Forza debole

Ricevo e pubblico volentieri questo appunto che mi sembra molto opportuno. Viene da una personalità che ricopre un posto di grande responsabilità nel mondo della ricerca italiana. Se lo desidera, posso riportare il suo nome.

Ogni qualvolta si chiede conto di un “risultato”, ogni volta che si chiede un “riferimento”, immancabilmente gli FF-addicted puntano ad una qualche documento che esce da google e che risiede su un sito generico, come se chiunque avesse messo on-line un documento sia – per il solo fatto di avere scritto – credibile e certificato.
Ecco, credo sia il momento di ribadire questo fatto, un documento e’ credibile se ha passato la peer review, altrimenti e’ carta straccia. E farei questo a partire da una semplice regola che si potrebbe implementare sul tuo blog: i link possono essere fatti
solo ad articoli apparsi su riviste con peer review. Qualunque altro documento (inclusi i report tecnici della NI) non sono “credibili”. Non sto inventando nulla, sto solo dicendo che se il tuo blog assume le stesse regole di una qualunque rivista, la discussione che ci si sviluppa sarà certamente “migliore”. Se concordi, puoi scrivere questa semplice regola a cappello del post?

Non solo concordo, ma ricordo anche che una delle raccomandazioni del DoE agli autori di lavori, quando si espresse per la seconda volta sulla ff nel 2004, fu di affidarsi costantemente alla peer review.

Dedico il post alla forza debole, con l’intenzione di mantenerla nel suo rango di forza autonoma accanto alle altre tre. In chimica i termini devono essere usati in modo disambiguo. Scrivere “forza elettrodebole” al posto di “forza debole” indica sciatteria o confusione di idee. L’immagine, che appartiene al modello standard, è tratta da http://CPEPweb.org

Quando forza elettromagnetica e forza debole vengono a coincidere e si può parlare di forza elettrodebole? Si legge in hyperphysics:

The theory suggests that at very high temperatures where the equilibrium kT energies are in excess of 100 GeV, these particles are essentially identical and the weak and electromagnetic interactions were manifestations of a single force.

Possiamo stare tranquilli, i ff non raggiungono mai 100 GeV nei loro esperimenti, quindi devono accontentarsi dell’interazione debole. Ma nessuno riesce a provocarla, nemmeno i ff.

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205 risposte a Forza debole

  1. Camillo ha detto:

    @Tutti

    Il primo commento all’autorevole suggerimento messo a cappello del post è che spesso la peer review non basta. Siamo a conoscenza di due casi clamorosi.
    F&P descrissero interazioni che avrebbero dovuto essere di natura nucleare su una rivista di elettrochimica, i cui revisori erano bravi elettrochimici ma pessimi nucleari, per cui si lasciarono sfuggire una quantità di errori, tra cui un picco gamma mal posizionato e un dato di pressione sbagliato. F&P dovettero presentare un’umiliante errata corrige su una quindicina di punti. Praticamente dovettero riscrivere l’articolo.
    Iwamura ha messo dell’elettrochimica in un lavoro pubblicato su una rivista di fisica applicata, i cui revisori sono ovviamente fisici. Un falso elettrochimico clamoroso sfuggì alla loro attenzione e di questo si scrive ancora oggi, perché molti fisici non sono ancora capaci di capire di che cosa si tratta e perché possa essere definito falso e non errore.
    Credo che ancora più della peer review sia opportuno affidarsi alle banche dati, dove il materiale offre “standard di confezionamento” elevatissimi. Ci saranno tesi audaci e discutibili, ma almeno sono scritte nella forma dovuta.
    Ho appena scorso il lavoro che Celani ha presentato in Corea nel corso dell’ICCF-17. Avete l’impressione che quella roba possa entrare in una banca dati? Al massimo va bene per gli atti del convegno dove figurano rusco e busche.
    Alla prossima notte.

    • Livio Varalta ha detto:

      @Camillo,
      istintivamente volevo scrivere di essere in disaccordo con la personalità che ricopre un posto di grande responsabilità nel mondo della ricerca italiana, e con te che concordi con la personalità.
      Seguendo il principio espresso questo blog diventerebbe un’accademia, dove pochi discutono delle ultime virgole incerte, rimaste in articoli già revisionati. Nel frattempo i molti seguono il chiasso delle Sirene a Vapore; storditi, sognano un mondo migliore, prenotano, partecipano ad azionariati popolari, acquistano licenze, e, non ultimo, grattugiano Argento al posto del Grana.
      Poi ho letto il tuo commento qui sopra sulle revisioni malfatte. Mi hai dato lo spunto per ricredermi. Il mondo è imperfetto, vi saranno mille occasioni per discutere dei “canti” delle Sirene, senza dare loro libero sfogo preventivo. Mille occasioni per ottemperare al dovere cristiano, dei pochi, di prodigarsi ad aprire gli occhi ai molti.

      Una principio deve essere ribadito: un testo od un link inseriti in un commento devono essere motivati nel commento stesso.

      • Camillo ha detto:

        Livio,

        Tra i peer reviewers che dovrebbero essere reviewed a loro volta, ci metto anche i volonterosi recensori di Strain, che di tanto in tanto sono costretti a occuparsi delle reazioni nucleari di xxx. Immagino che si tratti di bravissimi ingegneri esperti di strain dei materiali da costruzione, assai poco delle questioni che appassionano xxx. Siamo sicuri che l’editor abbia affidato i lavori di xxx alle persone giuste? Secondo me avere dubbi è lecito, anche se i diffidenti vanno all’inferno.
        Sono sempre più convinto che se non trovo il nome di xxx tra i 18712 autori elencati nella banca dati che consulto sia un gran brutto segno.
        La validità di una reazione nucleare deve essere garantita da un nucleare, non dal recensore di una rivista che si occupa del comportamento di materiali sottoposti a varie sollecitazioni.

  2. Camillo ha detto:

    @Livio

    un testo od un link inseriti in un commento devono essere motivati nel commento stesso

    Trovo particolarmente detestabile l’abitudine di abbinare il nome di un tizio all’ente per il quale lavora, come se la Mitsubishi fosse responsabile delle castronerie di Iwamura. Ogni autore deve rispondere per sé. Lo dico anche per interesse personale, dato che non posso certo presentarmi come rappresentante del CAMEN, un ente che non esiste più, scomparso senza rimpianti con la morte del nucleare in Italia.
    Fin dall’inizio mi sono imposto la tracciabilità delle mie affermazioni: esiste sempre un trattato di chimica o un articolo di alta qualità che contengono le mie affermazioni. In questo senso credo di essere una garanzia. Io non invento, né interpreto; mi limito a riportare con tutta la fedeltà di cui sono capace.
    A questa notte.

    • Miglietto ha detto:

      @Camillo
      Detestabile ma estremamente efficace! Ricorda quanti accoppiamenti Bushnell-NASA ?

      • Osservatore Anonimo ha detto:

        ah, la NASA. L’unica autorevole abbastanza da dare definitiva dignità alle LENR, ma anche contemporaneamente quella che nel 1969 ingannò tutto il mondo, nel modo più spregevole. Una confusione mentale che tende all’infinito, abissale, si traveste da “intuizione” e diventa involontariamente cazzeggio sublime, addirittura una forma d’arte, forse.
        O forse è uno scherzetto freudiano, e inconsciamente associano il Moon Hoax ad un altro hoax, in salsa bolognese?

  3. mW ha detto:

    Questo scritto di ANTO è molto interessante:
    http://22passi.blogspot.com/2012/08/solidarieta-domenico-cirillo.html?showComment=1345715023846#c175531739585168066

    “Nel 1978, Andrea Rossi, lo “Sceicco della Brianza”, aveva inventato un procedimento per trasfomare i rifiuti in petrolio. Fu tenuto in carcere per qualche anno prima di essere assolto, giusto il tempo per provocare la sua bancarotta e costringerlo a portare il suo brevetto in America. Eccone i frutti.

    Ora Andrea Rossi ha messo a punto una nuova invenzione, una rivoluzione energetica, una macchina in cui metti energia 1 e ne escono 6. Inutile dire che i poteri forti italiani stanno cercando di fargli fare la stessa fine di trent’anni fa, ma ora c’è la Internet, NO PASARAN! ww.ecat.com”

    A volte ho il dubbio che Anto stia facendo una tesi sperimentale sulla comunicazione.

  4. Gherardo Gentzen ha detto:

    Sono felice di ritrovarvi tutti. Spero che il solleone vi abbia incattivito per bene, ché c’è ancora del lavoro da fare.

    A proposito della peer review, sono abbastanza d’accordo con la `personalità´, ma bisognerebbe fare qualche distinguo secondo me veramente necessario. Mentre ero in vacanza avevo scritto un pippone sulla peer review. Mi servirebbe un quarto d’ora per sistemarlo, magari domani lo trovo. Sono tornato in Inghilterra e sono già sommerso dalle scocciature, un quarto d’ora è un lusso. Da queste parti siccome non esiste una vera estate allora non esiste nemmeno l’idea della vacanza agostana come la intendiamo noi (e i francesi), in cui tutto si ferma e ognuno ha tempo per guardarsi un po’ dentro ed eliminare le debolezze e i residui di bontà.

    Piuttosto, vi mando un’altra cosina che mi ero appuntato, non so se l’avete già discussa mentre ero lontano dal web, dal momento che le è stata data una certa esposizione ultimamente. È una cosa troppo carina, sarebbe un peccato che a qualcuno sfuggisse.

    Allora. Tutti conosciamo la truffa nigeriana: arriva un email dalla Nigeria che promette una percentuale se si aiuta a esportare illegalmente l’oro di un principe. A chi si mette in contatto con i truffatori viene poi chiesto un anticipo per corrompere qualche funzionario, e lì sta la truffa. Ora ci mandano un email, anni fa mandavano fax e prima ancora lettere, sempre con la stessa storia.

    Bene. La domanda è: come mai i truffatori continuano a usare da decine di anni, senza cambiare i dettagli, questo schema così palesemente falso? E persino adesso, quando grazie a internet quasi tutti lo conoscono?

    La risposta è che convincere chi si mette in contatto a sganciare l’anticipo ha un costo: richiede molte telefonate, l’invio di documenti (finti), e quindi un po’ di soldi e molta pazienza. Conviene fare lo sforzo solo se i polli sono particolarmente stupidi e alla fine pagano. Quindi, e qui sta il colpo di genio, usare uno schema arcinoto e ridicolo ha la funzione di selezionare i polli: solo i più indifesi tra loro si mettono in contatto col principe, e a quel punto il più è fatto; sono soggetti che vogliono farsi convincere, e che quindi non richiedono nessuno sforzo per essere spennati. In altre parole, più la truffa è palese e meglio funziona.

    Non è un’idea carina? L’analisi che conduce a questa risposta controintuitiva è in un recentissimo, e direi tempestivo articolo:

    Cormac Herley (Microsoft Research)
    Why do Nigerian Scammers Say They are from Nigeria?
    Workshop on the Economics of Information Security

    Fai clic per accedere a Herley_WEIS2012.pdf

    L’idea sembra applicabile ad altri ambiti. Per esempio, se io volessi vendere quote di una società che produce una mia invenzione miracolosa, e che so essere una patacca, cercherei di evitare di perdere tempo con gente scettica che magari mi piomba in capannone con l’idea di verificare. Quindi mi converrebbe farmi pubblicità in modo goffo e contraddittorio, servendomi di messaggeri privi di ogni credibilità, così da selezionare per bene le mie vittime e far sì che solo i più pollastri, quelli col cuore già oltre l’ostacolo, vengano a comprarmi le quote, e senza scocciarmi con domande impertinenti. (Senza contare che così facendo unirei l’utile al dilettevole: quante risate mi farei a inventare puttanate.)

    Proseguendo nel ragionamento, ne consegue che per chi volesse contrastare questa truffa l’azione migliore è controintuitiva. Infatti, screditare il truffatore e i suoi ammiratori migliorerebbe il processo di selezione del pollo e quindi l’efficacia della truffa. Converrebbe, al contrario, assecondare tutti, truffatore e ammiratori, magari addirittura riempirli di complimenti, così che anche molti polli furbi bussino al capannone e facciano perdere tempo all’inventore con le loro domande e richieste.

    Che ne pensate? Che ne pensi soprattutto tu, Mario, ti torna il discorso?

    • Luca ha detto:

      Bentornato GG. Le confesso che mi mancava 🙂
      In sua assenza la prorompente big gal, senza più freni inibitori, ha messo a ferro e fuoco vari blogs (escluso quello di Camillo fortunatamente)
      Per quanto riguarda i nigeriani è da tempo che non me li trovo nello spam. Saranno troppo inflazionati per superare le barriere dei più stupidi mail server?
      Le ultime volte che li ho visti è stato nei divertentissimi servizi di “striscia la notizia” con tanto di atletiche e sbellicanti fughe a piedi di gente di colore in giacca e cravatta armani inseguiti dai vari Moreno Morelli in scarpe da ginnastica.
      Trovo assai bizzarro che qualcuno ci casci ancora, a parte gli ultimi aborigeni delle foreste amazzoniche o dell’Australia centrale.
      A proposito di gente per bene, che ne pensa del prossimo workshop che si terrà a Zurigo organizzato nientepocodimenoche da Adolf Schneider http://www.e-catworld.com/2012/07/rossis-e-cat-technology-to-be-presented-in-zurich-in-september/ In cui AR toglierà i veli alla creatura? Varrà la pena di sbattersi per essere ammessi tra i partecipanti? Sennò chi ci mandiamo? Staffelli, Laudadio, Jimmi Ghione o meglio Brumotti (Bumbazza) che con la sua biciclettina acrobatica non lo seminano manco morto?

      • Gherardo Gentzen ha detto:

        Luca scrive:
        che ne pensa del prossimo workshop che si terrà a Zurigo organizzato nientepocodimenoche da Adolf Schneider http://www.e-catworld.com/2012/07/rossis-e-cat-technology-to-be-presented-in-zurich-in-september/ In cui AR toglierà i veli alla creatura?

        Zurigo è una città troppo seria e ha troppi interessi finanziari per prestare il suo nome a un’impresa farlocca. Se ospitano Rossi vuol dire che sono certi che ha in mano qualcosa di valido. E poi, le pare che Novotel e Ibis-Hotel accetterebbero di fornire le loro camere a gente meno che rispettabilissima?

        Quindi, se Rossi confermerà che la sua invenzione funziona, cercherò qualche modo discreto per investire nella sua rivoluzionaria tecnologia il fondo per l’università delle mie bambine.

      • Luca ha detto:

        Scusate ma non riesco a impedirmi di condividere questa immagine che da ore mi sta facendo crepare dalle risate. Rossi (dalle mai nascoste doti atletiche) che scappa per le vie del centro storico di Zurigo con il mammozio da 90 chili sotto il braccio, inseguito da Moreno Morelli in tight bianco, con al seguito la troupe di mediaset, e che grida: pffff pant pant …. sior Rossiiii … per piasè … si fermiii …. volevamo solo far qualche domandaaaa! … parchè ghe scapaaa ?… pfff … pfff … pant pant ….
        SCUSATE 🙂

    • Livio Varalta ha detto:

      @Gherardo,
      bentornato!
      Come al solito, da incorniciare.
      Se Daniele 22 Passi ti chiederà di poterne fare un post, glielo concederai, vero?

      • Gherardo Gentzen ha detto:

        Livio Varalta scrive:
        Se Daniele 22 Passi ti chiederà di poterne fare un post, glielo concederai, vero?

        Certo che do il permesso a Daniele, anzi glielo do preventivo, per cattiveria, così gli levo la gioia di pubblicare le mie cose senza chiedere permesso.

    • Max Altana ha detto:

      io trovo anche molto, molto suggestivo il fatto che “cures” si sia fatto vivo in un forum di hobbisti di finanza. Torna?

      • Gherardo Gentzen ha detto:

        Max Altana scrive:
        io trovo anche molto, molto suggestivo il fatto che “cures” si sia fatto vivo in un forum di hobbisti di finanza.

        Quale forum di hobbisti di finanza? Sembra divertente questo cures, dove posso imparare tutto su di lui, velocemente?

        • Max Altana ha detto:

          Cures a quanto pare sarebbe il mitico Domenico Fioravanti. Con Rossi hanno fatto questa pantomima stramba per far saltare un certo NDA (con Bologna? non sono sicuro di aver capito bene) e poter parlare del nuovo gatto secco a 1200°. Dai uno sguardo al commento agostano di Giancarlo su questo argomento (sotto Iwamura, non voglio metter troppi links sennò l’antispam mi massacra).

          Ecco i suoi posts nel suddetto Forum: http://www.cobraf.com/forum/PostsByAuthor.php?authorid=3233

        • Luca ha detto:

          Caro Gentzen, velocemente è difficile. La storia è abbastanza lunga e contorta.
          Io partirei da qui http://www.cobraf.com/forum/PostsByAuthor.php?authorid=3233 “tutti i post di cures su cobras.com”
          Aggiungerei poi che, quando venne alla ribalta anche sui circuiti FF a noi noti, qualcuno fece 2+2. Qualche ricerca incrociata sui warm regards e salta fuori che Cures trattavasi, molto porobabilmente di tal Ing. Prof. Domenico Fioravanti, curiosamente omonimo del Col. Ing. della Nato che firmò il test del megagattone l’Ottobre scorso. Fatto più curioso è che tal D.F., sempre secondo vecchi warm regards sul JoNP risulti legato al Poli di Torino attorno al 1976 (periodo petroldragon) http://ecatreport.com/andrearossi/secrecy-leaks-and-the-hot-cat.
          Le solite malelingue avanzarono l’ipotesi che i due D. Fioravanti fossero la stessa persona, e A.R. lo ripescò per impersonare il tecnico inviato dal secret customer. Che pettegoli impertinenti! Sospettare di aver ripescato un vecchio compagno di merende dei tempi della petroldragon per una missione tanto delicata. Non c’è più religione.
          Non aggiungerei altri link per non incappare nei filtri di wordpress ma la ricerca è abbastanza straight forward.

          Buona giornata.

        • AS-Rock ha detto:

          Vedo che si sta consigliando di andare a vedere i precedenti messaggi su quel forum, ma c’è il problema che l’archivio di tale forum ogni tanto va, la maggior parte del tempo no, e dunque solo una piccola parte dei messaggi è accessibile.

          Tempo fa, quando l’archivio funzionava parzialmente (in teoria dovrebbe poter andare più indietro), ho organizzato una selezione dei suoi messaggi da Agosto 2011 in poi. In realtà però tal Cures scrive lì da parecchio più tempo, da prima della storia dell’e-cat.

          https://www.dropbox.com/s/50nvvmfswufu3gc/cures.txt

          Buona lettura.

    • Caracolla ha detto:

      Ottima analisi anche se non so quanto il metodo descritto sia applicato consapevolmente dal capo salumiere (lo vedrei bene dietro un bancone di alimentari) nel caso in questione. La cattiveria da calura mi porta a dire che il frequentatore quadratico medio di 22P risulta talmente presuntuoso saccente e ottuso che merita senza riserva alcuna di perdere tutti i suoi risparmi in un gruppo di acquisto per un mega generatore di sfiatella. La sola cosa importante e` che il salumiere in oggetto e i suoi cugini carpentieri&c non abbiano accesso a soldi e strutture pubbliche.

      • Max Altana ha detto:

        Caracolla, lei è troppo cattivo. Si tratta semplicemente di effetto Dunning-Kruger, come vado noiosamente pontificando da mesi. Così come la pubblicazione del lavoro Microsoft Research presentato da Gentzen è stata tempestiva, io credo che sia altrettanto tempestiva la vicenda della signora Cecilia, che ritengo meriti l’Oscar Dunning-Kruger 2012:

        Mai sottovalutare gli incompetenti, sono la rovina dell’umanità, ed il bello è che fanno tutto in completa buona fede.

    • Mario Massa ha detto:

      Ciao Gherardo,
      il discorso potrebbe tornare, ma è degno di un cattivone come te. La paura è che alla fine vengano solo spennati più polli (che immagino = passeri).

      Il punto debole è che non credo che i sotterfugi sconfiggano le truffe. Le truffe (= falsità estreme) si sconfiggono con la limpidezza estrema: vai dagli ammiratori e dici semplicemente “io non ci credo ma mi piacerebbe aveste ragione. Mettiamo su insieme una operazione utile a me a voi: se la cosa è vera l’inventore avrà tutto da guadagnarci, se è falsa lo scopriremo insieme”.

      Se i passeri hanno il sesto senso che si dice capiranno che la proposta non ha secondi fini e andranno a bussare dall’inventore che dovrà accontentarli se è onesto, o non saprà più come comportarsi se è disonesto.

      • Camillo ha detto:

        Mario,

        vai dagli ammiratori e dici semplicemente…

        Agli ammiratori potrebbe anche andare bene, ma se a monte c’è malizia, la tua offerta non avrà mai seguito. Da oltre un anno ti offri come volontario competente, da oltre un anno nessuno ti offre un mammozio qualsiasi da studiare nel tuo laboratorio. Questo è almeno quanto risulta scorrendo i vari blog. Non hai toccato un solo mammozio nelle sue varie versione, tra cui quella recente di Abundo e recentissima di Celani.
        Io ci metterei dentro anche il compressore di Arata. Celani ti ha offerto di controllare la sua replica? Secondo me anche da quella parte non vedrai mai niente.
        Non ti viene qualche sospetto?
        Per molti la situazione è chiarissima.

        • Mario Massa ha detto:

          Caro Camillo in queste cose ci vuole molta pazienza. E’ chiaro che se l’altra parte è un truffatore il mammozio non lo vedrai mai. Se dall’altra parte c’è una persona seria, come in molti casi non ho ragione di dubitare, si tratta di superare le normali diffidenze, ma non è impossibile arrivare al test (ecco perchè penso che nel caso Rossi al test non ci arriveremo).

          E’ vero, in tanti anni gli unici che hanno concesso una mia verifica presso di loro sono stati Focardi e Piantelli e di recente Fabrizio Cattaneo (in entrambi i casi persone serissime secondo me semplicemente cadute in errori di misura).
          A dire il vero ci fu anche Lorenzo Errico che si dichiara ingegnere ma che si deve essere laureato di recente (ha circa la mia età) dato che quando lo conobbi disse di non esserlo. Lo incontrai con imprenditori che volevano investire, ma tornammo sconsolati
          (adesso dice che ha fatto apposta a farci vedere un sistema che non funzionava perchè aveva capito che eravamo degli spioni).

          Per Abundo aspetto: ha promesso trasparenza e lui stesso mi ha chiesto di andare là a verificare (gli ho risposto che andrò se avranno risultati positivi, quindi il loro silenzio lo interpreto che per ora tali risultati non ci sono).

          Sono convinto che Celani sia serio e che con ogni probabilità sia anch’egli caduto in errori di misura. Spero di incontrarlo il 22 settembre e certamente gli chiederò di poter andare da lui per questa verifica. Ti farò sapere la sua risposta.

          La situazione non la chiamerei chiarissima ma un po’ deprimente.

      • Osservatore Anonimo ha detto:

        Ingegner Massa, se e quando lei dovesse verificare onestamente il non funzionamento dell’ecat o altri dispositivi, l’unico risultato sarà quello di ricevere un cartello da portare attorno al collo con su scritto “DISINFORMATORE”.
        Ma ci stiamo avvitando su discorsi inutili, non le verrà mai concesso di fare alcunchè, anche se spero di sbagliarmi.

        • Camillo ha detto:

          Mario,

          che significa

          Sono convinto che Celani sia serio e che con ogni probabilità sia anch’egli caduto in errori di misura. ?

          Significa che Celani non ride mai e che da 23 anni fa errori di misura? Si dice sempre così, “errori di misura”, anche quando tentano di ricavare energia con il metodo F&P. Non è un errore di misura se non trovano niente; è semplicemente la chimica che applica le sue leggi senza rispetto per i ff.
          Mi ricordo un prof. che diceva “i laureandi sono sempre sfortunati, poi imparano”. Credo che sia così anche per Celani, ma il tempo per imparare è scaduto.
          Ma insomma, nello stuolo che lo circonda si riesce a individuare un esperto di Scienza dei Metalli o fanno pratica da soli?
          Buona domenica

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  6. solounoscoglio ha detto:

    ah, troppo bello questo blog, dico, finalmente roba seria nel web! bravi, bravissimi!

  7. FermiGas ha detto:

    Chissà se anche questo dispositivo genera neutroni secondo la p+e-. Saprà dirci qualcosa Celani?
    http://en.wikipedia.org/wiki/Iron-hydrogen_resistor

    • Giancarlo ha detto:

      @FermiGas
      Instillare il dubbio che i sistemi metallo-idrogeno sono noti a quasi tutti tranne che ai FF è da pessimi. Vergognati! Magari si vanno pure a leggere i lavori sulle leghe e capiscono che una lega non è un idruro.

      @GG
      Bentornato, io insisto fino al 31. Lo Chtapodi psitò era fantastico stasera.

      • sandro75k ha detto:

        @Giancarlo
        ti avevo scritto in privato a tal proposito chidendoti delucidazioni, evidentemente sei troppo concentrato sulle ferie!

    • Camillo ha detto:

      FermiGas,

      Per curiosità ho voluto aprire il link e leggo:

      the solubility of hydrogen in iron will increase when the temperature increases

      Veramente accade il contrario: la solubilità dell’idrogeno nel ferro diminuisce se aumenta la temperatura.
      Spero di non avere rotto le uova nel paniere e che l’accrocco funzioni lo stesso.
      Puntuale e apprezzabile la precisazione di Giancarlo che non si devono confondere gli idruri metallici con le leghi metallo/idrogeno. A essere pignoli ci sarebbero da considerare anche i composti interstiziali che non sono necessariamente idruri. Insomma, per occuparsi di questi argomenti farebbe comodo avere una buona preparazione in Scienza dei Metalli. Mi pare però che i ff più esposti siano laureati in fisica, dove questa materia non si studia, non fa parte del “paradigma”.
      Si riesce a individuare l’esperto di Scienza dei Metalli nel nugolo di AA che firmano i lavori di Celani da poco convertito alla ff povera Ni/H? Non mi meraviglierei se mancasse.

      • Giancarlo ha detto:

        Camillo, mi pare che la solubilità nel ferro effettivamente aumenti. Ogni sistema con H va considerato a sé.

        • Camillo ha detto:

          Giancarlo,

          Basterebbe dare un’occhiata allo Hansen, che non ho. L’avevo su posto di lavoro.
          Sarebbe un’inversione sorprendente. Per quale ragione la quantità di idrogeno disciolta nel ferro dovrebbe aumentare con la temperatura? E’ del tutto controintuitivo. Sei in grado di avere accesso allo Hansen? A questo punto la cosa mi incuriosisce. Sarebbe una bella sorpresa.

        • Giancarlo ha detto:

          In questo momento l’unica cosa cui ho accesso è una discreta baietta di acqua limpidissima. Tra l’altro i miei figli mi hanno rovinato lo schermo del portatile chiudendoci dentro le cuffiette o forse è solo una coincidenza ed è un maledetto virus o un guaio hardware; così ho anche enormi difficoltà a collegarmi e un cellulare è finito in mare. Così imparo a parlar male di daniele.
          Però avevo letto un po’ di articoli nella querelle su Arata e mi ero convinto che su quel particolare aspetto (solubilità nel ferro) aveva ragione confortato da alcuni lavori metallurgici tra cui quello di Valentini. Un saluto.

        • FermiGas ha detto:

          Per es., dando un occhio velocemente a questo link
          http://www.keytometals.com/page.aspx?ID=CheckArticle&site=kts&NM=206
          la solubilità di H2(g) in Fe aumenta con T crescente.

  8. Gherardo Gentzen ha detto:

    Mario Massa scrive:

    Se i passeri hanno il sesto senso che si dice capiranno

    Caro Mario, qui non ti seguo. Io apprezzo la tua proposta di verifica, ma per un altro motivo: perché i passeri dovranno inventarsi qualche ulteriore complotto per rendere consistente il loro universo parallelo, e questo è divertente. Sono però curioso: cosa ti fa credere che i passeri possano capire? Finora, ed è un dato sperimentale, non hanno capito nulla di quanto tu hai loro spiegato con santa pazienza, o mi sbaglio? A me sembra che sia proprio una questione di linguaggio: sono incapaci di distinguere i fatti dalle fantasie e di ragionare. È gente di mezz’età, irrecuperabile, su che base può esserci uno scambio tra di voi? Almeno, non si è visto un ragionamento fattuale finora, o mi è scappato? Al contrario, ormai il loro linguaggio è quasi tutto un miscuglio di misticismo burino e intimidazioni squadriste.

    Riconosco che aveva ragione Ugo Bardi, che aveva predetto la deriva fanatica e potenzialmente violenta fin dall’inizio, per similitudine con altri casi. Io invece, sbagliando, pensavo che tutto sarebbe rientrato nella normalità e nel volemose bene. A questo punto lo escludo: penso che tra un po’ verranno a rigarci le macchine e a metterci gatti morti sullo zerbino. Infatti ti vorrei anche chiedere: che ci fa un moderato razionale come te in mezzo a degli estremisti irrazionali? Non temi di fare la foglia di fico?

    Spero di non prendermi troppa confidenza, ma non resisto, non arrabbiarti: non è che tu ti identifichi nel missionario che cerca di civilizzare i selvaggi? Ma i missionari coi selvaggi riescono a parlare, gli fanno le scuole, li vaccinano. Forse stai equivocando, forse rischi di impersonare un altro soggetto: grizzly man, l’uomo degli orsi su cui Werner Herzog ha fatto uno straordinario documentario (lo consiglio a tutti). Per chi non lo sapesse, l’uomo degli orsi era un tizio in Alaska che si era convinto di riuscire a comunicare con i grizzly, e passava con loro gran parte del suo tempo. Beh, un bel giorno un grizzly se lo è mangiato.

    • unz unz ha detto:

      Una cosa non riesco a capire di Mario Massa e di chi vuole una verifica indipendente. Con tutta la buona volonta’ che puo’ mostrarvi l’inventore del caso ma per quale motivo dovrebbe perdere tempo per una verifica dal Mario Massa’s engineers pool?

      Chi giustifica (anche solo in parte) le proprie tesi di scam con il fatto che i vari Rossi, Celani e compagnia cantante non permetteranno mai una verifica indipendente da gente che frequenta un blog ma e’ considerato il tecnico unto dal Signore che con salomonica distanza da ambo le parti sarebbe il solo a poter porre fine ai dubbi, secondo me, non e’ tanto diverso da chi aspetta la buona novella in religiosa preghiera.
      Io sono d’accordo che sopratutto Rossi abbia metodi che fanno sospettare fortemente di truffa tutta la faccenda e mi sembra uno che se anche avesse scoperto qualcosa non abbia la minima idea di cosa ha trovato, ma cosa vi fa pensare che sia in diritto di gente qualsiasi ottenere una prova indipendente cosi’ gli internauti si mettono l’animo in pace?

      Cioe’, un qualche ricercatore serio avrebbe seguito sicuramente un altro iter per portare avanti tutta la faccenda, ma va da se’ che qualsiasi ricercatore fa quello che crede in termini di rapporti col pubblico e sopratutto, se ha un minimo di buon senso, se ne frega di gente che non conosce, sia in termini di relazioni personali che lavorative o altro.

      In poche parole mi pare ufo chiedere una verifica indipendente da parte di blogger per quanto competenti e il rifiuto dai vari soggetti non e’ di certo l’aspetto che mi fa temere il peggio

      • Camillo ha detto:

        unz unz,

        Non vorrei essere brutale, ma queste cose si fanno da sempre senza far ricorso a pool di ingegneri attrezzati per individuare bufale sperimentali.
        Ci si limita a leggere articoli; se sono scritti bene vanno in circolazione; se contengono incoerenze di varia natura, restano come atti di congressi ICCF o entrano nelle bibliografie di Jed, lette solo dai suoi parenti.
        Cosa c’è di più semplice che fare di tanto in tanto una visitina a una banca dati nucleari? Se ci trovi Celani, vuol dire che ha fatto bene le sue misure e le ha descritte come si deve; se non ci trovi Celani, vuol dire che deve lavorare e scrivere meglio. Circa lo scrivere, gli converrebbe associare al gruppo uno che ha studiato inglese alle superiori.
        Essendo trascorsi 23 anni dal fatale 1989, siamo in una botte di ferro quanto ad affidabilità del metodo. Si fa così da secoli.
        Consiglierei anch’io Mario Massa di non assumere l’atteggiamento “partiam partiam”. Così lui e il suo gruppo finiscono per assomigliare alla Pubblica Assistenza di Vecchiano. Stare in attesa finisce per mortificarli, li ha già mortificati.

        • unz unz ha detto:

          Non intendevo le verfiche indipendenti di per se, quelle e’ ovvio che ci devono essere, cosi’ come le analisi di qualsiasi persona che ne capisca, fermo restando che sara’ il ricercatore (e la comunita’ scientifica) a considerare piu’ o meno credibile quanto esce.

          Mi riferivo al fatto che un gruppo di persone X piu’ o meno organizzate e competenti (sulla fiducia quantomeno) abbia la pretesa di far perdere tempo al ricercatore di turno proponendosi come validatore indipendente.
          Richiedere una verifica indipendente lo puo’ fare un’universita’ in cui qualcuno ci mette la faccia (e che ha credibilita’ da giocarsi) o qualche gruppo accademico riconosciuto immagino. Se no sai matti da gestire che pretendono di avere la verita’ in tasca o la competenza per fare tutte le prove del caso?

          Un gruppo di blogger… be’ ditemi a livello accademico che valenza puo’ avere… (per quanto immagino che Mario Massa sappia abbondantemente il suo)

          Non discuto che chiunque puo’ andare a farsi un giretto in banche dati ecc… e, competenza e cortesia del ricercatore permettendo, fugare i dubbi chiedendo direttamente a chi conduce la vicenda, ossia piu’ o meno quello che fate in questo blog con sacrosanto diritto. E’ pretendere di chiedere la prova indipendente da parte di frequentatori di un blog che mi pare un po’ ilare.

          Sa un po’ da Ronda Padana che pretende di arrestare un malfattore beccato in castagna.

    • Gorgio Bisker ha detto:

      Mario Massa, io lo proporrei per la beatificazione. Ha più pazienza e amore lui che molti Santi del nostro calendario. Ricordo quanto tempo perse sul Passersera a cercar di raddrizzare i pensieri contorti di quel mattacchione di Bertoldo, partendo dai basilari concetti di Meccanica Razionale.
      Fu uno lavoro titanico ma assolutamente inutile. Come scalfire una mattonella di refrattario con un cerino bagnato. Sforzo inutile ma che indubbiamente gli ha assicurato l’accesso al Paradiso! Grazie Mario!

  9. Antonio Tanzi ha detto:

    sono perfettamente d’accordo con questo post. io ho rinunciato a esprimere ai “passeri” la mia opinione. ormai aspetto solo l’accadimento dell’ineluttabile.
    a mario massa la mia solidarietà.

  10. Camillo ha detto:

    @Mario

    Sono convinto che Celani sia serio e che con ogni probabilità sia anch’egli caduto in errori di misura.

    Trovi la cosa normale? Sono 23 anni che Celani si applica e fa ancora errori di misura che tu riesci a rilevare? Come fai a sperare che si rimetta al tuo giudizio? Ti manda a quel paese piuttosto. Secondo me si considera più bravo di te e si offende a morte se legge il tuo commento. Lui si considera un ff di successo, un Rossi di complemento, altro che errori di misura.
    Veramente sembri un missionario in partibus infidelium.
    E’ chiaro che tu e Celani non vi vedrete e non vi confronterete mai.
    I rapporti tra te e gli inventori di mammozi ff sono chiari come il cielo spietatamente sereno di questi giorni. Esistono solo nelle tue speranze.
    Buon pomeriggio.
    C.

  11. Gherardo Gentzen ha detto:

    La notte scorsa ho letto un bel po’ su Cures. Grazie a tutti per i puntatori. È una fortuna che il resto della famiglia sia ancora al mare, così posso fare le ore piccole.

    Mi sembra improbabile che Cures e Rossi si siano messi d’accordo per fare la commedia. Anzi, a me Cures sembra proprio una brava persona, mi ispira molta fiducia. Se anche avessi avuto qualche dubbio residuo su Rossi, Cures me lo ha fatto passare, perché ha fornito molti dettagli e si vede che sa perfettamente di cosa parla, il suo racconto è circostanziato e preciso.

    Forse il fatto che Cures scriva su un forum di investitori significa che intendono offrire quote di partecipazione a questa loro meravigliosa avventura della fusione fredda. Ma forse no, e bisogna insistere molto con Rossi per convincerlo ad accettare una partecipazione finanziaria nella sua impresa. In questo caso insisterò e saprò vincere la sua ritrosia. Certo, lo faccio per arricchirmi, ma è secondario. Soprattutto voglio far parte dei coraggiosi che ci condurranno in una nuova era di prosperità per tutti. Voglio che le mie figlie siano fiere del loro papà lungimirante.

  12. Gherardo Gentzen ha detto:

    Giancarlo scrive:
    Lo Chtapodi psitò era fantastico stasera.

    Uno dei miei piatti preferiti, beato te. Sei pronto per l’imminente caccia alla piovra? Il tuo chtapodi dovrebbe metterti dell’umore giusto. Speriamo in una grigliata epica.

    Livio Varalta scrive:
    Senza faccina, succede questo

    Ah, no, le faccine sorridenti no eh? Aspetto semmai che la tecnologia si evolva e permetta faccine sadiche, magari ispirate al Dr Heiter di Dieter Laser:

    A risentirci domattina, al sorgere del Sole.

    • Livio Varalta ha detto:

      Solidarietà a Domenico Cirillo…
      Non voglio immaginare se si avesse voluto sottoporlo a Pubblica Gogna…
      Il concetto della “sfiga passerina”, che si abbatte sulle migliori intenzioni, è già stato espresso “in loco”

      • Camillo ha detto:

        Livio,

        mi sono distratto: perché Cirillo ha bisogno della nostra solidarietà? Gliela concedo volentieri. Cirillo, sono solidale.

        • Gianni Barba ha detto:

          La solidarietà gli serve a aumentare l’ empatia del sistema così si riduce l’ entropia e funziona tutto meglio, è pensiero magico ma chi siamo noi per contraddire questo fatto?
          Cirillo, son solidale anch’ io, se superi la solidarietà di soglia vedrai quanto Renio trovi sul fondo.

          GB

        • Gherardo Gentzen ha detto:

          Ma certo, tutta la mia solidarietà a Cirillo, ma a condizione che giri sempre con il corno portafortuna e che tocchi al più presto la gobba di una suora nera. Si può fare ben poco contro la sfiga passerina, ma bisogna tentarle tutte lo stesso, niente vittismi per favore. Stia su, Cirillo, siamo tutti con lei.

        • mW ha detto:

          apprezzo la responsabile noncuranza.

  13. Gherardo Gentzen ha detto:

    Toh, il Sole è già sorto! È la seconda puntata di Piezopoli, con i Fucilla. Stavolta c’è anche Valenzi, che sia vittima anche lui della sfiga passerina?

    http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2012-08-25/fucilla-esiste-scienza-impossibile-173637.shtml

    Esce in edicola domani. Compratevi la versione di carta (o PDF). È un paginone bellissimo, con illustrazioni molto divertenti, Sylvie ha superato sé stessa.

    • Camillo ha detto:

      Gherardo,

      Bentornato nell’agorà.
      Doveva succedere che prima o poi Vincenzo Valenzi capitasse sotto l’attenzione di Sylvie. E’ decisamente sfiga passerina, perché non poteva capitargli peggio. Se Sylvie ne ha voglia lo fa a pezzi, è molto vulnerabile.
      Con tutto il rispetto, mi sembra però un personaggio del tutto secondario; lo conosco da anni, ma non l’ho mai preso sul serio. Gronda retorica dai capelli ai piedi.

      • oca sapiens ha detto:

        @Camillo
        secondario? Niente affatto. Ha un premio T-GAS come Luigi Luca Cavalli Sforza e ancora più incarichi prestigiosi.

        @Gherardo,
        andate bene le vacanze?
        Grazie per conto dei colleghi, ho solo adattato le citazioni alla “gabbia” grafica.

  14. Camillo ha detto:

    @ In primo luogo alla “personalità” di rilievo citato in testa al post, in realtà a tutti.

    Stefano Ossicini, Ordinario di Fisica Sperimentale presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, ha scritto un libro molto godibile intitolato L’universo è fatto di storie non solo di atomi – Breve storia delle truffe scientifiche; Neri Pozza, 2012.
    Quello che mi ha impressionato in questa narrazione di furberie di ogni genere, è che si tratta sempre di falsi sperimentali, rimasti difficili da smascherare per molti anni.
    Quando qualche ricercatore sembra avere scoperto qualcosa di interessante, saltano subito fuori i volonterosi che confermano la scoperta. Alcuni ne hanno fatto una professione. Un certo Emil Rupp si era specializzato nelle conferma sperimentale di teorie fisiche ardite; non ne trascurava una. In quel modo si fece una sua fama effimera, finché qualcuno non si è seriamente stancato e ha trovato il modo di smascherarlo.
    Il libro di Ossicini dovrebbe insegnare a tutti che offrire dati sperimentali a sostegno di una tesi è sempre stato facile; ora anche di più, avendo a disposizione le comodità dei moderni software.
    Guardiamo più alla coerenza interna di una pubblicazione che ai dati, che potrebbero essere stati manipolati a seconda della necessità.

    • mw ha detto:

      Egr. Franchini,
      a volte anche io nella mia ignoranza posso capirla.
      Si ricorda della sonda di misura della u.r. dichiarata nella prova del 14 Gennaio 2011.
      1_Ascoli 65 si rese conto dalle foto che la sonda non c’era.
      Potremmo tornare a casa e non dar più retta al pool dei misuratori presenti.
      Almeno, questo nel mondo reale, industriale, economico, imprenditoriale.
      2_Tempo dopo usci uno steam report dove si cercava di giustificare la misura del titolo
      del vapore con quello strumento che, come dimostrato da Ascoli, neppure c’era.
      3_Non è stato necessario nessun dato sperimentale ma solo la difficile lettura di quel
      guazzabuglio, per rendersi conto che tutto era da buttare, e che le persone presenti non avevano una idea di ciò di cui stavano parlando. Non mi riferisco tanto al poveraccio che è stato costretto a metterci la faccia (cosa peraltro meritoria e che stimo oltre misura, anche perchè forse il povero diavolo ha avuto più guai col suo ordine che altri col proprio dipartimento), ma a tutti gli altri che in quanto fisici vantavano/avrebbero dovuto avere conoscienze al riguardo.
      4_se non ci credete mi gioco il deus ex machina!

      • Camillo ha detto:

        mW,

        se non ci credete mi gioco il deus ex machina

        altro se ci credo, seguo la vicenda fin dal primo giorno. Quel giorno mi colpirono le facce di Levi, Capiluppi, Zoccoli. Capiluppi addirittura sollecitò Levi a presentare lui e Zoccoli. Che tempi eroici. Si sentiva profumo di mortadella e lambrusco nella stanza di là.
        Adesso però Rossi non mi appassiona più. Anzi, mi piace perché è diventato un esperto cacciatore di polli. Spero che ne spenni molti.

  15. Camillo ha detto:

    @Livio,

    Senza faccina, succede questo però…
    http://22passi.blogspot.it/2012/08/solidarieta-domenico-cirillo-2.html?showComment=1345875354220#c2862522547242887600

    Sono andato al sito e sono rimasto sorpreso: seguono il nostro blog, ci conoscono uno per uno, ci tampinano, marcano l’uomo, siamo citati. Finalmente siamo diventati popolari. Non credevo che saremmo riusciti a diventare gli ANTAGONISTI supremi.
    La Ragazzona fa la parte della leonessa, oscura tutti. Ha però smesso di scrivere hahaha puntini puntini, un bel salto di stile. Ci sono anche meno faccine gialle sorridenti. Daniele ha messo tutti in riga. Speriamo che non arrivi uno sbracato a sciupare il format.

    • Osservatore Anonimo ha detto:

      Non smetterò mai, mai, mai di stupirmi di questo tipo di forma mentis: sono davvero convinti che se noi “facciamo il tifo” contrario, l’ecat non avrà successo. Viceversa, le loro preghiere, speranze, mantra e litanie varie ne propizieranno la riuscita ed il successo.
      I più razionali ragionano che qui alcuni tra noi hanno la capacità e l’intenzione di fermare la nuova rivoluzione tecnologica tramite oscure trame politico/universitarie.
      Ma cari ragazzi, vi rendete conto che se l’ecat davvero funziona come AR dice, non c’è nessun potere al mondo grande abbastanza per fermarlo? L’inventore della ruota non l’avrebbe fermato nemmeno Zeus in persona.
      La verità è che siete nervosetti perchè sotto sotto sapete che per un anno siete stati presi per i fondelli. E non intendo da Gentzen.

    • barbagianni ha detto:

      Mi permette sig. Franchini di lasciare qui un pizzino per Daniele, il quale mi blocca i commenti ( forse senza nemmeno leggerli, immagino io gli si arruffino le penne solo a vedere il mio nick-ad-hoc)?

      [pizzino:]
      Oh Daniele, ma quel link al “lavoro” di Cirillo sull’ Effetto Ossidoelettrico, che ce l’ hai messo a fare, dal momento che Eroyka di E.A. dice che C. gli ha detto che quell’ effetto non c’entra?
      Se come dice GPT quelle celle ottimisticamente potrebbero avere il volume di un millimetro cubo, dato che producono “alcune centinaia di nanowatt” (diciamo mezzo microwatt) cadauna, per avere un chilowatt bisognerebbe avere un cluster (sì sì, cluster) di circa due metri cubi di volume probabilmente del peso, essendo piene di acqua, di due tonnellate, ora insomma una Marea con due tonnellate addosso con un chilowatt dove va?

      Daniele le tue intenzioni sono buone, ma abbi pietà di C. che già in tanti lo fastidiamo, risparmiagli gli effetti della tua attenzione; se ancora ti parla chiedigli se conferma o smentisce quanto dice Eroyka, che la famosa Marea va a plasma e non a Oxhydroelectric Effect.

      Ciao Daniele, ricorda che dio ama tutti e specialmente Flying Spaghetti Monster.

      Tuo barbagianni

      [pizzino/]

  16. Giancarlo ha detto:

    Ho letto la saga su Cirillo e francamente molti, anche da me personalmente stimati, mi paiono completamente fuori di testa nell’intento di difendere l’indifendibile. Il motore ad acqua è un classico esempio di moto perpetuo che viola il secondo principio. A questo punto i difensori estremi tirano fuori la meccanica quantistica, l’effetto tunnel e compagnia cantando…
    Chi glielo spiega che la MQ si applica a 4 fotoni, 6 atomi, condensati a 3K… e non vale per un serbatoio d’acqua da 100 litri dove inevitabilmente la fanno da padroni gli autori classici?
    C’è qualcuno che spiega a Cirillo che se pure esiste quel fantomatico 13% occorre energia per individuare e selezionare proprio quegli ioni?
    Ma dove si sono laureati? Io gli avrei strappato il libretto e li avrei inseguiti per il corridoio.

    • Andrea ha detto:

      Ciao Giancarlo, sono immerso nella calura dello scirocco che da diversi giorni mi perseguita, prima in Sardegna e ora qui in Elba, sembra che da oggi il vento giri e nei prossimi giorni probabilmente riusciremo a “sopravvivere” meglio con il Maestrale, Areva mi paga le vacanze fino al 02/09.
      Leggendo questo tuo intervento nell’attesa che il Maestrale faccia il suo dovere mi sono soffermato su questa tua affermazione:
      C’è qualcuno che spiega a Cirillo che se pure esiste quel fantomatico 13% occorre energia per individuare e selezionare proprio quegli ioni?

      Tu affermi che occorre energia io ti posso dimostrare che in altre situazioni, meno liquide, è possibile selezionare molecole a più alta energia da molecole a più bassa energia senza spendere energia.
      Nei gas è apparentemente semplice, nei liquidi la cosa si complica un pochino ma non di molto, l’importate sia in un caso che nell’altro è avere un “flusso” con portata e pressioni idonee. Non è un caso se Cirillo menziona il diavoletto di Maxwell, e se non ricordo male qualche anno fa fui proprio io che gli feci notare questo paradosso brillantemente superato E RISOLTO da un tubo a T, il tubo di Ranque-Hilsh.

  17. Camillo ha detto:

    @unz unz

    E’ pretendere di chiedere la prova indipendente da parte di frequentatori di un blog che mi pare un po’ ilare.

    Di per sé è ilare anche chiedere costantemente che un tizio o un gruppo di tizi si metta a controllare il lavoro di altri. A me è capitato di essere invitato più volte da Celani per controllare a Frascati una replica di Iwamura. A quei tempi Celani, con l’aiuto più o meno consapevole di Ludovica Manusardi del Sole 24 Ore, aveva richiesto uno sproposito per finanziare un gruppo di lavoro italo giapponese sul condizionamento delle scorie nucleari. Sa, Celani non è il tipo che si accontenta di mantenere in piedi il proprio laboratorio, ha ambizioni nazionali.
    Bisognerebbe convincere gli aspiranti scienziati che una peer review fatta da competenti non è meno autorevole di una visita a un laboratorio. Mario Massa, una volta attivato, non fornisce dati più autorevoli di chi fa la peer review di un articolo. Spero che anche Mario ne sia consapevole.
    Il Rapporto 41 non è morto all’ENEA perché nessuno ha replicato l’esperimento ispirato da Preparata, è morto perché era irricevibile dalle riviste, anche se la De Ninno non si dà ancora pace. Lo scrivo, perché mi sembra che esista una deriva in questo senso: Mario Massa come arbitro supremo e decisivo. Non è mica così. Se qualcuno, scrivendo, viola la termodinamica, per dire, non può essere salvato da Mario Massa.
    Buon pomeriggio

    • unz unz ha detto:

      Forse non mi spiego bene, io sono convinto della assoluta bonta’ e imprescindibilita’ del sistema di peer review e ripeto che anche a mio avviso la vicenda Rossi (cosi’ come l’ho seguita sul web da mero profano) e’ stata gestita in modo ‘amatoriale’ (eufemismo) se in buona fede, in modo truffaldino altrimenti. Della vicenda Celani ho un’opinione meno precisa ma insisto nel dire che, secondo me, anche se il gruppo di esperti blogger con a capo Mario Massa chiede di effettuare una prova indipendente, Celani ha tutto il diritto di dire di no in quanto Mario Massa & Co non rappresentano nulla che possa dare una garanzia e valenza effettiva, indipendente ne al test ne al lavoro di Celani. Ovviamente sempre pur ritenendo (da quanto letto nei vari blog) Mario Massa uno che sa il fatto suo.
      Se Rossi/Celani ha un reale interesse a validare i suoi esperimenti immagino debba chiedere una verifica indipendente a qualche organo riconosciuto a livello accademico/scientifico.

      Che poi Celani abbia manie di grandezza o che venda fumo io questo non lo so e non so neanche farmi un’idea in quanto sono completamente ignorante in materia.

      Per quanto riguarda ‘la violazione della termodinamica’ credo che il test indipendente richiesto da Mario Massa non abbia lo scopo di valutare una qualche teoria quanto verificare nel modo piu’ corretto, accettato, indiscutibile possibile gli eccessi di calore (senza violazioni della termodinamica nei valori riportati). Alla fine quello interessa a Mario Massa. La teoria verra’ in caso di esito positivo dopo con ulteriori studi.

      • Camillo ha detto:

        @unz unz,

        Mi ha convinto. Mario Massa e il suo team, di cui non discuto la competenza, non hanno il prestigio di un ente certificatore. A me furono richieste analisi da una procura delle repubblica. Potevo farlo solo perché occupavo una posizione formale presso un ente riconosciuto. Stessa cosa quando ebbi l’incarico di partecipare alla selezione di una settantina di chimici per lo Stato. Per Celani Massa può apparire uno dei tanti curiosi che gli ronzano intorno, a meno che non rappresenti qualche ente certificatore. Spesso più della competenza serve il ruolo e non so se Massa il ruolo ce l’ha.

        Per quanto riguarda ‘la violazione della termodinamica’ …
        Intendo: se qualcuno scrive in articolo che con un accrocco di sua invenzione è in grado di violare la termodinamica o, come usa dire, di avere realizzato l’overunity, non è necessario mobilitare Massa e i suoi, basta un recensore comodamente seduto in ufficio. Che cosa hanno fatto quelli del DoE nel 2004? Semplice review di articoli scelti da Hagelstein, McKubre e altri due. Non si sono mica messi a girare nei laboratori ff. La peer review è la prassi normale; intervento eccezionale – finora mai richiesto – è quello che da tempo offre Mario Massa. I mille che hanno criticato Carpentieri non sono mica andati a vedere quello che fa con le sue presse, hanno letto i suoi articoli o seguito i filmati di Armando de Para, esattamente come ho fatto io. E’ più che sufficiente per farti scattare.

        • Mario Massa ha detto:

          Camillo ti do ragione sul fatto che esistono lavori talmente assurdi sulla carta (se vuoi divertirti guarda questo brevetto! http://www.google.com/patents/US4428193?hl=it ) che non ha senso che qualcuno perda tempo ad andare a verificarli.

          Ci sono però lavori che potrebbero avere qualche spiegazione. Se all’inizio della ff ci fu la corsa al tentativo di replica da parte di tantissimi laboratori di fama internazionale significa che il dubbio che sotto ci potesse essere qualcosa di vero c’era. Allora in questo campo non è vero ciò che dici: non basta leggere la carta. Tutto è stato abbandonato perché non ci sono stati risultati sperimentali, non perché le cose non tornavano sulla carta. Oggi alla luce di 23 anni di insuccessi tu dici che lo si poteva capire anche dalla carta, ma non so se nel ’89 eri esattamente della stessa idea o se qualche dubbio che F&P potessero avere scoperto qualcosa lo hai avuto.

          Dici che Celani ti ha invitato più volte a verificare una replica di Iwamura. Se non ci sei andato perché non hai voluto pur potendo secondo me hai sbagliato. Come si fa a criticare una persona e poi rinunciare a una verifica essendo stati invitati?

          Ritengo che la ff, proprio perché persiste dopo 23 anni, richieda quelli che tu chiami interventi eccezionali per emergere o scomparire una volta per tutte.

  18. Ascoli65 ha detto:

    @unz unz
    E’ pretendere di chiedere la prova indipendente da parte di frequentatori di un blog che mi pare un po’ ilare.
    Perfettamente d’accordo. La prova è già stata fatta dal DF di Bologna. Il 14 gennaio 2011 erano una decina gli accademici in quel capannone, ripartiti tra stanzetta laboratorio e salone delle feste. C’è anche un report con i risultati e con il logo UniBo. L’unica cosa che possono fare i frequentatori di un blog è chiedere ad UniBo perché in quel report ci sono dati sbagliati, e addirittura inventati, e nessuno dei suoi membri presenti ha avanzato (mai, fino ad oggi) obiezioni sulla calorimetria. Non lo vogliono fare? Pazienza, si mette una croce sulla credibilità dei lavori che provengono dalla stessa fonte.

    Stessa cosa vale per l’INFN. Si tratta sempre di soldi del contribuente.

    • Camillo ha detto:

      @Ascoli65

      Non lo vogliono fare? Pazienza, si mette una croce sulla credibilità dei lavori che provengono dalla stessa fonte.

      Nessuna pazienza. Si tratta appunto di soldi dei contribuenti. Io sono attento agli investimenti pubblici e non vorrei finanziare le ricerche ff di Levi e Campari (UniBoh). Non mi va l’aiuto che con tanta disinvoltura Levi ha offerto al Rossi di Petroldragon. Se si esclude il “contatto” non esito ad affermare che UniBoh non è stata all’altezza e non disponeva delle conoscenze necessarie per mettere Rossi alla porta. Dalla richiesta di brevetto di Rossi, risulta perfino che UniBoh ha messo a disposizione di Rossi i suoi laboratori. Una palla di Rossi? UniBoh chiarisca. Capiluppi era al corrente che Rossi bazzicava negli ambienti di UniBoh? Si tratta di una vanteria di Rossi?

      • Ascoli65 ha detto:

        Nessuna pazienza. Si tratta appunto di soldi dei contribuenti. Io sono attento agli investimenti pubblici e non vorrei finanziare le ricerche ff di Levi e Campari (UniBoh).
        Neanch’io vorrei che si sperperassero i soldi dei contribuenti, ma non è stato questo il danno maggiore: in questa vicenda si è dilapidata una porzione della credibilità internazionale della ricerca italiana.
        Per capire cosa è avvenuto bisogna mettersi nell’ottica giusta. Occorre accantonare Rossi e i suoi rapporti con UniBo, non crederai mica che Rossi riesca a tener in scacco l’intera Alma Mater? Occorre anche accantonare ipotesi di truffe più o meno cervellotiche. Men che meno quelle nigeriane. A meno che non si pensi che per attirare i gonzi del mondo torni utile sbandierare ai 4 venti che la realtà delle LENR è stata confermata da UniBo o dall’INFN (forse lo diranno la prossima volta).
        Credo che in un Paese attento alla propria immagine il Ministero della Ricerca avrebbe già aperto un’inchiesta sull’uso (o meglio abuso) che è stato fatto di istituzioni culturali che rappresentano un patrimonio inestimabile per una nazione industrializzata.

        Caro Camillo, se veramente vuoi delle risposte alle tue domande, temo che tu debba accantonare per un po’ la tua passione, le banche dati (tanto il loro responso è chiaro), e dedicare più spazio sul tuo blog, sollecitando le notevoli qualità dei suoi frequentatori, verso un argomento più triviale: la calorimetria. Ma non per parlare di watt in eccesso, quelli si sa che non ci sono.
        Occorre invece seguire una traccia ben precisa legata ad essa e che inizia da questa prima domanda: perché nel report di Levi relativo alla dimostrazione del gennaio 2011 si cita uno strumento (l’unico citato in quel report) che non c’era in quel laboratorio, quel giorno? Questa è una domanda fondamentale, perché la citazione di quello strumento non può essere un errore di misura. Quindi qualcuno ha detto al dott.Levi di scrivercelo e lui lo ha fatto. La domanda successiva è: chi glielo ha ordinato?
        Un’altra domanda legata allo stesso episodio è la seguente: perché subito dopo quella dimostrazione il dott. Levi ha rilasciato (almeno così parrebbe) un’intervista ad una sconosciuta giornalista di New York, spifferando tutti i dettagli sui dati misurati? E’ un comportamento normale questo? Chi è quella giornalista?
        Per ulteriori dettagli ti pregherei di leggere qui http://www.energeticambiente.it/sistemi-idrogeno-nikel/14728165-apparato-rossi-focardi-verita-o-bufala-132.html#post119272653 .
        Queste domande, secondo me, rappresentano l’inizio di un filo di Aranna che potrebbe condurre molto lontano nel tempo, sia avanti che indietro. Se non vuoi rassegnarti al muro di boh su cui si infrangono le tue domande, dovresti seguirlo fino in fondo. Ci vorrebbe un’attitudine all’inchiesta, come quella di Sylvie, ma credo che neppure lei, nonostante la sua abilità e la sua determinazione, riuscirebbe a “venirne a capo”.
        Altrimenti bisogna, ahimè, portare pazienza.

        • oca sapiens ha detto:

          @Ascoli65
          Marianne Macy -nota per essersi finta una escort e averne tratto un articolo e il Working Sex, 1996 – è la giovane moglie di Michael Melich, della Naval Postgraduates School, che le ha fatto avere il grant per le interviste ai protagonisti della “Storia orale della fusione fredda”, da raccogliere all’università dello Utah. Il progetto è finanziato dalla fondazione di Eugene Mallowe e ospitato dall’American West Center – che raccoglie già interviste per la Storia orale degli indiani dello Utah nella prospettiva “Noi mormoni non abbiamo fatto male a nessuno”.
          .
          Penso che M. Macy abbia riferito correttamente quanto Levi le ha detto (o scritto: i particolari sono difficili da inventare e sono uguali in rapporti successivi).
          Se qualcuno dice cose non vere, chiedergli perché di solito non produce risposte non vere. Interessante l’accenno di Levi: organizza il test dell 14/1/11 come “an open experiment for physicists. The idea was like a conference: to tell everybody what was going on and eventually to start new research programs on that topic”. Strano, perché c’erano solo pochi giornalisti italiani, tutti della cronaca locale..

          Somiglia un po’ allo scenario piezonucleare con EFA-Defkalion-UniBo-INFN al posto di Steriwave-Startec-PoliTo-INRiM.

        • Camillo ha detto:

          @Ascoli65

          Ci vorrebbe un’attitudine all’inchiesta, come quella di Sylvie,

          Tu questa attitudine ce l’hai. Pensa a a un post da mettere in testa a questo blog. Hai carta bianca, potrebbe essere il prossimo, quanto i commenti di questo post arriveranno a 200 circa.
          Cordiali saluti

  19. Camillo ha detto:

    @FermiGas

    la solubilità di H2(g) in Fe aumenta con T crescente.

    Questa è un’informazione interessante. E’ come se i siti di ricovero dell’idrogeno nel reticolo di ferro aumentassero con la temperatura, che provoca cambiamenti di fase. Ha ragione Giancarlo, ogni sistema va studiato da solo.

    • sandro75k ha detto:

      quindi al raffreddarsi i “siti” diminuiscono? e se vi è dentro ancora l’idrogeno cosa succederebbe?

      • Camillo ha detto:

        Sandro,
        In teoria l’idrogeno verrebbe espulso; il sistema reagisce sempre per raggiungere uno stato di minima energia.
        Senza diagramma di stato non si può scrivere niente di certo. Se qualcuno lo procura, lo analizziamo insieme. Chi ha lo Hansen?
        Saluti

        • Gino Barabini ha detto:

          IMO succede che il reticolo raffreddandosi tende a espellere l’ Idrogeno e che, se l’ Idrogeno non ce la fa a scappare abbastanza alla svelta [cioè se il raffreddamento (e/o la decompressione?) è troppo veloce], il reticolo “si strappa”, cioè la matrice metallica si sbriciola, e l’ Idrogeno semplicemente si libera nell’ ambiente, senza fare altri danni (gamma, neutroni, trasmutazioni).

          Se ho capito qualcosa di tutto quello che è stato scritto in questo blog le energie raggiungibili da atomi di Idrogeno intrappolati in un reticolo metallico, muovansi questi atomi in “cluster”, caoticamente, in risonanza o comechessia, sono << di quelle necessarie a fare interagire i nuclei. Magari su un miliardo di interazioni al secondo uno alla settimana ce la fa, ma ci è poco utile per produrre energia.

          E' possibile anche che non ho capito quello che ho letto.

          GB

        • sandro75k ha detto:

          @Gino Barabini

          suppongo che le energie in gioco siano proporzionali alla velocità di raffreddamento e che quindi il calcolo delle energie in gioco non sia così semplice.. almeno per me. Può essere questo effetto che trae in inganno i ff oppure ci sono situazioni “locally Hot” statisticamente più abbondanti di quel che si crede?

        • sandro75k ha detto:

          Un’altra cosa mi pare evidente. Tutte le ipotetiche reazioni di ff sottendono situazioni locali di forte riduzione di volume conseguente e compressione…

        • Gino Barabini ha detto:

          Sandro75k,
          al dilà di calcoli che non sappiamo fare, forse è possibile mandare un pallone da calcio in orbita con una pedata perché, forse, calciando un miliardo di palloni al giorno per un miliardo di anni, può anche darsi che UN pallone venga preso nel vortice di un tornado o nella scia di un’ astronave, e trascinato nello spazio. Specialmente a partire da situazioni locally hot, come la zona dove si formano i tornado o nei pressi di un cosmodromo.

          Ma se, obbligato a tentare, la mia vita dipendesse dalla riuscita di UN lancio, chiederei a un prete l’ Estrema Unzione.

          GB

  20. Gherardo Gentzen ha detto:

    oca sapiens scrive:
    andate bene le vacanze?

    Sì, anche perché ne avevo bisogno, ma purtroppo non ho fatto neanche una zingarata. Cercherò di rifarmi coi passeri, magari al ritorno di Giancarlo.

    Camillo scrive:
    Non mi va l’aiuto che con tanta disinvoltura Levi ha offerto al Rossi di Petroldragon.

    Faccio una precisazione alla veloce per evitare equivoci. Sono cose già dette ma che forse non è male ribadire visto che ci sono nuovi lettori.

    Levi e Focardi hanno tutto il diritto di fare ricerca su quello che vogliono, e UniBoh non può assolutamente interferire. A questa libertà corrisponde l’assenza di responsabilità di UniBoh. Si tratta del concetto di libertà accademica, che ribadisco perché pur avendo più di duemila anni, ed essendo un concetto persino più semplice del metodo del doppio cieco, Passerini e passerotti, e si presume anche polli, ancora non l’hanno capito.

    Il problema con Levi e Focardi è che hanno annunciato la scoperta più importante nella storia dell’umanità (a loro dire) senza avere in mano nemmeno un esperimento controllato da loro, e figurarsi peer review e replicazione. Lì c’è stata una tale violazione dell’etica che se l’avessi fatta io mi avrebbero messo sotto inchiesta e molto probabilmente licenziato. Infatti, il ricercatore è libero di fare ricerca su quello che vuole, ma non può derogare dal metodo e dall’etica scientifici. E infatti su quelle dichiarazioni è stata costruita una bella campagna commerciale, fatta di allusioni, giochetti di parole e anche almeno un falso palese, per far pensare all’opinione pubblica che UniBoh tutta, in quanto istituzione, avalla gli esperimenti di Rossi. Succede anche in questi giorni, come prima e più di prima. È chiaro che far credere di avere alle spalle la più antica università del mondo fa una migliore impressione che non averci un solo ricercatore di non primissimo piano, no?

    A Braga si rimprovera di non aver chiarito questa cosa, che si può dire in due parole: che se anche Levi stesse facendo esperimenti di fusione fredda (e per quel che ne so io non li sta facendo), lui è l’unico responsabile della sua ipotesi scientifica, e non l’Università. Questo è né più né meno quello che Cambridge fa con Josephson. A chi glielo chiede, l’Università dice che lascia liberi i suoi ricercatori di fare quello che vogliono, e che questo non implica che Cambridge creda nella telepatia o nella fusione fredda o quant’altro. Questo è normalissimo, non c’è niente di strano, in ogni università c’è qualche eccentrico che fa cose borderline. Se chiedete a me, trovo la cosa molto sana e molto seria. Quello che è poco serio è farsi sfruttare commercialmente, rimettendoci in reputazione.

    Cosa costi a Braga fare una dichiarazione del genere, non lo so, forse l’amicizia con Focardi. Ma l’istituzione dovrebbe venire prima, no? Fossi in lui mi smarcherei subito, domani stesso.

    • Camillo ha detto:

      Gherardo,

      Perfetto.
      Colgo l’occasione per specificare che la mia frase:
      Non mi va l’aiuto che con tanta disinvoltura Levi ha offerto al Rossi di Petroldragon.
      non significa che Levi abbia avallato le operazioni Petroldragon di Rossi. Rossi di Petroldragon significa: l’Andrea Rossi noto per le operazioni Petroldragon, non un altro Rossi.

      Questo è né più né meno quello che Cambridge fa con Josephson.
      A me piacerebbe sapere di più sulla posizione che la Direzione dell’Università di Cambridge ha assunto sul sito web personale di Brian Josephson. Esistono dichiarazioni di dissociazione o simili? L’autonomia dei docenti è così totale che le posizioni eccentriche di Brian Josephson vengono assorbite senza problemi? John Bockris negli Stati Uniti fu trattato malissimo dai suoi colleghi, che dichiararono che, con le sue pretese di avere effettuato trasmutazioni nucleari, aveva disonorato la Texas A&M University. Anche Luc Montagnier si trova in una posizione delicata.
      Come si comportano i colleghi con questi personaggi eccentrici?

      • Livio Varalta ha detto:

        sabato 5 novembre 2011
        UniBO ribadisce quello che ha sempre detto
        http://22passi.blogspot.it/2011/11/unibo-ribadisce-quello-che-ha-sempre.html

        lunedi 27 agosto 2012
        Se qualcuno se l’è scordato:
        UniBO ribadisce quello che ha sempre detto
        E-cat: non ci sono misure in atto
        http://www.magazine.unibo.it/Magazine/Notizie/2012/08/27/E-cat_non_ci_sono_misure_in_atto.htm

        Pazienza…
        http://22passi.blogspot.it/2012/08/pazienza.html

        Riprova, sarai più fortunato!

        • Livio Varalta ha detto:

          In realtà l’Università teme di essere sorpassata dal Team Rampante di Massa…
          L’Università di Bologna ribadisce, tuttavia, la piena disponibilità a mettere a disposizione le proprie competenze e strumentazioni per effettuare misure sulla produzione di calore da parte della apparecchiatura alla condizione che i risultati siano pubblici e divulgabili.

        • Il Santo ha detto:

          Chissà se un anno è bastato per capire la differenza tra umidità relativa e titolo di una miscela bifasica. Sarebe già un grande risultato per UniBoh.
          Dite che l’hanno capito? Mah, io sto ancora aspettando la rettifica al report G!

        • Ascoli65 ha detto:

          Quindi si sono già procurati il ciucaltimetro e stabilito chi salirà in groppa?

        • Livio Varalta ha detto:

          Il Saggio Profeta scrive riguardo a ciò:
          [L’Università di Bologna ribadisce, tuttavia, la piena disponibilità a mettere a disposizione le proprie competenze e strumentazioni per effettuare misure sulla produzione di calore da parte della apparecchiatura alla condizione che i risultati siano pubblici e divulgabili.]
          Certe sottigliezze tocca saperle cogliere…
          Se si rilegge il comunicato del 26 gennaio 2012 noterà questa frase si è evoluta.
          Ecco alcune “sottigliezze”, solo per gioco:
          – E’ scemata la pomposità.
          – E’ sparito qualsiasi possibile e velato riferimento al nucleare.
          – Il DF non eseguirà misure “in prima persona” ma dichiara piena disponibilità a mettere a disposizione le proprie competenze e strumentazioni per effettuare misure sulla produzione di calore
          – Io vi leggo anche: Rossi, muovi le chiappe… è più di un anno ormai…
          – Ciò, che era una frase conclusiva, diventa: alla condizione che i risultati siano pubblici e divulgabili. Perfidia? [Sylvie]
          Certo, UniBoh, dopo aver avuto l’anello al naso, a guida Rossi, per almeno un anno, che si possa permettere una perfidia non so. Comunque all’Università pregustano il “piacere” di pubblicare i risultati…

          Certamente no so cogliere le sottigliezze…

  21. Gherardo Gentzen ha detto:

    Camillo scrive:
    A me piacerebbe sapere di più sulla posizione che la Direzione dell’Università di Cambridge ha assunto sul sito web personale di Brian Josephson. Esistono dichiarazioni di dissociazione o simili?

    Sì, esiste una dichiarazione proprio di Cambridge su Josephson, sollecitata da Tia qualche mese fa. Passerini, quel gran lettore di Kuhn, sosteneva che i loghi dell’università sono come quelli aziendali, e che se Josephson mette il logo allora vuol dire che Cambridge approva. Tia ha chiesto a Cambridge e Cambridge ha confermato che da loro vige la libertà accademica (ma guarda un po’) e quindi Josephson può mettere il logo ma questo non significa che Cambridge approvi.

    Passerini ovviamente non ha capito e, nel silenzio dei passerotti, prima ha dato a Tia del giovincello che non sa come gira il mondo e poi ha salutato il `vero amico´ della scienza Carneade che faceva pesanti allusioni sessuali a Sylvie, e infine ha ricordato a Livio che o non vede oltre il suo naso o è pagato per screditare. Il delirio è tutto su:

    http://22passi.blogspot.co.uk/2012/05/4-maggio-2012-fusione-fredda-e-calda-al.html

    Camillo scrive:
    Come si comportano i colleghi con questi personaggi eccentrici?

    Beh, qualunque ricerca può essere criticata, ovviamente, e i colleghi ne dicono di tutti i colori, e mica solo sugli eccentrici. Ma ognuno parla a titolo personale, non esiste la posizione dell’università. Ho visto che UniBoh adesso fa mettere la dicitura `a titolo personale´ ogni volta che Levi mette fuori il naso. Evidentemente hanno valutato che ce n’è bisogno, per non farsi strumentalizzare fuori dall’ambito accademico, ma normalmente lo si dà per scontato.

    Se un dipartimento assumesse prevalentemente eccentrici finirebbe quasi immediatamente in rovina, anche perché avrebbe pochi grants. Però un dipartimento forte può accogliere uno o due eccentrici, specialmente se con Nobel, in quel caso può dire `siamo così ganzi che possiamo permetterci questo lusso´.

    Livio Varalta scrive:
    UniBO ribadisce quello che ha sempre detto

    Toh! UniBoh sente di nuovo il bisogno di smarcarsi, che strano, e nemmeno accenna alla libertà accademica. Quindi non si dà nemmeno il caso che Levi faccia esperimenti di nascosto. Non c’è nulla di reale, è tutta un’operetta steampunk.

    • shineangelic ha detto:

      “è tutta un’operetta steampunk”

      tutto sommato un complimento. L’ultima cosa steam-punk che ricordo è la borsa degli attrezzi dell’idraulico, direi aprile 2011. Da sei mesi lo steam è sempre lo stesso e di punk ci sono solo i capelli di Rossi.

      Vediamo la Prometeon cosa dirà fra 34 giorni.
      Previsioni ?

      • Gherardo Gentzen ha detto:

        shineangelic scrive:
        tutto sommato un complimento

        Certo. Penso che la vita sarebbe più noiosa senza Rossi, il quale, quando non provoca disastri ambientali, è un bravo artista concettuale.

        UniBoh invece l’apprezzo meno, sembra non avere ben chiaro il suo ruolo. Nell’ultimo comunicato usa una fine perfidia che secondo me non verrà colta dall’opinione pubblica generica.

        L’ultima cosa steam-punk che ricordo è la borsa degli attrezzi dell’idraulico, direi aprile 2011.

        Ma come, e il container pieno di pentoloni fumanti attaccato a un immenso generatore diesel non lo conta?

        Cosa dovrebbe succedere tra 34 giorni? Comunque la mia previsione è quella di Randi: le spareranno sempre più grosse per far circolare il messaggio, cosa a cui anche noi contribuiamo, s’intende. E poi via di darwinismo. A questo proposito, segnalo un articolo di Bardi:

        http://cassandralegacy.blogspot.co.uk/2012/08/how-to-promote-your-invention-on-web-in.html

        • shineangelic ha detto:

          “Cosa dovrebbe succedere tra 34 giorni?”

          Beh, dal momento che si tratta di una SRL ignota, che decide di basare il 100% della comunicazione su una pagina vuota con un countdown…Qualcosa alla fine dovranno pur dire, altrimenti credo perderebbero tutta la credibilita`, ammesso siate disposti a darne loro.

  22. Gherardo Gentzen ha detto:

    Ci sarebbero parecchie cose da dire sulla peer review, che è un argomento molto complesso. Per ora ne vorrei dire solo una, a complemento di quello che dice la personalità nel post, e parlare del concetto di `clique´. Non mi sembra che se ne sia mai discusso ma è molto rilevante nel caso della fusione fredda.

    L’idea di clique viene dalla teoria dei grafi, e informalmente, nel nostro ambito, sta a significare una piccola comunità scientifica ben interconnessa e chiusa verso l’esterno, quale appunto è la comunità della fusione fredda.

    Per semplificare, ma per capirci, possiamo considerare due diversi modelli di interazione per le comunità scientifiche che si occupano di un certo tema: chiamiamoli modello aperto e chiuso. Per concretezza mi riferirò al mio settore, la teoria della dimostrazione. La comunità che si occupa di teoria della dimostrazione di Gentzen (quello originale, s’intende, non io) è una comunità aperta, perché usa e cita i lavori di altre comunità e, viceversa, i suoi lavori sono studiati e citati dagli altri. Per fare un esempio, c’è uno scambio proficuo tra gli studiosi di Gentzen e quelli che si occupano di teoria della complessità, e lo scambio avviene anche con molte altre comunità scientifiche, normalmente all’interno della logica matematica e dell’informatica teorica, ma non solo.

    Possiamo poi definire una comunità chiusa come un insieme di ricercatori i cui lavori non vengono citati da colleghi al di fuori del gruppo. La comunità chiusa è una specie di isola, che oltre a non avere impatto al di fuori della propria cerchia tende anche a non citare i lavori degli esterni, o a limitarsi a citare pochissimi lavori di base e continuare quindi nella propria ricerca in modo disconnesso. Se poi vari laboratori partecipano alla comunità chiusa e si scambiano citazioni, ecco che si forma quella che di solito viene chiamata una clique. Le comunità chiuse non sono generalmente una buona cosa, e meno ancora le clique (a meno che non siano gigantesche), perché a un certo punto la loro ricerca diventa assimilabile alla masturbazione, mentre ci si aspetterebbe che le buone idee siano fertili e vengano quindi scambiate con le altre aree scientifiche.

    Conosco queste cose perché il mio lavoro ormai da 12 anni è quello di sviluppare una teoria alternativa a quella di Gentzen, chiamata deep inference, e quindi creare una comunità di ricercatori che la studi. Quando si tratta di sviluppare una nuova teoria tutte le comunità nascono chiuse, perché se la teoria non è sviluppata non viene citata, come è ovvio, e poi perché l’accademia è molto conservatrice e guarda con sospetto ogni nuova idea. La mia prima preoccupazione è stata quella di non creare una clique, e al contrario di aprire la mia comunità, che inizialmente era costituita solo da me, mia moglie e tre miei studenti. Per questo motivo ci siamo posti il problema di cominciare a studiare argomenti che avessero dei punti di contatto con le aree vicine (inclusa la teoria di Gentzen). Negli anni, e con molti sforzi, la nostra comunità si è allargata (contiamo adesso 40 autori pubblicati in 26 laboratori) e allo stesso tempo si è aperta, e si è creato uno scambio tra noi e i colleghi delle aree comunicanti. Noi usiamo i loro risultati e loro usano i nostri. Comunità aperta, scampato pericolo.

    Ora, questa cosa non è successa per la fusione fredda, che è invece diventata una clique. Si tratta di un’area 5-10 volte più grande della mia, come numero di ricercatori, ma pur sempre molto piccola nel contesto della fisica nucleare, che è gigantesca, e quindi non si può sostenere che la fusione fredda sia autosufficiente. I fusionisti freddi interagiscono all’interno della loro comunità, ognuno legge i lavori degli altri e li cita, fanno le loro conferenze, si vedono, magari litigano. Ma sono una specie di piccolo universo parallelo, ormai da 23 anni.

    Orbene, appartenere a una clique ha un impatto sulla peer review degli articoli. Infatti le clique riescono quasi sempre a pubblicare letteratura recensita, e la fusione fredda non fa eccezione. Per capire uno dei tanti meccanismi, bisogna mettersi nei panni di un editor che riceve un articolo per una rivista e che deve sceglierne i revisori. Se l’argomento non gli è familiare, la prima cosa che fa è cercare fra gli autori citati. Se ne trova qualcuno che non appartenga alla stessa istituzione dell’autore dell’articolo, e che non ne sia stato coautore, manda a lui l’articolo da recensire. E qui scatta l’effetto clique, per cui difficilmente si fa uno sgarbo al proprio collega di clique (che, ricordiamolo, è un piccolo mondo) e quindi si scrive comunque un rapporto positivo sull’articolo, semplicemente per far avanzare la propria area. Quindi il trucco è semplice: in un articolo, basta citare i propri colleghi di clique, specialmente quelli che si sa essere favorevoli. È chiaro che un buon editor conosce il trucco e non ci casca, ma dai e dai, negli anni, puntando a riviste non di primissimo piano e a editor un po’ così, un bel po’ di articoli vengono pubblicati comunque.

    E infatti il mio problema già dopo cinque anni dall’inizio della mia impresa, e un po’ anche adesso, non era quello di avere gli articoli accettati: a quel punto c’erano colleghi della mia cerchia scientifica in vari laboratori, gente che per lo meno capiva quello che scrivevamo, e se gli piaceva lo faceva pubblicare. No, il problema era quello di far recensire e accettare i nostri lavori da gente esterna alla nostra cerchia, così che le nostre idee trovassero udienza presso aree diverse. Alla fine abbiamo raggiunto quest’obiettivo scegliendo i temi e il linguaggio appropriati, insistendo dopo i numerosi insuccessi, e lavorando ai massimi livelli qualitativi.

    In conclusione, e scusandomi per la lunghezza, vorrei dire che non basta avere i lavori accettati per fare i ganzi. È indispensabile averli accettati su qualche buona rivista, così da avere qualche garanzia contro l’effetto clique. E poi, e soprattutto, è fondamentale andare a vedere chi cita quei lavori. Se un lavoro è solo citato dai propri compari di clique, non ha probabilmente alcun valore scientifico. Se invece è stato usato e citato da qualcuno al di fuori, beh, allora si può cominciare a prenderlo sul serio.

    • Camillo ha detto:

      Gherardo,

      I ff hanno codificato da tempo e senza reticenze la loro struttura a clique.
      Nel 2004 Beaudette scriveva, a commento del lavoro commissionato al DoE da McKubre, Hagelstein e gli altri due:

      The peer-review work necessarily had to be done by scientists outside the field of CFR [Cold Fusion Research] who, unavoidably, were unfamiliar with its technical development, leading scientists, significant experiments, and principal papers.

      This refusal is based on a religious attitude of disbelief one does not see a request to examine and review the experiment. Data is waved off if it violates the canon of nuclear physics. As a consequence, the pariah status of CFR within the science community lasted from May 1, 1989 to December 1, 2004 a total of 5693 days in the wilderness.

      In pratica Beaudette auspica che Hagelstein recensisca i lavori di McKubre e viceversa e che i recensori si rechino nei vari laboratori come curiosi pellegrini. Un bell’esempio di faccia tosta. Nota che trova deplorevole che un recensore protesti quando “data violates the canon of nuclear physics”. Secondo Beaudette è lecito violare i canoni della fisica nucleare? Evidentemente non è un fisico nucleare.

      Qualche giorno fa Ascoli65 mi ha segnalato un passo da Jami:
      “Was it McKubre who noticed, that for most LENR experiment it is somehow vitally important that they’re performed by the same people in the same lab with the same setup? He (if it was him) used that as an argument for explaining how difficult it is to get all the parameters right. I think it is more likely that it indicates that LENR is only observed when the same measurement erros have been made”

      Indirettamente queste parole sono un riscontro che non cavano ancora un ragno dal buco.

      Insomma i ff vogliono divertirsi da soli ma con i soldi nostri. Chissà dove si incontreranno il prossimo anno; sembrano allegri uccelli migratori.
      Buona giornata.
      Camillo

  23. Camillo ha detto:

    @Livio

    L’Università di Bologna ribadisce, tuttavia, la piena disponibilità a mettere a disposizione le proprie competenze e strumentazioni per effettuare misure sulla produzione di calore da parte della apparecchiatura alla condizione che i risultati siano pubblici e divulgabili.

    Qua è difficile capire se UniBoh mantiene la sua disponibilità di fotografo dell’asino che vola o se tende una trappola crudele a Rossi. Per me è la seconda che ho detto, dati i fatti che sono intercorsi dal 14 gennaio 2011 a oggi.
    Sarebbe però una trappola sguaiata, troppo manifesta. Possibile che UniBoh non riesca a fare meglio di così? Forse la cosa migliore sarebbe farsi dimenticare e tornare all’ordinaria amministrazione.
    Speriamo che tengano lontano dagli studenti i personaggi più compromessi, non serve specificare quali, purtroppo sono molti, anche se escludiamo Bianchini, che è stato sacrificato forse perché sembra il più giovane, ancora senza famiglia da mantenere. Sarebbe già una bella assunzione di responsabilità se non dessero incarichi di docenza ad alcuni che conosciamo. Potrebbero segregarli in un laboratorio e lasciarli a disposizione di Rossi.

    • Ascoli65 ha detto:

      Secondo me l’ultimo comunicato di UniBo è al 90% a favore di Rossi.

      Un’Università che segue lo sviluppo di quell’apparato da ormai 5 anni, prima con il Prof. Focardi, l’esponente più prestigioso del DF, poi con diversi altri professori e ricercatori, che hanno assistito a tutte le prove, prima come conduttori poi come osservatori, NON può NON essersi GIA’ fatta un’opinione precisa di come funziona. Quindi proporsi, qualsiasi sia la condizione richiesta, per effettuare delle ulteriori prove è un autogol: significa che non hanno ancora capito. Inoltre l’offerta rappresenta un attestato di fiducia sul funzionamento dell’ecat, vuol dire che credono che possa funzionare, o almeno questa è l’interpretazione più sensata che può darne un osservatore esterno. Infatti se avessero capito che non funziona, non si offrirebbero di fare quelle prove, anche perchè saprebbero in anticipo che da Rossi riceverebbero solo un secco ed umiliante rifiuto.

      E poi un’Università prestigiosa come quella di Bologna non si mette a fare la gara a chi è più furbo con Rossi. Anche perchè la perderebbe di sicuro. Ci si aspetta invece che UniBo segua un comportamento lineare, dove lineare non vuol dire andare sempre avanti disconoscendo gli errori, ma significa comportarsi lealmente con la pubblica opinione, dicendo le cose come stanno, anche a costo di ritornare sui propri passi, ammettendo e correggendo gli sbagli commessi.

      Hanno le competenze? Sicuro che ne hanno, in sovrabbondanza. Bastano quelle (non serve la strumentazione). Facciano esaminare dalle persone giuste il pregresso, su cui c’è già una montagna di materiale documentale, in buona parte prodotto da loro stessi. E poi ci facciano sapere il loro giudizio competente. Senza pietire oltre i comodi di Rossi.

      • Gherardo Gentzen ha detto:

        Caro Ascoli65, sono d’accordo con lei che quel comunicato può essere interpretato come un segno di apertura e disponibilità, mentre non è altro che una fine perfidia nei confronti di Rossi. Siccome può essere strumentalizzato, e lo sarà senz’altro visto che il pubblico di Rossi non è dei più smaliziati, Braga e Capiluppi avrebbero dovuto scriverlo in modo chiaro invece che fare gli spiritosi. Bastava eliminare l’ultima frase, e magari fare come Cambridge nei suoi comunicati, e ricordare a tutti che UniBoh lascia liberi i suoi ricercatori di perseguire ogni loro fantasia, così da chiarire senza offendere nessuno che UniBoh non approva Rossi, è agnostica.

        Infatti non sono d’accordo quando lei dice (se capisco bene) che UniBoh si è già fatta un’opinione e che la deve comunicare chiaramente. A livello di istituzione le opinioni scientifiche non contano, non hanno proprio spazio, si può solo intervenire sul metodo. Se anche i responsabili sono degli scienziati (come Braga), quando rappresentano l’istituzione non possono esprimere opinioni scientifiche, proprio per proteggere la libertà accademica dei loro ricercatori. Per quanto minoritaria possa essere l’opinione di Levi, l’Università non può fare altro che rispettarla, non è mica un’azienda.

        • Camillo ha detto:

          Gherardo

          Per quanto minoritaria possa essere l’opinione di Levi, l’Università non può fare altro che rispettarla, non è mica un’azienda.

          Questa libertà illimitata di cui godono i docenti mi imbarazza molto. Posso capire che tutelasse gli studiosi di epoche buie, guardati con sospetto da minacciose autorità civili e religiose, ma oggi…
          Io quello che ho visto uscire da UniBoh sono pesanti strafalcioni di chimica. Mi viene più facile osservare che si tratta di strafalcioni piuttosto che espressione della libertà di ricerca di quella storica università. Se quegli strafalcioni arrivano agli studenti, li danneggiano, c’è poco da fare. Questo mi preoccupa massimamente.
          Un esempio di strafalcione universitario? Credere che le reazioni nucleari di Focardi siano catalizzabili. Oppure ignorare ostinatamente che si tratta di reazioni note e archiviate.
          Ma, non essendo dell’ambiente, non ho idea di che cosa si può perdere inibendo un pochino Levi, Focardi, Campari, Ferrari, Bianchini, per esempio chiudendoli nella torre descritta da Ghiannis Barbulis e lasciandoli per cinque anni a studiare e sperimentare.
          Quindi non insisto.

        • Livio Varalta ha detto:

          @Gherardo,
          Per quanto minoritaria possa essere l’opinione di Levi, l’Università non può fare altro che rispettarla, non è mica un’azienda.
          Bene.
          Quindi, come già detto, è questione di metodo e comunicazione, non di merito.
          Bene.
          E l’Ignoranza Crassa? Come la inquadri? Lascia perdere il discorso che tu non puoi giudicare se il Fisico Levi conosce la Chimica Fisica o meno, o come si usano le sonde RH, o se si accorge o meno se le sonde sono installate. Fai un discorso puramente teorico. Metti che si presenti a te un collega che ti propone una nuova teoria e, analizzandola, scopri che alla base sta 2+2=5 .

        • neutrino ha detto:

          @camillo
          Questa libertà illimitata di cui godono i docenti mi imbarazza molto

          Posso capire i tuoi pensieri, ma il solo pensare di limitare la liberta’ di ricerca del singolo ci fa entrare in terreni scivolosi e pericolosi.

          Anche perche’ il fenomeno della FF e’ sicuramente minoritario e estremamente marginale nella comunita’ scientifica internazionale.

          Se ne stiamo ancora a parlare dopo 23 anni e’ semplicemente perche’ ha attecchito (ma anche qui in maniera marginale) su di un canale comunicativo che la tradizionale comunita’ scientifica non ha ancora imparato a maneggiare.

          Che poi qualche ente finanziatore (pubblico e privato) possa ancora finanziare esperimenti di FF non ci dovrebbe scandalizzare troppo (si pensi alle decine di milioni di dollari sborsati da difesa Usa e enti di Sicurezza Governativi per le ricerche sulle percezioni extra-sensoriali).

          La storia delle scienze mostra come si siano facilmente riassorbite (su una scala temporale abbastanza breve) tutte le migliaia di cazzate emerse, lasciando solo solide teorie ed validi esperimenti.

        • Ascoli65 ha detto:

          Ciao Gherardo, innanzitutto permettimi di darti del tu come faccio con gli altri. Spero tu faccia altrettanto.

          Se anche i responsabili sono degli scienziati (come Braga), quando rappresentano l’istituzione non possono esprimere opinioni scientifiche, proprio per proteggere la libertà accademica dei loro ricercatori.
          Vorrei chiarire meglio la mia idea, per quel che conta. Io ho detto che UniBo dovrebbe dare un giudizio, NON esprimere un’opinione (è chiaro che a livello di opinione quella Braga conta come quella di Levi, anzi meno visto che non si occupa lui di quella ricerca). Il giudizioche intendo NON è sulla realtà della FF o sulla liceità di portarla avanti, anche se concordo con Camillo che ci sarebbero tutti i presupposti per escluderla.

          Il giudizio, secondo me, andrebbe espresso sul report di Levi, solo e semplicemente su quello. E’ più una questione di metodo, che di sostanza. Il report è uscito con il logo dell’Alma Mater, è diffuso in tutto il mondo, è stato strumentalizzato per mesi per sostenere l’appoggio di UniBo all’ecat, è stato probabilmente il supporto più consistente alla decisione di firmare il contratto di collaborazione biennale con l’EFA, rimasto attivo per oltre sette mesi.

          Ora, il patrimonio più prezioso di una università è la sua credibilità. Se quando esce un documento la gente lo ignora o lo deride semplicemente perchè ha un certo logo è la sua fine. Quindi deve attuare delle procedure che limitino al massimo la diffusione di rapporti errati nei dati e soprattutto nelle conclusioni. Ma anche il miglior sistema di controllo può fallire, per cui è anche necessaria una efficace e rapida procedura di revisione e correzione degli errori. All’UniBo le contestazioni a quel report, che in tanti e da molto tempo hanno avanzato, le conoscono benissimo. Non devono prenderle per vere a priori, ci mancherebbe altro, ma verificare se sono fondate, quello sì.

          Se l’autore insiste nel sostenere le sue tesi e non provvede lui stesso, come sarebbe preferibile, a correggerle, è necessario che sia l’Università a farsi carico di dirimere il contenzioso affidandone l’incarico ad una commissione ad hoc. Credo che siano sufficienti 3 persone esperte, di cui una scelta dall’autore stesso a sua garanzia, per valutare la fondatezza e correttezza di ciò che è riportato sul report, tenendo conto di tutti gli altri elementi e documenti a disposizione.

          La commissione emetterà un giudizio competente (NON un’opinione) a cui, qualora fosse in contrasto con quanto detto nel documento esaminato, dovrebbe essere dato la stessa risonanza e diffusione che ha ricevuto il documento stesso. Solo così UniBo può riacquistare credibilità, facendo cioè vedere che è capace di individuare e correggere in tempi (ormai non più) rapidi gli errori materiali (NON le opinioni) contenuti in documenti emessi sotto la propria egida. Sennò che egida è?

      • oca sapiens ha detto:

        .@Ascoli65
        “esponente più prestigioso del DF”
        spero che stia scherzando, al DF c’era gente che aveva realizzato il “più bell’esperimento della storia della fisica” – rif. Physics World, non roba smentita in fanfara al CERN.

        • Ascoli65 ha detto:

          @Sylvie
          Da allora sono passati più di 40 anni. Mi riferivo ai titoli e alle cariche accumulate tra gli attuali membri del DF, che sembra non siano sostenute dalla stessa considerazione internazionale.

  24. Ghiannis Barbulis ha detto:

    “… segregarli in un laboratorio …”
    Come si dice facessero alcuni prìncipi del Medioevo con gli alchimisti.
    “A frà, che te serve pe’ fa’ l’ oro? Eccheqquà tutt’ ‘e cose, mò te muro ‘n de la torre e quanno hai fatto l’ oro chiama che te smuro”.

  25. Il Santo ha detto:

    Ma Abundo? E’ andato in ferie?

    • Gorgio Bisker ha detto:

      Già, si vede che si è preso tutto Agosto oppure sta lavorando in sordina per uscire a sorpresa con qualcosa di sostanzioso.
      Speriamo non sia stato catturato anche lui da qualche azienda golosa che l’ha intrappolato in uno di quegli NDA che van tanto di moda.
      Anche Roy/Metalenergy/Piantelli latitano con quella famosa proposta di partecipazione popolare che doveva essere presentata in dettaglio questo mese. Magari Gherardo poteva dirottarci una parte degli investimenti che sembrava ansioso di dedicare solo a gattone. Meglio differenziare no?

  26. Gherardo Gentzen ha detto:

    Camillo scrive:
    Questa libertà illimitata di cui godono i docenti mi imbarazza molto. Posso capire che tutelasse gli studiosi di epoche buie, guardati con sospetto da minacciose autorità civili e religiose, ma oggi…

    Oggi come allora le idee che possono turbare l’ordine costituito vengono osteggiate dal potere, sia quello accademico sia soprattutto il governo e il potere economico. Anzi, purtroppo, un po’ dappertutto, stiamo assistendo all’erosione della libertà accademica per lo strapotere dei manager universitari, e non è un bene. È un discorso lungo e complesso che non si può fare in tre righe. Raccomando la lettura del Times Higher Education, che spesso riporta buoni articoli in proposito.

    Per gli scienziati (a differenza degli umanisti) la libertà accademica non è importante tanto per quello che possono dire, quanto per quello che possono ricercare. Cioè, il ricercatore deve essere libero di ricercare ciò che vuole, in autonomia. È chiaro che per il 99% di espirazione che la ricerca comporta, cioè per la fase di verifica e comunicazione, uno si deve attenere ai metodi consolidati e all’etica della professione. Però, per l’1% di ispirazione, cioè la fase creativa, le ipotesi di ricerca, il ricercatore deve essere lasciato in pace, perché non esiste creatività su commissione. Proprio qui si gioca la battaglia con i politici e i manager: vogliono condizionare le scelte di ricerca basandosi su obiettivi economici di breve termine, ignorando che le scoperte che più hanno rivoluzionato la nostra civiltà sono nate dalla libera curiosità e non dalla pianificazione economica.

    Livio Varalta scrive:
    Metti che si presenti a te un collega che ti propone una nuova teoria e, analizzandola, scopri che alla base sta 2+2=5.

    Ci sono molti modi per punire un ricercatore incompetente. Tanto per cominciare, visto che è incompetente non riuscirà a ottenere fondi di ricerca (che sono sottoposti a peer review), per cui non potrà avere un gruppo suo e la sua influenza sarà limitata. Poi il dipartimento ha il potere di assegnargli didattica e amministrazione, quindi si può usare parte del tempo che l’incompetente dedicherebbe alla ricerca per farlo amministrare e insegnare corsi, magari quelli rognosi e su argomenti in cui l’incompetente non possa fare danni. E poi naturalmente non otterrà promozioni.

    Più di così, in assenza di gravi violazioni del contratto, non si può e per conto mio non si deve fare. Il patto tra ricercatori e stato è che in cambio di stipendi relativamente bassi si gode della tranquillità del posto di lavoro, cosa che contribuisce a mettere al riparo la ricerca da condizionamenti. La libertà è la cosa che più attrae i ricercatori bravi.

    Stranamente, in UK, unico stato tra quelli avanzati, non è così: gli stipendi sono un po’ più alti ma in compenso ci possono mandare a casa. Un regalino della Thatcher. Qui la cosa non ha un effetto negativo troppo forte perché comunque il livello delle università buone è molto alto e c’è la fila da tutto il mondo per farsi assumere. Però in Italia, che per mille motivi già non è un paese molto attraente per la ricerca, poter licenziare i ricercatori distruggerebbe quello che di buono è rimasto. Me lo vedo benissimo un governo Berlusconi che forza i ricercatori ricattabili (perché licenziabili) a fare ricerca incrementale e tecnologica per far contenti i cumenda ignoranti che lo votano. Farebbe un altro regalo ai paesi concorrenti: i ricercatori bravi scapperebbero all’estero più di prima e in Italia rimarrebbero le schiappe. Quindi ce ne sarebbero ancora di più di quelle che già ci sono, che poi non sono mica così tante, anche se si fanno sentire molto.

  27. Gherardo Gentzen ha detto:

    Caro Ascoli65, certo, diamoci del tu, anche se mi fa un po’ strano perché io non so chi tu sia. A proposito, chiamami Alessio, lascio il nick solo per non riempire Google col mio nome e per ricordare ai passeri quanto sono odioso, oltre che disonesto.

    Sono d’accordo con te che a Bologna abbiano fatto un bel casino, ma mi sembrerebbe ingiusto prendersela solo con Levi, perché a far pubblicità a Rossi si è cimentata un bella fetta del DF, a cominciare dal direttore. È da un bel pezzo che si sono defilati, però, meglio che niente. Immagino anche l’imbarazzo di Levi, magari è il primo a voler rimediare agli errori commessi, ma dopo tutti gli sciampi che gli hanno fatto probabilmente esita a metter fuori la testa per paura che gliene facciano un altro.

    Direi di non esagerare a prendersela con i bolognesi: hanno fatto errori ma li stanno pagando e soprattutto hanno capito, come dimostrano i comunicati. Non hanno bisogno del nostro aiuto per redimersi (per completezza: penso proprio che se ne freghino di noi). Piuttosto, c’è del lavoro da fare sui fronti indicati da Sylvie sul Sole. Non avrei mai pensato di farmi ispirare da Confindustria, e invece…

    • Ascoli65 ha detto:

      Una scenario inquietante. Sarà quello vero?

      … ma mi sembrerebbe ingiusto prendersela solo con Levi

      Caro Alessio, sono contento che mi dai l’opportunità di chiarire la mia posizione sul dott. Levi. Io non me la prendo assolutamente con lui. Se parlo di “report Levi” è perché quel documento è talmente sciatto che non riporta neppure un numero di identificazione (e neppure la data), altrimenti avrei preferito indicarlo come Report DF-XXX (aggiungendo, solo se necessario: del XX-gen-2011). L’alternativa sarebbe identificarlo come “report ufficiale del DF-UniBo sui risultati calorimetrici della dimostrazione pubblica del 14 gennaio 2011”. Troppo lungo.

      Quello che ho chiesto nell’intervento precedente è che UniBo corregga quanto detto nelle conclusioni di quel report: “The amount of power and energy produced during both tests is indeed impressive and, together with the self sustaining state reached during [Test 1] could be an indication that the system is working as a new type of energy source of unknown origin.” Si tratta di conclusioni errate, basate su dati e misure volutamente errati (perché non si possono fare certi errori senza volerlo).

      Quel documento è l’unico ufficialmente diffuso da UniBo (o almeno così è stato fatto credere) che parli delle prestazioni energetiche dell’apparato Rossi-Focardi. Sulla base di quel documento, la gente è tuttora autorizzata a pensare che quel coso produca quantità impressionanti di energia. Mi aspetto che UniBo sani questa situazione: meglio tardi che mai.

      Non mi interessano le censure, né tanto meno auspico epurazioni. Non apprezzo certe furbate o presunte perfidie. Così come non mi interessano i comunicati che negano, contro ogni evidenza, la collaborazione pluriennale del DF con Rossi. A me, come cittadino di questa Repubblica, interessa solo che UniBo faccia chiarezza su un singolo aspetto concreto: se è vero che nella prova del 14 gennaio 2011 sono stati raccolti sufficienti elementi oggettivi per poter giungere alle conclusioni scritte nel report, che Levi ha pubblicato sotto l’egida dell’Alma Mater.

      Solo dopo apprezzerò il silenzio di UniBo su questa vicenda e tornerò ad incuriosirmi se un Suo dipartimento annuncerà tramite i media un’altra scoperta sensazionale.

      magari è il primo a voler rimediare agli errori commessi

      Come ho detto poco sopra e come avevo lasciato intendere nell’intervento precedente (https://fusionefredda.wordpress.com/2012/08/23/forza-debole/#comment-10924) certi errori non possono essere casuali, per cui credo che non abbia alcuna intenzione di rimediarvi.

      Secondo le allusioni di qualcuno, di cui parlo qui sotto e che sembra molto informato, il dott. Levi potrebbe aver messo in gioco carriera e reputazione per motivi molto più nobili, dal suo punto di vista, di quelli che talvolta gli vengono affrettatamente attribuiti.

      All’inizio credevo che gli errori sul suo report dipendessero da dilettantismo nel campo della calorimetria e da superficialità (quest’ultima riguardo al mancato controllo della famosa sonda per il titolo del vapore). Ma queste ipotesi non potevano più spiegare l’errore di un ordine di grandezza nella lettura di un normalissimo contatore dell’acqua. E qunidi queste tessere del mosaico, come del resto molte altre, non riuscivano a trovare una loro collocazione logica nello scenario che mi ero prefigurato (scenario che, al contrario dei puzzle classici, non è noto a priori).

      Poi mi sono imbattuto in questi 2 interventi, che ti propongo per una attenta lettura:
      http://www.finanzaonline.com/forum/31735358-post1843.html
      http://www.finanzaonline.com/forum/31738162-post1847.html
      Pur non capendo tutti i dettagli che vi sono riportati, non ho studiato economia ad Harward, mi sono tuttavia ritrovato cun uno scenario, molto più ampio di quello delle truffettine di cui spesso si parla a sproposito, finalmente capace di accogliere alla perfezione tutti i pezzi di questo rompicapo: dagli scienziati nostrani “made in Deccan”, ai nobel apparentemente decotti. Si parla anche delle prossime elezioni presidenziali USA (lo stesso autore ne parla, con interessanti riferimenti a Rossi, anche qui http://www.finanzaonline.com/forum/31885257-post70.html), offrendo così una possibile spiegazione alle palesi sincronie con gli annunci sulla FF. Le stesse cose si possono leggere su tante altre pagine in inglese. Per trovarle con Google basta usare le chiavi giuste.

      L’unico punto non condivisibile, ovviamente, è la fiducia che il tizio professa sulla realtà della fusione fredda, fiducia ribadita anche in centinaia di suoi interventi su quel blog che tratta di finanza, proprio come quello che accoglieva gli interventi di cures. Ma il suo quadro è capace di autospiegare anche questo, se è vero quello che lui stesso scrive qui: http://www.finanzaonline.com/forum/33009261-post834.html .

      Purtroppo, quasi tutto il resto del suo cupo scenario, a parte alcune derive fantascientifiche, mi sembra molto convincente e ciò mi angoscia. Sarà vero? Per capire bene come stanno le cose ci vorrebbero l’abilità e le entrature di una giornalista come Sylvie, che per di più essendo francese è più attenta di noi alla storia ed al ruolo che i popoli vi giocano, ma temo che in questo caso la faccenda sarebbe così grossa che non riuscirebbe a trovare uno spazio accogliente neppure sul prestigioso giornale per cui scrive.

      Come italiano ed europeo, auspico che l’occidente, di cui gli USA rappresentano l’avanguardia culturale e storica, mantenga il suo ruolo nel mondo o che almeno non ceda il passo ad altre egemonie, senz’altro meno auspicabili di quella attuale. Ma i problemi che incombono, soprattutto quelli energetici, sono globali: o si salvano tutti, non intendo i singoli, parlo di popoli, culture e religioni, o non c’è scampo per nessuno.

      Per cui mi chiedo e lo chiedo a te, a tutti e in particolare a Ugo Bardi, se per caso ha avuto la bontà di leggermi e che di queste cose è esperto: il propalare nell’opinione pubblica l’illusione che gli impieghi energetici del petrolio possano essere rimpiazzati dalla FF, aiuta ad impostare meglio le strategie opportune per far fronte al suo esaurimento, oppure potrebbe incoraggiare temerarie prove di forza che rischiano di far crollare il mondo addosso a Sansone e a tutti i filistei?

      • Camillo ha detto:

        Ascoli65

        il propalare nell’opinione pubblica l’illusione che gli impieghi energetici del petrolio possano essere rimpiazzati dalla FF, aiuta ad impostare meglio le strategie opportune per far fronte al suo esaurimento, oppure potrebbe incoraggiare temerarie prove di forza che rischiano di far crollare il mondo addosso a Sansone e a tutti i filistei?

        Non c’è pericolo, Basta vedere come si esprime lo “studioso di Harvard” per essere tranquilli. Mi fa venire in mente P**** quando è giù di morale. Almeno lui ci allieta con quadri di Kandinsky per insegnarci che l’arte salverà il mondo.
        Ma ragazzi, non leggerete troppo?

        • Ascoli65 ha detto:

          Caro Camillo, si legge in proporzione a quanto viene pubblicato.

          In questa storia si pubblica molto. E’ una vicenda più narrata, che realizzata.

          L’aspetto più impressionante sono il numero di siti sorti attorno all’ecat. Qui trovi la lista, sicuramente non completa, compilata mesi fa da Krivit http://newenergytimes.com/v2/sr/RossiECat/Andrea-Rossis-Internet-Network.shtml. Credi siano tutti siti spontanei, i cui curatori, nonchè prolifici e abili produttori di lunghissimi blog, sono stati folgorati dall’alambicco al cartoccio o dal più recente cilindro infuocato?

          Pensi che ci possa essere qualcuno che mantiene questo circo mediatico con la speranza di venderli? O di cederne, per davvero, le licenze? Oppure le azioni dell’impresa?

          Può uno “schema nigeriano” partire per davvero con il tentativo (riuscito) di coinvolgere la più antica università del mondo?

          Comunque grazie per il tentativo di rassicurarmi.

  28. Camillo ha detto:

    @Mario

    Se all’inizio della ff ci fu la corsa al tentativo di replica da parte di tantissimi laboratori di fama internazionale significa che il dubbio che sotto ci potesse essere qualcosa di vero c’era. Allora in questo campo non è vero ciò che dici: non basta leggere la carta.

    Al CAMEN fu messo in piedi un gruppo di lavoro di quattro persone (due chimici, un fisico, un ingegnere nucleare) per verificare l’esperimento di F&P; c’ero dentro anch’io; sarebbe stato facile, perché disponevamo già di palladio e di acqua pesante e di un’officina attrezzata per costruire una cella perfetta. Le celle previste erano due, funzionanti in serie, una con acqua pesante, l’altra con acqua leggera, da usare come confronto.
    La cosa cadde nel giro di un mese perché apprendemmo dalla carta che mancavano le “ceneri” della fusione dd. Già nel maggio 1989 era tutto finito in tutto il mondo, se si trascura il rumore di fondo di 200 irriducibili, che non si accorsero nemmeno che F&P non erano riusciti a scrivere un articolo corretto. Basta avere un minimo di competenza di misure gamma per vedere che lo spettro gamma era inventato. Perfino il picco era malposizionato. Glielo rinfacciarono perfino a un congresso della APS. Un lavoro scritto da incompetenti per incompetenti. Non poteva durare e non durò.

    Dici che Celani ti ha invitato più volte a verificare una replica di Iwamura. Se non ci sei andato perché non hai voluto pur potendo secondo me hai sbagliato. Come si fa a criticare una persona e poi rinunciare a una verifica essendo stati invitati?

    Avevo letto il lavoro di Iwamura su segnalazione di Lino Daddi e avevo visto che conteneva un falso. Cesio e stronzio non possono essere elettrodepositati da ambiente acquoso. Mi bastava. Successivamente ho controllato se le reazioni di Iwamura erano state archiviate nelle banche dati che consulto. Nessuna traccia, nemmeno del nome.
    Ho già scritto più volte che non ci si deve mettere a disposizione di chiunque affermi che alcuni asini volano. Se fossi andato a Frascati avrei dato in qualche misura credito alle rivendicazioni di Celani/Iwamura. Ho preferito presentarmi a Pontignano e presentare una lavoro su Iwamura. Ma ero già pensionato da un pezzo e non credo che ci abbiano fatto molto caso. Furono però gentili, mi fecero presiedere una sessione.
    Cordiali saluti

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  31. Gherardo Gentzen ha detto:

    Caro Ascoli65, se l’articolo di Levi non è stato messo su qualche deposito ufficiale lo si può anche ignorare a questo punto, secondo me. Possiamo semmai osservare divertiti la sua diffusione carbonara. Da quello che ho visto finora non mi stupirei se un intero culto steampunk nascesse dalle tavole del Levi.

    Non c’entra quasi niente, ma trent’anni fa un amico di un mio collega fisico teorico era riuscito a comprarsi il titolo di santo (in vita!) presso una setta negli USA, e di conseguenza aveva ottenuto l’immunità diplomatica e riusciva a portarsi valigione piene di salami e culatelli italiani in USA. Probabilmente queste cose non si possono più fare, ma auguro lo stesso a Levi di diventare santo e andare negli USA con Rossi, anche se i salami li dovrà lasciare in Italia.

    Insomma, voglio dire che non mi sbatterei troppo per ottenere una smentita. Come è prassi normale, le note non pubblicate, anche se sbagliate, vengono semplicemente ignorate. Il fatto che la nota non sia stata ripresa significa che è stata smentita e dimenticata. Pace.

    Ho letto i testi che hai linkato e devo dire che li trovo del tutto inattendibili. Solo per come sono scritti escluderei che il tizio sia stato ad Harvard se non in visita turistica. Mi sembrano proprio un’accozzaglia di scemenze scritte da una persona di cultura medio/bassa. Non possiamo perder tempo dietro ad anonimi complottisti. Per conto mio tutto quello che vedo nel caso Rossi si spiega molto bene con un misto di ingenuità, faciloneria e ambizione malfondata.

    Alla domanda se sia un bene o un male fare propaganda alla ff risponderei che è senz’altro un male. Ricorda un po’ la storiella per cui per formare dei ragazzi atei bisogna mandarli alla scuola dei preti. A proposito, un’altra cosa che non c’entra niente: dopo il primo giorno di scuola a Bath, una scuola di ispirazione anglicana che ci era stata raccomandata, le mie figlie sono tornate a casa chiedendo perché la scuola mettesse un Brian in ogni stanza. Il fatto è che tutto quello che le due piccole atee sapevano della cristianità lo aveva appreso dal film dei Monty Python `The Life of Brian´, dove un certo Brian viene scambiato per Gesù alla nascita, anche lui genera un culto (anzi due) e viene alla fine crocifisso. Se non conoscete questo film blasfemo, correte a comprarlo, è troppo divertente per farselo scappare, io lo metto nell’empireo con Coppola, Scorsese e Kubrick. (Scusate la divagazione, c’è un problema topologico che non riesco a risolvere, quindi cazzeggio.)

    Insomma, direi che l’ideale sarebbe che l’opinione pubblica si rendesse conto che la scienza non è magia. Per esempio, i passeri hanno una visione caricaturale della ricerca, è come se l’avessero imparata dai Monty Python, altro che Kuhn. Per educare l’opinione pubblica più che la propaganda servono interventi nelle scuole e nei mezzi di comunicazione, e qualche decennio di pazienza. Per me di sicuro troppo, tanto vale farsi due risate. Giancarlo, torna!, organizziamo una zingarata prima che finisca l’estate e cominci la didattica.

    • Max Aub ha detto:

      Ho il volo domani sera…

    • Giancarlo ha detto:

      Anch’io ho il volo domani sera

    • Ascoli65 ha detto:

      Alessio, ti rispondo subito.
      … non è stato messo su qualche deposito ufficiale lo si può anche ignorare a questo punto, secondo me … Come è prassi normale, le note non pubblicate, anche se sbagliate, vengono semplicemente ignorate.
      Questo forse è significativo per università bene organizzate come immagino siano quelle inglesi, ma ho l’impressione che in quelle italiane prevalga ormai l’improvvisazione. Sta di fatto che il DF, 4 mesi dopo quel report, ha firmato un contratto UFFICIALE di collaborazione biennale con l’EFA, su quali basi se non su quell’unico report relativo alla calorimetria e firmato da un proprio ricercatore? Tutt’oggi a causa di quanto è scritto su quel report deve inseguire e smentire alla meno peggio le citazioni che la chiamano in causa in questa vicenda. Farebbe molto meglio a risolvere il problema alla radice. Sappiamo che non lo farà, ma almeno gli va chiesto.

      Mi sembrano proprio un’accozzaglia di scemenze scritte da una persona di cultura medio/bassa.
      La forma, concordo con te, non è molto raffinata, ma il contesto non lo richiedeva, e ammetto che alcune sue affermazioni partono per la tangente. Ma lo scenario di fondo è valido. Se posso approfittare della tua attenzione vorrei proporti questo altro pezzo: http://www.fcnp.com/commentary/national/11916-the-peak-oil-crisis-the-edisonian-approach-.html. E’ firmato dall’editore di un paio di periodici dell’ASPO-USA, la stessa associazione per cui scrive Bardi, ed ha alle spalle 30 anni di consulenza sullo stesso tema per un ufficio governativo molto particolare http://www.postcarbon.org/person/36222-tom-whipple . Il tono del pezzo è diverso, ma le argomentazioni, gli obbiettivi e le speranze in gran parte coincidono. Non è l’unico riferimento che si può trovare in rete, ma non voglio annoiarti.

      Per conto mio tutto quello che vedo nel caso Rossi si spiega molto bene con un misto di ingenuità, faciloneria e ambizione malfondata.
      Permettimi di porgerti alcune domande. Credi che Rossi possa fare indisturbato la spola tra l’Italia e gli USA dando chiaramente ad intendere, come esplicitamente ripreso ed amplificato dalle decine di siti che girano intorno all’ecat, che ha venduto l’impianto da 1 MW ai militari USA, se non è autorizzato a farlo? Credi che i suoi particolari clienti non sappiano molto bene come (non) funziona l’ecat? Tra le due parti, quale pensi che conduca i giochi? E perché lo farebbe?

      • caracolla ha detto:

        E quale sarebbe la tesi? Che e` stato realmente venduto ai militari? E poi chi lo dice che fa la spola tra Italia e StatiUniti? E se stesse sempre in Italia attaccato al pc mentre il fido plumber gioca nel capannone?

      • Gherardo Gentzen ha detto:

        Ascoli65 scrive:
        vorrei proporti questo altro pezzo:
        http://www.fcnp.com/commentary/national/11916-the-peak-oil-crisis-the-edisonian-approach-.html

        Mah, io qui ci vedo solo il commento di una vittima della propaganda dei ff, un altro che pensa che la NASA creda nella ff solo perché stipendia un passero solitario. Non mi sembra però che questo Whipple sia qualcuno che creda nei complotti o anche solo nei disegni strategici di dominanza occidentale, o almeno questo non lo si evince dal testo.

        Insomma, per conto mio il rinnovato fermento attorno alla ff non è dovuto a un disegno organizzato a livello politico, tantomeno internazionale, ma è un fenomeno spontaneo, che noi percepiamo in modo più acuto semplicemente perché ci siamo lasciati coinvolgere. Secondo me dietro Rossi, Celani, Cardone, Carpinteri e tutti gli altri non ci sono le trilateral e i governi, ma, al più, gli Scilipoti. Si tratta solo di caciare locali e passerotti.

        Comunque non mi stupirei troppo se i repubblicani USA ne facessero un tema della campagna elettorale. In fondo l’edisonismo è un’idea di destra, un po’ futurista, facilmente girabile in chiave populista e anti-intellettuale. Però è politicamente pericolosa, perché i fanatici si possono menare per il naso per tutto il tempo che si vuole, ma non la gente normale, quindi una campagna pro ff si ritorcerebbe facilmente contro chi la fa.

        Credi che Rossi possa fare indisturbato la spola tra l’Italia e gli USA dando chiaramente ad intendere, come esplicitamente ripreso ed amplificato dalle decine di siti che girano intorno all’ecat, che ha venduto l’impianto da 1 MW ai militari USA, se non è autorizzato a farlo?

        Certo che può farlo. Rossi sta ben attento a insinuare senza dichiarare. Quando dichiara lo impallinano subito, vedi UniBoh recentemente.

        Credi che i suoi particolari clienti non sappiano molto bene come (non) funziona l’ecat? Tra le due parti, quale pensi che conduca i giochi? E perché lo farebbe?

        Non sappiamo se ci sia davvero anche un solo cliente, e se anche ci fosse potrebbe essere, molto semplicemente, un complice messo lì per attirare i polli, come nel gioco delle tre carte. Penso che sia inutile discutere fino allo sfinimento ciò di cui non si sa nulla, se non una montagna di insinuazioni e profezie tra l’altro contraddittorie. Godiamoci la farsa, per esempio che Rossi nasconda ciò che dovrebbe pubblicizzare (i clienti) e pubblicizzi ciò che dovrebbe nascondere (le strategie di vendita). Buffo, no?

  32. Pingback: Pollo alla nigeriana | Svoogle News

  33. Camillo ha detto:

    @Ascoli65

    Sta di fatto che il DF, 4 mesi dopo quel report, ha firmato un contratto UFFICIALE di collaborazione biennale con l’EFA,

    Quel contratto è la pistola fumante: il DF era pronto a fotografare l’asino che vola. Questa disponibilità imbarazzante non potrà mai essere cancellata da furberie successive, come la recente trappoletta tesa a Rossi. Proprio non riescono a uscirne. Non ne escono perché sono impreparati. Qualcuno ha letto gli articoli di Focardi o ascoltato le sue esternazioni su YouTube?
    Confrontate quello che si sa sulle reazioni Ni/H e quello che Focardi crede di sapere. Tutto serenamente inventato. Infatti Focardi non è riuscito a superare la peer review; nemmeno ArXiv l’ha accettato. Siamo alla situazione descritta nella premessa del presente post.

    Credi che Rossi possa fare indisturbato la spola tra l’Italia e gli USA dando chiaramente ad intendere, come esplicitamente ripreso ed amplificato dalle decine di siti che girano intorno all’ecat, che ha venduto l’impianto da 1 MW ai militari USA, se non è autorizzato a farlo?

    Dopo la fregatura del generatore termoelettrico è difficile che il DoD abbia ancora voglia di dar retta ad AR. Se lo fa, vuol proprio dire che merita di essere imbrogliato.
    Si capisce che il DoD non sta a smentire AR. Ti immagini quanti sono a vantarsi di fare affari con loro?

  34. Roberto Rampado ha detto:

    E quale sarebbe la tesi?
    … che “la farsa E-Cat” sia stata orchestrata tra CIA e Rossi per tenere calmierato il prezzo del Petrolio… ovviamente secondo Ascoli65…

    • oca sapiens ha detto:

      @R. Rampado
      Era una “zingarata”, credo. Divertente, ma se le interessa il prezzo del petrolio, forse è meglio l’IEA, o anche Bloomberg.
      l’oca Confindustria (rif. Gentzen agosto 29, 2012 alle 11:34 pm)

      • Roberto Rampado ha detto:

        @oca s.
        No! Nessuna “zingarata”, Ascoli non ne è il tipo.
        E’ una sua convinzione sposata in pieno da Vortex già dal Marzo 2011.
        Si legge da E.A. dopo facile ricerca.

  35. Ascoli65 ha detto:

    caracolla scrive:
    E quale sarebbe la tesi?
    Nessuna. Non ho le informazioni di prima mano necessarie ad esprimere alcuna tesi. Mi pongo solo domande e come risposta riciclo ipotesi di seconda mano, quelle che incontro su internet. Di ipotesi se ne leggono tante. Vanno selezionate valutandone la compatibilità con gli altri elementi che si conoscono (o meglio, che si crede di conoscere). Ad esempio quella della “truffa nigeriana” è simpatica, ma la possiamo escludere subito, in quanto per definizione mira a selezionare i polli più polli e questo non è compatibile con la ricerca di avvallo di nomi prestigiosi come UniBo, INFN, NASA, NATO, ecc. Eppure qui se n’è parlato e ripingato parecchio.

    Che e` stato realmente venduto ai militari?
    Questo è quello che Rossi ha fatto intendere subito dopo la prova dell’impianto da 1 MW. Ci sono state subito allusioni più esplicite su siti che lo appoggiano apertamente: http://www.mail-archive.com/vortex-l@eskimo.com/msg53540.html, http://freeenergytruth.blogspot.it/2011/11/military-ecat-is-us-navys-spawar-rossis.html (*), che però ancora mantenevano il punto interrogativo. Subito dopo un sito, che attualmente è tra i più attivi nel sostenere l’ ecat, ne dava conferma aggiungendo che la stessa entità ne aveva ordinati altri 13: http://www.e-catworld.com/2011/11/rossi-refuses-new-test-offer-confirms-first-customer-as-military-agency-which-has-ordered-13-more-units/. L’affermazione più esplicita di Rossi, che io conosca, arriva nel maggio di quest’anno http://www.mail-archive.com/vortex-l@eskimo.com/msg65721.html : ” I have been authorized to give the following information. The 1 MW plant has been delivered and is working in a military concern. It has been made in the USA, after the October test of the prototype made in Italy; …

    (*) copia cache di Google: http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:jTQOKeu21x8J:freeenergytruth.com/news/military-ecat-is-the-us-navys-spawar-rossis-customer/+%22%E2%80%A2+The+Need+For+Secrecy+Strictly+Dictated+By+The+Customer%22&cd=1&hl=it&ct=clnk&gl=it&lr=lang_en|lang_it

    In questo caso, comunque, non è importante verificare se la vendita è avvenuta realmente o no. E’ già significativa di per sé la dichiarazione. Molti che scrivono qui metterebbero la mano sul fuoco che l’ecat non funziona, e ne hanno tutti i motivi. Come possono pensare che i militari americani si lascino coinvolgere in un affare come questo, contro la loro volontà? E’ come se la Tucker mettesse sul proprio volantino che ha equipaggiato con i suoi tubi l’Esercito Italiano, senza averne l’autorizzazione. A me pare strano.

    Altro discorso è che cosa avrebbe potuto vendere al suo customer: un prodotto o un servizio? Sappiamo che il prodotto è rimasto a lungo nel capannone di Bologna. Rossi aggira il problema dicendo che quello venduto agli americani è stato realizzato negli USA. Al contrario dell’impianto, le dichiarazioni, i blog, i filmati e le interviste hanno girato tutto il mondo. Sono queste ultime le cose che ha veramente venduto? Non lo so, ma a me paiono più consistenti dell’impianto vero e proprio.

    E poi chi lo dice che fa la spola tra Italia e StatiUniti?
    Lo dice lui su JoNP, alcune volte dice di essere negli USA, altre in Italia. So che questo non basta a crederlo, ma ci sono alcuni riscontri con foto, filmati e altri documenti. A dicembre Rossi è stato ricevuto al senato del Massachussets, ospite di esponenti repubblicani, ed ha avuto incontri con il MIT ed altre università di Boston. Tra febbraio e marzo era a Miami dove ha ricevuto la visita dell’ispettore dell’NRC della Florida e ha rilasciato un’intervista video. Nel frattempo è stato sicuramente a Bologna, come documentato da Rai-Voyager. Cosa faccia ora non lo so.

    Roberto Rampado scrive:
    E quale sarebbe la tesi? … che “la farsa E-Cat” sia stata orchestrata tra CIA e Rossi per tenere calmierato il prezzo del Petrolio… ovviamente secondo Ascoli65…
    No, NON SECONDO ME. La tesi che, se ampiamente diffusa nell’opinione pubblica, basti la sola idea che la FF sia reale per calmierare per 10-20 anni il prezzo del petrolio la sosterrebbe un professore di economia, vecchio amico di Jed Rothwell: http://www.mail-archive.com/vortex-l@eskimo.com/msg60675.html (altro post da leggere con attenzione). Tutti conoscono l’impegno profuso da JR a favore di Rossi e dell’ecat e quindi viene naturale associare questo impegno alla tesi del suo amico. Lo stesso concetto è ripreso da una sfilza di altri post che ti risparmio. La tesi pare avere una sua validità, ma non ti saprei dire se è quella vera o se è la principale. Al momento, viste le prestazioni del prodotto, mi parrebbe più sostenibile di quella che ne ipotizza la vendita a veri clienti.

    Per quanto riguarda l’agenzia da te citata IO NON l’ho mai citata. Se fosse mai come dici tu non si sarebbe certo trattato di un accordo paritetico, ma di un ingaggio, così come ipotizzato ad esempio da questo tizio su Vortex: http://www.mail-archive.com/vortex-l@eskimo.com/msg67376.html. La SUA analisi, in 3 parti (vanno lette anche le prime 2), si conclude sostenendo che lo scopo di quella che LUI definisce “cospirazione” è di gettare discredito sulla FF. Non so se abbia elementi per sostenere le SUE tesi, so solo che la presunta motivazione non regge per gli stessi motivi per cui possiamo scartare lo schema nigeriano.

    Gherardo Gentzen scrive:
    Mah, io qui ci vedo solo il commento di una vittima della propaganda dei ff, un altro che pensa che la NASA creda nella ff solo perché stipendia un passero solitario.
    Poteva facilmente chiedere ai sui (ex) colleghi. Non credo che siano all’oscuro della vicenda e abbiano un’idea meno accurata della nostra su come stiano realmente i fatti. Secondo me le banche dati le conoscono anche meglio di Camillo.

    Non mi sembra però che questo Whipple sia qualcuno che creda nei complotti o anche solo nei disegni strategici di dominanza occidentale, o almeno questo non lo si evince dal testo.
    Queste cose non si scrivono, si lasciano intendere tra una riga e l’altra. Se poi veramente non ci crede, vuol dire che ha lavorato per 30 anni per l’agenzia sbagliata. Comunque, sulla attendibilità del tizio potrebbe illuminarci Bardi, sempre che ci legga e voglia intervenire, dato che entrambi appartengono all’ASPO.

    Camillo scrive:
    Dopo la fregatura del generatore termoelettrico è difficile che il DoD abbia ancora voglia di dar retta ad AR. Se lo fa, vuol proprio dire che merita di essere imbrogliato.
    Mah, che ti devo dire. Se le cose sono andate come riferisci, potrebbero essersi resi conto di trovarsi davanti ad una persona dalle doti non comuni, quindi preziosa e potenzialmente utile. E’ solo un’ipotesi, ovviamente, sono sempre e solo semplici ipotesi.

    oca sapiens scrive:
    Era una “zingarata”, credo.
    Sono sicuro che le tue penne possono formulare analisi più articolate. Anzi, qui tu sei l’unica ad avere mezzi e capacità per ricostruire uno scenario davvero credibile. Forse basta proseguire lungo il filo di “Marianne”.

    • Camillo ha detto:

      @Ascoli65

      Al tempo. Quanti sono in questo blog quelli che pensano valga la pena di occuparsi di Focardi & Rossi? Credo pochini, è argomento da trattare da Daniele, dove gli appassionati dell’E-Cat sono ancora numerosi. Qua non vedo passione. Comunque fa come credi, da noi non esistono argomenti proibiti. Se riesci a destare interesse su Rossi procedi come preferisci. Per esempio, credi che Massa e il suo pool di termochimici possano essere d’aiuto o finisce come la saga del prode Anselmo? Unz unz dice che Mario Massa e i suoi perdono tempo e faccia a offrire la loro disponibilità. Tu cosa ne pensi?

      • Ascoli65 ha detto:

        Camillo scrive:
        Al tempo. Quanti sono in questo blog quelli che pensano valga la pena di occuparsi di Focardi & Rossi?
        Il blog è dedicato alla ff e l’ecat ne è l’aspetto più eclatante e, per quanto riguarda gli speranzosi, il più promettente, basta vedere la presentazione di Tyler van Houwelingen che ne è il manifesto. E’ la vicenda ecat che ha trascinato in questa storia una istituzione prestigiosa come UniBo. Siamo qui per questo. Se qualcuno vuole capire la FF non saprei dove altro potrebbe indirizzare la sua attenzione, su Fucilla?

        Comunque fa come credi, da noi non esistono argomenti proibiti.
        Guarda Camillo che il tema degli ultimi interventi è esattamente lo stesso di quello sotto il quale mi avevi invitato a predisporre un testo per il prossimo blog. Forse ho inteso male il tuo invito. Comunque ho pensato che continuare a svilupparlo con interventi fosse meno impegnativo per il blog che non farne un tema di discussione specifico. Anche il titolo di questo blog, per combinazione, è adatto a rappresentarlo. Forza-debole descrive bene la condizione di una super-potenza che teme di non poter più esprimere la sua forza per mancanza di carburante. Questo è un esempio di come LORO stessi percepiscono il problema: http://blog.cleantechies.com/2012/05/16/u-s-military-not-retreating-on-clean-energy/. Aggiungo che è un problema anche nostro, stiamo sulla stessa barca.

        Se riesci a destare interesse su Rossi procedi come preferisci.
        Ho visto che ci sono state varie reazioni ai miei interventi. Comunque molto di più non c’è da dire. Ho detto quello che potevo sapere, come semplice navigatore della rete. Solo con altri strumenti si potrebbe pensare di andare oltre. Forse potrebbe riuscirci Sylvie, se pensa di poter dedicare del tempo a lavori che non le faranno mai pubblicare. Io la smetto anche qui. Chissà se sono riuscito a convincere qualcuno che è inappropriato parlare di truffa (escluso Tia si intende).

        Per esempio, credi che Massa e il suo pool di termochimici possano essere d’aiuto o finisce come la saga del prode Anselmo?
        Io ho molta stima per Mario Massa, ma spostarsi su questo argomento è come scendere dalla quercia per osservare le margherite, si perde il senso dell’orizzonte. L’ho detto tante volte, chi chiede prove è un illuso (vale per UniBo, vale a maggior ragione per lui), se preferite fatevelo dire da Rothwell, che conosce bene TUTTO: http://www.mail-archive.com/vortex-l@eskimo.com/msg70170.html.

    • tia ha detto:

      Rossi non ha mai dichiarato di aver vennduto ai militari USA, quindi perchè mai i “militari USA” dovrebbero smentire una dichiarazione mai fatta? Otterrebbero l’effetto opposto.
      L’ipotesi che fai non sta in piedi complessivamente (florida bureau of radiation control? ecc), ed è molto più spiegabile dicendo che sta vendendo licenze a tutto spiano sfruttando le dichiarazioni di docenti di UniBO come di qualche ricercatore NASA

    • Roberto Rampado ha detto:

      No, NON SECONDO ME. La tesi che, se ampiamente diffusa nell’opinione pubblica, basti la sola idea che la FF sia reale per calmierare per 10-20 anni il prezzo del petrolio la sosterrebbe un professore di economia, vecchio amico di Jed Rothwell: http://www.mail-archive.com/vortex-l@eskimo.com/msg60675.html

      Non si schernisca troppo Ascoli65, e diamo il giusto merito di primogenitura a chi ha avuto la lungimiranza di prevedere “la congiura E-Cat” fin dal lontano Marzo2011.
      Il link riportato infatti si riferisce ad un articolo di un professore di economia pubblicato ben 9 mesi dopo, cioè nel 6 Gen 12.
      E quindi è lui ad avere l’opinione di Ascoli65 e non viceversa…

      • mW ha detto:

        Rampado,
        io ho cercato tra gli interventi di A65 su EA nel marzo 2011 e non ho trovato niente al riguardo. Dove devo cercare?

        • Roberto Rampado ha detto:

          Ho ricontrollato e ahimè mi sono accorto di aver sbagliato a leggere l’anno: 2012 e non 2011.
          Chiedo scusa ad Ascoli.
          Comunque è una tesi che Ascoli pur avendola presa da altri, ha sposato in pieno.

    • oca sapiens ha detto:

      @Ascoli65
      abbocco… e semplifico o ci metto una vita!
      Gli energy procurements del DOD sono i più spulciati dai congressisti, perché è il primo cliente dei loro sponsor e deve comprare locale. Un acquisto anche di solo $1m all’estero – in un anno di elezioni poi – è poco credibile. Su vortex come altrove, in USA si può dire qualunque cosa su enti statali senza tema di smentita. Nei mainstream media no, infatti SPAWAR ha smentito l’acquisto riportato da Fox News (via Sterling “Obama su Marte” Allan), se ricordo bene.

      La “tesi” mi sembra bizzarra. E’ la chimica a contendere il petrolio ai trasporti, non l’energia elettrica. Dagli anni 90 (media $20 /barile) la quota di petrolio per l’elettricità cala in tutto il mondo, in Usa sarà sui 2-3%. Una fonte di elettricità in più non cambia il prezzo almeno finché i trasporti, navi e aerei compresi, non diventano elettrici. Ma per sostituire le infrastrutture ci vorrebbero 50 anni come minimo – sui tempi c’era uno studio IIASA, se serve cerco.

      O mi son persa qualcosa e dall’e-cat adesso esce carburante?

      .

  36. Gherardo Gentzen ha detto:

    A me Rossi interessa solo come personaggio, di sapere la verità su quello che fa non mi importa nulla, per cui lo lascerei fare indisturbato sperando che salti fuori qualcosa di divertente. Certo, mi piacerebbe fargli uno scherzo, ma della sua personalità non si sa abbastanza per poterlo colpire, e ovviamente lui sarà un tipo molto guardingo. E poi sembra difficile far meglio di quanto non faccia lui stesso.

    È più facile prendere in giro Passerini. Quando è comparsa la faccina furba e pelata durante lo scherzo del CERN mi sono divertito come non mi capitava dai tempi dell’università (sa di cosa parlo, Ascoli65?). Il giorno dopo poi, quando il furbo profeta si arrampicava sugli specchi giurando che aveva capito tutto fin dall’inizio, ridevo coi lacrimoni per delle mezzore intere, non riuscivo a smettere, una cosa penosa. That’s life. Io dico: lasciamo perdere le inchieste internazionali, pensiamo a ridere.

    • Camillo ha detto:

      @Gherardo

      Sono d’accordo, il caso Rossi va lasciato svolgere da sé. In un modo o nell’altro si arriverà a una conclusione. La vicenda ha assunto un suo abbrivio naturale e la cosa più divertente da fare è aspettare. Le rogne ce le procura PoliTO, mica Rossi. Lì c’è la gente potente e ambiziosa, mica a Miami o a Bondeno.
      Davvero non vedo che senso abbia parlare ancora delle sfiatelle di Rossi e dei suoi presunti committenti USA. Più polli spenna più ci si diverte. In questa fase non disturberei il manovratore.
      Forza Rossi!

    • Livio Varalta ha detto:

      @Gherardo
      Certo, mi piacerebbe fargli uno scherzo, ma della sua personalità non si sa abbastanza per poterlo colpire, e ovviamente lui sarà un tipo molto guardingo.
      Proprio un anno fa è caduto sull’unobtanium… rinnovo i miei complimenti a Tia.

      Il dott. F.Barbariga (cognome scelto ottimamente) chiese a Rossi se un’elemento pesante come l’unobtanium può migliorare la reazione.
      http://www.journal-of-nuclear-physics.com/?p=510&cpage=4#comment-66221

      Lo sventurato rispose… “non do informazioni sul catalizzatore”
      http://www.journal-of-nuclear-physics.com/?p=510&cpage=4#comment-66235

      Esplosione di allegra soddisfazione da parte di Tia
      http://22passi.blogspot.it/2011/08/operazione-cimby.html?commentPage=6
      tia ha detto…
      LOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOL
      Ha pubblicato e risposto alla mia lollosa domanda:

      29 agosto 2011 00:54

      Il Passero smentisce (se cliccate su mattia rizzi, qui sotto, e seguite i suggerimenti i google, e continuate, vedrete dove andrete a finire…) ma sembra che voli a cinguettare all’orecchio di Rossi:
      mattia rizzi
      August 28th, 2011 at 6:33 PM
      Il mattia rizzi la stà leggermente prendendo in giro , sul blog di passerini ,per aver risposto ad una domanda se il catalizzatore fosse l’unobtanium …
      Saluti

      Commento de Il Santo:
      http://22passi.blogspot.it/2011/08/operazione-cimby.html?commentPage=6
      Il Santo ha detto…
      @Daniele
      Trovo patetico correre sul blog di Rossi per avvisarlo che l’elemento inventato da Tia non esiste. E’ un’azione infantile, da chi vuole crederci per forza!
      ————-

      La smentita de Il Passero:
      http://22passi.blogspot.it/2011/08/operazione-cimby.html?commentPage=6
      Daniele 22passi ha detto…
      —————
      @Il Santo
      Guarda, sinceramente è da due o tre settimane che non passo sul JONP… tanto tutto quello di interessante che ci viene scritto finisce coll’essermi riportato qui dentro. Perciò non so a chi ti riferisci quando parli di patetici che corrono lì ad avvertire non ho capito bene di che cosa visto che mi pare evidente che Rossi abbia voluto a sua volta prendersi gioco di “Fabio Barbariga”.
      Comunque è più forte di me… le persone che si divertono a usare nomi falsi su internet per me sono molto più che patetiche: sono deficienti. Chiaro Tia?

      Questa è una smentita? Mah…

      Rossi ci tiene precisare che è sciocco colui che fa domande sciocche.
      Dice che è impegnato 16 ore al giorno a rispondere sempre allo stesso modo, sempre alle solite domande [libera interpretazione].
      http://www.journal-of-nuclear-physics.com/?p=510&cpage=4#comment-66352

    • Gorgio Arturo Cesana ha detto:

      @Gherardo Gentzen
      Caro Gherardo, credo segua il Passersera come molti di noi, alla stregua della settimana enigmistica, ma volevo assicurarmi che non le fosse sfuggito il collegamento che la ferrea logica passeracea ha piazzato tra Lei e un tal Nevanlinna che scrive su cobraf.com con le vesti di un Rossi believer illuminato.
      http://22passi.blogspot.it/2012/08/relax.html?showComment=1346485132369#c1370482308828987418
      La prego mi conforti. Il sentimento mi suggerisce trattasi di 2 paia di mani diverse.

      Buona giornata
      Giorgio

      • Giancarlo ha detto:

        Non può essere Gherardo, lo so per certo 🙂

      • Gherardo Gentzen ha detto:

        No, non sono il Nevanlinna di Cobraf, e non l’avevo mai sentito fino a cinque minuti fa. Ma davvero bisogna smentire Passerini, uno che non ne ha mai azzeccata una? Se lo dice lui vuol dire che è falso. A proposito, Nevanlinna non era norvegese come dice il colto profeta parlando addirittura della `realtà´, ma finlandese, come suggerisce il nome stesso.

        • Giancarlo ha detto:

          Dài, è stato tratto in inganno dal fatto che il Nevanlinna in oggetto si diverte alla grande mollando schiaffoni a scettici e a fedeli senza distizione di razza o religione. Poi, molto furbescamente, evita assolutamente di far capire il suo vero pensiero.
          Ora per esempio ha suggerito aCures di leggersi un lavoro di meccanica quantistica su una particella in una scatola unidimensionale: sono curioso di sapere quando arriverà la citazione dell’effetto Talbot quanto-meccanico (detto pure tappeto di luce). Poi come si collegheranno alla macchina di Rossi.

        • Gherardo Gentzen ha detto:

          Giancarlo, ma allora Nevanlinna sei tu!

          Meno male, cominciavo a pensare che fosse un complotto dei passeri per far credere che lo spaventapasseri Gentzen si fosse convertito e avesse cominciato a mettere il piede in due scarpe.

        • Giancarlo ha detto:

          Ora è comparso anche Seldon, noto inventore della psicostoria. Troppa grazie Santo Antonio! E’ arrivata pure la fase di Berry, che non manca mai quando si vuole perdere un po’ di tempo. Io conoscevo un tedesco che la tirava sempre fuori nel COST216 per giustificare la sua partecipazione ai meeting con tanto di giovane studentessa – amante al seguito. Tanto per spiegarla basta una palla e una matita. E’ una zingarata di lusso, ma non la capirà nessuno. Daniele è già nervoso.

        • Dumah ha detto:

          @Gherardo
          “Ma davvero bisogna smentire Passerini, uno che non ne ha mai azzeccata una?”

          Certo. La logica di quel blog è che se la non smentita è assolutamente e inequivocabilmente uguale a conferma.

        • Gherardo Gentzen ha detto:

          Giancarlo, ma quale compulsione ti porta su Cobraf? Già questa storia è un time sink pazzesco. Di’ la verità, eri invidioso del mio bellissimo nick. Ma vuoi mettere Gherardo, che fa rima con bastardo, con Nevanlinna, che fa rima con pinna?

          Dumah, intendevo dire che la smentita non dovrebbe essere necessaria per noi, che sappiamo che il passero non ci becca mai. A lui non serve, tanto non crede a noi che siamo farina del diavolo e stiamo per finire in crusca.

  37. Camillo ha detto:

    @Ascoli65

    Se qualcuno vuole capire la FF non saprei dove altro potrebbe indirizzare la sua attenzione, su Fucilla?

    Capire la ff? Io l’ho archiviata da tempo come scienza patologica. Io preferisco indirizzare la mia attenzione su Celani, Carpinteri, UniBoh e a quanti cercano di stornare fondi pubblici per ricerche di cui nego il valore. Per farlo devo ragionare di ff. Iwamura e Arata ci entrano perché sono un riferimento fisso di Celani. Ecco il senso dei titoli dei miei post. Nessuno è stato mai dedicato a Rossi.
    Rossi è del tutto innocuo, come innocuo era Patterson con le sue celle.
    Ho letto la citazione di Jed Rothwell che ci hai fornito:

    I assume Rossi cultivates this ambiguity for the same reason Patterson did. I doubt it is because he is trying to cover up a fraud, and I can’t think of any other reasons.

    Needless to say, he [Patterson] took his technology and his market share to the grave with him.

    Se anche Rossi tentasse di fregare qualcuno è mal di poco, perché le informazioni su Rossi e sulle sue antiche e recenti invenzioni circolano da un pezzo. Io ho cominciato a fare il mio dovere di informazione presso il CICAP, per il quale ho scritto il pezzo di commento subito dopo la sua esibizione coram DF di UniBOh. Poi Bagnasco si è affidato proprio a UniBOh, anche se ho protestato. Ma il CICAP è fortemente gerarchizzato e io sono solo un socio.
    Se l’interesse verso Rossi è ancora vivo nel nostro blog, si può benissimo scrivere un post dedicato a lui, ma io non saprei aggiungere altro a quanto ho scritto per il CICAP.
    Scrivilo tu e vedremo che giro di commenti si stabilisce. Sai scrivere e hai molti argomenti; sono sicuro che uscirà un bel pezzo. Si può intitolare “Rossi”. L’importante è che sia firmato.

    Questo è un esempio di come LORO stessi percepiscono il problema: http://blog.cleantechies.com/2012/05/16/u-s-military-not-retreating-on-clean-energy/. Aggiungo che è un problema anche nostro, stiamo sulla stessa barca.

    L’interesse per l’energia pulita è universale, ma non riguarda il nostro blog, non me ne intendo. Quello di Ugo Bardi mi sembra eccellente. Sull’argomento ha scritto anche dei libri che raccomando a tutti.
    Buona giornata.

    • Osservatore Anonimo ha detto:

      io credo invece che Ascoli dovrebbe illustrare anche qui la sua brillante teoria dell’anemometro caldo… Quando l’ho letta su EA, e finalmente ho capito, ho riso come un cretino davanti allo schermo. Se Ascoli ha ragione, Celani ha preso un granchio pazzesco.

      • Ascoli65 ha detto:

        E’ un tema che avevo proposto a Camillo e che anche secondo lui merita un post a parte. Ma per capire di che tipo di granchio si tratta, può essere utile capire l’ecosistema in cui si è sviluppato. Il titolo di questo post sembra invece fatto apposta per tentare di fare un po’ di chiarezza sullo scenario. Abbiamo ancora qualche decina di interventi a disposizione prima del cambio di argomento.

        • Livio Varalta ha detto:

          Questa è una zingarata, vero? Non torvo alte spegazioni…
          http://22passi.blogspot.it/2012/09/forse-fusione-ottenibile-riducendo-lo.html
          Sembra preparata apposta per l’elettrotecnico…

        • Camillo ha detto:

          @Ascoli65

          Cambiamo senz’altro argomento. Sono certo che scriverai un post interessante.
          Buon lavoro.
          Camillo

        • Giancarlo ha detto:

          @Livio
          No, Livio, non è una zingarata, ma la nuova frontiera della fisica per troppi anni rimasta sepolta nei cassetti.
          Uno dei fondamenti dell’elettrodinamica quantistica, ossia l’invarianza della carica elettrica col sistema di riferimento spaxio-temporale, è stata forse una scelta troppo affrettata, ne era consapevole Landau già 70 anni or sono (vedi Landau &Lifshitz, Teoria dei Campi, Capitolo III, potenziale quadrivettore). Come dice giustamente spaxio la carica può essere inferiore a quella di un elettrone (esistono in letteratura misure di cariche pari a minuti di Coulomb, dove 1 minuto di Coulomb è pari a 1/60 se primo e a 1/3600 se minuto secondo, anche se ora non mi ritrovo i link).
          Capisci che ci sono nuovi orizzonti non solo per il fronte nucleare ma anche per quello elettronico. Se se ne ricavasse un transistor FET quantum dot a carica frazionaria, e pare che in US (come ti sbagli) la NASA ci stia già lavorando, i vantaggi energetici sarebbero enormi e il prezzo dell’Iphone potrebbe scendere del 73%. Più che scendere sarebbe un vero crollo del prezzo. Questo spiegherebbe pure gli ostacoli incontrati nel passato recente da tali teorie.
          Come vedi io sono convinto che molti FF dicano stupidaggini, con altri sono molto più possibilista: non sono dunque un negazionista ad oltranza.
          Il segreto della FF di A.R. potrebbe essere proprio lì, carica frazionaria dell’elettrone catalizzata opportunamente e idrogeno metalllico a temperatura ambiente (il vero segreto) che innesca una corrente frazionaria di superconduzione. Il difetto di massa della carica fa il resto. Alcuno dicono che l’esponente dell’equazione di equivalenza massa energia, se catalizzato opportunamente, possa diventare addirittura 2,71 (la base naturale dei logaritmi).

  38. Ascoli65 ha detto:

    Roberto Rampado scrive:
    Chiedo scusa ad Ascoli.
    Comunque è una tesi che Ascoli pur avendola presa da altri, ha sposato in pieno.

    Per carità, non fa nulla, basta correggersi. Capita anche a me di confondermi. Se non ce l’hai personalmente con me, ti inviterei a darmi del tu.
    Vorrei solo evitare che qualcuno parlasse a sproposito di “teoria della relatività di Ascoli”, solo perché riferisco che E=mc2.

    oca sapiens scrive:
    abbocco… e semplifico o ci metto una vita!
    Non hai abboccato bene al filo. Ti inviterei a raccontarci qualcosa di più di Teseo. Ti suggerisco un paio di spunti: http://blog.newenergytimes.com/2011/02/21/rothwell-makes-pre-emptive-strike-against-new-lenr-textbook/ e soprattutto http://e-catsite.com/2012/03/11/the-e-cat-and-the-us-navy/ . Forse tu hai il modo di verificare se sono zingarate pure queste. Nel caso non lo fossero, credi di poter trovare le note spese di Teseo tra gli “energy procurements” del Congresso? Ripeto questa domanda: sappiamo se il customer ha acquistato un prodotto o un servizio? Credi possibile che in qualche base dei marines stiano cucinando le patate con l’acqua bollente fornita da un Big Blu Box?

    Oca , sono convinto che oltre ad un ampia vista laterale, tu qui dentro sia quella dotata del pensiero laterale più ampio. Va adoperato tutto.

    O mi son persa qualcosa e dall’e-cat adesso esce carburante?
    Sei troppo scettica sulle proprietà taumaturgiche dell’ecat. Non solo non è necessario passare attraverso l’energia elettrica per sfruttarne le potenzialità (http://au.ibtimes.com/articles/267375/20111215/cold-fusion-impact-rossi-s-e-cat.htm ), ma può anche procurare petrolio a basso prezzo se il suo calore a bassissimo costo viene impiegato per estrarlo dagli abbondanti, ma quasi inutilizzabili, scisti bituminosi (non ho un link sottomano, ma puoi cercare “oil shale”).

    Gherardo Gentzen scrive:
    A me Rossi interessa solo come personaggio, di sapere la verità su quello che fa non mi importa nulla, per cui lo lascerei fare indisturbato sperando che salti fuori qualcosa di divertente.
    A me non interessa neppure come personaggio. Cosa fà non mi interessa. Per di più non è neppure a nostro carico. A me interessa la vicenda che, se ben compresa, ci coinvolge come italiani e come cittadini del mondo perché credo sia molto seria. Però ben vengano gli scherzi esilaranti come quello del CERN a sdrammatizzarla un po’. A proposito, sei ripassato al Lei?

    Camillo scrive:
    Capire la ff? Io l’ho archiviata da tempo come scienza patologica.
    Non parlavo dell’aspetto scientifico. Per quello bastano le banche dati e mezz’ora di tempo per archiviarlo. La FF è soprattutto una vicenda mediatica e politica. Quale credi possa essere il motivo per cui decine di persone che certe cose non dovrebbero neppure pensarle, invece le dicono, le scrivono e le presentano in publico?

    Io preferisco indirizzare la mia attenzione su Celani, Carpinteri, UniBoh e a quanti cercano di stornare fondi pubblici per ricerche di cui nego il valore.
    A meno di immaginare colpi di sole collettivi, non te lo puoi spiegare se non ti collochi nello scenario giusto.

    Ho letto la citazione di Jed Rothwell che ci hai fornito:
    Di quella citazione volevo segnalare il passo: Let me repeat with emphasis, and let me make this clear: he told me and he told several other people that *he will he will never allow independent public testing*. Ma anche quella che hai riportato tu è molto interessante, soprattutto per Rossi. Spesso Rothwell ha il dono della profezia.

    Scrivilo tu e vedremo che giro di commenti si stabilisce. …. Si può intitolare “Rossi”.
    No, non c’è motivo. Di Rossi ne parlo sempre il meno possibile, non mi interessa. Forse non ho spiegato bene il mio punto di vista su di lui. A me piace l’idea sviluppata da Antonella nella sua intervista a Rossi http://www.fantascienza.com/magazine/notizie/16367/e-cat-story-intervista-con-andrea-rossi/, secondo cui lui è l’attore protagonista di una telenovela. Io preferisco chiamarla una webpromozione, ma la struttura di fondo non cambia: il prodotto è mediatico. Produttori, sceneggiatori, registi, tecnici, attori e comparse sono tutti a carico del committente, che mi pare impossibile possa essere lui. L’investimento è troppo alto e le prospettive di guadagno troppo incerte. In questa sceneggiata ci è finita anche un’università italiana, e questo è il solo motivo per cui me ne occupo.

    L’interesse per l’energia pulita è universale, ma non riguarda il nostro blog, non me ne intendo. Quello di Ugo Bardi mi sembra eccellente.
    Ma l’argomento che ho sviluppato qui è come i risvolti politico-strategici dell’energia, sporca o pulita che sia, abbiano influito sulla vicenda ecat e quindi sul coinvolgimento di UniBo. Se non si amplia l’orizzonte, non si comprende la posizione dei particolari nel contesto.

    Comunque, se preferisci, sono sempre pronto a far cadere istantaneamente la penna. Pardon la tastiera.

    • Camillo ha detto:

      @Ascoli65

      Non parlavo dell’aspetto scientifico. Per quello bastano le banche dati e mezz’ora di tempo per archiviarlo. La FF è soprattutto una vicenda mediatica e politica.

      Se le cose non funzionano dal punto di vista scientifico siamo tranquilli; basta far fronte all’azione mediatica e politica dei ff italiani. Basta coordinare gli sforzi. Sappiamo tutti che Celani e Carpinteri non sono temibili come uomini di scienza, ma come conoscitori dei media e gestori di un potere che è intrinseco alla carica che occupano. Mettiamoci sullo stesso piano. I ragazzi dell’INRIM hanno già aperto la strada.
      Faccio notare che la vicenda ff non è solo mediatica e politica.
      F&P brevettarono il loro reattore, ma nel 1998 l’Università di Salt Lake City lasciò cadere i diritti, che non furono rilevati da F&P, nel frattempo licenziati in tronco come due tapini.
      Rossi sta cercando disperatamente di brevettare il mammozio.
      Anche Cardone ci ha provato con il suo, ma il CNR ci ha rinunciato.
      Di Carpinteri non so, ma sarà incappato nelle stesse tentazioni e nelle stesse difficoltà.
      Ora il pericolo di dover contrastare brevetti bizzarri è scomparso, perché non è più possibile brevettare ff.
      Saranno anche potenti e ammanigliati, ma non dispongono di brevetti. Metti che Rossi venda un mammozio funzionante (bestemmio); come si tutela da una copia immediata cinese?
      Lì sta la grande debolezza dei ff, di non essere riconosciuti dalla scienza ufficiale e, quel che è peggio per loro, dagli uffici brevetti. Ci sarà pure qualche ministro MIUR che fa 2 + 2.

      Ma l’argomento che ho sviluppato qui è come i risvolti politico-strategici dell’energia, sporca o pulita che sia, abbiano influito sulla vicenda ecat e quindi sul coinvolgimento di UniBo

      UniBOh ha avuto la sfortuna di non avere il personale giusto al momento giusto. Sono stati i soli a voler fotografare l’asino che vola. Non cerchiamo di nobilitare una vicenda che è solo picaresca.
      Bologna resta Baloney anche in caso di grave crisi energetica.
      Se si amplia l’orizzonte si perdono di vista i dettagli, i soli che in questa sede ci interessano.
      Inquadrare l’E-Cat nei “risvolti politico-strategici dell’energia” è una esagerazione per me incomprensibile. E’ una zingarata? Se ti legge Bardi te ne dice due.

    • oca sapiens ha detto:

      @ascoli65
      mi fa i complimenti, abbocco per forza, in breve. L’ingresso di stranieri nel “complesso militaro-industriale” è ben custodito, sa. Rif. Guidance for Procurement Officials – on line, il DOD compra da produce in USA. E’ pure vietato procurare roba nuova non testata da un ente federale, rif. Defence Acquisition Guides – on line. E senza un brevetto USA, vendere/noleggiare un e-cat ai super ingegneri del DOD non avrebbe senso – se non per un autodafé.

      Oil shales: inutilizzabili 20 anni fa! L’energia per il retorting, una volta che è avviato, viene dal metano delle shales stesse, è gratis. I costi veri sono i bitumodotti, la depurazione delle acque ecc.

      Le discussioni, mi sembra, sono fra persone poco informate sulle altre fonti di energia. Possibile che il reattore “pulito” di Curiosity non incuriosisca nessuno?

    • Camillo ha detto:

      @Ascoli65

      Scrivi a Ocasapiens:

      Ti suggerisco un paio di spunti: http://blog.newenergytimes.com/2011/02/21/rothwell-makes-pre-emptive-strike-against-new-lenr-textbook/ e soprattutto http://e-catsite.com/2012/03/11/the-e-cat-and-the-us-navy/.

      Mai fidarsi dei siti pubblicitari di Rossi.
      Il DoD cadde come una pera matura nella trappola di AR. il TEG era un mammozio come l’E-Cat.

      Nineteen of 27 TE Devices shipped to CTC, Johnstown, PA, were incapable of generating electricity for a variety of reasons, from mechanical failure to poor workmanship.
      The remaining eight produced less than 1 watt of power each, significantly less than the expected 800–1000 watts each.

      Rossi era convinto di trasformare calore in energia termoelettrica con un rendimento del 20 %, nemmeno fosse Mandrake. Chissà come hanno fatto a credergli i militari del DoD. In Italia gli avrebbero sbattuto la porta in faccia. Però Cardone…

      • Ascoli65 ha detto:

        Caro Camillo, scrivi:
        Mai fidarsi dei siti pubblicitari di Rossi.
        Il primo è il sito di Krivit. Forse nel frattempo è rientrato pure lui nell’orbita dell’operazione ecat, non lo so, ma sembra comunque più tranquillo. All’epoca sembrava invece molto critico nei confronti di chi la stava gestendo. Se vuoi sapere qualcosa di più di come la pensava ad esempio su Teseo, puoi leggere qui http://newenergytimes.com/v2/news/2011/36/3616ideologies.shtml.

        Il secondo ha un titolo che richiama l’ecat, ma non so se fa parte della sua scuderia. Dal tema trattato e da cosa dice, mi sembrerebbe strano. Sta di fatto che dà una spiegazione semplice al perché la NASA, tramite Bushnell, abbia appoggiato l’ecat.

        Il DoD cadde come una pera matura nella trappola di AR. …Rossi era convinto di trasformare calore in energia termoelettrica con un rendimento del 20 %, nemmeno fosse Mandrake.
        Il DoD gestisce flotte di portaerei, sottomarini nucleari, bombardieri invisibili e soprattutto migliaia di testate nucleari che pendono sulla nostra testa e deve proteggerne i segreti da branchi di furbissimi malintezionati.

        Se devo scegliere tra questi 2 ipotetici scenari:
        A – un industriale italiano dal passato burrascoso che li frega con un sistema quasi miracoloso di produzione di energia elettrica;
        B – un provino del DoD per cercare qualcuno capace di raccontarle molto grosse senza batter ciglio;
        mi sentirei molto più sicuro se fosse vero il secondo.

  39. Giancarlo ha detto:

    @Ascoli65
    Secondo me, se ho ben capito la tua teoria, sei completamente fuori strada. Di A.R. non interessa nulla a nessuno, a parte qualche migliaio di sfigati che continuano a crederci e a poche altre centinaia (noi) che si divertono a seguire l’epopea. E’ una storia più divertente di Zelig (quello di Allen, naturalmente).
    Ipotizzare un coinvolgimento di militari ad alto livello (addirittura il DoD) mi pare azzardato.
    Per chi non si intende di cose tecniche il fatto che A.R. se ne stia lì a scrivere indisturbato su JONP mentre il fido idraulico sistema le guarnizioni del MWattone e nessuno alzi le antenne e intervenga dovrebbe essere il sintomo più evidente dell’assoluta vacuità dell’oggetto.
    Nel 1985 progettai un sistema di illuminazione aeroportuale fotovoltaico a dispiegamento rapido: si poteva installare il sistema tutto radiocomandato in un paio d’ore e illuminare un aeroporto tattico. Fu installato a Lucca Tassignano con un progetto europeo. Si precipitò un tizio dei servizi inglesi a vedere di che si trattava. Due giorni dopo arrivò un francese.
    Ora, uno scienziato semisconosciuto italiano domina la rivoluzione energetica prossima ventura e non arriva nessuno a fargli il solletico sotto i piedi per costringelo a rivelare il segreto del catalizzatore? Mica è Celani o Cirillo che fanno qualche mW ogni tanto senza sapere quando!
    Se non altro per evitare che lo rapiscano gli iraniani e poi tocca bombardarli; o la minimizzazione dei fatti si basa sul fatto che l’inglese di A.R. è comprensibile solo dagli italiani (a volte col reverse engineering di google translate) e con molta difficoltà dagli anglofoni?
    Quindi, caro Ascoli, dà retta a me, divertiti con le castronerie termodinamiche che compaiono qua e là, anche in alto loco, e lascia perdere le strategie mondiali per la calmierazione dei prezzi.

    • mW ha detto:

      Devo dire che mi ha sempre molto divertito l’attrazione di Ascoli65 per queste tesi fantapolitiche che colleziona in giro per la rete. E’ l’aspetto ludico che contrappone all’aspetto serioso delle altre sue indagini, che però gestisce da cima a fondo, e delle quali si assume la responsabilità.
      Di sicuro non le inventa lui e non è suo scopo propugnarle, anche se io capisco che a qualcuno potrebbe far piacere.
      Se a qualcuno interessa, dietro modico compenso, possiamo rivelare i legami tra la CIA e la pasta all’uovo.
      Per la formula della Coca Cola, la tariffa è superiore.
      Io credo che se attori di peso planetario vogliono generare la circolazione di notizie false, abbiano mezzi e strumenti per usare mass media di un peso differente da 22Passi.
      Una pista divertente e curiosa tra quelle trovate da A65, è invece quella sulla quale si cerca di capire quanti e dove erano tutti gli attori della vicenda 14/01/2011. Li conosciamo tutti o ci è sfuggito qualcosa?.
      E’ vero che in ogni caso, fino a che non cercano di sfruttare fondi pubblici, non preoccupano molto, per quanto, se tutte le Università usassero il loro nome in cotal maniera, la parola “Università” affiancata alla notizia di una ricerca su un giornale, non varrebbe più nulla.
      GHERARDO potrebbe obiettare che in linea di principio ciò non significherebbe comunque nulla, in virtù della libertà accademica.
      Però io credo, che la parola “Università” dovrebbe essere almeno una garanzia di metodo corretto nell’eseguire le misure.
      Il fatto che queste misure riguardino fenomeni controversi non è affatto un problema.
      http://www.nasa.gov/centers/glenn/technology/warp/warpstat.html
      Basta approcciarvisi in maniera chiara.
      ciao,
      mW

      • Camillo ha detto:

        @mW

        Devo dire che mi ha sempre molto divertito l’attrazione di Ascoli65 per queste tesi fantapolitiche che colleziona in giro per la rete.

        Non ci avevo fatto caso, forse perché Ascoli scrive soprattutto per EA, che non frequento.
        Sarà interessante vedere che cosa ci propone nel post che è autorizzato a scrivere per noi. Spero che non la butti in considerazioni di alta politica energetica, che servono spesso come contenitore di soluzioni stravaganti.

        • mW ha detto:

          @Franchini,
          per precisione, in realtà la maggior parte dei commenti di A65 su EA sono prodotto delle sue indagini, ossia quelli che conosciamo.
          Questa può essere definita la sua produzione.
          Poi vi è l’aspetto hobbystico del postare tesi altrui delle quali ci si diverte a discutere.

      • Livio Varalta ha detto:

        @Giancarlo,
        @Livio
        No, Livio, non è una zingarata,

        sai com’è, scherzare alle spalle degli altri è divertente, essere l’oggetto dello scherzo un po’ meno. Con questa preoccupazione ho scritto l’ultimo post, è emersa così la mia ignoranza.
        Effettivamente i corsi di elettromagnetismo, che ho seguito all’Istituto, erano orientati all’elettrotecnica; niente elettroni frazionari quindi, e nel toroide, più o meno conduttore, di Figura 1 “circola” un flusso magnetico, più o meno intenso, NON corrente elettrica.
        L’ effetto F.O.R.S.E. si basa sulla “Teoria dello Spazio Quantizzato” del 1994, assolutamente non alla portata di un elettrotecnico diplomato nel’71.
        Chiedo scusa a SPAXIO per il sospetto.
        Mi ritiro in buon’ordine. Lascio la parola a SPAXIO e a te, Giancarlo; auspico l’intervento di Camillo, di Neutrino, di FermiGas e quanti altri vorranno illuminarmi. Grazie

        • Camillo ha detto:

          @Livio

          No, Livio, non è una zingarata,

          Dato che sono dispettoso e malfidente, come te penso che si tratti di una zingarata, ma alla grande. Roba da “amici miei”.
          Speriamo che Giancarlo abbia il tempo e la voglia di farci capire qualcosa di più.
          Per adesso sono del parere che tu hai segnalato una zingarata pazzesca.

    • Ascoli65 ha detto:

      Ciao Giancarlo e grazie per i tuoi commenti,

      Secondo me, se ho ben capito la tua teoria, sei completamente fuori strada. Di A.R. non interessa nulla a nessuno, a parte qualche migliaio di sfigati che continuano a crederci e a poche altre centinaia (noi) che si divertono a seguire l’epopea
      Dimentichi qualche decina di siti web, alcuni di buona fattura, attivi da un paio d’anni, i diversi filmati prodotti, i rendering dei progetti, viaggi, plumber e miscellanea varia. In un recentissimo intervento Rossi ha detto che la Leonardo ha oltre 60 dipendenti. Non so se si tratti di veri e propri dipendenti suoi, ma se sommiamo quelli che si dedicano a tempo pieno a scrivere lunghi pezzi agiografici sull’ecat e a produrre video, credo che quella cifra sia realistica. Ora ti chiedo, quanto costa questo circo mediatico? Se tu avessi un prodotto come l’ecat rischieresti i soldi per mantenere questo circo per anni? Credi che Rossi sia uno stupido?

      Ipotizzare un coinvolgimento di militari ad alto livello (addirittura il DoD) mi pare azzardato.
      Non lo ipotizzo io. Lo ha sostenuto lui, più o meno esplicitamente (ti risparmio i riferimenti). Lo hanno ribadito, in centinaia di pezzi e commenti, i siti e le persone che sostengono l’ecat. Tieni presente che un membro del DoD, non so a quale livello, è presente nel board del JoNP fin dalla sua comparsa nel marzo 2010.

      Per chi non si intende di cose tecniche il fatto che A.R. se ne stia lì a scrivere indisturbato su JONP mentre il fido idraulico sistema le guarnizioni del MWattone e nessuno alzi le antenne e intervenga dovrebbe essere il sintomo più evidente dell’assoluta vacuità dell’oggetto.
      Infatti, è vacuo. Lo sanno tutti quelli che lo devono sapere, è per quello che non intervengono. Quindi il Big Blu Box è rimasto indisturbato per mesi nel capannone di Bologna (e forse ci sta ancora) senza bisogno di schierarci intorno l’esercito. Il prodotto ecat, quello mediatico, è ad uso e consumo dell’opinione pubblica normale.

      Quindi, caro Ascoli, dà retta a me, divertiti con le castronerie termodinamiche che compaiono qua e là, anche in alto loco, e lascia perdere le strategie mondiali per la calmierazione dei prezzi.
      Sicuramente seguirò il tuo consiglio, anche perché non sono esperto in queste cose e quindi non posso proporre nulla di originale. Ho solo riportato opinioni sviluppate da altri, che forse sono degli esperti, e che mi sembrano più logiche e fondate degli schemi nigeriani che nessuno qui ha contestato.

      • Camillo ha detto:

        @Ascoli65

        Dimentichi qualche decina di siti web, alcuni di buona fattura, attivi da un paio d’anni, i diversi filmati prodotti, i rendering dei progetti, viaggi, plumber e miscellanea varia.

        I siti web si possono promuovere e moltiplicare, è già stato scritto, dipende dalle possibilità economiche del soggetto interessato.
        Importa concentrarsi sul contenuto scientifico della proposta, altrimenti si rischia di restare impigliati nella “rete”. A giudicare da certi siti, il mammozio di Rossi ha già adesso risposto a molte necessità energetiche dell’umanità.

        Ora ti chiedo, quanto costa questo circo mediatico? Se tu avessi un prodotto come l’ecat rischieresti i soldi per mantenere questo circo per anni?

        Credo di sì, a giudicare da quanto risulta in rete. Rossi sta avendo un enorme successo. Ribadisco che mi auguro che il successo sia importante, perché come risonanza il caso Rossi supera quello di F&P e di Schoen. Da casi simili si impara a essere prudenti. Come diceva il saggio, “oportet ut scandala eveniant”. Ora è il momento di dare via libera a Rossi. Caduto lui, sarà più facile che Celani e Carpinteri siano messi seriamente in discussione.
        Rossi deve restare escluso dalla nostra attenzione, fa tutto da solo. Per favore, non occupiamoci di lui. A te riesce?
        Cordiali saluti.

        • mW ha detto:

          Scusi Franchini,
          i miei ricordi saranno offuscati dagli anni, ma per quanto breve, la risonanza del caso F&P è nei miei ricordi mille volta più forte del caso Rossi. Non è nemmeno possibile il paragone.

      • oca sapiens ha detto:

        “membro del DoD” nel JoNP
        Come si chiama?

  40. Gherardo Gentzen ha detto:

    Caro Ascoli, non sono qualificato per la discussione che proponi. Per discutere di politica internazionale e servizi segreti bisogna conoscere bene tutti i film di 007. Io purtroppo ne ho visti pochi e mi ricordo solo la seduzione della lesbica Pussy Galore in un fienile. Quindi io passo.

    Piuttosto, volevo fare a te, e a tutti, una domanda prima che vi lanciate in una tempesta di calcoli termodinamici. Se capisco bene, si contesta a Celani di non tener conto nelle sue misurazioni di qualche effetto ambientale, o altro errore sistematico, non importa.

    Ma per tenere automaticamente conto di questi errori, non basterebbe fare un esperimento di controllo? Nel suo caso, invece di una bottiglia sola ne fa due identiche, le dispone simmetricamente rispetto all’ambiente e mette a caso il filo buono in una e quello deattivato nell’altra. Se c’è differenza nelle misurazioni si sa subito che l’effetto dipende dal filo e non da un errore, no? E allora, perché Celani non ha fatto così in Corea, e si è limitato a usare un cavo inattivo per la calibrazione, dentro la stessa bottiglia? Calibrare non è mica lo stesso che fare un esperimento di controllo. Non basta questa mancanza a screditare tutto l’esperimento?

    Sono domande vere da profano, non retoriche, eh? Se ho ragione, spero che non salti fuori la scusa che i controlli si fanno nel laboratorio, e che la bottiglia di controllo non stava in valigia, perché quella bottiglia è più piccola di un Lagavulin da 1L come se ne trovano nei duty free buoni.

  41. Giancarlo ha detto:

    Ho perso il mio tempo leggendo l’ultima fatica di Carpentieri & Co. su Sacra Sindone e neutroni.
    Ho fatto fatica ad arrivare fino in fondo. Questi hanno fatto (male) una misura e ora ci spiegano pure la marmellata di fragole.
    Il metodo logico seguito è esemplare: siccome le analisi C14 hanno dato valori troppo recenti per l’età della Sindone hanno cercato di capire se invece le cose possano tornare a posto (siamo credenti, no?) ipotizzando che l’aumento di C14 sia indotto da cattura neutronica da parte di N14.
    Serve un terremoto come quello riportato da Matteo e da Dante Alighieri (noto storico fiorentino) che segnò la Resurrezione con una magnitudo 8-9 Richter: Gerusamemme probabilmente fu rasa al suolo, i Romani tacquero la cosa minacciando gli storici e soprattutto fecero finta di distruggerla loro 37 anni dopo in modo da cancellare per sempre l’evento.
    Nei conti gli scappa che il terremoto sia stato lungo almeno 15 minuti, ma essendo evento soprannaturale poteva durare pure 22 giorni, ovviamente. Del resto quello famoso del Cile ha avuto tale durata pure senza Resurrezione.
    Se gli dànno un pezzetto di Sindone potrebbero verificare gli effetti dell’irradiazione neutronica su TUTTI gli elementi presenti nel lino e notare la presenza di composizioni isotopiche non naturali.
    Se non hanno un pezzetto di Sindone facciano l’analisi su uno straccio qualsiasi trovato dopo un terremoto disastroso. Si chiama atto di falsificazione di una teoria. Il fascio di neutroni molto eventuale se la prende con tutti gli elementi mica solo col N14.
    Sono senza parole, non ce la posso fare. Per fortuna mio figlio frequenta la Sapienza. Lì almeno c’è Ruocco che tiene alta la bandiera dell’ortodossia.

    A proposito, Giancarlo è stato a cena da me la sera del 22; prima della braciolata abbiamo riletto, un brano ognuno dei commensali, l’articolo sui truffatori della scienza, sottolineando il tutto con applausi e mozzarelline di bufala pontina. Abbiamo innaffiato il tutto (eravamo 22) con Negroamaro Matervitae.
    Abbiamo concordato nei minimi dettagli la campagna d’autunno contro i credenti: dobbiamo infliggergli pesanti perdite con articoli mirati cercando di espugnare la redazione de Il Democratico, magari facendo comprare il giornale da De Benedetti tramite Sorgenia. Non sarà facile, più facile che la manovra riesca con Scilipoti.

      • Giancarlo ha detto:

        @Metatron
        La ringrazio, io tengo una particolare lista di scienziati che ritengo completamente pazzi. Ho provveduto ad aggiornarla. Questo non vuol dire che lo siano veramente, è solo una mia opinione personale. Magari io sarò già finito anni fa in una lista analoga.
        Mandi il primo lavoro anche a Carpinteri, contrasta un po’ col suo.

      • Camillo ha detto:

        Metatron,

        la letteratura sulla Sacra Sindone è sterminata e sorprendente come l’ultimo lavoro di Carpentieri. La bibliografia di “La Sindone svelata” di Gaetano Ciccone porta 14 pagine fitte di bibliografia.
        Si leggono cose strane; per esempio:
        Leoncio Garza – Valdés, microbiologo, scoprì sulla Sindone alcuni microrganismi viventi, nella fattispecie batteri e funghi. Nel corso dei secoli, questi organismi hanno prodotto un rivestimento biologico sopra le fibre del lenzuolo e continuano a farlo ancora oggi…
        Questa importante constatazione rese subito chiaro il fatto che gli studi condotti in base al carbonio radioattivo C14 non potevano essere corretti.

        Capito? “rese subito chiaro”. Il lavoro dei tecnici esperti di datazione con 14C e che sanno come trattare i campioni con abilità sopraffina (fa parte della tecnica di analisi rendere significativi i campioni), vengono subito messi da parte dagli estimatori del Dr Leoncio Garza-Valdés.
        Molti cristiani partono con l’idea che la Sindone è un tessuto del 1° secolo d.C.; dopodiché si ingegnano a dimostrarlo con un’azione accurata di cherry-picking.
        Più o meno il lavoro che ha fatto Preparata con la ff, i tre miracoli e con la memoria dell’acqua.
        Carpinteri è stato abile a coinvolgere la passione religiosa degli Italiani che lo leggono; sa nulla di nucleare, ma sa come si porta il cappello, come dicono in Toscana. In Italia scrivere che la Sindone ha duemila anni porta a sicura popolarità. Vedrà quante volte sarà citato. C’è da meravigliarsi?
        Cordiali saluti

    • Camillo ha detto:

      Giancarlo,

      E’ gente che non ha un’immagine quantitativa della realtà; ragiona a sentimento.
      A parte l’idea bislacca che i terremoti producono neutroni, la reazione che Carpentieri propone presenta una bassissima sezione d’urto. Costringere un nucleo di 14N ad assorbire un neutrone è una faticaccia.

      Credo che i ff considerino gli assorbimenti di neutroni un fenomeno che coinvolge tutti i nuclidi indifferentemente. Ci contano molto, dato che sono neutri e dovrebbero entrare dappertutto.
      Sulla Sindone se ne sentono di tutti i colori. C’è un vero e proprio gruppo di appassionati che si definiscono sindonologi. Scrivono libri, fanno congressi, letture, incontri conviviali. Praticano con entusiasmo il cherry picking: quando qualcuno dice che la sindone è vecchia duemila anni ci credono e sono tutti contenti; quando qualcuno dice che è vecchia solo 800 anni non ci credono e protestano contro chi ha fatto le misure.

      • Giancarlo ha detto:

        @Camillo
        In effetti quella da te riportata è la reazione che avviene in atmosfera per interazione con neutroni creati da raggi cosmici e che è responsabile del 6-C-14 che poi si accumula nei tessuti organici.
        In realtà Carpinteri ne scrive addirittura una a proprio uso e consumo per la quale non viene prodotto un protone assieme al carbonio ma addirittura idrogeno monoatomico (1-H-1). Ma mi sembra la cosa minore. E poi siamo abituati ai FF che fanno teorie varie con protoni che si combinano col Ni (Focardi) o diventano neutroni (Srivastava). Quello che non si capisce mai è chi dia loro i protoni. Si informino dai metallurgici che il loro mestiere lo sanno da più secoli.

        • Camillo ha detto:

          Giancarlo,

          Ma mi sembra la cosa minore. E poi siamo abituati ai FF che fanno teorie varie con protoni che si combinano col Ni (Focardi) o diventano neutroni (Srivastava).

          In questi casi la teoria precede la conferma sperimentale, il caso classico dove una banca dati serve.
          Ebbene, in banca dati non trovi una reazione con neutroni ulm neanche per compassione; meno che mai una reazione Focardi.
          Srivastava vorrebbe usare la cortesia di farci avere letteratura recensita sulle reazioni nucleari promosse dai fulmini e sulle reazioni con neutroni ulm?
          Può fare lo stesso Focardi con le sue reazioni?
          Se non possono, tutte le loro ipotesi sono chiacchiere ad uso dei creduloni ff.

    • Camillo ha detto:

      Giancarlo,

      Se gli dànno un pezzetto di Sindone potrebbero verificare gli effetti dell’irradiazione neutronica su TUTTI gli elementi presenti nel lino e notare la presenza di composizioni isotopiche non naturali.

      Tutti quei neutroni che consentono di retrodatare la Sindone avrebbero dovuto uccidere tutti i sopravvissuti al sacro terremoto, compresi il Risorto, gli Apostoli, la Madonna e San Giuseppe. I neutroni hanno infatti un QF = 20, sono molto adatti per ammazzare.
      Anni fa si parlò di una bomba a neutroni che ammazzava i cristiani lasciando quasi intatti gli edifici. Non se ne fece niente per un pelo, perché era un’arma molto seducente e “pulita”, technically sweet.
      Ho visto che il nostro uomo è stato spedito a Kazan dove ha presentato:
      Piezonuclear reactions produced by brittle fracture: From laboratory to planetary scale
      E’ proprio determinato. Chissà come sono orgogliosi di lui all’INRIM.

  42. Gherardo Gentzen ha detto:

    mW scrive:
    GHERARDO potrebbe obiettare che in linea di principio ciò non significherebbe comunque nulla, in virtù della libertà accademica. Però io credo, che la parola “Università” dovrebbe essere almeno una garanzia di metodo corretto nell’eseguire le misure.

    Certo, proprio così (lo dico da mesi, eh?): l’università deve garantire che il metodo e l’etica scientifici siano applicati sempre e comunque. Nel merito della ricerca i ricercatori sono liberi, ma solo nel merito. A Bologna hanno sbagliato il metodo prima ancora che il merito, ed è questo, e solo questo, che alcuni di noi contestano a UniBoh.

  43. Giancarlo ha detto:

    @Hermano
    Ho letto solo oggi il tuo commento a me indirizzato del 26 e mi scuso. Per intenderci quello in cui dici che ultimamente le sparo un po’ grosse.

    Cominciamo dall’effetto tunnel delle memorie USB. Questa è la solita leggenda metropolitana che si propaga senza che nessuno si prenda la briga di controllare. Nelle chiavette USB c’è un effetto tunnel stimolato, non spontaneo, che si chiama tunnel injection ed appartiene al filone dell’emissione elettronica dai metalli. Non occorre che tu tenga la chiavetta nel congelatore, l’immagazzinamento dei bit avviene trasportando elettroni sul secondo gate isolato di un MOSFET e lì restano per anni senza alcuna precauzione delle tue. Se aspetti che se ne vadano per conto loro per effetto tunnel o che entrino per effetto tunnel tradizionale ti fai vecchio o forse non ti basta neppure la vita. Sono comunque pochissimi elettroni per bit, teoricamente uno (e torna il mio discorso sull’applicabilità della MQ solo ai bassi numeri).
    Se prendi una NAND flash, sia la scrittura sia la cancellazione avvengono tramite il meccanismo del Fowler–Nordheim tunneling. In base a tale meccanismo si può provocare la fuoriuscita di un elettrone a freddo da un metallo e il passaggio all’interno del floating gate isolante innalzando la tensione del semiconduttore in maniera che la barriera di potenziale venga superata con probabilità molto prossima al 100% (è quello che vuoi, no? che il tuo bit venga scritto o cancellato con probabilità di errore quasi nulla). La lettura è neutrale (non c’è alcun tunneling) in quanto operata a tensione più bassa. Come puoi vedere l’applicazione dell’effetto tunnel spontaneo della MQ è una leggenda metropolitana. Si sfrutta un effetto della MQ che è a questo punto deterministico (100%) e che con l’effetto tunnel classico condivide solo la soluzione dell’equazione di Schroedinger.
    Se consideri lo spessore sub-nanometrico del floaring gate il quadro è completo. Tra quelli che conosci c’è qualcuno che usa polveri o fili da 0,2 nm?
    Ora vado a letto, ma sui diavoletti ti rispondo pure, non ti preoccupare.

    • Camillo ha detto:

      Giancarlo,

      Come puoi vedere l’applicazione dell’effetto tunnel spontaneo della MQ è una leggenda metropolitana.

      anche se non me ne intendo, mi sembra che tu abbia fornito a Hermano una spiegazione che dovrebbe avere un seguito. Hermano dovrebbe riflettere, prendere il tempo necessario, rispondere.
      Non sono sicuro che ciò accadrà, perché ho avuto molte esperienze negative in tal senso. Le questioni vengono lasciate in mezzo al guado, lasciando che la gente dimentichi.
      Gli esempi di fughe alla romana sono svariati e credo che ognuno di noi possa segnalarne svariati. Per esempio nessuno ha reagito quando ho scritto che non esiste catalisi per le reazioni nucleari e che esse consistono sempre e banalmente nella collisione di due particelle, senza intermediazioni. L’obiezione non ha avuto seguito tant’è vero che alcuni, forse in questo stesso blog scettico, credono che la reazione di Focardi sia catalizzabile. Al massimo buttano lì timidamente che esiste la reazione di Sacharov/Alvarez, poi chiudono il contatto.
      E’ un peccato, perché in questo modo i confronti tra competenze diverse difficilmente hanno un esito. Ma qui purtroppo non siamo all’Università, dove un argomento viene anatomizzato fino alle estreme conseguenze. A Focardi avrebbero chiesto immediatamente di fornire il modello della sua catalisi nucleare. Soprattutto gli avrebbero chiesto di fornire un esempio tratto dalla letteratura, non da Infinite Energy o dai suoi appunti personali.
      Vediamo che cosa risponde Hermano, se risponde.

      • Camillo ha detto:

        Giancarlo,

        come previsto Hermano non risponde. Forse non ha tempo, possiamo aspettare.
        Sul diavoletto di Maxwell la letteratura di storia della fisica è ricca di informazioni. Tutte mettono in evidenza che il secondo principio della termodinamica si applica a fenomeni macroscopici. Non per niente l’enunciato di Clausius precisa:
        Die Entropie der Welt strebt einem Maximum zu.
        Per Clausius e per noi die Welt è l’Universo che, com’è noto, contiene un bel po’ di particelle.
        Il buon diavoletto avrebbe da faticare molto di più se dovesse selezionare cento molecole veloci per volta, invece di una.

  44. Camillo ha detto:

    @mW

    i miei ricordi saranno offuscati dagli anni, ma per quanto breve, la risonanza del caso F&P è nei miei ricordi mille volta più forte del caso Rossi. Non è nemmeno possibile il paragone.

    Per fissare dei termini, la curiosità universale nei confronti di F&P è durata dal 24 marzo 1989 al 1-4 maggio 1989, data del congresso APS di Baltimora. La durata di un fuoco fatuo.
    Rossi è riuscito a presentare il suo lavoro alla presenza di Capiluppi, Zoccoli e docenti di UniBO, con Levi maestro di cerimonia; ha ottenuto un prestigioso contratto da UniBO risolto solo a fine 2011. E’ ancora attivo dopo una ventina di mesi dalla sua uscita pubblica. Inoltre si dice che riesca a vendere qualche licenza. Insomma, mi sembra più abile di F&P.
    Non ho però dubbi che presto si arriverà al collasso. Dietro non c’è assolutamente niente.

  45. Camillo ha detto:

    @Tutti

    Ho dato spazio alla calorimetria, molto importante per chi, attraverso la ff, cerca una risposta ai problemi energetici del pianeta.
    Quindi il nuovo post si chiama Cella INFN ed è stato compilato da Ascoli65, che ringrazio.

  46. Pingback: Apparato Rossi - Focardi? Verita o bufala? SECONDO VOLUME - Pagina 16

  47. Camillo ha detto:

    @Ascoli65

    Ho notato un pingback su EA in Cardone2

    http://www.energeticambiente.it/sistemi-idrogeno-nikel/14748369-apparato-rossi-focardi-verita-o-bufala-secondo-volume-17.html#post119359877

    In esso Hermano Tobia osserva:

    Lascia perdere le banche dati. Ho chiesto più volte a Franchini come mai la fusione muonica (fusione fredda nota fin dagli anni 60, comunemente accettata Muon-catalyzed fusion – Wikipedia, the free encyclopedia ) NON è presente nelle sue banche dati. Silenzio assoluto.

    Su questo blog HT non mi ha mai rivolto una domanda sulla fusione muonica; se scrive su altri blog non può pretendere che legga le sue richieste per poi rinfacciarmi che non gli rispondo.
    Ma tratto volentieri l’argomento, perché mi sembra che recentemente la fusione muonica sia diventata un bene rifugio per i ff (come il diavoletto di Maxwell? vedremo).
    HT, a me non risulta che la fusione muonica sia più di una affascinante ipotesi.
    Sul Lieser “Nuclear and Radiochemistry” (2001) leggo:

    Nel 2001 si scriveva “it is expected”, non so ora.
    Se a HT risulta che qualcuno abbia realizzato una bella fusione muonica, citi almeno una pubblicazione recensita, non Wikipedia, che descrive solo potenzialità.
    Solo una pubblicazione recensita può entrare in una banca dati, non una comunicazione a un congresso, stile Celani. Non confonda i suoi rispettabili desideri con la realtà.
    Mi piace l’espressione “nota fin dagli anni 60”, come se la fusione muonica fosse correntemente praticata dagli anni 60. Tipica anticipazione fusionista. Calma, HT, prenda tempo; se non ha trovato la fusione muonica nella banca dati che ha consultato è brutto segno. Ne consulti un’altra, poi si rassegni. Oppure si faccia aiutare da un chimico. A questo servono le banche dati, a risolvere dubbi.

    Ora i ff vogliono ricavare energia anche dalla fusione muonica? Sono davvero instancabili. Scommettiamo che hanno in mente di chiedere fondi per scaldare il mondo con la fusione muonica?

    In ogni caso, anche se questo ti sembrerà strano, Franchini e i suoi di fronte al montare delle evidenze avverse di eccessi di calore, AMMETTONO che ci sono

    Non mi sono mai occupato di sfiatelle e di eccessi di calore, mi confonde con un omonimo.

  48. Camillo ha detto:

    @Ascoli65

    Sfidato dall’osservazione di HT secondo il quale la banca dati BNL non riporterebbe articoli sulla fusione muonica, ho fatto qualche ricerca e ho trovato vari riferimenti.
    Il più significativo mi sembra questo, perché sperimentale:
    http://dx.doi.org/10.1103/PhysRevA.56.1970
    Il lavoro è stato ricevuto dalla rivista il 20 febbraio 1997, quindi è piuttosto recente.
    L’osservazione di HT è stata comunque utile perché io ero fermo all’informazione fornita dal Lieser. La teoria di Sacharov ha dunque avuto conferme sperimentali.
    Chissà perché HT non si fida delle banche dati; deve avere avuto qualche delusione da studente. Le banche dati sono come le donne, prese per il verso giusto danno soddisfazione.
    Deve però convincersi che in chimica ci si arrampica sulle spalle dei colleghi, si scala una piramide, guai a fare da soli. Senza i cirenei che costruiscono i grafici delle sezioni d’urto non puoi fare un passo, a meno che non disponga di un acceleratore in cantina.
    Come fai a sapere se le reazioni con neutroni ulm avvengono, se non le cerchi nelle banche dati? Ti accontenti dei racconti di Widom/Srivastava?
    La banca dati BNL è aggiornata al 31 agosto, possiamo accontentarci.
    Ciao, buona giornata termotecnica.

    • Ascoli65 ha detto:

      Scusa Camillo,
      non avevo visto questi commenti che mi chiamano in causa. Con HT sono impegnato, con toni a volte un po’ spigolosi, ma che spero si smussino, in un approfondimento su temi meno ardui, per quanto riguarda le mie possibilità, della fusione muonica.

      Ti avevo citato nel mio intervento a cui aveva replicato HT in quanto l’argomento della bassa sezione d’urto delle reazioni nucleari, per come l’hai spiegato sul tuo blog, è convincente e taglia la testa al toro, per quanto riguarda la possibilità di realizzare la FF. Ma gli avvenimanti che l’hanno portata alla ribalta negli ultimi 2 anni non sono così raffinati. Si tratta dell’eccesso di calore dell’ecat nella demo di Bologna condotta dai professori bolognesi e dal tubo di Celani.

      Si tratta di esperimenti che colpiscono la gente semplice (e anche una parte di quella più attrezzata), che ci crede perchè si crede ancora, per fortuna, nell’autorevolezza di chi insegna nelle università o coordina ricerche in prestigiosi istituti pubblici. In realtà per smontare quelle rivendicazioni basta un po’ di termotecnica e il necessario buonsenso che deve accompagnare ogni valutazione.

      Io seguo questo ultimo approccio che mi sembra il più efficace a fare comprendere i termini della questione alla platea più vasta possibile. Per la fusione muonica non saprei cosa dirti, mi affido alla tua esperienza, siamo nel tuo campo. Però ho l’impresione che l’appello a fenomeni arcani, come per l’appunto la fusione muonica, faccia il gioco dei FF sempre interessati a trovare un pretesto in più per procastinare le loro ricerche inconcludenti e inconcludibili.

      Un saluto.

      • Camillo ha detto:

        @Ascoli65

        Hermano Tobia:

        Lascia perdere le banche dati. Ho chiesto più volte a Franchini come mai la fusione muonica (fusione fredda nota fin dagli anni 60, comunemente accettata Muon-catalyzed fusion – Wikipedia, the free encyclopedia ) NON è presente nelle sue banche dati. Silenzio assoluto.

        A me interessava solo rispondere a HT su un punto che mi sembra molto importante, perché potrebbe creare dubbi sull’indipendenza e completezza delle banche dati nucleari.
        Speriamo che HT ci fornisca un piccolo elenco di LENR su cui impostare una ricerca. Mi sembra un appassionato di LENR e prima o poi lo farà. Starà selezionando quelle che lo interessano di più. Se risponde su EA, mi faresti una cortesia se mi rimandassi alla pagina. Andrebbe bene anche un copia/incolla, con il permesso di HT.
        Per adesso posso solo dire che mi sembra che le banche dati ignorino perfino l’acronimo LENR. Se però qualcuno fornisce qualche esempio preciso di LENR posso confermare o smentire con sicurezza.
        Del resto è un lavoro che possono fare tutti gli appassionati di LENR; le banche dati sono aperte e gratuite.
        Il tuo lavoro è più che meritorio, perché da tempo mi sono reso conto che la maggior parte delle persone che partecipano ai blog è esclusivamente interessata alla produzione di calore.
        Se serve, puoi avviare un altro post. Potresti concordarlo con Mario Massa.
        Buon fine settimana.

  49. Camillo ha detto:

    @Hermano Tobia

    Nell’ipotesi che mi legga.

    Ergo, almeno all’epoca, Franchini non conosceva nessun riferimento alla fusione muonica nelle sue banche dati. Adesso avrà cercato meglio.

    Ergo è andata davvero così. Le banca dati si dividono in molte sezioni e a quell’epoca non avevo cercato in quella giusta. Mi ero fidato del Lieser, che nel 2001 poteva benissimo non avere preso nota di quell’articolo. La ringrazio per avermi (averci) consentito di imparare che esiste almeno un articolo su un esperimento di fusione muonica. Lei conosceva quell’articolo? Ne conosce altri? Come fa a rintracciarli senza disporre di una banca dati? Cerca con Google?

    Lei mi ha sfidato apertamente tramite Ascoli65 e io ho accettato la sfida.
    Per me la sua sfida è che le banche dati sono al servizio degli Ebrei dell’unione sovietica e registrano solo quello che gli fa comodo. Questo complottismo per me è puerile. Mi sembra un comportamento da Ragazzona che, oltre ai petrolieri infami, teme anche la propria ombra.
    Se invece la sfida è diversa, farebbe una cortesia a tutti se spiegasse perché ha scritto “lascia perdere le banche dati”. Con che cosa le sostituisce? Con la creatività anarcoide caldeggiata dalla Ragazzona, che è più mistica che donna di scienza? Come fa ad accettare il modo di fare scienza di Celani, che in 23 anni non ha mai proposto un grafico di sezione d’urto della DD in reticolo di palladio in condizioni Low Energy? Finora ha fatto delle termotecnica, nucleare zero, anche se è impiegato dell’INFN. Anche sulla termotecnica, siamo sicuri che nel suo nutritissimo staff siano presenti un fisico tecnico e un termochimico di mestiere, meglio più di due, o fa tutto da solo quello che gli suggerisce la sua testa, come Vulcano sotto l’Etna? Come si chiamano i veri esperti di termologia e termochimica che lavorano con Celani?

    Lasciar perdere le banche dati significa togliere valore alla chimica moderna, riportarla allo stato di alchimia, cosa che per altro piacerebbe molto alla Ragazzona.
    HT, lanci ora un’altra sfida: ci segnali cinque reazioni LENR che Le stanno a cuore e io le analizzerò con scrupolo insieme a Lei.
    Possiamo anche cercare in parallelo; Lei può usare le banche dati meno note ma ugualmente potenti, come quella nazionale cinese o quella giapponese.
    Non dubiti, se qualcuno ha realizzato una LENR in qualche laboratorio sulla Terra rintracciamo l’articolo.

  50. Camillo ha detto:

    @Hermano Tobia

    Immagino che Lei sia esperto nell’uso della rete.
    Le chiedo (ma chiedo a tutti): la rete è in grado di restituire l’indirizzo
    http://dx.doi.org/10.1103/PhysRevA.56.1970
    che io ho trovato in una banca dati nucleari convenzionale?
    Ossia: i motori di ricerca (Google, Google scholar, Yahoo…) possono essere vicari di una banca dati ?
    Mi piacerebbe saperlo. Forse un giorno sarà così; forse è già così. Sarebbe straordinario.
    Lei si sente in grado di citare un altro lavoro di fusione muonica usando mezzi Suoi, eventualmente diversi dall’interrogazione diretta e personale di una banca dati?
    E se le serve un grafico di sezioni d’urto, come le cerca in rete? Se le trova, sono comunque estratte da una banca dati, anche se le raggiunge con Google.

    Per Sua informazione definitiva: un nucleare che non sia improvvisato e di spirito garibaldino non può prescindere dalle banche dati.
    Provi a sentire un chimico nucleare qualsiasi di qualsiasi Università.

    Saluti

  51. Camillo ha detto:

    @Daniele

    Fa impressione leggere su 22 passi:

    una grande opera iniziata dal grande Martin Fleischmann e da Giuliano Preparata.

    De mortuis nihil nisi bonum.
    Va beh, ma non bisogna provocare.
    Daniele sembra ignorare che dopo un mese dal suo infelice outing, Fleischmann era già in disgrazia presso l’APS. Ha perfino perso il posto presso la Università di Salt Lake City, dove era un elettrochimico rispettato. Circa il brevetto subito richiesto e ottenuto, il rappresentante dell’Università di S.L.C. dichiarò:
    “In un decennio di lavoro non ci sono stati progressi nella duplicazione dell’annuncio originario. Per tale ragione abbiamo deciso che non sia più appropriato investire denaro pubblico sul tema.”
    L’università offrì la licenza a F&P, che saggiamente declinarono l’offerta.
    Una carriera accademica non poteva finire in un modo più triste e disonorevole.
    Anche se parliamo di un morto, non mi sembra il caso di scrivere “grande opera iniziata dal grande Martin Fleischmann”.
    Si tratta di una iperbole poetica? Allora, fiato alle trombe, Turchetti. Guarda che sono molti a leggerti e molti avranno riso sotto i baffi.
    La retorica estrema del “o tutti santi o tutti dannati” che pratichi sempre più spesso mi sembra ridicola e controproducente.

  52. Camillo ha detto:

    @Hermano Tobia

    La banca dati BNL presenta quest’opera sulla fusione muonica:
    Z.Phys. C56, S44 (1992)
    Reactions of muonic hydrogen isotopes
    doi: 10.1007/BF02426774
    Non ho trovato indicazioni sulla possibilità di ricavare energia da isotopi di idrogeno muonici. Si tratta di reazioni rare, prodotte in acceleratore.
    Lei ha informazioni diverse?

  53. Camillo ha detto:

    @Giancarlo

    Scrive Carpinteri:

    Thus, an earthquake of the 8th to 9th degree in the Richter scale could provide a thermal neutron flux ranging from 10^8 to 10^10 cm^-2 s^-1, if proportionality between released energy and neutron flux holds.

    A parte il fatto che il flusso si esprime come n (numero di neutroni) cm^-2 s^-1, il valore di flusso fornito è del tutto irrealistico anche nel caso esistessero le reazioni piezonucleari.
    Il vecchio reattore di potenza di Latina era critico con un flusso neutronico di 10^6 n cm^-2 s^-1.
    Stesso flusso neutronico producono gli acceleratori commerciali che utilizzano la DD e la DT.
    Lo immagini un terremoto che libera flussi di neutroni 100 volte, 10000 volte un reattore nucleare? Specifica addirittura che si tratta di neutroni termici, quindi una frazione di quelli emessi. Che vita resterebbe dopo un terremoto? Ogni forma di vita sarebbe bruciata in un burst di neutroni prodotti una decina di kilometri sottoterra.
    Carp ha ormai perso il controllo di sé, è un pericoloso megalomane, non ha controllo sui numeri, inventa, gioca senza ritegno a fare l’esperto nucleare.
    Possibile che a Torino nessuno sappia più nulla di nucleare e non lo imbriglino? Un tempo la FIAT di Torino aveva eccellenti esperti nucleari in tutte le discipline; li ho conosciuti al CAMEN e a Saluggia. Tutto finito in nulla dopo i referendum? Anche le conoscenze di base sono scomparse. A Pisa è cessato da alcuni anni l’insegnamento di Chimica Nucleare e Radiochimica. Ecco perché si fanno largo i Carp a riempire il vuoto.
    E’ scoraggiante.

    L’articolo piezo di Carpinteri si trova qui:
    https://docs.google.com/viewer?a=v&q=cache:5UTKrRAhYX0J:www.academicjournals.org/sre/PDF/pdf2012/30JulSpeIss/Carpinteri%2520et%2520al.pdf+&hl=it&gl=it&pid=bl&srcid=ADGEESj0POp3fJBIjtqOnbkNqCTGwvtQL-zMCxmi53Fl97_fq4K9fR_ztW7HpWHIRfaaA_uvOao4Z3yaAoMqbZCmkEb9w4Ij2898WH1-996Jdsb6yIgTKAjzIgVkdOP4uq2psLn_uPDK&sig=AHIEtbRngFFD9YtUWuIVXIodNuUk5tppVg

  54. Ascoli65 ha detto:

    Camillo, per aver sbagliato di ben un ordine di grandezza il valore del calore specifico dell’acciaio, sono stato censurato in base ad un terribile ukase che la troika di tetragoni intransigenti, di cui sei a capo, ha emanato su un sito di irragionevoli nemici del progresso:

    http://www.energeticambiente.it/sistemi-idrogeno-nikel/14748369-apparato-rossi-focardi-verita-o-bufala-secondo-volume-20.html#post119361361
    Ripeto, FUFFA il lavoro fatto da Ascoli65 e prendo ad esempio quanto affermano, Franchini-Guglielmi-de Marchis (se vuoi ti riporto i link), loro quando leggono un report o una pubblicazione tecnica o scientifica al primo errore che trovano, sia esso di concetto, di metodo, di calcolo, non proseguono oltre e cestinano il paper.
    Certo buttano il bambino e l’acqua sporca, sono d’accordo, ma questa regola o vale per tutti o non vale per nessuno, o bianco o nero, idem per quanto riguarda quello che ho appena scritto ad Endy.

    Posso umilmente chiedervi la concessione di una piccola deroga per poter continuare ad esporre il mio punto di vista, oppure è bene che mi ritiri solitario in qualche eremo a meditare sul mio terribile errore?

    • Camillo ha detto:

      Ascoli65,

      Non credevo di essere così importante agli occhi di Armando de Para da essere considerato una pietra di paragone nell’approccio a un testo scientifico. Devo essere lusingato?

      sono stato censurato in base ad un terribile ukase che la troika di tetragoni intransigenti ha emanato…

      C’è una differenza di comportamento da rilevare: tu riconosci di avere commesso un errore non concettuale e ne tieni conto nel seguito delle tue considerazioni; le persone di cui scarto gli articoli dopo avere rilevato qualche errore concettuale si sono sempre orgogliosamente mantenute nell’errore, viziando la loro produzione scientifica successiva. Un esempio vistoso? Ho segnalato direttamente a Carpinteri e sul blog che le sue reazioni nucleari sono scorrette da diversi punti di vista. Giancarlo ha fatto segnalazioni analoghe, senza risultato. A Torino Will Collis pose a Carpinteri (“Carpentieri”, per l’occasione) una domanda critica alla quale egli rispose in modo incongruo.
      Il risultato di queste segnalazioni/richiami si trova nel suo ultimo articolo pubblicato il 30 luglio 2012 (l’articolo sulla Sindone) dove compaiono inalterate le stesse reazioni nucleari.
      Carpinteri non sembra tener conto di quello che avviene intorno a lui, è una sorta di monade. La sua forza straordinaria sta lì; non gliene frega un casso di quello che si dice e scrive di lui; vedrai che mantiene le sue cariche e la sua autorità.

      Stessa situazione con Celani, che cita Iwamura in tutte le sue sempre più numerose esternazioni, anche se è stato messo al corrente che cita un falso scientifico.

      Posso umilmente chiedervi la concessione di una piccola deroga

      Il tuo non è stato un errore concettuale;
      la troika di tetragoni si occupa solo di errori concettuali.
      Fallo presente ad Adp su EA, perché penso che non legga “Forza debole”.

      Con tutta l’ammirazione per la vostra analisi, tua e di Mario, resto del parere che il nucleare va trattato con categorie nucleari, anche se il popolo si preoccupa su come scaldarsi il prossimo inverno. Occupandovi di “excess heat”, vi mettete sul piano di Celani, che da sempre sta lontano dal nucleare come il diavolo dall’acqua santa.
      A proposito di Rossi, mi viene in mente che l’uomo che sta seduto sulla sponda del fiume da poco meno di due anni sta molto peggio del nemico che mi pare stenti ad arrivare. Daniele si sarà attrezzato per un’attesa così lunga? Sua moglie a casa cosa dice? Fra poco serve la giacca a vento.
      Buon lavoro, si vede che lavori nel tuo campo di competenza, complimenti.

      • Livio Varalta ha detto:

        Gattone da 1MW
        http://22passi.blogspot.it/2012/09/e-cat-da-1-mw-certificato-da-sgs.html

        dopo le firme si legge:
        *Il presente attestato si riferisce unicamente al prototipo sopra individuato limitatamente alla richiesta di verifica volontaria dei requisiti essenziali di sicurezza e salute sul lavoro di cui all’allegato I della Direttiva 2006/427CE. L’attestato non costituisce certificazione di prodotto e non potrà in alcun modo essere utilizzato per fino commerciali e/o pubblicitari da parte dell’azienda in favore del quale l’attestato è stato rilasciato. omissis…

        Comunque è certificato, è un Gattone tranquillo, non fa male ad una mosca…

    • Gherardo Gentzen ha detto:

      Non conosco il contesto e non so chi abbia detto che io butti via gli articoli al primo errore che trovo, ma è falso. Lo faccio solo se l’autore, con quell’errore, dimostra di non sapere ciò di cui sta parlando, oppure quando alleno a scrivere bene uno studente di dottorato del primo anno. In ogni altro caso cerco invece di riparare l’errore io stesso, oppure proseguo nella lettura cercando di salvare quello che non dipende dall’errore. Anche contando quelli che hanno passato la peer review, gli articoli senza errori sono rarissimi. Però si tratta quasi sempre di errori banali e facilmente riparabili, quindi buttarli via bloccherebbe completamente il progresso scientifico.

      • Camillo ha detto:

        Gherardo,

        Armando dice che è in grado di riportare i link; certamente uno riguarda me e un articolo di Hagelstein che commette un errore grossolano di termodinamica. In quel caso “più non ci lessi avante” perché si trattava di un articolo sulla trasformazione dell’energia termica in energia elettrica: termodinamica. Se H. sbarella fin dall’inizio, c’è poco da sperare nel seguito.
        E’ curioso che Armando de Para si attacchi a un errore non concettuale di Ascoli. O forse non è strano. Qualcosa deve pur scrivere se non è d’accordo con lui. Armando difende Celani a prescindere, quasi per motivi filosofici, stile Daniele. A me sembra che tenti di intimidire Ascoli65.
        Se Armando ci tiene, fornirà i link che gli sembrano critici e ne discuteremo.

  55. Camillo ha detto:

    @Ascoli65

    Hermano Tobia, quello della frase storica:
    Lascia perdere le banche dati
    sembra non essere più interessato all’argomento. Nemmeno alla fusione muonica.
    Ha anche lasciato in sospeso un confronto con Giancarlo. Sta riflettendo? Hai sue notizie?

    • Livio Varalta ha detto:

      @Camillo,
      Tobia e tutti del gruppo si stanno “riallineando su nuove posizioni strategiche”…

      • Camillo ha detto:

        Livio,

        Sì, la strategia di come accomodarsi meglio sulla riva del fiume per altri tre mesi. Non gli converrebbe usare una telecamera puntata sulla corrente del fiume? Al passaggio del cadavere manda un segnale a Daniele che stappa la bottiglia.

  56. Camillo ha detto:

    @neutrino

    Scrivi:

    Il limite del lavoro di celani (supportato senza particolari pregiudizi fino al 2009)? Non aver mai risposto con dei risultati sperimentali a precise domande dei suoi referee.
    La dimostrazione delle sue tesi era sempre in un esperimento altro (da fare o fatto da altri).

    L’ho notato anch’io. Con la scusa che “work is in progress” ti rimanda sempre a quello che non ha fatto.
    Aggiungo che di Celani mi meraviglia la totale assenza di interesse per il nucleare; per quello che ricordo, si è sempre occupato solo di calorimetria. In 23 anni di attività non ha mai tentato di misurare una sezione d’urto delle reazioni nucleari che propone. Ama presentarsi come “fisico sperimentale”, come se il fisico sperimentale fosse solo uomo di laboratorio. Può anche essere che si tratti di un suo limite culturale.

  57. Gaspar ha detto:

    prova

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