininfluente).
          Larmor alla mano, potremmo pure calcolarci a che frequenza ci aspetteremmo i raggi X nell’ipotesi SED (ma dovremmo conoscere esattamente la dimensione media delle cavità di Casimir presenti nelle nanopolveri e calcolarci il conseguente Lamb Shift dell’atomo di idrogeno passante per Casimir).
          Ai pazzi furiosi che già esultano pensando all’energia infinita gli dico già da ora Alt! Nella lontanissima ipotesi che la SED dica qualcosa di sensato, sebbene l’energia del vuoto sia enorme, il gradiente che riusciamo a creare con le cavità di Casimir è in proporzione estremamente piccolo. Per fare un paragone occhiometrico con la temperatura, sarebbe come se ci trovassimo nel nucleo del Sole e cercassimo di estrarre energia da una palla di plasma di qualche centinaio di gradi più calda. Noi gli diremmo comunque grazie, visto che è gratis.
          Ma potrebbe anche essere che anche la terza categoria di estrazione di ZPE secondo Moddel sia impossibile per qualche altro motivo di cui lui stesso non si è accorto. Ricordiamoci che stiamo su arXiv.
          Saluti.

        • Mahler ha detto:

          @neutrino
          Quoto in pieno!

        • Mahler ha detto:

          @Tutti
          Insomma, io direi che se Rossi ha torto anche la SED è da buttar via. A Hermano Tobia chiedo se anche lui è d’accordo nel considerare i setup con nanopolveri come validi test di falsificazione della SED: se non viene rilevato neanche un raggio X per me è da buttar via in toto.

        • 123star ha detto:

          A questo punto vorrei tirarmi indietro anche io, visto che nemmeno io ritengo l’argomento ZPE molto interessante.
          Purtroppo l’effetto Casimir è un argomento abbastanza tecnico (teoria dei campi/seconda quantizzazione/etc.) e mi trovo un po’ in difficoltà. Comunque credo che gli ultimi miei due commenti siano abbastanza ragionevoli anche se probabilmente mi sono espresso in modo poco rigoroso e/o poco comprensibile. L’ultimo articolo di Moddel linkato da Mahler mi sembra campato in aria e non degno di attenzione. Ora mi chiedo se sia lui ad esercitare una cattiva influenza sulla Dmitryeva 🙂

        • Mahler ha detto:

          Ora mi chiedo se sia lui ad esercitare una cattiva influenza sulla Dmitryeva 🙂

          Chi influenzi l’altr@ non è dato saperlo. Quello che è certo è che Moddel e Dmitryeva lavorano in coppia.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Mahler

          Moddel e Dmitryeva lavorano in coppia

          Nel senso che sono fidanzati?

  34. Camillo Franchini ha detto:

    @123star

    Segnalo comunque un articolo di Scientific American che aiuterà a capire perché la frase “estrarre energia dalla zpe” è una contraddizione in termini.

    Grazie per la segnalazione. Per me l’argomento è chiuso. Nel senso che non sento bisogno di approfondimenti.
    L’argomento resta però aperto per tutti gli appassionati all’argomento. Scrivete liberamente.

  35. oca sapiens ha detto:

    @Hermano Tobia sulla ZPE
    Pare inoltre che siano in molti a cercare di sfruttarla

    E’ vero, sia per l’energia che per la medicina omeopatica.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @oca sapiens

      Cavitation Zero Point Energy Successfully Harnessed by NanoSpire, Inc.

      Un titolo come questo è scoraggiante. A cercare in rete si trova tutto quello che si vuole.
      Questo non è meglio:

      This Energy Cell is programmed with Zero-Point Energy

      la ZPE si trova perfino in Wikipedia, che curiosamente mette la forza di Van der Wals tra le sue manifestazioni.
      Purtroppo la rete appiattisce le nostre conoscenze. Se non si è culturalmente attrezzati, si rischia di mettere allo stesso livello il noto con il fantastico.
      La ZPE non è utilizzabile per definizione.

  36. Camillo Franchini ha detto:

    @123star
    @neutrino
    @HT
    @oca sapiens

    A me sembra che la conclusione dell’articolo di “Scientific American” sia ineccepibile:

    But releasing the energy of this motion is impossible, because then the molecule would be left with less than the minimum amount that the laws of quantum physics require it to have.

    @tutti

    Se qualcuno è appassionato a questo argomento consiglio la lettura di un bel libro:

    Vincent Icke (Leiden University)
    The Force of Simmetry
    Cambridge University Press, 1997

    • Hermano Tobia ha detto:

      @Camillo
      @neutrino
      A me sembra che la conclusione dell’articolo di “Scientific American” sia ineccepibile

      L’elettrodinamica stocastica mette in discussione proprio la definizione a cui l’articolo di SciAm fa riferimento. Sempre da Wikipedia (che a mio avviso da un’idea abbastanza equilibrata della situazione):
      In the usual interpretation of vacuum energy [QED, SciAm] it is not possible to use it to do work. However, SED takes a rather more literal, classical interpretation, and views the very high energy density of the electromagnetic vacuum as propagating waves, which must necessarily carry considerable energy and momentum flux, ordinarily not evident in the absence of matter, because the flux is isotropic.

      Quindi (se ho capito bene, sennò chiedo scusa in anticipo) la densità di energia ipotizzata dalla SED (classical Lorentz Invariant radiation field) sarebbe una proprietà del vuoto, non della materia, ed il “lowest possible energy that a quantum mechanical physical system may have” sarebbe solo una manifestazione di tale “invariant radiation field” quando viene questo viene a contatto con la materia.

      Al contrario di quanto afferma neutrino, non sembra affatto che si tratti di una “teoria giocattolo”, in quanto consente di spiegare alcuni fenomeni che la QED non contempla, come spiega ad esempio questo articolo firmato tra l’altro dai suoi colleghi di Milano:

      Stochastic electrodynamics (SED) without spin, denoted as pure SED, has been discussed and seriously considered in the literature for several decades because it accounts for important aspects of quantum mechanics (QM)

      http://link.springer.com/article/10.1007/s11467-009-0080-0

      Sempre riguardo all’intervento di neutrino, volevo fargli notare che nessuno ha mai detto che si cerca di estrarre energia sfruttando l’effetto Casimir, ma che una condizione necessaria affinché si verifichino gli eccessi di calore riportati negli esperimenti segnalati è che nella matrice metallica siano presenti cavità della dimensione paragonabile a quella che da luogo all’effetto Casimir.

      Gli eccessi di calore rilevati dai tre esperimenti indipendenti citati (Fralick, cinesi, Dmiytreva) sono con ogni probabilità ascrivibili allo stesso fenomeno. Leggendo gli articolo si vede come misura calorimetrica, seppur non banale, è stata fatta in maniera precisa e lascia poco o nullo spazio a possibili errori di misura. Tra l’altro, questi sono esempi di esperimenti semplici e ripetibili dai quali emerge un eccesso di calore apparentemente non spiegabile con la fisica nota.

      Nota a margine: anche Mizuno e Srivastava (assieme a Widom) hanno fatto domanda di brevetto per un nuovo reattore:
      http://www.google.com/patents/sitemap/en/Sitemap/G21/G21B/G21B_3.html
      Come ho detto in precedenza, i risultati importanti in ambito LENR non verranno pubblicati su riviste peer-reviewed ma su patent applications.

      Pare inoltre che Yeong Kim, che ha lavorato fianco a fianco con Defkalion, abbia raffinato la sua teoria e sia adesso in grado di fare previsioni quantitative su quanto accade nel reattore:
      http://coldfusionnow.org/iccf-18-day-5-presentations-and-awards/

      A proposito di SciAm, una cattiva notizia per Camillo: sul web gira voce che il giornale “Le Scienze” sarà sponsor dell’ICCF19 che si terrà a Venezia …

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Hermano Tobia

        sul web gira voce che il giornale “Le Scienze” sarà sponsor dell’ICCF19 che si terrà a Venezia …

        Se la notizia è vera disdico l’abbonamento.

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Hermano Tobia

        Come ho detto in precedenza, i risultati importanti in ambito LENR non verranno pubblicati su riviste peer-reviewed ma su patent applications.

        Per forza, nessuna rivista peer reviewed accetta articoli sulla ff. Allora si ricorre ai brevetti. Speriamo di non essere invitati a leggere anche i brevetti.

      • Cimpy ha detto:

        questi sono esempi di esperimenti semplici e ripetibili dai quali emerge un eccesso di calore apparentemente non spiegabile con la fisica nota.

        Visto che lo dici tu, che sono semplici, che da essi emerge, che non è spiegabile, e che sono ripetibili, ne deduco che ben difficilmente una qualunque sia vera. No, aspetta, te ne lascio una: per te inspiegabile, quello sì.
        Niente da dire a chi ti ha detto che forse wiki, da cui peschi a piene mani, non è il massimo della scientificità?

      • Marco Cattaneo ha detto:

        Hermano, ho commentato più sotto, in relazione a una nostra sponsorizzazione dell’evento. Chiedendo il vostro aiuto a individuare chi ha realizzato la brochure in oggetto in cui compare il logo di Le Scienze. Grazie

        • AS-Rock ha detto:

          Gli indirizzi email a pagina 4 della brochure così come il logo in evidenza nell’ultima lasciano intendere che sia stata una certa TSEM S.p.A. (www.tsem.com) a realizzarla, ma se l’affiliazione de Le Scienze al convegno è falsa (o tirata in ballo a sproposito perché come è stato fatto notare nella brochure sono diverse le cose non tornano) allora non è possibile escludere che lo sia anche la responsabilità di tale azienda in questa vicenda.

        • laptopdicartone ha detto:

          @AS-Rock
          L’inglese nel testo della brochure e` alquanto raccapricciante e il fatto che esista gia` un programma dettagliato per una conferenza che si terra` fra un anno e mezzo completamente inusuale.

        • laptopdicartone ha detto:

          Mi autocorreggo: il programma sembra essere semplicemente un copia-incolla di quello dell’edizione appena conclusasi

        • oca sapiens ha detto:

          @Marco C
          forse è uno scherzo fatto ai fusionisti. Con tutti i posti per convegni che ci sono a Venezia, proprio La Fenice dove non si fanno?
          Però la TSEM è lo sponsor perfetto, vende macchine per “magnetoterapia” che piace a quelli della memoria dell’acqua, e l’inglisc sa tanto di Casa dell’aviatore/Ministry of Aeronautics .
          Buona caccia lo stesso.

    • oca sapiens ha detto:

      @Camillo
      Almeno si vede che hanno studiato. Adolf Schneider, un licenziatario dell’e-cat, ha saputo come sfruttare la ZPE dagli alieni.

      Le LENR alla Fenice: spiritoso.

      • Hermano Tobia ha detto:

        @oca sapiens
        Sarebbe interessante sapere se Schneider, come lei, si è rivolto alla stessa setta dei visitati da Cassiopea per avere informazioni, o se ha preferito altre costellazioni. In quest’ultimo caso, viste le frequentazioni comuni, potreste comunque scambiarvi i contatti no ?

      • Camillo Franchini ha detto:

        @ocasapiens

        Adolf Schneider, un licenziatario dell’e-cat, ha saputo come sfruttare la ZPE dagli alieni.

        Si sa se tra gli alieni ci sono anche degli scettici? Mi piacerebbe mettermi in contatto con loro. Siamo sicuri che queste operazioni non puzzino di zolfo?

        • oca sapiens ha detto:

          @Camillo
          Hermano Tobia ricorda male, mi rivolgevo all’animatore di un forum per rapiti. So che era scettico sul reattore piezonucleare di Cardone-Fucilla, al contrario del suo equivalente italiano Mistero-A. de Para.
          Forse i Cassiopeiani sono più scettici dei grigi che rapiscono la soprano citata da Carpinteri nel paper sulla Sindone.

  37. mario massa ha detto:

    Il test di Olga Dmitriyeva si può riassumere così:
    “ho messo un cesto di ciliege sul davanzale. Fuori girano tanti uccellini. E marmotte. E scoiattoli. Al ritorno mancavano 10 ciliege. Potrebbero essere stati gli uccellini, ma in genere lasciano i noccioli e non li ho trovati; potrebbe essere stata la marmotta ma in genere lascia impronte e non le ho viste; potrebbe essere stato lo scoiattolo, ma in genere preferisce le nocciole. Non rimane che pensare che siano stati gli extraterrestri. Ho solo qualche dubbio perchè so che sono ghiotti di ciliege e ne hanno mangiate solo 10 invece di prendersi tutto il cesto”.

    In questo caso non posso che dare ragione a Camillo: usare misure calorimetriche (e per di più a irraggiamento) su queste cose è demenziale. Concludere che si pensa di vedere giusto anche se il risultato è migliaia di volte inferiore a quello atteso mi ricorda Abundo, ma Olga batte Abundo 10 a 0.

    • Hermano Tobia ha detto:

      @mario
      usare misure calorimetriche (e per di più a irraggiamento) su queste cose è demenziale

      Non sono affatto d’accordo: è stata rilevata una chiara radiazione infrarossa emessa durante il processo, la cui energia è stata misurata con precisione e confrontata con quella in ingresso, verificando che era maggiore. Non ci vedo niente di demenziale.

      A clear infrared signal has been measured for gases flowing through polycarbonate Casimir cavity nanotubes, both when uncoated and when coated with gold

      La Dmytrieva va molto cauta sull’origine dell’energia in eccesso misurata, il “sospetto” che c’entri la ZPE deriva dal fatto che tali anomalie si verificano quando la matrice metallica presenta delle cavità di dimensioni paragonabili a quelle che danno origine all’effetto Casimir.

      • Mahler ha detto:

        @Hermano Tobia

        il “sospetto” che c’entri la ZPE deriva dal fatto che tali anomalie si verificano quando la matrice metallica presenta delle cavità di dimensioni paragonabili a quelle che danno origine all’effetto Casimir.

        Se così fosse dovrebbe essere facilmente possibile predire su carta la variazione del Lamb shift dell’atomo di idrogeno che entra in una cavità di Casimir, la conseguente frequenza delle onde elettromagnetiche emesse e quindi misurare in laboratorio se lo spettro delle o.e.m. generate si sovrappone alle previsioni.
        Sai se c’è qualcuno che ci sta lavorando su?
        Schematizzo, per chi non avesse ancora capito, come avverrebbe la produzione di calore qualora fosse l’estrazione di ZPE la reale spiegazione della presunta “fusione fredda”.

        Caricamento dell’idrogeno nel metallo –> Variazione di Lamb Shift e conseguente emissione di radiazione elettromagnetica da parte dell’atomo (non del nucleo) di idrogeno (frequenza: sconosciuta, ma sospetto si tratterebbe di raggi X)

        Idrogeno che fuoriesce dal metallo –> Tutto come prima

        A me piaceva di più l’ipotesi fusione nucleare però. Mi ci divertivo di più!!!

      • mario massa ha detto:

        @Hermano
        “Non sono affatto d’accordo: è stata rilevata una chiara radiazione infrarossa emessa durante il processo, la cui energia è stata misurata con precisione e confrontata con quella in ingresso, verificando che era maggiore. Non ci vedo niente di demenziale.”

        Ciao Hermano, non uso di frequente termini simili (più adatti al tetragono Camillo), ma in questo caso mi sento di usarlo. Quello che la Dmytrieva non ha capito è cos’è un esperimento scientifico.
        Un esperimento, prima di eseguirlo, si progetta. Se il progetto prevede che escano dei mW e escono dei uW, se il progetto prevede che il fenomeno debba esserci con Ar e quasi non esserci con He poi scopri che è il contrario, se il progetto prevede che il fenomeno debba essere molto maggiore se placchi il filtro d’oro e scopri che è molto maggiore se non lo fai, a casa mia significa che non sai progettare un test o che il test ha dimostrato che non ci sono evidenze che si possa utilizzare l’effetto Casimir per estrarre l’energia del vuoto.
        Tralascio di discutere sul metodo calorimetrico adottato (che poteva avere senso se il calore misurato era 100 volte quello spiegabile in via tradizionale, non il doppio o meno).

        Concludere che, siccome i uW (che dovevano essere mW) che escono sono comunque un po’ di più di quelli che entrano (come è ovvio visto che occorre lavoro per obbligare il gas a fluire attraverso i nanopori) e che la cosa non sembra essere spiegabile in maniera classica (in base a supposizioni ridicole: dove ha trovato che si possa ancora utilizzare il numero di Reynolds in condotti di quella dimensione?), allora l’effetto Casimir potrebbe essere una spiegazione, farà rivoltare Galileo nella tomba. Se è convinta di quello che dice progetti un esperimento più risolutore, poi lo pubblichi. Qui mi pare che la gente pubblichi per poter dire di avere 10, 100, 1000 pubblicazioni. Il fatto che non dicano nulla non importa.

  38. Mahler ha detto:

    @Camillo, @Tutti
    Io sono per il rigore a tutti i costi. Ci sono principi dimostrabili con la semplice logica, anche in fisica esistono i teoremi e sono tra le conquiste più robuste.
    Per sfruttare la ZPE, come in molti hanno scritto, occorrerebbe un gradiente tra diverse ZPE. Se dimostrassi che questo gradiente non esistesse da nessuna parte potrei farmi il mio bel rigorosissimo corollario secondo il quale la ZPE è non-sfruttabile e amen. Ma dato che è appurato da sessant’anni che le cavità di Casimir hanno una ZPE diversa dall’ambiente circostante e dato che quindi il gradiente necessario per sfruttare la ZPE esiste in natura, io non me la sentirei in nessun caso di affermare con così tanta convinzione che la ZPE è non-sfruttabile. Semplicemente perché non me lo riesco a dimostrare. Provate a convincermi.
    È una questione formalmente aperta, con la maggior parte dei fisici che sono persuasi che non sia sfruttabile. Ma si tratta di una persuasione appunto, qualcosa che ha lo stesso valore della censura cosmica, ovvero nessun valore scientifico.
    Saluti.

    • Mahler ha detto:

      Per essere ancora più chiari, credo che le conclusioni di Garret Moddel* fotografino bene la posizione più corretta da tenere con la ZPE:

      The fact that these two seemingly separate concepts can be merged into a single formalism suggests that thermal and ZPE fluctuations are fundamentally similar. More rigorously, Planck’s law can be seen as consequence of ZPE, and is “in herited” from it. In more than a century of theory and experimentation we have not been able to extract usable energy from thermal fluctuations, and it might seem that we are destined to find ourselves in a similar situation with attempts to extract usable energy from ZPE.
      There is, however, a distinction that can be drawn between the two cases, which has to do with the nature of the ZPE equilibrium state. The equilibrium ZPE energy density is a function of the local geometry. Two thermal reservoirs at different temperatures that are in contact with each other cannot be in equilibrium; heat will flow from one to the other. Two ZPE reservoirs having different energy densities that are in contact with each other can, however, be in equilibrium. For example, a Casimir cavity can be in direct contact (open at its edges) with the free space surrounding it such that the ZPE density inside and outside the cavity are different without any net flow of energy between the two regions. Furthermore, extracting ZPE from the vacuum does not violate the second law of thermodynamics.
      Our apparent lack of success in extracting energy from the vacuum thus far leads to two possible conclusions. Either fundamental constraints beyond what have been discussed here and the nature of ZPE preclude extraction, or it is feasible and we just need to find a suitable technology.

      Si tratta di un articolo di scarso interesse, ma sulle conclusioni ci prende.
      Saluti.

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Mahler

        sulle conclusioni ci prende.

        Either fundamental constraints beyond what have been discussed here and the nature of ZPE preclude extraction, or it is feasible and we just need to find a suitable technology.

        Non è difficile prenderci; è come dire “se non è maschio è femmina”.
        Se dobbiamo seguire le opinioni di tutti quelli che si occupano di ZPE diventiamo matti nella testa. Credo che un’intera sezione di EA sia dedicata a quell’argomento.
        Non vorrei che il nostro confronto si facesse a colpi di articoli arXiv e di spezzoni di Wikipedia.

        • Mahler ha detto:

          @Camillo

          Se dobbiamo seguire le opinioni di tutti quelli che si occupano di ZPE diventiamo matti nella testa. Credo che un’intera sezione di EA sia dedicata a quell’argomento.
          Non vorrei che il nostro confronto si facesse a colpi di articoli arXiv e di spezzoni di Wikipedia.

          Sono d’accordo sul prendere quanto di più tetragono esista per fare affidamento, ma gli articoli di arXiv possono essere comunque presi come spunti di riflessione, da accompagnare con altro materiale.
          In realtà l’articolo che ho postato qualche spunto lo offre. In particolare esamina le varie proposte di estrazione di energia del vuoto cercando di falsificarle. Nel far questo divide i metodi proposti in tre categorie:
          1. proposte di estrazione non lineare (stile demone di Maxwell),
          2. proposte di estrazione per mezzo di manipolazione meccanica delle cavità di Casimir,
          3. proposte di estrazione per mezzo di meccanismi elettromagnetici passanti per delle cavità di Casimir statiche.
          Tratta insomma l’argomento alla stessa stregua di come si fa col moto perpetuo, dividendo le proposte di estrazione di energia dalla ZPE in diversi tipi a seconda di quale legge violino. E ne esamina anche le relative proposte di brevetto.
          La sua conclusione è che la terza categoria (a partire da pag. 9) non viola nessuna legge (almeno apparentemente), mentre le prime due categorie sì. Ma per far luce sulla terza categoria si appoggia alla SED.
          Come accennavo prima si tratta di un punto di partenza per una discussione, arXiv a quello serve, niente di più.
          Vi ricordo inoltre che un meccanismo di estrazione di energia del vuoto esistente in natura e perfettamente noto è la celeberrima radiazione di Hawking. Lì l’estrazione di ZPE preleva massa dal buco nero. Cosa succederebbe se estraessimo ZPE in uno scaldabagno?
          Saluti.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @mahler

          Estrarre energia dai buchi neri come suggerisce Hawking è affascinante.
          Personalmente chiudo sulla ZPE, che mi interessa poco o nulla. Lascio però aperto il confronto agli appassionati di futuribile.

        • Mahler ha detto:

          P.S. Oltretutto quella che Moddel chiama “terza categoria” sarebbe facilmente verificabile in laboratorio. L’ipotesi è piuttosto sempliciotta: un atomo che entra in una cavità di Casimir restringerebbe l’orbita dell’elettrone emettendo di conseguenza radiazione elettromagnetica utile (sottraendo energia alla ZPE). All’uscita dalla cavità tutto tornerebbe come prima “gratis”. Ci ha scritto pure un brevetto su.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Mahler

      Ma dato che è appurato da sessant’anni che le cavità di Casimir hanno una ZPE diversa dall’ambiente circostante e dato che quindi il gradiente necessario per sfruttare la ZPE esiste in natura, io non me la sentirei in nessun caso di affermare con così tanta convinzione che la ZPE è non-sfruttabile.

      L’energia può diventare lavoro ogni volta che si presenta in gradiente, questa è una certezza.
      Vediamo cosa pensano gli altri amici.
      Aspettiamo soprattutto che ritorni Giancarlo, bello abbronzato, reduce da esaltanti vittorie a bigliardino. Tempo fa scrisse un notevole commento sull’effetto Casimir. Spero che 123star e neutrino non stacchino per intervenute vacanze.
      Pensiamo alla salute, che fa caldo.

    • stefanoquattrini ha detto:

      Lo scambio reversibile di energia con il vuoto è la base della QED, universalmente accettata, fondata sul principio di indeterminazione di Heisemberg DE*DT>h/2pi.
      Ho l’impressione che il gradiente tra le varie ZPE, nel caso esista, lo possa fornire solo la relatività generale. Sembrerebbe l’unico modo plausibile di poter scambiare in un verso l’energia DE con il vuoto che altrimenti risulterebbe in scambio solo reversibile in tempi “infinitesimi”.
      Dilatando DT del processo X con delle accelerazioni di enormi proporzioni, secondo il principio di equivalenza (cosa che ritengo possa avvenire anche nei fenomeni nucleari “recoiless”), in modo simile agli accelleratori di particelle (che aumentano la velocità per dilatare i tempi dell’esperimento), nel sistema di riferimento del “laboratorio”, si può di disporre di tempi sufficientemente lunghi per scambiare la stessa energia DE e forse tali da poter determinare l’irreversibilità del fenomeno di scambio, ovvero dare un verso privilegiato rispetto al classico rimpallo con il vuoto…Non mi stupirebbe la cosa, perchè è proprio il fattore inerziale-gravitazionale, a produrre un verso privilegiato, irreversibile ai fenomeni che secondo ROGER PENROSE ed altri è la base del collasso delle funzioni d’onda quantistiche e quindi della determinazione degli stati stessi e quindi della fisica realizzazione dei processi.

  39. Giancarlo ha detto:

    @Camillo
    Ciao Camillo, ho visto che ogni tanto mi menzioni. Purtroppo (purtroppo?) mi trovo in vacanza e la rete è troppo affollata e il mare troppo bello. Ho appena vinto il torneo di briscola e quello di calcio balilla che noi chiamavamo biliardino (anzi bigliardino). Mi ci è voluto il diploma di maturità classica nel ’69 per togliere la “g”. Ho ricevuto i complimenti per i miei riflessi dai due ragazzotti 18nni che ho battuto in finale con mia moglie. Non hanno pronunciato la frase fatidica per un vecchio.

    Ho passato molto tempo assolato a studiare le carte che mi hai inviato giorni fa. Risultato positivo, è tutta una grossa stupidaggine, ma aspetta che commenti io martedì, non mi togliere il gusto.

    Un saluto a tutti.

  40. mario massa ha detto:

    Mia moglie dice che ciliegie si scrive con la i perchè g è preceduta da vocale, ma che se qui ci scrivono fisici e ingegneri non se ne accorgerà nessuno.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @mario massa

      Mia moglie dice…

      Mogli moderatrici. Immagina che estremisti saremmo se non avessimo le mogli a imporci di darci una calmata.

    • Giancarlo ha detto:

      @mario massa
      Ti puoi prendere una rivincita dicendo che quella regola è andata in pensione da tempo anche se a noi la segnavano errore. Oggi ciliege è tranquillamente accettato da tutti i migliori dizionari.

  41. Marco Cattaneo ha detto:

    Buongiorno,
    ieri sera un lettore mi ha postato sul blog la simpatica brochure in cui pare che Le Scienze sarà sponsor del congresso sulle LENR.
    A prescindere dal fatto che Le Scienze non ha una lira per sponsorizzare nulla, se ce l’avesse sponsorizzerebbe altre iniziative. Perciò pregherei i lettori che minacciano disdette di abbonamento di pensarci due volte e magari farmi sapere chiccazzo è che può aver prodotto quel documento in modo che io possa chiedere gentilmente, prima di far intervenire gli avvocati del gruppo, di rimuovere il nostro logo dalla suddetta.
    Grato per la collaborazione (e per il rinnovo dell’abbonamento 🙂 ) vi auguro una buona serata
    Marco Cattaneo

    • Camillo Franchini ha detto:

      Buongiorno Marco,

      Grazie per il chiarimento che serve a confermare la mia fedeltà alla vostra bella rivista. Abbonamento confermato con entusiasmo. Colgo l’occasione per invitare gli amici del blog a leggere Le Scienze.
      Buon lavoro Marco e buone vacanze, se devono ancora essere consumate.

      • Marco Cattaneo ha detto:

        Grazie Camillo, le vacanze sono un lontano ricordo, ma l’augurio è molto apprezzato.
        Ritornando in argomento, temo che quella brochure (i cui contenuti suonano alquanto bizzarri sin da pagina 2, dove si parla di tutt’altro) sia un mock-up condiviso da qualcuno che ha singolarmente usato il nostro logo senza alcuna autorizzazione per quella operazione (e, dato che le autorizzazioni le do io, lo so bene).
        Quanto alle LENR, e nello specifico alle reazioni piezoqualchecosa, credo di essere stato il primo a parlarne fin dai tempi di una notevolissima intervista di tre pagine di Antonio Socci a Cardone apparsa su Libero. Il che dovrebbe già dissipare ogni dubbio sulla posizione di Le Scienze in materia.
        Grazie ancora dell’ospitalità e buone vacanze a voi
        Marco

    • Darwinista ha detto:

      E mi pareva!
      Fosse stata vera più che disdire l’abbonamento avrei richiesto un TSO della redazione.
      Preso dalla gioia mi sono messo a spolverare la mia amata collezione di Le Scienze

  42. Marco Cattaneo ha detto:

    Peraltro sono sorpreso che nessuno di voi si sia nemmeno preso la briga di verificare il link a cui rimanda la brochure, http://www.lenr.com/, che non appare esattamente essere un sito sulle Low-Energy Nuclear Reactions, ma piuttosto il sito personale di un signore non meglio identificato (almeno dal sottoscritto).

    • Hermano Tobia ha detto:

      @Marco Cattaneo
      Hermano, ho commentato più sotto, in relazione a una nostra sponsorizzazione dell’evento. Chiedendo il vostro aiuto a individuare chi ha realizzato la brochure in oggetto in cui compare il logo di Le Scienze.

      Il sito dove è pubblicata la “brochure” (issuu) consente la pubblicazione di presentazioni e documenti in maniera simile al più noto slideshare. Parrebbe che l’account usato per la pubblicazione faccia riferimento a questa ditta: http://www.tsem.com/ , il cui logo compare anche nell’ultima pagina della brochure stessa.

  43. Marco Cattaneo ha detto:

    Grazie Hermano, avevo visto quelle indicazioni, ma mi sembra davvero tutto tarocco, e direi che è un problema irrilevante relativamente ai temi di cui parlate qui. Ora mi informo su questo documento condiviso con una certa leggerezza dai suoi creatori. Grazie

  44. Marco DL ha detto:

    La TSEM è di Padova, Andrea R. può sicuramente aiutare Cattaneo.

  45. Camillo Franchini ha detto:

    In men che non si dica “Widom” è arrivato a 263 commenti. E’ tempo di cambiare. Proviamo con “Preparata 1”, nella speranza che abbia successo, anche se per la prima volta il post non contiene considerazioni tecnico/scientifiche.

  46. Pingback: Nuovi raduni turistico-scientifici: dalla fusione fredda alla Fenice di Venezia | OggiScienza

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