Cardone 4

Credo che la vicenda dei neutroni che bucano una lastra di acciaio in un esperimento piezo condotto da Cardone meriti un articolo a parte, perché rappresentativa di un comportamento alquanto disinvolto.
Secondo Cardone questa è l’immagine del danno che i neutroni veloci posso arrecare all’impatto su una lamina d’acciaio

acciaio bucato dai neutroni

Il commento è adeguato, Cardone giustamente si meraviglia:

Buchi! L’acciaio si è bucato sulla sua superficie… con dei crateri di tre millimetri di diametro
visibili a occhio nudo. Questi neutroni sfondavano l’acciaio bruciandolo e bucandolo. Un fenomeno
macroscopico a dir poco sorprendente che rendeva ragione della potenza dell’energia del fenomeno
stesso.

Ma Cardone ha fatto la pentola senza coperchio, perché la fatica dell’acciaio e dei materiali strutturali usati per incamiciare gli elementi di combustibile nei reattori veloci si trova ben descritta in un documento pubblicato nel 2008 dal CEA francese (Commissariat à l’Energie Atomique) intitolato
Les combustibles nucléaires, Editions Le Moniteur e si presenta in modo completamente diverso.
Cito da un articolo di Michel Pellettier, Département d’études des combustibles:
Dégâts d’irradiation per les neutrons rapides dans les matériaux de structure.
L’autore fa riferimento a un flusso di neutroni veloci di “quelques 1027 n/m2 s”

Sous l’action des neutrons rapides, les noyaux sont éjectés de leur site d’équilibre et engendrent par collision le déplacement de nombreux noyaux, créant ainsi une cascade de déplacements ; il en résulte des échanges d’atomes entre sites du réseau cristallin mais également la crétion de défauts ponctuels de type paires de Frenkel constituées de lacunes et atomes en position interstitielle en nombre égal.
Les paires de Frenkel créées ne restent pas stables ; des recombinaisons immédiates ou différées se produisent. Les défauts intrinsèques du matériaux (dislocations, joints de grains, porosité) jouent, sur ce point, un rôle important ; interstitiels comme lacunes peuvent s’y éliminer. L’élimination des défauts pontuels sur ce « puits » modifie dans le temps la microstrucure du materiau : evolution du réseau de dislocation, migration des joints de grains. Par ailleurs, ces défauts ponctuels peuvent s’agglomereren amas : la coalescence d’interstitiels crée des boucles de dislocation, tandis que la coalescence de lacunes peut soit conduire à des boucles, soit initier une cavité. Ce dernier processus de germination et croissance des cavités conduit à une augmentation de volume cumulative du matériaux bien supérieure à la valeur de saturation due aux défauts isolés.

Per bassi valori del tasso di combustione le leghe di incamiciamento subiscono una sorta di incrudimento; per tassi di combustione più elevati il materiale gonfia.
L’apparenza esteriore della lega irraggiata non muta nel modo vistoso descritto da Cardone. Si tratta comunque di modificazioni strutturali provocate nel nocciolo di un reattore nucleare veloce, in condizioni un po’ più spinte di quelle che un sonotrodo o una batteria di sonotrodi può offrire.
Caro Cardone, forse c’è stato uno scambio di diapositive o l’esperimento riguardava altro.
Non ci consideri sprovveduti, grazie.

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348 risposte a Cardone 4

  1. Livio Varalta ha detto:

    forse c’è stato uno scambio di diapositive…
    Oppure c’è stato uno scambio di materiali: acciaio, cardone.
    Fate i bravi, la çia Jolanda vi tiene d’occhio…

  2. indopama ha detto:

    @Camillo”

    “Fin dall’inizio questa riduzione di volume di un metallo ottenuta attraverso potentissime onde d’urto mi ha lasciato perplesso. Nell’opera citata la contrazione arriva a due ordini di grandezza; non sarà troppo? In fondo dove sono i testimoni di quegli eventi ultrasegreti? Basta saper scrivere una formula per poter affermare che essa rispetta la realtà?”
    questa e’ un’ottima osservazione. ci vuole la prova della misura. come fare se e’ una contrazione temporanea e poi parte la reazione a catena?

    la foto del neutrone che ha fatto il buco nel ferro non e’ degna di chiamarsi foto.

    • Camillo Franchini ha detto:

      Indopama

      la foto del neutrone che ha fatto il buco nel ferro non e’ degna di chiamarsi foto.

      Ha notato a chi si rivolge di solito Cardone? Il pubblico è quasi sempre rappresentato da notabili locali, accuratamente accarezzati secondo pelo.
      Quella foto è un insulto non solo alla scienza, ma anche al buon senso. Forse Cardone dovrebbe modificare la composizione del suo team: maggioranza luterana, minoranza cattolica, qualche spruzzata talebana.
      Pensi che Crdn avrebbe dovuto affiancare Crpntr all’INRIM. C’è voluta una rivolta di popolo per impedirlo.
      Livio, è dura. Siamo insieme dai tempi eroici di Query on line e non abbiamo fatto molti progressi.

      • Livio Varalta ha detto:

        @Camillo,
        Livio, è dura. Siamo insieme dai tempi eroici di Query on line e non abbiamo fatto molti progressi.
        Qualcosa abbiamo fatto, avendo tempo e coraggio si poteva fare di meglio.
        Non illudiamoci di arrivare alla vittoria finale, meglio smettere subito se abbiamo questa illusione.
        Fra vent’anni, e poi altri 20, ecc, ci saranno sempre passeri, misteri, “visitati dagli alieni”, cartoni, carpentieri, fisici fantasiosi, mondaini, ecc, ecc. L’augurio per l’Umanità è che ci siano sempre Chimici Tetragoni, Fisici che sanno far di conto, Ingegneri che correggano i compiti ai fisici fantasiosi, allegri Matematici che lisciano le piume ai passeri e denudano magucci, Oche che starnazzano per salvare la Cittadella, ecc, e qualche Perito…

        Ps
        Quelli che ho dimenticato si ritengano non dimenticati, devo andare al lavoro…
        Non vi leggerò fino a domani sera, porto il PC dal meccanico.

  3. Camillo Franchini ha detto:

    @Giancarlo

    Per gli appassionati di storia Heisemberg e l’uranio tedesco

    Interessante segnalazione, grazie.
    In quel testo è segnalato il test di Ohrdruf?

    Molto interessante è anche “Il Club dell’uranio di Hitler” di Jeremy Bernstein.
    Buona domenica

  4. Camillo Franchini ha detto:

    @Peralta, Giancarlo

    Ci sono cascato come un pero:

    La cosiddetta atomica nazista o meglio bomba nazista è una teoria esposta dallo storico berlinese Rainer Karlsch nel marzo 2005 nel saggio Hitlers Bombe

    Ecco perché mi puzzava la faccenda della super contrazione de combustibile nucleare; si trattava di una delle innumerevoli teorie sull’atomica di Hitler. Ormai ce l’ho e me la tengo.
    Resettare tutto per favore. La verità è quelle contenuta nel libro di Jeremy Brernstein, molto più modesta. Si misero tutti nel vicolo cieco del reattore ad acqua pesante.
    Rainer Karlsch è uno storico, non un tecnico.

    • Valerio Peralta ha detto:

      @ Camillo,

      Mi scusi, sulla questione dell’Atomica mi sono un po’ perso. Mi sembra che i fatti accertati siano:
      1) Il sistema a due masse subcritiche funziona solo per la miscela di 25 e 28;
      2) Per 49 e fat man, ci sono due soluzioni, il collasso di un guscio cavo, come proposto dal suo testo, o l’onda d’urto sferica su un core solido, come proposto dal documento di Marco DL. I calcoletti miei e di FermiGas sembrano non escludere la seconda ipotesi;

      Poi c’è la questione dei tedeschi. Se cercavano di far raggiungere la criticità alla miscela NATURALE di 28-25, con onde d’urto, direi che erano senza speranze. Ho tralasciato qualcosa?

      Saluti

      • Camillo Franchini ha detto:

        Valerio

        Ho tralasciato qualcosa?

        Sbollita l’infatuazione per l’aumento di densità del materiale fissile, ritorno ai miei libri.
        Mantenendo costante il numero di nuclidi fissili, a un aumento di densità corrisponde una diminuzione di volume, cioè a un aumento del rapporto superficie/volume della massa critica, il che comporta un’uscita automatica dalla criticità.
        A che serve comprimere? Paradossalmente sarebbe più utile una dilatazione isotropa.
        Non concludo qui; siccome le mie affermazioni sono contro molta letteratura fornita da Marco, mi riservo di approfondire. E’ solo per offrire materia su cui riflettere.
        Saluti

      • FermiGas ha detto:

        Bisogna però dire che, nel discorso sulla compressione del Pu ad alta pressione, abbiamo trascurato il fatto che l’aumento di temperatura va nel verso opposto, cioè tende a far aumentare il volume (K è definito a T=cost). Poi, per quanto riguarda Fat Man, si sta anche trascurando l’influenza che hanno sulla criticità il riflettore di neutroni e il tampone.

  5. Mario Massa ha detto:

    @Giancarlo
    “solo Mario Massa è rimasto senza”

    Giancarlo,
    vorrei chiarire che parlando con Francesco Celani non gli ho mai chiesto quel filo. Come ho detto tante volte non credo nelle repliche fuori dal laboratorio dell’inventore: hanno significato solo in caso di esito positivo, ma dal momento che ritengo altamente probabile che anche nel caso di Celani si tratti di errore di misura, se gli chiedessi un filo andrei contro le mie stesse idee.

    Quello che ho discusso con lui è l’opportunità di realizzare una cella differente finalizzata alla sola misura calorimetrica che mantenga i requisiti che lui ritiene necessari per il buon funzionamento del filo. Realizzerei e testerei in bianco tale cella e poi gliela invierei perché sia lui a fare il test nel suo laboratorio: Celani non è Rossi, per cui mi fiderei delle sue misurazioni. Sarebbe esattamente ciò che feci con Focardi.

    Credo che abbia vincoli con i suoi finanziatori, ma non escludo che in tempi ragionevoli questa misura si possa arrivare a fare dal momento che era concettualmente d’accordo con la proposta.

    • Camillo Franchini ha detto:

      Mario

      Celani non è Rossi, per cui mi fiderei delle sue misurazioni. Sarebbe esattamente ciò che feci con Focardi.

      Non mi sembra un modo corretto di ragionare. Perché Rossi dovrebbe essere più o meno serio di Celani o di Focardi? In queste cose la fiducia non c’entra. C’entrano solo i protocolli e la strumentazione.
      Non te la senti di spendere una parola sul fatto che Celani ha affidato dei test sulla costantana a dei soci dell’ISCMNS; quindi suppongo che tu consideri normale quel comportamento. Per me non lo è affatto, perché manca la terzietà.
      Mi piacerebbe sapere cosa ne pensano gli altri amici del blog.
      Per me è un’enormità, una colossale presa per i fondelli. Come si fa a non capirlo. Affidare la costantana a Mastromatteo è come affidare un agnello al lupo: si sa a priori come va a finire o come può andare a finire. E’ una scelta addirittura offensiva.
      Saluti

      • Mario Massa ha detto:

        @Camillo

        Scusa Camillo ma forse non mi sono spiegato bene. Ho fiducia nell’onestà intellettuale di Francesco Celani, per cui mi aspetto che una sua misura utilizzante uno strumento idoneo darà risultato negativo. A questo punto il risultato negativo l’avrà ottenuto con le sue mani e dovrà essere lui a trovare una spiegazione plausibile o a dover ammettere che le prime misure termometriche dovevano contenere un errore nascosto (quello indicato da Ascoli65 o da me o qualcosa d’altro).

        Evidentemente se il risultato fosse positivo gli chiederei di poter assistere, ma sono certo che in quel caso sarebbe lui stesso a invitarmi.

        Il caso Rossi è diverso perché sono pressoché convinto che si tratti non di errori ma di pazzia o malafede e tanti video e dichiarazioni sono lì a sostenere questa tesi.

        Aver dato il filo a Mastromatteo è normale: chiami amici per le prime verifiche. Ora dovrebbe farlo provare a enti fuori dal giro FF (ammesso che qualcuno glielo chieda).

        Penso che se non lo farà sarà per paura di boicottaggio: cosa comprensibile, anche se su questa cosa i FF ci marciano da 23 anni e prima o poi dovranno rendersi conto che una evidenza scientifica se vera non si può boicottare in eterno.

        • Camillo Franchini ha detto:

          Mario

          Aver dato il filo a Mastromatteo è normale: chiami amici per le prime verifiche. Ora dovrebbe farlo provare a enti fuori dal giro FF .

          Le prime verifiche le fa lui, non servono amici che magari impiegano mezzo anno per dare importanze alle misure che fanno. A furia di microsteps Celani è arrivato a farsi prolungare l’impegno in ff per un quarto di secolo, con le spese astronomiche messe in evidenza da Ascoli65.
          (ammesso che qualcuno glielo chieda)
          Dove trovi chi si vuole compromettere in una simili verifica. Certamente nessuna università. Cosa resta allora, l’ENEL?
          E’ Celani che dovrebbe adoperarsi per farsi riconoscere quello che fa. Il primo passo dovrebbe essere di scrivere un bell’articolo e sottoporlo a una rivista del settore. Non si capisce perché si debba autorizzare Celani a seguire vie speciali. E’ un ricercatore standard? Si comporti da ricercatore standard senza tante manfrine.

          Penso che se non lo farà sarà per paura di boicottaggi

          Chi pensa a boicottare una ricerca seria? Magari gli rubano l’idea, che è cosa diversa.
          Secondo me non cerca conforto fuori dal suo ambiente protetto, perché sa di non poterci contare e desidera mostrarsi ancora come l’uomo il cui work is in progress. Finora l’ha sfangata, gli piacerebbe durasse. Durerà, se la Direzione INFN non prova imbarazzo per gli investimenti in ff durati 24 anni.
          Se posso fare un pronostico, credo che non assisterai mai a un esperimento di Celani. Conosco il mio uomo da troppi anni per avere dei dubbi.

  6. Valerio Peralta ha detto:

    @Tutti,

    Imperdibile tra i 22pazzi, il post di Mistero sul premio Talent Gold a Keshe! I Carabinieri che scortano il benefattore dell’umanità….

    Buona domenica

    • gabrichan ha detto:

      @Valerio, io per curiosità ci sono andato oggi al convegno a Montichiari, si i carabinieri ci sono ma credo per questioni di sicurezza e di ordine pubblico.

      @Oca Sapiens

      Cardone 3

      non mi ha più risposto….

      • Camillo Franchini ha detto:

        gabrichan

        io per curiosità ci sono andato oggi al convegno a Montichiari

        A imitazione di Daniele, si è formata una moderna compagnia di clerici vagantes, che si spostano come stormi di stornelli da un convegno all’altro a fare da garrula claque alle manifestazioni ff. E’ un bel vedere. Il sostegno popolare è tutto.

        • gabrichan ha detto:

          Camillo, sono una persona curiosa, non credo sia un male, sono andato come detto per curiosità e per cercare di capire di cosa si parlava, sinceramente me ne sono andato con più dubbi che certezze, a me sembra che parli tanto ma che non non dica nulla di nuovo, la cosa che mi ha fatto più inc@zz@re è stato il dare speranze di guarigione, usando metodi alternativi e per niente certi a persone disperate, e già questo mi ha fatto pensare che non ci sia nulla di buono.
          PS. non si parlava di FF.

        • mW ha detto:

          Anche secondo me non c’è nulla di male ad essere curiosi.
          L’importante è curiosare dappertutto.
          Gabrichan è così tanto curioso che è arrivato a curiosare pure qua.
          Complimenti a Gabrichan!

        • gabrichan ha detto:

          mW, grazie per i complimenti 🙂

      • oca sapiens ha detto:

        @gabrichan
        I risultati che citavo spiegavano perché quelli di Kervran erano sbagliati, per il resto le sue trasmutazioni erano già smentite in natura.

      • Valerio Peralta ha detto:

        @gabrichan,

        Non sono scettico sulla presenza o meno dei carabinieri.
        L’immagine però mi sembrava evocativa di un possibile exitus finale della vicenda…
        Sono solo eccessivamente cattivo.

        Saluti

  7. sandro75k ha detto:

    @Camillo

    posso chiderLe gentilmente a cosa dobbiamo/possiamo imputare quei “buchi”?

    • mW ha detto:

      @Sandro75K
      mi sembra di avere capito solo che neutroni ben più “inferociti” non fanno quei buchi.

      @Franchini:
      istintivamente, l’idea di ridurre di due ordini di grandezza il volume di un metallo allo stato solido usando una pressione, mi sembra semplicemente un errore di stampa.

      • sandro75k ha detto:

        mW

        Sì, quello l’ho letto pure io… è per quello che volevo sapere a cosa sono dovuti!

        • mW ha detto:

          @S75K
          mi dispiace, a me viene in mente solo la grandine.

        • Camillo Franchini ha detto:

          Sandro

          davvero non sa come si possono provocare quei danni a una lamina d’acciaio? La bandisco immediatamente.

        • sandro75k ha detto:

          Sono stato fra i primi a dire che tali danni sono provocati da ultrasuoni…

        • Camillo Franchini ha detto:

          Sandro,

          Gli ultrasuoni non possono compiere danni localizzati così evidenti; lasci che glielo dica uno che li ha usati, belli forti anche.
          In ogni caso a noi interessa la versione Cardone, non la Sua.
          Cerchi ancora e vedrà che riesce a trovare che cosa può avere provocato quei danni.
          Ma non è importante; importante è quello che scrive Cardone, non quello che pensa Lei.

        • sandro75k ha detto:

          @Camillo

          Mi banni pure ma io a questo punto non lo so davvero da cosa dipendano quei danni…

        • Camillo Franchini ha detto:

          Sandro

          io a questo punto non lo so davvero da cosa dipendano quei danni…

          Nemmeno io. Chiediamolo a Crdn in confidenza. Siccome nessuno, nemmeno il fido Daniele, crede che sia colpa dei neutroni, ci può raccontare come ha fatto a bucare quella povera lastra. A questo punto cosa ci rimette, sarebbe una cosa carina.

      • Camillo Franchini ha detto:

        mW

        istintivamente, l’idea di ridurre di due ordini di grandezza il volume di un metallo allo stato solido usando una pressione, mi sembra semplicemente un errore di stampa.

        Proprio per questo ho citato l’originale.
        Sono completamente d’accordo. Mi disturba perfino una riduzione a metà. Però aspettiamo cosa dicono gli altri ingegneri. Cosa dicono il manuale Colombo o il Perry, signori ingegneri?

        • mW ha detto:

          Buongiorno Franchini,
          credo che il Colombo non ne parli, perchè è come se vi fosse esplicitamente riportato che certe cose sono impossibili oppure praticamente inutili. Però, per fare un esempio, credo che per ridurre dell’1% il volume dell’acciaio, siano necessari 160/100=1,6GPa, circa 16.000 volte la pressione atmosferica.
          http://it.wikipedia.org/wiki/Modulo_di_comprimibilit%C3%A0#Modulo_di_compressibilit.C3.A0_per_alcuni_materiali
          Insomma si parla di pressioni notevoli gia per piccole variazioni di volume. Inoltre credo che per queste piccole variazioni ci si possa appellare ala linearità della compressione rispetto alla pressione. Il lavoro che compio, mi sembra tutto sommato modesto.
          Ma se pretendo di comprimere un solido come comprimo un gas, il femomeno diventa addirittura termodinamico e qui mi fermo prima che mi straccino il diploma di perito.

        • FermiGas ha detto:

          mW scrive:
          credo che il Colombo non ne parli, perché è come se vi fosse esplicitamente riportato che certe cose sono impossibili oppure praticamente inutili.

          Infatti, viste le pressioni in gioco (centinaia di GPa), mi pare più materia per geologi e meno per ingegneri. Mi sembra che a quelle pressioni siano più adatte equazioni di stato come quella di Murnaghan, Birch-Murnaghan o di Vinet. Certamente, considerare K costante e indipendente dalla pressione in quelle condizioni mi pare inadeguato.
          Infatti, il primo calcoletto che ho fatto riguardo l’aumento di densità del Pu considerava K cost e, di conseguenza, mi ha dato un risultato circa triplo rispetto all’impiego di un’eq. di stato più precisa. Bisogna comunque ricordare che, in tutto questo discorso, non si sta tenendo conto del contributo dovuto alla temperatura.

        • Camillo Franchini ha detto:

          Fermigas, Peralta, Marco

          ho trovato altro materiale su cui riflettere.

          The reason for this is that compressing the fissionable material, that is, increasing its density increases the rate of production of neutrons by fission relative to the rate of loss by escape. The surface area (or neutron escape area) is decreased, while the mass (upon which the rate of propagation of fission depends) remains constant. A self-sustaining chain reaction may then become possible with the same mass that was subcritical in the uncompressed state.

          Modern Nuclear Chemistry – Loveland, Morissey

          Questa mattina avevo sbagliato considerando il rapporto superficie/volume della sfera fissile. Si deve solo considerare la neutron escape area a parità di massa.
          Saluti

        • Camillo Franchini ha detto:

          FermiGas

          Infatti, viste le pressioni in gioco (centinaia di GPa), mi pare più materia per geologi e meno per ingegneri

          Infatti ho citato il mitico Manuale Colombo solo per gioco. Forse non serve nemmeno il Perry.

      • FermiGas ha detto:

        Camillo Franchini scrive:
        Mi disturba perfino una riduzione a metà.

        Eppure, nel campo della fusione a confinamento inerziale, si parla di ben più alti incrementi di densità. Su un testo già citato in questo blog (S. Atzeni, The Physics of Inertial Fusion) al ¶ 2.6.3 leggo che per ottenere un sufficiente burn-up la densità della miscela DT solida dev’esser aumentata di un fattore circa 1000.

        • mW ha detto:

          @FG,
          interessante. In quel caso quali sono le pressioni necessarie?
          Come si ottengono?

        • FermiGas ha detto:

          Le elevate pressioni si ottengono mediante brevi impulsi laser (o di fasci di ioni) ad alta energia. Tieni conto che al NIF ( http://en.wikipedia.org/wiki/National_Ignition_Facility ) sono riusciti a generare impulsi laser da 500 TW che, applicati a una sfera di combustibile DT del diametro di 2 mm, si traducono in una stima della pressione di radiazione di (500 TW / 10 mm^2) / c = 170 GPa circa. Tuttavia, non si sono ancora raggiunte le condizioni per il “guadagno energetico”.

  8. Giancarlo ha detto:

    @Camillo
    Sono arrivato tardi (seguire questo blog ormai è un vero e proprio lavoro). Se a qualcuno interessasse ancora, il bulk modulus (K) per l’uranio è 100 GPa e visto come è bello tondo immagino sia un valore approssimato. K è una grandezza termodinamica e questo farà felice Camillo. Per cui si può parlare di K a temperatura costante, ad entropia costante, etc.
    Ci potremmo divertire a calcolare l’energia necessaria per comprimere la densità di un fattore 2 di un cubo di uranio da 1 kg, ma lo ritengo un esercizio inutile, anche perché K si mantiene costante solo per variazioni minime di volume e nessuno ha mai misurato la sua dipendenza dalla pressione. E’ meglio seguire i modelli indicati da FermiGas.

    • mW ha detto:

      @Giancarlo
      1_beh, sarà approssimato ma come ordine di grandezza è tranquillizzante, se per l’acciaio è 160. A orecchio…..
      1_C’è il fatto che per risolvere l’integrale PdV oltre che conoscere l’equazione di stato dovrei anche conoscere il processo. Se è molto rapido è adiabatico, ma se devo dire la verità questo vale per i motori a scoppio, qui non sò…
      Per questo ho detto che diventava un fatto termodinamico.
      2_Poi, c’è una cosa più semplice: se K fosse costante, applicando una pressione pari a K, ridurrei il volume a zero.
      Quindi si può ragionare con una costante solo per piccole compressioni relative.

  9. Ascoli65 ha detto:

    @Sylvie
    Nel post precedente hai scritto:
    tutti i rapporti, quelli di UniBo a parte, si lamentavano delle misure “ictu oculi” – per dirla con Galantini – e degli strumenti inadatti, se ricordo bene. Il filo canarino è più ridicolo del generatore rimasto acceso, ma non capisco perché è più sospetto.
    E’ una frase che condensa, ma pure mischia, l’intero 2011 della FF bolognese. Infatti Galantini è personaggio presente nel primo appuntamento, quello del 14 gennaio, mentre il generatore rimasto acceso si riferisce probabilmente all’ultimo test, quello del 28 ottobre con l’impianto da 1 MW (nominali). Le misure ad occhio dello stato di secchezza del vapore si riferiscono invece a qualcun altro della decina di test intermedi.

    Le valutazioni sulla sonda fantasma riguardano però solo il primo evento, quello del 14 gennaio 2011. Una data fondamentale per il coinvolgimento del DF nell’impresa. Ogni futuro resoconto sulla FF bolognese partirà citando quella data. Se si capisce bene ciò che è avvenuto quel giorno, si è sulla buona strada per capire ciò che è accaduto prima e dopo.

    Il colore giallo del filo che penzola dalla sonda non è l’aspetto fondamentale (anche se è importante pure quello). Ciò che conta è che la sonda con il filo giallo misurava solo la temperatura e quindi non poteva dare indicazioni sul titolo del vapore. Nel report calorimetrico emesso da UniBo a seguito di quel test si fa intendere che il guadagno è stato di ben 12 volte. Questo guadagno è il frutto di due dati controversi, quello della portata dell’acqua (che con ogni probabilità è stata sovrastimata di due volte e mezzo) e quello per l’appunto della condizione di secchezza del vapore, che comporta un contenuto di calore del vapore 6 volte maggiore di quello dell’acqua bollente. Ma questa condizione di secchezza è basata sulla presunta misura fornita dal fantomatico strumento Delta Ohm.

    Il problema, cara Sylvie, è che è impossibile conciliare la competenza della dozzina di ricercatori lì presenti con l’inconsapevolezza del fatto che lo strumento che tutti hanno avuto davanti agli occhi per almeno qualche minuto non consentiva di stabilire il titolo del vapore in cambiamento di fase. Il giallo del filo, e soprattutto della spina, è caratteristico di quel tipo di misure, compare in decine di foto e di inquadrature dei filmati di quella serata. Se la cosa può essere sfuggita lì per lì, non è possibile pensare che quei pochi fortunati che hanno assistito all’evento più importante della storia della scienza, e che tra l’altro si dichiarano più o meno tutti degli sperimentali, non abbiano rivisto i filmati e non abbiano riflettuto su quelle misure calorimetriche e sugli strumenti utilizzati. Nessuno di loro però ha reso pubblico questo particolare fondamentale. Anzi dopo qualche mese la maggioranza del consiglio del DF ha deliberato l’accordo biennale di ricerca sulla base di quei risultati infondati. A tuttoggi il DF non si è ancora espresso sull’attendibilità dei risultati calorimetrici di quella dimostrazione.

    E’ chiaro ora perché quella sonda, con il suo bravo filo giallo, è più che sospetta? Non si riesce a capire perché fosse lì, al posto di quella dichiarata nel report, se non pensando di aver a che fare con la più incredibile burla nella storia della scienza. Una specie di spettacolo di illusionismo collettivo avvenuto sotto gli occhi di una dozzina di ricercatori esperti e centinaia di migliaia (a dir poco) di ignari utenti del web. La domanda che ci si pone, e la cui risposta sarebbe il vero scoop, è come tutto ciò sia potuto accadere. Che ruolo avrebbe giocato il DF? Chi dovevano essere i destinatari della burla?

    PS: Siamo OT – se Camillo vuole darvi la mia mail,o darmi le vostre, magari ne discutiamo tra noi.
    Questo blog ha preso il via proprio a seguito della vicenda della FF bolognese, a partire dal test di cui sopra. Non credo possa essere considerata OT. Spero che Camillo gradirà se continuiamo il dialogo in chiaro su queste pagine. Comunque, se ne hai bisogno, lo autorizzo ad inviarti il mio indirizzo.

    • Camillo Franchini ha detto:

      Ascoli

      Come al solito descrivi una situazione con chiarezza esemplare.
      Con te sono d’accordo su tutto, tranne che sulla parola “burla”. E’ difficile capire come si siano concentrate tante incompetenze nel DF di UniBO; perché Capiluppi abbia risposto in modo stizzito, minacciando querele, alle prime osservazioni su Query on Line; perché abbiano concesso interviste fusioniste per mesi, su carta, via video e radio.
      Non si tratta di una “burla”, con il tizio che alla fine esce e strilla “siete a scherzi a parte”. Si tratta di un buco di conoscenza grande come una casa che coinvolge un intero dipartimento.
      Abbiamo scoperto che anche PoliTO non scherza in quanto a bubbole scientifiche; poi c’è l’INFN che foraggia generosamente ricerche sulla ff per un quarto di secolo. L’ignoranza nucleare è sempre più diffusa.
      Probabilmente le conoscenze sulle reazioni nucleari sono cadute a picco con la morte del nucleare duro. Negli anni 70 c’erano centri di conoscenza nucleare nei posti più impensati, per esempio a Saluggia, dove FIAT e Montecatini avevano messo in piedi la SORIN, gestita da esperti nucleari di prima grandezza.
      Per quanto riguarda la mia materia, so che molti Istituti Universitari di Chimica Nucleare e Radiochimica sono stati soppressi. Ecco perché l’ignoranza dilaga, sostituita da una forte presunzione di “sapere” per vie non accademiche. Probabilmente Bianchini è solo un fisico sanitario che controlla i medici dell’ospedale; però è stato promosso esperto nucleare sul campo. Chissà quanti sono quelli che si sono promossi nucleari dopo l’uscita di F&P. Qualcuno si meraviglia del semplicismo di Mondaini, ma chissà quanti sono come lui.
      Questo spiega la viscosità, la difficoltà con cui le conoscenze si diffondono. E’ perfino difficile far capire a un ingegnere come Crpntr che tutte le sue equazioni violano il principio di conservazione dell’energia; che qualsiasi reazione nucleare che coinvolga il ferro può essere solo endoergica; che il nucleo di ferro può essere disintegrato solo per collisione con una particella che abbia la sua dimensione ed energia adeguata. Non basta nemmeno, perché molte collisioni possono riusultare inefficaci, rimanere urti elastici.
      Forse solo ora Crpntr capisce che è meglio sottrarsi ai riflettori, sacrificando lo sfortunato Manuello.
      Ciao, buona giornata.

      • Cimpy ha detto:

        Con te sono d’accordo su tutto, tranne che sulla parola “burla”.

        Anche da quassù, sugli spalti, tanto “burla” non sembra – non c’è un Modigliani da imitare, non c’è (solo) un vecchio professore e qualche critico da prendere per i fondelli e – soprattutto – mancano 4 o 5 studenti fiorentini all’appello. Al loro posto abbiamo ricercatori e professori – gente seria e preparata. Abbiamo video, conferenze e report. Ma se da un lato alla fine abbiamo fogli excel che riassumono anni di ricerca di fusioni sulla parola, dall’altro non abbiamo una concentrazione di questi eventi per il primo aprile di ogni anno, e anzi si avanzano richieste di finanziamenti.
        A questo proposito, mi pareva tra le righe di aver capito che l’uscita pubblica di alcuni personaggi coincidesse con la decisione (o almeno con la previsone di tale decisione da parte di chi in quell’università ci vive) di tagliare i fondi alla FF in quel di Bologna, e quindi (illazione mia) m’è venuto da pensare che siccome un (magro? Ma quanto magro?) rubinetto s’andava a chiudere, qualcuno avesse tentato di mostrare per altri canali che valesse la pena tenerlo aperto. Anche a costo d’inventarsi degli show truccati.

    • Cimpy ha detto:

      Spero che Camillo gradirà se continuiamo il dialogo in chiaro su queste pagine. Comunque, se ne hai bisogno, lo autorizzo ad inviarti il mio indirizzo.

      Poi però, se continui il discorso su altri canali, si fa un’alzata di mano per aggiungere un po’ di indirizzi in CC. E io rivendico il primo posto, perchè per capire le cose a volte non serve (o non basta) studiare, ma serve quella

      chiarezza esemplare

      che rende in grado di seguire nella giusta prospettiva anche chi, come me, tante conoscenze tecniche non le ha….

      • mW ha detto:

        Ho una sola cosa da aggiungere alla chiarezza esemplare di Ascoli che ho avuto l’onore di essere tra i primi ad apprezzare. Lo cito:

        “Il problema, cara Sylvie, è che è impossibile conciliare la competenza della dozzina di ricercatori lì presenti con l’inconsapevolezza del fatto che lo strumento che tutti hanno avuto davanti agli occhi per almeno qualche minuto non consentiva di stabilire il titolo del vapore in cambiamento di fase.”

        Esatto: il fantomatico strumento Delta-Ohm dichiarato, misura il titolo del vapore esattamente come una sveglia.

        Una dozzina di fisici sperimentali del DF misura il titolo del vapore con una sveglia.

        • mW ha detto:

          Sintesi estrema da titolo di giornale:
          “Una dozzina di ricercatori del DF misura il titolo del vapore con una sveglia.
          Ma poi si scopre che era un calzascarpe.”
          mW

        • Cimpy ha detto:

          Mi garba, mW. Aggiunegeri anche che, interrogati sul fatto, si sono avvalisi della facoltà di non rispondere.

        • mW ha detto:

          Forse si può fare di meglio (Franchini cancelli pure tutto se vuole)
          “Misurano il titolo del vapore con una sveglia.
          Ma poi si scopre che era un calzascarpe”

        • Ascoli65 ha detto:

          @Mw e Cimpy,
          Titolo ed occhiello fantastici. Una sintesi perfetta.
          (Sostituirei però “titolo del vapore” con il più intutivo “qualità del vapore”, sorvolando sull’inglesismo.)

        • mW ha detto:

          altro tentativo:
          “Misurano il vapore con una sveglia. Ma era un calzascarpe”
          Il DF si avvale della facoltà di non rispondere.

    • oca sapiens ha detto:

      @Ascoli65
      tutto chiaro, grazie – non avevo collegato il contratto con UniBo alla dimostrazione di (in)competenza del 14 gennaio.
      Entro domani metto un sunto dall’oca, se scrivo stupidate avvisami lì – per il 2° anniversario, penso di farne un articolo su Oggi scienza o altrove.

  10. Marco DL ha detto:

    @Camillo
    Hai accesso agli articoli di Nature? Questo potrebbe interessarti
    http://www.nature.com/nature/journal/v253/n5492/abs/253525a0.html
    In generale, se cerci per “microfission” trovi tonnellate di materiale blasonato sulla compressione di materiale fissile solido. E’ veramente un dato di fatto che le onde d’urto possano comprimere pesantemente (10 volte?) il volume di materiale solido.
    Anche questo articolo (già da me indicato) http://www.nuclearnonproliferation.org/Compressibility%20and%20the%20Minimum%20Amount%20of%20Fissile%20Material.pdf è molto chiaro ma poco blasonato. Se però guardi la bibliografia alla fine trovi quello che cerchi.
    Ciao
    Marco

    • Camillo Franchini ha detto:

      Marco

      E’ veramente un dato di fatto che le onde d’urto possano comprimere pesantemente (10 volte?) il volume di materiale solido.

      Il blasonatissimo Loveland – Morissey mi ha tolto ogni dubbio; la tecnica di compressione di materiale fissile compatto è praticata.
      Ti ringrazio per avere insistito. Se le cose stavano come sostenevi tu avrei dovuto trovare conferma per via indipendente. E così è andata. Se un argomento si trova in banca dati si può stare tranquilli.
      Ora ti chiedo: la contrazione può arrivare a una riduzione di volume di 100 volte, come sostengono Karlsch – Petermann?
      Ciao
      Camillo

      • Valerio Peralta ha detto:

        @Camillo ed a tutto il club 49,

        Leggo dal monumentale: “Physics of Shock Waves and High-Temperature Hydrodynamic Phenomena”, Zel’dovich and Raizer, pag. 686 del cap. “Shock wave in solids”

        “Soviet scientists were particularly successful in this direction, having succeeded in obtaining record pressures of five million atmospheres (…). For the first time in the history of mankind a solid body was compressed by a factor of 2 or more; until then such a dense medium could be “encountered” only in the central regions of the earth and other cosmic bodies”

        Non riporto per brevità le pagine seguenti, che sono comunque interessantissime. Gli autori citano lavori sperimentali poi fanno considerazioni teoriche sulla condizione degli atomi nelle onde di shock.
        Bisogna tener conto del fatto che la compressione riguarda sempre un guscio di materiale abbastanza sottile che costituisce l’onda di shock e che si propaga verso il nucleo della sfera. Se il materiale è fissile, i fenomeni sono complicati dai bilanci energetici della contestuale onda di detonazione nucleare.

        Saluti

        • Camillo Franchini ha detto:

          Valerio

          a factor of 2 or more

          Un fattore 2 o più è ragionevole e ormai incontestabile, dopo le ricerche puntuali che avete fatto tu e Marco. Contestabile è il fattore 100 di Karlsch – Petermann. Si tratta di contrazioni da stelle di neutroni!
          Disponete di una quantità di materiale pregiato, complimenti.
          Saluti

        • Valerio Peralta ha detto:

          @Camillo,

          I grafici dello Zel’dovich-Raizer, anche nelle estrapolazioni teoriche, si fermano a fattori di compressione di 11! Mi spiace.

          Saluti

        • Valerio Peralta ha detto:

          P.S. Non viene citato il lavoro di Diebner.

        • mW ha detto:

          Complimenti!
          Non pensavo si potesse arrivare a tanto.
          500 GPa!

        • FermiGas ha detto:

          Camillo Franchini scrive:
          Contestabile è il fattore 100 di Karlsch – Petermann. Si tratta di contrazioni da stelle di neutroni!

          In realtà, si pensa che la struttura di una stella di neutroni sia la seguente
          http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/9/9e/Neutron_star_cross_section.svg
          sostanzialmente in linea con quanto studiai. ρ0 è la densità della materia nucleare, dell’ordine cioè di 1E14 g/cm^3. In altre parole, siamo ben oltre le 100 volte la densità dell’osmio (22,59 g/cm^3) o anche di quella prevista per l’hassio (41 g/cm^3).

        • Camillo Franchini ha detto:

          FermiGas

          In altre parole, siamo ben oltre le 100 volte la densità dell’osmio

          Sì lo so, era solo per mettere in evidenza l’enormità di un fattore di riduzione del volume di cento volte.

  11. Camillo Franchini ha detto:

    @Marco,

    Karlsch e Petermann scrivono:

    Noch im Maerz 1945 sollen in Thueringen von einer Gruppe um Kurt Diebner und Walther Gerlach zwei kleine Nuklearversuche unternommen worden sein

    Nel marzo 1945 pare siano stati effettuati due test nucleari da un gruppo guidato da Diebner e Gerlach.

    Qualcuno sa da altra fonte se è vero? Il test sarebbe avvenuto a Ohrdruf.

    • Marco DL ha detto:

      Da http://en.wikipedia.org/wiki/German_nuclear_energy_project
      “A book by Rainer Karlsch, Hitlers Bombe, published in 2005, alleged that Diebner’s team conducted the first successful nuclear weapon test of some type (employing hollow charges for ignition) of nuclear-related device in Ohrdruf, Thuringia on 4 March 1945.[107] However, Karlsch has been criticized for displaying “a catastrophic lack of understanding of physics” by physicist Michael Schaaf, who is himself the author of an earlier book about Nazi atomic research, while Karlsch himself has acknowledged that he lacked absolute proof for the claims made in his book”
      “A similar project was described in David Irving’s 1967 book The Virus House, where it was claimed that some of Diebner’s researchers had unsuccessfully attempted to produce fusion using conventional explosives and heavy paraffin as a deuterium carrier. Irving also describes a further experiment in 1943 carried out by Trinks and Sachsse, which used a hollow sphere of silver filled with deuterium, imploded by conventional explosives. Again it was unsuccessful, no trace of radioactivity being produced.[109]

      Ritengo molto probabile che Diebner abbia provato a innescare la fusione in un nucleo di deuterio (paraffina pesante) focalizzando l’onda d’urto di una carica sferica cava.
      Ci hanno provato, non ci sono riusciti. Nulla di eccezionale.

      Secondo me Cardone è rimasto molto affascinato da questi racconti e dai suoi protagonisti messi alla gogna dalla storia che lui vorrebbe riscrivere. Per me il piezonucleare parte esattamente da questa suggestione.

      • Valerio Peralta ha detto:

        @ Marco DL,

        Concordo sulle sue conclusioni. Hanno provato, non sono riusciti. Poi Crdn ha riconfezionato il tutto, basandosi sulle “analogie” con le onde d’urto prodotte dalla cavitazione. Si tratta di scienza analogica, molto praticata tra i 22pazzi ed i loro eroi.

        saluti

    • Valerio Peralta ha detto:

      @ Camillo, tutti,

      Cercando in rete il famoso articolo di K. Diebner, ho provato il semplicissimo

      “kerntechnik diebner k” su google search.

      Viene fuori qualcosa di molto interessante; l’articolo è una sorta di tracciatore di tutte o quasi le pubblicazioni/presentazioni piezoN. E’ incredibile quante volte abbiano rielaborato e ripresentato, in tutte le salse e per tutte le platee, sempre gli stessi dati, le stesse figure!

      Saluti

  12. Mahler ha detto:

    @Giancarlo

    Rispondo qua a questo tuo commento al precedente post.

    Inoltre sono stato molto esitante prima di postare questo commento per non fornire appigli a qualcuno dei nostri amici che potrebbero montarsi la testa avendo invece solo scritto corbellerie come già mostrato in precedenza.

    Troppo tardi

    Zeilinger non cita mai l’esperimento della sua tesista; il libro è del 2010, la tesi del 1999. Forse si è accorto che qualcosa non va.

    Nell’articolo del 2005 l’esperimento della Dopfer è citato e come: ma non in quanto conferma della possibilità della comunicazione istantanea. Come avevo già scritto quell’esperimento utilizzava un circuito di coincidenza che necessitava di un canale classico. Il dibattito sorse dopo, circa la possibilità di rimuovere il circuito di coincidenza (unico cordone ombelicale con le velocità infraluminali).
    A quanto ne so chi si sta occupando attivamente, tra mille acrobazie tecniche, dell’esperimento della Dopfer è John Cramer.

    Questo si dice contrastare la relatività. In effetti lo fa, perché se così fosse l’informazione potrebbe tornare indietro nel tempo e i numeri che mi hanno fatto vincere il jackpot potrebbero essere pubblicati su un giornale e io dovrei condividere la mia vincita con milioni di altri. Un po’ come il figlio che tornato indietro nel tempo uccide il padre prima che questo lo generi. Zeilinger non esclude che si possa avere trasmissione superluminale senza trasmettere informazione e senza violare la relatività, oppure con messaggi inintellegibili.

    La MQ quantistica è incompatibile con la relatività sotto molti aspetti. In ogni caso, qualora si rivelasse incompatibile anche su questo punto, come avevo scritto in un altro commento, molto probabilmente dovremmo dar credito al principio di autoconsistenza di Novikov, l’unico in grado di risolvere i paradossi (una sorta di censura cosmica che però includa i viaggi nel tempo).

    Coglie un aspetto sostanziale che a me non può che far piacere, non avendo mai capito a fondo la MQ e prediligendo Shannon nella sua interezza come perfezionato da McEliece: l’importanza del bit, e tenta di riformulare la MQ su questa base, partendo dal principio che ogni esperimento MQ risolve una domanda binaria, ossia crea un bit di informazione. Quando misuro la polarizzazione di un fotone in realtà sto misurando qualcosa che prima non esiste (la polarizzazione del fotone) e la mia misura risponde ad una domanda più elementare: se piazzo un polarizzatore verticale il fotone passa o no?

    Esatto, stiamo cogliendo un punto fondamentale. Il punto successivo è comprendere che il teorema di non comunicazione non riguarda bit, per quanto il nome tenderebbe a far pensare che dovremmo escludere la comunicazione tout court. Ciò non significa che diventi automaticamente possibile la comunicazione istantanea, significa solamente che allo stato attuale nulla vieta che si possa aggirare il teorema di non comunicazione. Che poi lo si riesca a fare o che non si dimostri definitivamente il contrario è un altro discorso. Ma sotto molti aspetti il teorema di non comunicazione è una tautologia.
    Adesso vado di corsa. Mi riservo di aggiungere altro non appena trovo un attimo di tempo.

    Saluti.

    • Valerio Peralta ha detto:

      @ Mahler,

      “La MQ quantistica è incompatibile con la relatività sotto molti aspetti”

      La MQ è incompatibile con la relatività GENERALE. Quando si affronta il problema delle comunicazioni istantanee, bisogna usare l’equazione di Dirac, che integra bene relatività speciale e MQ. L’equazione di Dirac è uno dei fondamenti della teoria dei campi, che ha certamente alcuni problemi, ma non mi pare sulla QED (fatti salvi gli ultimi esperimenti NIST, che devono ancora essere confermati).

      Saluti

      • Mahler ha detto:

        @Valerio
        L’equazione di Dirac descrive alcuni aspetti della MQ in uno sfondo compatibile con la relatività e ha colmato diversi gap. Ma il problema qui è un po’ più profondo: la non-località è indescrivible con la relatività: e di conseguenza indescrivibile tout court visto che l’unica griglia efficace che conosciamo per descrivere spazio e tempo è la relatività. Finora tutto ciò non ci ha causato problemi per via dell’inintelligibilità della «spooky action at a distance» (significa che possiamo ancora tranquillamente vivere come se non ci fosse). Ma la comprensione profonda di ciò che avviene è tutt’altro che risolta. Saluti.

        • Valerio Peralta ha detto:

          @Mahler,

          Che non esista ancora una INTERPRETAZIONE della MQ, in qualsiasi formalismo, è indubbio. Dirac ha però dato una versione covariante dell’equazione di Schrödinger, per cui abbiamo tutto ciò che serve FAPP: calcolare, anche per osservatori in moto relativo, la probabilità dei processi microscopici. L’idea di poter usare misurazioni (=collasso funzione d’onda) per ottenere una causalità inversa, deriva solo dall’uso dell’eq. di Schrödinger al posto della versione covariante, a mio parere.

          Saluti

  13. Valerio Peralta ha detto:

    @ Camillo,

    “Le cavolate che si leggono negli articoli e nei ppt di C&C sono talmente numerose che bisognerebbe mettere in piedi una task force per demolirle in un documento unico da pubblicare a spese dell’INRIM.”

    Penso che la parte insana dell’INRIM sia disposta a preparare gratis il documento!

    Saluti

  14. Giancarlo ha detto:

    @Mahler
    Troppo tardi…

    Io in realtà mi riferivo ad Abundo che sia nella teoria sofoide sia nelle slide ultime tenta un’unificazione di MQ e teoria dell’informazione. Dal mio punto di vista sbagliando clamorosamente là dove identifica la capacità di canale di Shannon con una delle sue frequenze strane. Nella formula di Shannon compare infatti una banda non una frequenza. Il fatto che si misurino entrambe in Hz rende la sua formula corretta dimensionalmente ma errata concettualmente. Un’onda monocromatica non trasporta informazione. Occorre allargarne in qualche modo lo spettro (modulazione) altrimenti non ci sarebbe la battaglia per accaparrarsi i canali TV.

  15. Camillo Franchini ha detto:

    @ Tutti

    Non perdetevi questo pezzo dell’impertinente Ugo Bardi. A occhio mi sembra la prosa di Vincenzo Iorio. O di Domenico Cirillo.
    http://resistenzafutile.blogspot.it/2012/12/risultati-di-un-nuovo-esperimento-di.html

    • neutrino ha detto:

      @Camillo

      No ! E’ la nuova star del mondo dei passeri …
      Il professore di liceo che tutti vorrebbero avere: Abundo !
      Abundo abbonda nelle chiacchiere ……

      ps A proposito ma Baldassar e Gaspar che fine hanno fatto !

      pss Interessante dal punto di vista sociologico lo scambio di commenti nel post:
      http://22passi.blogspot.it/2012/12/keshe-tante-parole-nessun-fatto-post-di.html
      Non ti anticipo nulla. Vai e leggi !

      • Gherardo Gentzen ha detto:

        Porca miseria, ma allora esiste un limite alla credulità dei passeri! Dopo i sistemisti ciccioni pensavo che si sarebbero bevuti tutto. Ma forse fanno solo finta di essere scettici, per darsi un tono. In fondo sanno che è sempre vero ciò che si desidera con tutto il cuoricino.

        Il vorticoso giro di personaggi mi ricorda la canzone del pulcino Pio, forse Daniele potrebbe adottarla come colonna sonora del suo sito: http://youtu.be/juqyzgnbspY . Ho un dubbio su chi potrebbe essere il tacchino Glugluglu.

        • Cimpy ha detto:

          ma allora esiste un limite alla credulità dei passeri!

          Piano, mica di tutti. Mica a 360° gradi. E comunque lasciando aperte le porte al fatto che potrebbe anche darsi che Quell’Altro sia autentico – che non si dica che si usano due pesi e due misure eh? Solo i più temerari lì accennano al fatto che esisterebbe un metodo scientifico che, (almeno) dai tempi di Galileo, passerebbe per qualche prova concreta e non si acconteterebbe di puri Claims. Ma sia ben chiaro che la cosa si applicherebbe (forse, eh?) solo a Keshe, che tutti gli altri, no, loro non hanno mica in mano solo claims, hanno prove provate – ma boicottate a livello planetario da gente vile e vigliacca come…noialtri bloggatori (!) che osiamo persino oscurare i loro conclamati successi e le loro repliche in tutti i laboratori del globo, nazionali e universitari (lo scriveva qualcuno già nel 2007 : da http://lenr-canr.org/acrobat/RothwellJcoldfusiona.pdf
          intriduzione

          Cold fusion has been successfully replicated in hundreds of university and national laboratories. These experiments prove that cold fusion does exist. In some instances it has produced temperatures and concentrated energy high enough for practical applications.

          per la serie: avanti tutta senza ritegno )…

  16. AC/DC ha detto:

    Giusto per tenervi aggiornati, segnalo che finalmente Rossi è riuscito a trovare il tanto agognato partner di peso.

    Si tratta di una grossa azienda americana, di cui ovviamente non si conoscono le generalità per ovvie questioni di riservatezza, e pare che Rossi abbia pure rivelato il segreto del suo catalizzatore.

    Entro 3 mesi dovrebbe essere pronto il primo 1MW hotcat e, dopo alcuni mesi di funzionamento controllato, verranno organizzate visite all’impianto riservate ad un pubblico selezionato.

    Nel frattempo però, tra fine di Gennaio e inizio Febbraio, potremo ingannare l’attesa con la lettura degli attesissimi report indipendenti ormai conclusi e attualmente in fase di peer review.

    Ragazzi ci siamo!

    • Gherardo Gentzen ha detto:

      Tutto secondo le previsioni. A proposito, la teoria quando prevede il misterioso incendio?

    • Cimpy ha detto:

      Entro 3 mesi dovrebbe essere pronto il primo 1MW hotcat

      e tutti gli annunci precedenti passano in secondo piano : che vuoi che siano 3 (?) mesi di fronte alla possibilità di visite guidate presso il Santo Grahal? Ah, ovviamente, solo per i puri di spirito, e solo in assenza di Demoni. Quindi porte aperte ai soliti noti, tuttti rigorosamente sotto NDA…

    • AC/DC ha detto:

      Da non perdere il servizio andato in onda ieri sera sulla TV svedese SVT

      http://www.youtube.com/watch?v=2D-yHkmmkDc

      Peccato per l’audio in svedese, però si possono ammirare le immagini del nuovo capannone… eh che nostalgia per la mitica via dell’elettricista.

    • Giancarlo ha detto:

      @gabrichan
      Giancarlo cosa ne pensi ?

      Come prima cosa penso che potrebbe essere un bel lavoro, perché ne sto leggendo alcuni che spogliano gli atomi di un gran numero di elettroni e vedono cose strane. Poi qui parla di tunelling che aggira la barriera di Coulomb

      Come seconda cosa penso che solo tu puoi pensare che 10^20 watt su metro quadro siano etichettabili come fusione fredda.

      • gabrichan ha detto:

        Sta tutto nel definire cosa si intende per FF, per me è come la misura della temperatura di una stanza, il termometro segna 20°C ma vicino a calorifero o all’interno di una stufa le temperature sono ben altre.
        Un conto è il valore medio un conto sono i possibili hotspot, poi la temperatura media della stanza dipende da questi punti caldi.
        Per quanto ne so, fu definita fusione fredda perché il fenomeno poteva avvenire a temperature non estreme.

        Avevo provato a chiedere cosa succede se si tolgono in un tempo molto breve gli elettroni da un atomo ma nessuno mi ha saputo rispondere.
        Tu riesci?
        Ciao e grazie.

        • Camillo Franchini ha detto:

          gabrichan

          Per quanto ne so, fu definita fusione fredda perché il fenomeno poteva avvenire a temperature non estreme.

          In chimica nucleare l’unità di misura dell’energia usata è l’eV e i suoi multipli. Io lascerei la temperatura alle stelle, che non dispongono di acceleratori, e alla chimica ordinaria. Così si evita di introdurre noiosi fattori di conversione.

          Si è fuori tema se si discute dei soldi, finanziamenti, politica

          Al contrario, i finanziamenti a ricerche farlocche sono la ragion d’essere di questo blog.
          Noi ragioniamo di scienza solo per rispondere a questa domanda: è corretto che lo Stato finanzi ricerche piezo e ff?

        • Valerio Peralta ha detto:

          @gabrichan,

          “Avevo provato a chiedere cosa succede se si tolgono in un tempo molto breve gli elettroni da un atomo ma nessuno mi ha saputo rispondere.”

          Posta così, la sua domanda sembra avere l’unica banale risposta: si forma uno ione con carica positiva pari alla differenza tra Z dell’atomo in oggetto ed il numero di elettroni rimasti. Se lei pone l’accento sul fatto che il processo deve essere veloce, tenga conto che test del genere sono condotti con flash di raggi X, quindi con frequenze elevatissime; un esempio è il recente esperimento del NIST su ioni Ti+20. Sembrano vedersi cose inaspettate: lei è interessato a quelle piccole (ppm) deviazioni rispetto alla QED? Oppure ritiene che aumentando la velocità di ionizzazione ci si possa aspettare nuove fenomenologie? In base a quali calcoli? Ha da proporre un esperimento realizzabile?

          Saluti

      • Camillo Franchini ha detto:

        gabrichan

        e di questo?

        Per favore, non si metta a navigare come un forsennato e a proporre materiale del tutto fuori tema.

        • gabrichan ha detto:

          Si è fuori tema se si discute dei soldi, finanziamenti, politica e stro…ate del genere, ma a livello scientifico non mi sembra poi così fuori tema.
          Scusa ma è quello che penso.

        • mW ha detto:

          @Gabrichan:
          Qui non ti faccio i complimenti.
          Attenzione: si discute di soldi, politica, etc. sulla base di ciò che è assodato a livello scientifico. Per fare un esempio estremo, se qualcuno decidesse dall’oggi al domani di finanziare con 10 milioni di euro le ricerche sui folletti, forse anche tu avresti qualcosa da dire. Se lo stato italiano desse 100 milioni di euri per le ricerche a qualunque Keshe che si presenta, o magari a Inteq per il suo generatore di energia a cattura muonica:
          http://www.intequantum.com/index.php/en/inteqs-breakthrough
          (grazie a UFOROBOT per la segnalazione) saresti contento?
          1_la torta da spartire è finita, non infinita.
          2_se non si riesce a scremare le XXXXXXXXte da ciò che è verificato, ci troveremmo sommersi da tonnellate di papers esoterici che promettono miracoli. Cosa facciamo? Li leggiamo tutti con attenzione e li sperimentiamo tutti? Non basterebbero tutti i ricercatori del mondo con quattro esistenze e fondi illimitati a disposizione.
          3_ la discussione sui fondi è quindi una discussione scientifica, che deve tenere ben presente quello che fino ad ora è verificato.
          Esempio: come vanno le cose negli ultimi 200 anni, se si scopre qualcosa di nuovo è difficile che contraddica ciò che già sappiamo, ma deve comprenderlo come suo caso particolare.
          4_Se si definiscono questo genere di ragionamenti “stronzate”, si definiscono stronzate la gran parte delle cose che si dicono qua. E’ una opinione che rispetto, ma non credo cambierà il corso del blog. Inoltre, se anche avesse un fondamento, per come la hai
          espressa non penso che tu possa ottenere una risposta. Pensa che c’è gente che viene qui apposta per farsi bannare e dimostrare chissà cosa. Spero non sia il tuo caso.
          5_Come noti, io parlo solo di pochissime cose, che mi sono costate una gran faticaccia.
          Con la gran faticaccia che ho fatto, posso dire che la gente che pretende di rivoluzionare la fisica, talvolta misura la qualità del vapore con una sveglia.
          6_Quindi io penso che sia ora che ti metta a fare TU una gran faticaccia, e a studiare
          bene il krueger (è gratis) prima di comporre dadaisticamente delle domande da porre qui dentro. Altrimenti la prossima volta che fai? Ti presenti col tubo Tucker?
          ciao,
          mW

        • gabrichan ha detto:

          mW rispondo:
          Hai ragione a dire che la torta non è infinita e una cernita vada fatta,credo però che anche il criterio di distribuzione dei finanziamento vada valutato, per me non si possono escludere ricerche su fenomeni che non siano già documentati sulle banche dati, perché altrimenti non si scoprirebbe nulla di nuovo, credo che una piccola parte della fetta vada data a questo tipo di ricerche perché i vantaggi che si avrebbero sono molti di più di eventuali perdite, credo che lo 0,1% delle risorse si possa anche dare.
          Poi che il tutto va controllato per verificare che non ci sia del lucro o magnamagna generali, (regione Lombardia insegna). quello mi sembra il minimo da fare in ogni ente pubblico, e quello lo deve fare una commissione interna non un blog.

          Non è un mio interesse farmi bannare, per il semplice fatto che qui dentro c’è gente brava e preparata e anche stranamente disponibile a discutere anche idee alternative, e non preoccuparti la faticaccia a studiare la sto facendo, grazie

        • Camillo Franchini ha detto:

          gabrichan

          per me non si possono escludere ricerche su fenomeni che non siano già documentati sulle banche dati

          L’ho già scritto, ma non importa.
          Se una ricerca sul nucleare vecchia di due o tre anni non è approdata a una banca dati, significa che è farlocca. Se una ricerca è stata iniziata 23 anni fa e non è approdata a una banca dati, è farlocchissima.
          Le banche dati esistono per aiutare la ricerca, l’inventiva. Se uno lo desidera, è sempre informato sulle ricerche più recenti del suo campo di interesse. Lo scambio tra l’accreditato e il nuovo è intensissima, come sa chi, anche senza essere rimasto in ricerca, ha fatto una tesi sperimentale.
          Attenzione, non tutte le discipline scientifiche dispongono di banche dati. Gentzen una volta scrisse che non esistevano banche dati nell’ambiente matematico. Il nucleare semplicemente non può farne a meno. Una banca dati nucleare è come la raccolta di sentenze giudiziarie nel Regno Unito che fa giurisprudenza.
          Ma è poco utile segnalare queste cose a una persona che forse non ha mai interrogato una banca dati nucleari.
          Se vuole cambiare punto di vista, si rilegga l’appello di Ezio Puppin (Le novità però devono essere vagliate attentamente per evitare di incorrere in errori o, peggio, in vere e proprie frodi) e consideri che è stato sottoscritto con convinzione da oltre 1000 ricercatori italiani. Si rilegga anche le motivazioni con cui si chiede a Carpinteri di dimettersi e capirà perché i soldi della ricerca devono essere spesi con la cautela di un serpente. Risparmiare denaro non significa distruggerlo, significa destinarlo meglio.
          Facciamo una prova: dopo tutto quello che ha letto su C&C in questo blog, Lei investirebbe denaro nel piezonucleare?
          Saluti

        • mW ha detto:

          @gabrichan
          prego, e scusa se sono stato brusco, ma ti conosco da tempo e ci tengo a indicarti un problema quando c’è. Se mi hai ringraziato vuol dire che mi hai capito, e non è da tutti.

  17. Camillo Franchini ha detto:

    @Tutti

    Cardone si manifesta sempre più come un personaggio enigmatico. Ha scritto un articolo intitolato: Verso il nucleare pulito, quello copiato in parte senza tanti scrupoli da Emilio Santoro.
    Ci si imbatte in un passaggio come questo:

    Tuttavia la scoperta di Fermi non era così chiara e netta da sgomberare i dubbi infatti molti altri scienziati tedeschi come I. Noddak e francesi come I. Curie avanzarono l’ipotesi della scissione dell’Uranio in due parti circa uguali, altri come l’austriaca L. Meitner rimasero arroccati nel pregiudizio di Rutherford. la scissione dell’Uranio fu riscoperta in Germania a Berlino da O. Hahn e F. Strassman, liberatisi dai pregiudizi di L. Meitner che finalmente era emigrata in Svezia.
    (Gli errori sono di Cardone)

    Finalmente emigrata in Svezia! Così osa esprimersi Cardone su un’ebrea costretta a fuggire (“emigrare” per lui) dall’Austria nel 1938 per salvare la vita, subito dopo l’Anschluss.
    Essendo laureato in fisica, Cardone dovrebbe anche sapere che la scoperta della fissione dell’uranio è dovuta soprattutto a Lise Meitner. Nelle parole di F. Strassmann:

    Lise Meitner diede la spinta alle ricerche destinate a verificare questa ipotesi [l’ipotesi della fissione]. Essa dubitava seriamente della formazione, partendo dall’uranio, di un isotopo del torio emettitore alfa e pensava che un tale risultato si dovesse attribuire ad errori di manipolazione, mentre Hahn e Strassmann erano convinti di condurre le proprie ricerche in modo irreprensibile.

    Con il nipote Otto Fritsch Lise scrisse per Nature un articolo intitolato:
    Disintegration of Uranium by Neutrons: a New Type of Nuclear Reaction (Nature, 143, 239-240).

    Non serve continuare; tutti in questo blog sanno come sono andate le cose.

    Che razza di uomo è Cardone per permettersi di dimostrare contentezza (“finalmente” ha il coraggio di scrivere) per la fuga di una signora perseguitata dai nazisti e per travisare i suoi meriti scientifici rintracciabili su qualsiasi testo di storia della scienza?
    Immagino che Lise sarebbe stata esclusa dal suo gruppo di lavoro “cristiano con maggioranza cattolica”.
    Il discorso di Cardone è stato tenuto presso i Lions Club di Sulmona 😉 .

    • laptopdicartone ha detto:

      Avevo letto anch’io quel brano mesi fa e provato una simile sensazione di fastidio per la scelta di parole dell’autore (“finalmente emigrata”), cosi` come di stupore per la disinvolta rilettura della storia della fisica.

      • Cimpy ha detto:

        Nessuno mi bastoni:
        qualche possibilità che C avesse inteso “finalmente” nell’accezione di “in fine” (“alla fine”) ? E’ poco in uso, ma sarebbe lecito e somiglia anche al “finally” inglese (che a tradurlo con “finalmente” la mia prof 30 e passa anni fa mi dette 4, ma oggi, chissà…) ?
        Sia ben chiaro: solo perchè l’idea che intendesse davvero esprimersi con la connotazione normalmente data a tale avverbio mi provoca un brivido freddo lungo la schiena per niente piacevole…

    • neutrino ha detto:

      @Camillo&Laptopdicartone

      Cardone ama rivoluzionare la storia della fisica (vedi i secchi della signora cesarina).

      Qualche anno fa lessi un articolo sull’epistolario tra la Meitner ed Hahn dopo che ella fu costretta a rifugiarsi in Svezia.

      Quello che emergeva, se ricordo bene, e’ come sia stata la Meitner, letti i lavori di Fermi, a coinvolgere Hahn nel progetto di ricerca.
      I due, come capita molte volte in ambiti di frontiera, hanno affrontato il problema con il bagaglio concettuale/teorico allora disponibile che indirizzava le ipotesi interpretative dei dati sperimentali verso i transuranici. Il loro lavoro sperimentale del luglio del 38 usci in contemporanea con quello di Irène Curie e Paul Savitch. I risultati dei due lavori poco si accordavano con l’ipotesi di transuranici. Di li a pochi giorni la Meitner fu costretta a lasciare Berlino e rifugiarsi in Svezia. La collaborazione con Hahn rimase attiva per via epistolare. L’analisi di nuovi dati sperimentali fu comunicata da Hahn in una lettera della fine del 38 in cui il chimico faceva balenare un idea bizzarra di divisione in due parti quasi uguali dell’atomo di uranio. Nel giro di poche lettere e mesi nel febbraio del 39 nell’articolo citato da camillo Meitner e Fritsch formalizzarono il processo di fissione con un calcolo dell’energia rilasciata. Pochi mesi dopo Fritsch con una camera ad ionizzazione dette la prova sperimentale definitiva della fissione.

      La Meitner arroccata nel pregiudizio di Rutherford ? Che ca@@ata colossale.
      Questa vicenda e’ testimonianza di come funziona il metodo scientifico e quanto vale una sana collaborazione tra competenze diverse

      • Camillo Franchini ha detto:

        neutrino, Laptodicartone

        La Meitner arroccata nel pregiudizio di Rutherford ? Che ca@@ata colossale.

        La corrispondenza tra Hahn e la Meitner è delle più interessanti in quel periodo storico.
        A parte che Cardone dimostra di non conoscere la storia della scienza, le sue affermazioni sulla Meitner ne offendono la memoria come persona e come illustre scienziata, alla quale fu negato il Nobel Dio sa solo per quali trame. Chissà per quale ragione gli è venuto in mente di inserire la Meitner nelle sue considerazioni piezo. Io ho in mente una ragione, ma la tengo per me.

        • neutrino ha detto:

          @Camillo
          alla quale fu negato il Nobel Dio sa solo per quali trame

          Purtroppo le scelte dell’Accademia Svedese sono state troppe volte un poco oscure e soggette a condizionamenti non propriamente scientifici.

          Colgo l’occasione per ricordare Nicola Cabibbo. Nicola ci comunico’ la sua amarezza per il premio mancato con una grande dignita’ e profonda serenita’.
          Grande uomo oltre che un grande maestro.

        • Camillo Franchini ha detto:

          Neutrino

          Per quello che ne so (poco) anche il caso di Cabibbo è malinconico.
          Il caso Meitner è sconvolgente perché oggi sappiamo nei più minuti dettagli quale sia stato il suo contributo a capire che i neutroni termici fissionano 235U. Le ha azzeccate tutte, impressionante.
          Se invece di corrispondere con Hahn la Meitner avesse corrisposto con Fermi, forse Fermi avrebbe chiesto la collaborazione dell’Istituto di Chimica Nucleare di Roma e l’Italia sarebbe stata unica titolare della scoperta delle fissione nucleare. Ma Fermi aveva con sé solo D’Agostino, certamente bravo, ma solo come un cane in chiesa. Una sfiga storica. Oppure miopia da parte di Fermi.

  18. Ascoli65 ha detto:

    Per me resta una fantastica burla
    @Camillo,
    Con te sono d’accordo su tutto, tranne che sulla parola “burla”. E’ difficile capire come si siano concentrate tante incompetenze nel DF di UniBO
    Burla e incompetenza possono anche coesistere, ma per lo più sono in antitesi.

    Mi spiego. E’ a tutti noi chiaro che i risultati calorimetrici diffusi dagli organizzatori ed esecutori della dimostrazione del 14 gennaio 2011 sono sbagliati. Due sole possono esserne le cause: errore involontario o manipolazione consapevole. Tutta una serie di indizi e valutazioni fanno propendere per la seconda: le misure erano troppo semplici per dei professori universitari di fisica e altrettanto dicasi per gli errori marchiani contenuti nel report calorimetrico. Ci sarebbe voluta una epidemia di imperizia e superficialità abbattutasi su quel dipartimento e tale da indurre così tanti professori a commettere, prima, e ad ignorare, poi, quei madornali errori. Ma questa pur assurda ipotesi non può spiegare la faccenda della sonda fantasma. Non si può attribuire per errore ad uno strumento, il tipo, la marca e il modello di uno strumento diverso. E’ questa l’importanza di quella sonda. Essa è per l’appunto la prova che qualcuno del DF ha volutamente cambiato le carte in tavola. Quindi niente errore (cioè incompetenza), ma manipolazione (cioè … dipende).

    Ora se cè stata manipolazione vuol dire che quel pomeriggio è andata in scena una farsa, nel senso proprio del termine. Alcuni ne erano consapevoli (gli attori), gli altri no (gli spettatori). Non sappiamo quanti fossero i primi, sicuramente più di uno. Non conosciamo neppure per certo le loro motivazioni. Potrebbero essere state diverse per ciascun attore. La faccenda della sonda fantasma ci dice solo che si trattava di una messinscena. Tra le motivazioni che inducono qualcuno a parteciparvi, quella più veniale (il livello base) è la burla. Personalmente posso dire di sentirmi preso in giro da quei fatti, niente di più, e quindi posso solo parlare di burla o tutt’al più di burle: una piccola (una burletta) tipo quella cui ha accennato Cimpy, cose domestiche, ed una più importante, una grande burla, di respiro mondiale. Non ho invece alcun motivo per parlare di motivazioni diverse dalla burla. Se qualcuno ne ha, non credo sia questo blog la sede più adatta per manifestarle. E non lo ritengo neppure utile. Sarebbe già tanto se l’UniBo ci facesse per Natale il regalo di esporre lo striscione liberatorio che hai citato: “siete stati su scherzi a parte”. Chissà quanta gente si deciderebbe finalmente a pensionare la vecchia caldaia a gas, di cui sta rinviando anno dopo anno l’impellente sostituzione.

    Tutto sommato, Camillo, meglio aver assistito a “scherzi a parte” che a “dilettanti allo sbaraglio”. Infatti, se si accantonano per un po’ gli aspetti più seri (e ce ne sono molti), bisogna riconoscere che come burla è stata davvero sublime. Per apprezzarla appieno bisogna rivedersi con calma i 3 filmati su YouTube. Se ci si mette nell’ottica giusta e ci si immagina cosa c’è davvero in quell’alambicco argentato al centro della scena, ci si rende conto di assistere ad un formidabile pezzo di commedia dell’arte in 3 atti. C’erano tutti: Brighella, Arlecchino, il dottor Balanzone, … , l’applauso finale. Gli attori, seppur dilettanti, sono stati bravissimi. Mi immagino i loro sforzi per mantenere una composta serietà di circostanza. Sicuramente si saranno divertiti parecchio.

    • Cimpy ha detto:

      Come si fa a non lasciarsi ammaliare dalla linearità cristallina di quest’uomo? Che sia un discendente in linea diretta di Socrate?

      • Camillo Franchini ha detto:

        Cimpy

        Come si fa a non lasciarsi ammaliare dalla linearità cristallina di quest’uomo?

        Eppure qualcuno è rimasto ammaliato:

        Già consulente Scientifico presso uno dei Gruppi Parlamentari del Senato Italiano durante le Legislature XII e XIII e Consulente Scientifico del Presidente della Provincia di Roma.
        Dal 2002 al 2004 consulente del Coordinatore (Presidente) delle Commissioni Sanità, Ambiente e Cultura del Parlamento Europeo.
        Dal 2005 al 2006 componente del Gruppo Tecnico del Comitato Indirizzo e Valutazione della Ricerca scientifica (CIVR) presso il Ministero della Ricerca Scientifica (MIUR) .

        • Cimpy ha detto:

          ah però: Meno male: temevo che in certi posti finissero quasi esclusivamente apparentati col Trota. Noto invece con immenso piacere che ci sono persone degne di tutto rispetto. Autorevolmente impressionato, me ne torno dietro la lavagna…

        • Cimpy ha detto:

          Aspetti, non è A65, ma Cardone! Cancelli il mio commento precedente! Oppure lo lasci: diventerà il suo opposto, una pugnalata al veleno…Poi però mi sostiene con le spese legali, eh?

    • Camillo Franchini ha detto:

      Ascoli

      Tra le motivazioni che inducono qualcuno a parteciparvi, quella più veniale (il livello base) è la burla.

      Consideri la vicenda ff una burla colossale mondiale che dura da un quarto di secolo? Se si salvano in burla i bolognesi, perché non consideriamo anche gli altri di tutto il mondo?
      La spiegazione è semplice: tutti i personaggi coinvolti nella demo del 14 gennaio 2011 sono ff convinti. I ff credunt quod cupiunt. Credi che ci sia un solo ff di Bologna che dubita che la bruciatura della foto 17 sia stata provocata da un’innaffiata di neutroni veloci? Se non fosse così qualche ff mi avrebbe anticipato e avrebbe invitato Cardone alla moderazione. Tutti zitti perché la burla continui?
      Niente burla allora; i bolognesi si comportano come ff canonici, ortodossi, tetragoni.

      • Cimpy ha detto:

        Credo che Ascoli65 (correggetemi se sbaglio) usi il ternine “burla” con un’accezione leggermente diversa da quella comune: gli autori sanno che di burla si tratta, ma il gioco è sul confine -per spiegare: anni fa ho avuto a che fare con un soggetto particolare, cui piaceva tantissimo “scherzare” e prendersi gioco un po’ di tutti i novellini. Per caso le sue “burle” finivano con dei vantaggi per sè e per alcune delle autrorità locali (come -ma non solo -con l’appropriazione di chiavette per il caffè -estratte direttamente dalle tasche dei malcapitati di turno senza che questi se ne accorgessero e usate poi per offfrire bibite e quant’altro fino ad esaurimento del credito presente). E’ andato avanti anni a “burlarsi” dei giovani, anche se dal punto di vista dei giovani non di “burle” si trattava, ma di appropriazioni indebite, quando non di vere e proprie truffe. Punti di vista, ma se sono coinvolte figure di un certo rilievo, non si parla che di speculazioni, investimenti per il futuro, libertà di ricerca… Al limite (ma son casi rari) si può sconfinare nella dabbenaggine che porta ad ignorare eventuali evidenze contrarie a fronte di una evidente buona fede (come nel caso di un anziano professore dalla salute ormai cagionevole.- vorremo mica additarlo come imbroglione, dico bene? )

        • Camillo Franchini ha detto:

          Cimpy

          come nel caso di un anziano professore dalla salute ormai cagionevole.- vorremo mica additarlo come imbroglione, dico bene?

          Non vorrei essere scortese con un coetaneo, ma il coetaneo si occupa di ff dal 1989, quando era ancora in piena attività accademica.
          Purtroppo l’anziano professore deve scegliere: o imbroglione o incapace. In un’intervista l’anziano professore ha affermato che la sua era una scoperta epocale: ne è sempre convinto?
          Saluti

        • Cimpy ha detto:

          non vorrei essere scortese con un coetaneo

          E’ esattamente il motivo per cui a quelli della mia leva buona creanza impone di non toccare l’argomento. La seconda che hai detto è vietata per rispetto (in generale).
          La prima è vietata altrettanto se non di più – quand’era giovane sarebbe potuto essere un altro discorso, ma siccome non lo è più, io di lui non discuto. Quando vuoi, invece, picchio (virtualmente) l’ “Enterpreneur”

        • Camillo Franchini ha detto:

          Cimpy

          buona creanza impone di non toccare l’argomento.

          Impossibile e dannoso non toccare l’argomento, perché possediamo documenti ff del mio coevo, che risalgono agli anni della sua gioventù creativa. Inoltre il coevo è stato mentore di Rossi. Se lo mettiamo in naftalina, perdiamo un bel po’ della memoria storica della ff italiana. Bockris è perfino più anziano di lui, per non dire Arata e Takahashi.
          I vegliardi o tacciono o devono essere trattati come i giovani, par condicio.

        • Cimpy ha detto:

          par condicio

          Va bene, ma lo picchi lei. Io, al limite, glielo tengo fermo….

        • Camillo Franchini ha detto:

          Cimpy,

          Lei ha idea della responsabilità pubblica che ha qualsiasi dipartimento di Università e della rispettabilità che deve mantenere?
          O vi decidete a cancellare la parola burla dai vostri commenti o invitiamo il Battaglia a modificarne la definizione. Si tratta semplicemente di una concentrazione di … (completi Lei, ma usi una parola sufficientemente pesante) incapaci di gestire una situazione che si sono trovati tra i piedi. Se una cosa del genere vi sembra una burla, ve lo lascio credere per evitare una discussione semantica.
          Tenga presente che Zoccoli aveva già confermato la ff di F&P nel maggio 1989, se ricordo bene. Non sono culturalmente attrezzati per gestire persone come Focardi e Rossi; si confondono, prendono tempo. Ferrari scrisse perfino una lettera a Franco Foresta Martin del Corriere della Sera, dichiarando che l’esperimento di Via dell’Elettricista era perfettamente riuscito. Sono ff convinti, non burloni.

  19. Giancarlo ha detto:

    @Mahler, Marco
    Anche se con la crittografia quantistica siamo OT mi farebbe piacere se leggeste
    questo
    che sono riuscito a ripescare dalla mia memoria.

    • Mahler ha detto:

      @Giancarlo
      Carino l’articolo. Ne consegue che per far fallire le banche dobbiamo sbrigarci a trovare la formula enumerativa dei numeri primi prima che questi si abituino a usare la crittografia quantistica 😉

      • Giancarlo ha detto:

        @Mahler
        Hanno un problema serio, che il sistema funziona solo punto-punto. In una rete debbono aggiungere protocolli aggiuntivi che indeboliscono il tutto.
        Nelle box ho scritto stupidaggini? Comincio ad avere crisi di fiducia…

    • Marco DL ha detto:

      Molto interessante. Chi usa questo sistema attualmente?

      • Giancarlo ha detto:

        @Marco
        L’ultima volta che me ne sono occupato (2008) c’era un interesse di Ansaldo che diceva di avere un prototipo; non so come sia finita la cosa.
        Questo è un fabbricante americano.
        Questa invece è la ditta messa in piedi dal mio amico Gisin
        ID Quantique
        Chi lo usa non so. Sicuramente i militari, anche se poi la realizzazione pratica ne inficia la sicurezza assoluta. Si dice sia stato violato. Se posso ti ritrovo un articolo che avevo letto mesi fa.

  20. Marco DL ha detto:

    In merito ai danni subiti dal metallo sottoposto ad ultrasuoni penso sia importante riportare quanto scritto da Mario Massa su 22p qualche settimana fa:
    “Ho visto il filmato. Non essendo fisico nucleare non critico le misure nucleari, anche se continuo a ritenere probabile che se le misure di neutroni si hanno in presenza di ultrasuoni o forti urti in realtà stiano misurando la risposta dei sensori a queste azioni meccaniche.
    Come ingegnere meccanico però pongo un problema: si dice che si è utilizzato acciaio per verificare le trasmutazioni sulla sua superficie e al suo interno. Dalla slide però si vede un materiale che contiene il 2.4% di carbonio, perciò una ghisa. La massima solubilità del carbonio nel ferro è del 6.7%. Quando la percentuale di carbonio è elevata diviene sempre più probabile raggiungere localmente punti di saturazione (la fragilità dei grossi getti in ghisa deriva in gran parte da questo).
    1 – Non è possibile che questi punti ad elevato contenuto di carbonio (19%) fossero già presenti nella barra originale e che le rotture visualizzate (di circa 3mm) siano causate dagli ultrasuoni su quei punti molto fragili? Cioè che gli ultrasuoni abbiano evidenziato ciò che già c’era?
    2 – perché si è utilizzato una ghisa (chiamandola erroneamente acciaio) e non un normale acciaio da cementazione (un C10) che certamente non presenta locali concentrazioni di carbonio?”
    Saluti
    Marco

    • sandro75k ha detto:

      Dato che sono stato ad Ancona e ho parlato direttamente con il dott. Ridolfi, posso confermare che il provino era di Ferrite e che ha subito un processo di indurimento (trattamento termico) prima di essere sottoposto ad ultrasuoni.
      L’elevata % di C del del provino intatto potrebbe essere sia dovuto a tale processo di
      indurimento che al fatto che l’analisi SEM, come sapete meglio di me, è un’analisi semi-quantitativa e quindi “relativa”…

      • Camillo Franchini ha detto:

        Sandro

        posso confermare che il provino era di Ferrite

        Mi pare che ci sia una grande confusione.
        La ferrite è ferro puro in fase alfa. Il carbonio se non c’è non ce lo fai entrare con un trattamento termico, meno che mai se fai un’analisi chimica strumentale.
        Chi è il Dr Ridolfi?

        • sandro75k ha detto:

          @Franchini

          “La ferrite è ferro puro in fase alfa. Il carbonio se non c’è non ce lo fai entrare con un trattamento termico, meno che mai se fai un’analisi chimica strumentale.”

          Ed allora come sempre ho capito male io, forse intendeva acciaio molto puro (in ferro) ed io in automatico ho estrapolato ferrite … ad ogni modo,qualcuno mi ha suggerito che la “carburazione” potrebbe portare del carbonio nei provini trattati…di più non so e non vorrrei creare fraintendimenti!

        • Camillo Franchini ha detto:

          sandro

          ad ogni modo,qualcuno mi ha suggerito che la “carburazione” potrebbe portare del carbonio nei provini trattati…di più non so e non vorrei creare fraintendimenti!

          L’acciaio può essere legato, cementato, nitrurato, temperato, ricotto, incrudito. Gli si possono fare le peggio diavolerie. Ma questo che c’entra con le dislocazioni da neutroni veloci che possono avvenire nei reattori?
          Vuole un consiglio? Non ascolti troppe persone, cerchi un esperto di scienze dei metalli e dia retta solo a lui.
          In alternativa si procuri:

          Effects of Radiation on Materials,
          16th International Symposium, ASTM, STP 1175, Philadelphia (1993)

          Questo è l’ultimo simposio di cui ho notizia; ce ne possono essere stati altri.
          Il CNEN ha accumulato molta competenza in questo campo al Brasimone, ma è difficile che i reports siano disponibili ai non addetti ai lavori. Il nucleare è sempre stato molto riservato.
          Visiti questo sito:
          http://www.brasimone.enea.it/centro/storia.html
          Come mai tanto interesse per gli effetti delle radiazioni sui materiali strutturali? E’ una spia iraniana?

      • Valerio Peralta ha detto:

        @ sandro75k,

        Il termine “ferrite” è ambiguo, perché può designare anche materiali ceramici ottenuti dalla sinterizzazione di ossido di Fe(III). Mi hanno raccontato che negli esperimenti di Crpntr è stato provato anche questo tipo di materiale, ogni tanto lo citano nelle slides. Penso non sia questo, nel caso di Crdn, poiché il colore non torna. Non si tratta inoltre di una lamiera, come a volte qui ventilato, ma direttamente di una barra piena che costituisce il risonatore ultrasonico.

        Saluti

      • sandro75k ha detto:

        @Camillo

        Grazie mille per i consigli, questa sera ho tanta gente nel locale se ne riparla domani…
        Per quanto concerne i miei interessi, confermo di essere una spia iraniana e che l’Oste lo faccio per copertura… In realtà con questa crisi passo il tempo e cerco di imparare qualcosa!

        • Camillo Franchini ha detto:

          Sandro,

          Mi fa piacere che il locale sia pieno; segno che da Lei si sta bene e che c’è lavoro. Proprio oggi ho letto la civetta di un giornale che si rallegrava perché 10 persone erano state assunte in un locale appena aperto. Se un fatto del genere è una notizia importante significa che siamo in guai seri.

        • sandro75k ha detto:

          @Camillo

          Le confermo i guai seri. Molto molto seri! Sono pieno questa sera e sembra essere un discreto dicembre ma in complesso il 2012 è stato un pianto amaro.
          Tra il 20 ed il 25 % di fatturato in meno rispetto alla media degli ultimi 5 anni!

        • Camillo Franchini ha detto:

          Sandro

          Mi dispiace molto. Ho l’impressione che ormai stiano bene solo i pensionati come me. Mi dispiace perché è bruttissimo segno.

  21. Marco DL ha detto:

    Per completezza, allego un articolo abbastanza recente che parla di Monte San Cosimo e Cardone:
    http://www.site.it/sulmona-monte-san-cosimo3-piezonucleare-james-bond-nei-cunicoli/11/2012/

  22. Giancarlo ha detto:

    @Cimpy
    Poi dicono che i software non hanno anima…
    Fa bene!

    • Cimpy ha detto:

      Concordo. Ho sempre sostenuto che in ogni (pezzo di ) software c’è un’anima, Ma prima o poi lo incontro, quel collega…

      • mW ha detto:

        Il computer è uno stupido veloce.
        Se poi è programmato da uno stupido lento, siamo rovinati.

        • Roberto Rampado ha detto:

          @Giancarlo
          “Ne cito alcune: Levi che parla dei picchi da 130 kW nel mammozio primigenio. Tutti quelli a cui ho mostrato la foto di quel tubetto di rame da 20 cm dal quale venivano rimossi 130 kW con un flusso d’acqua da 1 l/s che passava in un tubo di plastica attaccato alla bell’e meglio si sono messi a ridere e hanno voluto sapere chi fosse la persona di cui si parlava.

          E’ la vecchia storia dello sciacquone del gommista del capannone accanto, che tanto vi ha fatto ridere in passato. Vediamo se ridete ancora.

          Per alzare di 1°C la temperatura di 1 litro di acqua serve 1kCal = 4,184kJ.

          Con una portata di 1 litro/secondo è possibile asportare una potenza termica 4,184kW.
          Per arrivare a 130kW basta un innalzamento di temperatura di 31°C (130/4,184).
          … i 130kW possono benissimo essere in continuo e non solo di picco…

          Mai fidarsi delle misure ad occhio, sopratutto se fatte dagli altri…

        • Camillo Franchini ha detto:

          Andrea

          Il punto è che un tubo di rame lungo 20 cm in cui passa 1l acqua/s non è uno scambiatore di calore adatto per asportare 130 kW.
          In calorimetria i gradienti termici sono sempre un grosso ostacolo.

        • Roberto Rampado ha detto:

          @Camillo Franchini

          “un tubo di rame lungo 20 cm in cui passa 1l acqua/s non è uno scambiatore di calore adatto per asportare 130 kW”

          Si parlava di “picco” di 130kW, e per un picco, il tubo di rame di 20cm è più che sufficiente.
          Con un opportuno scambiatore 1l/s di acqua può portare via ben più di 130kW in continuo.

          PS: sono Roberto, non Andrea.

        • Giancarlo ha detto:

          Lo scambiatore non c’era come può desumersi dalle foto. Era un esperimento con flusso dal rubinetto (e già 1 l/s mi pare assai, anche se è possibile in linea di principio) e tubo passante, l’ecat a L per intenderci: I picchi istantanei da 130 kW col termometro non si vedono; quindi era un picco lungo abbastanza da poter essere misurato. Levi sosteneva di aver osservato 40°C di differenza ingresso-uscita e quindi la differenza è salita da circa 4°C fino a 40°C vista la linearità del problema. Avrebbe invece dovuto osservare meglio il misuratore di portata come documentato da A65 e accorgersi della virgola. Ci fermiamo qui e stendiamo un velo pietoso?
          Perché nella mia caldaia da 20 kW e 0,2 l/s la serpentina è lunga 1,5 metri? Quelli della Vaillant sono scemi? Perché per raffreddare i 2 kW di un’antenna radar con 5,5 l/m ci ho messo un radiatore tipo auto e ci riuscivo a stento? Scemo anch’io?

        • Andrea ha detto:

          Lo scambiatore non c’era come può desumersi dalle foto.
          C’era il secchio de sora Cesarina..
          🙂

        • Giancarlo ha detto:

          Buon Natale Andrea. Credi sempre nel piezo o ti ho convinto?

        • Andrea ha detto:

          Buon Natale a te Giancarlo. Credo solo in me stesso e nelle mie capacità che per quanto limitate mi hanno portato dove sono oggi.
          Il Piezo, come ho ribadito più volte è una curiosità.
          Con l’anno nuovo non avrò più modo di seguire le discussioni in questo ambito se non per riportare a Gennaio le ultime novità di cui sono a conoscenza, poi mi occuperò a tempo pieno della mia attività che purtroppo ho trascurato e non poco nel 2012.
          Quello di cui mi hai convinto e non solo tu, è che la scienza ha bisogno di profonde revisioni soprattutto nel metodo di fare scienza.
          Ritorno volentieri alle applicazioni di cui sono certo e che a parte qualche imbarazzo, non provocano le situazioni che abbiamo vissuto in questo ultimo anno.
          Spero di sentirti telefonicamente per gli auguri delle festività in corso e con l’occasione rivolgo a tutti i lettori di questo blog i migliori auguri sinceri, che siano momenti sereni e forieri di novità positive.

        • Camillo Franchini ha detto:

          Andrea

          rivolgo a tutti i lettori di questo blog i migliori auguri sinceri, che siano momenti sereni e forieri di novità positive.

          Grazie. A nome di tutti ricambio di cuore. Speriamo che il prossimo anno sia meno complicato di questo che sta finendo; che si arrivi a una qualche stabilità politica e che ci sia lavoro e benessere per tutti.

        • Gherardo Gentzen ha detto:

          Caro Camillo, è un buon segno vedere che un blog scientifico sia frequentato anche da chi crede solo in sé stesso, come i guappi di Gomorra e i poveri ragazzi abbandonati a vite difficili, circondati da profittatori senza scrupoli. Forse la frequentazione del tuo blog aiuterà costoro a trovare delle nuove compagnie, persone di cui potersi fidare.

          E speriamo anche che l’università italiana sappia ricreare un po’ di fiducia attorno a sé. Le persone oneste il cui unico interesse è la conoscenza certo non mancano, anzi sono la grande maggioranza. Semmai quello che manca è un po’ di coraggio nell’isolare i furbastri, ma chissà che la piccola ribellione che abbiamo visto nel 2012 non sia segno di una riscossa ancora più forte che sta per arrivare.

        • Camillo Franchini ha detto:

          Roberto

          Con un opportuno scambiatore 1l/s di acqua può portare via ben più di 130kW in continuo.

          Ma un tubo di rame lungo 20 cm non è un opportuno scambiatore di calore.

          Si parlava di “picco” di 130kW, e per un picco, il tubo di rame di 20cm è più che sufficiente.

          Come si fa a fare misure attendibili se si crea un gradiente termico in fase di scambio di calore?
          Se si deve fare calorimetria, sia un lavoretto fine, non approssimativo.
          Aggiungo che avere l’acqua in due fasi può portare a errori colossali. L’acqua in due fasi assorbe e cede calore senza che ci sia variazione di pressione e temperatura. Il sistema è infatti monovariante. Non riesco a capire come si possa fare calorimetria con l’acqua in due fasi.
          Domanda pierina: perché non hanno fatto in modo di asportare calore usando un flusso di acqua sufficientemente elevato da non superare – say – 70 °C?
          Ammetto che non mi ci sono mai applicato e posso non avere fatto caso a qualche parametro importante. Chiedo perdono in anticipo.
          A scuola ci insegnavano: un set sperimentale corretto deve avere un numero di variabili/parametri il più basso possibile. Non vale più? Se al posto della sfiatella ci fosse stato un generoso flusso di acqua calda ma non troppo, non sarebbe stato più semplice?

  23. Ascoli65 ha detto:

    E’ preferibile l’under-statement
    @Camillo,
    Consideri la vicenda ff una burla colossale mondiale che dura da un quarto di secolo? Se si salvano in burla i bolognesi, perché non consideriamo anche gli altri di tutto il mondo?
    L’ipotesi della burla non salva i bolognesi. Salverebbe degli studenti, ma non dei professori. L’ammirazione che ho espresso per come è stata condotta lo considero un mero fatto consolatorio. Si ride per non piangere, ma è pur sempre un sorriso amaro.
    Non credo che gli organizzatori della demo fossero convinti che l’aggeggio funzionava come da loro sostenuto, altrimenti non avrebbero manipolato maldestramente i dati. Siamo quindi in presenza di qualcosa che possiamo sicuramente chiamare burla. Lo so, potrebbe rivelarsi un under-statement, ma in questi casi è meglio evitare di rischiare il suo opposto. Per tutta una serie di buoni motivi, tra cui la grande permalosità che anima il settore.

    Come esempio di reazione ti invito a leggere la prima risposta che ho ricevuto quando, poche settimane dopo la demo, ho segnalato per la prima volta su EA il fatto della sonda (#217). E non avevo parlato neppure di burla. Avevo soltanto chiesto timidamente se qualcuno degli esperti che frequentavano quel sito poteva spiegarmi quell’incongruenza. Tra l’altro in quel periodo EA era frequentato da Passerini (c’è un suo intervento pochi commenti prima) e speravo, data la sua notoria amicizia con l’estensore del famoso report, che quest’ultimo si sentisse in dovere di fornire subito una spiegazione. Lo ammetto, sono stato un ingenuo.

    Credi che ci sia un solo ff di Bologna che dubita che la bruciatura della foto 17 sia stata provocata da un’innaffiata di neutroni veloci?
    Non so cosa pensino i fisici bolognesi della foto 17. A me sembra un punto di ruggine, ma non me ne intendo. Esprimere giudizi su documenti come questo è complicato anche per quanto riguarda la loro tracciabilità: quando è stato prodotto, durante quale test, quali erano le condizioni del test? E anche se queste informazioni fossero disponibili, dovremmo poi fidarci di esse. Non è un’impresa alla mia portata.

    La faccenda della sonda è diversa. E’ lampante, alla portata di tutti. Attorno a quell’asta col pennacchio giallo hanno danzato una dozzina di ricercatori, per lo più sperimentali. Ne abbiamo le prove inconfutabili. Non abbiamo bisogno di chiederci se quella sonda c’era o meno o se c’è stato uno scambio di foto. Filmati e foto erano a disposizione dei professori del DF, che ben 3 mesi dopo hanno deliberato il programma di ricerca biennale su quel coso.

    La spiegazione è semplice: tutti i personaggi coinvolti nella demo del 14 gennaio 2011 sono ff convinti.
    Potrei essere d’accordo nel dire che sono tutti convinti dei vantaggi che la FF può portare. Basta intendersi sul senso da dare al termine vantaggi.

    Se invece credessimo che erano davvero convinti che la loro FF generava i kW di eccesso misurati dai loro colleghi, allora dovremmo preoccuparci ogniqualvolta utilizziamo opere o ricorriamo a prestazioni di un qualunque laureato all’ombra delle torri.

    Tutti zitti perché la burla continui?
    Evidentemente nella FF nostrana usa cosi. Solo quelli dell’INRIM si sono pronunciati (quasi all’unanimità), quelli del DF all’unanimità tacciono. Il motivo non lo so. Che ognuno abbia le sue burle? Boh! Comunque non sono soli.

    Tace anche l’INFN. Ogni tanto sul tuo blog qualcuno accenna al fatto che avrebbero sospeso la ricerca sulla FF filiforme. Ne ha data comunicazione pubblica qualcuno? Il titolare nel frattempo continua a presentarsi alle conferenze sulla FF targato INFN e diffonde i suoi fili ossidati in mezzo mondo, nella speranza che qualcuno, per sbaglio, riproduca i suoi risultati. La perplessità sul suo tubo cresce giorno dopo giorno. E’ riuscito a raccogliere stroncature anche dai decani di Vortex. Il che è tutto dire. Tra poco assisteremo al botto finale e la nostra ricerca troverà finalmente la risonanza internazionale che era sfumata all’ICCF17 coreano. Non sarà una giornata di gloria.

    • Camillo Franchini ha detto:

      Ascoli

      Non credo che gli organizzatori della demo fossero convinti che l’aggeggio funzionava come da loro sostenuto, altrimenti non avrebbero manipolato maldestramente i dati. Siamo quindi in presenza di qualcosa che possiamo sicuramente chiamare burla.

      Mi pare di capire che c’è un fraintendimento sulla parola burla. Forse è una questione di regione. In Emilia questo tipo di burla si chiama imbroglio. Basta intendersi.

      Non so cosa pensino i fisici bolognesi della foto 17.

      Per chi ha un minimo di dimestichezza con i reattori nucleari, si capisce che quello riportato in slide 17 è un imbroglio (burla?). Se un flash di neutroni dovesse bucare le camicie degli elementi di combustibile, non esisterebbero reattori nucleari. Il comportamento dei materiali strutturali in un campo di neutroni veloci e termici è studiato da quando esistono i reattori nucleari. L’Agip Nucleare costruì un rig apposta presso il CAMEN, montato sul reattore RTS-1. Certamente ci sarà passata anche la lamiera di Cardone. Vennero scanditi i più vari materiali, soprattutto leghe. I test di materiali durarono anni, praticamente fino alla rinuncia al nucleare da parte del governo italiano. A quel tempo le ricerche erano considerate riservate e i rapporti periodici con le foto al microscopio elettronico (mi ricordo che si chiamava Jeol, giapponese) e alcuni test standard furono spediti al Consiglio Tecnico Scientifico della Difesa e rimasero patrimonio dell’ENI.

      dovremmo preoccuparci ogniqualvolta utilizziamo opere o ricorriamo a prestazioni di un qualunque laureato all’ombra delle torri.

      Questo si era capito fin dal 14 gennaio 2011; la sola presenza di Capiluppi e Zoccoli in quel capannone appariva sconcertante. Chi aveva accreditato Rossi in ambienti che dovrebbero essere severi e autorevoli?

      • Ascoli65 ha detto:

        @Camillo
        Mi pare di capire che c’è un fraintendimento sulla parola burla. Forse è una questione di regione. In Emilia questo tipo di burla si chiama imbroglio. Basta intendersi.
        No, mi dispiace, non sono sinonimi. Indicano fatti che hanno la stessa apparenza, ma diversa intenzione. Ciò che rende diverse le parole è proprio l’intenzione che anima coloro che organizzano una messiscena, come sembra essere la demo di cui si parla. Ora, l’apparenza è palese, ma le intenzioni non lo sono. Quindi per indicare quell’apparenza è opportuno utilizzare il vocabolo che sottointende l’intenzione più veniale. Mi spiego meglio. Imbroglio, deriva da un termine francese che si riferisce ad un ingarbuglio di fili. Questa è anche la prima accezione in italiano. Ma la seconda accezione propone sinonimi che trovi pure nel CP (art.640). Al contrario, burla e i suoi sinonimi non vi compaiono.

        Io posso solo dire di sentirmi preso in giro, cioè burlato, niente di più. Cimpy lo ha capito benissimo. Questo è un blog tecnico-scientifico, anche se tratta di importanti aspetti etici relativi alla ricerca: la sua dignità, il miglior uso delle risorse ad esse destinate, la trasparenza nei confronti dei contribuenti, ecc. Il fatto di cui stiamo parlando, come quelli similari che avvengono in questo settore, è clamoroso e, secondo me, gravissimo. Ma per denunciarlo è sufficiente parlarne in termini di burla, lasciando a coloro che lo fanno per mestiere, o che hanno informazioni più precise e circostanziate di quelle che abbiamo noi, il compito di prospettare motivazioni intenzionali diverse.

        • Camillo Franchini ha detto:

          Ascoli

          Ma per denunciarlo è sufficiente parlarne in termini di burla,

          Il 21 febbraio il Prof. Loris Ferrari scrisse questa lettera al Corriere della Sera:

          Fusione fredda

          Recentemente, a Bologna, si è tenuta una dimostrazione di produzione di energia di probabile origine nucleare a temperatura-ambiente. Il risultato è stata un’emissione di potenza, continuativa e controllata, venti volte superiore a quella immessa per il funzionamento. L’invenzione del metodo (denominato “catalizzatore di energia”) è dell’ing. Andrea Rossi, mentre le misure e gli studi teorici sono stati effettuati dallo staff diretto dal prof. Sergio Focardi, coordinato dal prof. Giuseppe Levi, entrambi del Dipartimento di Fisica dell’Università di Bologna, con la collaborazione della Sezione INFN di Bologna. Non mi dilungherò sui dettagli, ma credo sia utile, per i frequentatori del forum, avere questa notizia, del resto già divulgata dal Resto del Carlino e da edizioni locali di altri giornali (compreso il CdS). I dubbi sull’origine di questa emissione di energia (che si presenta in forma termica e assolutamente “pulita”) non sono completamente fugati, ma se le verifiche condurranno a conferme, il catalizzatore di energia rappresenterebbe la soluzione definitiva del problema energetico. Credo che l’opinione pubblica dovrebbe cominciare a parlarne e a esserne coinvolta: l’unico modo, questo, per evitare gli “insabbiamenti” da parte dei potentati energetici attuali e di possibili sfruttatori a scopi militari (cosa che in passato pare sia già avvenuta, a proposito della fusione fredda). Nel contempo, l’interesse dell’opinione pubblica, attraverso i media, può stimolare enti pubblici e privati a investire qualche soldo in questa ricerca, che finora è stata portata avanti con budget da Piccola Fiammiferaia. L’altro vantaggio sarebbe quello di arrivare a una certificata e inequivocabile dimostrazione di attendibilità, efficienza e sicurezza di utilizzo, da parte di ricercatori indipendenti e sottoposti a un controllo pubblico.
          Saluti e auguri a dita incrociate.
          Loris Ferrari
          Professore Associato di Struttura della Materia
          Dipartimento di Fisica dell’Università di Bologna.

          Questa è gente che chiede un finanziamento di Stato per studiare il mammozio di Rossi, altro che burla. I burlati siamo noi e questo deve cessare.
          In realtà, non si tratta né di burla né di imbroglio, ma di una tipica manifestazione ff come tutte le altre che sono arrivate alla nostra conoscenza. Un miscuglio micidiale di incompetenza e di improntitudine.
          Se sono in buona fede il giudizio non migliora.

        • Ascoli65 ha detto:

          @Camillo
          I burlati siamo noi e questo deve cessare.
          Su questo siamo d’accordo. Abbiamo trovato finalmente il minimo comun denominatore.
          Quello che hai riportato qui sopra è un documento sconcertante, me ne ero dimenticato. Tuttavia ritengo che in un blog ci si debba limitare a denunciarlo come burla, non credo sia opportuno sporgersi oltre. Poi ognuno fa come crede.

        • Camillo Franchini ha detto:

          Ascoli

          Tuttavia ritengo che in un blog ci si debba limitare a denunciarlo come burla, non credo sia opportuno sporgersi oltre.

          Mi imbarazza usare una parola neutra solo per correttezza formale, sapendo che l’interlocutore sa che vorrei usare una parola più dura e diretta.

        • Ascoli65 ha detto:

          Camillo, hai ragione, ti capisco. Ma anche quella giuridica è una scienza, anche se non esatta, ed ha le sue regole.

        • mW ha detto:

          Buongiorno Franchini,
          anche io mi ero dimenticato del comunicato di Ferrari.
          In effetti è sconcertante pensare che Ferrari si riferisce a uno “staff” che ha verificato il fenomeno energetico CON UNA SVEGLIA!

        • Camillo Franchini ha detto:

          mW,

          Io ho proprio notato che Loris Ferrari non è sfuggito all’attenzione di Sylvie. Ferrari, quello che vorrebbe avere più soldi della Piccola Fiammiferaia. La prendono alla larga, ma tutti arrivano allo stesso punto.
          Sylvie si è ricordata di lui, a quanti altri è capitato?
          Spero che almeno questo sia stato apprezzato da Tobia che proprio non riesce ad apprezzare le qualità investigative di Sylvie. Come dicevano i contadini Hermano “si lamenta del brodo grasso”.

    • neutrino ha detto:

      @ascoli65

      Il suo acume non e’ certo pari alla sua cortesia.

      • Ascoli65 ha detto:

        @Neutrino,
        Mi dispiace essere considerato scortese, senza rendermi conto del motivo.
        Se posso cerco di rimediare, ma non capisco a cosa ti riferisci.

        Se per caso alludi alla mia frase sul silenzio INFN, posso precisare che mi riferivo a quello ufficiale e pubblico dell’Istituto e non agli apprezzabili contributi provenienti da singole persone, che, come te, hanno accettato un dialogo aperto su questo ed su altri siti.

        D’altronde qui discutiamo molto di come questa strana attività di ricerca venga comunicata alla gente, quella che la finanzia e che dovrebbe riceverne i frutti. A tutt’oggi la pubblica opinione sa che parecchie Istituzioni nazionali, tra cui l’INFN, hanno perseguito per più di 20 anni la ricerca sulla FF e, per quanto è dato loro di sapere, che continuano a farlo, ora come prima. O mi è sfuggito qualcosa?

        • Camillo Franchini ha detto:

          Ascoli65

          A tutt’oggi la pubblica opinione sa che parecchie Istituzioni nazionali, tra cui l’INFN, hanno perseguito per più di 20 anni la ricerca sulla FF e, per quanto è dato loro di sapere, che continuano a farlo, ora come prima.

          Questo andava detto.
          Questo blog è nato proprio per informare in un ambito purtroppo modesto che la situazione è quella che hai descritto. La posizione dell’INFN non è sostanzialmente diversa quella del DF di UniBO. E’ necessario che le persone che all’interno hanno senso di responsabilità come neutrino assumano il peso di questa ambiguità di comportamento e facciano qualcosa. Sono convinto che il 99 % dei colleghi di Celani sono imbarazzati dalla sua attività. L’INFN non è l’ENEL, dovrebbe disporre delle necessarie eccellenze scientifiche, come direbbe Formigoni, per far cessare l’interminabile e ridicola deriva ff in cui è caduto.
          Le stesse considerazioni valgono per l’ENEA (Ente Nazionale per l’Energia Atomica, come crede l’ineffabile Cardone).

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  25. Camillo Franchini ha detto:

    @gabrichan

    Lei sarebbe disposto a finanziare un giovanotto che si presenta con una tabella come questa?
    Provi a indovinare chi l’ha compilata.

    Tabella

    • FermiGas ha detto:

      Tabella che si trova addirittura pubblicata nell’articolo http://arxiv.org/abs/0710.5177 . Come sia stato possibile pubblicare una roba del genere, non lo so. Come ho già detto, ci sono errori che nemmeno uno studente delle superiori dovrebbe commettere.

      • Giancarlo ha detto:

        @Camillo, FermiGas
        Avevo fatto notare un paio di volte che anche riscrivendo per bene la diapositiva e sostituendo cps alla enigmatica didascalia Conteggio del Torio ed, inoltre, ignorando la terza cifra decimale con una precisione alla seconda, non tornano proprio i numeri se si suppone che entrambe le analisi siano state fatte sugli stessi millilitri, come l’articolo originale lascia intendere.

        • Camillo Franchini ha detto:

          Giancarlo

          Ricordo bene che avevi fatto un’analisi puntigliosa dell’articolo di Cardone. Io ho soltanto voluto mettere in evidenza la trascuratezza con cui lavora quel signore. Più di questo mi indigna la mancanza di rispetto che egli ostenta nei confronti di Lise Meitner. Roba da maschilista in orbace. A freddo poi, solo per aggredire.

      • FermiGas ha detto:

        Bisogna anche trascurare il fatto che una media è stata scritta più precisa della singola misura, un’altra non riporta l’incertezza e quella che riporta l’incertezza ce l’ha assurdamente bassa, vista la dispersione delle misure. Se fosse stata una relazioncina di laboratorio di fisica di 3^ liceo, me l’avrebbero fatta sicuramente rifare!
        Più ci penso e più sono desolato.

        • Andrea ha detto:

          Chiedo scusa, ma non è possibile che ci sia differenza tra misura relativa e misura assoluta, ricordo vagamente (sbagliando forse) qualcosa a tal proposito in chimica quantitativa in terza superiore.

        • Camillo Franchini ha detto:

          FermiGas

          Più ci penso e più sono desolato.

          Poi si pretende che quella persona sappia coinvolgere il torio in reazioni nucleari usando ultrasuoni. E’ come credere che il ragazzo che mi vende il vino sfuso sia capace di dire messa in latino.

      • gabrichan ha detto:

        Si in effetti ci sono un paio di cappellate notevoli, bisogna capire se sono orrori di distrazione o proprio non si sono resi conto di cosa stavano scrivendo, ma il punto non è questo il punto è che fine ha fatto il torio? è successo davvero qualcosa di strano?

        • Camillo Franchini ha detto:

          gabrichan

          il punto è che fine ha fatto il torio?

          Credo che tutti in questo blog sappiano che il torio, come qualsiasi altro nucleo, resta supremamente indifferente agli ultrasuoni e alle cavitazioni che essi provocano. La scienza nucleare è troppo progredita per avere dei dubbi. Esistono in commercio grossi trattati dedicati alle reazioni nucleari. Si possono ordinare da Amazon senza problemi.
          Se Le resta qualche dubbio, consideri che Cardone ci lavora da almeno cinque anni e nessuno dei suoi lavori è entrato in una banca dati. In campo nucleare è un perfetto sconosciuto. Può controllare di persona. Non è una mia personale cattiveria; Cardone anzi mi piace, perché parla ore rotundo come un Papa.
          Se però scrive articoli con la cura con cui butta giù tabelle analitiche, credo che abbia poche speranze di essere apprezzato.

          Scusi l’osservazione, ma prima di occuparvi di nucleare, perché non seguite qualche corso universitario? Non è mica necessario fare esami; entrate in aula e nessuno vi chiede niente. Io l’ho fatto qualche volta mentre ero in città, con materie che nemmeno sapevo esistessero.

        • gabrichan ha detto:

          Il consiglio è buono, peccato che lavoro 8-10 ore al giorno, purtroppo non ho il tempo materiale per seguire nessun corso, l’avrei già fatto, i corsi li ho seguiti una 20na di anni fa in matematica, pirla io a non finire l’università….. non credo esistano corsi serali sul tema a Brescia proverò a cercare.
          Comunque rimango con molti dubbi, i risultati delle mie prove confermano le trasmutazioni, continuerò a sperimentare.

        • gabrichan ha detto:

          Franchini in pratica sta dicendo che i valori (tralasciando gli errori sull’approssimazione) sono stati taroccati?
          Mi sembra un’accusa molto grave ha delle prove?

        • Cimpy ha detto:

          perdona la boutate: tu puoi provare che quei valori sono autentici? O meglio, un qualunque ricercatore sulla terra che non sia un assertore della fusione fredda ha potuto dimostrare che sono autentiche? No? Allora guarda che non c’è niente di strano a sostenere che potrebbero non esserle. Anzi, scientificamente parlando, quelle misure non esistono proprio fino alla suddetta prova.

        • Luca ha detto:

          Perdoni signor G.Chan ma non le sembra di esagerare a trasformare la segnalazione di errori formali in un lavoro in accusa di taroccamento dei valori? Neanche i peggiori avvocati dei film americani tartassano così brutalmente i teste che stanno interrogando. Sa, lei, come molti altri che difendono a spada tratta, e spesso senza nemmeno leggerli e comprenderli, gli sgangherati paper di gran parte dei Fusionisti Freddi mi evoca l’immagine del bulletto che tortura la sua vittima, la quale, tremabonda, nega di avergli mai pestato il piede, con la minacciosa frase “Allora mi dai del bugiardo!” e in un caso o nell’altro finisce riempirla di botte. Scusate il lungo e contorto periodo ma sono di fretta e non sono riuscito a renderlo più leggibile.
          Caldi Riguardi

        • gabrichan ha detto:

          @Cimpy, Luca il mio era un semplice ragionamento, di solito i valori in tabelle sui lavori scientifici si prendono per veri, se qualcuno dice che non sono esatti si può supporre un errore involontario oppure una manipolazione fraudolenta, io ho chiesto se per Camillo erano stati taroccati i dati per avvallare l’ipotesi iniziale e se aveva delle prove in proposito, non mi è sembrato un atteggiamento da bullo o che altro…. cercavo solo un chiarimento.

        • FermiGas ha detto:

          gabrichan scrive:
          un errore involontario

          Fosse questione di uno e un solo errore… Il fatto è che c’è pieno di errori che nemmeno uno studente delle superiori dovrebbe commettere, lo ripeto per la n-esima volta. Non si usa controllare quel che si scrive, soprattutto nel caso sia la scoperta scientifica del secolo??? E se l’autore (magari con un PhD alle spalle o quantomeno con una laurea) ha pure controllato ma non s’è accorto degli svarioni spropositati che ha scritto, come si dovrebbe interpretare?

      • laptopdicartone ha detto:

        Anche la versione pubblicata quasi due anni dopo su Physics Letters A contiene le famigerate tabelle. Onestamente non so proprio cosa pensare

        • neutrino ha detto:

          @Laptop…

          che la peer-review fa un pochino acqua. Per consolare camillo gli articoli sono peggio della tabella e riguardo gli esperimenti e’ meglio stendere un velo pietoso.

      • Camillo Franchini ha detto:

        FermiGas

        Tabella che si trova addirittura pubblicata nell’articolo…

        Lì ci sono anche i nomi di Mignani e Petrucci. Anche loro devono essere dei gran sapientoni.

    • indopama ha detto:

      c’e’ stata una migrazione di zeri da dx verso sx dovuta a spallazione dei nuclei del monitor dopo la terza birra e l’ultimo errore sulla media non va messo quando nel numero compaiono due numeri maestri.
      tornando al provino, senza carbonio il ferro non si indurisce, quindi il trattamento termico citato non ha senso. sul ferro puro si puo’ solo fare un trattamento di distensione per normalizzare le tensioni interne non omogenee dovute al metodo con cui si ottiene il materiale e la sua forma.
      quindi quella detta da Ridolfi (se e’ stata capita bene) non e’ una frase felice…
      cmq l’analisi chimica degli acciai e’ quantitativa, nulla vieta che in certi punti ci siano delle concentrazioni diverse da quelle citate, anche il ferro puro non e’ puro al 100%.
      gli acciai piu’ sono omogenei e piu’ costano perche’ e’ la cosa difficile da ottenere.

      • Camillo Franchini ha detto:

        Indopama

        quindi quella detta da Ridolfi (se e’ stata capita bene) non e’ una frase felice…

        Chi è Ridolfi, uno in grado di dire una frase felice sul ferro? Perché avete scomodato il povero Ridolfi, cui stanno certamente fischiando le orecchie?

  26. Cimpy ha detto:

    oppss: il software mi ha colpito ancora:
    Cimpy scrive:
    Il tuo commento è in attesa di moderazione
    18 dicembre 2012 alle 11:53 pm

  27. Cimpy ha detto:

    un commento di neutrino (era solo un sorriso) è sparito e due commenti miei nei pressi sono finiti in moderazione. Se non hanno più senso, li cancelli pure (quantomeno questo: Cimpy scrive:
    Il tuo commento è in attesa di moderazione
    18 dicembre 2012 alle 11:53 pm)…

    L’altro commento è questo
    Cimpy scrive:
    Il tuo commento è in attesa di moderazione
    18 dicembre 2012 alle 11:17 pm )

    ps:
    non era in moderazione – quindi se un commento viene cancellato, nei pressi può scattare una moderazione quantistica….

  28. Cimpy ha detto:

    mamma mia, sono finito nei pressi di un buco nero:
    Cimpy scrive:
    Il tuo commento è in attesa di moderazione
    19 dicembre 2012 alle 6:15 am (<—@Camillo, questo lo legga!)

    Cimpy scrive:
    Il tuo commento è in attesa di moderazione
    18 dicembre 2012 alle 11:53 pm

    Cimpy scrive:
    Il tuo commento è in attesa di moderazione
    18 dicembre 2012 alle 11:17 pm

    • Camillo Franchini ha detto:

      Cimpy,

      ho messo in moderazione qualche commento brevissimo e solo spiritoso, per non appesantire il blog. Se vuole li libero. D’ora in poi farò così, per non scoraggiare i pochi affezionati che hanno la pazienza di seguirci.
      Buona giornata.

      • Cimpy ha detto:

        dr. Camillo Franchini,
        i miei commenti di cui sopra (e anche questo) possono essere cancellati.
        In generale, non me la prendo se vengo cancellato o se finisco in moderazione.
        Credevo di aver trovato una spiegazione alla moderazione randomica nella modifica fatta da un admin alla struttura delle risposte – mi sbagliavo, evidentemente : colpa mia che sottovaluto costantemente le conoscenze informatiche degli admin che amministrano qui, nonostante ce le abbiate cantate chiaramente a noialtri pischielli del software…

    • Camillo Franchini ha detto:

      Andrea,

      Grazie della buona volontà, ma la segnalazione è incompleta: mancano gli estremi bibliografici.
      Saluti

      • Andrea ha detto:

        Prego, dovere!
        http://link.springer.com/chapter/10.1007%2F978-1-4020-5874-5_2?LI=true
        “Controlled Nucleosynthesis”

        Il pdf che ti ho linkato nel post precedente:
        ESTIMATION OF ENERGY RELEASE IN PROTON-21 EXPERIMENTS
        A. Paschenko, V. Petukhov, I. Shapoval

        Altri papers (16 pdf):
        http://www.proton21.com.ua/science_03_en.html

        Gli esperimenti di Adamenko è i risultati ottenuti sono stati presentati anche a Coherence 2012.

        Penso sia interessante perché è una probabile prova indipendente del piezonucleare.
        Cavitazione, implosioni etc..
        Il laboratorio Proton21:
        “Analytic center of “Proton-21”

        “Proton-21” Electrodynamics Laboratory (PEL) provides comprehensive Analytical Services and Consulting in the field of Applications of Local and Integral Precision and Highly Sensitive Techniques of Elemental and Isotopic Composition Analysis throughout Ukraine and abroad. We characterize all kind of Surfaces and Bulks of Conductive and Nonconducting Solid Body Samples and counsel in all questions related to analytical problems. Our services can successfully be used in Technology and Product Development, Quality Control and Failure Analysis. PEL will provide the highest quality testing, consulting and expert witness services available.

        Please contact our experienced Client Services Staff with any questions you might have. It is our intent to provide meaningful, practical and scientifically driven information and results to our customers. We hope this will allow our clients to make informed decisions to deal with their daily challenges as effectively as possible.

        Our employees are well familiar with the specific needs of various industrial companies, academy and applied-research institutes. More than 25 years of our analysts experience in surface and bulk analysis of various materials guarantee high quality services. We always focus on the problems of our customers, pose and accordingly suggest suited analytical techniques for them.

        Our customers include not only large industrial companies both in Ukraine and abroad, but also small and medium sized companies. We provide solutions for materials structure and composition analytical problems from various industrial areas. Additionally we serve universities and research institutions.

        Our Laboratory equipped with modern and sound analytical instruments: Glow Discharge Mass Spectrometer Finnigan ELEMENT GD (Thermo Electron Corporation, Germany), Field Emission Auger Microprobe JAMP 9500F (JEOL, Japan), Secondary Ion Mass-Spectrometer IMS 3f (CAMECA, France) and X-ray Microprobe REMMA 102 (SELMI, Ukraine). A close cooperation with the instrument manufacturers keeps our instruments in the state-of-the-art. We also offer further analytical techniques in co-operation with carefully selected partner laboratories. We keep costs as low as possible by avoiding unnecessary analyses or data evaluations. In particular, we always will say “no” if we feel that we cannot help you.

        • Marco DL ha detto:

          @Andrea:
          Secondo te, i piezofan hanno capito che se fosse vero il raggiungimento di pressioni/temperature “astronomiche” con la cavitazione, allora avrebbero scoperto un metodo semplice per costruire ordigni nucleari di quarta generazione?
          Molti laboratori che studiano le pressioni estreme (come il Lawrence Livermore National Laboratory), sotto la maschera dell’energia pulita, aggirano bellamente i trattati sulla non proliferazione degli armamenti e fanno test di microfissione/fusione sotto pressioni astronomiche.
          Com’è che Carpinteri dimentica sempre di citare il contenuto di materiale radioattivo dei suoi campioni?
          Il “deformed spacetime” di Cardone vale anche per gli esperimenti che fanno al NIF? Oppure trattano pressioni troppo piccole?

        • Camillo Franchini ha detto:

          Andrea

          Ho aperto l’articolo, ma confesso di non averci capito niente. Vediamo se è roba per fisici o ingegneri. Se è materiale interessante qualcuno si farà vivo certamente. Il suggerimento a leggere è lanciato.
          Saluti

        • Giancarlo ha detto:

          @Camillo
          Avevo letto il lavoro e non mi aveva entusiasmato. Le traiettorie degli oggetti dell’esplosione sono visibilmente disegnati al PC e non capisco in che relazione stiano con la realtà. Al solito 60 kJ dentro e 80 kJ stimati fuori. Nessuna analisi di possibili errori sperimentali, as usual. Adamenko si interessa pure di cercare monopoli magnetici (i border-line non si fanno mancare nulla) ed è in stretti rapporti con Selleri il quale è in stretti rapporti con Fucilla. Selleri ha un buon curriculum di pubblicazioni tutte antecedenti al 2000.

        • Camillo Franchini ha detto:

          Giancarlo, Valerio,

          Non mi aspettavo da voi una risposta così pronta e, per quanto ci capisco, appropriata. Grazie. Spero che anche Andrea dica la sua, cioè come vede lui la cosa. Non solo Andrea, ma anche qualcuno che abbia partecipato a Coherence 2012 o che abbia qualche conoscenza di questi esperimenti di cui francamente capisco poco.

        • Valerio Peralta ha detto:

          @Andrea,

          “Penso sia interessante perché è una probabile prova indipendente del piezonucleare.
          Cavitazione, implosioni etc..”

          L’idea che un qualunque articolo in cui compaiano le parole “esplosione”, “implosione”, “scarica”, “shock wave” abbia una relazione con la cavitazione ed il piezoN è semplicemente un derivato della scienza analogica, le cui affermazioni e metodi lasciano il tempo che trovano (forse no, tra i 22pazzi).
          Ho letto velocemente l’articolo, quindi mi riservo di ricredermi dopo una lettura più attenta (proverò a rintracciare anche gli articoli citati).
          Da quello che ho capito, gli estensori producono una scarica tra due terminali metallici circondati da un tubo di PVC. La scarica è molto potente e deforma in modo curioso il tubo. Fanno una simulazione agli elementi finiti cercando di introdurre tutti gli effetti conosciuti e scoprono che, secondo il calcolo, per avere tale deformazione servono 80 kJ, mentre sono abbastanza sicuri che l’alimentatore rilascia massimo 60 kJ. La conclusione è che sono avvenute reazioni nucleari durante la scarica.
          Cosa vi ricorda tutto questo? (Esempio di debunking analogico, che vale come l’omonima scienza)

          Saluti

        • Andrea ha detto:

          @Valerio
          L’idea che un qualunque articolo in cui compaiano le parole “esplosione”, “implosione”, “scarica”, “shock wave” abbia una relazione con la cavitazione ed il piezoN è semplicemente un derivato della scienza analogica

          In verità la mia affermazione deriva dal fatto che ho letto quasi tutto il materiale disponibile in rete in merito ad Adamenko tra cui anche il suo brevetto nel quale scrive chiaramente “cavitation”, poi utilizza anche le parole “shock wave”, ma sono sempre riferite al fenomeno della cavitazione.
          Mi spiace ma non è scienza delle analogie.
          Al Sandia National Laboratory, lo hanno preso molto sul serio nel 2009 tanto da ottenere un finanziamento governativo:
          This report was prepared as an account of work sponsored by an agency of the United States Government.
          Evito di mettere troppi link per non incorrere nella moderazione, cerca con google “LDRD 140639 Final Report”.
          Le conclusioni sono interessanti e promuovono ulteriori approfondimenti.
          Viene citato in questo paper: arxiv.org/pdf/1209.2407
          Cavitation-Induced fusion
          Trovo strano che non citano i lavori pubblicati del piezo, forse non li conoscono.
          Molti lavori di Adamenko portano anche la firma di Vysotskii V.I un esperto in cavitazione, sempre in merito alla scienza delle analogie..

        • Valerio Peralta ha detto:

          @Andrea,

          Il mio commento era riferito all’articolo che hai proposto. Se poi Adamenko si è occupato anche di cavitazione, non lo potevo sapere; d’altro canto non compare neanche nella lista degli autori dell’articolo in oggetto!
          Tengo a precisare che (sonofusione) DIVERSO (piezoN), infatti come ho più volte fatto presente, Taleyarkhan ha pubblicato i suoi dati (manipolati, a detta dell’università di appartenenza) su SCIENCE; l’idea della fusione da cavitazione è vecchia di 40 anni, riguarda la reazione DD o DT, non una fisica nucleare ignota. Devi ammettere che il piezoN ha uno status tutto suo, tanto che ce ne stiamo occupando su questo Blog.
          Gli studi sull’attivazione di DD o DT con apparati alternativi a ITER è scienza mainstream, sono sicuro che se ne occupano in tanti; non mi stupirei più di tanto se ci fossero risultati positivi!

          Saluti

        • Valerio Peralta ha detto:

          @ Andrea,

          Ho letto i documenti “sonofusion” da lei proposti. Sono decisamente curiosi e interessanti; fanno parte di quella scienza border-line fatta di report su esperimenti preliminari che a mio avviso ci possono anche stare. Confermo tuttavia il mio primo giudizio: non citano il piezoN perché non hanno con esso relazione logica (il report degli Sandia forse cita una tecnica di analisi usata anche da Crdn, ma non significa niente).
          Possiamo dire che il piezoN è andato oltre il bordo anche per la scienza border-line(!).

          Saluti

  29. Giancarlo ha detto:

    @Camillo
    Avrai potuto apprezzare che Valerio ed io abbiamo trovato esattamente gli stessi difetti nell’articolo senza essere in comunicazione tra di noi. Quasi in un entanglement che sembra andare molto di moda. Basta un po’ di naso per capire che qualcosa non va. Daniele ha pubblicato l’ennesima versione della slide di Mastromatteo, ancora diversa dalle precedenti e ancora priva di una spiegazione decente. Daniele gli sta facendo fare la figura del rincoglionito e Mastromatteo non se la merita. Possibile che non riesce a scrivere e illustrare decentemente una formuletta che io riesco a comprendere a prima vista e dire pure dove stanno gli errori di scrittura? Anche qui se ne è accorto immediatamente Mario Massa. Ha semplicemente moltiplicato il coefficiente della Stefan Boltzmann per il termine tra parentesi (la differenza delle quarte potenze) e poi ha raggruppato i termini. Peccato che era stata preannunciata ai quattro venti una calorimetria. Poi riporta come novità una misura del 2004: ma questi, a parte Celani, hanno mai fatto più di due misure o continuano a pubblicare sempre la stessa cosa? Però una cosa appare evidente: gli effetti di trasmutazione ci sono pure con PD+H, mentre tutti gli altri li avevano esclusi. Controordine, compagni.
    Sono stufo, ne ho le palle piene, non abbiamo speranze. I’m gotta give up.

    • Gherardo Gentzen ha detto:

      Giancarlo scrive:
      Sono stufo, ne ho le palle piene, non abbiamo speranze.

      Come non abbiamo speranze!? Basta concentrare gli sforzi e agire solo quando i ricercatori statali miracolisti allungano le mani verso la marmellata. Tutti gli altri, i privati e i passeri, per conto mio si possono ignorare o al più seguirli ogni tanto come si fa con i cartoni animati, per passatempo. Finché se ne stanno tra di loro nell’universo deformato non possono fare troppi danni. Anzi, comincio a pensare che stiano facendo del bene: stanno insegnando una dura lezione di vita a tante anime sbandate e magari anche un po’ avide.

      Oggi avevo letto quello che ha scritto Sylvie sulle misurazioni del vapore e che non avevo seguito qui per mancanza di tempo. Mi sono indignato (!) e ho scritto la seguente lettera. Braga ha risposto sconsolato a me e a Sylvie. Levi e Capiluppi per ora tacciono. Un loro collega di Bologna mi ha scritto avvilito per il discredito patito dalla sua università (e ne ho informato Braga).

      Date: Wed, 19 Dec 2012 14:11:10 +0000
      To: Giuseppe Levi, Paolo Capiluppi, Dario Braga
      From: Alessio Guglielmi
      Subject: Ancora sul 14 gennaio 2011
      Cc: Sylvie Coyaud

      Cari colleghi,

      Leggo oggi un articolo di Sylvie Coyaud che riporta alcune considerazioni su un rapporto stilato da Giuseppe Levi, David Bianchini e Gilberto Galantini (http://lenr-canr.org/acrobat/LeviGreportonhe.pdf) e che ha permesso ad Andrea Rossi di pubblicizzare la sua famigerata invenzione. Vi vengono mosse due accuse: manipolazione dei dati e incompetenza.

      L’articolo è qui: (http://is.gd/ITyTp2).

      Mi sembra opportuno che l’Università di Bologna chiarisca ogni malinteso ed eventualmente ritratti qualsiasi informazione errata che fosse uscita con il sigillo dell’università. Penso che noi ricercatori abbiamo il dovere di impedire che la ricerca pubblica venga strumentalizzata e ridicolizzata. Spero quindi che possiate fornire una risposta esauriente e nel merito.

      Cordialmente,

      -Alessio Guglielmi

      • Camillo Franchini ha detto:

        Alessio,

        Spero che Hermano Tobia abbia apprezzato la straordinaria capacità di Sylvie Coyaud di sintetizzare in una sola pagina la situazione Rossi un anno dopo. Anche i commenti sono molto appropriati e aiutano a capire gli aspetti tecnici e i comportamenti degli uomini. A seguire i numerosi link esce un quadro completo della situazione; bastano due ore di attenta lettura per sapere tutto quello che serve.
        Ne è uscito un capolavoro di informazione scientifica e di denuncia al quale hai fornito il degno suggello.
        Sul piezo Sylvie ha già fatto un lavoro altrettanto raffinato. Le sue note contengono sempre i link necessari per capire. Un lavoro complesso e difficile.
        Giancarlo, la competenza tua e di tanti altri è stata premiata. Stiamo finendo bene l’anno, non c’è motivo per stancarsi.
        Cordiali saluti

      • Camillo Franchini ha detto:

        Alessio

        Un loro collega di Bologna mi ha scritto avvilito per il discredito patito dalla sua università

        Ho avuto un breve scambio con un docente del Dipartimento di Chimica, che ha usato parole molto dure verso i colleghi di fisica. Peraltro la persona è del ramo nucleare e sa quello che scrive.
        Sono molto orgoglioso che i chimici siano rimasti fondamentalmente estranei al mondo ff, a parte Galantini; chissà che storia personale ha.
        Una volta, scherzando, ho scritto che a volte i fisici amano esibire un atteggiamento frou frou, da genialoidi rivoluzionari, che non fa parte della tradizione dei chimici, più grigi e tetragoni. Essere tetragoni aiuta molto a non sprecare denaro pubblico in ricerche farlocche.
        Crpntr non si inquadra in questo schema; chissà chi gli ha attaccato la passione piezotettonica. Si può pensare a Crdn, con cui ha simpatie politiche in comune. Le vie verso l’inferno sono infinite.
        Saluti

        • Valerio Peralta ha detto:

          @Camillo,

          Io sono praticamente certo che sia stato Crdn a portare Crpntr sulla cattiva strada. Devono essersi conosciuti in qualche riunione di partito oppure a messa. Penso si possa tracciare la parabola ricostruendo le date degli interventi pubblici e delle pubblicazioni.
          Crdn ha molta influenza sugli individui dotati di una certa forma mentis. E’ un po’ il Lord Voldemort del sottobosco ministeriale; ha una sua magia oscura.

          Saluti

      • Livio Varalta ha detto:

        @Ascoli65, Sylvie, Gherardo,
        GRAZIE COP 1000!!!

  30. Hermano Tobia ha detto:

    @Camillo
    Spero che Hermano Tobia abbia apprezzato la straordinaria capacità di Sylvie Coyaud di sintetizzare in una sola pagina la situazione Rossi un anno dopo.

    Visto che vengo chiamato in causa, rispondo volentieri. Dopo aver letto l’articolo, siamo alle solito: fango allo stato puro, e probabilmente ulteriore lavoro per gli avvocati. Il mio giudizio sullo pseudo-giornalismo dell’oca è, se possibile, ancora peggiore di quello espresso in passato. I motivi sono i seguenti:

    1) l’esperimento in questione risale a quasi due anni fa, ed allora se n’è scritto fino alla nausea, era evidente da subito che l’esperimento non era conclusivo. Quello che si può imputare a chi lo ha condotto è di aver perso l’occasione per una dimostrazione definitiva: invece di ottenere vapore a 100C (il cui titolo è difficilmente misurabile) tarare diversamente la portata in modo da rimanere o in fase liquida od ottenere vapore chiaramente surriscaldato, in modo da evitare di trovarsi in mezzo ad un cambiamento di fase. Faccio mie le sempre acute osservazioni di Mario Massa:

    Non perderei tempo a rivangare la storia di quella sonda. In quel caso data la bassa portata e pressione quasi atmosferica un basso titolo (che poteva essere anche 5%, cioè 95% acqua) non è misurabile con nessun strumento (tanto meno con un fantomatico psicrometro)

    Si vede che l’oca, a corto di argomenti e di fango, non trova di meglio che rivangare una vicenda già ampiamente discussa e così lontana nel tempo.

    2) non ho seguito la ricostruzione di Ascoli65 della vicenda per un motivo molto semplice: questa estate ho dedicato molto tempo a confutare le sue incredibili ed assurde ipotesi sul funzionamento del cilindro di Celani su EA (leggere qui ad esempio: http://www.energeticambiente.it/sistemi-idrogeno-nikel/14748369-apparato-rossi-focardi-verita-o-bufala-secondo-volume-17.html#post119360315 ). Ora se tanto mi da tanto, non vale la pena perdere tempo sulle sue analisi passate.

    3) come ho scritto il passato, ho avuto modo di discorrere a lungo con il Prof. Stremmenos sulle misurazioni calorimetriche che si stanno svolgendo sull’HotCat e mi diceva appunto che per una maggiore precisione ed economicità stanno utilizzando termocamere e wattmetri TrueRMS. Come ho parlato io con il gentilissimo Professore, poteva farlo chiunque, ad esempio per chiedere informazioni sulle misure passate e future: penso che chiunque faccia del giornalismo (materia evidentemente sconosciuta all’oca) abbia il dovere di sentire le persone interessate prima di denigrarle.

    4) alla fine del suo sconclusionato intervento, l’oca scrive:
    “Le licenze si vendono come panini finché gli investitori di Hydro Fusion non fanno ripetere le misure.”

    Peccato che solo due giorni fa la TV svedese ha intervistato Magnus Holm (CEO Hydrofusion) che ha ribadito piena fiducia in Rossi e nell’E-Cat.

    Malin: When was the interview with Magnus Holm, was it before or after they criticized Rossi hot-cat?

    SVT Science: Interview with Magnus Holm made ​​after the event you are talking about. That was the beginning of september as Magnus Holm’s company was in Italy with investors, a visit that led to conflict between Rossi and the Swedish venture capitalists measurement techniques. But the interview with Magnus Holm, who was in the story was made relatively recently.

    http://www.e-catworld.com/2012/12/andrea-rossi-featured-in-swedish-tv-show/

    In tale trasmissione televisiva inoltre viene intervistato anche Anders Aberg (responsabile R&D di Vatenfall, la 5 impresa energetica europea) che dice testualmente:

    ”This is something new, and we are obligated as a power company to check up on alternatives, of course. This is a possibility that might change the entire world”

    Qui un interessante round-up ed altre informazioni interessanti:

    http://www.e-catworld.com/2012/12/evidence-mounts-in-favor-of-the-e-cat/

    Forse l’oca avrebbe dovuto informarsi meglio ed aggiornare le sue fonti, andando oltre le analisi di anonimi e scarsamente competenti frequentatori di forum ( comunque sempre meglio delle sette di visitati dagli alieni … )

    • Camillo Franchini ha detto:

      Hermano Tobia,

      Non sono ben disposto a rispondere alle Sue osservazioni, dal momento che io ho affrontato il caso Rossi da un punto di vista esclusivamente teorico, basandomi su due punti:

      1. La reazione p + Ni non può avvenire nelle condizioni soft descritte da Focardi.
      2. Le reazioni nucleari non sono catalizzabili. Le reazioni muoniche devono essere considerate a parte e non sono di alcun aiuto in questo caso.

      Rossi imprenditore non è abbastanza interessante per meritarsi un blog; interessano molto di più alcuni dipendenti statali di cui si scrive:

      Vi vengono mosse due accuse: manipolazione dei dati e incompetenza.

      Non esiste un caso Rossi, esiste una caso Dipartimento di Fisica dell’Università di Bologna. Se non viola la legge, il Sig. Rossi può fare quello che gli pare. Invece il DF è vincolato a obblighi di funzione. Per esempio non possono disinformare.
      Questo è stato messo in evidenza con molta determinazione da Sylvie Coyaud, quando tutti sembravano essersene dimenticati.
      Nella sua nota sono stati riportati in luce i nomi di Focardi, Stremmenos, Levi, Campari, Ferrari, Villa, Bonini, Bianchini, Zoccoli, Braga et al., come è giusto che sia, visto che la vicenda Rossi sta per esaurirsi e nessuno sembra dover pagare dazio, tornando a nuotare secondo corrente, senza alzare l’onda.
      Rossi si dimentica presto; il DF di Bologna continua a preparare giovani fisici come niente fosse.
      Questo è il mio punto di vista ma l’interpretazione di quella nota non è univoca. C’è materia per tutti.
      Saluti

    • Cimpy ha detto:

      Quindi il litigio ti piace?

      non ho seguito la ricostruzione di Ascoli65 della vicenda per un motivo molto semplice: questa estate ho dedicato molto tempo a confutare le sue incredibili ed assurde ipotesi sul funzionamento del cilindro di Celani su EA (leggere qui ad esempio: http://www.energeticambiente.it/sistemi-idrogeno-nikel/14748369-apparato-rossi-focardi-verita-o-bufala-secondo-volume-17.html#post119360315 ). Ora se tanto mi da tanto, non vale la pena perdere tempo sulle sue analisi passate.

      qualcosa di questo ragionamento in fondo mi piace anche (e per dirlo io, vale la pena di leggere quel che segue!?) ad esempio: io non perdo tempo con le dichiarazioni di Rossi perchè mi è bastata la sua assurda ed incredibile “dimostrazione” del 14 ottobre. A quell’evento presenziavano altri fusionisti freddi, alcuni dei quali poi hanno presentato i loro assurdi ed incredibili strumenti. Non perdo tempo nemmeno a seguire da vicino loro: mi è bastato che si presentassero con Rossi in quel 14 ottobre ed evitassero di evidenziare le incredibili assurdità non solo di sonde con spine non collegate proprio, ma addirittura di sonde con spine non collegate e spacciate per altri strumenti, e di misure presentate inattendibili (aspetta, i termini erano diversi – “incredibili e assurde” l’ho già scritto?) già solo per questo.
      Allo stesso modo, mi è bastato leggere le confutazioni fatte da Ascoli65 fin da quei tempi, proprio quelle che tu non hai degnato di uno sguardo, per convincermi subito che il suo debunking è decisamente più credibile di qualsiasi claim incredibile ed assurdo che finora Rossi e amici abbiano presentato.

      Mescal

  31. Giancarlo ha detto:

    Ho fatto una personale classifica dei migliori lavori presentati a Coherence 2012 e come giurato unico ho attribuito la palma di eccellenza alla presentazione sulla Informazione dell’acqua. Mi pare che si sia conquistato anche il premio della giuria straniera attribuito da Barney Panofsky. Abbiamo appreso che applicando il limite di Berkenstein all’acqua si vede come sia possibile, almeno in linea di principio al momento, immagazzinare una quantità smisurata di bit in una molecola d’acqua. Si pensi che non esiste al momento neppure il prefisso. Io proporrei il quartierbit per indicare 10^40 bit. Non ho capito molto che cosa indichi il bite che compare ogni tanto (chi è che viene morso?). Volevo richiamare anche il lavoro presentato di “Fuck et alter” anche se non ho ben capito chi è il secondo di due.
    Voci di corridoio fanno sapere che a Coherence 2013 ci sarà la dimostrazione dell’immagazzinamento dei primi 12 bit colorando di rosso i soli domini di coerenza. Il limite massimo pare, ma non è confermato, si possa raggiungere solo nel 2017, sempre che domani i Maya non abbiano ragione. A quel punto la porta USB del nostro portatile sarà sostituita da un minirubinetto.
    Sono indeciso per il secondo posto, la battaglia è dura. Anche le slide della replica di Celani con misura non-calorimetrica nella versione Director’s cut non sono male.

    • Valerio Peralta ha detto:

      @ Giancarlo,

      Certo il suo campione è insuperabile, ma io vorrei spezzare una lancia a favore di Christian Corda, convinto da Valenzi a studiare gli effetti di marea sulle mangrovie partendo dalla relatività generale!
      Che ne direste di istituire un igNobel per pseudoricerche italiane?

      Saluti

  32. Valerio Peralta ha detto:

    Commento a:

    ” ESTIMATION OF ENERGY RELEASE IN PROTON-21 EXPERIMENTS,
    A. Paschenko, V. Petukhov, I. Shapoval ”

    Disclaimer: non ho avuto il coraggio di acquistare “Controlled Nucleosynthesis” per $ 250, non mi sembra abbastanza convincente. Se per questo motivo ho trascurato ingredienti fondamentali, vi prego di scusarmi!

    L’articolo in questione sembra una bozza o un preprint, molti particolari dei conti e soprattutto una valutazione delle incertezze sulle stime fornite non vengono riportati. Comunque mi sembra essenziale questa frase presente nell’introduzione:

    ” (…) we need the diagnostics of the energy released at the target explosion. In this case, all possible channels of the energy release should be very carefully considered to exclude the errors. However, such an approach is associated with the necessity to use a high-cost measuring equipment and high-tech methods of its application. Therefore, the preliminary choice and the tough planning of efficient direct measurements with minimization of expenses are required “.

    Sostanzialmente, gli autori si rendono conto che un bilancio energetico ben fatto richiederebbe altri metodi, ma per motivi di budget si accontentano di una stima grossolana, che alla fine li incoraggia a proseguire nel percorso intrapreso. Nota di merito: almeno nel lavoro che stiamo esaminando non vengono introdotte nuove leggi fisiche, più o meno fondamentali; solo calcoli mainstream.
    Ed ora le delusioni per i fiduciosi della FF / piezoN:
    1) Il motore di tutti i fenomeni analizzati dagli autori sono scariche elettriche da 30 GW – 40 GW di potenza MEDIA;
    2) Non vengono riportate evidenze di avvenute trasmutazioni; solo un possibile eccesso nei bilanci energetici;
    3) Il blocco solido (PVC) a cui viene trasferita l’energia dell’esplosione indotta elettricamente è usato solo come assorbitore; non vengono riportate emissioni di radiazione anomale né trasmutazioni degli elementi che lo compongono. Mi dispiace Andrea: come interviene il piezoN?
    4) Nelle conclusioni, viene citata la reazione D,T. Nel corpo dell’articolo, però, non sono mai citate queste sostanze. Dov’era il deuterio e soprattutto il trizio durante l’esperimento?

    Non è inoltre ben chiaro quale materiale componga l’anodo che viene fatto esplodere; dalla tabella si potrebbe supporre che si tratti di Pb, ma non viene esplicitato. Nelle conclusioni si accenna ad elettrodi di rame, i cui atomi potrebbero subire fusione: i particolari sono custoditi nel libro da 250$.
    Infine un commento sulla misura energetica. Secondo il calcolo agli elementi finiti, per deformare nel modo osservato il PVC servono 54 kJ. Gli autori specificano che hanno usato l’ipotesi di elasticità del processo di deformazione, data la scala di tempo estremamente breve che la caratterizza (10^-6 s). Secondo me ci sono tre possibili problemi:
    1) Che parametri materiali hanno usato per il PVC a 10 GPa? Che incertezza hanno associato a questi parametri?
    2) Per trascurare il regime di plasticità, hanno dovuto trascurare il riscaldamento radiativo del PVC, che invece è di importanza fondamentale nei fenomeni di shock; sostanzialmente, prima dell’arrivo dell’onda esplosiva il tubo di PVC potrebbe essere stato parzialmente fuso dall’onda termica della scarica;
    3) Sono stati trascurati gli urti elettronici sulla parete interna del tubo.

    Gli autori inoltre ammettono di aver trascurato il ruolo degli elementi leggeri che si sprigionano dall’anodo.

    Andrea si sorprende che non vengano citati gli esperimenti piezoN: questi sono studi di fisica dei plasmi, non dello stato solido. La deformazione è usata come indice del lavoro eseguito sul materiale.

    Saluti

  33. Gherardo Gentzen ha detto:

    Giancarlo scrive:
    Non ho capito molto che cosa indichi il bite che compare ogni tanto (chi è che viene morso?). Volevo richiamare anche il lavoro presentato di “Fuck et alter” anche se non ho ben capito chi è il secondo di due.

    Mi hai convinto, l’anno prossimo andrò a Coherence 2013. Il divertimento di vedere gli spazio-deformati che tutti seri discettano di cambiare il mondo con il lavoro di Fuck et alter non me lo può levare nessuno. A questo punto me lo merito. E non dire che sei stanco Giancarlo, ti stai divertendo come un cobra.

    Hermano Tobia scrive:
    l’esperimento in questione risale a quasi due anni fa, ed allora se n’è scritto fino alla nausea, era evidente da subito che l’esperimento non era conclusivo. Quello che si può imputare a chi lo ha condotto è di aver perso l’occasione per una dimostrazione definitiva

    No, quello che si può imputare a chi lo ha condotto è di aver trasgredito la deontologia professionale, che prevede l’annuncio di rivoluzioni energetiche epocali solo se si è in possesso di dati solidi. Nasce tutto da lì, e non si può certo incolpare Sylvie di riportare le perplessità di tanti, tra cui, a quanto lei scrive, anche Mario Massa, che conferma che quella misura non si poteva fare in quel modo.

    Se i pasticci li fanno quelli di Coherence non si lede la reputazione di nessuno. Se invece li fanno i ricercatori di una delle migliori università italiane, quell’università perde efficacia e diventa un po’ una barzelletta, e Sylvie fa solo il suo mestiere a riderne. Quindi ci rimettiamo tutti, spero che almeno di questo lei si renda conto. Se fa fatica a capire, si chieda chi ha tratto vantaggio dal documento di Levi e chi invece ci ha rimesso. Ammettiamo pure che sia stata un’ingenuità e una leggerezza, benissimo, lo si ammetta, si ritratti. Se invece le accuse sono ingiuste, le si respinga scrivendo finalmente un documento fatto bene. Insomma, si faccia quello che devono fare gli scienziati professionisti in questi casi, che non è nascondersi e far finta di niente.

    E soprattutto non si dia la colpa di quello che è successo ai giornalisti o ai blogghisti, che è una scemenza tanto quanto il complottone delle multinazionali. Secondo me la colpa è del solito genio italico, quello furbissimo che ancora si illude di poter fare le nozze con i fichi secchi.

  34. Ascoli65 ha detto:

    @ mW,
    ho seguito il tuo scambio con CdV in calce all’articolo di Sylvie. Vorrei aggiungere alcune considerazioni.

    Buona parte delle vostre osservazioni riguardano le due paginette identificate come report Galantini.

    Permettimi di dire che quel report non c’entra nulla con la questione sollevata dall’articolo, se non per la buffa, ma fuori posto, citazione dell’espressione “icto oculi” che si trova solo lì (*). Balza subito agli occhi che non riporta le date dei test a cui si riferirebbe e non fa alcuna menzione di UniBo. Non sappiamo a quali prove faccia riferimento, di sicuro non può essere quella che ci interessa in quanto, come tu stesso hai fatto notare, molte delle affermazioni ivi contenute non collimano con il report Levi e con le altre documentazioni di quel pomeriggio.

    Tra l’altro vi si parla solo di misure di temperature e di un deprimometro, ma non del famigerato strumento Delta Ohm. Soprattutto è fuori contesto il punto 12 (quello dell’”ictu oculi”) in cui si afferma che la sonda sarebbe stata ”extracted many times the probe from the chimney of the reactor”. E’ chiaro che non si può riferire alla demo di gennaio. Lo si vede bene dal seguente jpeg, già postato su EA (#3263), che mostra 3 immagini di quella giornata ordinate temporalmente in base alla curva della temperatura di uscita.

    14gen_sonda__filo_giallo

    Le immagini sono tutte estratte dalla cronaca di quel pomeriggio. La prima immagine si riferisce a pochi minuti prima che venisse raggiunta la temperatura di ebollizione. La sonda termometrica gialla è lì e non è collegata alla strumento di lettura. La seconda si riferisce ad un momento preso nel periodo di tempo (solo 20 minuti in tutto) in cui poteva esserci vapore. La sonda termometrica è sempre lì, ma questa volta è collegata ad uno strumento sorretto da un signore, con l’aria apparentemente rilassata. Nella terza foto, ma siamo ben oltre gli applausi finali, la sonda non c’è più. Quindi non c’è nulla che possa far pensare che nel relativamente breve periodo in cui, con molta fantasia, potremmo ipotizzare la presenza di vapore secco, quella sonda sia stata estratta diverse volte per appurare “icto oculi” che non fosse bagnata.

    Tra l’altro, con le portate d’acqua dichiarate e con il piccolo diametro di quella sonda, avrebbe dovuto alzarsi verso l’alto un getto formidabile di vapore, certamente non innocuo, e sufficiente a lessare all’istante l’”oculum” o anche solo le dita del temerario che compiva l’operazione. Operazione che tra l’altro sarebbe stata vista da tutti i presenti in sala, che non avrebbero potuto trattenersi dall’emettere un unisono e meravigliato “Ohhhh!”.

    Quindi quel report Galantini con la demo del 14 gennaio 2011 non c’entra proprio nulla. Tra l’altro riporta la data del 25 luglio, oltre 6 mesi dopo la prova. Se non sbaglio era apparso su 22 passi, in un periodo in cui il titolare era pressato da insistenti richieste riguardanti i dubbi sulla capacità della “sveglia” di misurare il titolo del vapore. L’effetto di quel report, con l’ambiguità riguardante le date, è di creare disorientamento. Una cortina fumogena utile a svicolare quando si è messi all’angolo.

    Purtroppo ha avuto l’effetto di creare confusione anche nei commenti all’articolo di Sylvie, indirizzandoli verso l’interessante, ma ostica, questione di come misurare il titolo del vapore. Temo che abbia scoraggiato molti potenziali suoi lettori dall’appassionarsi ad una questione che è invece di una banalità assoluta, come quella che il tuo titolo ha magistralmente evidenziato (**). Ovvero che non si tratta di discutere se una “sveglia” (lo strumento Delta Ohm assente) è in grado o meno di valutare il contenuto in liquido di un vapore, ma di ottenere, da chi di dovere, una giustificazione del perché al posto della “sveglia” ci fosse stato un “calzascarpe” (cioè una banale termosonda), contrariamente a quanto riportato sul rapporto di UniBo, non ancora smentito.

    (*) C’è da aggiungere, a giustificazione di Sylvie nonché tua e di CdV, che quel report è stato impropriamente aggiunto in calce al documento reperibile su lenr-canr, che raccoglie in un unico pdf tutti i report di quell’evento. E questo dà un’idea di come sia stata messa insieme quella libreria di migliaia di “fatti” comprovanti la FF:

    (**) Non me ne volere, ma dato il vasto pubblico a cui è rivolto l’articolo di Sylvie (occasione più unica che rara), credo che la sua efficacia sarebbe molto maggiore, e il nocciolo della questione messo meglio in evidenza, se i commenti, corretti ma un po’ troppo specialistici, su vapore, igrometri, saturazione, ecc. non ci fossero.

    • Camillo Franchini ha detto:

      Ascoli65

      Non sono in grado di commentare, perché sono a bocca aperta. Sei spietato come un perito di parte di una causa milionaria. Il messaggio è indirizzato a mW per comodità, ma di fatto è rivolto a tutti i sapientoni che il 14 gennaio 2011 erano presenti nel capannone di Via dell’Elettricista. Non lasci scampo. Sono curioso di vedere la reazione di qualche malcapitato. Secondo me nessuno se la sente.

      • Ascoli65 ha detto:

        @Camillo,
        Per la verità il messaggio è rivolto proprio a mW. e per lo scopo che lì ho specificato. I sapientoni di cui parli non hanno mai dato retta a nessun comune internauta che sollevasse delle questioni sui loro risultati e continueranno a non curarsene. Per loro internet è a senso unico, come la TV. Speriamo che ora degnino di un po’ più attenzione un commentatore speciale come Sylvie.

        Speriamo che le cose in questo Paese cambino e che esporre tranquillamente i fatti per come appaiono non faccia più apparire le persone come degli spietati periti di parte.

        • mW ha detto:

          ciao Ascoli65,
          Non me ne volere tu se questa volta devo essere molto chiaro.
          1_tu hai letto i commenti all’articolo di Silvie e hai messo i miei commenti sullo stesso piano di quelli di CdV. Questo mi ha fatto molto male ed inoltre mi ha profondamente deluso. Mi sarei aspettato che tu cogliessi la differenza.
          CdV lascialo dove sta, che sta benissimo.
          2_questa gente ha messo nero su bianco, innumerevoli volte, di avere monitorato e addirittura misurato il titolo all’uscita di un generatore di vapore con uno psicrometro.
          Il giorno esatto nel quale lo abbia fatto mi lascia del tutto indifferente.
          3_Questo che per te è un dettaglio specialistico, per me è una cosa enorme. Se la Casalinga di Voghera non lo capisce, non mi interessa minimamente. Non è lei che deve destinare i fondi alla ricerca.
          4_Io il termodinamico lo ho fatto per davvero. All’epoca ero solito dire che con tutta la gente che se ne intende di termodinamica e ha qualcosa da dire al riguardo, non mi spiegavo perchè questo lavoro lo avessero proprio fare ai più pirla come me. Perchè proprio io, quando CdV o Hermano Tobia avrebbero fatto il mio lavoro molto meglio? A sentire loro, almeno. Ne ho conosciuti a decine, come loro, e ci ho perso troppo tempo. Ora basta.
          In questi due anni ho usato metà delle mie energie per cercare di essere diplomatico con dei tromboni presuntuosi e ignoranti. La mia umiltà e la mia disponibilità sono state sistematicamente scambiate per incompetenza.
          5_In questi due anni mi sono reso conto che la Fisica Tecnica è merce più rara della fisica nucleare. Non pensavo.
          6_ Io non cito Mario Massa. Lui apprezzerà, perchè umile come è sicuramente si sente a disagio ad essere continuamente citato come se fosse il Nobel della Fisica Tecnica, come se al mondo non ci fosse nessun altro.
          Io cito Zanchini, cito Cocchi.
          Io non mi sono formato sui blog. Io ho sudato sui libri. Ho sudato in laboratorio. Ho sudato in fabbrica e in autostrada.
          7_una mia grande soddisfazione è stato quando sono riuscito a integrare e sintetizzare in cinque punti secchi il mio lavoro e il tuo, Ascoli.
          E’ stata una fatica, ma l’ho fatto con piacere. Ma che importanza ha, ormai.
          8_Nessuno vi obbliga a studiare Fisica Tecnica. Nessuno vi obbliga a sapere quanto sia importante. Ma abbiate almeno la decenza di non esprimervi al riguardo.
          9_Da Silvie ho scritto che qualsiasi professore di Fisica Tecnica può confermare ciò che dico. A questo punto è triste rilevare che questi professori sono gli unici che mi possono smentire. Non vedo altri.
          10_da due anni studio ripasso e spiego. Sono ancora solo.

          I’m sick and tired and I don’t give a fuck anymore.

        • Cimpy ha detto:

          Scendi le mani v3

          Ciao mW.
          Fai il bravo,dài: scendi le mani da A65….

          Con affetto, dalla curva Nord

        • Ascoli65 ha detto:

          Caro mW,
          Non me ne volere tu …
          Non te ne voglio affatto, anzi mi dai l’occasione per spiegarmi meglio e soprattutto per ringraziarti dei tuoi interventi tempestivi su OcaSapiens per rispondere a CdV e fare chiarezza su diversi punti. In effetti sarei dovuto intervenire subito per chiarire che il report Galantini, che ha alimentato parte dello scambio di battute tra te e CdV, non può riferirsi, come invece lascia intendere il pdf su lenr-canr, alla prova del 14 gennaio 2011, ma mi sono accorto dell’articolo di Sylvie in ritardo e ho inizialmente dato la precedenza ad altri particolari lì contenuti.

          Il report Galantini (quello dei 15 punti) fa fare confusione, sembra fatto apposta per gettare scompiglio. Non parla dell’igrometro Delta Ohm, cita solo termometri e deprimo metri. Se si vuole far capire alla gente, non dico alla famosa di Voghera, ma almeno a chi può avere un peso sulla destinazione dei fondi per la ricerca, quale sia l’aspetto più eclatante della demo di Bologna del 14 gennaio 2011, bisogna ignorare il report Galantini (che è del 25 luglio). Quello che c’è da sapere è contenuto nel report Levi e negli altri documenti che citano specificamente lo strumento Delta Ohm HD37AB1347, tra cui la mail di Galantini a Celani del 20 gennaio.

          L’obiezione di CdV sugli strumenti asciutti nasce proprio dalla confusione creata nel tener conto di quanto scritto nel report Galantini. Infatti più sopra ho mostrato come nessuno, il 14 gennaio 2011, ha potuto verificare se la sonda fosse asciutta o meno, semplicemente perché la sonda con il filo giallo è rimasta sempre innestata nella testa dell’apparato. Tutto ciò che segue nei commenti sono valutazioni interessantissime, ma distraggono dal nocciolo della questione sollevata da Sylvie: “calzascarpe” al posto della “sveglia”.

          Ho visto che hai autorizzato Sylvie a cancellare dal suo articolo ogni riferimento alla “sveglia”. Non ne capisco la ragione. Se è una reazione a ciò che ho scritto sopra, mi dispiace molto, vuol dire che non sono riuscito a spiegarmi bene. L’analogia con la “sveglia” e il “calzascarpe” è geniale ed essenziale per far capire a tutti di cosa si parla. L’importante è non cadere nei trabocchetti di chi vuole confondere le acque chiedendosi se la “sveglia” deve essere intesa di tipo digitale o analogico. Le dichiarazioni successive di Galantini, quelle di giugno-luglio, sono state utilizzate da chi le ha postate proprio a questo scopo. Ho solo segnalato che una parte dei commenti che seguono l’articolo di Sylvie si riferiscono a queste dichiarazioni tarde e quindi non sono riferibili alla demo di cui si sta parlando e pertanto contribuiscono, indipendentemente dalla loro fondatezza, che non metto in discussione, a disorientare il lettore medio di quella rubrica.

          Ciao, A65

        • mW ha detto:

          caro Ascoli65,
          sono contento che tu ti senta bene. Ero un po’ preoccupato.
          Io a tratti temo di soffrire di uno scollamento dalla realtà e ho già contattato il medico alienista.
          La mia sintesi non era affatto geniale, anche se ti ringrazio per i complimenti, sicuramente sinceri, che continui a farmi, peraltro sinceramente ricambiato.
          Ora chiamo la guardia medica.
          Riproviamo con qualcosa di più efficace:
          “Si pettinano con una sveglia. Ma era un calzascarpe”
          Io so soltanto che ci vuole il pettine.
          _Poi arriva uno che ti dice che prima di tutto bisogna vedere se la sveglia era avanti oppure era un po’ indietro e se usavano il balsamo, perchè lui è dermatologo e queste cose le sa. Va bè.
          _Poi arriva un altro che dice che il problema sollevato è pretestuoso perchè Mario Massa una volta ha detto che se hai pochi capelli il pettine non serve a niente.
          Va bè, allora vai pure avanti a pettinarti con la sveglia, cosa ti devo dire io.
          Mi conosci da molto, dimmi: sono diventato così anche io?
          Da fuori, intendo, come sembro? Si vede la differenza?
          Un’ altra cosa che non capisco: ma tutto questo cosa c’entra con le demo, i test i reports, le date, le foto…..non so, non so….
          Non è che nessun altro mi abbia detto che distraggo il pubblico in sala con le sveglie, e si che dirmene me ne hanno dette, da che son qui in giro…
          Io faccio le cose che mi piacciono e sono contento se lo fai anche tu.

          Come al solito, cavolo!
          (…….. bicchierino di aloperidolo………).
          Decisamente sono ormai scollato dalla realtà e non mi fido della mia percezione delle cose.
          Ascoli65, io ricordo solo che il Franchini si è prontamente messo in mezzo.
          Vorrà dire qualcosa? Cioè che forse a livello di comunicazione forse, involontariamente, ne sono certo e anche felice, ma forse magari qualcosa si poteva calibrare meglio?
          Anzi, Franchini, mi sono dimenticato di ringraziarla.
          Nella mia percezione distorta mi sembra che lei avesse percepito e cercato di trovare una urgente via di uscita. Ma forse non è vero.
          Tra l’altro, Ascoli, hai ben visto cosa mi è toccato fare per non farti torto ed essere equanime. Per quanto…
          Sta arrivando l’alienista. Ma chi sono quei suoi tre amici?
          mah.
          mW

        • mW ha detto:

          Scusa ancora Ascoli:
          Sono passato adesso da Silvie, e ti cito

          “La questione chiave da chiarire non è se sia possibile e come si fa a misurare il titolo del vapore con un igrometro, oppure quali metodi usi di solito il dott. Galantini per misurarlo, ma è perché nel rapporto calorimetrico ”logato” UniBo relativo alla demo del 14 gennaio 2011 si è detto che è stato utilizzato un igrometro per verificare che il vapore fosse completamente secco, mentre invece le evidenze fotografiche mostrano che al suo posto c’era un semplice termometro. Oltre a tutto ciò che ne consegue.”

          E’ un po’ come dire che, la questione chiave non è se posso pettinarmi con la sveglia.
          Se preferisci che in quella sede non si affronti questa questione è ok, a me va bene. Per questo ho detto alla Silvie che se glielo chiedi, per maggior chiarezza io le do il permesso di cancellare tutto.
          Cosa posso fare ancora per te?
          Forse allora non avevo capito male, ma sono più preoccupato che soddisfatto.
          scusami,
          mW

        • Cimpy ha detto:

          mW, io non so niente di misurazione del Titolo del Vapore o di Sonde. Voglio fidarmi di te che dici che la sonda indicata come presente e invece assente comunque non sarebbe stata la sonda giusta.

          Riprendendo la tua parafrasi , certo, per il fatto di sostenere che ci si possa pettinare con una sveglia, verrebbe da pensare alla necessità di una (?) modica quantità di prozac. Tuttavia, mostrare la foto di un calzascarpe giurando che si tratti della sveglia con cui ci si è pettinati, ne fa aumentare esponenzialmente la quantità da prescrivere…

          Il punto che mi pare di leggere, tuttavia, è che prima ancora di entrare nel merito della sveglia in quanto oggetto passibile di operazioni di pettinatura, dato che tutto l’ambaradan nasce da dichiarazioni di quelle che (Rossi a parte) sembrano autorità del settore, il fatto che le medesime autorità dichiarino (e certifichino) anzitutto di aver usato una sveglia, mentre al mondo si mostrano foto di un calzascarpe, la dice lunga sull’ammissibilità delle dichiarazioni di dette autorità.

          In assenza di reali verifiche sperimentali (che per essere tali non possono essere fatte solo ed esclusivamente nei laboratori di chi crede e sostiene tali fenomeni e anzi cerca sovvenzioni per continuare a cercarli) l’unica tesi forte dietro all’esistenza di fenomeni di fusione fredda è la parola delle autorità scientifiche (siano esse professori, ricercatori di chiara fama, premi Nobel, interi dipartimenti di fisica o università tout cour). Dove tuttavia queste autorità certifichino l’esistenza dell’inesistente (la sveglia che non c’era, a prescindere dalle sue capacità pettinatrici) essi si squalificano da soli senza possibilità di recupero.

          Il fatto che ritenessero possibile pettinarsi con una sveglia è altrettanto squalificante, ma meno platealmente visibile – o meglio è anche più squalificante, ma solo presso gli addetti ai lavori (non quelli della ff nei garages, ma quelli delle misurazioni serie). Quassù in Curva, a livello di volgo, fa molta più impressione che si dichiari di avere in mano una sveglia mostrando un calzascarpe: la maggior parte di noialtri non capisce che con la sveglia non ti puoi pettinare…

          Che fosse questo il punto di Ascoli65?

        • Ascoli65 ha detto:

          Magnifico Cimpy, non so come ringraziarti. Devo procurarmi degli striscioni anch’io.

          Hai colto prefettamente il senso del mio discorso.

          Mi hai tolto un peso, perché temevo di non essere ancora riuscito a spiegarmi. Stavo arrovellandomi cercando di trovare un’analogia che esprimesse lo stesso concetto con altre parole. Avevo iniziato a scrivere una storiella dal titolo provvisorio “Il dott. Rocco, le FantaFragole e i 2 orologi”, ma la tua intrerpretazione sul significato da attribuire all’analogia con “la sveglia e il calzascarpe” (copyrigth mW), perfezionata ulteriormente dall’operazione della “pettinatura” (copyrigth mW pure questa), l’ha resa superflua. Chissà forse un giorno, se la termino e mi riesce bene, ve la propongo, sperando di non annoiarvi.

          Grazie ancora.

        • Cimpy ha detto:

          Sai cosa succede(va) quando -per dire- un Gullit o un Maradona ringraziava in tv uno tra i tanti fan a quel fan? Nessuno ha un cardiotonico?…
          😀

    • Camillo Franchini ha detto:

      Ascoli

      Balza subito agli occhi che non riporta le date dei test a cui si riferirebbe e non fa alcuna menzione di UniBo

      Mi ricordo che il compianto Prof. Francesco Manna del ginnasio inferiore ci spiegò che una cartolina postale deve recare sempre il nome del luogo da dove viene spedita e la data di spedizione. Un documento scientifico che non riporta la data di un test è orridissimo e inaccettabile.

    • oca sapiens ha detto:

      @Ascoli65
      il 20/1/11 Galantini certifica che il 14/1 è stata usata proprio la HD ecc.Delta Ohm, è una conferma di quanto scrive Levi. Mi sembra giusto citarlo anche perché non ne ho trovate altre.

      “ictu oculi”: l’ironia vale per me e tutti noi che cerchiamo quella benedetta sonda nei video e nelle foto.

      • Ascoli65 ha detto:

        @Sylvie,
        nel mio precedente commento non parlo della mail del 20 gennaio, ma del cosiddetto report del 25 luglio, che tu hai impropriamente, non per tua responsabilità, linkato nell’articolo. Questo documento non c’entra nulla con la prova del 14 gennaio 2011, nè con la sonda Delta Ohm e quindi fa fare confusione.

  35. Cimpy ha detto:

    Cimpy scrive:
    Il tuo commento è in attesa di moderazione
    20 dicembre 2012 alle 11:35 pm

    scendi le mani v2: per Hermano…

    • mW ha detto:

      Caro Cimpy,
      accetto con piacere e definitivamente il tuo amichevole appello. Ma solo la versione 3.
      Perchè se uno si qualifica come docente di Chimica Fisica e pensa di poter parlare di Fisica Tecnica e Macchine, deve prima assicurarsi di chiamarsi Chiorboli.
      Altrimenti si assume la responsabilità della figura da incompetente che sta facendo.

      Io non potrei tenere una cattedra di Fisica Tecnica.
      Ma quel poco che devo sapere lo so.
      E ho imparato a riconoscerli da lontano.

      Buon Anno Cimpy, davvero.

  36. Camillo Franchini ha detto:

    @gabrichan

    Franchini in pratica sta dicendo che i valori (tralasciando gli errori sull’approssimazione) sono stati taroccati?

    Lei ha toccato un punto molto delicato che si aggira come un fantasma in questo blog fin dall’inizio.
    Tutti i dati sperimentali possono essere taroccati. I numeri di quella tabella possono essere modificati al calcolatore da Cardone. Possono essere inventati di sana pianta. Siccome però nessuno sa se determinati dati sperimentali sono taroccati e soprattutto non si può scrivere che sono stati taroccati, pena una denuncia immediata, io ho trovato un modo indipendente di procedere. Mi occupo solo delle incoerenze teoriche; cerco di capire e far capire se i dati sperimentali esibiti sono compatibili con le conoscenze consolidate.
    E’ un procedimento che lascia indifferente i tifosi, ma io non scrivo per i tifosi.
    In questi giorni Ascoli, mW, CdV hanno di fronte un lavoro relativamente semplice, perché si sono accorti che Levi e Rossi hanno usato strumenti di misura impropri, ma nel caso di Cardone che afferma di essere in grado di aumentare la velocità di decadimento del torio con un sonotrodo, si può solo obiettare che, in base alle conoscenze che si sono accumulate in oltre cent’anni di nucleare, la cosa è inverosimile su un piano teorico. Esiste un articolo dove Cardone è contestato anche sul piano sperimentale, ma Cardone ha buon gioco a scrivere che lui ha fatto in modo diverso e il cerchio non si chiuderà mai.
    Sullo sperimentale i ff ci marciano da venticinque anni. E’ un punto di forza inespugnabile, almeno per me. La litania è: le LENR sono una realtà sperimentale che non ha ancora avuto una sistemazione teorica. Esattamente come le tabelle di Tycho Brahe prima di Keplero. So che non è così, perché mi fido più dei libri che di Celani, ma come faccio a scriverlo?
    La sola persona che può suggerire come uscire da questa difficoltà pesantissima è Gherardo Gentzen.

    • mW ha detto:

      Buongiorno Franchini,
      la cito: “io ho trovato un modo indipendente di procedere. Mi occupo solo delle incoerenze teoriche”.
      Sono d’accordo con lei. Nel mio piccolo, a posteriori mi sono reso conto di avere proceduto come lei.
      Io non sarei stato in grado di capire cosa è stato taroccato. Mi sono accontentato di ciò che è stato scritto, nero su bianco. Mi è bastato.
      Parlo a titolo strettamente personale.

      • Camillo Franchini ha detto:

        mW

        Mi fa piacere che siamo legati da una persona di cui mi è molto cara la memoria, il Prof. Paolo Chiorboli. A me ha insegnato la Cinetica Chimica; un suo assistente molto preparato, il Prof. Aldo Rastelli, mi ha insegnato Fisica Tecnica che, non avendo mai praticato calorimetria al di fuori delle esercitazioni, non ho mai esibito in questa sede.
        Cordiali saluti
        Camillo Franchini

        • mW ha detto:

          @Franchini,
          Chiorboli aveva il dono dell’insegnare.
          Un mio amico diceva che sul Chiorboli c’era…..tutto.
          Il suo Fondamenti di Chimica (UTET) è un libro comprensibile come pochi altri.
          Io mi sentirei davvero di consigliarlo a Gabrichan.
          Per lui è irrinunciabile, dalla prima all’ultima pagina.
          Gabrichan, se poi hai dei dubbi, sai a chi chiedere.

        • mW ha detto:

          Separo i commenti perchè questo è più faceto:
          “ha insegnato Fisica Tecnica che, non avendo mai praticato calorimetria al di fuori delle esercitazioni, non ho mai esibito in questa sede.”
          Anche io non esibisco più di un 10% della materia.
          Istinto di conservazione.

    • gabrichan ha detto:

      Grazie Camillo per la risposta, mi hanno accusato di avere un atteggiamento aggressivo e me scuso,per me è una questione di chiarezza, la domanda in se è semplice, è la risposta che non si può dare, per svariati motivi.
      Da quelli futili (querela) a quelli scientifici, l’inghippo è, come valutando solo il lato scientifico se ci si ritrova a voler valutare un “probabile” nuovo fenomeno fisico avendo come termine di paragone esempi in cui questo non è contemplato?

      • Cimpy ha detto:

        di solito una buona risposta è: con la ripetibilità dell’esperimento da parte di qualcuno tra quelli che ci credono poco.

      • Valerio Peralta ha detto:

        @ Gabrichan,

        In effetti è impossibile affermare con certezza che certi dati tabellati sono falsi. Se sono bugie, hanno gambe più o meno corte a seconda di quanto è “straordinaria” la sparata. Le consiglio la lettura di un bel libretto, “Il Falsario”, in cui si narrano in forma romanzata fatti realmente accaduti. Pare che bugie ben congegnate e la disattenzione di certe “autorità indiscusse” siano riuscite a sfiorare il Nobel!

        Saluti

        • Camillo Franchini ha detto:

          Valerio

          Le consiglio la lettura di un bel libretto, “Il Falsario”,

          Grazie per la segnalazione; essere informati su quanti furbastri tentano di approfittare della buona fede o della ignoranza della gente è sempre meritorio.
          Per ricambiare consiglio:

          Stefano Ossicini
          L’universo è fatto di storie non solo di atomi
          Neri Pozza, 2012

          Gli imbrogli avvengono sempre attraverso dati sperimentali farlocchi.
          Saluti

        • Valerio Peralta ha detto:

          @ Camillo,

          “(…) furbastri tentano di approfittare della buona fede o della ignoranza della gente (…)”

          Il caso narrato ne “Il Falsario” è ancora più interessante, perché i gabbati sono scienziati di fama preclara! Si narra anche di un giovane ricercatore ingenuo, ma sicuro nell’applicazione del metodo scientifico, che smaschera il turlupinatore. Il suo ragionamento è incentrato su argomenti usati anche in questo blog per il debunking di varie pretese FF/C&C.

          Saluti

        • Marco DL ha detto:

          Chi è l’autore del libro?

        • Camillo Franchini ha detto:

          Valerio

          Grazie. Mi procuro immediatamente “il Falsario”, poi ci divertiamo a ragionarne.
          Saluti

        • Valerio Peralta ha detto:

          @ Camillo, Marco DL,

          Scusate, ho violato le regole del blog. Referenza:

          “Il falsario. Storia della più grande truffa scientifica che si conosca”
          Autore Gianfranco D’Anna
          Editore Ugo Mursia
          Prezzo € 17,00

          Buona serata

      • Camillo Franchini ha detto:

        gabrichan

        Grazie Camillo per la risposta

        Prego.
        La prima tentazione era di rispondere che i dati sperimentali possono essere facilmente esibiti; più difficile è trovare la loro giustificazione. Si torna al vecchio concetto: è meglio pagare un fotografo che fotografi l’asino che vola o è meglio dimostrare che un asino non può volare? Ho scoperto che per molti è meglio assumere un fotografo; io preferisco la strada più complicata, ma molto più elegante.

    • mW ha detto:

      @Franchini,
      Sto scrivendo al posto di Gentzen delle cose che lei sa già benissimo, quidi mi sento a disagio.
      Ci sarebbe il fatto che le teorie attuali sono ben verificate, e che una nuova teoria difficilmente può contraddire quelle esistenti, bensì contemplarle come caso particolare. Se non le serve cancelli pure.

      • Camillo Franchini ha detto:

        mW

        Ci sarebbe il fatto che le teorie attuali sono ben verificate, e che una nuova teoria difficilmente può contraddire quelle esistenti, bensì contemplarle come caso particolare.

        E’ esattamente quello che penso io. Credo che oggi la scienza abbia delle fondamenta solidissime; si possono forse rimodellare i piani alti, ma bisogna farlo dotati di molta cultura e di grande umiltà.

        • mW ha detto:

          Per fare un esempio, la relatività comprende la meccanica di Newton come caso particolare, che nella vita di tutti i giorni è ancora utilissimo.
          Potrei dire tante altre cose, se solo conoscessi la relatività.

    • Gherardo Gentzen ha detto:

      Camillo Franchini scrive:
      La sola persona che può suggerire come uscire da questa difficoltà pesantissima è Gherardo Gentzen.

      Ma io cosa posso dire? Nulla: il mio lavoro è esclusivamente teorico. Tutto quello che so a proposito di confutazione dei risultati sperimentali l’ho imparato qui, e sto ancora imparando.

      • Camillo Franchini ha detto:

        Gherardo,

        Ma io cosa posso dire? Nulla:…

        Eppure ci deve essere il modo di rispondere a chi ti dice a muso duro: “i tuoi trattati saranno anche importanti, però io ho visto cose che contraddicono i tuoi trattati”. Lo ha fatto da Oca Sapiens Mignani, per citare un caso. Lo dice ogni giorno Jed Rothwell.
        Di fronte allo sperimentale si deve sempre abbozzare? Io non vedo via d’uscita.

        • Valerio Peralta ha detto:

          @ Camillo,

          Una via d’uscita è rinfacciare al sedicente scopritore le conseguenze nella vita di tutti i giorni della “nuova” teoria che dovrebbe spiegare le “nuove” scoperte. Se analizzate i vari fenomeni di pseudoscienza, arrivano sempre con una teoria improbabile, perché dire semplicemente: “vedo questa cosa straordinaria ma non ho la minima idea di come funzioni” non fa audience. Se i dati “nuovi” sono farlocchi o frutto di un abbaglio, non resistono a tale critica. Un esempio è la fantageologia di Crpntr: se esiste il piezoN, perché la terra ha un nucleo ferroso? Se i neutroni forano le barre di ferro, perché il rivelatore a bolle vede fluttuazioni del fondo? E’ un lavoro lento, me ne rendo conto, ma inesorabile.

          Una solo caso è immediato: la violazione delle leggi della termodinamica. Tale violazione equivale alla violazione di un teorema di geometria. Purtroppo poche persone riescono a vedere la faccenda in quest’ottica…

          Saluti

        • Gherardo Gentzen ha detto:

          Camillo Franchini scrive:
          Di fronte allo sperimentale si deve sempre abbozzare?

          Certo che no, sono d’accordo con te, ma infatti anche i dati sperimentali vengono contestati, in alcuni casi in modo spettacolarmente efficace, come nel caso delle colonne di numeri copiate da non mi ricordo più chi. La cosa non esclude agire anche per via teorica come fai tu. E infatti nessuno tra i professionisti dà credito agli esperimenti di cui si discute qui, no?

          Certo, spiegare queste cose ai profani e ai politici è tutto un altro paio di maniche. Non so quale sia il metodo più efficace, ma sospetto che dipenda più dalla psicologia dell’interlocutore che non dall’oggetto del contendere. Per esempio, parlare coi passeri è sempre inutile, forse solo San Francesco potrebbe riuscire nel miracolo di far loro capire qualcosa.

          Se invece l’interlocutore ha un minimo di fiducia nel sistema della ricerca, si può argomentare con il metodo sociologico, che poi è l’unico strumento ragionevole di valutazione non peer-reviewed della ricerca: una buona ricerca deve suscitare interesse al di fuori della clique. Viceversa, se una data ricerca genera interesse solo all’interno di una clique per un lungo periodo, quasi certamente si tratta di cattiva ricerca. La FF secondo me si condanna così: chiusa nella clique per 23 anni significa probabilità quasi nulla di essere buona ricerca.

          Più che altro io starei attento a non usare mai dei termini assoluti, come `impossibile´. Ho chiesto a diversi fisici teorici bravissimi cosa ne pensano della fusione fredda e nessuno la ritiene impossibile, ma sono tutti d’accordo che è estremamente improbabile. E infatti una forte censura della comunità FF viene proprio dalla cura insufficiente (per usare una parola caritatevole) con cui conducono i loro esperimenti, forse più ancora che dalla teoria a loro contraria, che pure è fortissima.

          Per questo ti risponderei che limitarsi a una confutazione teorica forse fa perdere un aspetto che comunque è efficace e divertente, vale a dire andare a vedere come gli FF riescono a sbagliare gli esperimenti. Lì c’è del genio, è una forma d’arte. Fuck et alter! Se per ipotesi levassi questa droga a Giancarlo ti faresti un nemico pericoloso.

          E adesso un po’ di buon umore passero. Daniele è un individuo completo, si esprime in entrambi gli universi, quello deformato e quello in forma. Ciò che scrive Daniele è pura fantasia, ma con la macchina fotografica coglie la realtà come forse solo Robert Capa sapeva fare. Visto che gli è andata male con il giornalismo, potrebbe continuare a cercare sé stesso facendo il fotoreporter. Ammirate: http://is.gd/CwHGvV .

    • Giancarlo ha detto:

      @Camillo
      In realtà io con gli esperimenti mi sono sempre riferito non ai singoli dati che potrebbero essere frutto di un abbaglio o peggio oggetto di taroccamenti. Sfruttando il detto popolare del diavolo che fa le pentole eccetera sono sempre andato in cerca delle incongruenze sui vari dati dell’esperimento. In genere li ho sempre trovati perché se una cosa è inconsistente non può produrre dati coerenti. Solo che nel nostro caso per mostrare tutte le incoerenze uno dovrebbe stare qui per mesi di seguito. Ne cito alcune: Levi che parla dei picchi da 130 kW nel mammozio primigenio. Tutti quelli a cui ho mostrato la foto di quel tubetto di rame da 20 cm dal quale venivano rimossi 130 kW con un flusso d’acqua da 1 l/s che passava in un tubo di plastica attaccato alla bell’e meglio si sono messi a ridere e hanno voluto sapere chi fosse la persona di cui si parlava. Oppure i dodici ordini di grandezza di differenza tra i neutroni generati da C&C e quelli misurati. Oppure l’inconsistenza delle due colonne della tabella riportata nel post precedente. Che poi è quello che fai tu quando riporti i danni da neutroni nella foto sopra: neutroni di intensità tale da sterminare intere popolazioni.

      Potrei citare anche esempi positivi: ad esempio nella slide di Mastromatteo sulle non-misure di neutroni e gamma compare una distribuzione poissoniana quasi meravigliosa (un premio per chi scova l’origine del quasi). Perché gli altri trovano distribuzioni di fantasia? Mica penserà davvero Gabrichan che un solo esperimento possa modificare contemporaneamente tutte le leggi della fisica, della statistica e le equazioni della matematica? In fondo il mondo della natura funziona abbastanza come lo descriviamo. Perché la statistica di Poisson, essendo una derivazione puramente matematica, non dovrebbe valere per C&C?

      • gabrichan ha detto:

        “Mica penserà davvero Gabrichan che un solo esperimento possa modificare contemporaneamente tutte le leggi della fisica”

        Giancarlo, 🙂 no non ci credo che un esperimento basta ed avanza, anzi la trovo anche leggermente offensiva questa tua affermazione, ma ti perdono per la gentilezza che mi hai riservato in altre occasioni.
        A quanto pare il problema è sempre quello, la credibilità delle persone e del metodo, facciamo della fantascienza, se fosse stato Camillo a portare avanti degli esperimenti di FF ottenendo dei risultati positivi, le cose come sarebbero andate?

        • Giancarlo ha detto:

          @Gabrichan
          se fosse stato Camillo a portare avanti degli esperimenti di FF ottenendo dei risultati positivi, le cose come sarebbero andate?
          esattamente nello stesso modo secondo cui andrebbero se a portare risultati positivi fossero Celani, oppure C&C, oppure Piantelli; perfino Rossi.
          Prova calorimetrica non equivocabile, oppure gamma, oppure neutroni (quelli giusti, non il fondo naturale che compare in alcune slide); hai letto ultimamente Mario Massa da Daniele? altro che il cobra presente…
          “Gli esperimenti di Piantelli e Focardi non funzionavano. Punto (Bum, dico io, si sente lo scoppio della granata). Mi hanno praticamente cacciato e hanno fatto il cherry picking, prendono solo i risultati che sembrano positivi e buttano gli altri. Un calorimetro ad aria costa 100 € a parte le sonde. Perchè chiedono finanziamenti ingenti?” Mi pare evidente che abbia perso la pazienza e racconti in pubblico quello che magari aveva confidato a pochi. Tu guardati gli esperimenti positivi presentati: risalgono al 2004, al 2006, al 2009… ma dopo che hanno fatto?

        • Camillo Franchini ha detto:

          gabrichan

          se fosse stato Camillo a portare avanti degli esperimenti di FF ottenendo dei risultati positivi, le cose come sarebbero andate?

          La risposta è facile: avrei scritto un articolo senza errori e lo avrei proposto a qualche buona rivista; l’avrebbero letto, sarebbero rimasti di stucco e tutti in tutto il mondo a cercare di duplicare l’esperimento. L’anno dopo mi avrebbero proposto per il Nobel.

      • sandro75k ha detto:

        @Giancarlo

        Credo ci sia un’altra categoria nella tua lunga e condivisibile lista: gli “scommettitori”.
        Chi sono questi individui? Sono tutti quei soggetti che essendo consapevoli di non riuscire mai ad ottenere riusultati sul piano personale secondo gli itenerari classici tentano il tutto per tutto con la fortuna. Tifare per la FF è un po’ come comprare un biglietto della lotteria, anche se sai che è molto difficle che venga estratto proprio il tuo ci credi fino alla fine. Anche quando i numeri non sono quelli giusti guardi e riguardi il biglietto sperando che ti stia sbagliando. Se non hai nulla da perdere, con le ultime 5 euro prendi un biglietto e sogni fino alla Befana… Di cosa sarebbero colpevoli, se in buona fede, questi individui tra cui l’uomo della strada, il lettore di “22 passi” e quindi il sottoscritto?

        • sandro75k ha detto:

          Qualcuno mi spiega per quale ragione un ricercatore universitario che prenda 900 euro al mese non debba provare a “scommettere”?

        • Camillo Franchini ha detto:

          Sandro

          Qualcuno mi spiega…

          Io la spiego così: un giovane ricercatore dovrebbe occuparsi di cose serie, se vuole farsi conoscere. Se un candidato datore di lavoro sa che il giovane si confonde con la ff pensa di avere di fronte un giovanotto impreparato.

        • Camillo Franchini ha detto:

          Sandro

          Tifare per la FF è un po’ come comprare un biglietto della lotteria,

          Mi sembra che questa sia la mentalità della Ragazzona: diamo spazio alla fantasia e divertiamoci; senza tetragoni la vita è più divertente.
          Messa così mi piace.

        • Gherardo Gentzen ha detto:

          sandro75k scrive:
          Qualcuno mi spega per quale ragione un ricercatore universitario che prenda 900 euro al mese non debba provare a “scommettere”?

          Sandro, in questa frase vedo una quantità di assunzioni sbagliate. Ti rispondo in fretta, spero di essere chiaro abbastanza, altrimenti riproverò con calma.

          Primo, un ricercatore non guadagna benissimo ma senz’altro non 900 euro.

          Secondo, cosa c’entra il suo stipendio con la sua voglia di scommettere? Chi fa ricerca dovrebbe farlo per curiosità, non per guadagnarci, e infatti la felicità per la maggior parte dei ricercatori è scoprire qualcosa, non guadagnare.

          Terzo, mi sembra che tu dia per scontato che i ricercatori di solito non scommettano. Se posso permettermi, mi sembri vittima della propaganda passera, per cui si cerca di spacciare la ricerca come una forza conservatrice. Non è così. Il motivo stesso dell’esistenza della ricerca statale è il rischio connesso alla ricerca di frontiera, un rischio così alto che non può essere sopportato dai privati. Se non fosse perché si riconosce che i ricercatori devono essere avventurosi, non ci sarebbe alcun motivo di fare ricerca a livello nazionale e, ormai sempre di più, a livello internazionale, basterebbero le multinazionali.

          Per dartene un esempio concreto, riporto i passaggi concernenti il rischio presi dai rapporti di due revisori anonimi del mio ultimo progetto (che è stato approvato e che costa quasi un milione di euro: http://www.cs.bath.ac.uk/ag/ENPS/ ). Nota come l’enfasi sia sull’avventura e il rischio:

          The adventure in the proposal lies in the question of whether all the goals of the proposed project are indeed achievable. Though the authors give a persuasive picture of how the proposed logic (formalism B) is situated relative to others, the fact remains that there may well not be a system with all the desired properties. […] So, there is a risk that the work will not deliver fully on its goals. However, this is by no means the only proposal which embodies real risk, and it is up to the panel to take that into account in assessing this. It can be expected that the proposal if funded will certainly deliver a number of significant results, and so the risk is in that sense mitigated. […] The work is plainly novel, and timely in coming out of a current “hot” research area. It is ambitious in parts, and takes risks, as outlined earlier. […] This might seem like “pi in the sky” but such endeavours may well pay off one day, and their work has potential to eliminate one of the many roadblocks on the way to achieving this result. […] The proposal is not without risk, as noted earlier, but that should not be seen as killing the project.

          It could hardly be more adventurous, they are proposing to do no less than rework the foundations of proof theory.[…] overall, I think that this is a very strong proposal and should certainly be funded. It has depth, vision, originality and potential impact.

        • sandro75k ha detto:

          @Camillo
          Non mi paragoni allal Ragazzona, lei (la ragazzona) ci rimarrebbe male….
          Io cercavo soltanto di individuare un “movente” psicologico del “Fusionista freddo” medio!
          Ci sono fisici, geologi, biologi, giovani ricercatori, esponenti di UNIBO e tanti accademici coinvolti in queste vicende. Lei è davvero convinto che l’unico movente sia l’ignoranza? Io non lo credo! Credo che il vero problema sia un po’ più complesso e che sia necessarrio discernere fra chi è convinto che sia possibile (ad esempio il sottoscritto) e chi pensa/finge di avere dimostrazioni/dati attendibili a suffraggio delle proprie ipotesi. In tutto questo minestrone (nel campo sono fra i massimi esperti) vi è il problema dei finanziamenti e dei tentativi più o meno “onesti” di pubblicizzare una propria idea spacciandola, come succede lecitamente(?) nel mercato pubblicitario, per dato di fatto acquisito!

        • Camillo Franchini ha detto:

          Sandro

          Sulla ff la penso come Scientific American:

          Cold fusion’ resembles the alchemy of the middle ages. The search for truth suffers now, in the quest to convert hydrogen into energy, just as it did 1,000 years ago in the quest to convert lead into gold. The allure of fame and wealth and the natural desire to believe in good news have been corrupting influences on scientific skepticism. So researchers working outside their main areas of professional expertise are even more likely to misinterpret experimental errors as positive results. And it is hard not to be skeptical about a revolutionary new discovery that would so conveniently have such tremendous and immediate economic value.

          Ci faccia caso: i ff che conosciamo lavorano “outside their main areas of professional expertise”, a cominciare da Josephson, Schwinger, Arata, Takahashi, Rossi, Carpinteri. Dei nostri non vale nemmeno la pena di parlare, perché si rifanno costantemente a esperienze estere, soprattutto giapponesi. I tedeschi, che è gente che impara a fare bene il suo mestiere fin dalla scuole elementari, non si occupa di ff; tranne forse frange che mi sono ignote e che non emergono in letteratura ff. Per me questo ha grande significato, anche se si tratta di un significato sociale più che scientifico.
          Poi resta il fatto, pesante come il Gran Sasso, che non hanno sfondato nelle banche dati dopo ben 25 anni di attività frenetica. La ff è respinta dalle scienza consolidata. Peggio di così non poteva andare ai poveri F&P, senza considerare il loro triste destino personale.

        • Gherardo Gentzen ha detto:

          sandro75k scrive:
          Lei è davvero convinto che l’unico movente sia l’ignoranza?

          Se posso dire la mia, credo che il movente sia l’ambizione, che se intesa nel modo giusto è una buona cosa, specialmente per un ricercatore. Infatti il problema non è nel movente, ma nell’esecuzione. Purtroppo i FF sono pasticcioni, approssimativi, non sono riusciti a fare un buon esperimento, hanno gli standard bassi, cosa che si vede anche da come parlano e scrivono.

          vi è il problema dei finanziamenti

          … che però forse non è un problema. Se non sbaglio Celani, che mi sembra non cerchi scorciatoie politiche, è stato finanziato con qualche milione negli anni. A occhio sembrerebbe un finanziamento adeguato per quello che cercava di fare (i centomila sarebbero pochi, le decine di milioni troppi). Il fatto che lo abbia ottenuto tramite peer reviewing tra l’altro conferma che la cosiddetta scienza ufficiale apprezza il rischio, perché credo che il motivo principale per cui Celani abbia ricevuto i suoi finanziamenti sia il `vedi mai che funzioni´ (principio su cui io sono d’accordo, beninteso).

        • Camillo Franchini ha detto:

          Gherardo

          il `vedi mai che funzioni´ (principio su cui io sono d’accordo, beninteso).

          Francamente mi sembra un criterio da nababbi. Il DoE, che ha dietro i mezzi dell’America, ha più volte invitato l’Amministrazione a non finanziare la ff, se non in aspetti minori. Il DoD, nella persona del Contrammiraglio Brady, ha imposto la chiusura del gruppo SPAWAR di San Diego, quello guidato da Gordon. Hanno dovuto restituire anche i finanziamenti che avevano ricevuto.
          Quando si tratta dei soldi dei contribuenti bisogna essere prudenti come serpi.
          In questo blog stiamo piangendo i finanziamenti che Celani ha ricevuto in 25 anni dall’INFN. Ascoli65 ha riportato cifre da capogiro, da vergogna.
          Anche il filone “free energy” potrebbe rientrare nella categoria del “vedi mai che funzioni”.
          Adottando questo criterio di lassità e di possibilismo si rischia di finanziare ricerche come quelle di C&C a danno di altre più serie e più importanti, più seriamente fondate.
          Saluti.

        • Gherardo Gentzen ha detto:

          Camillo Franchini scrive:
          I tedeschi, che è gente che impara a fare bene il suo mestiere fin dalla scuole elementari, non si occupa di ff

          Attenzione però. I tedeschi, che erano formidabili teorici prima della II guerra mondiale, hanno perso molto della loro capacità di fare scienza teorica di punta. I tedeschi non sono più da tempo tra le potenze della matematica pura, informatica teorica e fisica teorica e hanno un notevolissimo brain drain in queste materie.

          Ho passato otto anni in Germania (paese in cui vivevo benissimo), e so bene quello che dico. La capacità tecnica dei tedeschi è formidabile, ma la loro creatività teorica è piuttosto scarsa, e, secondo me, questo è un prodotto perverso della tetragonia del loro sistema educativo e della verticalità della loro cultura.

          Fanno l’errore di trascurare l’1% di ispirazione, che richiede casino, a favore del già preponderante 99% di espirazione, che richiede rigore.

        • Gherardo Gentzen ha detto:

          Camillo Franchini scrive:
          Francamente mi sembra un criterio da nababbi.

          Un momento, sono d’accordo sul `vedi mai che funzioni´ come valido principio per assegnare fondi (insieme a molti altri), ma non mi pronuncio sul caso specifico di Celani. Non ho nessuna competenza per farlo. Posso solo dire che se c’è stato un peer reviewing da parte dell’INFN, ente di grande prestigio mondiale, allora a me non può che andare bene.

          Ascoli65 ha riportato cifre da capogiro, da vergogna.

          Ricordo di aver letto delle cifre fornite da Gaetano, proprio qui credo, e mi sembravano del tutto ragionevoli, qualche milione distribuito su diversi anni. Se sbaglio correggetemi, non vorrei mai passare per un buono.

        • Camillo Franchini ha detto:

          Gherardo

          non mi pronuncio sul caso specifico di Celani.

          Io invece mi interesso di Celani e dei suoi lavori da molti anni, per questo trovo scandaloso il colossale investimento che l’INFN ha fatto su di lui. Una storia durata 25 anni ha dimostrato che avevo ragione; lui e il suo nutrito gruppo non sono riconosciuti dalla scienza standard, esattamente come capita a C&C. Deve trovare conforto sotto le ali del passero, gran brutto segno, segno di scarsa fiducia in sé.
          In campo nucleare, dopo lo sbandamenti degli anni di guerra, i tedeschi hanno recuperato in modo formidabile. Prima della guerra hanno avuto Einstein, Planck, Sommerfeld, Laue, Schroedinger, Born, Pauli, Heisenberg, Hahn, Strassmann, Meitner Fritsch, Weizsäcker, Lenard, Geiger, Gerlach; cito a raffica i primi nomi che mi vengono in mente. Hanno inventato la fisica moderna, sono estremamente creativi e di mentalità aperta. Pensa alla facilità con cui sono passate le idee di Planck e Einstein. Questo nella scienza sperimentale e teorica. Difficile pensare che abbiano cambiato modo di produrre uomini di scienza. Funzionava allora, funziona oggi. Credo che il loro invidiabile successo economico dipenda da questa capacità di produrre tecnici e uomini di scienza.
          Per la matematica non so assolutamente nulla; il tuo giudizio in questo campo è certamente corretto, non ne dubito.

        • sandro75k ha detto:

          @GG

          La mia posizione è molto più simile alla Sua di quello che possa sembrare.

        • neutrino ha detto:

          @gherardo

          Sulla attuale situazione della fisica tedesca sono pienamente d’accordo con te.
          Ottimi organizzatori, un po rigidi sulle situazione ad alto rischio e necessita’ di inventiva.

          Su Celani la scommessa era quella di produrre chimica-fisica standard di eccellenza sui sistemi metallici idrogenabili nonostante la sua fissazione dell’esistenza della FF.
          Badate che non e’ la prima volta che ricercatori mossi da idee folli producano risultati estremamente ortodossi apprezzabili. Se uno legge della visione del mondo di De Broglie non puo’ rimanere sconvolto dalla quantita’ di ca@@ate in cui credeva, ma le sue idee folli non hanno mai intaccato la “purezza” e la correttezza del suo approccio metodologico e scientifico. In fondo avere una credenza per uno scienziato non e’ una discriminante finche’ essa non influenza pesantemente la sua ricerca.

          Quello che non abbiamo valutato bene e’ l’aspetto sociologico del problema. Da un momento in poi egli non era piu’ in grado di separare le sua aspettative apriori dall’analisi fredda dei risultati.

        • Camillo Franchini ha detto:

          neutrino

          un po rigidi sulle situazioni ad alto rischio e necessita’ di inventiva.

          Sarà. Ma sono rimasti fuori dalla ff, cose che non è riuscita all’Italia. Immagino che i tedeschi considerino gli Italiani superficiali e facilmente influenzabili. Due luoghi comuni: i tedeschi tetragoni e gli italiani superficiali.

          Da un momento in poi egli non era piu’ in grado di separare le sua aspettative apriori dall’analisi fredda dei risultati.

          Vulgo: Celani cercava risultati che non riuscì mai a ottenere.

          Su Celani la scommessa era quella di produrre chimica-fisica standard di eccellenza sui sistemi metallici idrogenabili nonostante la sua fissazione dell’esistenza della FF.

          Per fare studi di quel genere bisognava affidarsi non a un fisico generico, ma a uno specialista in Scienza dei Metalli.

          Badate che non e’ la prima volta che ricercatori mossi da idee folli producano risultati estremamente ortodossi apprezzabili.

          Può capitare, ma non bisogna investire soldi in un tizio nella speranza che sia assistito da una fortuna sfacciata.
          Celani ha dimostrato di trovarsi con il fiato corto quando ha cominciato ad affidarsi a Passerini. Una mossa disperata.
          Il grande passo falso di Celani è stato di lanciare il progetto milionario Italo Giapponese, basato sulle pretese di Iwamura di avere trovato un metodo per bonificare le scorie dei reattori nucleari. Iwamura era un imbroglione e Celani non se ne accorse, anche se fu ripetutamente avvisato. Se avesse continuato a fare piccolo cabotaggio fusionista, sarebbe passato inosservato come la De Ninno e Violante, che fanno la loro vita senza fracasso. Vuoi scommettere che Violante non si rivolgerà mai a Passerini, come fanno i disperati in cerca di un po’ di visibilità? Violante è uno che si accontenta della sua nicchia e fa bene.
          E’ inutile girarci intorno, Celani è una figura imbarazzante per l’INFN, un ente che fa ff da 25 anni come UniBO.

        • Cimpy ha detto:

          Sbaglio, o è uscito in pubblico quando nella struttura in cui silentemente ha operato per tanti anni qualcuno da sopra ha cominciato a chiedere prove attendibili pena la cancellazione di successivi finanziamenti?

    • Marco DL ha detto:

      Vorrei aggiungere che, per quanto plausibili e ben fatti possano essere i claims (e non è il nostro caso), un caratterizzante fondamentale delle truffe è il comportamento dei loro attori.
      Rossi ed i suoi amici si sono comportati da truffatori (per quello che si può osservare dall’esterno) dal momento in cui, avvisati degli errori madornali, hanno fatto finta di niente inventando storie improbabili o chiudendosi in un silenzio tombale. Persone oneste avrebbero probabilmente ringraziato e sicuramente ripetuto immediatamente gli esperimenti corretti. Non possiamo infatti escludere a priori che un pasticcione possa inciampare su una scoperta epocale.
      Diverso è il caso Crpntr che forse va trattato su altri piani più propri delle scienze mediche. La fantasia con la quale ha tentato di riscrivere tutte le scienze conosciute (geologia, astrofisica, biologia,…) ha volontariamente acceso enormi riflettori sul caso. Questa ricerca spasmodica dell’attenzione ha più a che fare con la mitomania.

  37. Giancarlo ha detto:

    @Camillo e gli altri di buona volontà che scrivono qui
    Ti/Vi debbo ringraziare perché questa esperienza di quasi due anni mi ha arricchito culturalmente. Intanto perché mi ha spinto a studiare alcune cose di fisica nucleare, materia che non avevo mai neppure sfiorato. Poi, perché mi ha fatto uscire da un certo mondo ovattato in cui succedevano cose quasi normali. I miei competitori potevano ritardare l’uscita di un mio articolo (gli americani sono molto più potenti di noi) ma solo perché stavano facendo le stesse cose e volevano arrivare primi. Non ho mai avuto il sospetto che qualcuno di loro imbrogliasse scientificamente e i risultati apparentemente incredibili erano replicabili immediatamente e gli altri ci si gettavano sopra immediatamente. Questo si ricollega ad un discorso fattomi una sera a cena da GR: “Questi non capiscono che, se ci fosse una minima possibilità, noi cattedratici saremmo i primi a gettarci sul nuovo filone avendo in genere buoni mezzi a disposizione. Io la schermatura dei gamma di Srivastava posso rifarla in un giorno, ma chi mi crederebbe se dicessi che non ha funzionato?”
    Di là dal muro ci sono gli altri, in vari sottoassiemi: quelli che si sbagliano in buona fede, quelli che si autoingannano, quelli che preferiscono non sapere la verità per paura di aver buttato una vita, quelli che imbrogliano, quelli che gli credono. Quelli che…
    Una varia umanità che mi auguro siano più cauti quando comprano un’auto usata.
    Coherence ne è l’esempio assiomatico: gente di varia estrazione che è unita da un unico motto “famolo strano e damoce ‘na mano”. Se io confondessi il fatto che la mia auto può fare al massimo i 220 km/h col fatto che la mia auto fa sempre i 220 km/h, la gente mi prenderebbe per matto. Parlare del limite di Berkenstein invece deve far apparire molto sexy. Ho recentemente tenuto un corso: 35 ore, 520 slide, quattro errori di battitura, nessuna riga che non sapessi spiegare. E’ troppo chiedere che in 4 slide non ci siano 520 errori?

  38. Camillo Franchini ha detto:

    @Praticamente tutti

    Il caso sollevato da gabrichan:

    con che faccia puoi sostenere che i dati di tizio sono inventati, visto che non hai assistito agli esperimenti?

    è davvero stimolante.
    Vi vorrei sottoporre a una prova. Che riflessioni sollecita in voi il lavoro che segue, uscito nel giugno 1989 quando in tutto il mondo si fondeva a freddo a tutta birra?
    Rispetto agli AA dell’articolo, noi abbiamo il vantaggio di disporre delle conoscenze che si sono accumulate in quasi venticinque anni di attenzione alla ff.
    Il lavoro è questo:

    Experimental evidence of cold nuclear fusion in a measurement under the Gran Sasso Massif

    A. Bertin, M. Bruschi, M. Capponi, S. De Castro, U. Marconi, C. Moroni, M. Piccinini, N. Semprini-Cesari, A. Trombini, A. Vitale, A. Zoccoli, S. E. Jones, J. B. Czirr, G. L. Jensen, E. P. Palmer

    Il Nuovo Cimento A
    June 1989, Volume 101, Issue 6, pp 997-1004

    Tutti gli italiani erano attvi presso UniBO e INFN.

    Quell'”experimental evidence” come sarebbe considerata oggi?
    E’ una specie di gioco di quelli che piacciono a Daniele.
    Se vuole può lanciarlo nel suo blog.

    • Giancarlo ha detto:

      @Camillo
      Il lavoro non è facilmente recuperabile, forse mi servirebbe l’aiuto di qualcuno…

      • neutrino ha detto:

        Io ho accesso dall’uni. ma da lunedì e’ chiusa per risparmiare. Ho chiesto l’articolo ad uno degli autori su research-gate. Se mi arriva lo diffondo …

      • Camillo Franchini ha detto:

        Giancarlo

        Scrivo a te, ma serve a tutti.
        Quando cercate un lavoro, rivolgetevi qui

        http://acnp.unibo.it/cgi-ser/start/it/cnr/fp.html

        Per riflettere sul quiz basta il titolo.
        Per cominciare: se la conferma della ff di F&P da parte dei Bolognesi fosse vera, come mai non è stata apprezzata provocando un ff-rush almeno da parte delle università e dei centri di ricerca italiani? Le riflessioni che un episodio del genere sollecita sono molte. Si fanno delle scoperte utili e di enorme valore teorico e tutti fermi. Almeno i bolognesi hanno continuato a fondere a freddo o si sono accontentati? E’ come scoprire un lombrico con due teste alle estremità e non studiarlo a fondo.
        Gabrichan, Lei cosa pensa dei dati sperimentali di Antonio Zoccoli, dipendente UniBO e INFN?
        Saluti

        • gabrichan ha detto:

          Camillo, non sono ancora riuscito a recuperare l’articolo, e quindi non mi pronuncio, comunque se sono stati pubblicati sulla principale rivista italiana di fisica mi aspetto che i revisore un’occhiatina all’articolo l’abbiano pure data.
          Comunque anche io ho sempre pensato che ci sia qualcosa di strano, un ricercatore se ne esce dicendo che rileva neutroni e trasmutazioni in “semplici” elettrolisi e nessuno si sente in obbligo di indagare in un modo più approfondito, cestinando il tutto come scienza patologica.
          Il mio dubbio è che si siano persi il bello di fare ricerca, il voler esplorare nuove frontiere o forse hanno paura di sputt@narsi la carriera indagando su argomenti tabu.

        • Camillo Franchini ha detto:

          gabrichan

          Comunque anche io ho sempre pensato che ci sia qualcosa di strano, un ricercatore se ne esce dicendo che rileva neutroni e trasmutazioni in “semplici” elettrolisi e nessuno si sente in obbligo di indagare in un modo più approfondito, cestinando il tutto come scienza patologica.

          Se Lei sapesse quanti farfarelli dicono di vedere neutroni qua e là, capirebbe che è meglio lasciare il testimone a chi deve testimoniare della loro esistenza. La vita non è fatta di verifiche di lavori altrui. Lei si sposterebbe da casa Sua per visitare il laboratorio di Celani o quello di Carpinteri? Che razza di processione salterebbe fuori?

  39. Giancarlo ha detto:

    @neutrino
    In attesa spasmodica che venga lunedì per risolvere il quiz di Camillo, (a proposito, che ne pensate di excellentis come dativo plurale? non è solo manchevolezza fisica, dunque…) ti puoi tenere allenato con quest’altra perla di saggezza.
    Quindi, nel modello di Preparata, se è vero che la cellula umana è “piena” di acqua, ma è pur vero che in essa la porzione di acqua liquida (incoerente) c’è ne sta poca o meno di poca.
    Di conseguenza, non c’è da meravigliarsi se uno ione (ad es. di calcio) viaggiante all’interno della sua proteina di trasporto dove c’è vuoto interagisce con la sua frequenza di risonanza di ciclotrone mentre si muove. Quindi il moto dello ione può essere accelerato, decelerato
    oppure annullato del tutto.

    Quel meno di poca va secondo te inteso come cambio di paradigma secondo Kuhn?

    • neutrino ha detto:

      @giancarlo
      tu hai troppa fiducia nell’essere umano.
      Quel che citi e’ il classico esempio di random walk sul vocabolario della lingua italiana, che molti praticano con disinvoltura.

  40. mW ha detto:

    @ Franchini,
    ripeto qui che la ringrazio per aver tentato prontamente di generare una via di fuga da una situazione che tutt’ora mi sfugge.
    Per quanto mi riguarda, a me se lei cancella tutto va benissimo.
    A volte penso che aver ragione sia una perdita di tempo. Fare, bisogna.
    Grazie ancora per la pazienza con la quale ha ospitato uno psicodramma da filodrammatica.
    mW

  41. Cimpy ha detto:

    Cimpy scrive:
    Il tuo commento è in attesa di moderazione
    22 dicembre 2012 alle 12:49 am

    dove scrivevo:

    mW, io non so niente di misurazione del Titolo del Vapore o di Sonde. Voglio fidarmi di te (,,,)

    e , dopo una dissertazione (troppo lunga ?) su sveglie, calzascarpe, prozac e spalti, concludevo:

    Che fosse questo il punto di Ascoli65?

    • mW ha detto:

      Ciao Cimpy,
      I tuoi messaggi sono sempre un regalo di Natale…
      Se ti fidi veramente di me:
      Non fidarti di me, fai almeno un semplice sondaggio tra esperti veri.
      L’infallibilità è “fragile” e non è di questo mondo. L’abitudine alla verifica e alla autocorrezione sono “robuste”. La fiducia si deve basare sul fatto che il tuo interlocutore usi questo metodo, non su una sua presunta infallibilità in un certo settore.
      Questo è ciò che ho da dire sulla fiducia.
      Grazie comunque, la fiducia di uno come te non è una fiducia qualunque.
      Ne vado fiero.
      Circa quello che hai scritto, potrebbe essere tutto assolutamente giusto e vero.
      Ma vorrei precisare una cosa.
      1_Io non ho imposto nulla a nessuno.
      2_Io non mi sono imbucato alla festa in casa di Silvie.
      Se non siete d’accordo, smettete di leggere. Ora ricostruiamo:
      1_Io ho scritto scherzosamente un titolo di giornale contenente una sveglia. L’ho lasciato qui, senza pretese.
      2_Ocasapiens, NON IO, ha ritenuto di usarlo nel suo articolo. Non la ho obbligata.
      3_Nell’articolo mancava però il motivo del perchè si parlava di una sveglia. Messo così, mi sembrava senza senso. Allora ho scritto un post di precisazione, per dare senso alla cosa.
      4_Ocasapiens, NON IO, ha ritenuto la cosa interessante e ha linkato il mio post all’interno del suo articolo. Non la ho obbligata.
      PER ME LA COSA FINIVA LI’, e non avrei più scritto nulla.
      5_poi è arrivato qualcuno con le solite supercazzole, sventolando cattedre a mo’ di drappo rosso. Ma io cosa c’entro in tutto questo?
      6_poi arriva uno, che non è nemmeno il padrone di casa, e cosa fà? Se la prende con Silvie? Se la prende col supercazzolaro? No, se la prende CON ME! Mi sbatte fuori perchè gli disturbo il pubblico che deve guardare le diapositive.

      Ma io, in tutto questo, cosa c’entro?
      Io credo che due lampioni in un anno siano sintomo di una stanchezza che inizia a preoccuparmi, e scrivo questo con vera preoccupazione, non certo con la soddisfazione di qualcuno di coloro che leggeranno queste righe.

      Dimmi tu come la vedi, perchè io sinceramente nelle controversie non riesco mai ad escludere di avere invece torto marcio. Grazie.
      mW

      • mW ha detto:

        PS, c’è poi da discutere se il pubblico di Ocasapiens possa essere considerato alla stessa tregua del pubblico di un reality show, ma questo è un altro discorso.

        @Ascoli65,
        sai che la mia stima nei tuoi confronti nasce negli anni e non può certo modificarsi per un misunderstanding, o forse per come io ho percepito una cosa.
        Quindi tu adesso mi rispondi merito, e sopratutto tenendo conto del fatto che a me, di avere il copyright di qualcosa, non me ne potrebbe fregare di meno.
        Gratis, poi.
        mW

      • Cimpy ha detto:

        Dimmi tu come la vedi, perchè io sinceramente nelle controversie non riesco mai ad escludere di avere invece torto marcio

        A parte che io potrei essere “il paladino del torto marcio”, il fatto che tu non riesca ad escludere di non aver ragione in una diatriba ai confini della scienza ti fa solo onore – il problema è: se stiamo parlando del funzionamento del teletrasporto, chi può dire quale sia l’ipotesi giusta?a)non esisterà mai, b)potrebbe esistere ma non oggi c)esiste gà, ma nessuno lo può vedere. Le tre potrebbero essere contemporaneamente vere, Nessuna è davvero smentibile allo stato dell’arte- a meno che, per la prima, non compaia la macchina in questione , per la terza, non si tratti solo di NDA (nel qual caso, prima o poi…ma quando?). E il quando è proprio il tallone d’achille di tutte e tre: se “a breve” potrebbe superare la durata della vita del ricercatore stesso, è un “a breve” magari insiginficante in termnini anche solo di razza umana, ma è quantomeno un po’ lungo in termini di “oggi”, “noi” e, soprattutto, di correttezza nella raccolta di fondi, siano essi fondi pubblici o soldi devoluti per “licenze d’uso” (maddechè? e per chi? per i nipoti?..)..

        • Cimpy ha detto:

          Moderato di nuovo:

          Cimpy scrive:
          Il tuo commento è in attesa di moderazione
          22 dicembre 2012 alle 9:59 pm

          mentre cercavo di dire a mW di non mollare e stare sereno…

          (…)A parte che io potrei essere “il paladino del torto marcio”, il fatto che tu non riesca ad escludere di non aver ragione in una diatriba ai confini della scienza ti fa solo onore (…)

  42. Cimpy ha detto:

    OT
    Orpola, il mondo non è finito, e io non ho ancora comprato niente a mia moglie per Natale. E adesso, come me la cavo?…

    • Camillo Franchini ha detto:

      Cimpy,

      orpolà, è successo anche a Pisa che il mondo non sia finito. Siamo sicuri che i documenti Maya siano stati peer reviewed? Sa, a quei tempi gli astronomi erano anche sacerdoti, gente che non ama molto i controlli p2p.
      Felice risveglio a tutti.

      • gabrichan ha detto:

        Orpola, rieccoci 🙂
        Io il regalo alla fidanzata l’ho già fatto…. prevenire è vivere 🙂
        Non è che semplicemente è finito il calendario e è ricominciato?

        • mW ha detto:

          Ciao Gabrichan,
          nota: non farti ingannare dal nome: “Fondamenti di Chimica” di Chiorboli è in realtà “fondamenti di una qualsiasi roba che ti viene in mente”….. le tre cose che sò su fusione e fissione le ho imparate li sopra.

      • mW ha detto:

        Franchini,
        felicissimo, grazie, anche se mi son svegliato nella stessa barca di Cimpy (regalo alla mia compagna).
        Dott. Franchini, facciamo che io sia sdraiato.
        Ma perchè ieri, invece di pensare al regalo per per la mia compagna, pensavo a regalare “Fondamenti di Chimica” di Chiorboli a GABRICHAN?
        Inoltre, mi suggerisce qualcosa da regalare alla compagna?
        mW

        • gabrichan ha detto:

          mW Grazie, per il pensierino, ma ho già una compagna donna….. non mi interessano altre cose…
          Per il libro mi sto studiando il Silvertroni.
          Per il regalo fai un salto da intimissimi…. vedrai che apprezza, oppure del carbonio invecchiato diventa lucido e trasparente e sono i migliori amici delle donne dicono….

        • Camillo Franchini ha detto:

          mW

          Inoltre, mi suggerisce qualcosa da regalare alla compagna?

          No, non sono in grado, perché una compagna è una cosa troppo seria nella nostra vita. Dobbiamo sentirci fortunati quando ne abbiamo una. A proposito, tanti auguri a Elisa, che spero stia bene dopo la convalescenza.
          Orcolà, non si vive solo di neutroni.

        • mW ha detto:

          @Gabrichan,
          il carbonio invecchiato me lo tira dietro, meglio un viaggio.
          I libri si regalano anche agli amici.
          Spero che tu non ti senta a disagio ad essere l’unico etero qui dentro,.
          Ma d’altronde qui parliamo di tutt’altro, quindi non credo proprio che ti si ponga il problema.
          Te lo dico solo per metterti in guardia ed essere sempre politicaly correct. 🙂

        • Cimpy ha detto:

          Mia moglie voleva quel pezzo di carbonio, ma lo voleva almeno un anno fa. Siccome allora non gliel’ho regalato, adesso “non vale più” (dice lei). Meno male, penso io, che è un periodo di finanze magre. Ma il problema resta: come trovare qualcosa in poche ore che non comporti lamenti e lai per il prossimo “a breve” periodo?

    • mW ha detto:

      @Franchini,
      grazie per la segnalazione
      I pezzi brevi sono i più lunghi da scrivere.
      Vedo che il Bardi vi si diletta con successo, secondo me.

  43. Giancarlo ha detto:

    @Camillo
    Babbo Natale è passato da me in anticipo e stanotte mi ha lasciato nella cassetta postale il lavoro da te citato (la gioiosa macchina da guerra lavora senza esitazioni). L’ho letto di botto stamattina e volevo rispondere subito quando mia moglie mi ha fatto notare che avevamo la dispensa vuota per aver deciso nei giorni scorsi di non sprecare soldi per acquistare vivande che nessuno avrebbe consumato dopo la fine del mondo.
    Così sono andato all’ipermercato ed è stato un bene perché già la ricerca di neutroni da 2,45 MeV riportando una reazione che a secondo membro prevede 3,3 MeV aveva scatenato una crisi di riso. Ripensandoci bene ho capito che avevano sommato l’energia dei neutroni a quella dei gamma di accompagnamento nella fusione del deuterio che produce He3. Molto brutto ma non errore. Intanto considerano solo un canale di uscita: sparisce misteriosamente il canale Trizio e quello Preparata. Poi riportano le misure del conteggio di neutroni. A me pare che ce ne siano davvero pochi (900 l’ora sono davvero un’inezia senza che generi in loro dubbi di nessuna natura): anche se l’angolo solido è 10^-2 integrando su tutto lo spazio non si fa una frazione di joule. Poi ci sono i gamma che devono essere sottratti (discriminati) nella misura: quando spariscono i gamma? nel 1990? nel 1995? con Preparata e Del Giudice?. O forse non ci sono neppure sotto il Gran Sasso. Altre considerazioni: che fine hanno fatto gli esperimenti 15 e 16? Cherry picking? E quelli da 1 a 13? Io non riesco a percepire nessuna differenza tra le misure in prossimità della cella e quelle a 8 metri di distanza. Dove sbaglio? Ma che cosa hanno misurato?
    Da notare il sostegno di Maiani: tempi da ubriacatura (io volevo fondere il deuterio in una fibra ottica cava).

    • Camillo Franchini ha detto:

      Giancarlo

      Babbo Natale è passato da me in anticipo e stanotte mi ha lasciato nella cassetta postale il lavoro da te citato

      Visto che hanno creduto di confermare la reazione di F&P, perché non hanno continuato in studi di costo pressoché nullo? La difficoltà di F&P di replicare i dati è stata la loro pietra di inciampo. Se davvero Zoccoli e i suoi avessero messo a punto una celletta che funzionava come hanno descritto avrebbero lanciato la ff su scala planetaria.
      Gabrichan, capisce ora perché mi fido poco dei dati sperimentali? Si possono inventare di sana pianta, scusi la rudezza. Se quei benedetti neutroni fossero stati visti in un esperimento così semplice da replicare, ora sarebbero in bella mostra nelle banche dati. Vista la piega che ha preso la ff in quasi 25 anni, non crede che Zoccoli, responsabile INF di Bologna, avrebbe dovuto fornire due parole di spiegazione su quel vecchio esperimento? Invece mosca, per quello che se ne sa. Magari quell’articolo sarà entrato nel suo CV.
      A distanza di 24 anni, Zoccoli conferma quello che ha trovato con i suoi 14 colleghi?
      Ecco il senso del mio quiz: quella storia del Gran Sasso non è stata chiusa. Purtroppo i ff sono fatti così, lanciano un sasso e si dimenticano subito della sua sorte. Veda la storia dei gamma. Ci sono, non ci sono, sono tornati, scaldano il piombo che scalda l’acqua. E’ sempre la seconda che hai detto.
      Saluti

      • gabrichan ha detto:

        Ho sempre pensato che ognuno deve essere responsabile delle proprie affermazioni, e ne debba rispondere, in fin dei conti sono dei dipendenti statali, e io da libero cittadino (visto che con le tasse che pago gli fornisco lo stipendio e le attrezzature) dovrei poter accedere ai dati e alle pubblicazioni e pretenderne anche la correttezza.

      • neutrino ha detto:

        @Camillo

        In quell’articolo hanno visto quel che volevano vedere. Il set-up sperimentale ed i dati non sono poi un “eccelsi” ed a voler essere un pochino pignoli e onesti vale un po per loro gran parte di quello che non si perdona a Cardone.

        In fondo in a quei tempi era solito al seminario del mercoledi nell’aula amaldi alla sapienza assistere a gente che urlava tutta infervorata: “Li ho visti, Li ho visti !!!!”
        Non si parlava di santi o di madonne; si parlava di neutroni.

        Una precisazione: Zoccoli non e’ piu’ direttore della Sezione INFN di Bologna e’ membro della giunta INFN, ha fatto carriera.
        Ora pero’ non sparare sull’INFN …. 🙂

        ps Per quanto riguarda il DF e l’INFN di Bologna: per capire la situazione riguardo la vicenda rossi non dimenticate che Bologna e’ feudo incontrastato di un vecchio, molto vecchio, prof molto famoso. Questo per dire che non stupisce un atteggiamento molto ancillare di molti dei colleghi bolognesi.

        • Camillo Franchini ha detto:

          neutrino

          In quell’articolo hanno visto quel che volevano vedere.

          I nostri antenati, più smaliziati di noi, dicevano “vedunt quod cupiunt”. Miserevole.

          Zoccoli non e’ piu’ direttore della Sezione INFN di Bologna e’ membro della giunta INFN, ha fatto carriera.
          Ora pero’ non sparare sull’INFN …

          E’ un bersaglio facile come un pollo in cortile. Non si può resistere. Mi incoraggio il fatto con sei più di quella banda di faciloni.
          Per fare carriera Zoccoli avrà usato anche quell’articolo del Nuovo Cimento. Tutto fa brodo. Nella sua posizione può dare una mano a Celani.

          un vecchio, molto vecchio, prof molto famoso.

          Nel 1989 quel vecchio, uralt, professore molto famoso era ancora giovane e attivo. Però si buttò a fare ff e non ha più smesso.
          Non fai un grande complimento né al vecchio professore, né ai suoi colleghi del DF. Significa che, avendo imparato da lui, si comportano come lui. Ora si spiega perché tanti ff sono annidati nel DF di UniBO. Non conoscono altra fisica.
          Sai che ti dico? Spero che dimezzino i fondi destinati alla ricerca. Mi sono stufato a vedere tanti topi nel formaggio.
          Non prendermi sul serio, è una battuta, che però contiene l’invito a considerare bene dove e quanto investire.

        • neutrino ha detto:

          @camillo
          no quello che dico io e’ ancora piu’ vecchio, non di molto devo dire, e piu’ famoso …

        • Giancarlo ha detto:

          @Camillo
          neutrino si riferisce a quello che va spesso in Sicilia ed è pure citato nell’articolo tra i ringraziamenti.

    • gabrichan ha detto:

      Giancarlo scusa una domanda ma i 900 conteggi l’ora sono pochi? ma non sono sotto il gran sasso li i neutroni del fondo non dovrebbero essere pochissimi?

      • Giancarlo ha detto:

        @gabrichan
        Guarda ti direi una bugia se affermassi di aver capito tutto il lavoro. Però loro riportano in Fig. 1 la differenza, nel singolo run, tra i neutroni misurati e quelli di fondo. Alcune differenze sono negative il che implica che abbiano misurato meno neutroni del fondo. Il rivelatore B misura solo fondo e i neutroni li vede. Per fare 1 J ci vogliono 2,5 milioni di milioni di quei neutroni. Ne vedono 900, moltiplica per 100, anzi per 10000, abbondiamo, per compensare il campo di vista ridotto del rivelatore. Poi decidi tu se era una reazione nucleare. E’ sempre il solito discorso: i neutroni fanno sfracelli quando si tratta di ridurre in quel modo la barra di metallo riportata in questo articolo, che manco Fukushima. Poi diventano 100 quando tenti di misurarli. Certo per Carp passano da un’altra parte; pensa che sfiga, niente nobel per questo.

        • gabrichan ha detto:

          OK grazie per la risposta, però si continua a fare confusione e a mescolare le acqua, un conto è l’acciaio di C. un conto è un esperimento in elettrolisi, purtroppo non ho l’articolo e quindi non posso risponderti, se ti va spediscimelo via e-mail l’indirizzo lo trovi su EA, cosi ne discutiamo, l’unica cosa che potrei dirti è che la produzione di neutroni è direttamente proporzionale all’energia applicata alla cella, al netto di quella che se ne va nelle varie reazioni chimiche e probabilmente bisogna pure superare una certa soglia di caricamento dei materiali o di potenziale sugli elettrodi.

  44. Giancarlo ha detto:

    Chi sa che cosa penserà mia moglie quando sotto l’albero troverà una sveglia, un calzascarpe e una misteriosa polverina bianca!
    L’alternativa era il libro “L’acqua come la vedo io”, biografia non autorizzata di GQ detto Pino. Venduto nelle versioni paperback, e-book e w-book (nuovo formato a goccia).

    PS @GG
    Mi è venuta curiosità e ho rintracciato l’articolo che recita The floating water bridge, di Elmar C. Fuchs et al. (alii). Aver cambiato chs in k deve avere dei risvolti psicoanalitici; possiamo chiedere ad un’esperta. Il bello è che l’articolo non c’entra assolutamente nulla con la memoria dell’acqua ma mostra semplicemente un esperimento strano in cui l’acqua in due baker non colmi, sotto l’influenza di una tensione applicata agli elettrodi, sale, fuoriesce e infine forma un ponte liquido. Ma Preparata in tutto questo come c’entra? anche perché il lavoro è del 2007 e lo avrebbero citato. Neppure Del Giudice, peccato.

  45. Roberto Rampado ha detto:

    (a proposito, che ne pensate di excellentis come dativo plurale? non è solo manchevolezza fisica, dunque…)

    …può essere genitivo singolare: “per i gatti dell’Eccellente [AR]”… e poi non prende il “bus”…

    in ogni caso ho dei dubbi circa “micius, micii, micio, etc”, che non so se è latino del tardo medioevo o anche post-moderno… in ogni caso doveva essere “miciis”

  46. Giancarlo ha detto:

    @Rampado
    Rampado, la veda sotto questa forma. In un tubo di quelle dimensioni, se non ricordo male, 1 l/s si muove a circa 40 km/h. Il che significa che percorre i 20 cm in 18 ms. In questi 18 ms l’acqua si scalda di 31 °C come dice Lei. E questo riscaldamento si produce in maniera uniforme su tutto il volume d’acqua, senza che ci sia un gradiente di temperatura dalla superficie di contatto col reattore verso l’esterno, cosa che magari fa bollire e gorgogliare l’acqua. Guardi che slego Ascoli65, ché io son vecchierello e non mi va di mettermi a far conti…

    PS. Secondo me excellens non ha le caratteristiche per sostantivarsi in quanto non è neutro, non indica una classe di persone e non è riconducibile al nome sottinteso (io a Rossi non avevo minimamente pensato). In ogni caso il suo Mah espresso altrove dovrebbe essere sintomatico di un disagio, o no?

    • Roberto Rampado ha detto:

      Excellens è aggettivo di seconda classe (m,f,n) e può sostantivarsi come qualsiasi altro aggettivo.
      La domanda io l’ho fatta, ma già mi aspettavo che mi avrebbe fatto la girata di frittata che ti ho proposto qui (per gioco).
      Licenza poetica per esigenza metriche? Mah… il disagio io l’ho sentito e manifestato, mi stava nel gozzo…

  47. Ascoli65 ha detto:

    Test del 10-11 febbraio 2011: la conferma
    @Roberto Rampado, Giancarlo,Camillo, …
    Prima di approfondire la portata della portata di 1 litro al secondo che, secondo i testimoni oculari, sarebbe stata misurata durante la prova tecnica del 10-11 febbraio 2011, inviterei tutti a leggere (o rileggere) questo intervento su EA di un anno fa e ad osservare il seguente jpeg

    10-11feb_contatore_acqua

    • mW ha detto:

      Questo è stato decisamente il tuo indimenticabile capolavoro!
      Vai avanti cosi.

    • Roberto Rampado ha detto:

      @Ascoli65

      Ingrandisci l’immagine sui due contatori in foto e vedrai che i n.seriali sono diversi…

      Anche sbagliando di un ordine di grandezza come ipotizzi tu, verrebbero comunque
      – introdotti 80W elettrici (80W*18h= 1440Wh) ed
      – invece di uscirne 15kW (15000W*18h=270000Wh)
      – ne uscirebbero 1,5kW (1500W*18h = 27.000Wh).

      Questo per un COP di 27000/1440=18,75 nell’ipotesi di errore di lettura di Levi

      Chiaro che se le letture di Levi fossero invece corrette, il COP sarebbe 18,75*10 = 187,5 …semplicemente astronomico… !

      …reattore altamente instabile, meglio usare un DeltaT di 4-5 gradi, perchè con un Tmax di uscita di 70°C si arriverebbe facilmente all’ebollizione ed allo scoppio…

      • Ascoli65 ha detto:

        @Roberto Rampado
        Ingrandisci l’immagine sui due contatori in foto e vedrai che i n.seriali sono diversi…
        Mi diresti per cortesia a quali foto ti riferisci? Puoi aiutarti con le sigle (quelle rosse) con sui sono identificate nel jpeg.

        Anche sbagliando di un ordine di grandezza come ipotizzi tu, verrebbero comunque …
        Quindi anche supponendo che il dott. Levi abbia sbagliato a leggere il contatore dell’acqua di un ordine di grandezza, tu credi a tutte le altre informazioni che ha dato, semplicemente perché, al contrario della lettura della portata, non ci sono informazioni sufficienti a confutarle?

        Fai bene! Te lo dico sinceramente. Il dott. Levi insegna presso il DF, i suoi risultati non sono mai stati contestati dai suoi colleghi e in base agli stessi risultati il DF ha approvato un programma di ricerca biennale sull’apparato in questione, lasciando che il suo nome venisse usato per un anno, e anche oltre, a fare da testimonial al reattore messo a punto con la collaborazione di un suo emerito professore. Quindi … hai ragione. Non può essere diversamente, altrimenti saremmo nel Paese delle Meraviglie. Ma non è così, siamo in Italia e nel XXI secolo! Le nostre Università sono istituzioni serie.

        Sylvie, se mi leggi, hai capito perché è urgente che UniBo dia finalmente una risposta seria ed esauriente a questa faccenda?

        …reattore altamente instabile
        Guarda quel cosiddetto reattore è più stabile di tutti quelli che gli hanno girato intorno.

        • Roberto Rampado ha detto:

          Ho visto dopo che il contatore dell’immagine A non è lo stesso di B1 e B2.

          Cambia comunque poco ai fini della seconda parte del mio discorso: tu ipotizzi che il contatore sia lo stesso e che dato che la seconda volta segnava 7, allora la prima volta dovesse segnare 6,5 e non 65, una svista madornale di Levi, ed un errore di un ordine di grandezza.

          Ebbene, pur accettando a malincuore questa tua ipotesi, non suffragata peraltro da nessun dato obiettivo, come lo spieghi il COP a 18,75 che ti ho appena calcolato?

          Come vedete io sto giocando basandomi su nient’altro che i “vostri” numeri.

          Ve la suonate e ve la cantate come volete voi, ma mi dispiace siete molto stonati.

        • Cimpy ha detto:

          Non c’è peggior sordo…

        • Ascoli65 ha detto:

          @Roberto Rampado
          Come vedete io sto giocando basandomi su nient’altro che i “vostri” numeri.
          E’ vero, stai giocando con i numeri.

          Magari tieni conto che se uno “sbaglia” la lettura di almeno di 1 ordine di grandezza, vuol dire che può avere sbagliato di un qualsivoglia numero di ordini di grandezza (grande a piacimento). Vuole anche dire semplicemente che ciò che ha raccontato a proposito di quell’esperimento (il terzo canto del gallo) e dei due precedenti è destituito di ogni credibilità. E assieme alla sua, se ne va anche quella del suo Dipartimento e della sua Università.

        • Cimpy ha detto:

          visto ora. Chiedo scusa per aver espresso concetti simili (in modo più scarso), è stato involontario. Magari non tutto il male vien per nuocere : sia mai che i sordi comincino a sentire…

  48. Roberto Rampado ha detto:

    1 – Vaillant
    20kW a 0,2l/s corrispondono 100kW a 1l/s e in regime continuo.
    Lo scambiatore lungo (1,5m) serve a velocizzare lo scambio e impedire che i fumi di scarico siano troppo caldi, problema non presente nel “mammozio”, quindi il paragone è improprio.

    2 – Antenna: 2kW sono di input elettrico o output di emissione elettromagnetica?

    • Giancarlo ha detto:

      @Rampado
      20kW a 0,2l/s corrispondono 100kW a 1l/s e in regime continuo

      Questo non è esatto. Non siamo in regime lineare; le formule della capacità termica dell’acqua sono una cosa, la dinamica di sottrazione del calore è un’altra. Basta che nella formula ci sia un quadrato e quello che asserisce non è esatto. Un pezzo di ghiaccio in un ambiente a 40°C non si scioglie immediatamente, dell’acqua che transita in uno scambiatore non si riscalda in 18 ms, altrimenti non ci sarebbero tutte quelle varianti sugli scambiatori. Lunedì le invio un datasheet così potrà convincersi della non linearità.
      I 2 kW sono quelli rimossi dall’amplificatore finale; serve lo schema?

      PS Ci davamo del tu? Non ricordo.

      • Roberto Rampado ha detto:

        “PS Ci davamo del tu? Non ricordo.

        Ho sempre dato del tu a tutti eccetto che a Camillo Franchini.
        Se si vuol cambiare, niente di contrario.

      • Roberto Rampado ha detto:

        Il tempo di contatto del liquido con la parete, calcolato a 18ms (millisecondi e non contesto) è riferito alla strettoia di entrata e di uscita dell’acqua, non alla parte interna del mammozio, dove il tempo di contatto col “reattore” è molto più lungo, a causa del maggior volume e superficie di scambio in quell’ambiente.

        • Giancarlo ha detto:

          @RR
          Hai ragione, però considera che il reattore è chiuso, contiene una resistenza di riscaldamento e poi una camicia interna in cui scorre l’acqua. Il tempo di attraversamento, poiché i 20 cm sono fissi dipende dall’area. A vista la sezione non pareva molto grossa (stiamo sempre parlando di gennaio-febbraio 2011). Io ho fatto i conti per 1/2 pollice; supponiamo che il reattore sia da 2 pollici: il molto più lungo è un fattore 16 se è tutto cavo. Siamo a 288 ms. Facciamo 4 pollici: diventa più di 1 secondo. Tutto cavo. Ora immagina un flusso d’acqua che arriva a 40 km/h, si allarga, lo strato a contatto diventa bollente, forse vaporizza, e riesce dalla strettoia da 1/2″. Il tubo di plastica sta lì immobile e spettatore di tutto ciò, senza manco vibrare.
          Per me è più facile pensare che abbia ragione A65, il flusso fosse 0,1 l/s e i kW di picco 13.

        • Roberto Rampado ha detto:

          Per me è più facile pensare che abbia ragione A65, il flusso fosse 0,1 l/s e i kW di picco 13

          Ho risposto sopra ad A65: con 0,1 l/s e 13kW avremmo sempre un COP di 18,7.
          Abbassiamo di un altro ordine di grandezza? Ma sì è Natale siamo più buoni, arriveremmo allora ad un COP di 1,87…con un Levi che si sbaglia di ben 2 ordini di grandezza…

          Abbiamo sempre un eccesso termico +87,5%.

          BUON NATALE A TUTTI !

        • Cimpy ha detto:

          Nel momento in cui non sono dei ragazzini a leggere quei contatori e (non tutto contemporaneamente eh?) ti sbagliano (anche solo -!-) di un ordine di grandezza, o ti inseriscono sonde sbagliate nei posti sbagliati, o ti lasciano cavi penzolanti e spine libere, o ti buttano una parte che vorresti misurare direttamente nello scarico, o a riprova di una fusione nucleare in corso ti mostrano un flusso di vapore inferiore a quello della mia stirella, o ti fanno apparire e sparire i gamma alla bisogna, o ti fanno vedere che gli angeli macinano sassi e producono dipinti dall’inestimabile valore religioso, o ti mostrano strumentazioni dove basta agitare una mano per vedere oscillazioni da delirium tremens – dico, non ti viene nemmeno il più piccolo dei dubbi sull’affidabilità dei vari numeri che ti danno?

          A prescindere dal fatto che quei numeri siano possibili o meno, intendo.

          Parafrasando: depositeresti i tuoi risprami presso una banca che ti fa vedere che davanti ha una porta blindatissima e a copertura dell’uscita posteriore ha una tenda?

        • Giancarlo ha detto:

          @RR
          Cito A65
          Quindi anche supponendo che il dott. Levi abbia sbagliato a leggere il contatore dell’acqua di un ordine di grandezza, tu credi a tutte le altre informazioni che ha dato, semplicemente perché, al contrario della lettura della portata, non ci sono informazioni sufficienti a confutarle?

          Non riesco a immaginare che uno che sbaglia a leggere un contatore sappia manovrare un oscilloscopio. Gli manca proprio la percezione degli ordini di grandezza-
          Buon Natale anche a te.

        • Roberto Rampado ha detto:

          Io non riesco ad immaginare come tu possa immaginare che A65 possa immaginare che Levi si sbagli di un fattore 10.

          Non è possibile.

          Io posso solo immaginare che ci si immagini che Levi sia un gran truffatore… e questo non fa parte del mio modo di pensare.

          L’oscilloscopio qui non serve a niente…

        • Roberto Rampado ha detto:

          Perché per raffreddare i 2 kW di un’antenna radar con 5,5 l/m ci ho messo un radiatore tipo auto e ci riuscivo a stento? Scemo anch’io?

          Un radiatore tipo auto non è come un flusso di acqua corrente (che entra sempre fredda), perchè la sua efficienza sull’antenna dipende da quanto disperde in aria a livello del radiatore.

        • Ascoli65 ha detto:

          @Roberto Rampado
          Io non riesco ad immaginare come tu possa immaginare che A65 possa immaginare che Levi si sbagli di un fattore 10.
          Ben detto, non penso neanch’io che Levi possa sbagliare di un fattore pari (almeno) a 10 la lettura di un banale contatore dell’acqua. Infatti mi son convinto che Levi sia un gran burlone e che, da quelle parti, non sia l’unico.

          Auguri sinceri e Buon (Babbo) Natale.

        • Luca ha detto:

          Io non riesco ad immaginare come tu possa immaginare che A65 possa immaginare che Levi si sbagli di un fattore 10.
          Magari l’ucello del paradiso se n’è accorto (tardivamente) di questo grossolano errore. Capita anche nelle migliori famiglie! Non potrebbe essere questa la più logica spiegazione del suo stizzito rifiuto a rendere pubblici tali dati imputandone il motivo al “tradimento” di Krivit? Meditate gente. Meditate!

        • Ascoli65 ha detto:

          @Luca,
          se fosse stato un errore, tenuto conto di quelli già accumulati nel famoso report, che, ricordiamo, descriveva le 2 prove svoltesi a cavallo del periodo festivo (le burle di Natale), si sarebbe trattato almeno del quinto errore.

          Errare è umano, per tutti, anche per un ricercatore universitario, ma … c’è un limite.

  49. Luca ha detto:

    @Camillo
    >Domanda pierina: perché non hanno fatto in modo di asportare calore usando un flusso di acqua sufficientemente elevato da non superare – say – 70 °C?
    Ma che domanda fa Camillo? Scommetto che era assai retorica.
    Ai due estremi (DeltaT ridicolo o acqua in ebollizione con presenti le 2 fasi) siamo in piena zona bigia dove il mago può nascondere qualsiasi cosa. In mezzo ci si trova in piena luce del sole.
    Ha mai visto il grande Silvan a fare sim sala bim in costume da bagno e maglietta a maniche corte invece che in marsina nera e camicia con polsini abbondanti?
    La prova di Febbraio ricorda tanto quella del mamozzio ciccione con scambiatore in cui Tin e Tout erano circa 5 gradi e un sensore era birichinamente posizionato vicino al calorifero perchè aveva freddo ai piedi. (metafora per dire che era posizionato maldestramente vicino al punto più caldo del sistema)
    Non dimentichiamo poi la reazione stizzita dell’ucello del Paradiso che a causa del cattivo Krivit non ha mai rilasciato le letture grezze dell’esperimento di Febbraio ’11 seppellendole per sempre nel suo piccì.

  50. Camillo Franchini ha detto:

    @Tutti

    Per quelli che conoscono il tedesco.
    Questa sera alle 19:15 sul canale tedesco Br-alpha sarà trasmesso un servizio su Lise Meitner, della quale abbiamo parlato a lungo in questi giorni.
    Titolo:
    Physikerin mit Herz und Seele
    Fisica con cuore e anima

    Vi riporterò i passi più importanti.

  51. Giancarlo ha detto:

    @sandro75
    Io non amo le notifiche via mail e quindi ogni tanto mi perdo domande o risposte a me dirette, scusami.
    La sommessa.
    Nel mio laboratorio si sono studiati i seguenti argomenti:
    caos dinamico; solitoni temporali; solitoni spaziali; impulsi al femtosecondo; codifica caotica; scattering Raman; scattering Brillouin stimolato; generazione di seconda armonica.
    Tutti su proposte dei singoli e prima che divenissero argomenti accettati dalla scienza mainstream. Le scommesse scientifiche mi piacciono molto. L’azzardo no. Ho bocciato personalmente un paio di ricerche: facevano letteralmente schifo. I ricercatori sono emigrati in posti eccellenti; li hanno bocciati di nuovo. Nessuno di loro è diventato famoso tanto da potermi rimproverare la censura.
    Ripeto che da nuovi fenomeni la scienza mainstream, come la chiamate, può trarre solo vantaggi e i complotti mi paiono improbabili: in un paese come l’Italia in cui ci si divide a metà su tutto, esiste invece una conventio ad escludendum solo sulla FF? 1000, 10000 persone a favore e 57.000.000 contro? estremamente improbabile. I fax non hanno avuto pietà delle telescriventi: le poste hanno cambiato mestiere. Internet dà una libertà impressionante: tu prova a pubblicare un lavoro inequivocabile sulla FF e ti verranno a stendere tappeti Rossi. L’ENEL per prima (non a caso una speranzuccia per Celani in ENEL qualcuno la coltiva, anche se molto probabilmente a titolo personale). Hai visto l’articolo di Camillo di qualche commento fa? Lì i gamma c’erano: dove sono finiti? Forse non c’erano, e allora quel lavoro, anche se pubblicato è sbagliato. Non ci possono essere tutte le situazioni diverse che raccontate voi…
    Buon Natale

    • Camillo Franchini ha detto:

      Giancarlo

      Non ci possono essere tutte le situazioni diverse che raccontate voi…

      Hai perfettamente ragione.
      Mi ha impressionato la logica di chi è passato dalla fusione dd in palladio alla fusione H, Ni.
      In chimica nucleare la differenza di comportamento tra idrogeno e deuterio è la stessa che esiste tra uranio e sodio. Secondo quale logica sono passati da un sistema all’altro? E’ stato fatto un ragionamento analogico dove non era lecito farlo. La chimica convenzionale è diversa dalla chimica nucleare. Perfino gli isotopi di uno stesso elemento si comportano in modo diversissimo.
      Qualcuno l’ha anche scritto, forse Piantelli: siccome su scala mondiale una politica energetica basata su palladio e deuterio non è concepibile, proviamo a scalarla su materiali meno costosi. Bravi.

      • Ascoli65 ha detto:

        @Camillo
        Qualcuno l’ha anche scritto, forse Piantelli: siccome su scala mondiale una politica energetica basata su palladio e deuterio non è concepibile, proviamo a scalarla su materiali meno costosi.
        Ben detto. E’ proprio così. Ci avviciniamo finalmente ad una delle burle che si intrecciano nella demo bolognese, quella più grossa.

        Il sistema Pd-D non andava bene per illudere l’opinione pubblica mondiale che è possibile sostituire facilmente (a medio termine) le fonti fossili in esaurimento, primo fra tutti il petrolio. Palladio e deuterio sono materiali troppo rari e costosi. E dato che comunque bisognava inventarsi una balla (anche il sistema Pd-D non funziona), tanto valeva inventarla un po’ più grossa, ma molto più appetibile, mettendo in campo il sistema Ni-H.

        Ma il sistema Ni-H, pionieristicamente proposto dal duo Piantelli-Focardi all’inizio degli anni ‘90, era stato messo fuori gioco subito dopo dalla verifica negativa avvenuta al CERN e da altre contestazioni coeve. Negli ultimi anni abbiamo invece assistito ad un recupero impetuoso delle credenziali di questo approccio, culminate nella prima demo FF di potenza che ben conosciamo. Uno sprint eccezionale, accompagnato da conversioni miracolose di chi per decenni aveva seguito l’altra strada, e che ha tutto l’aspetto di essere stato abilmente orchestrato da delle volontà molto più munificamente equipaggiate di uno scaltro, seppur inventivo, imprenditore di provincia.

        Per venirne a capo (del filo giallo) occorre seguirlo.

  52. Cimpy ha detto:

    Bene, allora buone feste a tutti. Chissà se il 2013 darà le risposte che si diceva sarebbero arrivate nel 2012 e che erano attese per il 2011…

  53. Camillo Franchini ha detto:

    @Giancarlo,

    Il mio accenno a quell’articolo di Zoccoli e di mezzo DF di UniBO non era per fare una peer review retroattiva dell’articolo, che non ho nemmeno letto, perché non ce l’ho. A me è bastato il titolo. Ora però mi avete incuriosito e cercherò di procurarmi quel lavoro.
    Era per mettere in evidenza quanto in ff i dati sperimentali debbano essere considerati con cauto pessimismo. Per un certo periodo si fondeva a gogo, poi più niente. Neutrino ci descrive il clima impressionante di quei tempi:

    … a quei tempi era solito al seminario del mercoledi nell’aula Amaldi alla sapienza assistere a gente che urlava tutta infervorata: “Li ho visti, Li ho visti !!!!”

    E’ lecito pensare che Zoccoli appartenesse a quella categoria perché, se avesse davvero fuso, avrebbe continuato a fondere per prendere il Nobel, visto che F&P erano immediatamente incappati nella incapacità di replicare la loro fusione, con conseguente licenziamento da parte della loro Università (questo è un rischio che non avrebbero corso in Italia).
    I dati sperimentali, se ci sono bene, se non ci sono si inventano al PC, questo è quello che abbiamo imparato occupandoci di ff.
    Ecco perché mi sembra poco utile affannarsi sui dati sperimentali. Roberto Rampado non sarà mai convinto dalle prove meticolose che Ascoli65 e tu avete puntigliosamente raccolto. Gli resterà sempre l’ultima parola. Appartiene alla categoria dei “fusse che fusse la volta buona”.
    Come ho spiegato a gabrichan, non è lecito scrivere in chiaro: “Zoccoli e i suoi hanno scritto un articolo farlocco, hanno imbrogliato”. Però si può mettere in evidenza che quella scoperta non ha avuto un seguito, esattamente come non hanno avuto seguito le scoperte dei altri colleghi di neutrino. Mi sembra allora lecito dubitare che fosse una scoperta.
    Alla fine risulta che, nel nostro piccolo, i soli saggi siamo stati noi del CAMEN che, appena ci siamo accorti che mancavano i neutroni, abbiamo rimesso in magazzino acqua pesante e palladio e smantellato il gruppo di lavoro.

    • neutrino ha detto:

      @camillo

      La questione e’ un filino piu’ complessa di come la racconti.
      La ff nell’aprile-maggio 89 ha rappresentato per la comunita’ dei fisici mondiale (non solo italiana) un fenomeno di psicosi collettiva che ha portato, come tutti i fenomeni di tale genere, ad un’alterazione profonda della percezione della realta’ (dati sperimentali) ed ad un effettivo indebolimento del rigore di analisi.

      Di fronte ad un profondo scetticismo iniziale, il risultato di alcuni teorici che mostrarono come i flussi dichiarati potevano essere dovuti ad effetto tunnel di nuclei posti ad una distanza media solo due ordini di grandezza minore di quella del passo reticolare, scateno una corsa entusiastica alla determinazione di un meccanismo collettivo che poteva giustificare quei due ordini dal lato teorico. Da quello sperimentale una certa disinvoltura ed incompetenza hanno prodotti misure di neutroni li dove c’era fondo.

      Tieni conto che la fine degli anni 80 e’ stato il trionfo dei sistemi complessi. Sherrington-Kirkpatrick avevano appena risolto il modello di Hopfield e imperversava il Modello delle repliche per la soluzione di Parisi per la soluzione degli spin-glass. Si era appena cominciato a parlare di frattali ed era molto in voga la teoria delle catastrofi/

      In piu’ la fisica di punta di allora, quella delle particelle, iniziava la transizione da un paradigma organizzativo ad un altro. Si passava dalla fisica fatta da gruppi di poche persone ad una struttura (la cosiddetta Big-Science) dove l’organizzazione aveva il predominio sulla creativita’ del singolo ricercatore.

      E’ stato un periodo in cui non c’e’ stato sicuramente dolo ma in cui aspetti puramente sociologici-psicologici, hanno mandato a ramengo aspetti metodologici e scientifici.

      E’ durato poco, la percentuale di chi ha continuato e infinitesima, ma che ha segnato la comunita’. Curioso il meccanismo di rimozione attuato nel seguito.

    • FermiGas ha detto:

      neutrino scrive:
      il risultato di alcuni teorici che mostrarono come i flussi dichiarati potevano essere dovuti ad effetto tunnel di nuclei posti ad una distanza media solo due ordini di grandezza minore di quella del passo reticolare, scatenò una corsa entusiastica alla determinazione di un meccanismo collettivo che poteva giustificare quei due ordini dal lato teorico.

      Ridurre di un fattore 100 il passo reticolare implica un aumento della densità di un fattore 1E6. Siccome la densità del Pd è 12 g/cm^3, arriveremmo a ~ 1E7 g/cm^3. Con un fattore 450, anziché 100, saremmo arrivati al fatidico 1E9 g/cm^3, valore indicativo per il regime picnonucleare da nane bianche. Il che sarebbe un’involuzione per la FF! Non eravamo già andati oltre, con reazioni da stelle di neutroni e l’intervento dell’energia oscura?

  54. Camillo Franchini ha detto:

    @Tutti

    344 commenti in sette giorni, è una bella media per un monoblocco.
    E’ tempo di passare a Cardone 5, se non vogliamo inciampare nei commenti.
    Buon divertimento e buone feste a tutti.
    Camillo

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