Neutrino 2

Ringrazio Gabrichan per avere riportato nel mio blog alcune affermazioni di Neutrino che meritano di essere analizzate in un post allo scopo di approfondire le nostre conoscenze sulla termodinamica e sulla sua utilità nella vita quotidiana, condizionata da oggetti prodotti dall’industria chimica.

Che un sistema termodinamico tenda allo stato di massima entropia e’ vero solo se si aspetta un tempo infinito.
Non si deve dimenticare che un sistema termodinamico tende alla sua mattina entropia solo se è isolato. Il verbo tendere (“zustreben” è il verbo usato da Clausius) mette in evidenza che la termodinamica non si interessa del tempo necessario per raggiungere lo stato di massima entropia. Nell’enunciato di Clausius non è prescritto che tale tempo sia infinito. Scrive Paul Davies: “Il tempo che l’universo impiega a degenerare fino a raggiungere lo stato sopra descritto [morte termica] supera qualunque immaginazione umana; eppure è solo un’infinitesima frazione del tempo infinito che il cosmo ha a disposizione.” L’infinito è una cosa seria anche per l’universo.
Se volessimo studiare il come, il quando e con che rate vengono eliminati determinati gradienti avere informazioni sullo stato finale non ci aiuta.
Sapere che le Dolomiti saranno appiattite è un’informazione sicura; sapere se un masso è stato fatto cadere da un escursionista imprudente un certo giorno è irrilevante. In alcuni casi conoscere i passaggi intermedi di una trasformazione termodinamica può essere utile e allora ci si procurano strumenti di conoscenza accessori; in altri è perfettamente superfluo; in altri ancora è praticamente impossibile.
L’affermazione in se non e’ sbagliata, ma e’ completamente priva di predittivita’ quindi più’ metafisica che fisica.
(affermare che tutti gli uomini sono mortali non serve a determinare la data della mia, spero lontana, dipartita)

E’ vero il contrario, la termodinamica è tipicamente predittiva, non è mai descrittiva. Non si occupa mai di fornire informazioni sui meccanismi delle trasformazioni, ma prevede quale sarà il loro esito.
In chimica consente di prevedere quali sono le reazioni che possono essere realizzate in laboratorio e su scala industriale. Senza la termodinamica si dovrebbe procedere per tentativi.
Per offrire un esempio concreto, considero le reazioni di riduzione di Al2O3 e di Fe2O3 ad opera di CO.
Reazioni:
Al2O3 + 3 CO —> 2 Al + 3 CO2
Fe2O3 + 3 CO —> 2 Fe + 3 CO2
Energia libera di formazione delle molecole (kJ.mole^-1) a 800 °K (NIST-JANAF)
Al2O3 = – 1424,931
Fe2O3 = – 611,477
CO = – 182,497
CO2 = – 395,586
(uso la virgola all’europea).
Risultato: nelle stesse condizioni sperimentali, la riduzione di Al2O3 comporta una variazione di energia libera di 785,843 kJ.mole^-1, quella di Fe2O3 di – 27,611 kJ.mole^-1.
La prima reazione non è possibile, mentre è possibile la seconda. Per passare alla realizzazione ci si affida alla cinetica chimica, che introduce ovviamente la variabile tempo, perché i siderurgici non possono aspettare mesi per disporre di una colata di ghisa.
Quanto sopra consultando semplicemente una banca dati.
Se si pensa al numero colossale di reazioni che devono affrontare chimici e biochimici, ci si rende conto dell’indispensabilità della termodinamica chimica.
Inoltre nel caso specifico, avrei difficoltà a trattare una montagna in senso termodinamico. Una montagna e’ disomogenea, i gradi di libertà’ microscopici sono fortemente correlati su scale spaziali macroscopiche etc etc.
Cioe’ banalmente una montagna non e’ un sistema termodinamico. Se voglio studiare la sua evoluzione devo studiare un sistema dinamico semplice, anche con simulazioni numeriche.

Banalmente una montagna è un sistema termodinamico.
Ogni agglomerato macroscopico di materia limitato da una superficie può essere considerato sistema termodinamico se abbiamo chiari gli obiettivi da raggiungere. Se interessa conoscere la reattività di un masso rispetto a un certo agente chimico, conoscere la composizione chimica del masso è importante; se invece si tratta di stabilire il destino ultimo di una montagna, è sufficiente constatare che è composta di materia generica dotata di energia potenziale gravitazionale; qualsiasi evento erosivo costringe le particelle a diminuire la loro energia potenziale. Da questo punto di vista la montagna più essere indifferentemente fatta di cristallo di rocca purissimo o di dolomite. L’erosione comporta tempi diversi, ma l’esito rimane immutato. La disomogeneità è rilevante solo per il tempo necessario per raggiungere il livellamento finale.
Ho considerato la situazione semplificata dell’assenza di energia tettonica che sollevi la montagna.
Esempio di quanto avviene in tempi geologici si ha in Italia, dove gli Appennini sono più bassi e arrotondati delle Alpi, segno che sono più vecchi e non più soggetti a spinte orogenetiche importanti come forse accade ancora con le Alpi. Anche la Sardegna dimostra di essere geologicamente più vecchia della catena alpina.

Ultima considerazione storica: prima di Boltzmann la termodinamica fisica era una teoria puramente fenomenologica, con forti approssimazioni sulle sue assunzioni di base. E’ il lavoro di Boltzmann e di altri che ne fanno una delle migliori teoriche effettive che abbiamo collegando la visione macroscopica della termodinamica con la dinamica dei costituenti microscopici.
Boltzmann connette la dinamica con la termo-dinamica (statica).

La termodinamica di Boltzmann si può applicare solo alle sostanze gassose ideali. Resta escluso la materia condensata che rappresenta la maggior parte delle sostanze esistenti.


L’intuizione e’ stata potente e feconda che nello studio di molti sistemi dinamici (vedi modello di hopfield per le reti neuronali) e’ conveniente introdurre una temperatura fittizia per studiare il modello termodinamico equivalente (o meglio la funzione di partizione ) e tornare al limite per temperatura fittizia che tende a 0.
Un altro metodo e’ usato nello studio della CromoDinamica. Si definisce la teoria su reticolo quadridimensionale, si esegue una rotazione di Wick (t –> it). Si ottiene un sistema termodinamico, si studia tale sistema numericamente e si torna al problema origine semplicemente mandando it –> t.
se

Riconoscere i meriti di Boltzmann è giusto ma, trattandosi di una considerazione storica, Neutrino avrebbe dovuto ricordare anche quelli di Gibbs, che ha sviluppato la termodinamica statistica in modo indipendente da Boltzmann. Gibbs è considerato il fondatore della termodinamica chimica. Molti dei dati termochimici relativi a sostanze gassose delle stesse tabelle NIST-JANAF sono stati ottenuti attraverso metodi di termodinamica statistica. Da quando esistono le spettrometrie, la termodinamica statistica è perfettamente integrata nella termodinamica chimica classica.

 

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68 risposte a Neutrino 2

  1. Livio Varalta ha detto:

    seguo

  2. Camillo Franchini ha detto:

    @oca sapiens

    IMO l’affermazione è più ideologica che metafisica.

    Né l’uno né l’altro; si tratta di una affermazione chimica. Nella predittività sta la forza delle termodinamica chimica.
    Campbell:
    JANAF1
    Notate:
    Such calculations can enormously decrease the number of laboratory experiments that must be performed and they also permit design calculations to be made with great confidence even under conditions previously unknown.
    Quindi non si tratta né di metafisica né di ideologia, ma di chimica, la grande sconosciuta dai fisici.

  3. gabrichan ha detto:

    Franchini, mi potrebbe cortesemente esplicare i calcoli perché ho riprovato a farli per capire il procedimento e non mi quadrano i decimali…. il metodi è ben descritto anche sul Silvestroni, anche se mi sembra strano no si possa capire se una reazione avviene o no usando altri metodi, basato sugli orbitali e sulla “forza” dei legami chimici, di quanti elettroni sono messi in comune e su quali orbitali si stanziano.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @gabrichan

      Franchini, mi potrebbe cortesemente esplicare i calcoli perché ho riprovato a farli per capire il procedimento e non mi quadrano i decimali…

      I decimali? Non importa; importa il procedimento. Il risultato dei calcoli porta alla nozione che l’allumina non può essere ridotta da ossido di carbonio come l’ematite.
      Comunque le faccio avere i dettagli del calcolo.
      Scopo del mio post è dimostrare che la termodinamica chimica consente di stabilire se una reazione può o non può avvenire, scelte le coordinate di partenza. Immaginare che si tratti di metafisica o di un costruzione ideologica può essere consentito solo ai laureati in fisica e in storia e filosofia. Per questo Neutrino e Oca sapiens sapiens sono in accordo così stretto. Sono vicarianti.

  4. Camillo Franchini ha detto:

    @oca sapiens

    Mano a mano che la catena alpina prendeva forma in profondità nella crosta terrestre, iniziavano i primi sollevamenti e la graduale emersione dei rilievi. I processi erosivi iniziarono subito a modificare il paesaggio della neonata catena producendo un’enorme quantità di sedimenti e detriti che si depositarono ai piedi dei rilievi, nelle avanfosse.
    Nell’avanfossa meridionale si formò il vasto bacino di sedimentazione che andrà a costituire la Pianura Padana, dove si sono raccolti, in pochi milioni di anni, depositi di enorme spessore: i geologi calcolano che nel sottosuolo della Pianura Padana gli spessori dei sedimenti deposti negli ultimi 5 Ma (Pliocene) raggiungano, nella zona di Parma e Reggio Emilia, i 7.000 m!

    (Eniscuola.net)
    Non è quanto sostiene l’ottimo Masiero? Quando l’erosione prevarrà sull’orogenesi, le Dolomiti saranno destinate a scomparire. Dove sbaglia? Se vuoi dargli torto perché ti è antipatico puoi farlo solo nel tuo blog.

  5. Camillo Franchini ha detto:

    @oca sapiens

    preceduto dalla termodinamica creazionista di Paul Davies

    Creazionista Paul Davies? Ecco cosa scrive:

    The idea of a God who is just another force or agency at work in nature, moving atoms here and there in competition with physical forces, is profoundly uninspiring. To me, the true miracle of nature is to be found in the ingenious and unswerving lawfulness of the cosmos, a lawfulness that permits complex order to emerge from chaos, life to emerge from inanimate matter, and consciousness to emerge from life, without the need for the occasional supernatural prod;

    • sandro75k ha detto:

      Scusami Camillo, è agosto e sto lavorando sodo… ma dove leggo la sintesi di questa storia sulle dolomiti? C’è chi sostiene che non saranno erose? State discutendo sul tempo necessario affinché questo accada? Le variabili sono troppe da prendere in considerazione per stabile quando saranno spianate completamente… è certo che accadrà presto, geologicamente parlando, anche perché la “dolomia” è piuttosto solubile…

      • sandro75k ha detto:

        @Ocasapiens

        Ho letto nel suo blog… Non è che si capisca (un po’ tutti) dove vogliate andare a parare ma sono certo che le dolomiti scompariranno …Forse non scompariranno in breve le montagne ma è certo che la dolomite dovrà lasciare il posto al basamento e poi chissà a quale altro tipo di roccia ancora… Possiamo discutere se presto avremo ancora una montagna, anche qui dipende da come si comporterà il “motore” terrestre ma la dolomite, nel posto in cui la troviamo adesso, si fidi, non ci sarà più… anche perché le condizioni di formazione sono abbastanza rare e fino ad ora quasi sconosciute.

        • sandro75k ha detto:

          Leggo anche il problema tempo delle montagne…

          Cosa intendete per età delle Alpi e degli Appennini? L’età della montagna o quella delle rocce che la costituiscono? O quella dell’affioramento? Mica è la stessa cosa…
          La forma più o meno arrotondata è data anche e soprattutto dalla composizione … Gli Appennini sono geologicamente più giovani ma essendo formati da calcari sono erosi più facilmente…

          “Il caso del Monte Bianco è emblematico: è formato da un granito che si è
          consolidato 300 milioni di anni fa dando origine ad un batolite (ammasso
          magmatico intrusivo); il sollevamento del rilievo risale a 30-40 milioni di anni fa,
          mentre l’affioramento in superficie della roccia granitica è frutto dell’erosione
          che ha interessato le Alpi negli ultimi 10000 anni. ”

          Fai clic per accedere a Storia_geologica_dell’Italia.pdf

        • Camillo Franchini ha detto:

          @sandro75k

          Non è che si capisca (un po’ tutti) dove vogliate andare a parare ma sono certo che le dolomiti scompariranno

          Oca e Neutrino vogliono demolire un certo Masiero e le inventano tutte, anche che ha torto prevedendo una cosa che tutti sanno, che esistono potenti forze erosive che contrastano l’orogenesi.
          Questo è ancora poco, Neutrino scrive:

          prima di Boltzmann la termodinamica fisica era una teoria puramente fenomenologica, con forti approssimazioni sulle sue assunzioni di base. E’ il lavoro di Boltzmann e di altri che ne fanno una delle migliori teoriche effettive che abbiamo collegando la visione macroscopica della termodinamica con la dinamica dei costituenti microscopici.

          Neutrino dimentica semplicemente che esiste lo stato solido, dove la “dinamica dei costituenti microscopici” va a farsi benedire e per raccogliere i dati termodinamici che caratterizzano un elemento o un composto bisogna ricorrere a misure termochimiche.
          Campbell:
          “Condensed phases give “smeared” or continuous spectra. Molecular interactions are large because of the small distances and because the interactions vary with time, owing to random molecular motions. Thus the energy states are difficult, even impossible, to identify; they can only be calculated approximately. Thermodynamic functions for condensed states are normally calculated from calorimetric and similar macroscopic measurements.
          Neutrino conosce una termodinamica forse utile per i fisici e i costruttori di motori per auto e di frigoriferi, ma completamente disadatta alle esigenze della chimica.
          Neutrino è il tipico fisico che mette testa mani e piedi nella chimica. Per lui il mondo è fatto esclusivamente di molecole gassose che si urtano.
          Da oca ha fatto un altro intervento che merita un post. In tutti i suoi interventi non ha mai considerato lo stato solido. Purtroppo credo che rappresenti bene la preparazione chimica media dei fisici.
          Credo che questi confronti di termodinamica siano di enorme utilità almeno per suscitare un minimo di curiosità e per sottrarre ai fisici settori di conoscenza che non gli sono propri.

  6. Camillo Franchini ha detto:

    @Ivodivo

    Gli Appennini sono più giovani delle Alpi. Chi si avventura in campi diversi dal proprio dovrebbe fare un po’ di attenzione…..

    Qua c’è un sito dove si parla di queste cose:

    Comunque la questione è irrilevante; l’importante è non prendersela con Masiero che afferma che le montagne tendono a diminuire la loro energia potenziale. Qui sta la termodinamica, non sul tempo che ci vuole a livellare e sulla natura chimica delle montagne.
    Masiero afferma che ogni gradiente di energia potenziale tende ad annullarsi. Sacrosanto e termodinamico.

  7. Camillo Franchini ha detto:

    @gian

    Copia-incolla un testo da un sito web, temo senza comprenderlo
    Tra l’altro:
    – non valevano solo i sacri testi?

    L’ENI si intende di questi argomenti; i suoi testi sono sacri.

    – non bisognava parlare solo di cio’ che si conosce?

    Si tratta di argomenti studiati al corso di Scienze Naturali del Liceo Classico. Credo si facesse anche allo Scientifico, bisognerebbe chiedere.
    In chimica esiste l’esame di Mineralogia (Gallitelli nel mio caso) che si occupa di questi argomenti.
    I fisici non fanno esami di Mineralogia. Studiano solo fisica fino a diventare dei Neutrini.
    In una repubblica ben governata i Fisici dovrebbero occuparsi solo di fisica, senza allargarsi di un millimetro. Ma è come illudersi che i liocorni esistano. Fermare la fantasia di un fisico è come pretendere di raccogliere una goccia di mercurio usando indice e pollice. I fisici sono ingovernabili.

  8. Camillo Franchini ha detto:

    @Cimpy

    Chissà se a breve, dopo l’ottimo Masiero sentiremo anxhe parlare dell’ ottimo Carpinteri

    Senza nemmeno apparire, Masiero ha messo nel sacco tutti i fisici della scuderia di Oca sapiens sapiens. Più i giullari di corte. Tutti a meravigliarsi che cosa c’entri la termodinamica con l’erosione delle Dolomiti. Tutti a bocca aperta con un palmo di naso. Gente dell’INFN, figurati.
    Masiero ha avuto fortuna, ma è stato abile a intuire che i fisici oltre la fisica sanno nulla. Nemmeno io me l’aspettavo una polemica così dura e così lunga sulle Dolomiti, solo per danneggiare Masiero. Il quale chissà come se la ride.

  9. Camillo Franchini ha detto:

    @oca sapiens

    L’affermazione in se non e’ sbagliata, ma e’ completamente priva di predittivita’ quindi più’ metafisica che fisica.

    Chi pensa che la termodinamica posso essere una teoria utile al problema dell’evoluzione morfologica della terra (o di quel che volete) non ha capito un pene di cosa significhi fare scienza.

    Cioe’ banalmente una montagna non e’ un sistema termodinamico.

    Sei dispettosa come tutte le donne, non hai tenuto conto del post “Neutrino 2”.

    @Cimpy

    il discorso in sé secondo me ha assunto fin troppa importanza

    Vuole scherzare? si tratta di un argomento di importanza fondamentale. Aiuta a distinguere tra ciarlatani e non. Non aveva scelto la parte B delle lavagna? Non ci rinunci. Lasci perdere la ff di cui si sono perse le tracce. Rossi è un privato, Focardi è morto, Celani è senza laboratorio, cosa resta?

  10. Camillo Franchini ha detto:

    @EKH
    Masiero (Sua citazione):
    “la sabbia di Sottomarina era roccia delle Alpi qualche milione di anni fa, Alpi allora molto più alte che adesso. Tra qualche altro milione di anni, le Dolomiti saranno completamente franate… Così tutte le montagne della Terra sono destinate a sparire. E’ la seconda legge della termodinamica.”
    Non è d’accordo? A me sembra del tutto elementare, soprattutto pensando che il Sole inghiottirà la Terra molto più in là di quando questi eventi saranno reali. Se il Sole interviene prima, ciccia, scompiglia i nostri progetti. Il ragionamento di Masiero resta ineccepibile se il Sole resta tranquillo a scaldare la Terra.
    Lei mi sembra d’accordo con oca sapiens sapiens, che non è una compagnia raccomandabile su argomenti scientifici.
    Masiero avrà torti imperdonabili, ma su questo punto è da considerare “ottimo Masiero”.

  11. Camillo Franchini ha detto:

    @Neutrino

    E’ il lavoro di Boltzmann e di altri che ne fanno una delle migliori teoriche effettive che abbiamo collegando la visione macroscopica della termodinamica con la dinamica dei costituenti microscopici.

    “Teoriche effettive” ? Che lingua è?
    Il contributo di Boltzmann è modestissimo in termodinamica chimica. In concreto, che contributo ti aspetti che venga da Bolzmann nella compilazione di queste due tavole, che rappresentano le caratteristiche termodinamiche delle due forme allotropiche di FeS2, pirite e marcasite?
    La termodinamica chimica arriva a distinguere tra forme allotropiche; Boltzmann è impotente.
    Con i tuoi interventi rischi di dare l’impressione che la termodinamica statistica si sovrapponga e superi la termodinamica chimica macroscopica. Oca sapiens sapiens, che pende dalla tua bocca, ne è già convinta. Temo che anche FermiGas si stia disorientando. Non viviamo mica in un mondo formato da gas ideali.

    Pyrite

    marcasite

    • Camillo Franchini ha detto:

      Dopo due settimane di confronto termodinamico serrato, mi sembra che il solo a disporre delle conoscenze necessarie sia sandro75k. Questo è il risultato di avere limitato lo studio della chimica a un annetto per matricole, dove si deve imparare di tutto, chimica inorganica, chimica organica e chimica fisica. Tutto svaporato dopo avere fatto l’esame. Potrebbe andare, se non ci si dovesse confrontare con la diffusività dei fisici e dei tifosi come oca sapiens sapiens.

    • FermiGas ha detto:

      Camillo Franchini ha detto (25 agosto 2014 alle 6:52 am):
      Temo che anche FermiGas si stia disorientando.

      Mi limito a osservare che, viste le scale temporali considerate, una montagna non è un sistema isolato e quindi a essa io non mi sento di applicare il 2° principio nella sua formulazione in termini d’entropia.
      Per quanto riguarda Boltzmann, egli è più importante nel campo della cinetica chimica, questo a riconferma che la termodinamica classica è un sottoinsieme della termodinamica nella sua interezza.

      • sandro75k ha detto:

        ma stiamo parlando di una montagna o dei suoi costituenti?
        Cosa intendiamo per “montagna”?
        Se parlate di dolomiti, io intendo la porzione stratigrafica relativa alla dolomite e sono certo che si scioglierà come una zolletta di zucchero nel caffè…
        Ciascun minerale lo possiamo considerare come sistema isolato?

        • sandro75k ha detto:

          I “monti” (i rilievi della crosta terrestre), invece, sono figli dei cicli della tettonica… tra 200 milioni di anni è probabile che non avremo meno montagne di oggi ma ovviamente non quelle di oggi tutte erose e finite in dissoluzione in mare….

      • Camillo Franchini ha detto:

        @FermiGas

        una montagna non è un sistema isolato e quindi a essa io non mi sento di applicare il 2° principio nella sua formulazione in termini d’entropia.

        Io la vedo così:
        la Terra è un sistema chiuso (a parte i meteoriti) che riceve dal Sole l’energia necessaria per generare gli eventi atmosferici caotici che provocano l’erosione, che coinvolge tutti gli oggetti dotati di un’energia potenziale, tra cui le montagne. Non è importante concentrare l’attenzione su una singola montagna. Finché ci saranno venti, fiumi e ghiacciai, la Terra tenderà a contrastare le forze orogenetiche, destinate a esaurirsi prima che il Sole inghiotta la Terra. La tendenza è verso un livellamento globale. Il massimo di entropia si avrà quando la Terra diventerà liscia come una palla da biliardo.

  12. Camillo Franchini ha detto:

    @oca sapiens

    Io di sicuro non lo escludo, escludo solo che sia colpa del II principio.

    L’avevamo capito, per questo la storia dura ancora su due blog.
    Sei amica di Neutrino, chi va con lo zoppo impara a zoppicare. Se impari la termodinamica da lui ragioni così.
    Certo passare dalla macchina di Carnot alle Dolomiti il salto è lungo, ne convengo.
    Bisogna studiare, cara oca.

  13. Camillo Franchini ha detto:

    @Neutrino

    in più’ confonde i poveretti con cifre (30 e 7.5 milioni di anni), con termini (enne, fanerozoico, pleistocene)

    Va bene, faremo una gara tra Dolomiti e Monte Cimone a chi viene piallato prima.
    Non ti accorgi che il problema è sapere se le termodinamica interviene nell’erosione o non interviene, come pretende oca sapiens sapiens. L’annullamento dei gradienti è preteso dal secondo principio o no? Secondo oca no.
    Ti sei lasciato distrarre dalle considerazioni sull’età di Alpi e Appennini, interessanti ma irrilevanti per i nostri interessi attuali.
    Difetto di mentalità scientifica, ignoranza del principio di Occam.
    Anche una montagna di cristallo di rocca è soggetta a erosione, anche se resiste più della dolomite. Mira all’essenziale e non sbaglierai. Elimina i dettagli superflui. Per le nostre considerazioni tutte le montagne sono uguali, dal momento che il tempo di appiattimento non ci interessa.
    Con avversari come voi Masiero va a nozze.

  14. Leon ha detto:

    Scusate un attimino ma, da profano, a me sembra che qui si stia sprecando tempo a pettinar le bambole o raccogliere innocue pagliuzze portate dalla brezza del mattino, quando, per la rete vagano pericolose e mastodontiche travi che nemmeno il tornado che portò Alice nel paese delle mer(z)aviglie fu capace di tanto.
    Per fare un piccolo esempio provate a meditare su una riflessione di questo calibro:
    http://22passi.blogspot.com/2014/08/in-gamba-mio-capitano.html?showComment=1408964336977#c8211831235050114653
    Un tal Yuz scrive;
    La barriera Coulombiana viene ritenuta l’ostacolo più importante alle reazioni di fusione nucleare.
    A questo link sono stati pubblicati alcuni (n.d.r. (s))ragionamenti e considerazioni per aggirarla.
    http://scienzalaterale.blogspot.it/2014/08/speculazioni-azzardi-e-previsioni-sulla.html
    L’idea è semplice, quasi banale (n.d.r. ‘diciamo demenziale’) : in alcune condizioni il nucleo dell’idrogeno appare elettricamente neutro per la presenza dell’elettrone al suo interno.

    Fisici, chimici, dotti medici e sapient dopo averl letto certe cose, chi sarebbe il cattivo mestro?

    • FermiGas ha detto:

      Leon,
      voglio metter in evidenza che il tal Yuz dice d’essere un laureato quinquennale V. O. in Chimica 110L, indirizzo chimica-fisica [1].
      Non so se Camillo ne resterà contento…

      [1] https://www.blogger.com/profile/00053706686185766842

      • Camillo Franchini ha detto:

        @FermiGas

        Non so se Camillo ne resterà contento…

        Sono indifferente. Sarei sorpreso che se l’ipotesi del nucleo di idrogeno neutro fosse riportata in un trattato di Struttura della Materia. Fin che si tratta di ipotesi da blog meglio lasciar perdere. L’ipotesi potrebbe essere presa in considerazione se l’esperimento di F&P trovasse una conferma. Se non c’è qualche indizio sperimentale, l’ipotesi resta insensata.

  15. Camillo Franchini ha detto:

    @Valerio Peralta
    La termodinamica è indipendente dal tempo perché fa uso di funzioni differenziale esatto. Una funzione termodinamica è definita se si conoscono stato iniziale e stato finale del sistema. I passaggi intermedi sono ininfluenti; il tempo impiegato dalla trasformazione è indifferente.
    L’entalpia della reazione di combustione del butano rimane costante sia se la reazione è condotta in modo esplosivo, sia se viene fatta avvenire lentamente in un stufa catalitica.
    L’uso della funzioni di stato affranca la termodinamica dal tempo.

  16. Camillo Franchini ha detto:

    @Gabrichan

    movimento degli elettroni interno al nucleo

    Prima che si scateni un giro di scambi di messaggi: gli elettroni non possono essere contenuti in un nucleo. Si sapeva già ai tempi di Fermi e di Pauli. Lo esclude la meccanica quantistica. Ci ha creduto solo Heisenberg per non più di due anni.
    Poi perché Gdvr? Eventualmente Neutrino.

    • gabrichan ha detto:

      Errore mio, Intendevo “intorno” al nucleo, a Gdvr perché è un matematico da quello che me sembrato di capire e la cosa è prettamente matematica.

      • Camillo Franchini ha detto:

        @gabrichan

        Gdvr perché è un matematico

        Appunto, che competenze può avere. Ai miei tempi i matematici avevano picchi di conoscenza altissimi, ma poco estesi. Ora francamente non so che cosa studiano di scienze naturali. Qualcosa di più? Non voglio giudicare perché non so. Forse le stesso Gvdr ce lo può spiegare. Si vive bene e si può essere utili anche senza conoscere la chimica e la fisica.

        • gabrichan ha detto:

          Franchini, è successo molte volte che i matematici sviluppassero della matematica che al momento sembrava inutile, o solo un gioco intellettuale e poi si e scoperto andasse a pennello per risolvere determinati problemi di fisica, chimica ecc.

  17. Camillo Franchini ha detto:

    @ocasapiens

    forse dovrebbe chiedere a un chimico nucleare.

    Nemmeno per segno, dovrebbe chiedere a un fisico nucleare. A me piacerebbe leggere un commento di Neutrino su Yuz e compagnia, anche se Neutrino non si è mai presentato. Si può sapere che cosa ha studiato Neutrino e in che settore lavora? L’anonimato resterebbe assicurato però noi sapremmo come modulare i commenti. Una laurea in fisica è una definizione generica come una laurea in chimica. Un chimico conosce solo il pezzettino di chimica del triennio applicativo. Credo sia lo stesso per i fisici.
    Se Yuz non ha competenze nucleari specifiche, farebbe bene a lasciar perdere.

  18. Neutrino ha detto:

    @Camillo

    Hai Memoria corta. Rileggiti i passati commenti ai tuoi post vedrai che c’e’ tutto di me persino nome e cognome.

    Yuz :
    La solita idea del piffero. la distribuzione della densità’ di probabilità e 4 * pigreco * distanza * phi modulo quadro. In soldoni per l’orbitale 1s la probabilità’ di un elettrone di essere vicino al protone, ammesso che spegniamo la forza debole, e’ otto ordini di grandezza la probabilità’ di trovare l’elettrone al solito posto. Qui si aspetta il santo miracolo: il solito comportamento cooperativo del reticolo che nessuno ha mai visto e nessuno sa teorizzare.

    Yuz mostra di conoscere poco la meccanica quantistica: dimentica l’effetto tunnel. Solo due ordini di grandezza meno del raggio di Bohr il numero di protoni a contatto e’ sufficiente a produrre fusioni a go go. Peccato che anche in questo caso niente miracoli. Non si fonde Yuz non si fonde …

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Neutrino

      Hai Memoria corta

      Conosco nome cognome, ma nessuno di noi sa quale è la tua specializzazione, tranne oca sapiens e forse l’informatissimo Cimpy, che su questo punto si è sempre dimostrato molto discreto.

      Qui si aspetta il santo miracolo: il solito comportamento cooperativo del reticolo che nessuno ha mai visto e nessuno sa teorizzare.

      E’ la solita filosofia dei “tre miracoli”; se non si vede la fusione DD in palladio, è inutile teorizzare. Yuz citi un lavoro recensito e tutti ci precipitiamo a leggerlo.
      Ma siamo sicuri che Yuz sia il chimico giusto? Chimici siamo in tanti.

  19. Camillo Franchini ha detto:

    @gabrichan

    poi si e scoperto andasse a pennello per risolvere determinati problemi di fisica, chimica ecc.

    Giusto, però di fronte a un caso specifico è meglio rivolgersi allo specialista specifico che in questo caso mi sembra sia Neutrino, con tutto il rispetto per Gvdr.

  20. Camillo Franchini ha detto:

    Qualcuno mi ha segnalato che oca mi ha definito vieux goujat. Vieux goujat, vieille garce sono espressioni da evitare, se non altro perché sono superflue, non servono a rafforzare un concetto.
    Io non le uso mai.

  21. claudio ha detto:

    Scusate il parziale off-topic.
    Qualcuno è in grado di calcolare il bilancio energetico di questo?
    http://news.stanford.edu/news/2014/august/splitter-clean-fuel-082014.html
    Il bilancio è negativo come nel caso Kanzius?

  22. Camillo Franchini ha detto:

    @claudio

    Qualcuno è in grado di calcolare il bilancio energetico di questo?

    Dato che ormai siamo abituati a usare le Tabelle JANAF, continuiamo così, sapendo che da esse si ottengono tutte le risposte, tranne quelle temporali 😉 .
    I dati relativi all’acqua sono i seguenti:

    Dati termodinamici

    Il calcolo è semplice:
    236839/2*96480 = 1,23 V
    – 236839 J/mole H2O = energia di Gibbs di formazione di una mole di acqua a 300 °K.
    96480 coulomb/mole H2O = costante di Faraday
    2 = numero di elettroni scambiati nella reazione:
    H2O → H2 + ½ O2
    1,23 V è il valore teorico di dissociazione elettrolitica dell’acqua se non esistono sovratensioni agli elettrodi. Le sovratensioni sono ridotte notevolmente se si usa palladio, platino platinato, nickel e altri metalli di transizione. La loro funzione è ridurre cataliticamente le sovratensioni di scarica delle specie che interagiscono all’interfaccia elettrodo/soluzione.
    L’acqua da dissociare deve contenere un elettrolita la cui concentrazioni non vari durante la scarica. Vanno benissimo l’idrato di sodio o di potassio.
    1,5 V forniti da una comune pila da radiolina va più che bene.
    Dato che da un punto di vista termodinamico l’energia elettrica è più pregiata di quella chimica, non si capisce perché si voglia produrre idrogeno consumando energia elettrica. Da un punto di vista energetico si tratta di un processo sempre in perdita.
    Sono disponibile per altri chiarimenti.

    • sandro75k ha detto:

      L’unico interesse per questo tipo di tecnologia potrebbe essere che in talune condizioni sia più semplice accumulare idrogeno che energia elettrica.
      Per il resto, quand’ero piccolo c’era un “eroe” manga giapponese che riusciva a fabbricare lampadine con le stelle, gli deve essere parente…

      • Camillo Franchini ha detto:

        @sandro75k

        L’unico interesse per questo tipo di tecnologia potrebbe essere che in talune condizioni sia più semplice accumulare idrogeno che energia elettrica.

        Giusto. L’idrogeno può essere considerato un accumulatore di energia. Considerato che in ogni trasformazione di energia ci sono perdite, bisogna andarci cauti.
        Non ho capito in che cosa consiste l’invenzione di Hongjie Dai. Il recupero di eccessi locali di produzione di energia elettrica?

  23. giorgio ha detto:

    Cosa si consuma se la trasmutazione è un effetto secondario e non è responsabile
    dell’eccesso termico?
    http://www.e-catworld.com/2014/08/28/rossi-on-transmutation-in-the-rossi-effect/

    • Camillo Franchini ha detto:

      @giorgio

      Cosa si consuma se la trasmutazione è un effetto secondario e non è responsabile dell’eccesso termico?

      Siamo ancora alle FAQ su Rossi?
      Rossi è rimasto sedotto dalle teorie ff di Focardi; non è difficile prevedere l’esito infausto di questa vicenda. Forse anche sul piano economico.

    • Leon ha detto:

      Da Gennaio ’11 l’unica cosa abbia dimostrato effettivamente di consumarsi è la pazienza dei vari followers della bizzarra vicenda Rossi.
      Persistono tenacemente alcuni irriducibili believer ma il glissando verso la patacca conclamata è ormai in una corsa inarrestabile.
      Davvero peccato per chi ha sperato di scaldarsi d’inverno con H+Ni->Cu o chi ha investito i sudati risparmi di mamma e papà per mettere su una rivendita di ecat.

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Leon

        il glissando verso la patacca conclamata è ormai in una corsa inarrestabile

        Tutti gli elementi per capire che si trattava di un micidiale miscuglio di ignoranza e presunzione erano contenuti nei papers di F*****i e P*******i, persone socialmente rispettabili quindi considerati autorevoli. Non c’era nulla che quadrasse con la scienza GA. In quegli anni i critici erano considerati vecchi gufi unbelievers; ora chi ci ha rimesso qualche risparmio avrà il tempo per riflettere. Penso in particolare al preparatino Gamberale, che ho avuto modo di conoscere personalmente. Era inossidabile nella sua fede preparatina; il termine “preparatino” è una sua invenzione, lo usò durante un pranzo. Anche se non ci ha rimesso denaro Luca deve ricostruire la sua professionalità. Non posso dire che mi dispiace, perché dalla sua vicenda personale è derivata una lezione per tutti. Il suo capo Flavio Fontana è stato invece molto più veloce a chiudere con la ff, forse perché è ingegnere e non è preparatino. Con Fontana ho mantenuto dei buoni rapporti, nessuno con Gamberale.
        Credo che in medicina succeda anche di peggio; la speranza di uscire da situazioni disperate genera atteggiamenti di credulità di cui molti approfittano cinicamente.
        La scienza tetragona dei trattati e delle banche dati ha confermato la sua validità.
        I “fisici quadratici medi” restano quindi rispettabili.

  24. Camillo Franchini ha detto:

    @claudio
    Non ho ancora letto un suo commento alla risposta che Le ho dato.
    Per aiutarLa a capire, aggiungo che la dissociazione elettrolitica dell’acqua sarebbe di grande utilità pratica se si potesse inventare un congegno che opera con tensioni inferiori a 1,23 V. Quel dato è però collegato con l’energia libera di formazione dell’acqua, quindi è inalterabile, è un dato termodinamico, un tag che caratterizza la molecola H2O.
    Aggiungo infine che la tensione di dissociazione dell’acqua è indipendente dal pH.
    Se Le sono rimasti dei dubbi mi scriva.

  25. Massimo55 ha detto:

    http://pesn.com/2014/07/22/9602521_SHT-publishes_3rd-third-party-test-results_1345x-overunity/

    Se non è considerata aperta provocazione, potrei sapere cosa ne pensa?

    • Camillo Franchini ha detto:

      @massimo55
      Per produrre 1 m^3 di idrogeno a 0.1 MPa a 300 °K dissociando acqua è necessario investire almeno 10500 kJ, ossia 3 kWh. Questo operando in condizioni ideali, senza perdite termiche.
      Se qualcuno dice che fa meglio buon per lui, diventa ricco in pochi mesi.

      • Massimo55 ha detto:

        D’accordo, ovvio che sia così. Però, se io, che sono un ignorante, scrivo su un blog che si chiama “Fusionefredda” cercando chiarimenti su un argomento bizzarro come quello del link, rimango deluso se mi viene riposto come fosse il libro di chimica del liceo. A cosa serve, allora, questo posto se non a contestare, spiegando, le bufale della rete? Se bastasse il testo del liceo a smontarle, lei non perderebbe il tempo a rispondere a quelli come me, credo. Quindi, se lei mette a disposizione le sue conoscenze, lo fa proprio perché sa che il dato acquisito non basta a difendersi dalle bufale. E, allora, si metta nei miei panni. Provo con un esempio. Se leggo in rete che a Gallarate un tale ha una gallina che depone uova d’oro, penso sia una fandonia e via. Se però leggo una intervista in cui Francesco Amadori dice che tale gallina esiste e lui l’ha avuta per una settimana in ufficio, è chiaro che la mia curiosità è legittima. Si chiama curiosità, perché la credulità è altra cosa, è una degenerazione del processo cognitivo al pari dell’ottusità. Amadori, dunque, scherza? Amadori è impazzito? Amadori ha davvero tale gallina? Lui se ne intende di galline. Se interviene l’ex CEO di Aia che ha un blog intitolato “Gallinavera” non può dirmi solamente che le galline non fanno uova d’oro, quello lo so anche io, deve (se vuole, certamente, se vuole) provare a spiegare come nasce questa notizia, cosa può esserci di vero dietro. Tornando al link incriminato, viene riportato un documento su carta intestata di una società americana di medie dimensioni che parla di un test su un dispositivo non meglio identificato, con dei numeri che sono a dir poco incredibili. Io, che sono curioso, mi chiedo come si possa usare impunemente (negli USA, dove gli avvocati non aspettano altro che spellarti per un nonnulla) il nome di una società per diffondere notizie fasulle, o se le due società siano d’accordo, o se ci sia una voluta omonimia, insomma come sia possibile che Amadori abbia detto della gallina. Magari ho sbagliato posto, e allora me ne scuso.
        Grazie per la pazienza.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Massimo55

          rimango deluso se mi viene riposto come fosse il libro di chimica del liceo.

          Il libro di chimica del liceo è una cosa seria e non può essere contraddetto impunemente. Io non so fare meglio del libro del liceo. Ho fatto riferimento alla termodinamica e, per quanto ne so, la termodinamica non è mai stata contraddetta. Esibire freddi numeri è l’argomento più valido. Numeri diversi non possono essere accettati, se non ho commesso qualche errore e se la termodinamica è considerata una scienza esatta (anche se basata sulla statistica 😉 ). Spesso gli argomenti più validi sono quelli meno urlati.
          Con Focardi e Piantelli ho fatto la stessa cosa, ho riportato le sezioni d’urto delle reazioni cui affidano la produzione di energia dei loro reattori e ho scritto che i calcoli di difetto di massa puntigliosamente riportati nei loro articoli non bastano.
          Altri, come Mario Massa e il gruppo MFMP, preferiscono sottoporre a test i reattori via via proposti, da Piantelli a Celani. Ognuno mette a disposizione la propria professionalità. Mario la sua, io la mia. Molti di quelli che seguono i blog sulla fusione fredda ignoravano l’esistenza delle sezioni d’urto delle reazioni nucleari e men che meno sapevano dove rintracciarne una. Io spero di avere portato un briciolo di conoscenza in più.
          So che è più facile seguire Mario Massa, ma non credo che un esito negativo dei suoi test sia risolutivo quanto un diagramma sulle sezioni d’urto.
          Saluti

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Massimo

          215,800 liters per hour) of 97% hydrogen being produced from water using only 414 watts of power.

          Vediamo insieme.
          Si deve intendere che sono stati prodotti 209 litri di idrogeno 100% all’ora impiegando un’energia di 414 Wh?
          Con un rendimento del 100% si sarebbero dovuti produrre 141 litri di idrogeno condizioni standard. Viene violata la termodinamica, credibile?

        • Giustino ha detto:

          >215,800
          Se la notazione è quella anglosassone, allora quella virgola è il separatore della migliaia per cui si tratta di 215 mila L, cioe 215 m3 con meno di mezzo KW.
          Bravini sti ragazzzi neh?
          Tanto per fare un esercizio da liceo, che diametro divrebbe avere un tubo per far passare comodamente 215 m3/h (60L/s) di gas? A occho e croce io azzardo un diametro di mezzo metro paragonandolo ai gasdotti attualmente in uso.
          Franchini con Lei è stato molto gentile ma Lei sta probabilmente equivocando sullo scopo di questo blog. Se ogni stupefatto passerotto dovesse passare di qua a sottoporre la meraviglia di turno scovata in rete, Camillo dovrebbe trasformare il suo blog in un call center.
          Pure Passerini ha gettato la spugna e chiuso i rubinetti!
          Saluti

  26. Gino Barabino ha detto:

    Dottor Franchini,
    permette che gliene dico due io, a questo qua?

    La prevengo che non ho il suo garbo
    per cui
    pubblichi o cestini a discrezione
    non mi adombro

    3

    2

    1

    silenzio assenso?

    3

    2

    1

    ochèi, silenzio assenso.

    ochèi

    —————-
    —————-

    Massimo55,
    mi verrebbe da dire,
    con voce roboante e qualche riverbero:
    “ma Cocome titi Permettitititi!
    Qui siamo nel Sancta Sanctototorum di Tratattati e Tabellele
    e te ne vieni con Peswikikikiki?”

    Ma siccome sto studiando modi più efficienti di comunicare,
    dirò invece:

    Ehm

    Massimo55,

    -oddìo, imbarazzo, del tu o del lei? stiamo leggeri vai-

    non so se hai seguìto il pregresso di questo blog, qui pubblicazioni meno accreditate de “La Settimana Enigmistica” non vengono prese in considerazione.

    Giustamente, a mio avviso, per quanto a volte anche su “L’ Eco di Paperopoli” si trovi -appunto- un’ eco di qualcosa di interessante.

    Ma Peswiki, abbi pazienza Massimo55, ti prego, no!
    Anche da dietro alla lavagna con il cappello a cono in testa e faccia all’ angolo Peswiki è una garanzia assoluta di fregnaccia.

    Purtroppo non ha la stessa veemenza della Sfg Pssrn, altrimenti spazzerebbe via una bufala al giorno (una volta a regime).

    ———————
    ——————–

    Poi quando ha tempo te lo dice il dottor Franchini stesso, cosa ne pensa di Peswiki.

    shuddle shuddle

    Saluti.

    GB

  27. Massimo55 ha detto:

    Nessun problema, mica mi offendo, ma non è una risposta.
    Per la verità, non ho chiesto cosa si pensi qui di Peswiki, ho chiesto lumi sul documento pubblicato. E’ una bufala nel senso che il documento è falso? Che il certificatore esiste nella realtà ma tale test non è mai avvenuto? Che non esistono né il certificatore né il certificato?
    Lo so anche io che i numeri riportati nel foglio sono in teoria impossibili, eh.

  28. Camillo Franchini ha detto:

    @Giustino

    Se la notazione è quella anglosassone, allora quella virgola è il separatore della migliaia per cui si tratta di 215 mila L, cioe 215 m3 con meno di mezzo KW.

    Credo che siano solo gli Americani a usare la virgola come separatore delle migliaia. Non ho osato arrivare a tanto. Anche così i conti sono sballati. Se fossero furbi per essere credibili dovrebbero stare in accordo con la termodinamica.
    Chi legge si confronta immediatamente con i dati termodinamici, mica con le chiacchiere. Difficile lasciarsi impressionare da una carta intestata. Le Tabelle NIST-JANAF sono cosa diversa da un paper.
    Stessa cosa con il nucleare; ora i dati sono aperti a tutti, perfino la massa critica del plutonio è nota. Basta avere l’umiltà di interrogare le banche dati, aggiornate con cura maniacale, e saperne più del diavolo. Ma l’ambizione e la pigrizia muove gli atti di molti. Altri credono solo ai test di controllo, considerando ammuffiti paparassiers chi si affida alla scienza nota.

  29. Massimo55 ha detto:

    @Giustino
    “Se ogni stupefatto passerotto…”
    Stupefatta passerotta sarà sua sorella.
    Giusto come nota di metodo.

    • Giustino. ha detto:

      “Stupefatta passerotta sarà sua sorella.”
      Mi spiace se la sia presa. Non era rivolto a lei personalmente l’appellativo ma era una considerazione molto più generale che coinvolgeva la dimostrazione della teoria della montagna di EMME.
      Poi perchè se la prende con mia sorella? La informo che ho solo un fratello maschio e, se dovessi adottare il metodo partenopeo, come “nota di merito”, le dovrei ripsondere “Sorrete nun ne tengo ed in xxxx te ne vengo”.
      Vede, reagendo in questo modo ha dimostrato di essere un fedele affezionato del moribondo blog del Passerini, frequentato da molti appassionati di cuore ma con una gran coda di paglia.

  30. Camillo Franchini ha detto:

    @Oca sapiens

    Io di sicuro non lo escludo [lo spianamento delle Dolomiti], escludo solo che sia colpa del II principio.

    Non funziona, ragioni come un fisico.

    As long as the net change in entropy of the system plus its surroundings is positive, the process can take place spontaneously. That does not necessarily mean that the process will take place:
    The rate is usually determined by kinetic factors separate from the entropy change. All the second law mandates is that the fate of the pyramids is to crumble into sand, while the sand will never reassemble itself into a pyramid; the law does not tell how quickly this must come about.

    Se il secondo principio spiana le piramidi, perché non dovrebbe spianare anche le Dolomiti, una volta cessata la spinta orogenetica? La termodinamica si applica imparzialmente a Dolomiti e piramidi.
    Nota l’incapacità della termodinamica di utilizzare la variabile tempo. Afferma solo che le piramidi diventeranno sabbia, non in quanto tempo.

    • sandro75k ha detto:

      Si fa un errore geologico pauroso….
      Le dolomiti corrispondono ad un cosiddetto evento geologico che corrisponde ad una fase di formazione chimica e sedimentazione all’interno di un “bacino” ed una fase orogenetica di innalzamento. Gli eventi geologici sono separabili fra di loro altrimenti cosa diavolo scriveremmo sulle nostre colonne stratigrafiche? Le dolomiti fra qualche milione di anni non compariranno più nella nostra colonna stratigrafica, sostituite certamente da un altro “evento”… Le dolomiti in quanto evento geologico di fatto scompariranno anche se dovesse continuare la fase orogenetica…non solleveremo dolomite in eterno…..Rassegnamoci, le dolomiti non ci saranno più con buona pace dell’UNESCO…….

      • Camillo Franchini ha detto:

        @sandro75k

        Rassegnamoci, le dolomiti non ci saranno più con buona pace dell’UNESCO…….

        Oca non dubita di questo; oca non riesce a inquadrare il fenomeno nel secondo principio che stabilisce la scomparsa di tutti i gradienti, tra cui i gradienti di energia potenziale, dai quali si può ricavare lavoro. Massima entropia di un sistema isolato significa impossibilità di produrre lavoro al suo interno. E’ questo che oca non capisce; è disposta a rinunciare alle Dolomiti, ma non riesce a collegare il loro appiattimento al secondo principio. Credo che l’equivoco sia nato da un commento infelice di Gvdr.

  31. marcomic ha detto:

    In Solar Hydrogen Trends affermano di avere in ingresso solo acqua, e in uscita “solo” Idrogeno (puro al 97%). Questo significa che gli atomi di ossigeno verrebbero scissi (si, una fissione nucleare). La cosa é altamente inverosimile perché l´atomo di ossigeno é decisamente piú stabile di quello dell´idrogeno e la sua fissione richiederebbe enormi quantitá di energia (anche nuclearmente parlando). Se in SHT sono davvero in grado di produrre idrogeno in quel modo, a loro basterá venderlo per diventare miliardari. L´idrogeno a basso costo avrebbe un mercato enorme, dal riscaldamento alla produzione di elettricitá. Le certificazioni di enti americani si sono giá dimostrate inaffidabili: Rand Mills (quello degli “Hydrinos”) ha ottenuto certificazioni da 3 enti diversi molto tempo fá per un dispositivo che non si é mai visto in vendita, mentre Rossi ottenne una certificazione da una universitá americana per “l´unico” suo dispositivo a effetto Seeback che abbia mai funzionato (chissá dov´é ora). La certificazione mostrata da SHT poi é senza descrizione del dispositivo e del processo, per questo non si presta a nessun tipo di debunking (diverso da quello che si puó fare con i libri di scuola). Visti i risultati dichiarati, inverosimili, non fornendo ulteriori dettagli, la ditta certificatrice ha dimostrato solo una buona dose di incompetenza.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @marcomic
      Il problema non è complesso.
      Per produrre acqua si possono fare reagire 22,4 litri di idrogeno e 12,2 litri di ossigeno cn.
      Se la reazione è esplosiva, si ottiene solo calore, precisamente 286 kJ. Se la reazione viene fatta avvenire in una pila si ottengono 237 kJ di energia elettrica. Temperatura e pressione ambiente, rendimenti massimi.
      Se si rovescia la reazione cambiano i segni della variazione di entalpia e di energia libera. Non cambiano i numeri.
      Per quanto uno sia un bravo inventore, dalla dissociazione dell’acqua non si può ricavare più energia di quanta se ne ottiene nella sintesi dell’acqua. Anzi, stante la irreversibilità dei processi reali, se ne ricava meno.

  32. Camillo Franchini ha detto:

    @Tutti

    Ci siamo presi tutti alcuni giorni di riposo, ma è ora di tornare a noi con un altro Neutrino.
    Cordiali saluti a tutti.

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