Brevetto Rossi

Brevetto Rossi

Il 26 marzo 2014 lo USPTO ha respinto la richiesta di brevetto Rossi intitolata:
Method and apparatus for carrying out nickel and hydrogen exthermal reactions
presentata il 4 agosto 2008.
Il documento di rifiuto appare molto importante perché l’esaminatore Sean P. Burke si attiene rigorosamente alle conoscenze consolidate in materia chimica e nucleare, respingendo suggestioni provenienti dalla letteratura teorica ff.
Vale la pena seguire passo passo le sue considerazioni.
The specification is objected to an inoperable. Specifically, there is no evidence in the corpus of nuclear science to substantiate the claim that nickel will spontaneously ionize hydrogen gas and thereafter “absorb” the resulting proton.
Su questo argomento ci siamo diffusamente esercitati in questo blog.
Note that the reaction 58N(p,γ)59Cu is known and has been experimentally observed, it is in context of an accelerated proton beam into a nickel target. The element of acceleration is necessary in this matter – it is the only way for the proton to overcome the basic Coulomb repulsion between the proton and the nickel nuclei.
Questo è un punto fondamentale ripetutatemente messo in evidenza con forza in questo blog. Le reazioni nucleari si ottengono in acceleratore o in un reattore a fissione. Non esistono scorciatoie fredde; la ff non esiste, in 25 anni non è mai stata accettata dalla scienza standard.
There is presently no peer-reviewed evidence to demonstrate the spontaneous fusion of nickel and protons. Additionally, one of ordinary skill in the art would be skeptikal that the reaction could occur as claimed because no element overcomes the natural Coulomb repulsion between the interacting nuclei.
Esiste una vastissima letteratura ff, ma è autoreferenziale; nessun lavoro ff è entrato nell’archivio di una banca dati nucleari. Il peer review è un elemento fondamentale, esplicitamente richiesto dal DoE nelle conclusioni del suo rapporto del 2004.
Additionally, the Examiner notes that if the reaction occurred as claimed by the Applicant, it would also spontaneously occur in nature, This would lead to two important results: first, as a natural phenomenon, it would not be patentable subject matter; second, the ambient supply of hydrogen would cause any sample of nickel to automatically undergo the reaction – a reaction which could produce damaging -and noticeable- gamma emissions. No such emissions have ever been observed.
L’esaminatore è stato anticipato dalla badante bulgara chimica che lavora per Livio. I chimici si occupano da un secolo e mezzo del sistema NiH. Se fosse un sistema nucleare se ne sarebbero accorti; soprattutto sarebbero stati bruciati dalle radiazioni. Le interazioni Ni – H restano tranquille a livello atomico.
Nel suo brevetto Rossi fa riferimento ai suoi suggeritori bolognesi e senesi, i più noti dei quali sono: Focardi, Piantelli, Daddi, Campari, Montalbano. E’ bene che i loro nomi siano ricordati. Questi ricercatori hanno pubblicato sul Nuovo Cimento che forse dovrebbe dotarsi di recensori più preparati.
La batosta toccata a Rossi arriva fino a Celani, che si è messo sulla stessa strada, sostituendo il nickel con la costantana. Anche Piantelli viene travolto dal giudizio di Burke.
E’ la vittoria del buon senso, della scienza consolidata.
Speriamo che anche i politici che si occupano con tanta sollecitudine del destino della ff nostrana abbiano letto le considerazioni assennate di Sean P. Burke, ripetutamente e orgogliosamente sostenute in questo blog durante anni di duro confronto.
Certamente qualche tifoso irriducibile scriverà qui o altrove che Rossi ha avuto la sfortuna di essere inciampato in un incompetente.
S. P. B. è certamente competente, ma come si spiega che siano trascorsi 6 anni dalla presentazione del brevetto? Gli argomenti che ha usato sono a disposizione nella letteratura scientifica da oltre cento anni. Comunque non è affare nostro. L’importante è che Rossi non abbia ottenuto il brevetto negli Stati Uniti. Sarà dura modificare il giudizio di Burke.
E’ il caso di riproporre la sezione d’urto della 58N(p,γ)59Cu opportunamente citata da S.P.B., affinché i dubbi residui di eventuali aspiranti ff cadano.

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C.W.Tingwell,L.W.Mitchell,M.E.Sevior, D.G.Sargood
THE THERMONUCLEAR REACTION RATE OF NI-58(P,G)CU-59
Nuclear Physics, Section A, Vol.439, p.371 (1985)

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274 risposte a Brevetto Rossi

  1. theschnibble ha detto:

    Mi affaccio da dietro la lavagna, arrossendo.

    The Schnibble

  2. Hermano Tobia ha detto:

    @Camillo
    Al convegno di PN di circa un anno e mezzo fa, al quale ero presente personalmente, Rossi stesso disse che approfondendo il fenomeno si erano resi conto che non poteva essere la reazione Ni+H=>Cu la fonte del calore in eccesso del suo reattore. Dovrebbero esserci i filmati su youtube. Ma ormai il brevetto l’aveva già presentato … La risposta di Burke non fa che confermare questa osservazione.

    E’ la vittoria del buon senso, della scienza consolidata.

    Siamo alle solite, secondo lei i fenomeni per cui non è nota la spiegazione non esistono. Penso che questo atteggiamento sia l’essenza dello pseudoscetticismo, aspetto complementare della pseudoscienza. Per quanti millenni è stato usato il fuoco senza che nessuno conoscesse la chimica della combustione ?

    Le ricordo che per capire se l’ecat funziona basta un buon tecnico caldaista, non serve certo scomodare la banca dati del BNL …

    @FermiGas
    Grazie per l’analisi del post precedente relativa agli spettri EDX. Se non mi sfugge qualcosa, però, trovo del tutto normale che gli spettri siano gli stessi: gli autori dicono che trovano tutti gli elementi elencati e mostrano a diverse scale lo stesso spettro in modo (secondo loro) da evidenziare in ciascuna figura un elemento caratteristico.

    Riguardo a come funziona il sw a corredo dello strumento, mi sembra strano che funzioni come un photoshop ed aggiunga le etichette a piacere del misuratore se tali elementi non sono riscontrati … comunque lo strumento non l’ho mai usato e quindi non sono in grado di fare ulteriori analisi.

    La discussione comunque era partita dagli spettri che Iwamura (vecchia conoscenza di Camillo) ha presentato al recente convegno del MIT; qui le trasmutazioni verrebbero confermate da 3 tipi di strumenti diversi. Penso che sarebbe interessante per tutti la sua opinione.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Hermano Tobia

      Ma ormai il brevetto l’aveva già presentato …

      Se lo ricorda Focardi a Viareggio che scrive sulla lavagna la reazione Ni + H —> Cu? Da vergognarsi come italiano di avere un simile emerito accademico.
      La prima cosa che scrissi per il CICAP all’inizio di febbraio 2011 fu che si trattava di una reazione pazzesca. Si tratta di gente che non dà retta, segue le sue idee senza concedersi un momento di riflessione. Tutti e due, sia Focardi sia Rossi, uno più tetragono dell’altro. Con Focardi ebbi un confronto qualche anno prima. Era convinto che stessi applicando la scienza del “fisico quadratico medio”, una fisica antiquata, non avveniristica come la sua. Inutile spiegargli che ragionavo da chimico, non da fisico. Tutti i chimici sono quadratici medi… fin che dura.
      E dire che non serve nemmeno avere conoscenze nucleari particolari.
      Se non era convinto della reazione, perché Rossi non ha annullato la richiesta di brevetto?
      Scusi, Lei è sempre convinto che il mamozio di Rossi funzioni? Su quali basi questa volta? O si tratta di una personale concessione a Rossi per meriti particolari?
      O dobbiamo ricorrere a Piantelli?

      • Hermano Tobia ha detto:

        @Camillo
        Scusi, Lei è sempre convinto che il mamozio di Rossi funzioni? Su quali basi questa volta? O si tratta di una personale concessione a Rossi per meriti particolari?
        O dobbiamo ricorrere a Piantelli?

        Non mi risulta che Piantelli sia un esperto caldaista. I motivi per cui ritengo molto più probabile che l’ecat funzioni rispetto all’ipotesi che non funzioni li ho esposti mille volte, e reazioni, banche dati e contrasti fra fisici e chimici non c’entrano niente. Se mi chiede come può funzionare, le dico subito che non ne ho la più pallida idea.

        Se le interessa un breve riassunto dei fatti che mi portano a propendere per l’ipotesi di funzionamento del mamozio, lo può leggere, ad esempio, qui:

        http://www.assoelettrica.it/blog/?p=9753#comment-34543

    • AleD ha detto:

      Chiedo anche a te, se l’ecat funziona e abbiamo a che fare con un fenomeno lenr (che però nessuno pare sapere che cavolo sia nel concreto, a livello di reazioni nucleari coinvolte intendo) è obbligatorio che da un punto di vista normativo i dettagli delle reazioni siano documentati per poter avere il via per la vendita degli apparecchi?
      Oppure il mercato può essere invaso da apparecchi che in qualche modo funzionano grazie a reazioni nucleari ignote ed è sufficiente soltanto che all’esterno non sia possibile misurare radioattività oltre il normale fondo naturale?

      • Cimpy ha detto:

        Via, non scherzare: non c’è niente da mettere in commercio davvero. Al limite ti potrebbero vendere delle azioni su ipotetici guadagni futuri. Un po’ come comprarsi un pezzo di Marte in attesa che là siano costruite nuove case da affittare ai futuri coloni. Però mi sa che questo secondo business potrebbe persino essere più reale

      • Hermano Tobia ha detto:

        @AleD
        Immagino ti rivolgessi a me …
        è obbligatorio che da un punto di vista normativo i dettagli delle reazioni siano documentati per poter avere il via per la vendita degli apparecchi?

        Non ne ho idea, per uso domestico sicuramente si … Penso anche che i milioni di USD raccolti da Industrial Heat servano proprio a capire come funziona il mamozio ed a cercare di blindarlo dal punto di vista brevettuale.

        • AleD ha detto:

          Mi riferivo anche ad un uso solamente industriale.
          Brevetti a parte che servirebbero a garantire i profitti, a me è venuta la fissa sulle autorizzazioni normative da avere per poter lasciare gli apparecchi in funzione da qualche parte nel mondo reale a scopi industriali.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Hermano Tobia

      Penso che questo atteggiamento sia l’essenza dello pseudoscetticismo,

      Si chiama scetticismo. Lo pseudoscetticismo è il suo, uno scetticismo falso che si manifesta come fede.

      mi sembra strano che funzioni come un photoshop ed aggiunga le etichette a piacere del misuratore se tali elementi non sono riscontrati … comunque lo strumento non l’ho mai usato e quindi non sono in grado di fare ulteriori analisi.

      Io ero il titolare unico dell’XRF del Centro, quindi le posso assicurare che le etichette possono essere aggiunte su richiesta dell’operature, per vedere dove cercare il picco di un elemento che interessa. Gli spettri di Iorio&Cirillo sono reali ma letti da incompetenti. Mai fidarsi delle analisi chimiche di chi non è chimico. Unicuique suum.

    • FermiGas ha detto:

      Hermano Tobia ha detto:
      28 marzo 2014 alle 11:01 am
      trovo del tutto normale che gli spettri siano gli stessi: gli autori dicono che trovano tutti gli elementi elencati e mostrano a diverse scale lo stesso spettro in modo (secondo loro) da evidenziare in ciascuna figura un elemento caratteristico.

      1) No, i 3 spettri (“micro 10”, “micro 2” e “micro 5”) non sono lo stesso spettro, per via delle differenze a bassa energia che riguardano Be, O e K (per il resto, sono praticamente sovrapponibili). Cirillo stesso, quando parla di questi tipo spettri, afferma che sono presi in diversi punti dell’elettrodo [1] e ciascuno evidenzia il tal specifico elemento nel tal punto. Se ciò fosse vero, allora gli spettri non sarebbero così uguali.

      2) Se ci fossero davvero tutti gli elementi che trovano, penso che sarebbe il minimo aspettarsi di vedere almeno una riga nuova in una posizione diversa non in corrispondenza di quelle del W.

      3) Se ci fosse davvero l’Os, a 8,905 keV e a 10,349 keV si dovrebbero vedere due righe belle importanti (rispettivamente una Lα1 e una Lβ1 con intensità relative di ~90 % e ~50 % di una Kα1). Invece vediamo solo due etichette poste sul nulla. Sempre se fosse vero che si trova l’Os, allora ci dovrebbe essere una certa proporzione anche con le righe a 10,592 keV (intensità relativa ~5) e a 12,092 keV (intensità relativa ~5): invece, niente di tutto questo.

      La discussione comunque era partita dagli spettri che Iwamura (vecchia conoscenza di Camillo) ha presentato al recente convegno del MIT

      Su Iwamura posso dire che non gli do credito.

      1) Mi ricordo bene della storia dell’elettrodeposizione in soluzione acquosa di Sr e Cs. Uno studente bravo delle superiori, con una serie elettrochimica in mano, si accorge subito della magagna.

      2) Mi ricordo della storia che Iwamura trova il Pr come prodotto delle sue “fusioni”, ma il suo laboratorio ne è contaminato.

      3) Tutte le sue “fusioni” finiscono in gloria: tutti i prodotti sono stabili.

      4) Propone fusioni assurde dal punto di vista statistico: interazioni fino a 7 corpi o con 6 processi in cascata. Fenomeni analoghi si hanno solo nella nucleosintesi stellare (dalla quale la FF ha tratto molta ispirazione), come il ciclo CNO o i processi p o rp.

      5) A pag. 11/38 di [2], perché concentrarsi e fare tanto clamore solo sull’incremento attorno ad A = 140 quando gl’incrementi si hanno anche per A = 120, da ~130 a 145, da 155 a ~160, ~172, ~195 ? Si vuole forse vedere solo ciò che interessa?
      Direi che sono sulla buona strada per produrre l’oro da materiali poveri, ovviamente stabile (197Au), visto che già il platino lo ottengono.

      6) A pag. 13/38 ci sono due picchi verdi (no implantation) per A = 135 e soprattutto 138, superiori a quelli rossi; ma nessuno se ne cura…
      Si vuole forse vedere solo ciò che interessa? Due pesi, due misure?

      7) Molto interessanti i conteggi dei γ frazionari, anzi, millesimali direi. Sublimi soprattutto quelli a valori negativi.

      [1] http://i60.tinypic.com/zjhr80.jpg e
      http://www.youtube.com/watch?v=6GRh0q5D7mQ . Dal video si possono apprezzare altri spettri ove altre etichette vengono poste sia sul nulla sia in corrispondenza dei soliti picchi di W, K e O.

      [2] http://www.22passi.it/downloads/MIT/Iwamura_MIT_2014_distrib.pdf

    • Giustino ha detto:

      Modestamente credo di capire quale sia il problema di fondo di HT. Quello che non capivo era come mai un professionista dell’ infornmatica possedesse doti tali da esser certo del funzionamento del mamozio.
      Al convegno di PN di circa un anno e mezzo fa, al quale ero presente …
      Ha incontrato Rossi di persona! E’ la stessa malattia che accomuna tutti a partire da Passerini (storica la foto che lo ritrae adorante di fronte alla scintillante e monumentale versione 1.0 del mamozio) e gli altri che hanno avuto la (s)ventura di incontrarlo de visu. (Fatta eccezione di Krivit che sicuramente era vaccinato)
      La Ni+H=Cu, con grande dispiacere di Focardi che probabilmente se l’è portata con sè, è stata spietatamente ripudiata dal nostro. Una nuova proposta si rappresenta con le braccia allargate di Stremmenos (forse voleva mimare l’asino volante?), che mai poteva fare sto benedetto examiner dell’USPO?
      Almeno son stati onesti a non tirarla per le lunghe per fars pagare i fee annuali.
      Quando suona la sveglia, è dura, ma bisogna buttar fuori le gambe dal letto che inizia un’ altra faticosa giornata. (Ho detto la sveglia, non il calzascarpe)
      L’ultimo post di Passerini su passersera è oltremodo patetico oltre che puerile. Certo che l’asino vola attaccato ad un paracadute! Anche solo a prenderlo a calci e buttarlo giù da uno strapiombo sarebbe in grado di farlo..

    • Barney Panofsky ha detto:

      HT: la differenza tra FF e fuoco è che uno dei due fenomeni ESISTE, è osservabile da chiunque (e non solo da chi ci crede fortissimamente), e produce SEMPRE dei risultati prevedibili.
      Lascio a lei il difficile compito di chiarire di quale dei due fenomeni si tratta.

      Saluti,

      Barney

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Barney Panofsky

        la differenza tra FF e fuoco…

        Se la scoperta di F&P fosse stata confermata, si tratterebbe di un bell’esempio di scoperta casuale utile all’uomo (supposto che ci sia abbastanza palladio per tutti), non prevista né successivamente spiegata da una teoria convincente, come è accaduto con il fuoco. Poco male, se gli scopritori avessero esibito una decina di celle funzionanti, producenti calore ma non radioattività. Come sappiamo, ciò non è accaduto e i due elettrochimici furono sacked.
        Il passo successo ai sistemi NickelH, CostantanaH, è stato considerato un improvement consequenziale, quindi avrebbero dovuto essere esibite considerazioni teoriche robuste per giustificare le richieste di finanziamenti. Non credo che anche Focardi e Piantelli si siano imbattuti per caso nelle reazioni che propongono. Si considerano un passo avanti a F&P. Infatti Focardi definì in un video “fluttuazioni” le reazioni di F&P.
        Rossi non ha tenuto conto che sarebbe incappato in Burke che senza tanti complimenti scrive:

        The element of acceleration is necessary in this matter – it is the only way for the proton to overcome the basic Coulomb repulsion between the proton and the nickel nuclei.

        Semplice e brutale. Brutalmente semplice. Se protoni di energia 4 MeV danno luogo a una reazione che presenta una sezione d’urto di 8.10^-5 barn, come la mettiamo? A che energia devono essere accelerati i protoni per ottenere almeno 500 barn?

    • varrone piergiorgio ha detto:

      Posso fare una osservazione “storica”?
      Nei libri di testo delle elementari degli anni 50 su Marte si diceva che la sua superficie cambiava di colore al variare delle stagioni, a causa della vegetazione.
      Nessuno poneva in dubbio queste cose, sinchè qualcuno ha cominciato a pensare che le cose non fossero così e si è andati a verificare.
      Monito. non dare mai niente per scontato se esiste anche un minimo dubbio E CERCARE DI VEDERE SEMPRE OLTRE LA PUNTA DEL PROPRIO NASO. NON ACCONTENTARSI MAI DI CIO’ CHE SI SA . IL TRAGUARDO DA RAGGIUNGERE E’ SEMPRE UN PASSO AVANTI.

      • Cimpy ha detto:

        Il problema è che qualcuno non vede neanche la punta del naso, come ad esempio quel tale -sempre descritto nei libri per le elementari- a cui due illuminati avevano detto di seppellire i suoi zecchini d’oro nel camposanto in modo da vederli moltiplicare nel giro di una notte …

      • FermiGas ha detto:

        Alcuni pensano che anche dentro al Sole cresca vegetazione. Mai dare niente per scontato… Vai tu, Varrone, per primo a controllare?

      • oca sapiens ha detto:

        varrone piergiorgio,
        Nei libri di testo delle elementari degli anni 50
        forse erano raccolte di fiabe? Si sapeva che non era vero da fine Ottocento.

        Non accontentarsi di quello che si sa
        Eppure lei da per scontato che il futuro abbia dato ragione a Volta, e quindi di avere un elettroencefalogramma piatto. Al suo posto, verificherei…

        • varrone piergiorgio ha detto:

          Quando dico LIBRI DI TESTO intendo ciò che veniva insegnato a scuola. Se lei ha fatto le elementari dovrebbe saperlo.

        • Cimpy ha detto:

          Forse dipende anche da quali elementari uno ha fatto. O se ha confuso il libro delle favole di buoona lettuiura col sussidiario di scuola. Che poi per anni nei sussidiari c’era “Sentinella” di F. Brown, che non vuol dire che i racconti sull’area 51 siano veri…Insomma, sicuro di non aver fatto confusione tra racconti e scienza dei tempi? Perché si narrava pure d un viaggio al centro della terra dove sarebbe stato possibile incontrare dinosauri ancora vivi e vegeti… non è che crederà anche a quello perché l’ha letto alle elementari?

  3. gabrichan ha detto:

    Qualcuno riesce a procurarmi questo articolo, mi sembra interessante e pertinente.
    http://www.nrcresearchpress.com/doi/abs/10.1139/p80-222#

    • Franco Morici ha detto:

      Mi spiace anch’io non posso accedervi. Non so se per i tuoi scopi possa essere di qualche utilità questo articolo:
      Systematic study of (p,γ) reactions on Ni isotopes

      Fai clic per accedere a 1305.1213.pdf

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Franco Morici

        Non so se per i tuoi scopi possa essere di qualche utilità questo articolo:

        Quegli AA hanno successivamente pubblicato su una rivista recensita.
        A.Simon, A.Spyrou, T.Rauscher, C.Frohlich, S.J.Quinn, A.Battaglia, A.Best, B.Bucher, M.Couder, P.A.Deyoung, X.Fang, J.Gorres, A.Kontos, Q.Li, L.-Y.Lin, A.Long, S.Lyons, A.Roberts, D.Robertson, K.Smith, M.K.Smith, E.Stech, B.Stefanek, W.P.Tan, X.D.Tang, M.Wiescher

        Systematic study of (p,gamma) reactions on Ni isotopes

        Physical Review, Part C, Nuclear Physics Vol.87, p.055802 (2013)

        La rivista riporta anche un diagramma delle sezioni d’urto.

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    • Giancarlo ha detto:

      @gabrichan
      http://www.oecd-nea.org/janisweb/book/protons/pg218/renderer/52

      questo è uno spettro sperimentale un po’ più esteso di quello fornito da Camillo. Divertiti.
      Ora vedo se ti recupero il lavoro chiesto.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @gabrichan
      L’andamento della sezione d’urto che Cheng e King hanno trovato è questa. Le può bastare?

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  4. Cimpy ha detto:

    Rossi, che passione

    Al convegno di PN di circa un anno e mezzo fa, al quale ero presente personalmente, Rossi stesso disse che approfondendo il fenomeno si erano resi conto che non poteva essere la reazione Ni+H=>Cu la fonte del calore in eccesso del suo reattore. Dovrebbero esserci i filmati su youtube. Ma ormai il brevetto l’aveva già presentato … La risposta di Burke non fa che confermare questa osservazione.

    Un po’ alla volta, ci si arriva tutti a capirlo che, approfondendo, non era neanche quella volta lì. Chi prima, chi dopo…

    per capire se l’ecat funziona basta un buon tecnico caldaista

    Lo sappiamo tutti. E’ ben per questo che i buoni caldaisti non sono stati invitati a partecipare alle misure durante gli spettacoli in via dell’elettricista, e che ancora adesso se ne devono stare parecchio in parte.

  5. Giancarlo ha detto:

    @Hermano Tobia

    Non sono un tecnico caldaista, però se AR mi fa fare una doccia con l’e-cat connesso alla mia rete domestica che è inflessibile sui 3 kW massimi e non mi viene il raffreddore te lo posso dire anch’io se funziona. Sperando che i gamma non escano con l’acqua.
    Hermano, ma non è quello che chiedono tutti quelli armati di buon senso di fare una verifica semplice? Perché complicarsi la vita con termocamere di cui si ignora il funzionamento?

    • Hermano Tobia ha detto:

      @Giancarlo
      Hermano, ma non è quello che chiedono tutti quelli armati di buon senso di fare una verifica semplice? Perché complicarsi la vita con termocamere di cui si ignora il funzionamento?

      Carissimo, su cobraf abbiamo ripreso un po’ l’argomento della termocamera, con spunti interessanti di Franco e Cures.

      http://www.cobraf.com/forum/topicEconomia.php?reply_id=123549509&topic_id=5747

      Sul fatto che costruire, montare, calibrare e supervisionare un calorimetro a flusso sia una “verifica semplice” rispetto alla termocamera, consentimi di avere qualche dubbio, considerato anche che l’HC scalda a 600C ed oltre …

      Poi non doveva funzionare proprio così male, se come ha osservato AlainCo (mi era sfuggito questo particolare), una termocoppia ha confermato la misura della termocamera con uno scarto di 1-2C …

      • Cimpy ha detto:

        Beh, se lo dice AlinCo, la misura sarà stata presa perfettamente di certo…Glielo hai detto che neppure tu credi più all’Hyperion? E cosa significa quel se nel tuo post di prima? Starai mica sottintendendo che potresti anche wssertyi sbagliato e forse nell’E Cat non fonde a freddo un piffero?…

        • Hermano Tobia ha detto:

          @Cimpy
          AlainCo ha solo riportato una parte del TPR che mi era sfuggita:

          “Various dots were applied to the dummy as well. A K-type thermocouple heat probe was placed under one of the dots, to monitor temperature trends in a fixed point. The same probe had also been used with the E-Cat HT2 to double check the IR camera readings during the cooling phase.
          The values measured by the heat probe were always higher than those indicated by the IR camera:
          this difference, minimal in the case of the E-Cat HT2, was more noticeable in the dummy, where temperature readings proved to be always higher by about 2°C. The most likely reason for the difference is to be sought in the fact that the probe, when covered with the dot securing it the surface, could not dissipate any heat by convection, unlike the areas adjacent to it.”

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Hermano Tobia

        mentre qui si vaneggiava di vari complotti

        Chi vaneggia di complotti? Se non risponde cancello il commento. Niente polveroni.

        • Hermano Tobia ha detto:

          @Camillo
          Chi vaneggia di complotti? Se non risponde cancello il commento.

          Le segnalo un altro commento è da cancellare allora:

          JR

      • laptopdicartone ha detto:

        @hermano tobia
        Poi non doveva funzionare proprio così male, se come ha osservato AlainCo (mi era sfuggito questo particolare), una termocoppia ha confermato la misura della termocamera con uno scarto di 1-2C …

        temperatura != calore. Il punto non e` la misura della temperatura, ma quella della potenza termica associata. I commenti di Comoretto lo scorso anno erano chiarissimi e IMHO molto centrati

        • Hermano Tobia ha detto:

          @laptopdicartone

          Lasciamo perdere Comoretto ed il CICAP … se vuole leggere una critica seria alla misura calorimetrica, fatta da un esperto non certo “amico” della FF:

          Melis

          Conclusione (nei commenti al post linkato):

          La mia stima è che, anche mettendo dentro tutte le approssimazioni e gli errori favorevoli agli autori, non si superi il 20-30% di errore che è ancora inessenziale di fronte a un rendimento presentato del 300-600% (loro hanno assunto il 10%).

          Avanti il prossimo …

        • Cimpy ha detto:

          non si superi il 20-30% di errore che è ancora inessenziale di fronte a un rendimento presentato del 300-600%

          Peccato solo che quel rendimento sia dichiarato da Rossi e dagli amici suoi e non da un buon caldaista.
          Avanti il prossimo.

        • laptopdicartone ha detto:

          @hermano tobia
          Perche` lasciar perdere? L’obiezione sul fatto che epsilon puo` benissimo non essere costante sul range di frequenze di emissione mi sembra molto valida

      • Giancarlo ha detto:

        @Hermano Tobia
        Sul fatto che costruire, montare, calibrare e supervisionare un calorimetro a flusso sia una “verifica semplice” rispetto alla termocamera, consentimi di avere qualche dubbio, considerato anche che l’HC scalda a 600C ed oltre …

        Scusa Hermano che cosa hai fumato? Prima sei tu a dire che basta un caldaista e poi l’impresa diventa titanica? O il caldaista deve essere necessariamente targato IH?

        Termocamera: mi sembrate più duri di un mattone.
        La termocamera per misurare una potenza irradiata è contro natura e merita una sonora bocciatura a fisichetta. E nessuno dei 7, ma neanche voi lo ha capito. Ora lo rispiego per l’ennesima volta.
        Abbiamo un decimo di metro quadro di materiale che irradia (uniformemente) 5,67 kW. Alain Co. con la sua termocoppia misura 1000 K ovunque facendo attenzione a non scottarsi. Però la termocamera non lo sa e misura la temperatura per conto suo e la misura con un errore del 10%; non tantissimo e, a parere mio e solo mio, perfettamente compatibile con la misura come è stata concepita dai magnifici 7 (suddivisione in aree, vernice sul tubo…). Epsilon lo abbiamo messo uguale a 1, ma siccome sei sveglio ti renderai immediatamente conto che il suo valore è inessenziale, nonostante sproloqui vari.
        Dunque la telecamera dovrebbe misurare 1000 K e ne misura 1100 K (per prevenire obiezioni sono perfettamente consapevole che ne potrebbe misurare 900, ma sono uno stretto seguace di Bayes, anche in MQ).
        Levi prende quel valore 1100 K, lo mette nella formula di SB e si ricava la potenza irradiata che lui non conosce (a differenza di Alain Co.): 8,30 kW.
        Ti è più chiaro ora? Lo spieghi tu ad eventuali altri interessati?

        • Cimpy ha detto:

          Sai, Giancarlo, sono certo che ad HT convenga far finta di non aver capito. D’altronde, se possono i magnifici 7, perché non dovrebbe anche lui? Io aspetto che rivaluti pure la sonda fantasma, per dire, e si rimangi quello che fino a poco tempo fa si era trovato a dire: che le demo del 2011 erano solo spettacoli con niente da misurare davvero. Dopo soli 2 o 3 anni dall’evento. Per quelle con termocamera, dovremo aspettare ancora un po’.

        • Hermano Tobia ha detto:

          @Giancarlo
          Anche supponendo che AlainCo sia molto, ma molto fortunato nel posizionare la termocoppia nell’unico punto in cui le letture coincidono con la termocamera, se al tuo ragionamento sulla propagazione degli errori aggiungiamo il fatto che viene trascurato il calore scambiato per convezione ricadiamo ampiamente nel “margine inessenziale”.
          Senza contare che nel blank torna tutto … Comunque come ho scritto su cobraf, mettere qualche termocoppia in più non sarebbe un’idea sbagliata.

          @laptopdicartone
          Ha letto l’analisi di Giancarlo a proposito dell’emissività ?

        • gabrichan ha detto:

          @Giancarlo, credo che quello che stia dicendo HT è si che c’è un errore ma è lo stesso sia sulla prova a in bianco che in effettivo e quindi la cosa che interessa è la differenza tra le letture non l’esattezza di queste.
          Che poi il metodo con la termocamera sia concettualmente sbaglia ti do ragione ma è sicuramente più semplice ed abbordabile di una calorimetria a flusso, anche se poi in qualche modo il calore deve essere asportato se si vuole ottenere lavoro utile.

        • Giancarlo ha detto:

          @gabrichan
          A me era parso di capire che Hermano dicesse che bastava un caldaista. Anche io ne sono convinto ed ero molto felice della sua asserzione. Poi invece si scopre che i minuti dispari la calorimetria a flusso è difficilissima ed è meglio la termocamera.
          A me basta che Hermano ammetta che le 6 volte o giù di lì che ha parlato di caldaista forse stava sbagliando. E ovviamente che ammetta che anche le calorimetrie del Levi prima maniera erano difficilissime e che quindi non le si può ritenere valide. Specialmente quella dei 130 kW scambiati in pochi centimetri di tubo.

          Quanto all’hot-cat, io lo metterei in una camicia ampia di metallo e raffredderei questa a liquido. Il calore comunque alla fine deve uscire. E l’errore è sicuramente inferiore al 40%. Ma poi, tutto sommato, a me di Rossi che me ne frega? Chi vivrà vedrà, rischiando nel frattempo le terga, chi da anonimo chi da noto.

        • Hermano Tobia ha detto:

          @Giancarlo
          A me basta che Hermano ammetta che le 6 volte o giù di lì che ha parlato di caldaista forse stava sbagliando

          Per la verità ho solo scritto che mettere una termocamera su un treppiede è più semplice che costruire, installare, supervisionare un calorimetro a flusso con tutto il suo corollario (circuiti idraulici, valvole, pompe, ecc). Ti ricordo che stiamo parlando di un COP 3-6.

          D’altra parte non è solo Rossi che cerca di semplificare le misure calorimetriche con una termocamera IR:

          Novel Methods for Measuring Heat Flux in Industrial Furnaces

          Typically, heat flux measurements have been made using water-cooled probes that are inserted directly into the furnace, influencing the thermal conditions inside the furnace … Two, less intrusive methods have been recently proposed as viable alternatives for the water-cooled probes. These are the infrared (IR) camera [3] and a total heat flux gauge (THFG) that requires no water cooling

          Interessante. Se non sbaglio riprende esattamente il tuo ragionamento sull’emissività:

          For the purposes of this paper, object temperature was not of direct
          interest; therefore, object emissivity (which is used to calculate temperature from radiant
          flux) was not involved.

          E conclude:

          The THFG and IR camera were both used to measure heat flux in a pilot-scale furnace. … Nevertheless, the close agreement of the heat flux results from both methods suggests that none of the above factors was significant in the present tests.

          Fai clic per accedere a 14387.pdf

          Poi se non ricordo male tu ipotizzavi che il problema (se c’era) poteva essere nella misura elettrica e non in quella calorimetrica ? cambiato idea ?

        • gabrichan ha detto:

          @Giancarlo, da quello che avevo capito sul contendere era, sul tipo di misure che sono state fatte, la termocamera ha una percentuale di errore, ma se faccio due misure una sul bianco e una sul reattore con le polveri a parità di resistenza ed alimentazione dovrei comunque eliminarlo l’errore e vedere se c’è un delta di temperatura.
          Poi come raccogliere quel calore per misurarlo o utilizzarlo in qualche modo, un metodo lo si deve pur trovare se no sarebbe del tutto inutile.

        • Giancarlo ha detto:

          @Hermano Tobia
          Ti ricordo che stiamo parlando di un COP 3-6.
          I castelli, diciamo, romani, so’ ricordi de’ tempi lontani
          Non mi pare che con la telecamera il COP sia 6…

          Poi se non ricordo male tu ipotizzavi che il problema (se c’era) poteva essere nella misura elettrica e non in quella calorimetrica ? cambiato idea ?
          Assolutamente no, la TLC è solo propedeutica per mostrare quanto tempo perdono a spiegare cose che non conoscono. Il problema è che la trifase la conoscono ancora di meno. E’ roba da ingegneri duri e puri, i fisici non vanno bene.

        • laptopdicartone ha detto:

          @hermano tobia
          ho letto il contributo di giancarlo. Se epsilon e` costante in tutto il range di frequenze e` senza dubbio come dice. Il punto sollevato da Comoretto e` invece che epsilon possa essere vicino a 1 nel range IR della termocamera, ma minore a frequenze maggiori, dove, nel caso di un corpo nero alle temperature in questione, si avrebbe il grosso dell’emissione.

  6. Camillo Franchini ha detto:

    @Hermano Tobia

    Oca sapiens ha il sospetto che lo sdegno di Ascoli65 e mio per la condiscendenza manifestata dal DF di UniBO nei confronti di certa scienza patologica sia strumentale, mirato a scopi nascosti:

    Devo chiedermi anch’io a chi non volete pestare i piedi, anch’io o se mi metto a ridere e basta vi offendete?

    Lei invece scrive senza esitare:

    qui si vaneggiava di vari complotti

    Che faccio, cancello tutto o solo una parte?

    • Hermano Tobia ha detto:

      @Camillo
      Per la verità l’ocasapiens ha fatto un’osservazione ben precisa:

      “LOL, v’è venuta la complottite!

      Che faccio, cancello tutto o solo una parte?

      Faccia come le pare.

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Hermano Tobia

        Faccia come le pare.

        Grazie. Speravo che avesse qualche idea su nuovi complotti.
        Mi limito a tagliare la frase avventata.

        • oca sapiens ha detto:

          Camillo,
          LOL, t’è venuta la censurite? Il mio commento con link a una faccina ilare e non è uscito (1)

          Nota 1. Sottinteso: m’è venuta la complottite

        • Hermano Tobia ha detto:

          @Camillo

          A volte negli scambi con ocasapiens ho scritto cose ben peggiori rispetto ai complotti (mi rendo conto che ogni tanto ho esagerato, ma anche l’oca non scherza …), però non mi risulta che mi abbia mai censurato, anzi ha sempre risposto punto su punto …

      • Cimpy ha detto:

        LOL ti sfugge?
        Vedi, Oca S. usa un’iperbole. Tu invece no.

  7. Camillo Franchini ha detto:

    @Hermano Tobia
    A proposito di complotti.
    Lei trascura sistematicamente di occuparsi dei gamma emessi dalla reazione Focardi/Rossi:
    58Ni (p,γ) 59Cu
    Lei non si preoccupa perché Rossi affida le caldaie a extracomunitari anziani di basso costo o perché Rossi a Pordenone ha abolito i gamma? Che nuova reazione ha proposto o non lo sa ancora, deve studiarci?

  8. Hermano Tobia ha detto:

    @Camillo
    Che nuova reazione ha proposto o non lo sa ancora, deve studiarci?

    Non ne ha proposta nessuna perchè, ritengo, almeno all’epoca, non ne aveva idea. A margine di tale convegno ho provato a chiedere al Prof. Stremmenos, gentilissimo, se lui sapeva cosa succedeva dentro il reattore. Mi ha risposto allargando le braccia.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Hermano Tobia

      Non ne ha proposta nessuna perchè, ritengo, almeno all’epoca, non ne aveva idea.

      Lei è impagabile. Stiamo ragionando di un oggetto che non funziona perché non c’è ragione che funzioni. Oppure di un oggetto che funziona a sua insaputa. Più probabilmente si tratta di una invenzione per creduloni che vogliono disperatamente che funzioni perché ci hanno scommesso.
      Adesso si capisce perché è stato definito mamozio, oggetto senza capo né coda.
      HT, Lei continua a scrivere di questo argomento come se non sapesse che al mamozio è stato rifiutato il brevetto in America. Sveglia, ha letto le ragioni per cui il brevetto è stato negato? Sono quelle che abbiamo esposto qui immediatamente dopo il 14 gennaio 2012. Ci sono tutte. Siccome fin dall’inizio tutto è stato puntato sul brevetto, è opportuno che Lei provi a contestare le ragioni dell’Esaminatore.

      • Hermano Tobia ha detto:

        @Camillo
        Stiamo ragionando di un oggetto che non funziona perché non c’è ragione che funzioni.

        Basta, mi arrendo. Ha ragione lei. Me ne vado mesto mesto in biblioteca a cercare qualche testo in sanscrito dove sono descritte le reazioni di combustione.

        • Cimpy ha detto:

          Macché, HT, hai ragione tu: Rossi tra l’altro moltiplica pani e pesci e cammina sulle acque. Pesanti, ovviamente…

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Hermano Tobia
          No, non vada in biblioteca, cerchi di scoprire e fotografare il miniacceleratore di protoni nascosto nel mamozio. L’acceleratorino rappresenta il segreto mai rivelato dell’invenzione.

      • mario massa ha detto:

        @Camillo
        “Sveglia, ha letto le ragioni per cui il brevetto è stato negato?”

        Scusa Camillo, ma se il brevetto fosse stato accettato sarebbe cambiato qualcosa? Tu (e io concordo pienamente) hai sempre detto che un brevetto non significa nulla sul fatto che un oggetto funzioni o meno: perchè adesso sostenere che un brevetto negato significhi che non funziona? Solo perchè in questo caso la cosa ti (ci) dà ragione? E con il brevetto accettato di quella macchina a moto pertpetuo che ti lincai tempo addietro come la mettiamo? Gli esaminatori possono non essere obiettivi o essere incompetenti o avere preconcetti in entrambi i versi e il loro giudizio non dovrebbe influire più di tanto su una analisi scientifica.
        Ciò non toglie che sarebbe interessante che Hermano provasse a falsificare le affermazioni dell’esaminatore come tu chiedi.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Mario Massa

          hai sempre detto che un brevetto non significa nulla sul fatto che un oggetto funzioni o meno

          Gli uffici brevetti mettono in atto un principio molto importante: per esaminare la praticabiltà di un’invenzione non serve riprodurre l’invenzione, è sufficiente cogliere le incoerenze del testo che la descrive. Burke ha fatto tutto dal suo PC; gli è bastato leggere il testo del brevetto per capire che il mamozio non può funzionare. E lo ha scritto nelle motivazione del rigetto. Non ha voluto vedere un mamozio in funzione.
          E’ quello che la maggior parte di noi fa in questo blog; non serve scattare fotografie per dimostrare che gli asini non possono volare.
          Noi abbiamo anticipato di molti anni il giudizio di Burke, che appare ovvio a ognuno di noi.
          Il giudizio di Burke sul brevetto Rossi può essere trasferito sul brevetto Piantelli, a parte qualche correzione minore.
          In forma meno traumatica per gli AA, la stessa cosa viene fatta dai peer reviewers.
          Burke ha conferito prestigio alla nostra attività di attenti studiosi di documenti.

  9. Camillo Franchini ha detto:

    @Hermano Tobia

    Nel comunicato stampa dell’11 gennaio 2011, il rappresentante del DF di UniBO Dr Giuseppe Levi scrisse:

    Oltre all’energia prodotta verrà controllato anche il consumo di idrogeno, per escludere ogni processo di combustione chimica, e verranno misurate radiazioni emesse dall’apparato come ulteriore conferma dell’origine nucleare dell’energia prodotta.

    Le radiazioni a conferma dell’origine nucleare dell’energia prodotta. Villa e Bianchini hanno escluso la presenza di radiazioni. Come la mettiamo, si tratta di una reazione chimica che nemmeno i chimici conoscono? Sono tutti nodi che devono essere risolti, altro che riferire l’opinione di Alain Co.

  10. 1) Sergio Focardi era un idiota
    2) le persone umane crescono partendo da uno spermatozoo e un ovulo.. ma gli atomi di cui sono fatti non si “fondono” mai.. rimangono sempre inalterati.. perchè.. noi uomini non emettiamo radiazioni crescendo!
    3) noi esseri umani prendiamo forma diversa crescendo solo perchè aumentano di numero gli atomi contenuti nello spermatozoo e nell’ovulo.

    Questo concludo, da perfetta ignorante in materia ma da cittadina informata, dopo la lettura delle sue conclusioni..

    Valeria BERTIN

  11. tia ha detto:

    @Hermano
    >Sul fatto che costruire, montare, calibrare e supervisionare un calorimetro a flusso sia una “verifica semplice” rispetto alla termocamera, consentimi di avere qualche dubbio, considerato anche che l’HC scalda a 600C ed oltre …

    E perchè non farla sul caro vecchio e-cat allora?
    1) E’ in vendita, quindi si presume che sia molto piu stabile di un reattore sperimentale come l’hot-cat
    2) E’ a bassissima temperatura
    3) Ha un “COP” pure maggiore

    Quale team veramente indipendente farebbe le misure sull’hot-cat?

    • Hermano Tobia ha detto:

      @tia_
      E perchè non farla sul caro vecchio e-cat allora?

      Idea interessante, ma:

      – la misura elettrica nei due casi sarebbe molto simile (a proposito AR in proposito ha detto che nei nuovi test è stata fatta una misura precisa di eventuali DC, e che la sede del test è un lab esterno)

      – bisognerebbe spiegare perchè non è affidabile una misura con termocamera sull’HC per rilevare un COP > 3, e dalla discussione mi sembra che emerga altro …

      Non pensi che basterebbe mettere qualche termocoppia in più per valutare meglio la misura della termocamera, ed inoltre, ad esempio, lasciando setup e HC invariati, provare la sequenza carica-blank-carica-blank ?

      • tia ha detto:

        >Non pensi che basterebbe mettere qualche termocoppia in più per valutare meglio la misura della termocamera,

        No, il setup deve essere semplice.
        Il setup di misura di febbraio 2011 (acqua liquida) era perfetto, sarebbe bastato mettere la termocoppia fuori dalla blackbox ed un flussimetro. L’e-cat di quei tempi era fenomenale, sia che lo si raffreddava con 1 milliltro/s che con 1 litro/s lui funzionava perfettamente.

        >ed inoltre, ad esempio, lasciando setup e HC invariati, provare la sequenza carica-blank-carica-blank?

        I blank si usano quando si è certi dell’onestà dell’operatore (cioè di rossi), altrimenti non significano nulla

      • Cimpy ha detto:

        Ah, beh, se lo dice AR, allora…

  12. Giancarlo ha detto:

    @Hermano Tobia
    Lo chiedo a te ma la domanda è rivolta a tutti quelli che volessero rispondere.
    Tu sei riuscito a capire che cosa ha presentato Celani al convegno ultimo scorso presso il MIT?
    Io, a parte un brivido lungo la schiena per scissioni e ricombinazioni dell’idrogeno, mica tanto.

    • AleD ha detto:

      Beh, le sue slides sembrano molto chiare e fatte bene!

    • Hermano Tobia ha detto:

      @Giancarlo
      Non è facilissimo seguire Celani. Tempo fa con Franco abbiamo discusso un po’ su alcuni aspetti della dissociazione e ricombinazione dell’idrogeno, ma poi la vicenda della bombolina ha travolto tutto … Se riesco domani ripesco il thread …

      • Giancarlo ha detto:

        @Hermano Tobia
        Sono pronto ormai al peggio, anche al fatto che qualcuno dica che dissociando e poi ricombinando idrogeno ci si guadagni sopra.
        C’è sempre una ZPE che ci soccorre.
        Lo sai che tra la ZPE della relatività generale e quella della MQ ci sono 120 ordini di grandezza di differenza? Basta usare alternativamente le formule dell’una e dell’altra e il guadagno è assicurato.

    • FermiGas ha detto:

      Io, a parte un brivido lungo la schiena per scissioni e ricombinazioni dell’idrogeno, mica tanto.

      Non bisogna dimenticare la semplice fibra di vetro, rigorosamente a basso costo e scelta a caso, che – in combinazione con la nuova geometria aleatoria – pare incrementare l’effetto anomalo.

      Può darsi che, durante gli esperimenti, un impiego ben proporzionato dei noti metodi del confringo e dell’expulso possano ulteriormente accrescere gli effetti anomali, agendo sulle proprietà catalitiche dei materiali. Bisogna solo provare.

  13. Camillo Franchini ha detto:

    @Daniele Passerini

    È impossibile portare la fiaccola della verità in mezzo alla folla senza bruciare qua e là una barba o una parrucca.

    Questo è certo, se la fiaccola viene portata in mezzo a questi giovanotti, senza parrucca, con pochi capelli e con grandi barbe.
    821-Audience
    Non avrebbero fatto meglio a riunirsi in qualche ameno luogo termale a passare le acque?
    Non avrebbero fatto a meglio a invitare gli studenti piuttosto che stare fra loro come dei vecchi congiurati?
    Se si va al MIT si deve dimostrare di essere al MIT, con bella gioventù studiosa intorno. Così sembra un ghetto.
    Daniele, perché mi fai intristire facendomi pensare a un ricovero per anziani con degli animatori che tengono allegra la compagnia?
    Peggio di un memento mori. Mi tocco.

      • Camillo Franchini ha detto:

        Passerini guarda la sommità del mamozio stagnolato come un cioccolatino di seconda. E’ bello alto, non sta tutto nella foto. Impressionante la sonda (termica?) conficcata nel corpo. Daniele ha avuto la fortuna di essere ritratto accanto al prototipo del mamozio di Rossi. Gli altri hanno già raggiunto l’aspetto di una caldaia Beretta, non fanno più impressione.

  14. Livio Varalta ha detto:

    Eccomi!

  15. Camillo Franchini ha detto:

    @oca sapiens

    Il mio commento con link a una faccina ilare e non è uscito (1)

    Spero non sia accaduto. Una cosa del genere accade solo quando un commento è considerato spam dal programma. Mi dispiace molto.

  16. Camillo Franchini ha detto:

    @Daniele Passerini

    concetti sacrosanti, applicati però a un contesto in cui non sono più verità assolute, ma solo relative… con meravigliose eccezioni!

    In 25 anni le meravigliose eccezioni sono state riconosciute solo da un centinaio di signori che si tengono su di morale tra loro, ritratti nelle foto deprimenti che hai messo in rete.
    Sono loro il MIT che “applaude la fusione fredda”?
    Quelle foto dimostrano che Hagelstein e Swartz hanno chiesto all’amministrazione di avere una sala convegni a disposizione. E’ perfino possibile che abbiano dovuto pagare un affitto. Non si vede un solo studente; l’evento riguarda esclusivamente vecchi amici ormai vecchi.

  17. varrone piergiorgio ha detto:

    secondo voi, Alessandro Volta era un visionario contapalle perchè sapeva far saltare ,le rane morte con l’elettricità? A quei tempi nessuno sapeva il perchè, ma il futuro gli ha dato ragione.
    Complimenti a tutti per le MENTI OTTUSE. La presunzione è sempre stata una pessima maestra.

    • Cimpy ha detto:

      Io invece volevo farti i complimenti per la tua speranza nella creduloneria.

    • FermiGas ha detto:

      Varrone Piergiorgio ha detto:
      29 marzo 2014 alle 12:56 pm
      secondo voi, Alessandro Volta era un visionario contapalle perché sapeva far saltare ,le rane morte con l’elettricità?

      Secondo me, il primo è stato Luigi Galvani.
      Complimenti per la conoscenza storica.

    • oca sapiens ha detto:

      varrone piergiorgio
      grazie dell’informazione, ero convinta che sulle rane il futuro avesse dato ragione a Galvani.

      (Camillo, facevo il verso ai complottisti, il commento è quello uscito, il tuo programma è innocente.)

      • Camillo Franchini ha detto:

        @oca sapiens

        ero convinta che sulle rane il futuro avesse dato ragione a Galvani.

        Non sottilizzare, Volta e Galvani si trovano nella stessa pagina dei testi di fisica delle medie. Sono intercambiabili, doubleface.
        A me spiace per le rane. Dopo l’uso scientifico Galvani le ha mangiate?

        • oca sapiens ha detto:

          Camillo,
          varrone piergiorgio mi ha aperto la mente come gli alieni quella della sindonologa citata dal prof. Carpinteri. Nervi e neuroni non scaricano elettricità, il futuro ha dato ragione a Volta che mi scuso pubblicamente di aver diffamato – prima che cerchi di querelarmi pure lui.

        • gabrichan ha detto:

          Credo di si, le rane fritte e il risotto al persico però sono piatti tipici del lago di Como, e credo che anche Volta le abbia mangiate, da notare che i muscoletti si muovano già solo salando le zampatte spellate, per la carica ionica del sodio e del cloro.
          Sono buone, hanno un gusto simile al pollo fritto, anche se le ho mangiate una sola volta e non credo ripeterò l’esperienza.
          Credo che con i loro esperimenti abbiano ispirato Mary Shelley nella stesura di Frankenstein. Anche se a me piace molto di più quell’urlo “SI PUò FARE” di frankenstein junior. 🙂

    • Giancarlo ha detto:

      @varrone piergiorgio
      La presunzione è sempre stata una pessima maestra.

      Non mi stanco di ripeterlo anche ai miei figli. Quando poi si accompagna all’ignoranza è un vero disastro.

      • varrone piergiorgio ha detto:

        Poverini i tuoi figli.

        • Cimpy ha detto:

          Se dovessero avere a che fare con te. Per fortuna possono impiegare meglio il loro tempo.

        • varrone piergiorgio ha detto:

          Chiedo sentitamente scusa a tutti per l’arroganza e la cattiveria che ho dimostrato.
          Sono sempre stato convinto che le polemiche non servano a niente, ma ci sono cascato.
          Il tempo, alla fine, darà le ragioni ed i torti a ciascuno di noi.
          Il mio tempo temo non sarà abbastanza lungo per una qualche forma di conclusione su questi argomenti, e me ne dispiace, sapendo quanto vi sia bisogno di energie pulite per non distruggere il mondo che conosciamo
          Scusatemi per favore.

  18. Pingback: Accettabile – Ocasapiens - Blog - Repubblica.it

  19. Camillo Franchini ha detto:

    @gabrichan

    Sono buone, hanno un gusto simile al pollo fritto,..

    Una volta in una gora fresca del Rio Scuro in provincia di Modena un mio cugino e io catturammo una quantità di rane per friggerle. Arrivati a casa non avemmo il coraggio di ammazzarle, quindi le riportammo tutte nelle gora, accolte con gracidii di gioia dai loro parenti. Sono contento ancora oggi di quel gesto da ragazzini buoni. In quelle acque c’erano anche tante salamandre e granchi d’acqua dolce, mai più visti da quei tempi. Ho rivisto la salamandra solo nello stemma di Francesco 1°.

    • lukianenko fedor ha detto:

      non sei aggiornato sui granchi Camillo. da anni stanno infestando i fossi e le lande della zona. Pare ci sia una nuova specie aliena,insensibile all’inquinamento, e si riproduce vertiginosamente.

      • Camillo Franchini ha detto:

        @lukianenko fedor

        non sei aggiornato sui granchi Camillo.

        E’ un problema grave dalle nostre parti. Anni fa da qualche parte qua vicino importarono dei gamberi d’acqua dolce della Louisiana per allevarli, dato che sono considerati una ghiottoneria. Sono molto aggressivi e hanno una grande vitalità. Una volta ne ho visto uno nel parcheggio di un supermercato. Possono vivere ore fuori dell’acqua. Dove sono loro scompare ogni altra forma di vita d’acqua dolce, comprese granchi nostrani e salamandre.

  20. FermiGas ha detto:

    Hermano Tobia ha detto:
    26 marzo 2014 alle 3:17 pm
    Cirillo e Mizuno hanno pubblicato i loro risultati, ed hanno fatto le analisi prima e dopo l’esperimento. Se Bardi voleva contestarli in maniera seria poteva scrivere un paper di critica e sottoporlo a pubblicazione, è così che funziona. Così hanno fatto ad esempio Faccini ed al ( http://arxiv-web3.library.cornell.edu/pdf/1310.4749v1.pdf ) a proposito di un esperimento di Cirillo, che ha successivamente risposto alle critiche ( http://arxiv.org/abs/1311.2447 ).

    E la risposta alle critiche ti ha tolto tutti i dubbi (sempre che ce ne fossero)?

  21. Camillo Franchini ha detto:

    @Mario Massa

    Tu (e io concordo pienamente) hai sempre detto che un brevetto non significa nulla sul fatto che un oggetto funzioni o meno

    Di Burke apprezzo le ragioni usate per respingere il brevetto; sono le stesse ragioni che ho portato io; manca solo un accenno alle sezioni d’urto. Se avesse usato altre ragioni per accettarlo, avrei subito scritto che non sono d’accordo.
    Se l’esaminatore di un generatore di energia overunity acettasse la richiesta di brevetto, protesterei. Se invece elencasse le ragioni per cui un simile congegno non può esistere sarei compiaciuto.
    Un brevetto può essere un eccellente pezzo di scienza o una patacca: un esaminatore può capirci o non capirci. Sta a noi esprimere un giudizio, almeno per le materie che conosciamo.
    Il brevetto di Rossi è una patacca; mi fa un enorme piacere che l’esaminatore se ne sia accorto usando gli argomenti corretti.
    Stessa cosa non posso dire per l’esaminatore italiano, se è vero che il brevetto è passato.
    Il brevetto europeo è ancora allo studio.
    Non solo un brevetto non garantisce un corretto contenuto scientifico, ma anche un articolo. Bisogna affidarsi ad esaminatori e peer reviewers capaci, un mestiere difficile.
    A mio giudizio l’ultimo lavoro di Celani non andrebbe bene nemmeno per un bollettino interno INFN. Portarlo in Massachusetts mi sembra l’ennesima sbandata dell’INFN in campo ff.
    Non ne usciranno mai, sono troppo compromessi.

  22. Ugo Bardi ha detto:

    Buonasera a tutti, ragazzi. Vedo che la discussione continua. Io sono ricapitato da queste parti cercando qualche idea per il tradizionale post del primo di aprile, per il quale di solito la fusione fredda fornisce spunti eccellenti (per esempio il post del “B-Cat”). Mi sembra però che non ci sia gran che di nuovo per prendere in giro i fusiofreddisti – non sta succedendo niente – o perlomeno così mi pare. Forse si potrebbe pensare a un post su come tramutare le bitcoin virtuali in monete d’oro reali? Chissà se le reazioni piezonucleari di Carpinteri ci potrebbero riuscire mettendo un disco rigido nella macchina frantumatrice? Boh? Qualche idea?

    • Cimpy ha detto:

      Bentornato!

      Intanto non si possono sbandierare idee per quel giorno prima del tempo: le bruceresti tutte.
      Poi secondo me di idee ce ne possono essere tante legate alla FF, com’è vero che la FF è rappresentata da storie che di per sé sembrano tutte ai confini della realtà di un primo d’aprile….perché non contatti qualcuno in privato, così da non bruciare gli scoop?

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Cimpy,

        Scusa Cimpy, è iniziativa di wordpress. Io entro tardi perché siamo andati a Marina a mangiare slow food a base di pesce. Per me slow food è solo una moda, non bisogna però dirlo, ti prendono per passatista.

        • Cimpy ha detto:

          Nessun problema, di solito non dico nulla, ma ci tenevo a salutare Bardi per primo (c’è almeno uno che appena se ne accorge schiatta d’invidia…)
          🙂

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Cimpy
        “Moderato sto” è passato, il messaggio a Bardi no, anche se era un messaggio molto corto. A leggere i due testi, si capisce come funziona il filtro di WordPress?

        • Cimpy ha detto:

          Mah, a me il filtro sembra agire su più di un parametro di importanza decrescente: parole chiave, assenza di sorveglianza, lunghezza, n° di link, il fatto di avere un nick che cominci per C e finisca per y,…insomma, non c’è problema, io di norma aspetto quando le combinazioni sono sfavorevoli…

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Ugo Bardi
      Ti saluto con piacere.
      Carpinteri si presta più di tutti perché sta dimostrando di essere incoercibile. Non mi meraviglierei se stesse progettando un sequel ambientato in Palestina, sviluppando “The Atom Unexplored”. Si ricordi però di farsi chiamare Carpinteri, non Carpentieri da quel signore che presentò Hagelstein come il più grande esperto mondiale di laser a raggi X. Infatti li costruisce e li usa solo lui.

  23. Camillo Franchini ha detto:

    @oca sapiens

    Con inspiegabile ritardo finalmente l’ineffabile Realacci Ermete ha avanzato il 6° sollecito all’interrogazione parlamentare a risposta scritta 4/02041. Vediamo come si comporta il Ministro Giannini.

    • Luca ha detto:

      Chiedevo se era possibile leggere una qualunque delle risposte a queste interrogazioni. Vengono anch’esse pubblicate sul web? Se si, qualcuno gentilmente potrebbe postarne qui i relativi link?
      Sono convinto che le risposte possano essere ancora più divertenti delle domande.

      • Cimpy ha detto:

        Mi pareva fosse stato detto che finora nessuno ha risposto (tranne qualche anno fa a Scilipoti), da cui i continui solleciti.

        • Luca ha detto:

          Ricevuto, grazie. Avevo confuso i solleciti con nuove interrogazioni.
          Si vede comunque che alle camere han ben altri grattacapi a cui badare che non dar retta alle piagnucolanti rinvendicazioni di freddofusori, spaccapietre, sciogliscorie e ringiovanitori di panni.

        • Charles Darwin ha detto:

          Intanto Scilipoti ci riprova questa volta chiede di togliere il segreto di stato sulle (tenetevi forti) scie chimiche!

        • Sacha ha detto:

          “Intanto Scilipoti ci riprova questa volta chiede di togliere il segreto di stato sulle (tenetevi forti) scie chimiche!”

          Come se esistesse un “segreto di stato” sulle “scie chimiche”!

          Forse “Onanlinna” potrebbe avvisarlo, visto che anche lui è “un possibilista” sulla saga e-cat

  24. Camillo Franchini ha detto:

    @Giancarlo

    Questa è carina

    Dr. Violante has kindly pointed out that his earlier preliminary observation of a substantial change (by a huge factor of 1360%) in the ratio between two isotopes: Cu65 vs Cu63 after a surface plasmon polariton process initiated by a laser beam, was due to contaminants.

    http://arxiv.org/abs/1311.2447

    Che tipo di contaminante può avere modificato il rapporto anomalo Cu65/Cu63? Solo un’aggiunta importante di rame naturale. Determinano il rapporto isotopico del rame e contaminano con il rame? Che aggiunta accidentale di rame servirebbe per modificare un rapporto isotopico modificato al 1360% da una reazione nucleare?
    La cosa si può solo spiegare con il fatto che Violante è un ingegnere. L’ENEA affida a un ingegnere lo studio di fenomeni nucleari e di determinazioni analitiche complesse. Il solito modo di procedere alla carlona che riscontriamo all’INFN, a PoliTO, a UniBO. Il primo che arriva viene ascoltato, non esistono commissioni di valutazione; se esistono sono evidentemente male combinate.

  25. Camillo Franchini ha detto:

    @varrone piergiorgio

    non dare mai niente per scontato se esiste anche un minimo dubbio

    E’ esattamente quello che stiamo facendo. Mai accettare acriticamente quello che Celani, Focardi, Carpinteri e gli altri ff propongono. Confrontare le loro affermazioni con la scienza standard, secondo studi e competenze acquisite. Mettere in pubblico i risultati dei giudizi.
    Scopo finale: evitare sprechi di Stato in ricerche farlocche. Lasciare al privato la massima libertà.
    Tutto copiato dai criteri di peer review e dagli Uffici Brevetti. Nulla di inventato.
    Si tratta di tecniche di screening messe a punto da secoli di buona e di cattiva scienza.
    Ha notato come oltre un secolo fa i lavori di Planck e Einstein passarono facilmente? Erano semplicemente scritti bene. Il trucco è semplice: scrivere bene.

  26. Hermano Tobia ha detto:

    @laptopdicartone
    Il punto sollevato da Comoretto e` invece che epsilon possa essere vicino a 1 nel range IR della termocamera, ma minore a frequenze maggiori

    Se tale ipotesi avesse qualche fondamento:

    – andrebbero riscritti tutti i libri di fisica tecnica e trasmissione del calore, in quanto è comunemente accettata l’approssimazione di corpo grigio nel calcolo dello scambio termico per irraggiamento (anche nel lavoro citato a proposito delle “industrial furnaces” ad esempio)

    – la dipendenza dell’emissività dalla frequenza è riportata, ad esempio, qui (1) per alcuni materiali e mi sembra che l’approssimazione di corpo grigio sia abbondantemente plausibile

    – ricordando la legge di Kirchoff, mi sfugge come un cilindro uniforme, rugoso, opaco e di colore grigio scuro possa discostarsi in maniera sensibile da tale approssimazione

    – se per ipotesi lo fosse, mi sfugge come farebbero a tornare i conti del calore scambiato nel blank, visto che hanno sostituito solo la parte interna del cilindro

    @Giancarlo
    Sono pronto ormai al peggio, anche al fatto che qualcuno dica che dissociando e poi ricombinando idrogeno ci si guadagni sopra. C’è sempre una ZPE che ci soccorre.

    Penso che ti stai confondendo con Moller, di cui ho ripercorso la storia (non a lieto fine) qui (2, anche il resto della discussione è interessante). Tornando a Celani, penso che ci sia una possibilità diversa da zero che si sia imbattuto nella fotocatalisi della dissociazione dell’H2 assistita da nanoparticelle, descritta qui (3).

    L’articolo è molto interessante e (confidando sul tuo fioretto e comunque sulla clemenza di FermiGas), arrischio due voli pindarici (ma neanche tanto):

    – nanoparticelle, laser, titanio: ma non sono gli stessi “ingredienti” che servono ad alterare il decadimento di alcuni isotopi (4), (5) ? Coincidenza ?

    – gli “hot electron” che si formano potrebbero avere qualche ruolo con le ipotesi di Kalman (fisico esterno al “circuito” FF e presente in banca dati BNL) e le sue “reazioni assistite da elettroni” (6) ?

    Di queste ultime si era discusso con FermiGas qui (7) anche se non si era esaminato questo paper (8, per me incomprensibile) che dettaglia in maniera più esaustiva il supposto meccanismo di reazione.

    @FermiGas
    Su Iwamura:
    Mi ricordo bene della storia dell’elettrodeposizione in soluzione acquosa di Sr e Cs.

    Leggendo il il paper ed carteggio relativo alla questione (9) si evince subito che hanno usato diversi metodi per la deposizione, che con l’elettrodeposizione comunque un minimo di Cs di deposita, e che alla fine si tratta di un particolare del tutto secondario.

    Dimentica di ricordare che tale esperimento è stato replicato e pubblicato in maniera autonoma nei laboratori di Technova (gruppo Toyota) (10).

    Infine, speravo in qualche osservazione in più sulle analisi presentate al MIT da Iwamura, che a mio modesto parere, lasciano pochi margini di incertezza.

    Su Faccini ed al:
    E la risposta alle critiche ti ha tolto tutti i dubbi (sempre che ce ne fossero)

    Si, nessun dubbio. Leggendo l’articolo di Faccini avevo il sospetto che l’esperimento che hanno eseguito aveva poco o nulla a che fare con quello che volevano replicare; leggendo poi la risposta alle critiche di Svrivastava ed al, se ne trae la certezza.

    @Camillo
    Non sottilizzare, Volta e Galvani si trovano nella stessa pagina dei testi di fisica delle medie.

    Beh per la verità erano anche contemporanei dibatterono vivacemente sulle loro scoperte. Non mi risulta che nessuno dei due, però, fece un trattato sulla velocità di drift degli elettroni …

    @Ugo Bardi
    Mi sembra però che non ci sia gran che di nuovo per prendere in giro i fusiofreddisti

    Infatti, periodo di stanca. Meno male che a tener su il buonumore ci pensa chi sostiene che per arricchire il Nickel serva addirittura un reattore nucleare …

    (1) http://www.webalice.it/a.barducci/Temperature%20and%20Emissivity.pdf
    (2) https://fusionefredda.wordpress.com/2013/12/19/celani-6/#comment-31294
    (3) http://phys.org/news/2012-12-hot-electrons-impossible-catalytic-chemistry.html
    (4) http://www.lenr-canr.org/acrobat/Reifenschwreducedrad.pdf
    (5) http://arxiv.org/pdf/1112.6276.pdf
    (6) http://arxiv.org/abs/1312.5498
    (7) https://fusionefredda.wordpress.com/2014/01/19/piantelli/#comment-32896
    (8) http://arxiv.org/pdf/1303.1078v2.pdf
    (9) http://vglobale.it/pub/Allegato/A%20fuoco%20sulla%20fusione%20fredda.doc
    (10) http://jjap.jsap.jp/link?JJAP/52/107301/

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Hermano Tobia

      nanoparticelle, laser, titanio: ma non sono gli stessi “ingredienti” che servono ad alterare il decadimento di alcuni isotopi (4), (5) ? Coincidenza ?

      Attenzione Hermano, si tratta di pseudoscienza. I fenomeni cui accenna non sono riportati nella letteratura nucleare classica. Reifenschweiler ha scritto il suo lavoro nel 1993, ma ha avuto risonanza solo nel mondo ff. Nella bibliografia R. cita addirittura Srinivasan, Storms, F&P; Reifenschweiler è un ff, anche se ha partecipato a pochi convegni ICCF. Nessun suo lavoro sperimentale è riportato in banca dati.
      Le consiglio di essere selettivo quando cita qui della letteratura, altrimenti rischiamo di perdere tempo in paccottiglia di nessun valore. Io andrei cauto anche con ArXiv. Molto materiale è discutibile. In campo nucleare il solo riferimento serio sono le banche dati e i trattati di chimica o fisica nucleare. In Exfor ci sono 20311 articoli, non bastano?
      Comunque faccia come crede, se riesce a trovare consenso…

      • Hermano Tobia ha detto:

        @Camillo
        Non sapevo che Phys. Lett. A, dove Reifenschweiler (direttore del centro ricerche Philips di Eindoven e collaboratore di H. Casimir) ha pubblicato fosse una rivista di pseudoscienza.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Hermano Tobia

          Non sapevo che Phys. Lett. A, dove Reifenschweiler (direttore del centro ricerche Philips di Eindoven e collaboratore di H. Casimir) ha pubblicato fosse una rivista di pseudoscienza.

          Mi aspettavo questa risposta.
          Resta il fatto che la scoperta di Reifenschweiler non è stata “recepita”, come si dice oggi. Lei sa meglio di me che il nome di Otto Reifenschweiler non figura nell’elenco Exfor degli AA che hanno lavorato in campo nucleare. Reifenscheweiler esiste solo nel mondo magico ff.
          Faccia Lei. Se ritiene che la scoperta di Reifenschweiler non sia una bubbola, niente di male. Ormai fa parte del mito ff come Fleischmann. Saranno almeno cinque volte che ci occupiamo di lui. Possiamo farlo per altre cinque volte, se Le fa piacere. Speriamo che qualcun altro lo riscopra, oltre noi, così allarghiamo il giro.

        • oca sapiens ha detto:

          Hermano Tobia
          collaboratore di H. Casimir
          LOL, noi dell’Ig nobel collaboriamo con una decina di premi Nobel dal 1991…

          Camillo,
          mi aspettavo questa risposta
          come tutti, è sempre la stessa da mesi

        • Hermano Tobia ha detto:

          @ocasapiens
          noi dell’Ig nobel collaboriamo con una decina di premi Nobel dal 1991

          Forse il paragone non è dei più azzeccati: Reifenscheweiler e Casimir erano colleghi al Philips Physics Laboratory di Eindhoven, collaborarono all’esperimento in questione ed il fatto che le cavità nanometriche delle dimensioni di quelle usate da Reifenscheweiler siano anche chiamate “cavità di Casimir” non è una coincidenza.

          come tutti, è sempre la stessa da mesi
          Già, è difficile trovare argomenti nuovi da contrapporre al primo comandamento della religione pseudoscettica, ovvero “Ignora e deridi i risultati sperimentali che non sai spiegare”, purtroppo molto in voga in questo blog.

          Ad ogni buon conto, vorrei porle una domanda. L’articolo di R. non passò inosservato, ma generò un certo dibattito. E. Wicke (fisico-chimico a Munster) pubblicò una critica a tali risultati, purtroppo non disponibile in rete (1). R. rispose a tale critica prima con una nota (2), evidenziandone i limiti e portando nuovi dati a supporto della propria tesi, e poi con una nuova pubblicazione (3) dove ha dettagliato ulteriormente le proprie argomentazioni.

          La mia domanda è la seguente: è più utile al progresso scientifico una risposta del tipo:

          a) “Reifenscheweiler esiste solo nel mondo magico ff”
          b) lo scambio fra R e Wicke

          ?

          (1) http://scholar.google.com/scholar?cluster=11236935821616235085&hl=it&as_sdt=2005&sciodt=0,5
          (2) http://www.lenr-canr.org/acrobat/Reifenschwsomeexperi.pdf
          (3) http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0969806X97001308

    • FermiGas ha detto:

      Hermano Tobia ha detto:
      30 marzo 2014 alle 5:07 pm
      si tratta di un particolare del tutto secondario.

      Essere convinti di aver ottenuto una determinato risultato, smentibile da uno studente delle superiori, li classifica ai miei occhi come inattendibili.

      qualche osservazione in più sulle analisi presentate al MIT da Iwamura, che a mio modesto parere, lasciano pochi margini di incertezza.

      Anche a me lasciano pochi margini d’incertezza. Ho apprezzato molto i conteggi negativi: forse dobbiamo imputare una nuova forma di radioattività alla FF? Possiamo chiamarla “retroradioattività”?

      Si, nessun dubbio.

      Quando avrò un po’ di tempo, magari raccoglierò “in bella” i miei dubbi riguardo l’esperimento rivoluzionario di Cirillo.

    • laptopdicartone ha detto:

      @HT
      il punto del blank e` in effetti molto valido. Se in effetti si tratta dello stesso cilindro e non ci sono stati scambi l’argomento epsilon(\lambda) viene a cadere. Per onore di cronaca, trovo le altre obiezioni meno valide. Per esempio, (1) riporta solo il range di lunghezze d’onda IR tra 8 e 12 micron, che e` circa lo stesso della termocamera, e mostra emissivita sostanzialmente pari a 1, in accordo con comoretto. Per le temperature dell’hot cat il picco di emissione dovrebbe stare attorno ai 2 micron, se non ho sbagliato i calcoli, molto piu` vicino al visibile. Non so se con vernici opportune, pur se scure, si possa giungere allo scenario considerato, a questo punto decisamente ipotetico. Ma siamo ben fuori dal mio campo di competenza, per cui la ringrazio per la risposta nel merito.

      Volendo invece entrare nel mio campo di competenza, il paper di Kalman e` certamente su un livello superiore rispetto alla media di quanto ci propone usualmente nell’ambito teorico. Condivido tuttavia le obiezioni di Fermigas e al momento non riesco a trovare nel paper, per una combinazione di notazione a cui non sono troppo abituato e tarda ora, la soppressione esponenziale che mi aspetterei di trovare per la propagazione del neutrone off-shell (virtuale). Cerchero` di tornarci nei giorni successivi se il tempo me lo consente.

  27. Camillo Franchini ha detto:

    @giorjen

    1)rossi dice che non ci sono gamma, quindi è una bufala. Se ci fossero (o meglio se lui dicesse che ci sono) rossi sarebbe un genio

    Se lui dicesse che ci sono ma non ci sono sarebbe un pirla. Se ci fossero davvero sarebbe un genio.

    2)rossi dice che non c’è un acceleratore di particelle nel ecat. se ci fosse rossi sarebbe un genio perchè avrebbe inventato un acceleratore di particelle ultra efficiente.

    Esatto: Un acceleratorino di protoni grande come un pacchetto di sigarette sarebbe ammirevole, come quei laserini a luce rossa che servono come puntatori.
    Come si trova da Daniele? Le dà credito?

  28. Camillo Franchini ha detto:

    @oca sapiens

    come tutti, è sempre la stessa da mesi

    Vero, HT è ciclico come le stagioni. Gli spieghi che l’effetto Reifenschweiler è apprezzato solo in ambito ff; che in ambito nucleare è un perfetto sconosciuto come Cirillo, per dire. Lui non commenta, lascia passare qualche mesetto e riparte da capo, senza dare nell’occhio. Lancia l’amo come un pescatore, muto come un pesce. Deve essere una tecnica che insegnano a scuola. Forse spera che Reifenschweiler lo inviti a Eindhoven a conoscere Casimir.

    • oca sapiens ha detto:

      Hermano Tobia,
      Trovo paradossale invocare un risultato mai riprodotto nonostante sia stato pubblicato su una rivista importante; l’autorevolezza di Casimir che non è un autore dell’articolo; e lo scambio con Wicke, che spiega come mai perché “Reifenschweiler è apprezzato solo in ambito ff”.
      Non ho capito il rapporto tra l’articolo di Nano Letters e reattori e celle “over unity”. Rossi, Celani, Cirillo et al usano laser che non consumano energia?

      • Hermano Tobia ha detto:

        @ocasapiens
        In verità le avevo fatto un’altra domanda, a cui lei, vedo, si rifiuta di rispondere.

        un risultato mai riprodotto … e lo scambio con Wicke, che spiega come mai perché “Reifenschweiler è apprezzato solo in ambito ff””

        A parte il fatto che risultati simili a quelli ottenuti da R. sono stati riportati da altri autori, ad esempio (1), (2, ricordo che Iwasaki di lavori pubblicati in banca dati BNL ne ha numerosi), penso che nel commento precedente abbia dimenticato di evidenziare le sue osservazioni chimico-fisiche (questa volta l’ho scritto giusto …) che la portano a ritenere non soddisfacente la replica di R.

        Wicke probabilmente non era dello stesso sua avviso visto che non risultano sue contro-repliche.

        A me sembra che lo scambio tra R. e Wicke sia del tutto normale nell’ambito della dialettica scientifica; mi sembra strano che lei, che si occupa di scienza su importanti giornali, non conosca tali dinamiche.

        Non ho capito il rapporto tra l’articolo di Nano Letters e reattori e celle “over unity”

        Se avesse letto (e capito) la discussione da cui emergeva il possibile nesso tra gli esperimenti di Celani (e solo i suoi) e l’articolo di Nano-Letters, avrebbe visto che Celani si chiedeva quale fenomeno potesse consentire la dissociazione dell’H2 a temperature molto più basse di quelle previste, e che l’articolo di Nano Letters fornisce una possibile spiegazione.

        (1) http://link.springer.com/article/10.3103%2FS1541308X13010068
        (2) http://coldfusionnow.org/nanoscale-ag-may-decrease-the-radiation-of-cesium-134-and-137-by-lenr-transmutation/

        • Cimpy ha detto:

          le avevo fatto un’altra domanda, a cui lei, vedo, si rifiuta di rispondere.

          …Ha parlato il campione del dribbling…

        • Giustino ha detto:

          O meglio lo slalom, o addiritttura il nuovo extreme “glass climbing”
          C’è da dire che, con le ventose che fanno oggi, a parte un po’ di strizza, è alla portata di chiunque.

          P:S.
          Mi son spellato le mani dopo l’ultimo capolavoro de Lo Psicanalista. Bravò! (o Braveau?)
          Chissà se adesso le mathématique farà un po’ meno il ganassa tra i rozzi traders.
          Amici, la lista è ancora lunga e prima o poi la seduta tocca a tutti! (Gj, Ht, in campana!)

        • oca sapiens ha detto:

          Hermano Tobia,
          non risultano sue contro-repliche
          Difficile, la replica non è mai stata pubblicata su una rivista.

          una possibile spiegazione
          Capisco sempre meno. Mi sa dire in quale slide Celani descrive il laser che ha usato?

        • Hermano Tobia ha detto:

          @ocasapiens
          Difficile, la replica non è mai stata pubblicata su una rivista.

          A me risulta sia stata pubblicata qui (1).

          Mi sa dire in quale slide Celani descrive il laser che ha usato

          Celani non usa nessun laser ma semplicemente riscalda il filo, infatti (se si tratta del medesimo effetto) il comportamento anomalo si manifesterebbe in scala molto più ridotta rispetto all’esperimento descritto in Nano Letters. Se ne era discusso qui (2) con Franco Morici.

          (1) http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0969806X97001308
          (2) https://fusionefredda.wordpress.com/2013/12/19/celani-6/#comment-31253

  29. Camillo Franchini ha detto:

    @giorjen

    Burke scrive la reazione in forma completa, come dovrebbero fare tutti, come ho sempre fatto io:
    58N(p,γ)59Cu
    La reazione prevede i γ. Se i γ non ci sono vuol dire che si tratta di una reazione nucleare mai riscontrata prima, nemmeno dai chimici che da secoli si occupano del sistema NiH. Volete mettervi sulla strada di una nuova fisica, come dice Carpinteri che almeno ha il coraggio di ammetterlo? Una fisica e una chimica rivoluzionarie, non meravigliatevi se restate catacombali, con una letteratura archiviata solo su lenr-canr e vigilata amorevolmente da JR e convegni dove si vedono sempre le stesse facce che invecchiano crudelmente come la mia.
    Si ricorda il mio post Takahashi? Anche Takahashi è irritato da chi lascia la reazione incompleta, senza fornire una spiegazione. Sarò malizioso, ma la spiegazione manca perché non in realtà non conoscono la reazione.
    Vede giorjen, tutto sarebbe tollerabile, se non fosse una macchina mangia soldi italiani. Se l’Università di Pisa avesse un centesimo dei fondi spesi in ff, la biblioteca della Sapienza sarebbe ancora aperta. Strozzano le Università e scialano in ricerche farlocche. Lei che conosce Via del Risorgimento di Pisa, si è accorto in che condizioni lavorano? Basterebbero i soldi spesi da Celani per andare in Massachusetts per dare un po’ di sollievo.

  30. Lo Psicanalista ha detto:

    Caro Franchini, ho ricevuto una richiesta di aiuto anonima, o meglio sotto pseudonimo. Siccome non ho modo di aiutare un paziente che non conosco, ho pensato che il mittente desiderasse denunciare pubblicamente la propria sofferenza, come primo e fondamentale passo per superare la difficoltà psicologica in cui si trova. Poiché l’anonimo menziona Lei e il signor Rossi, ho pensato di pubblicare qui la sua richiesta di aiuto, se a Lei sta bene, naturalmente.

    CONFESSIONE DEL MASTURBATORE

    Caro dottore,

    quella che segue è la confessione di un uomo che soffre per il suo unico peccato, la sfiga. Sono uno sfigato che si è meticolosamente e con determinazione costruito la sua sfiga. Questo è il mio peccato. Non sono una vittima del caso, la sfiga non l’ho subita. L’ho cercata. E siccome ho talento, mi sono costruito una sfiga monumentale.

    Ora Lei non si monti la testa, non l’ho presa per un prete, so benissimo che non ha il potere di facilitarmi il Paradiso. Più modestamente, mi aspetto che mi punisca, qui e ora, sulla Terra. Mi dica perché l’ho fatto. Anzi, faccia il bravo psicanalista, lo faccia dire a me e lei stia zitto dietro la poltrona [o anche sotto].

    Ero partito bene, si prevedeva un futuro fecondo per me. Leggevo tutto, capivo tutto, la mia mamma sorrideva. Le mie compagne un po’ meno, ma il liceo dura poco, chi se ne frega. La mia sfiga è cominciata all’Università. Vedevo quei baroni arroganti rigirare qualunque frittata intellettuale con cinismo noncurante. Vedevo gli occhi delle ragazze brillare. L’avrebbero data ai peggiori mostri per semplice sottomissione intellettuale. L’istinto di migliorare la specie tramite l’intelligenza. Decisi di diventare il più intellettuale di tutti, un logico. Pensavo che chi ha la chiave del linguaggio e dei fondamenti della matematica, possiede la chiave di tutto il sapere, rigira tutte le frittate e in ultima analisi scopa come un riccio [chi ha la chiave chiava].

    Ero bravo con gli aggettivi e le citazioni, avevo buona memoria, univo i puntini, non seguivo troppo l’autorità, ma appena mi toccava una dimostrazione mi impantanavo in un guazzabuglio di diagrammi e lettere contorte, e c’era quasi sempre un baco. Subii qualche umiliazione, mi spaventai e feci filosofia. Saprà anche lei qual è la differenza tra il matematico e il filosofo, no? Al matematico servono carta, matita e cestino, mentre il filosofo fa a meno del cestino. Una liberazione per la mia arroganza, anything goes. E la logica si fa anche a filosofia. E tra filosofi non stona scegliere belle stoffe e farsi fare le giacche in sartoria. Non è peccato lucidarsi le scarpe. Specchiarsi nel cuoio lucido. E’ stato l’inizio della mia sfiga.

    Vede dottore, io non ho mai avuto un’idea originale in vita mia. Faccio filosofia. Riciccio. Tiro il cuoio lucido come pochi e mi ammiro. Filosofia. Guarda Sofia, guarda la vita che vola via. Capisco le idee degli altri. Le critico. Ho studiato e studiato e letto e pensato, meticolosamente costruendo la mia sfiga barocca, e sono andato presto in cattedra. Ma non ho mai avuto un’idea. E di conseguenza non ho mai avuto una donna. Non mi sento sicuro, il petardo l’ha già fatto scoppiare qualcun altro. Sempre. Cilecca sicura.

    Mi punisca, dottore, mi liberi dalla mia arroganza. Maledetta arroganza. Se fossi più bello non sarei arrogante. Se fossi più scemo non sarei arrogante. Nemmeno se fossi più creativo. Non è colpa mia. La filosofia mi ha rovinato. Quante seghe diobono, quante seghe. Dio, quante seghe!! Per tenere le mani occupate uso Google. Cerco su Google e uso quel che trovo per provocare sui blog. Così devo scrivere e quando scrivo non mi faccio le seghe.

    Un giorno su Google ho scoperto che un filosofo, un certo Rossi, ha avuto un’idea che salverà l’umanità. Non ci potevo credere ma ci volevo credere. Un filosofo che non si fa le seghe e salva l’umanità! Forse anche per me c’è speranza? Giuro che se è vero la smetto con le seghe. Rossi riscatta tutti noi filosofi. E io l’ho capito per primo tra gli intellettuali [tra di noi possiamo dirlo: i passeri non contano una sega].

    E però ho fatto di nuovo solo quello che so fare. Capire. Criticare. Tromboneggiare. Umiliare. Finemente citare. Affettare il salame finissimo. Massaggiare il culatello. Massaggiare il salame. Mangiare la pappa in testa a tutti questi trogloditi del pensiero. Però trombano i maledetti. Il Passerini alla fine una donna l’ha trovata. Chissà quante se n’è fatte il Franchini. Maledetti. Maledettini. Che invidia. Persino Mario Massa tromba. Quella suora missionaria dell’ordine del Calorimetro tromba e io no.

    Sono solo. Sono solo una capra. Non ho scampo. Sono prigioniero di una disgiunzione onanistica tautologica: o metto le mani sopra la scrivania e mi masturbo con i blog o metto le mani sotto e mi masturbo con il blob. Sopra la panca la capra canta, sotto la panca la capra eccetera. Già: una capra prigioniera di una logica circolare. Non so cosa fare. Mi aiuti dottore, faccia presto, altrimenti uno di questi giorni cambio logica e metto le mani sotto una sega circolare.

    Affettatamente suo,

    Onanlinna

    • Sacha ha detto:

      Onanlinna, questo nome mi ricorda qualcuno 🙂

    • Luca ha detto:

      Speriamo il paziente tragga giovamento da questa lunga connfessione!
      “Maledetti. Maledettini.” “Saluti salutini a te, caro vicino, vicinino”
      Uhm, un bell’ indizio per scoprirne l’identità: Ned Flanders?

  31. Camillo Franchini ha detto:

    @Charles Darwin

    Intanto Scilipoti…

    Scilipoti può stare tranquillo.
    Anni fa ho lavorato con il Prof. Francesco Pantani dell’Università di Firenze per analizzare le ricadute chimiche sull’aeroporto militare di Pisa. Nessuna traccia di bario e alluminio.
    Strumento utilizzato: cromatografo ionico Dionex e strumentazione elettrochimica Orion dotata di elettrodi iono-selettivi.
    Il CICAP si è occupato a fondo delle scie chimiche; serve un supplemento di indagine? Scilipoti non si fida del CICAP?

    se intenda promuovere campagne di misurazione del livello di bario e di alluminio nelle acque piovane su tutto il territorio nazionale,…

    Appoggio l’idea con entusiasmo perché ci sarebbe lavoro per i chimici analitici di nuova generazione.
    Bisogna stare attenti alla distribuzione di superalcoolici nella buvette del Senato.
    Non mi ricordo se Crozza si è occupato di Scilipoti. Per me è meglio di Razzi, perché è scientifico.

  32. Camillo Franchini ha detto:

    @Charles Darwin

    Visto che me lo ha fatto ricordare, Le faccio conoscere il mio modesto contributo al controllo del litorale pisano, dove ci sono pinete e boschi sofferenti. Non è però colpa dell’USAF 🙂 .

    Schermata del 2014-03-31 09:41:14

  33. Camillo Franchini ha detto:

    @Hermano Tobia

    E. Wicke (fisico-chimico a Munster)

    Come si capisce che fa un altro mestiere. Il fisico-chimico non esiste. La materia è Chimica Fisica, Physical Chemistry, Physikalische Chemie, Chimie Physique. Il cultore di questa materia, insegnata nel terzo e quarto anno del corso di laurea in chimica, si chiama chimico fisico. Il fisico chimico è un’invenzione da fusori freddi, un mamozio mentale.
    Correggo non per pedanteria, ma perché si incappa di frequente in questo errore nel blog di Passerini.
    Per favore, non trasferite a fisica materie che si studiano a chimica.
    Per quanto riguarda Reifenschweiler, a me basta e avanza che il suo nome non compaia da nessuna parte nelle banche dati. Non esiste, quindi non ha fatto niente di importante in campo nucleare. E’ bravo a costruire minuscoli acceleratori produttori di neutroni con TD, questo sì. Non si può essere ingegneri e chimici insieme, via.
    Sia serio e continui a occuparsi di informatica dove mette in tasca tutti noi messi insieme.

    • Hermano Tobia ha detto:

      @Camillo
      Il fisico-chimico non esiste

      Ha ragione, nella fretta ho erroneamente tradotto in linea “Physical Chemistry” dall’inglese. Chiedo umilmente perdono a tutti. Per il resto, però, la sua risposta non mi sembra però molto convincente se si deve “attaccare” a questioni lessicali …

      Peccato perchè mi sembra che sia proprio materia di sua competenza; scrive infatti R.:

      In a recent opposing note E. Wicke [4] argued that the decrease of the radioactivity a in fig. 2 is caused by migration of the tritium atoms from chemisorption at the surface to bulk absorption when the radioactivity decreased and conversely that it returns to the surface upon the re-increase of the radioactivity. However the effect proposed in ref. [4] cannot explain the courseof a = f(T) presented in figs. 2 of this paper and of ref. [1].

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Hermano Tobia

        la sua risposta non mi sembra però molto convincente se si deve “attaccare” a questioni lessicali

        La questione non è lessicale; si sarà accorto che ho preteso di riservare la chimica fisica al corso di laurea in chimica. I fisici non sanno niente di chimica fisica, se non hanno frequentato come privatisti.
        E’ importante segnalarlo, perché la termodinamica chimica si studia solo nel corso biennale di chimica fisica.
        L’articolo sulla catalisi eterogenea che Lei ci ha gentilmente segnalato è materia che ogni chimico conosce come l’alfabeto, perché fa parte delle cinetica chimica, un altro pezzo delle chimica fisica. Ci tornerò sopra, perché l’argomento è interessante.
        E’ importante sapere chi sa cosa per averlo mangiato e digerito a scuola. Se voglio avere informazioni su un laser a eccimeri mi conviene chiedere a un fisico piuttosto che a un geologo. Se voglio un’informazione di termodinamica chimica non vado certo a chiederla a Ubaldo Mastromatteo. Se si rispettano la professionalità si progredisce velocemente.
        Comunque Lei ha tutta la mia stima, perché è l’unico ff ad avere riconosciuto l’importanza delle banche dati nucleari. Da Daniele non ho mai rilevato interesse.

  34. Camillo Franchini ha detto:

    @Hermano Tobia

    “Ignora e deridi i risultati sperimentali che non sai spiegare”, purtroppo molto in voga in questo blog.

    Ne parleremo quando ci avrà segnalato in una banca dati nucleari, che Lei sa usare molto bene, almeno cinque articoli che riportino dati sperimentali ff.
    Fino ad allora ignoro e derido.

  35. Camillo Franchini ha detto:

    @Piergiorgio Varrone

    Sono sempre stato convinto che le polemiche non servano a niente, ma ci sono cascato.

    Le sembrano polemiche? Mi dispiace che abbia questa impressione. Sono argomenti importanti da districare perché comportano investimenti pubblici imponenti. Ha letto i testi delle interrogazioni parlamentari sulla ff? Vogliono soldi e iniziative concrete a tutela della ff.
    La pseudoscienza di Carpinteri è stato fermata da volonterosi come noi. Cittadini competenti se ne trovano più di quello che certi baroni credono. A mettere insieme tutte le competenze che figurano in questo blog siamo in grado di trattare un buon numero di argomenti, a parte la medicina.
    Resti con noi, se Le fa piacere. Metta la Sua competenza a disposizione di tutti, ci serve.
    Saluti

  36. oca sapiens ha detto:

    Hermano Tobia,
    è vero, la replica è uscita su una rivista quando Ewald Wicke era ancora vivo, ma stava già molto male.
    Invece non riesco proprio a capire come il lavoro su Nano Letters potrebbe spiegare quello di Celani: non usa né laser né plasmoni non dice di dissociare due molecole e di riformarne due diverse (H2 + D2 ->2 HD) per fotocatalisi a temperatura ambiente.

  37. Camillo Franchini ha detto:

    @Hermano Tobia

    qualche osservazione in più sulle analisi presentate al MIT da Iwamura

    Ancora Iwamura?
    Per chi se ne fosse dimenticato, Yasuhiro Iwamura è il famoso fisico giapponese che ha scritto da avere effettuato una deposizione elettrolitica di cesio e stronzio da soluzione acquosa.

    After forming a Pd complex, Cs or Sr was deposited on the surface of the thin Pd layer. Cs or Sr atom was deposited by applying an electric field to 1 mM CsNO3 (with purity up to 99.9%) or Sr(OD)2 (with purity up to 99%) solution as shown in Fig. 2(b). A Pt wire (with purity up to 99.9%) was utilized as a counter-electrode. A 1 V negative voltage was applied to the Pd complex for 10 s. The value of 1 V was chosen to suppress D2 and O2 gas generations by electrolyzing the CsNO3 or Sr(OD)2 solution.

    Anche Iwamura è ciclico come Reifenschweiler. Va bene, mi adatterò a essere ciclico anch’io. Ogni volta che viene nominato come scienziato di chiara fama riporterò il paragrafo che lo condanna come ciarlatano di fronte a qualsiasi studente di scuola media superiore del mondo occidentale. Iwamura rappresenta bene il livello scientifico della ff.

  38. Camillo Franchini ha detto:

    @oca sapiens
    @Hermano Tobia
    Circa Iwamura aggiungo che, relativamente al paragrafo che ho riportato, ho accusato Iwamura di falso scientifico. Lo ripeto oggi, vediamo se ha il coraggio di denunciarmi, magari per interposto Celani.
    Non mi sarei occupato di lui, dato che è un giapponese che lavora per Mitsubishi Heavy Industries, quanto di più lontano dalla mia attenzione. Mi sono occupato di lui solo in occasione del progetto italo/giapponese Celani/Iwamura di condizionamento delle scorie nucleari pubblicizzato dalla Ludovica Manusardi sul Sole 24 Ore nel gennaio 2005. Un progettino che sarebbe costato 25 milioni di euro.
    Inoltre il suo nome è ricorrente nella bibliografia di molti scritti di Celani.
    In questo caso non si tratta di esperimenti sloppy, ma di una fenomeno che non può avvenire per ragioni di elettrochimica note a tutti, tranne che a Celani e a Iwamura.

  39. Camillo Franchini ha detto:

    @Mario Massa

    William Collis per esempio è sempre convinto dell’esistenza del fenomeno, ma, come Camillo, è ormai convinto per motivi teorici che non si tratta di un fenomeno nucleare e che la sporadica misura di elio neutroni o radiazioni siano stati errori.

    Scusa se riporto qui una tua osservazione fatta da Daniele.
    Se non si tratta di un fenomeno nucleare perché i ff continuano a sperimentare? I fenomeni chimici che possono avvenire tra nickel e idrogeno sono arcinoti ai chimici, basta chiedere. Scelgo a caso un’immagine tra tante prese da un comune trattato di chimica che ho in casa solo per dimostrare che il sistema NiH è materia per chimici trattata su comuni testi scolastici.

    Sistema Ni_H

    Che interesse può avere il sistema NiH dal punto di vista della produzione di energia se si rinuncia al nucleare?

  40. Camillo Franchini ha detto:

    @Mario Massa

    Per entrare nel quantitativo, tieni presente che il calore di assorbimento di idrogeno nel nickel è circa 12,5 kJ/grammo mole di idrogeno.
    Difficile pensare di ricavare energia chimica utile dal sistema NiH, visto che nickel e idrogeno non sono elementi che si trovano sotto i nostri piedi come la terra dell’orto.
    O si sta nel nucleare – e tu sai come la penso – o si smetta di spendere anche un solo euro in una ricerca insensata.
    Per fare un confronto, l’entalpia di formazione di NiS, millerite, è di 88 kJ/mole. Ma anche la millerite non la trovi pura sotto i piedi nell’orto.
    Il modo più saggio di ricavare energia dall’idrogeno è ossidarlo in pile elettrochimiche, non certo combinandolo chimicamente con il nickel.

    • Cimpy ha detto:

      Per la verità ci sarebbe una terza possibilità data dalle recenti scoperte in campo (astro)fisico. Pare infatti che Rossi abbia trovato il modo – come ci ha ricordato anche HT – di arricchire il nickel senza impoverirlo attraverso un procedimento che non richiede un acceleratore, ma sfruttando canali alternativi grazie anche alla tecnologia cinese che ha probabilmente origine in fatti storici non lontanissimi.

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Cimpy
        Ci tolgono la terra sotto i piedi. Ci cambiano continuamente le carte in tavola. Fino a poco tempo fa riuscivano a ottenere l’equivalente di 517 tonnellate di petrolio/grammo di nickel. Non ci riescono più? Dice che hanno rinunciato anche al nucleare. Non c’è più religione.
        Scientists from all the world agreed that the invention of the energy catalyzer was the best invention to this date in regards to solving the energy problems of our world.
        Noi possiamo considerarci scientists o bisogna prendere la laurea da all purposes scientist come HT, che ne sa una più del diavolo. Per procurare energia all’umanità riesce perfino a trovare conveniente arricchire il nichel con le centrifughe o non so in che altro modo, ce lo spiegherà. Alimentazione con Nickel tetracarbonile? Quanto costerà?

  41. Camillo Franchini ha detto:

    @Hermano Tobia
    A cosa serve arricchire il nickel in non so che isotopo, se la reazione non è più nucleare? Mi sa che Lei abbia perso contatto con Rossi. Meglio fare come Stremmenos che si accontenta che il mamozio gli scaldi la casa. Funzioni come vuole, basta che scaldi e non resti quiescente troppo a lungo, soprattutto non quando si è sotto la doccia.

  42. Giancarlo ha detto:

    @Hermano Tobia
    Thus the Ti layer and the upper part of the tube wall supporting the layer are a homogeneous source of x-radiation whose intensity is proportional to the β-radioactivity of the preparation.

    Questo secondo me potrebbe essere il baco dell’esperimento di Reifenschweiler. Il trizio è difatti un beta-emittente, ossia emette elettroni con un’energia massima pari a 18,6 keV, bassa e inferiore a quella degli elettroni di un tubo CRT. Lui invece misura i raggi X che sono uno dei due modi in cui l’energia cinetica dell’elettrone viene dissipata per l’urto con i nuclei circostanti.
    A me parrebbe, intanto, che il libero cammino medio degli elettroni in aria e nel titanio possa essere differente.
    La temperatura induce nel composto TiT una variazione della dislocazione degli atomi di trizio che vanno più o meno in profondità. Inoltre, l’evaporazione del trizio e la variazione della pressione esterna, modificano anch’esse l’equilibrio termodinamico e la posizione del trizio all’interno. L’assunzione che la radioattività effettiva sia proporzionale al quantitativo di raggi X rivelati mi pare un po’ azzardata. Lui, secondo me, sta invece proprio misurando la costante di proporzionalità in funzione di T, ad attività costante del trizio.
    Mi risulta, poi, assai inspiegabile la caduta dell’attività ai livelli del background per temperature che si avvicinano ai 500 °C. Tu che ne pensi?
    Lui parla di altri composti chimici del trizio e di decomposizione; ed io non capisco che cosa c’entri la chimica tradizionale con la radioattività. Anche se non sono proprio sicuro ho idea che l’attività del KCl e KHCO3 sia esattamente la stessa. Non facciamo confusione tra chimica e chimica nucleare.

    PS: Il tuo tempo di reazione da Oca stamane è stato di soli 3 minuti. Complimenti.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Giancarlo

      Sbaglierò, ma ho la sensazione che la poltica di HT sia di attivare una sorta di fuoco di distrazione per disorientare l’antagonista; Reifenschweiler e tutti gli altri personaggi che rintraccia qua e là attraverso una navigazione affannosa servono a distrarre l’attenzione dai fondamentali.
      In questo momento la novità davvero enorme è il giudizio che Burke ha formulato sulla richiesta di brevetto di Rossi. A parte il merito, esso significa che un brevetto può essere promosso o bocciato dalla esclusiva analisi del testo con cui viene proposto. Molti restano convinti che qualsiasi affermazione scientifica debba sempre essere affidata agli sperimentali, anche se si tratta delle invenzioni di Ighina o dei fili di costantana di Celani. Burke non ha chiesto di vedere un mamozio Rossi funzionante, non sa nemmeno come è fatto. Gli è bastato leggere il brevetto. Credo sia così per tutti i brevetti.
      Ecco, su questo dovrebbe riflettere HT, invece di riciclare il povero Reifenschweiler, noto solo presso i ff, inesistente da qualsiasi altra parte.
      Non facciamoci distrarre dai fuochi di sbarramento di HT, che interviene sempre nei momenti topici.
      Io risparmio tempo controllando se gli esperimenti nucleari che HT segnala sono archiviati nelle banche dati. Mi bastano tre minuti. Magari non desiste, ma almeno sa che con me non può organizzare un confronto.

      • Hermano Tobia ha detto:

        @Camillo
        Molti restano convinti che qualsiasi affermazione scientifica debba sempre essere affidata agli sperimentali .. su questo dovrebbe riflettere HT

        Anche io le propongo alcuni spunti di riflessioni relativi ad opinioni di scienziati autorevolissimi, che come lei, avevano difficoltà a considerare alcuni fatti sperimentali contrari alle loro credenze:

        – è impossibile che l’ulcera gastrica sia provocata da un batterio (comunità scientifica compatta che ha osteggiato per anni BJ Marhall.) Marshall nel 2005 ha preso il Nobel per la medicina per tale scoperta

        – non esistono i quasicristalli ma solo i quasiscienziati (Linus Pauling, “doppio” premio Nobel, nei confronti di D. Shetman). Shetman ha preso il Nobel per la fisica nel 2011 proprio per tale scoperta.

        – i continenti sono immobili (tutta la comunità scientifica contro Wegener). Oggi la sua teoria si insegna fin dalla scuola media.

        – la fissione nucleare è una bufala (scienziati vari, qui la storia: http://www.n-atlantis.com/fission.htm )

        – i raggi X sono una bufala (Lord Kelvin).

        – è impossibile costruire una macchina volante più pesante dell’aria (sempre Lord Kelvin)

        – La forma molecolare dei gas è impossibile (Berzelius contro le teorie di Avogadro)

        Last but not least: la bombolina può raggiungere al massimo qualche frazione di millibar di sovrapressione.

        Errare humanum est, perseverare autem diabolicum.

        @Giancarlo
        Mi sembra che la tua obiezione sia simile a quella di Wicke, a cui R. risponde nella nota che ho citato. Provo (per quel che capisco) a ragionarci domani.

        • Giancarlo ha detto:

          @Hermano Tobia
          Se ti può essere utile considera che lo spettro energetico degli elettroni ha sì un limite massimo di 18,6 keV ma ha una distribuzione molto simile a una poissoniana, con il massimo nell’intorno di 2 keV circa. Basta che si modifichi questa curva perché salti tutto il ragionamento del tedesco. Inoltre, tieni presente che la variazione del numero di elettroni che fuoriescono è un problema sperimentale noto che induce ad usare il trizio sotto forma di gas oppure in strati molto sottili.

          Vedi ad esempio:

          Fai clic per accedere a DiLella09-Neutrini.pdf

          specialmente le prime slide.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Hermano Tobia
          Mi aspettavo una risposta del genere, perché Lei è per nostra fortuna prevedibile.
          Secondo Lei Burke, per avere la sicurezza di non sbagliare, avrebbe dovuto farsi mostrare un E-Cat per controllare se funzionava.
          Seconde Lei nel 2004 il DoE avrebbe dovuto mandare i suoi periti in pellegrinaggio presso i laboratori che praticano ff per assistere agli esperimenti.
          Secondo Lei i peer reviewers degli articoli dovrebbero andare a controllare di persona i dati che vengono presentati.
          Lei vive davvero in un mondo virtuale. Probabilmente in campo informatico le cose funzionano come vorrebbe Lei. Con le scienze sperimentali si guardano i documenti, che devono essere scritti come si deve. Meno male, altrimenti i Sovietici avrebbero vinto la guerra fredda inondando il mondo di rivendicazioni fasulle ma difficilmente contestabili.
          Brevemente:
          come giudica il comportamento di Burke? E’ un pigro che non vuole alzare il sedere dalla poltrona?
          che giudizio dà di Reifenschweiler dopo avere controllato che non è presente nell’archivio BNL? Badi, non escludo che sia presente fuori di Exfor.
          Così almeno non prende le cose prudentemente alla larga, dando magari a Berzelius la colpa degli insuccessi di Celani e di Rossi.

        • AleD ha detto:

          @Camillo Franchini:

          Con le scienze sperimentali si guardano i documenti, che devono essere scritti come si deve

          Questo è garantito al limone, però a questo punto, come dovrebbe essere scritto un documento di un setup sperimentale che tira fuori risultati non previsti dalla fisica nota?
          Converrà che esisteranno alcuni fenomeni fisici che non ci sono ancora noti, no? Mica possiamo dire di conoscere tutti i fenomeni fisici che la natura ci regala.
          Bene, un ipotetico scritto che documenta una novità come dovrebbe essere scritto? O sarebbe impossibile per lei da scrivere?
          Anche boh? può andare bene come risposta, eh 🙂

        • Cimpy ha detto:

          Lo sai HT, cosa hanno davvero in comune tutte le storie dove le teorie sono state cambiate? Che appena i mezzi sono stati adeguati, la pratica ha dimostrato da che parte stavano le teorie giuste. Nella fusione fredda da 25 anni si dice che si fa con mezzi risibili – non serve un ciclotrone, dico bene? Basta un filo di costantana e un po’ di corrente elettrica, o un po’ di nickel, acqua, calore da resistenza elettrica e un sale magico, o ultrasuoni sparati a frantumare graniti ferrosi,…Ora la differenza è che in questa storia (come in tante altre dove, a differenza delle prime che elenchi tu, si è dimostrato che le cose NON stavano come il genio di turno le voleva mostrare*)
          Ecco, la tua lista è parecchio parziale: contiene alcuni casi molto noti in cui la scoperta o l’invenzione c’era eccome, e trascura tutti gli altri casi in cui non solo non c’era, ma più spesso che no si trattava come minimo di un a burla con evidenti vantaggi mica tanto secondari per il burlatore. Dimmi tu se fosse vero che puoi ottenere eccessi come propone (ad esempio) Celani -. dici che è una cosa tanto complicata? – com’è che ad ottenerli in quel modo è soilo lui. O se fosse vero che le celle di Piantelli (ci credi in quelle celle, HT?) fanno altrettanto, com’è che smettono appena a misurarle è Massa e, ad anni di distanza, ancora producono eccessi basta che Massa se ne stia ben lontano.

          (E stendo io un pietoso velo sull’italo americano e la sua formula magica, che davvero con quello si è toccato il fondo, persino del revisionismo storico…)

          * dai raggi Enne alle varie macchine del Moto perpetuo
          dai vaneggiamenti di Velikovsky alle teorie di Hamer, passando
          anche per quel simpaticone di Harold Hillman…

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Hermano Tobia
          Ci sono voluti 25 anni per dimostrare che la fissione nucleare non era una bufala?
          Conosce l’espressione etrusca “il tempo è galantuomo”? Vuole aspettare altri 6 mesi per vedere i fili di costantana che si arroventano da soli? Aspettiamo pure; purché siano i privati a spendere per fare un test. Molti di noi non hanno bisogno di un test.

        • oca sapiens ha detto:

          Hermano Tobia,
          comunità scientifica compatta che ha osteggiato per anni BJ Marshall
          è falso, lei lo sa e sa pure che la tesi di Marshall è tuttora contestata perché del 50% della popolazione mondiale portatrice del batterio, meno dell’1% soffre di ulcera.

          non esistono i quasicristalli
          così ha detto Pauling, invece la “comunità scientifica compatta” lo ha confermato sperimentalmente – e pubblicato – subito dopo il primo paper di Shechtman.

          la fissione nucleare è una bufala… n-atlantis com
          Lei crede a tutte le bufale che legge sui siti per visitati da alieni – Nexus, n-atlantis, pesn…

          Camillo, Ascoli65, Cimpy et al.
          quelli di n-atlantis sono colleghi di Puthoff il fisico faceva “ricerca” con il generale Stubblebine su come fare esplodere i criceti con la mente. Lui la faceva da prima del 1966, per conto della chiesa di Scientology e adesso si occupa anche di zero point energy.

        • Cimpy ha detto:

          Che la FF non sia una bufala lo dicono solo soggetti ben distanti dal mainstream, questo si sa. Soprattutto quelli che dicono di avere esperimenti probanti – curioso che probino solo per loro ed eventualmente loro amici, che quando passano gli scettici – ohibó – non va più niente, anche in modo retroattivo, se del caso…
          HT, non ho capito la risposta: per te la cella di Piantelli funziona (come sostiene Eroyka) o non funziona (come sostiene Massa)?

        • Hermano Tobia ha detto:

          @ocasapiens
          la fissione nucleare è una bufala… n-atlantis com
          Lei crede a tutte le bufale che legge sui siti per visitati da alieni – Nexus, n-atlantis, pesn…

          Come detto altrove, mi inchino alla sua autorità indiscussa relativamente ad alieni e sette correlate.
          Inizialmente volevo linkare questo articolo di Scientific American relativamente allo scetticismo che circondava inizialmente la scoperta della fissione nucleare ma purtroppo è paywalled …

          http://www.scientificamerican.com/article/lise-meitner-and-the-discovery-of-n/

  43. Camillo Franchini ha detto:

    @Cimpy

    vaneggiamenti di Velikovsky alle teorie di Hamer, passando anche per quel simpaticone di Harold Hillman…

    Hai dimenticato il più esagerato di tutti, certo Brian Ahern, credo CEO della Vibronic Energy, che non produce quello che gli sporcaccioni pensano, ma energia abbondante, pulita e a basso costo.
    Brian Ahern ci informa che:
    In 2008, Professor Arata of Osaka U. demonstrated that 5nm deuterated nano-particles have ‘incipient’ energy.
    3-12 nm particles generate energy spontaneously and indefinitely.
    Con inventori così bravi non c’è più da temere la crisi energetica. Bisogna informare Ugo Bardi.
    E’ il momento magico dei nani.
    Non è per niente vero che la ff parla italiano. Ora parla americano.
    Qualcuno sa se nella nuova sede Duncan pratica ancora ff? Anche quello è un pezzo da novanta nella nomenclatura ff.

    • Giustino ha detto:

      Ohibò, io già mi stavo agganciando al commento di “Lo Psicanalista” che analizzava con uno dei suoi ultimi sfortunati pazienti le leggi meccaniche del “ratto alterno moto”.
      Per quanto riguarda il mondo del nano, tuttavia, non dobbiamo dimenticare, che in ogni cultura ha sempre suscitato grandi fantasie. Specialmente quelle legate al mai riportato nei libri di testo e nemmeno nelle banche dati nucleari teorema della ELLE.
      Non stupiamoci dunque se anche “The FF community” non ne sia stata pesantemente influenzata. Pochi cm ma grandi rendimenti … di excess heat!
      Onanisticamente vostro
      G. dalle polverose pianure di Nowhere.

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Giustino
        Indubbiamente questo è il momento dei nani. Lo Psicanalista Le spiegherà perché. Un tempo funzionava bene anche la macchina orgonica inventata da Wilhelm Reich, anche se non era garantita dal teorema della ELLE.
        Io mi auguro che anche il Vibronic e il Nanor possano dare soddisfazione. Oddio, ho dimenticato che producono solo energia a buon mercato. Secondo me è una copertura per fregare la legge americana che è di tradizione puritana. Bisogna che cerchi una foto di Brian Ahern. Dalla faccia si capisce molto.
        Celani ha fatto cose nane o solo micro? Bisogna chiedere a HT che sa navigare.

  44. Camillo Franchini ha detto:

    @AleD

    Bene, un ipotetico scritto che documenta una novità come dovrebbe essere scritto?

    Ci sono casi anche recenti. La violazione di parità scoperta da Lederman e (credo) Garwin (quello della ff) è un caso del genere. Scrissero il loro lavoro e i colleghi presero atto. In chimica la scoperta del polipropilene isotattico era piuttosto singolare, ma passò perché il processo fu descritto bene. Un catalizzatore di idrogenazione stereospecifico era inatteso.
    Il caso più clamoroso fu quello di Planck che dimostrò che “natura facit saltus”. Insieme con Einstein Planck è considerato un grande della comunicazione scientifica. Se avesse descritto il suo lavoro in modo goffo e incerto, la nascita della MQ sarebbe stata ritardata forse di parecchio.
    Certo se uno scrive una relazione in inglese maccheronico e lardellato di incisi non si presenta bene anche se inventa la ff.

    • Cimpy ha detto:

      Vorrei aggiungere 2 cent:
      Una novità dovrebbe essere spiegabile in modo che anche il noto rimanga spiegabile. Se la novità richiede che (per dire) gli atomi del ferro siano (parecchio) meno stabili di quel che si pensa mi devono spiegare com’è che (sempre per dire) le rotaie dei treni non fondono a freddo almeno d’estate quando un etr freni (per non parlare dei pistoni di un motore…)

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Cimpy

        com’è che (sempre per dire) le rotaie dei treni non fondono a freddo

        E’ quello che pensa anche quella volpe di Burke:
        if the reaction occurred as claimed by the Applicant, it would also spontaneously occur in nature,
        E’ il teorema della chimica bulgara di Livio: perché queste cose meravigliose capitano solo ai ff e non ai chimici che si occupano del sistema NiH da quando esiste la chimica? Chimici sfigati come Lo Psichiatra? Gente ottusa che non si meraviglia quando un pezzo di nickel si riscalda da scottare la mani?
        Ora mi viene in sospetto: non saranno mica le tre chilocalorie/mole di idrogeno assorbito in nickel che li ha impressionati? Loro parlano di fenomeni appena rilevabili; quel calore potrebbe essere la risposta.
        E’ impossibile, non possono essere così capre.
        Insomma, si ricordano di sottrarre l’entalpia di assorbimento dell’idrogeno in palladio e nickel?

        • Luca ha detto:

          Camillo
          queste tre chilocalorie/mole di idrogeno assorbito in nickel sono quelle che molto presumibilmente hanno malamente ustionato “the index finger” [left or rigth dipende dall’intervista] del nostro inventore nazionale. e che diedero l’impulso a tutto questo clamore neo fusionista a partire dal 2010/2011. Succcessivamente si sarà sicuramente reso conto di aver incocciato con la Fata Morgana, ma, coinvolte UniBoh, half million of euros, cure per i malati del terzo mondo, Greci+ambasciatori, Uppsala e tutto quanto il creato della rete, come fare marcia indietro? Mission impossible. Tanto valeva tener su il tendone del circo con gli stuzzicadenti e lasciar fare il resto agli instancabili fan delle free-energy e agli aspiranti Pulitzer di turno. Poi arrivano in soccorso gli Ampenergo, IH, e tutta la tribù dei Cherokee a salvare le p@lle di “capo bianco”, Intanto giga e giga di byte ingrassano la rete e fanno prosperare il mercato delle telecomunicazioni.

  45. Camillo Franchini ha detto:

    @oca sapiens

    Puthoff il fisico faceva “ricerca” con il generale Stubblebine su come fare esplodere i criceti con la mente.

    Conosco il soggetto. Era un personaggio usato come argomento pesante a favore della violazione del 2° principio della termodinamica da parte del vivente. I miei antagonisti del tempo erano Ubaldo Mastromatteo, Vincenzo Valenzi, Pino Quartieri.
    Se HT fa in qualche modo riferimento a Puthoff è davvero ridotto male.

  46. Camillo Franchini ha detto:

    @Luca

    sono quelle che molto presumibilmente hanno malamente ustionato “the index finger”…

    Il tema, sollevato per gioco, è diventato improvvisamente “scottante”. Molte rilevazioni di modeste produzioni di calore possono essere spiegate dalla chimica più antica e convenzionale che esista, la termochimica. I chimici misurano ossessivamente qualsiasi scambio di calore; hanno inventato ogni tipo di calorimetri.
    I valori misurati dai ff possono essere reali; la spiegazione è banale, comune entalpia di assorbimento. Il calore accompagnato da assenza di radiazioni potrebbe avere tratto in inganno. Di fatto nessuno sembra avere mai sottratto quel calore da quello prodotto – secondo loro – per ff.
    Vediamo se ci sono altri commenti.

    • sandro75k ha detto:

      Ne avevo parlato sia con Mario per e-mail che con Daniele una volta che ci eravamo visti che mi sembrava strano che non comparisse mai nei calcoli…. non so se ricordano, saranno passati un paio di anni… forse non mi ero spiegato bene…

      • Cimpy ha detto:

        Qualche dubbio ce l’hai, sandro75k? Forse n ell’E Cat non si fonde nulla., forse non ci sono quelle “reazioni piezonucleari” che piacciono a Mistero e forse la cella di piantelli non fa alcuna overunity…

        • sandro75k ha detto:

          Cimpy, te lo dico col cuore, non fai sempre bella figura… pensa 2 volte prima di sparlare….

        • Cimpy ha detto:

          Grazie, Sandro75k, fa sempre piacere quando qualcuno ti parla col cuore in mano.
          Poi magari, sempre col cuore in mano, parlami anche della cella di Piantelli, delle reazioni piezonucleari di Carpinteri, dei fili di Celani,…c’è già HT che si defila.

  47. Camillo Franchini ha detto:

    @Hermano Tobia

    scetticismo che circondava inizialmente la scoperta della fissione nucleare

    Scetticismo pienamente giustificato, dato che il fenomeno era sconosciuto. Lo scetticismo fu immediatamente superato con le prime pubblicazioni di Hahn, Strassmann e Meitner (Meitner ebbe la storia triste che conosciamo e che provoca ancora dispiacere).
    Anche Fermi ebbe la sensazione che Pontecorvo avesse sbagliato certe misure e lo rimproverò. Poi scoprì che si trattava dei primi indizi della legge 1/v.
    Non capisco perché consideri deplorevole un atteggiamento prudente nel giudicare dati sperimentali imprevisti. Si fa ancora oggi, lo facciamo tutti. Mai lasciarsi travolgere dall’entusiasmo e dalla sensazione di avere fatto una scoperta epocale. Fu l’errore fatale di F&P, quello che ancora oggi gli viene rimproverato.

    • oca sapiens ha detto:

      Camillo,
      scetticismo non direi. L’articolo è di Ruth Levine, la biografa della Meitner (trad. Boringhieri) e nel suo libro dice che il paper di Meitner e Frisch su Nature ha subito convinto tutti. Infatti il sottotitolo di Scientific American parla di
      Racial persecution, fear and opportunism
      non di scetticismo sulla fissione.

      Puthoff: igià, n- atlantis è un sito di creazionisti visitati da alieni

      Hermano Tobia
      Certo che sono un’autorità, sono pagata anche per scrivere di bufale e le fonti più abbondanti sono proprio quelle che lei considera talmente affidabili da protestare perché ci metto il tag “bufala”.

      • Camillo Franchini ha detto:

        @oca sapiens

        scetticismo non direi.

        Le cose andarono così.
        Enrico Fermi disponeva solo del chimico D’Agostino che, lavorando presso un istituto di Fisica, non disponeva certo di una strumentazione chimica complessa. Credettero di avere scoperto dei transuranici che battezzarono con i nomi di Esperio e Ausonio. Un errore clamoroso che impedì all’Italia di essere il Paese scopritore della fissione nucleare.
        In Germania Otto Hahn era a capo di un laboratorio di radiochimica molto avanzato e, dimostrando una grande abilità sperimentale, con i suoi collaboratori Lise Meitner e Fritz Strassmann riuscì a scoprire nuclei di fissione di bario.
        Non so a chi si riferisca HT quando ricorda che la scoperta fu accolta con scetticismo. In realtà la scelta era solo tra i transuranici di Fermi e i prodotti di fissione della scuola di Otto Hahn. Forse HT dispone di qualche documento che non conosciamo. Il solo che poteva essere scettico era Fermi, ma egli si è sempre rammaricato di non avere scoperto la fissione. Speriamo che HT disponga di qualche documento poco noto.
        L’errore più clamoroso fu commesso da Heisenberg, che per due anni ritenne che il neutrone fosse costituito dalla somma di un protone e un elettrone. Per sostenere la sua tesi, nel 1932 scrisse una serie di articoli su Zeitschrift für Physik. Si allineò solo nel 1934 dopo i lavori teorici di Fermi e Pauli sulla forza debole.
        A me sembra normale dinamica della ricerca scientifica. Sembra che HT non abbia competenza di come si conduce un lavoro sperimentale. Un set sperimentale comincia a rendere dopo aggiustamenti successivi anche importanti. Non si tratta di errori, ma di normali aggiustamenti.
        Non credo che lord Kelvin si sia intestardito per 25 anni a negare l’esistenza dei raggi X.

        • oca sapiens ha detto:

          Camillo,
          Sì, ma succedeva prima dei risultati Hahn-Meitner-Strassmann del 1937, e sopratutto prima che Meitner e Frisch pubblicassero il paper con la “direct proof” per dirla con Bohr. E’ uscito su Nature di febbraio 1939, gli esperimenti dei Joliot-Curie, di Frisch e dei due gruppi di Berkeley lo confermano a fine mese e quelli di Fermi ai primi di marzo.

          Kelvin: per i raggi X si è ricreduto tre mesi dopo (a memoria) e si è fatto radiografare le mani…

  48. FermiGas ha detto:

    Hermano (e gli altri interessati),
    nel frattempo, volevo far notare che Faccini et al. hanno risposto a Widom, Swain e Srivastava con “Further investigations on the Neutron Flux Generation in a Plasma Discharge Electrolytic Cell”, http://arxiv-web3.library.cornell.edu/pdf/1401.8218.pdf‎ .

    • Hermano Tobia ha detto:

      @FermiGas
      Grazie per la segnalazione.

      The most reasonable test would be to exploit the competences in neutron detection of our group to perform the measurements during an experiment of Cirillo et al.

      Completamente d’accordo.

  49. Camillo Franchini ha detto:

    @Hermano Tobia
    Nel Suo elenco puntiglioso di affermazioni scorrette distribuite qua e là nella storia delle scienza, Lei dimentica il premio Ig Nobel inflitto a John Bockris per il seguente motivo:
    John Bockris of Texas A&M University, for his wide- ranging achievements in cold fusion, in the transmutation of base elements into gold, and inthe electrochemical incineration of domestic rubbish.
    In pratica si mise sulla strada di Mizuno come Cirillo e Iorio.
    Noto per inciso che la notizia è stata pudicamente cancellata dall’agiografia di J. Bockris che figura in Wikipedia.
    La differenza tra Lord Kelvin, Heisenberg e tutti gli altri che hanno proceduto per tentativi alla descrizione corretta di nuovi fenomeni e i ff consiste nell’incapacità dei ff di imparare dagli errori e di arrivare a una soluzione entro pochi mesi, massimo due anni come sono serviti a Heisenberg in una materia che allora era esclusivamente teorica.
    Inoltre Lei dovrebbe distinguere tra innocui strafalcioni e ricerche costose che non avrebbero retto il più affrettato studio di fattibilità. Credo però che in certi ambienti studi di fattibilità siano una procedura sconosciuta.
    Lord Kelvin non ha rallentato lo studio dei raggi X. A Bologna hanno assegnato almeno 5 tesi di laurea ff a sfortunati studenti. In questo caso hanno provocato un danno concreto. Non credo che lord Kelvin sia arrivato ad assegnare una tesi sull’inesistenza dei raggi X.

  50. Hermano Tobia ha detto:

    @Giancarlo
    Ti rispondo qui per comodità:
    A me parrebbe, intanto, che il libero cammino medio degli elettroni in aria e nel titanio possa essere differente.

    Senza dubbio. Teniamo presente però che dentro il vessel c’è il vuoto, non aria.

    La temperatura induce nel composto TiT una variazione della dislocazione degli atomi di trizio che vanno più o meno in profondità. Inoltre, l’evaporazione del trizio e la variazione della pressione esterna, modificano anch’esse l’equilibrio termodinamico e la posizione del trizio all’interno.

    Da quello che ho capito, il ragionamento di R. è il seguente: le nanoparticelle di Ti si depositano sulle pareti (“wall”) del vessel come fuliggine (“soot”), ed il T inserito viene assorbito (ad- o ab-, non dovrebbe essere rilevante) velocemente.

    Dal momento che, come dici, il percorso libero degli beta emessi è minimo all’interno del Ti, R. sostiene che qualunque posizione (superficie o bulk) abbia il T all’interno del Ti, i beta che emette andranno comunque a scontrarsi con il layer di Ti, o “nelle vicinanze” (T nel bulk) od eventualmente dalla parte opposta del vessel (T in superficie e beta emesso verso l’interno del vessel).
    Pertanto (sempre se ho capito bene) tutti i beta emessi vengono bloccati dal Ti e danno luogo ad emissioni X che invece non vengono abbattute in maniera apprezzabile dal sottile layer di Ti e vengono quindi rilevate.

    Quando la temperatura raggiunge i 500C e R. sostiene che layer Ti si “decompone” penso intenda che il layer si Ti stacca dal wall del vessel, quindi i beta non vanno più ad impattare sul layer di Ti e quindi non vengono rilevate le relative emissioni X.

    @Camillo
    Reifenscheweiler esiste solo nel mondo magico ff.

    Beh forse non è proprio così, il suo articolo ad esempio è citato qui (1), dove si riscontra un’altra alterazione del decay rate (fino al 4%), questa volta nell’Au, ed in condizioni diverse (comunque sempre dipendenti dal metallo ospitante e dalla temperatura).
    Provi a cercare i nomi degli autori di questo articolo nella banca dati BNL, avrà una (piacevole ?) sorpresa.

    (1) http://www.researchgate.net/publication/225589314_The_198Au_half-life_in_the_metal_Au

    • Giancarlo ha detto:

      @Hermano Tobia
      Pertanto (sempre se ho capito bene) tutti i beta emessi vengono bloccati dal Ti e danno luogo ad emissioni X che invece non vengono abbattute in maniera apprezzabile dal sottile layer di Ti e vengono quindi rilevate.

      E’ invece proprio qui l’inghippo, ma non lo dico io, lo dice Reifenschweiler stesso; infatti la dose in curie (100 mCi) del trizio è elevatissima e dovrebbe avere miliardi di conteggi. Invece:
      To arrive at an explanation of the strange result presented in fig. 2 we proceed in the following way: If n is the number of GM-counts per second, N the number of tritium atoms, λ the decay constant and α the counting efficiency, then we have
      n = αλΝ
      …It is calculated that α=4.2×10-9 at the beginning of the heating experiment

      Capisci? Lui vede un fotone X ogni miliardo di elettroni beta emessi.
      E pretende che α sia stabile in tutte le condizioni dell’esperimento (ed anche N) per poter dire che la variazione di n è indotta solo da λ. A me lascia molto, ma molto, ma molto perplesso.

      It should be obvious that our results might also have a bearing on cold fusion [1-3].
      Questa conclusione è esilarante. O forse non l’ho capita, me la spieghi?

      • Hermano Tobia ha detto:

        @Giancarlo
        Capisci? Lui vede un fotone X ogni miliardo di elettroni beta emessi.
        E pretende che α sia stabile in tutte le condizioni dell’esperimento (ed anche N) per poter dire che la variazione di n è indotta solo da λ. A me lascia molto, ma molto, ma molto perplesso.

        Il metodo di misura dell’attività del T tramite x-ray detection è comunemente usato e non l’ha certo inventato R. (1), ed R. comunque dimostra di conoscerlo bene:

        As was explained above, we are convinced that the decrease of n between 115°C and 275°C cannot be caused by a decrease of NT. The counting efficiency α comprises the efficiency of generation of internal and external bremsstrahlung and of characteristic X-rays by the β-electrons of tritium [12], the overall geometrical factor (only a very small part of the generated X-rays hit the GM-tube) and the counting efficiency of the GM-tube. The generation of internal bremsstrahlung is independent of external conditions and thus proportional to the number of β-electrons. A change of the efficiency of generation of external bremsstrahlung, of characteristic X-rays and of the overall geometrical factor between 115°C and 275°C would require a considerable migration of tritium, although –as was explained above –no tritium was escaping from the titanium layer. Such a migration seems thus impossible. The counting efficiency of the GM-tube was tested several times and may be assumed constant during the experiment. Thus it is hard to see that the counting efficiency αcould change at temperatures between 115°C and 275°C. It is calculated that α=4.2×10-9 at the beginning of the heating experiment.

        A me sembra ben argomentato, per quello che posso capire. Certo una replica non sarebbe male ma, come ho fatto notare a Camillo, il suo esperimento non è passato inosservato …

        (1) http://link.springer.com/article/10.1007%2FBF02165152

        • Giancarlo ha detto:

          @Cimpy
          Prendi nota e riferisci a Sylvie che altri tre crononauti desiderano unitsi a voi.
          T. Kishikawa, H. Baba, N. Urabe

        • Cimpy ha detto:

          Annotato. Ma, o ci danno prova di essere scettici, o li aabbaandoniamo al primo medioevo che incontriamo. In compagnia di Cagliostro, s’intende…

        • Cimpy ha detto:

          A me sembra ben argomentato

          Stupisce che, di fronte a tanta illustre opinione, la cosa resti a tutt’oggi abbondantemente ignorata dalla scienza mainstream…

          …e per Piantelli, HT? Fonde a freddo, secondo te? O Eroyka vende lucciole per lanterne?

        • oca sapiens ha detto:

          Cimpy,
          ignorata ignorata no: tolte le autocitazioni, il paper è citato ben due volte in 30 anni, l’ultima su
          Radiography and the “Scratch and Win” Lottery Ticket
          che dall’abstract sembra molto interessante, sopratutto per noi crononauti…
          Prende nota e riferisce a Giancarlo per favore?

        • Cimpy ha detto:

          Obbedisco. Affrancatura a carico del destinatario, o posso offrire io?

        • Giancarlo ha detto:

          @Ocasapiensa
          Radiography and the “Scratch and Win” Lottery Ticket

          Noi lo facevamo col laser… e i Pavesini (se ricordo bene) mettevano in palio biciclette.
          Bei tempi davvero…

        • Hermano Tobia ha detto:

          @Giancarlo
          A me sembra che 1984 (anno di pubblicazione del lavoro di T. Kishikawa) < 1994 (anno di pubblicazione del lavoro di R.), senza contare che l'articolo del 1984 ne cita uno del 1960 dal titolo:
          WESTERMARK, T., PERSSON, R. and GHANEM, N. A., “On the use of Bremsstrahlung for the determination of tritium in organic systems and somemetallic electrodes” Nucl. Instrum. and Methods, 9 (1960) 141-4

          Per approfondire puoi esercitarti qui (1)

          @ocasapiens
          il paper è citato ben due volte in 30 anni
          Temo che anche lei abbia bisogno di un ripassino di aritmetica, mi limito ai primi 3 lavori che citano quello di R. (2,3,4):

          (1) http://www.ematematica.it/esercizi/pre-materna/disuguaglianze-tra-numeri/
          (2) http://link.springer.com/article/10.1140/epja/i2006-10212-8
          (3) http://link.springer.com/article/10.1140/epja/i2007-10012-8
          (4) http://link.springer.com/article/10.1007/BF02769970

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Hermano Tobia

      Provi a cercare i nomi degli autori di questo articolo nella banca dati BNL, avrà una (piacevole ?) sorpresa.

      La sorpresa è davvero piacevole, perché dimostra che i curatori delle banche dati non hanno prevenzioni. Non solo si trovano i nomi, ma anche il lavoro.
      L’argomento è dibattuto, perché esistono altri lavori sul tema.

      J. R. Goodwin, N. Nica, V. E. Iacob, A. Dibidad, J. C. Hardy
      Measurement of the half-life of 198Au in a non-metal: High-precision measurement shows no host-material dependence
      Physical Review C (senza altre indicazioni)

      Dicono che l’ingegneria è la scienza dei moduli e dei coefficienti correttivi.
      Tutta la scienza è così, si formula una legge poi si trovano piccole deviazioni. Si tratta di rifiniture che non sempre vengono trasferite sui trattati.
      Cose grosse tipo Reifenschweiler non sono però mai state riportate.
      Non capisco però perché la cosa riguardi la ff, a meno di ritenere che il reticolo del palladio che ospita il deuterio abbia una funzione di stimolazione della reazione DD. Dopo Preparata non so se questa ipotesi sia stata sostenuta da altri, a parte Hagelstein che sostiene praticamente tesi e antitesi con lo stesso entusiasmo.
      Intanto ci vorrebbe la cella di F&P funzionante da qualche parte del mondo. Esiste? Finora nessuno l’ha mai presentata.

  51. Camillo Franchini ha detto:

    @Hermano Tobia
    Reifenscheweiler esiste solo nel mondo magico ff.
    Raiola è una vecchia conoscenza del mondo magico del BNL.
    Influence de l’état chimique è un capitolo che si trova a pag. 93 di un mio vecchio testo di scuola,
    M. Haïssinsky – La chimie Nucléaire, Masson & Cie, 1957.
    Non capisco il suo interesse per queste finezze di chimica nucleare. Vuole dimostrare che legge di tutto? Lo sapevo già, Lei è un informatico con forte vocazione per la chimica nucleare. Glielo riconosco volentieri, come Le riconosco la capacità di dare la giusta importanza alle banche dati nucleari, atteggiamento assente in tutti gli altri ff, che fanno tutto da soli, rifiutando il metodo incrementale tipico di questa disciplina.

  52. Giancarlo ha detto:

    E’ uscito il libro di Mats Lewan con il primo capitolo scritto pure in italiano (il resto lo sarà a breve)
    animpossibleinvention.com
    Volevo lanciare una scommessa sul traduttore, ma essendoci alcune divisioni in sillabe errate (solo quello, l’italiano è ottimo) non sono più convinto di poter vincere. Ora opterei per la moglie di Mats che è italiana.
    Sembra bello e penso di comprare la versione elettronica; così dopo aver lavorato gratis per il trionfo della FF ora ci metterò pure un po’ di soldi.

    • Cimpy ha detto:

      Mah, a me pare che Matts parli e scriva molto bene in italiano …

    • shineangelic ha detto:

      Fa bene a guadagnarci sopra, Mats. Dopo essere stato preso per i fondelli, credo sia impossibile non credere alla versione di Gary Wright con l’analisi delle espressioni ghignanti del nostro mentre spegne e ri-accende lo scaldino di soppiatto. Lewan deve averlo visto per forza.

      Non lo compro, manco in digitale.

  53. Giancarlo ha detto:

    @passanti
    C’è qualcuno che trova una fallacia logica in queste due affermazioni?

    A me sembra ben argomentato, per quello che posso capire. Certo una replica non sarebbe male ma, come ho fatto notare a Camillo, il suo esperimento non è passato inosservato …
    (1) http://link.springer.com/article/10.1007%2FBF02165152

    A me sembra che 1984 (anno di pubblicazione del lavoro di T. Kishikawa) < 1994 (anno di pubblicazione del lavoro di R.),

  54. Camillo Franchini ha detto:

    @oca sapiens

    La mostra Balle di Scienza presso Palazzo Blu di Pisa sta raccogliendo un successo notevole.
    Tra le balle c’è anche la fusione fredda, con un bel filmato che si attiva su richiesta.
    Per me è importante che l’organizzatore della mostra Franco Cervelli appartenga all’INFN, che ormai si fa parte attiva a demolire la balla ff. Meglio tardi che mai. E’ presente anche il patrocinio del MIUR. Insomma, se continua così c’è da sperare che la ff, come le altre balle di scienza, resti solo una storia da ricordare nelle mostre.
    Sotto ci sono promotori e sponsors della mostra.
    Balle di Scienza

    • varrone piergiorgio ha detto:

      Ma io sto sempre sulla sponda del fiume, ed aspetto.

      • Camillo Franchini ha detto:

        @varrone piergiorgio

        Se mi posso permettere, entri nel merito delle questioni. Non abbia paura di compromettersi. Tutti si fa quello che si può.

        • varrone piergiorgio ha detto:

          Ciascuno può parlare in base alle sue competenze, ma quando si sottilizza sulle parole e si trascura l’essenza della questione provo grande fastidio. Non sono un fisico, ma nella mia lunga vita ho sempre avuto una specie di sesto senso, che mi dà una sensazione di disagio quando faccio o vedo qualcosa di sbagliato. Lì per lì, anche se do retta alla sensazione, magari non capisco l’errore, ma alla lunga esso viene fuori. Non so perchè, ma sinora la mia sensazione non ha mai fallito, e questo riguarda anche le persone che incontro.
          Sulla ff non ho mai avuto sensazioni negative da quando AR ha annunciato il suo e-cat.
          Non posso dire altro, se non rimarcare che per un bel pò ha speso soldi di tasca sua e quindi avrebbe truffato se stesso.
          La ringrazio sentitamente per la gentile accoglienza.
          Per non annoiarla troppo, può farsi un’idea delle mie competenze guardando sul web i patents internazionali che sono a mio nome e vedrà che con la fusione fredda non c’entrano nulla, ma potrebbero essere ancora utili per le susseguenti applicazioni.
          Grazie ancora per le belle e civilissime parole.

        • Cimpy ha detto:

          Dopo i funambolismi della fisica quasi nuova, le certificazioni quasi vere e i report quasi di terze parti, mancava giusto la quasi paragnostica.
          Sarà sicuramente l’ottava meraviglia: il suo quinto senso e mezzo non sbaglia di sicuro. Mi dà anche sei mumeri buoni? O magari mI sceglie il biglietto della lotteria di capodanno (potrei anche accontentarmi)

        • mario massa ha detto:

          @Varrone Piergiorgio
          “può farsi un’idea delle mie competenze guardando sul web i patents internazionali che sono a mio nome”

          Sul sesto senso sono scettico anch’io….Scusandomi dell’OT, può invece dirmi se lo snubber attivo ha dato buoni risultati e se con i componenti di oggi (dopo 10 anni) lo riterrebbe ancora una soluzione valida per un alimentatore 45kHz con uscita a doppio diodo 35V 100A in continuous mode?

  55. Camillo Franchini ha detto:

    @oca sapiens

    In memory of Martin Fleischmann (1927 – 2012), Sergio Focardi (1932 – 2013), Sven Kullander (1936 – 2014), and of several other prominent scientists who were never recognized for their fundamental contributions to the field of cold fusion.

    Si sapeva che i ff sono al massimo 200 in tutto il mondo. Purtroppo fra 10 anni Mats dovrà allungare il suo elenco di un bel po’. Non c’è fretta, Mats!
    Non mi pare la dedica di un ottimista.

  56. oca sapiens ha detto:

    Camillo,
    bene, così si sa che è un’agiografia.

  57. FermiGas ha detto:

    I neutroni di Cirillo

    Raccolgo di seguito le mie osservazioni. Premetto che, dal mio punto di vista, il “minimo sindacale” per accettare i risultati mirabolanti della FF è rappresentato da un livello di significatività dell’1% con test a due code. Tuttavia, sono sicuro che tantissimi altri sarebbero ben più esigenti.

    1) In [1, 2] si menzionano esplicitamente n° 20 rilevatori esposti al flusso noto di neutroni termici. Tuttavia, i dati raccolti si rifanno sempre a 17 rilevatori [2, 3]. Che fine hanno fatto gli altri 3? Secondo quali motivazioni scientifiche quei 3 rilevatori sono stati esclusi dall’analisi dei dati?

    2) Non si capisce secondo quale criterio sono posizionate le barre d’errore in [2, 3]. Ricordo che l’introduzione delle barre d’errore in un grafico è argomento delle scuole superiori.

    3) La caratterizzazione del fondo mediante una singola misura è ovviamente inadeguata. Inoltre, non è noto né dove la misura è stata eseguita né per quanto tempo il campione di CR-39 è stato esposto al fondo.

    4) Volendo comunque prendere come riferimento la singola misura del fondo effettuata, si nota che essa è compatibile coi campioni di CR-39 esposti per 1’ al flusso noto di neutroni.

    5) Da calcoli che avevo fatto in passato, il cammino libero medio per assorbimento di neutroni termici in H3BO3 a composizione isotopica naturale mi risultava 1 mm. Il range ( http://en.wikipedia.org/wiki/Range_(particle_radiation) ) per le α più energetiche scritte da Cirillo (2,79 MeV) è di 13 μm in H3BO3 a composizione isotopica naturale. Per le stesse, il range in aria (20 °C, 1 atm) è 15 mm.
    Visto il grande spessore di H3BO3 presente nei rilevatori di Cirillo, ne consegue che essi sono altamente insensibili (sempre che funzionino per davvero).

    6) Da 4) e 5) nasce il dubbio legittimo che i rilevatori di Cirillo stiano semplicemente integrando nel tempo il fondo.

    7) Per discriminare se per i rilevatori di Cirillo c’è differenza tra irraggiamento e non irraggiamento, si sarebbe dovuto quantomeno: esporre un certo numero di campioni alla sorgente per x minuti e svilupparli dopo y minuti; posizionare un certo numero di campioni (bianchi) per x minuti nella stessa sede dove verrebbero irraggiati (anziché in un punto a caso del laboratorio) ma in assenza della sorgente e svilupparli dopo y minuti; ripetere per tempi crescenti.
    Questo non è stato fatto.

    8) I tempi che intercorrono prima di sviluppare i CR-39 sono fondamentali, perché i rilevatori continuano a integrare il fondo.
    Cirillo non dà alcuna informazione in merito.

    9) Stando ai dati di Cirillo, all’ENEA il fondo dà 500 tracce, mentre nel laboratorio di Cirillo il fondo dà zero tracce.
    Infatti, da [1]

    The CR-39 detectors exposed to the plasma discharge recorded a significant number of tracks, while the ‘blank detector samples’, positioned far from the cell activity (> 5 m), but in the same room, did not detect any relevant tracks.

    An average of 720 n⋅s^(-1)⋅mm^(-2) thermal neutron flux was estimated in the proximity of the plasma discharge, at the tungsten cathode of the electrolytic cell, while the blank detector sample shows no tracks.

    e analogamente leggiamo a pag. 20 di [2].
    Quindi siamo 500 a zero: non male! Una discrepanza degna di nessuna nota, nessun dubbio?

    10) Dall’esperimento che ha fatto Cirillo, io avrei voluto capire se c’era differenza fra la cella in regime di GDPE contro la cella spenta o in regime elettrolitico o in regime di scarica elettrica senza plasma “attivo”. Questo comporta che i bianchi non vanno messi in un posto a caso del laboratorio e per non si sa né quali tempi di esposizione né allo sviluppo. I bianchi andavano messi nello stesso identico posto (a ~1 cm dalla punta del catodo), con la cella spenta ma predisposta e pronta in ogni dettaglio per l’accensione o con la cella in regime elettrolitico o in regime di scarica senza plasma “attivo”; esposti per 500 s e sviluppati dopo il tempo y, dove y coincide col tempo dopo il quale sono stati sviluppati i campioni “buoni”.
    Tutto ciò non è stato fatto.

    11) In ogni caso, le sole due misure effettuate da Cirillo dopo 500 s in prossimità del catodo (CR-39 “sample1” e “sample2”) non sono significative rispetto al fondo misurato all’ENEA (test t, valore p = 0,053).
    Si noti che l’intervallo fiduciario al 95% per la media delle due misure eseguite da Cirillo è 3 ÷ 79 tracce/mm^2: due misure di questo tipo sono davvero troppo poche per concludere qualsiasi cosa.

    12) Le misure effettuate sono poche per studiare come si distribuiscono statisticamente le tracce e indagare, quindi, se si riscontrano eventuali anomalie nella distribuzione.

    13) Non esiste nessuna motivazione fisica valida secondo cui l’indio, sottoposto a burst di neutroni termici anziché a flussi costanti, si permetta di fare lo schizzinoso non attivandosi. Sarà meno attivo rispetto al caso “saturato”, ma è assurdo pensare che non si attivi. Si veda per l’appunto anche [4].

    14) Ad ogni modo, la misura coll’indio è stata fatta, ha dato esito negativo ed è stata taciuta. A me non sembra corretto: le ciliegie marce hanno pari dignità di quelle mature.

    15) Così come ho detto in passato, anche in [4] si solleva il problema dell’influenza della temperatura sul CR-39. Infatti, le calibrazioni e i bianchi sono fatti a temperatura ambiente, mentre la cella in regime GDPE lavora stabilmente a temperature più alte. Andando a memoria, mi pare che la soluzione mediamente sia sui 90 °C. Ma il CR-39, a ~1 cm dall’elettrodo di tungsteno fondente, a quanto arriva? A pag. 18 di [2], in basso a sinistra, si vede chiaramente che il rilevatore ha risentito dell’alta temperatura.
    Cirillo di questo non se n’è curato.

    Visti tutti i punti precedenti, i risultati di Cirillo sono inconclusivi: non c’è evidenza di neutroni termici nella GDPE. Inoltre, ci sono punti su cui occorrerebbe fare chiarezza: misure scartate senza giustificazione, barre d’errore lacunose, prove negative non menzionate.

    [1] http://www.scientific.net/KEM.495.104
    [2] http://www.22passi.it/pirelli/D_Cirillo_ISPRA_12_2012_ufficiale.pdf , ovvero le stesse slide di San Diego http://newenergytimes.com/v2/conferences/2012/ANS2012W/2012Cirillo-ANS-LENR.pdf
    [3] http://arxiv.org/pdf/1311.2447v1.pdf
    [4] http://arxiv-web3.library.cornell.edu/pdf/1401.8218.pdf

  58. Camillo Franchini ha detto:

    @Daniele Passerini
    Mi sembra che da te si faccia molta confusione. Per fortuna molti hanno una buona preparazione di termodinamica. Endymion:

    l’entropia emerge statisticamente, semplicemente perchè la probabilità di avere un oggetto disordinato è infinitamente maggiore di averlo ordinato. Per capire certe cose serve la teoria dell’informazione più che la termodinamica.

    Se si considera una reazione nucleare, tra i sette principi di conservazione da rispettare c’è il primo principio, non il secondo. Meravigliato?
    Io non conterei sulle nano quantità; forse bisogna ricorrere alle femto quantità per vedere qualche violazione del 2° principio.
    A me sembrano considerazioni oziose su conoscenze già acquisite nel 1800. E’ per ingannare il tempo mentre, sdraiati in riva al fiume tra le margherite, aspettate che passi a pancia all’aria l’antifusore freddo? Non fatevi trovare impreparati, il professore di chimica vi giudica.

    • Giustino ha detto:

      Camillo non si sorprenda
      Se Passerini, invece di sbiennarsi a malapena in ingegneria, avesse iniziato il terzo anno e avesse seguito solo le prime lezioni di Fisica Tecnica, non gli sarebbe mai saltato in mente di pubblicare quell’articolo sul suo blog.
      E’ una forma mentis che credo neanche l’esempio delle palline da ping pong sia in grado di scalzare. La FF prospera anche grazie a questo.

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Giustino

        non gli sarebbe mai saltato in mente di pubblicare quell’articolo sul suo blog.

        Mi ha fatto piacere vedere che molti gli hanno risposto a muso duro in modo appropriato.
        Farebbe bene a cancellare tutto e a riproporre le sue sciarade. Cosa non si fa per dare una mano a Celani. Bisogna che legga quello che Celani ha detto l’estate scorsa nel Missouri. Con la recente conversione al nano può darsi che abbia scoperto che si possano costruire nano caldaie per le casette dei nani.

  59. Camillo Franchini ha detto:

    @Daniele Passerini

    il principio di Coulomb è violabilissimo

    Certo che è violabilissimo, si chiama effetto tunnel.
    La meccanica quantistica offre situazioni anche più eccitanti dell’effetto tunnel. In questo preciso istante Kasia Smutniak è accanto a me nuda. Peccato che la sua materializzazione duri solo 10^-100 s. Trattandosi di un numero diverso da zero, l’evento resta possibile.
    Come fate a giocare ancora come si faceva da studenti? Fate sul serio o è uno dei tuoi soliti giochini paradossali? Meno male che molti dei tuoi mostrano di non divertirsi troppo.
    Posso chiederti se il post è tuo o di Hermano Tobia?

  60. Camillo Franchini ha detto:

    @Giustino
    Da Daniele un certo Robbins invita a non confondere “impossibile” con “improbabile”. Giustissimo, ma non dobbiamo diventare troppo sofistici. Se io dico che non ci deve preoccuparsi del tossicissimo bario contenuto nel vetro di un cristallo di Ponte a Elsa, perché il cristallo è insolubile nella vernaccia, so di commettere un’approssimazione, perché a rigore il concetto di insolubità non esiste, però lascio che i miei amici bevano. Allo stesso modo se si dice che in questo momento nessuna trasmutazione nucleare avviene nel mio corpo, faccio un’approssimazione, perché mentre sto scrivendo un neutrino potrebbe trasformare un neutrone in protone e viceversa.
    Il solfuro di mercurio ha un prodotto di solubilità di 4.10^-53. Posso permettermi di dire che si tratta di un sale insolubile in acqua o incontro la disapprovazione di Robbins?

  61. Camillo Franchini ha detto:

    @Daniele Passerini

    della possibilità di rendere ripetibile a livello nano proprio il determinato evento che ha bassa probabilità, bassa a tal punto da far dire (a livello macro) che è IMPOSSIBILE.

    Sembra che tu non capisca che, se vuoi goderti gli effetti del nano devi mantenerti a livello nano. Un miliardo di nani non si comportano come nani singoli, ma come un oggetto macro soggetto alla termodinamica. Per osservare il moto browniano devi avere particelle nano; se le aggreghi, il moto browniano scompare.

  62. Pingback: 03 aprile 2014 23: e un tot – Ocasapiens - Blog - Repubblica.it

  63. Camillo Franchini ha detto:

    @Mario Massa

    l’effetto Casimir o anche il magnetismo naturale ne sono un esempio: da essi però si sa che si possono ottenere forze, anche molto intense, non energia.

    E l’osservazione più acuta tra le molte anche tue che si possono leggere su 22 passi. Su questo dovrebbe riflettere anche Celani che ultimamente mostra una pericolosa tendenza a ricavare energia applicando il principio di indeterminazione.
    Ho l’impressione che il post sia stato scritto da HT, perché mi pare di ricordare che sia interessato all’effetto Casimir come fonte di energia.
    Credo che presto leggeremo un suo commento.

    • Hermano Tobia ha detto:

      @Camillo
      Ho l’impressione che il post sia stato scritto da HT, perché mi pare di ricordare che sia interessato all’effetto Casimir come fonte di energia.

      No, non ho scritto io il post. In ogni caso la possibilità di estrarre l’energia utile dalla ZPE (di cui l’effetto Casimir è una conseguenza) è controversa ed chi la ipotizza è molto, ma molto più autorevole di me (1)

      (1) http://en.wikipedia.org/wiki/Stochastic_electrodynamics

      • Cimpy ha detto:

        In ogni caso la possibilità di estrarre l’energia utile dalla ZPE (…) chi la ipotizza è molto, ma molto più autorevole di me

        Ah beh, allora deve funzionare per forza, che già tu sei una garanzia ambulante… Senti, ma di Piantelli, Cardone, Carpinteri non dici nulla? Di loro e delle loro fusioni, hai fiducia che funzionino?

        • oca sapiens ha detto:

          Cimpy,
          deve funzionare per forza
          Certo, non solo è stata rivelata da alieni all’ing. prof. dott. Aldof Schneider – licenziatario dell’e-cat per la Svizzera – e a molti altri, ma come si legge su Wikipedia, uno di quelli “molto più autorevoli” di Hermano Tobia è proprio Harold Puthoff, quello che fa esplodere i criceti con la mente…

          La ZPE fa anche ricrescere i capelli, se qualcuno è interessato me lo dica.

        • Hermano Tobia ha detto:

          @ocasapiens
          Vedo che i suoi commenti continuano ad essere una miniera inesauribile di consigli ed insegnamenti per chi volesse, come lei, raggiungere lo zero kelvin del giornalismo scientifico.

          L’insegnamento che si può trarre da questa sua ultima perla è il seguente: non contestare mai nel merito le teorie e gli articoli (soprattutto se, come lei, non ci capisce nulla), anche se sono pubblicati su importanti riviste peer-reviewed e con un buon impact factor ( gli articolo citati da Wikipedia sono apparsi su Phys. Rev. A, IF > 3, e Phys. Rev. D, IF > 4.5, molti alti per riviste di fisica), ma meglio concentrarsi sul gossip e sugli alieni, argomenti di cui lei è autorità indiscussa.

          Spiace constatare che anche Giancarlo, evidentemente a corto di altri argomenti, sta seguendo la stessa strada …

        • Cimpy ha detto:

          Mah, secondo voi non si sarà accorto dei commenti di chi gli faceva presente che forse (forse, eh?) quell’articolo non porta un ette alla fusione fredda in generale (e a quella di Rossi e amici in particolare), o dite che proprio non li ha capiti?

    • FermiGas ha detto:

      da essi però si sa che si possono ottenere forze, anche molto intense, non energia.

      Voglio sperare che non si sia arrivati al punto di confondere “forza” con “energia”, altrimenti a breve m’immagino già di vedere delle belle slide sull’energia in eccesso ricavata solo grazie a leve, carrucole, viti o cunei.

      • mario massa ha detto:

        @FermiGas
        “altrimenti a breve m’immagino già di vedere delle belle slide sull’energia in eccesso ricavata solo grazie a leve, carrucole, viti o cunei.”

        Tra breve? Non hai visto il link di Camillo a quella mastodontica macchina tutta leve e manovelle che estrae energia dal campo gravitazionale? E ti sei perso questo brevetto:
        http://www.mid-day.com/news/2013/sep/240913-abracadabra-kerala-magician-gets-us-patent-for-power-generation.htm
        che è stato approvato l’anno scorso in America?

      • FermiGas ha detto:

        quella mastodontica macchina tutta leve e manovelle che estrae energia dal campo gravitazionale

        Mario,
        so che certuni hanno conoscenze ferme al Medioevo, tanto da credere che una ruota a gravità analoga a quella disegnata nel 1200 da Villard de Honnecourt possa funzionare ( http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/b/b2/Perpetuum_mobile_villard_de_honnecourt.jpg ).
        Solo ancora mi meraviglio del fatto che ci possano credere pure persone laureate o addottorate in materie tecniche o scientifiche. Evidentemente è questione di statistica: c’è sempre qualcuno che ha fede nell’assurdo.

        • Hermano Tobia ha detto:

          @FermiGas
          Relativamente al marchingegno di RAR Energia al quale si riferiva Mario, oltre alla probabile ipotesi di follia/ignoranza, il fatto che abbiano costruito il secondo esemplare in Illinois ( il primo era in Brasile, e fra materiale, trasporto e montaggio non costa poco …) c’è chi ha ipotizzato che in realtà la gravitá non c’entri e che siano riusciti invece a sfruttare una fonte energetica, diciamo, rinnovabile ( già attualmente sfruttata in maniera totalmente diversa) …. A me comunque pare più probabile la prima ipotesi

  64. Giovanni Buono ha detto:

    Buongiorno a tutti! Volevo solo segnalare l’impagabile commento di rossi che da dello stupido a passerini
    http://22passi.blogspot.com/2014/04/mai-dire-impossibile-dimensione.html?showComment=1396590036621#c2965018592238530218

    dopo che quest’ultimo aveva proclamato risultati straordinari ottenuti dai “test” “3d” party:
    http://22passi.blogspot.com/2014/04/mai-dire-impossibile-dimensione.html?showComment=1396543253349#c7218168930314222978

    • Cimpy ha detto:

      pare proprio che Rossi in persona abbia dovuto spiegare a qualcuno che cos’è un pesce d’aprile. D’altronde, tra boccaloni… però devo dire che sa abbozzare con stile:

      @Paul
      Rossi dice che non è vero…

      Ah si? Allora dico che non è vero anche io!!! 😀 😀 😀
      Mi adeguo alla versione del “positive or negative”, tanto ormai tra quel che dice Berlusconi e quel che dice Renzi si può dire tutto e il contrario di tutto, diavolo di un Rossi!
      04 aprile 2014 09:14

      Meno male che, grazie all’esempio che vien dall’alto, vale tutto, ma proprio tutto. Anche, per dire, che se fra qualche anno torna comodo, potrebbe cominciare a dire in giro a dire che, anzi (anzi!), lui lo aveva capito subito che era tutta una burla, che i riflessi ce li ha pronti, lui…

      Confesso però che un po’ mi stupisce che sia tanto lieto di prendere esempio da B & R contemporaneamente…

  65. Giancarlo ha detto:

    Mi pare che oggi la terra abbia un problema, che è quello del prossimo (basta attendere un tempo sufficiente) esaurimento delle energie fossili.
    Fortunatamente, per i fiduciosi come Hermano Tobia, abbiamo non una ma molteplici soluzioni.
    Siamo abituati a Rossi e ai suoi rossisays. Siamo abituati alle giravolte di Celani che passa agevolmente dall’excess heat nel Pd, a quello nel nichel, alla costantana ora favorito da lunghe trecce bionde di vetro fino alle violazioni nanoscopiche del 2° principio trasferite al macroscopico per riscaldarci la casa. Poi c’è la ZPE che sembra una variante della ZTL e invece è nientemeno il trarre energia dal vuoto quantistico (basta essere molto rapidi) propagandata nientepopodimeno che dal famigerato Puthoff, l’uomo che sussurrava ai criceti tra una visita e l’altra a Scientology.

    Sono in vena di quiz, questa è la BLP, in disgrazia momentanea -francamente non capisco il perché- ma fino a ieri osannata e ricca di investimenti milionari (perché dovrebbero gli investitori rischiare i loro soldi in cose che non funzionano?):

    BlackLight has produced millions of watts of power in a volume that is one ten thousandths of a liter corresponding to a power density of over an astonishing 100 billion watts per liter. BlackLight’s nonpolluting power-producing SF-CIHT cell catalytically converts H2O-based solid fuel directly into brilliant light-emitting plasma power, an essentially fully ionized gaseous physical state of the fuel comprising essentially positive ions and free electrons. The SF-CIHT cell plasma is the same temperature as the Sun emitting the same solar spectrum of light, but at extraordinary power equivalent to 50,000 times the Sun’s intensity at the Earth’s surface. Optical power is converted directly into electricity using photovoltaic cells (solar cells). Very high-power, high-efficiency cells are commercially available convert the SF-CIHT cell optical power directly into electricity at its 100 billion watts per liter power density. Patents are filed worldwide.

    Sembra un pesce di aprile ben riuscito e invece è tutto vero. Hermano ricontrolli tu i numeri e soprattutto il picco di emissione a 77.800 K? non vorrei che qualcuno si facesse male.

    • MASSIMO ha detto:

      Buongiorno.

      Premetto che quando ho affrontato l’argomento la volta precedente mi son preso del piazzista di pannelli fotovoltaici, oltre ad insinuazioni ed offese varie.
      Lei era dietro a cose ben più serie, il cui buon esito ha rallegrato tutta la compagnia che si ritrova qui.

      Detto questo, nei giorni scorsi ho incontrato per motivi di lavoro il manager di un gruppo internazionale che opera nel settore dell’energia, diciamo di tipo tradizionale, al quale ho rappresentato la convinzione che l’energia sia un non-problema data la disponibilità, fra l’altro, del sole (mettiamoci anche il termodinamico, naturalmente).

      Siccome Lei sa far di conto, altrochè, mi permetto di invitarLa in proposito a:
      1 – estrapolare i consumi complessivi di energia del pianeta ad un domani o dopodomani a Sua scelta;
      2 – calcolare di quanta superficie di captazione il pianeta necessiti per soddisfare il fabbisogno di cui al punto precedente, attribuendo efficienza compresa diciamo fra 0.12 e 0.25.

      Il risultato dovrebbe rassicurarLa, mi creda.
      La informo che il manager citato non si è affatto sorpreso, conoscendo molto meglio di me le cose.
      Cordialità
      Massimo

      Fine di messaggio ….

      Nota destinata ad altra persona:
      Qualora quello che ignora legga e intenda replicare, prima di farlo è invitato ad appoggiarsi a qualcuno che non ignori, o per lo meno ignori meno, dal quale imparare ad utilizzare le quattro operazioni dell’aritmetica ed applicarle alla questione.

      • Giustino ha detto:

        Caro sig. MASSIMO, non so se mi annoveraà tra gli ignoranti, o coloro che ignorano, ma, nonostante i miei sforzi non sono riuscito ad ignorare il Suo messaggio.
        Mi permetta una banale osservazione.
        Crede che il nostro gentile ospite Camillo (sempre che fosse lui il destinataorio della sua missiva) sia qui a risolvere i suoi esercizi di algebra, così clamorosamente off topic?
        Non crede che lo scopo di questo blog sia ben altro?
        Penso che il blog più adatto a queste coe sia quello di Passerini, dove tentano di calcolare qualsiasi cosa pur di ingannare il tempo in attesa che Rossi sforni il prossimo TPR.
        Mi scuso a nome di altri che le hanno dato del piazzista di panneli FV ma quella era l’impressione che aveva dato. Ha forse espresso quale fosse il suo campo di competenze?
        Camillo chiede sempre ciò ai nick anonimi, solo per capire come interloquire nella maniera più opportuna. Se lo chiedesse a me non avrei nessun problema ad esternarlo.
        Mi scusi ancora.
        Umilmente proseguo ad ignorare.

      • AleD ha detto:

        Ciao pescivendolo, ti sei dimenticato di accennare ai TWh di stoccaggio necessari per far funzionare la tua vision.
        Oppure ti sei dimenticato di dire che basta consumare l’energia solo nel momento in cui è disponibile e nella quantità in cui viene prodotta.
        Per favore, ora parlami dei TWh di accumulo distribuiti su tutto il pianeta, grazie.
        Se tu sai più cose basta che le dici, non che vai in giro a scrivere marchettate su come funziona il sole, io nel frattempo attendo l’arrivo della FF visto che è molto più probabile che ci si arrivi prima di quanto tu vai in giro a raccontare (male) dopo aver fatto qualche sogno.

    • FermiGas ha detto:

      Massimo ha detto:
      6 aprile 2014 alle 12:25 pm
      la convinzione che l’energia sia un non-problema data la disponibilità, fra l’altro, del sole (mettiamoci anche il termodinamico, naturalmente).

      A livello di “aritmetica della disponibilità”, sono d’accordo che non è un problema. Ma a livello di prezzi, come siamo messi?
      Perché la difficoltà (dal mio punto di vista) è che, se si sostituiscono fonti energetiche con altre più costose, l’offerta aggregata è destinata a calare e – a parità di politica monetaria e fiscale – di conseguenza calerà pure il PIL.
      Al momento, io lo vedo come un problema economico.

      • AleD ha detto:

        Le devi sostituire a parità di efficacia, e l’efficacia non si misura confrontando le produzioni medie annue, ma le produzioni secondo per secondo.
        Perchè si produce in baso a quanto/quando si consuma e non il contrario.
        E se fosse il contrario che il signor Massimo dica che almeno a casa sua (facciamo 4 persone, poi ci sono solo in italia altre 60 milioni e rotte ma facciamo finta di niente…) si fa così.

        • Massimo ha detto:

          Buonasera.

          Giustino
          Mi dispiace per l’off topic e Lei ha ragione. Ma quando l’argomento dell’esaurimento delle fonti fossili viene riproposto mi pare opportuno ridimensionare l’allarme.
          Circa il blog di Passerini, ne ho rispetto come di questo e di altri.
          Quanto a me, mi occupo di fonti rinnovabili (sono un ingegnere chimico piuttosto avanti con gli anni) e non mi interesso di PV.

          AleD
          PV, EOLICO e, in maniera minore, Solare Termodinamico, creano seri problemi di dispacciamento e personalmente credevo che non ci fossero chance a breve o medio termine per lo stoccaggio di EE.
          Ho poi incontrato, in differenti occasioni e sempre per lavoro, più interlocutori che hanno affermato che lo stoccaggio sarà economicamente competitivo in meno di 10 anni (dicono 4 o 5). Fanno il nome di una grande Società italiana.
          Non ho altre informazioni né posso sostenere di esser stato convinto: posso solo dire che gli interlocutori sono tecnici esperti e manager assolutamente degni di rispetto.

          FermiGas
          La Sua riflessione è molto interessante e non ho risposte dello stesso livello.
          Vero è che nel caso del PV (la mia bestia nera, mannaggia, …) ed EOLICO il costo degli impianti ha raggiunto un livello così basso da far sperare a breve nella competitività con le fonti tradizionali.

          AleD
          Per il momento la strada seguita è di supportare impianti PV e/o EOLICI con motori a metano, i quali sono in grado di fornire risposte molto rapide alle variazioni di richiesta della rete.

          Cordialità.
          Massimo

        • Giancarlo ha detto:

          @Massimo
          Forse la sua prima domanda era indirizzata a me. Cerco di rispondere brevemente. Io ho piena fiducia nelle rinnovabili anche se mi rendo conto che effettivamente ci sono notevoli problemi di altra natura.
          Quello economico è noto a tutti, i PV sono convenienti quando li paga qualcun altro, nella fattispecie in Italia la collettività. Questo non toglie che io giudichi meritorio il fatto che questo stimoli la ricerca e sia possibile in un futuro non troppo lontano abbassare i costi e aumentare i rendimenti. Se la ricerca fosse fatta in Italia sarei più contento.
          I problemi tecnici al momento sembrano insormontabili: alcuni potrebbero essere superati passando a una rete in continua (HVDC), con buona pace di Tesla, mentre la distribuzione della produzione con picchi orari (PV) o random (wind) pone seri problemi di stabilità della rete. Al primo black-out serio verranno sconnessi tutti gli impianti, temo.
          L’immagazzinamento, a cui Lei fa riferimento, è non semplice da gestire e probabilmente io ho le stesse sue informazioni se la grande azienda a cui fa riferimento è T. Plus.
          L’idea di seminare batterie al piombo sul territorio non mi è molto gradita. Altri tipi di batterie secondo me sono ancora in uno stadio troppo prematuro di sviluppo. Forse l’immagazzinamento di energia tramite idrogeno potrebbe essere l’arma vincente. Però è ancora lontano.

          PS. Per assicurare il consumo di picco in Italia sarebbero sufficienti 250 km2 ossia 25.000 ettari di PV in condizioni ottimali.

  66. Giancarlo ha detto:

    @Hermano Tobia
    Spiace constatare che anche Giancarlo, evidentemente a corto di altri argomenti, sta seguendo la stessa strada …

    Vedi Hermano, non è che uno possa poi studiare tutti gli articoli e le teorie che vengono proposte e poi, alla mia età, non posso più permettermi il lusso di perdere tempo. Per cui in genere faccio un primo screening (magari sbagliando, mica sono infallibile) sulle capacità e le attitudini dei proponenti.

    In vita mia ho visto intrappolare la luce in laboratorio (chissà che ne avrebbe detto Einstein) e lavorato e scritto lavori con gente che ha teletrasportato fotoni per decine di km.
    Questo per dire che le novità non mi sorprendono più di tanto, purché siano una per volta e i proponenti siano seri.
    Quindi, a differenza di Camillo, dò una certa possibilità, ad esempio, che in un reticolo la barriera di Coulomb possa essere superata aumentando di qualche ordine di grandezza la probabilità dell’effetto tunnel. Però, se poi mi si dice che non ci sono neutroni e gamma, anzi che questi termalizzano, mi si rizzano i peli e comincio a pensare che stanno esagerando. Perché le tre cose non sono conseguenza una dell’altra, e le probabilità di accadimento vanno moltiplicate. Se poi chi mi parla è anche a favore dell’omeopatia, della memoria dell’acqua e del paranormale, penso seriamente che l’unico modo di non perdere tempo è quello di cercare almeno di divertirsi un po’ a prenderli in giro. Puoi essere anche stato un premio Nobel, ma se credi alla diversità chimico-fisica dell’acqua di Lourdes ora stai davvero conciato male.

    Tu invece non solo pensi che esista la FF, ma che questa si presenti in una miriade di sapori diversi, di cui però non se ne riesce a focalizzare neppure uno. Ora la ZPE e la elettrodinamica stocastica non dubito che possano dar luogo a lavori di peer-review, ma l’argomento è, e rimane, molto controverso. Anche i neutrini superluminali hanno passato la peer review (che è solo il primo screening, il secondo, ad esempio, sono le banche dati di Camillo, che certificano l’accettazione da parte degli altri di lavori più o meno arditi). Quando poi tra i sostenitori della ZPE trovo personaggi molto discutibili il mio indice di gradimento scende di molto. La maggior parte degli scienziati non pensa che dalla ZPE si possa ricavare energia e il giudizio non cambia se tre pensano che si possa fare. Basta però farlo: si progetta un esperimento e lo si realizza. Casimir lo ha fatto, no? Ad esempio, non essendo io in grado di giudicare l’esperimento, sto aspettando che qualcuno di autorevole si pronunci sui weak measurement che sembrano attenuare la validità del teorema di indeterminazione. Quello che so, avendo visto la descrizione dell’esperimento, è che ai miei tempi sarei stato in grado di replicarlo in tre mesi; il lavoro è molto ben descritto, poi magari è errato. Non mi è mai accaduto di vedere lavori FF ben scritti e facilmente replicabili.
    Ma si possono riportare conteggi negativi senza essere presi a pomodori in faccia? Eppure li continuate a citare come alfieri della FF.

    Quanto al gossip, sono mesi che ci rompi con la storia di Sylvie e degli alieni. Ma tu, come fai a credere a tutto, proprio tutto? Ricordati di Defkalion e dello tsunami di me**a.
    Einstein ha costruito una nuova fisica sulla costanza della velocità della luce emessa da sorgenti in movimento. Non ha pure preteso che i fotoni avanzassero a passo di danza. Una rivoluzione per volta, please.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Giancarlo

      aumentando di qualche ordine di grandezza la probabilità dell’effetto tunnel

      Interessante. Quando capita? Io considero l’effetto tunnel un modo diverso di esprimere il principio di indeterminazione.

      Anche i neutrini superluminali hanno passato la peer review

      Non mi pare che sia mai uscita una pubblicazione recensita. L’argomento è trattato bene nella mostra Balle di Scienza. Vado a controllare.

      • Giancarlo ha detto:

        @Camillo
        Non mi pare che sia mai uscita una pubblicazione recensita.
        Stai scherzando vero? Prova a mettere superluminal neutrino in scholar e conta i physical review che ci sono con dottissime spiegazioni dell’effetto.

        Io considero l’effetto tunnel un modo diverso di esprimere il principio di indeterminazione
        E continui a sbagliare. Il principio di indeterminazione è un teorema della statistica, l’effetto tunnel è il calcolo della psi-quadro in determinate condizioni.
        Quello che dico è che un qualche reticolo potrebbe modificare pesantemente il valore della psi-quadro. Per essere più chiari io non ci credo.

        • gabrichan ha detto:

          Io avevo sentito dei rumors provenienti dal CERN sui neutrini… in pratica se la sono inventata questa storia perché stavano finendo i fondi sulla ricerca dello scift del neutrino da tau a mu (se non ricordo male) ed era il modo per farsi rifinanziare, ancora per qualche anno e per quanto ne so ai piani alti lo sapevano, ma gli serviva la spinta mediatica per raccimolare ancora qualche soldo.
          Come al solito buttare tutto nel calderone delle balle scientifiche quando sono balle ad personam è un’approssimazione di comodo.
          @Giancarlo, “Quello che dico è che un qualche reticolo potrebbe modificare pesantemente il valore della psi-quadro.” tu non ci credi, ma in che condizioni secondo te questo potrebbe accadere?
          Per me la condizione è che i poli magnetici degli atomi che compongono il materiale siano tutti nella stessa direzione, creando dei canali in cui il H o D ospite siano vincolati a stare e muoversi (tutti alla stessa temperatura possibilmente),in pratica un ITER molto piccolo.

        • laptopdicartone ha detto:

          @Camillo, Giancarlo (e magari Gabrichan, cosi` ci ripensa un po’ prima di accusare centinaia di persone di falso)
          il preprint di OPERA con la scoperta dei neutrini superluminali fu presentato a settembre 2011 e nel frattempo sottomesso a JHEP. Forse anche su spinta dei revisori, i successivi controlli approfonditi portarono alla scoperta dei due errori sistematici, che ricondussero la misura nella compatibilita` con c. Questo fu annunciato a febbraio 2012. A ottobre 2012 il preprint emendato, con neutrini a velocita` compatibile con c, fu infine pubblicato su JHEP: http://link.springer.com/article/10.1007%2FJHEP10%282012%29093

          Cio` non toglie che nei pochi mesi tra settembre 2011 e febbraio 2012 decine, se non centinaia, di paper teorici furono scritti e spesso pubblicati dopo peer review. Molti erano discutibili tentativi di far tornare la scoperta con modelli esotici. Altri, penso ad esempio a Cohen-Glashow, erano invece interessantissime osservazioni teoriche “contro” la scoperta. Cohen-Glashow osservarono che un fascio di neutrini a velocita` maggiore di c avrebbe dovuto emettere radiazione di Cherenkov e di conseguenza lo spettro energetico avrebbe dovuto cambiare nel tragitto. A fine 2011 ICARUS misuro` lo spettro, senza rilevare cambiamenti, aggiungendo maggiore scetticismo (almeno per me) sulla misura di OPERA (i miracoli cominciavano a diventare 2).

        • gabrichan ha detto:

          @Laptopdicartone, Ho solo riportato dei rumors, detti da un fisico che stava tenendo una conferenza pubblica sulla fisica delle particelle, non era mia intenzione di certo dare del millantatore a qualcuno, proprio non è una mia abitudine, veniva fatto semplicemente notare come la cosa ha fatto spostare dei finanziamenti a quella ricerca proprio quando i soldi stavano per finire.

        • sandro75k ha detto:

          non a caso è “quadro”….

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Giancarlo

          E continui a sbagliare. Il principio di indeterminazione è un teorema della statistica, l’effetto tunnel è il calcolo della psi-quadro in determinate condizioni.

          Ho fatto riferimento a
          Carlo Bernardini, Silvia Bernardini
          Fisica degli atomi e dei nuclei
          Zanichelli Bologna
          Pagg. 95, 96
          Mi sembra di notare che l’uso dell’espressione “effetto tunnel” stia scomparendo dai libri di testo. Qualcuno può confermare?

        • sandro75k ha detto:

          @Camillo

          Lungi da me far finta di aver compreso bene questi argomenti ma mi sembra di ricordare che non riesci a definire nessuna probabilità con il principio di indeterminazione il quale tratta solo la relazione fra 2 variabili e la possibilità di misura delle stesse…. la probabilità (sempre positiva) di una particella di attraversare una barriera di potenziale è data dalla soluzione dell’equazione di Schrödinger…. il principio di indeterminazione poi semplicemente non ci permette di “vedere” la particella all’interno di tale barriera ma non mi definisce se è probabile o meno…
          Torno a lavorare e mi scuso se ho detto amenità…

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Giancarlo

          Quello che dico è che un qualche reticolo potrebbe modificare pesantemente il valore della psi-quadro.

          Psi-quadro riguarda gli elettroni, non siamo interessati. Hai forse trovato qualcosa in letteratura?

    • maxwell1961 ha detto:

      @Giancarlo
      “In vita mia ho visto intrappolare la luce in laboratorio (chissà che ne avrebbe detto Einstein) e lavorato e scritto lavori con gente che ha teletrasportato fotoni per decine di km.”

      Allude per caso allo straordinario esperimento dei fotoni che reagivano in tempo reale tra Svizzera e Francia ? (se non ricordo male). Affascinante, poche cose come la vera scienza sono così mind blowing. Era coinvolto nell’esperimento per caso?

      • Giancarlo ha detto:

        @maxwell1961
        Alludo all’esperimento di Nicholas Gisin a Ginevra (GAP). Con lui abbiamo lavorato assieme per cose molto più prosaiche, la dispersione di polarizzazione nelle fibre ottiche, specialmente nell’ambito del progetto europeo COST 241. Io in fondo sono un vil meccanico e fisico della domenica per diletto, quindi di quell’esperimento conosco solo il clamore derivato con tanto di intervista del NYT. Nicholas è invece un fisico serio e ha la fortuna di avere un fratello matematico serio. Sulla polarizzazione ero invece più bravo io. 🙂

  67. Camillo Franchini ha detto:

    @Mario Massa

    lo fa senza alcuna “pietà” per l’uomo che c’è dietro.

    Come è possibile commentare il video di Celani che presenta Hagelstein come esperto di laser a raggi X senza fare il nome di Celani e di Hagelstein? Oppure come commentare certi video di Focardi senza fare il suo nome?
    In Balle di Scienza organizzato presso il Palazzo Blu di Pisa, le balle non sono generiche, hanno nome e cognome. I vari personaggi figurano in bella evidenza: Benveniste, Fleischmann, Pons e tutti gli altri che sono stati selezionati per la mostra. Lo scopo è coraggioso: allertare i cittadini che spesso la ricerca scientifica è una caccia spregiudicata ai fondi che la comunità le destina. I furbacchioni si nascondono in tutte le categorie; i ricercatori non fanno eccezione.

    Probabilmente è un modo di comportarsi che gli deriva dall’aver lavorato in campo militare.

    Non forse nel senso che intendi tu ma è certamente servito. Aiuta a essere concreti.

    • mario massa ha detto:

      @Camillo
      “Lo scopo è coraggioso: allertare i cittadini che spesso la ricerca scientifica è una caccia spregiudicata ai fondi che la comunità le destina.”

      Camillo, lo scopo lo apprezzo e condivido, è quella che mi pare una “eccessiva severità di giudizio” che non mi sento di appoggiare e che non rientra nel mio modo di fare. Diverso è quando ci sono le prove di imbroglio o anche solo di malafede: contro quelli sono persino più agguerrito di te.
      Contro i militari non ho assolutamente nulla (pur avendo fatto il servizio civile), ma mi riferivo proprio a quella severità che è loro tipica (almeno nell’immaginario collettivo).

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Mario Massa

        Diverso è quando ci sono le prove di imbroglio o anche solo di malafede: contro quelli sono persino più agguerrito di te.

        Considera l’ultimo lavoro di Celani, portato personalmente addirittura in Missouri.

        The non-applicability [del secondo principio della termodinamica] can also be extended to a macroscopic system consisting of relatively isolated nanoscopic structures (e.g. clusters)

        Non dubito che questo testo rappresenti il massimo della produzione scientifica di Celani, trattandosi del testo più recente, e che Celani sia in assoluta buona fede; scrive quello che sa, usa l’inglese che conosce, non vuole imbrogliare nessuno, l’uomo è così:

        BTW, it is really peaty that their “transparency” was used, by some bad people, to dismiss the realty of any kind of LENR phenomena,

        La nostra critica non va a Celani, ma agli organismi di governo dell’INFN che hanno discrezionalità di gestione dei fondi loro affidati. Noi ci occupiamo di ff in dettaglio perché siamo in grado di farlo; altri si occupano di altri settori.
        Personalmente apprezzo molto l’impegno di Sylvie Coyaud, non per caso oggetto di un duro attacco da parte di un noto praticante di scienza patologica. Anche Ugo Bardi e Le Scienze si impegnano come Sylvie in difesa della serietà della scienza. Sicuramente sono tanti ad avere a cuore la corretta gestione del denaro pubblico.
        Le critiche individuano persone perché è necessario conoscere i nomi di chi riceve il denaro che consideriamo male investito. Lo facciamo in pubblico, in modo che ci sia possibilità di contraddittorio.

        mi riferivo proprio a quella severità che è loro tipica

        A certi enti farebbe bene la severità dell’ambiente militare, dove ognuno ottiene il riconoscimento di quello che sa e fa, ma risponde anche di quello che non sa e non fa.
        E’ un ambiente dove i nodi vengono rapidamente al pettine. Sembra una minaccia, ma è soprattutto una tutela.

      • maxwell1961 ha detto:

        Ciao Mario, ho letto su 22 passi che avresti qualche contatto interessante per possibili prove: posso chiederti la tua mail per presentarmi e chiederti come sta andando? Grazie.

      • varrone piergiorgio ha detto:

        Al sig.Mario Massa chiedo di rendermi edotto sui suoi patents internazionali.
        Tra parentesi, quell’ AC/DC/dc converter ha fatto vincere un primo posto per l’efficienza e le prestazioni ad una 500 elettrica sviluppata dal Centro Ricerche Fiat. L’oggetto a cui si riferisce si chiama TRAVASATORE, e con esso era presente un analogo carica batterie da 3KW con Power Factor Control all’epoca fatto dal sottoscritto senza l’ausilio degli attuali componenti ad hoc sviluppati.
        Guardi che nel campo delle potenze più elevate i criteri di dimensionamento dei convertitori o degli inverters sono differenti per ottenere la massima efficienza e non sempre coincidono con le soluzioni che sembrano più ovvie, come a suo tempo feci notare al prof. Profumo in visita pastorale al CRF: E’ ovvio che molto dipende dai componenti disponibili, che comunque arrivano solo dopo che la ricerca li ha resi necessari.
        Riguardo al mio sesto senso, io lo possiedo e devo tenermelo mio malgrado.
        Incidentalmente, sono titolare di altri patents di ben altro spessore nel campo della visione artificiale, forse non li ha visti, che hanno superato definitivamente i patents farlocchi presentati da famose ditte USA, la cui inefficacia avevo verificato personalmente.
        Sempre seduto sulla sponda del fiume sto e sempre aspetto.

        • Cimpy ha detto:

          “Sempre seduto sulla sponda del fiume sto e sempre aspetto.”

          …Occhio a non addormentarsi…

        • varrone piergiorgio ha detto:

          Al sig. Cimpy:
          se cado, io sulla sponda resto.

        • mario massa ha detto:

          @Varrone Piergiorgio
          “Al sig.Mario Massa chiedo di rendermi edotto sui suoi patents internazionali.”

          Può digitare il mio nome su espacenet, ma da quanto ho visto operiamo in ambiti diversi.
          La domanda che le avevo posta era concreta dal momento che sto progettando quel dc-dc converter (preceduto da PFC) per un generatore MW a stato solido e avevo trovato il suo brevetto interessante.

          Ai tempi in cui frequentavo Piantelli so che era finanziato da Fiat: è a conoscenza di come andarono i fatti e in quel caso può raccontarcelo?

  68. Camillo Franchini ha detto:

    @Laptopdicartone
    Io ho scritto:

    Non mi pare che sia mai uscita una pubblicazione recensita.

    Intendevo una pubblicazione da parte degli sperimentatori guidati da Ereditato.
    Tranquillizza leggere:

    Forse anche su spinta dei revisori, i successivi controlli approfonditi portarono alla scoperta dei due errori sistematici, che ricondussero la misura nella compatibilita` con c.

    Se fosse uscita una pubblicazione recensita sull’esperimento, il fatto avrebbe avuto una risonanza tale da scuotere la credibilità delle pubblicazioni scientifiche e del sistema di peer review.

  69. Camillo Franchini ha detto:

    @sandro75k

    la probabilità (sempre positiva) di una particella di attraversare una barriera di potenziale è data dalla soluzione dell’equazione di Schrödinger

    Perfetto, molto ben scritto.
    Io mi sono accontentato della descrizione dei Bernardini, ma Schrödinger fornisce una risposta quantitativa.
    A pag. 306 e segg. di

    Ey Vind H. Wichmann
    La Fisica di Berkeley
    Fisica Quantistica
    Zanichelli Bologna (1973)

    si trova una descrizione accurata dell’effetto tunnel.
    E’ impressionante come Heisenberg e Schrödinger descrivano con strumenti diversi un fenomeno fisico così antiintuitivo.
    Buona domenica

  70. Camillo Franchini ha detto:

    @ant0p.

    anche se non mi permetto di imporlo come verità assoluta con arroganza tetragona:)) se qualcuno ci riesce complimenti.

    Invece bisogna avere il coraggio di imporlo come verità assoluta. Non si tratta di arroganza tetragona. Legga la tesi di laurea di Planck sul secondo principio.
    Albert Einstein described it as the first law of all the sciences.
    Il secondo principio della termodinamica è una delle invenzioni più affascinanti dell’intelligenza umana.
    Rinunciare a quella legge è come togliere la chiave di volta alla crociera di una cattedrale.

  71. Camillo Franchini ha detto:

    @Mario Massa

    Diverso è quando ci sono le prove di imbroglio o anche solo di malafede: contro quelli sono persino più agguerrito di te.

    Io ho scritto più di una volta che Yasuhiro Iwamura è un imbroglione quando descrive elettrodeposizioni di cesio e stronzio da ambiente acquoso, perché su quelle elettrodeposizioni inesistenti dice di avere fatto esperimenti con esisto positivo. In questo caso sono stato più agguerrito di te. Forse non serve a niente, ma non è necessario ottenere risultati immediati nella nostra azione di denuncia. Non mi illudo che il progetto italo/giapponese da 25 milioni sia caduto per merito della mia denuncia del 2005, ma potrebbe avere influito in qualche misura. Me lo auguro.

  72. Camillo Franchini ha detto:

    @Tutti
    Ho trovato un commento di Mario Massa che mi sembra meritare un post. Il post di Daniele sul secondo principio della termodinamica ha dato luogo a molti commenti interessanti.
    Buona giornata a tutti.

  73. varrone piergiorgio ha detto:

    Al sig. Mario Massa.
    non sono al corrente dei fatti che lei ha citato.
    Riguardo al brevetto in oggetto, come avrà notato era un AC oppure DC/DC converter di tipo flyback, che comprendeva un unico stadio con un unico induttore/trasformatore per il PFC, la regolazione dell’uscita e l’isolamento galvanico.
    Nonostante la apparente semplificazione rispetto ai convenzionali 2 stadi (step up per il PFC più regolatore forward e trasformatore), io stesso l’ho abbandonato negli anni successivi per le difficoltà nella tecnica di avvolgimento del trasformatore, dovendo ridurre al minimo il flusso disperso tra primario e secondario nonostante la presenza del traferro nel nucleo, necessario per il flyback. Ciò rende necessario l’avvolgimento in bifillare, con pochi gradi di libertà nel numero delle spire e nel rapporto di trasformazione.
    In quel particolare caso, esso fu studiato perchè con i componenti dell’epoca non vi era spazio nel veicolo per un doppio stadio e quindi si sarebbe dovuto rinunciare al progetto.
    Oggi, con i nuovi semiconduttori di potenza, le frequenze di chopper ben più elevate e gli integrati dedicati disponibili è credo sia meglio seguire una strada più canonica, specie con l’uso di induttori e trasformatori planari.
    Spero di esserle stato utile e la saluto cordialmente.

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  75. stefanoquattrini ha detto:

    Salve Prof. Franchini,
    si riposi bene in questo agosto, perché a settembre ne vedremo delle belle…
    dovrebbero infatti uscire i reports ufficiali di tre laboratori diversi dell’apparato Nichel Idrogeno…
    Non è una notizia di Rossi, me lo ha riferito uno sperimentatore che ci sta lavorando..
    Cordiali saluti

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