Sonochimica

Colin Hughes – Sonochemistry

Il grafico sopra riportato illustra con efficacia i campi di esistenza di diverse forme di energia di interesse chimico, con riferimento ai parametri tempo/energia/pressione.

Come si vede, gli ultrasuoni a 20 kHz mettono a disposizione energie che possono arrivare a un massimo di 10 eV, energie tipiche dell’ambito chimico. Infatti in chimica si fa ampio uso di ultrasuoni per abbassare le energie di attivazione di certe reazioni e favorire il raggiungimento dell’equilibrio termodinamico. La letteratura disponibile è vasta e va sotto la definizione generica di “Sonochimica”.

Si noti come i valori di energia ultrasonora messi in gioco siano di molti ordini di grandezza più modesti di quelli calcolati dai piezo italiani, la maggior parte dei quali è presente nell’articolo-manifesto del sononucleare italiano, che rilancia esplicitamente e orgogliosamente l’esperienza negativa di R. Taleyarkhan

Neutrons from Piezonuclear Reactions del 2009

Passare dalla modesta ma utile sonochimica all’ambiziosa ma improbabile sonochimica nucleare è un progetto privo di fondamenta teoriche e fuori da ogni portata pratica, a causa del divario esistente tra le grandezze energetiche in gioco.

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340 risposte a Sonochimica

  1. Giancarlo ha detto:

    Povero Cardone, su wikipedia gli hanno fatto sparire la pagina e pure tutte queste
    Wikipedia brief accounts
    Solidarity Principle (Finzi principle)
    Deformed Spacetime
    Metric Interactions
    Lower Limits of LLI (Local Lorentz Invariance)
    che pure appaiono ancora collegate sul suo CV
    http://webusers.fis.uniroma3.it/~cardone/frame.htm

  2. Livio Varalta ha detto:

    Uno dei “noti bolognesi” mi ha risposto! (uno di quelli attivi)
    Da quanto scrive desumo che non firmerà l’appello.
    Dice che la notizia più importante è la distribuzione del comment dei
    colleghi dell’INRIM. Più che l’appello, sarà questo comment, veramente
    devastante, che può mettere la parola fine a questa vicenda.

    Però, c’è sempre tempo per redimersi!
    Daniele, un’altro disertore, il gruppo si assottiglia sempre di più!

    • Luca ha detto:

      Ma a a bivaccare sulla riva del fiume chi resterà?. Gino Paoli e i suoi 4 amici al bar?
      Per la exit strategy dell’ Ing. Dott. Inventor A.R sta materializzandosi una possibilità che non avevo preso in considerazione: Offeso e arrabbiato annuncia di voler levare le tende dal capannone bolognese dei miracoli e di stabilire le sue fabbriche solo in USA e in Svezia http://energycatalyzer3.com/news/rossi-decides-to-move-ecat-production-after-radiaiton-allegations.
      Agli Iitaliani ingrati, ignoranti, malfidenti e cattivoni, niente scaldabagno nickel powered!

      • Antonella ha detto:

        la notizia è vecchissima, e la foto non c’entra, è ancora più vecchia.
        Per il cambio di destinazione della fabbrica europea, Rossi non si è mostrato arrabbiato, bensì amareggiato, dicendo che la decisione era stata presa dal Trust. Certo la risposta del Governo a Scilipoti non era stata incoraggiante.

        • Giancarlo ha detto:

          E sì, certo, uno ha cominciato a mettere in piedi una fabbrica da 1 milione di pezzi l’anno completamente automatizzata (immagino abbia almeno già costruito lo stabilimento in muratura) poi è contrariato e sposta tutto in US e Svezia trasportando con la nave i piloni di cemento e tutte le catene di montaggio. Antonella, ma pure fuori dal blog vi bevete tutto quello che vi raccontano (come gli elettori berlusconiani) o è solo un atteggiamento virtuale il vostro? Non è ora di svegliarsi un po’?

        • Antonella ha detto:

          ma no, Giancarlo, ma ti sei perso qualche puntata?
          Rossi aveva detto (a me, nell’intervista) che avrebbe voluto costruire la fabbrica Europea in Italia, e mi aveva lasciata col dubbio che sarebbe stata a Bologna. Era solo un’idea (sua, penso io, magari osteggiata dal Trust). Dopo poche settimane aveva riconfermato in un’intervista a Frank Acland. Ma due giorni dopo, a seguito della risposta del Governo, Rossi annunciò che insieme al Trust aveva deciso di lasciar perdere, di non provarci nemmeno.

          La fabbrica per la quale dice di aver iniziato a costruire la catena robotizzata è in USA, e non ha mai smesso di confermarlo. Quella Europea forse si farà in Svezia.

          >vi bevete tutto

          non.. darmi del voi, per favore, tengo molto alla mia individualità e non amo essere inclusa in nessun gruppo specifico.

        • Giancarlo ha detto:

          @Antonella
          Lasciamo perdere quello che dice Rossi che ha un tempo di coerenza inferiore al femtosecondo. Ti dò del tu: tu hai idea di quanto tempo ci voglia per costruire una fabbrica automatizzata da 1 milione di pezzi l’anno? E a mettere in piedi l’indotto? O si costruisce pure i rubinetti da solo? E’ un pezzo ogni 12 secondi con due turni giornalieri da 8 ore che deve collaudare, imballare e spedire. Partendo da zero, non credo paghi già qualche migliaio di operai. La reazione nucleare anomala mi pare la cosa più semplice da realizzare.

        • Antonella ha detto:

          A parte che stai cambiando discorso :P, sì, ce l’ho un’idea del tempo che ci vuole, e di quanto sia complicato e costoso. Per questo mi viene da ridere quando la gente si lamenta di dover aspettare un altro anno per vedere la produzione.

          Per quanto riguarda il milione di pezzi, è esattamente quanto produce la Vaillant, quindi la cifra non mi fa molta impressione. Sono d’accordo che il primo anno sarà difficile che si vendano tutti.

          E sono ovviamente conscia che tutto si basa sul “Rossi says”.

        • Camillo Franchini ha detto:

          Topolone, Scilipoti, Mister Magoo: siete ben rappresentati, non potete lamentarvi. Ho ragione io a dare un nome umano ai miei animali.

  3. mW ha detto:

    “La fabbrica per la quale dice di aver iniziato a costruire la catena robotizzata è in USA”
    In USA Rossi ha dichiarato ad NRC che nel suo dispositivo non avviene alcuna reazione nucleare.

    • Camillo Franchini ha detto:

      Mi impressiona molto che esista molto un caso Rossi: non era già stato archiviato come una bufala grottesca? Per favore, occupiamoci di cose serie, occupiamoci dei soldi che potrebbero arrivare a C&C, non è mica finita. Rossi non merita più attenzione di Focardi.

  4. oca sapiens ha detto:

    @Antonella
    interessante, in quale fabbrica robotizzata la Vaillant produce ogni anno un milione di scaldabagni (presumo, o intendeva reattori a fusione fredda)?

    • Antonella ha detto:

      ahahah touchée, probabilmente ciò avviene in più di una fabbrica. Però un milione di pezzi all’anno è ciò che dichiarano nel loro sito.

      • oca sapiens ha detto:

        @Antonella
        Dicono anche di averci dal 1874 al 1955.

        • Antonella ha detto:

          sì, a fare il primo milione ci hanno messo tre quarti di secolo, ma nei successivi 35 anni ne hanno fatti altri 24M (che fa..’spetti…M 0,68571429 all’anno) che per quei decenni erano davvero molti.
          Mi scuso, ora non sono in grado di ritrovare i dati che mi hanno fatto calcolare quel milione (abbondante) attuale, ma mi sembra comunque plausibile che dall’89 a oggi il numero sia aumentato, anche perché sono state installate molte piccole caldaie autonome in sostituzione di quelle condominiali a gasolio e, qui in montagna, in sostituzione di quelle a legna (io scaldavo tutto a legna, ma da due anni ho messo una Vaillant per fare acqua calda, così almeno in estate non devo trafficare).

  5. laptopdicartone ha detto:

    Segnalo su repubblica di oggi una pagina intera (la 19) dedicata a piezopoli. Articolo di Elena dusi al di sotto di quello sul fatto e breve intervista in riquadro a Zoccoli, con annessa frecciata a rossi ( non nominato esplicitamente )

  6. Camillo Franchini ha detto:

    Livio,
    Libero cittadino? No, sei succube degli 820 cittadini che hanno firmato l’appello insieme a te.
    Stiamo a vedere come si comportano quelli dell’Ufficio Stampa Istituzionale.

  7. Giancarlo ha detto:

    @curiosi
    OT
    Segnalo l’uscita su Nature di un lavoro di cui si erano avute anticipazioni qualche mese fa e che sembrerebbe mettere in discussione l’interpretazione di Copenaghen della MQ. E’ un teorema, quindi merita la massima attenzione. Io, da buon ingegnere, tirerei un sospiro di sollievo se venisse confermato

    Fai clic per accedere a nphys2309.pdf

    versione più ampia

    Fai clic per accedere a 1111.3328v2.pdf

    Fine OT
    Buona giornata a tutti, mi ritiro a fare il perdigiorno (Copyright mW)

  8. Giancarlo ha detto:

    @Camillo
    Da Daniele Hermano Tobia, in preda a una crisi di astinenza per mancato contrasto giornaliero del fanghificio ora tramutato in circo (ma non era quello della FF ad essere denominato circo?), ci rivolge pesanti critiche.
    La prima riguarda il fatto che non spieghiamo (perché dovremmo farlo? ei qui dicit onus probandi) da dove vengono i neutroni misurati da Carpinteri con tre strumenti diversi e da altri.
    Quanto a Carpinteri, dopo le accuse rivolte sotto forma di commenti, direi che spetterebbe al Prof. stesso convincerci che i neutroni ci sono, anche perché, vista la valanga che si è messa in moto, mi aspetterei che qualcuno dei numerosi fisici che hanno firmato la petizione, magari per darle maggior forza, si metta di buzzo buono e scopra qualche ulteriore incongruenza nelle (poche) misure effettuate. Basterà aspettare ancora qualche giorno, credo.
    Focardi commenterò ancora solo dopo che il Prof. ci dirà davanti a un notaio se i neutroni ci sono o no.
    A Cirillo, che vede i neutroni e le deviazioni standard le riporta giuste, ho chiesto di togliere la corrente e nisurare i gamma; Srivastava è d’accordo e tenterà di convincerlo a tirare giù l’interruttore. Se ci sono i gamma siamo ad una svolta. Sono preoccupato per i ragazzi dell’ITIS Pirelli esposti al flusso di neutroni. Hermano lo sarà ugualmente?
    Ultimo punto è quello del DOD che stanzia i soldi. Mi spiace ma ancora una volta Hermano non ha senso critico nel leggere le cose e riporta una notizia di fonte interessata la Impulse, destinataria del grant per un programma del DOD denominato ACPT del 2007. Tale programma semplicemente non esiste o almeno non è rintracciabile sul sito DoD. Esiste invece un’azione di lobby del Senatore Thad Cochran per far attribuire $8,420,000 alla AFTEC/lmpulse Devices, Inc.
    Grass Valley, CA per una ricerca nebulosa (mi pare una commedia già vista dalle nostre parti)
    http://www.washingtonwatch.com/bills/show/ED_38485.html

    Fai clic per accedere a FY11DOD.pdf

    che gli stessi della Impulse, molto furbi, etichettano come fusione calda a confinamento acustico.
    the researchers at Impulse believe that they could be able to create small scale hot fusion. This would allow for smaller cheaper hot fusion reactors. This would be cheaper and easier to implement than the large scale tokamak reactor that the International Thermonuclear Experimental Reactor (ITER) is working on in France
    Solita fuffa insomma. Hermano non ti sei accorto che su google l’argomento è riportato sempre con le stesse parole? Non ti sa di velina?
    Dato che ci sono vorrei azzerare anche la convinzione di Hermano sugli heavy electrons:
    quelli di Srivastava sono pesanti perché molto veloci, si capisce dal lavoro e me lo ha confermato lui a voce; quelli fotografati nel silicato di uranio sono pesanti perché molto lenti in vicinanza dei nuclei di uranio (leggere il commento alla foto): sono pesanti solo quando si avvicinano al nucleo e vengono rallentati. Misteri della fisica e dei fisici che chiamano con lo stesso nome cose diversissime. Quindi nessuno ha fotografato gli elettroni pesanti di Srivastava.

  9. Camillo Franchini ha detto:

    @Giancarlo

    Se Hermano Tobia vuole confrontarsi con gente diversa dal suo gruppo, può scrivere un commento qui; è del tutto libero di farlo. Personalmente non intendo copiare di là e commentare di qua.
    Una cosa buffa è quella dell’anisotropia dell’emissione neutronica. Perché c’è? perché sì. Si affidano al principio di autorità.
    Circa gli aspetti sperimentali, mi mantengo nella mia posizione di non essere disponibile a fotografare gli asini che volano. Quei neutroni non possono esserci, perché non c’è alcuna reazione nucleare che li produca. Non l’hanno mai scritta.
    Stessa cosa per Abundo.
    O ci buttano giù uno straccio di teoria compatibile con quanto si sa sulle reazioni nucleari o non vale la pena di scomodarsi.
    Mi fare che sia la posizione di quelli che compilano le banche dati. Credi che siano mai andati a vedere le piezocavolate di Carpinteri/Cardone?
    Hermano Tobia ha commentato il significato di 857 appelli contro Carpinteri?
    Hermano Tobia ha commentato il Comment dei nove ricercatori dell’INRIM? Molto banalmente non credono a quello che scrive Carpinteri, anche se dice di farlo nel laboratorio della porta accanto. Avessero visto i neutroni avrebbero assunto un atteggiamento diverso.
    Sono persone corrotte da Livio e da me?

    • Giancarlo ha detto:

      Hermano non si fa la barba col rasoio di Occam la mattina. Con quelle percentuali di alluminio prima/dopo dichiarate e senza nessuno schermo visibile nei filmati qualcuno nel pubblico dovevano stenderlo. Non è successo. I neutroni non ci sono. Deve essere opinione diffusa visto che non vengono presi provvedimenti protettivi. Molti altri fuori di lìsono preoccupati per la radioattività intrinseca del granito, farsi un giro su google (torio e uranio). Occam vince ancora la sua partita. Conviene definitivamente cambiare cavallo, anche se questa storia ne azzopperà molti. Non sarà salutare andare in giro a raccontare fregnacce non dimostrabili a spese del contribuente. Un mucchio di piccioni altro che due.

  10. Luke ha detto:

    Mi scuso in anticipo per questo mio post inutile…
    Mentre Passerinik, dalle iper-pagine del suo blog, in un commento di risposta ad un certo morbido zampino, gli augura di campare cent’anni e più (argh, poveraccio, mi sa che ce lo siamo giocato), nello stesso commento riesce a scrivere “Incastrami pure nella tua visione del mondo e continua pure ad evitare di COLLEGARE tutto quel che sta venendo fuori in fisica, chimica, geologia, biologia ecc. in fondo i compartimenti stagni fan sempre comodo.”

    Accidenti, dico io. Passerini ha una visione a 360° delle cose. Io, dal canto mio, non solo non riesco a comprendere bene ciò di cui si parla (ok, che la sezione d’urto indica la probabilità delle interazioni tra particelle ora lo ricordo anche io, grazie Camillo!), ma addirittura poter collegare tutte le scienze naturali…così, come io bevo il caffè la mattina…una mente eccezionale.
    Passerini sembra essere sempre di più la versione new-age di Yoda. Mi domando, quando la vicenda Rossi sarà comprensibile anche per un bambino di 3 anni, se Passerini pronuncerà le seguenti parole: “In esilio devo andare. Fallito io ho”.

    Ho letto l’articolo di Repubblica sul Piezopoli. Bella la vignetta dedicata alla fusione fredda. Con un accendino in bella vista e sotto scritto “Nessuno è mai riuscito ad usarla per produrre energia” xD

    Impressionante la velocità con cui sono state raccolte così tante firme per l’appello sul piezonucleare. Una sorta di big-bang della protesta. Meno male. E’ ora che si ripristini un po’ di serietà in questo paese…

    • Ale ha detto:

      “Passerini sembra essere sempre di più la versione new-age di Yoda”

      Per favore, questo e` un blog serio. Non bestemmi. Yoda non si tocca

  11. giovanni ha detto:

    Raddoppio l’inutilità di Luke per rassicurarlo. Morbido zampino c’est moi, aka giovanni (aggiungiamo anche marri per completezza). Per ora sono vivo.
    Dopo i prolissi commenti di qualche tempo fa, la geremiade contra cargo clut, ho ritirato temporaneamente la mano in altre faccende affaccendato ma continuo a seguire le varie vicende. Con affetto e gratitudine soprattutto questo blog e l’oca che conobbi ben prima della sua incarnazione anserinea e per la quale provo il reverente rispetto che si deve ai veri sapienti.
    Profitto di questa riemersione per condividere velocemente una riflessione, figlia dell’impotenza che mi prende di fronte ai “trogloditi”. La butto lì.
    Ho pensato sarebbe interessante sviluppare, ed avevo anche frettolosamente registrato il nome per il blog settimana scorsa (http://tassonomie.wordpress.com/), una tassonomia dei Passeracei.
    Perché, al di la delle differenti motivazioni che ci spingono a studiarli e ad interagire, per meglio comprenderli forse una classificazione più rigorosa potrebbe aiutarci. Mah…che dite?

    • Giancarlo ha detto:

      @giovanni
      non sarebbe male anche se ho idea che il lavoro è improbo. La maggior parte di loro sfugge ad una qualsivoglia classificazione complessa, che non sia banalmente esprimibile con una sola parola. Debbo altresì dire che in questo gioco c’è qualcosa di tremendamente perverso che ci spinge a considerare ed eventualmente controbattere concetti, no concetti è troppo, diciamo affermazioni che nella vita reale supereremmo con una scrollata di spalle. Ma anche fuori di lì si incontrano rettori e prorettori di Università che google maps non sa dove siano, istituti di ricerca ospitati all’interno di garage, prestigiose accademie che perpetuano gli ordini degli antichi templari, nobili siciliani mecenati della cultura e ossequiosi della chiesa: internet rende tutto troppo facile, andrebbe abolita per legge.

      A proposito di chiesa, qualcuno mi spiega che cos’è un laboratorio cristiano a maggioranza cattolica? Forse c’è un luterano che accende la strumentazione la mattina presto?

      • Camillo ha detto:

        A proposito di chiesa, qualcuno mi spiega che cos’è un laboratorio cristiano a maggioranza cattolica?

        Da Cardone per adesso la Controriforma ha la meglio sulla Riforma. Durerà?

    • oca sapiens ha detto:

      @giovanni m.
      grazie, ma temo che mi stai prendendo per le caudali… cmq ancora niente querela.

  12. Livio Varalta ha detto:

    #878
    Ho contato i “bolognesi”, sono circa una dozzina, compreso gli amici degli amici.
    6533 è il totale dei prof a UniBO. Dividiamo x 4? 1600 almeno sono i prof e ricercatori di materie scientifiche.
    A Bologna vige una ferrea consegna…?

    • Camillo ha detto:

      A Bologna vige una ferrea consegna…?

      A Bologna vige un ferreo ricatto?

      • Livio Varalta ha detto:

        Ricatto? Io, Livio Varalta, se fossi dell’Università di Bologna, anche se per niente coinvolto nelle note vicende, avrei un certo imbarazzo nel firmare l’appello…

        Dai che si sono svegliati!
        #889, #891, #894, #895, #896 (è “bolognese”, ho controllato), #897 Benvenuti!

  13. Livio Varalta ha detto:

    #879, Benvenuto!

  14. Livio Varalta ha detto:

    #884, #885, #886, #888 Benvenuti!
    subito dopo il mio messaggio delle 7:03 pm… coincidenza?
    Comunque sia, Bologna si sta mettendo al passo, complimenti! E quasi tutti di Fisica o Chimica o INFN !

  15. Camillo ha detto:

    Desidero inviare al Maestro Simone Bensi del Conservatorio Musicale Cherubini un amichevole saluto e i miei complimenti per avere sottoscritto l’appello. Se si trattasse del Cherubini di Firenze mi farebbe doppio piacere, dato che mia figlia si è diplomata in piano presso quel Conservatorio una ventina di anni fa.

  16. Marco ha detto:

    In effetti, come dice Giancarlo, è tutto troppo facile. Pensate che stavo meditando di scrivere un fondamentale post dal titolo “la venerabile loggia del leopardo” (chissà se qualcuno qui si ricorda Happy Days…). Ma perché a me nessuno mi mana un premio o un’honoris causa? Ah già, il bonifico…

  17. Giancarlo ha detto:

    Si sta scatenando l’artiglieria pesante in difesa del piezonucleare. Peccato che gli artiglieri sono ignoranti come capre e fanno più danni a sé stessi che agli altri.
    Scilipoti si produce in una lettera a Ezio Mauro in difesa di tutto il nucleare. La lettera sembra averla scritta Celani visto che si fa cenno al NiCu che tutti gli altri ignorano. Dubito che Scilipoti conosca la costantana.
    Il massimo viene raggiunto su questo sito, opera di tale Maurizio Maria Corona, che tanto per cominciare ha un link in alto alla festa della Divina Misericordia. Non ho nulla per carità contro chi professa la fede cristiana, ma mi sfugge il legame con il nucleare di qualunque sapore.
    http://www.mainfatti.it/nucleare/Piezonucleare-bufala-Ma-il-Nobel-Percy-Bridgman-sta-con-l-INRIM_044105033.htm
    Qui, il concetto più ardito è che il pioezonucleare sia stato in passato sostenuto nientemeno che dal Premio Nobel Percy Bridgman, ovviamente incompreso, ignorato e forse perseguitato. Io sapevo che era un antinuclearista convinto, ma forse mi sbaglio. Bridgman muore all’incirca quando nasce Cardone e il sostegno diretto mi sfugge.
    Comunque, è passato alla storia della scienza per le sue scoperte relative alla fisica delle alte pressioni e al comportamento dei materiali. Generati neutroni? Mai, che si sappia. Ha invece generato transizioni di fase nel Ferro: ma che c’entra? Poi le alte pressioni erano proprio alte…
    Diciamo 250 GPa contro i 111MPa di Carpinteri. 1000 volte di più vi pare abbastanza per dire che si tratta di altra cosa? Il nucleare lui lo menziona, ma solo per generare esplosioni controllate che sottopongono il materiale a pressioni inaudite. Causa, non effetto, ma forse è chiedere troppo.

    • giovanni ha detto:

      mistero sui 22passi da già bella prova di se, ma il massimo è sempre passerinico: il suo articolo di oggi è un “capilavoro”. Si conferma un vero troglodita (http://it.wikipedia.org/wiki/Troglodytes), insomma uno scricciolo dal canto rumoroso.
      L’esimio si lancia a tutto campo e svaria, ma come può un passero averla vinta su un Coulomb?
      @oca sapiens: perbacco no nessun dileggio di caudali, piuttosto rispettoso inchino alle timoniere

      • sandro75k ha detto:

        Giovanni, avere delle opinioni anche sbagliate che siano , non è reato… un reato è scrivere “se” senza accento quando è pronome ed accusare gli altri di ignoranza…. tutti gran professoroni che fanno la morale! Sbagliare è lecito, credere di essere depositari della verità, no!

        • Miglietto ha detto:

          Caro Sandro sono d’accordo con te che sbagliare è lecito. Anzi è grazie a questo meccanismo che la razza umana è evoluta. E’ il perseverare nell’errore che diventa patologico. Ricordate il tenace e inossidabile Colonnello Buttiglione che “… non si arrende mai, nemmeno di fronte all’evidenza …” ?

        • giovanni ha detto:

          Ammetto di essere colpevole di svista, accade credo, e faccio ammenda. Non ammetto di essere un professorone e nemmeno un professorino e la ringrazio per la correzione e l’attenzione con cui mi hai letto. La prego però di fare lo sforzo di non confondere i piani. La mia critica infatti non era volta all’ortografia del passerini & co. ma ai ben più gravi errori che affliggono logica e metodo.
          Se soddisfa attaccarsi ad un se per sostenere le proprie tesi, amen.
          Ancora: nessuna morale o depositi di verità (quale sarà il tasso d’interesse oggi?).
          Le critiche si concentrano su fatti. Che acrobazie linguistiche, ortograficamente, sintatticamente corrette, non possono rendere tali. Non si afferma nessun dogma. Non è una inutile contrapposizione di tifo, e lei, con il suo possibilismo non stat in media e quindi in virtus.
          Perché, e mi si perdoni il paragone non formalmente corretto ma credo calzante, 2+2 fa 4, e non basta dire che fa 5, bisogna dimostrarlo. Mi rendo conto che questo concetto, a me così chiaro, è avulso dalle menti passeriniche, per le quali davvero una teoria è accompagnata da un credere in modo fideistico, da un volere potere che, ahimè, tanto somigliano lo scrivo ancora ad atteggiamenti Berlusconiani (suoi e di suoi fedeli). Non lo trova ironico?
          Mi pare che nessuno qui abbia mai fatto extraordinary claims. solo richiesto le evidences. Cosa hanno ricevuto? Incongruenze, errori, silenzi, insulti.
          Questa “rivoluzione epocale” non se la fila nessuno nel resto del globo, qui si è passati da una lieve ironia ad una serena opposizione solo per evitare di buttare nel cesso dei soldi.
          Le consiglio insomma un cambio di paradigma.
          Lo ripeta come un mantra: fatti, non verità, esperimenti ripetibili, non morale, peer rewiev peer rewiev peer rewiev peer rewiev ohmmmmmmm.

        • Livio Varalta ha detto:

          Ho riempito un bicchiere con acqua fresca.
          Ho sorseggiato, con piacere, metà dell’acqua contenuta nel bicchiere.
          Mi sento come rinato!
          Ora mi attiverò affinché mi venga concesso un congruo finanziamento pubblico.

    • Max Altana ha detto:

      sto cominciando a pensare che da ora in poi si possa fare una generalizzazione:

      quando in ambito scientifico viene invocato il premio X, il premio Y o il premio Z, si può tranquillamente bollare l’interlocutore come una perdita di tempo.

      • Giancarlo ha detto:

        Per chi era avanti in carriera Aristotele presentava innegabili vantaggi. Averlo retrocesso non è facile da digerire. Lei non sa chi sono io.

    • Gherardo Gentzen ha detto:

      Riassumendo, i piezo hanno provato e hanno fallito la strada della scienza ufficiale: sono riusciti per vie miracolose a farsi pubblicare ma non a farsi replicare. La loro ultima speranza sono Scilipoti e i passeri, cioè politica e religione, e ovviamente ci proveranno. Se riusciranno a farcela nonostante tutto, faranno felici USA, UK, Francia, Germania e Svizzera, che potranno contare su un’ancora più ampia scelta di ricercatori italiani che espatriano.

      Che tutti sappiano una cosa fondamentale: ormai cibo italiano di ottima qualità si trova dappertutto, a prezzi competitivi. Per esempio, a Bath trovo un’amplissima scelta di Parmigiano, anche stagionato 36 mesi, trovo ottima frutta e verdura e carne locale di qualità molto migliore di quella italiana. L’olio lo importo da anni direttamente dalla Sicilia dai fratelli Cutrera, una qualità fantastica, per 20 euro di DHL avete una fornitura per un anno.

      • Max Altana ha detto:

        scilipoti=politica? O tempora! O mores!

        ps: io con la frutta e verdura ho avuto -a Londra- esperienze molto deludenti. Siete troppo avanti, in quel di Bath, o sono stato sfigato io?

        • Gherardo Gentzen ha detto:

          I poveri (che sono tanti) in Inghilterra mangiano molto male, praticamente non hanno la minima cultura alimentare. La classe medio-alta invece sta progredendo molto ma molto velocemente e adesso mangia meglio di italiani e francesi (non scherzo). Vedo la differenza tra sei anni fa (quando sono venuto in UK) e ora. Adesso la qualità media del cibo che si trova nei quartieri `bene´ è superiore a quella francese, mentre la varietà ancora è un po’ minore.

          Quindi, per rispondere alla sua domanda: è vero che Bath è una città molto ricca, ma anche Londra lo è in alcuni quartieri, quindi basta andare a fare la spesa lì e si può trovare cibo eccezionale, a prezzi inferiori a quelli di Parigi e un po’ superiori a quelli tedeschi (a parte la carne bovina). Non so il confronto dei prezzi con Milano e Roma.

        • Antonella ha detto:

          >Non so il confronto dei prezzi con Milano e Roma.
          da Waitrose, due anni fa, compravo biologico al prezzo del convenzionale milanese.
          Confermo, in Inghilterra ora si mangia molto bene.

      • Giancarlo ha detto:

        Gherardo, tu forse puoi sciogliere un dubbio che mi attanaglia. Ieri, più su, ho postato un link di nature che pubblica un lavoro forte che potrebbe rivoluzionare la fisica (la MQ in particolare) così come la conosciamo. Non c’è stato alcun commento. Io l’ho dato a Graziano e stasera ne parliamo. Perché tutti i passeri che lo hanno ignorato (non contiene la magica parola nucleare ed evidentemente è sfuggito) invece pensano che la rivoluzione debba necessariamente passare da Scilipoti e Carpinteri? Ammettiamo per un attimo che un qualche fenomeno strano generi pochi neutroni nel granito che è svampato signo’ sotto l’azione della pressa. Ma quante equazioni e capitoli andrebbero cambiati? Più di un paio?
        Considera che io che appaio un tetragono conservatore, trovo del tutto normale che sotto l’influenza di tali sforzi si generino fotoni, elettroni, ioni carichi, singoli atomi proiettati via dalla superficie di frattura. Sta nei libri, basta avere la pazienza di leggerli.
        Le particelle cariche si registrano pure, senza ricorrere a rinculi strani.

        • Gherardo Gentzen ha detto:

          Giancarlo scrive:

          Perché tutti i passeri che lo hanno ignorato (non contiene la magica parola nucleare ed evidentemente è sfuggito) invece pensano che la rivoluzione debba necessariamente passare da Scilipoti e Carpinteri?

          Che vuoi che ti dica? Non lo so perché i passeri si comportano così, bisognerebbe chiedere a qualche sociologo o psicologo, io posso solo cercare di indovinare.

          Tanto per cominciare, penso che l’immaginario passerino non possa provenire direttamente da Nature, la cui comprensione richiede una competenza che i passeri non hanno. È chiaro che i loro sogni devono essere suggeriti in una forma a loro accessibile, cosa che Scilipoti e Carpinteri fanno, per esempio promettendo letteralmente cose miracolose, facili, abbondanti, senza controindicazioni, siano esse l’energia, la prevenzione dei terremoti o le medicine omeopatiche.

          E poi io penso che ci sia un elemento di protagonismo. Passerini, per esempio, esaltato dal suo ruolo nel caso Rossi, vuole dimostrare di esistere al di fuori di un ufficio comunale, forse vuole diventare giornalista. Quindi ha bisogno di interlocutori, di qualcuno che gli parli. Con Nature rimbalzerebbe, mentre con Scilipoti e i piezo ha una chance. I piezo per esempio gli mandano Carneade con qualche imbeccata e qualche `segreto´ e lui si sente protagonista e complice di qualcosa di più grosso di quello cui era abituato in comune. Quanto basta per suscitare la sua gratitudine e l’adesione incondizionata alla loro causa.

          Può darsi anche che i passeri, specialmente Passerini e Carneade, vivano con soddisfazione l’attuale reazione ai loro idoli, perché anche se sta dimostrando che tutto quello che hanno sostenuto è una patacca grottesca, sono stati loro a provocarla, e quindi, sebbene in negativo, sono comunque un po’ protagonisti.

          Sarebbe bello se tra i lettori ci fosse qualche psicologo che confermasse o smentisse la mia interpretazione. A me questa faccenda interessa molto di più per gli aspetti psicologici che non per quelli scientifici, e mi dispiace molto di non essere culturalmente attrezzato per capirla come meriterebbe.

        • Il Santo ha detto:

          Come mai trasmuta solo il ferro nel granito e non quello della pressa?

        • giovanni ha detto:

          la pressa è placcata in unobtanium

        • Livio Varalta ha detto:

          Solo quando cede e si frattura la pressa… ma non c’e letteratura…

        • sandro75k ha detto:

          dov’è il Link? scusa ma non lo trovo…

        • Giancarlo ha detto:

          @sandro75
          Dici a me, Sandro?

          Sonochimica

        • sandro75k ha detto:

          sì, grazie Giancarlo…

      • Camillo ha detto:

        politica e religione

        Ernesto Rossi, “Il manganello e l’aspersorio”.
        Mi sa che in ambito piezo siano tutti in camicia nera, tuta mimetica e cotta.

        • Marco ha detto:

          Eccome no, nell’Università che regala le lauree honoris causa, quella nel Rhode Island, c’è una vecchia conoscenza del golpe borghese come Amos Spiazzi…

    • Valerio Peralta ha detto:

      Vorrei evidenziare alcuni aspetti singolari della “promozione”
      dell’opera di Bridgman a sfondo scientifico consolidato per i più o meno
      recenti claims sul piezonucleare. Ho letto il delizioso “The Physics of High Pressure”,
      edizione del 1931. Su circa 400 pagine in cui Bridgman esplora in modo molto accurato gli aspetti più reconditi della materia, viene dedicata meno di mezza pagina, in un capitolo di miscellanea, ad eventuali effetti delle alte pressioni sui tempi di decadimento e sull’attività di composti radioattivi. Il paragrafo inizia puntualizzando
      che allo stato dell’arte (1931) non erano noti “agenti fisici” in grado di alterare questi parametri.
      Cita quindi due articoli (non firmati da Bridgman) apparsi su NATURE del 1907, in cui si riportano alterazioni da alta pressione non superiori all’1% in un caso, allo 0.3% nell’altro. Non ho controllato gli articoli del 1907 per giudicare la significatività dei dati. Nel libro non c’è altro sull’argomento. Il Grande Fratello è riuscito a cancellare le informazioni scottanti, derivanti dagli esperimenti originali di Bridgman, sulla mia copia del 1931?
      Ho quindi riletto un articolo successivo di Bridgman:

      “Effects of High Shearing Stress Combined with High Hydrostatic Pressure”
      Phys. Rev. 48, 825–847 (1935)

      usato da Emilio Del Giuduce per illustrare gli straordinari effetti della pressione su alcune sostanze: emissione di raggi X, elettroni (questi li si può anche concedere?), polveri, ecc.
      Non ho trovato nell’articolo alcun riferimento a radiazioni anomale; Bridgman riporta solo gli effetti inaspettati della pressione su alcuni COMPOSTI e miscele (normalmente inerti) che, sottoposte al trattamento di sforzo, esplodevano CHIMICAMENTE danneggiando parte dell’apparato sperimentale.
      Qualche Fisico Cardoniano potrebbe indicarmi l’articolo e la pagina, nella bibliografia di Bridgman, in cui sono riportati gli esperimenti più “esoterici”? Forse anche PROLA fa parte del complotto?
      Grazie

  18. Giancarlo ha detto:

    Un uccellino (non mi sembrava un passero) mi ha detto che la sezione d’urto dell’interazione debole nelle condizioni di W&L è pari a 10e(-41) cmq ossia 10e(-17) barn. Non ci posso credere, molto vicina (senza esagerare) a quella calcolata da Ruggero Maria.
    Anche la rate di produzione dei neutroni parrebbe essere almeno 5 ordini di grandezza inferiore a quella della WLT.
    One little Soldier Boy left all alone;
    He went out and hanged himself and then there were none.

  19. mW ha detto:

    Ma uno che legge L’Indro,
    che idea si fà?

    • Giancarlo ha detto:

      Che l’acqua Futurella conserva traccia della pietra di Luserna spaccata da Carpinteri, del cloruro ferrico spaccato da Cardone e di tutto il resto spaccato in ragionamenti insulsi da beati ignoranti.
      Avogadro ha minacciato querela, ma non vi posso dire nulla, sto sotto NDA con Lavoisier.

      • mW ha detto:

        Al massimo uno potrebbe dire che per ora vige il dogma per il quale un composto chimico non possa esplicare effetti che non siano quelli connessi alla sua presenza immediata.
        Penso che nemmeno i sostenitori della memoria dell’acqua reputino il numero di Avogadro un dogma.
        Dovrebbero farlo presente a chi scrive queste cose.
        Poi la gente legge certi articoli e capisce che forse il numero di Avogadro non vale.
        Che è una balla, perchè io ho fatto il Ph.D con Avogadro, e so cosa sto dicendo.

        • Giancarlo ha detto:

          @mW
          ma secondo te, che si vede hai studiato e hai un Ph.D. vero mica uno farlocco come tanti che conosco io, l’acqua, ammesso che abbia la memoria, per quanto tempo la mantiene? c’è una data di scadenza come per le medicine ordinarie? Si potrebbe tramutare il tutto in verifica dell’accordo con la seconda legge della termodinamica. Ah, già, vecchio paradigma da abbattere. Chiama Shine e organizziamo una scommessa sul tempo di permanenza del nostro su Lindro.
          Si sente la mancanza di quando Lindro faceva quelle belle interviste al ticinese Orlando Del Don.

        • Gherardo Gentzen ha detto:

          Se uno fa un bagno in mare, quante malattie si cura? Ci sono mari più smemorati di altri?

        • Luke ha detto:

          Dunque l’acqua ha memoria. E un bicchiere di vino, secondo voi, riesce a ricordarsi qualcosa?

        • giovanni ha detto:

          @Luke questa è meravigliosa…

        • Giancarlo ha detto:

          @mW
          Alcuni principi attivi non sono diluibili in acqua, per cui si usa il lattosio. Urge rapidamente (meglio esagerare) una teoria che definisca la memoria del lattosio e la sua durata. A chi scriviamo?

        • Marco DL ha detto:

          Per non parlare del noto problema di contaminazione omeopatica connesso alla memoria dello zucchero solido, principale componente delle pillole omeopatiche!
          Sappiamo tutti con cosa vengono concimati i campi dove coltivano le barbabietole….

      • oca sapiens ha detto:

        Giancarlo,
        good pun! Però stai rovinando il thriller. La Futurella va nel capitolo dei calciatori comprati (o no, suspense oblige) dai piezonuclearisti della City

  20. Giancarlo ha detto:

    Ma sarà chiaro che i fisici che hanno sottoscritto l’appello sono più di tutti quelli che in tutto il mondo giocano con le LENR/LENT/FF/CF/PZN/SF/BF/WLT…
    A beneficio di chi arruola Feynman tra i fisici open-minded (verso le stupidaggini, intendo)

    Fai clic per accedere a Cargo%20Cult.pdf

    Ricordo pure che Feynman fu coinvolto in una causa per aver dimostrato che un dispositivo over-unity era la solita truffa ben organizzata.
    A proposito, in UK le truffe sembrano essere materia esclusivamente civile, non sconfinano nel penale. L’ho letto ma non ci credo molto; Alessio, puoi confermare? Fosse così è un paradiso per i truffatori.

  21. mW ha detto:

    I CV di Carpinteri sono scomparsi dal web.

  22. Gherardo Gentzen ha detto:

    Giancarlo scrive:

    A proposito, in UK le truffe sembrano essere materia esclusivamente civile, non sconfinano nel penale. L’ho letto ma non ci credo molto; Alessio, puoi confermare?

    Mi dispiace, non lo so. Faccio però una semplice considerazione: come può essere reato raccogliere soldi da investitori consenzienti che investono proprio perché c’è un rischio? Basta stare molto attenti a non dichiarare il falso nelle brochure, o almeno non farlo in modo dimostrabilmente intenzionale, e non vedo la differenza col normale venture capitalism.

    • tia ha detto:

      Esatto. Infatti ci sono moltissime truffe, che legalmente non sono truffe. Basta starci attenti.Basta non vendere un vero e proprio prodotto, ma una licenza, ed è fatta.

      • Miglietto ha detto:

        Queste si chiamano fuffe

      • Giancarlo ha detto:

        @tia
        sei giovane e devi essere più elastico, considerare schemi (paradigmi direbbe qualcuno) alternativi. Quello che dici tu si chiama multilevel marketing ed è il più semplice da attuare. E’ possibile che qualche nostro conoscente si rifaccia a quello che però è datato e ormai facilmente riconoscibile. Alternativa è la cosiddetta boiler room quando l’oggetto della vendita siano le azioni di società vuote o società esistenti ma comunque supervalutate. Si vendono azioni con la clausola che non possono essere immesse sul mercato prima di un determinato limite temporale e nel frattempo si distribuiscono informative dal CdA che ad esempio distribuiscono tra i soci azioni volontariamente messe a disposizione a titolo gratuito da qualche socio primario. L’unica cosa è che occorre finanziare magari un allargamento del mercato alla papuasia occidentale e alla guinea del sud. Tutto questo ben prima di arrivare sul mercato col prodotto (non è difficile quando il prodotto non arriverà mai). Questo richiede intelligenze e organizzazioni superiori, non è alla portata di tutti. E poi servono gli inevitabili agganci politici. Magari nel favoloso mondo dell’energia libera si verifica pure questo: in genere uno se ne accorge dalla fumosità con la quale il prodotto viene descritto. Basta mettere assieme concetti altisonanti, nessuno si chiederà mai se siano compatibili.

        • Ascoli65 ha detto:

          @Tia
          Esatto. Infatti ci sono moltissime truffe, che legalmente non sono truffe. Basta starci attenti.Basta non vendere un vero e proprio prodotto, ma una licenza, ed è fatta.
          @Giancarlo
          Alternativa è la cosiddetta boiler room quando l’oggetto della vendita siano le azioni di società vuote o società esistenti ma comunque supervalutate.

          Non direi che si tratti di truffa, per un semplice motivo.

          Tra gli ultimi “Rossi said” il più significativo è quello dello scorso 13 maggio e in particolare i seguenti passaggi: “I have been authorized to give the following information. The 1 MW plant has been delivered and is working in a military concern. It has been made in the USA,…”.

          Pur non dicendolo esplicitamente, lascia intendere chiaramente di essere in contatto con i militari USA, alimentando così le voci che circolano dall’ottobre scorso secondo cui quest’ultimi sarebbero il “secret customer” del big-blu-FF-plant.

          Ci si pongono due domande.

          E’ mai possibile che uno che vive a Miami, fa avanti e indietro dagli USA e beneficia di un permesso permanente di soggiorno in quel Paese possa tirare in ballo i militari USA senza solidi motivi e senza il loro benestare?

          E’ possibile che i militari USA che gestiscono sottomarini nucleari e bombardieri invisibii si siano lasciati incantare dai test bolognesi?

          Se le risposte sono entrambe negative, e stabilito che fisica e buonsenso escludono che l’apparato Rossi-Focardi funzioni come dichiarato dai suoi inventori, sorge una terza domanda:

          E’ possibile che i militari USA siano coinvolti in una banale truffa basata sulla vendita di apparecchature o licenze o azioni farlocche?

          Risponderei negativamente anche a questa.

        • Marco ha detto:

          mW, l’ho studiato ben bene tutto, il CV dell’eroe spaccamontagne, la Albert Schweitzer University sembra una roba che si è rubata il nome di Schweitzer per vendicchiare titoli da due soldi in giro. Meglio la Constantinian, credimi.

  23. Giancarlo ha detto:

    @Camillo
    Purtroppo abbiamo appena avuto un altro esempio di nomine politiche che hanno interessato l’AGCOM. Richiesta di CV alla società civile e designazioni dei politici prima che i CV finissero di arrivare. Sapendo come funziona non ho mai preso in seria considerazione l’idea di partecipare alla kermesse nonostante l’invito di mia moglie. Per l’occasione avrei potuto riempire il CV di onoreficenze farlocche, di quelle che impressionano gli sprovveduti e i fedeli delle varie parrocchie.
    Tra tanta delusione, sono almeno contento per la scelta da parte del PD di Maurizio D. che conosco da più di trenta anni. Lasciò il posto quando io fui assunto, spero non per colpa mia; dopo una carriera di tutto rispetto compresa la prestigiosa presidenza dell’IEEE-ComSoc. Abbiamo fatto qualche presentazione negli stessi workshop/conferenze ed è uno dei pochi da cui c’è sempre da imparare. Ha messo in piedi la rete Tiscali di Soru. Auguri Maurizio.

  24. Giancarlo ha detto:

    Ho notato che su Lindro Daniele non riceve molti complimenti. E’ quello che succede quando si esce dagli ambienti protetti, chiedere ai fusionisti anomali.
    Ho visto anche che si firma Università di Perugia. Sarà ricercatore o Professore? Il cardocarpinterismo pare dilagare senza freni. Di questo passo basta poco a dichiararsi giornalista scientifico per meriti sul campo.

    • Gherardo Gentzen ha detto:

      Ma qual è il pubblico dell’Indro? Ho letto la presentazione, a http://www.lindro.it/L-Indro-e , e non ci ho capito niente. Mi sembra un linguaggio new age o qualcosa del genere, tanto fumo e poco arrosto. Uno penserebbe che il giornale sia appropriato per Passerini, che ha un pubblico fumoso e finto-colto, quelli che quando possono spendono un pomeriggio dentro a una Feltrinelli per sentirsi più intelligenti e à la page. Però le risposte che ha avuto sono scritte da persone concrete e colte davvero, quindi sono un po’ perplesso. Forse l’Indro è un giornale che ha trovato gli `opinionisti´, e persino `dell’Università di Perugia´ (tra virgolette come il `professore´ di Cardone), ma ancora non ha trovato il suo pubblico.

      • mW ha detto:

        Vi è da dire che tra i valori de L’Indro figura la terzietà.
        Il che dovrebbe significare terzietà anche rispetto a Cardone, Carpinteri, Rampado.

  25. mW ha detto:

    Dott. Franchini,
    questo commento è scomparso, lo potrebbe ripostare?
    in effetti ho cercato in giro tra gli abstracts, e vedo che l’ ordine di grandezza delle T misurate nelle bolle in implosione sembra essere quello delle migliaia di °C

    • Camillo ha detto:

      mW,
      vedo che l’ ordine di grandezza delle T misurate nelle bolle in implosione sembra essere quello delle migliaia di °C.

      Le procurerò informazioni precise. La Sonochimica è molto nota, l’ho usata anch’io in collaborazione con personale dell’Agip nucleare, in un un programma di produzione di deuterio tramite reazioni di scambio.
      Le informazioni fornite da Cardone sono inventate di sana pianta.

      • mW ha detto:

        Ho conosciuto un ingegnere chimico classe 1932, diventato nucleare nel corso dei decenni. Ha iniziato con Montecatini e ha finito proprio con Agip Nucleare.
        Diceva di avere visto cose al cospetto delle quali, le gesta di C&C sono marachelle.

        • Camillo ha detto:

          mW,

          Se devo esprimere un giudizio a distanza di tanto tempo, direi che i problemi si presentavano quando personale con una certa preparazione veniva destinato a impieghi non adatti. Bardi sa che c’è un’enorme differenza tra un chimico puro con indirizzo inorganico chimico-fisico e un chimico industriale di indirizzo organico. Uso classificazioni che erano in uso ai miei tempi; ora i corsi di studio e gli indirizzi sono cambiati e non li conosco.
          Per esempio la vedo dura per un ingegnere chimico di allora diventare nucleare.
          Per mia esperienza, il personale dell’AGIP Nucleare e della SNAM Progetti con cui ho lavorato erano all’altezza. I quadri intermedi, i periti, erano sempre particolarmente capaci. A quel tempo gli Istituti Tecnici Industriali erano eccellenti, secondo me (omaggio postumo al perito chimico Mario Zambianchi, Agip Nucleare).

    • Camillo ha detto:

      mW,

      Credo che l’articolo più noto sulla Sonochimica sia quello di Kenneth S. Suslick
      “The Chemical Effects of Ultrasounds”, Scientific American 1989.
      Si può scaricare gratis:
      http://www.scs.illinois.edu/suslick/…/sciamer8980.pdf
      E’ facile vedere che l’energia liberata in una bolla di cavitazione è in grado di promuovere o influenzare solo reazioni chimiche convenzionali, ossia arriva alla corteccia elettronica dell’atomo, non al suo nucleo, come pretendono i piezo.

  26. energymanager ha detto:

    Ha firmato la petizione anche il presidente del Consorzio RFX… firma molto pesante.

  27. Giancarlo ha detto:

    @Ocasapiens
    Dimmi la verità, il pezzo sull’auto ad aria compressa è uno scherzo per Daniele e amici.

    • Barney Panofsky ha detto:

      Soprattutto, vorrei che qualcuno commentasse i tre .pdf allegati all’articolo.
      Io sono un commerciale, ma chi ha scritto ed illustrato quella roba e’ un genio del marketing. Riesce a raccontare il NULLA spinto e a mostrare immagini di catene di montaggio FIAT, BMW, Volkswagen spacciandole per quelle della sua azienda, veramente un genio.
      Io sono invidiosissimo…

      • energymanager ha detto:

        Un mezzo di trasporto pulito, ecosostenibile e soprattutto una produzione dei veicoli distribuita e democratica in grado di generare molti posti di lavoro (ricorda niente questo tipo di marketing?).
        Vuoi non trovare un politico che appoggi la cosa (anche finanziariamente, con i soldi nostri).
        Poi il fatto che nel ‘bombolone’ ci siano 5 kWh di energia sotto forma di aria compressa che, se va bene, convertiti in energia meccanica ti fanno percorrere 10 km…. sono solo dettagli.

        • Giancarlo ha detto:

          Quello che non capisco perché quelli del sto qui seduto ad aspettare etc… non la prenotano subito. Anzi un pulmino di quelli disegnati con Solidworks. Ma chi li fa fatti diplomare al liceo? Ma manco pv=nRT sono riusciti ad imparare o quella più semplice ancora, pv=costante. Va bene 1€ per andare, ma per tornare il taxi quanto costa?

        • Marco ha detto:

          Dettagli. Sostengono anche di essere in grado di fare 100 pieni al giorno, con un distributore. Omettendo che se ci mettiamo tutti in fila a quell’unico distributore tocca chiamare l’esercito, dopo dieci minuti…

    • Marco ha detto:

      Posso risponderti io?
      Magari… Purtroppo dalle parti di viacolombo di tanto in tanto si va un po’ fuori dalle proprie capacità di comprensione. Una battaglia persa, credimi.

  28. Giancarlo ha detto:

    Anche se lo avrete già visto segnalo l’articolo di Ezio Puppin, uno dei promotori dell’appello.
    http://www.scienzainrete.it/contenuto/articolo/limbarazzante-vicenda-del-piezonucleare
    Mi pare molto equilibrato e scientifico, si guarda bene dall’utilizzare il sarcasmo che ogni tanto abbonda da queste parti. Forse è peggio ancora.

    • mW ha detto:

      L’articolo di Puppin è chiaro e pacato, ed è stato citato anche da uno dei lettori de L’indro in un commento.
      Mediamente non sapevano se ridere o se piangere.

  29. Giancarlo ha detto:

    Siamo a un vero salto di paradigma. Le leggi della fisica non si debbono più sostituire, il che, onestamente, comporterebbe una gran fatica con tutti i libri da ritirare, riscrivere e ridistribuire. Ora le leggi della fisica potranno essere aggirate, cosa molto più economica: ci si mette un asterisco vicino e una nota scritta a mano alla fine del libro questa legge può essere aggirata. Secondo me Daniele li paga per scrivere lì queste cose, non c’è altra spiegazione. Leggasi alla lettera quanto scritto, probabilmente dopo averci pensato a lungo, per anni, e ponderatamente:
    bisogna cambiare prima di tutto la fisica attuale (leggasi aggirare il principio di azione e reazione newtoniano) e poi forse verrà il resto …
    Questo per andare nello spazio più velocemente che con i motori attuali. Abbiamo raggiunto proprio la critica dei fondamenti della meccanica newtoniana; stasera farò attenzione a non appoggiare la brocca dell’acqua sulla tavola vicino al mio posto. Non si sa mai. Ma forse anche l’auto ad aria compressa funziona così.
    Penso che dovremmo far partire una nuova petizione al ministro per ristabilire le bocciature in tutte le scuole di ogni ordine e grado e la cacciata dopo la seconda consecutiva. Ieri sera il Comitato Genitori della classe di mio figlio ha diffuso per mail il foglio del compito in classe di matematica fatto il giorno prima (secondo scientifico). Si lamentavano del fatto che gli esercizi fossero troppo difficili. Prendersela con i figli mai: i primi tre, che ho guardato, si facevano a mente; il primo era un sistema simmetrico di secondo grado che io e mia moglie abbiamo guardato e dopo 5 secondi abbiamo detto x=2, y=3 o viceversa. Mio figlio ha detto che avevamo indovinato e lui, comunque, aveva preso 10 meno; non è il più bravo della classe. Volevano fare un esposto al provveditorato. Farli studiare mai, meglio mandarli a cantare dalla De Filippi.
    Poi crescono e scrivono da Daniele.

    • Barney Panofsky ha detto:

      Quello citato sopra e’ Emidio Laureti, presidente dell’asps, Associazione Sviluppo Propulsione Spaziale, che dice -da decenni- di avere scoperto un sistema di propulsione senza espulsione di massa basato su attrazione elettromagnetica. Miei colleghi ingegneri dicono che la cosa e’ vera, ma che non ci si tirera’ MAI fuori una spinta di un qualsiasi genere. Come Rossi ha un “giornale”, Nova Astronautica. Quindi si autoreferenzia 😛

      Barney

      • Giancarlo ha detto:

        Ma è lo stesso che dice che le equazioni di Maxwell sono sbagliate?
        Ma i tuoi colleghi sono proprio sicuri?

        • Barney Panofsky ha detto:

          E’ lo stesso, certamente.
          In realta’ devo dire UN mio collega 🙂 su 50 ingegneri aerospaziali. Pero’ e’ uno bravo, e dice che la teoria e’ giusta. Una roba tipo l’effetto Casimir, che c’e’ ma e’ inutile, insomma 🙂

          Barney

        • Il Santo ha detto:

          In realtà il sistema di propulsione si basa su un presunto “ritardo” tra la forza di azione e reazione che consentirebbe di avere una risultante non nulla delle sole forze interne.
          Cercate “Goffredo Pierpaoli ASPS” sui newsgroup per conoscere gli argomenti di uno dei più agguerriti contestatori.
          In piu’ se seguite it.scienza potete trovare molte delle perle del Laureti.

        • Giancarlo ha detto:

          Sì, mi ricordo di un inglese che tempo fa aveva proposto una cavità chiusa alimentata a microonde. I fotoni entravano e cominciavano a oscillare; se ricordo bene quando tornavano indietro erano rallentati per intervento divino e creavano un differenziale di pressione. Solo che secondo me dopo un po’ tutti quei fotoni portavano la cavità a un milione di gradi…

    • Diego ha detto:

      Non fare tanto il sofisticato che da Daniele scrivi pure tu.

      • Giancarlo ha detto:

        Lo ammetto, scrivevo; quando volevo fare Fiorenza Nightingale. Ormai non mi capita più di scrivere da tempo. Però confesso di leggere ogni tanto, almeno alcuni post. Del resto non fumo, non bevo e non vado a donne, qualcosa dovrò pure fare, no?

  30. Barney Panofsky ha detto:

    @Giancarlo: sfrutto Leo Serni e recupero il fantastico articolone di cui parli:

    Fai clic per accedere a theorypaper9-3.pdf

    Barney

    • Giancarlo ha detto:

      @Barney
      Si è lui. Me la sono proprio cercata.

    • Giancarlo ha detto:

      @Barney
      molto facile. Sbaglia subito sulla prima equazione (succede pure ad Abundo nella sua teoria sofoide): l’equazione è giusta ma la velocità che ci compare è la velocità di deriva delle cariche non quella dell’onda e.m. (dei fotoni). Stesso abbaglio di Srivastava, non riesco davvero a spiegarmelo. Quindi tutte le equazioni seguenti sono sbagliate. Quando poi fa riflettere l’onda sulle pareti non lo sfiora neppure il dubbio che il numero di fotoni riflessi diminuisca di una quantità che dipende dall’angolo di incidenza e che quindi la densità fotonica sulle pareti terminali non sia la stessa. Eppure la legge di Snell dovrebbe mettere in guardia. Ma i tuoi ingegneri che ne dicono?
      Per fortuna non ci ho perso il week-end.

  31. Roberto Rampado ha detto:

    Ma manco pv=nRT sono riusciti ad imparare o quella più semplice ancora, pv=costante

    Purtroppo queste due equazioni non si applicano alla macchina ad aria compressa, che pure io reputo termodinamicamente una ciofeca, per quel che vale il mio parere…

    Eppure una qualche sostenibilità economica potrebbe anche averla, ad alcune condizioni risicate…

    • Giancarlo ha detto:

      Per calcolare il massimo lavoro ottenibile, immaginando di avere a disposizione qualche anno per andare in ufficio vanno benissimo, Fai espandere adiabaticamente un cilindro uguale alla bombola in un cilindro di lunghezza infinita e calcoli. Può essere solo (molto) peggio.

      • energymanager ha detto:

        Non un’espansione isoterma?

      • Roberto Rampado ha detto:

        I calcoli non si fanno con nessuna delle due formule da te presentate (PV=nRT e PV= Cost).
        I calcoli fatti con le formule giuste confermano tuttavia la non convenienza termodinamica di questa auto.

        Eppure questa auto può avere una sua giustificazione economica ed imprenditoriale, anche senza tanti incentivi statali.

        Questo è un punto interessante da trattare, se si vuole…

        • energymanager ha detto:

          Il calcolo del MASSIMO lavoro producibile lo posso fare con integrale tra P1 (350 bar) e P2 (20 bar) della curva PV=nRT (isoterma).
          Poi se mi voglio complicare la vita con una espansione adiabatica tra 20°C e -20°C lo posso anche fare ma non aggiungo molto di più al discorso.
          L’unica cosa che conta è che l’autonomia massima sarà sui 20 km e quindi la vetturetta la posso utilizzare in applicazioni particolari ma non ha senso utilizzarla come mezzo di trasporto privato in quanto un’auto identica con lo stesso peso di (aria+bombolone) in batterie al litio ha un’autonomia molto maggiore ed un prezzo su per giù equivalente e più spazio a disposizione.

    • Andrea ha detto:

      Salve.
      Non sono un tecnico ma un informatico.
      Dalla vicenda dell’ecat ho sempre lurkato senza mai intervenire EA, poi il deludente 22 passi, e ora questo blog che ritengo essere pieno di gente competente.
      Perché è di questo che si parla tutto sommato; competenza.
      Io non sono in grado di dire se una cosa funzioni o meno, ma se più di una persona competente mi dice che la cosa non può funzionare, e in mancanza di una verifica e/o dimostrazione ufficiale fatta da terzi, divento scettico.
      Avendo di recente letto l’articolo sull’auto in questione, e avendo letto i vostri commenti, mi piacerebbe avere da voi informazioni più dettagliate in merito, sul perché non possa funzionare. Devo considerarla una bufala ?
      Ringrazio in anticipo chiunque si presti, per il tempo concessomi.

      • Giancarlo ha detto:

        @Andrea
        L’espansione dell’aria nella bombola è veloce e quindi il ciclo è adiabatico, non scambia calore con l’esterno. Se immagini di far uscire l’aria lentamente e fargli muovere un pistone, la temperatura non varia rispetto all’ambiente circostante e ottieni il massimo lavoro (espansione isotermica).
        La formula è (E=energia=lavoro):
        E=L=pV ln(p/p1)
        dove V=volume bombola, p=pressione bombola in Pascal (248 bar, 1bar=100.000Pa) e p1 = pressione di riferimento in uscita che porremo pari a 1 bar (non può essere meno, ma può essere di più, peggiorando le cose).

        Per un volume di 1 litro si hanno 38Wh. Per una bombola da 50 litri sono 1,9 kWh.
        Alla massima potenza il motore della piccola consuma 7 kW (10 CV) ed è quindi in grado di muoversi per 16 minuti.
        L’efficienza dichiarata dal costruttore è 70% e quindi i minuti alla massima potenza sono poco più di 11. Se il ciclo fosse adiabatico i minuti diventerebbero un paio (efficienza 10%) a meno di qualche trucco (scaldare l’aria, etc).
        A potenza media si deve meno che raddoppiare. Portare i soldi per il taxi, sempre.

        • Yuz ha detto:

          @Giancarlo

          A proposito della macchina ad aria compressa, lei scrive:

          Per un volume di 1 litro si hanno 38Wh. Per una bombola da 50 litri sono 1,9 kWh.
          Alla massima potenza il motore della piccola consuma 7 kW (10 CV) ed è quindi in grado di muoversi per 16 minuti.
          L’efficienza dichiarata dal costruttore è 70% e quindi i minuti alla massima potenza sono poco più di 11. Se il ciclo fosse adiabatico i minuti diventerebbero un paio (efficienza 10%) a meno di qualche trucco (scaldare l’aria, etc).

          Sul fatto che nel caso adiabatico l’energia meccanica ottenibile sia minore non ci sono dubbi, ma sostenere che l’efficienza si abbassa al 10% mi pare esagerato.
          In base a quali calcoli è arrivato a questa conclusione?

        • energymanager ha detto:

          La pressione in uscita deve essere di almeno 10 bar (secondo il costruttore). Se si considera questo fattore l’energia ottenibile diminuisce quasi della metà.
          Nel mio primo intervento avevo infatti riportato l’energia che si potrebbe ottenere in condizioni ideali (gas perfetto, espansione isoterma) da un bombolone di 200 litri contenente aria a 350 bar e con pressione residua di 20 bar (equivalente ad un indicatore di benzina ampiamente riserva)…. ed il risultato è appunto 5.5 kWh di cui,ad esser generosi, la metà può essere convertita in energia meccanica utile.

      • Acappe ha detto:

        Provo a semplificare (forse..). Nei sistemi alternativi per propulsione (alternativi al ciclo Otto o Diesel, tralascio i Rankine e i Brayton perchè si parla di mezzi terrestri) contavano fondamentalmente due fattori fino a 10 anni fa: la potenza specifica e la densità di energia che tale sistema alternativo poteva immagazzinare rispetto ad un litro di benzina o di gasolio. Oggi dobbiamo anche aggiungerci il rendimento di tali cicli perchè sia per l’aumento del combustibile e sia per la maggiore attenzione al gas di fine reazione che si ottiene, l’anidride carbonica, il rendimento è diventato discriminante.
        Tralascio i gas nocivi (ossidi di azoto e particolato) perchè mi limito a considerazioni di carattere energetico, anche se più avanti possiamo aggiungerli ma solo come effetto sulla convenienza economica a scegliere un ciclo rispetto ad un altro (Payback).
        Dicevamo: con un litro di benzina (o di GPL o metro cubo di metano) si percorrono 14 Km, con uno di gasolio 19.. con una potenza media diciamo di 15 kW, il che significa almeno 60 km/h di media (nota che con questa potenza ti ho incluso il condizionatore, l’HiFi, il WiFi, il GPS, lo specchietto per il trucco della signora accanto, le luci di giorno, le gomme maggiorate per fare le curve come Alonso ecc, ecc). Questo è il punto di partenza per fare i confronti con tutti gli altri modi: un litro (o metro cubo), 14 km/l, 15kW.
        La vettura mossa con un ciclo di espansione di aria, non ha tali numeri, semplicemente.
        Infatti dicono: 7 kW potenza max con peso molto inferiore a 400 kg per 100 km di autonomia che tradotto in numeri confrontabili con quelli a ciclo Otto: un metro cubo, 6 km/l, 2 kW (ipotizzato dato il tipo di veicolo e peso).
        Ipotizzando stesso serbatoio del metano, ma con un veicolo uguale ad un risciò cinese e una velocità media del ciclo probabilmente non superiore a 30 km/h avendo ipotizzato 2kW di potenza erogata in tale ciclo.
        ovviamente i miei numeri sono molto ipotizzati, basati solo su esperienza e non calcoli nello specifico.
        Che conclusione ne traiamo: che tale sistema non è idoneo alla stragrande maggioranza degli utenti per come ormai sono abituati.
        Due ultime notazioni: l’energia per il “pieno” è comunque di tipo nobile, elettrica (nobile perchè necessita di almeno due rendimenti di trasformazione), per cui in francia verrà da centrali nucleari, mentre in italia quota parte da combustibili fossili; la seconda che l’articolo parla di aggiungere un motore a combustione interna per le vetture (400 kg…) più simili al concetto di auto che abbiamo oggi in testa.
        Questo sia a causa della scarsa densità di energia che il sistema ha, sia per compensare il vero problema: l’espansione dell’aria assorbe una quantità di calore proporzionale al salto di pressione e alla massa in gioco, per cui con tale motore si finisce per solidificare il vapore acqueo contenuto nell’aria consumata (cosa che ovviamente non succedeva nei siluri dove questo motore ha avuto la sua massima applicazione) se non si mette un sistema di riscaldamento, il motore a combustione interna, appunto.
        Il quale come refluo ha calore da smaltire per cui le due cose possono avere un senso in termini di cogenerazione in ottica miglioramento rendimento globale.
        Devo infine però dire che dalle poche cose dette nell’articolo si nota un’ottima cura nella ricerca dell’ottimizzazione energetica ( pesi, uso dello stesso motore come compressore, uso del motore termico) per cui sono propenso a pensare che ci sia dietro gente che ne capisca di trazioni alternative.
        Ovviamente mia opinione.
        Saluti

  32. Camillo ha detto:

    Sono rimasto assente per un giorno e su “Carpinteri” un certo Charles ne ha approfittato per scrivere che gli argomenti contro Carpinteri e Cardone che compaiono in questo blog non sono scientifici ma politici.
    E’ da quando mi occupo di C&C, esattamente dal 30 luglio dell’anno scorso, che cerco di spiegare in quali errori di chimica incorrano sistematicamente i due. Scambiano perfino reazioni endoergiche per reazioni esoergiche; come competenza nucleare sono a livello zero. Anzi meno, perché ne scrivono e confondono le idee agli studenti.
    Lo stesso comportamento hanno tenuto tutti i partecipanti al nostro pacato incontro quotidiano.
    Cito Gherardo, con cui sono completamente d’accordo:
    [Charles], Le faccio anche notare che lei fa il tipico errore delle persone che ragionano solo per categorie politiche e non tecniche. L’errore è quello di scambiare la contestazione scientifica per faziosità. Il metodo scientifico si basa sulla contestazione, se ne deve fare una ragione, perché non si intravede all’orizzonte un metodo diverso.
    Siccome i commenti di Charles sono del tutto inutili, perché contengono solo opinioni generiche di nessuna utilità, sono costretto a ripristinare la moderazione, perché Charles può presentarsi con altri pseudonimi. Charles, mi dispiace, ma Lei si comporta come un troll.
    Mi dispiace dei ritardi che la moderazione comporta.
    Charles ha già ottenuto quello che voleva.

    • Diego ha detto:

      Sia onesto, ci avete messo ANCHE la politica, eccome se l’avete messa.
      Si comincia con la moderazione poi con il ban.
      Mi ricordo le critiche che vennero sollevate qui quando 22passi fu costretto a fare una cosa simile.

      • Camillo ha detto:

        Diego,

        La politica e la religione ce l’hanno messa LORO, Cardone usando il CV per informare con orgoglio la sua appartenenza ad AN e al cristianesimo romano.
        E’ chiaro che la cosa non poteva non diventare oggetto di commenti ironici.
        I laici non hanno l’abitudine di segnalarsi come tali; non hanno obbligo di “testimonianza”, per fortuna.

        • Gherardo Gentzen ha detto:

          Non solo hanno messo la politica nei CV, ma hanno fatto un congresso con lo scopo di chiedere soldi direttamente ai politici.

      • Luca ha detto:

        Diego, guardi che la politica non ce l’ha messa Camillo. La vicenda ne era farcita zeppa di SUO già in partenza.

      • Luca ha detto:

        22passi lasciamolo per i discorsi spirituali e la miracolosa acqua con la memoria che guarisce le intolleranze alimentari di AR

    • Gherardo Gentzen ha detto:

      Penso che Charles sia uno dei tanti travestimenti di Carneade, uno che vuol disperatamente essere qualcuno e riesce solo a essere nessuno e centomila.

      Io lo lascerei blaterare indisturbato, è divertente vedere sempre gli stessi leit motif affiorare con sintassi diverse.

  33. Livio Varalta ha detto:

    http://22passi.blogspot.it/2012/06/dna-waves-and-wate.html?showComment=1339157506249#comment-c2600040984689505323

    E’ tornato francesco!
    —————
    In realtà apre le porte a una nuova scienza, basata su quella che William Tiller (tiller.org), già professore di ingegneria e scienza dei materiali alla Stanford University, chiama Psicoenergetica. Tiller in un noto esperimento ha modificato, con l’aiuto di 4 persone in meditazione, il ph di un bicchiere d’acqua di un punto. Un punto ph direi possa definirsi come una trasmutazione, o no?
    Chissà se anche l’intenzione gioca un ruolo chiave nelle LENR, l’intenzione di Rossi è sicuramente evidente e “coerente”. 😉

    08 giugno 2012 12:56

    Il bilancio energetico com’è? Quanto consumano 4 persone in meditazione? E’ sempre il COP che conta alla fine…

    Gherardo, se non sbaglio, ha scritto giorni fa: sono convinti che se si mettono in cerchio, mano nella mano e lo desiderano fortemente… pensavo fosse una battuta…

  34. Camillo ha detto:

    La Biokavitus ha scelto di rinunciare alla compagnia compromettente di C&C, che fino a poco tempo fa disponevano di un link personale su una presentazione Youtube. Anche il collegamento a Startec è scomparso. Probabilmente la rinuncia dipende dal fatto che AR non è più presidente della società, a quel che sembra.
    Non hanno però rinunciato alla prospettiva di usare ultrasuoni per ricavare energia pulita; promesse generiche che non fanno male a nessuno e attirano simpatia.
    http://biokavitus.info/?page_id=30

    • Luca ha detto:

      E che dire della citazione in home page della ormai datata e sorpassata leggenda metropolitana sul volo del calabrone? Pessimo biglietto da visita IMHO.

  35. laptopdicartone ha detto:

    Segnalo una breve risposta di Carpinteri nella pagina delle lettere su repubblica di oggi

  36. robi ha detto:

    Sig Guglielmi
    su 22p c è la risposta alla sua lettera da parte del sig.Carpinteri

  37. Livio Varalta ha detto:

    OT di qua, ma non “di la”
    http://www.boiron.it/
    metto in evidenza quanto è “vera” l’immagine in home page di Silvio Garattini per chi approfondisce e quanto è ingannevole per i sempliciotti creduloni…
    approfondisco:

  38. Barney Panofsky ha detto:

    Passerini pubblica la risposta di Carpinteri a Guglielmi, come prima reazione allo tsunami di fango che ha colpito i rompitori di granito. Mi par di capire che si crede ciecamente a tutto quello che Carpinteri (non) dice…

    Barney

    • Gherardo Gentzen ha detto:

      Vediamo se i passeri pubblicano anche la mia controrisposta. Io penso che lo faranno, ma stiamo a vedere.

      • mW ha detto:

        Quindi vuol dire che ce l’hanno già?
        Ma dove la posso trovare?
        Tutti ne parlano tutti la cercano trallallalà.
        (sento che sto per fare una figura da imbranato)

      • Gherardo Gentzen ha detto:

        Beh, se hanno la risposta di Carpinteri dovrebbero avere anche la mia, sono state mandate alle stesse persone. Ho mandato la mia controrisposta a Sylvie Coyaud col permesso di pubblicarla, ma so che è via per tre giorni, immagino che la pubblicherà quando torna, se la cosa ancora la interessa.

        Se mi scrive, caro mW, gliela mando volentieri, così ci conosciamo anche. gherardo.gentzen at gmail.com. Altrimenti gliela posso riassumere: finalmente ammettete che non ci sono state conferme indipendenti, ma perché non rispondete alle altre domande, quelle sui soldi? E quando arrivano le prove dei dati contestati proprio dagli esperti che avete scelto per indagare il piezonucleare?

      • Gherardo Gentzen ha detto:

        Aggiungo: non si aspetti grandi cose dalle lettere, mW, hanno solo lo scopo di inquadrare i termini della questione in termini comprensibili un po’ a tutti. Quello che conta veramente sono i risultati sperimentali contestati. Penso che la partita si giocherà tutta lì. I piezonuclearisti hanno pubblicato alcuni articoli. O quegli articoli reggono a un’esame critico, o il piezonucleare è una bufala. Penso che ci saranno delle schermaglie con gli esperti che dureranno un po’. A noi non resta che ammirare lo spettacolo, sperando che i finanziamenti vengano erogati solo quando tutti saranno soddisfatti che quello che c’è negli articoli è scienza solida.

      • Gherardo Gentzen ha detto:

        Mi ha appena avvisato Sylvie che ha pubblicato sull’Oca Sapiens: http://ocasapiens-dweb.blogautore.repubblica.it/ . Mi chiama Angelo, e da questo si capisce che lei pensa che io sia il buono.

  39. Ugo Bardi ha detto:

    Vedo che si è parlato della Eolo. Forse vi può interessare questo mio commento in proposito

    http://www.aspoitalia.it/blog/nte/2012/06/09/toh-riecco-la-eolo/

  40. Yuz ha detto:

    @energymanager
    La pressione in uscita deve essere di almeno 10 bar (secondo il costruttore). Se si considera questo fattore l’energia ottenibile diminuisce quasi della metà.
    Nel mio primo intervento avevo infatti riportato l’energia che si potrebbe ottenere in condizioni ideali (gas perfetto, espansione isoterma) da un bombolone di 200 litri contenente aria a 350 bar e con pressione residua di 20 bar (equivalente ad un indicatore di benzina ampiamente riserva)…. ed il risultato è appunto 5.5 kWh di cui,ad esser generosi, la metà può essere convertita in energia meccanica utile.

    Non ci sono dubbi sul fatto che l’energia accumulabile in una bombola di aria compressa sia modesta rispetto al fabbisogno per la movimentazione di un’automobile.
    Riportare valori erroneamente sottostimati mi pare superfluo.

  41. mW ha detto:

    Caro Franchini,
    “Per esempio la vedo dura per un ingegnere chimico di allora diventare nucleare.”
    Tenga presente che all’epoca (fine anni 50) non esisteva ingegneria nucleare.
    Nel nucleare bisognava formarli, e stanziare risorse per questo. Gli ingegneri dell’epoca si erano formati durante il loro lavoro.
    La persona in questione dichiarava che all’inizio non sapeva distinguere una centrale nucleare dalla cassetta della posta, dichiarava che nel nucleare bisognava lavorare per venti anni per sapere qualcosa.
    Inoltre mi colpiva questo:
    Egli non era tanto insofferente contro chi era contrario al nucleare.
    Egli era invece enormemente insofferente nei confronti di chi era favorevole all’energia nucleare e dimostrava di non conoscere tutti i problemi che implicava.

    • Camillo ha detto:

      mW,

      Nel nucleare bisognava formarli, e stanziare risorse per questo. Gli ingegneri dell’epoca si erano formati durante il loro lavoro.

      Degli ingegneri non so, ma la chimica nucleare era già avanzata negli anni 50 ed aveva corsi di studio e specializzazione indipendenti. Penso al Prof. Bertolini, che insegnò a Modena fino al 1960, per poi passare a Ispra, dove preparò Girardi e un buon numero di chimici. Un mio insegnante di Monaco, Hans Joachim Born, era talmente importante che fu preso dai sovietici e mandato a lavorare in un laboratorio militare; fu liberato e diventò direttore del Radiochemisches Institut della TH di Monaco.
      Erano appunto gli anni 50.
      La costruzione del reattore di Latina cominciò nel 1958 e mi sembra strano che non fosse affidato a ingegneri di formazione. In quei posti la preparazione non si poteva improvvisare.
      Per diventare operatori di reattore serviva un corso intensivo di un anno e si doveva sostenere un esame a Roma presso il CNEN.
      Bisogna ammettere che la scienza nucleare partì molto bene in Italia, con tutte le cautele che la materia delicata imponeva. Erano tempi seri.
      L’iniziativa “atomi per la pace” fu lanciata nel 1955; con quell’iniziativa cominciò il nucleare civile.
      Solo adesso c’è una certa sbracatura, con ingegneri che si occupano di chimica e di fisica nucleare, non per dirigere, ma in prima persona. Mica normale. Cosa può sapere Carpinteri, al di fuori di quello che ha letto alla svelta? Ecco perché sbaglia le reazioni.

  42. Camillo ha detto:

    @Ing. Carpinteri

    Mi permetto di commentare da chimico la Sua lettera che è comparsa oggi sul blog 22 passi e su Repubblica. Un incontro di competenze varie non può che essere utile. Lei ragiona da ingegnere esperto di Meccanica Strutturale, io da chimico.

    Il discredito di certi lavori penso che sia relativo, e addirittura strumentale per altri fini, come si dimostra anche nel mio stesso caso.

    Non desidero contestare gli aspetti sperimentali del Suo lavoro, dato che è stato ampiamente fatto da altri, compresi nove ricercatori qualificati dell’INRIM; mi limito a mettere in evidenza gli errori concettuali di chimica che, a mio parere, figurano in tutti i Suoi articoli.
    Lei definisce costantemente la reazione
    56 Fe —> 2 27 Al + 2n
    come reazione di fissione nucleare.
    Una fissione nucleare avviene per assorbimento di un neutrone, spesso termico, qualche volta veloce. In questa reazione non figura alcun neutrone come attivatore della reazione di fissione. Non potrebbe del resto figurare, per rispettare il principio di conservazione del numero barionico. Se volesse sostituire il neutrone con un altro barione, non Le sarebbe consentito.
    Un’altra ipotesi è che si tratti di una fissione spontanea (esiste), qualcosa come un decadimento radioattivo. La cosa risulta impossibile perché la somma delle masse che si trovano a destra del segno di reazione è superiore alla somma delle masse a sinistra.
    Che cosa resta? Resta solo l’azione di un singolo potente fotone disintegratore che, ricordando a memoria, dovrebbe avere un’energia superiore a 42 MeV. Chi o cosa produrrebbe tale megafotone?
    Supponendo che questo fotone sia disponibile, si tratterebbe di una reazione fortemente endoergica, non esoergica, come ha affermato a Torino il 4 maggio, rispondendo a una domanda critica e fondamentale di Will Collis. Lei rispose che la reazione era esoergica. Confondere una reazione endoergica con una reazione esoergica è come confondere un maschio con una femmina, bisogna andarci cauti.
    La disintegrazione del nucleo di ferro non rispetta la distribuzione a “gobba di cammello” dei prodotti di fissione, favorendo invece la formazione di due nuclei gemelli di alluminio.
    Non credo che l’analisi di quella reazione offra altre possibilità. Se le offre, sarei lieto di conoscerle. Lei è ingegnere, ma si può rivolgere ai vari esperti dell’INRIM, che saranno lieti di darLe una mano, compresi quelli che hanno apertamente criticato i Suoi esperimenti.
    Quello che ho scritto per la reazione sopra riportata vale anche per tutte le altre reazioni che vengono riportate nelle Sue pubblicazioni, tutte indistintamente endoergiche, dato che l’energia di legame/nucleone degli isotopi di ferro e di nickel è la più elevata del sistema periodico.
    Come vede, piuttosto che mettermi a ragionare su analisi chimiche, conteggi di neutroni e altri dettagli sperimentali, ho preferito concentrare la mia attenzione sulla gestione dei fenomeni nucleari, per chiarirli insieme a lei. In seguito, se lo desidera, si potrà passare allo sperimentale, anche se arriverei in ritardo. L’aspetto teorico mi sembra invece che finora sia stato molto trascurato.
    Lei infine ha commesso un errore formale molto grave, a mio parere: in tutte le Sue bibliografie figura il nome di tale Rusi Taleyarkhan, un protopiezonucleare che lavora in fase umida come Cardone, curiosamente molto noto ed apprezzato nell’ambiente ff. Ebbene, tutti sanno che si tratta di un imbroglione pesantemente censurato dall’Università di Purdue, presso cui lavora o lavorava. Egli non può entrare in contatto con studenti per tre anni, per evitare che insegni scienza nucleare “personalizzata”. Una sorta di processo di rieducazione.
    La citazione di un articolo fasullo inficia l’autorevolezza dell’articolo in cui viene citato, quindi tutta la Sua produzione piezo dovrebbe essere cancellata. Perché ha accettato di correre il rischio di essere scoperto come è puntualmente avvenuto?
    Ecco la ragione per cui contro di Lei ha coalizzato ben 1000 ricercatori di varie discipline che hanno però colto bene il senso dell’Appello, un’iniziativa che forse non ha precedenti in Italia e che speriamo abbia un seguito.
    Ringrazio fin d’ora Daniele Passerini se fa in modo di portare alla Sua conoscenza questo modesto commento.
    Cordiali saluti
    Camillo Franchini, chimico

    • Livio Varalta ha detto:

      @Camillo,
      queste argomentazioni le hai scritte e ribadite diverse volte.
      Dubito che Carpinteri sappia cos’è il “numero barionico”.
      Personalmente di “numeri al bar” ne ho dati, qualche volta, dopo aver bevuto del merlot, non in dosi omeopatiche…
      Camillo, conserva le tue considerazioni per tempi migliori.
      Carpinteri ha la teoria dello Spazio Tempo Deformato, cone Rossi ha il Rossi-Focardi Paper; teorie modificabili secondo necessità, come è stato fatto all’occorrenza.
      Camillo, stai cercando di demolire la torre, mirando all’orologio, con un’unica cannonata. Bene che ti vada tirerai giù la cella campanaria con l’orologio, la base, e buona parte della torre, rimarranno in piedi. Loro, i neutroni, loro li hanno “visti” e li “vedono”, come Levi ha visto il “Gallo” raspare, e sentito cantare con COP 200.
      Camillo, tu consideri la teoria ed il metodo fondamenta, gli scienziati del nuovo approccio alla scienza
      http://22passi.blogspot.it/2012/06/lo-iato-tra-scienza-e-conoscenza.html
      le considerano bellezze architettoniche, da porre in alto per il piacere di chi guarda; modificabili secondo usi, costumi, epoche, ecc…
      Camillo, siamo in un mondo di “semplici”, è semplicissimo mettere un blocco di granito sotto una pressa od infilare una resistenza in un tubo e poi far sognare i “semplici”.
      Quindi, l’unico approccio serio, massimo, è demolire i paper di questi nuovi fantasiosi scienziati, e farlo nel modo più scientifico possibile perché, affrontando questi temi, si rasenta comunque il ridicolo; non prestarsi, dunque, a repliche fino a quando i loro paper non sono accettabili.
      Si potrebbe semplicemente ignorarli se non ci fossero soldi pubblici di mezzo.
      Faccio i miei migliori auguri ai nove ragazzi di Strada delle Cacce.
      Camillo, non credere che, se i nove ragazzi dimostreranno che le loro perplessità erano fondate, la cosa svanisca; c’è stato Uno che ha detto: “i poveri li avrete sempre con voi…”

  43. Camillo ha detto:

    @Daniele

    Scusa se ti cito, ma sei irresistibile.

    È colpa di Carpinteri se nessuno, fuori dai piezonuclearisti stessi, ha replicato i loro esperimenti? Se tutti ragionano come Franchini, che senso ha appostarsi per fotografare un asino che vola?

    Certo che è colpa di Carpinteri se nessuno gli dà retta. Fin che continua ad affermare che gli asini volano, pochi si apposteranno per controllare. E’ chiaro che tutti ragionano come me, ci vuole mica la laurea. Facciamo una scommessa a favore dei terremotati emiliani?
    50 € che nessuno controllerà in modo indipendente il piezo di Carpinteri. Carpinteri dovrà fare tutto da solo come i seminaristi. Al massimo ci sarà Cardone a tenergli compagnia.
    Tempo: un mese.
    Ti offendi se ti dico in amicizia che gli hai portato sfiga? Non ne salti uno. Dopo i malcapitati piezo a chi dedicherai le tue micidiali attenzioni?
    Francamente credevo che Armando de Para si fosse dissociato con decisione, per non compromettere la sonochimica, che credo conosca bene, compresi i livelli di energia in gioco, non certo da nucleo. La sonochimica è una cosa molto seria, bravo Armando. Ho ascoltato anche la Sua presentazione: efficace, ma perché lanciarsi nel piezocardone?

    • gian ha detto:

      Camillo,
      mi sento di dire che Daniele in effetti risulta alquanto naif in talune esternazioni. In particolare, in risposta alla sua frase che qui hai riportato, gli avevo lasciato il link di un articolo in cui viene contestato praticamente tutto dell’esperimento, compreso il setup (si legge senza particolari difficoltà…)

      Mi auguravo che Daniele volesse darci un’occhiata, ma ho visto che, almeno per ora, sul suo blog sia stata preferita una sterile polemica, senza entrare nel merito delle critiche.
      Uso un paragone terra-terra (simil “asino-che-vola”) per riassumere il concetto. Il ricercatore A sostiene di aver scoperto una particolare proprietà dell’acqua misurando il pH… con un termometro e invita il ricercatore B a ripetere l’esperimento. Il ricercatore B gli fa notare che sta misurando tutt’altro e quindi si rifiuta di ripetere l’esperimento perché non ha senso. In questo caso il ricercatore B sarebbe da considerare un tetragono conservatore? Io non penso. Ecco, le critiche rivolte agli articoli di Carpinteri sono di questo tenore, quindi la frase di Daniele a me è sembrata particolarmente ingenua.

      Poi, sia ben chiaro, visto che si tratta di dibattito scientifico e non di “bar sport”, gli autori degli articoli sul piezonucleare potevano anche controbattere: “no cari amici critici, avete sbagliato voi perché così e cosà e a seguire tutti i dettagli del caso). Non l’hanno fatto – o almeno io non ho trovato risposta scientifica alle pesanti critiche – dopo due anni; per cui si può aspettare ulteriormente o trarne delle conclusioni. Il fatto che la cosa sia emersa comunque al cospetto di un più grande pubblico, come han già detto meglio altri prima di me, non mi pare però da imputarsi a discussioni di carattere scientifico che possono benissimo (e giustamente) protrarsi per anni all’interno della normale dialettica accademica; ma piuttosto per tutte le condizioni di contorno evidenziate e portate alla luce dall’Ocasapiens.

      Ah, per la cronaca e per chiarezza: io non ho nulla personalmente contro Carpinteri, il quale anzi fino a poche settimane fa quando ho scoperto su questo blog la sua veste “piezonuclearista”, per me era l’ottimo autore dell’ottimo libro di Scienza delle Costruzioni su cui studiai anni fa. Quello che mi stupisce, e mi fa nuovamente pensare che l’attrezzatura scientifica *media* sia in Italia sotto il minimo sindacale, sono le difese acritiche e aprioristiche “da blog” che prescindono dal merito della questione. Per concludere io ri-consiglio a tutti gli interessati (lo ha già fatto più volte Giancarlo prima e meglio di me): PRIMA leggere i documenti, eventualmente farseli spiegare da un esperto di fiducia, DOPO discettarne.

      • Camillo ha detto:

        @gian

        ho visto che, almeno per ora, sul suo blog sia stata preferita una sterile polemica, senza entrare nel merito delle critiche.

        Ben detto, rifiutano di entrare nel merito delle critiche. E’ da quando scrivevo per Query on Line che succede. Si comportano come tifosi di calcio, che non hanno necessità di essere atleti. Nemmeno sul sonotrodo di Armando hanno trovato da ridire, lasciando che lo presentassero come un potente strumento di disintegrazione nucleare.
        Cordiali saluti

  44. Giancarlo ha detto:

    Non capisco la tattica oppure la strategia di Carpinteri, ammesso che ce ne sia una. Mi riferisco alla scelta mediatica di passare attraverso 22passi (è esilarante Daniele che si stupisce che Alessio abbia ricevuto la risposta prima che lui pubblicasse la primizia). Il Professore dovrebbe aver capito che per mesi la cosa è rimasta confinata in un paio di blog, per quanto la gravità fosse sempre quella di adesso, e che la faccenda è esplosa, non solo, ma soprattutto, per gli attacchi sconclusionati che le truppe cammellate capitanate dai soliti noti e appoggiate dal sostegno “a priori” di Daniele (ricordate Carneade vero amico della scienza?) hanno sferrato nei confronti soprattutto di Sylvie, rea di aver scoperchiato la pentola. Ci siamo incattiviti, lo confesso: io personalmente ho portato l’appello a conoscenza di tutti quelli che conosco in ambito universitario e ho avuto successo nel 70% dei casi. Per il restante 30% sono stato ignorato oppure ho ricevuto una mail che condivideva le mie osservazioni ma diceva di non voler firmare per una qualche ragione, anche valida. Cardone, uno dei massimi responsabili di questa guerra con le sue lettere, pubblicate da Daniele e ammesso che siano vere, cosa su cui qualche dubbio lo nutro, si è completamente tirato fuori dalla vicenda. Chinati giunco che passa la piena.
    Possibile che il professor Carpinteri, uomo d’esperienza e di notevole intelligenza, non si accoga dei danni che lì si producono? In un tifo da curva nord esultano alla risposta che risponde solo in parte e sono già esultanti per la smentita che arriverà rispetto alle confutazioni dell’articolo di arXiv di cui dubito abbiano capito tutti lo spessore, soprattutto quello del secondo aspetto, mai citato nei commenti. E’ possibile che nessuno capisca che definire in maniera non gentile i firmatari dell’appello non farà altro che scatenare una caccia alle altre possibili inesattezze o peggio, all’interno dei lavori. Pensano che i problemi si esauriscano nelle sospetta coincidenza dei numeri misurati? E i neutroni che ci dovrebbero essere e non ci sono? Lo sanno i passeri che i dati di misura debbono obbedire a delle regole precise o immaginano che debba essere riscritta pure la statistica. Gauss, Poisson, Bernoulli, Maxwell, Rayleigh, per citare alcuni che hanno legato i loro nomi alle distribuzioni statistiche, sono vissuti invano? Cominciano ad essere tanti i libri da riscrivere, ed, inoltre, Carpinteri ha dichiarato di non volersi sottrarre al metodo scientifico.
    Professore, un consiglio, replichi solo su Repubblica, o su arXiv o nel caso sia necessario su Science o Nature. Lasci perdere il blog di Passerini (università di Perugia) e non si faccia aiutare dalle truppe cammellate: a parte Duper non sono proprio in grado di farsi capire..

    • Antonella ha detto:

      Buongiorno Giancarlo,

      la tua analisi è molto interessante. Gradirei un tuo commento a un mio post su 22passi in risposta a Franco Morici.

      “@Franco
      >Noto purtroppo che su questi argomenti, anche sui Blog, si va coagulando una specie di ideologia che come tale, al pari di altre ideologie estremiste del XX secolo, porta solo allo scontro tra fazioni.

      Secondo me è invece stato lo scontro che ha provocato le fazioni. I due bar Sport dell’affare E-Cat (22passi in curva Sud e FusioneFredda in Curva Nord) si sono fatti pubblicità a vicenda per un anno intero, e anche chi resta scettico (sia con speranza che con pessimismo) è stato costretto a scegliere quale blog frequentare, in quale Curva sistemarsi.”

      (la scelta dell’assegnazione delle curve è arbitraria da milanista – milanista per gioco di ruolo, non che mi interessi di calcio )

      • mW ha detto:

        Adesso io mi faccio gli affari degli altri:
        Io penso che se uno non riesce a vedere contraddizioni grosse come una casa proprio sotto i suoi occhi, oppure le vede ma va avanti esattamente come se niente fosse, a dire sempre le stesse ma le stesse cose, ma cosa gli si può dire? Ci si può solo arrendere. Se trovare miriadi di contraddizioni enormi è valutato semplicemente come scontro, io non sò cosa dire.
        Antonella, tu hai detto più volte che per te seguire questi casi è come seguire una fiction.
        La mia personale impressione fino ad ora, è che è come se tu stessi guardando la fiction col volume a zero.

        • Antonella ha detto:

          mW, quello che dici non commenta il mio post, ma indirettamente sembra confermare la mia opinione sullo scontro cercato: ho scritto in modo il più possibile obiettivo sulle dinamiche interpersonali tra i sostenitori delle due posizioni, non mi aspettavo una critica alla mia capacità di seguire un telefilm.

        • mW ha detto:

          Antonella,
          io non sò se le fazioni abbiano generato lo scontro o lo scontro abbia generato le fazioni.
          Non lo so, non capisco, non me ne intendo.
          In effetti la situazione è insolubile.
          Mi verrebbe da dire che bisogna analizzare pacatamente i dati di fatto e la congruenza delle affermazioni, e che di fronte a una evidenza, bisogna accettarla.
          Mi verrebbe da dire che tutti dovremmo cercare solo di accertare i fatti, e non cercare di fare la gara a chi è più furbo, ossia chi ottiene più consenso.
          Ma se la gente non segue queste regole e non le condivide, cosa succede?
          Può capitare ad esempio che Gino porti ottime argomentazioni che contraddicono le argomentazioni di Pino. Ma Pino si rifiuterà di ammettere che le argomentazioni di Gino siano giuste, le trascurerà, non darà una risposta puntuale, e alzerà la voce.
          Se uno guarda la fiction senza il sonoro, avrà inevitabilmente l’impressione che Gino e Pino stiano litigando, e che abbiano entrambi ottime argomentazioni. Ma sarà vero?
          Certo, questo genere di giochetto per conservare il proprio consenso presuppone che vi siano persone che guardano il dibattito senza il sonoro. Questo deporrebbe a favore del fatto che esistano già delle fazioni, prima dello scontro.

          Ma io, ad esempio, appartengo a una fazione?
          Beh, per dirlo bisognerebbe prendere una qualsiasi cosa che ho detto e dimostrare che è una balla e che parlo per partito preso, ad esempio. In gran parte mi sono occupato di termodinamica.
          In effetti qualcuno, senza far nomi, dichiarava che quanto sopra fosse ben più che dimostrato e che le mie parole da quel momento erano rumore di fondo.
          Alla fine è qui che si va a finire.
          Tu non sai a chi credere, e siamo daccapo.
          Spero di aver descritto in qualche modo la situazione.

        • Antonella ha detto:

          >Tu non sai a chi credere, e siamo daccapo.

          ti sbagli, non è che non so a chi credere, è che io non credo mai a nessuno, sperimento da sola. Non affermerò che l’E-Cat funziona finché non ne avrò le prove, non crederò che è impossibile finchè..mah, se non succede altro prima, fino all’estate 2013: se per quella data nessun cliente del MW si sarà mostrato, e nessun Gattino sarà stato ancora venduto, concluderò che il finale del telefilm è stato deludente. Vabbé, magari salta fuori una nuovissima geniale forma di truffa e allora sarà stato comunque divertente 😀

        • mW ha detto:

          Inoltre, penso che sia da evitare questa similitudine con la fiction.
          Perchè i telefilm puoi seguirli benissimo senza sapere cosa è l’entalpia, questa storia no.
          Inoltre, se ci penso, quel poco che sò non lo ho imparato gratis, ma ho dovuto studiare e non poco, per passare fisica tecnica e macchine.
          Svalutare tutto questo a una fiction mi sembra una mancanza di rispetto per la fatica degli altri.

      • oca sapiens ha detto:

        @Antonella
        Quale scontro? Sono mondi separati.
        Qui Camillo e altri insegnano le regole del metodo scientifico, si chiedono spiegazioni e s’impara qualcosa. Su 22 passi si tifa per qualunque miracolo annunciato e si insulta chi lo mette in dubbio. Un Bar Sport, se vuole, ma riservato a tifosi che non sanno di che stanno rissando.
        Non capisco bene come si possa “restare scettico”. Che cosa le fa dubitare dell’esistenza di regole nel calcio o nei giochi di ruolo o nella scienza?

        • Antonella ha detto:

          >Non capisco bene come si possa “restare scettico”. Che cosa le fa dubitare dell’esistenza di regole nel calcio o nei giochi di ruolo o nella scienza?

          Guardi, Signora Sapiens, sono vent’anni che mi curo e curo i miei figli, i miei gatti, cani, anatre, e capre con l’omeopatia, la quale segue le proprie regole. Ecco, io non capisco come si possa restare scettici senza aver provato, e provato tramite un medico che non sia un ciarlatano come la maggioranza dei sedicenti omeopati che lavorano in Italia.

          Anche qui, non è questione di credere agli scienziati mainstream piuttosto che ai discepoli di Hanneman, è questione di sperimentare personalmente. Poi magari anche l’E-Cat funzionerà solo a casa mia e a casa di quelli che ci vogliono credere?

        • Diego ha detto:

          @oca sapiens
          “Qui Camillo e altri insegnano le regole del metodo scientifico, si chiedono spiegazioni e s’impara qualcosa”

          non è completamente esatto. Qui si insegna _anche_ (Camillo docet) che se un fenomeno non è catalogato in una banca dati allora non esiste e quindi deve essere inserito, tout court, nei casi di scienza patologica e non è degno di essere ulteriormente approfondito e verificato sperimentalmente.

          Qui si insegna _anche_ (Camillo docet) che basta una convinzione personale per dire che alcuni ricercatori fabbricano mistificazioni e sono in malafede, e vanno per questo derisi, infangati e incolpati di incompetenza, come il caso internazionale dell’esperimento della compressione elettrochimica del deuterio ci ha mostrato:
          http://www.lnf.infn.it/sis/preprint/pdf/getfile.php?filename=LNF-06-20%28P%29.pdf (legga in particolare il paragrafo 1.3.1 per vedere cosa insegna Camillo e già che c’è anche l’inizio di pagina 12).
          Nel contempo si insegna _anche_ (Camillo docet) che queste convinzioni personali vanno mantenute anche di fronte all’evidenza contraria di numerose repliche sperimentali indipendenti ottenute in continenti diversi (asia, europa, america) da persone serie e non da mistificatori .

          Qui si insegna _anche_ (Camillo docet) a non chiedere scusa quando l’evidenza mostra di essere in errore, a differenza di altri che invece lo fanno (Malatesta docet) nonostante abbiano sposato e sostenuto a lungo le posizioni di Camillo:

          Fai clic per accedere a Malatesta_Arata.pdf

        • Livio Varalta ha detto:

          @Camillo,
          veramente insegni questo??!!
          Qui si insegna _anche_ (Camillo docet) che se un fenomeno non è catalogato in una banca dati allora non esiste e quindi deve essere inserito, tout court, nei casi di scienza patologica e non è degno di essere ulteriormente approfondito e verificato sperimentalmente.
          Camillo,
          a me hai insegnato che, se un fenomeno viene studiato con le regole del metodo scientifico ed è replicabile, la relativa documentazione, superata la revisione dei pari, viene automaticamente inserita nelle banche dati.
          Che sono di seconda categoria io??!!

      • Gherardo Gentzen ha detto:

        Cara Antonella, mi dispiace che lei veda uno scontro tra blog. Secondo me questo scontro è solo apparente. Parlo per me ma penso di interpretare anche gli altri, semmai correggetemi.

        Io non vedo nel blog dei 22 passeri né un avversario né un interlocutore, per me è semplicemente un sito in cui di tanto in tanto appaiono delle notizie interessanti e in cui vedo all’opera un certo tipo di umanità, che trovo da una parte sconcertante e dall’altra divertente. I miei avversari e da qualche tempo anche interlocutori sono sempre stati solo certi colleghi che secondo me sfruttano i passeri per operazioni pseudoscientifiche eticamente discutibili.

        Il solo motivo per cui intervengo nel blog di Franchini è perché credo che qualunque battaglia politica, in questo caso di politica della ricerca, debba essere condotta in modo il più possibile pubblico, sotto il naso di tutti. Chiunque può leggere i vecchi post e i commenti di questo blog e farsi un’idea ben precisa dell’evoluzione e dei motivi della presente campagna. Questo blog ci ha permesso di analizzare la situazione, riunendo diverse competenze, e di coordinarci. Inoltre ci ha dato la forza di tentare delle azioni che se compiute come individui isolati sarebbero state inutili. Per esempio, ha reso possibile pubblicare delle lettere aperte con delle domande.

        Lei ha visto spesso del sarcasmo bonario nei confronti dei passeri, dovuto a un disprezzo intellettuale dichiarato, ma non sono i passeri il nostro obiettivo. Tra l’altro io sono convinto che fare una battaglia contro di loro sarebbe del tutto velleitario e ovviamente perdente. È un semplice principio economico: se la domanda di esoterismo è forte, l’offerta si adeguerà comunque, non ha nessun senso provare a limitare l’offerta. In altre parole, se anche si impallinasse metaforicamente Passerini, un altro profeta, sicuramente meno buffo ma altrettanto esoterico, prenderebbe il suo posto e apparecchierebbe un blog di sogni a buon mercato.

        Quindi non c’è nessuna battaglia contro i passeri. Semmai si fa del tiro al piccione e anche al tacchino, a certi tacchinoni molto grassi e molto furbi che sarà molto difficile acchiappare, ma è giusto provarci, in modo trasparente davanti a tutti.

        • Antonella ha detto:

          >Secondo me questo scontro è solo apparente.

          Un gioco di ruolo? sì, sembra anche a me. Per questo dicevo che le “fazioni” si sono formate in corso di gioco.

          Ad ogni modo, forse sono stata superficiale nel mio commento, non mi stavo riferendo ai titolari dei due blog e a chi li sostiene (includo lei), ma pensavo invece a “normali” utenti, molte persone che non sono scienziati, che semplicemente seguono E-Cat Story, e che a poco a poco si sono schierati. Personalmente mi sono ritrovata a “giocare di ruolo” per via delle pesanti critiche di molti negazionisti, anche al di fuori dei due Bar Sport: quando ti trovi a dover difendere una posizione, e ti senti dare della credente, ti puoi ritrovare in fase di arrocco prima ancora di rendertene conto.

        • Gherardo Gentzen ha detto:

          Guardi Antonella, glielo devo dire, trovo offensivo che lei chiami `bar sport´ il blog di Camillo. Non mi sembra che qui ci siano le sguaiatezze e il tifo di un bar sport. C’è una bella differenza tra gridare la propria fede, sia pure sportiva, e una posizione intellettuale che viene argomentata con cura.

        • Antonella ha detto:

          chiedo perdono, non intendevo offesa.

        • Gherardo Gentzen ha detto:

          Perdonata, ci mancherebbe. Siamo in tanti qui a voler bene a Camillo, sa? Guai a che ce lo tocca.

        • Antonella ha detto:

          speravo che il Dottor Franchini si sarebbe divertito con il gioco di ruolo dei due Bar Sport, così, una tantum, o anche una ogni tanto. Mi sembrava alternativa carina all’analogia dei “passeracei” e del “fanghificio” (ovvio che non riuscirei mai a battere il suo “Passersera”, io e mio marito abbiamo riso fino alle lacrime).

        • Gherardo Gentzen ha detto:

          Grazie, siamo amici.

        • Antonella ha detto:

          😀

  45. Livio Varalta ha detto:

    Merita attenzione:
    http://22passi.blogspot.it/2012/06/risposta-del-prof-carpinteri-gerardo.html
    da qui
    62bffbe6-afae-11e1-844c-000bcdcb5194 ha detto…
    ———
    09 giugno 2012 17:32
    in avanti…
    Capito, Camillo, perché è difficile? I poveri di spirito li avremo sempre con noi…

    • Camillo ha detto:

      Livio,
      meritano attenzione sia le acute osservazioni di 62bffbe6-afae-11e1-844c-000bcdcb5194, sia le risposte irritate di Daniele e Mistero, disorientati in modo buffo.
      62bffbe6-afae-11e1-844c-000bcdcb5194 non può durare in quel blog; probabilmente non lo sentiremo più.
      Ho voluto ri-riproporre qualche considerazione di chimica, perché su quell’aspetto casca l’asino (che vola). Lì sta il nocciolo duro della contestazione al piezo, che nemmeno Mignani può contrastare. Se non vogliono reinventare una chimica per uso e consumo personale, C&C e altri devono riconoscere che sono state scritte reazioni nucleari senza senso. Se qualcuno nella posizione gerarchica giusta si rende conto che C&C non hanno competenza in campo nucleare, può darsi che decida di fare cessare ogni attività piezo, come è successo con Taleyarkhan.
      Livio, è un tentativo come un altro.

      • Livio Varalta ha detto:

        Livio, è un tentativo come un altro.
        No! Non è un tentativo come un altro, il tuo è l’approccio più logico e semplice, la cosa svanirebbe come la rugiada al mattino Se qualcuno nella posizione gerarchica giusta si rende conto che C&C non hanno competenza in campo nucleare.
        Dubito, purtroppo, che il qualcuno ci sia, e se ci fosse non sarebbe comunque frenato da “cautele” politiche.
        Comunque, Camillo, ti propongo di trasformare il tuo commento in capitolo ed inviarlo al primo firmatario che valuterà se inserirlo nell’appello. Io ritengo sia opportuno. I “Piezionucleari” hanno sviluppato la teoria dello Spazio Tempo Deformato. Penso che i firmatari debbano sottoscrivere anche la teoria consolidata in base alla quale i lavori dei “Piezo” vengono contestati.

        • Camillo ha detto:

          Livio,

          Mi fa piacere che abbia capito il valore della mia posizione.
          Aggiungo che anche il piezocardone svanirebbe come la rugiada del mattino se si confrontasse la sonochimica con le sue applicazioni vere con la “sonochimica nucleare” di Cardone che, per superare la barriera di Coulomb, deve fare affidamento su temperature da big bang. Peccato che nessuno l’abbia notato e ne abbia colto l’importanza antagonista. Forse nell’appello sarebbe stato utile dare più spazio alle incongruenze teoriche del piezo. Le reazioni nucleari di Carpinteri e la sonochimica nucleare di Cardone avrebbero fatto impressione anche su esperti di altre discipline, forse anche su qualche superiore gerarchico della coppia.
          Ti sarai accorto che Antonella è un troll. Lei è convinta che si tratti di un divertente confronto tra blog, dell’appello non le importa nulla e nemmeno delle argomentazioni tecnico/scientifiche, di cui sembra non essersi mai accorta. Ho capito fin dall’inizio che era una frivola. Metto il suo nome in moderazione e lascio passare solo i commenti di qualche utilità, ma credo che sia una che ama solo stare alla finestra.

  46. Pingback: Piezopoli: l’epistolario » Ocasapiens - Blog - Repubblica.it

  47. Yuz ha detto:

    @energymanager

    La pressione in uscita deve essere di almeno 10 bar (secondo il costruttore). Se si considera questo fattore l’energia ottenibile diminuisce quasi della metà.

    Per l’espansione isoterma si può usare la formula:

    L = Pi * V * ln ( Pi / pf ) – V * Pi * Patm / Pf

    dove

    L è il lavoro di volume espresso in J
    Pi è la pressione di carico della bombola espressa in Pa (350bar = 35.000.000Pa)
    V è il volume della bombola espresso in m^3 (200L = 0,2m^3)
    Pf è la pressione di scarico del motore
    Patm è la pressione atmosferica (per semplicità si può considerare pari a 1 bar)

    Con l’espansione isotermica ideale fino 1 bar si trova:

    Pf = 1bar
    L = 41.006kJ – 7.000kJ = 34.006kJ = 9,45kWh

    Con l’espansione isotermica ideale fino a 10bar si trova:

    Pf = 10bar
    L = 24.887kJ – 700kJ = 24.187kJ = 6,72kWh

    pari al 71% ( = 6,72kWh / 9,45kWh ).

    Da evidenziare che il calcolo appena proposto corriponde al caso in cui la pressione di scarico del motore sia pari a 10bar.
    Se invece la pressione di scarico del motore è pari a 1bar, ma il motore funziona solo finchè la pressione nella bombola è di almeno 10 bar, il risultato migliora.
    In questo caso infatti basta togliere 0,07kWh (lavoro fatto dall’ipotetica espansione isoterma fino a 1bar del gas residuo in bombola) dal lavoro dell’espansione fino a 1 bar (9,45kWh) ottenendo 9,37kWh ( 9,37kWh/9,45kWh = 99% ).

    Con 350bar e 200L di bombola le cose iniziano ad essere credibili, peccato che l’espansione sia più adiabatica che isoterma!

    • Camillo ha detto:

      Certo, più elevata è la velocità di prelievo di aria, più l’espansione tende a essere adiabatica. C’è poco da godere.
      In ogni caso l’autonomia resta insignificante anche se il prelievo fosse rigorosamente isotermo. Serve il telefonino in ordine per chiamare un taxi.

      • Yuz ha detto:

        @Camillo
        Pensiamo positivo: se si resta a secco con l’auto ad aria compressa, visto che pesa relativamente poco, si può sempre spingerla fino al primo distributore!

        • Luca ha detto:

          No, No! Non avete notato la forma, dove viene costruita e il fatto che è a 3 posti? Appena finita la carica escono utomaticamente le 2 stanghe, un elegante cavezza e la vettura si trasforma in un risciò.
          “Di là” l’imprenditore dal rosso e folto pelo sta spremendo tutto il veleno che ha in corpo. Credo, non vi perdonerà mai di avergli rotto le uova, (le bolle di cavitazione) nel paniere 😦

    • energymanager ha detto:

      Si, ha ragione….
      comunque non è chiaro quale sia la pressione in ingresso nel motore, fino a poco tempo fa avevano bisogno di un regolatore di pressione per immettere aria nel motore a 20 bar costanti (che si mangiava una congrua fetta dell’energia) oggi sembra riescano a utilizzare direttamente la pressione dell’aria nella bombola.
      http://www.mdi.lu/english/actualite.php

  48. mW ha detto:

    ma secondo voi, quanto tempo può passare prima che il prof. Carpinteri diffidi 22P dall’occuparsi di lui?
    in effetti già il fatto che abbia inviato la sua risposta prima a Oca che a 22P, mah.
    Epiteti come CACCOLAMAN, intime battute tra Mistero e Daniele (amiconi al bar)…all’indirizzo dell’oca….mancano solo rutti e peti….
    SHINE, facciamo dei pronostici?

    • Luke ha detto:

      In effetti è un blog terribile…le reazioni dei due soggetti da te citati lasciano veramente allibiti, e in generale tira una ‘brutta aria’. Non penso che interloquire con quelle persone possa essere utile. Si finisce normalmente in rissa. La sensazione che se ne ricava è quella di combattere contro dei mulini a vento. Meglio concentrarsi sull’aspetto scientifico su questo e altri blog, mantenendo un atteggiamento sano…

    • Ale ha detto:

      io mi sono stufato di C&C. Con Rossi mi divertivo molto di piu`, quindi latito.

      Ma dico, vuoi mettere il carisma, l’imprenditorialita`, l’inglese tagliente, le battute sempre pronte? La storia piezo al confronto e` pallosissima. W Rossi.

  49. Camillo ha detto:

    @Luca

    Di là l’imprenditore dal rosso e folto pelo sta spremendo tutto il veleno che ha in corpo.

    Eppure a leggere la versione aggiornata di Biokavitus si trovano molte applicazioni classiche di sonochimica, quindi Armando dimostra di conoscere quali sono le energie in gioco, le potenzialità e i limiti del mezzo. E’ l’estrapolazione cardoniana che non si capisce. Come avrà fatto Cardone a convincere Armando che gli ultrasuoni possono provocare reazioni nucleari? O Armando a convincere Cardone? Un giorno ce lo spiegheranno, quando saranno più rilassati. Credo che usino perfino sonotrodi commerciali da 20 kHz, come tutti. Più normale di così… Io ho una vaschetta a ultrasuoni che uso per pulire gli occhiali e le monete da collezione di mio nipote. Mi viene voglia di farmi prestare un dosimetro per neutroni BTI dal mio amico Moreno, chissà.

  50. mW ha detto:

    @Antonella:
    “è che io non credo mai a nessuno, sperimento da sola”

    Se tu avessi voluto sperimentare da sola avresti preso un libro di fisica tecnica qualsiasi e te lo saresti studiato, tempo ne hai avuto.

    Se vuoi aspettare di viaggiare più veloce della luce o di avere in casa l’e-cat, fai pure, ma dire che uno non si fida di banali osservazioni di termodinamica e svalutare tutto a telefilm dopo che ti hanno spiegato le stesse cose 25 volte a me sembra irriguardoso, ecco.

    • Camillo ha detto:

      mW,

      è che io non credo mai a nessuno, sperimento da sola

      Come mai si è allora fidata di Rossi? Tipico esempio di “credo quod cupio”. Farebbe comodo anche a me scaldarmi quasi gratis, ma Rossi afferma cose diverse da quelle che conosco. Non ho voglia di sperimentare, troppo faticoso, time and money consuming. Preferisco delegare il giudizio su Rossi agli autori dei miei trattati o alle banche dati e tenermi lontano dalla tentazione di affidarmi al suo mammozio.
      Il problema è che quasi mai si può sperimentare da soli. Quasi sempre deleghiamo, ci sono troppe specialità, troppi argomenti da conoscere.
      In campo medico, per esempio e soprattutto, sperimentare da soli può portare a brutte sorprese. Mi sono sempre affidato anima e core ai dottori; finora mi è andata bene. Scarto l’omeopatia a priori, perché mi sembra del tutto inverosimile.
      Chiediamo a Max Altana cose ne pensa.

      • Max Altana ha detto:

        l’omeopatia ha un suo ruolo validissimo. Non riesco ad immaginare miglior cura per i sani che, in questo mondo angoscioso, hanno il disperato bisogno di curarsi.

        I medici che danno omeopatici ad un bambino con la tonsillite e la febbre a 39°, però, devono andare in galera, senza passare dal via.

        Credo che queste osservazioni si possano applicare in modo generico alle nostre vicende.

        postilla:
        Per par condicio, aggiungo che in galera ci dovrebbero andare anche i medici che danno antibiotici “mentula canis” solo per andare in crociera “agratis”.

        • Gianni Comoretto ha detto:

          Sull’omeopatia e le tonsilliti. Ho smesso di considerare “innocua” l’omeopatia quando la figlia di miei carissimi amici si è beccata una nefrite settica da tonsillite curata omeopaticamente. Un’amica medica mi dice che queste cose, una volta scomparse, stanno rapidamente ricomparendo. E nessuno va in galera passando dal via, l’omeopatia e’ stata riconosciuta e passata dal SSN, in Toscana, grazie ad una legge regionale votata ALL’UNANIMITÀ. Chiusa (per me) parentesi OT.

  51. Camillo ha detto:

    Provo a togliere la moderazione a Charles, lascio che si moderi da solo.
    La ragione è che ho l’impressione che C. rappresenti un segmento significativo di opinione pubblica, più o meno quella che si esprime di là.

  52. Gherardo Gentzen ha detto:

    Mi ha confermato Ezio Puppin (che controlla) che Jack Steinberger ha appena firmato l’appello, è il secondo premio Nobel, dopo Roald Hoffmann.

  53. Livio Varalta ha detto:

    MILLE!!!

  54. Giancarlo ha detto:

    @Livio
    E’ tornato francesco!
    …In realtà apre le porte a una nuova scienza, basata su quella che William Tiller (tiller.org), già professore di ingegneria e scienza dei materiali alla Stanford University, chiama Psicoenergetica. Tiller in un noto esperimento ha modificato, con l’aiuto di 4 persone in meditazione, il ph di un bicchiere d’acqua di un punto…

    Livio, ci ho pensato a lungo prima di rispondere a questo tuo post, perché da tempo sono molto cauto quando si tratti di enunciare concetti che coinvolgono necessariamente le convizioni morali e religiose degli interlocutori possibili, soprattutto se non le conosci già. Siccome sono a favore del fatto che ognuno si formi le proprie convinzioni per esperienza personale, evito accuratamente di esprimere tali convinzioni persino in famiglia per evitare che la mia autorevolezza (non ne sono poi tanto convinto) possa portare verso una possibile polarizzazione delle convinzioni i miei figli.

    Dal mio punto di vista gli uomini possono dividersi in tre categorie:
    1) Quelli che ritengono che l’universo vivente conosciuto sia suddivisibile in piante, animali e homo sapiens;
    2) Quelli che ritengono che l’universo vivente conosciuto sia suddivisibile in piante e animali;
    3) Quelli che non si sono mai posti il problema.

    Scartiamo il gruppo 3, il più numeroso forse, perché non porta alcun contributo alla discussione.
    Per quantità, segue il gruppo 1, per i cui appartenenti l’Homo Sapiens ha uno status particolare nel creato e in lui possono essere individuati caratteri precisi che lo distinguono dagli altri animali, quali la presenza di una mente in grado di studiare profondamente la realtà e magari influenzarla, una spiritualità ed un anima variamente concepite. Molto spesso ne deriva un essere creatore che ha creato gli uomini a propria immagine e somiglianza.
    Alcune di queste persone sono, comunque, in grado di separare nettamente la scienza dal resto, e la modifica del pH dell’acqua tramite la meditazione o l’influenza della stessa meditazione sulla macchina di Rossi (ma diventa un lavoro! meglio la caldaia autonoma, no?) vengono giudicate per quello che sono in realtà, almeno per me: emerite cazzate. Altri invece non riescono a separare. Molto spesso le persone di questa categoria estrema sono insospettabili, leggi Josephson.
    Per la scienza il loro riferimento in generale è Popper, un tenace mentalista, per cui l’evoluzione tende naturalmente a un fine: la verità oggettiva. Per cui come dice Daniele, basta aspettare un po’ (come al solito) perché alcune cose che oggi la scienza mainstream si ostina a negare verranno collocate nella loro giusta dimensione e… ognuno prosegua a questo punto come più gli aggrada.
    A domanda specifica pochi sono in grado di localizzare con precisione la posizione della mente e in genere la confondono con le idee.

    Poi c’è il gruppo 2, di cui faccio parte, e siamo i più tristi invero, ce ne vergognamo un po’ e siamo senza grosse speranze per il futuro portando un gran peso. Poiché immagino che ognuno abbia sfaccettature diverse parlo per me: io immagino che 25 ranocchie intorno ad una pozza abbiano poca possibilità di modificarne il pH; penso che uno stormo di anatre in volo non possa modificare la densità dell’aria a proprio piacimento. Penso che la mente non esista ma esista il cervello, differenziato per tipo di animale, in grado di rispondere con meccanismi innati, e poco modificabili in tempi brevi, agli stimoli esterni, tramite una struttura molto simile a quella degli algoritmi distribuiti di nostra invenzione. Negare la mente in un uccello che mette al riparo per l’inverno 30.000 nocciole in 5.000 nascondigli a gruppi di 6 e poi le ritrova tutte, mentre la gente con la mente, in macchina si perde senza navigatore mi pare eccessivo: ad ognuno la sua specializzazione. Noi contiamo fino a numeri immensi; i Romani non sapevano come scrivere un milionesettecentoventitremila miliardi di trilioni; i polpi contano fino a sei e gli basta per sopravvivere. Fortunatamente oggi sono concepibili esperimenti in tal senso, anche se alcuni debbo dire crudeli nei confronti dei pulcini, ad esempio. Se le rane non modificano il pH non lo modificano neppure gli uomini (spero questa affermazione venga interpretata come metafora e non alla lettera). Mi riconosco nel naturalismo filosofico di Willard Van Orman Quine, nel libro di Luigi Luca Cavalli Sforza e Marcus W. Feldman, Cultural Transmission and Evolution: a Quantitative Approach, in cui le idee non sono stati della mente ma entità materiali e l’evoluzione culturale non è finalizzata a nulla.
    Noi del gruppo siamo perdenti, gli altri offrono maggiori speranze e vengono applauditi. Ma consiglio a tutti di farsi un giro sulle illusioni ottiche: vedrete che per alcune, anche sapendo la risposta, non è possibile convincere il cervello a vedere la figura giusta, non ostante la pretesa superiorità della mente sul corpo. L’energia psichica non è in grado di correggere un’illusione ottica ma può cambiare il pH e magari misurare particelle frazionarie invece che intere?

    @Antonella
    Preferisco tuttora la spiaggia ai blog e ieri non ti ho risposto. Lo hanno fatto altri e sottoscrivo molte delle argomentazioni. Qui ne trovi qualcun’altra che ti può dare conto della separazione abissale tra il-di-qua e il-di-là.

    • Gherardo Gentzen ha detto:

      Giancarlo, c’è un quarto gruppo, e contiene solo me come essere senziente, con buona probabilità immortale. Altri universi contengono un Giancarlo, anche lui il solo senziente e immortale, e così via. Tutto il resto sono fenomeni emergenti dalla coscienza.

      Voglio dire: si possono considerare forme estreme del principio antropico che vanno molto oltre i modelli che usiamo attualmente, e che rimangono consistenti con le leggi note, pur mettendo la mente al centro di tutto. È chiaro che appellarsi a queste cose come fanno i passeri (che vanno a spanne e non hanno strumenti precisi) è infantile e inutile, per il semplice motivo che non sono teorie verificabili, ma è possibile che l’universo non sia altro che una percezione di ogni singola mente. A ognuno il suo. Purtroppo la fantascienza non ha abbastanza fantasia e non fornisce idee veramente estreme ai passeri. Dovrebbero studiare un po’ di matematica. Forse nel suo universo Passerini fa battute spiritose, e solo nel mio e nel tuo è incattivito.

      Pensavo di scrivere un testo uno di questi giorni in cui dimostro che siamo probabilmente immortali senza violare leggi fisiche. Potrebbe diventare una nuova religione razionale. Il problema che ho attualmente è che sono in grado di rendere immortale l’individuo ma non i suoi cari, ma non ci ho lavorato molto, chissà…

      Il massimo dell’arroganza, no?

    • Giancarlo ha detto:

      @Livio, tutti
      Il Francesco che conosciamo (Catapano) dice di non essere lui quello che abbiamo citato ma che si tratta solo di un’omonickia.
      Gli chiedo scusa per l’equivoco. Il commento rimane valido.

  55. Camillo ha detto:

    @Diego

    non è completamente esatto. Qui si insegna _anche_ (Camillo docet) che se un fenomeno non è catalogato in una banca dati allora non esiste e quindi deve essere inserito, tout court, nei casi di scienza patologica e non è degno di essere ulteriormente approfondito e verificato sperimentalmente.

    Il 9 giugno alle ore 5:11 ho scritto un commento indirizzato direttamente a Carpinteri, dove ho elencato le ragioni per cui penso che il piezo sia scienza patologica. Non ho scritto tutto, ma almeno un’idea penso di averla fornita.
    Per scrupolo ho controllato nel Nuclear Reaction Data del BNL, aggiornato al 20 maggio 2012, e non trovo traccia di Carpinteri, nel mondo nucleare è un perfetto sconosciuto. Le reazioni non si possono nemmeno cercare, perché sono sbagliate, non saprei come impostare il query. Lei saprebbe come fare? Manca addirittura un pezzo di reazione, a meno che non si consideri decadimento spontaneo del ferro (!) Si trova qualcosa solo se metto un gamma come agente di disintegrazione. Ma in quel caso i due atomi di alluminio belli simmetrici se li sogna.
    Il mio riferimento è la chimica nucleare che si impara a scuola; cosa devo fare, imparare da Carpinteri, che non sa distinguere una reazione endoergica da una esoergica?
    Se Carpinteri a un esame avesse proposto come tesina uno qualsiasi dei suoi lavori sarebbe stato bocciato. A leggere i suoi lavori appare chiaro che non si è mai occupato in vita sua di reazioni nucleari e che le scrive a capocchia.
    Vuole riscrivere i trattati di chimica?
    Al massimo posso concedere che Carpinteri vede le reazioni nucleari come un ingegnere esperto di Scienza delle Costruzioni, io come chimico. Per questo non possiamo capirci. Ma allora spieghi su che testi si è formato, che corsi ha seguito, perché mai si occupa di reazioni nucleari e tiene addirittura conferenze.
    Se Carpinteri si sente maltrattato, può rispondere qui o dove preferisce.
    Da quello che scrive mi sembra di capire che Lei non è chimico, quindi non può avere competenza. Mi sembra sia solo un supporto generico, tipo Daniele.

    • gian ha detto:

      Camillo,
      io credo – non sono sicuro – di capire il motivo per cui le tue asserzioni relative alle banche dati vengono da mesi male interpretate, tanto da meritare l’appellativo di tetragono. Temo ci sia una questione interpretativa di mezzo; provo a dirla come l’ho capita io. Forse può servire per aumentare la comprensione; o magari al contrario mi dirai che non ho inteso alcunché neanche io.
      La contestazione è che se una informazione è nuova non può essere contenuta nella conoscenza precedente (generalizzo non è solo per le banche dati di chimica). Io osservo tuttavia, e mi sembra proprio che sia quello che Camillo va dicendo, che se neanche i presupposti sono presenti nella conoscenza pregressa è inutile speculare oltre senza prima aver verificato (e eventualmente inserito nelle ormai famigerate banche dati) i suddetti presupposti.

      Volando basso: se io pretendessi di aver dimostrato un complicatissimo teorema di matematica che si basa sul presupposto che 2+2=5 non dovrei meravigliarmi troppo che il più scalcagnato dei reviewer non vada oltre la prima riga. Ora, a voler essere molto possibilista – e io di carattere lo sarei pure – si potrebbe considerare alcune ipotesi positive. Per esempio:
      1) il presupposto è errato ma il risultato è corretto: improbabile ma possibile. Benissimo, allora io in qualità di ipotetico scopritore, dovrei sistemare il presupposto, verificare il tutto e riportarlo all’attenzione della comunità scientifica, nonché dell’ipotetico reviewer di cui sopra.
      2) io sto usando una convenzione (e convinzione) tutta mia per cui 2+2=5. Benissimo, ma dovrei quantomeno dichiarare questo e magari derivare tutta la matematica conseguente a questa mia assunzione, e solo DOPO arrivare alla conclusone. Non posso mica sorvolare con nonchalance immaginando che gli altri capiscano ciò che intendevo (con tutte le implicazioni indirette).
      Per tornare a bomba: se Camillo asserisce che manca un pezzo nelle equazioni riportate, sta sollevando una questione concettuale ancor prima che sperimentale. Ci si aspetterebbe pertanto ragionevolmente che si sappia dove è finito il fotone che dovrebbe esserci (ovvero per restare all’esempio, da dove viene l’unità in più per fare “5”). Senza questo mi sembra concettualmente difficile che questo venga accettato; anche volendo essere super possibilista e “open minded”, dovrebbe essere fornita una spiegazione che sia la 1, la 2, o una ipotetica 3 che non sono riuscito a immaginare. Se questa spiegazione arrivasse il dibattito scientifico potrebbe continuare, altrimenti… cosa facciamo, ci crediamo sulla parola?
      Spero di aver dato un punto di vista da esterno; il fatto è che leggo da mesi sempre la stessa questione sulle banche dati. A me sembrava chiara, ma evidentemente non lo è per tutti o comunque c’è un margine di incomprensione piuttosto ampio (logico prima che tecnico), visto che viene continuamente risollevata.

      • Camillo ha detto:

        @Gian

        La contestazione è che se una informazione è nuova non può essere contenuta nella conoscenza precedente (generalizzo non è solo per le banche dati di chimica).

        Molto acuto il tuo intervento, può darsi che non basti una sola risposta.
        La prima risposta che mi viene in mente è che le banche dati accolgono solo materiale che risponda alle conoscenze scientifiche consolidate. Carpinteri in un messaggio privato mi ha scritto che lui esce, supera la “scienza ufficiale” (spero di non tradire la segretezza di un messaggio privato). In base a questa libertà che si concede, crede quindi possibile che una reazione endoergica possa invece essere considerata esoergica. Tutti avete sentito Carpinteri il 4 maggio scorso, non ci sono dubbi. Il problema allora diventa: può una banca dati accogliere tutto quello che si scrive o i suoi responsabili sono tenuti a fare una discriminazione? Non sono abbastanza importante per interferire nel comportamento delle banche dati nucleari di tutto il mondo, ma io credo che una selezione debba essere fatta, altrimenti la banca dati diventa come l’elenco di Jed Rothwell, dove viene riportato tutto, come nell’inventario di un emporio. E’ chiaro che una banca dati come quella di Jed Rothwell non è utile, perché costringe noi a fare da peer reviewers, massacrandoci di fatica. E’ solo un ottuso elenco di pubblicazioni.
        Che Carpinteri sia ignorato dalle banche dati che conosco può sembrare un arbitrio, sicuramente Daniele lo considera tale, ma per adesso il mondo della scienza nucleare funziona così, bisogna prenderne atto. Ad aggravare la sua posizione, Carpinteri scrive reazioni nucleari in una forma che non consente di impostare un query sulla loro esistenza. E’ completamente svincolo dagli standard ordinari, come diceva il povero Peppino De Filippo. Fornisse almeno una spiegazione di quello che fa. Tra noi: riesci a capire come Carpinteri vede la disintegrazione del nucleo di ferro? Non ce lo ha mai spiegato. A Collis ha detto che si tratta di una reazione esoergica, però il bilancio delle masse dimostra che è endoergica. Se ne sarà accorto?
        Come fa uno come Carpinteri a essere accolto in una banca dati? Sarebbe come un cane in chiesa.
        Per me la sua esclusione è prova della sua inadeguatezza scientifica; per Daniele e i suoi è indizio di tetragonia da parte della BNL. Fate un po’ voi. Io sto con i tetragoni.
        Cordiali saluti

  56. Gherardo Gentzen ha detto:

    Ricevo da Neutrino la segnalazione di questa interessante intervista a Fausto Fiorillo:

    http://www.nextme.it/scienza/energia/3791-reazione-piezonucleare-intervista-fiorillo

  57. Camillo ha detto:

    @Livio

    come ho già scritto commentando Alessio sono contrario a repliche.
    E’ estremamente più professionale e, se ho capito bene, più attinente al metodo scientifico sottoporre a revisione i dati sperimentali che sono stati pubblicati dai “Piezonuke”.

    Sono completamente d’accordo con te e con Ugo. Guai a mettersi sul piano delle repliche sperimentali; sbagli sempre qualcosa nella ricetta, entri in un giro infernale di botta e risposta che crea un polverone della madoska e alla fine tutti restano della propria opinione, anzi, i proponenti hanno il vantaggio di avere creato degli interrogativi, dei temi di indagine da sviluppare, con relativa richiesta di finanziamenti.
    E’ la trappola più banale che possano tendere. Guai a cascarci.
    E’ la posizione “di là”: visto che ci sono “fenomeni anomali” (anomali per loro) bisogna incoraggiarne l’indagine con congrui gruzzoletti.
    Scrivano le cose come si deve e si facciano accettare dalle banche dati. Punto. Non gli si chiede altro e non gli si offre collaborazione. Per noi il difetto sta nel manico, cioè nella violazione di leggi nucleari note.
    Non potrei essere più d’accordo con te e con Ugo. Insistiamo su questo punto.
    Vi saluto

    • Gherardo Gentzen ha detto:

      come ho già scritto commentando Alessio sono contrario a repliche.

      Sono d’accordo che le repliche avrebbero senso solo in caso di articoli accettati e non contestati. Nella mia risposta a Carpinteri mi stupivo come uno scienziato famoso, e quindi scientificamente influente, non riesca a ottenere repliche ai suoi esperimenti, cosa che dovrebbe essere preliminare a qualunque investimento rilevante. Per qualche motivo bizzarro (su cui non speculo anche se sarebbe facile) lui ha interpretato la mia richiesta come quella di usare la sua influenza politica, non quella scientifica.

      • oca sapiens ha detto:

        @Camillo
        d’accordo anch’io per par condicio. Il 56% degli italiani dice che il Sole è un pianeta e nessuno chiede agli astronomi di dimostrare il contrario ogni volta.

        @Diego
        “convinzioni personali”: non è così, Camillo cita i risultati di esperimenti fatti e replicati da centinaia di migliaia di ricercatori.

        “l’evidenza contraria di numerose repliche sperimentali indipendenti”: quale evidenza è stata replicata?

        @Max Altana
        C’è di peggio. Nei paesi poveri gli Homeopaths without Borders venuti dall’Europa e dagli USA “prevengono” e “curano” AIDS, meningiti (anche da sepsi fulminante), colera, malaria, leishmaniosi ecc.

        • Diego ha detto:

          @ oca sapiens

          “convinzioni personali”: non è così, Camillo cita i risultati di esperimenti fatti e replicati da centinaia di migliaia di ricercatori.

          “l’evidenza contraria di numerose repliche sperimentali indipendenti”: quale evidenza è stata replicata?

          Ti ho fornito un link di un paper di un esperimento fatto da Celani

          Fai clic per accedere a getfile.php

          (ti invito di nuovo a leggere il paragrafo 1.3.1 perché è chiaro che non l’hai fatto) che conferma un esperimento fatto da Arata undici anni prima. Lo stesso esperimento è stato confermato da MkCubre e da altri ricercatori (tutti indipendentemente da Arata). Si sta parlando quindi di “metodo scientifico”, di un fenomeno fisico che ha avuto diversi riscontri sperimentali indipendenti: “la compressione elettrochimica de deuterio …” (vedi il paper).

          Ma, come ti ho fatto notare nel paragrafo 1.3.1 (ti invito di nuovo a leggerlo), la _convinzione_personale_ di Camillo era che Arata fosse un mistificatore e che i risultati da lui ottenuti erano frutto di simulazioni al computer e non frutto di reali sperimentazioni perché, da sua _personale_convinzione_, quei risultati sarebbero stati “contro natura”.
          Ma Camillo non si era limitato ad esprimere un parere scientifico, aveva accompagnato il tutto con la sua classica dose di derisione, sputtanamenti vari, accuse di incapacità ecc.. Non solo, come indicato nel paragrafo 1.3.1 (ti invito di nuovo a leggerlo), aveva sparso il tutto nella comunità scientifica e tirato dentro nella sua _personale_battaglia_ altri scienziati come ad esempio Francesco Malatesta, prof. di chimica all’università di Pisa.

          Quest’ultimo, alla luce delle repliche indipendenti di Celani e McKubre, scrisse una pubblica lettera di scuse che ti invito a leggere:

          Fai clic per accedere a Malatesta_Arata.pdf

          nella quale fornisce anche una relativamente semplice spiegazione fisica del fenomeno, che dunque non era così contro natura come la _personale_convinzione_ di Camillo lasciava credere. E non era neanche così impossibile da spiegare fisicamente (il che getta anche qualche ombra sulle reali conoscenze e abilità di Camillo, che invece non perde occasione per sventolarci sotto il naso tutte le volte, ma si sa, quando si parla di fusione fredda, il tuo eroe è un po’ di parte).
          Quando poi Malatesta scrive:
          “E’ spiacevole sconfessare convinzioni raggiunte, razionalizzate, sposate (e purtroppo diffuse, sfortunatamente anche abbastanza al di là di quanto fosse volontà mia)”
          prova ad indovinare a chi si riferisce? Chi sarà mai stato a fargli diffondere quelle convinzioni anche al di la’ della sua volontà?

          Nonostante l’evidenza dei fatti, a quello che mi risulta, le scuse da parte di Camillo non sono mai arrivate (spero di sbagliarmi), così come una sua accettazione del fenomeno (spero di sbagliarmi). La sua _personale_convinzione_ ancora oggi è che quel fenomeno sia impossibile.

          Questo è uno dei lati del tuo Camillo (paraocchi ben tesi e via andare, sempre dritti e se c’è qualcuno da calpestare, non ci si fanno problemi, perchè mai?).

        • Max Altana ha detto:

          senza parole.

  58. Francesco Catapano ha detto:

    @Giancarlo, Varalta
    “E’ tornato francesco!”

    Ci tengo a precisare che i commenti a cui fate riferimenti non sono stati scritti da me, questo senza voler esprimere giudizi di alcun genere sulla bontà di tali interventi.
    Chiedo nuovamente di non essere tirato in ballo, specialmente in questo blog dal quale tempo fa mi sono fermamente dissociato per motivi, a mio parere, molto forti.

    Saluti.

    • Giancarlo ha detto:

      Mi pare che Profumo sia stato molto chiaro. Niente Cardone nel consiglio ed eventuale finanziamento solo dopo peer review della proposta. Ottimo risultato, per il momento.

    • Gherardo Gentzen ha detto:

      Il ministro spera inoltre che l”INRIM venga mandato nella direzione giusta, che era un’altra delle richieste dell’appello. Sono contento che la cosa stia scritta su Science, ma sarei più tranquillo se il ministro facesse un comunicato ufficiale in italiano.

  59. Gherardo Gentzen ha detto:

    Confermato da Ezio, terzo Nobel nella petizione: John Mather.

  60. Gherardo Gentzen ha detto:

    Quarto Nobel: Richard Ernst.

  61. Gherardo Gentzen ha detto:

    Sylvie ha superato sé stessa:

    http://ocasapiens-dweb.blogautore.repubblica.it/2012/06/12/piezopoli-il-pulitzer/

    Qualcuno con la tecnologia Facebook appropriata lo potrebbe segnalare sull’Indro?

    • Camillo ha detto:

      Sylvie è bravissima, ma ha anche una fortuna sfacciata ad avere un partner come Daniele. Sembra le faccia da spalla. Si saranno messi d’accordo? Sai, i giornalisti sono furbi.

    • giovanni ha detto:

      ieri notte non resistendo lo postai al santo daniele (ultimo dei quattro profeti et prosciutto allo tempo istesso)…
      mi ricordavo anni fa di aver letto una cosetta di Feynman…
      http://www.museumofhoaxes.com/comments/papparticle2.html
      che ho postato al paolo transfuga (come scritto di la questo uso strumentale mi ricorda l’uso del Che da parte dei fascisti e fa parte del famoso shopping nel supermercatone dei simboli)

  62. Gherardo Gentzen ha detto:

    Mi sono registrato mentre leggo l’ultimo articolo dell’Oca Sapiens:

    Articolo: http://ocasapiens-dweb.blogautore.repubblica.it/2012/06/12/piezopoli-il-pulitzer/

    Io che lo leggo: http://www.cs.bath.ac.uk/ag/a/SfigaPasserina.mp3

    • Luke ha detto:

      E’ strano davvero che a nessuno sia venuto in mente di ripetere questo semplice esperimento (spacco la roccia, misuro l’emissione di neutroni). Oddio, semplice x un laboratorio universitario attrezzato e persone con un minimo di competenza. In questo caos tutt’altro che calmo, forse mi sono perso qualche paper di replica?

      Cmq, il Passerin è ovviamente il più potente strumento di cui l’uomo dispone per stanare tutte le ricerche e tecnologie più dubbie e traballanti. In realtà, credo che lui faccia il doppio gioco, ma non lo dirò ad alta voce, non voglio bruciarlo: Rossi è ancora sul campo, e qualcuno deve pure fermarlo… xD

      In merito alla tua risata: potremmo ripetere l’esperimento, tutti noi che leggiamo il blog di Camillo. Ci registriamo mentre ridacchiamo leggendo il pezzo dell’oca. Poi lo mettiamo on-line, da qualche parte. Tutti insieme…Fa troppo amici miei? O ancora troppo poco?? 😉

    • gian ha detto:

      Comincio a pensare che non solo la sfiga passerina esista davvero, ma che abbia addirittura più probabilità di entrare in una banca dati scientifica rispetto a qualche esotica reazione nucleare. In fin dei conti essa si è dimostrata deterministicamente ripetibile e con effetti precisamente prevedibili 🙂

    • Giancarlo ha detto:

      @Gherardo
      Certo l’attacco irrefrenabile di riso è la prima cosa che provi nel leggere gli articoli di Oca. La seconda è lo smarrimento che ti prende quando vedi ricollegati da un sottile fil rouge in un universo parallelo e artificiale molti dei protagonisti delle nostre critiche sia che si tratti di nucleare anomalo, sia memoria dell’acqua, sia bislacche teorie del tutto, fondate persino sull’aritmetica elementare.
      Mi riprometto, quando ho un po’ più di tempo, di mettere in prosa seria l’analisi comica di Sylvie con tutte le risultanze di quella che è una ragnatela nata quando ci siamo interessati del brevetto del Dr. Cardone registrato in favore della Startec, della casa madre Steriwave-Startec e della casa nonna Steriwave Plc. E lì il diagramma freemind si è popolato, con università la cui sede non appare su google maps, con altre ditte collegate, con Accademie dall’apparenza farlocca, con Istituti Scientifici opinabili. E dentro i nostri, compresi Srivastava e Widom, che in una delle aziende si occupano di Quantum Computing (sic). Io sono un cultore della materia, mi sono occupato a lungo anche di crittografia quantistica. Mai letto un loro lavoro in proposito.
      Al prossimo seminario glielo chiedo così finalmente stavolta Srivastava mi strozza, cosa che gli è stata impedita da Brunello Tirozzi la volta scorsa portandolo via prima che lo facesse. Ma il Brasile non è lontano da Perugia?

  63. Gherardo Gentzen ha detto:

    È uscito un altro `Remarks´ che trova errori clamorosi nelle misure di Cardone e Carpinteri. Questa volta gli articoli contestati sono tre, che avevo dato al mio amico Marco Prevedelli, professore di fisica all’Università di Bologna, per un parere. L’articolo di remarks è scritto in collaborazione con Gianni Comoretto, astronomo ad Arcetri:

    Fai clic per accedere a 1206.1863v1.pdf

    • Camillo ha detto:

      Complimenti, avete fatto un lavoro perfetto. Ormai non c’è un solo articolo piezo che non sia sotto schiaffo. E’ però facile, perché esiste un solo articolo e mille variazioni sul tema, compresa quella da esportazione a Chennay. C’è voluto un bel coraggio a farsi finanziare una trasferta per fare quella figura. Li avrà raccomandati Yogi.

  64. Camillo ha detto:

    @Diego

    Qui si insegna _anche_ (Camillo docet) a non chiedere scusa quando l’evidenza mostra di essere in errore, a differenza di altri che invece lo fanno (Malatesta docet) nonostante abbiano sposato e sostenuto a lungo le posizioni di Camillo:
    http://www.vglobale.it/pub/Allegato/Malatesta_Arata.pdf

    Non ho chiesto scusa perché non sono d’accordo con Malatesta. La compressione elettrochimica può avvenire solo in una cella elettrochimica chiusa. Inoltre una bomboletta di palladio non può essere usata, perché il palladio è perfettamente permeabile all’idrogeno.
    Spero che a nessuno venga in mente di provare la compressione elettrochimica in cella chiusa, perché si sviluppano idrogeno e ossigeno in rapporto stechiometrico e sotto pressione, con botto assicurato.
    Il congegno di Arata è descritto negli atti del convegno ICCF del 2005. Basta scorrere l’articolo per coglierne l’assurdità.

    • oca sapiens ha detto:

      a proposito di idrogeno e per divertire Camillo, il primo Nobel a firmare l’appello spiega le ricerche che sta facendo insieme a Neil Ashcroft e un po’ di dottorandi (papers a richiesta)

      • Giancarlo ha detto:

        @oca sapiens
        tu però ti diverti a offrire il fianco per ingannarli. Ora glielo spieghi tu ai passeracei che Rossi nel suo reattore i 3,5 milioni di atmosfere non li raggiungerà mai?

    • Diego ha detto:

      Già, sempre coglioni … tutti gli altri (Malatesta incluso).

      • Giancarlo ha detto:

        @Diego
        Io non penso che si tratti di essere o meno coglioni. Sugli aspetti scientifici ci si confronta: su alcuni non ci possono essere dubbi, sugli alcuni altri è possibile che ognuno resti sulle proprie posizioni. Sa, dire che una teoria è sbagliata è una cosa impegnativa, convincere chi ascolta che una densità di potenza non può essere 10 alla 22 Watt per metro quadro è più semplice, o no?

    • Marco DL ha detto:

      Camillo, dove è l’errore nel ragionamento che Malatesta ha documentato?

      • Camillo ha detto:

        Marco DL

        L’errore nel ragionamento di Francesco Malatesta sta nell’esagerare l’effetto di asimmetria dell’elettrodo cavo rispetto a un elettrodo piano, che ovviamente esiste.
        Probabilmente Francesco non ha letto che Arata pretende di raggiungere decine di migliaia di atmosfere, usando un contenitore di palladio, che è come pretendere di trattenere acqua in un cesto di vimini.
        Malatesta esagera gli effetti di asimmetria, senza tenere conto delle forze antagoniste che tendono a mantenere le pressioni in equilibrio.
        Anche la tendenza a superare le dissimmetrie, i gradienti di potenziale chimico, le forti differenze di pressione appartiene alla termodinamica.
        Inoltre Francesco dà per assolutamente scontato che l’idrogeno sia presente nel palladio allo stato atomico. Ho chiesto all’Ing. Renzo Valentini dell’Università di Pisa, esperto del sistema Pd/H, cosa ne pensi: mi ha risposto che l’idrogeno è presente in forma molecolare. Chiedere per conferma. Se fosse così le considerazioni di Francesco cadrebbero di botto. Se anche l’idrogeno fosse in forma atomica non bisogna dimenticare che il palladio è perfettamente permeabile all’idrogeno, per cui il rapporto pressione interna/pressione esterna resta prossimo a 1 qualunque corrente di scarica venga imposta. Quale forza impedisce all’idrogeno di uscire per i fatti suoi? Anche questa facilità a permeare dimostrerebbe che l’idrogeno è in forma molecolare. Sembra che non debba fare tutti i contorsionismi che descrive Francesco; scappa via tranquillo con i panni che ha indosso.
        Francesco mi ha scritto prima di spedire la lettera; era rimasto sconvolto dal fatto che McKubre aveva confermato la compressione elettrochimica di Arata e si affrettò a trovare una giustificazione a posteriori, puntando tutto sull’asimmetria del catodo.
        Senza volere mai entrare in polemica con lui, la sua ipotesi non mi ha mai convinto.
        Trovo scandaloso che a Celani abbiano dato i soldi per costruirsi una bomboletta di palladio. Fanno degli esperimenti del tutto ridicoli e costosissimi. Speriamo che abbiano smesso e che gli abbiano ridotto le disponibilità. E’ gente che non bada a spese.
        Sarebbe interessante sentire il parere tuo, di Ugo Bardi, di Giancarlo e di tutti quelli che hanno familiarità con il sistema palladio/idrogeno.
        La teoria di Francesco è alla portata di tutti i ricercatori di buona volontà. Non dimentichiamo che si tratta appunto di una teoria, mica di una legge di chimica.
        Un appunto a Diego: se uno non è d’accordo con un altro, deve chiedergli scusa? Questa novità mi è stata messa davanti per la prima volta da Celani in persona. Ha sofferto molto perché io non ho chiesto scusa a Francesco o a lui stesso.
        Ragazzi, non siamo mica qui per leccarci il pelo l’un l’altro come fanno i gatti.
        Cordiali saluti

        • Diego ha detto:

          Ma se le repliche confermano l’esperimento originale, cosa vorrebbe dire, che Celani e McKubre, e di conseguenza Arata, hanno falsificato tutto?
          L’esperimento di Celani mi sembra ben documentato e il suo nuovo “amico” Spallone potrebbe confermare, e se non ricordo male c’era anche un altro ricercatore che aveva ripetuto positivamente l’esperimento, ma qui potrei sbagliarmi.

          Siamo punto a capo, con lei non si esce mai da questo circolo vizioso. Se il risultato non è quello che le piace, o quello che non riesce a spiegarsi, diventano tutti dei mistificatori o incompetenti. Lei il metodo scientifico lo tira in ballo quando le fa comodo. Un classico caso di “personalità patologica”.

        • Luca ha detto:

          Signor (o Dott?) Diego. A questo punto direi che la personalità patologica mi sembra la sua nell’ ostinarsi a dibattersi come un pesce fuor d’acqua per difendere un lavoro che è stato denudato su tutti i fronti, sia teorici che dei risultati sperimentali, e smascherato, senza nemmeno troppa fatica, come una colossale cantonata (per essere buoni). Chi, cosa glielo fa fare? L’ostinazione del tifoso che non vuole ammettere di essersi sbagliato? Ha degli interessi personali nella vicenda? Si metta il cuore in pace e si scelga un altra crociata. Non vede che si trova in un vicolo cieco? Prendersela con l’Oca, Giancarlo Franchini e compagnia non farà cetrto resuscitare il cadavere!
          Anzi ringrazi Franchini che le permette di scrivere e di sfogarsi.

        • Marco DL ha detto:

          Grazie per il chiarimento Camillo.
          Se i ff sono convinti che il raggiungimento di altissime pressioni faccia la differenza, hanno altri strumenti per raggiungerle (in modo non discutibile) e monitorare il comportamento del sistema Pd H in queste condizioni. Non sono mica costretti a raggiungerle per elettrocompressione (metodo molto discutibile come da te osservato).

  65. Giancarlo ha detto:

    E’ appena uscito un altro articolo di contestazione del piezonucleare ad opera di G. Comoretto e M. Prevedelli dal titolo:
    Considerazioni su ”Piezonuclear neutrons from fracturing of inert solids”
    Il lavoro si può scaricare qui:

    http://arxiv.org/abs/1206.1863

    Nell’intento di fare cosa gradita a tutti gli appassionati del genere che trovino ostica la lingua inglese, ho provveduto a fare una traduzione speriamo priva di errori:

    Fai clic per accedere a Comoretto-Prevedelli_Italiano.pdf

    Stavolta la critica mi sembra molto più pesante e puntuale in quanto investe in pieno la metodologia di misura adottata per la stima del numero di neutroni e la statistica che si dovrebbe trovare per i conteggi.
    Provo a riassumere il contenuto dell’articolo, introducendo qualche parte di spiegazione per i non addetti ai lavori.
    L’assunto di base, che credo nessuno si senta di confutare a cuor leggero, è che la rivelazione di particelle (neutroni, protoni, elettroni, fotoni…) è governata dalla statistica di Poisson. In base a tale statistica posso idealmente dividere l’intervallo di osservazione in tempuscoli uguali di durata tale che all’interno di ognuno venga vista una particella oppure nessuna. Sotto opportune condizioni che si verificano praticamente sempre, se ne deduce che qualunque intervallo di misura io poi effettivamente assuma, il numero di particelle sarà SEMPRE intero, non si possono spezzare i neutroni in frazioni di neutroni. La varianza della distribuzione di Poisson è facilmente stimabile, essendo pari al valor medio (si tratta quindi di una statistica che dipende da un unico parametro).
    Quello che i due autori contestano ai lavori di Carpinteri, Cardone & al. esaminati, è che di tutto ciò non vi sia riscontro nei dati riportati. I conteggi sono frazionari, cosa impossibile, e la statistica non può definirsi possoniana, mancando le fluttuazioni previste ed inevitabili sia nella radiazione di fondo sia nei neutroni di frattura. Parrebbe quasi che il rivelatore non abbia funzionato mai.Per esemplificare, la radiazione di fondo sembra essere più o meno continua, mentre si dovrebbero necessariamente avere intervalli di misura (60 secondi) in cui non si deve vedere neppure un neutrone.

    Vedo difficile una confutazione di tale critica, assai più di quella precedente e nulla ci dice che nei lavori non ci siano ancora altre imprecisioni o errori, come questo, molto gravi, magari già oggetto di ulteriori lavori. La strada mi pare assai in salita per gli autori. Magari Cardone si potrebbe far sentire anche lui e dare la sua interpretazione. Certo che se tutto dovesse essere confermato, l’evoluzione per il piezonucleare e i suoi sacerdoti sarebbe praticamente segnata.
    E poi i commenti crescono e le risposte non arrivano: credo che Spallone, del gruppo Celani, sia ancora in attesa della sua.
    Buona giornata a tutti.

    • energymanager ha detto:

      A me sembra ci sia un’ulteriore incongruenza in uno dei paper di Carpinteri [Ref.3] dove si scrive: “The maximum neutron emissions were obtained from test specimens with a volume larger than a threshold value of about 360 cm3”.
      Concetto ribadito anche nel seguente paper: http://www.ias.ac.in/sadhana/Pdf2012Feb/59.pdf
      Il paper con I Remarks indica che i cps riportati vanno interpretati come un valore medio nell’intervallo di acquisizione (si fa l’esempio di un ‘picco’ di 0,272 cps che va interpretato con la misurazione di 16,3 counts nell’arco di 60s).
      Se considero però che per il campione P6 alla fratturazione rilevo un picco di 0.25 cps con un intervallo di acquisizione di 60s mentre per P8 e P9 ho un picco di 0.30 cps con intervallo di acq. di 15s dovrei dedurre che i campioni con volume più grande danno luogo ad emissioni di neutroni più basse (15 counts per il campione piccolo [P6] e 4,5 counts per i campioni più voluminosi [P8,P9]).
      Quindi potrebbe essere che gli autori non considerino i cps riportati un valore medio nel periodo di acquisizione ma qualcos’altro (infatti nelle tabelle per il background viene indicato “average neutron background” mentre per l’istante di fratturazione “count rate at the neutron emission” lasciando un’incognita sul dt di questo campionamento e su quanti neutroni possono essere stati rilevati).

      • Giancarlo ha detto:

        @energymanager
        mi pare che la discrepanza tra gli intervalli da 60s e quelli da 15s sia commentata nei Remarks.
        Se pensi che gli intervalli sono sempre da 60s e sono riportati male i 4,5 conteggi diventano 18 e tutto si riaggiusta. E’ comunque un gran pasticcio, ma si può?

        • energymanager ha detto:

          Io credo che gli intervalli di P7, P8 e P9 siano ridotti perchè per i campioni più grandi la velocità della pressa idraulica è 10 volte maggiore rispetto ai piccoli (0.01 mm/s contro 0.001 mm/s) quindi la fratturazione si ottiene molto prima.

      • Giancarlo ha detto:

        @energymanager
        abbiamo discusso di questo; occorre aspettare la replica.

        • Gianni Comoretto ha detto:

          I campioni P6, P8 e P9 sono quelli per cui c’era significatività statistica. Con 4,5 conteggi osservati (e cosa vorrebbe dire, quel MEZZO neutrone?) l’eccesso non sarebbe significativo. I conteggi di fondo, con 15 s di tempo di integrazione, sarebbero comunque quantizzati ad 1/4 di neutrone, che vuol dire?

          Non sono riuscito a trovare un altro modo per interpretare quei conteggi. Aspetto anch’io un chiarimento, ma fino ad allora l’unica cosa che ha senso è che quei valori siano misurati con un tempo di integrazione di 60 secondi anche per P8 e P9.

          Per le misure nel primo articolo ho riportato i conteggi su 60 secondi, relativi a P3, in forma grafica sul mio blog http://giannicomoretto.blogspot.com/neutroni-contromano.html. Anche con tempi di integrazione diversi da 60 secondi è impossibile ricondurli a conteggi di un numero intero di particelle. E in ogni caso la statistica è non solo non poissoniana, ma pure con uno spettro tipo 1/f. Insomma, non conteggi ma misure di temperatura.

        • Luke ha detto:

          @Gianni Comoretto
          Non conoscevo l’esistenza del tuo blog e, soprattutto, del post relativo alla pubblicazione sul lavoro di C&C. Grazie. Bisognerebbe dargli più pubblicità. Magari Camillo potrebbe creare un nuovo post-riassunto sulle varie critiche (nel merito) al lavoro dei due piezo-nuclearisti. Sarebbe interessantissimo e molto istruttivo!

    • Diego ha detto:

      A proposito di Spallone et al., c’è un link, che non sia il riassunto, al suo lavoro relativo al piezonucleare?

      • Giancarlo ha detto:

        @Diego
        Solo a pagamento sul sito dell’editore oppure può chiederlo per mail all’autore che sarà felicissimo di inviarglielo.

      • gian ha detto:

        Non che io sappia. È a pagamento, io sono passato in biblioteca universitaria per leggerlo.

      • Giancarlo ha detto:

        @Diego
        Comunque se lo vuole leggere per dare una mano ad Andrea si risparmi lo sforzo e i soldi. Andrea non legge mai le cose di cui parla, lui è fatto così, per cui accusa Spallone di aver fatto un esperimento con gli ultrasuoni. Le assicuro, se si fida, che non è così. Spallone semplicemente dice che è probabile che gli ultrasuoni prodotti dalla frattura catastrofica abbiano dato dei falsi conteggi. Non si capacità della statistica della rivelazione (l’articolo di oggi avrà chiarito i dubbi anche a lui) e inoltre sostiene che la reazione nucleare riportata è bislacca assai e si dovrebbero vedere un bel po’ di gamma. Qui lo diciamo da sempre, quindi basta andare sui post precedenti.
        E’ quindi un’analisi solo teorica, nessun esperimento rifatto. Lo hanno aiutato anche Celani e Collis, che difatti a Torino il 4 maggio ha posto esattamente la stessa domanda sulla esoenergeticità ricevendo la solita non risposta.
        Spallone si chiede pure perché Carpinteri usi blocchi grossi e non campioni più piccoli. Se ha pazienza lo spiegherò a lui ed anche a Lei quando ho un po’ di tempo e di voglia.

        • Diego ha detto:

          Blocchi più piccoli non generano neutroni, questo Carpinteri l’ha _sperimentato_ fratturandone diversi di campioni. Occorrono campioni di una certa dimensione per verificare il fenomeno.

          Quindi Spallone non si sarebbe minimamente preso la briga di procurarsi campioni di diverse dimensioni e tipologia, di rimediare una pressa di adeguata potenza, di procurarsi rilevatori di neutroni di diverso tipo, di passare ore e giorni a fratturare i materiali riportando dati sul carico applicato e sulla rilevazione degli eventuali neutroni, di fare analisi chimiche e/o spettrografiche sui campioni prima e dopo la fratturazione ecc. ecc. ecc. ?
          Nel caso degli esperimenti con i liquidi si può almeno sapere che sonotrodo ha utilizzato?
          Cardone dice che deve funzionare per molto tempo ad alta potenza, occorre qualcosa di adeguato o progettato appositamente. Spallone ha fatto ricorso a qualche cosa che si trova in commercio o cosa?
          Insomma, ha minimamente seguito il “metodo scientifico”? Cioè ha fatto o no una replica indipendente dell’esperimento?

          Se non fosse così, quale credito gli si potrebbe dare? A che titolo parlerebbe? Su quale base fonderebbe le sue dichiarazioni?
          Io 31,5€ non li caccio di sicuro, però mi sembra strano che in rete si trova tutto relativamente al piezonucleare tranne proprio quel lavoro (o presunto tale).

        • Giancarlo ha detto:

          Spallone non ha rifatto nessun esperimento, ha solo criticato le misure fatte, cosa che ricade abbondantemente nel metodo scientifico. Se lei avesse fatto il ricercatore saprebbe che si rifanno gli esperimenti che vengono, così si può pubblicare e si può migliorare o integrare la teoria. Nessuno rifà esperimenti che sono visibilmente errati o descritti molto male. Solo voi siete fissati che si faccia così. Io non credo al piezonucleare e ho seri dubbe sugli esperimenti già fatti, perché dovrei rifare l’esperimento? Perché sprecare tempo e soldi?

        • Diego ha detto:

          @ Giancarlo
          Cosa c’è di descritto male? Ci sono un’infinità di dettagli, ci sono delle foto, addirittura dei video di alcuni esperimenti che abbiamo visto tutti, compresi gli effetti.
          Nel caso dei rilevatori a bolle negli esperimenti sul granito, qualcuno avanzava l’ipotesi che si potrebbero attivare per via della vibrazione conseguente all’urto della fratturazione (non spiegando però perché con il marmo o con altri tipi di granito non succede). Bene, volevi dimostrare che questo è l’abbaglio? Rifai l’esperimento assicurandoti e misurando (con un accelerometro) che i rilevatori non subiscano vibrazioni in quell’istante.
          In quel caso, se non si vedono bolle nei rilevatori, darò ragione a Spallone altrimenti la ragione resta a chi fa e non a chi critica seduto sulla sedia. Basta che si veda anche solo una bolla e qualcuno dovrà spiegare come e perché si è formata.

          Un rilevatore a bolle, un pezzo di granito e una pressa. Con la disponibilità di quest’ultima penso che con 300-400€ si possa fare. Certo che dopo tutto sto battage pubblicitario solo chi ha interesse a dimostrare che il piezonucleare è reale avrà voglia di fare qualche cosa. Per gli altri è più che sufficiente un abstract di 8 righe di Spallone et al. per liquidare la questione.

        • Giancarlo ha detto:

          @Diego
          Caro Diego, visto che mi dài del tu mi adeguo, chi mi conosce non mi trova poi così spocchioso. Io penso che tu un po’ ci sottovaluti e ci ritieni superficiali. Tu pensi che ci basti un Abstract o meno per giudicare. Io personalmente giudico lavori in peer review da circa 30 anni, progetti europei da 12; non mi hanno mai cacciato per atteggiamento antiscientifico, anzi in genere mi assegnano le gatte da pelare, quelle in cui c’è da dirimere una disputa tra valutatori. Succede che valutatori siano in disaccordo, mica tutti vediamo il mondo allo stesso modo. Allora, il lavoro di Spallone io l’ho letto per intero sottraendo tempo a moglie e figli: sono 112.439 byte ed è stato preparato il 17/08/2010 alle 8.43.27 con Acrobat Distiller 9.3.3. Non è un cattivo lavoro. Non conosco Spallone e ignoro se ci siano motivi che lo hanno spinto a scriverlo.

          Per i rivelatori a bolle cito il lavoro di C&C:
          Through the measurements conducted with the BD detectors, neutron emissions from the crushing of granite specimens (not from marble specimens) were verified and the bubble distribution was localised in a limited zone within the sensitive volume of the
          detector, as can be seen from Fig. 3.

          Questa di seguito, invece, è la risposta data da Robert A. Noulty, Ph.D.della ditta che li fabbrica a una nostra richiesta relativa alla possibilità che i rivelatori siano influenzati da onde acustiche:
          Yes, it is possible to create bubbles by shock waves. The shock bubbles will appear as a dense cluster of bubbles instead the random bubbles produced by interaction with neutrons.Usually, we see these shock clusters if the detector is dropped.
          Fa tu. Io invidio quelli come te che non hanno mai dubbi. Io ne ho sempre.
          Ciao e continua a leggerci.

  66. Camillo ha detto:

    Ogni tanto Arata riemerge dalla nebbia orientale. Recentemente lo ha riproposto Diego, evidentemente un seguace di Arata, Spallone, Celani, probabilmente un avversario dei piezo e di Rossi. Bisogna sempre sapere con chi si ha a che fare, a quale confessione ff rispondono i nostri infaticabili antagonisti.
    Ho copiato un paragrafo che descrive il nocciolo della elettrocompressione di Arata.

    Prima osservazione. Come fa la pressione dell’idrogeno a superare quella atmosferica, se la cella è aperta? Se si tenta di aumentare il potenziale di scarica, l’acqua pesante va a depolarizzare il catodo, come sanno tutti.
    Seconda osservazione. Come fa un contenitore di palladio a trattenere l’idrogeno?
    Scusate la digressione, ma bisogna portare riguardo a Spallone e seguaci e occuparci anche delle loro invenzioni. Non c’è mica solo Carpinteri.

  67. mW ha detto:

    @SHINE,
    ho letto il tuo ultimo post su 22P.
    Se può servirti, ho provato a rileggere il testo dell’appello, e a ridurlo all’osso:
    1_”verificare se corrispondono al vero le affermazioni, più volte ripetute e riportate a mezzo stampa, che si intende porre tra le priorità dell’attività dell’INRIM lo studio delle reazioni piezonucleari.”
    2_”ricondurre la politica del nostro istituto metrologico nazionale entro i canoni della prassi scientifica”
    3_”evitare che risorse pubbliche, … vengano allocate per finanziare e sostenere progetti privi, per lo meno allo stato attuale, di alcun fondamento scientifico.”

    Questo per me è il nocciolo sul quale discutere. Se si deve discutere sul perchè 1000 firmatari e 4 premi Nobel hanno firmato, si discuta di questo.
    Le affermazioni della 1_sono vere?
    L’assunto di mancanza di fondamento scientifico della 3 è poi risultato vero?
    Date le risposte, si può valutare la richiesta 2

    Comunque, per me, di questo si discute.

    • Ale ha detto:

      ma come puoi pensare di “discutere” in quella fogna? Come con gli sciachimisti (uguale uguale, eh) appena si accorgono da che parte stai partono gli insulti: “sei ridicolo”, “smetterai presto di ridere” eccetera. Chiedilo a Barney, Tia, anche se lo sai meglio di me.

      Io all’ovetto ho finito col dargli ragione, come si fa coi mentecatti. Ma intervengo sempre meno perche` all asilo non ci vado piu da 29 anni.

      • Barney Panofsky ha detto:

        22passi e’ una palestra di vita. Anche alla mia eta’ c’e’ bisogno di stare allenati, se vuoi non farti mettere i piedi in testa dal primo squalo inglese che ti capita: http://panofski.posterous.com/void-space-semi-omaggio-a-dilbert

        Oh, io vengo da anni di allenamenti con gente tipo Emidio Laureti, Walter Cassani, GME Rinaldini, GP Vanoli, Simoncini, Antonio Bruno e cialtroni di questa risma: che volete che mi faccia un Passerini o un Mistero qualsiasi? 🙂

        Barney

      • mW ha detto:

        Caspita Ale che sostantivi!
        Devo dire che rispetto a mesi fà, la situazione è decisamente migliorata.
        Vedo che il dott. Passerini scriveva di ridere di te sicuramente più di quanto tu non rida di lui etc.
        Vedi Shine, io credo la differenza consista nel fatto che i fantozzi della rete come noi siano in grado di ridere anche di se stessi. Cosa nella quale Passerini non può affatto sfidarti.
        Io credo che uno dei tratti più interessanti del personaggio sia la assoluta incapacità di ridere di se stesso.
        Che è una caratteristica decisamente da asilo.

        • mW ha detto:

          Oggi ho letto l’articolo su l’Indro.
          Anche io, pur essendo un ingegnere, ho degli X-files nella mia memoria, ai quali mi rassegno di non poter applicare il metodo scientifico.
          Pensare che la scienza possa spiegare tutto è poco scientifico.
          Il metodo scientifico ha grandi potenzialità ma anche limiti.
          Usare la scienza per studiare Dio è come farsi la barba con l’aspirapolvere.
          Rischiamo di arrivare a qualcosa che non fà miracoli, come Dio, e in compenso non ci dà nessuna certezza, come, nel suo piccolo, e dove può, fà la scienza.

        • Giancarlo ha detto:

          Sembra invece che alcune cose misteriose e inspiegabili poi, con metodo scientifico, possano essere spiegabili. Il Déjà-vu, ad esempio, sembrerebbe essere stato recentemente (notizia di 15 gg fa) associato a una sovra-eccitazione dell’ipotalamo.
          Letto sul giornale, non di prima mano, da prendere con le pinze. Magari Max ci illumina.

        • oca sapiens ha detto:

          Giancarlo,
          15 gg? Sarà stato un déjà vu…paper.

        • sandro75k ha detto:

          Sono assolutamente d’accordo. La scienza ha il limite della “realtà condivisa”, quando si trattano temi o tematiche soggettive deve fermarsi, è “altro”….

        • mW ha detto:

          @S75K
          Questo mi piace, hai centrato un aspetto importante.

        • mW ha detto:

          Circa il deja-vu, devo dire che me lo sono sempre immaginato come una informazione appena acquisita che per sbaglio và a finire nell’archivio dell’anno scorso.
          Io una volta, ad esempio, ho registrato, in pochi minuti (5?) un cambio di umore da depresso a…normale che ricordo ancora come un miracolo.
          Sarà stata una reazione chimica.
          Poterle provocare a comando sarebbe bello.
          Ma son quelle cose che ti capitano una volta nella vita, non si ripetono abbastanza frequentemente da poter essere studiate.

        • sandro75k ha detto:

          @Mw
          E’ una considerazione che ho sempre fatto anche su 22 Passi… Se ci si accordasse su questo punto, andremmo tutti più d’accordo. L’esistenza assoluta, invece, deve e può contemplare la soggettività ma non potendola condividere, non si chiama più scienza e pur “esistendo” non sarebbe al servizio di tutti e quindi non usufruibile!
          ps: mi scuso per l’esposizione ingarbugliata!

        • mW ha detto:

          @S75K
          mi sembra che tu abbia detto:
          l’unico sapere che è condivisibile e fruibile da tutti, ossia che si può trasmettere, è quello che non dipende dall’individuo.
          La scienza, per definizione, si occupa di individuare le cose che esistono sicuramente, per tutti, e sempre.
          La scienza non può fare di più, per definizione.
          Però individuare le cose che valgono sicuramente e per tutti è una gran bella
          comodità.
          Poi, ognuno, in piena libertà, può ricercare o sperimentare altro, ma ben sapendo che potrebbe valere solo per lui. Follia? Non sò. E’ una follia consapevole.
          Comunque sono cose diverse.
          Non che la scienza sia cosa più nobile. E’ semplicemente una cosa con le sue regole e i suoi limiti.
          Io accetto certe regole e certi limiti.
          In cambio trovo le cose che valgono sempre e per tutti, grazie alle quali, ad esempio, accendiamo tutti le lampadine oppure ascoltiamo, tutti, la radio.
          Se esco da certi limiti, devo rinunciare a certi vantaggi.
          ciao.

  68. Giancarlo ha detto:

    Nel prossimo Consiglio di Amministrazione verrà nominato il Consiglio Scientifico come da verbale punto 5.

    Fai clic per accedere a cda_120524.pdf

    I nomi proposti dal MIUR sono i seguenti.
    Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca:
    Dr. Fabio Cardone;
    Ing. Massimo Sepielli

    Se il Ministro fa quello che ha detto, l’Ing. Sepielli ci deve una cena. Speriamo non sia piezo anche lui. In realtà dovrebbe essere un nucleare classico (head of the UTFISST Department, ENEA). Non ha neppure firmato l’appello che quindi non è stato organizzato per favorirlo 🙂

  69. Giancarlo ha detto:

    Il vocabolario Devoto Oli, ed. 1990, a pag. 1722, descrive lo scientismo come quel “movimento intellettuale (…) tendente ad attribuire alle scienze fisiche e sperimentali e ai loro metodi, la capacità di soddisfare tutti i problemi e i bisogni dell’uomo”. Il vocabolo assume spesso un’accezione negativa “per indicare l’indebita estensione di metodi scientifici validi nell’ambito di scienze particolari (come quelle naturali) ai più diversi aspetti della realtà, con pretese di conoscenza altrettanto rigorosa”[1].

    Cara Oca e Camillo in subordine, siccome non mi sembrate sognatori che sperano di risolvere tutti i problemi energetici in una botta sola (1a accezione), mi pare assodato che stiate tentando (2a accezione, visto anche l’intento dispregiativo) di estendere indebitamente il metodo scientifico valido nell’ambito della fisica e della chimica al nucleare anomalo. Non ci provate più!

    Diego, lei che ne pensa, visto che è l’ispiratore di questo post? Ha anche Lei questa conoscenza approssimativa della lingua italiana? (Non rischio nulla, Daniele non ci legge più e la sfiga passerina non potrà abbattersi su di me.)

    http://22passi.blogspot.it/2012/06/frammenti-di-dialogo-tra-scienza-diego.html

    • Diego ha detto:

      A me non frega nulla, ho anche io una conoscenza approssimativa della lingua italiana, sono un ignorantone. È un periodo che ho un po’ di tempo libero, e mi va di scrivere qui perché difronte a tanta arroganza e supponenza non è sempre facile stare zitti. Punto.
      È possibile che poi per mesi interi non vi leggo per nulla perché ho da fare. Non sono di quelli che ti danno soddisfazione perché rispondono punto su punto. Ad un certo punto la discussione per me finisce e ti lascio volentieri l’ultima parola perché … non me ne frega nulla.
      Cosa vuoi che mi interessi di convertire Camillo sulla via della compressione elettrochimica del deuterio. So già che è inutile e a che pro poi? Ma come stanno le cose va detto. Va bene che uno si creda un Dio, problemi suoi, ma che debba fare passare tutti gli altri, anche migliori di lui, per pezzenti mi sembra un po’ esagerato.

      Non sono argomenti ai quali mi dedico sistematicamente come voi che ne avete fatta una professione un secondo lavoro, quasi uno stile di vita oserei dire, qualcosa da inserire nel CV o nel biglietto da visita.

      P.S.
      Smettila di citare 22passi, se anche non ci scrivi più (che non è comunque vero), stai ammettendo di leggerlo un po’ troppo spesso per uno che afferma che ci scrivono quelli che invece di studiare sono stati mandati a cantare dalla De Filippi. Finisce che ti rovini la reputazione.
      Io invece non ho di questi problemi perché come ti ho già detto sono un ignorantone.

  70. Giancarlo ha detto:

    Interessante. Questa è vera fisica di frontiera, alla faccia di chi ci vuole assolutamente tetragoni. Se mi dicessero che a quelle temperature la barriera di Coulomb si può superare non mi straccerei le vesti, cercherei di capire senza ricorrere alla metafora dell’asino volante. A temperatura ambiente ho qualche perplessità.
    http://newscenter.berkeley.edu/2012/06/08/theorem-unifies-superfluids-and-other-weird-materials/

    • sandro75k ha detto:

      @Giancarlo
      Ti riferisci alle bassissime temperature citate dall’articolo?
      ps: Io già faccio confusione di mio, se ogni commento è per i due terzi sarcasmo puro, non ci capisco più nulla… 🙂

      • Giancarlo ha detto:

        Sandro ti parrà incredibile ma sto dicendo il vero senza alcun sarcasmo. Dico da tempo che in condizioni estreme (temperatura, pressione, singoli atomi in eterostrutture) è forse ottenibile qualche fenomeno strano. Ho molti dubbi che si possa fare spaccando pietre o riscaldando NiH.

    • Andrea ha detto:

      Grazie Giancarlo, finalmente!!
      Sandro hai capito?

  71. Camillo ha detto:

    @Diego

    Nonostante l’evidenza dei fatti, a quello che mi risulta, le scuse da parte di Camillo non sono mai arrivate (spero di sbagliarmi), così come una sua accettazione del fenomeno (spero di sbagliarmi). La sua _personale_convinzione_ ancora oggi è che quel fenomeno sia impossibile.

    Io ho fatto l’impossibile per dimostrare che la compressione elettrochimica in cella aperta è una puttanata emerita. Ho scritto diversi documenti sull’argomento, non solo commenti.
    Lei ha il diritto di credere che si possa fare, probabilmente non è un chimico.
    Provi per esempio a chiedere a Bardi, chimico fisico dell’Università di Firenze.
    La compressione elettrochimica in cella aperta non può esistere. Non intendo la bomboletta di palladio chiusa che fa da catodo, intendo la cella comprendente anodo e catodo. Solo in cella chiusa si può avere compressione elettrochimica. Chiaro?
    Possibile che viva in un mondo così isolato da non potersi informare?
    Non si rivolga a Sylvie, chieda direttamente a Ugo Bardi. Spero che avrà voglia di dedicarle un po’ di tempo, dato che la compressione elettrochimica La turba parecchio ed è un punto di forza di Celani e McKubre, che affermano di avere replicato l’esperimento di Arata.
    Riprendiamo l’argomento, visto che ci tiene tanto.

    • Diego ha detto:

      In realtà non mi interessa niente della compressione elettrochimica del deuterio, ho solo voluto fare presente a oca sapiens (alla quale ho risposto) che Camillo non è quello stinco di santo o eroe del metodo scientifico come lo vede l’ochetta. Sa, lei è arrivata da poco qui, non conosce tutte le bassezze di cui è capace. A dire il vero anche l’oca sapiens non scherza, vi troverete bene assieme.

      • Camillo ha detto:

        Camillo non è quello stinco di santo o eroe del metodo scientifico

        Che io non sia uno stinco di santo me lo ricordano sempre mia moglie e la mia fidanzata.
        Non sono un eroe del metodo scientifico perché non accetto l’ipotesi di Francesco Malatesta? Allora anche Francesco Malatesta non è un eroe del metodo scientifico, perché mi dà torto.
        Però lui su di me ha il vantaggio di essere uno stinco di santo.
        A dire il vero anche l’oca sapiens non scherza, vi troverete bene assieme.
        Mi trovo bene con Sylvie da quando leggevo la sua rubrica su D di Repubblica. Anche Sylvie è non è uno stinco di santa?
        A furia di scartare stinchi resta solo Carpinteri.

  72. Pingback: Piezopoli: sembra Bamiyan » Ocasapiens - Blog - Repubblica.it

  73. Ugo Bardi ha detto:

    Cari colleghi,

    dopo aver letto su ArXiv l’eccellente commento critico di Comoretto e Prevedelli sulle reazion cosiddette “piezonucleari”, mi sono provato a fare una critica simile ai vari lavori che sostengono l’esistenza di “trasmutazioni nucleari di bassa energia” in celle elettrolitiche. Lo trovate qui

    http://www.aspoitalia.it/blog/nte/2012/06/12/leffetto-cenerentola-come-fare-errori-clamorosi-con-le-trasmutazioni-nucleari-di-bassa-energianelle-misurazioni/

    • Diego ha detto:

      le scrivo un commento qui perché nel suo blog lei mi ha bannato e quindi non posso postare (non mi pareva di essere un pericolo per il suo ordine costituito, sono talmente piccolo che non mi sono mai capacitato della cosa, ma me ne sono fatto una ragione e sono riuscito a tirare avanti ugualmente mettendo da parte il pensiero fisso del suicidio che sulle prime mi attanagliava).
      Scherzi a parte, sicuro che le analisi SEM EDX le abbia fatte Cirillo in persona? Non crede invece che si sia rivolto a laboratori specializzati, a qualcuno che abbia esperienza e competenza nel trattare queste cose? Non crede che si sia avvalso di qualche esperto nell’usare lo strumento?
      Come la sapevo io, Cirillo faceva fare un esame SEM EDX sulla parte dell’elettrodo soggetta alla scarica elettrica e lo stesso esame sulla parte non soggetta facendone poi un confronto e trovando le differenze riportate.

      Le faccio poi presente che Piantelli ha trovato trasmutazioni simili nelle sue celle Ni-H come può vedere ad esempio qui:
      http://www.sede.enea.it/com/ingl/New_ingl/publications/pdf/Cold_Fusion_Italy.pdf (pagina 177)
      ma si tratta di un altro incompetente, giusto?

    • Camillo ha detto:

      Complimenti Ugo, è un articolo chiarissimo e completo. Dovrebbe essere fatto leggere agli studenti di Abundo. Speriamo che non ce l’abbiano ancora tra i piedi l’anno prossimo, altrimenti chissà che cosa inventa questa volta.
      Ciao, buona giornata.

  74. Giancarlo ha detto:

    Vorrei dare un esempio a diego di come applichiamo il metodo scientifico da queste parti, indipendentemente da quello che lui dice e pensa. Analizzerò il lavoro apparso su Physics Letters A, Piezonuclear neutrons from fracturing of inert solids. Non me ne voglia il Prof. Carpinteri se mi accanisco contro un lavoro già oggetto dei commenti usciti oggi per via della poissoniana incerta. Io farò il buono e darò per scontato che la reazione avvenga e i neutroni vengano regolarmente misurati.
    Mi interessa un altro aspetto, quello del paragrafo 4, Discussions and remarks, in particolare le equazioni da (1) a (4). L’intento degli autori è dimostrare che la reazione avviene in accordo alla teoria di Cardone & Mignani, Deformed spacetime. Cominciano col dire che la potenza deve superare una soglia, denominata Wstrong, e pari a 7,69x10e11 W. Poiché hanno a disposizione nel campione P3 384J di energia di compressione, si ricava immediatamente che tale energia debba venir rilasciata in un tempo molto breve, 500 ps (mezzo miliardesimo di secondo). Un maligno troverebbe strano che nella (4) compaiano proprio i numeri 24 e 48, ma io non lo sono e vado avanti. A questo punto la cosa si complica, perché una frattura in 500 ps Carpinteri, che con quelle cose ci è cresciuto, proprio non se la sente di spacciarla. Se ne esce dicendo che la frattura si propaga con un’onda di pressione che viaggia a circa 4km/s. In 500 ps l’onda percorre 2 um (micron). Il testo non lascia dubbi: the energy release zone results to be equal to…. Quindi l’energia viene rilasciata all’interno di una sfera microscopica. Lì dentro avvengono le trasmutazioni. Questo produce due effetti perversi, di buone intenzioni è lastricata la via dell’inferno.
    Il primo si mappa immediatamente in una domanda: se la soglia è superata solo nella sferetta, come si genera l’alluminio sulle altre zone della superficie di frattura?
    Il secondo è drammatico. Se calcoliamo la densità di energia nella sferetta troviamo 1,15x10e(15) J/l. avete letto bene 1,15 seguito da 15 zeri Joule per litro di volume. Perché ho scelto il litro? Perché su wikipedia il dato dell’uranio 235 delle bombe è riportato così 1,5 con gli stessi zeri J/l.
    Strano che nessuno si sia accorto durante gli esperimenti che è scoppiata una piccola bomba atomica. Se invece vi piace di più la densità di potenza al cambio fa 2,28 per 10 alla 28 Watt per metro cubo. Se la reazione fosse endoergica si potrebbe pensare che l’energia scompare immediatamente a spaccare il ferro e non dà segni di sé, ma siccome Carpinteri ha la sensazione che sia esoergica, bisogna aggiungere al conto anche l’energia generata.
    Diego lo avvisa Lei il Prof. Carpinteri di questa incongruenza, ma senza passare da intermediari che tanto non capiscono?
    Questo non vuol dire che l’esperimento non sia valido, se i neutroni si vedono (contento Hermano?), ma che il Deformed Spacetime è una ciofega.

    • Diego ha detto:

      Non fare il sarcastico, manda una mail a Carpinteri, cerca di essere gentile questa volta, (non della serie “o lo correggi o lo ritiri”) e vedrai che ti risponderà se avrà tempo, o forse no, a questo punto credo che te lo sei giocato, ma di questo ti importa poco vero?
      Ma in realtà tu non vuoi una risposta, giusto? Lo show era solo per dire che hai trovato qualche cos’altro che non va nel lavoro di Carpinteri. Bravo, bravo, sarà contento il padrone del blog che ospita “a gratis” cotanta acutezza, ma io cosa c’entro?

      • Camillo ha detto:

        Giancarlo,

        Ti sarai accorto che Diego è ff tous azimuts, appartiene a tutte le confessioni. Tu che sei in confidenza, fagli sapere che sono in aspra contraddizione tra di loro, che deve scegliere se non vuole restare senza fieno come l’asino di Buridano.
        Teniamolo buono, perché è di quelli arrabbiati che scaldano l’ambiente.
        Dobbiamo chiedergli di firmare l’appello.

      • Giancarlo ha detto:

        @diego
        io mi sono rivolto al Prof. Carpinteri il 15/1 senza una vena di sarcasmo e in maniera che reputo seria e professionale. Ho ricevuto una risposta inadeguata e altri lavori da leggere. Mi sono innervosito anche perché il Dr. Cardone, cui avevo posto domanda analoga, non ha risposto neppure. Io sono responsabile delle mie azioni, loro delle loro. Sono un ammiratore del Prof. Carpinteri come ingegnere e ho potuto ammirare la bontà del suo testo didattico. Spero che Lei riesca ad apprezzare i distinguo tra l’uomo e l’opera.

      • mW ha detto:

        @Diego,
        in effetti se uno scrive, pur se in privato, a qualcun altro, “o lo correggi o lo ritiri” deve sperare di avere ragione o altrimenti l’interlocutore, se appena può, gli fà fare una figuraccia.
        Come è andata a finire quella volta?
        Inoltre, l’interlocutore, visto che la email è privata, può anche rispondere:
        “Grazie sig. Giancarlo, mi ha evitato una figuraccia. Mi inventerò un raffreddore. Per piacere, acqua in bocca.”

        Io sono qui che aspetto che esca su arxiv il paper che dimostra che gli autori delle repliche alle pubblicazioni sul piezonucleare, in realtà ce l’hanno a morte con Carpinteri.

      • Livio Varalta ha detto:

        e vedrai che ti risponderà se avrà tempo, o forse no, a questo punto credo che te lo sei giocato,
        Diego, questa frase è “religiosa”, non scientifica. Dove posso trovare la preghierina a Sant Alberto da Carpinteri?

        • Diego ha detto:

          A te Livio ti rispondo perché fai tenerezza: tu non hai bisogno di altre preghierine, hai già quella a San Camillo Franchini che ti consola nei momenti bui della tua vita.

        • Livio Varalta ha detto:

          A te Livio ti rispondo perché fai tenerezza:
          …ed anche un po’ d’affetto?

      • Luke ha detto:

        Certo che Giancarlo vuole una risposta. Vedi, la differenza sta tutta lì: molte delle persone che criticano un lavoro scientifico, su questo blog (e bada bene: è un blog), lo fanno in base alle loro conoscenze/esperienze personali, sempre in ambito scientifico. Non sono attacchi, sono critiche nel merito che non hanno assolutamente nulla di personale. A volte il tutto è condito da un po’ di ironia, certo. Ma a tali critiche si risponde con numeri e considerazioni tecniche, cercando di renderle il più possibile inattacabili (se ci si riesce, altrimenti sarebbe meglio fare qualche passo indietro, tutti possono sbagliarsi no?). C & C e anche tutti coloro che hanno la pretesa di aver qualcosa da dire in ambito scientifico devono sottoporsi a questo lavoro di critica/discussione.
        Sempre.
        Grazie a Dio, aggiungerei.

        Ps.
        Tra l’altro Carpinteri ha scritto, nella sua risposta, che farà proprio così. Viva la scienza e il metodo scientifico allora!

  75. Livio Varalta ha detto:

    @Diego,
    Lei il metodo scientifico lo tira in ballo quando le fa comodo. Un classico caso di “personalità patologica”. Per essere chiaro, la frase è rivolta a Lei, Diego.
    Rilegga la sua corrispondenza degli negli ultimi giorni, prima di rispondermi.
    Meglio, se la faccia rileggere ad alta voce da un amico, calmo e pacato, magari laureato, e praticante, in fisica o chimica; anche un ingegnere, a livello di Giancarlo, va bene.

  76. Giancarlo ha detto:

    Volevo segnalare questa perla che a me era sfuggita

    Fai clic per accedere a nucleare%20pulito_convegno_cs.pdf

    • mW ha detto:

      Si, ho visto:
      “Le reazioni piezonucleari sono legate ai fenomeni di fissione, vale a dire di separazione, dei nuclei di elementi leggeri (con numero atomico pari o inferiore a quello del ferro), e producono energia”
      E’ la solita storia dell’energia di legame media per nucleone.
      Non si può generare energia per fissione di elementi più leggeri del ferro.
      Tali elementi si possono solo fondere.
      Se uno dice una cosa del genere:
      1_ha rivoluzionato la fisica
      2_lo bocciano all’esame di chimica del primo anno.

      • Giancarlo ha detto:

        @mW
        Ti sarai accorto che Widom&Larsen&Srivastava che dicono di generare neutroni dall’interazione debole, ma nella materia condensata non li hanno mai misurati, trasmutano come folli. I piezo, che i neutroni invece dicono di misurarli non hanno manco una trasmutazione di quelle che poi beta decadono o irradiano gamma. Troppo pericoloso. Al massimo spezzano il ferro.
        Io li chiuderei tutti in un cinema, tanto non arrivano a 300, e li lascerei scannare; in base al darwinismo scientifico sopravviverà il più vicino alla realtà fisica.

  77. Giancarlo ha detto:

    Volevo segnalare che il sito web del PoliTo che ospita i CV dei Prof. è tornato agibile ed è pertanto possibile consultare nuovamente i documenti.
    Speriamo che i documenti siano rimasti integri senza subire danni.

  78. Camillo ha detto:

    @Giancarlo

    Yes, it is possible to create bubbles by shock waves.

    Con me Robert A. Noulty è stato anche più preciso:

    Yes, acoustic or mechanical shocks can form bubbles.

    Anche un suono può provocare bolle.
    Su questi dosimetri a bolle (sono veri a propri dosimetri, fanno misure integrali non differenziali), c’è un episodio divertente che riguarda Cardone e un collega non identificato. Si vedono di fronte in abbigliamento da scienziati, protetti da mascherine, occhialoni, guanti e cuffie alle orecchie. Sembrano comparse di “Fascisti su Marte”.

    minuto 7:25
    Cardone afferma che “i sistemi di pressione [dei dosimetri] sono lubrificati con sostanze volatili e velenose”. Cacchio, bisogna che informi Moreno.
    Dura la vita del piezoscienziato.

  79. Luca ha detto:

    Tanto per spezzare la monotonia delle vicende piezo vi segnalo questa notiziuola fresca fresca.
    http://www.energeticambiente.it/sistemi-idrogeno-nikel/14742857-novit%C3%A0-cella-piantelli-7.html#post119337230
    Roy Virgilio annuncia trionfale che Piantelli, o chi ne fa le veci, allunga il cappello per le offerte. Fortunatamente non chiede alle istituzioni (per fortuna) ma solo a coraggiosi volontari.
    Spero che tutti quelli che hanno avuto la bocca tanto larga per scagliarsi contro i tetragoni nemici del progresso, scientifico, abbiano ora altrettanto larga la tasca per allungare qualche moneta nel cappello della banda Piantelli.

  80. mW ha detto:

    Son due ore che mi scervello ma niente…
    Il nuovo enigma di Passerdamus

    E avrà, ch’ingrassa allo imbottavino
    e se la ride della grossa, paga.
    È la guerra per contro pa’ millino
    e chi lo Sole dalle pietre cava.

    Se chi volea di quattro due e due fare
    fuori fu fatto, lascia ch’io t’insegni.
    Non lègger tra le righe: osservare
    prime dispari e muover quattro segni.

    • shineangelic ha detto:

      te lo faccio io l’indovinello:

      “Neonato a L’Aquila, bimbo a Bologna, Perugino da 40 anni, è un “classe 1965” sui generis: più bravo a scrivere che parlare e a perdere parole che trovarle, sa mettere in contatto le persone giuste al momento giusto, catalizzandone la fortuna.”

      Chi è? Catalizza fortuna, eh-

    • Giancarlo ha detto:

      @mW
      La querela al Sole (unica parola in maiuscolo) è certa. Poi vedremo il resto.

    • Giancarlo ha detto:

      @mW
      Vediamo se vinco qualcosa (nel msg precedente mi sa che al diventa dal)

      AREVA eguale Sole (immagino 24h).

      Abbiamo trovato il nostro mandante, agendi inconsapevoli. Effettivamente è una cosa mooolto grossa. OCA invece no, lei è ben pagata.

      AREVA, mi candido, me li date 10 k€ al mese e li distruggo uno per uno questi FF?

  81. Camillo ha detto:

    A scorrere la letteratura si scopre come non solo ci sono varie confessioni ff impegnate in sordi conflitti ad excludendum, ma nell’ambito della stessa confessione si trovano eresie. Un esempio è offerto da Arata, discendente di F&P, che scrive:

    Once, in an article entitled “An Error of so-called Cold Fusion” in the magazine “Solid State Physics”, Vol. 35, No. 1 (2000), (edited by Agune), I referred to the importance of deuterium density and I insisted repeatedly that nuclear fusion phenomenon could never happen as long as bulk materials are used.

    Y. Arata
    The formation of «solid deuterium» solidified inside crystal lattice and intense solid-state nuclear state nuclear fusion (Cold Fusion)
    Il Nuovo Saggiatore.Vol.20, N. 5/6, 2004, pp. 66-71

    Cioè: prima della nano fusione di Arata non c’è mai stata fusione fredda. F&P, Preparata e i soci del Rapporto 41, il primo Celani, Violante non hanno prodotto ff secondo l’eretico Arata.
    Se invece di Arata fosse stato Franchini a scrivere una cosa simile, tutti i ff mi avrebbero segnalato come detestabile antipreparatino.

  82. laptopdicartone ha detto:

    E` uscito un commento al commento dei 9 ricercatori dell’INRIM. Si trova qui http://arxiv.org/abs/1206.2797.
    Sembra in sostanza attribuire i numeri sospetti osservati nel commento originale piu` a una cattiva scelta di cifre significative nell’articolo piezo originale che ad altro.

    • Giancarlo ha detto:

      @laptopdicartone
      In sostanza: le due contestazioni (compresa quella di Comoretto e Prevedelli) sono giuste, non c’è stata malafede da parte degli autori ma solo inaccuratezza e sbadataggine, siamo pronti ad un arbitrato.

      • gian ha detto:

        Sì però nel commento mi pare si stia in sostanza dicendo che gli autori del paper potrebbero aver sbagliato a prendere le corrette cifre significative. Capisco bene? Perché non mi sembra un gran complimento al presidente di un istituto che si occupa di metrologia.

        • Giancarlo ha detto:

          @gian
          è esattamente il significato di inaccuratezza e sbadataggine.
          E’ singolare invece che il controcommento sia opera di una terza persona (Pavesi) che risulta essere stato affiliato (formerly) del Colonnetti, istituto confluito nell’INRIM. Non è chiaro se sia confluito anche Pavesi.
          L’autore prende l’iniziativa ed afferma: A suggestion to the authors might be that they should gladly accept an independent arbitrate as a way out from questions that presently arise from the mere examination of the incomplete or insufficient data published so far.

        • Livio Varalta ha detto:

          Sarò pignolo, ma…
          On the other hand, it is out the scope of the present comment implying any evaluation about the
          physical validity of the data or about the conclusions drawn in the original paper.

          …era necessario scriverlo?

        • Giancarlo ha detto:

          Intendevo Franco Pavese, chiedo scusa, che sembra essere ora nell’ International Measurement Confederation (IMEKO), organismo sovranazionale.

      • Luke ha detto:

        Che cosa è peggio: dati aggiustati a mano o metodologia grossolana? Veramente un disastro, comunque la si veda. Dimostrano che, in caso di non manipolazione dei dati, hanno scritto un paper (e magari anche più di uno) dagli obiettivi rivoluzionari con i piedi. Forse non ci credono neanche loro…che figuraccia.

  83. Camillo ha detto:

    Ormai “Sonochimica” è diventato lungo, tocca passare ad Arata1.
    Buona giornata e buon lavoro a tutti.

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