ICCF 19

Il testo che segue è stato stilato da Ascoli65 il 14 marzo 2015

I convitati di pietra dell’ICCF-19

In un recente commento, Camillo si chiedeva, giustamente, a proposito del prossimo ICCF-19: “Più dell’ENEA sarà interessante vedere che parte avranno i bolognesi.” La mia risposta è: “Saranno tra i convitati di pietra”. Lo saranno per tramite dell’ecat, la creatura che hanno tenuto a battesimo e a cui hanno donato il vero tesoro del loro Ateneo: la credibilità.

A Padova non ci sarà nessuno bolognese a narrare di quei giorni epici. E inoltre, da parte sua, l’inventore ha già detto che diserterà l’appuntamento, perchè non può lasciare neanche per poche ore l’impianto che sta megafondendo in qualche località segreta d’oltreoceano.

Ma lo spirito dell’ecat aleggerà comunque nell’aria del congresso e ne sarà il suo punto di riferimento, più o meno tacito. Lo scrive chiaramente McKubre nella 3a puntata (1) della sua interessante storia degli ICCF: “This result perhaps needs to be reevaluated, or at least remembered, in the light of our current interest in the results of Andrea Rossi.” McKubre si riferiva ad uno degli risultati presentati all’ICCF-9. Uno delle centinaia di risultati loffi, spiluccati ad-hoc tra una marea di test negativi. Nella sua 4a puntata (2) della saga fusionista, i riferimenti all’ecat si fanno ancora più evidenti: “In light of today’s discussion of Piantelli, Rossi, Parkhomov and the other nickel natural hydrogen claims for excess heat, this statement does not sound as strange today as it did then.” Immagino che nelle 2 ultime puntate, ancora inedite, e soprattutto nell’ultima che racconterà gli ultimi 3 ICCF, i riferimenti a Rossi, all’ecat e quindi alla filiera Ni-H sviluppata al DF di Bologna diverranno via via più frequenti.

Mi aspetto quindi che l’ecat sarà comunque oggetto di specifici interventi all’ICCF-19 condotti per interposta persona. Ne è un’avvisaglia la recente pubblicazione di una trentina di articoli sulle LENR (3) usciti sulla rivista indiana “Current Science”, rivista che dal 1932 pubblica articoli in varie discipline scientifiche (4). Due degli articoli sono infatti dedicati in gran parte all’ecat (5) e in generale alla tecnica Ni-H (6). Entrambi sono firmati da David J. Nagel.

In un altro articolo dedicato alle principali risultanze sperimentali in campo LENR (7), pur non venendo citato nè Rossi nè l’ecat, si riporta come primo riferimento il libro di Lewan “An Impossible Invention”. L’autore di questo ultimo articolo è Edmund Storms. Con lui si completa la magnifica cinquina che in questi anni ha appoggiato in vari modi la saga dell’ecat (Rothwell, Storms, Nagel, McKubre, Melich) e delle cui imprese ci aveva parlato Krivit fin dal 2011 (8). Come noto, Rothwell è stato l’autore di migliaia di interventi a favore dell’ecat e in uno degli ultimi annunciava ai suoi amici vorticiani proprio l’uscita del numero speciale di “Current Science” (9). Per quanto riguarda Melich, oltre a tutto quello che è già stato detto sul suo coinvolgimento nel JoNP e nella divulgazione dei risultati della demo bolognese del gennaio 2011, egli compare tra i membri dell’”International Adviser Committee” dell’ICCF-19 (10).

Altro membro del suddetto comitato internazionale è M.Srinivasan, uno dei due curatori del citato numero speciale di “Current Science”. Srinivasan è uno dei guru della prima ora della FF, avendo ricoperto il ruolo di direttore del centro di ricerca indiana (BARC), dove ha effettuato sperimentazioni FF fin dall’aprile 1989. Egli è stato anche il presidente e coordinatore dell’ICCF-16 di Chennai (India) del febbraio 2011, in cui vennero presentati i risultati della demo bolognese svoltasi il mese prima. Nel luglio successivo aveva inoltre firmato un lungo articolo sulle imminenti prospettive di utilizzo industriale della FF fondate sui risultati dei test bolognesi (11). Srinivasan ha già annunciato che sarà all’ICCF-19 (12), in un’intervista in cui ha accennato anche al sostegno dato da parte di un ministero federale indiano alle sue rinnovate iniziative fusioniste.

Per concludere questo lungo excursus su ciò che gira intorno all’ecat (che è molto più significativo di ciò che vi sta dentro) ritengo sia molto interessante segnalare quanto scritto da un così profondo conoscitore della realtà FF, qual è M.Srinivasan, nella sua prefazione al numero speciale di “Current Science”, articolo che sembra anticipare anche i temi del prossimo ICCF-19 (13). Il passaggio a mio avviso più significativo è il seguente:

However, even after two decades of effort by diverse research groups in several countries, no group had come up with a reproducible experiment [omissis]. No one had demonstrated high enough levels of excess heat generation in Pd–D systems that could attract the attention of industry. Many of us who have been watching these developments from day one of the ‘cold fusion era’ were indeed beginning to get frustrated and impatient.

It is precisely at this juncture that there comes the latest twist in the LENR story. An unknown ‘outsider’, an engineer–inventor from Italy, Andrea Rossi surprised us all by announcing that he has invented a working, industrial-grade Ni–H LENR reactor. On 14 January 2011, he gave a semi-public demo of the same in the presence of an invited audience …

E’ chiaro cosa dice uno dei principali guru della FF?! Dice che dopo 20 anni di fallimenti, lui e i suoi colleghi fusionisti erano oramai frustrati e sfiduciati, ma poi il 14 gennaio 2011 è arrivata la svolta con la demo semi pubblica dell’ecat, proprio quella documentata nei 3 video intitolati “Energy Catalyzer Bologna University Test” che hanno fatto il giro del mondo. Chiunque abbia una pallida idea di cosa sia accaduto quel pomeriggio, e sicuramente l’autore di quell’articolo ne è sufficientemente consapevole, al pari di tutti i professori e ricercatori che fecero da cornice a quell’evento, può dedurre facilmente per semplice analogia cosa sia stata la FF dal 1989 in poi, cosa sia tutt’ora a 4 anni di distanza da quella demo e qual è lo scenario in cui si andrà a svolgere il prossimo ICCF padovano.

Chi ritiene, secondo me a torto, che la storia ultra 25ennale della FF possa essere spiegata con gli interessi personali di alcuni protagonisti e di qualche loro amico, deve a questo punto chiedersi come è possibile che la nostra Presidenza del Consiglio e uno dei Ministeri più importanti abbiano concesso il loro patrocinio ad un consesso di cui l’ecat e la farsa bolognese del 14 gennaio 2011 sono destinati a farvi la parte dei principali “convitati di pietra”.

(1) http://www.iccf19.com/history3.html
(2) http://www.iccf19.com/history4.html
(3) http://www.currentscience.ac.in/php/toc.php?vol=108&issue=04
(4) http://www.infinite-energy.com/images/pdfs/CurrentScience.pdf
(5) http://www.currentscience.ac.in/Volumes/108/04/0641.pdf
(6) http://www.currentscience.ac.in/Volumes/108/04/0646.pdf
(7) http://www.currentscience.ac.in/Volumes/108/04/0535.pdf
(8) http://blog.newenergytimes.com/2011/02/21/rothwell-makes-pre-emptive-strike-against-new-lenr-textbook/
(9) http://www.mail-archive.com/vortex-l@eskimo.com/msg101774.html
(10) http://www.iccf19.com/organization.html
(11) http://nopr.niscair.res.in/bitstream/123456789/12161/1/SR%2048%287%29%2026-30.pdf
(12) http://coldfusionnow.org/current-science-stimulates-indian-interest-in-lenr/

(13) http://www.currentscience.ac.in/Volumes/108/04/0491.pdf

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436 risposte a ICCF 19

  1. Renato ha detto:

    … come è possibile che la nostra Presidenza del Consiglio e uno dei Ministeri più importanti abbiano concesso il loro patrocinio ad un consesso …

    E cosa avrebbero dovuto fare? A suo tempo fu nominato, giusto quanto riportato proprio in questo blog, un Comitato di Consulenti: di certo il parere di questo Comitato -parere finalizzato, si sentì dire, ad altro aspetto ma, penso io, facilmente estendibile al contesto ICCF- sarà stato favorevole; non credo che in caso contrario quelle Alte Autorità avrebbero concesso il loro patrocinio, a meno di ipotizzare che siano condizionate da istanze gerarchicamente superiori, come -per esempio- eventuali indicazioni del Partito di appartenenza.

    Ma la cosa più probabile, secondo me, è semplicemente che questa faccenda dell’ ecat, o più in generale della Fusione Fredda, è come quella sostanza che più si sfruzzica e più puzza, e nessuno che possa temporeggiare fino al cambio turno ha intenzione di metterci le mani.

    Saluti.

    R

    • Ascoli65 ha detto:

      @ Renato,
      E cosa avrebbero dovuto fare? A suo tempo fu nominato, giusto quanto riportato proprio in questo blog, un Comitato di Consulenti: …
      Credo sia utile innanzitutto ripercorrere la storia delle indiscrezioni apparse in rete in merito a questo misterioso comitato.

      Le prime voci risalgono al 6 giugno dello scorso anno (1), quando su questo blog venivamo informati che un “comitato scientifico (…) per l’analisi del fenomeno FF in Italia è stato costituito qualche mese fa ed opera attivamente.” Subito dopo veniva aggiunto (2) che l’iniziativa era a carattere “Ministeriale” ed era “connessa alle interrogazioni”.

      Di questo Comitato e del suo scopo non compare più nulla in rete (a parte considerazioni personali che lasciano il tempo che trovano) fino al 12 dicembre scorso quando un post di OcaSapiens (3) esordisce così: ” Torno a casa e nella posta trovo la relazione del comitato dell’INFN in risposta a una domanda di un ufficio del MIUR sulla validità o meno delle ricerche in fusione fredda. Reazioni piezonucleari incluse, sono 35 pagine stringate, con una conclusione chiara: non esiste alcuna evidenza nella letteratura scientifica e parascientifica (arXiv) a supporto di un’energia in eccesso propagandata da campagne mediatiche ingannevoli. I 25 anni di cospicui finanziamenti pubblici (quelli dell’INFN sono i più particolareggiati, c’è costato ‘na cifra quel tubo di vetro con dentro dei fili di costantana!) e di multinazionali italiane o meno non hanno portato a nulla. Non c’è motivo di spendere altri dané.”

      Qui appaiono per la prima volta le informazioni relative alle 2 entità coinvolte: il comitato è dell’INFN, mentre il committente sarebbe il MIUR. Viene inoltre anticipato che la conclusione è “chiara” e negativa rispetto alle ipotesi di produzione di energia in eccesso da FF.

      Il 15 dicembre, all’indomani dell’annuncio del patrocinio concesso all’ICCF-19 dalla Presidenza del Consiglio, e in risposta a chi, visto il parere negativo del comitato INFN, domandava se non ci fossero stati più di un comitato, OcaSapiens (4) precisava che ” il comitato è uno solo e ha risposto a una domanda del MIUR, non so se il rapporto è stato distribuito ad altri. Alla fine dice che in 25 anni di ricerche, non è uscito nemmeno un prototipo con una produzione netta di energia, nonostante le promesse di prodotti molto redditizi pronti per il mercato a breve.” E infine aggiungeva “complimenti all’ufficio del MIUR che ha chiesto il parere dell’INFN dopo aver ricevuto una richiesta di patrocinio”, dal che parrebbe, assumendo per buone le sue fonti, che il motivo del comitato non era più (o non solo) legato alle interrogazioni parlamentari pendenti, ma riguarderebbe proprio l’adesione del MIUR al patrocinio dell’ICCF-19. Tuttavia, il giorno successivo l’autore della prima segnalazione dissentiva da questa ultima ipotesi (5): “Credo sia lo stesso, ma non credo c’entri molto il patrocinio.”

      A questo punto c’è stato chi ha cercato informazioni alla fonte, ma senza successo (6): ” Avevo scritto al portavoce della presidenza per chiedere conferma, silenzio di tomba. Poi scrivo una letterina al Pr del Cons su oggi scienza, dopo l’Epifania [omissis]. Penso che il MIUR abbia ricevuto la bozza che ho visto io, perché è stata approvata dal consiglio direttivo INFN. Ora il MIUR dirà se gli servono chiarimenti o se va bene così. Quando dice ok al testo definitivo, l’INFN lo pubblica sul suo sito.”

      La preannunciata “letterina” al PdC è comparsa il 9 gennaio su “Oggi Scienza” (7), ma è rimasta senza risposta.

      Anche l’INFN è rimasto ufficialmente muto. In questo caso però possiamo disporre di qualche informazione ufficiosa grazie alla cortese (e più unica che rara) sensibilità e disponibilità di un insider (8): “La commissione incaricata del problema ha prodotto due report. Il primo e’ stato presentato al consiglio direttivo di fine 2014 ed e’ considerato non pubblico ma circolabile con discrezione, il secondo e’ stato visitato solo da giunta e presidente e consegnato al committente. Io ho accesso al primo ma non al secondo.”

      Del primo report, quello “circolabile”, sono state rese note finalmente anche le conclusioni (9), di cui riporto qui sotto l’ultimo paragrafo, che riassume tutto il resto: “Allo stato attuale non sussistono elementi coerenti e convincenti tali da far ritenere che si debbano mettere in discussione le conoscenze acquisite di Fisica Nucleare o cambiare i meccanismi di finanziamento di queste ricerche.”

      Quindi per concludere pare che il comitato annunciato a giugno 2014 sia quello INFN che ha prodotto 2 report: uno con la conclusione sopra riportata ed uno riservato e tuttora segreto. Ovviamente è difficile pensare che le conclusioni del secondo report siano diverse da quelle del primo. Quindi al momento non abbiamo conferma che la concessione del patrocinio all’ICCF-19 da parte della PdC sia avvenuta sulla base di un parere espresso a seguito di una istruttoria così come prevede la procedura (10). Dobbiamo presumere di si, ma in questo caso il parere, e quindi il comitato, non può essere stato quello dell’INFN.

      Il quadro che ne risulta circa la trasparenza, la linearità e la coordinazione delle attività governative è ovviamente scoraggiante, soprattutto se si mette a confronto con i pochi mesi che sono occorsi al DoE americano per formulare e rendere pubblica la loro netta contrarietà al finanziamento della FF, le prima volta già nel 1989 (11) ed una seconda volta nel 2004 (12).

      Se mi chiedi una ragione di tutto ciò non saprei cosa rispondere. Posso solo citare per l’ennesima volta quanto dichiarato da un noto prop-FF un paio d’anni fa (13): “ENEA funded research because Itialian research is badly supervised.” Potrebbe darsi che questo giudizio valga anche per i livelli governativi che a loro volta dovrebbero supervisionare l’ENEA. Ma potrebbe anche darsi che il “badly” non vada tradotto con “malamente” o “scarsamente”, ma con “eccessivamente” o “impropriamente”. In questo secondo caso tutto dipende da chi sarebbe l’eventuale supervisore di ultima istanza e soprattutto se i suoi interessi coincidono con i nostri. Ma preferisco pensare che la traduzione corretta sia la prima.

      (1) https://fusionefredda.wordpress.com/2014/05/22/hermano-tobia/#comment-40171
      (2) https://fusionefredda.wordpress.com/2014/05/22/hermano-tobia/#comment-40200
      (3) http://ocasapiens-dweb.blogautore.repubblica.it/2014/12/12/aritmetica/
      (4) http://ocasapiens-dweb.blogautore.repubblica.it/2014/12/12/aritmetica/comment-page-2/#comment-773805
      (5) https://fusionefredda.wordpress.com/2014/05/22/hermano-tobia/#comment-40171
      (6) http://ocasapiens-dweb.blogautore.repubblica.it/2015/01/02/rassegna-fuf-con-quiz/comment-page-1/#comment-805252
      (7) https://oggiscienza.wordpress.com/2015/01/09/cifuf-e-ciciap/
      (8) https://fusionefredda.wordpress.com/2015/02/23/termodinamica-cinetica/#comment-48118
      (9) https://fusionefredda.wordpress.com/2015/02/23/termodinamica-cinetica/#comment-48133
      (10) http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/ministero/richiesta_patrocini
      (11) http://newenergytimes.com/v2/government/DOE1989/contents.htm
      (12) http://newenergytimes.com/v2/news/2010/34/344doereview.shtml
      (13) http://www.e-catworld.com/2013/03/06/george-mileys-lenr-invention-up-for-another-vote/#comment-1061404628

      • Armando ha detto:

        @Ascoli65

        Da notare che tra le interrogazioni che non hanno avuto risposta ne troviamo
        qualcuna indirizzata esclusivamente e direttamente alla presidenza del consiglio, patrocinante in bella vista nella prima pagina del sito web dell’ICCF19!
        “http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=702825”

        E’ possibile che il PdC e il MISE abbiano ricevuto un rapporto tecnico completamente diverso e incompatibile con quello dell’INFN?

        • CimPy ha detto:

          Intendi uno con i nomi dei seguaci e relativi parenti e amici di un certo spessore in grassetto? Chissà. Anche come risposta ad Ascoli65, per l’assenza di un Pomp italiano in quel di Bologna – mi pare lo abbia detto qualche IBEIC (non Giancarlo), che al Pomp italiano avremmo fatto grande festa. Per poi abbandonarlo a se stesso, un po’ come è successo con Bardi, di fronte alle rappresaglie dei FuF e dei loro amici…

        • elmagnano ha detto:

          Grazie Armando per aver postato il link. Leggendo l’interrogazione balza immediatamente all’occhio la buonafede di chi l’ha scritta. Dunque: “i risultati illustrati nell’articolo “Indication of anomalous heat energy production in a reactor device” dimostrano, al di là di ogni ragionevole dubbio, l’esistenza di una fonte di energia pulita ed a basso costo, sfruttabile commercialmente in tempi molto brevi;
          Esercizio: In questa frase quante balle si sono riuscite ad infilare?
          Chiunque conosca un minimo d’inglese sa bene che “indication” non è sinonimo di “evidence”. Lascio ad altri cosa pensare di questa gente. Scaltri o ignoranti?

        • Dino ha detto:

          @elmagnano
          Lascio ad altri cosa pensare di questa gente. Scaltri o ignoranti?

          Le faccio presente che tra gli “altri” vi è anche l’interrogato PdC!

          E’ difficile non interpretare il suo patrocinio come una risposta indiretta alla interrogazione!


          Il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri

          Il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri è concesso a titolo gratuito per iniziative di alto rilievo culturale, sociale, scientifico, artistico, sportivo, organizzate nel territorio nazionale o all’estero. Sono escluse le richieste che abbiano scopi o finalità commerciali.
          Il coordinamento delle adesioni governative è curato in via esclusiva dall’Ufficio del Cerimoniale di Stato e per le Onorificenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

          Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Minstri

        • CimPy ha detto:

          Il Camerlengo è quindi un fuf? E questo rrenderebbe le Lern reali, per te? Beh, auguri.

        • elmagnano ha detto:

          @Dino
          Mi mette in bocca cose non mie. (Brutto vizio!)
          E’ evidente che la mia osservazione era rivolta a chi compila queste interrogazioni e non agli interrogati.
          Del patrocinio invece non ho scritto una virgola. Le risulta?
          Saluti.

        • Dino ha detto:

          @elmagnano
          Avevo capito benissimo!
          La mia osservazione è perfettamente compatibile con quanto da lei ha scritto e in seguito precisato!

        • Dino ha detto:

          @Cimpy
          Il Camerlengo è quindi un fuf? E questo renderebbe le Lern reali, per te? Beh, auguri.
          Ovviamente no, dove ho scritto una cosa del genere ?

          Ecco, per te vale quello che ha scritto elmagnano:
          Mi mette in bocca cose non mie. (Brutto vizio!)

      • Renato ha detto:

        Ascoli65,
        grazie per il materiale che hai raccolto e selezionato; lascia che ci giochi un po’.

        Le parole che riporti: “non esiste alcuna evidenza … a supporto di un’energia in eccesso propagandata da campagne mediatiche ingannevoli, saranno quelle esatte del rapporto?

        Me lo chiedo perché quanto sopra
        – non esclude che esistano evidenze di un’energia in eccesso non propagandata da campagne mediatiche ingannevoli;
        – non esclude che ne esistano di energia in eccesso propagandata da campagne mediatiche non ingannevoli;
        – non esclude nemmeno che ve ne siano di riservate, o segrete addirittura;
        – infine, non implica che tutte le campagne mediatiche che propagandano l’energia in eccesso siano ingannevoli.
        Insomma, non ho capito cosa c’è scritto.

        Sul rapporto “segreto”, sono di parere opposto al tuo: secondo me nel rapporto riservato c’è scritto qualcosa di diverso da quanto riportato in quello “circolabile”; se ci fossero scritte le stesse cose, essi sarebbero uguali e non ci sarebbe né modo né motivo di distinguerli, se non per tipo e dimensione dei caratteri e/o altre irrilevanze.

        Saluti.

        R

        • mW ha detto:

          Se esiste un “rapporto segreto”, è solo una bozza non pubblicabile del rapporto poi pubblicato.
          Se esistesse un “rapporto segreto” noi non sapremmo neppure che esiste.

      • Renato ha detto:

        Andiamo avanti con le pagliacciate, finché non subentrano i pezzi da novanta con qualcosa di più serio; per quanto sia possibile stare seri ragionando di FuF, naturalmente.

        “Allo stato attuale non sussistono elementi coerenti e convincenti tali da far ritenere che si debbano mettere in discussione le conoscenze acquisite di Fisica Nucleare o cambiare i meccanismi di finanziamento di queste ricerche.”.

        Cosa significa questa frase, se non che elementi da valutare, per quanto incoerenti e non convincenti, esistono? Dunque, se ne esistono nella FuF, tutto può diventare “elemento da valutare”, magari su semplice autodichiarazione del proponente; ma scomponiamola un po’, questa frase, per vedere se tutto fila liscio.

        1- non esistono elementi coerenti e convincenti *
        tali che
        2- si debbano mettere in discussione le conoscenze acquisite di Fisica Nucleare**
        o
        3- cambiare i meccanismi di finanziamento.

        Semplifico e riformulo:
        1- non ci sono elementi coerenti e convincenti
        quindi
        2- non si discutano le conoscenze acquisite di Fisica Nucleare
        oppure
        3- non si cambino i meccanismi di finanziamento.

        Giuste semplificazione e riformulazione, 2 e 3 si escludono vicendevolmente;
        mentre non-2 implica 3, e non-3 implica 2.

        Ma, mira! quella frase par voglia dire che
        – non vanno messe in discussione, a causa di elementi incoerenti e non-convincenti, le conoscenze acquisite di Fisica Nucleare
        e che
        – non è necessario cambiare i meccanismi di finanziamento delle ricerche basate su quegli elementi!
        Alla prima ci arrivavo anche da me, la seconda già la raccontava a modo suo Bertoldo, mentre cercava l’ albero adatto a farsi impiccare; come ulteriore conseguenza dell’ enunciato le conoscenze acquisite in tutte le altre branche della scienza possono anche andare a ramengo, sia inviate che motu proprio.

        Trovo i frammenti di questi rapporti giunti a me scritti con la precisione e con la trasparenza che giustamente ci si aspetta da chi deve informare governanti, e anche di questo campare. Qualità che i governanti a loro volta giustamente si aspettano: precisione e trasparenza sì, ma che gli lascino un po’ di lasco.

        Saluti.

        R

        ——————————-
        *: questo lascia aperta la possibilità che esistano elementi coerenti non-convincenti,
        e
        quella che ne esistano di non-coerenti convincenti; Chapeau!
        **: questo lascia aperta la possibilità di dover mettere in discussione conoscenze non acquisite, come dire le non-conoscenze, di Fisica Nucleare.

        • Ascoli65 ha detto:

          @iao| Renato,
          è chiaro che la procedura utilizzata dal MIUR per ottenere un parere sulla FF nasce con un difetto di origine e cioè quello di rivolgersi ad una istituzione che ha finanziato ufficialmente questa ricerca per 20 anni e che poi, dal 2009 in poi (e solo in virtù dei tagli governativi) ha lasciato i suoi ricercatori liberi di continuare ad occuparsene procurandosi però qualche finanziatore esterno. Ma solo per le spese extra. Cioè, facendo le proporzioni, è come se avessero continuato ad assicurare ai propri fusionisti primo, secondo, contorno e bibita, chiedendogli soltanto di farsi pagare da qualcun altro il caffè.

          Le conclusioni del primo report, che finalmente ci sono state rese note, sono quindi quanto di meglio ci si poteva aspettare, date le premesse. Lasciano intendere che la fisica vera resta quella scritta sui libri e insegnata nelle scuole e che non viene messa in discussione dai mirabolanti risultati sperimentali annunciati dai ricercatori fusionisti, compresi i loro. Si preoccupano poi di ribadire al loro Ministero, e qui sembra essere confermata la versione secondo cui lo studio è stato commissionato in vista di una eventuale risposta alle interrogazioni, che alla allocazione delle risorse destinate alla ricerca ci pensano da soli, senza bisogno di ingerenze parlamentari.

          Credo che il sunto propostoci da OcaSapiens con il riferimento alle campagne mediatiche ingannevoli, basate, aggiungo io, su altrettanto ingannevoli risultati sperimentali proclamati dai ricercatori pubblici, sarebbe stato più aderente alla realtà delle cose, ma non possiamo pretendere che quelli dell’INFN facciano harakiri, non lo fanno neppure i fusionisti giapponesi.

  2. CimPy ha detto:

    Bisogna mettere il tasto “Like” da qualche parte…sono un po’ di corsa e non ho letto il contenuto, solo il titolo (ci torno poi). Decisamente un passo avanti come argomento – sono certo che apprezzeranno in tanti.

  3. CimPy ha detto:

    Che alcuni esponenti (anche di spicco) di alcune Istituzioni anzitutto nostrane (ma anche estere) abbiano avallato la frode di Rossi, non c’è dubbio.

    Da qui a sostenere che dette Istituzioni fossero o siano davvero d’accordo, ce ne corre: sarebbe come voler sostenere che 4 pensionati di Uppsala rappresentino Uppsala più autorevolmente di Pomp.

    • Ascoli65 ha detto:

      @ Cimpy,
      Che alcuni esponenti (anche di spicco) di alcune Istituzioni anzitutto nostnostrane (ma anche estere) abbiano avallato la frode di Rossi, non c’è dubbio.
      Caro Cimpy, siamo alle solite. Comunque ti ringrazio per avermi subito offerto l’occasione per precisare ancora una volta, come già fatto in tutte le svariate circostanze precedenti, che NON sono affatto d’accordo nell’inquadrare la vicenda di cui discutiamo tra le “frodi” e men che meno tra le “truffe”. Per quanto mi riguarda il termine limite per definire la vicenda è “farsa”. Tutto ciò che va oltre riguarda l’interpretazione delle finalità e queste possono essere ipotizzate ed appurate solo dalle autorità a ciò preposte, oppure dagli storici.

      sarebbe come voler sostenere che 4 pensionati di Uppsala rappresentino Uppsala più autorevolmente di Pomp.
      Per quanto riguarda nello specifico il “convitato di pietra” citato nel post, vorrei ricordare che a Bologna il contratto di collaborazione quadriennale sull’ecat è stato approvato dal Consiglio di Dipartimento del DF e firmato dal Direttore del DF, tutti in servizio attivo. Vorrei anche ricordare che in 4 anni di polemiche, non è saltato fuori un solo Pomp bolognese a smentire quanto affermato dai suoi colleghi circa le miracolose prestazioni dell’ecat, e stiamo parlando di decine di kW d’avanzo rispetto a quanto previsto dal primo principio della termodinamica, insegnato e spiegato in quelle aule.

      • mW ha detto:

        @ASCOLI65
        credo che Pomp sapesse di non correre alcun rischio, nelle sue prese di posizione.
        Evidentemente un Pomp bolognese temerebbe per la sua carriera.
        Per me è paura.

        • Ascoli65 ha detto:

          @ mW,
          Evidentemente un Pomp bolognese temerebbe per la sua carriera.
          Per adesso, per quanto se ne sa, la carriera di chi ha partecipato o assistito alla demo bolognese, avallandone i risultati calorimetrici, non ha patito alcuna conseguenza negativa. Anzi. Chi era direttore del DF è ora direttore del DIFA, chi lo era della sezione bolognese dell’INFN è stato promosso alla sede romana.

          Per me è paura.
          Forse è così. A me ha fatto impressione questa recente rivelazione pubblica circa l’atteggiamento dei bolognesi: ” Dal punto di vista sociologico la vicenda del Dipartimento e’ inquietante. Io conosco personalmente molti di coloro che stati coinvolti e ti assicuro che rimango stupefatto dalla reticenza che hanno di parlare della questione anche in privato.

          Potrebbe darsi che per chi vuole testimoniare la verità scientifica, i tempi attuali siano ancor peggiori di quelli di Galilei.

          (1) http://ocasapiens-dweb.blogautore.repubblica.it/2014/10/24/non-e-babele/comment-page-1/#comment-673367

      • E.Laureti ha detto:

        @Ascoli65

        dalla latitanza probabile dei bolognesi al convegno di Padova credo che al DF di Bologna userebbero volentieri la macchina del tempo per tornare al fatale gennaio 2011
        ora secondo me sono nello stato dei pesci in barile nell’attesa che passi a’nuttata. 🙂

        Quanto al piloto maior della Fuf la sua assenza in quel convegno per me ha pure un altro significato. Non essendo scemo e ben sapendo che in Italy c’è chi ha con lui il dente avvelenato potrebbe pure immaginare che nel bel paese potrebbe di nuovo accadergli quello che gli è già accaduto con il petrolio refluo ….. lascio la cosa alla vostra immaginazione.

        • Ascoli65 ha detto:

          @ E.Laureti,
          … al DF di Bologna userebbero volentieri la macchina del tempo per tornare al fatale gennaio 2011
          Non te lo saprei dire. Sicuramente, ammesso che in occasione della demo molti di loro fossero stati colti alla sprovvista e avessero applaudito solo per cortesia di circostanza alle assurdità proclamate in loro presenza, hanno poi avuto tutto il tempo per riflettere e per tornare sui loro passi, sia prima dell’approvazione del contratto con Rossi da parte del Consiglio di Dipartimento (a ben 3 mesi di distanza dalla demo) e sia in occasione dell’annuncio ufficiale dello stesso (a ulteriori 2 mesi di distanza). Per non parlare poi dell’intero anno trascorso prima della disdetta del contratto. Stiamo parlando di tempi di reazione da mummia egizia.

          Quanto al piloto maior della Fuf [omissis] potrebbe pure immaginare che nel bel paese potrebbe di nuovo accadergli quello che gli è già accaduto con il petrolio refluo …
          E perchè mai? Non c’è truffa e comunque nessuno sostiene di essere stato truffato. Ciò che egli ha dichiarato in merito alle prestazioni calorimetriche dei suoi dispositivo è sempre derivato da misure effettuate e documentate da professori o ricercatori universitari. Cosa potrebbero mai contestargli?

          Comunque è chiaro il motivo della sua assenza. Se ci si colloca nello scenario giusto, le sue dichiarazioni e le sue uscite sono prevedibili come le apparizioni dell’uccellino di un orologio a cucù.

  4. Livio Varalta ha detto:

    per i commenti

  5. Ascoli65 ha detto:

    @ Armando,
    hai fatto bene a ricordarci l’interrogazione del Sen. Scilipoti presentata il 5 giugno 2013, all’inizio dell’attuale legislattura, e rivolta alla sola Presidenza del Consiglio (1). Per completezza vorrei aggiungere che qualche giorno dopo, il 27 giugno, lo stesso parlamentare ne ha presentata un’altra di argomento simile, ma con maggiori dettagli, indirizzata al MIUR e al MISE (2). Entrambe sono ancora lì che aspettano una risposta dagli interpellati. Pertanto il 18 novembre dello scorso anno, a quasi un anno e mezzo dalla presentazione delle sue interrogazioni, l’interpellante ha protestato ufficialmente contro questo silenzio (3), con parole che, nella parte che reclamano un maggior rispetto delle procedure parlamentari, mi trovano perfettamente d’accordo: “Signor Presidente, mi permetto di sollecitare, come ho fatto piu` volte verbalmente, non in Aula, ma parlando direttamente con il Sottosegretario, la risposta alle interrogazioni …[omissis] E ` un fatto grave. …”

    Questa è la situazione di una farsa iniziata 26 anni fa nei laboratori dei nostri centri di ricerca e nelle aule universitarie e che si prolunga tuttora anche nelle aule parlamentari. Questa non vuole essere una critica all’operato del Sen. Scilipoti e di tutti i suoi numerosi colleghi parlamentari che in questi anni hanno cercato ripetutamente e inutilmente di conoscere la posizione governativa su questa ricerca. Io ho sempre accolto con favore queste doverose iniziative, che non fanno altro che portare all’attenzione delle massime istanze democratiche le affermazioni propalate all’opinione pubblica da numerosi ricercatori pubblici italiani, nell’assordante silenzio, o apparente supporto, delle loro istituzioni di appartenenza.

    Tra l’altro rileggendo il testo della prima interrogazione del Sen. Scilipoti, quella diretta al solo PdC, non si può non apprezzarne la concisione e completezza con cui viene tracciato il quadro del poderoso coinvolgimento della ricerca pubblica italiana nella faccenda FF. In pochi capoversi vi sono citati tutti i principali protagonisti: i fisici dell’Università di Bologna, Piantelli, l’ENEA, per limitarmi solo a quelli italiani, più tutti gli altri. Credo che quel testo meriti di diventare un documento chiave per gli storici della scienza, e non solo, che vorranno approfondire il contesto di questa assurda vicenda di apparente involuzione galileana.

    (1) http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=702825
    (2) http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=704669
    (3) http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/813644.pdf

  6. Ascoli65 ha detto:

    @ Armando,
    E’ possibile che il PdC e il MISE abbiano ricevuto un rapporto tecnico completamente diverso e incompatibile con quello dell’INFN?
    Ovviamente su questo aspetto possiamo solo esprimere delle opinioni personali. Le risposte vere possono darle solo gli addetti ministeriali o gli esperti di procedure governative.

    I credo che ciascun Ministero (o la PdC) possa chiedere i propri personali pareri ai propri personali esperti. Nel caso specifico mi sembra che nel mondo FF abbiano operato almeno 2 distinte cordate: quella che fa capo all’ENEA e che ha come Ministero di riferimento il MISE e quella che fa capo all’INFN che risponde al MIUR. Non è escluso, come spesso capita in Italia tra istituzioni simili, che tra le 2 cordate ci siano forti rivalità.

    Come è stato ricordato nei precedenti interventi, per la cordata INFN-MIUR sappiamo che il Ministero ha chiesto all’Istituto di ricerca una valutazione di merito sulla FF. Ricordiamoci che sappiamo dell’esistenza di questo comitato e le sole conclusioni del primo dei suoi 2 rapporti solo grazie ad indiscrezioni di qualche persona di buona volontà. Dal punto di vista ufficiale non si sa NULLA. Potrebbe quindi darsi che un procedimento simile sia stato condotto nell’altra cordata, quella ENEA-MISE, con conclusioni opposte a quelle raggiunte dall’INFN e tali da giustificare la concessione del patrocinio MISE all’ICCF-19.

    Va inoltre tenuto presente che la procedura di concessione del patrocinio da parte del MISE (1) non sembrerebbe richiedere lo svolgimento di un istruttoria esterna al Ministero, come quella affidata dal MIUR all’INFN, ma soltanto la presentazione di un’adeguata documentazione a corredo. Ora è chiaro che attualmente all’ENEA ci sono tutte le condizioni per appoggiare la ricerca FF, che Violante conduce da quasi 20 anni. Egli stesso è in grado di redigere una relazione in cui far valere le ragioni della sua ricerca, basta ricordare la richiesta di 15 MEuro di finanziamento avanzata nel 2009 per una ricerca di 5 anni (2). Per di più tutta la catena dirigenziale ENEA a monte, fino al MISE, è favorevolmente orientata verso la sua ricerca, come è risultato evidente in occasione della visita di Bill Gates a Frascati del novembre scorso (3).

    Da qui il passo alla concessione del patrocinio anche da parte del PdC è breve. Infatti la documentazione richiesta in questo caso (4) è grosso modo la stessa prevista per la concessione del patrocinio ministeriale, con in più la relazione del Ministero proponente, la quale, se si tratta del MISE, riporta sicuramente un parere positivo.

    Tutte queste sono ovviamente solo delle mie ipotesi, di assodato c’è solo quanto riportato nei link.

    A questo punto il cittadino comune si chiederà perchè, ai fini della concessione del patrocinio della PdC, il parere del MISE debba prevalere su quello del MIUR (ammesso che quest’ultimo coincida con quello dell’INFN). La risposta forse rientra nelle regole base della convivenza tra persone e che probabilmente valgono anche tra le istituzioni, secondo cui si preoccupa di portare avanti le proprie istanze e si evita di ostacolare quelle altrui.

    (1) http://www.sviluppoeconomico.gov.it/index.php/it/ministero/patrocini
    (2) http://www.enea.it/produzione_scientifica/pdf_brief/Violante_ExcessPower.pdf
    (3) http://titano.sede.enea.it/Stampa/skin2col.php?page=comunicatodetail&id=680
    (4) http://www.governo.it/Presidenza/ufficio_cerimoniale/cerimoniale/patrocini_richieste.html

  7. note that Mahadeva Srinivasan is the author of the famous autoradiography on an LENR electrode in BARC (a fraud for sure ;> )
    http://lenr-canr.org/wordpress/?page_id=463

    while Dr Ramaswamiah Srinivasan, of the editorial board
    http://www.currentscience.ac.in/php/editorial_board.php
    is working in Earth & Planetary Sciences

    I mixed the two name to, until recently.
    Srinivasan is a very common name.

    note also that Sylvie Coyaud propagated the innuendo that the special section was not peer reviewed, which is wrong.
    It was screened/reviewed by someone aware of LENR, then by competent non LENR expert.

    A shame it came from a journalist and not from a Krivit-grade conspiracy blogger.
    A greater shame she did not correct and send public excuses.
    Error can be repaired that way.

    Errore humanum est, perseverare diabolicum.

    Moreover anyone with a brain know that to do such a shocking publication, required a great quantity of discussions. It does not happen by accident.

    The support of Italian government is not an accident. It is a competition, but you don’t know with whom. Thanks to journalist blocked by their boss you don’t know something that they attended and which will make all evident.
    1,2,3,4,5,6,7,… I count the governments (through government agencies, ministers or cabinets) who contacted startup, scientists, or relaunched efforts… (most are secrets or unreported)
    no data for japan, Russia.
    Some countries will evolve through private industry associations only, because politically it is intractable. guess where.

    The assault is in process. Those who are not assaulting, should worry. they are late.

    Best regards.

    • Ascoli65 ha detto:

      @ AlainCo,
      I mixed the two name to, until recently.
      Grazie per la precisazione, ma mi era già chiara la differenza tra i due personaggi. Nel post ho solo parlato del primo, M.Srivastava, di cui ho indicato l’iniziale del nome (M.) alla sua prima citazione.

      note also that Sylvie Coyaud propagated the innuendo that the special section was not peer reviewed, which is wrong.
      Io non ho propagato alcun innuendo. Ho citato nel post il riferimento (4) in cui tutti possono leggere che: “Thirty of the papers (not including the Preface written by the guest editors and three papers on the history of cold fusion in selected countries) were peer-reviewed by an Indian reviewer and scientists from the international LENR community.” Quindi la review è stata effettuata da persone interne alla comunità LENR, “as usual”.

      Per quanto mi riguarda, sono interessato solo alla Prefazione del dr. M.Srivastava, che reputo sia un grande esperto del mondo della fusione fredda. Ciò che ho estratto dal suo articolo e riportato nel post è più che sufficiente a qualificare tutta la vicenda della fusione fredda, dal 1989 ad oggi.

      Moreover anyone with a brain know that to do such a shocking publication, required a great quantity of discussions. It does not happen by accident.
      Sono completamente d’accordo. La pubblicazione della rivista indiana è scioccante, immagino pure che sia il frutto di una lunga discussione e sono oramai convinto che nella FF nulla è avvenuto e avviene per caso.

      It is a competition, …
      Sono d’accordo anche qui. La competizione però è per ciò che si sa già esistere, e cioè le fonti fossili. La FF, ed altre distrazioni, servono solo a depistare gli ingenui e a sfoltire i concorrenti che partecipano alla gara vera.

      I count the governments (through government agencies, ministers or cabinets) who contacted startup, scientists, or relaunched efforts… (most are secrets or unreported)
      Invece di andare a predicare nei blog di tutto il mondo, dovresti impegnarti di più a sensibilizzare sulla FF gli istituti di ricerca del tuo Paese e soprattutto il governo francese, così magari si decide ad investire massicciamente in questa nuova e miracolosa fonte di energia ed evita di andare a combinare guai sotto casa dei Paesi vicini.

      The assault is in process.
      Grazie, ma ce n’eravamo già accorti. L’eco dei bombardamenti umanitari è passato prima da noi.

      Those who are not assaulting, should worry. they are late.
      Allora cerca di darti da fare dalle tue parti. Organizza le giornate pro-LENR a Parigi, invece che a Milano. Preoccupati di avvisare i galletti e non darti troppa pena a cercare polli nostrani: http://22passi.blogspot.com/2014/02/ricordiamo-emilio-del-giudice.html?showComment=1393119681104

      Salut.

      • “Invece di andare a predicare nei blog di tutto il mondo, dovresti impegnarti di più a sensibilizzare sulla FF gli istituti di ricerca del tuo Paese e soprattutto il governo francese, così magari si decide ad investire massicciamente in questa nuova e miracolosa fonte di energia ed evita di andare a combinare guai sotto casa dei Paesi vicini.”
        Right!
        who informed LENR-Cities founder ?
        and 8)

        “Quindi la review è stata effettuata da persone interne alla comunità LENR, “as usual”.”
        Here is the process, quite usual , selection then review by competent scientist, moreover non-LENR.
        “Last year, the editors of the section solicited papers from
        researchers in the field of LENR.
        These papers went through two reviews, first by the special section editors and then, if the editors decided to forward the paper, by a normal peer reviewer
        assigned by Current Science.
        The anonymous reviewer of my paper was familiar with physics and not with cold fusion, and was skeptical at first.
        Yes, I modified my paper extensively in response to his critique and it is, no doubt,
        better for it.
        Apparently, he was convinced, he gave a glowing recommendation for publication.” – Lomax

        I imagine that you dont trust Journal of Electronanalythical Chemistry on electrochemistry papers, or Naturwissenschaften.

        However you love nature and Science, caught is refusing to correct errors in papers they reviewed.

        Fai clic per accedere a RothwellJhownaturer.pdf

        you will also see what is Science vision on review : “no room”

        Fai clic per accedere a letteraSCIENCE001.pdf

        at least the Indian reviewer had room for criticizing.

        please be scientific. Science is not a religion. Admit facts.

        • Ascoli65 ha detto:

          @ AlainCo,
          Here is the process, …: “… The anonymous reviewer of my paper was familiar with physics and not with cold fusion, and was skeptical at first….”
          Questo lo scrive Lomax, un ricercatore FF. Ma l”articolo di “Infinite-Energy” (1), un sito molto attivo nel sostenere la FF, riporta la seguente frase: “Thirty of the papers (…) were peer-reviewed by an Indian reviewer and scientists from the international LENR community.” Essi dicono cose diverse, a meno che non si voglia fare credere che un solo e sconosciuto revisore indiano, che (come da clichè) proverrebbe dalle file degli scettici, abbia esaminato tutti e 30 gli articoli e dopo essersi convertito alla fede fusionista, li abbia approvati tutti!

          Comunque possiamo rispiarmarci la fatica di entrare nel merito di quanto contenuto in quei 30 articoli. E’ sufficiente tener conto di quanto detto dal dr. M.Srinivasan, ricercatore FF della prima ora, che ha curato la raccolta di quegli articoli e che conosce molto bene sia il loro contenuto, sia la storia della FF dal 1989 in poi. Srinivasan nella sua prefazione (2) dice che alla vigilia della demo di Bologna del 2011 “Many of us who have been watching these developments from day one of the ‘cold fusion era’ were indeed beginning to get frustrated and impatient.”. Questo era, secondo lui, lo stato d’animo della comunità dei fusionisti dopo 20 anni di infruttuose ricerche sulla FF. Ma a risollevare il loro morale arriva la svolta: “It is precisely at this juncture that there comes the latest twist in the LENR story.” Srinivasan si riferisce alla demo di Bologna del 14 gennaio 2011, quella in cui l’ecat è stato presentato al mondo per la prima volta.

          please be scientific. Science is not a religion. Admit facts.
          Perfettamente d’accordo. Procediamo.

          Vogliamo essere scientifici? E’ sufficiente ricordare, come ha fatto Srinivasan, la demo di Bologna. Essa si è svolta alla presenza di una quindicina di esperti tra professori universitari e ricercatori di importanti istituti scientifici di ricerca (direi che si tratta di un record mondiale), compresa la De Ninno, quella di cui parla il video Rai sul famoso Rapport 41 che ti piace tanto ricordare. Le misure sono state effettuate da alcuni di professori e ricercatori universitari, oppure da esperti sotto la loro supervisione e responsabilità. Non è abbastanza scientifico?

          Vogliamo essere laici e senza pregiudizi? Nella demo bolognese, quella della svolta secondo Srinivasan, le misure calorimetriche sono state effettuate e documentate dal dr. Levi, che nelle sue numerose dichiarazioni ha sempre affermato che prima di quei test era molto scettico rispetto alla realtà della FF. Egli incarna perfettamente la figura dello scettico che poi si convince della realtà della FF, un clichè molto usato nella propaganda FF. Possiamo quindi prendere il dr. Levi a campione della tipica figura del ricercatore FF, che, nonostante il suo iniziale scetticismo verso questa tecnologia, accetta di verificare di persona quali sono le sue potenzialità e alla fine, cambiando parere, se ne fa testimone e paladino?

          Vogliamo basarci sui fatti? Non c’è di meglio che prendere in considerazione la demo del 14 gennaio 2011, la dimostrazione pubblica di un dispositivo FF più documentata che ci sia mai stata in tutta la storia della FF. Una cinquantina di testimoni oculari, tra cui almeno una quindicina di esperti e svariati giornalisti; ben 3 video per una durata complessiva di oltre 40 minuti (3) che documentano ogni fase di quell’evento; diversi report che riportano e attestano la (presunta) produzione di 12-15 kW di eccesso di calore, tra cui quello emesso con l’intestazione e il logo di una università (4). Non sono sufficienti come fatti?

          Ebbene quei video e quei report documentano la più incredibile farsa della storia della fisica. Per Srinivasan, cioè per uno dei più anziani e competenti esperti di FF, organizzatore dell’ICCF-16 di Chennai in cui i risultati di quella demo sono stati presentati alla comunità internazionale dei fusionisti e curatore del numero di “Current Science” dedicato alle LENR, ebbene per lui quella demo rappresenta la “svolta” per la storia della FF. Se quella farsa viene considerata la svolta che ha risollevato le speranze nella realtà della FF, ciascuno può facilmente immaginarsi cosa sia tutto il resto: un unico enorme bluff!

          Questi sono i fatti. Comincia ad ammettere questi.

          (1) http://www.infinite-energy.com/images/pdfs/CurrentScience.pdf
          (2) http://www.currentscience.ac.in/Volumes/108/04/0491.pdf
          (3a) http://www.youtube.com/watch?v=Jr0ysNSN9Ng
          (3b) http://www.youtube.com/watch?v=tjdXpSUDRlw
          (3c) http://www.youtube.com/watch?v=mSD-NP2Sogc
          (4) http://www.nyteknik.se/incoming/article3076881.ece/BINARY/Levis+and+Bianchinis+rapport+(pdf)

        • CimPy ha detto:

          poor AlainCo, you should watch the clock from time to time: did you read comments? Your post are not different from that one by Rampado.
          Bye

  8. Solo di passaggio ha detto:

    per i commenti

  9. CimPy ha detto:

    Forse non c’entra molto con l’argomento di questo post o forse sì, ma comunque a surfare a notte fonda si fanno incontri strani:

    È curioso poi trovare in una slide una domanda “retorica”… la stessa domanda usata spesso dai pato-scettici proprio per negare a priori la stessa possibilità delle LENR, usata qui per stimolare invece a cercare spiegazioni ai “paradossi” delle LENR (p. 40):
    “Why have LENR researchers not been killed by lethal doses of neutrons and gammas??”
    Vuoi vedere che il leader della negazione delle LENR in Italia, il chimico nucleare ex CAMEN Camillo Franchini, conosceva benissimo questo report sin dal 2007? Ritenete improbabile che l’ex supervisore dell’unico reattore nucleare a fissione militare italiano (tecnologia USA ovviamente) fosse/sia in contatto con agenzie governative USA e potesse avere accesso a questo genere di documenti?

    L’idea che la domanda sorga spontanea a chiunque si intenda di neutroni non sfiora neppure il Capo Passero: per lui qualcuno ha suggerito, sennò noialtri mica ci arrivavamo da soli…

    E comunque per lui le LENR sono cosa assodata dal 2007 – più o meno come l’E Cat, insomma, che infatti era quasi pronto di lì a poco. Dispiace che nemmeno il Capo Passero abbia più fiducia in Fleishmann e Pons – sic transit gloria mundi, noialtri si continua a ridere lo stesso, però solo dal 2007. Un po’ (solo un poco) dispiace.
    😀

    • CimPy ha detto:

      Ah, la “risposta” sarebbe:

      “Gammas emitted as a result of neutron absorption are intercepted by SSP electrons and reradiated as much softer E-M energy”

      Sarà il nuovo mantra dell’ICCF19?

  10. Camillo Franchini ha detto:

    @Ascoli65
    A parte la bella notizia dei gamma “reradiated” in modo friendly verso l’operatore dei vari mamozi, si può sapere se Celani partecipa all’evento? Se sì, ci va a spese proprie o a spese dei cittadini?
    Io non sono riuscito ad avere una sola informazione sui partecipanti, ma sarà per mia incapacità.

    • Ascoli65 ha detto:

      @ Camillo,
      … si può sapere se Celani partecipa all’evento?
      Lo chiedi a me? Dovresti chiederlo a Neutrino. Io so solo quanto Celani ha scritto a 22passi (1): …, anche a seguito dei recenti positivi risultati Nostri e di alcuni Colleghi Giapponesi. [ndr. che verranno presentati in aprile all’ICCF-19 che si terrà a Padova]

      Se sì, ci va a spese proprie o a spese dei cittadini?
      Rispetto al tipico raggio d’azione dei ricercatori FF (vedasi l’ICCF history di McKubre), Padova si trova appena fuori le mura di Roma, non starei a darmi tanta pena su chi paga la trasferta. D’altronde queste spese rappresentano solo il costo del caffè rispetto a quello del pranzo, che è comunque a carico dei cittadini.

      Piuttosto sarebbe interessante sapere se la collaborazione con i giapponesi è avvenuta tramite e-mail e conference call, oppure a casa loro. In tal caso potrebbe essere interessante sapere chi ha pagato la trasferta. Comunque sia, sempre a Neutrino devi rivolgerti.

      Io non sono riuscito ad avere una sola informazione sui partecipanti, ma sarà per mia incapacità.
      Non so niente neanch’io. Renderanno pubblica la lista a tempo debito. A meno che, per consentire agli scienziati ospiti di sfuggire alle indebite pressioni dei nemici del progresso, non optino per mantenere anonima la loro partecipazione. In tal caso assisteremmo, per la prima volta dallo scioglimento del KKK, ad una convention pubblica di incappucciati. 🙂

      (1) http://22passi.blogspot.it/2015/03/falsa-intervista-attribuita.html

  11. Ascoli65 ha detto:

    Una storia a stelle(tte) e strisce

    Nel segnalarci l’odierno post di 22passi (1), che a sua volta presentava il rapporto sulle LENR tratto dal convegno svoltosi al DTRA dal 12-13 dicembre 2006, Cimpy si chiedeva se esso c’entrasse qualcosa con l’argomento di questo post. Credo di sì, anzi direi che potrebbe essere (forse) il kick-off della vicenda bolognese.

    E’ ormai evidente a molti, soprattutto tra i credenti, che la storia della FF/LENR è pervasa dell’elemento militare, soprattutto americano. E questo, fin dal suo primo manifestarsi. Lo stesso Fleischmann, prima di recarsi negli USA, avrebbe lavorato, secondo Del Giudice (2), per ben 7 anni in un laboratorio della marina militare britannica.

    Il documento segnalato su 22passi era già noto, essendo stato divulgato da Krivit a fine 2011 (3), dopo che lui stesso ne aveva richiesta copia avvalendosi del Freedom of Information Act, strumento di controllo democratico di cui gli americani, beati loro, possono avvalersi, mentre da noi perfino i parlamentari sono costretti a sollecitare inutilmente e pietire per anni una risposta alle loro interrogazioni.

    Dunque il report del DTRA è un documento molto interessante per vari aspetti che possono essere messi in relazione anche con quanto detto nel post di apertura. Innanzitutto 2 dei 4 relatori del Panel 2, quello dedicato alle LENR, e cioè Nagel e Melich, fanno parte del quintetto citato nel post, quello che ha giocato, e gioca tuttora, un ruolo importante nella vicenda dell’ecat. Entrambi hanno svolto la loro carriera in ambito militare. Nagel ha lavorato per 35 anni nel Naval Research Lab, mentre Melich è stato, e forse è tuttora, docente e ricercatore del Naval Postgraduate School. Il report DTRA cita inoltre diverse altre istituzioni militari di ricerca americane coinvolte nella FF, a cominciare dal DARPA.

    Il passaggio più significativo del report, a mio avviso, è il seguente:

    “Low Energy Nuclear Reactions are showing some remarkable progress with respect to energy (excess heat) production and transmuted element detection, but experiments remain only thinly reproducible. LENR also suffers from a basic lack of understanding of the governing physics. There is also a compelling need for a theory that can explain [omissis] The Widom theoretical construct appears promising, but lacks robust experimental verification and rigorous peer review.
    The polarizing history of LENR is a detriment to expanding research efforts and it seems unlikely that deployable/useable devices could be expected within a five to ten year horizon.

    Quindi, a parte i soliti proclami sui “remarkable progress with respect to energy”, che all’epoca significava essere passati dai mW ai W di eccesso di calore (ottenuti comunque spiluccando ad arte tra una marea di esperimenti negativi o irriproducibili), si dichiarava l’urgenza di una nuova teoria e si parlava di trasmutazioni. Il convegno DTRA si svolgeva a fine 2006, proprio l’anno in cui era stata pubblicata la teoria di Widom&Larsen. Quest’ultima diventa così la nuova sirena mediatica su cui puntare per rilanciare la propaganda FF, dopo gli insuccessi sperimentali e teorici raccolti fino ad allora. Restava pur sempre il problema della inconsistenza dei risultati pratici, cioè del calore in eccesso, che impediva di pubblicizzare le LENR come un sistema pratico adatto per “deployable/useable devices”. Quindi nel report DTRA si raccomandava di mettere mano al portafoglio “to exploit the possibility of a breakthrough and to monitor other (international) research in this field”.

    E’ singolare come pochi mesi dopo questo convegno Rossi venga (spedito?) in Italia per cercare di allacciare dei contatti con i padri della filiera Ni-H. Innanzitutto prova a contattare, ma senza successo, Piantelli e successivamente incontra Focardi con cui troverà subito l’intesa. Il sodalizio ottiene immediatamente, al primo colpo, dei prodigiosi successi prestazionali in linea con quelli auspicati nel convegno DTRA. Racconta infatti Focardi (4) “che fin dal primo esperimento nel capannone di Bondeno nell’ottobre 2007 si è manifestata una macroscopica produzione di energia, in apparenza difficile da controllare e in grado di sostenersi anche per tutta una notte senza calore fornito dall’esterno.” In questo scenario appare ancor più singolare, benchè potrebbe trattarsi di una mera coincidenza, il fatto che nell’ottobre del 2007 anche Melich si trovasse in Italia per un convegno (5).

    A questo punto chi volesse esercitarsi ad unire tutti i puntini con una linea, neanche troppo contorta, potrebbe trovare nel convegno DTRA del 2006 l’origine di quanto è andato in scena a Bologna (e dintorni) negli anni successivi. Trattasi, ovviamente, solo di un’ardita ipotesi di lavoro.

    (1) http://22passi.blogspot.it/2015/03/defense-threat-reduction-agency-dtra.html
    (2) http://www.sinistrainrete.info/societa/1178-emilio-del-giudice-piccole-bombe-nucleari-crescono.html
    (3) http://newenergytimes.com/v2/government/DTRA/2006-DTRA-LENR-Krivit-FOIA.pdf
    (4) http://www.queryonline.it/2011/05/06/e-cat-resoconto-della-conferenza-di-focardi/
    (5) http://newenergytimes.com/v2/news/2011/36/3616ideologies.shtml

  12. CimPy ha detto:

    In rete alle volte si trovano cose che in certi posti non ti aspetteresti:
    http://www.cobraf.com/forum/topic.php?reply_id=123582772#123582772

    • Ascoli65 ha detto:

      @ Cimpy,
      chissà se un giorno JR rettificherà anche le sue valutazioni sulle prestazioni calorimetriche dell’ecat. Sarebbe davvero un’impresa titanica: a partire dal 2011 ha diffuso migliaia di affermazioni a loro sostegno, su decine di siti internet di tutto il mondo. La seguente è tratta da uno dei suoi più coloriti interventi (1):

      “… On rare instances, experts do make simple, one-off, stupid mistakes such as the design of the lens in the Hubble telescope. It can happen. But in the case of the Rossi device tests they would have to make not one but several mistakes as bad as the Hubble lens, with both flow calorimetry and steam calorimetry. Other people who have tested the system in Italy and in the US would also have to make many huge, simple, inexplicable mistakes. I think this is extremely unlikely. …”

      (1) https://www.mail-archive.com/vortex-l%40eskimo.com/msg45587.html

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Cimpy
      Lino Daddi (spero stia bene) mi prestò un libro di T. Mizuno intitolato:

      Nuclear Transmutation: The Reality of Cold Fusion

      Traduzione in inglese da parte di JR; evidentemente i due sono molto amici.
      Un libro da leggere, pieno di errori.
      Impressiona sentire che Mizuno è ancora a fondere e a trasmutare con il suo metodo.

  13. mW ha detto:

    RAMPADO: NAZARBAYEV BELIEVES IN PERPETUAL MOTION

    …conoscete qualcuno agli Esteri?

    • Ascoli65 ha detto:

      @ mW,
      vuoi suggerire un nuovo progetto bilaterale?

      Fai clic per accedere a BilateralProjectItalyUSAPresentation.pdf

      • mW ha detto:

        Uhm, ma è una cosa seria, quella che hai linkato? Sai che le fuel cells sono state una delle peggiori delusioni degli ultimi 20 anni, vero?

        RAMPADO: NAZARBAYEV BELIEVES IN PERPETUAL MOTION

        Quanto sopra è invece la sintesi delle affermazioni di Andrea Rampado su 22Passi, http://ocasapiens-dweb.blogautore.repubblica.it/2015/03/20/effetto-roflmao-la-prova-finestra/#comments
        analizzate in primis dal sempre valido Cimpy (onore al merito)
        http://ocasapiens-dweb.blogautore.repubblica.it/2015/03/16/stranieri-nel-mio-genoma/comment-page-1/#comment-918277

        Non so se Rampado voglia causare un incidente diplomatico come diversivo, oppure se sia un vero incosciente.
        Pare che stia diventando costume concludere i propri interventi con questa formula:
        RAMPADO: NAZARBAYEV BELIEVES IN PERPETUAL MOTION

        • CimPy ha detto:

          Mi chiedevo: andrà bene anche con una formattazione diversa e un dubbio finale?

          Rampado: “Nazarbayev believes in perpetual motion” (!) Might be Rampado was trolling?

        • mW ha detto:

          Caro Cimpy,
          ancora complimenti per avere scoperto in tempo questa cosa, prima che potesse creare seri problemi diplomatici.
          Io credo che la differente formattazione che tu proponi:
          Rampado: “Nazarbayev believes in perpetual motion”
          possa andare bene.
          Circa il dubbio finale, puoi metterlo oppure no. Non mi va di attribuire ad Andrea Rampado cose che non ha detto, quindi cio che per me è importante, è che le affermazioni di Rampado su 22Passi corrispondano davvero alla preoccupante sintesi in grassetto. Ho provato a ricontrollare, ma mi pare di si.
          Putin, è imminente l’annuncio di una nuova fonte energetica?
          Se qualche lettore giunge ad interpretazioni diverse, avvisi subito, perchè dovremo, con sollievo, ritrattare e chiedere scusa a Rampado

        • Ascoli65 ha detto:

          @ mW,
          Uhm, ma è una cosa seria, quella che hai linkato? Sai che le fuel cells sono state una delle peggiori delusioni degli ultimi 20 anni, vero?
          Se è una cosa seria bisognerebbe chiederlo al nostro MAE o all’ENEA. I finanziamenti di sicuro avvengono in soldi veri. Comunque sia, faccio molta fatica a credere che quel progetto si riferisca per davvero alle “fuel cells”. E’ vero che nella slide 2 esse vengono citate di sfuggita, ma tutto il resto punta verso la FF, a cominciare dal fatto che il documento è stato presentato all’ICCF-18.

          Va poi notato che tutti i partner USA citati nelle slide (SRI, NRL, UniMissouri) sono tutti coinvolti nella FF e compaiono pure nel famoso “schema Hubler”, dal nome dell’attuale direttore dello SKINR, uno dei patrocinatori del prossimo ICCF-19. Questo schema compariva in un’altra presentazione dello stesso ICCF-18, di cui si era già parlato 6 mesi fa (1).

          Schermata del 2015-03-21 20:03:36

          All’epoca, nel segnalare lo schema, avevo sperato che i Ministeri competenti si fossero chiariti bene le idee sulla FF, in modo da sostenere pubblicamente una posizione in previsione dell’ICCF-19. Devo constatare che l’auspicio si è avverato, ma in direzione opposta a quella sperata.

          (1) https://fusionefredda.wordpress.com/2014/05/22/hermano-tobia/#comment-43114

        • Andrea Rampado ha detto:

          http://22passi.blogspot.it/2015/03/nazarbayev-believes-in-perpetual-motion.html
          Il titolo mi sembrava molto più azzeccato del precedente, sul quale lo ammetto mi sono divertito un pochino a provocare per far cadere qualche pera, non era mia intenzione far cadere tutto l’albero. Grazie mW a volte sei utile, non chiedermi però i diritti sul titolo. ))

        • CimPy ha detto:

          Alla fine resta il dubbio se secondo te il sistema:
          1)è più efficiente di altri ma è comunque in perdita
          2) è quasi in pareggio, costando l’1%
          3) è in vantaggio, al punto di avere una resa 100 volte maggiore di quanto speso.

          È normale che tu riesca a sostenere tutte e tre le tesi contemporaneamente?
          È anche significativo che tu insista con la storia che racconti fole con l’intenzione di “provocare per far cadere qualche pera”. Meno male che i troll sono gli altri, vero?

          😀

        • mW ha detto:

          @Andrea Rampado:
          Io credo che tu abbia fatto la cosa giusta.
          Correggere va bene.
          Vedo che si è aperto un dibattito, anche con Barney.
          Mi auguro che proseguiate fino a che tutto si sia chiarito, qualsiasi cosa sia.
          Io cesso di occuparmene.
          Credo di avere contribuito al chiarimento di questa vicenda, e di avere prestato al tuo articolo una attenzione che la maggior parte dei vostri lettori, evidentemente, non ha.
          Se questo è essere un troll, allora va bene.
          Devo riconoscere che gestisci queste situazioni con più intelligenza di altri.

  14. Camillo Franchini ha detto:

    @Andrea

    Esistono dei punti di divergenza fondamentali tra la ff e la scienza nucleare consolidata (SNC).
    1. I soci della ISCMNS sostengono che la funzione di eccitazione della DD nella materia condensata è diversa da quella misurabile nel vuoto. Questo non risulta da alcuna pubblicazione archiviata in EXFOR.
    2. Rossi ha cercato di brevettare una reazione nucleare catalizzabile. SCN esclude che le reazioni nucleari siano catalizzabili.
    3. Preparata spiegò la DD in palladio ricorrendo alla teoria dei “tre miracoli”, nessuno dei quali accettato da SCN.
    4. I soci della ISCMNS considerano possibile l’esistenza di reazioni nucleari non accompagnate da manifestazioni nucleari, in particolare da gamma. SCN lo esclude.
    5. Nessun lavoro ff è archiviato in EXFOR. I soci dell’ISCMNS ritengono non sia importante e si affidano a una letteratura parallela vastissima.

    Sarebbe utile a tutti noi avere Suoi commenti su questi punti.

    • Andrea ha detto:

      1 e 5. Che non sia archiviata in EXFOR o in NNDC o database simili, non significa che non esista. Tali database si occupano di reazioni ad altri range energetici solitamente e per altre condizioni, quindi è solamente normale che non ci sia traccia di eventuali scoperte di catalizzazioni.
      2. catalizzazioni che la teoria attuale non esclude completamente ma neppure include. Semplicemente non se ne occupa e le reputa eventuali risonanze di reticoli non influenti per diversi motivi, primo su tutti quella separazione di scala a cui faccio riferimento spesso nei miei blogpost. La fusione fredda sarebbe eventualmente un fenomeno interessante dal punto di vista scientifico per la comunicazione così forte fra scale diverse.
      3 e 4. non ho studiato nel dettaglio teorie e esperimenti di quella comunità, mi sono interessato tempo fa. Sicuramente professionalmente non posso espormi senza robuste e dettagliate motivazioni scientifiche, da esporre in riviste scientifiche e non in blogpost e tantomeno commenti, dato che la mia opinione scientifica ha un (piccolo) peso nella comunità e c’è comunque dietro il lavoro di (poche) persone serie che non posso buttare nel cestino basandomi su pregiudizi.

      Tuttavia essendo io uno dei 2/3 scienziati al mondo ad avere sviluppato una teoria di struttura nucleare e relativo software che fa uso di funzioni di Green autoconsistenti per rinormalizzare accoppiando diversi gradi di libertà e decidendo di non occuparmi dell’argomento, dovrebbe darvi un’idea sulla mia opinione sull’argomento.

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Andrea

        1 e 5. Che non sia archiviata in EXFOR o in NNDC o database simili, non significa che non esista. Tali database si occupano di reazioni ad altri range energetici solitamente e per altre condizioni, quindi è solamente normale che non ci sia traccia di eventuali scoperte di catalizzazioni.

        Se le reazioni nucleari fredde fossero state ottenute sarebbero state riportate. Stessa cosa per le reazioni catalizzate. Non vengono archiviate in base ai range energetici, ma in base alla loro esistenza. Se non sono archiviate non sono mai state ottenute, inutile girarci intorno.
        Le LENR sono due, la dd e la Ni-H; altre non sono state rivendicate.
        Il primo articolo archiviato che si occupa della DD risale al 1946. Il lavoro è stato realizzato a Los Alamos.

        J.H.Manley,J.H.Coon,E.R.Graves

        Cross section of D(d,n)3He reaction

        Physical Review Vol.70, p.101(A3)

        Per patriottismo scelgo un lavoro pubblicato su Nuovo Cimento

        A.S.Belov,V.E.Kusik,Yu.V.Ryabov

        The nuclear fusion for the reactions 2H(d,n)3He, 2H(d,g)4He at low deuterons energy and `cold` nuclear fusion

        Nuovo Cimento A Vol.103, Issue.11, p.1647 (1990)

        Sotto riporto le sezioni d’urto a varie energie

        X4R4123_x4

        Il bersaglio è in genere formato da una lamina di titanio saturo di deuterio. Non è una condizione fredda, ma la preparazione dei bersagli avrebbe dovuto portare alla scoperta rivendicata da F&P.

        Per la Ni-H la situazione è del tutto analoga; molti lavori sono archiviati, nessuna fusione fredda.
        Ostilità preconcetta o mancanza di reazioni da archiviare? Scelga Lei.

        2. catalizzazioni che la teoria attuale non esclude completamente ma neppure include.

        Forse era meglio scrivere: la teoria attuale non include ma non esclude completamente.
        Non è questione di teoria attuale, è questione che in un secolo di reazioni nucleari la catalisi non figura.

        3 e 4. Non ho studiato nel dettaglio teorie e esperimenti di quella comunità, mi sono interessato tempo fa.

        Prendo atto.

      • Andrea ha detto:

        Guardi l’energia incidente: 10 keV, sono 10^8 Kelvin, e in decrescita più che esponenziale.
        “Cold” è virgolettato mica per niente.

        Non credo si riferiscano a queste energie solitamente

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Andrea

          Non credo si riferiscano a queste energie solitamente

          Guardi l’andamento della curva. Ritiene possibile una risonanza a basse temperature?
          Nel mondo scientifico non esistono conventiones ad excludendum.
          I ff ottengano risultati, li descrivano, se li facciano accettare e si troveranno archiviati in EXFOR o in qualche altra banca dati. Il livello di attenzione per la ff scatterà quando riusciranno ad entrare in una banca dati che non sia quella personale di Jed Rothwell. In 26 anni non è mai successo. Per questo la ff è considerata scienza voodoo.
          Basterebbe segnalare questa circostanza alla Giannini per metterle in mano la risposta da offrire al credulone Realacci.

        • Andrea ha detto:

          La risonanza a basse temperature non dipende dall’andamento della curva.

          Sul metodo in linea di principio sono d’accordissimo, servono smoking gun experiments per questo tipo di cose non bastano calorimetri e simili, che col wishful thinking si adattano sempre. E la fisica nucleare e’ a uno stadio piuttosto sofisticato volendo, ci sono dei begli esperimentucci che gia’ fanno uso di tecniche ibride con laser e affini.

          Tuttavia in pratica non e’ sempre facile da applicare, non so cosa li freni e non ho mai parlato in prima persona con altri che Del Giudice, non sembrava aver ben chiaro un bel po’ di cose.

      • CimPy ha detto:

        Tuttavia essendo io uno dei 2/3 scienziati al mondo ad avere sviluppato una teoria di struttura nucleare e relativo software che fa uso di funzioni di Green autoconsistenti per rinormalizzare accoppiando diversi gradi di libertà e decidendo di non occuparmi dell’argomento, dovrebbe darvi un’idea sulla mia opinione sull’argomento

        Ma più come se fosse antani, anche solo di rimbalzo al sistema di due referenti mediatici, pur condividendo l’opinione che rampogna sulla destra, imnagino. E invece, quanto al vice sindaco?

  15. Ascoli65 ha detto:

    Focardi sapeva bene che il “tunnel” era troppo piccolo per tutto quel calore

    In attesa che Andrea faccia conoscere il suo parere sui 5 punti proposti qui sopra da Camillo, approfitto del suo intervento per svolgere delle considerazioni più generali.

    Non entro nel merito di nessuno dei 5 punti, che do tutti per scontati: è evidente che la SNC (con le sue tabelle EXFOR) esclude che possano avvenire i fenomeni, talvolta presentati come miracoli dai loro stessi proponenti, sostenuti dai soci dell’ISCMNS, da Preparata e da tutti i ricercatori FF di mestiere (escludo di proposito Rossi che svolge un altro lavoro). Penso quindi che al fine di capire la FF, che per me è un fenomeno mediatico e non scientifico, sia inopportuno andare oltre questa constatazione e imbarcarsi in inutili dispute teoriche su argomenti scientifici. Dispute che sono anche controproducenti in quanto conferiscono dignità scientifica ad una vicenda che, viceversa, potrebbe rivelarsi, a giochi fatti (quando se ne occuperanno gli storici), uno dei più incredibili e arditi bluff della storia.

    I 5 punti che Camillo ha posto alla nostra attenzione sottolineano tutti come i fusionisti sostengano posizioni teoriche o sperimentali non in linea con la scienza nucleare consolidata (SNC). Chi, come molti di noi, dà credito a quest’ultima ritiene quindi che i fusionisti si sbaglino di grosso. Spesso questo errore viene attribuito alla loro incompetenza su alcune nozioni base della fisica o sul modo di condurre e interpretare i risultati sperimentali. Ma non credo che la spiegazione sia questa, per lo meno non per tutti.

    Qualche giorno fa mi sono imbattuto in una delle tante interviste (1) che Focardi rilasciò nel corso del 2011, per l’esattezza l’11 luglio, durante il periodo di maggior eco mediatica conseguente alla demo bolognese del 14 gennaio di quell’anno sul dispositivo basato sul metodo che porta il suo nome. Nel leggerla, sono rimasto colpito, ma niente affatto sorpreso, da alcuni passaggi che dimostrerebbero come il Focardi degli ultimi anni non fosse affatto una persona incompetente, nè sprovveduta, e niente affatto menomata nella sua lucidità a causa dell’età avanzata e della malattia, come molti, soprattutto tra i critici FF, sostengono per giustificare il suo coinvolgimento nella faccenda ecat.

    Riporto qui questi passaggi sperando di non innescare una ridda di polemiche troppo personalistiche.

    Il primo passaggio è tratto dalla parte iniziale dell’intervista in cui Focardi prova a rendere ragione del fenomeno fisico che provocherebbe le reazioni nucleari necessarie a spiegare il presunto eccesso di calore dall’ecat. Al termine di un volo pindarico tra gamma, trasmutazioni e reticoli cristallini conclude con questa sagace considerazione: “Teoricamente un fenomeno simile può essere spiegato attraverso l’effetto quantico del tunnel, ma che è di moltissimi ordini di grandezza inferiore a quanto sperimentalmente verificato.”

    Orbene, alcuni hanno imputato a Focardi di non rendersi conto che le reazioni da lui proposte non potevano essere la causa del presunto eccesso di calore dall’ecat a causa dell’infima probabilità di avvenire nelle condizioni sperimentali presenti nel dispositivo. Dalle sue parole risulta invece che Focardi fosse perfettamente cosciente dell’improbabilità di quelle reazioni, e in particolare dell’impossibilità di spiegare il fenomeno con l’effetto tunnel. Ciò indurrebbe piuttosto a sospettare che, grazie alla sua profonda conoscenza della materia e/o ad accorti suggerimenti, egli stesse lucidamente seguendo l’unico stretto sentiero argomentativo capace di rendere mediaticamente plausibile, per lo meno agli occhi dei meno informati, quanto veniva sostenuto da lui e da diversi suoi colleghi di Dipartimento.

    E’ significativo come, subito dopo, egli concluda bruscamente l’argomento teorico, che sa bene essere il più debole e non sostenibile, prendendo la scorciatoia verso le più malleabili e possibiliste argomentazioni sperimentali: “Comunque l’evidenza che il rame si formi e sia in una concentrazione isotopica diversa da quella naturale, dimostra l’esistenza di un processo di fusione.” Punto.

    Ma, una volta raggiunti i più tranquilli lidi sperimentali e aver sostenuto per l’ennesima volta che il sistema aveva scaldato per mesi degli uffici, egli fa un’altra affermazione che merita di essere sottolineata: “Quest’ultimo è un problema molto importante poichè l’acqua, arrivata a 100° C, comincia a vaporizzare, ma bisogna essere certi che questo vapore sia secco, cioè che non contenga ancora goccioline di acqua.” Queste parole, lucide e sagge, dimostrano però come Focardi non fosse neppure incompetente, nè sprovveduto sul lato calorimetrico della faccenda. Sapeva bene cosa comportava il confondere vapore secco con quello umido, infatti poco oltre avverte che: “Il calore di vaporizzazione è circa 10 volte quello di riscaldamento da 60° a 100°C e quindi nel computo dell’energia prodotta la vaporizzazione contribuisce molto.”

    Riassumendo, non solo Focardi sapeva bene che le basi teoriche (l’effetto tunnel) contrastavano la realtà dei risultati calorimetrici che andava sostenendo, ma era pure consapevole di come tali risultati potessero essere facilmente alterabili mediante manipolazioni della misura del grado di secchezza del vapore.

    Qualcuno a questo punto potrebbe tirare in ballo l’argomento psicologico dell’autosuggestione volta all’inseguimento dell’anelato riscatto professionale sulle sue pregresse e misconosciute ricerche in campo FF. Tuttavia se questo argomento potrebbe essere eventualmente applicato a Focardi, non può certo essere esteso ai membri di un intero dipartimento di fisica, il migliore d’Italia, che erano stati tutti chiamati a pronunciarsi sull’approvazione del contratto biennale di ricerca con Rossi, contratto fondato proprio su quei risultati sperimentali incredibili, assurdi e, come abbiamo visto dalle parole di Focardi, soggetti ad enormi errori di misura e quindi facilmente confutabili.

    Credo, concludendo, che la vera risposta alla recente vicenda bolognese, quella che dal 2011 ha consentito di supportare una vasta campagna mediatica volta a proporre all’opinione pubblica la FF come reale possibile alternativa alle fonti energetiche attuali, vada cercata nei motivi che hanno portato i fisici bolognesi a sostenere le prestazioni calorimetriche dell’ecat e non nelle trita e ritrita disamina dei suoi presunti fondamenti teorici e risultati sperimentali. Su questi la scienza consolidata si è chiaramente e definitivamente pronunciata già nel 1989.

    (1) http://www.energylabfoundation.org/wp-content/uploads/2011/10/11-luglio-2011_Intervista_Prof_Focardi__2_.pdf

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Ascoli65

      Credo, concludendo, che la vera risposta alla recente vicenda bolognese, quella che dal 2011 ha consentito di supportare una vasta campagna mediatica volta a proporre all’opinione pubblica la FF come reale possibile alternativa alle fonti energetiche attuali, vada cercata nei motivi che hanno portato i fisici bolognesi a sostenere le prestazioni calorimetriche dell’ecat

      Credo che anche nelle disamine si debba applicare la legge della minima azione. Se i bolognesi si sono comportati da incompetenti, in prima istanza consideriamoli incompetenti. Se risulteranno documenti segreti in cui dimostrano di possedere conoscenze nucleari di cui non disponiamo, tutti saranno pronti a rivedere il giudizio negativo. Per ora non hanno esibito attenuanti e il testimone resta in mano loro. Se sono i migliori d’Italia, vuol dire che gli altri sono peggio. Non vedo perché fargli credito. Oltre tutti ci costano un occhio della testa.

      • Ascoli65 ha detto:

        @ Camillo,
        Se risulteranno documenti segreti in cui dimostrano di possedere conoscenze nucleari di cui non disponiamo, …
        Perchè segreti? Bastano le loro lauree in fisica a dimostrarlo, almeno quelle non sono segrete. Qualunque laureato in fisica può dire le cose (quelle di buon senso intendo) che ho tratto dall’intervista a Focardi. A maggior ragione questo vale per chi le lauree in fisica le conferisce.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Ascoli65

          Perchè segreti? Bastano le loro lauree in fisica a dimostrarlo

          Evidentemente le lauree in fisica non bastano da sole a dimostrare che i bolognesi conoscono la scienza nucleare standard, visto che non si sono mai dissociati dalle sortite ff, avvenute con continuità dai tempi remoti di F&P.
          I documenti segreti servirebbero per confonderci, per sconvolgere le nostre conoscenze standard.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Ascoli65

      “Quest’ultimo è un problema molto importante poichè l’acqua, arrivata a 100° C, comincia a vaporizzare, ma bisogna essere certi che questo vapore sia secco, cioè che non contenga ancora goccioline di acqua.” Queste parole, lucide e sagge, dimostrano però come Focardi non fosse neppure incompetente, nè sprovveduto sul lato calorimetrico della faccenda.

      Come fai a definire lucide e sagge quelle parole? Sono concetti noti a qualsiasi termotecnico. Nel 2011 Focardi era in grado di parlare in pubblico e dopo Bologna lo fece molte volte. Fu perfino intervistato da Krivit. Nel 2011 era in grado di parlare e di svolgere un ragionamento. Il problema era che non aveva competenze nucleari e i suoi colleghi non se ne accorsero, forse perché erano stati suoi allievi.

      • Ascoli65 ha detto:

        @ Camillo,
        Come fai a definire lucide e sagge quelle parole?
        Semplicemente perchè lo sono. Le frasi di Focardi che ho riportato dimostrano come egli fosse nel pieno delle sue facoltà intellettive e perfettamente informato delle nozioni calorimetriche di base, che, come hai ricordato, sono alla portata di un qualsiasi termotecnico. Quelle nozioni avrebbero suggerito, a chiunque ne fosse stato consapevole, l’indizio sufficiente a capacitarsi della vera origine del presunto eccesso di calore apparentemente prodotto dall’ecat.

        Fu perfino intervistato da Krivit.
        L’intervista con Krivit è forse l’episodio minore, anche se ben documentato, dei numerosissimi interventi pubblici di Focardi, durante la sua maratona mediatica del 2011, condotta su TV, radio, giornali e in conferenze pubbliche.

        Per quanto riguarda la TV le più notevoli apparizioni sono quelle andate in onda sulle reti di stato, tra cui l’intervista inserita nel servizio “La magia del signor Rossi” andato in onda il 3 maggio su RaiNews (1) e la partecipazione al dibattito condotto da Torrealta sempre negli studi di RaiNews il 14 maggio (2). Tra le numerose interviste concesse a media locali è particolarmente interessante il breve e ben montato servizio andato in onda sull’emittente 7 Gold il 21 novembre (3). Le apparizioni in video si concludono il 19 marzo 2012 con la breve dichiarazione inserita nel programma Voyager, trasmesso da Rai2 (4). In quest’ultima intervista, girata nei primi mesi del 2012 Focardi appare (da 19:15 in poi) ancora sorridente, ma più stanco del solito, mentre viene microfonato e accompagnato alla sua sedia all’interno del container da dove darà l’ultima breve testimonianza pubblica a favore dell’ecat.

        Il problema era che non aveva competenze nucleari e i suoi colleghi non se ne accorsero, forse perché erano stati suoi allievi.
        Mi dispiace dover ancora dissentire sull’incompetenza nucleare di Focardi. La frase che ho segnalato sopra, tratto dalla sua intervista del 11 luglio, indica chiaramente che egli aveva le conoscenze sufficienti a capire che le reazioni da lui proposte non potevano essere l’origine del calore. Ciò vale anche per i suoi colleghi e allievi. Questi ultimi, se lo volessero, sono ancora in grado di fare chiarezza su questo punto e sull’intera vicenda. Vicenda che nel frattempo è passata dall’egida di UniBo a quella della Presidenza del Consiglio.

        (1) http://www.youtube.com/watch?v=4HOBhA0TDHc
        (2) http://www.youtube.com/watch?v=GwD2AY1F9jQ
        (3) http://www.youtube.com/watch?v=tqhXotcu5hs
        (4) http://www.youtube.com/watch?v=doDMI1DI6FE

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Ascoli65

          Semplicemente perchè lo sono. Le frasi di Focardi che ho riportato dimostrano come egli fosse nel pieno delle sue facoltà intellettive e perfettamente informato delle nozioni calorimetriche di base, che, come hai ricordato, sono alla portata di un qualsiasi termotecnico.

          Quando le pronunciò era una star ff, invitato da tutti, completamente padrone di sé e orgoglioso della sua invenzione. Considerare lucide e sagge considerazioni da termotecnico fatte da un prof mi sembra un po’ flatteur.

          Mi dispiace dover ancora dissentire sull’incompetenza nucleare di Focardi.

          Basta leggere il cosiddetto Rossi/Focardi Paper.
          Per giustificare l’esistenza della reazione nucleare Ni-H Focardi fa esclusivamente considerazioni sui difetti di massa; non produce alcuna funzione di eccitazione, sua o derivata dalla letteratura.
          Scrive:

          For such a reason, we believe that form of energy involved is nuclear, and more specifically, due to fusion processes between protons and Nickel nuclei.

          Un’affermazione simile richiede un confronto solidissimo con la letteratura nucleare, che riporta quella reazione ma ottenuta in condizioni sperimentali completamente diverse, cioè in acceleratore.
          L’indifferenza dei due AA rispetto alla letteratura nucleare standard dimostra una scarsa familiarità con la scienza nucleare. Come se i due non avessero fatto un’accurata ricerca bibliografica.

          La frase che ho segnalato sopra, tratto dalla sua intervista del 11 luglio, indica chiaramente che egli aveva le conoscenze sufficienti a capire che le reazioni da lui proposte non potevano essere l’origine del calore.

          Quindi dal nucleare si passa al termotecnico.
          Il 14 gennaio 2011 F. era presente alla dimostrazione pubblica, ma non contestò la calorimetria esibita da Levi. Il termotecnico o dormiva o faceva finta di dormire.
          Non dobbiamo credere che basti essere laureato per essere all’altezza.

        • Ascoli65 ha detto:

          @ Camillo,
          Basta leggere il cosiddetto Rossi/Focardi Paper. Per giustificare l’esistenza della reazione nucleare Ni-H Focardi fa esclusivamente considerazioni sui difetti di massa; non produce alcuna funzione di eccitazione, …
          A me pare invece che già in quel report Focardi manifestasse la piena consapevolezza dell’impossibilità teorica di quella reazione, infatti vi si legge: “The tunneling probability becomes, as a consequence, [omissis], so small to make the capture of a single proton by a Nickel nucleus impossible.” Ma subito dopo, come farà anche nell’intervista ad EnergyLab, taglia corto e passa all’argomento sperimentale: “Nevertheless we have an experimental evidence of a large energy that can only arise from nuclear reactions between Nickel and Hydrogen, the only two elements existing in our apparatus.”

          D’altronde Focardi pare abbia scritto quel report avendo in mente un target diverso da quello scientifico. Lo dice apertamente in una delle prime interviste concesse dopo la demo di gennaio (1), parlando delle cose scritte in quel report (a 15:12) egli dichiara: … le scriviamo perchè riteniamo che andranno a leggerlo persone che non hanno una cultura specialistica.

          L’intervista concessa ad EnergyLab è una delle poche, se non l’unica, in cui Focardi torna sull’argomento dell’effetto tunnel. Non so perchè lo abbia fatto in quella occasione. Forse perchè riteneva di trovarsi in un contesto più competente e specialistico (l’EnergyLab è una fondazione cui aderiscono tutte le università milanesi), oppure perchè finalmente la sua Università aveva annunciato ufficialmente da pochi giorni la firma del contratto di ricerca con Rossi e quindi si era allentata la tensione dell’attesa.

          Sta di fatto che in quell’intervista Focardi dimostra, come è logico aspettarsi da un qualsiasi professore di fisica (a maggior ragione da un ex-preside di fisica), di possedere le competenze termotecniche e nucleari sufficienti per interpretare correttamente i test di cui era stato testimone.

          Trovo quindi veramente molto difficile appellarsi all’incompetenza per spiegare le vicende che nel 2011 hanno interessato Focardi e i suoi colleghi bolognesi.

          Il 14 gennaio 2011 F. era presente alla dimostrazione pubblica, ma non contestò la calorimetria esibita da Levi. Il termotecnico o dormiva o faceva finta di dormire.
          La seconda ipotesi ti stupirebbe così tanto? Dal punto di vista del sonno della ragione, la sala che mostrano i video girati quel pomeriggio sembrerebbe un dormitorio: c’era chi cantava la ninna nanna, chi dormiva per davvero e chi faceva solo finta.

          Chissà se dal prossimo ICCF-19, che si svolgerà proprio nel Palazzo della Ragione, proverranno indizi sufficienti a farcene capire finalmente la ragione.

          (1) http://www.resetradio.net/interviste/ambiente/fusione-nucleare-a-freddo/

  16. anonimo ha detto:

    Signor Mario Massa,
    ho replicato a sua cortese risposta su
    http://22passi.blogspot.it/2015/03/putin-e-imminente-lannuncio-di-una.html#comment-form
    credo la vedrà pubblicata a breve.
    Ringrazio il dott. Franchini per l’ospitalità a questo messaggio di servizio.

  17. Camillo Franchini ha detto:

    @Ascoli65

    In attesa che Andrea faccia conoscere il suo parere…

    Credo di avere capito il tipo. Va dove lo porta il cuore. Appartiene alla categoria dei fisici sognatori e ispirati.
    Gli ho chiesto se considera corretta questa roba di Huang:
    Schermata del 2015-03-11 22:45:03
    Non ha ancora risposto e forse non risponderà.
    Giustamente fa solo quello che gli piace fare. I blog funzionano così.
    Ciao

  18. Camillo Franchini ha detto:

    @Andrea

    per questo tipo di cose non bastano calorimetri e simili, che col wishful thinking si adattano sempre.

    Misure calorimetriche che non si accompagnano mai a misure nucleari. Se venisse rivelata radiazione gamma che accompagna ogni reazione nucleare, gli sforzi si moltiplicherebbero immediatamente su scala mondiale; nel giro di un mese si capirebbe se si è fatto una scoperta con elegante veste teorica e tutto. Gli ingegneri vogliono fare testardamente da soli, con la scusa che gli investitori puntano alle calorie, non ai gamma. Frantumare così le esperienze ha portato rigorosamente a nulla. Il solo risultato è stata la creazione di una sorta di gerontocrazia ff che spilla soldi pubblici a man bassa. Dicono che Piantelli abbia ricevuto finanziamenti perfino dalla Regione Toscana.
    Sarà interessante vedere l’aspetto dei partecipanti all’ICCF 19. Alcuni sono più anziani di me, anche se sembra inverosimile. Mancano solo le badanti.

  19. Camillo Franchini ha detto:

    @ocasapiens

    Già sparate, contro tutti i fisici di UniBo perché complici di Rossi e contro l’INFN perché lascia Celani andare alla CiFuF – invece di metterlo agli arresti domiciliari, presumo.

    Molto più facile scusare, compatire, prendersela con il destino cinico e baro, vero?
    Indignata perché Celani va a Padova a proprie spese? Puoi promuovere una colletta.

  20. Camillo Franchini ha detto:

    @Ascoli65

    A me pare invece che già in quel report Focardi manifestasse la piena consapevolezza dell’impossibilità teorica di quella reazione,

    Esclude l’effetto tunnel:

    The tunneling probability becomes, as a consequence, [omissis], so small to make the capture of a single proton by a Nickel nucleus impossible.

    Escludere l’effetto tunnel è pleonastico, perché nessun esperto può sperare di realizzare una reazione nucleare per effetto tunnel ricavandone energia. Anche solo evocare l’effetto tunnel denuncia mancanza di familiarità con il nucleare.
    Purtroppo è convinto di avere realizzato una reazione nucleare:
    For such a reason, we believe that form of energy involved is nuclear, and more specifically, due to fusion processes between protons and Nickel nuclei.

    D’altronde Focardi pare abbia scritto quel report avendo in mente un target diverso da quello scientifico.

    Sarà un target diverso, ma sostiene con determinazione di avere realizzato una reazione nucleare a freddo con produzione di energia. La descrive addirittura come una cattura protonica: The capture rate of protons by Nickel nuclei
    Esiste la cattura neutronica, non quella protonica. Pura invenzione.
    Anche gli altri articoli sullo stesso tema sono deboli come il Paper; non vale la pena riproporli qui.
    Le deviazioni di un singolo potrebbero essere assorbite in un ambiente scientificamente robusto; purtroppo è avvenuto il contrario, i bolognesi si sono lasciati sedurre.
    Loris Ferrari, nel 2011 professore associato di Struttura della Materia:

    Il risultato è stata un’emissione di potenza, continuativa e controllata, venti volte superiore a quella immessa per il funzionamento. L’invenzione del metodo (denominato “catalizzatore di energia”) è dell’ing. Andrea Rossi, mentre le misure e gli studi teorici sono stati effettuati dallo staff diretto dal prof. Sergio Focardi, coordinato dal prof. Giuseppe Levi, entrambi del Dipartimento di Fisica dell’Università di Bologna, con la collaborazione della Sezione INFN di Bologna.

    Subito dopo il test del 14 gennaio 2011, i bolognesi arrivarono perfino a firmare un accordo di cooperazione con Rossi.
    Ora sarà interessante vedere se Levi sarà presente a Padova. Padova è a un tiro di schioppo da Bologna.

    • Bolognese ha detto:

      Scusate, lo so che è un bieco pettegolezzo, ma anche questa è cronaca.
      Lo sapete come chiamano Levi i suoi colleghi al Dipartimento di Fisica di Bologna? Zichichirichì.

    • Ascoli65 ha detto:

      @ Camillo,
      Escludere l’effetto tunnel è pleonastico, perché nessun esperto può sperare di realizzare una reazione nucleare per effetto tunnel ricavandone energia.
      D’accordo su questo punto. Ho sottolineato la consapevolezza di Focardi dei limiti dovuti all’effetto tunnel solo per mostrare come lui fosse perfettamente a conoscenza della bassa probabilità di accadimento della sua reazione, che, correggimi se sbaglio, è ciò che si desume anche dai grafici delle banche dati nucleari.

      Le deviazioni di un singolo potrebbero essere assorbite in un ambiente scientificamente robusto; purtroppo è avvenuto il contrario, i bolognesi si sono lasciati sedurre.
      Esatto, è proprio questo l’aspetto scioccante. Non tanto il singolo che per infiniti possibili motivi personali (dai quali comunque escluderei l’ignoranza della materia) sostiene cose assurde, ma il fatto che un intero dipartimento di fisica lo abbia assecondato in questo.

      Le parole che hai ricordato del prof. Ferrari, estratte da una lettera da lui inviata al Corriere della Sera il 21 febbraio 2011 (1), cioè a poco più di un mese dalla demo di gennaio, chiariscono perfettamente il grado di collaborazione che si era instaurato tra Focardi, il DF di Bologna e l’INFN locale sulla questione ecat.

      E’ una collaborazione che continuerà sullo stesso livello, almeno per quanto riguarda il DF, fino a novembre dello stesso anno, quando, all’indomani del test sull’impianto da 1 MW, inizia la timida, ma ambigua, ritirata strategica di UniBo.

      E’ interessante confrontare le parole di Ferrari “Il risultato è stata un’emissione di potenza, continuativa e controllata, venti volte superiore a quella immessa per il funzionamento. [omissis] le misure e gli studi teorici sono stati effettuati dallo staff diretto dal prof. Sergio Focardi”, con quanto dichiarato dal vicerettore alla ricerca di UniBo a novembre (2), riferendosi al contratto firmato con Rossi (da 5:00): “Quando quel contratto sarà attivato si spera che i nostri studiosi, i nostri scienziati, potranno fare le misure nell’ambito del contratto e verificare che quanto viene dichiarato sia effettivamente corrispondente a quanto la macchina produce.” Ma il vicerettore non sapeva che era dall’inizio dell’anno che gli studiosi e gli scienziati del DF andavano dichiarando sui media nazionali di aver GIA’ “misurato” eccessi di potenza dall’ecat di decine di kW? Quelle dichiarazioni sono ancora lì su internet, disponibili al pubblico e non ancora ritrattate, nè smentite da nessuno del DF. Cosa aspettano a farlo?

      Ora sarà interessante vedere se Levi sarà presente a Padova. Padova è a un tiro di schioppo da Bologna.
      E’ chiaro che nè Levi, nè alcuno dei suoi colleghi sarà presente all’ICCF-19 di Padova, nonostante la comunità dei fusionisti continui a considerare l’ecat come la più promettente iniziativa commerciale della FF. Tuttavia se i bolognesi non vanno a Padova, i congressisti potrebbero andare a Bologna. La distanza è sempre la stessa.

      A questo proposito è strano che il programma di massima dell’ICCF-19 (3) non offra la possibilità ai convenuti, soprattutto per coloro che vengono da lontano, di fare un giro, una sorta di pellegrinaggio sui luoghi dell’ecat, nelle vicine località emiliane ormai indissolubilmente legate alla storia della FF.

      Con un pullman turistico e una mezza giornata a disposizione (magari dopo la cerimonia di chiusura del venerdì) potrebbero far filotto e visitarli tutti. Potrebbero cominciare con una foto di gruppo davanti allo stabilimento di Bondeno, il primo al mondo a venir riscaldato dalla nuova tecnologia, e chiedere all’attuale proprietario il permesso di collocarvi una targa ricordo.

      Il tour potrebbe continuare con la visita al DF di Bologna. E’ difficile che i testimoni di quei tempi pioneristici, ancora sotto stretto NDA, siano disponibili ad un confronto con loro, però potrebbero udire qualche impertinente miagolio riecheggiare ancora nei corridoi del dipartimento.

      Se avanza tempo potrebbero fare una capatina ai laboratori INFN del Brasimone, oppure, prendendo subito la via del ritorno, passare in via dell’Elettricista, dove si è svolta la demo del 14 gennaio e tutti i successivi test del 2011. Non ci sarà Rossi ad accoglierli, ma, se non si è fatto troppo tardi, potrebbero ascoltare la testimonianza dell’omonimo gommista lì accanto, sorseggiando un buon caffè della sua macchinetta.

      Sulla via del ritorno la tappa d’obbligo è il capannone di Ferrara che ha ospitato gli ultimi esperimenti sull’ecat in Italia, prima che inventore e gatti spiccassero il volo e facessero ritorno alla casa dello zio.

      Fossi nei panni degli organizzatori dell’ICCF-19 un pensierino ce lo farei. Anche proponendolo come optional a pagamento, un tour siffatto raccoglierebbe un gran numero di adesioni.

      (1) http://forum.corriere.it/ambiente_e_clima/21-02-2011/fusione-fredda-1703915.html
      (2) http://www.youtube.com/watch?v=tqhXotcu5hs
      (3) http://www.iccf19.com/program_overview.html

      • CimPy ha detto:

        Anche proponendolo come optional a pagamento, un tour siffatto raccoglierebbe un gran numero di adesioni

        Via, non serve che sia a pagamento: basta infilare, tra una tappa e l’altra, la vendita di una batteria di pentole autocuocenti russe…
        😀

  21. Camillo Franchini ha detto:

    @Bolognese
    I bolognesi protestanti farebbero meglio a prendere un foglio di carta intestata, scrivere le loro ragioni, firmare, spedire a Renzi e alla Guidi, che si decidano a togliersi dall’imbarazzante situazione in cui si sono cacciati con giovanile leggerezza. A Prodi e a Bersani una frenesia del genere non sarebbe venuta.
    Solone disse che solo a ottant’anni si diventa saggi.

    • Ascoli65 ha detto:

      @ Camillo,
      I bolognesi protestanti farebbero meglio a prendere un foglio di carta intestata, scrivere le loro ragioni, firmare, spedire a Renzi e alla Guidi, …
      ben detto, Camillo, mi hai anticipato di poco.

      Si era già avuta notizia in questo blog di studenti del DF che lanciavano impertinenti miagolii al passaggio dei protagonisti della vicenda ecat, ma è la prima volta che si sente parlare di dileggi tra colleghi. Spero tanto che si tratti solo degli ultimi arrivati, cioè di quelli che non erano stati chiamati ad approvare il contratto di ricerca con Rossi il 21 aprile 2011 (1) e che in quella sede avrebbero potuto, e dovuto, argomentare meglio il loro dissenso o le loro perplessità alla ben nota iniziativa in corso oramai da mesi.

      I professori del DF, invece di prendere in giro i colleghi, farebbero molto meglio a prendere esempio da quanto fatto in Svezia dal prof. Aleklett (2) e dal prof. Pomp (3) entrambi dell’Università si Uppsala, che hanno sentito il bisogno di aprire un dibattito pubblico su internet per esprimere, in modo educato e opportunamente argomentato, le loro critiche a quanto andavano asserendo pubblicamente i loro colleghi di università in merito alle prestazioni dell’ecat.

      (1) http://22passi.blogspot.it/2011/06/accadde-il-21-aprile.html
      (2) http://aleklett.wordpress.com/2011/04/11/rossi-energy-catalyst-a-big-hoax-or-new-physics/
      (3) http://stephanpomp.blogspot.it/2014/10/the-pomp-factor-in-cold-fusion-reply-to.html

  22. Bolognese ha detto:

    Caro Franchini, non ci conti sulla carta intestata a Renzi. I bolognesi si erano scaldati un po’ quando Zichicchirichì chiamò la RAI, parecchio tempo fa. Adesso si limitano a sghignazzare e pensano – credo giustamente – che la faccenda non possa fare più alcun danno.

    • Ascoli65 ha detto:

      @ Bolognese,
      nel senso che oramai è stato toccato il fondo?
      In tal caso non potrebbero provare a risollevarsi un tantino, magari pensando anche a tutte le persone semplici che sono state illuse?

      • Bolognese ha detto:

        Ma quale fondo scusi? Guardi che Bologna non è mica male. Uno o due Zichichirichì ce li possiamo permettere.
        E comunque se il Dip scrivesse una lettera tutti penserebbero che li sta prendendo sul serio. Siamo in Italia, non in Svezia. Guardi, di questa faccenda non importa un fico secco a nessuno. Saluti a tutti, godetevi la primavera.

        • CimPy ha detto:

          di questa faccenda non importa un fico secco a nessuno

          Pare anche a me che il pubblico interessato sia alquanto limitato e tendenzialmente esterno alla cerchia universitaria, tolti due polli e tre galli, ovviamente, che da soli intrattengono un (vasto?) pubblico di passeri. E fanno ridere anche noialtri.
          😀
          Saluti anche a lei, Bolognese, e si faccia vivo quando desidera

        • Luca ha detto:

          E’ finita all’italiana insomma…

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Bolognese

          Guardi, di questa faccenda non importa un fico secco a nessuno.

          Più di così. Se non lo sapesse, l’ICCF 19 ha ricevuto il patrocinio della Presidenza del Consiglio e del Ministero dello Sviluppo Economico. Se vogliamo sottovalutare le cose perché ci fa comodo, accomodiamoci, ma è bene che si conoscano i fatti. I fatti raccontano che nel 2011 i bolognesi hanno addirittura sottoscritto un accordo di collaborazione con Rossi. E’ una bassa insinuazione ritenere che un bel po’ di bolognesi non capiscono una cippa in campo nucleare?
          La situazione è stata trascinata al punto che vediamo compromesso un Presidente del Consiglio e un Ministro. I bolognesi “saggi” non hanno dato una mano per contenere la situazione. E le cose continuano senza che nessuno muova un dito.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Bolognese
      Ma quei bolognesi ridanciani trovano normale che il Presidente del Consiglio e il MISE offrano il loro patrocinio a un convegno sulla fusione fredda a 26 anni da F&P? Che fatica è aprirgli un tantino gli occhi?
      Non berranno troppo lambrusco? (Fanno bene, non c’è vino più conviviale quando è di marca).

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Bolognese

      Adesso si limitano a sghignazzare e pensano – credo giustamente – che la faccenda non possa fare più alcun danno.

      Ragionamento un po’ cinico: visto che non fa più danno, rilassiamoci. Più responsabile sarebbe fornire a Renzi e a Guidi un minimo di informazioni che gli consenta di uscire da una situazione che li compromette per sempre. E’ una situazione molto più imbarazzante di quella capitata alla Gelmini, perché coinvolge sedicenti esperti e dura dal giorno in cui Focardi si è scoperto ff.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Bolognese

      non ci conti sulla carta intestata a Renzi.

      Da tempo in questo blog ci si chiede come mai non abbiate avuto un Pomp locale con il coraggio di definire patologica la ricerca sulla ff condotta per anni da parecchi accademici bolognesi, Focardi, Levi, Ferrari, Campari fra tutti.
      Se ricordo bene, sono state assegnate addirittura cinque tesi sulla ff, danneggiando studenti.
      Paura di compromettere la carriera in un ambiente baronale o semplice incompetenza?

  23. E.Laureti ha detto:

    @Franchini

    il Nevanlinna ( che ha sempre reazioni isteriche quando ti nomino 🙂 ) su cobraf ha appena pubblicato un lavoro
    http://www.opticsinfobase.org/oe/abstract.cfm?uri=oe-23-1-247
    dove a pag iii … si parla di produzione di neutroni per via chimica …
    che ne pensi?

    potrebbe essere l’unico articolo condivisibile tra fufs e non ?

  24. Camillo Franchini ha detto:

    @Cimpy, Rampado, mW
    Per favore scambiate le vostre opinioni sul post “Termodinamica e cinetica”.
    Oggi chi incappa nella moderazione dovrà pazientare un po’ di più. Mi scuso molto.

  25. Camillo Franchini ha detto:

    @Luca

    E’ finita all’italiana insomma…

    Anche peggio. E’ finita con un bolognese che ci prende in giro perché ci occupiamo di ff.

  26. CimPy ha detto:

    Va bene – basta che non si ecceda a ricordare quanto si è unici – non per altro, il talento vero non dovrebbe aver bisogno di passerelle. Poi, per carità, ciascuno fa come crede – solo che noialtri giullari poi si frizzola e si lazzola

  27. Ascoli65 ha detto:

    Speriamo si tratti solo di miope campanilismo!

    @ Bolognese,
    Ma quale fondo scusi?
    La mia era una risposta retorica alla valutazione, secondo me inopportuna, secondo la quale si riterrebbe che “la faccenda non possa fare più alcun danno.”

    Guardi che Bologna non è mica male.
    Lo so bene che l’UniBo è la più quotata università italiana, e ciò grazie proprio al suo DIFA (ex DF) che è considerato il miglior dipartimento universitario italiano in assoluto. L’ho segnalato io stesso su questo sito (1), in antitesi con chi vorrebbe spiegarsi il supporto dato all’ecat dal DF con l’incompetenza dei suoi professori. Questo fatto, però, rende ancora più inspiegabile quanto avvenuto al DF fino al 2011 (2).

    Uno o due Zichichirichì ce li possiamo permettere.
    Uno o due? Il “Board of Advisers” (3) del Journal of Nuclear Physics (JoNP), che come noto è il sito su cui Rossi svolge da 5 anni la sua propaganda a favore del suo (e di Focardi) dispositivo, riporta tuttora 4 affiliazioni all’UniBo. In origine, quando ancora vi compariva il “Prof. Levi”, erano 5 su 9 totali, cioè la maggioranza assoluta.

    Inoltre, come mostrano i 3 video intitolati “Energy Catalyzer Bologna University Test” sopra linkati, alla demo del 14 gennaio 2011, data che negli annali della FF viene ricordata al pari di quella della conferenza stampa di F&P del 23 marzo 1989, erano presenti una decina di persone riconducibili a vario titolo al DF di Bologna, tra cui le 3 incaricate di seguire il dispositivo per tutta la durata del test, effettuare le misure e documentarne i risultati.

    Mi pare anche inopportuno che per prendere in giro l’unico semplice ricercatore in cotal consesso, si faccia il verso al nome del prof. Zichichi, che tuttora compare tra i professori emeriti del DIFA (4). Ciò è ancora più inopportuno e alquanto beffardo, se si tiene conto del fatto che già nel 1996 Zichichi, con altri ricercatori del CERN, aveva espresso (pubblicamente!) pesanti riserve sulla fondatezza delle rivendicazioni calorimetriche avanzate dal suo collega Focardi in merito alle prestazioni del sistema Ni-H (5).

    E comunque se il Dip scrivesse una lettera tutti penserebbero che li sta prendendo sul serio.
    Quando invece il DF rese nota ufficialmente la firma del contratto biennale di ricerca con Rossi (6), si doveva forse pensare che stesse scherzando?

    Siamo in Italia, non in Svezia.
    E cosa cambia tra Italia e Svezia? Cambia la scienza o solo l’etica scientifica? E se è la seconda che cambia, quella italiana e meglio o peggio? E se fosse peggio, non sarebbe il caso di migliorarla prendendo esempio dagli svedesi? Ci si potrebbe almeno provare.

    Guardi, di questa faccenda non importa un fico secco a nessuno
    Ah no!? A partire dalla demo del gennaio 2011 sono state presentate almeno una decina di interrogazioni parlamentari, da parte di dozzine di nostri rappresentanti politici, di tutti gli schieramenti politici, che si richiamano ai prodigiosi risultati ottenuti dai ricercatori pubblici italiani, compresi i fisici del DF di Bologna. Quelle interrogazioni sollecitano l’intervento di Governo e Ministeri allo scopo di risolvere questioni di importanza vitale per l’Italia e per l’intero pianeta, quali il problema energetico e quello climatico.

    Dell’ecat e dei risultati dei test del 2011 condotti alla presenza dei fisici del DF si parlerà il prossimo mese a Padova in un congresso internazionale a cui la Presidenza del Consiglio e il Ministero dello Sviluppo Economico hanno concesso il loro patrocinio e i cui emblemi potrebbero fare da sfondo, unitamente a quelli del CNR e dell’ENEA, agli interventi di relatori che racconteranno urbi et orbi, che la FF risolverà i suddetti problemi.

    Non posso credere che il DIFA di Bologna sia l’unica istituzione scientifica al mondo in cui “non importa un fico secco a nessuno” di queste questioni.

    (1) https://fusionefredda.wordpress.com/2014/08/01/neutrino-1/#comment-42484
    (2) https://fusionefredda.wordpress.com/2014/08/01/neutrino-1/#comment-42489
    (3) http://www.journal-of-nuclear-physics.com/?page_id=2
    (4) http://www.fisica-astronomia.unibo.it/it/dipartimento/persone/altro/
    (5) http://newenergytimes.com/v2/library/1996/1996Cerron-InvestigationOfAnomalous.pdf
    (6) http://22passi.blogspot.it/2011/07/primo-comunicato-ufficiale-sulle-cat.html

  28. Neutrino ha detto:

    @Bolognese

    Se non si intende prendere una posizione chiara, sarebbe più’ opportuno tacere. Io so che c’e’ imbarazzo nei colleghi di bolognan ma ogni tanto un po di coraggio non guasta.

  29. Camillo Franchini ha detto:

    @Ascoli65
    Non poteva andare meglio. La ff non parla più italiano. Sono rimasti solo Violante e Mastromatteo, due presenze tradizionali, il secondo un privato, quindi inesistente.
    Un congresso che si svolge in Italia dove parlano solo forestieri, confortato da patronages italiani blasonati. Una situazione che più imbarazzante non si potrebbe.
    Finisce che non cominciano nemmeno, restituiscono le quote di iscrizione e si godono una settimana di vacanze nel Veneto.
    C’è ancora tempo, certo. Difficile però che escano all’ultimo minuto per fare una sorpresa ai colleghi.

  30. e.sodato ha detto:

    Siete incredibili….. dovreste essere in piazza a montecitorio a chiedere un contatore Enel a disco + un contacalorie da termosifone ( usati ) , + biglietto aereo per fare una audizione , su un ‘coso’ su cui sareste già pagati per dare una opinione qualificata diretta .

  31. Sandro75k ha detto:

    Camillo,
    permettimi di fare un po’ di pubblicità all’evento dei “colleghi”…

    http://www.divulgazionechimica.it/4-assemblea-annuale-dei-soci-dellassociazione-culturale-chimicare/

    Grazie

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Sandro75k
      Ciao Sandro,
      Non riesco ad aprire il sito.

    • Sandro75k ha detto:

      molto strano Camillo:
      Copio Incollo:

      E’ stata scelta la città di Parma, una posizione strategica di interconnessione tra in nord ed il centro Italia, per la consueta Assemblea annuale 2015 dei Soci dell’Associazione Culturale Chimicare, per la precisione la 4° da quando l’associazione si è costituita in quel 2011 che ancora oggi ricordiamo come l’Anno Internazionale della Chimica.

      Un’esigenza, quella di portare l’evento più importante che riunisce una volta all’anno tutti gli iscritti dell’organizzazione fuori dalla cornice piemontese, e precisamente più ad est e magari anche un po’ più a sud, che nasce in primo luogo dalla distribuzione geografica degli associati stessi, che attualmente mostra caratteri di uniformità tra le diverse regioni italiane. Oltre alla scelta di una location maggiormente accessibile, per questa 4° Assemblea Sociale è stato scelto anche un giorno – quello di sabato 28 marzo – finalmente estraneo ai periodi di festività e non interferenti con i diversi ponti che saratterizzano tipicamente il mese di aprile nel nostro Paese.

      In occasione di questo esordio in una regione, quella dell’Emilia-Romagna, che nonostante il numero di iscritti non ha ancora assistito ad un intervento territoriale di Chimicare, la prima parte dell’incontro, un’ora circa a partire dalle ore 15.30, sarà aperto al pubblico, non associati compresi, che potrà così conoscere da vicino la realtà e le iniziative del primo no-profit italiano specificamente finalizzato alla diffusione della cultura della chimica, proprio ad iniziare dai cosiddetti “non addetti ai lavori”.

      Seguirà dalle ore 17.45 la parte formale dell’Assemblea, riservata ai soli associati in regola con l’iscrizione per l’anno in corso, dove si presenteranno e saranno discussi e votati i bilanci consuntivo 2014 e previsionale 2015 dell’associazione, nonché le linee programmatiche per il successivo anno di attività associativa.

      Di seguito in breve le coordinate dell’evento:

      QUANDO?
      Sabato 28 marzo, alle dalle ore 15.30 alle ore 19.00.

      PROGRAMMA

      • ore 15.30: incontro e presentazioni con gli associati e simpatizzanti

      • ore 16.00: presentazione delle attività svolte da aprile 2014 ad aprile 2015; presentazione e discussione partecipativa delle proposte di attività per l’anno successivo

      • ore 17.00: interventi su tematiche specifiche a cura di singoli associati

      ore 17.30: coffee break

      • ore 17.45: presentazione e votazione per l’approvazione dei bilanci consuntivo 2014 e previsionale 2015

      • ore 18.30: apertura candidature per rinnovo del Consiglio Direttivo nel 2016

      • ore 19.00: eventuali interventi degli associati e chiusura lavori

      DOVE?
      La sede per l’incontro è stata scelta con l’obiettivo primario di risultare facilmente accessibile sia mediante i mezzi pubblici che per mezzo dell’automobile. Il Century Hotel che ospitarà nella sua sala meeting l’Assemblea Sociale di Chimicare si trova infatti proprio affacciato sul piazzale della Stazione Ferroviaria di Parma.

      Century Hotel
      P.le Carlo Alberto Dalla Chiesa 5 – 43100 Parma

      http://www.centuryhotel.it/ita/hotel-parma.php
      Tel.: +39 0521 039800
      FAX: +39 0521 039898
      E-mail: info@centuryhotel.it

      COME RAGGIUNGERE LA SEDE

      In automobile:
      Uscita autostradale Parma Centro/Fiere, seguire direzione Parma Centro-Stazione ferroviaria.

      In Treno:
      Il Century Hotel si affaccia sul piazzale della Stazione ferroviaria.

  32. Hermano Tobia ha detto:

    @Camillo (e forse @Neutrino)

    C’è posta per voi (1).

    Per la cronaca,
    Per la cronaca la Tohoku University: “It is considered as one of the most prestigious universities in Japan, and one of the top fifty universities in the world.”

    @Ascoli65

    Nei tuoi improbabili sproloqui hai dimenticato di commentare un passaggio interessante di AlainCo:

    “The support of Italian government is not an accident. It is a competition, but you don’t know with whom. Thanks to journalist blocked by their boss you don’t know something that they attended and which will make all evident.”

    Non trovi strano che mentre un report “compilativo” INFN è considerato “circolabile”, ce n’è un altro invece riservato: se fosse “compilativo” anche quello che motivo ci sarebbe di tenerlo segreto ? Magari mentre alcuni erano impegnati a rovistare tra gli articoli, altri invece facevano misure …

    Mi piacerebbe poi sapere come le tue fantasiose teorie si conciliano (ad esempio) con queste due richieste di brevetto, una di Boeing (che indica come possibile sorgente energetica per i suoi motori un reattore LENR (2)), e questa di Airbus, che invece vuole brevettare proprio un reattore LENR (3): vuoi vedere che gli scienziati di Boeing ed Airbus si sono lauerati a Bologna ?!?

    (1) http://22passi.blogspot.it/2015/03/lenr-at-tohoku-university.html
    (2) https://www.google.com/patents/EP2730501A2?cl=en&hl=it
    (3) http://worldwide.espacenet.com/publicationDetails/biblio?CC=DE&NR=102013110249A1&KC=A1&FT=D&ND=5&date=20150319&DB=EPODOC&locale=en_EP

    • Ascoli65 ha detto:

      @ Hermano Tobia,
      Nei tuoi improbabili sproloqui hai dimenticato di commentare un passaggio interessante di AlainCo:
      Ciao HT, chi si rivede! Meno male che ci sei tu a leggere i miei sproloqui, altrimenti dovrei accontentarmi dell’oblio. 🙂

      Per quanto riguarda AlainCo ho risposto a tutto il commentabile. Il suo passaggio che hai messo in evidenza è così vago e ignoto che non saprei cosa rispondere nel merito.

      Comunque approfitto della tua segnalazione per esprimere il mio personale auspicio affinchè tutti i giornalisti possano rendere noto ciò che sanno in merito alla FF e di sviluppare liberamente le proprie considerazioni, senza vincoli da parte dei loro superiori, che non siano quelli del rispetto di norme o leggi. Credo tuttavia che non ci sia mai stato alcun impedimento ad esprimere sui media italiani posizioni favorevoli alla FF. Le notizie delle presunte scoperte FF vi hanno sempre ricevuto una buona accoglienza, l’ultimo clamoroso esempio è quello del servizio su Panorama apparso a novembre scorso (1-2). Non vedo come i fusionisti possano lamentare l’ostracismo mediatico, almeno qui in Italia, quando tra i patrocinatori dell’ICCF-19 compaiono i vertici del potere politico, governativo, economico, industriale e scientifico, che a loro volta controllano tutta l’editoria. Manca solo l’appoggio del vertice religioso, ma sappiamo da altre fonti (3) che pure quello è favorevolmente orientato verso Frate Focu.

      Magari mentre alcuni erano impegnati a rovistare tra gli articoli, altri invece facevano misure
      Che ti devo dire. La FF è una storia di “magari”. Speriamo che chi ha in mano il secondo report INFN si decida di renderlo pubblico al più presto. Lo svolgimento dell’ICCF in Italia sarebbe l’occasione propizia per le varie Istituzioni scientifiche italiane che si sono occupate a lungo della faccenda FF di fare chiarezza una volta per tutte su questo tema.

      Mi piacerebbe poi sapere come le tue fantasiose teorie si conciliano (ad esempio) con queste due richieste di brevetto, una di Boeing …, e questa di Airbus, …
      Ti accontento subito. Io me lo spiego così, ma è solo una mia opinione personale. Il petrolio è la prima fonte fossile destinata a scarseggiare sui mercati. Petrolio vuol dire combustibile liquido e senza combustibile liquido gli aerei non volano. Se vuoi vedere il futuro che attende il traffico aereo puoi dare uno sguardo alla prima parte di un interessante documentario francese di qualche anno fa (4). Evidentemente in quel settore c’è chi si ingegna a tener su il più a lungo possibile gli aerei e chi svolge lo stesso compito per il valore degli asset aeronautici.

      C’è posta per voi (1).
      Anche se non era rivolto a me, non posso a questo punto ignorare il link (1) che hai postato. Me ne ero già accorto, ma speravo che nessuno avesse avuto l’inverecondia di proporlo qui come argomento a favore della FF. Ma mi ero dimenticato di te, HT. Non c’è molto da dire su quel post, se non domandarsi che razza di codice etico (tacito o scritto che sia) viga all’INFN.

      (1) http://www.astampa.rassegnestampa.it/GruppoTotoAc/View.aspx?ID=2014111928829069
      (2) http://fusionefredda3.com/novita/andrea-rossi-su-panorama-e-cnn
      (3) http://www.claudiopace.it/frate-focu-pomeriggio-di-fede-e-scienza/
      (4) http://www.youtube.com/watch?v=XAtGtHgmkh0

    • Cimpy ha detto:

      AlainCo, HT?? Hai finito i giapponesi?? Guarda che poi ti resta solo Bertoldo, eh?!

      • CimPy ha detto:

        Olà, Cimpy! Dài, non essere caustico, ci sta pure Melchior da citare, prima….
        😀

        • mW ha detto:

          Evidentemente in quel settore c’è chi si ingegna a tener su il più a lungo possibile gli aerei e chi svolge lo stesso compito per il valore degli asset aeronautici. Stai a vedere che ha ragione Ascoli65! Ascoli, non voglio scendere nella meccanica di questi annunci e di queste richieste di brevetto da parte di grandi aziende, anche se sarebbe bello vedere nel dettagli cosa c’è di vero. C’è che sono un po’ stanco di leggermi decine di papers di gente che linka dei papers senza nemmeno averli letti.
          Oggi è Pasquetta e oltre a fare gli Auguri a te e a tutti, me ne vado a fare un giretto sulla mia TOYOTA a fusione fredda…..
          FRANCHINI, volevo chiederle se aveva trovato il tempo di proseguire la lettura del brevetto del filtro.
          Buon lunedì a tutti.

        • Ascoli65 ha detto:

          Grazie mW,
          auguri anche a te e buona scampagnata a tutti, anche a quelli senza PriuFF.

  33. Ragù alla bolognese ha detto:

    Ciao!

    Sapevate che coi soldi vostri stiamo per bonificare lo stronzio a freddo?

    🙂

  34. Camillo Franchini ha detto:

    @Ascoli65

    Il programma esibisce ampi spazi vuoti

    Hanno lasciato vuoto venerdì 17 perché i relatori hanno paura di inciampare sulla pedana.
    Improbabile un colpo di scena che preveda l’inserimento all’ultimo di altri italiani. Troppo teatrale. Per la prima volta Celani è assente. Mancano perfino i bolognesi che hanno dato credibilità a Rossi. Rossi avrebbe potuto pubblicizzare il suo mamozio con il patrocinio di Renzi, ma ha preferito la discrezione di officine lontane.
    Se Renzi ha tempo per pensare a queste cose toglie il suo avallo. Ma de minimis non curat praetor.

    • Ascoli65 ha detto:

      @ Camillo,
      Hanno lasciato vuoto venerdì 17 perché i relatori hanno paura di inciampare sulla pedana.
      Lo stesso giorno il nostro PdC sarà a Washington su invito della Casa Bianca (1). Tra i vari temi in agenda vi sono anche “i cambiamenti climatici e la sicurezza energetica”, due enormi ed incombenti problemi che vengono solitamente sollevati dai fusionisti per sollecitare i finanziamenti alle loro ricerche. Speriamo che nello staff che redigerà il comunicato congiunto, che verrà diramato al termine dell’incontro, non ci siano gli stessi consiglieri che hanno suggerito alla Presidenza del Consiglio di patrocinare l’ICCF-19, altrimenti c’è il rischio di sentir proporre, magari con riferimento al congresso di Padova appena concluso, la FF come possibile ed imminente soluzione ai suddetti problemi. Quello sì che sarebbe un grosso inciampo!

      (1) http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/nordamerica/2015/03/17/renzi-da-obama-a-casa-bianca-17-aprile_202caa53-9341-4d9d-a2bd-bf97b8fab500.html

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Ascoli65

        Speriamo che nello staff che redigerà il comunicato congiunto, che verrà diramato al termine dell’incontro, non ci siano gli stessi consiglieri che hanno suggerito alla Presidenza del Consiglio di patrocinare l’ICCF-19,

        Il pericolo è reale, perché è probabile che il consigliere di Renzi in materia energetica e ambientale sia Ermete Realacci; credo che i due siano amici di vecchia data. Tout se tient.

  35. Ascoli65 ha detto:

    Consiglieri e consigliati

    @ Camillo
    Il pericolo è reale, perché è probabile che il consigliere di Renzi in materia energetica e ambientale sia Ermete Realacci; credo che i due siano amici di vecchia data.
    Non so quale sia il rapporto tra loro, tuttavia dubito fortemente che l’On. Realacci sia l’ispiratore del patrocinio concesso dalla PdC all’ICCF-19. La sua interrogazione del 2 ottobre 2013 (1) è volta esclusivamente a chiedere al titolare del MIUR di intervenire per impedire all’INFN di chiudere il laboratorio di Celani. Nella lunga premessa c’è solo un breve riferimento, meno di 2 righe, all’attività dell’ENEA.

    Viceversa l’ICCF-19 è palesemente una iniziativa fortemente sostenuta dalla cordata MISE-ENEA-Violante. Il Ministero dello Sviluppo Economico è stato di gran lunga la prima istituzione a livello nazionale a concedere il patrocinio all’evento. Non so esattamente quando ciò sia avvenuto, ma di sicuro il suo emblema compariva in fondo alle pagine del sito ICCF già da metà ottobre 2014, quello della PdC è invece comparso a metà dicembre, ad almeno 2 mesi di distanza. E’ più che probabile, tenuto conto delle procedure di patrocinio che prevedono la presentazione di una relazione da parte di un Ministero proponente (2), che l’iniziativa sia partita dal MISE stesso. E’ chiaro, se così fosse, che a quel punto la concessione del patrocinio da parte della PdC era soltanto un atto formale obbligato, a meno di non sfiduciare un proprio Ministero in materie di sua competenza. Sarebbe interessante conoscere le motivazioni ministeriali inviate alla PdC. Chissà se esiste anche da noi un istituto analogo al FOIA (Freedom Of Information Act) americano con cui i cittadini possono chiedere copia dei documenti alle amministrazioni pubbliche.

    Il patrocinio della PdC potrebbe essere stato sollecitato anche dal Ministero degli Affari Esteri. In effetti, come sopra ricordato (3), le attività di Violante ricevono finanziamenti anche nell’ambito del progetto bilaterale Italia-USA, che viene seguito dal MAE. Tuttavia mi pare più logico pensare che l’iniziativa sia partita dal MISE, considerando anche che tale Ministero ha inglobato anche le competenze dell’ex MAP (Ministero delle Attività Produttive) e che quest’ultimo si era già speso in passato per promuovere la ricerca FF di Violante (4).

    Quanto sopra, però, non fa altro che spostare la questione dei consiglieri da quelli della PdC a quelli del MISE, o tutt’al più del MAE. Orbene, l’unico consulente governativo di cui si è venuti a conoscenza e che si è interessato alla vicenda FF è il dr. Poponi (5), il quale, tra l’altro, aveva avuto modo di esprimere pubblicamente la propria fiducia alla tecnologia di Rossi (6). E’ un caso che il patrocinio del MISE all’ICCF-19 sia apparso nei giorni della pubblicazione del TPR2 sul test di Lugano? Purtroppo la mancanza di informazioni sufficienti da parte delle nostre autorità scientifiche e governative su questa strana vicenda ci costringe a tenerci i nostri punti interrogativi.

    Tout se tient.
    Parrebbe di sì. Ma come? E perchè?

    (1) http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_17/showXhtml.asp?highLight=0&idAtto=7370&stile=8
    (2) http://www.governo.it/Presidenza/ufficio_cerimoniale/cerimoniale/patrocini_richieste.html
    (3) https://fusionefredda.wordpress.com/2015/03/15/iccf-19/#comment-48471
    (4) https://fusionefredda.wordpress.com/2014/05/22/hermano-tobia/#comment-43154
    (5) https://fusionefredda.wordpress.com/2014/09/19/neutrino-4/#comment-44095
    (6) https://fusionefredda.wordpress.com/2014/09/19/neutrino-4/#comment-44207

    PS – mi scuso per il ricorso alle autocitazioni, ma è il modo più breve per segnalare link già postati in passato insieme alla loro illustrazione.

  36. Camillo Franchini ha detto:

    @Andrea

    Di nuovo evidenzia quanto naive siano discorsi che non tengano conto di un processo comunitario per la scienza, fatto di correnti e opinioni.

    Mi scusi, ma naïf mi sembra Lei che, in nome della libertà di ricerca, accetta che siano spesi per oltre 25 anni soldi dei contribuenti in ricerche farlocche che portano discredito garantito all’Istituto che le promuove.
    Ha visto a cosa si è ridotto la ricerca ff? A un convegno geriatrico dove non cercano nemmeno più di presentare un mamozio campione. Noti la presenza di ben due dipendenti dell’ENEA, che non molla dal 1989. Non siete nemmeno stati capaci di impedire il patronage del PdC.
    E’ convinto che è soprattutto coinvolta la fisica d’assalto, quella che spera sempre nella botta di cubo? Ce li togliete di torno una buona volta o l’Italia dovrà restare ancora al centro dell’attenzione di Jed Rothwell?

    • Andrea ha detto:

      Lei sa a quanto ammontano realmente gli sprechi, rispetto ai fondi? La ricerca sperimentale è fatta con fondi e residuati, quella teorica costa lo stipendio che comunque non può essere sottratto.

      O si ripensa in toto la stipendiazione, togliendo il contratto fisso a tempo indeterminato e modulando il carico didattico e la stipendiazione sui risultati di ricerca e cose simili, oppure storture del genere sono inevitabili.

      E perfino nella patria del liberismo statunitense un “tenured” ha assoluta libertà di ricerca, e se per salvaguardare tale libertà di ricerca “sprechiamo” lo zero virgola zero dei fondi, e sia. E lo dico da interessato e persona di cui ne va del suo futuro, non da passante: Un’apertura tenuered INFN o universitaria in fisica nucleare cambierebbe la mia vita, non delle considerazioni su un blog. Ma per teorici nucleari si apre un posto ogni 10 anni considerando il turnover attuale.

      Gli sprechi nella pubblica educazione sono altri, a partire da coloro i quali lo stipendio lo ricevono non facendo ricerca alcuna da decenni, cosa che pure Celani e altri potrebbero fare.
      Uno dei pochi meriti dell’ANVUR è stato evidenziare come ci sono intere categorie didattiche che parassitano stipendi senza mai ricercare e pubblicare, non che non si sapesse, ma ora è quantitativo.

      Non ci vedo molto senso in una crociata contro gli individui rischiando di compromettere la libertà di ricerca per rastrellare 4 soldini, quando miliardi all’anno vengono buttati per stipendiare in modo identico professorini che hanno lo stesso carico didattico ma non fanno ricerca alcuna, nè buona nè brutta.

      Giustamente si devono riprendere i più smaccati fra loro, quelli che si fingono professori, quelli che fanno claim non circostanziati e senza ragione d’essere, in questo credo (dopo aver girovagato un po’ nei vecchi post) che l’oca sia bravissima e un buon megafono.
      Ancora più importante è riprendere scientificamente e sottolineare i buchi di preparazione, e credo (dopo aver girovagato indietro) che questo blog abbia fatto un buon servizio.

      Ma non credete che le commissioni scientifiche siano rette da idioti e regalino gli esigui soldi quando non ci siano sbocchi.

      • Neutrino ha detto:

        @Andrea

        Non sprecare troppe parole con Camillo !

        Per lui la liberta’ di ricerca (e i suoi rischi) e’ un concetto che non esiste.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Neutrino

          Per lui la liberta’ di ricerca (e i suoi rischi) e’ un concetto che non esiste.

          Riesci solo a essere conflittuale, mai costruttivo.
          Purtroppo l’INFN ha involgarito il concetto di libertà di ricerca facendone un totem da difendere a ogni costo, consentendo a una quindicina di suoi dipendenti di occuparsi di una ricerca insensata e costosissima per oltre 25 anni. Se la libertà di ricerca è quella promossa dall’INFN è meglio fermarsi a riflettere su come per esempio viene intesa in Germania. In Italia non esiste un organismo indipendente e super partes come il DoE americano e l’autonomia degli istituti di ricerca appare incondizionata. Dosselli ha ricevuto critiche acide anche da te perché avrebbe osato configurare una gerarchizzazione della ricerca. A Bologna Focardi ha operato in totale autonomia finché è vissuto, producendo allievi come Levi e gli altri. La ff di Rossi è di origine accademica, è un’invenzione dei proff Piantelli/Focardi,
          Da te mai una parola di deplorazione per i guasti che una libertà di ricerca incondizionata può provocare, solo orgogliose rivendicazioni.
          Come fanno gli Italiani a essere certi che i casi tipo ff non sono comuni? Noi siamo stati costretti a inciamparvi, ma quante altre nicchie di privilegio possono esistere?

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Andrea

        Non ci vedo molto senso in una crociata contro gli individui

        Io invece ritengo che la massima efficacia nella battaglia conto gli sprechi nella ricerca scientifica si ottenga segnalando singoli casi, essendo di impatto immediato.
        Il 24 maggio 2008 sul Sole 24 Ore fu pubblicato un articolo firmato da Federica Carlesi Manusardi dal titolo accattivante “Fusione fredda: il Regno Unito guarda a uno studio italo-giapponese”. Veniva descritto un metodo per condizionare le scorie nucleari.
        L’articolo terminava con queste parole:
        «Un’opportunità irripetibile per i nostri scienziati e per il mondo della ricerca in genere con ricadute inimmaginabili – afferma Francesco Celani – anche perché la stima delle risorse necessarie è abbastanza contenuta: si tratta di 24-25 milioni di euro suddivisi in quattro anni (due per la fase sperimentale e due per la fase industriale). Una possibilità di affrancare finalmente l’Italia dalla dipendenza energetica che penalizza fortemente le nostre imprese».
        Da un punto di vista chimico il metodo descritto appariva inconsistente; gli investimenti richiesti erano colossali; mi sembrò allora dovere di cittadino adoperarmi per portare il caso alla pubblica attenzione con alcune osservazioni di accompagnamento. Il nome di Celani era per così dire contenuto nel pacchetto, non ce l’avevo messo. Non ho idea se le mie considerazioni siano state accolte, ma ci ho provato.
        Allo stesso modo ho segnalato articoli di Focardi, Carpinteri, Cardone e diversi altri che mi sembravano contenere gravi mancanze nell’impostazione teorica. Nella mia posizione di pensionato anziano non potevo fare altro.
        Spero di non avere speso male il mio tempo. Se è accaduto, almeno sono riuscito a promuovere discussioni e confronti su questioni di pubblica rilevanza.

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Andrea

        Gli sprechi nella pubblica educazione sono altri, a partire da coloro i quali lo stipendio lo ricevono non facendo ricerca alcuna da decenni, cosa che pure Celani e altri potrebbero fare.

        Celani si presenta all’ICCF 19 con un poster intitolato:
        Observation of Macroscopic Current and Thermal Anomalies, at HT,by Hetero-structures on thin and long Constantan wires under H2 gas.
        Molto meno di aria fritta, può scommetterci, si tratta di ff in costantana, si figuri che scienza. Neutrino dice che Celani va a Padova a sue spese, speriamo sia vero.
        Mi chiedo se negli ultimi 25 anni di attività Celani ha ricevuto promozioni; secondo me sì perché intervengono automatismi tipo anzianità di servizio.
        Se voi giovani non pretendete che sia fatta piazza pulita sulla ricerca fasulla, e non vi mettete in testa che la ricerca sperimentale sulle reazioni nucleari esiste solo se è registrata nella banca dati EXFOR, dovrete sempre aspettare l’età della pensione dei faraoni che sono nati prima di voi. Certa gente deve sentire la pressione di chi è nato dopo. Gli atteggiamenti alla Neutrino di difesa a oltranza di qualsiasi dipendente INFN sono devastanti, time and italian money consuming. Non conosco le Sue competenze, ma stia certo che in Italia molti dei posti cui potrebbe legittimamente aspirare sono male occupati. Il guaio è che un mestiere come il Suo è fatto per giovani e non può permettersi di aspettare troppo.
        Cosa devo pensare della preparazione dei bolognesi che per anni si sono occupati di ff, occupando posti con responsabilità didattica, assegnando perfino tesi di laurea ff?

        • Andrea ha detto:

          Franchini, Celani non ha mai vinto quel grant da 25 milioni e c’è stato tanto vicino quanto ci sono vicino io senza neanche applicare.

          Ha fatto un buon servizio segnalando eventuali imprecisioni dal punto di vista chimico, sicuramente sarà finito sulla pila di cose a sfavore di tale progetto. Tali scienziati vivono su annunci e rassegne stampa roboanti, più che su risultati scientifici, e questo va in effetti scoraggiato e condannato fermamente. Così come andrebbero ripresi in sede dipartimentale per quanto riguarda tesisti e affini, che giustamente non hanno maturità scientifica sufficiente per distinguere un progetto con un buon futuro dall’altro e rischiano di trovarsi le gambe tagliate accademicamente. Ma da un lato la contrastittica odierna non prevede provvedimenti disciplinari in pratica, dall’altro la tesi è solo un passettino e anche lì non è solo Celani a distribuire tesi finte (per non parlare fuori dall’ambito scientifico).

          Ma non creda che l’INFN dedichi leggermente 25 milioni di euro progetti di tal guisa.

          Purtroppo l’INFN fa fatica a recuperare cifre simili se non persino inferiori per progetti come SPES, un progetto voluto da tutta la comunità scientifica italiana e internazionale, figuriamoci se li butta così sulle fantasie di un gruppetto…

          E l’inghilterra per la fisica nucleare è pure peggio. Ho fatto richiesta recentemente un grant per 100 mila sterline e sembrava dovessi dimostrare di avere il lavoro già pronto da quanti riferimenti e assicurazioni volevano…

          La libertà di ricerca E’ sacra, è il fondamento della ricerca e comunità scientifica. E le modalità odierne publish or perish basate su grant ultracompetitivi e affini stanno già continuando a eroderla e a sfinire gli scienziati giovani che non hanno la possibilità di inseguire idee nuove senza sbocchi prevedibili.

          C’è magari chi abusa di tale libertà in un verso, ma ben peggio e ben più numerosi sono coloro che ne abusano in un altro verso. Il mio posto non ce l’ha Celani, ce l’ha qualcuno di cui non conosciamo il nome perchè il suo lavoro è volare basso, timbrare il cartellino e fare il minimo indispensabile per far finire la giornata pubblicando, forse, quella volta l’anno che gli dà diritto ai 500€ di ufficio di fondi missione. O pure peggio intere categorie accademiche in cui non fanno proprio ricerca.

  37. Camillo Franchini ha detto:

    @Andrea

    Franchini, Celani non ha mai vinto quel grant da 25 milioni e c’è stato tanto vicino quanto ci sono vicino io senza neanche applicare.

    Era solo per mostrarLe che fauna circola nell’ambito della ricerca. Era comunque arrivato al Sole 24 Ore, piuttosto abile l’uomo, bene introdotto sicuramente.
    Se non si applicano con fermezza metodi meritocratici voi giovani avrete una vita sempre più dura e la ricerca sarà sempre meno produttiva.
    Le bufale si accompagnano sempre a nomi e cognomi; sembra antipatia personale, ma una critica non personalizzata resta senza esito.
    Più tardi rispondo al resto del Suo commento.

  38. Camillo Franchini ha detto:

    @Andrea

    La libertà di ricerca E’ sacra, è il fondamento della ricerca e comunità scientifica.

    Se la libertà di ricerca è sacra, i ricercatori devono essere selezionati con cura maniacale, visto che le loro libere ricerche sono finanziate dalla comunità.

    Il mio posto non ce l’ha Celani, ce l’ha qualcuno di cui non conosciamo il nome perchè il suo lavoro è volare basso, timbrare il cartellino e fare il minimo indispensabile per far finire la giornata pubblicando, forse, quella volta l’anno che gli dà diritto ai 500€ di ufficio di fondi missione.

    Se la situazione è triste come descrive Lei, la libertà di ricerca incoraggia gli episodi che deploriamo (questa volta non faccio nomi). In nome della libertà di ricerca uno si incista abilmente e fa durare una ricerca per venti/trenta anni, vivendo letteralmente di rendita.

  39. Neutrino ha detto:

    @Camillo
    Riesci solo a essere conflittuale, mai costruttivo.
    Purtroppo l’INFN ha involgarito il concetto di libertà di ricerca facendone un totem da difendere a ogni costo, consentendo a una quindicina di suoi dipendenti di occuparsi di una ricerca insensata e costosissima per oltre 25 anni.

    la libertà di ricerca incoraggia gli episodi che deploriamo (questa volta non faccio nomi).

    (Bold mio)

    C’e’ poco da stupirsi se non riesco a essere costruttivo con uno che pensi che la libertà’ di ricerca incorraggi comportamenti deplorevoli.

    La mia posizione lo esposta in mille commenti e mi vanto anche di aver contribuito a chiedere i finanziamenti sulla FF in casa INFN (mentre tu camillo che hai fatto oltre a scrivere su un blog ?)

    Per il resto ti riporto un commento più’ autorevole del mio sul tema che io condivido appieno.

    Gherardo Gentzen ha detto:
    19 settembre 2012 alle 9:46 am
    Camillo scrive:
    Se la libertà di ricerca porta a Celani, meglio rinunciarci.

    La libertà di ricerca porta a moltissimi casi patologici, molto peggio di Celani, che rimangono sotto il radar. Però è l’unico modo per avere le scoperte inaspettate, molte delle quali hanno cambiato il mondo in meglio (per esempio i raggi X, la teoria della relatività, il web). Non per niente le migliori università offrono assoluta libertà di ricerca e la difendono dagli attacchi dei politici, che si stanno facendo sempre più pesanti. Rinunciare alla libertà di ricerca significherebbe avere la ricerca pianificata, stalinista. Io sono pronto a scendere in piazza per la libertà di ricerca e sventolare bandiere con la faccia di Celani.

    Btw camillo ti si mai chiesto perche’ Alessio non ti segue più’ ??

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Neutrinp

      mentre tu camillo che hai fatto oltre a scrivere su un blog ?

      Nel 1989 fui messo in un gruppo di lavoro misto che avrebbe dovuto occuparsi di ff. Progettai io stesso l’assetto sperimentale che metteva in serie due celle, una contenente acqua pesante, l’altra acqua normale. Curiosamente F&P non pensarono di fare un bianco. Il 31 marzo 1989 al CERN Rubbia chiese a Fleischmann se avessero fatto un bianco con acqua comune. Fleischmann rispose che “H2O esperiments were ‘in progress'”. Incredibile.
      Non procedemmo appena si seppe che la cella di F&P non produceva neutroni. Si seppe subito. Non venne sprecato un solo euro di denaro pubblico. La DD in palladio non aveva supporto né teorico né sperimentale.

      mi vanto anche di aver contribuito a chiedere i finanziamenti sulla FF in casa INFN

      Non ne dubitavo. Purtroppo non te li hanno negati. Istituto governato in modo criticabile.

      Però è l’unico modo per avere le scoperte inaspettate, molte delle quali hanno cambiato il mondo in meglio (per esempio i raggi X, la teoria della relatività, il web).

      Le scoperte inaspettate sono per definizione indipendenti dall’attività ordinaria. Röntgen descrisse la sua scoperta e venne finanziato nella sua attività. Stessa cosa per Becquerel, che poté continuare le sue ricerche con finanziamenti pubblici. F&P non sono mai riusciti a scrivere un testo credibile. Perfino la prima comunicazione su JoES dovette essere corretta.
      Considerare inaspettata la Relatività di Einstein è un errore. Prima di scriverla ci avrà riflettuto per anni. Ne uscirono tre articoli che sono considerati capolavori di letteratura scientifica. Da allora ebbe riconoscimenti pressoché immediati.
      Il denaro deve essere dato a chi sa documentare in modo appropriato le proprie scoperte.

      Btw camillo ti si mai chiesto perche’ Alessio non ti segue più’ ??

      Non mi segue più perché avrebbe voluto finanziare la ricerca di Celani fino alla fine dei suoi giorni, indipendentemente dai risultati pubblicati:

      sventolare bandiere con la faccia di Celani.

      Io credo in un controllo dell’attività dei ricercatori da parte di pari che giudicano in base alle pubblicazioni che riescono a produrre. I finanziamenti devono essere la conseguenza di scoperte casuali, non l’origine, come vorrebbe Gentzen. Forse il metodo che suggerisce è adatto alla matematica, non certo alle scienze sperimentali. Se si trova un matematico intelligente si può finanziare a fondo perduto, sperando bene. Nessun sperimentale può essere finanziato a fondo perduto.
      Gentzen e io abbiamo opinioni troppo diverse per essere conciliabili in un blog.

  40. FermiGas ha detto:

    A quanto pare [1], Abundo non sarà presente all’ICCF-19.
    Avrebbe voluto presentare le slide [2], dove si riporta per l’ennesima volta la presunta “nuclear binding pressure” di 100 MPa… Sulla base di questo valore, si deduce che è facile spaccare nuclei pure: in una camera di scoppio di una pistola [4], o sul fondo della fossa delle Marianne, o con un taglio ad acqua [5], ecc.
    Probabilmente avrebbe voluto parlare anche degli ultimi suoi risultati sperimentali [3] “Hydrobetatron preliminarily performs up to 2.26 ratio in hydrogen vs reference run in argon”, che dovrei intendere come un COP massimo di 2,26? Ma com’è che un tempo (all’inizio) alcuni magnificavano valori ben superiori a una pompa di calore, mentre i valori odierni sono una miseria?

    [1] http://www.hydrobetatron.org/
    [2] http://www.hydrobetatron.org/files/ICCF19_ABUNDO_Pubb_vwb653qn.pdf
    [3] http://www.hydrobetatron.org/files/Report_012_Spring1_Ottimizzato.pdf
    [4] http://www.leverguns.com/articles/saami_pressures.htm
    [5] http://www.kmtwaterjet.com/kmt-60000psi-pumps.aspx

  41. Camillo Franchini ha detto:

    @FermiGas

    Ma com’è che un tempo (all’inizio) alcuni magnificavano valori ben superiori a una pompa di calore, mentre i valori odierni sono una miseria?

    Dipende dalla crisi economica; appena cresce il PIL cresce il COP.

  42. Giorgio Masiero ha detto:

    La libertà di ricerca è fuori discussione, ma non coincide con il diritto di attingere a finanziamenti pubblici i cui risultati non siano valutati. Da terzi naturalmente, infine dalla politica. Se il contribuente accetta che una parte delle sue tasse vada nelle spese della ricerca è perché si aspetta, soprattutto in tempi di crisi, il fall out di applicazioni utili. Quando per es. passano 40 anni senza un nuovo farmaco e una meta-ricerca sulle ricerche effettuate dimostra che siamo “in mezzo ad un mare di false scoperte” pomposamente pubblicate per decenni nelle riviste scientifiche solo per la carriera dei loro giovani autori e il lustro dei loro baroni:
    http://chronicle.com/article/Amid-a-Sea-of-False-Findings/228479/
    allora è naturale che chi gestisce il denaro si chieda se ci sia qualcosa che non funziona. Così l’NIH – il principale istituto al mondo di finanziamento della ricerca biomedica – sta attuando una colossale riforma, con ricadute in tutti i campi.
    Io, in base alla mia esperienza, penso che la ricerca debba essere finanziata di regola in forma mista, anche con l’apporto di capitali privati, o non essere finanziata. Eccetto la ricerca teorica e quella fondamentale, cui dovrebbero essere garantiti budget di lungo termine da consorzi internazionali non vincolati alle scadenze elettorali dei governi degli stati. Un modello è il Cern.

  43. Neutrino ha detto:

    @Camillo

    Errata
    mi vanto anche di aver contribuito a chiedere i finanziamenti sulla FF in casa INFN
    in
    mi vanto anche di aver contribuito a chiudere i finanziamenti sulla FF in casa INFN

    La tua risposta:
    Non ne dubitavo. Purtroppo non te li hanno negati. Istituto governato in modo criticabile.

    La tua risposta denota malafede o memoria corta visto che l’argomente e la mia posizione e’ stata lungamente esposta in Cella INFN

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Neutrino

      La tua risposta denota malafede o memoria corta

      In genere vale la regola che l’ultimo messaggio cancella i precedenti. Sta a vedere che è colpa mia se hai scritto “chiedere” al posto di “chiudere”.
      Pater, hercle, tuus – ille inquit – male dixit mihi!
      Cosa devo fare, correggere e cancellare il tuo ultimo commento?
      In ogni caso hai talmente chiuso che Celani è presente all’ICCF 19 con un poster e forse sarà presente anche fisicamente, con il cartellino che lo presenta come dipendente INFN. Magari sarà anche salutato calorosamente come vicepresidente della ISCMNS.
      Andate avanti così.

  44. Neutrino ha detto:

    @Camillo

    In genere vale la regola che l’ultimo messaggio cancella i precedenti

    Per te, forse, ma non per me …

    In ogni caso hai talmente chiuso che Celani è presente all’ICCF 19 con un poster e forse sarà presente anche fisicamente, con il cartellino che lo presenta come dipendente INFN.

    L’eliminazione fisica, che a te farebbe godere, non e’ nel mio pensiero. Ho scritto alla nausea che c’e’ un vuoto normativo nell’INFN ( ed in tutti gli enti di ricerca italiani), riguardo un codice etico che tratti casi di frode scientifica.

    In più’ ti faccio anche notare come, anche a livello di dibattito internazionale, non e’ che sia molto chiaro se definire o no la fusione fredda come frode scientifica.

    David Goodstein in
    Il Nobel e l’impostore
    Fatti e misfatti alle frontiere della scienza

    conclude cosi’ il capitolo sulla Fusione Fredda:
    In conclusione, la saga della fusione fredda rappresenta un un esempio classico di come gli scienziati, nel cercare di conoscere meglio la natura, possano finire di convincersi di possedere delle conoscenze che in realtà’ non esistono. Non si tratta di comportamento antiscientifico, ma di un fenomeno tanto interessante tanto sul piano umano quanto su quello scientifico.

    E prima di accusare Goodstein, e’ un fisico, di collaborazionismo vale la pena di ricordare che:
    In oltre vent’anni di carriera come fisico e docente al prestigioso California Institute of Technology, David Goodstein ha affrontato in prima persona il problema della frode scientifica e ha contribuito alla definizione di linee guida per l’identificazione di comportamenti antiscientifici.

    Il dibattito e’ aperto, e si discute del fenomeno (non del singolo ricercatore).

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Neutrino

      Ho scritto alla nausea che c’e’ un vuoto normativo nell’INFN ( ed in tutti gli enti di ricerca italiani), riguardo un codice etico che tratti casi di frode scientifica.

      Allora non devi meravigliarti se qualcuno in qualche blog surroga la vostra incapacità di controllo sulla produzione scientifica dei vostri dipendenti.
      Ora si presenta il caso descritto da Hermano Tobia proprio oggi alle 9:27. E’ chiamato in causa il Progetto Italo Giapponese descritto dalla Manusardi. Ho paura che tu non abbia voglia di commentare, perché sei soprattutto impegnato a difendere i diritti del personale INFN. Il detto è noto:
      E’ un pessimo ricercatore ma è un nostro ricercatore.

      • Neutrino ha detto:

        @Camillo
        In genere commento solo progetti sottoposti a richiesta di finanziamento in un comitato di pari.

        Mi spieghi perche’ devo commentare un articolo di giornale ( anche se autorevole) ?

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Neutrino

          Mi spieghi perche’ devo commentare un articolo di giornale ( anche se autorevole) ?

          Il giornale è autorevole, il fatto riportato non fu smentito, quindi il Progetto Italo Giapponese è esistito anche se è rimasto allo stato di progetto. Secondo me dimostra che alcuni vostri dipendenti sfuggono al vostro controllo e si lanciano a rappresentare addirittura l’Italia con progetti di fantascienza. Possibile che non te ne sia accorto o siamo ai soliti panni sporchi lavati in famiglia?

  45. Neutrino ha detto:

    @Camillo

    Ultimi tre commenti tutti moderazione (molto strano il comportamento di WordPress) …

  46. Camillo Franchini ha detto:

    @Hermano Tobia

    Tali evidenze da lei ignorate sono state presentate all’ANS (American Nuclear Society, 1), replicate da altri con conseguente altra pubblicazione (2), brevettate con successo dalla Mitsubishi (3), ed hanno portato alla recente costituzione presso la Tohoku University (“considered as one of the most prestigious universities in Japan, and one of the top fifty universities in the world”) di un centro di ricerca dedicato (4).

    Sicuro di non avere preso un colossale abbaglio?
    Il nome di Iwamura non figura in nessuna banca dati di reazioni nucleari, nemmeno nel giapponese Hokkaido University Nuclear Reaction Data Centre, aggiornato al 9 febbraio 2015.
    E’ un nome del tutto sconosciuto.

    Schermata del 2015-04-07 15:39:42
    Che senso ha occuparsi ancora di una persona che non ha mai prodotto una reazione nucleare?

    considered as one of the most prestigious universities in Japan

    Dopo l’esperienza dell’Università dii Bologna e della Utah University lascerei perdere il pedigree delle università e mi occuperei piuttosto delle persone.
    Lei ha scritto il suo messaggio; sono curioso di vedere che accoglienza avrà; lascio spazio a chi desidera commentare.

    • Hermano Tobia ha detto:

      @Camillo
      Il nome di Iwamura non figura in nessuna banca dati di reazioni nucleari

      Già, ma il nome del referente del progetto presso la Tohoku University (Jirohta Kasagi) figura abbondantemente …

      • CimPy ha detto:

        Eh, ma anche lo zio del cugino dell’usciere è uno che conta, eh?! Per non parlare del nipote del barbiere….

        ….che dopo il passaggio di “autorità” dalle mura ai lavori, siamo a quello della presenza in banca dati per osmosi….?

        😀

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Hermano Tobia

        At the latest international conference on Condensed Matter Nuclear Science, held at the University of Missouri in July 2013, companies that promote and develop heat output devices accounted for more than 40% of the participants.

        Compagnie che costruiscono mamozi? Sono traveggole, credo che ancora nessuno abbia avuto in mano un mamozio funzionante come quello che lasciò sbalordito il Prof. Loris Ferrari a Bologna il 14 gennaio 2011:

        Il risultato è stata un’emissione di potenza, continuativa e controllata, venti volte superiore a quella immessa per il funzionamento.

        Si legge anche:

        Although research on this exists in many countries, the phenomena cannot yet be explained theoretically.

        Difficile spiegare theoretically ciò che non esiste.
        Possiamo scherzarci perché è andata bene. In altri tempi Celani ci avrebbe messo lo zampino e noi Italiani un bel po’ di soldini. Per fortuna ora Celani sembra poter contare su meno santi in paradiso.

  47. theschnibble ha detto:

    Franchini perchè non da un’occhiata al nuovo Paper di Rossi e ci da una sua opinione?

    Fai clic per accedere a 1504.01261.pdf

    • FermiGas ha detto:

      Posso chiedere cos’è il “15-Ni-8” ??

      • CimPy ha detto:

        E se fosse Azoto 15 (e non Nichel 15)? Cook e Rossi potrebbero aver aggiunto una “i” che
        non ci stava?

      • FermiGas ha detto:

        Sì, potrebbero aver aggiunto una “i” eufonica che giustifica ampiamente la scomparsa della barriera di Coulomb nel 2-Sc-8 per cani. Effettivamente, il mio ragionamento non fa una piega, come se avessi bevuto un 10-Li-3 di vino in un colpo solo. Quindi non ci resta che aspettare le ulteriori conferme sperimentali a questa teoria, che si manifesteranno in COP ben maggiori del punteggio di una partita a 3-S-7.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @theschnibble

      Franchini perchè non da un’occhiata al nuovo Paper di Rossi e ci da una sua opinione?

      Rossi ha pubblicato un articolo teorico su una reazione che avviene in un reattore che nessuno ha mai aperto. E’ come descrivere le caratteristiche delle Kryptonite.
      Dargli retta e commentare dottamente il suo articolo è rendergli un enorme servizio. Perché favorire il personaggio?

      • theschnibble ha detto:

        Favorire? Mi sembrava un piatto d’argento con cui fornirgli la stroncatura a livello teorico. Il paper è stato scritto per contrastare il rifiuto dello USPTO al brevetto del mamozio.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @theschnibble

          Ho l’impressione che anche la più dura e sarcastica contestazione del contenuto di quell’articolo sia prevista, tanto è sloppy la sua stesura. A Rossi interessa essere riportato sulla scena. I suoi tifosi avranno la sensazione di una disputa scientifica seria e rilanceranno le loro speranze. Ormai si sa come funziona quella macchina pubblicitaria: farsi vivi ogni sei mesi. Speriamo che qualche allocco di rincalzo sia indotto a investire sul mamozio.
          Mi pare finga di essere un articolo di fisica teorica. Dubito che Andrea abbia voglia di recensirlo. Vedremo.
          Dispiace che ArXiv dimostri di essere un refugium peccatorum.

        • Albir3o ha detto:

          Mi sono fermato a pagina 3, ma forse sarebbe bastato guardare la bibliografia (!).
          Il modello nucleare a reticolo non l’avevo mai sentito… secondo me presenta vari errori concettuali. L’idea che i nucleoni se ne stiano fermi in un reticolo contraddice il principio di indeterminazione di Heisemberg e impone l’inesistenza del “moto di Fermi”. Il moto di Fermi invece è cosa nota ai fisici nucleari e va calcolato perchè abbassa la soglia di reazione in termini di energia della particella incidente.
          Invaliderebbe inoltre l’esistenza dei modi di eccitazione collettiva dei nucleoni, come la risonanza gigante di dipolo, eccitazione in cui i protoni oscillano collettivamente con moto armonico rispetto al centro di massa e che si osserva da decenni nei sistemi di massa intermedia…

        • Andrea ha detto:

          ArXiv non funziona con selezione dell’articolo, ma dei sottomettitori.

          Non c’è nessuno che controlla che l’articolo incontri certi standard, non ci sono standard se non evitare il fuoritema.

          Per inviare bisogna essere autori “endorsed” cioè qualcuno di conosciuto deve segnalarti come fonte affidabile. Ma l’oca mi fa sapere che questo può essere fatto in automatico sotto alcune condizioni.

          Concordo abbastanza le note di Albir3o sul paper. Il reticolo si usa molto in QCD, ma ovviamente ci sono premesse diverse. Da uno sguardo rapido questo sembra più una versione da poveri dello Shell Model, ma senza una interazione come si deve è inutile.

          In ogni caso non prova alcun punto a favore o svantaggio dato che è solo una descrizione efficace del sistema quindi manca completamente il punto scientifico.

          Inoltre come fai notare la bibliografia è di livello scandalosamente amatoriale.

  48. Ascoli65 ha detto:

    In Italia si è ben oltre la libertà di ricerca

    @ Camillo,
    Dopo l’esperienza dell’Università dii Bologna e della Utah University lascerei perdere il pedigree delle università e mi occuperei piuttosto delle persone.
    E’ vero, le incredibili storie della FF hanno per protagonisti le persone, ma credo che il problema vero stia nelle istituzioni scientifiche e sul modo in cui gestiscono il loro personale, gestione che dovrebbe basarsi su un appropriato, efficace, e soprattutto applicato, codice etico.

    Purtroppo questo codice etico è la foglia di fico dietro cui molti si nascondono per giustificare le inerzie dei loro istituti. Lo dimostra chiaramente quanto avvenuto nella vicenda che ha visto coinvolto il DF di Bologna. L’UniBo si era dotata fin dal 2006 di un codice etico, ma questo non ha impedito che venisse portata avanti, a suo nome, la farsa FF che tutti abbiamo seguito in rete (1).

    E’ stato citato qui sopra il comunicato stampa dell’Università di Tohoku sull’avvio della ricerca per l’applicazione di tecniche FF alla riduzione dei rifiuti radioattivi. Non credo che valga la pena di spendere molte parole sui fondamenti scientifici di questa iniziativa. Si tratta verosimilmente della riproposizione in salsa olimpica (con riferimento a Tokio 2020) di vecchie chimere, utili solo a rimuovere gli scrupoli per la riaccensione degli impianti nucleari giapponesi e per la messa in servizio di quelli cinesi ed indiani (senza i quali il petrolio diventerebbe per tutti molto più caro).

    Invece, per tornare al tema del codice etico, è sconcertante quanto scritto nella mail di Celani che annuncia l’iniziativa giapponese (2), mail che contiene affermazioni imbarazzanti solo a leggerle. Al di là della fondatezza o meno delle ricerche di cui si parla, non saprei dire in quale altro Paese al mondo sia tollerato esprimersi a proposito del proprio Istituto e dei propri colleghi con frasi come: “Il progetto Italia-Giappone è stato, di fatto, boicottato nel 2005-2007 incredibilmente proprio all’interno del INFN, da “colleghi” forse “imbeccati” da persone che non avevano particolarmente a cuore l’interesse nazionale” oppure “Onore e rispetto per i coraggiosi e caparbi Colleghi Giapponesi. Estremo disprezzo per quei squallidi “personaggi” che hanno cercato di boicottare una iniziativa così utile per l’Umanità.” e infine “I ricercatori […] italiani, accecati da odio/invidia/arroganza, sono ancora attivi nel fare del male, a più persone possibili …”

    Tutto ciò scritto da un ricercatore a cui il proprio Istituto ha concesso l’inestimabile privilegio di portare avanti per oltre 25 anni una ricerca su un filone che era stato abbandonato già nel 1989 da tutti gli altri istituti pubblici del mondo (tranne quelli finanziati dal DoD). Qui non si tratta più di valutare la sussistenza di una “frode scientifica”, qui siamo in presenza di una assoluta ingratitudine verso i propri colleghi e superiori, verso il proprio Istituto e verso gli italiani che lo finanziano. Siamo cioè ben oltre il garantire la libertà di ricerca, siamo oramai arrivati alla libertà di insulto.

    Ma ciò che meraviglia di più non è il comportamento del dipendente, ma quello del suo Istituto. Mentre il primo, e non è la prima volta, lancia accuse di quel tipo, il secondo si fa scrupolo di rendere pubblico in modo chiaro e palese l’intenzione di chiudere il suo laboratorio per manifesta insussistenza dei presupposti scientifici su cui si basa quella ricerca. E parimenti il Ministero di riferimento dell’INFN, il MIUR, non risponde alle interrogazioni parlamentari presentate più di un anno e mezzo su questa specifica questione (3-4).

    Ciò che i cittadini sanno di questa vicenda, a parte alcune imbarazzate critiche avanzate in modo informale da un unico suo collega, lo possono conoscere solo dai proclami dell’interessato e dalle perorazioni dei suoi amici. L’ultima informazione, secondo quanto denunciato da uno di questi in un articolo apparso recentemente in rete (5), è che per il famoso laboratorio, paragonato per l’occasione a quello di Via Panisperna, “sembra giungere l’ora della chiusura”. Se non capisco male, e se l’amico non è male informato, ciò vorrebbe dire che il laboratorio è tuttora aperto.

    Sono in forte disaccordo con quanto scritto nell’articolo citato, tranne però sul punto in cui esso lamenta che “il boicottaggio è più tecnico, giuridico, amministrativo, «sicurezzevole», preparato con tutti i crismi della produttività e della sicurezza”. Saremmo ancora a questo punto? Cioè l’INFN per chiudere quel laboratorio, dopo 25 anni di infruttuose ricerche, ha bisogno di coprirsi dietro cavilli normativi relativi alla sicurezza? Pare che l’INFN per evitare di affermare pubblicamente l’infondatezza della ricerca di un suo dipendente, che tra l’altro non ricambia con gli stessi riguardi, preferisce tenere all’oscuro i cittadini che lo finanziano. Qual è la ragione di tutto questo scrupolo?

    L’INFN dovrebbe una volta per tutte far conoscere pubblicamente, e lo dovrebbe fare in Parlamento attraverso il proprio Ministro in risposta alle interrogazioni pendenti, se ritiene che le ricerche FF siano scientificamente fondate o meno. Se lo sono continua a finanziarle e lascia il laboratorio aperto, se non lo sono si regola di conseguenza senza nascondersi dietro a ridicoli pretesti.

    (1) http://ocasapiens-dweb.blogautore.repubblica.it/2014/10/24/non-e-babele/comment-page-1/#comment-669502
    (2) http://22passi.blogspot.it/2015/03/lenr-at-tohoku-university.html
    (3) http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_17/showXhtml.asp?highLight=0&idAtto=7370&stile=8
    (4) http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/showText?tipodoc=Sindisp&leg=17&id=719513
    (5) http://vglobale.it/energia/17246-l-ultimo-assalto-alla-fusione-fredda-italiana.html

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Ascoli65

      Il progetto Italia-Giappone è stato, di fatto, boicottato nel 2005-2007 incredibilmente proprio all’interno del INFN, da “colleghi” forse “imbeccati” da persone che non avevano particolarmente a cuore l’interesse nazionale.

      Parole talmente pesanti nei confronti del datore di lavoro che solo chi dispone di un sicuro potere di ricatto può permettersi. Sarebbe interessante sapere come è stata accolto l’outing di F&P nella primavera del 1989 e quali iniziative di ricerca abbia preso allora l’INFN. Non è da escludere che quelli che ora vorrebbero che Celani restasse in ombra si siano compromessi più di quello che hanno piacere di fare sapere.

  49. Andrea ha detto:

    Semplicemente si interviene in modo regolamentativo quando la situazione richiede una regolamentazione. La libertà di ricerca e’ indispensabile e qualsiasi riforma non deve intaccare la possibilità di spendere il tempo del ricercatore su qualsiasi progetto desiderato.

    E’ possibile renderne conto con diversi mezzi, ma questo complica la natura della legislazione, aggrava il carico amministrativo (con ulteriori spese conseguenti, che le segretarie mica sono come i ricercatori che lavorano finchè ce n’è!) e crea dissapori a svantaggio della produttività.

    Insomma ha senso eseguire tali misure solo ed esclusivamente in ambienti viziosi e non virtuosi, negli ambienti virtuosi una cultura del lavoro è sempre preferibile a una regolamentazione di qualsiasi tipo.
    E vi posso garantire l’INFN è uno degli ambienti più virtuosi al mondo per quantità e qualità del lavoro svolto rispetto alle risorse fornite. Mai come fra Legnaro e Milano ho visto cose eroiche. Il GSI, le università elite finlandesi, pure Google e le aziende IT vi garantisco che fanno una pippa alla dedizione e deliverance di un buon gruppo di ricerca in Italia.

    Un Celani o due, e qualche cazzeggione non cambiano la realtà che per qualche miracolo l’Italia è una delle grandissime potenze in materia di ricerca e formazione in fisica nucleare e subnucleare, nonostante dei fondi da paese del secondo mondo e lo è grazie all’INFN e all’adamantina cultura del lavoro della stragrande maggioranza dei suoi affiliati.

    Ha i suoi problemi, certamente, e non sempre le cose vanno nel migliore dei modi possibili. Ma non andranno mai nel migliore dei modi possibili perchè l’INFN è una impresa umana mica divina!
    Andare a mettere le mani in regolamentazioni delicatissime come la libertà di ricerca, la rendicontazione e la retribuzione del lavoro è come cambiare le corde a un violino quasi perfettamente accordato.

    Dopo questa sviolinata mia appunto dico che i problemi ci sono, e macroscopici, in altri settori ed è questo che volevo indicare.
    Una riforma organica servirebbe alle università e al corpo docente e ricercatore affiliato, perchè le università non sono solo Fisica e Fisica non è solo Fisica Nucleare.

  50. Camillo Franchini ha detto:

    @Andrea

    La libertà di ricerca e’ indispensabile e qualsiasi riforma non deve intaccare la possibilità di spendere il tempo del ricercatore su qualsiasi progetto desiderato.

    Capisco che Cicero è autorizzato a parlare pro domo sua, ma detta così significa che qualsiasi ricercatore può scegliere il proprio oggetto di ricerca e non farsi più vivo per anni. Se riceve stipendio e fondi di ricerca dovrà pure adattarsi a far conoscere alla comunità quello che ha prodotto. Nel mondo reale, dove il denaro non viene coltivato sugli alberi, anche il ricercatore più abile deve accettare di entrare in contatto con organi che giudicano quello che produce.
    Inoltre la libertà di ricerca dovrebbe essere coniugata con la meritocrazia, la quale implica una struttura rigidamente gerarchica.
    Ascoli65 ha appena descritto con efficacia i guasti provocati da una ricerca condotta senza un minimo di condizionamenti.

    • Andrea ha detto:

      Celani si fa vivo. Pubblica e presenta poster e fa fin troppo outreach. Dimostra che lavora alacremente.
      L’unica cosa che gli si può rimproverare è sulla direzione di ricerca e la qualità del lavoro. Sulla qualità del lavoro non puoi obbligare una persona a svolgere un lavoro di qualità superiore alle sue capacità, a un certo punto prendi considerazione che o la licenzi o niente.

      Sulla direzione di ricerca la definizione di “Primo Ricercatore” oppure “Professore Associato” è appunto definito come una persona in grado di stabilirsi da solo la direzione di ricerca, senza dover rispondere a nessuno o quasi (a meno che non faccia richiesta di fondi). Perchè non si è professori quando si insegna, si è professori quando si raggiunge un livello accademico tale da potersi dettare il proprio lavoro in completa autonomia, essere investiti dell’autorizzazione e foraggiamento da parte del pubblico di agire secondo ciò che personalmente si ritiene il bene scientifico comune, aiutando quindi a definirlo, e nient’altro. E sì, la selezione è durissima, almeno ora. Attualmente, secondo una statistica ADI, solo il 3% di coloro che si dottorano (quei 3 anni d’inferno dopo la laurea), raggiungono un posto a tempo indeterminato in accademia.
      Per questo il titolo di “Professore” non se lo può prendere un Masiero qualsiasi (o me stesso), e c’è un registro pubblico consultabile dei professori universitari. In questo invidio la precisione dell’utilizzo dei titoli dei Tedeschi…

      Arriva sempre un momento, a seconda della nazione, in cui un accademico diventa intoccabile perchè tale è il fondamento della ricerca scientifica. In Germania è molto avanti, il titolo di Professor è corrispondente unicamente al nostro Professore Ordinario, in Francia è molto prima con il titolo di Maitre du Conference e similmente in CNR, in Italia si è un po’ a via di mezzo.

      A quel punto lo strumento che puoi utilizzare è appunto una valutazione qualitativa, meritocraticamente ricompensare in busta paga e obbligare ad incarichi didattici o amministrativi chi performa molto bene nella ricerca.
      Questo ad esempio è un sistema molto usato negli USA, dove i professori tenured sono sì illicenziabili ma tendenzialmente pagati solo 9 o 10 mensilità e poi proporzionalmente ai grant vinti. Quindi se vuoi un buono stipendio devi vincere grant, e vinci grant se fai buona ricerca e non fai il matto su argomenti strampalati.

      Ma il sistema non è privo di storture introducendo con gli indicatori bibliometrici una sorta di sistema di mercato della ricerca scientifica, come ha indicato Masiero coi problemi al NIH (prima fra tutti la tendenza a privilegiare argomenti “rodati” e “di moda” e slanciarsi meno a fare vera ricerca rivoluzionaria e salti nel vuoto che magari pagano in 10 anni e spopolare progressivamente argomenti meno di successo).

      Questo, dati gli effetti collaterali, è quindi una medicina da assumersi in istituzioni in cui si vedono problemi. Sono il primo a favore di una riforma in tal verso per quanto riguarda l’università che è malata da tempo con interi settori dove la ricerca non sanno cosa sia e dove professore significa “stipendione per 10 ore la settimana di lavoro” non in una istituzione sana come lo è l’INFN.

      PS: non proprio all’americana, dato che il sistema americano è sistematico e noi non siamo in grado di avere sistematicità. Crisi o non crisi la percentuale di rinnovo dei grant NIH è il 70%, quella dei grant europei fluttua con la crisi e la media è del 5%. In Italia addirittura c’è provato a esserci un blocco totale. Quindi il mio stipendio non può dipendere da qualcosa che ho il 95% o peggio di probabilità di perdere.

  51. Neutrino ha detto:

    @Ascoli65

    Ciò che i cittadini sanno di questa vicenda, a parte alcune imbarazzate critiche avanzate in modo informale da un unico suo collega, lo possono conoscere solo dai proclami dell’interessato e dalle perorazioni dei suoi amici.

    Se ti riferisci a me io non sono affatto imbarazzato e soprattutto non sono unico.

    • Ascoli65 ha detto:

      @ Neutrino,
      Se ti riferisci a me io non sono affatto imbarazzato e soprattutto non sono unico.
      Sì, mi riferivo a te. Per quanto ne so sei l’unico che, sia pure utilizzando un nick, ci ha fornito cortesemente alcune interessanti e utili informazioni in merito alla vicenda oggetto di questo blog, non facendo mistero di essere un dipendente dell’INFN, di conoscere bene Celani e di aver preso parte alla valutazione della sua attività di ricerca sulla FF (1), che, in un modo o nell’altro, si protrae da 26 anni.

      Per quanto riguarda l’imbarazzo prendo atto che non c’è. Probabilmente mi sono confuso con quello che parrebbe provino i fisici bolognesi per i 4/5 anni di coinvolgimento nella vicenda ecat di alcuni loro colleghi. Mi scuso per l’equivoco.

      (1) https://fusionefredda.wordpress.com/2012/09/02/cella-infn/#comment-11390

  52. Camillo Franchini ha detto:

    @Ascoli65

    Gmeno2 scrive nel riferimento (1) che hai riportato:

    La ragione del finanziamento e’ semplice: Per quanto Cola era scettico (ora lo e’ di più) sulla proposta di esperimento ritenne opportuno la sua approvazione per dare una risposta definitiva al problema.

    Per quanto possa sembrare folle, molti membri di Cola ritengono giusto il fatto che non sia lecito violare la liberta’ di ricerca che Celani ha. Il frutto di questo principio ripaga abbondantemente il “danno” apportato da Celani a Cola.

    La risposta definitiva era già stata data dal Meeting APS di Baltimora del 1°- 4 maggio 1989 e dai giudizi espressi dai periti del DoE nel 1989 e nel 2004. L’INFN avrebbe dovuto mantenersi in contatto con il mondo scientifico internazionale e considerare gli sviluppi dei claims di F&P. Al più avrebbe potuto dedicare 6 mesi in proprio, per puro scrupolo, procedendo a uno o due esperimenti critici. Immagino che in molte università si sia proceduto in quel modo.
    Una libertà di ricerca così ferocemente difesa a danno del contribuente può effettivamente sembrare folle. Il sospetto che nasconda una tutela di privilegi è più che legittima. Un esterno ha la sensazione che la complicata situazione lavorativa di Andrea sia in qualche modo collegata alla difesa dei privilegi di chi sta già dentro. E’ bene che il suo caso sia venuto alla luce.
    Quanti sono all’INFN i ricercatori che possono permettersi di lavorare per un quarto di secolo a un progetto da respingere dopo una ricerca bibliografica della durata di una settimana? Noi conosciamo un caso, ce ne sono altri?

    • Ascoli65 ha detto:

      @ Camillo,
      La risposta definitiva era già stata data dal Meeting APS di Baltimora del 1°- 4 maggio 1989 e dai giudizi espressi dai periti del DoE nel 1989 e nel 2004.
      In effetti ciò che lascia basiti è la tempistica. La ricerca pubblica può interessarsi di tutto, ma rispettando adeguati limiti temporali di opportunità e decenza. Non è possibile consentire per decenni ad un ricercatore di cercare canguri volanti, o ancor peggio attendere pazientemente anno dopo anno che ne dimostri l’inesistenza, solo perché nutre una gran passione per gli australiani.

      Come hai ricordato tu, la scienza seria aveva archiviato la pratica FF in pochi mesi già nel 1989, riservandole un posto di primo piano tra gli episodi di pseudoscienza. Gli indiani del BARC, che sono stati tra i più lenti a prenderne atto, si sono arresi oltre 18 anni fa (1). Da noi invece la ricerca pubblica non ha mai smesso di occuparsene con tutte le benedizioni possibili (vedi ICCF-19). Nel 2008 l’ENEA ha addirittura dedicato alla fusione fredda una monografia di 230 pagine (disponibile anche in inglese) per celebrare i 18 anni (oggi 26) di ininterrotta ricerca da parte dei maggiori istituti pubblici italiani (2).

      Purtroppo il “solo caso” di cui ci occupiamo in questo blog è un caso moltiplicato per “N” dipendenti, di “M” istituti, per “P” anni. Anche se la statistica derivante dall’unico argomento esaminato non è affatto significativa, quella che risulta dagli “NxMxP” anni-uomo spesi dalla nostra ricerca per trovare il “canguro volante” non fa ben sperare sull’eccezionalità del caso.

      (1) http://www.business-standard.com/article/news-ians/modi-government-urged-to-revive-cold-fusion-114111700763_1.html
      (2) http://old.enea.it/produzione_scientifica/pdf_volumi/V2008_14_StoriaFusioneFredda.pdf

  53. Camillo Franchini ha detto:

    @Ascoli65

    Gmenodue:

    Il frutto di questo principio ripaga abbondantemente il “danno” apportato da Celani a Cola.

    Rispettare il principio dovrebbe comportare una selezione ferocissima del personale, l’applicazione di una meritocrazia spietata. E’ stato fatto? Hanno anche controllato le conoscenze linguistiche della persona che è diventata per sua scelta un esempio della gestione del personale INFN? E’ normale che un impiegato si scagli contro i suoi datori di lavoro e rilasci interviste filmate senza controllo?
    Si ha l’impressione che più che la tutela del principio della libertà di ricerca si tratti della tutela del posto di lavoro.
    Sarà interessante vedere se a Padova il nostro si farà filmare e rilascerà interviste.

  54. Neutrino ha detto:

    @Ascoli65

    Purtroppo il “solo caso” di cui ci occupiamo in questo blog è un caso moltiplicato per “N” dipendenti, di “M” istituti, per “P” anni. Anche se la statistica derivante dall’unico argomento esaminato non è affatto significativa, quella che risulta dagli “NxMxP” anni-uomo spesi dalla nostra ricerca per trovare il “canguro volante” non fa ben sperare sull’eccezionalità del caso.

    Ok facciamo questo calcolo. A spanne e lavorando in media e per eccesso nel caso FF:
    Il personale di ricerca INFN ammonta a 831 unita al al 31/12/2015 a cui vanno aggiunti 402 associati ( che contano mediamente il 50 % FTE in difetto). Per cui diciamo 1000 FTE anno.

    L’ultima anagrafica di NanoPad da circa 7 FTE per il 2009. Di questi 1 fte e’ un laureando e altri 2 FTE sono pensionati.

    In ogni caso 7/1000 fa meno del 1 per cento.
    E’ statisticamente significativo ?

    • Neutrino ha detto:

      Altro dato
      Nel 2008 (ultimo anno di finanziamento) Celani ha avuto 22 Keuro su un bilancio totale di 4400 Keuro circa che rappresenta il poco meno del 5 per mille.
      E’ statisticamente significativo ?

  55. Neutrino ha detto:

    Precisazione ed altro dato

    Il bilancio di 4400 Keuro e’ relativo solo alle attività’ di R&D dell’INFN. Il bilancio per tutte le attività’ di ricerca nel 2008 e’ stato rozzamente di 80.000 Keuro. L’INFN in quell’anno ha finanziato la FF per un 3 per 10000 del suo investimento globale in ricerca.
    E’ statisticamente significativo ?

  56. Camillo Franchini ha detto:

    @Neutrino

    E’ statisticamente significativo ?

    Scusa Gaetano, ma questa è arroganza pura. Solo perché disponete di fondi praticamente illimitati credete di potervi permettere di sprecarne una percentuale che è certo insignificante, ma che in valore assoluto sarebbe sufficiente per alimentare la ricerca di un Dipartimento di Chimica di una grande Università.
    Nei calcoli che riporti sono compresi gli stipendi? A giudicare dalle comunicazioni che Celani presenta nei vari ICCF del mondo i suoi collaboratori sono almeno una quindicina. Per 26 anni fa un bel monte ore.
    Aggiungo che non siete riusciti a evitare che Celani sia considerato così importante da meritare un’interrogazione parlamentare dedicata e che il Presidente del Consiglio offra il suo patronato a un’incontro ff di stranieri che non presentano alcun prototipo di reattore ff.
    In realtà non siete mai stati in grado di controllare la ricerca ff; vi siete lasciati sedurre da personaggi scaltri, certamente più noti al popolo dei blog e di Youtube che ai dirigenti dell’INFN.

  57. Neutrino ha detto:

    @Camillo

    Questi sono i numeri, se sia arroganza non so. Il finanziamento INFN e’, ad oggi, di circa 250 Meuro, Meta’ va in stipendie l’altra meta’ e’ divisa può’ o meno equamente tra funzionamento e investimento in ricerca, Il CNR per esempio ha il 90% dei suoi circa 500 Meuro in stipendi …

    Se poi pensi che i 20 keuro medi annui che ha avuto la FF siano sufficienti per un dipartimento di chimica di una grande università’ …

    Che poi alcuni parlamentari pensano che celani sia un genio incompreso non capisco che c’entra l’infn ?

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Neutrino

      Che poi alcuni parlamentari pensano che celani sia un genio incompreso non capisco che c’entra l’infn ?

      L’INFN c’entra perché Celani è un suo dipendente. Sarebbe bastato poco poco per invitare discretamente Realacci a lasciar perdere. Mi viene in mente la formula del laissez faire liberista in economia che portò ai più gravi eccessi. I vostri ricercatori sono liberi come fringuelli e nessuno si considera responsabile di quello che combinano.
      Il 1° aprile Realacci ha inviato il 18° sollecito alla sua interrogazione salvacelani.
      Non avete un po’ di senso di responsabilità nei confronti degli Italiani?

  58. Ascoli65 ha detto:

    @ Neutrino,
    Il personale di ricerca INFN ammonta a … E’ statisticamente significativo?
    Mi dispiace, ma continuiamo a non intenderci, siamo su due piani diversi Tu intervieni come dipendente INFN. Comprendo lo stato d’animo con cui partecipi alla discussione e tutti apprezziamo il tuo contributo, ma la tua replica non risponde alle mie contestazioni, che si rivolgono al complesso della ricerca pubblica italiana sulla FF e non solo al ruolo che vi ha svolto l’INFN.

    Il post in cima a questa pagina è dedicato soprattutto ai fisici di UniBo in relazione all’imminente ICCF-19 che è sponsorizzato dall’ENEA. Ovviamente parlando di questo tema è inevitabile parlare anche di INFN.

    Mi chiedi se la statistica sull’attività FF è significativa. Ritengo di sì. Tu stesso hai detto che dal 1998 in poi l’INFN ha rinnovato per 12 anni di fila il finanziamento alla FF sperando di ottenere una risposta risolutiva ad una domanda a cui la scienza aveva già risposto negativamente da quasi un decennio. Per chi ci lavorava facendo avanti e indietro dal Giappone e girando il mondo è come aver fatto bingo 12 volte di seguito. Un vero e proprio record. Possiamo credere che tutta la fortuna dell’INFN si sia concentrata in quel settore?

    Tu reclami il fatto che dall’anno successivo l’INFN abbia tagliato l’”argent de poche” a Celani. A parte il fatto che se non ricordo male il 2009 è l’anno dei forti tagli di bilancio di Tremonti, per cui non sapremo mai se quel provvedimento è frutto della necessità o dell’esaurita pazienza dell’INFN, credi forse che gli italiani e il nome della ricerca italiana ne abbiano avuto un gran sollievo? E’ del 2012 il tour mondiale (USA + Corea del Sud) con l’esibizione del suo tubo affiancato al nome dell’INFN. La particolare calorimetria che spremeva qualche decina di W in eccesso da quel tubo (grazie alla disinvolta applicazione della Stefan-Boltzmann) ha fatto scuola ed è servita da ispirazione per mettere a punto la versione ottimizzata che ha fatto sgorgare i kW dichiarati dai fisici bolognesi nei TPR1 e 2.

    Che poi alcuni parlamentari pensano che celani sia un genio incompreso non capisco che c’entra l’infn?
    E cosa altro dovrebbero pensare i Parlamentari di Celani e di tutti i suoi colleghi fusionisti italiani? L’hanno forse scritto loro il faldone sulla storia della FF in Italia che ho lincato al commento precedente? Quel documento è stato pubblicato nel 2008 dall’ENEA. La prefazione che lo introduce è firmata dal presidente ENEA dell’epoca e una buona parte degli articoli lì raccolti è di ricercatori affiliati all’INFN.

    Non mi pare che la situazione sia molto cambiata da allora. Basta ricordare le dichiarazioni pubbliche dei vertici ENEA in occasione della visita di Bill Gates a Frascati lo scorso novembre. L’INFN nel frattempo ha preparato 2 report sulla FF, ma all’opinione pubblica non è arrivato nulla. Conosciamo pubblicamente solo le conclusioni del primo, ma soltanto grazie alla tua cortese disponibilità. La mancanza di trasparenza è tale per cui c’è stato chi, come riportato in un commento qui sopra, ha potuto addirittura avanzare l’ipotesi che le conclusioni del secondo rapporto possano essere diverse da quelle del primo.

    In questo stato di cose è troppo comodo prendersela con i Parlamentari. Gli Istituti di ricerca e i loro Ministeri di riferimento comincino a rispondere pubblicamente e schiettamente alle loro interrogazioni sulla FF.

  59. Ascoli65 ha detto:

    A proposito di Bill Gates

    Andrea Rampado mi ha chiamato in causa nel suo recente post su 22passi (1) con queste parole:
    “Lasciamo questa analisi geopolitica e scientifica alle competenze di Ascoli65 (rif.X), visto che nel suo ultimo post ha completamente dimenticato la visita di Bill Gates all’ENEA di Roma, forse ora che si trova a Padova se ne sarà accorto?”

    Devo quindi una risposta a lui e soprattutto a chi si ritrova a passare da queste parti seguendo il riferimento X da lui postato.

    Non mi sono affatto dimenticato di citare la visita di Bill Gates a Frascati. L’ho fatto in uno dei primi commenti (2) e in quello che precede immediatamente questa risposta. La mia posizione su quella visita l’avevo già espressa all’epoca (3). In particolare avevo sottolineato la significativa presenza di Lowell Wood (4) all’evento. Alla luce di quanto è successo finora, e di quanto potrebbe ancora accadere, ci sarebbe da domandarsi se era Gates che si portava appresso Lowell, o viceversa. Pare infatti evidente che le foto di Gates che ascolta attentamente Violante sono state ampiamente utilizzate come icone pubblicitarie della propaganda FF.

    E’ avvenuto anche con l’articolo uscito ieri su un quotidiano di Padova (5), in cui l’immagine è stata utilizzata impropriamente per sostenere che Bill Gates fosse in città. Quell’articolo è probabilmente l’avvisaglia dell’attuazione del proposito degli organizzatori “to encourage a more general public interest, encouraging a better understanding of the significance of this research and how it will impact society […] by utilizing the Italian Media and international press, both in science and non-academic media outlets. “ Se il buongiorno si vede da “Il Mattino”, pare che l’opinione pubblica dovrà essere bene attenta a valutare le notizie che verranno diffuse in proposito.

    Tuttavia, a parte l’eventuale malinteso su data e luogo della foto, dall’articolo sul Mattino risulta evidente qualcosa che non può essere fraintesa e cioè che la vicenda FF si muove sotto l’attenzione di particolari ambienti governativi americani. Vedremo venerdì se l’ICCF-19 si concluderà al Palazzo della Ragione di Padova o se avrà una qualche coda alla Casa Bianca di Washington.

    (1) http://22passi.blogspot.it/2015/04/padua-iccf19-bill-gates-belive-in.html
    (2) https://fusionefredda.wordpress.com/2015/03/15/iccf-19/#comment-48312
    (3) https://fusionefredda.wordpress.com/2014/11/02/reazioni-rossi/#comment-45224
    (4) https://fusionefredda.wordpress.com/2014/11/02/reazioni-rossi/#comment-45329
    (5) http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2015/04/14/news/bill-gates-a-padova-per-studiare-la-fusione-fredda-1.11233884

    • CimPy ha detto:

      Sarà, ma a me quell’articolo sembra tanto “una marchetta”.

      • Ascoli65 ha detto:

        @ Cimpy,
        Sarà, ma a me quell’articolo sembra tanto “una marchetta”.
        Scusami tanto, ma mi dissocio completamente da questo giudizio, che mi sembra irriguardoso nei confronti del giornale e della giornalista.

        Per quel poco che so del giornalismo, immagino che buona parte degli articoli vengano pubblicati in base a segnalazioni esterne, spesso avanzate da chi ha un interesse, del tutto legittimo e fondato, a divulgare una notizia. Fanno eccezione gli articoli che riassumono le indagini di quei pochi giornalisti che possono permettersi di condurre inchieste originali per proprio conto.

        In ciò non vedo nulla di male. Chi riceve la notizia, o la scrive, o la pubblica, applicherà il proprio buon senso per stabilirne la fondatezza tenendo conto anche delle referenze della fonte. E’ chiaro che se alla redazione del Mattino si fosse presentato un pasticciere padovano raccontando che Bill Gates era venuto appositamente in città per mangiare i suoi cannoli alla crema ritenendoli i migliori del mondo, avrebbero fatto gli opportuni accertamenti prima di proporre ai loro lettori una così ghiotta notizia.

        Nel caso invece dell’articolo sull’ICCF-19 occorre tener conto che le informazioni sono state fornite da qualcuno che poteva esibire credenziali di altissimo livello, quali il patrocinio della PdC, del MISE, del CNR e dell’ENEA stessa. Quale motivo avevano i giornalisti, i redattori e il direttore del Mattino per mettere in dubbio la fondatezza di quelle notizie?! Non sono mica loro gli scienziati. Per quanto riguarda i qui-pro-quo, probabilmente la loro causa risiede nella parcellizzazione del lavoro (spesso chi raccoglie le infomazioni non è chi scrive il testo, e quasi sempre titoli e foto sono curati da appositi specialisti) e nella fretta (per cui non ci sarà stato il tempo di far controllare agli organizzatori dell’ICCF-19 la versione finale dell’articolo, completa di titolo, foto e didascalie).

        Quindi non mi stupisco affatto di quell’articolo, nè mi sento di insistere troppo sulle sue inesattezze (c’è tutto il tempo per pubblicare le necessarie rettifiche). Mi stupisco invece del fatto che la notizia dell’apertura dell’ICCF-19 non sia stata diffusa da televisioni, radio e quotidiani di livello nazionale. Questo è veramente strano perchè le questioni a cui i fusionisti convenuti a Padova si vantano di aver dato delle risposte reali e concrete rappresentano oggi le problematiche più drammatiche ed urgenti che si trovano di fronte all’intera umanità: energia, inquinamento e clima. Dato che la serietà scientifica del convegno (e quindi dell’argomento trattato e dei relatori) è attestato in primo luogo dai patrocinatori sopra menzionati, avremmo dovuto attenderci che la sala fosse in buona parte destinata ad accogliere un esercito di inviati speciali dei maggiori media di tutto il mondo. Invece a 3 giorni dall’inaugurazione ci ritroviamo soltanto con un breve articolo apparso su un quotidiano locale.

        C’è qualcosa che non quadra.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Ascoli65

          C’è qualcosa che non quadra.

          Tutto quadra perfettamente perché sono 26 anni che la ff è ignorata dal mondo accademico. L’evento è un non evento, se si considera per di più che ci sono solo tre relatori italiani, nessuno dei quali ha mai proposto un reattore a ff. Ocasapiens ha chiesto informazioni sulle ragioni per cui il Presidente del Consiglio ha ritenuto opportuno offrire il suo patrocinio. Non ha ottenuto risposta. Io stesso ho scritto a Renzi e alla Guidi, segnalando che erano caduti in un equivoco. Le cose si stanno svolgendo con perfetta “diplomazia”; il meeting è in corso da tre giorni; nessuno in realtà si sta accorgendo di niente. Nessun giornalista appena smaliziato è disposto a compromettersi sulla ff a 26 anni da F&P. Per adesso niente televisioni; al massimo qualcosa di regionale. Un bel tacere non fu mai scritto; il tacere mai nocque ad alcuno, dice il poeta. Tutti tacciono e aspettano che passi ‘a nuttata. La giornalista del Mattino è una mosca bianca, la cui uscita risalta moltissimo sul silenzio ostentato dei colleghi. Quella foto pubblicata a sproposito la squalifica in modo irrimediabile. Una foto con Bill Gates non è una foto al bordo di una piscina con il marito, dovrebbe saperlo. Se rettifica fa peggio, perché richiama l’attenzione su un errore tecnico imperdonabile.
          Sta andando tutto come previsto; un incontro tra stranieri su argomenti bizzarri, perfino lontani dalla ff. Speriamo che almeno spendano come turisti.

        • Ascoli65 ha detto:

          @ Camillo,
          Tutto quadra perfettamente perché sono 26 anni che la ff è ignorata dal mondo accademico. […] Ocasapiens ha chiesto informazioni sulle ragioni per cui il Presidente del Consiglio ha ritenuto opportuno offrire il suo patrocinio. Non ha ottenuto risposta.

          Tutto ciò può quadrare perfettamente solo in un Paese fuori squadro!

        • CimPy ha detto:

          c’è qualcosa che non quadra

          Invece quadra: dopo il fallimento dei tubi di Celani, il falso marchiano di Parkhomov, le balle reiterate di Rossi che sono culminate poco tempo fa con gli ennesimi giochi di prestigio, dopo la discesa in campo di esponenti della scienza come Bardi prima e Pomp poi (senza trascurare alcuni illustri che da anni scrivono nei blog); dopo il fallimento dell’Hyperion, l’indisponibilità a qualsiasi test terzo di Piantelli, il rifiuto di far esaminare il Nanor, l’ammissione di Craven che le sue pal le sono solo un gioco (poor HT) e i sonori “ceffoni” dell’Uspto, la credibilità dei fuffari è parecchio in ribasso: soprattutto niente miracoli da cop infinito, ma anche niente miracoli da overunity, anzi, niente miracoli proprio. Nemmeno Darden scommette su Rossi e ci sono stati appassionati sostenitori che adesso a Quelo non credono più, mentre il contrario non s’ è dato. Un colpo mortale al l a credibilità della Fuffa l’ha data proprio Levi coi suoi paper, di cui il secondo manco per Arxiv era pubblicabile – e l’averlo messo in una bacheca personale in università (come a cercare di renderlo autorevole per induzione) non ha fatto altro che peggiorare le cose. Bisogna essere come solo alcuni passeracei riescono ad essere per crederci ancora – perché mai il mondo mediatico nazionale dovrebbe avallare imbrogli simili a notizie infondate come l’interesse della Siemens per l’E Cat o una visita -di cui nessuno sapeva niente- dell’uomo più ricco del mondo a Padova? E non è da oggi che le “sparate” mediatiche, quando ci sono, avvengono per mezzo di giornalisti semi sconosciuti o su giornali singoli – come se si trattasse di notizie esclusive – mentre è evidente la speranza dei volponi di avere la massima esposizione possibile.
          Non trascurerei anche il probabile effetto positivo (per la scienza vera) dei report commissionati all’INFN e di cui non conosciamo che alcune parti: e se nelle altre ci fosse scritto chiaro che la frode è durata abbastanza? Magari non sono solo alcuni believer di poco peso ad aver mangiato la foglia…
          Di passaggio, anche il piezonucleare oggi è scivolato su interessi privati in bubbole pubbliche. Mica un caso, secondo me, come non è un caso che qualcuno abbia avuto l’impressione che Carabetta e HT siano entrambi passati a bufale alternative. Non le stesse, che HT è HT e gli piace perdere facile…
          😉

        • Ascoli65 ha detto:

          @ Cimpy,
          … perché mai il mondo mediatico nazionale dovrebbe avallare imbrogli simili a notizie infondate …
          La domanda giusta da porsi è perchè mai lo abbiano fatto le nostre maggiori istituzioni governative ed accademiche. I media potrebbero limitarsi a prendere atto degli avalli concessi da cotali autorità, non hanno certo l’obbligo di verificare la fondatezza delle affermazioni di rinomati ricercatori che operano nell’ambito della ricerca pubblica italiana.

          A me continua ad apparire strano come nonostante i principali poteri di riferimento (politico, industriale e scientifico) dell’editoria italiana compaiano tra i patrocinatori della manifestazione patavina, non ci sia stata finora alcuna eco mediatica significativa sui principali media nazionali, al contrario di quanto era stato anticipato dagli stessi organizzatori.

          Il silenzio dei media nei confronti dell’evento padovano, con tutto l’appeal che un argomento del genere può suscitare in un opinione pubblica comunque preoccupata dei problemi ambientali ed energetici che la FF potrebbe (sulla carta) risolvere, sta probabilmente ad indicare a che punto sia arrivata la sfiducia dei loro lettori nell’autorevolezza scientifica degli istituti di ricerca e della credibilità della garanzia offerta dalle istituzioni governative che lo hanno patrocinato.

          Non trascurerei anche il probabile effetto positivo (per la scienza vera) dei report commissionati all’INFN e di cui non conosciamo che alcune parti: e se nelle altre ci fosse scritto chiaro che la frode è durata abbastanza? Magari non sono solo alcuni believer di poco peso ad aver mangiato la foglia…
          I risultati dei 2 rapporti scaturiti dall’indagine INFN sulla FF non sono di dominio pubblico, punto. Oppure credi che l’INFN si sia preso la briga di mandare un’informativa a tutti i media italiani circa il loro contenuto. Non farai mica come HT che approfittando della loro segretezza ha ipotizzato che “magari” le conclusioni del secondo rapporto siano diverse da quelle del primo. 🙂

        • CimPy ha detto:

          Non farai mica come HT che approfittando della loro segretezza ha ipotizzato che “magari” le conclusioni del secondo rapporto siano diverse da quelle del primo

          No, io penso che fossero molto simili. E penso anche che abbiano raffreddato gli entusiasmi di qualche personaggio prima sostenitore della FF e oggi più consapevole, con conseguente riduzione dell’interesse per chi fino a ieri metteva notizie fusioniste in giro per il mondo.
          Di passaggio, intendo anzitutto personaggi di “piccolo” calibro – i giornalisti, che ti raccontano cose che si suppone facciano vendere i loro giornali e guardare i loro programmi.
          L’ultima che ci è cascata è una certa Quaranta del mattino di Padova, che ha pubblicato una notizia davvero poco credibile, con tanto di foto non pertinente, di cui attendo la smentita, e che non c’entra con l’ICCF19. Per la serie: se uno vuole raccontare fole ne trova di più interessanti lontano dall’ICCF…

          D’altronde, all’ICCF19 un Tom Darden che a me è parso parecchio spento ha aperto i lavori praticamente senza magnificare Rossi e l’E Cat, lasciando delusi anzitutto i believer (anche se solo per 10 minuti, che di più non ricordano).

          Intanto di Parkhomov, altro emule di Rossi, ha fatto la fine della Defkalion – scoperto l’inganno (nel suo caso il grafico taroccato nel suo paper), di lui si sono perse le tracce.

          Inoltre oggi un po’ di lavori sul piezonucleare sono stati ritirati, mentre il massimo che è riuscito a fare qualche believer – oltre a riprendere la bufala di Bill a Padova – è stato citare Celani e la sua costantana (già demolita dallo stesso MFMP più di un anno fa) per poi passare a raccontarci di impianti meravigliosi negli Usa (che quelli russi non avevano impressionato nessuno). Peccato che anche quelli Usa fossero solo fumo senza arrosto, mai entrati in funzione e abbandonati nel 2011…Insomma, se nemmeno loro riescono più a cantarsela da soli, che pretendi dalla stampa e dalla TV nazionale? Ormai tra i fusionisti nostrani vanno più di moda le bufale in campo medico e i viaggi subluminali…Mi sa che il poco interesse precedente si è davvero ridotto al lumicino: ne parliamo di più noialtri scettici degli stessi believer…Ora c’è poco da macchinare: l’argomento non tira più presso il grande pubblico? Il servizio non si fa, e anche il mondo politico parla di altro, che i voti sono voti, persino per quelli per cui uno vale uno…

          Di passaggio, pare che anche Carabetta abbia abbandonato il nucleare per andare a giocare con gli aquiloni.
          La fusione non tira, Cvd.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Ascoli65

      Tuttavia, a parte l’eventuale malinteso su data e luogo della foto, dall’articolo sul Mattino risulta evidente qualcosa che non può essere fraintesa e cioè che la vicenda FF si muove sotto l’attenzione di particolari ambienti governativi americani.

      Se ricordo bene negli ambienti governativi americani solo lo SPAWAR di San Diego si occupava di fusione fredda. Quell’attività fu chiusa nel novembre 2011 dal Contrammiraglio Patrick Brady.
      Secondo Steven Krivit
      Brady gave the following instructions to SPAWAR researchers:
      1. Immediately cease all LENR research at SPAWAR.
      2. Return any unused funds for LENR research.
      3. Withdraw any pending proposals for LENR research.
      4. Do not publish additional scientific papers on LENR research.

      Ti risulta che da allora le cose siano cambiate da allora?

      • Ascoli65 ha detto:

        @ Camillo,
        Ti risulta che da allora le cose siano cambiate da allora?
        A me “risultano” solo le notizie che posso leggere in rete. Di queste, alcune sono di prima mano (cioè pubblicate da soggetti che operano direttamente nella FF), altre di seconda (cioè di osservatori, giornalisti o blogger, che sono in contatto con i soggetti protagonisti e riferiscono ciò che non viene detto esplicitamente dai primi). Quanto hai riferito, per quanto ne so io, rientra in queste ultime. I provvedimenti che hai elencato compaiono in un articolo di Krivit del marzo 2012 (1), dove si rivela che sarebbero stati emanati il 9 novembre 2011, a pochi giorni dalla demo di Bologna sul reattore da 1 MW. Ma non è stata mostrata nessuna comunicazione ufficiale (di prima mano). Da quanto mi risulta, il primo a diffondere la notizia è stato però Rothwell il 17 dicembre 2011 (2), il quale imputava questa decisione all’eccessiva esposizione mediatica conseguente alla demo bolognese.

        La decisione dello SPAWAR, ammesso che sia stata effettivamente presa, si presta a diverse chiavi di lettura, non necessariamente sfavorevoli alla FF. Ad esempio un tifoso dell’ecat potrebbe ritenere che dopo la demo dell’impianto da 1 MW non aveva più senso continuare a finanziare ricerche sugli striminziti watt ottenuti dai ricercatori dello SPAWAR, tanto più che, secondo voci non smentite da nessuno, essi potevano essere proprio gli acquirenti di quel prototipo (3).

        Restando sempre sulle notizie di seconda mano, ma più recenti, è molto interessante il punto sul legame tra istituti di ricerca militari americani e FF fatto da AlainCo all’inizio del 2014 (4). Egli confermava la chiusura delle attività SPAWAR, ma segnalava che i suoi ex ricercatori FF erano ancora attivi tramite la startup “Global Energy Corporation” e in questo caso ciò che conta veramente è il finanziatore ultimo dell’impresa. AlainCo sostiene inoltre che altri istituti militari di ricerca (DARPA, NRL, …) sono ancora attivi nella FF e in particolare collaborano con l’ENEA.

        In conclusione, tenendo anche presente lo schema di Hubler (mostrato in un commento precedente), l’ambito in cui si è sempre mosso Lowell Wood (l’accompagnatore di Bill Gates nella visita all’ENEA) e la struttura organizzativa dell’ICCF-19 (patrocinatori inclusi), mi pare che quanto sostenuto sul Mattino a proposito del persistente coinvolgimento nella vicenda FF da parte di importanti ambienti governativi sia più che credibile.

        (1) http://blog.newenergytimes.com/2012/03/01/navy-commander-halts-spawar-lenr-research/
        (2) http://www.mail-archive.com/vortex-l@eskimo.com/msg59243.html
        (3) http://freeenergytruth.blogspot.it/2011/11/military-ecat-is-us-navys-spawar-rossis.html
        (4) http://www.lenrnews.eu/dod-darpa-and-cold-fusionlenr-are-they-watching-or-trying-to-save-usa-industry/

  60. Camillo Franchini ha detto:

    @Ascoli65

    Tutto ciò può quadrare perfettamente solo in un Paese fuori squadro!

    Non possiamo lamentarci quando un dipendente dell’INFN va in Missouri appena un anno fa e lamentarci anche quando lo stesso personaggio non si è ancora fatto vivo al meeting di Padova. I due episodi sono in netto contrasto tra loro e indicano un netto cambio di passo dell’INFN. A Padova per la prima volta non si assiste all’esibizione di quel personaggio, un evento storico. I giornalisti non sono più i creduloni dei tempi di Focardi Levi e Rossi a Bologna. Il meeting non è finito, ma si ha l’impressione che desti lo stesso interesse di un incontro tra appartenenti a qualche setta religiosa poco nota.
    Speriamo che prima o poi si possa leggere il testo di qualche intervento.

  61. Camillo Franchini ha detto:

    @Ascoli65

    A me continua ad apparire strano come nonostante i principali poteri di riferimento (politico, industriale e scientifico) dell’editoria italiana compaiano tra i patrocinatori della manifestazione patavina, non ci sia stata finora alcuna eco mediatica significativa sui principali media nazionali, al contrario di quanto era stato anticipato dagli stessi organizzatori.

    Credo che tutti i media abbiano notato la clamorosa assenza del patrocinio dell’INFN e dell’Università di Padova e soprattutto l’assenza fisica di ricercatori italiani. Quella filza di nomi esclusivameente stranieri deve avere suscitato molta perplessità. Se nemmeno la Manusardi del Sole 24 Ore ha ritenuto opportuno dedicare una copertura all’evento, è segno che ormai la stampa italiana ha colto il fallimento di una ricerca che non ha prodotto un solo reattore verificabile. Polli speranzosi per una volta va bene, per due no. Ai tempi delle ambizioni nucleari di Carpinteri, le osservazioni di Sylvie Coyaud furono riportate sul Sole 24 Ore. Manusardi non ritenne opportuno intervenire. Carpinteri poté presentarsi a Leonardo di RAI 3; ora credo che nessuno lo intervisterebbe. La ff ebbe l’attenzione di Report ai tempi della De Ninno; ora De Ninno non esiste più in ff.
    Paradossalmente il patrocinio di Renzi e della Guidi è meno significativo dell’assenza di patrocinio da parte dell’INFN, perché si tratta di scienza contro politica. La politica è facilmente influenzabile, la scienza meno.
    Nonostante tutto McKubre è molto soddisfatto:
    Certainly many predicted that we would not proceed beyond one or two and each passing conference further secures our place in history and continues to annoy, defy and diminish the case of the decreasing band of skeptics.
    Quando la banda degli scettici comprende anche i media, c’è poco da stare allegri. D’altra parte McKubre non può ammettere di avere trascorso la vita a prendere granchi. Nemmeno lui ha prodotto un reattore ff. Un iccf non può avere l’impatto di un piccolo reattore ff da esibire su un banco di laboratorio.

    • Ascoli65 ha detto:

      @ Camillo,
      Paradossalmente il patrocinio di Renzi e della Guidi è meno significativo dell’assenza di patrocinio da parte dell’INFN, perché si tratta di scienza contro politica. La politica è facilmente influenzabile, la scienza meno.
      Se scorri l’interessante storia degli ICCF (1), che per ora è stranamente ferma alla 15a edizione, vedrai che nelle precedenti 3 edizioni italiane solo quella del 2000, svoltasi a Lerici (ICCF-8), ha visto l’INFN tra gli sponsor (gli altri erano ENEA, CNR e SIF), ciò non ha impedito che l’istituto fosse rappresentato in quasi tutte le altre occasioni. L’assenza dell’INFN tra i patrocinatori dell’attuale edizione non è quindi significativa (di per sè) di un cambio di atteggiamento nei confronti della FF da parte della ricerca pubblica italiana, che resta rappresentata ai massimi livelli da ENEA e CNR.

      Ma all’atto pratico ancor più di quello scientifico risulta significativo il patrocinio politico, quello della PdC, ma soprattutto, quello del MISE. Infatti se il primo è presumibilmente una conseguenza diretta, quasi automatica, di quello del MISE, il patrocinio ministeriale deriva (o dovrebbe derivare) da una scelta informata e consapevole e deve destare la massima attenzione o preoccupazione, a seconda di come lo si interpreta. Infatti il MISE è, per quanto attiene le questioni energetiche, l’equivalente del DOE americano, che, come noto, aveva stroncato risolutamente per 2 volte la FF.

      Al Ministero dello Sviluppo Economico si prendono decisioni che sono di estrema importanza per il nostro futuro. Queste decisioni non vengono messe a punto dal Ministro, ma dai funzionari e dai consiglieri del Ministero, tra cui ci potrebbero essere gli stessi che hanno raccomandato il patrocinio dell’ICCF-19 di Padova. La domanda chiave cui dobbiamo rispondere è: perchè lo hanno fatto? E’ chiaro che se partiamo dal presupposto che la FF sia infondata (come sostiene la scienza consolidata) le uniche risposte a questa domanda sono: il bluff consapevole o l’inettitudine o peggio.

      Come hai ricordato la politica è facilmente influenzabile, ma noi ci auguriamo sempre che metta al primo posto gli interessi dei cittadini italiani. Speriamo quindi che ad un qualche livello del nostro apparato governativo abbiano le idee chiare e sappiano bene ciò avviene intorno a questa vicenda.

      (1) http://www.iccf19.com/history.html

  62. Camillo Franchini ha detto:

    @Cimpy

    La fusione non tira, Cvd.

    Perfetto Cimpy.
    Non si poteva immaginare un flop più clamoroso di questo ICCF 19. Non hanno nemmeno il coraggio di mettere in evidenza un intervento, di contattare la stampa con un comunicato qualsiasi. A parte gli stranieri dai nomi variopinti e impronunciabili, sarebbe interessante sapere che cosa ha da raccontare l’inossidabile Violante. Vediamo se almeno lui è riuscito a costruire un mamozio da lasciar provare agli ingegneri dello GSVIT. Se non ci è riuscito in 26 anni, che cosa aspetta a cambiare attività, sempre che ricordi la professione di ingegnere chimico?
    Lo scoop più interessante sarà la ritrattazione della Silvia Quaranta, che prima o poi dovrà raccontare che cosa rappresenta la foto che ha incautamente fatto pubblicare dal suo giornale con didascalia sbagliata. Mi sa che sia l’ultima vittima della sfigda passerina.

  63. Ascoli65 ha detto:

    Cella INFN – L’eterno ritorno

    @ Camillo,
    Non possiamo lamentarci quando un dipendente dell’INFN va in Missouri appena un anno fa e lamentarci anche quando lo stesso personaggio non si è ancora fatto vivo al meeting di Padova.
    Se ti riferisci a Celani, la situazione a Padova non è molto diversa da quella degli ICCF precedenti. L’unica differenza è che invece di comparire tra gli interventi orali il suo contributo è stato incluso tra i poster (1): 11 Celani – Observation of Macroscopic Current and Thermal Anomalies, at HT,by Hetero-structures on thin and long Constantan wires under H2 gas.

    Altra piccola differenza è che gli autori si sono ridotti dai 15-20, che affollavano i suoi precedenti lavori, ad una decina (2), di cui 4 dell’INFN e 1 dell’Università di Palermo.

    Per il resto è tutto come prima. Qualcuno ha già segnalato in rete la vivace presenza di Celani al congresso (3), dove avrebbe detto alzando la voce: “We need something commercial, and in order to get that we need to work with higher temperatures!”. Ovviamente le temperature più alte servono anche a rendere “più soddisfacenti” i risultati della sua speciale calorimetria basata sulla legge di Stefan-Boltzmann. Un metodo che aveva già presentato al congresso coreano del 2012 (4) e che nel frattempo si è imposto come standard nel mondo della FF di potenza (vedi TPR1 e 2).

    Anche i 2 grafici che campeggiano al centro del poster presentato a Padova sono tratti dalla presentazione dell’ICCF-17 di Seul. Li aveva presentati la prima volta al NIweek 2012 di Austin (5) e da allora non ha fatto che riproporli ad ogni occasione (6). Evidentemente ci tiene molto a far vedere come la sua cella sia estremamente sensibile alle correnti d’aria provocate dal funzionamento intermittente delle stufette tenute accese durante la notte e agli sventagliamenti dovuti al movimento intermittente dei deflettori dei condizionatori durante il giorno (7). Chissà se prima o poi riuscirà a far brevettare all’INFN la sua cella LENR per quel che è e cioè un anemometro a tubo caldo (8).

    Anche i volonterosi ragazzi del MFMP, quelli americani dello HUGteam, hanno inutilmente provato per mesi in tutti i modi a ricavare energia in eccesso dai fili di costantana originali che Celani gli aveva procurato, prima che un diplomatico Paul Hunt esprimesse finalmente i suoi dubbi sulle miracolose proprietà del filo (9). Meno diplomatico era stato invece Rothwell, noto e agguerrito sostenitore di qualunque forma di FF, che poco prima aveva così riassunto i risultati di Celani e dell’MFMP (10): “That’s great work. Thanks. Unfortunately I think you and the MFM have demonstrated that Celani is not getting any excess heat. He sent them his own wires and they got nothing. Bupkis. Nada. Zilch.

    Nel frattempo, dopo tutta questa propaganda condotta utilizzando il nome del prestigioso Istituto di ricerca italiano, cosa ha fatto l’INFN per informare ufficialmente la pubblica opinione che la cella a FF di Celani portata in pellegrinaggio per tutto il mondo accanto al suo logo non generava alcun calore in eccesso? Beh, per dirla con Rothwell non ha fatto un bel niente. Nothing. Bupkis. Nada. Zilch.

    Chissà forse all’INFN hanno fatto bene a non trarre conclusioni affrettate ed a lasciare, nonostante gli allarmi parlamentari, il laboratorio nella disponibilità del loro ricercatore. Infatti nel poster presentato all’ICCF-19 viene risolto l’arcano e si dà una spiegazione del motivo per cui il filo di Frascati nel 2012 produceva calore in eccesso, mentre quello testato dallo HUG team si intestardiva a restituire solo la potenza elettrica che consumava. Tutta colpa delle impurità. Infatti, analisi chimiche accurate, avrebbero stabilito che il filo di Frascati era contaminato da tracce di ferro (circa lo 0,5%), che evidentemente erano invece assenti (chissà perchè) in quello inviato allo HUGteam. Questa è la spiegazione che viene proposta agli avventori dell’ICCF-19. Il tutto firmato dall’INFN, il cui logo (due tracce che si inseguono l’un l’altra in una perenne autoreferenzialità) conclude e suggella il poster di Celani.

    Complimenti quindi all’INFN. Da oggi si apre una nova fase in questa lunga attività di ricerca che consisterà nel condire i fili di costantana con ogni sorta di impurità e in tutte le percentuali possibili. Prima o poi troveranno la formula magica che risolverà i problemi energetici del mondo.

    (1) http://www.iccf19.com/program_abstract.html
    (2) https://docs.google.com/file/d/0B1tplftQySn1c0lERThuQ0pEV3c/edit?pli=1
    (3) http://www.drboblog.com/iccf19-day-2/
    (4) http://coldfusionnow.org/wp-content/uploads/2012/08/Celani_ICCF17_Trasp3-1.pdf
    (5) http://www.youtube.com/watch?v=Xe5rcEvsek0
    (6) http://www.claudiopace.it/wp-content/uploads/2013/07/Presen_Finale-ICCF18Celani_A.pdf
    (7) https://fusionefredda.wordpress.com/2012/09/02/cella-infn/
    (8) https://fusionefredda.wordpress.com/2012/09/02/cella-infn/#comment-11064
    (9) http://www.quantumheat.org/index.php/follow/follow-2/224-the-kickstarter-pitch-help-us-get-the-message-right#comment-2583
    (10) http://www.mail-archive.com/vortex-l@eskimo.com/msg76195.html

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Ascoli65

      Se ti riferisci a Celani, la situazione a Padova non è molto diversa da quella degli ICCF precedenti.

      … tranne che è andato a Padova a sue spese, come ci ha spiegato Neutrino.
      Certamente i cinque collaboratori avranno offerto la loro opera per puro amore della scienza.
      Resta l’impiego del logo INFN, al quale Celani rinuncerà solo quando andrà in pensione.
      Mi viene in mente un personaggio seriale di un film di animazione, il Leone Svicolone, capace di intrufolarsi dappertutto, da agile felino.
      Insomma, l’INFN, assente dall’elenco dei patrocinatori, viene riportato in gioco da Celani. Bel colpo bisogna ammettere. Vediamo come la prende Neutrino. Ci informerà che l’INFN non si occupa di ff, con un’eccezione: Francesco Junio Valerio Celani.

      • Ascoli65 ha detto:

        @ Camillo,
        Resta l’impiego del logo INFN, al quale Celani rinuncerà solo quando andrà in pensione.
        Il problema principale non è che Celani usi il logo e il nome dell’INFN per sostenere pubblicamente che la FF è reale e rappresenta una credibile soluzione dei futuri problemi energetici, ma la RINUNCIA da parte dei responsabili dell’Istituto a fare altrettanto per avvisare la pubblica opinione che quanto sostenuto e divulgato dal proprio dipendente è privo di qualsiasi fondamento scientifico.

  64. Camillo Franchini ha detto:

    @Ascoli65

    la RINUNCIA da parte dei responsabili dell’Istituto a fare altrettanto per avvisare la pubblica opinione che quanto sostenuto e divulgato dal proprio dipendente è privo di qualsiasi fondamento scientifico.

    Se ho capito bene, i dirigenti dell’INFN si sono limitati a ridurre progressivamente i finanziamenti a Celani, senza entrare nel merito scientifico della sua attività. Sarebbe bastata una riunione intorno a un tavolo tra esperti di reazioni nucleari per fare capire a Celani che dopo sei mesi di indagine sarebbe stato il caso di ritornare all’attività che aveva abbandonato nel 1989.
    Molto più grave è la totale assenza di un comunicato dell’Istituto che informasse l’opinione pubblica, mantenuta vigile da numerosi blog, da interviste radio e TV di vari personaggi, tra cui ricordo l’omeopata Emilio Del Giudice, della totale assenza di fondamento scientifico della ff nelle sue varie espressioni.
    L’assenza di un pronunciamento formale sulla ff da parte della Dirigenza INFN meriterebbe un’interrogazione parlamentare a risposta scritta.
    Questo caso è venuto alla nostra conoscenza, perché siamo stati costretti ad ascoltare viva voce le fanfaluche di tanti personaggi pittoreschi, ma quanti saranno quelli che nell’INFN lavorano discretamente sul nulla, a loro agio come una famiglia di topolini nel formaggio?
    Circa il coinvolgimento del MISE, è possibile che il suggerimento sia venuto dai Giovani Industriali di cui la Guidi è stata presidente.
    Animatore di tutto potrebbe essere stato Realacci, personaggio politico molto noto e molto determinato nei suoi obiettivi. E’ probabile che abbia avuto contatti diretti con Renzi e con la Guidi, superando gli apparati. Se è imprevedibile il comportamento dell’INFN, figurati quello del mondo politico. E’ gente che prende decisioni in seguito a una telefonata. Il decisionismo e l’efficientismo portano a scelte avventate.

    • Ascoli65 ha detto:

      @ Camillo,
      Circa il coinvolgimento del MISE, è possibile che il suggerimento sia venuto dai Giovani Industriali di cui la Guidi è stata presidente. Animatore di tutto potrebbe essere stato Realacci, …
      E’ certamente possibile che questa circostanza abbia parzialmente favorito la decisione di concedere il patrocinio. Va comunque tenuto presente che l’interesse ministeriale per la FF italiana, soprattutto per la ricerca condotta da Violante all’ENEA, risale a molti anni fa quando parte delle attuali competenze del MISE erano svolte dal MAP (Ministero delle Attività Produttive), come avevo ricordato in un commento precedente (*), dove ho anche spiegato il motivo per cui ritengo che l’On. Realacci sia estraneo a questa specifica questione.

      (*) https://fusionefredda.wordpress.com/2015/03/15/iccf-19/#comment-48805

  65. Neutrino ha detto:

    @Camillo

    senza entrare nel merito scientifico della sua attività

    Ma quando la smetti di dire menzogne ?
    Ti invito, e invito tutti a rileggere i miei commenti su Cella INFN.

  66. Camillo Franchini ha detto:

    @Neutrino

    Ti invito, e invito tutti a rileggere i miei commenti su Cella INFN.

    La tua opinione di allora è interessante e gradita, ma resta il fatto che, a chi segue con diligenza l’ICCF 19, risulta che dipendenti dell’INFN conducono tuttora ricerche ff. Cosa può pensare Silvia Quaranta, convinta di assistere a un evento di grande importanza scientifica? Sarebbe stato necessario che a fine 1989 un dirigente autorevole dell’INFN si fosse degnato di informare gli Italiani che l’Istituto non riteneva opportuno investire in fondi e personale in una ricerca dimostratasi inconsistente dopo i primi riscontri locali e internazionali.
    Non è avvenuto allora e ancora oggi l’INFN lascia che il suo logo figuri in un poster ff.
    Non devi riferirti a Cella INFN ma a ICCF 19.
    Come commenti presenza e contenuto di quel poster firmato da quattro dipendenti INFN? Il problema si presenta hic et nunc, altro che Cella INFN.

  67. neutrino ha detto:

    @Camillo

    abile a mischiare i livelli e far finta di non capire le parole.

    La tua frase: Se ho capito bene, i dirigenti dell’INFN si sono limitati a ridurre progressivamente i finanziamenti a Celani, senza entrare nel merito scientifico della sua attività. \

    e’ falsa e tale rimane. I finanziamenti di celani sono stati chiusi per motivi scientifici (o assenza di essi nella sua ricerca).

    Resta il punto dell’uso del logo. Ma senza regole precise( che non ci sono) si entra nel puro arbitrio.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Neutrino

      Resta il punto dell’uso del logo. Ma senza regole precise( che non ci sono) si entra nel puro arbitrio.

      Tutti conoscono le regole, compreso Celani. L’uso del logo comporta il coinvolgimento dell’ente. Chi lo usa in un suo documento fa sapere di godere dell’avallo della Dirigenza. Nel suo poster Celani fa sapere di rappresentare l’INFN, non solo di essere un suo dipendente.
      In molti ambienti sarebbe considerata una mancanza grave, un abuso.

      • Ascoli65 ha detto:

        @ Camillo,
        a proposito dell’impiego del logo INFN è utile rammentare quanto ci aveva raccontato lo stesso Neutrino in un suo commento già citato qui sopra (1):
        “In piu’ c’e’ un problema formale non indifferente. Alcuni casi sono stati facilmente risolti, vedi l’affiliazione INFN usata da Xxxxxx per anni, con la semplice recissione del rapporto di associatura tra l’ente e l’associato. Difficile fare lo stesso per un dipendente. Celani in occasione di un congresso nel 2011 fu diffidato dall’uso dell’affiliazione. Un breve consulto con il nostro ufficio legale ha fatto emergere che in mancanza di normativa specifica l’ente non ha potere di fare cio’, in pratica si prendono per valide le normative universitarie che assicurano massima liberta’ ai dipendenti. L’esistenza di un rapporto di lavoro automaticamente crea nel dipendente il diritto di usare in maniera libera l’affiliazione.”

        Quindi i ricercatori INFN, in assenza di normativa specifica, godrebbero delle prerogative garantite dalle normative universitarie. Senonchè abbiamo già avuto modo di vedere che in alcune università ci sono norme che regolano l’uso del logo da parte dei dipendenti. Ad esempio il codice etico in vigore all’UniBo dal 2006 (2) stabilisce che: “Salvo espressa autorizzazione, a nessun membro dell’Università è consentito: (a) utilizzare in modo improprio il logo e il nome dell’Università;”

        Come funzionano dunque le cose all’INFN? I ricercatori di quell’Istituto godono dell’inviluppo di tutti i diritti e le prerogative vigenti nel mondo della ricerca pubblica italiana? E per di più hanno la libertà di criticare pubblicamente il loro datore di lavoro?

        (1) https://fusionefredda.wordpress.com/2012/12/23/cardone-5/#comment-15088
        (2) http://www.normateneo.unibo.it/NR/rdonlyres/5299C280-9157-4466-A548-D667D7736146/99122/CodiceEtico.pdf

  68. Ascoli65 ha detto:

    Vogliono sembrare l’Istituto Nazionale di Fuffa Nucleare?

    @ Camillo,
    Se ho capito bene, i dirigenti dell’INFN si sono limitati a ridurre progressivamente i finanziamenti a Celani, senza entrare nel merito scientifico della sua attività.
    Io non l’ho capita così.

    Secondo quanto riferito da Neutrino (1), “Cola”, cioè la quinta Commissione Scientifica Nazionale dell’INFN (2), la CSN5 che si interessa di Ricerche Tecnologiche e Interdisciplinari (3), raccoglie ogni anno le proposte di finanziamenti da parte dei ricercatori INFN, dopodichè: “Ogni esperimento è valutato con referre di settore per la sua innovazione, congruità alla finalità scientifica di Cola e congruità finanziaria. ecc. ecc. “.

    Le richieste di finanziamento di Celani sono state sottoposte a questa trafila dal 1997 (evidentemente prima di quella data venivano finanziate d’ufficio) e per 12 anni consecutivi, fino al 2009, sono state approvate dalla CSN5 nonostante il seguente giudizio poco lusinghiero riferito da Neutrino stesso (che, se non sbaglio, ne faceva parte): “mai Cola ha ritenuto che i risultati ottenuti fossero a supporto delle ipotesi iniziali. Inoltre il continuo cambi dei materiali, metodologia e di set-up sperimentali rendevano difficile una valutazione oggettiva dei risultati stessi.”. Neutrino conclude così la sua testimonianza: “Va da se che ciò ha comportato la sospensione dei finanziamenti.

    Quindi da questo racconto risulta che i membri della CSN5 siano sempre entrati nel merito scientifico delle ricerche di Celani e che, nonostante le perplessità, le abbiano considerate tutto sommato meritevoli di essere finanziate. Anzi da quanto riferito da Neutrino in un altro post (4) il lavoro di Celani è stato “supportato senza particolari pregiudizi fino al 2009”. Quindi parrebbe che non ci sia stata nessuna “progressiva riduzione” del finanziamento, fino alla decisione di tagliare di colpo i fondi per la ricerca FF. E questa decisione pare sia stata molto ponderata, quasi si trattasse di un affare di Stato (5): “La questione del finanziamento della ff fu risolta 2-3 anni fa dopo un ampia discussione tra commissioni di riferimento, giunta esecutiva e presidente.” Nonostante ciò, Celani ha potuto continuare a fare ricerca in quel settore, conservando fino ad oggi la disponibilità delle ore-uomo proprie e di alcuni suoi colleghi e del laboratorio.

    Raccontata così parrebbe trattarsi di una decisione maturata, sia pure con estremo ritardo, all’interno dell’INFN. In realtà occorre ricordare che già dal 2008, a causa della prima grave crisi finanziaria del nuovo millennio, il governo in carica aveva iniziato la stagione dei grandi tagli alla finanziaria (6) che riguardavano anche la ricerca pubblica (7). Quindi il sospetto è che l’improvvisa interruzione del finanziamento dei costi accessori della ricerca di Celani (che, occorre ricordare, rappresentano una piccola parte del costo della sua attività FF), più che del ravvedimento della CSN5, sia “merito” dei tagli di Tremonti e della Gelmini e quindi in ultima analisi della crisi economico-finanziaria globale del 2008, che ha ridotto alcuni dei “lussi” che erano consentiti all’interno di alcuni istituti di ricerca pubblici.

    Molto più grave è la totale assenza di un comunicato dell’Istituto … L’assenza di un pronunciamento formale sulla ff da parte della Dirigenza INFN meriterebbe un’interrogazione parlamentare a risposta scritta.
    Infatti, come nel caso di UniBo è proprio questo l’aspetto più grave della vicenda. Dopo tutti questi anni impiegati in una ricerca vana e costosa i vertici dell’INFN avrebbero potuto almeno avere la sensibilità di informare formalmente l’opinione pubblica dell’esito negativo della stessa. Sarebbe stato almeno un piccolo utile risultato. Ma di proposito, come riferito da Neutrino (5), hanno deciso di lasciare tutti all’oscuro: “Ma una volta risolta la questione non si e’ ritenuto opportuno, divulgare la cosa a livello pubblico.”. E’ quindi inconcepibile che Neutrino, come dimostrano i suoi ultimi interventi, continui ancor oggi a far finta di non capire e a voler considerare le sue anonime ed estemporanee dichiarazioni come sostitutive del “pronunciamento formale” che su questa storia viene richiesto al suo Istituto.

    Sta di fatto che la gente, in Italia e all’estero, continua ad iscrivere l’INFN tra i protagonisti attivi della FF, perchè questo è il messaggio che arriva da Celani ed è fuor di dubbio che il comportamento di Celani sia percepito come più “ufficiale” di quello di Neutrino. Basta dare uno sguardo alla rappresentazione del circo LENR mostrata in questi giorni all’ICCF-19 (8), in cui l’INFN appare sulla pista verde delle “Organizations”, alla stessa stregua di come Leonardo appare sulla pista arancione del “Business”.

    Parrebbe proprio che all’INFN abbiano intenzione di procedere così fino a quando saranno tutti convinti che l’acronimo stia per Istituto Nazionale di Fuffa Nucleare.

    (1) https://fusionefredda.wordpress.com/2012/09/02/cella-infn/#comment-11390
    (2) https://fusionefredda.wordpress.com/2012/09/02/cella-infn/#comment-11394
    (3) https://fusionefredda.wordpress.com/2012/09/02/cella-infn/#comment-11395
    (4) https://fusionefredda.wordpress.com/2012/07/14/arata4/#comment-9815
    (5) https://fusionefredda.wordpress.com/2012/12/23/cardone-5/#comment-15088
    (6) http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Norme%20e%20Tributi/2008/06/manovra-estate-triennale-tagli-sconti.shtml
    (7) http://www.universita.it/ricercatori-tagli-finanziaria-2009/
    (8) https://twitter.com/matslew/status/588618473883860994/photo/1

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Ascoli65

      è fuor di dubbio che il comportamento di Celani sia percepito come più “ufficiale” di quello di Neutrino.

      Fuori di ogni dubbio. Peraltro il nick non aiuta. Celani si è amministrato con straordinaria abilità e ormai è fuori di ogni controllo dell’INFN. Tutti sappiamo che cosa significa disporre del logo dell’istituto per il quale si lavora. Autonomia gestionale totale, prestigio garantito. Neutrino gli arranca dietro con evidente disagio. Come fa a negare che tecnicamente l’INFN si occupa di ff?
      Celani ha goduto per anni di una straordinaria benevola indifferenza da parte dei suoi superiori. Difficile sapere se si tratta di un’eccezione o della norma in quello straordinario istituto di ricerca nazionale. Le stesse Università sono enormemente più gerarchizzate.

  69. Camillo Franchini ha detto:

    @Neutrino

    I finanziamenti di celani sono stati chiusi per motivi scientifici (o assenza di essi nella sua ricerca).

    La ff ebbe una risonanza pubblica immediata, dovuta soprattutto alla presa di posizione di Preparata, Del Giudice, Piantelli e Focardi che sapevano usare con destrezza i mezzi di comunicazione.
    La controinformazione fu assunta da pochi volonterosi bloggers considerati pallosi menagramo, miscredenti come dicono i tifosi.
    Sarebbe stato dirimente un intervento pubblico di qualche Dirigente INFN, che non credo ci sia mai stato. Se ci fosse stato, Cimpy lo saprebbe e lo segnalerebbe.
    Il finanziamento a Celani, che tu stesso hai definito cospicuo nell’appunto per la Ministra (non mi crocifiggere se l’aggettivo non è proprio quello), è durato fino al 2008, 19 anni.
    Troppo incertezza, troppa opacità nell’informazione, troppa incapacità di gestire il personale dipendente.
    La Silvia Quaranta resta autorizzata a scrivere che l’INFN si dedica alla ff; probabilmente lo farà, per recuperare credibilità dopo la faccenda della foto di Gates.
    Il poster sarà molto utile anche a Realacci, che potrà sostenere che l’attività di Celani è organica all’INFN.
    Quel poster riporta il segnapunti allo zero, come nel gioco dell’oca. Bel capolavoro di chiarezza.
    Ora nessuno ci capisce più niente, a cominciare da me. Celani va a Padova a sue spese, ma conserva l’uso del logo INFN. Mi spieghi cosa combinate?

  70. Neutrino ha detto:

    @Camillo

    E’ difficile che tu ci capisca qualcosa se continui ad avere pregiudizi.

    Su una cosa Ascoli ha ragione: la reticenza della mia dirigenza ( che non coincide esattamente con L’INFN) e’ miope e pericolosa.

    Se da una parte dal punto di vista scientifico la FF e’ un fenomeno piuttosto pittoresco, e’ preoccupante invece il contatto dei personaggi della FF con i vertici politici italiani.

    Una volta ho chiesto ad un nostro vicepresidente:
    Come vi comportereste se un domani il MIUR (od altro ministero) vi concedono un finanziamento di 10 Mega Euro per fare esplicitamente FF ?

    D’altra parte non penso che un pronunciamento pubblico serve a qualcosa visto il cambio profondo di paradigma sui finanziamenti pubblici per la ricerca di base iinnescato dai meccanismi UE e adottato in maniera acritica da ogni stato membro.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Neutrino

      Come vi comportereste se un domani il MIUR (od altro ministero) vi concedono un finanziamento di 10 Mega Euro per fare esplicitamente FF ?

      Una domanda del genere può avere origine solo in un ambiente come il vostro, dove sulla ff è sempre regnata l’ambiguità più scandalosa. Se aveste fatto bene la vostra parte fin dai primi mesi dopo marzo 1989, il MIUR non si sarebbe mai occupato di ff. Di fronte a personaggi spregiudicati che reclamavano attenzione e finanziamenti pubblici, non avete mai espresso una posizione scientificamente chiara e definitiva. Il MIUR ha dovuto contattarvi per rispondere a Realacci; voi avreste dovuto anticiparlo 25 anni fa.

      E’ difficile che tu ci capisca qualcosa se continui ad avere pregiudizi.

      A te sembrano pregiudizi, ma sono giudizi a posteriori derivati da constatazioni di fatto.
      Celani e il suo seguito sono stati i personaggi più in vista della ff italiana, molto più del discreto Violante. Lo stesso Focardi sarebbe stato più cauto se avesse incontrato una qualche forma di contrasto da parte vostra.

      • CimPy ha detto:

        Celani e il suo seguito sono stati i personaggi più in vista della ff italiana, molto più del discreto Violante

        Non esageriamo.

        Dopo il flop di Fleishmann e Pons, la FF è finita in sordina e a ridare davvero fiato alle trombe, così che ce ne si accorgesse anche al di fuori di ambienti particolarmente attenti, ci ha pensato Rossi. Non fosse stato per tutto il can can che è riuscito a fare coinvolgendo anzitutto Focardi, di Celani si sarebbe accorto solo lei e chi gli stava intorno. Celani ha acquisito una notevole visibilità solo quando si è messo nei pressi del carro di Rossi.

        Non che prima non ci fosse, ma lo conoscevano in pochi. Violante è rimasto in sordina perché a certi spettacoli non ha partecipato. Ma è più noto di Celani – e infatti Bill è andato da lui, mica all’INFN. Persino Carpinteri, grazie allo Spirito Santo piezonucleare è diventato più famoso di Celani con un solo articolo (e ha ricevuto anche due premi d’oro… 😀 ) D’altronde è anche un ambiente pseudoscientifco, dove è il più pseudo che spicca, non quello più scientifico

        • CimPy ha detto:

          (non che Celani non sia pseudo e ben poco scientifico. Ma gli manca proprio il fisico del ruolo, e anche come inventiva non regge il paragone: vuole mettere le storie del Santo Sepolcro, dei terremoti del 9° grado, o anche i gamma che termalizzano e il rame trasmutato col batterio che gli ha mangiato 25 anni di compiti a casa? Via, quella era una boutade che giusto qualche bimbo alle elementari

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Cimpy

          Bill è andato da lui

          Affermazione impegnativa. Bill è andato all’ENEA, un ente che si occupa di energia alternativa. Che poi abbia incontrato Violante significa solo che il Presidente glielo ha fatto trovare davanti. Forse con reciproco imbarazzo.
          Celani è di gran lunga il più noto ff statale italiano; è vicepresidente dell’ISCMNS ed è sempre stato presente a tutti gli ICCF. In ambiente ff è conosciuto come il pomodoro. Infine è oggetto dell’attenzione di Realacci. Il personaggio è solo lui.
          Rossi è un privato snobbato da sempre dagli ambienti ff prima maniera. Ce ne occupiamo perché è un personaggio pittoresco che ne inventa almeno due all’anno. Se non si fosse associato a Focardi nessuno parlerebbe di lui. Tutti sanno che è un laureato in filosofia e da un laureato in filosofia ci si aspetta solo tanta filosofia.

        • CimPy ha detto:

          E’ tutto vero, Celani dovrebbe essere quello serio, e Bill nei pochi spezzoni di video su quelle sedie da campeggio sembrava un ragazzino portato di peso all’ora dell’intrattenimento obbligatorio presso i boy scout (senza nulla voler togliere agli scout, che sono anche brava gente e non intrattengono obbligatoriamente, eh?). E’ vero persino che Rossi, non fosse per l’endorsement di Focardi, non sarebbe andato da nessuna parte.
          Eppure è vero anche che l’OneManBand è proprio lui, quello che doveva essere la macchietta e che invece tiene lezioni di nuova fisica dal Journal Of Nuclear Phanzane; quello che va a convegni con interessati e babbioni e appassionati; quello che scrive numeri (anche a casaccio) alla presenza di un Focardi che vorrebbe correggerne almeno qualcuno ma alla fine manco ci prova. E’ Rossi che, nei video, intrattiene davvero; è lui che racconta le mirabolanti imprese delle sue vaporelle o delle sue stufette o dei suoi container per le prime.

          Poi farà anche scrivere due righe a qualche professore e qualche pensionato che si presti, però non ci stanno paragoni: per dare un minimo di visibilità e di consistenza a quei paper, bisogna far sapere che li si è portati all’Uspto o appicciati in una bacheca universitaria. Invece i giochi di prestigio di Rossi, che produce rame, fa cop infinito, poi 200, poi anche tre e mezzo; che produce Ni62, che ha una fabbrica da un milione di pezzi spiccioli, ma viene fuori che è meglio assemblarli a cento alla volta in un cassonetto; che fa salpare il cassonetto nel 2012 dalle nostre coste e lo fa riapparire nel 2014 negli Usa (che nemmeno Copperfield, e senza nulla voler togliere a Copperfield che è una brava persona e quando fa sparire qualcosa, poi te lo rende per tempo, eh?…) , i giochi di Rossi, quelli si vendono come il pane – è uno spettacolo che persino Jack Sparrow, l’istrionico pirata caribico, se lo scorda di farlo uguale, figurarsi uno statale che da decine di anni propone fili di Costantana. Senza nulla voler togliere a Costantana, che è tanto una brava ragazza

          Poi sia chiaro, non è che si vuole assolvere Celani, solo che il peso di quello e di questo nel diffondere le buFFale nel mondo sono parecchio diversi. Un po’ come i rispettivi eccessi (di calore e non solo).

  71. Neutrino ha detto:

    @Camillo

    Il discreto violante continua a fare FF con soldi pubblici assegnati senza processo peer review …

    Molto discreto.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Neutrino

      Il discreto violante…

      A nessuno verrebbe in mente di chiedere all’ENEA di esprimersi sulla ff. I titolari della conoscenza nucleare in Italia è l’INFN, almeno nell’immaginario collettivo e anche nell’immaginario dei politici, quasi tutti avvocati, quando hanno una laurea.
      La scelta ff dell’ENEA potrebbe essere addirittura una scelta presidenziale.
      Per noi cittadini non va mica meglio se è l’ENEA a investire in scienza fasulla, hai ragione.

  72. Neutrino ha detto:

    @Camillo

    Una domanda del genere può avere origine solo in un ambiente come il vostro, dove sulla ff è sempre regnata l’ambiguità più scandalosa

    No ! E’ gia’ successo con L’Enea che per non perdere il finanziamento ha messo a lavorare violante.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Neutrino

      E’ gia’ successo con L’Enea…

      E’ vero, si sono sbarazzati della De Ninno con imbarazzo dopo l’intervista con la Gabanelli. Fece una pessima figura lamentandosi che cinque riviste avevano rifiutato di pubblicare il Rapporto 41. La classica zappa sui piedi.
      Quando chiesi informazioni, il portavoce mi scrisse che il riferimento era diventato Violante e mi invitò a leggere uno dei suoi riepiloghi sulla storia della ff mondiale, una sua specialità.
      Se il Presidente dell’INFN avesse fatto a suo tempo una dichiarazione sull’inconsistenza della ff, il Presidente dell’ENEA non avrebbe avuto la forza per continuare e Violante si occuperebbe di impianti di chimica industriale. A torto o a ragione l’INFN rappresenta il sapere nucleare in Italia, quindi controlla le chiavi della cassaforte di stato.

  73. Camillo Franchini ha detto:

    @Cimpy

    Ma gli manca proprio il fisico del ruolo

    Ce l’ha invece. Appartiene all’iconografia del fisico che batte i pugni sul tavolo quando lo contraddicono; capace di controllare un gruppo di lavoro di 20 persone di varia estrazione, il minimo necessario per costruire un mamozio di costantana che nessuno ha mai visto funzionare. Ma niente paura, work’s in progress.

  74. Camillo Franchini ha detto:

    @Cimpy

    solo che il peso di quello e di questo nel diffondere le buFFale nel mondo sono parecchio diversi.

    Sarà, ma chi ha sempre praticato ff a nostre spese si chiama Celani, non Rossi. Celani ha entrature nel mondo accademico, Rossi no, se si esclude l’episodio UniBO, in fondo ormai relegato a Levi, che non si è fatto vivo a Padova. Rossi non mai partecipato a un ICCF, Celani a tutti. Rossi non è forse mai stato invitato, Celani è vicepresidente dell’ISCMNS. Celani è al centro dell’interesse di Realacci, Rossi no.
    Ma soprattutto Celani è uno statale, appartiene a un ente che ha investito molto su di lui e può continuare a farlo, data l’indeterminazione di comportamento di quella strana dirigenza, talmente debole che si lascia insultare in un blog. All’interno si prendono a pesci in faccia, tanto nessuno ci rimette; verso l’esterno presentano una solidarietà granitica. Come si fa a escludere che rilancino Celani, magari “persuasi” dal MIUR?

    • CimPy ha detto:

      Non ci sono dubbi sul fatto che Rossi non sia uno statale. Però non è che siccome è un privato, può riscrivere la fisica come gli pare facendosi beffe della scienza o contrabbandare giochi di prestigio per roba seria. Altrimenti, se i prof di Uppsala o quelli nostrani avessero ottenuto prebende importanti da quello e ne dessero una parte agli Istituti di appartenenza, diventerebbero anzi meritevoli? Non c’è solo l’aspetto economico, mi pare.

  75. Camillo Franchini ha detto:

    @Cimpy

    Però non è che siccome è un privato, può riscrivere la fisica come gli pare facendosi beffe della scienza o contrabbandare giochi di prestigio per roba seria.

    Rossi è un privato come Copperfield, libero di scrivere e comportarsi come vuole, se non viola la legge; soprattutto libero di cercare e trovare un gruppo di Universitari che gli faccia da spalla.
    Si parlerà di lui per molti anni, come del prof di filosofia che ha messo di mezzo un gruppo di fisici un po’ così su una questione di fisica. Per me è un campione di comicità, che neanche Sellers avrebbe saputo imitare. Non chiede un soldo pubblico, ci fa divertire, perché contrastarlo? Va avanti da solo senza rompere le scatole a nessuno, nemmeno a Realacci, che se le fa rompere su richiesta. Perché Le risulta antipatico? Dobbiamo anche saper ridere.
    Per me sarebbe un piacere ospitarlo, è troppo bravo.
    Celani non è così divertente.

  76. Ascoli65 ha detto:

    L’ENEA, Bill Gates e … Lowell Wood

    Del vasto insieme di istituti ed università italiane che hanno appoggiato e praticato la ricerca FF, oggi a farlo apertamente ed ufficialmente è rimasta la sola ENEA. Le ultime iniziative di Celani e Levi si trascinano nell’indifferenza o nel palese imbarazzo dei responsabili dei loro istituti, che non vogliono (o non possono) manifestare apertamente il loro dissenso, mentre Violante opera alla luce del sole, godendo dell’appoggio completo e manifesto dei suoi superiori aziendali e ministeriali.

    Pertanto, pur non sottovalutando le responsabilità che l’UniBo e l’INFN hanno nell’aver alimentato infondate speranze circa le potenzialità della FF senza aver poi provveduto ad informare doverosamente l’opinione pubblica della loro insussistenza, è chiaro che al momento questa responsabilità ricada maggiormente sull’ENEA.

    L’ENEA è stata normalmente risparmiata dalle critiche rivolte agli altri protagonisti della FF nostrana, grazie soprattutto alla discrezione con cui si è mosso colui che da qualche anno è il suo rappresentante di punta in questo campo, l’ing. Violante. Nessuna intervista, nessun annuncio roboante sulle prestazioni dei suoi elettrodi, nessuna specifica iniziativa parlamentare a favore della sua ricerca. Un profilo così basso che mal si concilia con la caratteristica essenzialmente propagandistica della vicenda FF e che potrebbe essere uno dei motivi della visita a Frascati di Bill Gates.

    Infatti sembra ci siano pochi dubbi sul fatto che il bilionario americano sia venuto in Italia proprio per la FF e quindi per Violante. Lo si deduce dalle parole dello stesso Commissario dell’ENEA, Prof. Testa, in una sua intervista concessa a Radio Capital (1) pochi giorni dopo la visita.

    All’inizio dell’intervista oltre alla FF vengono citate una serie di altre iniziative dell’ENEA (a 0:29): “Bill Gates è venuto perchè nel centro di Frascati, ma non solo, ENEA sta sviluppando una serie di tecnologie particolarmente importanti di frontiera in tema di energia sostenibile, come la fusione nucleare, la fusione fredda e altre cose rispetto al mondo delle rinnovabili …”

    Ma poi l’attenzione si focalizza sulla fusione fredda, ma “anche” calda, (a 3:07): “Beh, insomma, per esempio si è capito che una parte del problema, soprattutto sulla fusione fredda, ma anche sulla fusione calda, della fusione così come normalmente viene intesa, uno dei problemi di fondo è lo sviluppo di materiali che riescano a sostenere queste intuizioni dal punto di vista scientifico e che però hanno bisogno di avere strumenti che sopportano pressioni infinite, calore infinito, quindi in questi ultimi anni si sta lavorando moltissimo sullo sviluppo di questi materiali.”

    Detto così parrebbe che si stia parlando, sia pure con terminologia adatta ad un pubblico non specialista (“calore infinito”), dei materiali per il reattore a fusione calda, senonchè subito dopo egli precisa (a 4:07): “Eh … siamo al punto che le dicevo, cioè …. Bill Gates è stato appunto 3 ore nei nostri laboratori a provare a vedere anche tutta una serie di esperimenti fatti in diretta da cui si capisce che il tema è riuscire ad avere il materiale che porta, che ne so, un milione di … una pressione di un milione di atmosfere dentro a una cosa piccolissima e che quindi ha bisogno di strumenti che reggano questa cosa.”

    Qui però è chiaro che l’argomento degli esperimenti mostrati a Bill Gates, e che lo hanno tenuto impegnato per l’intera sua visita durata in tutto 3 ore (2), è la fusione fredda. Infatti solo gli elettrodi nanostrutturati di Pd, che da 20 anni Violante cucina in tutte le salse, possono esser considerati “piccolissimi” e la pressione altissima citata da Testa dovrebbe essere quella famosa di caricamento del deuterio di cui si favoleggia da decenni in ambito FF.

    E’ pur vero che l’intervista prosegue parlando di ITER e di fusione calda, ma non in relazione alla visita di Bil Gates. Testa conclude rivelando questi interessanti particolari (a 7:48): “… ci siamo lasciati con Bill Gates salutandoci. Poi lui era accompagnato da questo scien… astrofisico americano Lowell Wood, che è quello che si è inventato lo scudo spaziale, con il quale la mattina successiva abbiamo fatto un po’ di progetti più operativi. Adesso noi mandiamo una ipotesi di programma e …”

    Quindi, chi tra i due visitatori era il vero interlocutore dell’ENEA, cioè la persona veramente interessata alla ricerca di Violante sulla FF? Difficile che sia stato il magnate USA, infatti la Gates Fundation subito dopo la visita ha escluso categoricamente di essere mai stata interessata alla FF (3) e la speranza che lo sia in prima persona lo stesso Gates si è rivelata solo una pia illusione di qualche fusionista. Tuttavia le parole di Testa e le immagini (foto e video) dell’evento non lasciano alcun dubbio sul fatto che Violante e la FF siano stati al centro della visita ai laboratori di Frascati. Una possibile spiegazione di questa apparente discordanza potrebbe essere che Bill Gates si sia prestato a farsi accompagnare lì proprio per essere fotografato e filmato insieme a Violante, cioè per fungere da amplificatore di notorietà per il discreto ingegnere dell’ENEA, ma che il vero interlocutore dell’ENEA fosse in realtà il suo accompagnatore.

    Sta di fatto che mentre Gates e la sua fondazione non si sono più fatti vivi sul palcoscenico della FF (a parte le sue foto con Violante continuamente riproposte sui siti pro-FF), Lowell Wood era presente all’ICCF-19 di Padova, come riferito da Lewan (4): “I talked with Lowell Wood and he said he was attending alone, not connected with anyone, and specifically said that the connection with Gates was disinformation.”

    Da dove proviene tutta questa attenzione dell’astrofisico americano per la FF in salsa italiana?
    Una possibile eventuale risposta a questa domanda potrebbe essere ispirata dalla rappresentazione schematica del circo LENR presentata a Padova (5).

    CCsxWZlVAAAUtEv

    Infatti alla pista blu (Government Labs) fanno capo 3 importanti organizzazioni: la U.S. Navy, la NASA e per l’appunto l’ENEA, principale patrocinatore scientifico dell’ICCF-19. L’ambito in cui si muove la prima lo dice già il suo nome. La seconda è notoriamente un’agenzia che è a disposizione dell’apparato industriale e militare americano. Va anche ricordato che la sede di Langley, da cui Bushnell aveva espresso qualche anno fa giudizi molto lusinghieri sui test dell’ecat svoltisi a Bologna, si trova proprio nelle vicinanze di importanti sedi della difesa americana. Verrebbe quindi spontaneo chiedersi se anche l’ENEA si ritrovi ad essere, per quanto riguarda il suo coinvolgimento nella FF, a disposizione dello stesso apparato, domanda che trae un ulteriore spunto dai particolari interessi che hanno accompagnato l’intera carriera del vulcanico Lowell Wood (6-7).

    (1) http://www.tvrit.it/enea/20141117-RADIO_CAPITAL-CAPITAL_ALL_NEWS_0600-094558143a.ASF
    (2) http://www.lastampa.it/2014/11/12/scienza/bill-gates-un-giorno-a-scuola-all-enea-w4oFkKdCdbOUjeLBD5PWDL/pagina.html
    (3) http://www.e-catworld.com/2014/11/17/update-from-the-gates-foundation-joe-shea/
    (4) http://www.e-catworld.com/2015/04/16/iccf-19-conversations-and-impressions-mats-lewan/
    (5) https://twitter.com/matslew/status/588618473883860994/photo/1
    (6) http://www.nogeoingegneria.com/portfolio-view/lowell-wood/
    (7) http://www.agci.org/programs/past_workshop_participants/about_the_scientist/participant_details.php?recordID=4717

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Ascoli65
      Tutta la ricostruzione potrebbe avere una qualche validità se ci spostassimo nel tempo alla primavera del 1989. Ora ha tutta l’apparenza di un vecchio copione, animato da personaggi improbabili, fuori posto e fuori tempo. Intendiamoci, non escludo che Lowell Wood sia interessato alla ff, lo è anche il suo amico Hagelstein, ma ormai hanno tutti perso il treno. Hagelstein non ha più nemmeno un ufficio; chissà Lowell Wood.
      Ormai la ff si affida a grandi poteri che vogliono accaparrarsela, a complotti alla Ian Fleming, a furbate di ogni tipo. Intanto a Padova non sono stati presentati mamozi da testare; il solo mamozio vero fu quello di F&P esibito il giorno della conferenza stampa. Peccato che non abbia mai funzionato.
      Qua ci vorrebbe l’ironia di Cimpy, che certamente ci farà avere il suo parere.

      • CimPy ha detto:

        Bill Gates si sia prestato a farsi accompagnare lì proprio per essere fotografato e filmato insieme a Violante, cioè per fungere da amplificatore di notorietà per il discreto ingegnere dell’ENEA

        Eh beh, era anche abbastanza evidente dalle foto: il buon Bill si era accampato sulle seggiole pieghevoli da oratorio e fingeva di guardare serio serio quel che mostrava Violante senza ridere troppo alla vista di quel midtower dall’aspetto antico sotto il banco del prof di turno. Chissà se, oltre a prestarsi per questa campagna pubblicitari (di cui Violante, ma soprattutto l’ENEA aveva tanto bisogno) gli ha anche fornito almeno un paio di portatili con Windows 8.1…

        ICCF19, mamozi ? Mah c’era il bone di Parkhomov – pare che lo abbiano messo in funzione ieri sera e che abbia scaldato i suoi motori ancora oggi. Tutti lì affascinati a guardare quanto salivano pressione e temperatura. Nel primo pomeriggio Lmwillys, simpatico believer che, a suo dire, non possiede una grande preparazione ma ha una fede da competizione, ci ha fatto sapere che ancora non si erano raggiunte la temperatura e la pressione minime previste, che sarebbero state comunque raggiunte a breve: giusti il tempo di schiacciare il pulsante “effetti speciali”, e un grafico da fantascienza avrebbe fatto la sua comparsa facendo la gioia dei be’ e causando grasse risate in tutti gli altri.

        Di passaggio, pare che al suo turno Parkhomov abbia ricevuto diverse domande, ma chi ha riportato la notizia ha fatto anche sapere che il secondo uomo del millennio era sprovvisto di microfono, pertanto non ha sentito, oltre alle domande, neppure le risposte. Se qualcuno gli abbia chiesto (e cosa abbia risposto) circa il fatto di far causa alla Microsoft e ad Adobe per l’effetto tarocco nei suoi grafici, sicuramente involontario e causato da difetti nella gestione delle immagini di quei programmi (come sostiene Caggia), resta un mistero…

        Quanto ad altri mamozi, sappiamo che quello di Rossi è indisponibile: a parte che l’Enterpreneur sta cercando di farlo omologare come monolocale, ma poi l’ultima volta che lo ha spedito ci sono voluti più di due anni perché comparisse a destinazione – che se lo invia adesso arriva giusto giusto per l’ICCF21, ma magari nel Paese sbagliato, dove i prefabbricati si preferiscono meno da immondezzaio…

        Per i fili, Celani si doveva organizzare eppoi non sono di moda: vuole mettere la possibilità che un bone nelle mani degli Icicieffisti scoppietti ancora? Tutt’altra coreografia
        😀

        ps:
        Nuovo inno dei gattari fusionanti:

      • Ascoli65 ha detto:

        @ Camillo,
        Tutta la ricostruzione potrebbe avere una qualche validità se ci spostassimo nel tempo alla primavera del 1989. Ora ha tutta l’apparenza di un vecchio copione, animato da personaggi improbabili, fuori posto e fuori tempo.
        Il copione è sicuramente vecchio, ma si tratta di uno spettacolo permanente e i protagonisti che lo animano sono attuali e occupano posizioni da cui dipendono le sorti della nostra economia. Il Prof. Testa è l’ATTUALE commissario dell’ENEA, cioè dell’agenzia che costituisce il braccio scientifico-tecnologico più importante del MISE, che a sua volta è il Ministero chiave per un Paese basato sull’industria della trasformazione come il nostro. I suoi dirigenti sono tra coloro che consigliano o esprimono dei pareri sulle scelte di programmazione economica che riguardano il nostro futuro.

        Intendiamoci, non escludo che Lowell Wood sia interessato alla ff, lo è anche il suo amico Hagelstein, …
        Lowell è sicuramente interessato alla FF. Ne ha tutte le ragioni, non mi meraviglierei se ne fosse anche uno degli ideatori o promotori. Infatti giusto all’indomani della conferenza stampa di F&P (23 marzo 1989) lui era presente all’incontro in cui Teller (quello famoso) invitò Hagelstein ad interessarsi di FF (1).

        … ma ormai hanno tutti perso il treno.
        Non credo proprio. Siamo tutti sullo stesso treno insieme a lui. Ed ho l’impressione che il suo posto sia molto vicino a quello del macchinista, nel ristretto gruppo dei navigatori, cioè di coloro che spronano ad avanzare senza indugio, addentrandosi sempre più profondamente in paesaggi ignoti, assicurando macchinista e passeggeri che poco più avanti, a sole 10-20-50 miglia (sempre le stesse), si troverà una stazione (si chiami essa FF o ITER) con un grande deposito a cui rifornirsi per riprendere il viaggio di gran carriera.

        Intanto a Padova non sono stati presentati mamozi da testare
        Il vero mamozio presentato a Padova è lo schema a PALLE riportato qui sopra, da cui risulta chiaramente che il “Core” della FF è quello propagandistico, tutto il resto è il contorno che serve ad alimentarlo con le notizie da diffondere, anche se sono fasulle.

        Peccato che non abbai mai funzionato.
        Dipende a quale mamozio ci si riferisce. Se è quello a palle appena menzionato credo che stia già funzionando nell’inconscio collettivo della nostra società.

        (1) http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/articles/A54964-2004Nov16.html

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Ascoli65

          Non credo proprio. Siamo tutti sullo stesso treno insieme a lui.

          Se Lowell non si è mosso per 25 anni, è improbabile che lo faccia ora. Hagelstein è quello del Nanor, quindi del tutto irrilevante.
          Per dare un giudizio decisivo sul prestigio di cui gode la ff nel mondo della ricerca scientifica, basta interrogare Exfor: non è riportata una sola reazione nucleare fredda.
          Abbiamo aspettato Lowell per 25 anni; quanto tempo dobbiamo aspettare per sentire parlare di lui?

          occupano posizioni da cui dipendono le sorti della nostra economia

          Le cose cambierebbero di colpo se la dirigenza dell’INFN si esprimesse con decisione e chiarezza sulla ff in tutti i suoi dialetti.

          Dipende a quale mamozio ci si riferisce.

          Se non passano allo sperimentale, anche i tifosi si stufano. Se la costantana non funziona a breve, Celani verrà abbandonato al suo destino anche dai suoi. Che altro può offrire oltre la costantana variamente dopata?

        • Ascoli65 ha detto:

          @ Camillo,
          Se Lowell non si è mosso per 25 anni, è improbabile che lo faccia ora.
          Come fai a dire che non si è mosso? Solo perchè i giornali parlano di Bill Gates e non di lui? Lui si è mosso per quel che è. Ha partecipato a diversi ICCF (1), è stato ascoltato dal Congresso americano su questioni delicate e che stanno diventando di giorno in giorno più attuali (2) e avrà sicuramente fatto tante altre cose che noi non ci immaginiamo neppure e che non sono pertinenti all’argomento di questo blog.

          Sta di fatto che questo signore, che tu reputi insignificante, ha portato Bill Gates, l’icona assoluta della ricchezza, a sorbirsi 3 ore di presentazione FF al solo scopo di posare insieme a Violante per dare un po’ di visibilità, con relativa soddisfazione mediatica, all’impegno dell’ENEA e dei suoi vertici in questo settore. Ti pare poco? Per conto di chi stava agendo, visto che ormai è chiaro che Gates non era e non è interessato alla FF?

          La settimana seguente alla sua visita il nostro Ministro dello Sviluppo Economico ha dichiarato che il South Stream, il gasdotto che avrebbe dovuto garantirci per qualche decennio una buona fetta del fabbisogno di gas naturale, non era più da considerarsi una priorità (3), utilizzando curiosamente la stessa espressione che compariva nel rapporto di Poponi apparso pochi mesi prima sul sito governativo della sicurezza nazionale (4): “La crescente disponibilità di una fonte energetica non fossile su scala distribuita renderebbe meno prioritaria l’estensione, il mantenimento, e la protezione di infrastrutture energetiche per il trasporto transfrontaliero degli idrocarburi.” Come risulta poi dal testo di quell’informativa la “fonte energetica non fossile” cui si riferisce Poponi è in primo luogo la FF, tanto che lo stesso autore si era così rivolto all’inventore della più “promettente” di queste tecnologie (5): “Dear dr. Rossi, I am a Ph.D student in Energy Policy at the University of Delaware and I have been following both the blog and the articles on JNP. I am convinced that your technology will be one of the breakthroughs technologies of the 21st century. …”

          Ci rendiamo conto di cosa stiamo parlando? Altro che Nanor e compagnia bella. Poponi e la dirigenza ENEA si ritrovano ad essere tra i consiglieri del MISE, dove si prendono le decisioni riguardanti il nostro futuro energetico. Questi consiglieri si dichiarano apertamente schierati a favore della realtà e praticabilità della FF con tutto ciò che ne consegue a livello di scelte programmatiche del Ministero.

          Dall’altra parte gli Istituti, come UniBo e l’INFN, che sappiamo, ma solo per vie informali, essere convinti del contrario, continuano ad ingoiare rospi in silenzio pur di non dichiarare apertamente e chiaramente che la Fusione Fredda è una bufala, lasciando così che alcuni loro membri continuino a coinvolgerli nella propaganda mediatica pro-FF. Perchè?

          (1) http://www.infinite-energy.com/iemagazine/issue44/iccf9.html
          (2) http://fas.org/spp/starwars/congress/1999_h/99-10-07wood.htm
          (3) http://finanza.lastampa.it/Notizie/0,664455/Gasdotto_South_Stream_Guidi_MinSviluppo__non.aspx
          (4) http://www.sicurezzanazionale.gov.it/sisr.nsf/approfondimenti/strategic-impacts-of-breakthrough-energy-technologies.html
          (5) http://www.journal-of-nuclear-physics.com/?p=614&cpage=1#comment-217151

  77. e.sodato ha detto:

    Found on a Blog ,-)

    somebody is complaining the E-Cat are not yet in the market after “so many years”.
    This is bizarre.
    First, one 1 MW plant has been supplied to a Customer who is using it to make his production using the energy produced by the same 1 MW E-Cat.
    It is true that it is under R&D and test, but it works, at least so far. Now, as probably somebody knows, the French magazine “Science & Vie” ( probably the most prestigious scientific magazine of France, which is a nuclear power) in the issue of April 2015 has published an article regarding LENR against Hot Fusion and the parallel is interesting. The article is written with intelligence, professionality and without bias. It also contains the sceptic comments ( but made with intelligence) toward us.
    ITER and NIF – respectively the european and the US hot fusion concerns- cost tens of billions of dollars, started about 50 years ago, and their results, that in the sixties were waited for within 20 years, have now been delayed within the next 20 years. Normally, every 20 years they are adjourned to the next 20 years, at a price of several tens of billion dollars per batch, entirely paid by the Taxpayer.
    I think that the scientists that work on those concerns are top level Physicists and I am convinced that their work must be sustained. What is difficult to me is to understand what follows: why ITER and NIF are considered positively ( as they merit to be) even if they cost to the Taxpayer billions and billions per year and since half century have produced nothing, not a mere COP 1.1 and foresee to produce something ( as they did 20 years ago) in the “next 20 years”? And why, in contrast, they consider my LENR impossible because what we made ( without a single cent paid by the Taxpayer) is under test ( at our expense) for 4 years ? They say: ” Because the Coulombian Barrier bars the possibility of LENR”, and with this mantra that they repeat since 30 years ago they think to have resolved the problem.
    “Ipse dixit”, or, better, “Ipsi dixerunt”.
    But I want to ask them a question:
    QUESTION: is it more irrealistic the tunnel effect ( obtained and measured in hundreds of peer reviewed experiments) or to confine a hot nuclear fusion’s energy ( the same of a small hydrogen bomb) with an intrinsecally instable magnetic field ( never obtained anywhere from anybody), as they need to do in the donut of the EATER ( oh, pardon the typo, I meant ITER), or ( in the case of NIF) to confine in the volume of a nutshell the energy produced by tens of high power lasers that shoot all their energy in fractions of seconds focused on the nutshell to obtain the fusion by means of the recoil energy? This is like to try to build a house hitting the bricks with a baseball bat instead of positioning the bricks patiently, brick by brick, in the right position to make a wall. Nobody has ever been able to make a successful experiment with these two principles, but enormous concerns have been made ( at the expense of the Taxpayer) without a successful experiment with a small prototype, like if a big concern has to work better than a small prototype ( the contrary is true, obviously). The confinement of the supposedly produced nuclear fusion by means of magnetic fields is a terrific problem, much bigger that the Coulombian barriers: hot fusion happens at millions of K degrees, can you imagine what happens to any possible material the reactor is made with at these temperatures ???? The magnetic fields are unstable and unreliable in these situations.
    Is somebody enough honest to answer seriously to this answer? I repeat the substance of the question: is more difficult to overcome the Coulombian barrier or make in a donut or in a sphere magnetic fields so much stable to avoid any contact, anytime between the elementary particles and the walls of the reactor, whatever the shape or the material?
    Have been calculated the parameters that affect collective models at millions K and their consequences on the magnetic fields? I made some math about this, and appears that the probability that the magnetic field holds are of one order of magnitude less than the probability to overcome the Coulombian barriers in LENR: so, why all this yadda yadda about LENR supposed impossibility to happen ?
    You, ask me if they have an agenda: noooooo! To think bad is bread of the devil you know? So, let’s try to understand why they prefer to pay with their taxes things that have a very low probability to work ( very low does not mean zero, anyway, therefore their work is not useless) instead of look without bias and with respect the work of ours, that doesn’t ask money from the taxpayer and in four years is arrived to an operating industrial plant: I am inside “Her” in this very moment listening her Voice: so why they do so? Agenda? Nooooooo! Hyperbolic deonthological syndroms? Nooooo! Masochism? Maybe.

    P.S. This said, you have not to look only at the small lake of the frogs, look at the big fishes in the Ocean: NASA, Lockeed Martin, Airbus, Elforsk, MIT, Cherokee ( Industrial Heat), Bill Gates, the scientists that performed the Lugano Test, Prof Norman Cook, the Nobel Prize laureate Brian Josephson, the great Sven Kullander, Chairman of the Royal Swedish Academy of Sciences, and many, many, many other mainstream scientists in USA, Russia, China, India, Europe etc etc have broken the “Coulombian barrier” of the bias and approached the LENR as a proton that approaches a 7Li atom, to make energy.

    • CimPy ha detto:

      First, one 1 MW plant has been supplied to a Customer who is using it to make his production using the energy produced by the same 1 MW E-Cat

      E ne raccatta anche il rame? Lo sa che quest’anno si dice che il controllo del bestione da 1 MW è ballerino e spesso non funziona, funziona un po’ così, rende solo la metà, serve che Rossi ci viva dentro, lo stanno ancora sperimentando (ah questo lo sa!), non hanno finito di provarlo (deh, ma sa anche questo!), ha perdite di vapore preoccupantissime? Lo diceva Rossi stesso ieri o ieri l’altro, eh, mica uno di noi.

      the French magazine “Science & Vie” (…) has published an article regarding LENR against Hot Fusion and the parallel is interesting

      Eh c’è proprio tanto bisogno di qualche articolo che confronti oggetti inventati con oggetti teorici. A quanto danno gli aerei a fusione fredda contro la futuribile colonizzazione di Marte?

      the article is written with intelligence, professionality and without bias

      Se lo dice quel messaggero, deve essere vero per forza. Specie le parti sulla professionalità e l’assenza di bias…

      why ITER and NIF are considered positively ( as they merit to be) even if they cost to the Taxpayer billions and billions per year and since half century have produced nothing, not a mere COP 1.1 and foresee to produce something ( as they did 20 years ago) in the “next 20 years”? And why, in contrast, they consider my LENR impossible because what we made ( without a single cent paid by the Taxpayer) is under test ( at our expense) for 4 years ?

      Che sia, al di là della barriera di Coulomb, perché i primi non hanno nascosto che non era economico, non hanno millantato che sarebbe stato pronto a breve, non hanno fatto giochi di prestigio trasmutando rame che poi era solo impurità per poi trasmutare nichel arricchito, che prima era considerato il fuel, non hanno cambiato versione ogni tre per due, non hanno opposto NDA a qualsiasi indagine, non si sono inventati teorie ad hoc, non hanno giurato di poter ottenere (anzi di avere già) cop infinito, non si sono comprati case a Miami, non dichiarano di vivere dentro ad un container, non hanno assunto rivenditori che non avevano niente da vendere (e cose di questo genere)? Tipo anche solo che i primi non mentivano spudoratamente, per dire. E’ curioso che la cosa li faccia sembrare anche più onesti – sarà senz’altro un caso

      is it more irrealistic the tunnel effect (…) or to confine a hot nuclear fusion’s energy(…) with an intrinsecally instable magnetic field

      Dipende: quel tunnel è lo stesso della Gelmini? I magneti sono quelli delle ruote perpetue che si vedono su YouTube? Sono queste le domande cardine
      😀

      Dov’è che ha postato questo simpaticone? Glielo dici tu che non è che siamo certi che la Hot Fusion salverà il mondo e che, ad oggi, non risulta per niente certa tecnicamente o davvero conveniente? Però vedi, quella almeno è teoricamente possibile. Ne vale anche la spesa? Per me (che conto niente) e i miei amici (che contano poco anche loro) no. Ma non è esattamente un imbroglio alla luce del sole e sotto le coperte dell’NDA, come altri che millantano di fondere in scatole da scarpe che, in qualche caso, producono persino campi da 1,6 Tesla che non sentiresti perché schermati da Mu Metal (e campi pulsanti, per giunta!) grazie alla sapiente conduzione di giornalisti finnici, che possono rimanere nei pressi di simili stufe magnetiche anche per ore senza battere ciglio. Potenza dell’abitudine alle saune.
      (e solo per citare un esempio noto – per l’ignoto, e cioè per il drago rosso invisibile che vive nelle cantine di Miami, aspettiamo prima che si palesi un po’ più concretamente che non nei soli racconti dell’Enterpreneur o dei suoi agiografi o soci)

    • Ascoli65 ha detto:

      @ e.sodato,
      il commento di Rossi che hai appena riportato è condivisibile al 90%. Potrebbe addirittura esserlo anche la frase iniziale relativa al “Customer who is using it to make his production using the energy produced by the same 1 MW E-Cat”, infatti non viene specificato che l’energia prodotta è maggiore di quella assorbita dalla rete elettrica. Accortezze da filosofo.

      La parte centrale del commento, la critica alla via calda alla fusione, è purtroppo fondata. Sulla carta il sistema funziona, ma sono sempre più numerosi quelli che ritengono (e non c’è quindi bisogno che ce lo spieghi Rossi) che le difficoltà tecnologiche e realizzative siano insormontabili. Comunque è chiaro che per la fusione fredda la situazione è nettamente peggiore, dato che essa non funziona neppure sulla carta ed il fatto che richieda finanziamenti molto inferiori a quella calda non la fa certo diventare più attraente: il ritorno energetico è comunque nullo.

      La parte più interessante dell’intervento di Rossi è il P.S. E’ indubbio che ci sia un gran numero di soggetti scientifici ed industriali di prestigio che hanno manifestato il loro appoggio alle LENR o che lasciano che il loro nome venga speso per sostenerne la propaganda. Lo si può vedere nel già citato diagramma a palle presentato all’ICCF-19 dalla neo-fondata associazione LENRIA. Quello schema però non include la Lockeed Martin. Infatti il reattore annunciato da quest’ultima lo scorso ottobre è, o meglio sarebbe (se funzionasse), a fusione calda (1-2), proprio come quelli che Rossi criticava. Probabilmente egli si è confuso perchè nei giorni dell’annuncio la propaganda amica (3) lo ha accostato all’e-cat, somministrando così ai propri lettori un succulento minestrone a fusione tiepida.

      (1) http://www.scientificamerican.com/article/lockheed-claims-breakthrough-on-fusion-energy1/
      (2) http://www.lescienze.it/news/2014/10/18/news/reattore_fusione_nucleare_compatto_lockheed-2336252/ (notevole la foto dell’inventore in atteggiamento da “Ritorno al Futuro 4”)
      (3) http://www.focus.it/scienza/scienze/energia-nucleare-lindustra-americana-lavora-sul-nucleare-freddo#.VEWBhvE7lxA.facebook

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Ascoli65

        dato che essa non funziona neppure sulla carta

        E’ quello il punto! La ricerca scientifica si avvale della serendipity (Becquerel, Roentgen, Fleming), ma la serendipity non può diventare strumento di ricerca. Non si prende un filo di costantana e ci si mette ad aggeggiare perché diventi sede di una reazione nucleare. Quella non è ricerca scientifica è ricerca di una gran botta di culbo.

  78. Ascoli65 ha detto:

    Ricerca scientifica? L’opinione di Robert Park.

    @ Camillo,
    Quella non è ricerca scientifica è ricerca di una gran botta di cubo
    Credo che la FF non sia MAI stata ricerca scientifica condotta allo scopo di trovare qualcosa, neppure contando sulla fortuna più sfacciata.

    Cercando qualche giorno fa notizie su Lowell Wood mi sono imbattuto per la prima volta nella narrazione particolareggiata degli eventi che si susseguirono subito dopo la conferenza stampa di F&P del 1989, narrazione che Robert Park fa nel suo libro “Voodoo Science – The Road From Foolishness to Fraud” e di cui il New York Times mette a disposizione il primo capitolo (1).

    E’ veramente difficile inquadrare quanto accadde già allora nell’ambito della ricerca scientifica. Tutto ha assunto fin dall’inizio l’apparenza di una montatura mediatica. Infatti Park rivela che “Hours before the Salt Lake City press conference, it [the story] appeared in the Financial Times in London and the Wall Street Journal. […] that the story had been leaked to the world’s most influential financial dailies was certainly no accident.”

    Park racconta che per spiegare il fenomeno alla comunità scientifica Fleischmann fece subito appello all’altissima pressione del deuterio nel palladio, proprio come 25 anni più tardi ha fatto il Commissario dell’ENEA al microfono di Radio Capital. “Physicists,” dichiara Fleischmann, “have concentrated on high temperature; no one thought of using high pressure.” Cosa che aveva suscitato l’immediata sorpresa di Park: “How, I wondered, could Pons and Fleischmann have been working on their cold fusion idea for five years, as they claimed, without going to the library to find out what was already known about hydrogen in metals?”

    Park ci rammenta inoltre che: “At the power levels claimed by Pons and Fleischmann, their test cell would be expected to emit lethal doses of nuclear radiation” e riferisce la battuta che circolava allora al Dipartimento di Fisica della loro università: “Have you heard the bad news about the research assistant in Pons’s lab? He’s in perfect health.”

    La parte più significativa della narrazione di Park è quella in cui riporta la disinvoltura con cui F&P cambiavano le carte in tavola per tentare di spiegare i risultati negativi che giungevano dai vari laboratori impegnati nella replica della loro cella: “the Utah scientists said it sometimes took ten days; or three weeks; or the cathode was the wrong size; or they weren’t using the right electrolyte; or it only worked with cast palladium and not with extruded.” Viene immediata l’analogia con tutto ciò che ha caratterizzato l’evoluzione successiva della FF, fino alle farse più recenti.

    Altro elemento incredibile di questa storia è che i due chimici non avevano eseguito alcun test di controllo: “Pons replied that they had not tried using ordinary water.” Al che Park si domanda perplesso: “How could the Utah chemists have been working on this for five years as they claimed without performing such an elementary control experiment?”

    Il primo capitolo del libro di Park si ferma al 21 aprile, a neanche un mese dall’annuncio di F&P, un periodo brevissimo, ma più che sufficiente affinchè tutta la comunità scientifica si rendesse conto dell’insussistenza delle loro rivendicazioni, al punto che Allan Broomley, il consigliere scientifico della Casa Bianca, “confidently informed the president that the reports out of Utah were in error.

    Nonostante ciò, questa storia così assurda fin dal suo esordio è riuscita a protrarsi per 26 anni e, per quanto ci riguarda più da vicino, a beneficiare dell’interessamento e delle attestazioni delle maggiori istituzioni scientifiche italiane.

    Non si riesce proprio a capire cosa possa esserci stato di scientifico in questa ricerca. L’unico elemento di scientificità che si potrebbe casomai scorgere, risiede eventualmente nell’accorta e metodica applicazione dei princìpi che regolano le campagne di disinformazione di massa.

    (1) https://www.nytimes.com/books/first/p/park-voodoo.html

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Ascoli65

      what was already known about hydrogen in metals?

      Questo punto davvero curioso attirò l’attenzione anche di John Huizenga. E’ interessante leggere cosa scrisse:
      … Pons concluded that the deuterium pressure in the palladium cathode was equivalent to a hydrostatic pressure of approximately 10^27 atmospheres! It seem that it was this incorrect conclusion which led Fleischmann and Pons to believe that, in a palladium cathode, the deuterium nuclei would be forced together close enough tu fuse.

      Thus , Fleischmann and Pon’s primary justification for initiating cold fusion research was flawed from the outset.

      Cominciarono davvero bene!
      Citazioni molto interessanti, complimenti, anche se credo che ormai solo Violante si occupi di F&P.
      Però mi imbarazza leggere:
      COLD FUSION AND THE UTAH CHEMISTS
      Purtroppo la ff è l’infelice invenzione di due chimici, immediatamente gratificati di “incompetence and delusion”. Ora tocca a noi raccogliere i cocci.

      • Ascoli65 ha detto:

        @ Camillo,
        la testimonianza di Huizenga sull’argomento la si può ascoltare, insieme a quella di F&P e di tanti altri protagonisti della FF, in un bel documentario di tre quarti d’ora della BBC intitolato Too close to the sun e girato 5 anni dopo la conferenza stampa del 1989.

        Oggi, a venti anni di distanza da quelle dichiarazioni, viene spontaneo chiedersi se le scelte di indirizzo economico del nostro Paese e del Pianeta sarebbero state più prudenti se non fossero state drogate mediaticamente dalle false speranze alimentate da miraggi energetici come la fusione fredda, quella calda e molte altre chimere, che ancora oggi le sospingono verso rischiosissimi vicoli ciechi.

        (1) https://www.youtube.com/watch?v=Wc2YI1QCSNo

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Ascoli65
          Grazie per la segnalazione, un documento molto interessante. Curioso che Toyoda abbia avuto una parte così importante nella commedia. A volte la Storia segue dei percorsi imprevedibili. In Italia Tronchetti Provera finanziò l’iniziativa LEDA, finita in nulla come l’IMRA, e i Laboratori Pirelli dove Luca Gamberale lavorò alle dipendenze di Flavio Fontana. Credo che anche quell’iniziativa sia finita in nulla.

  79. Ascoli65 ha detto:

    Forse era un cane, non un gallo

    @ Camillo,
    Curioso che Toyoda abbia avuto una parte così importante nella commedia. A volte la Storia segue dei percorsi imprevedibili.
    In effetti la storia della FF è apparentemente piena di cose curiose e di coincidenze strane. Tra queste ultime il forte coinvolgimento del settore automobilistico giapponese, che ha investito decine milioni di dollari in questa fantasiosa fonte d’energia. Ora io non credo che quanto accaduto nella FF sia attribuibile all’incompetenza degli scienziati, e neppure all’ingenuità dei finanziatori. Ciascun protagonista deve necessariamente avere avuto un proprio ben preciso e concreto motivo per aver preso parte alla commedia.

    Si può notare inoltre che l’interesse del settore automobilistico non si è limitato a grandi case giapponesi, ma ha riguardato anche quelLA di casa nostra. Dell’interessamento della FIAT ne parlò ad esempio il Corriere nel febbraio 1994 (1) in occasione della conferenza stampa indetta dall’allora rettore dell’Università di Siena per divulgare i prodigiosi risultati della cella Piantelli/Focardi. Un anno dopo sempre il Corriere (2) informava gli italiani che questo interessamento era sfociato nella costituzione del Consorzio “Tesca”, di cui la FIAT era capofila, sia pure mediante la sua divisione AVIO, come riferito dagli stessi Focardi e Piantelli (3).

    Detto per inciso, è interessante notare (2) come già a quell’epoca venivano accampati gli identici argomenti (temperature di 1200°C e pericoli di esplosione) che tutt’oggi vengono utilizzati per alimentare le speranze e giustificare i rinvii riguardanti l’ecat, l’erede diretto (mediaticamente parlando) della cella Piantelli/Focardi. Altro elemento retorico ricorrente nella propaganda pro-FF, utilizzato già allora, è quello dello scetticismo e dell’incredulità iniziali dei ricercatori che vi hanno preso parte: “Ci sono stato tirato dentro per i capelli: ero incredulo”, racconta Focardi al Corriere. Ma egli, come tanti altri, ne rimase un instancabile assertore, anche dopo che il CERN e l’Università di Pavia gli avevano fornito validissimi argomenti per riacquistare la sua iniziale incredulità.

    In Italia Tronchetti Provera finanziò l’iniziativa LEDA, finita in nulla come l’IMRA, e i Laboratori Pirelli …
    Anche le altre iniziative private italiane che hai citato nascono in ambienti limitrofi a quello automobilistico. Ad esempio LEDA nasce nel 1996 da un’iniziativa dell’allora AD della Pirelli (4). Successivamente essa verrà “incardinata” nell’ENEA (“Rubbia si impegnerà a rilevare anche LEDA, in modo da evitare il fallimento della piccola società.”), finendo così nel grande calderone della ricerca pubblica italiana, che, a differenza di quanto avvenuto in Giappone, è stata sempre la principale finanziatrice di questa ricerca.

    Quindi il sostegno privato alla FF è venuto quasi esclusivamente dai settori automobilistico e aerospaziale, con una tendenza negli ultimi anni, come si può vedere nel diagramma LENRIA, ad una assoluta prevalenza del secondo (la stessa Mitsubishi ha da sempre prodotto anche aerei).

    La motivazione di questo interesse per la FF è facilmente comprensibile. Il trasporto terrestre su strada e, soprattutto, quello aereo, potendo utilizzare solo combustibili liquidi, sono i settori più vulnerabili alle tensioni sul mercato petrolifero. Di per sè quindi non ci sarebbe nulla di strano se le aziende operanti in questi settori investissero una parte dei loro ingenti fondi destinati alla ricerca in una scommessa a bassissimissima probabilità di successo come la FF/LENR. Ciò che è veramente strano è la modalità con cui hanno da sempre condotto questo loro impegno. Infatti, contrariamente all’estrema segretezza che circonda qualsiasi ricerca seria condotta in settori di alta tecnologia capaci di rivoluzionare potenzialmente i mercati ed influire pesantemente sui rapporti di forza economici e militari (come sarebbe la FF se essa funzionasse per davvero), i risultati e soprattutto le aspettative della loro ricerca sono sempre state ostentatamente divulgate all’opinione pubblica, facendo possibilmente ricorso a mezzi di informazione della massima diffusione. Cioè, dall’annuncio di F&P fino ai nostri giorni, l’aspetto mediatico ha contato enormemente di più non solo di quello scientifico, ma anche (apparentemente) delle esigenze di segretezza industriali, commerciali e perfino militari.

    Questo pone ovviamente dei forti interrogativi su quali siano stati e siano tuttora i veri obbiettivi di questa vicenda. Il timore, tutto da verificare ovviamente, è che essa abbia come scopo esclusivo quello di influenzare l’opinione pubblica, fornendole dei pretesti per non preoccuparsi della incalzante ed impietosa contabilità energetico-ambientale, affinchè gli affari continuino a girare il più a lungo possibile alla solita maniera. Pare cioè di percepirvi l’eco di un BaU! BaU! BaU!

    (1) http://archiviostorico.corriere.it/1994/febbraio/20/fusione_fredda_alla_senese_accende_co_0_94022011712.shtml
    (2) http://archiviostorico.corriere.it/1995/marzo/30/fusione_fredda_successo_italiano_co_0_95033013842.shtml
    (3) http://old.enea.it/produzione_scientifica/edizioni_anno/2008.html (pag.173 e seg.)
    (4) http://www.22passi.it/downloads/30102013/SCALIA%20LENR%2015-7-13%20rel.%20D.pdf

  80. Camillo Franchini ha detto:

    @e-sodato
    Ho cancellato il suo commento perché troppo lungo. Se vuole, può modificarlo per renderlo più facilmente fruibile. Cerchi di rispettare il tema del post. Spero sia d’accordo.

      • Camillo Franchini ha detto:

        @e.sodato

        Darden iccf-19 pensiero

        Marianne riporta con dovizia di particolari la filosofia di vita e di imprenditore di Tom Darden, ma si è dimenticata di fargli la domanda critica che tutti avremmo fatto: Tom ha mai visto un mamozio funzionare producendo calore utile senza accompagnamento di radiazioni?
        Più che un’intervista mi sembra un’agiografia. Sarà lo stile degli americani.
        He laughs in as many nuanced ways as he talks and thinks
        Caspita! Marianne deve essersi presa una cotta.

      • Ascoli65 ha detto:

        @ e.sodato,
        l’intervento di Tom Darden alla giornata iniziale dell’ICCF-19 (1), così come la sua intervista appena segnalata (2), confermano quanto detto nel post di apertura e cioè che l’Ecat era il vero centro dell’attenzione del congresso padovano. L’appoggio di Darden è stato palesato chiaramente in entrambe le occasioni, ciò dimostra che l’iniziativa è “seria”, nel senso c’è qualcuno disposto ad investire milioni di dollari sull'”effetto Rossi”, nonostante non ci sia alcun motivo di ritenere che esso possa manifestarsi in ambito scientifico o tecnologico.

        L’imprenditore USA ha dichiarato la propria piena consapevolezza delle gravi questioni del Pianeta, inquinamento e risorse energetiche, che lo avrebbero indotto ad investire nelle LENR, anche senza contare molto sul successo finale: “we thought that LENR technology was worth pursuing, even if we were unsuccessful.” Questo suo atteggiamento disinteressato ed olimpico, del tipo “vinca il migliore”, lo aveva già manifestato in una precedente dichiarazione rilasciata lo scorso ottobre, subito dopo l’uscita del TPR2 (3): “I don’t care who gets there first, how it happens,” he says. “I just want to see it happen.”

        C’è qualcosa di stonato in questa sua posizione. Se davvero egli è così preoccupato dell’inquinamento globale, dato che la sua Industrial Heat “has acquired the intellectual property and licensing rights to Rossi’s LENR device” (4), cosa gli impedisce di ordinare al suo “Chief Scientist” (5) di svelare a qualunque laboratorio o società ne faccia richiesta i dettagli della sua invenzione e di fornire ad essi, fino ad esaurimento, uno dei moduli del famoso container, in modo che si possa risolvere rapidamente il dilemma “Positive or Negative” e, secondo i suoi auspici, procedere rapidamente alla commercializzazione del prodotto? Ovviamente ciascuno ha la propria risposta a questa domanda.

        Altra stranezza degli interventi patavini di Darden è che non compaia mai, neppure sottointeso, il nome di Focardi, uno dei padri del metodo Ni-H e colui che ha procurato, direttamente o indirettamente, tutta la credibilità di cui ha beneficiato la tecnologia in suo possesso. Eppure egli non aveva mancato di rendere omaggio a F&P e spronato gli “scientists” che aveva di fronte, arringandoli con parole toccanti: “the treatment of any of you by mainstream institutions and the media will go down in history as one of the great examples of scientific infanticide […] but notwithstanding this long suffering, you remain faithful to your work.”

        A proposito di Focardi e degli altri bolognesi, chissà se Darden durante il suo soggiorno padovano si è reso conto di trovarsi a meno di due ore di strada dalla maggiore concentrazione mondiale di fisici universitari che hanno già avuto modo di “osservare” da vicino le prestazioni della sua tecnologia. Credo che se si fosse presentato al DIFA di Bologna, avrebbe trovato diverse persone ansiose di spiegargli per filo e per segno, anche senza avercene un esemplare tra le mani, come funziona l’ecat. Ma, forse, lo sa bene pure lui.

        (1) http://www.e-catworld.com/2015/04/14/tom-dardens-speech-on-lenr-at-iccf19/
        (2) http://www.infinite-energy.com/images/pdfs/DardenInterview.pdf
        (3) http://www.bizjournals.com/triangle/blog/techflash/2014/10/raleigh-investor-darden-still-bullish-on.html
        (4) http://www.prnewswire.com/news-releases/industrial-heat-has-acquired-andrea-rossis-e-cat-technology-241853361.html
        (5) http://www.journal-of-nuclear-physics.com/?p=838&cpage=3#comment-907116

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Ascoli65

          Altra stranezza degli interventi patavini di Darden è che non compaia mai, neppure sottointeso, il nome di Focardi

          Con la morte di Focardi è morta la vocazione ff dei bolognesi, se si trascura l’eccezione di Levi. Ferrari, Campari, Villa, Bianchini non si sono più espressi. Evidentemente erano stati allievi di Focardi; scomparsi il maestro si sono come afflosciati. Focardi non è stato in grado di fondare una scuola bolognese ff.

  81. Stefano ha detto:

    Perchè però Focardi, assieme a Levi, ai professori svedesi e agli altri, si sarebbe dovuto esporre così tanto se davvero non c’è nulla dietro l’e-cat e la fusione fredda in toto?

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Stefano

      si sarebbe dovuto esporre così tanto se davvero non c’è nulla dietro l’e-cat e la fusione fredda in toto?

      La domanda potrebbe essere rovesciata: perché tanti chimici e fisici di tutto il mondo non si sono occupati di ff dopo i primi due o tre mesi di curiosità? Credo che ci siamo passati tutti e tutti abbiamo lasciato rapidamente perdere, quando non si sono visti tags nucleari.
      F&P furono accusati di “incompetence and delusion”; più o meno lo stesso è capitato ai ff nostrani.

    • CimPy ha detto:

      Sei un altro di quelli che pensano che se un qualcosa costa (soldi [di terzi?], impegno, buon nome) molto deve essere per forza roba buona? Quindi gli dei egizi esistevano davvero, sennò perché fare le piramidi, rar energia ha costruito la macchina del moto perpetuo, con quel che gli è costata anche in fatica, e nessun esponente universitario, politico o industriale racconta fandonie.

      La leggenda diventa realtà: nell’isola di Pasqua erano sbarcati gli alieni, i neutrini corrono a più di 300 mila km al secondo nel tunnel Gelmini, i raggi N ci circondano e una merenda sana e nutriente sono i pangoccioli.

      E’ tempo di crescere.

      • Stefano ha detto:

        Credo che hai colto il punto della mia domanda, anche se un po’ “acidamente”. Gli egizi costruivano le piramidi perchè credevano che lo sforzo fosse compensato con la vita eterna e l’appoggio degli dei. La religione era la loro spinta.

        La FF però non promette la vita eterna dopo la morte (almeno per ora, chissà se ci sarà qualche novità su questo versante al prossimo ICCF). Quindi rilancio la domanda: perchè professori, perfino premi nobel, e vari accademici si sono spesi anima e corpo per l’e-cat e la fusione fredda?

        • CimPy ha detto:

          Beh, ma come per gli antichi egizi, non era solo una questione di vita dopo la morte nemmeno allora: c’era sicuramente tanta fede, ma c’era pure la gloria nei secoli e anche chi magari era completamente privo di fede, ma cerimoniava lo stesso che così mangiava bene. Se era il sacerdote stesso, non doveva neppure spostare un solo blocco di pietra e persino il faraone lo doveva trattare con un minimo di attenzione, come fosse un barone universitario, per dire.

          Pare che la possibilità di perdere la faccia non sia questo grande impedimento, soprattutto di fronte a possibili guadagni materiali concreti – non sei di quelli che pensano che, per dire, Levi abbia prodotto TPR1 e TPR2 gratis, vero?

        • Stefano ha detto:

          Ok, mettiamo anche che Rossi abbia pagato Levi. Allora come spiegare l’approvazione del contratto con l’università di Bologna? Rossi ha pagato anche tutti gli altri?

        • CimPy ha detto:

          “come spiegare l’approvazione del contratto con l’università di Bologna?”

          Parli di quel contratto che prevedeva un impegno universitario a verificare quel che l’E Cat avrebbe prodotto? Cioè di una proposta a impiegare mezzi e personale universitario a fronte di una prebenda di mezzo milione di euro, utilizzando strumenti e personale comunque già pagati (da noialtri), con la possibilità di non sbilanciarsi verso la FF in generale (e neppure verso l’E Cat in particolare – mica che dovevano certificarne il funzionamento a fusione, solo certificare cosa eventualmente ne usciva e al limite potevano sempre dire “strano, questo non ce lo spieghiamo”) e la possibilità di ottenere ulteriori nuovi fondi di ricerca (che magari le cose non si spiegavano ma i risultati erano interessanti) e quella di pubblicare nuovi studi in campo esoterico sui quali si sarebbe potuto discutere a lungo e dai quali far nascere nuovi studi e nuove pubblicazioni, e magri anche istituire nuove commissioni e persino nuovi corsi di laurea?

          Guarda, non ho proprio idea di come spiegare l’approvazione di quel contratto.
          😀

        • Stefano ha detto:

          Ribadisco, anche senza il senno di poi, era evidente che il contratto sarebbe finito in un nulla di fatto. L’università ci ha messo il nome senza vedere (che io sappia) il becco di un quattrino. Pubblicità gratis all’e-cat, di fatto.

          Istituire nuovi corsi di laurea sulla fusione fredda e l’e-cat? Mi immagino già il titolo: “Corso di studi di laurea magistrale in catalizzazione dell’energia”. Se davvero questa era la motivazione, preferisco non commentare. Perchè se dovessi farlo “fino in fondo” ne verrebbe fuori un commento troppo lungo. Potrei anche ridurlo in una sola frase, ma a quel punto finirebbe in moderazione.

        • CimPy ha detto:

          @Ascoli65

          Sarebbe come se un vigilante, che non ha soldi per pagare le rate della macchina, accettasse qualche banconota per chiudere gli occhi al momento giusto

          Eh, ma infatti: non succede assolutamente

          Se fosse come dici tu, ci sarebbe da dubitare della fondatezza di qualsiasi ricerca condotta in ambito universitario e non solo

          Perché di qualunque? Solo di quelle fatte a pagamento e che – per pura coincidenza – ottengono magari non risultati che invitano ad investire nel fenomeno per indagare ancora o che sembrano in definitiva autentici spot pubblicitari – come le tante ricerche (anche spacciate per universitarie) che dimostravano vantaggi dei fumatori rispetto ai non fumatori, per dire. Non erano mica fatte da gente pagata…

          in realtà sotto le sembianze della vecchina c’era una volpe che li avrebbe poi lasciati a bocca asciutta, ma questo i fisici bolognesi non potevano immaginarselo, altrimenti non avrebbero firmato il contratto

          Dici? A me sembra esattamente il contrario: la vicenda FF in generale e quella dell’E Cat in particolare vive di spinte mediatiche -visto che esiste solo negli annunci e negli show. Soldi veri in cambio di endorsement – e insisto che “il buon nome” è sopravvalutato, almeno da parte dello sparuto gruppo che i soldi li prende, la ricerca la fa, le indagini (che non portano a niente altro che a voci da confermare – eh!) le prosegue.

          @Stefano

          L’università ci ha messo il nome senza vedere (che io sappia) il becco di un quattrino. Pubblicità gratis all’e-cat, di fatto

          Non credo che chi in UniBo ha collaborato con Rossi fino a redigere report dopo qualche anno di lavoro abbia lavorato gratis. Confondi l’Università con alcuni che lavorano (anche) lì. Poi esistono quelli che, nonostante l’assurdo, ci volevano credere e ci credevano davvero – di norma sono anche quelli che, in una vicenda gemella, quella dell’Hyperion [Mario, “truffa” lo possono dire legalmente solo quelli che hanno dato dei soldi ai greci] – ci hanno rimesso dei soldi davvero – pare che entrambi fossero persone da considerare preparate quanto a conoscenze di fisica, magari non come professori emeriti, ma preparate. Eppure ci credevano.

          “Corso di studi di laurea magistrale in catalizzazione dell’energia”

          Eh, ma bisogna scegliere il titolo con cura, che il titolo è tutto:

          “Corso di studi di laurea magistrale in fisica subatomica della materia ondulatoria”

          “Corso di studi di laurea magistrale in fisica dei sistemi Nickel Idrogeno”

          “Corso di studi di laurea magistrale in fisica nucleare dei raggi gamma e dell’idrino”

          “Corso di studi di laurea magistrale in fisica delle misurazioni nucleari per termometria”

          Tutta un’altra storia 😀

    • Ascoli65 ha detto:

      @ Stefano,
      Perchè però Focardi, assieme a Levi, ai professori svedesi e agli altri, si sarebbe dovuto esporre così tanto se davvero non c’è nulla dietro l’e-cat e la fusione fredda in toto?
      Ottima e pertinente domanda, che in realtà ne sottintende due.

      La prima è se la FF in generale, e l’ecat in particolare, poggiano su qualcosa di concreto. Se ti riferisci agli aspetti scientifici, e non ad altri ambiti diciamo di contorno, la risposta è già stata data 26 anni fa dalla scienza consolidata, quella per intenderci che viene insegnata e che fa funzionare le meravigliose apparecchiature che usiamo ogni giorno, e come noto si tratta di una risposta nettamente negativa (1): “By late 1989, most scientists considered cold fusion claims dead, and cold fusion subsequently gained a reputation as pathological science.”

      La seconda domanda è perchè mai ci sono stati così tanti professori e ricercatori, che insegnano e applicano quella stessa scienza consolidata, che hanno appoggiato così platealmente l’ecat. Tra quelli italiani hai citato solo Focardi e Levi, ma in realtà sono stati ben di più i fisici bolognesi che hanno apertamente dichiarato senza mezzi termini che l’ecat aveva prodotto quantità eccezionali di energia in eccesso (2). In questo caso la domanda va però rivolta al DIFA (ex DF) dell’Università di Bologna (3). Prova a domandarglielo tu, o ancora meglio, se per caso conosci un giornalista, chiedi a lui di farlo. Poi facci sapere.

      (1) http://en.wikipedia.org/wiki/Cold_fusion
      (2) http://ocasapiens-dweb.blogautore.repubblica.it/2014/05/25/bollitore-nucleare-a-fusione-fredda-cont/comment-page-2/#comment-566641
      (3) http://www.fisica-astronomia.unibo.it/it

      • Stefano ha detto:

        @Ascoli65:

        Effettivamente ero tentato di contattare Levi. Levi anni fa parlava alla RAI di Rossi come un “genio”, opinione legittima, per carità, ma lo faceva dicendo al tempo stesso di non aver potuto vedere cosa c’è dentro l’e-cat. Mi chiedo: come è possibile definire qualcuno un “genio” senza alcuna prova diretta, come puoi convincerti di questo solo con una scatola nera? Insomma, la lezione numero uno che io ebbi anni addietro sulla fisica riguardava proprio gli esperimenti, e il professore mi disse che l’esperimento deve essere riproducibile per essere scientifico. Possibile che manchino perfino le basi più elementari della scienza che tutti, perfino gli studenti liceali, dovrebbero conoscere? Oppure magari c’è dell’altro?

        • Ascoli65 ha detto:

          @ Stefano,
          Mi chiedo: come è possibile definire qualcuno un “genio” senza alcuna prova diretta, come puoi convincerti di questo solo con una scatola nera?
          Beh, secondo loro, e non parlo solo di Levi ma di parecchi suoi colleghi, la prova diretta c’era (eccome se c’era!): una quantità di calore in uscita da una “scatola nera”, misurata da loro stessi, dell’ordine dei kW o perfino dei centinaia di kW (a seconda dei test), ovvero decine di volte maggiore dell’energia somministrata. Questo risultato, se fosse corrisposto alla realtà, sarebbe stato sufficiente per definire “genio” il costruttore della scatola e anche per firmare un contratto di ricerca biennale con lui per studiarla meglio come ha poi fatto in effetti il DF sulla base di quei prodigiosi risultati.

          Il problema è che quei risultati calorimetrici erano fasulli, dovuti a maldestre manipolazioni dei dati sperimentali. Ma se leggi attentamente le dichiarazioni dei fisici bolognesi raccolte nel link-2 che ti avevo segnalato in precedenza troverai che sono quasi tutte costituite da una miscela fifty-fifty di certezza e perplessità. La certezza è TOTALE per quanto riguarda il calore prodotto, la perplessità è massima per quanto riguarda la sua origine. In queste ultime apparenti cautele rientra la lagnanza di non aver potuto guardare dentro la scatola, che è chiaramente una scusa infondata, in quanto se si effettuano correttamente le misure di potenza al suo contorno non c’è affatto bisogno di sapere cosa c’è dentro.

          Possibile che manchino perfino le basi più elementari della scienza che tutti, perfino gli studenti liceali, dovrebbero conoscere?
          No, contrariamente a quanto sostenuto dall’amico Franchini (e questo è uno dei pochi punti su cui ci troviamo in disaccordo), questa ipotesi è da escludere assolutamente. Va infatti sempre tenuto presente che il Dipartimento di Fisica di Bologna era ed è considerato il migliore d’Italia.

          D’altronde le perplessità espresse dai fisici bolognesi nelle loro numerose dichiarazioni pubbliche dimostrano chiaramente che essi sapevano che quel tipo di reazioni nucleari non può avvenire. Come già detto in un intervento precedente (1) lo sapeva bene anche Focardi che gli ordini di grandezza delle reazioni nucleari da lui ipotizzate erano ben distanti da quelli necessari a giustificare l’eccesso di calore che lui e suoi colleghi avevano misurato o avallato, così come sapeva bene come era possibile, quando c’è di mezzo una conversione di fase, far risultare un apparente ma fasullo eccesso di calore. E se lo sapeva lui, lo sapevano altrettanto bene i suoi colleghi e discepoli,

          Oppure magari c’è dell’altro?
          Parrebbe di sì. Ma di cosa si tratti è difficile dirlo. Sicuramente non è possibile condurre in un blog come questo un processo alle intenzioni ed alle motivazioni ultime dei protagonisti di questa storia. Ci si può solo limitare a ricordare che nel periodo di massima attenzione mediatica successivo alla clamorosa dimostrazione pubblica di Bologna del 14 gennaio 2011, mentre su vari blog si sollevavano diversi appelli ai fisici bolognesi affinchè riesaminassero con attenzione i risultati calorimetrici da essi proclamati, l’unica reazione proveniente dal Dipartimento di Fisica è stata l’ammonimento del Direttore del DF, il quale, ben informato della discussione in corso, chiese al CICAP di pubblicare quanto segue (2):
          Il Dipartimento di Fisica dell’Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, non ha nulla da commentare su quanto viene scritto o richiesto al proprio riguardo. Non considera di nessun valore le affermazioni di chiunque scriva o pretenda di valutare il comportamento del Dipartimento senza nessuna base scientifica riscontrata da riviste scientifiche riconosciute e “referate” da comitati scientifici di alto livello internazionale.
          Il Dipartimento non intende rispondere a nessuna di queste contestazioni e non darà nessun altra risposta oltre a questa. Fatto salvo l’inesorabile e puntuale ricorso alla denuncia alle autorità giudiziarie di ogni azione che dovessero concretamente e provatamente danneggiarlo.

          Era l’11 marzo 2011, il 21 del mese successivo il Consiglio di Dipartimento del DF approvava il contratto con Rossi per lo svolgimento in comune di un programma di ricerca biennale sull’ecat (3).

          (1) https://fusionefredda.wordpress.com/2015/03/15/iccf-19/#comment-48528
          (2) http://www.queryonline.it/2011/01/31/il-ritorno-della-fusione-fredda-2/comment-page-7/#comments
          (3) http://22passi.blogspot.it/2011/06/accadde-il-21-aprile.html

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Ascoli65

          D’altronde le perplessità espresse dai fisici bolognesi nelle loro numerose dichiarazioni pubbliche dimostrano chiaramente che essi sapevano che quel tipo di reazioni nucleari non può avvenire.

          Ho l’impressione che tu sia alla ricerca di sottigliezze, complottismi, astuzie da loici medievali, agudezas di ogni genere.
          Tutte le loro pubblicazioni dimostrano che sono di fede ff.
          Non esiste alcun dispositivo sperimentale bolognese disponibile al pubblico che dimostri l’esistenza di ff.
          Non esiste alcuna pubblicazione bolognese registrata in Exfor.
          Mi dispiace, ma devi rileggere un po’ di documenti. Lo farò per te, ma risparmiando tempo, che ora non ho.
          La corsa in soccorso del buon nome scientifico dei bolognesi dovrebbe cancellare almeno una ventina di documenti reperibili in rete con estrema facilità.
          Never attribute to malice that which can be adequately explained by stupidity
          La dietrologia è molto più complicata della davantologia, perché richiede l’esibizione di pezze d’appoggio molto sofisticate e inoppugnabili.

        • mario massa ha detto:

          @Ascoli65
          “Era l’11 marzo 2011, il 21 del mese successivo il Consiglio di Dipartimento del DF approvava il contratto con Rossi per lo svolgimento in comune di un programma di ricerca biennale sull’ecat (3).”

          Caro Ascoli, se sei senza soldi e ti promettono 500.000 euro per studiare la macchina antigravitazionale accetti, eccome se accetti. Il problema è che, come dice Camillo, hanno accettato dicendo “funziona, funziona!” sulla base anche di discutibili pubblicazioni precedenti.
          Ci sono notizie della storia Levi-Parkhomov?

        • Stefano ha detto:

          Non voglio fare alcun processo, per carità, ma solo capire cosa è accaduto. Come è possibile che il DF di Bologna abbia firmato un contratto dalla fine più che prevedibile, su di un argomento più che controverso, con un imprenditore dal “vago” passato, per studiare una scatola nera dai dichiarati intenti commerciali? E su questo dissento con il commento sotto, anche se offrissero 500000 euro per studiare una macchina antigravitazionale, una università dovrebbe rifiutarsi di fare pubblicità. La pubblicità la si fa su tv, radio, e internet, non nelle aule di una università. Anzi, peggio ancora, hanno fatto pubblicità *gratuita* all’e-cat, almeno per come sono andate a finire le cose.

          Quindi, ritornando alla mia domanda, se è così palese, come sembra essere riportato anche qui, che perfino la fusione fredda in toto è morta fin dal 1990, come mai così tante persone e perfino un dipartimento intero di una prestigiosa università ci si sono buttati a pesce?

        • mario massa ha detto:

          @Stefano
          “E su questo dissento con il commento sotto, anche se offrissero 500000 euro per studiare una macchina antigravitazionale, una università dovrebbe rifiutarsi di fare pubblicità.”

          E’ esattamente ciò che ho scritto: l’università poteva benissimo accettare una ricerca pagata da un privato anche se con scarsissime possibilità di successo, ma i suoi ricercatori non dovevano dichiarare, nè a nome dell’università, nè a titolo personale, che quell’apparecchio funzionava, almeno fino a prove concluse. Il problema è che quel privato ha scelto benissimo l’università dove andare. Anzi prima ha scelto il fisico (Focardi), poi l’ha usato per ottenere pubblicità dall’università. Quando si è inserito Levi (che sono convinto all’inizio credeva che il marchingegno funzionasse)la cosa è divenuta inarrestabile.

          “Quindi, ritornando alla mia domanda, se è così palese, come sembra essere riportato anche qui, che perfino la fusione fredda in toto è morta fin dal 1990,..”

          Per me non è palese. Mi pare palese che dichiarazioni di potenze importanti siano frutto di truffe (il caso Defkalion è stato il caso più eclatante). Dichiarare che la FF non esiste per niente mi pare azzardato anche se personalmente lo ritengo altamente probabile, ma ci sono stati scienziati di tutto rispetto che sostengono di avere avuto indicazioni evidenti dell’esistenza del fenomeno, anche se sempre a livello di potenze irrisorie. Condivido pienamente la posizione di Camillo: tali indicazioni sono troppo poco documentate (e quasi sempre male) e in ogni caso siamo ancora a un livello di nessun interesse pratico. Investire su di esse soldi pubblici è senza senso. Se qualche privato o associazione vuole farlo ben venga, ma con i propri soldi.

          “..come mai così tante persone e perfino un dipartimento intero di una prestigiosa università ci si sono buttati a pesce?”

          Perchè Focardi ci lavorava da 20 anni e perchè 500.000 euro non sono noccioline. Infatti scomparsi i 500.000 si sono dileguati tutti. Alla fine del 2012 uno di quei ricercatori mi scriveva: “Le assicuro, per quel che può valere, che la sua posizione e la mia sono molto più vicine di quello che lei stesso crede”. E’ rimasto solo Levi: chiediti perchè: se era chiaro che l’invenzione del millennio “funziona e basta”, ti pare logico, da parte dell’università e degli altri ricercatori coinvolti, dileguarsi?

        • Franco Morici ha detto:

          Bah, personalmente in tutti questi anni ho ascoltato da parte di UniBo e dei suoi responsabili solo affermazioni ufficiali a dir poco ambigue ed omertose, in pieno stile demoscristiano.

          L’ho già detto in passato, ritengo doveroso che i responsabili di Dipartimento di una Università pubblica, ci raccontino tutta la verità su questa vicenda (che ormai si trascina da troppi anni), qualunque essa sia, che funzioni o meno l’E-Cat.
          Se qualcuno ha sbagliato la valutazione o si è approfittato della situazione (chiunque esso sia) si abbia l’onestà di dirlo pubblicamente e si portino alla luce i fatti e tutte le responsabilità connesse espresse a chiare lettere dato che si stiamo parlando di importanti interessi pubblici e non di semplici beghe da pollaio.

          Le confidenze private, fatte sottovoce da qualche singolo, contano come il due di briscola.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Stefano
      E’ sempre valido il commento fornito da Scientific American nel 1999, reperibile in rete:

      ‘Cold fusion’ resembles the alchemy of the middle ages. The search for truth suffers now, in the quest to convert hydrogen into energy, just as it did 1,000 years ago in the quest to convert lead into gold. The allure of fame and wealth and the natural desire to believe in good news have been corrupting influences on scientific skepticism. So researchers working outside their main areas of professional expertise are even more likely to misinterpret experimental errors as positive results.

      Si tratta di reazioni nucleari e le reazioni nucleari devono essere studiate da chi lo sa fare, fornendo alla fine della propria indagine la funzione di eccitazione della reazione considerata. Per esempio Focardi fornì solo dei bilanci di massa, illudendosi che fosse sufficiente. Evidentemente lavorò al di fuori del suo campo di professional expertise. Le funzioni di eccitazione relative alla sua reazione sono però disponibili in letteratura ed escludono che le sua reazione possa avvenire senza l’uso di un acceleratore. Il sistema Ni-H è noto ai chimici da secoli; Focardi avrebbe dovuto cominciare con un’accurata ricerca bibliografica, che anticipa sempre qualsiasi lavoro di ricerca serio. Ha preferito affidarsi alla fortuna che non sempre aiuta gli audaci. Soprattutto ha creato illusioni dure a morire, a giudicare dal Suo commento.
      Ora sembra che a Bologna stiano procedendo a una sorta di appeasement silenzioso, di operazione morfeo, che è quanto di più scorretto si possa fare in campo scientifico. Speriamo che non siano del tutto biedermeier e che un po’ di amor proprio e di senso di responsabilità sia rimasto in quell’ambiente. Comincino con chiedere pubblica scusa ai laureandi che hanno irretito in ff. La smettano di limitarsi a sussurrare miao nei corridoi alle spalle di Levi e informino la pubblica opinione su quanto è avvenuto per 26 anni nel DdF. Si comportino da statali (qualsiasi battuta sarà moderata, anche se viene da Cimpy).

  82. Camillo Franchini ha detto:

    @Ascoli65

    No, contrariamente a quanto sostenuto dall’amico Franchini (e questo è uno dei pochi punti su cui ci troviamo in disaccordo), questa ipotesi è da escludere assolutamente.

    Dedicherò il prossimo post ai legami che sono intercorsi tra Rossi e Focardi. Se ne trovano tanti che dovrò trascurane molti per non fare un post troppo lungo. Credevo di averlo già fatto ripetutamente con una certa efficacia anche recentemente, ma credo ti sia sfuggito.
    In campo nucleare i destini di Focardi e Rossi coincidono.
    En attendant puoi riflettere. Tu evidentemente non credi con Ferrari che:
    L’invenzione del metodo (denominato “catalizzatore di energia”) è dell’ing. Andrea Rossi, mentre le misure e gli studi teorici sono stati effettuati dallo staff diretto dal prof. Sergio Focardi, coordinato dal prof. Giuseppe Levi, entrambi del Dipartimento di Fisica dell’Università di Bologna, con la collaborazione della Sezione INFN di Bologna.
    Ulrich Samm, Leiter der Kernfusionsforschung am Forschungszentrum Jülich, dichiara:
    Was Herr Rossi macht, gehört in die Kategorie Scharlatanerie.
    Certe convinzioni non appartengono solo a questo blog, evidentemente.
    Ma capisco che serve un post per ricostruire i rapporti tra Rossi e Focardi.
    Il pericolo è che Rossi venga utilizzato come il cattivo che deve prendere botte da tutti, il capro espiatorio, quello che riassume nel suo comportamento le incapacità nucleari di tanti personaggi di cui ci siamo occupati. Ci siamo dimenticati di Focardi, Piantelli, Levi e, ultima acquisizione nel mondo del nickel, Celani?
    Comodo assolvere tutti e dare ogni colpa a Rossi, dato che hai precedenti poco raccomandabili.

    • CimPy ha detto:

      Ci siamo dimenticati di Focardi, Piantelli, Levi e, ultima acquisizione nel mondo del nickel, Celani?

      Focardi non c’è più. Levi, primo firmatario dei TPR 1 e 2, è legato a filo doppio con Rossi. Piantelli è un fantasma che compare e scompare, largamente supportato da Eroyka detto cos’è-la-fusione-fredda-e-quando-arriva-tutta-colpa-dei-poteri-forti-ma-basta-un-poco-di-pazienza, fa sortite più in sordina degli altri (lo batte solo Violante) o forse ha target più mirati – sia come sia, non è questo baluardo che solo alcuni cercano di far credere sia (la storia della sua cella presso Focardi che ha smesso di funzionare quando Massa l’ha voluta verificare e il fatto che da allora Piantelli rifiuti qualsiasi test di un Massa è a prova di credente – per sostenere che abbia davvero qualcosa non basta illudersi, bisogna essere dei venditori di fuffa).
      Celani non tira. E’ stato anche all’ICCF19, a fare domande a Parkhomov, un altro che ha capito l’importanza degli show e di passare a metodi di misura e setup sperimentali incerti e a risultati annunciati positive at least for now, a costo di disegnarli a mano sui fogli…
      Anche Parkhomov ha beneficiato dell’endorsement di Rossi, mentre Celani sembrava andato a trovare il primo per recuperare un po’ di notorietà, anche di riflesso – non per nulla, era uno della cinquantina intorno a Parkhomov, a fargli domande e farsi riprendere. Non ce la fa, non tira. Rossi invece tira, persino quando posta sul JonP stando dentro un container. Tirerà finché può, anche per i prossimi 20 anni. Chissà che si inventa entro (circa) 400 giorni…

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Cimpy

        Focardi non c’è più. Levi, primo firmatario dei TPR 1 e 2, è legato a filo doppio con Rossi.

        So che dispiace a molti estimatori della memoria di Focardi, molti dei quali si ricordano di lui con affetto credo come docente di Fisica Sperimentale, ma la la lotta agli sprechi ff, che ha provocato una serie di interrogazioni parlamentari, passa obbligatoriamente dall’azione e dagli scritti di Focardi. Focardi significa, Levi, Campari, Ferrari, forse Zoccoli. Non possiamo mica contestare un professore di filosofia; contestiamo i suoi consiglieri scientifici. Lecito, no?
        Focardi ha scritto e parlato molto. Noi abbiamo il diritto di commentare i suoi scritti e le sue parole.
        Anche un eventuale interdetto a Violante passa da Bologna.
        La fortuna scientifica di Focardi è stata solo affare suo. Se qualcuno riesce a recuperarla tanto meglio, sarebbe un vantaggio per la scienza. Tutto è avvenuto e avviene coram populo.

    • Ascoli65 ha detto:

      @ Camillo,
      Dedicherò il prossimo post ai legami che sono intercorsi tra Rossi e Focardi. Se ne trovano tanti che dovrò trascurane molti per non fare un post troppo lungo. Credevo di averlo già fatto ripetutamente con una certa efficacia anche recentemente, ma credo ti sia sfuggito.
      No, non mi è sfuggito, come dimostra il link-1 del mio commento a cui stai rispondendo. E’ che si tratta di una questione su cui non riusciamo ad intenderci del tutto, benchè condividiamo una buona parte dei nostri rispettivi giudizi sui due personaggi più famosi della saga dell’ecat.

      Ciò che condividiamo è che non vale la pena di preoccuparsi troppo di Rossi, un privato che in questa vicenda potrebbe addirittura passare, in una interpretazione sicuramente forzata (ma formalmente sostenibile), come parte lesa. Un secondo punto di accordo è che la maggiore responsabilità nei confronti dell’opinione pubblica per quanto riguarda tutte le illusioni, ancora persistenti o già svanite, suscitate dall’ecat, siano da attribuire a Focardi e ai suoi colleghi del DF di UniBo, i soli da cui si poteva pretendere, in qualità di contribuenti italiani, un giudizio competente e veritiero su questa faccenda.

      Ciò detto la sola questione che ci differenzia è che tu continui ad attribuire quanto accaduto all’incompetenza dei fisici bolognesi, mentre io non riesco assolutamente a concepire che dei professori universitari, sia singolarmente, sia a maggior ragione nella collegialità della decisione presa dal Consiglio di Dipartimento, possano essersi fatti buggerare nel modo che sappiamo da un laureato in filosofia. E’ più forte di me, NON riesco a credere che essi NON sapessero da dove proveniva realmente quell’ENORME eccesso di calore che avevano detto di aver misurato e/o avevano avallato.

      Il perchè sia avvenuto tutto questo è una questione delicata che non possiamo conoscere, nè voglio discutere. Spero però, per il clima di rispetto e di fiducia che deve sussistere tra chi fa ricerca e chi la paga, che qualcuno prima o poi lo appuri e ce lo dica.

      In ogni caso, non credo che sia opportuno insistere troppo con il chiedere risposte a chi non può più darle. Meglio rivolgersi a chi è ancora in grado di fornire delle spiegazioni.

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Ascoli65

        tu continui ad attribuire quanto accaduto all’incompetenza dei fisici bolognesi, mentre io non riesco assolutamente a concepire che dei professori universitari, sia singolarmente, sia a maggior ragione nella collegialità della decisione presa dal Consiglio di Dipartimento, possano essersi fatti buggerare nel modo che sappiamo da un laureato in filosofia.

        Se ti fossi ricordato della richiesta di brevetto avresti trovato l’origine teorica dell’iniziativa disgraziata di Rossi.

        Schermata del 2015-04-26 06:02:04
        Schermata del 2015-04-26 06:03:16

        Tra i documents considered relevant Rossi inserisce:

        Schermata del 2015-04-26 06:06:14
        Schermata del 2015-04-26 06:06:57

        Infine coinvolge il DdF nella parte sperimentale:

        Schermata del 2015-04-26 06:09:23

        Per concludere, alla dimostrazione del 14 gennaio 2011 erano sicuramente presenti Focardi, Levi, Capiluppi e Zoccoli. Capiluppi significa DdF, Zoccoli significa INFN. Zoccoli ha lavorato in ff con Jones, Czirr et al. Queste sono le persone che contano.
        La competenza o incompetenza nucleare dei fisici del DfF di UniBO si stabilisce giudicando scritti e comportamenti. Non serve dimostrare meraviglia, purtroppo i riferimenti bibliografici riportati da Rossi sono tutti corretti.
        I bolognesi conoscono le reazioni nucleari così come le descrivono nei loro articoli.
        Intendiamoci, qualsiasi laureato in materie scientifiche sa un frazione minima di quella disciplina; si specializza in un pezzettino e si limita ad esibire il suo pezzettino. Nessuno si sarebbe sorpreso se avessero commesso delle leggerezze; bastava le avessero successivamente ammesse e corrette, per non creare aspettative pubbliche su nuove fonti di energia nucleare.
        Nessuno esclude che i bolognesi siano bravissimi in altri settori della fisica, per esempio in astrofisica o in materia di laser.
        Come tanti hanno scritto, UniBO non ha avuto il suo Pomp; il coraggio uno non se lo dà.

        • mario massa ha detto:

          @Camillo
          “Nessuno si sarebbe sorpreso se avessero commesso delle leggerezze; bastava le avessero successivamente ammesse e corrette, per non creare aspettative pubbliche su nuove fonti di energia nucleare.”

          Ciao Camillo, mi riaffaccio mentre penso se continuare o meno a lasciare miei commenti su 22passi dopo la “chiusura” del blog (ringrazio anche da qui Daniele per avermi invitato), perchè questa tua frase penso dovrebbe essere incorniciata e sottoscritta da tutti, qualunque opinione si siano fatti delle varie vicende di cui si è discusso in questi anni sul tuo blog e su quello di Daniele.

          Forse se ci facciamo un esame di coscienza nessuno di noi può lanciare la prima pietra, ma certamente la mia esperienza nel mondo FF e in generale in quello delle “nuove tecnologie” mi porta a dire che, a tutti i livelli, l’ostacolo principale a una analisi serena dei fatti è proprio la mancanza di onestà intellettuale che porta la gente a nascondere i propri errori (probabilmente fatti in buona fede) e magari a farne di sempre peggiori (questa volta volutamente) per nascondere quelli passati.
          Purtroppo a questa umana tendenza si sommano interessi non trascurabili e sono convinto che in un certo senso Ascoli65 abbia ragione: molti (secondo me senza alcun coordinamento) traggono vantaggi dal creare aspettative pubbliche su nuove fonti di energia.
          Tra questi però non mettere Focardi, che quasi certamente ha commesso errori imperdonabili e, data la sua posizione, ha avuto responsabilità altrettando grandi, ma, sono certo, ha veramente creduto fino alla fine di avere tra le mani la fonte energetica del futuro.
          Buona domenica.

        • Ascoli65 ha detto:

          @ Camillo,
          Se ti fossi ricordato della richiesta di brevetto avresti trovato l’origine teorica dell’iniziativa disgraziata di Rossi.
          Premesso che non credo che l’iniziativa della vicenda ecat sia di Rossi, ti posso assicurare che sua la richiesta di brevetto e le parti che richiamano il contributo dei fisici UniBo ce l’ho ben presenti. E’ proprio l’aver lasciato, da quel brevetto in poi, che la propria immagine venisse intimamente associata a Rossi che sta la basilare responsabilità del DF nella vicenda. Le parole del brevetto che hai riproposto mostrano come Rossi fosse abile a lisciare il pelo ai suoi “fornitori di credibilità” e il resto della storia ha mostrato come questi ultimi gradissero quelle carezze.

          Per concludere, alla dimostrazione del 14 gennaio 2011 erano sicuramente presenti Focardi, Levi, Capiluppi e Zoccoli.
          Ce n’erano ben di più. Dai resoconti risulta che erano una decina le persone riconducibili a vario titolo al DF di Bologna e molte di esse erano anche affiliate all’INFN.

          I bolognesi conoscono le reazioni nucleari così come le descrivono nei loro articoli.
          Ho dato una scorsa a diversi articoli firmati da Focardi e colleghi prima dell’incontro con Rossi. Si tratta al 99% di valutazioni sperimentali. Si sostiene di aver misurato del calore in eccesso (poco) e, a volte, di aver rivelato l’emissione di neutroni, gamma ed altre particelle, da ciò essi desumono che il calore potrebbe essere di origine nucleare. Tuttavia non vi ho visto scritta alcuna reazione nucleare, tranne una vaga ipotesi in un articolo del 1994 (1), forse il primo pubblicato da Focardi, Habel e Piantelli, in cui i tre affermano che stavano verificando “as a possible candidate for the heat generation the reaction (p, D), where D is that naturally contained in hydrogen.”

          Viceversa in alcuni successivi lavori di Focardi & Co si manifesta la consapevolezza dell’improbabilità di accadimento delle reazioni nucleari. Addirittura in un articolo del 2004 (2) arrivano a criticare F&P per l’annuncio del 1989 che “lasciò fortemente perplessi tutti coloro che conoscendo la fisica nucleare sapevano benissimo che le reazioni tra nuclei essendo contrastate dalla enorme repulsione Coulombiana, che impedisce loro di avvicinarsi, possono verificarsi solo a temperature dell’ordine delle centinaia di milioni di gradi.”

          Le uniche vere reazioni nucleari su cui Focardi si dilunga sono quelle di trasmutazione (e non più di fusione tra nuclei leggeri) che compaiono nel Rossi-Focardi Paper del 2010 (3). Però, come già ti avevo fatto notare qui sopra (4), anche in questo caso Focardi risulta essere pienamente cosciente del fatto che la fisica nucleare nota contrastasse la sua ipotesi. Infatti sia lui sia i suoi colleghi che hanno rilasciato dichiarazioni sui risultati della demo del gennaio 2011 hanno sempre invocato la necessità di una “nuova fisica” per spiegare quegli improbabili risultati calorimetrici.

          Nessuno si sarebbe sorpreso se avessero commesso delle leggerezze; bastava le avessero successivamente ammesse e corrette, per non creare aspettative pubbliche su nuove fonti di energia nucleare.
          Esatto. E’ questo il punto centrale. Chiamiamole pure “leggerezze”, il problema è che è difficile credere che esse non fossero fatte consapevolmente e che la cosa non fosse risaputa. Qualcuno del DF o di UniBo avrebbe dovuto intervenire tempestivamente per mettere fine a questa farsa e correggere le aspettative pubbliche infondate che venivano propalate a loro nome.

          (1) http://www.h-theory.narod.ru/AnomalousHeatNi-H-NuovoCimento.pdf
          (2) http://www.newenergytimes.com/v2/library/2004/2004Focardi-ProduzioneDiEnergia.pdf
          (3) http://www.nyteknik.se/incoming/article3080659.ece/BINARY/Rossi-Focardi_paper.pdf
          (4) https://fusionefredda.wordpress.com/2015/03/15/iccf-19/#comment-48573

  83. Ascoli65 ha detto:

    @iao Mario,
    bentornato.

    se sei senza soldi e ti promettono 500.000 euro per studiare la macchina antigravitazionale accetti, eccome se accetti.
    Spero che tu stia scherzando. Questa giustificazione è gravissima. Sarebbe come se un vigilante, che non ha soldi per pagare le rate della macchina, accettasse qualche banconota per chiudere gli occhi al momento giusto. Il fatto che venga compiuto da professori in giacca e cravatta e con la scusa di salvare le sorti del mondo non rende il motivo più accettabile, semmai lo aggrava. Se fosse come dici tu, ci sarebbe da dubitare della fondatezza di qualsiasi ricerca condotta in ambito universitario e non solo. Faremmo meglio a chiudere subito tutti i laboratori e dirottare i fondi in altre attività sicuramente più utili e urgenti, come ad esempio, rinforzare gli argini dei fiumi in vista di nubifragi sempre più intensi.

    Senza contare poi una circostanza particolare che renderebbe questa giustificazione estremamente grave e cioè il fatto che Rossi aveva già fatto sapere pubblicamente (1), che quei 500 kEuro erano gli ultimi che gli restavano del milione ricavato dalla propria casa, venduta proprio per sviluppare l’ecat insieme a Focardi. Mutatis mutandis, sarebbe stato come aver offerto l’elisir dell’eterna giovinezza ad una vecchina rincitrullita in cambio di tutti i suoi ultimi risparmi. In realtà sotto le sembianze della vecchina c’era una volpe che li avrebbe poi lasciati a bocca asciutta, ma questo i fisici bolognesi non potevano immaginarselo, altrimenti non avrebbero firmato il contratto. Quindi la gravità del loro comportamento resterebbe.

    Io comunque non credo affatto a questa ipotesi, non posso proprio crederci. Preferisco lasciare aperta la porta a qualche motivazione più nobile, anche se sbagliata, che li ha lentamente ed inesorabilmente condotti ad inoltrarsi sempre di più in questo pantano. Il problema attuale è che dovrebbero decidersi una volta per tutte a venirne fuori in modo da poter cominciare a scrollarsi di dosso un po’ di melma.

    Ci sono notizie della storia Levi-Parkhomov?
    Mi dispiace, non so cosa dirti. Non mi sono mai interessato dell’hot-cat, nè tanto meno dei suoi replicatori russi. Per me la storia dell’ecat termina al gennaio 2012 con la rescissione del contratto con Rossi da parte del DF (2), fatta però per i motivi sbagliati. Sto aspettando che dichiarino quelli giusti.

    (1) http://ocasapiens-dweb.blogautore.repubblica.it/2014/11/03/in-memoriam/comment-page-2/#comment-693176
    (2) http://www.magazine.unibo.it/Magazine/Universita/2012/01/26/E-cat_dichiarazione_del_Dipartimento_di_Fisica.htm

    • Stefano ha detto:

      @mario massa @cimpy

      Ricapitoliamo: aprile – maggio 2011, Rossi dichiara che di lì a pochi mesi avrebbe aperto una centrale in Grecia, la prima a fusione fredda, che avrebbe cambiato il mondo. Ok, accettiamolo pure. Nel mentre attiva un contratto con l’università dicendo di pagare 500.000 euro affinchè l’università stessa dimostrari, sempre entro la fine dell’anno, che la macchina effettivamente produce n-volte più energia rispetto a quella emessa.

      Insomma, un signore si presenta da voi e vi dice: “sono l’uomo più ricco del mondo, ti pago 500.000 per vedere le mie ricchezze e testimoniarle di fronte al mondo intero.” Io sentirei puzza di bruciato, che bisogno avrebbe un uomo ricco di avere pubblicità da me? Perché dovrei testimoniare per qualcosa che sarebbe ovvio da quello che quell’uomo fa e da dove lui vive?

      A leggere bene la situazione c’è un palese contrasto: perchè mai qualcuno avrebbe dovuto sborsare una cifra considerevole per una macchina che di lì a pochi mesi, a ottobre, secondo i piani, sarebbe già diventata famosa in tutto il mondo? Con la centrale già inaugurata e attiva, se l’e-cat funziona o meno a quel punto sarebbe stata una questione dalla risposta scontata (o quasi).

      Perchè l’università di Bologna non sentì quindi puzza di bruciato?

      • elmagnano ha detto:

        Perchè? Forse avevano l’olfatto saturato dall’irresistible profumo di fama/rivincita/Nobel/gloria imperitura?
        Poi, onestamente, io smetterei di mettere a soggetto “l’università di Bologna” in quanto gli attori coinvolti si potavano contare sulle dita di una mano ma avevano solo la ventura di esser a libro paga della stessa..

      • mario massa ha detto:

        @Ascoli65
        non scherzo, sono convinto che l’università agì senza porsi più di tanto il problema dell’effettivo funzionamento del marchingegno. Sarebbe scandaloso se avessero poi dichiarato il falso, ma cerchiamo di essere pratici: se un imprenditore ti chiede una indagine ed è disposto a pagare bene, perchè non farla?

        @Stefano
        “ti pago 500.000 per vedere le mie ricchezze e testimoniarle di fronte al mondo intero…Perchè l’università di Bologna non sentì quindi puzza di bruciato?”

        Non mi risulta che le cose andarono così.
        Rossi cercò Focardi, non l’università di Bologna. Con Focardi portò avanti le esperienze a Bondeno. Con Focardi, che in nessun modo partecipò allo sviluppo o perfezionamento del marchingegno, scrisse il noto paper. Fino a quel momento l’università (ufficialmente) non ne sapeva nulla: Focardi era professore emerito.

        Convinto (secondo me in modo truffaldino) Focardi, Rossi propose la ricerca all’università. Prima del contratto Levi fece delle verifiche che secondo me sbagliò per sua incapacità assieme a furbizia di Rossi, e la cosa andò avanti. Tale ricerca non doveva essere pubblicizzata, era un contratto di ricerca tra un imprenditore e un’università come se ne fanno tanti. Fu Rossi a pubblicizzarla: evidentemente gli conveniva. Il prezzo non lo propose Rossi (che avrebbe dovuto pagare), ma Focardi. Infatti (questo forse non lo sa nemmeno Rossi) l’università si sarebbe accontentata della metà ma fu Focardi che consigliò di raddoppiare la cifra perchè “c’era molto da indagare e Rossi se lo poteva permettere”.

        Evidentemente l’università firmò il contratto perchè si fidò di Focardi e di Levi. Gli altri ricercatori ebbero un ruolo del tutto marginale anche se nella fase iniziale si sentirono in dovere di appoggiare il maestro e il collega.

        • CimPy ha detto:

          “Infatti (…) l’università si sarebbe accontentata della metà”

          Persino! E quindi il logo costicchia, ma nemmeno tanto…

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Mario Massa

          se un imprenditore ti chiede una indagine ed è disposto a pagare bene, perchè non farla?

          Se leggi la richiesta di brevetto di Rossi, ti accorgi che non si tratta di un imprenditore generico, ma di uno che ha lavorato in stretto contatto con il DdF di UniBO, sia per la parte teorica sia per la parte pratica. Lo conferma Loris Ferrari:

          L’invenzione del metodo (denominato “catalizzatore di energia”) è dell’ing. Andrea Rossi, mentre le misure e gli studi teorici sono stati effettuati dallo staff diretto dal prof. Sergio Focardi, coordinato dal prof. Giuseppe Levi, entrambi del Dipartimento di Fisica dell’Università di Bologna, con la collaborazione della Sezione INFN di Bologna.

          Il contratto con Rossi è stata una mossa alquanto spregiudicata. Almeno di questo non si può dare colpa alla malattia di Focardi.
          Per un Ente di Stato pecunia olet e come.

        • mario massa ha detto:

          @Camillo
          “sia per la parte teorica sia per la parte pratica”

          Cosa intendi per parte “pratica”?
          Nessuno a Bologna, nemmeno Levi o Focardi ha sviluppato una vite dei vari marchingegni di Rossi. Quindi cosa sarebbe la parte pratica? Quell’oggetto era al 100% di un imprenditore di nome Rossi. Focardi fu interpellato come esperto di misure nucleari. Convinto come era dell’esistenza della FF si convinse in poco tempo che funzionava e ci scrisse pure sopra una “possibile” teoria che tra l’altro, appena gli convenne per superare il problema dell’analisi delle polveri, venne smentita dallo stesso Rossi. Focardi portò l’oggetto all’attenzione dell’università. Levi accetto di fare nuove misure e si convinse pure lui che funzionava. Il resto viene da sè.

      • CimPy ha detto:

        Perché l’università di Bologna non sentì quindi puzza di bruciato?

        io smetterei di mettere a soggetto “l’università di Bologna” in quanto gli attori coinvolti si potavano contare sulle dita di una mano ma avevano solo la ventura di esser a libro paga della stessa

        E appunto, chi ti dice, Stefano, che l’Università di Bologna non sentisse la puzza di bruciato? E chi ti dice che a seguire il piano di endorsement fosse davvero l’Università e non un paio (o poco più) di persone che avevano la possibilità di usarne il logo?
        Test inutile se fosse stata vera la storia degli impianti. Indovina un po’? La storia degli impianti era una bufala nella bufala. Ma la FuF vive di annunci, mediaticità,di show ridicoli che mio cuggino li fa meglio ma con personaggi e cuggini che son gente che “se lo dice lui allora è vero”.
        Ecco perché era una manovra pubblicitaria, in cui magari qualche innamoratissimo della FF poteva anche credere o giustificare con un “so bene che non è vero, ma se faccio finta di sì poi ottengo di che fare davvero quella ricerca sul Ni-H che a breve mi farà trovare la pietra filosofale…” -uno o due così. Più uno o due affamati. Più uno o due che aiutano un amico. Più uno o due che non ne sono sicuri, ma hai visto mai che funzioni. E siamo già a 4/8, con solo uno o due veramente tordi…

        Domanda di riserva: ricordi il TPR2? Levi lo ha messo in una bacheca universitaria. Pare che potesse metterci anche la lista della spesa, se avesse voluto. Secondo te, il TPR2 diventa più credibile se sta là, in quel deposito di lavori -che possono essere serissimi ma anche solo appunti sparsi – in parcheggio? L’Università dovrebbe eliminarlo? Ma soprattutto, l’Università nella figura di chi?

        A leggere bene la situazione c’è (per dirla alla Ascoli65) una burla che ha tenuto banco per anni e grazie alla quale dei soldi (e non solo) son girati in cambio di annunci e pubblicità. Tra l’altro ai tempi UniBo veniva chiamata a “verificare”, “testare”, un output, non a garantire il tipo di funzionamento. Giusto Levi e soci parlavano di evidenze di calore in eccesso che, non essendo spiegabile per via convenzionale, dovevano essere originati da una fusione. Levi è l’UniBo? Mi resta la curiosità di sapere quanti soldi ha preso, ad oggi, per lavorare con Rossi. Normali rimborsi spese, ovvio, che lui era intento a fare scienza e aveva l’ultima frontiera della stessa, l’invenzione del millennio, da guardare. Con una pompa peristaltica.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Cimpy

          Levi è l’UniBo?

          Focardi è l’UniBO?
          Certo, lo sono entrambi. Mi ricordo quando Capiluppi prese cappello in un intervento presso il sito del CICAP. Enti come le Università e l’INFN fanno corpo unico quando c’è di mezzo il nome, rappresentato dall’uso del logo. Lo abbiamo visto in innumerevoli occasioni.
          Uno spirito di corpo così esasperato non si trova in altre organizzazioni. Gli statali sono costretti a dimostrare ogni giorni di meritare i soldi che richiedono. L’ammissione di un errore scientifico perdurato per anni comporterebbe gravi rischi sul finanziamento. Questa è la ragione, secondo me, dell’afasia del DdF. L’equivoco ff è durato troppo a lungo per risultare senza conseguenze concrete. E’ troppo tardi per prendere le distanze dalla ff. Troppo facile farlo ora, in tempi di Parkhomov e Levi. In privato si parla di tentativi di “acquietamento”. L’acquietamente avrebbe avuto senso il 15 gennaio 2011; ora devono uscire in pubblico.

        • Stefano ha detto:

          “chi ti dice che a seguire il piano di endorsement fosse davvero l’Università e non un paio (o poco più) di persone che avevano la possibilità di usarne il logo?”

          http://www.magazine.unibo.it/archivio/2012/e-cat_dichiarazione_del_dipartimento_di_fisica

          “Il Dipartimento di Fisica dichiara che il contratto sottoscritto nel giugno 2011 tra il Dipartimento di Fisica e la EFA srl (la società italiana in cui Rossi è coinvolto) è stato rescisso causa il mancato soddisfacimento delle condizioni al termine contrattuale previsto. Non c’è più alcun rapporto tra il Dipartimento e la EFA srl legato a questo contratto.

          Tuttavia, il Dipartimento di Fisica si è reso disponibile con la sua esperienza e le sue strumentazioni per svolgere autonome misurazioni sulla produzione di calore da parte dell’apparecchiatura denominata E-cat al fine di fornire una risposta all’intera comunità scientifica e all’opinione pubblica in merito al fenomeno. I risultati delle misure saranno pubblicati. ”

          Inutile girarci attorno, non mi sembra un comunicato fatto da due persone ma non condiviso da tutti gli altri. Soprattutto perchè di smentite da questi altri (che io sappia) non ne sono arrivate. Anzi si scriveva perfino che il contratto era concluso ma che le misurazioni sarebbero andate avanti lo stesso usando gli apparecchi dell’università (a gratis?) per fornire una risposta (al gennaio 2012 ormai ovvia) che sarà pubblicata (dove? come?).

          “Tra l’altro ai tempi UniBo veniva chiamata a “verificare”, “testare”, un output, non a garantire il tipo di funzionamento ”

          Fare test e verifiche in un ramo controverso definito da alcuni perfino “scienza voodoo” su di un apparecchio coperto da brevetti ha un costo in termini di credibilità da accettare e non solo il guadagno, tutto da dimostrare, di 500.000 o 250.000 euro. E qui torniamo al punto di partenza. Perchè fare test e verifiche se davvero si sa in partenza che questo equivale alla caccia alla “macchina del moto perpetuo”?

      • mario massa ha detto:

        @Stefano
        “Perchè fare test e verifiche se davvero si sa in partenza che questo equivale alla caccia alla “macchina del moto perpetuo”?”

        Se due ricercatori di una università si dichiarano certi delle loro misurazioni, può l’università ignorarli? Credi che qualcuno qui, per quanto scettico (e io sono uno tra i più scettici) firmerebbe che il giorno che l’E-Cat risultasse effettivamente funzionante si sparerà un colpo alla testa? Nessuno ha questa certezza assoluta.

        Rinunciavano alla ricerca finanziata perchè Rossi non pagava, ma se poi funzionava davvero e dei tuoi ricercatori che avevano fatto misure lo avevano confermato in pubblico? Saranno pochi, ma 200 ricercatori, fra cui almeno un premio Nobel, continuano a credere alla FF e sostengono di avere qualche risultato nei loro laboratori. Non è sufficiente per avere qualche dubbio che qualcosa sotto ci possa essere? (io penso sia la riedizione dei raggi N, ma un conto è pensarlo, un conto esserne certi).

        • CimPy ha detto:

          200 ricercatori, fra cui almeno un premio Nobel, continuano a credere alla FF e sostengono di avere qualche risultato nei loro laboratori

          A patto che nessun equivalente del GSVIT vada a verificare, persino Piantelli, Celani e Parkhomov hanno dei risultati. Quando un GSVIT like va a vedere le carte, i risultati evaporano, si tratti di celle che smettono di funzionare, di miusrazioni di calore che non tenevano conto di quanto prodotto dai macchinari usati, di “errori” banali di copia-incolla.

          diverso da zero magari anche, spot, non ripetibile comando. Uno su mille è decisamente troppo favorevole: è più probabile che lo scettico che, provocatoriamente, dichiara di avere un drago rosso in cantina ce l’abbia davvero.

          Quel premio nobel di cui parli è la dimostrazione vivente che, pure ad avere strane idee che avrebbero fatto avere un TSO a comuni mortali, si può aver vinto lo stesso un Nobel. Basta tirarle fuori dopo e non prima.

        • CimPy ha detto:

          Da http://it.wikipedia.org/wiki/Brian_Josephson#Paranormale
          (grassetto mio)

          Nel 1973, mentre lavorava al gruppo TCM ha ricevuto il Premio Nobel per la Fisica, anche se era ancora un “reader” di Fisica

          Lo studio del misticismo orientale, e dei possibili risvolti che esso potrebbe presentare in relazione alle questioni inerenti alla comprensione scientifica, è uno degli ambiti di ricerca nel quale egli si è cimentato, in particolare dagli inizi degli anni 2000

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Mario Massa

          Se due ricercatori di una università si dichiarano certi delle loro misurazioni, può l’università ignorarli?

          Infatti per due mesi dopo l’outing di F&P in tutto il mondo si è cercata la fusione fredda. Fu corretto farlo.
          Meno corretto sarebbe dare un’occhiata a un mamozio di Rossi o Piantelli, dato che si tratta manifestamente di una sorta di ff per poveri. Lo sviluppo di un’idea scorretta può solo essere scorretto.
          Credo che difficilmente un’Università esaminerebbe un mamozio di Rossi o di Piantelli. Ma posso sbagliarmi, se a pagare le spese fossero Rossi o Piantelli o se l’Università è UniBO. Oppure se serve a soddisfare la curiosità di un privato.

  84. Camillo Franchini ha detto:

    @Stefano

    come mai così tante persone e perfino un dipartimento intero di una prestigiosa università ci si sono buttati a pesce?

    In realtà, rispetto alle speranze che poteva suscitare, pochissimi ricercatori (intendo chimici e fisici, i soli che siano in grado di occuparsi di reazioni nucleari in base agli studi effettuati) si sono occupati di ff. In tutti il mondo non più di 200 a giudicare dalla frequentazione dei vari ICCF e delle firme apposte nei rapporti di lavoro. Quanti sono al mondo i laureati in chimica e fisica che conoscono F&P e che sarebbero culturalmente in grado di procedere a una ricerca ff? Un numero incalcolabile.
    Ammetto che non basta avere una laurea in chimica o fisica per avere competenze nucleari. E’ necessario avere almeno sostenuto esami specifici. Si chieda, e risponda con sincerità, quanti conoscevano EXFOR al di fuori di questo blog. Converrà con me che è impossibile procedere a una ricerca su una reazione nucleare senza avere consultato quanto archiviato in EXFOR.
    Anche sfrondando il mondo dei laureati, resta sempre un numero enorme di ricercatori competenti che non si sono mai occupati di ff dopo il primo doveroso approccio.
    L’inconveniente in cui sono caduti i bolognesi è dovuto a una doppia combinazione: avere avuto un preside ff fin dai tempi di F&P, con tipico seguito di assistenti ff, ed essere alla fine incappati in un giovanotto seducente dotato di mezzi e ambizione. L’uomo sbagliato al momento giusto, quando nel dipartimento non c’era più speranza di passare dalla teoria alla pratica.
    Gli sventurati risposero.
    Non sarebbe la fine del mondo se dopo Via dell’Elettricista e dopo le esibizioni di Focardi e Levi avessero proceduto a un comunicato. Non è accaduto, per questo continuiamo a scrivere di loro e a sollecitarli.
    La storia degli altri ff è perfino più semplice: si tratta quasi sempre di autodidatti e dilettanti. L’ENEA si è messa in mano a un ingegnere chimico, che sa di nucleare più o meno quanto un chirurgo.

  85. Camillo Franchini ha detto:

    @Stefano

    Perchè se dovessi farlo “fino in fondo” ne verrebbe fuori un commento troppo lungo. Potrei anche ridurlo in una sola frase, ma a quel punto finirebbe in moderazione.

    In questo blog la moderazione si applica solo ai maleducati e ai compulsivi. Scriva quello che crede sulle possibilità scientifiche della ff.

  86. Camillo Franchini ha detto:

    @Mario Massa

    Tra questi però non mettere Focardi, che quasi certamente ha commesso errori imperdonabili e, data la sua posizione, ha avuto responsabilità altrettando grandi, ma, sono certo, ha veramente creduto fino alla fine di avere tra le mani la fonte energetica del futuro.

    Lieto di ritrovarti, Mario
    Queste ragioni andrebbero bene per un confessore, non se applicate a un docente universitario che aveva tutti gli strumenti necessari per contattare esperti di ogni tipo su una scoperta quanto meno singolare e già oggetto di ampio rifiuto su scala internazionale.
    Adelverpflichtet. Quando si è al vertice di un’organizzazione si hanno degli obblighi di cautela. Negli scambi con me, si dimostrava irritato nei confronti dei “fisici quadratici medi” che lo mettevano in guardia sulla validità delle sue ricerche. Aveva un’alta stima delle sue capacità, perfino in campo nucleare. Questa non è buona fede, è pervicacia nell’errore e incapacità di apprendere dal confronto con i colleghi.
    Francamente credo che nessuno sia interessato alla buona o cattiva fede di Focardi; credo che tutti siano solo interessati alla sua preparazione nucleare.

  87. Camillo Franchini ha detto:

    @Ascoli65

    Ho dato una scorsa a diversi articoli firmati da Focardi e colleghi prima dell’incontro con Rossi. Si tratta al 99% di valutazioni sperimentali.

    Focardi ha scritto articoli su tutte le reazioni che possono avvenire tra l’idrogeno e i vari isotopi del nickel. Te lo segnalo questa sera. Purtroppo c’è da leggere per capire la sua posizione.
    Levi disse “se canta come un gallo e raspa come un gallo è un gallo”. It’s nuclear, stupid.
    Che non avessero alcuna familiarità con le reazioni nucleari è dimostrato dal fatto che non si sono preoccupati del fatto che reazioni nucleari che producono calore sono accompagnate da manifestazioni nucleari letali per gli operatori e per gli astanti più vicini. Erano più impreparati di scolaretti.
    Sul numero non ho voluto insistere, ma è chiaro che accanto ai boss dovevano esserci anche i viceboss.

    • Ascoli65 ha detto:

      @ Camillo,
      Levi disse “se canta come un gallo e raspa come un gallo è un gallo”.
      Tu credi che ci credesse davvero? Io, no! E se non ci credeva lui, è ben difficile che ci credessero gli altri suoi colleghi.

      Levi ha manifestato apertamente la sua passione per la magia (1) e la demo del 14 gennaio 2011 l’ha condotta utilizzando delle accortezze impiegate anche negli spettacoli di illusionismo.

      Qualcuno sa per caso se a Bologna, o in qualche suo quartiere, si usava (prima del 2011 si intende) il detto citato da Levi? Pare che l’espressione sia di casa negli USA, ma tiri in ballo un anatra e non un gallo (2). Un’altra magia di Levi o la battuta gliel’ha suggerita qualcuno?

      (1) http://www.youtube.com/user/gbblevi
      (2) http://it.wikipedia.org/wiki/Test_dell%27anatra

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Ascoli65

        Tu credi che ci credesse davvero? Io, no! E se non ci credeva lui, è ben difficile che ci credessero gli altri suoi colleghi.

        Tu credi che non ci credesse davvero? Io sì! E se ci credeva lui è facile che ci credessero gli altri suoi colleghi, dato che tutti appartengono alla covata di Focardi.
        Frequenta i corsi di Focardi, stima Focardi, pratica ff come Focardi; così si dice negli USA.
        Io credo ai testi che i bolognesi hanno sparso in giro qua e là nel corso degli anni. Tutti masochisti?

        • Ascoli65 ha detto:

          @ Camillo,
          Io credo ai testi che i bolognesi hanno sparso in giro qua e là nel corso degli anni
          Attenzione! Credi a ciò che c’è scritto in quei testi? Credi che chi li ha scritti ci credesse? O credi che ci sia scritto quel che c’è scritto? Io sono sicuro solo della terza. La prima la escludo del tutto e la seconda quasi.

          Tutti masochisti?
          Tutt’altro!

    • Stefano ha detto:

      “Che non avessero alcuna familiarità con le reazioni nucleari è dimostrato dal fatto che non si sono preoccupati del fatto che reazioni nucleari che producono calore sono accompagnate da manifestazioni nucleari letali per gli operatori e per gli astanti più vicini. Erano più impreparati di scolaretti.”

      Non la farei così semplice. Focardi nel famoso paper del 2010 scrisse fin dal principio “Measurements performed during the experiments allow to exclude neutron and gamma rays emissions.”, e in una intervista del 2011 disse che “Non c’è produzione di inquinanti di alcun genere. I raggi gamma che vengono emessi durante il processo sono assorbiti da piccoli spessori di piombo che, oltre a funzionare da scudo protettivo, catturano anche l’energia dei raggi gamma, trasformandola in calore.” Sembra quindi che fossero a conoscenza del problema, ma quello che è stato fatto e detto è così in contraddizione da non apparire sensato neppure per qualcuno che abbia una seppur minima conoscenza dei conoscenza dei processi coinvolti.

      Cioè, tu spari abbastanza raggi gamma su di una protezione di piombo “di piccolo spessore” al punto di scaldarla (magari pure ad alta temperatura!) e con questa stessa protezione speri di metterti al riparo da morte certa? E’ una tale assurdità che davvero non riuscirei a capire perfino da uno studente 18enne. Eppure perfino dei professori la sono andata a ripetere ai quattro venti. Questo è quello che non riesco a credere.

      http://www.nextme.it/scienza/energia/2763-e-cat-focardi
      http://www.journal-of-nuclear-physics.com/?p=66

      • CimPy ha detto:

        Al di là degli infatuati, per cui “funziona dunque è vero: Babbo Natale esiste e mi vuol bene” , resta da fare i conti con:
        -era un’assurdità
        -ti si fa i test anche solo per 250 mila euro. Poi, siccome sei tu che hai tanti soldi (?!), facciamo pure 500 mila (ma in pratica, si fa solo finta di crederci).
        D’altronde col logo della NASA si è certificata la rumorosità di un aspirapolvere, divenuto per questo spaziale e vendibile (anche porta a porta) da gente disperata (quelli che bussavano alla porta, mica capi e capetti) a 10 volte il suo valore commerciale. Domanda: la NASA è imputabile di qualcosa, per quella certificazione? E le persone che potevano fregiarsi del logo della NASA e con esso certificare, quanto hanno chiesto per i loro test? Saranno bastati 5 o 10 mila dollari?

  88. Camillo Franchini ha detto:

    @Cimpy

    in una vicenda gemella, quella dell’Hyperion [Mario, “truffa” lo possono dire legalmente solo quelli che hanno dato dei soldi ai greci] – ci hanno rimesso dei soldi davvero – pare che entrambi fossero persone da considerare preparate quanto a conoscenze di fisica

    Erano laureati in fisica. Quanto alla loro preparazione chi la conosceva? A giudicare dall’esito si sono comportati da perfetti impreparati. Non basta avere una laurea in fisica (o in chimica) per avere competenze sulle reazioni nucleari. Lo abbiamo scoperto clamorosamente in questi anni con il caso UniBO. Uno di due era stato indottrinato da Preparata.

    • CimPy ha detto:

      Non basta avere una laurea in fisica (o in chimica) per avere competenze sulle reazioni nucleari

      Mai messo in dubbio. Segnalavo solo come l’erudizione -e in qualche caso sembrerebbe persino la militanza in ricerche – non salvi dalla possibilità di prendere lucciole per lanterne e crederci per anni nonostante tutte le evidenze. Il mondo non è diventato parecchio più smart negli ultimi cinque /sette mila anni, parrebbe, ha solo inventato panzane appena un poco più sofisticate, ma basta ricordarsi che gli sciachimichisti esistono davvero e che in 200 di sono persino radunati a Bologna – non è escluso che tra i 200 non ci fossero laureati

  89. Camillo Franchini ha detto:

    @Cimpy

    gli sciachimichisti esistono davvero

    Esistono anche quelli che non credono nell’effetto serra provocato da certi rilasci chimici in atmosfera.
    A leggere Voodoo Science si rischia un coccolone. Io mi sono abituato a distinguere tra scienza farlocca a carico del contribuente e scienza farlocca innocua perché non grava sul contribuente. Incoraggio come posso la seconda, così si tiene impegnata un po’ di gente. Se diventano tutti statali si rischia il default. Pertanto mi auguro che i tifosi di Rossi siano numerosi e possibilmente ricchi.

    • CimPy ha detto:

      Pertanto mi auguro che i tifosi di Rossi siano numerosi e possibilmente ricchi
      Mi sa che no (e meglio così – non è bello che i tordi debbano essere impallinati per forza, pure che se lo andassero a cercare).
      Però c’è caso che più d’uno avesse predisposto una nicchia in casa per l’E Cat domestico in arrivo entro il 2012. Piccole soddisfazioni
      😀

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Cimpy

        non è bello che i tordi debbano essere impallinati per forza,

        La mia idea è che se i tordi sono molti, qualcuno può seccarsi di essere stato impallinato e presentare una denuncia per truffa.
        In ogni caso non possono lamentarsi di non avere trovato chi li ha messi in guardia. Tifoso avvisato mezzo salvato. Non esiste mica solo 22passi.

      • Sandro75k ha detto:

        Un ragazzo che si stava sposando nel 2012 venne a cena nel mio locale dicendomi che aveva predisposto la “nicchia”; era curioso di sapere se avessi ulteriori “specifiche”.
        L’ho già raccontata altre volte, è un po’ che non lo vedo, chissà se l’ha chiusa…

        • CimPy ha detto:

          chissà se l’ha chiusa

          Mannò, perchè? Arriva l’anno prossimo, quello delle LENR e delle nicchie….
          😀

  90. Camillo Franchini ha detto:

    @Ascoli65

    Credi a ciò che c’è scritto in quei testi? Credi che chi li ha scritti ci credesse? O credi che ci sia scritto quel che c’è scritto?

    Nessuno al mondo ha mai creduto a quello che è scritto nei testi ff. Infatti nessuno di essi è archiviato in Exfor.
    Prendiamo il primo articolo bolognese che ho trovato, pubblicato nel 1990 su Journal of Fusion Energy, dove sono coinvolti la bellezza di 11 ricercatori tra DdF e INFN, tra cui Zoccoli, tutti in allegra trasferta al Gran Sasso, chissà perché, dato che il fondo di neutroni a Bologna non deve essere molto diverso da quello del resto del mondo, quindi non preoccupante per gente che estrae calore dalle reazioni nucleari.
    A quell’epoca Focardi era preside della facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell’Università di Bologna.

    Schermata del 2015-04-27 05:44:29
    Risultato, manco a dirlo:
    Schermata del 2015-04-27 05:53:05

    Difficile capire in che cosa questo articolo e gli altri dei ff bolognesi si differenzino dalla ordinaria produzione ff mondiale, da farti osservare:
    Credi a ciò che c’è scritto in quei testi? Credi che chi li ha scritti ci credesse? O credi che ci sia scritto quel che c’è scritto?
    Il fatto che si tratta di probabili estimatori di mortadella e lambrusco?

    • Ascoli65 ha detto:

      @ Camillo,
      Prendiamo il primo articolo bolognese che ho trovato, pubblicato nel 1990 su Journal of Fusion Energy, dove sono coinvolti la bellezza di 11 ricercatori tra DdF e INFN, tra cui Zoccoli, tutti in allegra trasferta al Gran Sasso, chissà perché, …
      Mi dispiace dirtelo, ma io lascerei perdere la polemica con Zoccoli basata sull’articolo da te citato. Ciò che gli si contesta in merito alla vicenda ecat è ben diverso e molto più attuale.

      La pubblicazione da te citata, risalente al giugno 1990, tra l’altro apparsa in una rivista edita da un casa editrice autorevole (1), non è stata la prima in assoluto. Gli stessi autori e gli stessi contenuti sono presenti in un articolo pubblicato da Il Nuovo Cimento un anno prima, nel giugno 1989 (2), il cui manoscritto era pervenuto in redazione il 29 aprile, a poco più di un mese dall’annuncio di F&P. Si era nel pieno della corsa alla replicazione dei risultati annunciati dalla Utah University e i rivali della Bringham Young University, un ateneo ad appena 50 miglia di distanza, si erano lanciati all’inseguimento (3). Tra questi c’era anche Steven Jones, il più autorevole tra gli autori statunitensi dei sopra citati articoli, di cui tra l’altro Nature aveva pubblicato una lettera proprio in qui giorni (4).

      Il sito del Gran Sasso si prestava egregiamente ad eseguire delle misure nucleari riducendo al minimo eventuali disturbi causati da raggi cosmici. Credo che, indipendentemente dalle sue conclusioni errate (non certo le sole in quel periodo di miraggi collettivi), quel lavoro sia da considerare un successo della ricerca pubblica italiana, la quale aveva avuto la lungimiranza di aver predisposto un sito unico al mondo che aveva attratto l’interesse di uno dei fisici più ambiti in quei giorni. Dobbiamo rendere merito ai dirigenti di UniBo e dell’INFN di allora di essere stati in grado, in poco più di un mese, di organizzare la visita dei colleghi americani, di effettuare le misure e di inviare ad una rivista un manoscritto per la pubblicazione. Il fatto che a quel lavoro abbiano partecipato 11 fisici italiani, tra cui uno Zoccoli molto giovane, non lo considererei un fatto negativo, anzi. L’argomento era indubbiamente nuovo ed allettante e tra le funzioni di una università c’è anche quella di formare le generazioni di insegnanti futuri.

      Il problema non sta in quel che accadde nei mesi immediatamente successivi all’annuncio di F&P, almeno fino all’articolo apparso su Nature il 29 marzo 1990 (5) che possiamo considerare come il secondo colpo di pistola dei giudici di gara, quello che informa i corridori della falsa partenza. Il problema vero di cui discutiamo qui sono quei corridori in canotta azzurra che hanno continuato a correre credendo di aver fatto il vuoto intorno a loro perche erano i più bravi al mondo, invece erano solo i più sordi (o i più furbi).

      (1) http://link.springer.com/article/10.1007%2FBF02627586#page-1
      (2) http://link.springer.com/article/10.1007/BF02800166
      (3) http://content.time.com/time/magazine/article/0,9171,151753,00.html
      (4) http://www.nature.com/nature/journal/v338/n6218/abs/338737a0.html
      (5) http://www.lenr-canr.org/acrobat/MaddoxJfarewellno.pdf

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Ascoli65

        Il fatto che a quel lavoro abbiano partecipato 11 fisici italiani, tra cui uno Zoccoli molto giovane, non lo considererei un fatto negativo, anzi. L’argomento era indubbiamente nuovo ed allettante e tra le funzioni di una università c’è anche quella di formare le generazioni di insegnanti futuri.

        Purtroppo quell’episodio aiuta a capire come l’ambizione e il desiderio di successo induca giovani e meno giovani a stiracchiare i dati sperimentali a proprio vantaggio. In quell’occasione furono addirittura undici fisici italiani a prestarsi all’illusione ff. Conclusero che:
        Schermata del 2015-04-27 05:53:05
        Di quel periodo fu anche l’episodio Scaramuzzi, sentito addirittura in Senato. Quei giovani hanno dato l’impressione che in ricerca quando un risultato è fortemente desiderato si trova, riuscendo in taluni casi a superare la peer review.
        E’ scoraggiante, se si pensa che molti di loro sono diventati docenti. Mi resta la magra soddisfazione che pochi chimici furono coinvolti nella ventata di follia dei primi mesi dopo marzo 1989, quando in tutto il mondo si fondeva a freddo. In Giappone si misero perfino a vendere kit per la fusione domestica.
        Ho scelto quell’articolo proprio per mettere in evidenza il gran numero di partecipanti UniBO e INFN. Chissà che fine hanno fatto.

  91. Ascoli65 ha detto:

    @ mario massa,
    non scherzo, sono convinto che l’università agì senza porsi più di tanto il problema dell’effettivo funzionamento del marchingegno. Sarebbe scandaloso se avessero poi dichiarato il falso, ma cerchiamo di essere pratici: se un imprenditore ti chiede una indagine ed è disposto a pagare bene, perchè non farla?
    spero che tu abbia espresso queste frasi utilizzando il registro ironico al massimo livello possibile. Se corrispondessero al vero sarebbero di una gravità estrema.

    Come si fa a dire che un’università, ovvero, nel nostro caso, i fisici del DF, mettano in giro su tutti i media possibile una notizia (DANDOLA PER CERTA) come la produzione di svariati kW di eccesso di calore dal marchingegno di Rossi “senza porsi più di tanto il problema dell’effettivo funzionamento”. Erano tutti impazziti?

    Ti riporto alcuni brani del Codice Etico dell’UniBo che era in vigore all’epoca (1):

    L’Università di Bologna richiede ai professori, ai ricercatori, al personale tecnico-amministrativo e agli studenti, nonché ad ogni altro membro dell’Ateneo nell’adempimento dei rispettivi doveri, e in relazione ai ruoli e alle responsabilità assunte sia individualmente sia nell’ambito di organi collegiali, di rispettare, proteggere e promuovere con coraggio i valori cardine delle istituzioni universitarie, fra i quali:
    (a…c) [omessi, ma non meno importanti];
    (d) responsabilità e riconoscimento-adempimento dei doveri nei confronti della comunità;
    (e) onestà, integrità e professionalità;
    (f) conoscenza, eccellenza, incentivazione degli studi e delle ricerche scientifiche;
    (g) equità, imparzialità, leale collaborazione e trasparenza.

    I professori universitari sono pagati dalla comunità per inseguire la verità, non i soldi! Avrebbero anche la delicata missione di formare eticamente i giovani da cui proverrà la classe dirigente e politica del futuro. Le ampie tutele di cui godono, a differenza della maggior parte dei loro connazionali, li obbliga moralmente a rispettare quanto scritto nel codice etico che LORO stessi si son dati e le garanzie di mantenimento del posto di lavoro consente loro di farlo senza mettere a rischio il loro sostentamento. Non c’è giustificazione alcuna per illusionisti e profittatori.

    Mi dispiace, non posso credere alle tue parole. Ci deve essere stato qualche altro motivo alla base della vicenda bolognese e credo sia un diritto di tutti che il MIUR lo appuri e lo renda pubblico, altrimenti i cittadini avrebbero forti motivi per ritenere che una buona parte della ricerca pubblica sia solo farsa spregiudicata.

    Fino a quel momento l’università (ufficialmente) non ne sapeva nulla: Focardi era professore emerito.
    Ti prego, smettiamola una volta per tutte con il voler separare le responsabilità di Focardi da quelle del suo dipartimento. Focardi in qualità di professore “emerito” era organicamente DENTRO la sua università, sia pure in un ruolo particolare. Emerito è diverso da pensionato (2):
    “Il professore emerito può continuare a svolgere attività di ricerca, senza oneri per l’Ateneo, e può ricoprire l’incarico di responsabile di progetti, anche finanziati da enti pubblici e privati.”

    Immagino che Focardi avesse anche un suo ufficio al Dipartimento (2):
    “Per lo svolgimento delle attività di cui agli articoli precedenti, il professore emerito può usufruire di un idoneo supporto logistico nella struttura in cui svolge l’attività stessa, di norma, per un quinquennio decorrente dalla data di conferimento del titolo onorifico.”

    Che i suoi colleghi del dipartimento fossero informati (e molto increduli) di quanto stava avvenendo fin dal 2007 si evince anche dalle dichiarazioni pubbliche di Focardi che si è spesso lamentato del loro scetticismo accusandoli apertamente di provare invidia nei suoi confronti per i successi conseguiti nella sua collaborazione con Rossi.

    Tale ricerca non doveva essere pubblicizzata, era un contratto di ricerca tra un imprenditore e un’università come se ne fanno tanti. Fu Rossi a pubblicizzarla: evidentemente gli conveniva.
    Certo che se quello con Rossi era un contratto “come se ne fanno tanti” stiamo freschi! Comunque a giudicare dal profluvio di dichiarazioni dei fisici UniBo rilasciate dopo la demo di gennaio 2011, mi pare che al DF non vedessero l’ora di vantarsene pubblicamente. Non hanno visto che nel capannone di via dell’Elettricista si aggirava una troupe della RAI? E sì che sul microfono del giornalista a cui rilasciavano interviste c’era pure scritto (3).

    I giornalisti RAI e della carta stampata presenti alla demo di Bologna erano stati invitati con un Comunicato stampa emesso a nome del Dipartimento di Fisica (4). L’ufficialità del comunicato era stata confermata da Levi nell”intervista concessa a Krivit nel giugno 2011, anche se poi è stata smentita dal DF tramite una mail di Simona Storchi indirizzata allo stesso Krivit (5). Però le parole dell’intervista erano molto chiare (6): “Yes, I have written that. And also it was revised by our Department director, because it is a press release of the Department of Physics. So was released as an official communication of our Physics Department.” E’ uno dei pochi casi in cui mi sento di credere a Levi. E tu?

    Evidentemente l’università firmò il contratto perchè si fidò di Focardi e di Levi.
    Nel senso che i due avevano garantito che poi alla fine Rossi avrebbe dato all’UniBo gli ultimi 500 kEuro che gli erano rimasti dalla vendita della sua azienda (7)? E’ così che la ricerca pubblica aiuta l’imprenditoria italiana?

    (1) http://www.ba.unibo.it/risorse/files/codigo-etico-italiano
    (2) http://www.unime.it/__content/files/20130418160350Regolamento.pdf
    (3) http://www.youtube.com/watch?v=tjdXpSUDRlw
    (4) http://22passi.blogspot.com/2011/01/bologna-14012010-la-fusione-fredda.html
    (5) http://newenergytimes.com/v2/news/2011/37/3705report3.shtml
    (6) http://www.youtube.com/watch?v=ld7Z1FHupZc&lr=1&t=02m44s
    (7) http://www.nyteknik.se/nyheter/energi_miljo/energi/article3123849.ece

    • CimPy ha detto:

      I professori universitari sono pagati dalla comunità per inseguire la verità, non i soldi

      e (per dire) l’evasione fiscale non dovrebbe esistere, nessuno dovrebbe parcheggiare in seconda fila e nei tribunali gli imputati dovrebbero dire solo la verità.
      Poi c’è il mondo reale.

      • Ascoli65 ha detto:

        @ Cimpy,
        allora non te la prendi molto se ti bloccano la macchina in prima fila per 26 anni di seguito, o anche solo per 4! 🙂

    • elmagnano ha detto:

      NO Caro Ascoli. Se cambia il verbo da “Impazziti” ad “IPNOTIZZATI” le risulterà molto più chiaro. Ipnotizzati da che cosa? Semplice. Ipnotizzati e sedotti dalle abili chiacchere dell’ abilissmo Straw Man di Caponago sdoganate dall’entusiasmo del compianto Emerito Professore. Miscela altamente esplosiva tra accademici gia fortemente “biased” verso la FuF che ha sortito l’imbarazzante fenomeno che ormai da anni circola per il web.
      E’ palese che senza il bollino blu di Fo****i, l’ingegnere in filosofia, dati i limpidi trascorsi, sarebbe stato tranquillamente bersagliato con le pigne ed allontanato dagli omaccioni della sicurezza.

      • Ascoli65 ha detto:

        @ elmagnano,
        Ipnotizzati e sedotti dalle abili chiacchere dell’ abilissmo Straw Man di Caponago sdoganate dall’entusiasmo del compianto Emerito Professore.
        Per quanto tempo si può restare in stato di ipnosi? Un ora, un giorno?

        Si può comprendere l’applauso finale che la dotta platea ha riservato ai protagonisti dello spettacolo del 14 gennaio 2011, tutto sommato l’esibizione non era stata male. Si può anche ammettere qualche giorno di riflessione per riprendersi dal disorientamento e per consultarsi l’un l’altro prima di rettificare pubblicamente le incaute dichiarazioni fatte a caldo. Ma poi basta. Avrebbero dovuto svegliarsi!

        Sono passati ormai 4 anni. A quest’ora anche la bella addormentata nel bosco si sarebbe svegliata da sola. E’ ora che passi di lì il principe azzurro.

        • CimPy ha detto:

          Fremo restando che non ho nulla da ridire sul fatto che, passati anni, è ora che la bella addormentata si svegli,

          Per quanto tempo si può restare in stato di ipnosi? Un ora, un giorno?

          Dipende anche dal contorno. Ci sono illuminati aderenti a sette che restano illuminati anche per decine di anni nonostante la miseria quotidiana che tocca loro e la corrispondete e contemporanea vita agiata del guru che li illumina d’immenso in cambio di tutti i loro averi e di tutto il loro tempo.
          Non c’è come crederci per far durare un sogno per anni.

        • elmagnano ha detto:

          Credo che dall’ipnosi si siano ridestati brutalmente e dolorosamente abbastanza presto. Quello che è mancata è la stessa pubblicità del risveglio, a parte pochissime e laconiche comunicazioni, di quanta ne fecero nei giorni dell’euforia del Lambrusco. Forse in stato catatonico è rimasto solo Levi. Oppure nemmeno lui.
          Ricordo che dopo la delusione dei 500K evaporati insieme alle sfiatelle, il dipartimento si offrì di testare GRATIS il mamozio ma l’ingegnere si oppose a toglierlo dal capannone di via dell’elettricista. Questo non voleva dei test, e il DF è stato ingenuo a pensarlo, ma bensì tutta una bella serie di autorevoli timbri da applicare sopra la stagnola.

    • Andrea ha detto:

      Ho capito, ma l’università fa ogni sorta di servizi per la comunità e le aziende private, a volte su commissione e con compenso.
      Per dire a Milano quando ero parte del Consiglio Direttivo c’era, e credo ci sia ancora, una fiorente attività di Fisica applicata alla storia dell’arte. Ergo arrivavano quadri e altre opere d’arte di cui valutare l’autenticità, a volte sotto compenso.

      La storia di Rossi con UniBo (come istituzione) mi sembra a prima vista identica: aveva richiesto un contratto affinchè l’università valutasse e certificasse il suo apparato.

      Allo stesso modo in cui Unimi verifica l’autenticità delle opere d’arte senza aver nulla a che spartire coi falsari (anzi), lo stesso era stata promessa di fare Unibo.

      Poi mi pare che Rossi non abbia mantenuto la sua parte e pagato la commissione, quindi de facto non si è fatto nulla ed è stata l’ennesima mossa pubblicitaria, ma l’università che deve fare?
      Rifiutare commesse a prescindere, succose e parte della sua naturale attività, perchè vengono da X?

      Quando si parla che l’università deve muoversi verso l’impresa e cercare finanziamenti privati è esattamente questo di cui si parla neh…

      • CimPy ha detto:

        commesse (…) succose e parte della sua naturale attività

        Indi appunto: chi non ci credeva aveva però la possibilità di accettare una commessa alla fine della quale avrebbe dimostrato che non funzionava
        Chi ci credeva aveva la possibilità di dimostrare che era tutto vero e anzi di far parte della rivoluzione del millennio.
        In un caso come nell’altro, stavano tutti facendo apparentemente la cosa giusta: attivare una commessa. Peccato che l’Enterpreneur fosse più furbo di tutti e che quindi il finale sia stato molto diverso per (quasi) tutti: chi credeva davvero non ha avuto conferme ma giochi di prestigio da due soldi, chi sperava di prendere una commessa se l’è vista sfumare e si è visto comunque compartecipe della bufala. Gli unici che ci hanno guadagnato davvero sono Rossi e Levi che, se non sta lavorando per Rossi gratis, la commessa l’ha vinta (a patto che sostenga – come ha fatto e fa – che la pagliacciata sia roba seria e che funzioni) .

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Andrea

        Quando si parla che l’università deve muoversi verso l’impresa e cercare finanziamenti privati è esattamente questo di cui si parla neh…

        E’ normale, anche a Chimica Applicata di facevano lavori su commessa. Qui però la cosa è diversa; Focardi e Levi sono collaboratori di Rossi, lo scrive Loris Ferrari, un ricercatore del DdF:
        L’invenzione del metodo (denominato “catalizzatore di energia”) è dell’ing. Andrea Rossi, mentre le misure e gli studi teorici sono stati effettuati dallo staff diretto dal prof. Sergio Focardi, coordinato dal prof. Giuseppe Levi, entrambi del Dipartimento di Fisica dell’Università di Bologna, con la collaborazione della Sezione INFN di Bologna.
        Non si tratta di fare un lavoretto a pagamento per un ingegnere che viene dalle Langhe.

        • Andrea ha detto:

          Mica ci sono solo Levi e Focardi a Bologna, anzi. E sicuramente non sarebbe stata dato a loro il compito, per conflitto di interessi, nel caso si fosse cercato un contratto con l’università.
          Per dirne due:
          Paolo Finelli è un ottimo teorico few-body e sicuramente il Litio lo trattava meglio di Cook dal punto di vista teorico.
          Mauro Bruno era spokeperson di GARFIELD, un bellissimo rivelatore Gas a Legnaro unito a scintillatori in camera a vuoto, che si mangia neutroni e gamma che è una meraviglia.

          A parte il potere metaforico di mettere un E-CAT dentro GARFIELD, sarebbe stata una bella smoking gun sperimentale.
          Bologna avrebbe guadagnato 500 mila euro in un pomeriggio e l’ECAT sarebbe stato finalmente certificato (o smentito definitivamente). Probabilmente Rossi rendendosi conto che non può eludere un rivelatore 4pi che è stato usato per scoprire tante belle reazioni nucleari a bassa energia, fra cui anche il Berillio-8 tanto millantato da Rossi nel suo ultimo paper, forse ha preferito continuare a far vedere il vaporino e un rivelatore striminzito che quello che mi hanno regalato per la laurea era più bello.

      • Ascoli65 ha detto:

        @ Andrea,
        … Ergo arrivavano quadri e altre opere d’arte di cui valutare l’autenticità, a volte sotto compenso. La storia di Rossi con UniBo (come istituzione) mi sembra a prima vista identica….
        ma in Storia dell’Arte non esiste qualcosa di paragonabile al Primo Principio della Termodinamica, su cui si può contare a priori per scartare da subito le croste come il moto perpetuo ed affini. Comunque per fare un paragone con quanto accaduto al DF a Bologna bisognerebbe ipotizzare che all’UniMi avessero accettato di verificare se attribuire a Leonardo da Vinci un disegno a pennarello eseguito su un foglio a quadretti A4.

        … ma l’università che deve fare? Rifiutare commesse a prescindere, succose e parte della sua naturale attività, perchè vengono da X?
        A parte il fatto che io non ho mai parlato delle vicende di X accadute prima del suo incontro con F, perchè le considero argomentazioni del tutto inutili e inopportune, nel mondo ci sono così tanti problemi concreti da studiare e risolvere e così tante curiosità reali da soddisfare che un’università ha solo l’imbarazzo della scelta. I ricercatori pubblici hanno il dovere di fare una valutazione di opportunità e di fondatezza sulle commesse che decidono di accettare, non possono comportarsi da sprovveduti.

        Che la vicenda bolognese fosse solo un’operazione di marketing e non avesse nulla di scientifico non ci voleva molto per capirlo (1).

        Quando si parla che l’università deve muoversi verso l’impresa e cercare finanziamenti privati è esattamente questo di cui si parla
        Se qualcuno ti invita a raccogliere l’erba nel campo per la comunità non è che raccatti tutto quello su cui inciampi, soprattutto se la gente conta sul tuo saper distinguere l’erba buona dalla gramigna e ti omaggia, ti riverisce e ti mantiene proprio per questa tua capacità.

        (1) http://ocasapiens-dweb.blogautore.repubblica.it/2011/01/25/rifusione-fredda-ii/comment-page-1/#comment-93696

        • Andrea ha detto:

          Con la crisi di fondi che c’è, accetti di buon grado di verificare se una crosta a pennarello viene da Da Vinci. Lavori un pomeriggio, ti intaschi 500 mila euro, e ci paghi tante cose e persone belle per lavorare su cose nuove e interessanti.

          Appunto per me la vicenda di Rossi è finita con Bologna, non rispettare limiti contrattuali simili è indice di bufala da sempre.

          Se poi ci siano un mare di idioti che credono il contrario, ci sono anche quelli che credono a Roswell, Scientology, autismo e vaccini e ai miracoli del Cristo.

          Non puoi salvare tutti.

          Non so bene la situazione come sia, ma al massimo anzichè Caripenteri sono comportamenti come quelli di un Levi e Focardi, che han continuato a lavorare con Rossi privatamente dopo che i suoi impegni con UniBo sono stati disattesi, che sono da reprimere…
          Ma non so bene chi siano, che abbiano fatto e tutto quanto.

        • CimPy ha detto:

          Ma non so bene chi siano, che abbiano fatto e tutto quanto

          Per esempio:
          Intervista con Levi:

          La macchina delle meraviglie a fine settembre 2011, più che pronta per il mercato (basta guardare la stagnola) con la certificazione di Levi:

          e infatti, a novembre, stesso anno:

          Ma qui ti raccontano abbastanza bene la storia delle prime demo (poi si sono aggiornati poco: si vede che dopo il 2011 per loro non c’era comunque più storia che valesse la pena di raccontare, manco per sbufalarla – e in effetti, noialtri si continua per non deludere le aspettative dei passeri e lasciare che HT abbia qualcuno con cui discutere che non gli parli di alieni tra i Sumeri, di NMG o di Haarp… 😀 )
          https://www.psiram.com/en/index.php/Focardi-Rossi_Energy-Catalyzer

        • theschnibble ha detto:

          500k euri erano lo specchietto per le allodole per ingraziarsi Uniboh.
          Senza dubbio sarebbe bastata la ventesima parte del malloppo per testare a dovere il mamozio. Dare lazzico al filosofo era la maniera migliore arrivare al tesoretto

        • Renato ha detto:

          >… non so bene chi siano, che abbiano fatto e tutto quanto

          Hanno trattato male noi idraulici caldaisti, ecco cosa hanno fatto.

          Utili quando c’è da avvitare un tubo o da collegare un radiatore, zavorra quando il calore prodotto dal Catalizzatore di Energia viene calcolato in base alla temperatura del vapore, dichiarato “secco” a pressione atmosferica e a 101 °C più o meno 0,3 °C, come accertato mediante sonda per Umidità Relativa usata fuori specifiche e fuori campo di misura e con un terminale scollegato; naturalmente la quantità di acqua

          ehm

          vaporizzata è misurata da una pompa di precisione: calibrata “per settimane”, eroga _il doppio_ del massimo di targa.
          Il vapore viene convogliato nello scarico del lavandino, invece che in un serbatoio nel quale poterlo condensare pesare e vendere come reliquia, questo vapore che deve uscire a qualche centinaio di chilometri all’ora ma non emette neanche un soffio.
          Già così non ci pareva regolare, ma poi in un’altra occasione dice che il nocciolo del Reattore, un barattolo da un ottavo di litro, ha emesso calore per centotrenta chilowatt; secondo le nostre tabelle avrebbe dovuto trovarsi a diverse migliaia di K, non ci tornava e non ci tornava, ma l’ha detto il Professore, per cui zitti e pedalare.
          Peggio di tutto è stato che, siccome si era fatto tardi, hanno spento tutto e sono andati a dormire.

          Per fortuna trattandosi di neutroni e raggi gamma noi caldaisti non avevamo voce in capitolo, altrimenti avremmo impiegato un contacalorie fiscale, e la faccenda sarebbe finita lì. Che tristezza, niente interrogazioni parlamentari, niente blog dedicati, niente teorie fantasiose; invece grazie alla lungimiranza dei Professori è già un lustro che va avanti e tutto lascia sperare che andrà avanti ancora per un pezzo.

          E poi tanti altri aneddoti e siparietti, come i dati “ricostruiti”, la lettura sbagliata del contatore dell’acqua, il posizionamento del tubo di scarico che non facesse contropendenze

          ah sì, sì, la termocoppia messa vicino alla resistenza, il generatore da 500 kW, ahh bellissimo quando il Dott. Celani rileva un “picco” di raggi gamma col suo apparecchio battery operated, e il Sig. Rossi quasi glielo strappa di mano …

          la forma d’onda
          il brevetto
          la polverina
          hahaaa -la polverina preparata dal vecchietto!!!
          e la pasticca effervescente per fare l’idrogeno? …

          Ripensandoci, hanno fatto di tutto per tenerci allegri.

          Saluti.

          R

        • Hermano Tobia ha detto:

          @Ascoli65
          ma in Storia dell’Arte non esiste qualcosa di paragonabile al Primo Principio della Termodinamica, su cui si può contare a priori per scartare da subito le croste come il moto perpetuo ed affini.

          Ogni tanto passo a leggere i tuoi sproloqui, però vedo che sei un po’ monotono, ma ti sono proprio antipatici quelli del DF di Uniboh eh ?!?

          Sarei curioso allora di sapere la tua opinione sui due seguenti soggetti, al cospetto dei quali il DF di Uniboh appare come tetragono custode dell’ortodossia scientifica piu’ rigida.

          – la NASA, che tramite il suo “Eagleworks team” da mesi sta testando l’EmDrive, un motore a propulsione non newtoniana, che pare funzioni violando il principio di conservazione della quantità di moto (1)

          – l’APS (American Physical Society – quella che ai bei tempi stroncò F&P), che in un suo convegno ha chiamato Daniel Sheehan (Univ. S. Diego) per fargli illustrare un esperimento nel quale:

          “Recent experiments involving hydrogen dissociation on tungsten and rhenium indicate that steady-state nonequilibria can be be maintained between competing epicatalysts within a single blackbody cavity, challenging thermodynamic expectations” (2)

          Come ben puoi intuire “challenging thermodynamic expectations” = violazione del secondo principio della termodinamica

          A proposito: nell’esperimento di Sheehan c’erano due fili riscaldati ed idrogeno a bassa pressione, ti ricorda niente ?

          (1) http://nextbigfuture.com/2015/02/more-emdrive-experiment-information.html
          (2) http://meetings.aps.org/Meeting/MAR14/Session/A2.11

        • CimPy ha detto:

          HT, già finito di incensare Vannoni? Nessun altro quasi incensurato da portare ad esempio di virtù salvifica? Torni a parlarci di fole vere perché lo dice la NASA (e infatti anche mio cuggino e l’usciere confermano, pure se non gli compri una certificazione di rumorosità)? Ma poi, e i giapponesi, me li dimentichi così, senza neppure una citazione, dopo tutti gli abstract e gli articoli che ti hanno fornito?

          A proposito: nell’esperimento di Sheehan c’erano due fili riscaldati ed idrogeno a bassa pressione, ti ricorda niente ?

          Che certi giochi di prestigio rendono. Dici che pure i tubi di Celani, di Parkhomov, di Rossi e il piezonucleare a ultrasuoni o a siringate e le celle di Piantelli e di Cirillo funzionano allo stesso modo? Lo dico anch’io: funzionano tutti allo stesso modo, a chiacchiere e distintivi.
          Ci si vede sul mercato nel 2016. O anche nel 2017 2018 2019 2020 2021 2022…insomma, a breve
          Cia’

        • Ascoli65 ha detto:

          @ Hermano Tobia,
          … vedo che sei un po’ monotono, ma ti sono proprio antipatici quelli del DF di Uniboh eh ?!?
          Mi rendo conto di essere monotono, ma come avrai visto mi limito a rispondere, nel modo più circostanziato e documentato possibile, alle domande e agli interventi che compaiono in questo post di cui sono autore e che parla per l’appunto del ruolo dei fisici di UniBo nella vicenda FF. Se ci sono ancora molte persone in Italia (*) che ritengono (o ritenevano) che l’ecat possa avere delle basi concrete è perchè quei professori lo hanno dichiarato pubblicamente in innumerevoli occasioni e non lo hanno mai smentito. La monotonia con cui si parla delle loro dichiarazioni è la conseguenza diretta della loro ostinazione a non volerle chiarire adeguatamente.

          Sarei curioso allora di sapere la tua opinione sui due seguenti soggetti, al cospetto dei quali il DF di Uniboh appare come tetragono custode dell’ortodossia scientifica piu’ rigida.
          Ti lascio alle tue curiosità. Il tema del post riguarda il ruolo che hanno avuto i fisici di Bologna, e per estensione gli altri ricercatori pubblici italiani, nella vicenda FF italiana, una vicenda che tocca aspetti molto sensibili e delicati della nostra economia. I tuoi sono i soliti trucchetti che hai sempre tentato in passato per allontanare la discussione da temi scomodi. Con me non funzionano e spero che nessun altro abbocchi.

          (*) https://fusionefredda.wordpress.com/2015/03/15/iccf-19/#comment-49407

        • Alessio ha detto:

          @HT
          Ti ricorda niente ?

          Foto postata da Nevanlinna su cobraf

          di cosa si tratta ?

        • laptopdicartone ha detto:

          @ hermano tobia

          Una piccola correzione: Sheehan non fu invitato al meeting APS. Si tratta invece di un contributed talk: Sheehan ha inviato l’abstract che è stato accettato [1]. È peraltro noto che i meeting APS (e in generale quelli delle società di fisica dei vari Paesi) tendano come policy ad accettare i talk di tutti i membri [2], compresi i più borderline e quelli oltre la linea: spesso a questi meeting viene addirittura organizzata una sessione apposita per tutti quelli che presentano le loro “prove” che la relatività è sbagliata e così via. Questo anche in seguito a fatti tragici avvenuti decenni fa fa [3].

          Non sto naturalmente dicendo che questo sia il caso di Sheehan, che non ho esaminato, ma credo sia giusto tener presente che la presentazione di un contributed talk a un meeting dell’APS di per sé non è indicatrice di alcuna qualità, positiva o negativa, del lavoro.

          [1] http://meetings.aps.org/Meeting/MAR14/Session/A2
          [2] http://www.aps.org/meetings/abstract/policy.cfm
          [3] http://www.bbc.com/news/science-environment-22171039

        • Hermano Tobia ha detto:

          @Ascoli65

          Forse non ti sei accorto che l’esperimento di Sheehan ricorda molto da vicino quello di Celani e soprattutto le sue ipotesi sul secondo principio, mentre l’ipotesi NASA sul funzionamento dell’EmDrive si basa sull’ effetto Casimir dinamico / fluttuazioni del vuoto quantistico nell’ambito dell’elettrodinamica stocastica: tali idee sono le stesse alla base di una delle teorie emergenti (e NON nucleari) per la spiegazione delle LENR.

          Temo che l’unico che usa trucchetti per non rispondere sei tu.

        • CimPy ha detto:

          l’esperimento di Sheehan ricorda molto da vicino quello di Celani e soprattutto le sue ipotesi sul secondo principio, mentre l’ipotesi NASA sul funzionamento dell’EmDrive

          E tu non ti rendi conto che il modo evidentemente truffaldino che hai di esporre le notizie viene sbufalato in due secondi in questi lidi. 

          Non ti rendi conto che passi notizie che diventano fuffa già solo per  come le esponi

          Non hai ancora capito che, come il metodo stamina non è un metodo, se Celani avesse ragione, Rossi avrebbe torto; se avesse ragione Rossi, Carpinteri avrebbe torto; se avesse ragione Carpinteri, tutti i non cristiani brucerebbero all’inferno, tutti gli uomini di scienza e pure quelli di leggende alterntive (BabboNatalalisti compresi) avrebbero torto e i terremoti farebbero tanto bene al riciclo del materiale….

          Ma soprattutto, quando ti passerà il vizio di cercare di convincere chi passero non è che si possa violare il 2° principio della termodinamica con una conferenza, un’esposizione, un articolo, un abstract, un video su youtube? 

          Gigio, che faccia…Celani, ma davvero? Una causa più persa non ce l’hai?

        • Ascoli65 ha detto:

          @ Hermano Tobia,
          Forse non ti sei accorto che l’esperimento di Sheehan ricorda molto da vicino quello di Celani …
          Basterebbe questo motivo per ignorare quell’esperimento. Comunque noi abbiamo già i nostri campioni di cui preoccuparci, lasciamo gli altri ai loro connazionali. A ciascuno i suoi grattacapi.

          l’ipotesi NASA sul funzionamento dell’EmDrive si basa sull’ effetto Casimir dinamico / fluttuazioni del vuoto quantistico nell’ambito dell’elettrodinamica stocastica: tali idee sono le stesse alla base di una delle teorie emergenti (e NON nucleari) per la spiegazione delle LENR.
          Di spiegazioni delle LENR ne esce una al giorno. Io ho maturato la mia e fino ad ora ha funzionato benissimo (la spiegazione intendo): non ha mai fatto cilecca, completa risproducibilità. Si applica molto bene anche alla NASA e alle altre società ed agenzie aerospaziali che dicono di interessarsi alle LENR. Te la raccomando.

    • mario massa ha detto:

      @Ascoli65
      “Come si fa a dire che un’università, ovvero, nel nostro caso, i fisici del DF, mettano in giro su tutti i media possibile una notizia (DANDOLA PER CERTA) come la produzione di svariati kW di eccesso di calore dal marchingegno di Rossi “senza porsi più di tanto il problema dell’effettivo funzionamento”. Erano tutti impazziti?”

      Io non ho visto dichiarazioni di certezza di emissione di potenza in eccesso se non da parte di Levi e Focardi. Se mi sono sfuggite allora significa che probabilmente hai ragione tu. In ogni caso significherebbe che l’università, dopo la demo del gennaio 2011 (durante la quale Focardi dichiarava:” “I miei colleghi non ci credono, sono scettici.”) si sarebbe fidata di due suoi ricercatori al punto di accettare una ricerca finanziata. Ti sei chiesto cosa sarebbe successo a Capiluppi se avesse rifiutato la ricerca e i 500K, se un giorno si fosse dimostrato che il marchingegno funzionava? (probabilità 1 su mille, ma mai esattamente 0).

      Rossi dichiarò che la famosa dimostrazione di gennaio 2011 fu fatta perchè lo aveva chiesto Focardi vecchio e malato che temeva di non fare in tempo a vedere il risultato delle sue lunghe ricerche. Focardi mi disse che non era vero: lui insistette solo per la pubblicazione della sua teoria. Pubblicazione che fu rifiutata da riviste blasonate e alla fine fu pubblicata grazie a Rossi su JONP appositamente costruita verso marzo 2010.

      Non ti pare che semplicemente Rossi soprattutto grazie a Levi (quasi certamente fino a quel momento abilmente ingannato) abbia messo le cose in modo che gli altri non avessero possibilità di scelta? OppureCapiluppi doveva denunciare Rossi, Levi e Focardi per frode? E l’università cosa ci avrebbe guadagnato? E non credi che avessero firmato NDA capestro? E la frode qual’era: offrire 500K per una ricerca?Appena sfumata l’occasione dei 500K (perchè gli illusi pensavano di portarli a casa davvero!) si sono tutti defilati (eccetto Levi attivo più che mai) e a tutti gli altri è convenuto cercare di seppellire la cosa.

      Non voglio difendere l’università di Bologna che certamente ci ha fatto una pessima figura, ma credo che tutto trovi una spiegazione logica se metti in conto un abile truffatore che tira le fila. Oppure devi supporre che funzioni davvero, ma in questo caso l’università sarebbe stata davvero imperdonabile nel lasciarsi sfuggire per pochi soldi l’invenzione del millennio teorizzata da un suo ricercatore per 20 anni e mai preso sul serio.

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Mario Massa

        credo che tutto trovi una spiegazione logica se metti in conto un abile truffatore che tira le fila.

        Non c’è nessuna logica nel lasciarsi imbrogliare da un truffatore, c’è solo stupidità.

        ma in questo caso l’università sarebbe stata davvero imperdonabile nel lasciarsi sfuggire per pochi soldi l’invenzione del millennio teorizzata da un suo ricercatore per 20 anni e mai preso sul serio.

        Nel 2011 un capo dipartimento di fisica avrebbe dovuto disporre di sufficienti informazioni sulla ff nelle sue varie versioni per archiviare immediatamente la richiesta di Rossi. Se non è in grado di capire che è un imbroglio di bassa lega, che lo tengono a fare in quella carica? In caso di dubbio poteva fare un giro di telefonate per chiedere pareri.
        Tu credi che se Rossi si fosse presentato ai fisici o ai chimici di Pisa sarebbe andata come a Bologna? Focardi e Levi non avrebbero avuto spazio in questi ambienti. E’ un mondo diverso, molto più smaliziato. Rossi ha capito subito che Bologna era il posto giusto.
        Non hanno solo commesso un errore scientifico, peggio, si sono coperti di ridicolo. Se non si trattasse di ambiente accademico, dove ci si muove in modo felpato, con garbo per non disturbare nessuno, personaggi del genere sarebbero rimasti bruciati dal primo all’ultimo.

      • Ascoli65 ha detto:

        @ mario massa,
        Io non ho visto dichiarazioni di certezza di emissione di potenza in eccesso se non da parte di Levi e Focardi.
        Poco sopra (*) ho segnalato un mio vecchio commento in cui avevo raccolto una serie di dichiarazioni pubbliche di fisici di Bologna sui risultati calorimetrici dell’ecat. Ho tralasciato tutte quelle di Levi e la maggior parte di quelle di Focardi, le altre sono di loro colleghi. Ti inviterei a notare il modo in cui le prestazioni calorimetriche vengono sempre date per certe e tutte le cautele siano concentrate solo sulla loro origine. E’ la tecnica usata dalla propaganda FF fin dai suoi albori. Chiediti il perchè.

        Ti sei chiesto cosa sarebbe successo a Capiluppi se avesse rifiutato la ricerca e i 500K, se un giorno si fosse dimostrato che il marchingegno funzionava? (probabilità 1 su mille, ma mai esattamente 0).
        Gli sarebbe accaduto la stessa cosa che accadrebbe al direttore di un Dipartimento di Biologia che rifiutasse una commessa per studiare la gallina dalle uova d’oro. La probabilità di dover rispondere di una scelta sbagliata sarebbe la stessa. Mooolto inferiore a quella che hai indicato.

        Oppure Capiluppi doveva denunciare Rossi, Levi e Focardi per frode?
        Qui non si chiede a nessuno di denunciare nessun altro. Ho già detto all’inizio (**) che frode e truffa sono argomenti che non riguardano questo post. La questione di cui si discute è che un Dipartimento di Fisica, attraverso alcuni dei suoi membri più autorevoli e degli specifici atti ufficiali, ha avallato ed alimentato pubblicamente una panzana colossale in un settore estremamente delicato e che ha suscitato enormi aspettative in una larga parte della popolazione. Quel Dipartimento ha il dovere di rettificare quelle informazioni, in sua vece quel dovere ricade su UniBo e in ultima istanza sul MIUR. I dipendenti di tutte e tre queste istituzioni hanno giurato di essere fedeli allo Stato e non agli NDA firmati con dei privati, qualunque cosa vi sia scritto.

        credo che tutto trovi una spiegazione logica se metti in conto un abile truffatore che tira le fila.
        Dai, siamo seri. I principali esponenti e l’intero Consiglio di istituto di un Dipartimento di Fisica ingannati da un laureato in filosofia! Ammesso che sia andata così, e saremmo comunque ai “confini della realtà”, qualcuno deve assumersi la responsabilità di ristabilire pubblicamente la verità scientifica. Ricordiamoci che quelle incaute affermazioni hanno suscitato parecchie interrogazioni parlamentari. All’unica a cui è stata finora data risposta (1), l’allora viceministro del MISE Prof. De Vincenti (attuale sottosegretario alla PdC) ha risposto così in Parlamento: “Attualmente non si dispone di alcuna spiegazione, né tanto meno di esperimenti o articoli su riviste scientifiche internazionali idonei a dimostrare come sia stata ottenuta l’energia rilevata dai sistemi di misura, …” Io credo che a questo punto la spiegazione di come sia stata ottenuta l’energia misurata il 14 gennaio 2011 ci sia, eccome!

        Ovviamente la risposta gli era stata preparata dai suoi consulenti ministeriali, ma come vedi lo schema è il medesimo delle dichiarazioni dei professori bolognesi e di qualunque altro ricercatore che si sia interessato di FF: nessun dubbio (modo del verbo all’indicativo) sul calore prodotto, grandi cautele su tutto resto, ergo val la pena di continuare a studiarci sopra.

        Come vedi, qui la questione principale non è di stabilire se un filosofo abbia ingannato o meno dei fisici universitari, ma se dei ricercatori pubblici hanno per decenni ingannato i nostri governanti, oltre a tutti noi.

        (*) https://fusionefredda.wordpress.com/2015/03/15/iccf-19/#comment-49425
        (**) https://fusionefredda.wordpress.com/2015/03/15/iccf-19/#comment-48280
        (1) http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_14595_16

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Mario Massa

        Non voglio difendere l’università di Bologna che certamente ci ha fatto una pessima figura, ma credo che tutto trovi una spiegazione logica se metti in conto un abile truffatore che tira le fila.

        Tutto normale se il raggirato fosse stato Mario Massa, un privato che ha il diritto di credere e di controllare di persona quello che vuole, anche una macchina a moto perpetuo. Altra cosa se il raggirato è responsabile di un Dipartimento di Fisica di un’Università. La sua carica lo obbliga a esercitare il massimo spirito critico. Se deve decidere su questioni su cui non ha competenza, come certamente in questo caso, deve prendere i contatti necessari, agevoli e immediati proprio per l’incarico che ricopre.
        Ogni tanto devi metterti nei panni di uno statale, anche se ti costa fatica 😉 . Lo statale non può essere come quel fotografo sempre disponibile a fotografare asini volanti. Solo un fotografo free lance può permetterselo.

        Oppure Capiluppi doveva denunciare Rossi, Levi e Focardi per frode? E l’università cosa ci avrebbe guadagnato? E non credi che avessero firmato NDA capestro?

        C***i avrebbe dovuto convocare una riunione tra i suoi dipendenti e aprire il caso, sentendo il parere di tutti. Se il DdF di UniBO non è così scassato, la linea corretta sarebbe emersa in un pomeriggio di confronti. Ora non ha l’autorevolezza di contattare l’ENEA per far capire che è tempo di fermare Violante. Il DdF ha perso prestigio in questa vicenda, dopo tanti anni di ff disperata non esiste riscatto.
        Auguriamoci che riducano i mezzi a disposizione di quel Dipartimento e li stornino verso altri Dipartimenti meglio gestiti.

        • CimPy ha detto:

           

          Se deve decidere su questioni su cui non ha competenza, come certamente in questo caso, deve prendere i contatti necessari, agevoli e immediati 

          Se lo avesse fatto chiamando un esperto del settore all’Enea, un emerito dell’Unibo, un ricercatore dell’INFN e un Nobel estero della fisica, sarebbe andato bene?

  92. Camillo Franchini ha detto:

    @Mario Massa

    Quindi cosa sarebbe la parte pratica?

    Questa è la parte pratica:
    Schermata del 2015-04-27 23:04:54
    Schermata del 2015-04-27 23:06:36
    I bolognesi hanno fornito apparecchiature e ore di lavoro a Rossi. Se non fosse così, non si capirebbe come mai Levi si sia mostrato entusiasta promotore del mamozio di Rossi nello show di Via dell’Elettricista.

  93. Camillo Franchini ha detto:

    @Andrea

    non può eludere un rivelatore 4pi

    E’ tutto una gara per darsela a intendere. Per evitare di scoprire la pistola fumante si evita accuratamente di cercare segnali nucleari. Così la menano per il lungo con misure calorimetriche imprecise. Guai a cercare gamma, come se fosse necessaria una specializzazione particolare. Ho l’impressione che interesse a tirarla in lungo non sia solo di Rossi, ma anche dei suoi sperimentatori o aspiranti tali.

  94. Camillo Franchini ha detto:

    @CimPy

    Se lo avesse fatto chiamando un esperto del settore all’Enea, un emerito dell’Unibo, un ricercatore dell’INFN e un Nobel estero della fisica, sarebbe andato bene?

    Via CimPy, non sia pessimista. In Italia c’è altro oltre UniBO, ENEA, INFN. Sono campanilista se suggerisco di fare riferimento a Università meno note ma dotate di teste discrete come l’Università e la Scuola Normale di Pisa? Lì certe suggestioni non hanno mai attecchito. A parte l’Ing. Piontelli, che però smise presto, non ci mise anni come i nostri testardi eroi di centri più rinomati. Non è raro che i piccoli centri di studio funzionino meglio dei colossi. Lo scambio di contatti è molto più vivace. E’ possibile che i bolognesi del DdF siano stati abbandonati dai colleghi delle altre facoltà.

  95. E.Laureti ha detto:

    @Ascoli65

    “Ciò detto la sola questione che ci differenzia è che tu continui ad attribuire quanto accaduto all’incompetenza dei fisici bolognesi, mentre io non riesco assolutamente a concepire che dei professori universitari, sia singolarmente, sia a maggior ragione nella collegialità della decisione presa dal Consiglio di Dipartimento, possano essersi fatti buggerare nel modo che sappiamo da un laureato in filosofia. E’ più forte di me, NON riesco a credere che essi NON sapessero da dove proveniva realmente quell’ENORME eccesso di calore che avevano detto di aver misurato e/o avevano avallato”

    vorrei sottolineare che il più grande alleato della fuf è l’ERRORE SPERIMENTALE…. che diventa micidiale quando c’è un altro stato d’animo : la predisposizione alla fuf di alcuni al DF di Bologna.
    E’ dall’errore sperimentale ,pure in buonafede, che la fuf è nata e continuerà a sopravvivere in rete e ai congressi.
    Quando uno o altri simpatizzanti fuf del DF di Bologna evitano di chiedere a Rossi insistentemente dal 2011 un elementare esperimento di efficienza calorimetrica fuf conservativo del suo know-how dovrebbe scattare subito il campanello dall’arme.
    In conclusione se al DF di Bologna evitano chiarimenti su queste elementari procedure che hanno illo tempore portato all’avallo della fuf la cosa è molto preoccupante.
    In alternativa si dovrebbe dire che non sanno fare il mestiere per cui sono pagati.

    • Ascoli65 ha detto:

      @ E.Laureti,
      vorrei sottolineare che il più grande alleato della fuf è l’ERRORE SPERIMENTALE….
      Certamente. L’errore sperimentale è l’unica fonte a cui è ragionevole attribuire tutto l’eccesso di energia vantato dai fusionisti di sempre. Ma questo era già stato intuito a un mese dall’annuncio di F&P e sancito autorevolmente da Nature dopo appena un anno. E’ legittimo sospettare che tutti quelli successivi siano stati errori di comodo.

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Ascoli65

        L’errore sperimentale è l’unica fonte a cui è ragionevole attribuire tutto l’eccesso di energia vantato dai fusionisti di sempre.

        A parte veri e propri casi di incompetenza, denunciati già a Baltimora ai primi di maggio 1989, non si tratta di errori sperimentali ma di falsi. Oggi sappiamo con certezza che il gran numero di sperimentatori che nella primavera/estate del 1989 dichiararono di avere trovato neutroni nella vagheggiata reazione DD in reticoli metallici erano imbroglioni. Ce ne sono stati molti anche in Italia. Alcuni sono stati segnalati qui proprio questi giorni.
        C’è poi stato il periodo in cui si scartava deliberatamente la ricerca di radiazioni nucleari, per evitare di dovere escludere il carattere nucleare di certi esperimenti su cui si voleva mantenere vivo l’interesse del pubblico. Sono stati gli anni della calorimetria, usata a oltranza come solo ed esclusivo strumento di indagine.
        I garantisti dicono in dubio pro reo, ma anche i garantisti non gradiscono passare per fessi.
        Purtroppo i dati sperimentali non servono più come discriminante tra realtà scientifica e ipotesi di lavoro. In medicina pare che la falsificazione dei dati sia un fenomeno molto diffuso. Certamente lo è stato anche in ff. Tutto allo scopo di ottenere finanziamenti e scatti di carriera.
        Mai fidarsi degli sperimentatori; troppo spesso sono biased e trovano tutto quello che gli fa comodo.

        • CimPy ha detto:

          Degli sperimentatori ci si fida quando l’esperimento è verificabile, che significa ripetibile ANCHE da parte di chi non ci crede o pensa che le cose stiano diversamente – che è proprio quello che con la FF di Rossi (e non solo) non si può fare, quello per cui Rossi e Levi e altri lottano per impedire che si faccia adducendo scuse da mercanti in fiera (e in assenza del mercato, per giunta).

          I falsi non sono una prerogativa della fisica e nemmeno solo della medicina – pare che, trasversalmente, compaiano un po’ dappertutto (anche se alcune branche della scienza sembrano più accorte di altre nel rilevarli e farli sparire come meritano). Che sia questione anzitutto legata al fatto che un po’ dovunque ci sono di mezzo esseri umani e che non tutti gli esseri umani sono retti e preoccupati del buon nome loro o di chi li ha accolti?

        • Ascoli65 ha detto:

          @ Camillo,
          non si tratta di errori sperimentali ma di falsi.
          Infatti, è per quello che avevo detto che si può sospettare che si tratti di “errori di comodo”.

          Il grave della faccenda, però, è che essi non riguardano una cura per far ricrescere i capelli, ma la presunta soluzione al maggior problema che incombe sul futuro dell’umanità e quindi, giustamente, hanno suscitato l’attenzione dei nostri Parlamentari e del Governo. Ora aspettiamo che quest’ultimo ci dia una risposta nel merito, che sia competente e convincente.

    • Stefano ha detto:

      Altro che errore sperimentale, si tratta di errori madornali messi in fila una dopo l’altro, che davvero, senza nessuna figura retorica, non capisco davvero come possano essere stati commessi.

      Radiazioni che appaiono e scompaiono, misure del calore scambiato fatte a distanza, reazioni messe a caso, catalizzatori segreti, abbastanza materiale da fare invidia a un prestigiatore.

      • CimPy ha detto:

        si tratta di errori madornali messi in fila una dopo l’altro, che davvero, senza nessuna figura retorica, non capisco davvero come possano essere stati commessi

        Apposta, da qualcuno.

  96. Camillo Franchini ha detto:

    @Andrea

    accetti di buon grado di verificare se una crosta a pennarello viene da Da Vinci.

    Certamente, soprattutto se sei convinto di avere in mano un lavoro sconosciuto di Da Vinci. I bolognesi erano entusiasti di poter dare una mano all’inventore del millennio.
    Focardi/Piantelli (2004):

    In ogni caso questa incredulità diffusa ha finito col danneggiare le ricerche in questo settore per le quali è sempre difficile trovare i finanziamenti necessari.
    Coloro che giocano contro dovrebbero rendersi conto che il tempo è galantuomo e finirà prima o poi col rendere giustizia a chi la merita. Per gli altri, sarà la storia della scienza a scrivere le condanne.

    Incredulità diffusa?! Non mi dica professore.

  97. Ascoli65 ha detto:

    @ Andrea,
    Con la crisi di fondi che c’è, accetti di buon grado di verificare se una crosta a pennarello viene da Da Vinci. Lavori un pomeriggio, ti intaschi 500 mila euro, e ci paghi tante cose e persone belle per lavorare su cose nuove e interessanti.
    No, non sono affatto d’accordo. Un comportamento simile se lo può permettere solo un privato che opera in proprio: se si rovina la reputazione e resta senza reddito sono affari suoi. Ma un dipendente di una istituzione pubblica, che tra l’altro ha garantito il posto fino alla pensione, non lo può fare. Egli ha il dovere di consigliare per il meglio qualunque suo potenziale “cliente”, che è già il finanziatore del suo stipendio. Non ha la facoltà di mettere a rischio la reputazione dell’istituzione in cui lavora, cioè di tutti i suoi colleghi attuali e futuri. Ogni sua furbata, anche se fatta per procurarsi i fondi necessari a lavorare su cose nuove e interessanti, va a scapito della credibilità dell’intero settore della ricerca.

    Il momento attuale è difficile. I margini di spesa pubblica che fino a pochi anni fa consentivano di finanziare generosamente la ricerca si sono ridotti notevolmente. Queste difficoltà si ripercuotono in tutti i settori, non solo in quello della ricerca, e lo Stato (che non è un’entità astratta, ma siamo tutti noi) sta vendendo i gioielli di famiglia per tirare avanti ancora un po’. Questo non autorizza i ricercatori pubblici ad aggirare le ristrettezze economiche del momento facendo altrettanto, svendendo cioè il loro più prezioso asset che è la reputazione scientifica degli istituti di cui fanno parte.

    Appunto per me la vicenda di Rossi è finita con Bologna, non rispettare limiti contrattuali simili è indice di bufala da sempre.
    Per me la vicenda Rossi non è proprio mai iniziata. Io mi sono interessato soltanto alla vicenda di un gruppo consistente di autorevoli fisici dell’Università di Bologna che hanno dichiarato per mesi su tutti i mezzi di informazione che gli sono capitati a tiro di aver visto svariati kW di eccesso di calore prodotti da un marchingegno posto sopra un tavolino. A seguito di quelle dichiarazioni ci sono state una decina di interrogazioni parlamentari, i cui solleciti continuano tuttora ad essere inoltrati ai Ministeri. Quella vicenda non è finita con la rescissione del contratto tra Rossi e UniBo. Finirà solo con una risposta chiara ed esauriente data dai Ministeri interrogati al Parlamento.

    Se poi ci siano un mare di idioti che credono il contrario, ci sono anche quelli che credono a Roswell, Scientology, autismo e vaccini e ai miracoli del Cristo.
    A parte il fatto che con gli esempi ti sei allargato un po’ troppo, non è questo il posto dove discutere di certi argomenti, ci sono dei nostri concittadini, gente semplice o persone di grande cultura (ma non di tipo tecnico-scientifica), che hanno creduto a quanto dichiarato dai professori di fisica di Bologna. Secondo te vanno considerati degli idioti?

    Non so bene la situazione come sia, ma al massimo anzichè Caripenteri sono comportamenti come quelli di un Levi e Focardi, che han continuato a lavorare con Rossi privatamente dopo che i suoi impegni con UniBo sono stati disattesi, che sono da reprimere…
    Io non voglio proprio reprimere nessuno, men che meno chi non può più esserlo. Qui c’è la verità scientifica da ristabilire e delle interrogazioni parlamentari a cui va data risposta. Queste due questioni ancora aperte, che riguardano un settore fondamentale della nostra società, possono essere risolte assieme.

    Ma non so bene chi siano, che abbiano fatto e tutto quanto.
    Appunto. Chiediamo ai Ministri di appurarlo e di riferirlo in Parlamento. Così potremo saperlo tutti.

    • CimPy ha detto:

      se si rovina la reputazione

      A parte tutto, questa cosa della reputazione continua a non convincermi. Intanto, sono dipendenti pubblici anche i nostri politici, tutti molto attenti a cercare di non rovinarsi la reputazione, ma anche tutti molto indifferenti (sembrerebbe) al fatto che si rovini nei fatti anche solo per ristrutturare casa o per blasonarsi di una laurea mai presa.
      Poi c’è da dire che l’Università in quanto tale ha una storia (anche gloriosa) che è ben difficile pensare rovinata da una boutade nei fatti portata avanti negli anni da poche persone all’interno della stessa e che dalla maggioranza ha avuto “solo” un (colpevole, ma anche comprensibile in termini umani) silenzio – più che altro è questo che ci ha dato (e ci dà) fastidio, perché che l’E Cat sia una buffonata noialtri lo abbiamo capito tutti molto in fretta, ma quel silenzio invece ha lasciato il fianco aperto all’abuso del logo e del nome da parte di speranzosi illusi e volponi, che ancora adesso continuano a cercare di sostenere che UniBo’ certifica la FF di Rossi e il TPR2. Dispiace, però credo anche che l’Università sopravviverà. Per quanto, ogni volta che, ovunque, canti un gallo

    • Andrea ha detto:

      E come si farebbe a rovinare la reputazione prendendosi in carico una commissione?

      Mica viene rovinata la reputazione se si scopre che una opera d’arte che il museo tal dei tali ti paga per verificare è una crosta. Al massimo si migliora.

      Idem Bologna avrebbe preso in carico la commissione, e debunkato il debunkabile, così come fa con altri apparecchi meno esposti.

      Davvero non vedo che problema ci sia ad accettare una commissione, anche quando il risultato è abbastanza ovvio, tanto meglio se ti pagano profumatamente per ribadire l’ovvio.

      Sono due cose diverse l’Università di Bologna e i suoi affiliati. Se si chiede una commissione a UniBo, questa non ha NULLA a che vedere con esternazioni eventuali di affiliati.

      Avete le idee piuttosto confuse.

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Andrea

        Avete le idee piuttosto confuse.

        Sembra complicato da capire ma non è così. Rossi e DdF di UniBO erano da tempo culo e camicia. Si fermi a leggere queste parole di conferma scritte da uno dei bolognesi, Loris Ferrari. Le ho già riportate, ma non importa, forse non le ha lette:
        L’invenzione del metodo (denominato “catalizzatore di energia”) è dell’ing. Andrea Rossi, mentre le misure e gli studi teorici sono stati effettuati dallo staff diretto dal prof. Sergio Focardi, coordinato dal prof. Giuseppe Levi, entrambi del Dipartimento di Fisica dell’Università di Bologna, con la collaborazione della Sezione INFN di Bologna.
        Accettare la commessa di Rossi da parte del DdF è stato da tutti considerato un avallo della serietà dell’invenzione di Rossi. L’idea madre era di Focardi; Levi era un focardiano che aveva presentato il mamozio in una pubblica dimostrazione; bastava collegare i fatti e capire fino a che punto il coinvolgimento del DdF nella ff versione Focardi fosse arrivato.
        Rossi non era un imprenditore sconosciuto che veniva dalla provincia per sottoporre a test una sua invenzione, ma uno di casa molto stimato, una sorta di genio cresciuto fuori dall’ambito accademico. Una volta Focardi ammise di non conoscere il catalizzatore, presentandolo come atteggiamento di doverosa discrezione.
        Mi dispiace, ma a non conoscere i dettagli della vicenda si rischia di cadere in semplificazioni.
        Addirittura Focardi e Rossi hanno scritto un paper insieme.

      • Ascoli65 ha detto:

        @ Andrea,
        E come si farebbe a rovinare la reputazione prendendosi in carico una commissione?
        Provo a spiegarmi meglio con un esempio.

        Fai conto che un un giorno una signora si presenti, con in mano un lume a petrolio, ad un professore emerito di archeologia orientale, noto sostenitore dell’esistenza de la Lampada di Aladino, dicendo di averlo trovato mentre vangava l’orto di casa e chiedendo un consulto per avere conferma della sua impressione che si tratti proprio del mitico oggetto. Il professore conferma le aspettative della signora e, assunto dalla stessa come consulente, si mette a studiare insieme alla stessa il modo giusto di stroffinare il lume per farne uscire il genio, facendo ricorso alle attrezzature del laboratorio del suo Dipartimento. Dopodichè pubblicano insieme un articolo in cui raccontano di aver suscitato il genio più di 200 volte.

        Poi un giorno, invitando la stampa a nome del Dipartimento di Archeologia, viene organizzata una dimostrazione pubblica a cui partecipano i colleghi più in vista dell’anziano professore. La lampada verrà sfregata dalla signora, che la tiene sempre con sè per paura che gliela rubino, ma la verifica delle sue proprietà viene affidata ad un ex allievo dell’anziano professore. Subito dopo la struffatina, il verificatore comincia ad esprimere i suoi 3 desideri rivolgendosi ad un fumino che sale dal beccuccio della lampada. Salta così fuori una torta da sotto il tavolo, dei tramezzini da sopra un armadietto e una bottiglia di spumante da dietro il termosifone. Proprio i tre oggetti che erano stati richiesti. La signora ringrazia pubblicamente i professori presenti per aver dimostrato l’autenticità della sua lampada e tutti applaudono.

        Nei giorni e nei mesi seguenti i professori dichiarano a televisione, radio e giornali che non c’è alcun dubbio sul fatto che torta, tramezzini e spumante si siano materializzati dal nulla durante la dimostrazione, ma sussistono forti dubbi sul fenomeno fisico grazie a cui ciò è avvenuto, quindi ritengono che sia opportuno studiare a fondo il lume della signora in quanto, se si riuscisse ad ottimizzarlo e a produrlo in serie, esso potrebbe risolvere per sempre il grave problema della fame nel mondo. Pertanto la direzione del Dipartimento decide di accogliere la proposta della signora di avviare un programma biennale di ricerca per ottimizzare le tecniche di sfregamento delle lampade, in cambio degli ultimi soldi che le sono rimasti dalla vendita della sua casa … e dell’orto.

        La signora nel frattempo si dà da fare per cercare acquirenti della sua lampada, pubblicizzando con ogno mezzo certificati, documenti, video e quant’altro proveniente a vario titolo dal Dipartimento di Archeologia e dai suoi membri. Organizza anche delle ulteriori esibizioni in proprio a cui sono sempre presenti, come osservatori, alcuni archeologi universitari.

        Ma la signora la tira per le lunghe con i pagamenti e alla fine, stanco di aspettare, il Dipartimento rescinde il contratto con la signora per inadempienze contrattuali, dichiarandosi però disposto a studiare gratuitamente la sua lampada e a verificarne (di nuovo) le sue magiche proprietà.

        E’ più chiaro ora?

        Idem Bologna avrebbe preso in carico la commissione, e debunkato il debunkabile, …
        Debunkato? Mi dai dei link per favore? Me ne basta anche uno soltanto!
        O forse volevi dire “pubblicizzato il pubblicizzabile”?

        … così come fa con altri apparecchi meno esposti.
        Mi stai dicendo che dai laboratori delle nostre università è tutto un andirivieni di Lampade di Aladino? Solo che a Bologna hanno fatto così tanta pubblicità alla cosa, che se ne sono accorti (e in parecchi) anche in Parlamento?

        tanto meglio se ti pagano profumatamente per ribadire l’ovvio.
        Ti rendi conto di quello che dici? Ti farebbe piacere se al primo sintomo di mal di denti il tuo dentista, che deve ammortizzare la macchina per le radiografie, ti prescrivesse un paio di panoramiche? E se si comportasse così un dentista della ASL preoccupato di raggiungere il budget di fino anno, cosa ne penseresti?

        Avete le idee piuttosto confuse.
        Temo che tu invece ce l’abbia molto chiare, e questo non è affatto confortante.

        • Andrea ha detto:

          “Debunkato? Mi dai dei link per favore? Me ne basta anche uno soltanto!”

          Non c’è nessun link, semplicemente perchè la commessa è stata disattesa. Quindi stai parlando di qualcosa che non è mai avvenuto e confondendo l’università con suoi affiliati.

        • Ascoli65 ha detto:

          @ Andrea,
          Non c’è nessun link.
          Appunto, non c’è nessun link. Allora perchè dici che l’ecat è stato debunkato? Tiri ad indovinare? Prova a documentarti un po’ meglio.

          Leggi ad esempio con attenzione cosa c’è scritto nell’annuncio ufficiale del contratto con Rossi emanato dal DF-UniBo (1): “il programma di ricerca (parte integrante del Contratto) prevede sia la misurazione delle prestazioni degli impianti che l’eventuale miglioramento della prestazioni. Come vedi si parla solo di “misurazione” e di “eventuale miglioramento” delle prestazioni, non di “accertamento”. Che l’ecat abbia prodotto calore al loro cospetto è stato sempre affermato con assoluta sicurezza da diversi fisici di Bologna (non solo da Focardi e Levi), nei mesi precedenti e in quelli successivi alla firma del contratto e implicitamente confermato nel contratto stesso. Questo è quanto è stato raccontato alla gente e che non è stato per niente “debunkato” nè smentito da chi lo ha dichiarato.

          (1) http://22passi.blogspot.it/2011/07/primo-comunicato-ufficiale-sulle-cat.html

        • mario massa ha detto:

          @Ascoli65
          “Che l’ecat abbia prodotto calore al loro cospetto è stato sempre affermato con assoluta sicurezza da diversi fisici di Bologna”

          Puoi riportare esattamente le frasi che lo dimostrerebbero col nome dell’autore? La frase che riporti:
          “il programma di ricerca (parte integrante del Contratto) prevede sia la misurazione delle prestazioni degli impianti che l’eventuale miglioramento della prestazioni”

          mi pare dica esattamente il contrario di quanto affermi: si vanno a misurare le prestazioni e eventualmente (cioè se effettivamente Pout>Pin) si lavorerà sul miglioramento delle prestazioni (altrimenti “eventuale” subordinato a cosa?). Ovvio che non potevano scrivere “lavoreremo allo sviluppo ammesso che non sia una bufala”.

          Sono passati 4 anni da quando ho visto il filmato del test di gennaio 2011 per cui forse ricordo male, ma non ricordo i rappresentanti dell’università fare dichiarazioni entusiaste (a parte Levi ovviamente). Tra parentesi ricordo che il comportamento di Levi in quell’occasione era quello di una persona che ci credeva veramente e che addirittura camminava a mezz’aria dalla gioia di poter mostrare la soluzione definitiva ai problemi energetici mondiali. E si aspettava veramente che le misure nucleari di Villa avrebbero confermato l’esistenza di un fenomeno nucleare.

        • Andrea ha detto:

          Ascoli ho usato il condizionale “avrebbe”

        • Ascoli65 ha detto:

          @ Andrea,
          ho usato il condizionale “avrebbe”
          Pensi davvero che il DF avrebbe utilizzato il contratto, una volta attivato, per debunkare l’ecat? Lo avrebbe fatto con le stesse modalità con cui Levi ha condotto i test descritti nel TPR1 e 2, quest’ultimo ancora ospitato nell’archivio dell’Università?

          Lo sai che nel TPR1 compaiono a vario titolo i nomi di 3 dei 5 membri del DF che costituivano il gruppo di lavoro sull’ecat? Lo sai che quelle 5 persone erano già state individuate dal Consiglio di Dipartimento al momento dell’approvazione del contratto? Lo sai che nel frattempo fungevano da osservatori ufficiali (e collaboratori ufficiosi) in tutti i test che sono stati effettuati nel 2011, fino all’ultimo del 28 ottobre?

          Mi sai dire che cosa hanno debunkato fino ad oggi questi attenti, solerti e onnipresenti osservatori del DF di UniBo? Il contratto è stato forse rescisso perchè dopo mesi di osservazioni si sono finalmente resi conto che l’ecat non produceva alcun calore in eccesso, al contrario dei kW che avevano sempre dati per certi? Oppure è stato cassato solo per inadempienze economiche della controparte?

          Fatti una domanda: cosa è stato voluto far credere alla gente? Fino all’ultimo, fino ad oggi!

      • Stefano ha detto:

        Peccato che fin dalle intenzioni l’università non era pagata per ribadire l’ovvio. Finito il contratto, il dipartimento di fisica ha dichiarato che avrebbero fatto misure pure gratis e che “I risultati delle misure saranno pubblicati”. Se quello che è stato pubblicato negli anni successivi da Levi et al. ha davvero “ribadito l’ovvio”, allora sì, adesso ho le idee confuse.

        • Andrea ha detto:

          Il dipartimento non ha dichiarato un bel niente che io sappia. Levi ha dichiarato quello che vuole, ma non si confonda Levi con il dipartimento.

          Non è che se nella tua azienda una persona va dall’astrologo, allora la tua azienda supporta l’astrologia.

        • Stefano ha detto:

          Ecco la dichiarazione: http://www.magazine.unibo.it/archivio/2012/e-cat_dichiarazione_del_dipartimento_di_fisica

          Una azienda non è paragonabile ad una università. Una azienda vende prodotti con il proprio marchio, una università no. Non esiste di fatto nessuna pubblicazione a nome di una “università”. Ne esistono solo a nome dei suoi ricercatori, che quindi determinano la sorte dell’università, nel bene e nel male. In quel caso però il “dipartimento di fisica” arrivò perfino a siglare un contratto e quando ormai la situazione era naufragata, continuò a ribadire pieno supporto allo studio sull’e-cat, come se quanto era stato fatto fino ad allora non fosse stato già abbastanza.

        • Ascoli65 ha detto:

          @ Andrea,
          Non è che se nella tua azienda una persona va dall’astrologo, allora la tua azienda supporta l’astrologia.
          Certo che sei proprio bravo girare le frittate. Ma li hai visti mai i 3 video intitolati “Energy Catalyzer Bologna University Test”? Li hanno già visionati centinaia di migliaia di persone nel mondo, fallo anche tu.

          Il dipendente dall’astrologa ci è andato assieme al direttore, al capo ufficio e ai principali colleghi e lì ad attenderli c’erano i giornalisti, invitati a nome dell’azienda, ai quali il dipendente ha presentato i suoi superiori, dicendo: “Ecco, questi sono quelli che ci aiutano nelle pratiche magiche”. Alla fine della seduta l’astrologo, a telecamere accese, ha ringraziato tutti i dipendenti dell’azienda per aver accertato le sue eccezionali capacità paragnoste, anche se, ha aggiunto, c’è ancora molto da indagare prima di capire a cosa siano dovute, e tutti hanno applaudito. Questo, mutatis mutandis, è quello che si trova in rete.

  98. E.Laureti ha detto:

    @Ascoli65

    “Certamente. L’errore sperimentale è l’unica fonte a cui è ragionevole attribuire tutto l’eccesso di energia vantato dai fusionisti di sempre.”

    e al DF di Bologna per innescare il casino fuf è bastato diventare ,come dire ,flessibili sulla procedura di accertamento degli errori sperimentali di Rossi visto che Rossi farneticava cop>1 in casa loro,
    Quindi la flessibilità è una conseguenza diretta del fatto che alcuni al DF erano disponibili alla fuf dato che stanno ancora colpevolmente zitti su quei fatti del 2011 magari sperando che passi ‘a nuttata.

  99. Camillo Franchini ha detto:

    @Hermano Tobia

    ma ti sono proprio antipatici quelli del DF di Uniboh eh ?!?

    Cosa c’entra l’antipatia?
    Si sta solo mettendo in evidenza il comportamento di Focardi, Levi e alcuni altri dopo l’outing di F&P. Mi sembra utile, se si vuole arrestare l’attività ff di Violante. Se si riesce a strappare una dichiarazione di opposizione ff da parte di qualcuno di UniBO, significherebbe lasciare solo Violante, che avrebbe serie difficoltà a continuare.
    Non ci occupiamo di UniBO per antipatia ma per contrastare la scienza patologica che vi si pratica . Anche Lei può dare una mano, se crede.

  100. Camillo Franchini ha detto:

    @Ascoli65

    giustamente, hanno suscitato l’attenzione dei nostri Parlamentari e del Governo.

    Giustamente per niente. Nella posizione che quella gente occupa dovrebbero sapere fin dal primo giorno di carica che sono tirati dalla giacchetta da chi vuole attenzione e sovvenzioni. D’altra parte hanno strumenti comodi per ottenere le informazioni necessarie alla loro iniziative parlamentari. La faciloneria di Realacci si è trasmessa ai 5*. C’è solo da sperare che nessuno risponda a Realacci, in modo che si maceri mese dopo mese. Un’interrogazione sul destino degli asini che volano non merita risposta.
    Comunque non sono affari miei, quel mondo si comporta in modo indipendente dalle nostre opinioni. Se la Giannini trova interessante l’interrogazione di Realacci risponderà. Non le mancano certo le fonti di informazione, a prescindere dall’INFN che ha scheletri ff nell’armadio grandi come l’armadio.

    • Ascoli65 ha detto:

      @ Camillo,
      Giustamente per niente. Nella posizione che quella gente occupa dovrebbero sapere fin dal primo giorno di carica che sono tirati dalla giacchetta da chi vuole attenzione e sovvenzioni. D’altra parte hanno strumenti comodi per ottenere le informazioni necessarie alla loro iniziative parlamentari.
      No, mi dispiace, sbagli. I parlamentari rappresentano l’elettorato e le loro valutazioni non possono prescindere dalle informazioni che raggiungono la pubblica opinione. In merito alla FF le uniche informazioni provenienti dagli istituti pubblici di ricerca e dalle università italiane, che risulta disponibile pubblicamente, è che essa è reale ed è potenzialmente in grado di fornire energia inesauribile, pulita ed economica. Il patrocinio dell’ENEA e del CNR all’ultimo ICCF-19 ne è una conferma incontrovertibile e questa è di conseguenza anche la posizione del governo, come dimostrano i patrocini del MISE e della PdC.

      Se al MIUR sono di diverso avviso devono prendere posizione pubblicamente e dirlo chiaramente in Parlamento. L’interpellanza dell’On. Realacci, che per l’appunto è rivolta a quel Ministero e viene rinnovata mensilmente dall’ottobre del 2013, fornisce loro l’occasione propizia per farlo.

      … a prescindere dall’INFN che ha scheletri ff nell’armadio grandi come l’armadio.
      Non sono nell’armadio, non lo sono mai stati. Testano, girano e dichiarano come sempre (1). Sono tutti gli altri che si son chiusi in un armadio! … dal quale, di tanto in tanto, filtra all’esterno solo qualche neutrino. 🙂

      (1) http://www.radioradicale.it/scheda/440199/19-conferenza-internazionale-di-fisica-della-materia-condensata-intervista-a-francesco-celani

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Ascoli65

        In merito alla FF le uniche informazioni provenienti dagli istituti pubblici di ricerca e dalle università italiane, che risulta disponibile pubblicamente, è che essa è reale ed è potenzialmente in grado di fornire energia inesauribile, pulita ed economica.

        No, l’informazione è diversa: solo pochi eccentrici, in Italia meno di venti, credono che la ff sia una realtà. Invece di contare chi se ne occupa è più importante contare quelli che se ne sono occupati all’inizio e hanno trovato che non valeva la pena spenderci tempo e denaro. Non sono venti ma mille volte venti.
        I deputati non dovrebbero tediare con interrogazioni assurde, del tipo parascientifico usato da Realacci. Il tempo di ministri e sottosegretari non può essere disperso per soddisfare le paturnie di deputati impreparati ma desiderosi di dimostrare che si occupano dell’interesse degli elettori. Con le sue interrogazioni di ogni genere Realacci arraffa qua e là qualche voto, per questo nessuno lo ferma. Speriamo che la Giannini lo lasci replicare la sua interrogazione finché non arriva il momento che perde le elezioni.

        Non sono nell’armadio, non lo sono mai stati.

        Sono scheletri che impediscono all’INFN di prendere posizione netta sulla ff. Ufficialmente non se ne occupa, ma lascia che una decina di suoi dipendenti se ne occupi informalmente. Un bel machiavello alla romana.

        • Ascoli65 ha detto:

          @ Camillo,
          … solo pochi eccentrici, in Italia meno di venti, credono che la ff sia una realtà.
          E’ che vuol dire questo? Ci possono essere argomenti scientifici ben fondati, o nuove ipotesi che meritano un approfondimento e una verifica, di cui in Italia se ne interessano molto meno di venti persone. Ciò non indica di per sè che siano fasulle.

          Il problema per i fenomeni FF (e affini) è ben diverso. La loro insussistenza è stata sancita 25 anni fa dalla comunità scientifica internazionale che da allora se n’è disinteressata. In Italia invece una schiera di ricercatori pubblici, molti di più della ventina di supersiti di cui parli, ha continuato ad interessarsene e, quel che è più grave, a proclamarne la realtà in articoli, congressi, interviste, internet, ecc. al punto da attirare l’attenzione dei parlamentari. A fronte di queste vanterie non c’è alcuna presa di posizione ufficiale contraria nè da parte dei loro Istituti di appartenenza, nè da parte dei Ministeri di riferimento. Viceversa ci sono state le dichiarazioni favorevoli del commissario dell’ENEA e gli autorevoli patrocini all’ICCF-19 che sappiamo.

          A cosa dovrebbero credere gli italiani secondo te? E perchè mai i parlamentari dovrebbero assumere una posizione diversa da quella espressa dai ricercatori fusionisti italiani (gli unici che si pronunciano pubblicamente) e dai loro superiori ad essi favorevoli (gli unici che parlano). Quelli che hanno capito, da subito o all’ultimo, che le 25ennale ricerca italiana sulla FF è una colossale bufala se ne stanno ostinatamente zitti. Fanno così all’UniBo, all’INFN e al MIUR. Ti ci metti pure tu a giustificarli?

          Sono scheletri che impediscono all’INFN di prendere posizione netta sulla ff.
          Se davvero fosse così sarebbe un ottimo e ulteriore motivo affinchè della faccenda se ne occupi il MIUR, esattamente come sollecitato (sia pure con motivazioni diverse da quelle dei critici) dai parlamentari che hanno presentato le loro interrogazioni pro-FF.

        • Stefano ha detto:

          Non si tratta solo di “pochi” eccentrici. Rubbia è accreditato di aver affermato, a proposito della fusione fredda, “abbiamo una buona teoria, adesso cominciamo a fare un lavoro scientifico, le applicazioni verranno dopo.” Se la frase è vera, con tutto il rispetto per Rubbia, non so dove possa aver letto “una buona teoria” sulla fusione fredda. Si riferiva forse all'”elettrodinamica coerente”, che di coerente per ora ha solo il nome?

        • CimPy ha detto:

          Rubbia è anche quello che si rifiuta di parlare di fusione fredda, che al limite fa battute su quella calda (“cinquanta anni fa mi diceva il collega che ci saremmo arrivati in 50 anni. Adesso, sempre 50 anni: il mio amico è una persona coerente, non cambia idea”), che dice che la fissione nucleare appartiene ad un passato che non ha futuro. Rubbia, se anche 20 anni da può essere stato a capo di un dipartimento dove si cercava di fondere a freddo, è certo che oggi rinnega quel passato, al punto da non volerlo nemmeno nominare. Ci possono essere pochi dubbi, per chi abbia seguito qualcuno dei suoi interventi recenti, su quale possa essere la sua opinione sulla FF e quanto a sproposito lo si provi ad indicare come un “testimonial”….

  101. Giancarlo ha detto:

    @HT
    …– l’APS (American Physical Society – quella che ai bei tempi stroncò F&P), che in un suo convegno ha chiamato Daniel Sheehan (Univ. S. Diego) per fargli illustrare un esperimento nel quale:

    Le parole e la precisione dell’esposizione sono importanti. L’APS non ha assolutamente chiamato Sheehan ad illustrare il suo esperimento. Sheehan, da comune mortale, ho sottoposto un abstract che è stato accettato per la presentazione orale. L’esiguo tempo a disposizione (12 minuti) dimostra che si tratta di un lavoro ordinario e non di un invited paper. Capisci da solo che c’è molta differenza.
    Questo ovviamente è un giudizio sul tuo modo di riportare le cose, non sul lavoro di Sheehan che magari è ottimo.
    Per i due fili ti riferisci a Rossi o a Celani?

    • laptopdicartone ha detto:

      @giancarlo
      concordo, avevo un commento in moderazione che diceva grossomodo le stesse cose, ora e` stato pubblicato piu` sopra

    • Hermano Tobia ha detto:

      @Giancarlo
      OK, d’accordo, chiedo scusa per l’imprecisione. Diciamo che ‘APS non ha ciamato Sheehan ma lo ha “ospitato” in un suo convegno.

      Ma fa una grande differenza ? A me sembra proprio di no. E’ o non è un lavoro dove si ipotizza una violazione macroscopica del 2 principio illustrato ad un convegno dell’APS ?

      Per i fili ho scritto che mi riferivo a Celani, ovviamente.

      • CimPy ha detto:

        OK, d’accordo, chiedo scusa per l’imprecisione. Diciamo che ‘APS non ha ciamato Sheehan ma lo ha “ospitato” in un suo convegno.

        Ma fa una grande differenza ? A me sembra proprio di no

        Anche Jack Sparrow sarebbe d’accordo con te, HT: lui era ospitato con tutti gli onori nelle patrie galere, e quando doveva andare da qualche parte, c’era sempre qualcuno che gli apriva le porte e gli indicava il cammino, qualcuno che si assicurava che nessuno lo disturbasse, qualcuno che lo aiutava a salire su eventuali mezzi di trasporto. Persino a tavola, c’era chi lo imboccava: proprio come un sovrano, non doveva neppure usare le sue mani…

        Stessa cosa, non fa alcuna differenza come la presenti. Anche “tollerato” o “ammesso obtorto collo” o “fatto entrare per il sollazzo di grandi e piccini” possono andare bene al posto di “ospitato”, secondo te? Non fa nessuna differenza, dico bene? 

      • laptopdicartone ha detto:

        @hermano tobia,

        trovo invece che ci sia una grande differenza. Come ho spiegato qui (https://fusionefredda.wordpress.com/2015/03/15/iccf-19/#comment-49544) i meeting dell’APS accettano praticamente tutto per policy. A scartabellare gli abstract si trova di tutto. Una simile policy e` adottata per esempio dalla DPG (societa` di fisica tedesca)

        • Camillo Franchini ha detto:

          laptopdicartone

          Una simile policy e` adottata per esempio dalla DPG (societa` di fisica tedesca)

          E’ una politica diffusa; la pratica anche il BNL. Quando chiesi chiarimenti mi fu risposto “we cannot state that NSR contains references to peer reviewed articles”.
          Materiale sicuramente referenziato si trova in EXFOR.
          Vogliono conservare traccia di tutto quello che viene pubblicato in campo nucleare.
          Celani e Violante non si trovano nemmeno in NSR. Non li hanno proprio notati!

  102. E.Laureti ha detto:

    @Tobia

    circa l’EM drive la Nasa non è che si sbilanci troppo in teorie di funzionamento tant’è che si legge anche questo
    http://blogs.discovermagazine.com/outthere/2014/08/06/nasa-validate-imposible-space-drive-word/#.VRHYePmG_fI

    • Hermano Tobia ha detto:

      @Laureti
      L’articolo è piuttosto vecchio, ed evidenzia una lettura frettolosa dell’articolo da parte del commentatore (se n’è discusso a lungo a suo tempo):

      thrust was observed on both test articles, even though one of the test articles was designed with the expectation that it would not produce thrust.

      Il “dummy” di cui si parla era stato predisposto per testare una teoria alla base del fenomeno, NON il fenomeno stesso. Tale teoria quindi è risultata non verificata.

      Il “dummy vero”, o “blank”, è stato fatto e non si è osservata nessuna spinta. La principale critica a tali esperimenti consisteva nel fatto che erano stato fatti in aria, e non si poteva escludere che la spinta fosse in realtà frutto di correnti convettive.

      Nel link che ho postato nel mio commento precedente, si può vedere come il team NASA ha rifatto i test in hard vacuum ed ha confermato, apparentemente, i risultati.

  103. Giancarlo ha detto:

    @Hermano Tobia
    Ma fa una grande differenza ? A me sembra proprio di no. E’ o non è un lavoro dove si ipotizza una violazione macroscopica del 2 principio illustrato ad un convegno dell’APS ?

    Fa una grande differenza. Quando ti invitano, la tua teoria è riconosciuta valida, quando ti candidi ti stanno a sentire. Magari si limitano a scuotere la testa in segno di disapprovazione.
    Onestamente penso che Sheehan stia sbagliando, ma non avendo le competenze per capire con esattezza il suo lavoro e soprattutto avendolo letto solo superficialmente non mi avventuro.
    La cosa che però ti colpisce in questi personaggi (in pratica tutti i tuoi amici) è la volontà di arrivare ad un risultato clamoroso. Guarda i lavori di Sheehan: cerca ovunque le violazioni del SPT con ambienti diversi, esperimenti diversi, meccanismi diversi. Questa per me è patologia (che ritroviamo nei FF che passano da un materiale all’altro e da un metodo all’altro con naturalezza, come se un mainstream cercasse a casaccio la fissione dell’oro o del molibdeno).
    E’ mai possibile che la violazione macroscopica (su quella microscopica concordiamo in molti) del SPT sia così diffusa e nessuno l’abbia mai vista? Anche i miei amici si sono limitati a un caso, mesoscopico per giunta. Per il resto della loro vita si sono occupati di normalissima fisica dello stato solido, ottica e proprietà statistiche dello scattering ottico.

    L’altro tuo amico, quello della NASA (White?) non si accontenta dell’EM drive: ora pare che abbia generato un’onda warp da 19,6 secondi così almeno ha il piano B nel caso (molto ptobabile) che il motore di Fetta fallisca. Altro giro, altra corsa.

    Nel corso degli anni ho sviluppato una certa predisposizione ad accorgermi al volo delle stupidaggini, solo dal contorno, non è neanche necessario leggere il lavoro alle volte. Per restare in tema di conferenze, a Fotonica 2001, di cui ero presidente, l’allora Amm/re delegato di Pirelli Lab (che si occupava delle TLC) venne a raccontarci che, su suggerimento di Gamberale e Fontana, stavano sviluppando un sistema di trasmissione a neutrini. La mia risata fu fragorosa. L’unica nella sala, anche se qualcuno ammiccò. Lo volevano grande come un pacchetto di sigarette; io stavo partecipando a un rivelatore di neutrini da 1 km cubo, che poi fu costruito da INFN. Di quello Pirelli siamo ancora in attesa, dopo 14 anni, ma si sa, i poteri forti…
    La domanda è questa: perché qualcuno sente il bisogno di gettarsi in imprese impossibili e improbabili e diverse tra loro e cerosimilmente destinate al fallimento? Converrai che i neutrini sono diversi dalle LENR. O c’è sempre sotto l’effetto Casimir che ti affascina tanto? Se loro che hanno preso una laurea non si rassegnano ad un’esistenza grigia, senza Nobel, che dovrebbero fare i contadini cinesi?

    • Hermano Tobia ha detto:

      @laptopdicartone
      trovo invece che ci sia una grande differenza … i meeting dell’APS accettano praticamente tutto per policy.

      Mi spiego meglio: nel mio commento in polemica con Ascoli65 volevo fargli notare come ci sono enti molto più importanti del DF di Bologna che, di fronte a fenomeni che apparentemente violano principi di base della fisica, ne discutono liberamente (APS) ed in alcuni casi li verificano sperimentalmente (NASA). In questo senso il fatto che Sheehan sia stato invitato o abbia chiesto di andare non fa molta differenza, comunque l’APS ha permesso senza problemi che esponesse le sue tesi. Il fatto che anche la DPG agisca così mi sembra confermare la cosa.

      Mi correggerà se sbaglio, ma penso che il ragionamento alla base di questo atteggiamento sia il seguente: se su 10 lavori, diciamo, borderline, 7 sono fuffa, 2 hanno qualche spunto di interesse ed 1 può essere veramente interessante, allora il beneficio derivante dall’avanzamento delle conoscenze che può scaturire dai 2+1 lavori supera il costo del tempo perso per esaminare ed eventualmente verificare gli altri 7.

      Sulla qualità del lavoro, penso che l’unico modo per valutarla sia analizzare il lavoro stesso, verificare eventuali errori, vedere se l’articolo viene citato e da luogo a relpiche, ecc. Con Giancarlo tempo fa avevamo cominciato ad esaminare il paper che Sheehan (1 o 2, non ricordo) e Giancarlo aveva un dubbio sul caricamento dell’H2 che poi (se ricordo bene) gli aveva chiarito lo stesso Sheehan.

      Sheehan aveva cominciato dicendo che avrebbe divulgato tutto e favorito repliche poi (a quanto ne so) sono arrivati i venture capital e gli hanno fatto cambiare idea.

      @Giancarlo
      Grazie del tuo commento, sempre interessante. Penso di averti risposto sopra.

      Aggiungo che non credo ai complotti, che pseudoscienza e pseudoscetticismo esistono entrambi e che mi ritrovo al 100% in queste parole:

      Gli uomini di scienza intellettualmente onesti verificano ogni fenomeno anomalo con cura e con rigore scientifico

      … tu sai da dove l’ho copia-incollato vero ? 🙂

      (1) http://iopscience.iop.org/1402-4896/2012/T151/014030
      (2) http://journals.aps.org/pre/abstract/10.1103/PhysRevE.88.032125

  104. E.Laureti ha detto:

    @Tobia
    il pezzetto che mi dava da pensare era in quell’articolo

    ….In other words, the Cannae Drive worked when it was set up correctly—but it worked just as well when it was intentionally disabled set up incorrectly. Somehow the NASA researchers report this as a validation, rather than invalidation, of the device….

    cmq.. cmq… sono anch’io quasi (non sto sul pezzo 🙂 ) convinto che la spinta ci sia …. ma che sia di altra natura.
    Il brutto di tutto ciò è che purtroppo non ne posso parlare.
    Se lo facessi gli EM drivers cambierebbero setup sperimentale alla velocità della luce
    e mi giocherei tutto il know-how della pnn 😦
    Che dire se non … quo fata ferunt

    Saluti

    • Hermano Tobia ha detto:

      @Laureti
      e mi giocherei tutto il know-how della pnn

      La protezione della proprietà intellettuale tramite la segretezza è in ogni caso debole, insicura e spesso difficilmente monetizzabile. Per superare questi problemi esistono i brevetti d’invenzione.

  105. Camillo Franchini ha detto:

    @Ascoli65

    Ci possono essere argomenti scientifici ben fondati, o nuove ipotesi che meritano un approfondimento e una verifica, di cui in Italia se ne interessano molto meno di venti persone. Ciò non indica di per sè che siano fasulle.

    Sono fasulle se gli argomenti scientifici e le nuove ipotesi sono esaminate da tutte le università e da tutti i centri di ricerca e alla fine restano solo venti eccentrici a uscire dal mainstream. Quei venti non sono una ragione per disturbare un ministro con un’interrogazione parlamentare. Sarebbe un modo astuto e veloce per portare a perdite di tempo intollerabili. Un’interrogazione parlamentare comporta la perdita di molte ore di lavoro in indagini conoscitive.

    E perchè mai i parlamentari dovrebbero assumere una posizione diversa da quella espressa dai ricercatori fusionisti italiani (gli unici che si pronunciano pubblicamente) e dai loro superiori ad essi favorevoli (gli unici che parlano).

    I parlamentari devono semplicemente chiedersi perché la ff, che dovrebbe essere benemerita dell’umanità, viene praticata in Italia solo da un ventina di soggetti o poco più, nemmeno tutti con la laurea e la competenza giusta, mentre tutti gli altri se ne disinteressano. I ricercatori italiani non riconoscono le ricerche importanti?
    Purtroppo non sono parlamentari che si lasciano abbindolare, sono parlamentari scafati che mirano a raccattare voti in tutti gli ambienti. Quanti voti otterrà Realacci dai fusori freddi? Tutto fa brodo.

    • Ascoli65 ha detto:

      @ Camillo,
      Quei venti non sono una ragione per disturbare un ministro con un’interrogazione parlamentare.
      E chi lo stabilisce se è una ragione sufficiente? Lo stabilisci tu? Un parlamentare interroga quando vuole, su ciò che gli pare, ed ha diritto ad una risposta. Queste solo le regole.

      Un’interrogazione parlamentare comporta la perdita di molte ore di lavoro in indagini conoscitive.
      Come è stato ricordato all’inizio del post (*), quasi un anno fa il MIUR aveva nominato una commissione dell’INFN che dopo diversi mesi di lavoro ha redatto e consegnato non una, ma ben 2 valutazioni sulla FF. L’impegno richiesto per preparare una risposta da leggere in aula a partire da quel lavoro è un’inezia rispetto alla montagna di ore di lavoro sprecata in 26 anni (25 se si abbuona il primo). Credo che l’opportunità e la necessità di fornire un informazione corretta ai cittadini e ai loro rappresentanti meriti ampiamente questo piccolo ulteriore impegno di ore.

      Tra l’altro occorre tener presente che l’ultima dichiarazione sulla FF (piezo escluso) fatta al Parlamento da un rappresentante del governo è quella già citata dell’allora viceministro del MISE Prof. De Vincenti, il quale concluse così il suo intervento: “Alla luce delle suesposte considerazioni, pertanto, si ritiene che soltanto nel momento in cui si potranno disporre di risultanze tecnico-scientifiche maggiormente affidabili, sarà possibile valutare le possibili concrete applicazioni del dispositivo in argomento ed in generale delle cd. “fusione fredda” su piccola scala.”

      Quindi, secondo questa dichiarazione, la questione della realtà dell’ecat (che era l’oggetto dell’interrogazione) era ancora aperta in attesa di ulteriori “risultanze tecnico-scientifiche”. Dopo quella data (30 maggio 2012) ci sono stati soltanto i 2 TPR firmati da Levi e visionati da alcuni suoi colleghi (Bologna University), oltre a tutte le dichiarazioni pubbliche e le pubblicazioni di Celani (INFN) e Violante (ENEA). Tutte queste “risultanze” ribadiscono la realtà della FF, nessuna risultanza pubblica la smentisce. Non ti sembra che sia giunto il momento di aggiornare la posizione del Governo con una posizione più aderente alla realtà?

      (*) https://fusionefredda.wordpress.com/2015/03/15/iccf-19/#comment-48277

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Ascoli65

        Lo stabilisci tu? Un parlamentare interroga quando vuole, su ciò che gli pare, ed ha diritto ad una risposta.

        Lo stabilisco io o chiunque altro. Il parlamentare interroga su ciò che vuole; il cittadino può criticare la sua interrogazione, può dire e scrivere che è un’interrogazione a bischero. Normale dialettica tra persone libere. A quanto pare il ministro ha diritto a dilazionare la risposta. I parlamentari sono un nugolo, tutti ansiosi di farsi notare. Il ministro ha diritto di stabilire delle priorità. Almeno credo sia suo diritto, visto che lo fa.
        Tutte queste “risultanze” ribadiscono la realtà della FF, nessuna risultanza pubblica la smentisce.
        I ministri non vivono mica sulla luna; le posizioni contro la ff compaiono perfino in esposizioni pubbliche, come “Balle di Scienza” organizzata nel Palazzo Blu di Pisa a cura di INFN, Scuola Normale Superiore e Universita’ di Pisa.
        Si saranno anche accorti nel frattempo che chiedere all’INFN se la ff fredda funziona è come chiedere al vinaio se il suo vino è buono. Celani, primo ricercatore dell’INFN, ha fatto una dichiarazione a Radio Radicale nel corso dell’ICCF 19. Cosa fanno, si contraddicono tra loro? Sembra la tela di Penelope.
        Così io interpreto il silenzio ostinato e ostentato di ben due ministri, uno dei quali è stato Direttore della Scuola di Sant’Anna di Pisa. Evidentemente sono imbarazzati. L’INFN è bicefalo; da una parte nega, da un’altra afferma con forza attraverso i suoi ricercatori, costantemente presenti in qualsiasi manifestazione ff e molto impegnati a farsi notare. Sembra che all’INFN ognuno faccia quello che crede, tanto ci sono soldi per tutti. Come direbbe CimPy, è solo un’impressione veh.
        balle_scienza_copertina
        La ff ha grande risalto, ci sono perfino dei filmati.

        • Andrea ha detto:

          http://www.infn.it/comunicazione/index.php?option=com_content&view=article&id=350&Itemid=855&lang=it.
          e

          Fai clic per accedere a 1209.6501v1.pdf

          Ecco la posizione dell’INFN, che è stata chiarita ufficialmente negli organi appropriati. Se poi al parlamento, o in questo blog, non la colgono.

          Ci sono soldi per tutti mica troppo. Celani è uno, a fronte di migliaia di ricercatori che fanno il loro mestiere e assimila una quota microscopica di fondi.

          E come ho scritto più volte non si può e non sarebbe giusto licenziarlo in tronco, come non si può licenziare in tronco la segretaria che sbaglia il foglio excel e passa un po’ troppo tempo in pausa caffè.

        • Ascoli65 ha detto:

          @ Camillo,
          il cittadino può criticare la sua interrogazione, può dire e scrivere che è un’interrogazione a bischero
          Certo, fa parte delle regole della nostra democrazia, al pari del diritto del parlamentare di ricevere risposta alle proprie interrogazioni. Va preso l’intero pacchetto.

          Tra l’altro non si spiega per quale motivo al MIUR adottino 2 pesi e 2 misure. All’interrogazione dell’On. Gallinella del 22 gennaio di quest’anno (1) a favore del piezonucleare hanno risposto il 21 aprile scorso, dopo soli 3 mesi. Mentre quella dell’On. Realacci giace inevasa da un anno e mezzo nonostante ci sia già pronta la risposta dell’INFN. Dico così perchè mi pare proprio che l’ultimo capoverso delle conclusioni di una delle due relazioni approntate (2), con l’accenno ai meccanismi di finanziamento, sia appositamente predisposto per rivendicare l’autonomia delle scelte dell’Istituto di fronte alla richiesta dell’interrogante di mantenere aperto il laboratorio di FF.

          Sta di fatto che tutto procede come prima. Celani ha fatto sapere tramite i microfoni di Radio Radicale, ascoltata in media da quasi 300 mila cittadini molto sensibili a temi di carattere politico-economico (3), che “‘ultimo reattore, sono oggi 54 giorni che è ancora in funzione, è partito il 20 febbraio e sta ancora funzionando in maniera egregia”(4). Dove sta avvenendo questo prodigio? Nei laboratori dell’INFN che l’On. Realacci chiede di tenere aperti? Se così fosse il silenzio del MIUR, quello che tu giustifichi e incoraggi, potrebbe essere proprio l’espediente utilizzato per mantenere indefinitamente lo status quo.

          le posizioni contro la ff compaiono perfino in esposizioni pubbliche, come “Balle di Scienza”
          Sarebbe quello il modo di informare i cittadini (e i parlamentari) circa la posizione dell’INFN sulla FF? Il minimo che si possa dire, anche alla luce della pagina internet segnalata qui sotto da Andrea, è che si tratta di una posizione ambigua e che conta molto meno della partecipazione di 4 ricercatori INFN (e del loro logo) ad un Congresso Internazionale patrocinato dalla PdC. Tra l’altro l’esposizione pisana è iniziata a marzo 2014, mentre l’interrogazione del l’On. Realacci era dell’ottobre del 2013. Comunque l’ICCF-19 si è svolto nell’aprile 2015 e quindi, nell’apparente pendolamento delle posizioni dell’INFN, è quello che per ora conta.

          Cosa fanno, si contraddicono tra loro?
          A me non pare che ci sia alcun contraddittorio. A parte le mostre stracittadine e qualche neutrino che filtra dall’armadio in cui si son chiusi i dirigenti INFN, l’unica posizione dell’Istituto chiara, pubblica e ufficiale (almeno nelle parvenze) è quella espressa da Celani nella sua enciclica Gaudium et Spes (4): “E quindi c’è una certa speranza, se si riesce a potenziare in maniera significativa l’evidenze sperimentali, di poter far scaldare le nostre case in un futuro, spero prima del 2020.”

          (1) http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_17/showXhtml.Asp?idAtto=30883&stile=6&highLight=1
          (2) https://fusionefredda.wordpress.com/2015/02/23/termodinamica-cinetica/#comment-48133
          (3) http://it.wikipedia.org/wiki/Radio_Radicale
          (4) http://www.radioradicale.it/scheda/440199/19-conferenza-internazionale-di-fisica-della-materia-condensata-intervista-a-francesco-celani

        • Ascoli65 ha detto:

          @ Andrea,
          Ecco la posizione dell’INFN, che è stata chiarita ufficialmente negli organi appropriati. Se poi al parlamento, o in questo blog, non la colgono.
          Sarebbero questi i chiarimenti ufficiali dell’INFN: una mostra in una città di provincia e un articolo su arXiv firmato da un solo suo membro su 4 autori? E’ tutto quello che sei riuscito a trovare, a fronte di 26 anni ininterrotti di proclami di ricercatori INFN sulla realtà della FF e le sue potenzialità di risolvere i gravi problemi energetici, l’ultimo dei quali andato in onda la settimana scorsa su Radio Radicale? Ma ce l’hai il senso delle proporzioni?

          Comunque la pagina sul sito INFN relativa alla mostra pisana è veramente curiosa, soprattutto per la domanda con cui inizia: “Avete sentito parlare della fusione fredda o dei neutrini più veloci della luce?” “Certo che ne abbiamo sentito parlare,” avrebbero dovuto rispondere i visitatori pisani. “Sono 26 anni che su TV, radio, giornali, congressi, internet, ecc. decine di ricercatori INFN ci raccontano delle meravigliose potenzialità della FF, solo ora apprendiamo esterrefatti che si tratterebbe di una balla. Ma è proprio così? Abbiamo saputo anche della vicenda dei neutrini superluminali, ma dopo pochi mesi è arrivata la rettifica degli autori dello studio con tanto di scuse. Ci siamo pure accorti che da allora tutti i comici della televisione continuano a farci ridere con la faccenda del tunnel della Gelmini, ma nessuno di loro ha ancora avuto l’idea di raccontarci di come decine di mattacchioni ci abbiano fatto credere per decenni che si poteva sostituire il petrolio con le vecchie monetine da 100 lire e sì che come storiella sarebbe molto più comica.”

  106. Andrea ha detto:

    Mi si trovi un comunicato ufficiale del dipartimento per favore, non citazioni di singoli.
    Non è difficile da capire che il dipartimento sarà fatto di singoli ma non rispecchia l’opinione dei singoli.

    Volete un comunicato ufficiale di debunking dell’INFN (che esiste, a detta di neutrino) per riabilitare l’organo, ma qualsiasi affermazione di qualsiasi persona pure parziale basta per screditare un intero dipartimento.

    Siete un po’ a doppia marcia… che vi hanno fatto le istituzioni?

    Sia UniBo che INFN, nel loro complesso, non hanno forse dimostrato di essere organi di ricerca fra i migliori al mondo, nonostante risorse risicate?

    La gestione risorse di proprio due organismi che fanno ricerca di altissimo livello con risorse infinitesime rispetto alle controparti oltr’alpe o oltre oceano.

    INFN ha una produttività per scienziato (e che brutto termine e modo) in media una volta e mezza, in alcune commissioni scientifiche anche di più, rispetto alla media europea di scienziati dello stesso ambito a fronte di una frazione dei fondi (in gruppo quarto, quello teorico, la produttività per rispetto ai fondi è estrema). In Italia si investe pochissimo in ricerca, INFN riceve una frazione del finanziamento, eppure riesce ad essere coinvolto in tutti i maggiori ambiti di ricerca, dalla fisica delle particelle elementari alla struttura nucleare alle appliicazioni. Quante volte, notando una scoperta brillante in Fisica, INFN è dentro con qualcuno? Quante altrettante volte sono dentro CNRS, CEA, DPG, RS o altre commissioni di ricerca estere?

    Credete di poter fare di meglio? Credete che licenziando un individuo (che praticamente non è possibile, perchè ricordo che siamo in Italia e ricordo che l’ambito di ricerca è particolare…etc…), a cui già è stata bloccata la carriera da diversi anni (primo ricercatore è uno stadio intermedio), cambi qualcosa in positivo per un’intera istituzione? Cosa volete di preciso e perchè?

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Andrea

      Cosa volete di preciso e perchè?

      Veloce perché devo uscire.
      Io vorrei che l’INFN fosse un ente abbastanza responsabile e gerarchizzato da impedire a Celani di rilasciare un’intervista come quella che si può ascoltare su Radio radicale in questi giorni.
      Non si tratta più di libertà di ricerca, ma di disinformazione.
      Io vorrei anche che INFN e UniBO facessero dichiarazioni da togliere credibilità a Vittorio Violante dell’ENEA. Quella persona mantiene vive molte illusioni.
      Gli antisciachimisti dovrebbero estendere il loro campo di interesse. La pseudoscienza si trova anche nei templi della scienza. Occupiamocene.
      Vale la pena di tornarci sopra, ora esco.
      Saluti

  107. Camillo Franchini ha detto:

    @Andrea

    Bravo, bella citazione:

    http://www.infn.it/comunicazione/index.php?option=com_content&view=article&id=350&Itemid=855&lang=it.

    Si tratta di “Balle di Scienza”, che comincia qui:

    http://www.infn.it/comunicazione/index.php?option=com_content&view=article&id=346&Itemid=851&lang=it

    La ff è trattata ampiamente. Speriamo che l’esposizione circoli in tutta Italia. A Pisa ci hanno portato studenti da tutta la Toscana. Coordinatore il Prof. Franco Cervelli. E’ necessario che l’Università promuova la diffusione delle conoscenze. A Pisa si fa in modo massiccio. Bisogna affidarsi alle Università piccole, che non significa necessariamente di qualità modesta.
    Speriamo che anche la Giannini, lucchese, abbia visitato la mostra. Non avrebbe bisogno di altro per rispondere a Realacci. Ma è meglio lasciarlo solo per qualche altro anno a riflettere nel limbo dell’incertezza. Studia, Ermete, studia.

  108. Giancarlo ha detto:

    @Hermano Tobia
    Gli uomini di scienza intellettualmente onesti verificano ogni fenomeno anomalo con cura e con rigore scientifico

    Questa frase ha illuminato per qualche decennio la mia vita. Però permettimi di fare differenza tra Sheehan e i vari TPR o i lavori degli altri nostri amici fusionisti. Un lavoro può essere difficile da giudicare e ci fa sospendere il giudizio su una cosa alla quale istintivamente siamo portati a non credere (Sheehan); le caz***e rimangono caz***e. Sempre.

    Ti propongo una scommessa: se trovo il tempo costruisco un hot-cat-like e lo porto a 1100°C senza fuel.
    Se mi basta un kW (come sembra sia stato sufficiente ad altri believer che però non si sono resi conto di quello che hanno fatto), tu mi spieghi perché a Levi ne servono 3 di kW, di cui 2 kW generati internamente.

    • mario massa ha detto:

      @Giancarlo
      “Ti propongo una scommessa: se trovo il tempo costruisco un hot-cat-like e lo porto a 1100°C senza fuel. Se mi basta un kW (come sembra sia stato sufficiente ad altri believer che però non si sono resi conto di quello che hanno fatto), tu mi spieghi perché a Levi ne servono 3 di kW, di cui 2 kW generati internamente.”

      Ciao Giancarlo, sei diventato ingenuo? Con la potenza legata alla quarta potenza non caveresti un ragno dal buco: quelli direbbero che le misure di Levi erano corrette e che la temperatura era più di 1400°C e tu dovresti spiegare che non è vero e la discussione andrebbe avanti all’infinito. Ho proposto al gruppo una soluzione poco scientifica ma molto più radicale, aspetto una tua risposta.

  109. Neutrino ha detto:

    @Camillo

    Io vorrei che l’INFN fosse un ente abbastanza responsabile e gerarchizzato da impedire …

    La tua posizione e’ per la ricerca scientifica più’ pericolosa di quella di mille Celani e testimonia sembra ombra di dubbio che non sai che vuol dire fare ricerca scientifica.

    • Stefano ha detto:

      Fare ricerca scientifica vuol dire quindi dare tempo, macchinari e denaro per investigare l’e-cat, il piezonucleare e la fusione fredda?

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Neutrino
      Sapevo che saresti schizzato sulla sedia e avresti citato Gentzen. Sentiamo però altri pareri, non c’è mica solo Gentzen.
      Tra l’attuale anarchia dell’INFN e Lysenko dovrebbe esistere un punto di equilibrio che eviti sprechi di denaro pubblico senza scoraggiare la ricerca di frontiera. Gli sprechi di denaro pubblico palesi in ricerca offendono l’opinione pubblica come quelli del Trota e della Igienista Dentale. Quanti viaggi in Giappone ha fatto Celani come dipendente INFN?
      Hai letto la dichiarazione dello statale INFN Celani a Radio Radicale?

      • Andrea ha detto:

        Come ho scritto l’INFN è già uno degli organi di ricerca in Fisica fondamentale più efficienti al mondo (per la mia esperienza di gran lunga il più efficiente in assoluto) rispetto ad ogni parametro bibliometrico e valutativo.

        Poi si può sempre migliorare l’ottimo, ma ne parlate come se fosse un rifugium peccatorum di fancazzisti e bufalari la cui “anarchia” vada purgata, concentrandovi su un caso specifico.

        Se si gerarchizza per risolvere questo specifico caso, scombussoli l’ordine dell’istituzione tutta, ed è davvero MOLTO difficile tu lo faccia per il meglio.

        Iniziamo a partire dal FATTO, che l’INFN è, nell’insieme, un organo di ricerca fra i più prolifici e rispettati al mondo, pur essendo relativamente meno finanziato di molti altri.

        Poi se volete suggerire modifiche potete farlo, ma la precisione è necessaria.

        La struttura delle commisioni scientifiche con osservatori non va bene? La gestione del personale non va bene? La distribuzione fondi non va bene?Come fare a sistemare senza scombussolare la cultura aziendale che è ineccepibile considerata la libertà data che assomiglia a una start-up e la produttività che non ha eguali nel settore pubblico italiano? Come fare a scombussolare all’interno sistema legislativo italiano che tutela (pure troppo) i lavoratori?

        Perchè mi pare che il discorso sia ben disordinato in un attacco generalizzato. Capisco che c’è gente che non ha mai dovuto gestire personale e non ha bene idea di cosa sia la ricerca. Ma almeno lei Franchini che mi pare di capire è stato un direttore di ricerca potrebbe dare idee ben migliori e specifiche, magari al punto di compilare un documento programmatico da portare alla direzione.

        Sono convinto che se trova un modo brillante di risolvere questioni simili, senza scombussolare l’ordine dell’istituzione, di cui la libertà di ricerca è il fondamento, pure la direzione glie ne sarà grata.

  110. Neutrino ha detto:

    @Stefano

    Domanda apparentemente sensata, ma a guardarla bene priva di senso. Le consiglio di leggere tutti i miei commenti in “Cella INFN” per quanto riguarda la ff in casa INFN.

    @Camillo
    A proposito di Disinformazione:
    Se il giudizio di Stefano si e’ formato leggendo i tuoi commenti devo dire che batti celani di ordini di grandezza.

    • Stefano ha detto:

      Io sono disinformato, mettiamolo anche come base di partenza. Approfondiamo però, perché è privo di senso chiedersi come e quando mettere una fine ad una ricerca scientifica che ormai sta per superare tutti i limiti, perfino quelli del buon senso?

      In arte puoi sempre difenderti dicendo “è arte”, in scienza oltrepassato un certo limite non si può più dire “è scienza”, ne convieni?

      • Neutrino ha detto:

        @Stefano

        Cella INFN

        se puoi leggiti tutti i 311 commenti o cerca i miei e quelli di cola.

        • Stefano ha detto:

          Ho letto i tuoi interventi sia qui che lì e non posso far altro che ribadire quanto ho scritto. Parlare di libertà di ricerca *scientifica*, presuppone almeno che si tratti di una ricerca entro il limite scientifico e questo limite nell’ambito della fusione fredda è stato superato da tempo.

          Fino a quando siamo quindi disposti a supportare la ricerca sull’ecat?

        • Neutrino ha detto:

          @Stefano

          Bene !

          Cortesemente puo’ rispondere alle seguenti domande:

          1) Oggi L’iNFN finanzia la fusione fredda ?
          2) Tra il 2000-2006 l’INFN ha finanziato fusione fredda o un progetto di un suo ricercatore con il settore R&D della pirelli sui problemi di assorbimento di idrogeno-palladio su metalli ?
          3) Ritieni sia compito dell’INFN l’eliminazione fisica di un suo dipendente che ha preso la tangente ?
          4) Ritiene che l’info sia coinvolto in maniera attiva nelle ricerche sull’e-cat ?

        • Stefano ha detto:

          Ti ho risposto poco sotto.

  111. Camillo Franchini ha detto:

    @Ascoli65

    Mentre quella dell’On. Realacci giace inevasa da un anno e mezzo nonostante ci sia già pronta la risposta dell’INFN.

    C’è una ragione, purtroppo. Gallinella è uno dei tanti oppositori; Realacci è un PD che fa parte del Governo come Presidente dell’VIII Commissione (Ambiente, Territorio, Lavori Pubblici), una posizione di potere enorme. Come si fa a non rispondere in senso positivo all’interrogazione di un personaggio così importante del proprio schieramento? La sola cosa possibile è tenerlo a sobbollire per qualche annetto ancora. Se Realacci l’ha voluta capire…

    Se così fosse il silenzio del MIUR, quello che tu giustifichi e incoraggi, potrebbe essere proprio l’espediente utilizzato per mantenere indefinitamente lo status quo.

    Lo ammetto, mi spaventa l’idea che la Giannini voglia essere salomonica per non offendere un compagno di governo e decida di procedere a un supplemento di indagine. Che, a 26 anni di distanza da F&P e dopo svariati illustri caduti in campo, sarebbe la più colossale presa in giro che ci toccherebbe patire.
    Magari il giro di controllo sarebbe affidato ai noti esperti dell’INFN. Guarda, potrebbe succedere.

    • Ascoli65 ha detto:

      @ Camillo,
      La sola cosa possibile è tenerlo a sobbollire per qualche annetto ancora. Se Realacci l’ha voluta capire…
      Finchè a Frascati le cose procedono esattamente come aveva richiesto nella sua interrogazione non credo che a sobbolire sia lui.

      mi spaventa l’idea che la Giannini voglia essere salomonica per non offendere un compagno di governo e decida di procedere a un supplemento di indagine.
      E perchè mai dovrebbe farlo. Ha già ricevuto ben due relazioni sulla FF redatte da una apposita Commissione. Di una conosciamo le conclusioni negative. Quelle dell’altra si presuppone che siano le stesse.

      A meno che non sia vero quanto azzardato da HT e cioè che le conclusioni della seconda relazione siano opposte a quelle della prima. Solo in questa ipotesi pazzesca, ma neanche poi tanto visto il contesto in cui si svolge, di doppia realtà, come quella del gatto di Schroedinger, potrebbe venire in mente a qualcuno di procedere ad un supplemento di indagine. Ma in questo caso preferirei che si affidasse alla monetina, sarebbe un metodo più razionale.

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Ascoli65

        Finchè a Frascati le cose procedono esattamente come aveva richiesto nella sua interrogazione non credo che a sobbolire sia lui.

        Se C. è andato a Padova a sue spese è un emarginato.

        E perchè mai dovrebbe farlo. Ha già ricevuto ben due relazioni sulla FF redatte da una apposita Commissione.

        Per ragioni di opportunità politica. Realacci fa parte del governo; è quasi impossibile non dargli soddisfazione.

        Solo in questa ipotesi pazzesca, ma neanche poi tanto visto il contesto in cui si svolge, di doppia realtà, come quella del gatto di Schroedinger, potrebbe venire in mente a qualcuno di procedere ad un supplemento di indagine.

        Il supplemento di indagine piaceva a Carabetta; è la prima idea che può venire a estranei al problema che non si vogliono compromettere. Se Realacci fosse un 5* avrebbe già ottenuto risposta. L’imbarazzo delle ministre è evidente.

  112. Neutrino ha detto:

    @Ascoli65

    Sarebbero questi i chiarimenti ufficiali dell’INFN: una mostra in una città di provincia e un articolo su arXiv firmato da un solo suo membro su 4 autori

    Situazione asimmetrica: se celani firma la carta igienica lo fa a nome dell’INFN se vignati firma un articolo lo fa a nome personale e non conta. Per altro dimentichi Maiani che dell’INFN e’ stato presidente …

    • Ascoli65 ha detto:

      @ Neutrino,
      se celani firma la carta igienica lo fa a nome dell’INFN se vignati firma un articolo lo fa a nome personale e non conta.
      Non ho detto questo, ho fatto notare che c’è una assoluta sproporzione QUANTITATIVA tra i 2 esempi rimediati da Andrea e la pletora di articoli pubblicati e presentati come lavori ufficiali dell’INFN sulla FF, compresi quelli prodotti durante i 12 anni in cui questa ricerca era stata esaminata e autorizzata dalla CSN5. Per farsi un’idea di quale sia stato il ruolo dell’Istituto nel propalare la FF basterebbe considerare tutte le volte in cui (tra articoli e riferimenti citati) compaiono ricercatori affiliati INFN nella raccolta pubblicata dall’ENEA del 2008 (1). La sigla INFN vi compare 64 volte, a volte associata ad una dozzina di nomi. Quella raccolta te l’avevo già segnalata (*), ma non hai risposto. Appari e sparisci dal post. Sei più evanescente della particella di cui porti il nome.

      Per altro dimentichi Maiani che dell’INFN e’ stato presidente …
      Maiani nell’articolo segnalato da Andrea, che tra l’altro è un semplice articolo su ArXiv (nè più nè meno del TPR1), compare in quota La Sapienza di Roma. Il fatto che egli sia stato presidente dell’INFN non significa affatto che rappresenti ancora la posizione dell’Istituto, altrimenti cosa bisognerebbe dire delle dichiarazioni sull’ecat di Focardi che era stato Preside di Facoltà e che al momento delle sue esternazioni era ancora nel ruolo del DF sia pure come professore emerito. (Nota: A scanso di equivoci, vorrei ricordare che il coinvolgimento corale dell’UniBo nella vicenda ecat non lo imputo a quelle dichiarazioni di Focardi, ma alla decisione del Consiglio di Dipartimento di approvare il contratto con Rossi, più o meno l’equivalente delle decisioni del CSN5 sulle ricerche di Celani, in entrambi i casi si tratta, ma solo in teoria, di organi di autoregolamentazione e autocontrollo interno.)

      Comunque quell’articolo su ArXiv è una critica alla teoria di Widom-Larsen non alla FF in generale. Non mi pare che Celani abbia mai basato la fondatezza delle sue rivendicazioni su una teoria in particolare. Sostiene invece che i suoi fili, prova e riprova, alla fine producono del calore misurabile sperimentalmente. Si sa benissimo che cosa misurano i grafici che Celani porta in giro per il mondo da 3 anni. Per accertarsene, basterebbe fare una capatina nel suo laboratorio e controllare dove sono collocati i condizionatori e come funzionano. Solo che fa molto più chic riempire 4 pagine con formule e operatori quantistici per criticare i due fisici di oltre oceano, piuttosto che darsi una pulitina alle punta delle scarpe.

      (1) http://old.enea.it/produzione_scientifica/pdf_volumi/V2008_14_StoriaFusioneFredda.pdf
      (*) https://fusionefredda.wordpress.com/2015/03/15/iccf-19/#comment-49195

  113. Camillo Franchini ha detto:

    @Mario Massa

    Puoi riportare esattamente le frasi che lo dimostrerebbero col nome dell’autore?

    Focardi (cela va sans dire)
    Villa:
    While a net energy output was observed,…
    Ferrari:
    Il risultato è stata un’emissione di potenza, continuativa e controllata, venti volte superiore a quella immessa per il funzionamento.
    Levi:
    The amount of power and energy produced during both tests is indeed impressive and, together with the self sustaining state reached during [Test 1] could be an indication that the system is working as a new type of energy source of unknown origin.
    Capiluppi:
    Il nostro interesse è fortissimo…

  114. Camillo Franchini ha detto:

    @Mario Massa

    Nota dei bolognesi:

    Tuttavia, il Dipartimento di Fisica si è reso disponibile con la sua esperienza e le sue strumentazioni per svolgere autonome misurazioni sulla produzione di calore da parte dell’apparecchiatura denominata E-cat al fine di fornire una risposta all’intera comunità scientifica e all’opinione pubblica in merito al fenomeno. I risultati delle misure saranno pubblicati.

    Fantastici bolognesi. Prima si mostrano sensibile ai 500000 € promessi da Rossi poi, à défaut, si dichiarano disponibili a diventare comunque fotografi di asini volanti a proprie spese. Insomma, i bolognesi furono sedotti dalla coppia Focardi Rossi.

    Rossi e Focardi

    • mario massa ha detto:

      @Camillo
      Le citazioni di Focardi e Levi sono ovvie: si parlava di affermazioni di altri. Quella di Villa vorrei vederla nel contesto: a me, faccia a faccia, poco dopo il test di gennaio, disse che non confermava nulla finchè non faceva lui le misure calorimetriche, ma che al momento si doveva fidare di quelle di Levi. Con Ferrari non ho parlato e questo suo scritto:

      Loris Ferrari, Associate Professor of Physics University of Bologna endorses E-cat


      dimostra che era effettivamente fermamente convinto del calore in eccesso (pur affermando che quasi certamente non era di origine nucleare).

      In definitiva confermo la mia impressione che questi fisici siano stati beffati da Rossi (come Gamberale lo sarà poco dopo da parte di Defkalion) e che il supporre che il marchingegno potesse funzionare faceva comodo a tutti dal momento che c’erano in ballo 500K euro.
      Una bruttissima figura da parte dell’università, su questo non ci piove, ma secondo me nulla di più (cioè non credo a ipotesi fantasiose o complottistiche cui pensa Ascoli65).

      “Prima si mostrano sensibile ai 500000 € promessi da Rossi poi, à défaut, si dichiarano disponibili a diventare comunque fotografi di asini volanti a proprie spese.”

      Mi pare fosse l’unica mossa possibile (io avrei fatto altrettanto): se era una bufala Rossi non avrebbe mai dato l’oggetto per ulteriori misure e loro non avrebbero avuto alcuna spesa/perdita di tempo. Se non era una bufala o (persino meno probabile) era un falso in buona fede, l’università avrebbe risolto la storia e tutti sarebbero stati felici e contenti.

      “Insomma, i bolognesi furono sedotti dalla coppia Focardi Rossi.”

      Certamente Levi e Ferrari. L’università, illusa, ne approfittò per cercare di portare a casa 500K.

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Mario Massa
        Ferrari:

        pur affermando che quasi certamente non era di origine nucleare

        Al contrario, Ferrari affermò che era di probabile origine nucleare:

        Recentemente, a Bologna, si è tenuta una dimostrazione di produzione di energia di probabile origine nucleare a temperatura-ambiente.

        Se Ferrari poté permettersi di fare affermazioni così impegnative, significa che in quel giro erano tutti con Focardi e fiduciosi che l’accoppiata Focardi/Rossi avesse centrato il colpaccio scientifico del millennio.

        confermo la mia impressione che questi fisici siano stati beffati da Rossi (come Gamberale lo sarà poco dopo da parte di Defkalion) e che il supporre che il marchingegno potesse funzionare faceva comodo a tutti dal momento che c’erano in ballo 500K euro.

        Non potevi usare espressioni più crude nei confronti di una Università storica italiana.
        Escludo che i magliari che circolavano in Alta Italia nel dopoguerra abbiano mai avuto il successo che Rossi ha ottenuto presso UniBO. Uniboh ingenua come Gamberale? Ohibò.

        L’università, illusa, ne approfittò per cercare di portare a casa 500K.

        L’Università non è una banda del buco e non deve mai cercare di “portare a casa” 500 k€. Né deve farsi illudere. Qui stiamo precisamente cercando di mettere in evidenza il singolare miscuglio di incompetenza, superficialità e avidità di una Università italiana che non è propriamente l’Università della terza età di Pisa/Pontedera.

        Se non era una bufala o (persino meno probabile) era un falso in buona fede, l’università avrebbe risolto la storia e tutti sarebbero stati felici e contenti.

        Esistono falsi in buona fede? Bell’esempio di ossimoro.
        L’Università non è un privato come te che può occuparsi di cosa vuole. Semplicemente UniBO non avrebbe dovuto firmare contratti con Rossi, perché la ff è come il moto perpetuo, estranea ai suoi orizzonti scientifici. In America l’ufficio brevetti mette ff e moto perpetuo sullo stesso piano.

        • mario massa ha detto:

          @Camillo
          “Al contrario, Ferrari affermò che era di probabile origine nucleare”

          Nel link che ti avevo riportato Ferrari scrive: ” Nuclear reactions, then? No, because simple calculations and experimental evidence on households ‘naked’ (not part of a solid structure) show that such nuclear reactions are so improbable as not to provide any practical effect.”
          anche se alla fine non ne esclude la possibilità: “what is the “fuel” that produces excess energy? How much time will be consumed? Nuclear energy really got to do? ”
          Il problema vero è che Focardi prima e Levi dopo garantivano che l’eccesso di calore c’era.

          “Uniboh ingenua come Gamberale? Ohibò.”

          Confermo. L’università non è un’entità astratta, è fatta di persone.

          “Qui stiamo precisamente cercando di mettere in evidenza il singolare miscuglio di incompetenza, superficialità e avidità di una Università italiana che non è propriamente l’Università della terza età di Pisa/Pontedera.”

          E hai perfettamente ragione: incompetenti, superficiali, avidi. E’ Ascoli65 che li considera i manovratori dei fili.

          “Esistono falsi in buona fede?”

          Intendevo che gli errori di misurazione fossero per l’appunto errori. Se non sai che a 101°C può uscire vapore ma anche acqua leggermente surriscaldata con entalpia 5 volte inferiore (e parlando con Levi ho avuto la certezza che a gennaio non lo sapeva)sei un incompetente, e sbagli la misura in buona fede (ma gli errori successivi non potevano essere in buona fede

        • Ascoli65 ha detto:

          @ mario massa,
          E hai perfettamente ragione: incompetenti, superficiali, avidi. E’ Ascoli65 che li considera i manovratori dei fili.

          mi dispiace intromettermi nel tuo scambio con Camillo, ma vorrei far presente che delle valutazioni che citi in merito al DF, preso nel suo complesso (vertici inclusi), non ne condivido neanche una.

          Ho sempre ricordato come il DF di Bologna venga considerato il più quotato Dipartimento universitario d’Italia, non solo di Fisica, escludo quindi nel modo più assoluto che possano essere incompetenti e superficiali. Men che meno per quel che è richiesto per valutare le incredibili prestazioni calorimetriche di un dispositivo banale come l’ecat.

          Per quanto riguarda l’avidità non credo che sia nè opportuno, nè necessario entrare in valutazioni del genere.

          Infine in merito alla valutazione che mi attribuisci specificamente, non credo affatto che i manovratori, supponendo che esistano per davvero, possano trovarsi all’interno del DF di Bologna. Secondo me non lo è neppure Rossi, figurati un po’.

          Ci sono soltanto una quantità incredibile di fatti assurdi, che rendono il complesso della vicenda molto oscuro. Nel frattempo le interrogazioni parlamentari restano senza risposta. Sono i Ministri interrogati che dovrebbero spiegarci cosa è avvenuto al DF di Bologna nel 2011.

          PS: hai rivisto i video della demo?

  115. Ascoli65 ha detto:

    @ mario massa,
    Puoi riportare esattamente le frasi che lo dimostrerebbero col nome dell’autore?
    Qualche mese fa ne avevo riportate 13 in un mio commento su OcaSapiens (1). Avevo escluso tutte quelle di Levi e di Focardi ne avevo inserite solo 3 o 4 (sarebbe stato impossibile reperirle ed elencarle tutte). Gli autori sono indicati con le iniziali, se vuoi verificarne la paternità puoi cliccare sul corrispondente link, spero che siano tutti corretti e ancora accessibili. Se ci fai caso tutte le dichiarazioni utilizzano lo stesso schema: eccesso di calore CERTO, origine DUBBIA. E’ uno schema tipico della FF, lo si ritrova sempre e dappertutto. Ti renderai facilmente conto che è ben difficile che possa trattarsi di una coincidenza e potrai dare così il corretto significato all'”eventuale” che compare nell’annuncio del contratto con Rossi.

    Sono passati 4 anni da quando ho visto il filmato del test di gennaio 2011 per cui forse ricordo male, ma non ricordo i rappresentanti dell’università fare dichiarazioni entusiaste (a parte Levi ovviamente).
    Se son passati quattro anni dall’ultima visione di quei 3 video, ti raccomando di vederli di nuovo. A seconda dell’atteggiamento con cui ci si pone nel seguirli si colgono aspetti diversi. In particolare ti consiglio di far caso a come Levi nel video 1 presenta al pubblico in sala (e a quello futuro sul web) i suoi due direttori. La parte però che coinvolge maggiormente il DF di Bologna sta nel video 2, si tratta del resoconto di Rossi sui risultati ottenuti durante il test e in particolare ciò che dichiara a 6:20: “Le persone che hanno effettuato questo test, che adesso mi daranno i numeri esatti di quello che è successo, sono professori dell’università di Pad.. di Bologna.”. L’applauso finale al termine del video 3 e il titolo inequivocabile di quei video “Energy Catalyzer Bologna University Test” completano il quadro.

    Ora spero che nessuno possa ritenere che nei giorni successivi alla demo i membri del DF che erano presenti non abbiano visto e rivisto e riascoltato attentamente quei video. Se non l’avessero fatto sarebbe stata una leggerezza ingiustificabile. Sono anche convinto che tra le centinaia di migliaia di visualizzazioni in tutto il mondo che le diverse versioni di quei video YouTube hanno totalizzato fino ad oggi, ci sono anche quelle di tutti gli altri membri del DF, di coloro cioè che avevano il diritto di partecipare al Consiglio di Dipartimento che ha approvato il contratto con Rossi.

    Tra parentesi ricordo che il comportamento di Levi in quell’occasione era quello di una persona che ci credeva veramente e che addirittura camminava a mezz’aria dalla gioia di poter mostrare la soluzione definitiva ai problemi energetici mondiali.
    Il comportamento di Levi, soprattutto la sua illustrazione della prova nel video 1, è proprio uno degli aspetti da osservare più attentamente. Se ci fai caso si dilunga nell’illustrazione delle misure nucleari, ma glissa su quelle calorimetriche. Soprattutto si premura di presentare ai presenti una possibile causa di alterazione del bilancio energetico, quella da combustione dell’idrogeno, che è assurda per vari motivi e che è diversa dagli accorgimenti che sono stati presumibilmente messi in atto per far risultare l’eccesso di calore. Questa è una tecnica di solito utilizzata dagli illusionisti, si chiama misdirection o depistaggio e serve a sviare l’attenzione dello spettatore dai veri trucchi. Come immagino tu sappia, Levi non ha fatto mistero sul web del suo interessamento per l’illusionismo.

    Prova a riguardarti i video. Sono tre quarti d’ora ben spesi. Poi fammi sapere.

    (1) http://ocasapiens-dweb.blogautore.repubblica.it/2014/05/25/bollitore-nucleare-a-fusione-fredda-cont/comment-page-2/#comment-566641

  116. Camillo Franchini ha detto:

    @Mario Massa

    Il problema vero è che Focardi prima e Levi dopo garantivano che l’eccesso di calore c’era.

    Il problema era che Ferrari era convinto che il mamozio Focardi/Rossi funzionasse:
    Recent times, a device invented and patented by Andrea Rossi, always based on the nickel hydrogen, has enabled us to produce a much higher heat output, which varies from 25 to 40 Kwatt, compared with a release of electrical power in the order hundreds of watts.

    The effect is reproducible and verifiable.

    Tutta l’intervista (rilasciata a un sito che si chiama Nickel + Hydrogen = Energy !) è volta a giustificare l’impegno del DdF sul mamozio. Filosofeggia a modo suo in modo incomprensibile:
    The attitude of the scientist should never be to deny a priori an Event. It should rather be to declare, if that does not have, at present, a scientific explanation. Science, in short, has done less to deny that claim.

    Facts should be distinguished from events: the former are repeatable and controllable, the second place and nothing else.

    Dotato di una grammatica traballante, Ferrari si presenta come un convinto finanziatore di fotografi di asini volanti.

    L’università non è un’entità astratta, è fatta di persone.

    Persone che noi manteniamo e che dovrebbero correggere tempestivamente e pubblicamente gli errori che commettono senza fare melina per anni o, peggio, aspettare che la gente dimentichi, preoccupata d’altro.
    Intendevo che gli errori di misurazione fossero per l’appunto errori.
    Ferrari, che verosimilmente riporta opinioni diffuse nel DdF, è convinto che il mamozio funzioni e che valga la pena scoprire perché il mamozio funziona. Non è necessario per questo fare riferimento alla demo del 14 gennaio. Si può fare riferimento a lavori precedenti; a Bologna esiste una tradizione consolidata su Ni-H:
    Studies by Sergio Focardi (Department of Physics, University of Bologna), first in collaboration with Francis Piantelli (University of Siena), then continued alone have led to an emission of energy from Hydrogenated Nickel, moderate, however, does they can not explain in simple chemical terms
    All’epoca per i bolognesi il fenomeno esiste, si tratta di studiarlo a fondo.
    C’è chi insiste a dire che i bolognesi sono i migliori d’Italia. Se è vero, significa solo che altri sono peggiori. Lasciamo perdere.

    • Ascoli65 ha detto:

      @ Camillo,
      C’è chi insiste a dire che i bolognesi sono i migliori d’Italia. Se è vero, significa solo che altri sono peggiori. Lasciamo perdere.
      Non lo dico io, lo dicono le classifiche internazionali di rating universitario. Ne va preso atto: le competenze ci sono. E’ un dato che non può essere lasciato perdere: significa che erano consapevoli che il bilancio di potenza che dichiaravano era errato. Quei professori, bravissimi, non possono sbagliare le valutazioni calorimetriche di un dispositivo così semplice, costituito da un tubo con delle resistenze elettriche attraversato da un flusso d’acqua. La questione di fondo è perchè lo abbiano fatto volutamente, ribadito per mesi e mai rettificato.

      PS: Le citazioni di Ferrari in inglese sono la traduzione dell’articolo originale in italiano che si può trovare qui: http://www.socialnews.it/articoli/fusione-fredda-unenergia-da-matti/

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Ascoli65

        Ne va preso atto: le competenze ci sono.

        Non serve affermare che secondo i ratings le competenze ci sono; si tratta certamente di competenze in settori diversi dal nucleare.
        Le competenze nucleari sono del tutto assenti, basta leggere il paper Focardi Rossi per vedere che livello di dilettantismo riescono a raggiungere. Se mancano competenze nucleari è impossibile impostare esperimenti nucleari.
        The allure of fame and wealth and the natural desire to believe in good news have been corrupting influences on scientific skepticism. So researchers working outside their main areas of professional expertise are even more likely to misinterpret experimental errors as positive results.
        Le considerazioni di Sciam sembrano fatte su misura per i bolognesi.
        Ferrari:
        Di recente, poi, un’apparecchiatura inventata e brevettata da Andrea Rossi, sempre basata sul Nichel idrogenato, ha permesso di produrre una potenza termica molto maggiore, variabile da 25 a 40 Kwatt, a fronte di un’immissione di potenza elettrica nell’ordine di centinaia di watt.
        Ferrari ci crede! E’ il solito espediente ff: se una madonna di gesso piange non si può negare il fatto, si tratta di capire perché. Se poi il proprietario della statua paga perché il fenomeno sia spiegato, la ricerca sul pianto della madonna di gesso diventa seria ricerca scientifica utile per fare carriera.

        • Ascoli65 ha detto:

          @ Camillo,
          Ferrari ci crede!
          NO! Non ci credo che ci credesse. Non si può credere che un dispositivo che assorbe centinaia di watt ne produca decine di migliaia. Secondo me, per quel ritengo significhi essere professore di fisica (anche di liceo), non ci credeva nessuno, e nessuno (di loro) ci ha mai creduto.

          Qui non si parla di competenze nucleari.

      • mario massa ha detto:

        @Ascoli65
        Scusami ma non trovo i link a quei video: riesci a (ri)darmeli?

        “Quei professori, bravissimi, non possono sbagliare le valutazioni calorimetriche di un dispositivo così semplice”

        Anche Focardi e Piantelli quindi nell’organizzazione che per scopi sconosciuti vuole far credere che la FF è realtà pur sapendo che non è vero. E da 20 anni. Quindi ragionevolmente i capi per anzianità e notorietà. Non so quanti attori di questa storia hai conosciuto, io ho frequentato i loro laboratori per 20 anni e se le cose fossero come dici tu hanno davvero sbagliato mestiere e dovevano mettere su una compagnia teatrale.
        Oppure Focardi non faceva parte di quei professori bravissimi e alle dimostrazioni di Rossi ci credeva davvero: l’unico fesso e incompetente della facoltà.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Mario Massa

          l’unico fesso e incompetente della facoltà.

          La reazione nucleare che Focardi ha cercato di realizzare per oltre venti anni è scritta sulla lavagna. Ottenuta a freddo, senza acceleratore.
          E’ il massimo che il DdF di UniBO ha prodotto in campo nucleare o ci sono altre scoperte da segnalare? Campari, Bonetti, Levi, Zoccoli sono ricercatori freddi. Più quelli del Gran Sasso che non vale la pena di ricordare.

          Schermata del 2015-05-02 10:18:12

        • mario massa ha detto:

          @Camillo
          “La reazione nucleare che Focardi ha cercato di realizzare per oltre venti anni è scritta sulla lavagna. ”

          Invece credo che quella reazione sia un suo pensiero più recente, non so se successivo all’incontro con Rossi. In precedenza con Piantelli pensava di fondere deuterio, poi ritennero di ottenere gli stessi risultati con l’idrogeno. Piantelli se non ricordo male diceva di ottenere non rame, ma al contrario tutta una serie di elementi più leggeri del nichel.
          Idee molto confuse che partivano da un unico punto: c’era calore in eccesso (Piantelli diceva di avere rilevato a Siena anche gamma, neutroni, microonde, oggi si, domani no). Quando il calorimetro sentenziò il contrario non si persero d’animo: Focardi sostenne che era il modello di cella utilizzato che aveva problemi (peccato che lui il calore con i metodi Piantelli lo continuava a misurare), Piantelli sostenne che per ragioni complicatissime (non alla portata di un povero ingegnere) il calore in eccesso della sua cella non era misurabile con un calorimetro.
          Quel calorimetro rimase a Bologna per un paio di anni: forse chi ha deciso di accogliere Rossi per l’evidenza del calore in eccesso non lo sapeva.

        • Ascoli65 ha detto:

          @ mario massa,
          Scusami ma non trovo i link a quei video: riesci a (ri)darmeli?
          trovare i video è facilissimo, basta cercare con Google il loro titolo”Energy Catalyzer Bologna University Test”! Ci sono diverse copie dei video su YouTube, relative a vari caricamenti. C’è anche la versione sottotitolata in inglese (1-2-3).

          Anche Focardi e Piantelli quindi nell’organizzazione che per scopi sconosciuti vuole far credere che la FF è realtà pur sapendo che non è vero.
          No! Non sono “dentro” nessuna “organizzazione” particolare. Tutt’al più potrebbero essere stati utilizzati e strumentalizzati, come potrebbe essere avvenuto, e avvenire tuttora, per centinaia di altre persone (ricercatori, giornalisti, imprenditori, politici, …) che hanno contribuito a vario titolo ad alimentare (quasi sempre del tutto inconsapevolmente) questa leggenda metropolitana molto speciale.

          hanno davvero sbagliato mestiere e dovevano mettere su una compagnia teatrale.
          L’apparente convinzione con cui molti di loro proclamano i loro risultati può dipendere da molti fattori. Alcuni di natura psicologica. Spesso ci si convince intimamente di vedere ciò che non esiste, se questo porta grandi vantaggi di varia natura. Altre volte si entra in un meccanismo in cui si è costretti a recitare al meglio una parte anche se si sa essere immaginaria. Comunque quando rivedrai i 3 video potrai apprezzare le qualità istrioniche di diversi protagonisti di quella farsa. Credo che parecchi ricercatori farebbero meglio ad inoltrare le loro richieste di finanziamento direttamente al Ministero dello Spettacolo (o a quello che attualmente ne svolge le funzioni).

          Oppure Focardi non faceva parte di quei professori bravissimi e alle dimostrazioni di Rossi ci credeva davvero: l’unico fesso e incompetente della facoltà.
          No, sbagliato pure questo. E’ stato l’unico del Dipartimento che ha rivelato pubblicamente il modo in cui si sarebbe potuto facilmente taroccare il risultato calorimetrico degli esperimenti (2). Non che gli altri non sapessero le stesse cose, ma lui le ha dette, o comunque gli son sfuggite almeno per una volta. Se ti avanza una mezz’oretta, guardati anche l’intervista andata in onda sui RaiNews a maggio 2011 (3) e soprattutto il modo in cui termina:

          Torrealta: “Professore, io ho fatto una domanda dicendo: se funzionasse che cosa succederebbe? Ma il vero problema è che funziona! Magari non sappiamo come funziona, ma funziona! Quindi lei deve assumersi un sacco di responsabilità perchè dobbiamo velocemente capire come. La lasciamo con questo augurio, professore.”
          Focardi: “Va bene. Accetto le responsabilità, perchè per me è un divertimento.

          Nonostante l’età, Focardi era il più vispo di tutti.

          (1a) http://www.youtube.com/watch?v=Jr0ysNSN9Ng
          (1b) http://www.youtube.com/watch?v=tjdXpSUDRlw
          (1c) http://www.youtube.com/watch?v=mSD-NP2Sogc
          (2) https://fusionefredda.wordpress.com/2015/03/15/iccf-19/#comment-48528
          (3) http://www.youtube.com/watch?v=GwD2AY1F9jQ

        • mario massa ha detto:

          @Ascoli65
          Ho rivisto i 4 filmati.
          Sono esattamente come li ricordavo, per cui confermo tutto ciò che ho asserito.

          Ricapitolo ciò su cui a mio avviso concordiamo e ciò su cui abbiamo opinione discorde, se interpreto male il tuo pensiero correggimi.

          1 – L’E-Cat non funzionava e non ha mai funzionato
          2 – Rossi lo sapeva benissimo

          ma per me:
          3a – a gennaio Levi era convinto che ci fosse calore in eccesso perchè abilmente ingannato da Rossi, la sua incompetenza in campo calorimetrico ha fatto il resto. (nota1)
          4a – era anche convinto si trattasse di un fenomeno nucleare infatti si aspettava effettivamente che Villa misurasse la doppia emissione a 511keV.
          5a – Focardi è stato sempre convinto fino alla fine del funzionamento
          6a – l’università (e l’INFN) stavano a guardare perchè oramai erano coinvolti, non erano certi si trattasse di bufala e in ogni caso si potevano portare a casa dei bei soldini.

          mentre per te:
          3b – a gennaio Levi stava fingendo ma aveva già verificato che non c’era eccesso di calore
          4b – ovviamente faceva finta di aspettarsi evidenze nucleari da parte di Villa che a sua volta misurava per finta.
          5b – non so cosa pensi di Focardi, probabilmente troppo vecchio per capire cosa stava succedendo.
          6b – l’università (e suppongo l’INFN) sosteneva la sceneggiata pur essendo certa che si trattava di bufala per convincere la gente che una nuova fonte energetica pulita era in arrivo.

          Lascio ai lettori che volessero rivedere quei filmati giudicare chi di noi 2 è più sano di mente 🙂

          nota1: nel secondo filmato Rossi dice: “…siamo arrivati oltre i 100°C e abbiamo quindi fatto vaporizzare l’acqua” e più avanti:” …101°C che quindi non era più acqua ovviamente, ma era vapore” e ancora:”uno dei tecnici dentro aveva uno strumento che misurava la secchezza del vapore…che non fosse una miscela di vapore e acqua…il vapore era secco”.
          Se mi vuoi dire che chi disse che il vapore era secco usando uno psicrometro (che come dicevi tu non c’era nemmeno) era della combriccola e non un incompetente al cubo è possibile che tu abbia ragione (ma io propendo per l’incompetente al cubo).

          Convinciti che nè Levi nè Focardi avevano preso in considerazione la possibilità che uscisse solo acqua surriscaldata (si ponevano solo il dubbio che ci potesse essere un po’ di acqua in sospensione come nebbia, da lì l’utilizzo dello “strumento”). Quando qualche tempo dopo la prova di gennaio andai a fargli presente la questione (eravamo nell’ufficio di Focardi) mi guardarono stralunati: Levi: “il vapore? Ma certo che c’era, sono sicuro che c’era”; Focardi: “ma a dire il vero io non l’ho visto, ma ci doveva essere per forza”. Se vai a rivederti tutti gli interventi e filmati scoprirai che nessuno ha visto il vapore (come nessuno lo vedrà nella prova del Gattone), nemmeno i giornalisti. Tutti complici? No, dico io, semplicemente tutti tonti. Il primo a chiedere di vedere questo benedetto vapore fu Krivit davanti alla coppia Rossi-Levi ormai unita indissolubilmente come Bonnie and Clyde.

          PS: non mi risulta che tu abbia mai parlato con i vari personaggi. Come ho già scritto Levi cambia improvvisamente e completamente atteggiamento (anche verso di me) a partire (mi pare) da marzo 2011. In quel momento per me si è reso conto di aver commesso il più grande errore professionale della sua vita e decise di prendere la peggiore delle decisioni.

        • Ascoli65 ha detto:

          @ mario massa,
          ti ho appena risposto più sotto:

          ICCF 19

  117. Camillo Franchini ha detto:

    @Ascoli65

    NO! Non ci credo che ci credesse.

    Mi prendi in giro? Tu stesso mi hai indicato dove leggere il Ferrari pensiero in italiano, la lingua madre di Ferrari, I suppose:
    L’effetto è riproducibile e controllabile.

    Per una volta, mi sembra davvero il caso di dare ascolto ai Matti.

    Dimenticato?

    Qui non si parla di competenze nucleari.

    Invece si tratta di incursione nel nucleare da parte di persone che di nucleare conoscono una cippa.
    Focardi:
    we believe that form of energy involved is nuclear, and more specifically, due to fusion processes between protons and Nickel nuclei
    La reazione che Focardi ha scritto a Viareggio sulla lavagna, la sua ossessione da venticinque anni o giù di lì.

    Nonostante l’età, Focardi era il più vispo di tutti.

    Questo è fuori dubbio. Il suo successo presso UniBO è più sorprendente della sua famosa reazione.

    • Ascoli65 ha detto:

      @ Camillo,
      Mi prendi in giro? Tu stesso mi hai indicato dove leggere il Ferrari pensiero in italiano
      Non ti prendo in giro. Ti ho segnalato l’originale in italiano, perchè si capisce meglio di cosa stesse parlando il suo autore e cioè di una ipotesi da matti Basta prenderlo alla lettera! Se qualcuno crede, che lui creda a ciò che ha scritto, sono problemi di chi legge.

      Il concetto era già stato inaugurato nel 1994 dal suo mentore in una conferenza a Cesena (1): “Piantelli non ha credito presso i suoi colleghi, è un matto secondo loro. La presenza mia e di Habel non rivaluta Piantelli, ma aggiunge 2 matti al locale. Per lunghi mesi ho fatto la figura del matto. Ora UniSi ha dato un ampio spazio a Piantelli. Dove? All’ex manicomio, che ora non esiste più.”

      Il problema quindi non è di chi lo dice, ma semmai di chi ci crede. Tra questi ultimi ci sono coloro, la stragrande maggioranza, che, non avendo le necessarie conoscenze di fisica, ritiene che si tratti soltanto di battute argute, poi ce ne sono altri che sanno bene che si tratta invece di “disclaimer” anticipati. Però è molto probabile che sussistano degli interessi enormi per far credere che la realtà sia quella che raccontano i finti “matti”. In apparenza ci guadagnano tutti. Temporaneamente ci guadagna anche l’audience a casa che viene tranquillizzata.

      La reazione che Focardi ha scritto a Viareggio sulla lavagna, la sua ossessione da venticinque anni o giù di lì.
      La reazione (Ni+H->Cu) scritta alle sue spalle durante l’intervista di Viareggio (2) è rimasta un’ossessione solo per te, non la sostiene più neppure Rossi. Si tratta soltanto dell’ultima trovata per offrire al pubblico un apparente supporto alle rivendicazioni calorimetriche. La prima sua ipotesi era in realtà la reazione (p,D) (*). Focardi sapeva bene, come aveva scritto nel paper firmato con Rossi (**) e come aveva dichiarato nell’intervista concessa appena 2 settimane prima all’EnergyLab di Milano (***), che le probabilità che il protone potesse essere catturato dal nucleo di Ni erano infime. Infatti nell’intervista di Viareggio si mostra consapevole della non credibilità di quella reazione e, come suo solito, taglia corto rifugiandosi nell’argomento sperimentale e appellandosi galileanamente al fatto che avevano rinvenuto nel rame nelle ceneri.

      Io credo che per fare passi avanti nella comprensione della vicenda ecat non ci si debba focalizzare troppo sul cosa credessero personalmente i suoi protagonisti, bensì su cosa volevano far credere alla gente.

      (1) https://www.youtube.com/watch?v=OUsDKur6c0g da 12:00 in poi
      (2) http://www.youtube.com/watch?v=CJX7GVem3VY
      (*) https://fusionefredda.wordpress.com/2015/03/15/iccf-19/#comment-49453
      (**) https://fusionefredda.wordpress.com/2015/03/15/iccf-19/#comment-48573
      (***) https://fusionefredda.wordpress.com/2015/03/15/iccf-19/#comment-48528

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Ascoli65

        Se qualcuno crede, che lui creda a ciò che ha scritto, sono problemi di chi legge.

        Se qualcuno crede che Ferrari non creda a ciò che ha scritto è problema di chi legge.
        Mi dispiace, non puoi essere così disinvolto; pretendere di capovolgere il pensiero altrui è un arbitrio.
        Ferrari:
        Recentemente, a Bologna, si è tenuta una dimostrazione di produzione di energia di probabile origine nucleare a temperatura-ambiente. Il risultato è stata un’emissione di potenza, continuativa e controllata, venti volte superiore a quella immessa per il funzionamento.
        Ribadisco: pretendere che Ferrari pensi il contrario di quello che scrive solo perché fa comodo alle nostre tesi dietrologhe è del tutto arbitrario.

        La reazione (Ni+H->Cu) scritta alle sue spalle durante l’intervista di Viareggio (2) è rimasta un’ossessione solo per te, non la sostiene più neppure Rossi.

        Si tratta della sola reazione che Focardi ha proposto, la sola che può essere proposta, dato il sistema è composto da idrogeno e nickel. Il brevetto di Piantelli si basa su quella reazione. Rossi non ha niente da proporre, come laureato in filosofia. “Neppure Rossi”: come se Rossi avesse competenze nucleari di qualche sorta.
        Recentemente anche Celani si è convertito alla reazione di Focardi. Lavora con nickel e costantana in atmosfera di idrogeno. Cambiare natura alla reazione su cui si è impostato un esperimento che dura da anni sarebbe una mossa da disperati.

        Schermata del 2015-05-02 21:51:53

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Ascoli

        La reazione (Ni+H->Cu) scritta alle sue spalle durante l’intervista di Viareggio (2) è rimasta un’ossessione solo per te, non la sostiene più neppure Rossi.

        Chiedersi se la reazione è quella scritta sulla lavagna o un’altra ha senso solo in caso di successo degli esperimenti. Per adesso mamozi in azione non se ne vedono. La reazione non mi ossessiona fin che non vengono descritte le manifestazioni nucleari che l’accompagnano. Ci ho scritto un post su quella reazione. Proponi un’altra reazione e io posso dedicarci un post. Che reazione alternativa esiste?

        • Ascoli65 ha detto:

          @ Camillo,
          Chiedersi se la reazione è quella scritta sulla lavagna o un’altra ha senso solo in caso di successo degli esperimenti.
          Infatti, è proprio quello che penso io. Finchè non si dimostra che c’è l’eccesso di calore rivendicato dai fusionisti, non ha senso preoccuparsi delle reazioni nucleari. Questo vale per la R1, la R2, … la Rn, ecc.

          Se poi vuoi un aggancio per parlare di argomenti sicuramente interessanti come i fenomeni nucleari in genere (a prescindere dalla questione delle FF/LENR) c’è il suggerimento appena arrivato da Alessio, sperando che sia solo un omonimo dell’autore di questo articolo: https://phoo34.wordpress.com/2011/05/20/la-rivoluzione-delle-cat-fusione-fredda-ni-h/

        • Alessio ha detto:

          @Ascoli65
          c’è il suggerimento appena arrivato da Alessio, sperando che sia solo un omonimo dell’autore di questo articolo

          Non sono l’autore dell’articolo.

          Quanto sono credibili le evidenze sperimentali dell’esistenza del deuterio ultra-denso ?

          Grazie per l’attenzione.

          Superfluid ultra-dense deuterium D(−1) at room temperature

        • Ascoli65 ha detto:

          @ Alessio,
          grazie per la precisazione.
          In merito alla tua domanda non so cosa risponderti.
          Se l’argomento è interessante spero che Camillo avvii un nuovo post per dibattere questo e altri argomenti di carattere nucleare, non necessariamente connessi ad immaginari impieghi pratici nella FF, ma pur sempre utili a comprendere meglio i fenomeni che ci circondano.

  118. Camillo Franchini ha detto:

    @Mario Massa

    In precedenza con Piantelli pensava di fondere deuterio, poi ritennero di ottenere gli stessi risultati con l’idrogeno.

    Mi auguro per loro che non sia vero, perché allora il livello di somaraggine sarebbe impareggiabile.
    Fondere deuterio è una reazione nucleare che avviene ad energia relativamente bassa. Si ottiene con acceleratori desktop.
    Fondere idrogeno è una reazione che coinvolge la forza debole; credo non sia mai stata ottenuta dall’uomo, nemmeno al CERN. E’ fondamentale per produrre l’energia delle stelle a idrogeno. Ha una sezione d’urto talmente bassa che impedisce al Sole di esplodere, anche se è fatto di idrogeno.
    Se sai che Piantelli e Focardi aspiravano a produrre energia solare faresti bene a indicare i link. Francamente non credo si siano spinti così lontano dalla realtà. la Ni + H è stata ottenuta in acceleratore, la H + H mai. Basta confrontare le funzioni di eccitazione.

    • Alessio ha detto:

      Potrei avere un breve commento su questo lavoro ?
      Si tratta di argomenti e considerazioni plausibili ?

      Direct observation of particles with energy +10 MeV/u from laser-induced fusion in ultra-dense deuterium

      • Andrea ha detto:

        Il paper mi sembra piuttosto debole, ma la fusione indotta da laser ad alta potenza (1Joule pulsato in 5ns è una potenza di mezzo GW!) è un argomento oramai consolidato di ricerca e in grande espansione.

        Ci sono diverse facility di studio plasmi e fusioni con sistemi ultralaser. A Berkley e Bordeaux in particolar modo fanno uso di centinaia di laser in congiunzione per lo studio di plasmi ad altissima potenza, probabilmente per scopo bellico.
        In Bulgaria c’è un centro di ricerca europeo attualmente in costruzione, ELI-NP.

        L’unione di Laser e Fisica Nucleare è un argomento estremamente affascinante, sia per quanto riguarda l’alta potenza che per la bassa potenza: qua a Jyvaskyla si usa un laser a bassa potenza, in verso opposto a un fascio di nuclei esotici a bassa velocità, per studiarne la chimica e attraverso le risonanze della struttura iperfine grazie all’altissima precisione permessa dai laser si può studiare la struttura del nucleo.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Andrea
          Grazie per la rapida risposta ad Alessio.
          Mi pare che la fusione con impulsi laser NIF sia la risposta americana a ITER.
          Saluti

        • Alessio ha detto:

          @Andrea
          Mi sembra però che il paper sia incentrato sul deuterio ultradenso, non sull’uso del laser.

          Esiste realmente questa particolare forma di deuterio?

        • Andrea ha detto:

          Hai ragione Alessio, Mi premeva più che altro parlare della tecnica col laser impulsato e di quello che sappiamo e si fa per davvero.

          Come ho detto il paper sembra piuttosto debole, specialmente l’uso di questa fantomatica forma di Deuterio decisamente tutta da confermare.

          Superfluidi a temperatura ambiente non se ne sono di certo visti così spesso, il claim è eccezionale e le prove portate decisamente scarse rispetto all’importanza eventuale, quindi beh…

    • mario massa ha detto:

      @Camillo
      La mia frase era “ritennero di ottenere lo stesso risultato (= stessa generazione di calore) utilizzando idrogeno”. Dal momento che misuravano un calore inesistente è chiaro che ci potevano mettere dentro anche Coca-Cola e ritenere di fondere quella.

  119. Camillo Franchini ha detto:

    @Ascoli65

    Finchè non si dimostra che c’è l’eccesso di calore rivendicato dai fusionisti, non ha senso preoccuparsi delle reazioni nucleari.

    Considerazione pericolosa se male sviluppata.
    L’inconsistenza delle basi teoriche e delle ipotesi su reazioni nucleari che possono avvenire in nickel e costantana immersi in idrogeno o in un miscuglio di idrogeno/deuterio tiene lontana la tentazione di improvvisarsi fotografi di asini volanti. Penso sempre alla possibile risposta all’interrogazione di Realacci, che potrebbe comportare la richiesta a qualche ente di Stato di procedere a un esperimentum crucis.
    Finché ci si mantiene sul piano puramente sperimentale, vale il criterio “la mia parola contro la tua”, la parola di Ferrari contro il negazionismo basato sulla teoria di tutti gli altri nucleari italiani. E’ un atteggiamento che può permettersi un privato come Mario Massa, ma non si potrebbe chiedere a un ente di Stato di procedere a un esperimento critico.

  120. mario massa ha detto:

    Ormai in tutto il mondo gente senza scrupoli cavalca l’onda delle LENR. In america è appena stata depositata la richiesta di brevetto US20150110237 relativa a un sistema statico di trasformazione del calore in uscita da un sistema LENR in energia elettrica con rendimento 80% del ciclo di Carnot. Qualcuno avverta Rossi-Levi: non sia mai che se lo lascino scappare.

    • Armando ha detto:

      @Mario Massa
      Ormai in tutto il mondo gente senza scrupoli cavalca l’onda delle LENR. In america è appena stata depositata la richiesta di brevetto US20150110237 relativa a un sistema statico di trasformazione del calore in uscita da un sistema LENR in energia elettrica con rendimento 80% del ciclo di Carnot. Qualcuno avverta Rossi-Levi: non sia mai che se lo lascino scappare.

      E’ sorprendente come persino nella razionale e austera Germania vengano presentate richieste di brevetto come la WO2015040077A1

      To offer an environmentally friendly thermal energy source that is suitable for the transport sector, the invention provides an energy generating device (10) for generating thermal energy by an exothermic reaction in the form of a metal-grating-supported hydrogen process, preferably an LENR, comprising: a reaction vessel (14) with a reaction chamber (16) containing reaction material (45) for carrying out the exothermic reaction, (continua)

      Non conosco il tedesco ma noto che citano Piantelli e Mastromatteo.
      Si tratta realmente di una richiesta della AIRBUS ?
      Parlano seriamente di LENR ?
      E’ l’iniziativa di un dipendente isolato ?

      • Ascoli65 ha detto:

        @ Armando,
        Non conosco il tedesco ma noto che citano Piantelli e Mastromatteo…. Parlano seriamente di LENR ?
        Non mi sono occupato di quel brevetto, mi sono limitato a leggere la traduzione in inglese dell’abstract e a guardare le figure. L’idea che mi son fatto è però ben espressa dall’arguto e spiritoso giudizio di un tizio, apertamente critico della FF, che dice di essere di madrelingua tedesca e di aver letto tutto il testo (1):
        “It is like patenting a hangar for flying pigs – or a bicycle for bigfoots – only a little less sensible.”

        (1) http://ecatnews.com/?p=2669&cpage=23#comment-79150

  121. Ascoli65 ha detto:

    @ mario massa,
    rispondo qui sotto al tuo precedente commento (*)

    Ricapitolo ciò su cui a mio avviso concordiamo e ciò su cui abbiamo opinione discorde, […] mentre per te: …
    Delle opinioni che mi attribuisci, oltre alle prime 2 su cui concordiamo, mi riconosco solo nella (3b), non credo si possa spiegare diversamente il comportamento di Levi nei 3 video del 14 gennaio 2011, abbinato al resto della documentazione relativa alla demo. Ma, come hai giustamente detto, è bene che chi fosse interessato a farsene un’idea, visionasse per proprio conto quei filmati.

    Per quanto riguarda il punto (5b) ho già detto che Focardi, nonostante l’età, appariva ben vispo e consapevole.

    Infine per i punti (4b) e (6b) c’è un problema temporale. Al momento della demo non so quale possa essere stata la consapevolezza di Villa e dei vertici di DF e INFN. Comunque tutti i presenti erano consapevoli di aver funto da testimone di un evento che veniva presentato all’opinione pubblica mondiale come eccezionale e rivoluzionario, quindi non è concepibile che nei giorni successivi non abbiano visionato attentamente i video e tutto il resto della documentazione. Di fronte a quei risultati un qualsiasi fisico non ci avrebbe dormito la notte. Devono necessariamente essersi consultati tra loro e con altri colleghi DF per cercare di capire al più presto di cosa si trattasse in realtà. Quindi ritengo che la probabilità che all’interno del Dipartimento di Fisica più quotato di Italia non fossero riusciti a capire l’inghippo (o meglio gli inghippi) nel giro di qualche giorno è infinitesimale, diciamo pure ZERO.

    Se mi vuoi dire che chi disse che il vapore era secco usando uno psicrometro (che come dicevi tu non c’era nemmeno) era della combriccola e non un incompetente al cubo è possibile che tu abbia ragione (ma io propendo per l’incompetente al cubo).
    Non mi interessa esprimere pareri sul dott. Galantini, non era lui il garante delle misure, ma il DF. Il suo comunicato stampa riportava “La prova sarà condotta da un ricercatore del Dipartimento di Fisica dell’Università di Bologna”. Focardi all’inizio del primo video annunciava ai presenti: “Ci sono alcuni colleghi del Dipartimento di Fisica che stanno provvedendo alla taratura dei diversi strumenti che servono per la misura.” Subito dopo Levi dichiarava: “In questo momento stiamo facendo delle operazioni preliminari. Diciamo subito che tipo di misure andiamo a fare oggi: due tipi di misure. Prima di tutto andremo a verificare l’energia prodotta da questo apparato …”

    La cosa assurda e inspiegabile (o spiegabilissima, a seconda) è che il DF abbia lasciato che la misura calorimetrica più importante, quella della secchezza del vapore, fosse fatta da un esterno. E’ come se i più quotati giudici di campo del CONI avallassero il record mondiale del giro di pista in 5 secondi netti, fidandosi della rilevazione dei tempi fatta da un cronometrista chiamato dal recordman, il quale certifica di aver utilizzato allo scopo una sveglia, mentre i filmati mostrano chiaramente che teneva in mano una clessidra. La responsabilità nei confronti degli sportivi sarebbe dei giudici di gara e del CONI, non certo del cronometrista, nè del corridore.

    Convinciti che nè Levi nè Focardi avevano preso in considerazione la possibilità che uscisse solo acqua surriscaldata.
    No, sono convinto che lo sapessero. Focardi ha collaborato fin dall’inizio con Rossi alla messa a punto degli asset sperimentali, lo stesso vale per Levi, almeno a partire dalla test del 16 dicembre del 2010. Il set-up della demo del 14 gennaio 2011 presenta un dettaglio da cui si intuisce che chi l’ha preparato si aspettasse che uscisse per lo più acqua allo stato liquido. Il secondo video mostra che il tubo di gomma all’uscita dell’ecat attraversava il locale a mezz’aria e scompariva (t=035) dietro la porta dell’attiguo locale, sempre restando sollevato da terra. La disposizione del tubo era scomoda per il transito delle persone con il rischio che qualcuno inciampando sbaraccasse il tutto. Sarebbe stato molto più logico utilizzare un tubo di qualche metro più lungo che giacesse a terra. L’unica spiegazione logica di quell’assetto è che il percorso del tubo dovesse essere sempre in pendenza verso lo scarico. E questa accortezza vale solo per i liquidi, se si fossero attesi un getto di vapore secco o anche debolmente umido non ce ne sarebbe stato bisogno.

    Altro indizio. Nella prova precedente del 16 dicembre 2010 il tubo in uscita dall’ecat era trasparente (oltre che abbastanza lungo da giacere a pavimento)(1), mentre nella demo pubblica del 14 gennaio 2011, in cui era previsto che gli invitati potessero osservare da vicino per qualche minuto il dispositivo, era stato sostituito da quello nero opaco (oltre ad essere corto e sospeso a mezz’aria).

    Tutti complici? No, dico io, semplicemente tutti tonti.
    Tutti tonti chi? I professori del DF? Per mesi? Fino ad oggi? Non ci si può credere!

    Il primo a chiedere di vedere questo benedetto vapore fu Krivit davanti alla coppia Rossi-Levi …
    No, ricordi male. Il primo a mostrare il “fil di fumo” è stato Lewan nel video in cui ha documentato il test del 28 aprile 2011 (2), il secondo di cui era stato testimone (il primo era stato quello del 19 aprile). Comunque il fatto che la questione del vapore sia stata sollevata da due giornalisti, uno svedese e uno americano, e che i fisici di Bologna abbiano approvato il contratto con Rossi a “tubo chiuso” fidandosi delle misure fatte da un esterno la dice lunga.

    … da marzo 2011. In quel momento per me si è reso conto di aver commesso il più grande errore professionale della sua vita e decise di prendere la peggiore delle decisioni.
    Levi sapeva come stavano le cose ben da prima. Al marzo 2011 al DF lo sapevano anche i muri! La decisione peggiore è stata presa il 21 del mese successivo dal Consiglio del Dipartimento, cioè potenzialmente da tutti i membri del DF. Dopo 4 anni e svariate interrogazioni parlamentari sull’ecat, nessuno ha ancora informato gli italiani di come erano andate le cose nella demo del gennaio 2011. Cosa aspettano che ce lo sveli Giacobbo alla prossima puntata di Voyager dedicata ai misteri all’ecat e al nuovo Tesla del XXI secolo?

    (*) https://fusionefredda.wordpress.com/2015/03/15/iccf-19/#comment-49633
    (1) http://22passi.blogspot.com/2011/01/bologna-14012010-la-fusione-fredda.html
    (2) http://www.youtube.com/watch?v=x8SeOteFPtM

    • Ascoli65 ha detto:

      @ mario massa,
      ci segui ancora? Qualche giorno fa mi avevi invitato a convincermi “che nè Levi nè Focardi avevano preso in considerazione la possibilità che uscisse solo acqua surriscaldata” con riferimento all’apparato testato nella demo pubblica del 14 gennaio 2011.

      Ti avevo già spiegato qui sopra perchè, sulla base del diverso assetto del tubo di uscita rispetto al precedente test di dicembre 2010, resto convinto dell’opposto. Nel frattempo sei sparito. Penso però che la tua opinione di conoscitore diretto di fatti e persone sia molto importante e mi piacerebbe sapere se sei ancora convinto di quanto mi avevi detto. Ho quindi raccolto in un jpeg alcune immagini che descrivono meglio di mille parole la situazione, insieme a qualche domanda che esse suscitano.

      TTyZLdi

      (versione a maggior risoluzione: http://i.imgur.com/TTyZLdi.jpg)

      Vorrei chiedere a te, e a chiunque altro voglia intervenire, se ritieni di avere le risposte giuste o qualche ipotesi da proporre?

  122. Stefano ha detto:

    @Neutrino

    “Cortesemente puo’ rispondere alle seguenti domande:

    1) Oggi L’iNFN finanzia la fusione fredda ?
    2) Tra il 2000-2006 l’INFN ha finanziato fusione fredda o un progetto di un suo ricercatore con il settore R&D della pirelli sui problemi di assorbimento di idrogeno-palladio su metalli ?
    3) Ritieni sia compito dell’INFN l’eliminazione fisica di un suo dipendente che ha preso la tangente ?
    4) Ritiene che l’info sia coinvolto in maniera attiva nelle ricerche sull’e-cat ?”

    Premetto che io sto scrivendo di tutto il mondo scientifico (università, centri di ricerca, etc) italiano e non, senza fare alcun processo né alcun “j’accuse” all’INFN in particolare. Da questa prospettiva:

    1) Sì, l’Italia e altri paesi nel mondo finanziano ancora attivamente la ricerca sulla fusione fredda. In Italia l’INFN mantiene ancora numerosi ricercatori dediti anima e corpo alla ff. Alla NASA in tempi recenti sembra che abbiano “buttato” oltre un milione di dollari nelle ricerche sulla reazione Nichel+Idrogeno di Focardi vecchie di una ventina d’anni. Nel panorama LENR, solo una guerra ha impedito all’INRIM di finanziare il piezonucleare.

    Notare inoltre che io ho scritto di “supporto” alla fusione fredda, che anche in termini non finanziari non manca: il CNR ha dato il patrocinio alla ICCF19.

    2) In tempi passati la ricerca in Italia sulla fusione fredda era attiva quanto oggi se non di più e godeva di un ottimo supporto a tutti i livelli, nel 2000 Rubbia “fece outing” in favore della fusione fredda, “abbiamo una buona teoria, adesso cominciamo a fare un lavoro scientifico, le applicazioni verranno dopo”. Dichiarazioni mai smentite né corrette. Per il fatto preciso, ti rimando ai commenti sopra di Ascoli65.

    3) Ritengo che l’INFN dovrebbe garantire una distribuzione degli incarichi e dei finanziamenti sulla base dei risultati che ogni ramo di ricerca è stato in grado di produrre, ma soprattutto che dovrebbe prendere posizione netta nei confronti degli atteggiamenti non scientifici e delle frodi.

    J. H. Schön annunciò di aver realizzato un transistor direttamente con delle singole molecole, una rivoluzione che però ben presto si rivelò falsa. Molti dei dati erano semplicemente troppo perfetti. Lui ammise solo di aver scambiato alcuni dati e di aver commesso errori in altri, ma che l’effetto era stato effettivamente osservato e sarebbe stato scoperto in pochi anni (qualcuno qui potrebbe notare un parallelo con molti fusionisti). Se Schön avesse lavorato nell’ambito delle LENR, gli sarebbe stato garantito un posto a vita in una prestigiosa università, avrebbe potuto rilasciare interviste in tutti i giornali e tutte le tv nazionali, avrebbe potuto fare esperimenti per oltre 20 anni in piena libertà, organizzare convegni sparsi per il mondo, avrebbe potuto gridare al complotto contro di lui da parte delle lobby capitanate dalla Intel, e infine avrebbe potuto firmare assieme al proprio dipartimento di fisica un contratto con l’imprenditore Andrea Verdi per testare un nuovo computer protetto da brevetti, 200 volte più potente di quelli attuali, da vendersi in Grecia di lì a pochi mesi.

    Schön tuttavia non lavorava nell’ambito delle LENR (povero lui!), sicché dovette abbandonare la ricerca e perfino il titolo di dottore gli fu revocato dall’università di Costanza. Tentò una causa legale (altri parallelismi a volontà con i fusionisti), ma la perse. Non venitemi a dire che il mondo delle nanotecnologie è il paradiso della scienza galileiana, dato che condivide con molti altri rami della scienza gli stessi problemi di riproducibilità, su questo posso rimandare ad esempio: http://www.its.caltech.edu/~dg/The_physicists.pdf .

    Non so se ci sono gli estremi della “scientific misconduct” anche nella fusione fredda, ma a giudicare dagli interventi di chi se ne intende più di me, questo sembra essere avvenuto in più casi. L’INFN avrebbe potuto chiudere la fusione fredda come minimo almeno 15 anni fa. Invece agli “outing” pro fusione fredda è seguita la smentita solo di pochi audaci. Ancora adesso non è raro parlare con persone entusiaste dalla “nuova tecnologia” legata alla fusione fredda e perfino con ricercatori, giovani e non, intenzionati a *continuare* la ricerca della ff (!). La causa? La campagna pro ff su molti media e l’assenza di nette smentite.

    Dal link sopra, “If this kind of misconduct were to become commonplace, science would cease to be self correcting and would be no better than any other belief system”. Quindi addure i “dipendenti pubblici illicenziabili” e la “libertà di ricerca” è per me solo un tentativo di non riconoscere quello che dopo l’ecat è diventato indifendibile.

    4) Sì, la ricerca sull’ecat ha coinvolto molti (troppi) esponenti del mondo scientifico italiano. Attraverso Levi e tutti gli altri (vedi commenti sopra), ma anche attraverso il supporto gratuito alle misure sull’ecat da parte del DF di Bologna. Supporto incredibile nel senso letterale del termine, visto che nel 2012 per tutti, tranne che per gli irriducibili, la vicenda aveva assunto i contorni del “Sarchiapone” di Walter Chiari.

    • Armando ha detto:

      @Stefano
      1) Sì, l’Italia e altri paesi nel mondo finanziano ancora attivamente la ricerca sulla fusione fredda.
      Come si giustifica, secondo lei, l’indifferenza del mondo accademico e giornalistico nei confronti degli altisonanti “patrocini” all’ICCF19 ?
      Non ho visto molte levate di scudi contro queste iniziative!
      Come si può accusare un dipendente pubblico di fare FuF se la FuF è patrocinata dal MISE, dal PdC, dalla confindustria e dal CNR ?

    • Neutrino ha detto:

      @Stefano

      Le tue affermazione sono alquanto generiche e prive di riscontro. Una per tutte:

      Ancora adesso non è raro parlare con persone entusiaste dalla “nuova tecnologia” legata alla fusione fredda e perfino con ricercatori, giovani e non, intenzionati a *continuare* la ricerca della ff (!).

      Sono abbastanza vecchio da conoscere un buon numero di dipartimenti di fisica italiani e’ ti assicuro che le tesi in FF sono rarissime.

      • Stefano ha detto:

        La fusione fredda ha ancora un discreto fascino, molto forte soprattutto al di fuori del mondo accademico, ma incredibilmente anche al suo interno. Levi, Focardi, Celani, Piantelli, etc, fanno o hanno fatto parte del mondo accademico italiano, che siano considerati commensali imbarazzanti o meno.

        Vuoi un riscontro? Leggi questo articolo di pochi mesi fa, a firma di due insospettabili accademici (?): http://www.huffingtonpost.com/david-h-bailey/fusion-energy-hope-or-hype_b_6031968.html . Partendo dal problema del riscaldamento globale, sono finiti a parlare dell’ecat (e dove sta il nesso? ah sì, pardon, l’ecat è la soluzione ai problemi della Terra). Si possono leggere i soliti equilibrismi, “vediamo se funziona, chissà mai”, con una conclusione fantastica: “we see no point in rejecting, much less vilifying, a new research result simply because it departs from mainstream thinking […]” Dopo 25 anni non c’è nessun motivo per rigettare questa NUOVA ricerca, la fusione fredda! Anche se per 25 anni ha violato larga parte dei requisiti scientifici da loro stessi indicati poco dopo e non c’è alcun cenno di un cambio di rotta (anzi)!

        Come ho scritto, ancora oggi è facile trovare sostenitori della fusione fredda e “possibilisti” perfino verso l’ecat. Chi invece affronta direttamente anche solo le sparate più assurde resta “vox clamantis in deserto”, anzi magari diventa pure un attentatore alla libertà di ricerca e un disinformatore peggiore di Celani.

  123. Neutrino ha detto:

    @Armando

    Quei patrocini sono la testimonianza di quanto pericolosa possa essere l’intromissione di un mondo politico-produttivo nel mondo della ricerca.

    Quasi certamente il Mise e PdC sono stati tirati dentro ma membri di Confindustria che pur essendo digiuni di Fisica hanno buoni contatti con il mondo politico.

  124. Camillo Franchini ha detto:

    @Tutti
    Dopo 420 commenti il post è diventato difficile da seguire. Mi sembra abbia avuto un grande successo per il numero di commenti e per la competenza degli intervenuti. Resta un post di riferimento per la sua omogeneità ed è possibile e augurabile che molti desiderino continuare a inviare commenti, conservando l’impegno a rispettare la linea del post.
    Credo che altrettanto interessanti siano gli argomenti lanciati da Neutrino e Stefano. Buon lavoro a tutti.

  125. Camillo Franchini ha detto:

    @Ascoli65
    Oggi a una riunione di partito ho incontrato una persona molto importante che mi ha spiegato che a certe interrogazioni parlamentari considerate insensate non si risponde.
    Non posso entrare in dettagli per discrezione.
    Probabile che i solleciti di Realacci durino fino alle prossime elezioni.

    • Armando ha detto:

      La persona molto importante non conosce il regolamento del parlamento sulle
      interrogazioni parlamentari:

      Il governo ha la facoltà di non rispondere alla singola interrogazione indicando però il motivo.

      Alle interrogazioni parlamentari insensate si risponde dicendo appunto apertamente che sono insensate. Anche i politici sono pagati per lavorare!

  126. Camillo Franchini ha detto:

    @Armando

    Anche i politici sono pagati per lavorare!

    Conoscesse i dettagli si renderebbe conto che la risposta in certi casi è impossibile. Metta che il ministro sia un fisico illustre del partito di Realacci. Una risposta scritta esporrebbe al ridicolo tutto un partito insieme al governo. Come si trattasse di un risposta sull’invenzione del motore perpetuo o sulla pietra filosofale.
    Piuttosto mi chiedo che cos’è tutta la manfrina del rapporto richiesto dal ministro all’INFN. Chi era il ministro che ha richiesto un giudizio dell’INFN? Il governo Renzi è in carica dal 22 febbraio 2014. Realacci ha fatto la sua interrogazione il 2.10.2013, pochi mesi prima della caduta del governo. Dovrebbe essere stata la Giannini, che non ha competenze nucleari.

    Alle interrogazioni parlamentari insensate si risponde dicendo appunto apertamente che sono insensate.

    Chi protesta se non si procede correttamente? Protesta Realacci?
    Un bel tacer non fu mai scritto dice il proverbio.
    Si tratta di un tacere diplomatico (o politico); mettiamola così. Come non capirli?

    • Armando ha detto:

      @Franchini
      Mi dispiace, ma le sue argomentazioni non reggono ad una semplice analisi. Si può rispondere in perfetto politichese diplomatico dicendo nella sostanza [ma non nella forma] che le tematiche sollevate sono insensate. Fa parte delle prerogative di un politico sapere rispondere in maniera diplomatica a domande insensate, evitando di urtare la sensibilità di qualcuno. Sarebbe bastato citare le conclusioni del rapporto INFN:

      Le LENR sono studiate da più di 25 anni e non si ravvisano elementi di novità allo stato attuale tali da far ritenere che si debbano mettere in discussione le conoscenze acquisite di Fisica Nucleare.

      Per quali scopi è stato commissionato questo rapporto ?

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Armando
        Non posso che darLe ragione, però…
        Però supponiamo che il ministro sia un fisico di fama che non vuole fare conoscere le sciocchezze scritte da un parlamentare del suo partito. Lascia che passi il tempo in modo che l’interrogazione cada. Luigi de Maio ha ritirato la sua firma da un’interrogazione 5*. Altre interrogazioni si sono assottigliate. Il tempo passa e porta consiglio. I parlamentari hanno i contatti che desiderano, si informano.
        Credo che la speranza di tutti i ministri sia che Realacci desista di suo. Politicamente la cosa sarebbe assorbita e scomparirebbe ogni forma di imbarazzo. Io stesso ho chiesto a Realacci di lasciar perdere, ma lui è convinto che la ff sia una realtà da praticare.

        Per quali scopi è stato commissionato questo rapporto ?

        Commissionare un rapporto sulla ff a un ente che ha una ventina di impiegati che si occupano di ff da un quarto di secolo dimostra che complicazioni incontra la vita di un politico, anche se cerca di fare bene il suo lavoro. Come poteva comportarsi altrimenti la Giannini? Cosa vuole che sappia di Celani e del suo laboratorio ff di Frascati. Ha chiesto all’oste se il suo vino è buono.
        Le LENR sono studiate da più di 25 anni e non si ravvisano elementi di novità allo stato attuale tali da far ritenere che si debbano mettere in discussione le conoscenze acquisite di Fisica Nucleare.
        Risposta ambigua. Sembra che per 25 anni le LENR siano state oggetto di studio da parte di persone capaci con obiettivi credibili, mentre da 25 anni si sa che si tratta di scienza voodoo per la quale sono stati usati aggettivi e sostantivi trancianti come sloppy, incompetence, uninformative, delusion, fraudulent, unethical work. Si sa inoltre che sono oggetto di studio da parte di 200 persone al massimo in tutto il mondo.
        Altro che mancanza di “elementi di novità”.
        La miglior risposta avrebbe potuto fornirla il Rag. Fantozzi.

        • Armando ha detto:

          @Franchini
          Credo che la speranza di tutti i ministri sia che Realacci desista di suo. Politicamente la cosa sarebbe assorbita e scomparirebbe ogni forma di imbarazzo.

          Sembra, al contrario, che le interrogazioni parlamentari sulla FF non vogliano ancora cadere nell’oblio:

          Organizations like LENRIA can be supportive of political initiatives in such a direction, and this is only the tip of the iceberg of the possible significant contributes to our movement.
          In Italy, in recent years, many “Parliamentary Questions” have been submitted (you can see an example in the picture below) and they have not yet been received an answer. In this Country many politicians at the highest level are already aware of the revolution that might be coming and they still do not know what position to take.

          The importance of LENRIA for the E-Cat revolution

  127. Camillo Franchini ha detto:

    @Armando

    Sembra, al contrario, che le interrogazioni parlamentari sulla FF non vogliano ancora cadere nell’oblio

    Solo l’interrogazione di Realacci mi imbarazza, dato che è presidente della Commissione Ambiente; in pratica è un pezzo di governo. Il M5* può fare le interrogazioni che vuole, più figuracce fa meglio è. Anche Scilipoti può continuare a interrogare. E’ materia adatta a gente di atteggiamento futurista, se mi passa l’espressione.
    Francamente non capisco come mai una persona preparata come Carrozza non abbia pensato a convincere Realacci a ritirare la sua interrogazione. O qualcun altro del suo partito che abbia la cultura e l’autorevolezza per farlo. Mi sembra che ognuno pensi per sé, intento a coltivare il proprio orticello come Candide, attento a non generare antipatie. Se ne imparano di cose.

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