Elettrochimica

Giancarlo ci ha gentilmente segnalato un lavoro molto interessante, non per il contenuto, ma per la rinomanza di suoi tre autori, profondamente impegnati nella ff italiana.

ANALISI SPERIMENTALE E TEORICA DEL CARICAMENTO IN IDROGENO E DEUTERIO DI FILM DI PALLADIO

Relatore:
Prof. Luigi Zanotti
Correlatore:
Prof. Emilio Del Giudice
Correlatori esterni:
Prof. Francesco Scaramuzzi
Dott.sa Antonella De Ninno
Tesi di laurea di
Giannetti Claudio
Anno Accademico 1999/2000

Il lavoro contiene un pesante errore di elettrochimica, che periodicamente riemerge in altri lavori ff, quindi merita di essere messo in evidenza.
E’ possibile che la tesi contenga altri errori, ma è più efficace affrontarli uno per volta.

Alle pp 2, 3 delle tesi di laurea Giannetti si legge:

La composizione di PdDx che si ottiene, invece, tramite elettrolisi, dipende dal sovrapotenziale catodico (η) che determina la fugacità di D2 [3] in prossimità della superficie del Pd. La relazione teorica [4] tra η e fD2 è:

fD2 = exp(-2Fη/RT) (6)

dove fD2 è la fugacità del deuterio gassoso in prossimità della superficie del catodo, F è la costante di Faraday, R la costante dei gas perfetti e T la temperatura del sistema.
Se consideriamo η = – 0.5V si ottiene fD2 ≅ 1016 bar per T=300°K. Si può, quindi, pensare di ottenere dei caricamenti molto elevati applicando per un certo intervallo di tempo un’adeguata differenza di potenziale tra un elettrodo di Pd e uno di un altro materiale, immersi in H2O o D2O.

La (6) è una brutta manipolazione della equazione di Nernst; infatti η non è una sovratensione ma il potenziale elettrico di equilibrio E corrispondente a una pressione di idrogeno di 10^16,9 atm esercitata sull’elettrodo di palladio.
Il potenziale di equilibrio E è una grandezza termodinamica; la sovratensione η è una grandezza cinetica che si manifesta esclusivamente in condizioni dinamiche, per esempio nel corso di una elettrolisi. Pur avendo le stesse dimensioni, le due grandezze non devono essere confuse.
Per nostra fortuna il palladio presenta tipicamente una sovratensione η alla scarica dell’idrogeno molto bassa, la più bassa tra i metalli, come risulta dalla tabella seguente. Tale basso valore della sovratensione spiega le sue caratteristiche di eccellente catalizzatore di idrogenazioni, tra le quali si può considerare la conversione dell’idrogeno atomico in idrogeno molecolare.

sovratensione 1

Se in una cella elettrolitica aperta si esce di poco dalle condizioni di equilibrio indicato da E aumentando la ddp tra i due elettrodi, si ha formazione di bolle di idrogeno molecolare, che diventa sviluppo tumultuoso se si aumenta ulteriormente la ddp di scarica. La formazione di idrogeno molecolare da idrogeno atomico è fortemente favorita dalle caratteristiche catalitiche del palladio.
Anche in condizioni di elevata densità di corrente la pressione esercitata sulla faccia dell’elettrodo non sarà mai significativamente diversa da quella atmosferica, come viene confermato anche qui sotto (Ann. Rev. Mater. Sci. 1991, 21, 269-304)

H-Pd

Per gli appassionati, il rif. 2 porta a:
Lewis, F. A. The Palladium Hydrogen System, Academic Press, 1967.

Diverso è il caso in cui la cella è chiusa, per cui l’idrogeno è costretto a esercitare una pressione crescente nella cella, fino a valori praticamente illimitati, condizionati solo dalla ddp imposta ai capi della cella elettrolitica.

Come si vede, la cattiva interpretazione dell’equazione di Nernst porta a fantasie fuorvianti.
E’ un altro esempio di invasione di campo tipico della ff: nessuno dei cinque AA era chimico, anche se parte della tesi si occupa di elettrochimica.
Il povero Giannetti è caduto male; per fortuna quasi mai le tesi condizionano la vita professionale dei laureati. Speriamo che nel frattempo abbia trovato compagni di strada più esperti di elettrochimica.

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180 risposte a Elettrochimica

  1. Emilio ha detto:

    Buonasera a tutti
    Non ho contributi significativi per arricchire questo lavoro ma, molto modestamente, mi propongo per suggerirne un buon titolo. “If not soup it’s wet bread” (Se non è zuppa, è pan bagnato)
    Corollario: Professionalmente parlando, “I wouldn’t wear Giannetti Claudio’s clothes”. Auguri comunque di tutto cuore.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Emilio

      “If not soup it’s wet bread”

      A me importa mettere in evidenza in un post lo strafalcione di cinque laureati che non sanno nemmeno usare l’equazione di Nernst. Siccome si tratta di laureati che si occupano di ff, l’occasione mi è parsa irresistibile. Giannetti Claudio non deve preoccuparsi, perché non credo che molti al di fuori di noi si occupino di ff.

  2. Giancarlo ha detto:

    @Camillo
    Ti volevo segnalare una cosa divertente. Il signor Robbins qui in pratica dice di averti scoperto in quest’articolo a copiare il compito poiché riporti questa frase “.. it should be emphasized that the overpotential applied during electrolysis cannot be converted to a meaningful hydrogen pressure.” già apparsa su EA. Non s’è accorto che fusione fredda su EA eri sempre tu e quindi avresti copiato da te stesso. E sì che il signor Robbins in genere non difetta di logica. Ma forse su 22passi si sente un po’ spaesato; starebbe meglio su cobraf.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Giancarlo

      Il signor Robbins qui in pratica dice di averti scoperto in quest’articolo a copiare il compito

      Sono molto lusingato; il sig. Robbins deve avere studiato tutti i miei interventi su EA, per essere riuscito a mettere insieme il suo intervento in così poco tempo. Sono famoso.
      I “vecchioni pato-scettici”: il sig. Robbins deve avere un temperamento da rottamatore; chissà cosa intende fare di Focardi, Piantelli, Stremmenos, Storms, Widom, Arata, Takahashi, McKubre, Del Giudice, Scaramuzzi. Li deporterà tutti sull’Isola dei Famosi?
      Peccato di non poterlo reciprocare: lui conosce me, ma io non conosco lui; non ho mai letto un suo intervento. Che mestiere fa, che tu sappia?

      • Giancarlo ha detto:

        @Camillo
        Che mestiere fa, che tu sappia?
        pasticcière (o pasticcère) s. m. (f. -a) [dal fr. pâtissier, ant. pasticier, der. di pâtis (ant. pastiz, pastis) «pasticcio»]. –
        A Firenze.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Giancarlo

          Pasticcière pasticcione. Si ritrovano tutti da Daniele; non trovi un solo esperto con cui valga la pena di scambiare un’opinione. Passo da Daniele solo quando mi segnalano che qualcun altro è diventato oggetto della sua sfiga micidiale.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Giancarlo, Cimpy

      E sì che il signor Robbins in genere non difetta di logica.

      Lo logica ora dà un grosso dispiacere a Robbins, se è un cattolico. Il conclave è formato solo da “vecchioni”, oltretutto tutti maschi celibi, il che non aiuta a mantenere l’equilibrio mentale, come sanno ormai anche le suore più pie. Stessa stizza proverà G****C*** che associa pensione a paranoia. Speriamo che i Sacri Vecchioni non conoscano il sito
      http://www.energeticambiente.it/fusione-fredda-e-trasmutazioni-nucleari-bassa-energia/14753496-il-ban-di-gabrichan-da-un-altro-blog-osservazioni-lazzi-piaggerie-deliri-e-laccha.html
      Lo metterebbero subito all’indice e scomunicherebbero gli autori dei contributi più irriverenti.
      Anche lo Spirito Santo farebbe bene a ritirarsi in convento a pregare, ha la sua età. Nei conventi gestiti da suore si mangia bene.

  3. Camillo Franchini ha detto:

    @Robbins

    Roba vecchia e rimasticata, stanchezze pisane, arroganza romana, idee appiccicose.

    La tesi è del 2000, però è stata messa in rete come un pezzo di scienza e lì si trova ancora. I nomi coinvolti appartengono alla storia della ff. Per questo merita attenzione. Fin che è in rete quella tesi è attuale. Con una sola fava si prendono tre piccioni, forse quattro.
    Perché non entra nel merito invece di fare il tifoso con la puzza sotto il naso? Se si comporta da persona educata Le offro volentieri la possibilità di intervenire, purché non si limiti a fare solo considerazione da tifoso.

    • Luca ha detto:

      Camillo, è piaciuto poco pure a me il tono offensivo dell’intervento del signore in questione. Ma non ci dia troppo peso. Si tratta di uno di quei believers d’assalto che popolano la curva più rumorosa del variegato e coloratissimo mondo di 22p sbandierando striscioni di cui non sanno leggerne il contenuto. Se crede che qualcuno di loro entri nel merito non si faccia troppe illusioni. Nonostante l’enorme spettro di competenze, a cui naturalmente porto il max rispetto, pochissimi credo abbiano i titoli per farlo. Tralasciando i nulla facenti, abbiamo il pasticciere, l’agronomo, il vignaio, il ristoratore, l’oste, il promotore finanziario, il riparatore di computer, il rappresentante del folletto, l’avvocato ecc… CI manca un idraulico e un sacerdote e poi siamo a posto. Quando in quell’arena si affaccia qualcuno che dimostra di avere qualche competenza, viene immancabilmente fischiato e fatto oggetto di lanci di ortaggi.
      Ma tuttavia, la maggioranza di loro son brave e rispettabilissime persone che si sono appassionate di FF. Che rende brutto l’ambiente è la solita sparuta minoranza di rozzi così incattiviti che, oltre a non avere competenze in materia, non sono nemmeno in grado reggere un dialogo civile. Il padrone di casa, purtroppo, non solo ne tollera la presenza, ma da anche la netta sensazione che li foraggi addirittura. Bisogna portare pazienza.
      Una buona giornata a tutti.

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Luca

        Ma tuttavia, la maggioranza di loro son brave e rispettabilissime persone che si sono appassionate di FF.

        Se qualcuno preferisce accostarsi ad argomenti scientifici piuttosto che ciondolare in giro mi fa solo piacere. Quello che ognuno di noi sa è una frazione insignificante delle conoscenze scientifiche universali. Per questo ogni mese mi butto su Le Scienze per vedere che cosa hanno combinato di nuovo nel mondo, in che settore dello scibile ci sono stati progressi.
        Appassionati allo stesso modo sono i frequentatori di 22 passi, bisogna ammetterlo, per questo devono essere rispettati. C’erano anche frequentatori colti, come Mario Massa e gdmaster, che io andavo sempre a cercare.
        Secondo me lì sono però accettate manifestazioni di cattiva educazione che costringono molti a girare al largo.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Robbins

      Roba vecchia e rimasticata

      Come giudica la singolare proposta di Briel su EA di riprendere in considerazione l’esperimento descritto del Rapporto 41? Roba nuova e appena cotta?
      http://www.energeticambiente.it/fusione-fredda-alla-fleischmann-pons/14753155-rapporto-41-una-lettura-critica.html

    • Giancarlo ha detto:

      @Camillo
      Il signor Robbins -stante il tipo quanti lo direbbero ripetutamente? e ortodossia?- è un mio amico, stiamo giocando un po’, anche se è appena entrato a gamba tesa, ma succede in allenamento. Chili sospeso. Oppure ripreso se mi fa un esempio di mio errore a ordini di grandezza. L’unico errore a ordini di grandezza recente è il voler infilare in 50 cm cubici 7 laboratori di alta tecnologia.
      E poi il mio iniziale era un complimento, e che cavolo!

  4. Livio Varalta ha detto:

    @Camillo,
    Perché non entra nel merito invece di fare il tifoso con la puzza sotto il naso? Se si comporta da persona educata Le offro volentieri la possibilità di intervenire, purché non si limiti a fare solo considerazione da tifoso.
    Nel merito, appunto. L’evidente mazzata, presa dalle “fantasie fredde” in questi ultimi anni, è dipesa dalla “discesa in campo”, al tuo fianco, di diverse persone che conoscono il “merito” costringendo i ff a discutere nel merito. La ff è stata così ridimensionata di decine di ordini di grandezza.
    Un ringraziamento va agli “Scienziati Bolognesi”. Senza la loro eclatante discesa in campo la ff non avrebbe “appassionato” i conoscitori del merito. Sareste rimasti a begare tu e Celani, come nel ventennio precedente.
    Avanti nel merito.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Livio

      L’evidente mazzata, presa dalle “fantasie fredde” in questi ultimi anni, è dipesa dalla “discesa in campo”, al tuo fianco, di diverse persone che conoscono il “merito” costringendo i ff a discutere nel merito.

      E’ così, me ne sono accorto quando poco per volta il numero degli esperti, non necessariamente in materia nucleare, è andato aumentando. Molti nodi sono stati risolti in modo autorevole; certe rivendicazioni ff sono cadute; penso ai “tre miracoli” di Preparata che nessuno ha più il coraggio di proporre. Da solo non ne sarei uscito, perché la “coherence” veniva usata come deus ex machina o clava. Era il pezzo forte di Del Giudice, che ne parlava anche alle pie donne del Soroptimist.
      Colgo l’occasione per ringraziare tutti quelli che hanno dato credito e credibilità a questo blog che, per quanto riguarda la ff, non ha equivalenti.
      Ciao

      PS. Cosa suggerisci di fare a Grillo? A me sembra matto nella testa.

      • Livio Varalta ha detto:

        @camillo
        Cosa suggerisci di fare a Grillo? A me sembra matto nella testa.
        Ribadisco che non mi pento del mio voto a M5*, anche se l’ho fatto pensando di contribuire a fargli raggiungere il 15%.
        Per capire la mia posizione ripeto qui quello che vado sostenendo da alcuni anni: finiti i risparmi, che ci prolungheranno l’agonia ancora per pochi anni, finiremo come la Siria.
        Badate che seguo la politica e l’economia mondiali ben più assiduamente che la ff.
        Non date la colpa a Grillo, ai suoi eletti o a chi li ha votati, del disastro prossimo venturo.
        La colpa è di altri pagliacci, non solo del pagliaccio nano, e facce toste.
        Non era un grillino, era un uomo delle istituzioni, quello che ieri diceva che le tangenti sulle opere pubbliche aumentano i costi del 40%.
        I governi sono succubi della finanza mondiale.
        La finanza sta assassinando l’economia, non lo dico io, lo dice Tremonti.
        Ed un sacco di altri argomenti da scrivere un libro grosso così.
        Grillo è “matto” nella testa.
        Grillo non è la soluzione, ma può contribuire.
        Sostituisci “Scienziati Bolognesi” con “Grillo” e gli altri soggetti di conseguenza nel mio commento precedente, magari trovi la soluzione.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Livio

          Grillo non è la soluzione, ma può contribuire.

          A me sembra che Grillo manchi completamente di concretezza. Ora bisogna fare un governo, perché perde tempo in chiacchiere e intemerate ai suoi? E’ di fronte a situazioni concrete che si vede la testa di una persona. A urlare a squarciagola sono capaci tutti. Ora vediamo se ha stoffa politica o se è solo un comico. Intanto non mantiene la promessa “una persona un voto”; ha accentrato tutto su di sé e sul suo amico capelluto. Per ora è un autocrate; come fanno i suoi a non liberarsene? Devono essere pazienti come mucche.

        • Cimpy ha detto:

          A me sembra che il movimento 5 stelle sia finora coerente. Ma sono partiti per accerchiare, e mi pare che siano accerchiati. Spero vivamente che i giovani riescano a mantenersi tali e non si facciano corrompere – almeno non tutti, non subito. Mi ritrovo a fare il tifo per loro: nel giro di un’elezione, per dirne una, hanno convinto gente come Brsni a tirar fuori 8 punti che sarebbero dovuti uscire più di 10 anni fa…

        • Livio Varalta ha detto:

          @Cimpy
          Ma sono partiti per accerchiare, e mi pare che siano accerchiati da Grillo, purtroppo…
          E’ tutto da vedere comunque, speriamo.
          Alla fine basta un 10% di grillini che non cerchino microchip sottocutanei.

          Curiosità: detesto il Grillo che detesta l’Articolo 67 della Costituzione Italiana. Dove posso leggere che un qualche politico di spessore detesta Grillo e difende l’Articolo 67?

        • Cimpy ha detto:

          La Curva approva: Grillo non convince quanto a scienza, lascia molti dubbi quando parla di economia, ma ha fatto entrare i giovani nelle stanze del potere, pare che forse qualcosa si farà – anche gli “altri” hanno dovuto prendere atto che qualcosa si deve fare e adesso c’è chi propone punti (di sutura?) che somigliano molto a quelli del movimento 5 stelle…

        • indopama ha detto:

          da qui:
          http://www.grandeoriente-democratico.com/comunicazioni_dei_lettori_visitatori.html

          Il 30 maggio 2012, il giornalista Alessandro Da Rold ci scrive:
          OGGETTO: Informazioni
          Salve a tutti, sono Da Rold Alessandro de Linkiesta.it, vi seguo sempre e a volte ho ripreso dei vostri articoli. Avevo sentito via mail Gioele Magaldi, ma ora avrei bisogno di sapere se qualcuno di voi ha informazioni su Enrico Sassoon, uno dei fondatori di Casaleggio Associati la Casa Editrice di Beppe Grillo. Su alcuni siti internet viene accostato a una fantomatica loggia massonica inglese, anche se non ci sono fonti concrete. Di fatto è stato presidente per 14 anni dell’American Chamber italiana, vero snodo degli interessi economici tra gli Usa e l’Italia: due anni fa apparve anche Marchionne a una cena di gala a Milano. Volevo sapere se avevate notizie in merito. Vi ringrazio anticipatamente. Alessandro Da Rold

          Gentile Alessandro, ci scusiamo per averle risposto solo ora, ma la sua mail era finita nella casella spam e, solo monitorandola casualmente, l’abbiamo trovata. Di informazioni sensibili su Enrico Sassoon ce ne sono molte, ma per ogni divulgazione in proposito riteniamo sussista un problema di tempi e di modi. Ci faccia sapere cosa aveva in mente al riguardo e valuteremo se questa è la circostanza opportuna per “aprire le danze” sul “microcosmo Grillo”. Microcosmo sul quale, per ragioni varie, finora ci siamo astenuti dal pubblicare approfondimenti veritieri, aprendo un varco attendibile nel tanto ciarpame che circola indiscriminatamente. Piuttosto, visto che ci segue sempre e spesso ha ripreso nostri articoli, domandiamo a lei (così come ai suoi colleghi dei media italioti, telematici e cartacei) come mai nessuno si sia ancora premurato di trarre qualche spunto critico dalla pubblicazione dei nostri articoli Il Massone Pietro La Salvia (Loggia GOI “Har Tzion/Monte Sion” n° 705 all’Oriente di Roma) getta discredito su Ettore Gotti Tedeschi con una pseudo-perizia psichiatrica postuma e sospetta (clicca sopra per leggere) e Vaticano e Massoneria. Parte 2: il caso Pietro La Salvia/Ettore Gotti Tedeschi (clicca sopra per leggere). Non le paiono temi altrettanto se non più attuali del pur intrigantissimo e complesso caso del… Fratello Sassoon?
          Cordiali saluti.
          La Redazione

  5. indopama ha detto:

    “Alle 11,12 di quasi 5 ANNI FA (2008) DALL’AMBASCIATA AMERICANA a Roma parte il telegramma intitolato «Pranzo con l’attivista italiano Beppe Grillo: “Nessuna speranza per l’Italia”. L’ossessione della corruzione». A firmarlo è Ronald Spogli, ambasciatore a Roma, e il destinatario è Condi Rice, a cui spiega in cinque pagine che Grillo è un «INTERLOCUTORE CREDIBILE» nella comprensione del sistema politico italiano, grazie al fatto di essere «unico» per denuncia della corruzione nelle vita pubblica, ricorso al web e appello agli oppressi.”

    http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2013/02/elezioni-truccate_5431.html

    • Cimpy ha detto:

      Guarda te se mi tocca “fraternizzare col nemico”! Grillo ha esattamente questa colpa…

      • Cimpy ha detto:

        Piccolo dettaglio: se vuoi sapere del movimento 5 stelle e di Grillo, non è sufficiente leggere giornali ( italiani) o seguire tv (italiane) : sarebbe come pretendere di capire – per dire – un Bertinotti ascoltando gli editoriali di un Emilio Fede. Per bilanciare la cosa dovresti sentire anche qualche campana alternativa.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Cimpy

          Per bilanciare la cosa dovresti sentire anche qualche campana alternativa.

          Non è questione di conoscere il Grillo-pensiero; è questione di capire se Grillo si rende conto che l’Italia deve essere governata e che il governo passa da lui, se non vuole che l’Italia si affidi allo psiconano che tra poco sarà anche interdetto per avere esagerato con Silly Potti e Di Gregorio.

        • indopama ha detto:

          Grillo e i grillini sono utili idioti manovrati dal vero potere che ha conoscenza immensamente piu’ elevate delle loro. c’e’ poco da fare, le cose importanti le decidono le persone importanti, le normali possono dare un’indicazione di massima ma poi sono gli specialisti che fanno. la democrazia e’ illusione, la maggioranza non sa fare che le cose piu’ semplici, e’ la minoranza quella con le migliori capacita’ ed e’ questa che da sempre costruisce la storia. la maggioranza si assume il compito della manovalanza, come e’ logico che sia.

  6. FermiGas ha detto:

    Fermo restando il fatto che probabilmente la (6) non è la migliore legge per stimare la fugacità (vista la confusione fra E ed η) ma volendo applicarla a tutti i costi, io mi trovo annotato – sui miei polverosi appunti di Chimica Generale, al cap. sull’elettrochimica – η alla scarica dell’idrogeno pari a 0,07 V (in valore assoluto).

    È chiaro che sbagliare l’argomento di un’esponenziale di quasi un ordine di grandezza porta a errori apocalittici nel risultato. Se, infatti, inserissimo η = 0,09 V nella (6) otterremmo fD2 = 1’056 bar; con η = 0,07 V, fD2 = 225 bar.

    Inoltre, trovo incomprensibile il fatto che una pressione calcolata nella tesi di 10^16 bar non desti alcuna preoccupazione sulla validità del risultato, dal momento che la pressione nel nucleo solare è dell’ordine di 10^11 bar. Anzi! Temo che un qualche FF possa usare quest’argomentazione per giustificare la possibilità di fusioni d+d, secondo l’ormai consolidata logica della “supernova nel bicchiere”.

    • FermiGas ha detto:

      NOTA. I valori di η del post precedente sono da intendersi in valore assoluto. Vanno inseriti nella (6) con segno negativo.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @FermiGas

      trovo incomprensibile il fatto che una pressione calcolata nella tesi di 10^16 bar non desti alcuna preoccupazione sulla validità del risultato,

      Cifre astronomiche che dovrebbero indurre a una pausa di riflessione si trovano anche nel brevetto di Arata. Arata usa addirittura un recipiente di contenimento in palladio, le cui caratteristiche meccaniche precipitano quando è saturo di idrogeno. L’idrogeno si sviluppa sulla superficie esterna della bomboletta dove il palladio trasforma alla svelta l’idrogeno atomico in idrogeno molecolare che se ne va tranquillo nell’aria. Eppure Arata è molto considerato negli ambienti ff. Anche qui interviene Attivissimo: uno scienziato dell’Estremo Oriente vale almeno due scienziati italiani.
      Forse solo Robbins lo disprezza dato che per la sua età si colloca tra i pensionati psicolabili. Lunga vita ad Arata.
      Saluti

  7. Pingback: Rapporto 41 : una lettura critica - Pagina 2

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Cimpy

      Ringrazio Briel per essersi sottoposto alla faticaccia di trovare materiale a supporto delle tesi di Giannetti.
      Commento solo una frase, perché trovo dispersivo scrivere su un altro blog:

      According to the Nernst equation, the fugacity fH2 of hydrogen is an exponential function of overpotential η.

      L’affermazione è del tutto scorretta, perché l’equazione di Nernst è un’equazione termodinamica, mentre la sovratensione è una grandezza cinetica. E ed η hanno un significato chimico del tutto distinto. L’equazione di Nernst si occupa di potenziali elettrochimici all’equilibrio; la sovratensione si presenta esclusivamente quando si rompe l’equilibrio termodinamico. Confondere il potenziale elettrochimico di Nernst E con la sovratensione η è un errore capitale. In ogni caso per basse densità di corrente l’elettrodo Pd/H è perfettamente reversibile come l’elettrodo Pt platinato/H. Come conferma anche Fermi gas, la sovratensione catodica del palladio è di qualche centesimo di volt.
      Briel dovrebbe leggere anche il commento di FermiGas prima di rispondere. Fa osservazioni molto pertinenti.
      Se Briel non è un chimico, perché non trova un suo collega chimico che si occupi della questione? Io sono disponibile al confronto, purché avvenga in questa sede. Credo anche FermiGas.
      In ogni caso fa piacere che qualcun altro ci segua fuori di qui.

      Quanto a Claudio Giannetti, ci si puo’ tranquillizzare.

      Meno male, non era davvero partito bene.

  8. Camillo Franchini ha detto:

    @Cimpy

    Altro errore nell’articolo segnalato da Briel:

    Since hydrogen fugacity is exponentially proportional to the applied negative potential, hydrogen absorption rate is higher at higher fugacities.

    L’affermazione è vera solo se il comparto catodico è chiuso (non intendo la bomboletta di Arata, ma il comparto catodico). Se non si specifica sembra che la pressione dell’idrogeno aumenti significativamente con la densità della corrente. Aumenta semplicemente la formazione di bolle che si espandono nell’atmosfera. La frase contiene anche un errore di logica, ci faccia caso.
    Saluti

    • Cimpy ha detto:

      Prendo nota, sul retro della lavagna. Sento che prima o poi riuscirò a far colpo su qualche collega della Curva. L’importante è che nessun uomo di scienza sia nei pressi in quel momento…

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Cimpy

        Il Suo posto non è dietro alla lavagna, ma in cattedra, perché ha il merito di curiosare qua e là con intelligenza. La nota di Briel mi sarebbe sfuggita.
        Briel scrive su EA:

        Si’, sono d’accordo, ma a mio avviso R41 non meritava di essere buttato via, comme le bébé avec l’eau du bain.
        Penso che se è vero che da parte degli AA c’è stato eccesso di fiducia, da parte dei revisori (ma sono realmente esistiti ?) c’è stato eccesso di sfiducia.

        Briel non sembra rendersi conto che anche il più superficiale dei revisori avrebbe respinto il Rapporto 41. Il lavoro intendeva confermare la validità dell’ipotesi Preparata dei “tre miracoli”. Impresa impossibile a priori, perché Preparata ha introdotto leggi deterministiche in chimica nucleare, dove regna sovrana l’indeterminazione. Il mondo nucleare è tipicamente indeterminato. Impostare un esperimento dove si esclude a priori che siano presenti neutroni e raggi gamma quando devono essere presenti in quantità misurabile significa ammoscare il più compiacente dei referee. Come fa a insinuare che non ci sia stata un esame attento del lavoro da parte dei referee?
        In ogni caso non dubito che i preparatini si siano affrettati a riscattare in proprio il fallimento descritto nel Rapporto 41. Ci fossero riusciti lo sapremmo. Mi sembra che i “tre miracoli” siano stati opportunamente lasciati perdere da tempo. Nemmeno Padre Pio sarebbe in grado di farli avvenire insieme, uno dopo l’altro con disciplina. I “tre miracoli” di Preparata rappresentano forse il punto più basso della ff italiana. Pensi che il primo condiziona il secondo, che condiziona il terzo. Nonsense.
        Mi dispiace, ma Briel mi sembra un tifoso come molti di quelli che frequentano EA.
        Speriamo che si faccia vivo da noi, spiegandoci che cosa sa fare.

  9. Camillo Franchini ha detto:

    @Cimpy

    Scrive Briel:

    D’altra parte, se CF dopo aver (apparentemente) lasciato perdere non avesse rilanciato la critica, io non avrei di certo riaperto la discussione.

    La tesi di Claudio Giannetti è stata proposta da Giancarlo

    Rapporto 41


    Uno studio critico del Rapporto 41 è stato richiesto da Sandro75k nel nostro blog.

    Et rebelote !

    La dinamica di un blog prevede tranquillamente ritorni di fiamma. Non siamo mica qui a seguire i moti di stizza di tifosi di un altro blog. A Sandro piaceva tornare sul Rapporto 41; a Giancarlo interessava proporre la tesi sfortunata di Claudio Giannetti. Abbiamo dato seguito; Briel si è appassionato a sua volta, rebelote. D’altra parte credo che sia evidente a tutti che in ff l’elettrochimica è gestita da fisici, peggio quando sono giapponesi come Iwamura.

  10. Camillo Franchini ha detto:

    @Cimpy

    Briel scrive:

    A me interessava mostrare che non è vero che l’equazione (6) è il frutto dell’ignoranza di CG e, soprattutto, dei ‘fisici’ che lo hanno inquadrato.

    Cambia molto se a pasticciare con l’equazione di Nernst e con la sovratensione sono altri? Resta il fatto che i quattro hanno reso un pessimo servizio al povero Claudio Giannetti. Di positivo resta che si sono occupati di ff nel modo avventato che conosciamo.
    Vede, la chimica deve molto alla fisica, ma a livello di laurea un conto è avere fatto l’esame di elettrochimica, un altro non averlo fatto. Siamo quello che abbiamo studiato. Andare fuori dal seminato è sempre un’avventura piena di rischi, come dimostra brillantemente Carpinteri.

  11. FermiGas ha detto:

    Anch’io, come Briel, non sono un chimico. Però, a differenza di lui, nutro diverse perplessità sul fatto che sia corretto impiegare la (6) per calcolare la fugacità di H2.

    1) Cercando in Rete, scopro che la (6) non è l’unica equazione usata in letteratura per valutare la fugacità di H2. Sul John O’M. Bockris, Amulya K. N. Reddy, Modern Electrochemistry 2B http://books.google.it/books?id=V3tpJrG1H5wC&printsec=frontcover&dq=modern+electrochemistry&hl=it&sa=X&ei=V5w7Ub2QI-iQ4gSNtICIBA&ved=0CC8Q6AEwAA#v=onepage&q=overpotential&f=false a p. 1752 tab. 12.6 si riportano appunto alcune altre espressioni. Dunque, per quale ragione la (6) sarebbe proprio quella giusta?

    2) La (6), com’è desumibile dal link precedente, è un limite termodinamico. Pertanto immagino che possa andar bene nel limite di corrente nulla e di energia di attivazione del trasferimento elettronico nulla. Ma questo non è il caso della tesi.

    3) Per quel poco di chimica che ho studiato, una sovratensione alla scarica di H2 su Pd di -0,5 V mi sembra troppo grande (in valore assoluto). La si potrebbe, forse, giustificare in presenza di alte correnti (dunque ben lontani dal campo di validità della (6) !). Ma, poiché η è funzione di i, allora sarebbe opportuno indicare a quale i è stata misurata η = -0,5 V.

    4) Il valore di fugacità calcolato nella tesi (cioè 10^16 bar) è 100’000 volte più grande della pressione nel nucleo del Sole. Nonostante che la fugacità non rappresenti una reale pressione meccanica, un valore così enorme a me suscita comunque delle perplessità.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @FermiGas

      2) La (6), com’è desumibile dal link precedente, è un limite termodinamico. Pertanto immagino che possa andar bene nel limite di corrente nulla e di energia di attivazione del trasferimento elettronico nulla. Ma questo non è il caso della tesi.

      Corretto. La (6) è l’equazione di Nernst valida solo in condizioni di equilibrio, cioè a corrente nulla. L’errore sta nell’avere sostituito E con η, la sovratensione che si presenta quando la corrente è finita. E è una grandezza termodinamica, nota fino al millivolt, η è una grandezza empirica, ballerina, che varia con la densità di corrente, con la natura dell’elettrodo, il suo trattamento superficiale. Solo il palladio si comporta come un elettrodo reversibile entro condizioni molto ampie. Nemmeno il trattamento superficiale ha qualche importanza. Se si vuole che η si manifesti sul palladio è necessario avvelenare la superficie dell’elettrodo. Ma l’avvelenamento rende difficile la scarica dell’acqua (o dell’idrossonio in ambiente acido).
      L’articolo di Taiwan contiene un’altra imprecisione:

      The evolution reaction for hydrogen gas molecules on the Pd surface is:
      2H+ + 2e → H2 (2)
      Before saturation, most hydrogen atoms are absorbed in the Pd film and few of them are recombined.

      Le cose in realtà stanno in modo diverso, come risulta a pag. 470 dell'”Introduction to Electrochemistry” di S. Glasstone. Mi scuso per la cattiva qualità della scansione, ma si tratta di un librone difficile da mettere sullo scanner.

      Glasstone

      Il palladio ha la capacità di ridurre quasi a zero l’energia di attivazione della reazione (2), che diventa una reazione reversibile:
      2H+ + 2e ↔ H2
      Insomma, con buona pace dell’indulgente Riedl, i quattro fisici quattro della tesi di Giannetti hanno pasticciato come più non potevano.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @FermiGas

      Il valore di fugacità calcolato nella tesi (cioè 10^16 bar) è 100’000 volte più grande della pressione nel nucleo del Sole. Nonostante che la fugacità non rappresenti una reale pressione meccanica, un valore così enorme a me suscita comunque delle perplessità.

      E’ curioso che non ci abbiano pensato. In genere quando i risultati di un calcolo sono inverosimili si cambia strada; soprattutto non si pubblicano. Come si fa a ritenere che la fugacità dell’idrogeno all’interfaccia elettrodo/soluzione raggiunga valori così pazzeschi?
      Che cosa scriverebbero se considerassero l’enorme sovratensione presentata dal mercurio alla scarica dell’idrogeno?

    • Valerio Peralta ha detto:

      @FermiGas, Camillo Franchini

      Scusate se mi intrometto… A me sembra che il parametro essenziale (ai fini FF), più che la pressione teorica, sia la frazione molare massima di D nella soluzione solida Pd+D, tema che mi pare abbiate sviscerato nei post dedicati ad Arata ed al compressore. Le condizioni di non-equilibrio, la corrente più o meno intensa, possono far aumentare significativamente tale frazione molare limite? A naso, mi pare improbabile. La densità atomica di D intrappolato nel reticolo di Pd, può essere (di alcuni ordini di grandezza) superiore alla densità atomica che si ottiene nel deuterio solido puro?

      Saluti

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Valerio

        Il mio scopo era commentare una tesi proposta da Giancarlo e gestita dai preparatini che hanno redatto il Rapporto 41. Una situazione troppo importante per trascurarla.

        La densità atomica di D intrappolato nel reticolo di Pd, può essere (di alcuni ordini di grandezza) superiore alla densità atomica che si ottiene nel deuterio solido puro?

        La risposta si trova a pag 71 di questo lavoro:

        F.D. Manchester; A. San-Martin; J.M Pitre
        The H-Pd System
        Journal of Phase Equilibria Vo. 15 No 1 1994

        Analysis of the possibilities for minimum separation between hydrogens (deuteriums) in the Pd lattice based on the fairly detailed knowledge of the Pd-H(D) and H-H (D-D) potentials now available, gave results consistent with octahedral occupation only and H-H (D-D) separations significatively greater than the equilibrium separation in a molecule of H2 or D2 (for H2 and D2 the interatomic distance is 0.074 nm). This separation is far greater than any threshold distance for a nuclear fusion reaction.

        They employed detectors for neutron production (detection limit: 2.5 x 10^-18 fusions (DD pair)^-1s^-1; heat production (limit 1.5×10^-8 fusions (DD pair)^-1s^-1 and gamma emission (no gamma above background).
        Saluti

        • Valerio Peralta ha detto:

          @ Camillo,

          Fantastico! Direi che questo taglia la testa al toro. Nel Pd, il deuterio non è significativamente più “compatto” che in una normale molecola D2. Se possiamo tranquillamente conservare bombole di D2 per decenni, direi che la probabilità di reazione rimane ai livelli infinitesimali previsti dalla fisica propriamente detta.
          In presenza di correnti, solo meccanismi miracolosi e non ben esplicitati possono cambiare la situazione. Si torna al problema fondamentale: è vero che si osservano sperimentalmente eccessi di calore? La risposta affermativa a questa domanda è il “non detto” su cui si basano tutti i successivi tentativi fantasiosi di giustificazione teorica.

          Saluti

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Valerio

          Si torna al problema fondamentale: è vero che si osservano sperimentalmente eccessi di calore?

          Lei conosce la mia risposta: no. Se la ff avesse anche una sola conferma sperimentale essa sarebbe registrata nella banca dati BNL e avrebbe provocato una corsa mondiale alla conferma. Non ci si può affidare eternamente agli ICCF per sentire parlare dei successi ff, quasi sempre descritti come “excess heat”. Speriamo che oltre Violante non vada qualcun altro a portare il contributo italiano all’ICCF 18 organizzato da Duncan 🙂 . Gli Italiani hanno già dato.
          Saluti

  12. Hermano Tobia ha detto:

    Tempo fa avevo segnalato l’ipotesi per cui le anomalie (calorimetriche soprattutto) riscontrate in numerosi esperimenti LENR (ancorchè non facilmente replicabili in quanto ne è ignota l’origine ed i fattori che le determinano) potessero avere origine non nucleare.

    Alcuni ricercatori, tra cui la Dmitriyeva (Univ. Colorado), molto apprezzata in passato da Giancarlo per gli articoli sul calore di sostituzione H => D, stanno studiando questa possibilità ed hanno pubblicato un interessante articolo: “Test of zero-point energy emission from gases flowing through Casimir cavities”.

    Fai clic per accedere a DmitriyevaModdel12.pdf

    Se ho capito bene, diversi gas vengono fatti passare attraverso membrane nanometriche e l’effetto Casimir farebbe precipitare gli elettroni in uno stato a minore energia, con emissione di radiazione EM infrarossa; una volta usciti dalla cavità gli elettroni riassumerebbero l’energia originaria estraendola dalla ZPE.

    Dai calcoli fatti l’energia in uscita è il doppio di quella in ingresso (siamo comunque nell’ambito dei microwatt). Vengono analizzate tutte le possibili fonti convenzionali di energia, e la conclusione è molto prudente:

    The signal was obtained for all gases tested, N2, Ar, Xe and He. In an attempt to explain the results in terms of conventional thermodynamics, we analyzed them to see if Joule-Thomson cooling, frictional heating, adsorption/absorption heating, or turbulence could account for the results. None of these clearly fit the data, but it is possible that a combination of effects could. At this point it appears that ZP energy extraction from the quantum vacuum remains a possible explanation for the observed radiation.

    So bene che molti fisici ritengono impossibile riuscire ad estrarre l’energia ZP, ma l’articolo mi pare ben fatto ed il dubbio che invece sia possibile lo lascia.

    Segnalo anche un altro articolo che invece non è correlato con gli eccessi energetici, ma riguarda un esperimento in cui grazie all’effetto Casimir dinamico vengono estratte dal vuoto quantistico coppie di fotoni modulando la dimensione delle cavità, ed aprendo la strada per generare in laboratorio un orizzonte degli eventi artificiale e la radiazione di Hawking.

    http://phys.org/news/2013-03-nihilo-dynamical-casimir-effect-metamaterial.html#jCp

    Pur essendo un profano, continuo a ritenere che forse c’è stata troppa fretta nell’attribuire a reazioni nucleari anomalie che non si riuscivano a spiegare con la chimica. Gli indizi pare portino quindi alle cavità di Casimir ed a quello che succede lì dentro in condizioni ancora non chiare.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Hermano

      Tempo fa avevo segnalato l’ipotesi per cui le anomalie (calorimetriche soprattutto) riscontrate in numerosi esperimenti LENR (ancorchè non facilmente replicabili in quanto ne è ignota l’origine ed i fattori che le determinano) potessero avere origine non nucleare.

      Questo è pane per i denti di Giancarlo; credo che preparerà una risposta. Io osservo solo che bisogna rispettare la termodinamica.
      Lei ha fatto bene a proporre le Sue osservazioni in questo blog, perché non ne vedo altri capaci di gestire un confronto scientifico tra persone realmente competenti. Meno che mai EA.
      Non vedo l’ora di leggere la risposta di Giancarlo. Se è abbastanza lunga la trasformerei in post.
      Saluti

      • Hermano Tobia ha detto:

        @Camillo
        Grazie per l’interesse dimostrato sull’argomento che ho proposto.

        Io osservo solo che bisogna rispettare la termodinamica.

        Relativamente a questa osservazione, segnalo questo articolo (pubblicato su Phys. Lett. E nel 1993) dove si afferma che in linea di principio è possibile estrarre calore dalla ZPE senza violare i principi della termodinamica.

        Fai clic per accedere a CP93.pdf

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Hermano

          Ho dato un’occhiata all’articolo; vedo che uno degli autori è Harold Puthoff, una vecchia conoscenza su cui ho discusso a lungo con Vincenzo Valenzi in altri tempi e in altra sede (Termodinamica e Vita, protagonista U. Mastromatteo). E’ il tipo di fisico che esce volentieri dal seminato, alla maniera di B. Josephson.
          Ma non importa, non voglio condizionare il confronto che deve coinvolgere solo persone esperte.
          Ringrazio Giancarlo per averci già dedicato molto del suo tempo.
          Buon lavoro; vediamo se si arriva a qualche conclusione condivisa.
          Sono convinto che Valerio Peralta ha già delle idee.
          Saluti

    • Valerio Peralta ha detto:

      @ Camillo,

      Come previsto, siamo arrivati alle DMR o DER. Attendendo un input di Giancarlo, suggerisco un ameno “riscaldamento” con il romanzo di I. Asimov “Neanche gli dei” (è uscito anche tra gli Urania di tanto tempo fa …). Il titolo è tratto da un aforisma di von Schiller: “contro la stupidità, neanche gli dei possono nulla”. In termini ovviamente fantasiosi e non aggiornati alle attuali nomenclature scientifiche alla moda, tratta il problema di cui stiamo discutendo!

      Saluti

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Valerio

        Attendendo un input di Giancarlo

        L’argomento lanciato da Hermano è sound physics, quindi mi aspetto uno scatenamento di tutti i fisici del blog. Speriamo che nel frattempo Hermano trovi altro materiale, eventualmente aiutato da colleghi.
        Saluti

        • Valerio Peralta ha detto:

          @ Camillo,

          purtroppo in questo periodo sono impegnato e l’argomento richiede un certo studio, se non si vogliono dare giudizi affrettati e poco documentati (quindi inutili).
          Mi pare comunque che la base di tutta la discussione sia l’accettazione degli eccessi di energia/calore (per quanto piccoli) come fatti assodati. Da questo punto di vista, conta molto l’analisi degli esperimenti e l’individuazione di eventuali falle. Finché gli esperimenti non superano il rasoio di Occam, non si può che essere scettici.

          Saluti

    • Cimpy ha detto:

      (…)potessero avere origine non nucleare(…)

      Quindi Rossi, Celani e compagni avrebbero quantomeno preso lucciole per lanterne per almeno 20 anni, ma l’ e-Cat funzionerebbe lo stesso, è questo che stai dicendo ?

  13. Camillo Franchini ha detto:

    @Giancarlo

    Ho letto il tuo scambio con Briel su EA.
    A un certo punto, dopo la tue ineccepibili considerazione sul fatto che i cinque preparatini trattavano i “tre miracoli” come leggi deterministiche, Briel risponde serafico:

    Sul fatto che avrebbero potuto/dovuto verificare l’emissione di n e di γ siamo perfettamente d’accordo

    e continua con le sue considerazioni come si trattasse di una dimenticanza da sistemare con un “Ops” e una pacca sulla fronte.
    Briel mi fa venire in mente Osgood di “A qualcuno piace caldo” che rassicura Daphne: “nessuno è perfetto”.
    Cosa dovevano fare i preparatini per scontentare Briel? Prendere a schiaffi l’elettrodo bustrofedico perché emettesse più elio?

    • Giancarlo ha detto:

      @Camillo
      Diciamo che Briel è comunque una persona con cui si può discutere pacatamente. Mi spiace solo che non ho tempo a sufficienza per fare tutto quello che prometto. Mi ero ripromesso di leggere il lavoro di Miles da lui proposto; l’ho fatto domenica ma è abbastanza pesante e non ne ho potuto trarre conclusioni di cui essere fermamente convinto tanto da poterle difendere a spada tratta. Se i lavori non sono banali e non contengono assurdità evidenti non è semplice contrastarli, anche perché quello che disegnano gli autori va di principio preso come un grafico reale e non inventato di sana pianta, anche se alle volte il sospetto ti viene.

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Giancarlo

        Briel è comunque una persona con cui si può discutere pacatamente

        Da noi succede comunemente, mancherebbe. Noto solo che Briel rilancia l’argomento R41 subito dopo avermi deriso (et rebelote) per avere lanciato l’argomento R41 (e Giannetti), rispondendo a una precisa richiesta (Sandro75k) e segnalazione (tua).
        Deve essere un tipetto.

  14. Giancarlo ha detto:

    @Camillo, Hermano Tobia, Valerio Peralta (ordine alfabetico)

    Sto studiando il lavoro sui gas da un po’ di tempo e a rilento, in quanto sono in un periodo di lavoro intenso. Per l’estrazione di fotoni non ho dubbi che sia possibile. Ne ha parlato anche ieri Capasso in un seminario presso una prestigiosa Università tedesca, e verso quello che dice lui mi sento di nutrire fiducia. By the way, ho appena scoperto che Augusto Sagnotti è professore di fisica teorica alla Normale da un po’ di anni. Eravamo un bel gruppo, peccato che io fossi il peggiore, avvantaggiato solo dall’età anagrafica (più alta).
    Credo che comunque dietro ci sia una conversione strana di energia e non creazione. Anche perché l’effetto Casimir fu spiegato con la ZPE solo perché Casimir ebbe la sfortuna di incontrare Bohr. Si spiega pure, con risultati più precisi, con la teoria di van der Waals opportunamente corretta con effetti relativistici. La teoria Casimir-ZPE è il caso limite quando la costante di struttura fine tende all’infinito e non contiene dentro nulla che tenga conto del materiale, cosa che a me parrebbe essenziale.
    Per la teoria dei gas mi stupisce un po’ il fatto che il proponente, nel lavoro originale, si affanni a dimostrare come tutti i modi per estrarre energia dal vuoto tramite cavità di Casimir si arrendano al secondo principio, tranne che il suo. A me l’idea che ci sia uno stato a energia minore che si manifesta solo dentro la cavità un po’ turba: mi ricorda il solito miracolo o deus ex-machina che dir si voglia. Però non voglio rischiare un giudizio avventato.
    Spero di farmi un’idea al più presto. Non essendo un fisico, e tanto meno un bravo fisico, magari mi faccio un’idea ma sbagliata.

  15. Giancarlo ha detto:

    @Cimpy
    Quindi Rossi, Celani e compagni avrebbero quantomeno preso lucciole per lanterne per almeno 20 anni, ma l’ e-Cat funzionerebbe lo stesso, è questo che stai dicendo ?

    Cimpy, non mettiamo in giro noi stessi o amplifichiamo notizie tendenziose.
    Esiste una teoria denominata SED (Stochastic electrodynamics) che è molto controversa in quanto in grado di spiegare senza obiezioni maggiori alcuni fenomeni (Casimir, forze di van der Waals, effetto Unruh…) mentre per altri (inerzia, gravitazione, ground state dell’idrogeno…), si è tirata appresso grandi critiche.
    Solo in base a questa teoria, per il momento, è possibile estrarre energia dal vuoto quantistico che ne contiene a dismisura: valori talmente elevati che non ci crede nessuno, neppure i credenti.
    Il lavoro citato da HT fa riferimento a un meccanismo di questo tipo: faccio entrare del gas a bassa pressione in una cavità Casimir e per via del fatto che alcuni modi di radiazione stanno in condizione di cut-off l’elettrone si porta in uno stato di energia inferiore emettendo radiazione sfruttabile. Poi il gas esce e l’elettrone riacquista l’energia dal vuoto. E’ uno schema molto comodo concettualmente in quanto all’obiezione dello stato under-ground si può facilmente rispondere che non è normalmente osservato perché le cavità Casimir sono artificiali e subito fuori tutto torna a posto. Mi chiedo se qualcuno abbia fatto una misura DENTRO una cavità, anche se ritengo che non debba essere semplice.
    Quindi, nel lavoro citato da HT, è stato fatto l’esperimento citato sul gas che sia chiaro ha dato ESITO NEGATIVO. Primo, perché contrariamente alla teoria si è misurata più energia di radiazione con He che con Xe. Secondo perché avendo misurato dell’energia si sono passati in rassegna alcuni meccanismi classici per concludere che i dati non si sposano con essi, anche se si potrebbero sposare con una combinazione di più effetti.
    Allora si è proceduto a confrontare i dati con quelli previsti dall’effetto Casimir: non tornano neppure in questo caso però non si può escludere che…
    Sono necessarie altre ricerche ed altri esperimenti. Però il lavoro è fatto con criterio, non è rozzo e raffazzonato come alcuni che abbiamo letto recentemente. Io faccio molta differenza tra una scienza sbagliata e una inconsistente.
    Poi, in questo caso non ne sappiamo molto ed io ancora di meno dei fisici che ci lavorano. Personalmente credo, anche se Camillo ora mi caccerà dietro la lavagna, che in alcune condizioni (per esempio pochi atomi in spazi ristretti) ci possano essere delle sorprese; dubito invece che siano sfruttabili su larga scala, nel senso che la vedo tosta scaldarsi con Casimir in quanto immagino che la densità di energia prodotta sia infinitesima. Se ci lamentiamo dello spazio occupato dai pannelli fotovoltaici mi parrebbe assai più insensato uno spazio maggiore dedicato all’energia Casimir. In ogni caso sono troppo vecchio per vedere come andrà a finire anche perché, non ostante quello che si dice in giro di me, non ho estrema fiducia nella fisica attuale che è assai lontana da una reale comprensione della natura.

    Ciò detto, io non vedo nessuna attinenza tra quanto sopra e gli esperimenti di FF che ci troviamo a considerare. Ora, spinte dalla tecnologia, vanno molto di moda le nanotecnologie applicate alla FF: non ci dimentichiamo che il calore in eccesso veniva osservato pure senza cavità nanometriche, anche se ora sono ritenute essenziali da Storm.

  16. Camillo Franchini ha detto:

    @Giancarlo

    Una persona gentile appassionata di scienza mi ha spedito l’articolo di Einar Tennfors cui tu stesso hai accennato. Pubblicato online dalla Società Italiana di Fisica il 15 febbraio scorso, esso contiene una critica molto dura alla dottrina ff di Widom-Larsen-Srivastava.
    La conclusione è molto dura:

    It is very unlikely the electron energy threshold for neutron production can be reached in a metal lattice system without a substantial energy input. Even if the threshold field is reached the high velocities of the relativistic electrons will severely reduce the reaction rate and make the reverse beta decay reaction very rare. The neutron scattering data used by the authors to demonstrate the concept rather demonstrate its failure. Their claim of obtaining low-energy nuclear reactions in metallic lattices and their other conclusions are based on a number of fallacies and an obscuring way of handling the equations.

    Nella bibliografia compaiono i nome di A. Widom, L. Larsen, Y. Srivastava, A.I. Nikishov, V.I. Ritus.
    Saluti

    • Giancarlo ha detto:

      @Camillo
      sì, l’ho letto anch’io (me lo hanno spedito addirittura in due, segno che ci seguono anche all’università) e condivido a pieno la critica di mischiare le unità di misura all’interno dello stesso lavoro: la prima volta che lessi un loro lavoro la cosa mi trasse in inganno facendomi scrivere una cappellata gigante.

  17. Camillo Franchini ha detto:

    @Tutti

    Per favore, andate qui:
    http://www.energeticambiente.it/fusione-fredda-alla-fleischmann-pons/10562414-fusione-fredda-ma-esiste-davvero-parte-3-a.html
    A un certo punto è uscito un certo gcr parecchio preparato in materia nucleare. Qualcuno mi sa dire se è attivo ancora oggi e se ha un aka? Sarebbe interessante farlo intervenire nel nostro blog.
    Come sapete lì io figuro come “fusione fredda”. Confermo parola per parola quello che scrissi allora.
    Fa una certa impressione rileggere materiale di cinque anni fa.
    Buona giornata.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Tutti

      Scusate, so chi è gcr, non perdete tempo a cercare. Mi è bastato leggere alcuni interventi per capire. Scusate se vi ho fatto perdere tempo.
      Bei tempi antichi; chissà come si presenta ora Riccardo Elettrorik.
      Buona giornata.

      • Giancarlo ha detto:

        @Camillo
        Io l’ho capito al secondo intervento fatto chi era. Dimmi che ti stavi divertendo alle nostre spalle…

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Giancarlo

          L’ho capito anch’io al secondo intervento. Con tutte quei nick mi sono confuso un po’. Ho visto che contribuente assiduo era anche G****C***, che all’epoca non avevo mai considerato, perché mi sembrava uno che lavorava molto con le mani, poco con il cervello. C’era anche un certo Gennaro dell’Università di Genova. Chissà se è ancora attivo in ff.

      • Renato ha detto:

        Un post di ElettroRik, scritto circa un anno dopo l’ ultimo post di “fusione fredda”: http://www.energeticambiente.it/test-sperimentali/14713433-trarre-delle-conclusioni.html#post118883829.

        Mi apparve come l’ occasione per molti di rivedere le proprie posizioni, ma pochi ne approfittarono: gli altri continuarono il cammino intrapreso, cammino che li avrebbe poi portati all’ Effetto Ossidoelettrico, al Motore ad Acqua, a Eccessi di Calore, Trasmutazioni e tante altre Meraviglie.

        Buonasera.

        • Renato ha detto:

          “non riesco ad attivare il link”

          Bisogna essere loggati.

          ElettroRik (Riccardo Bennati?) ha (o aveva) un sito:
          http://www.overunity.it/
          dove riporta le sue esperienze.
          Ci dovrebbe essere la pagina “Considerazioni conclusive” che però non trovo.

          Estratto da “Trarre delle conclusioni” su E.A:
          “Conclusione:
          Ritengo pertanto che, almeno sotto l’aspetto ‘eccesso di calore’, il fenomeno GDPE non presenti alcuna anomalia, se non quella di generare un regime elettronico talmente arduo da mettere abbondantemente in crisi anche i più costosi fra gli strumenti di misura commerciali ”

          Segue caveat:
          “Attenzione, pero!
          Questo non significa che il fenomeno GDPE non esista affatto, e resta comunque aperta la questione delle trasmutazioni che, ANZI, è in maggiore accordo scientifico proprio con l’assenza di una (misurabile) quantità di calore in eccesso, proprio perchè delle trasmutazioni ci sono solo ‘tracce’.”

          Se vuole, e se la legge lo consente, le sparo tutto il post (circa mille parole).

          R

      • Cimpy ha detto:

        Un sospetto ce l’avrei, ma da dietro la lavagna non oso sbilanciarmi (in fisiognomica sono gravemente insufficiente, come pure in grafologia e in analisi grammaticale…) -> potrei avere un aiutino? Anche proprio una dritta estesa, se volete…

    • Giancarlo ha detto:

      @Camillo
      Mi sono letto gli interventi e sono molto istruttivi.
      Intanto in 5 anni non è cambiato nulla, gli argomenti sono sempre gli stessi, per cui se uno cerca di far ragionare un altro intorno alla FF (le LENR si chiamavano così) è un prezzolato che lo fa per altri scopi; come minimo per difendere il suo posto da accademico della GAS. Peccato che quasi tutti quelli che lo fanno appartengano all’insieme complementare. E poi gli immancabili poteri forti e i complotti e gli ebrei… (ho scaricato dal web, la settimana scorsa, una lista di professori universitari giudei; a che cosa servirà mai? per fortuna non sono giudeo, per lo meno non credo di esserlo. Se interessa la metto a disposizione.)

      Poi quello strano argomento, ancora in voga, per cui se la fisica non è in grado di spiegare tutto (e per quanto mi riguarda non lo è e forse non lo sarà mai, basta costruire acceleratori più grandi per cominciare un altro giro di giostra) allora c’è un’alta probabilità che le LENR siano reali o per lo meno non possano essere negate a priori***. Perché non l’unicorno? Nessuno sembra accorgersi che la GAS dipartimento fisica le sue contraddizioni se le va a cercare laddove ci sono 7 atomi e magari la temperatura è un miliardesimo di K. No, il raggio del protone è diverso del 4% e i bookmaker alzano le quotazioni delle LENR che avvengono con un paio di moli di sostanza a 1000 K. Oppure, riferito a Preparata, faccio una teoria che sembra spiegare una cosa meglio di quanto non si sappia già e allora ne deriva che è in grado di spiegare tutto. Dove non spiega ci sono opportune integrazioni (volgarmente dette miracoli).

      E poi la solita convinzione che il regno dei cieli è vicino, perché ormai l’evidenza sperimentale è innegabile. Sono passati altri anni e altri ne passeranno. Nel frattempo l’iPhone ha una potenza di calcolo ordini di grandezza più elevata di quella con cui siamo andati sulla luna (32 kB di memoria) e per trovare un gasauto basta chiedere al mio gentilissimo Samsung. Persa ogni speranza in Rossi (Proia ha appena allungato il brodo di un annetto almeno) si torna a sperare nell’autosostentamento di Celani.

      Ti confesso che ci spero anch’io, così capisco di aver sbagliato cavallo, mi metto l’anima in pace e mi godo un meritato riposo.

      *** Volendo essere molto disponibile dividiamo il problema in due parti. La prima è capire come fanno la reaction rate e la cross section a variare di molti(ssimi) ordini di grandezza e non solo del 5% come misurato in alcuni casi. La seconda è capire che fine fanno i prodotti secondari (neutroni, gamma, alfa). Proporrei loro di affrontare un problema alla volta. Se si decide di cambiare cavallo e puntare su Casimir, occorrerà verificare la compatibilità con i 17.000 esperimenti confirmatori censiti. Altrimenti vuol dire che a Frascati ci raccontavano stupidaggini (non mi pare che Casimir produca 4He). Oppure che le vie del Signore per la nostra felicità energetica sono infinite: chiedere a Mastromatteo. Però ce le potrebbe rendere pure meno impervie dopo un quarto di secolo.

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Giancarlo

        Mi piacerebbe che qualche persona di buona volontà con cui ci confrontiamo da tempo senza problemi, poniamo Hermano Tobia e Briel, commentessero questa tua nota. Non ci credo molto, i ff sanno individuare i punti critici che è meglio non affrontare. Non sembrano rendersi conto che l’esistenza delle LENR rallegrerebbe tutti, soprattutto chi come noi mette in evidenza che tutte le reazioni nucleari note sono ottenute in acceleratore o in reattore nucleare, per delle ragioni documentate da cento anni di studio e lavoro ultraspecialistico.
        Speriamo che i rapporti cordiali che abbiamo con Hermano Tobia portino a una svolta. Basterebbe una mezz’ora di attenzione alla tua nota.
        Saluti a te e a tutti

  18. Giovanni Piuma ha detto:

    Un Papa gesuita con studi di chimica:

    o tempora, o mores!

  19. Camillo Franchini ha detto:

    @Giancarlo

    Avrai notato che Mastromatteo ha creato sconcerto nel blog di Daniele con il documento intitolato:

    II Thermodynamics Principle and II Moore’s Law in a Comparison between Living and Complex Artificial Systems

    che ha come padrino Francesco Celani 🙂 .

    Scopo di Ubaldo è dimostrare che il vivente sfugge ai vincoli del 2° principio della termodinamica, perché l’entropia negativa che lo caratterizza non troverebbe spiegazione nella termodinamica chimica.
    Concentra la sua attenzione sull’entropia trascurando le altre grandezze termodinamiche, commettendo così lo stesso errore di Schrödinger, il quale ritenne che il concetto di energia libera fosse troppo tecnico per essere capito da tutti (What is life?, 1944):

    The remarks on negative entropy have met with doubt and opposition from physicist colleagues. Let me say first, that if I had been catering for them alone I should have let the discussion turn on free energy instead. It is the more familiar notion in this context. But this highly technical term seemed linguistically too near to energy for making the average reader alive to the contrast between the two things. He is likely to take free as more or less an epitheton ornans without much relevance, while actually the concept is a rather intricate one, whose relation to Boltzmann’s order-isorder principle is less easy to trace than for entropy and ‘entropy taken with a negative sign’, which by the way is not my invention. It happens to be precisely the thing on which Boltzmann’s original argument turned.

    A differenza di Ubaldo, Schrödinger raggiunse conclusioni corrette, condivise da tutti i biologi moderni, ma è indubbio che i suoi ragionamenti sarebbero stati molto più stringenti se avesse fatto ricorso all’energia libera, una funzione termodinamica singolarmente trascurata dai fisici, come se l’energia chimica non esistesse. L’immagine del vivente che si nutre di entropia negativa descritta da Schrödinger è suggestiva e non scorretta, ma va modernizzata. La funzione di stato energia libera non deve tener conto dell’ambiente, come è invece richiesto se si fa uso della funzione entropia. Una variabile di meno aiuta, insegna Ockham. Prescindere dall’ambiente è una caratteristica preziosa per trattare un sistema aperto complesso come un organismo vivente.
    A Ubaldo converrebbe riscrivere tutto affidandosi alla termodinamica chimica, come fanno i biologi, che non hanno i suoi dubbi.
    Non esiste testo di biologia che non cominci con un capitolo dedicato alle termodinamica, uno strumento indispensabile per indagare i misteri della vita.

    Ho la sensazione che la sfiga passerina abbia colpito ancora.

    • indopama ha detto:

      in che senso Mastromatteo ci vede un’entropia negativa negli esseri viventi? in senso energetico io non ce la vedo…

      • Camillo Franchini ha detto:

        @indopama

        L’entropia negativa del vivente si vede a occhio. Si parte da molecole semplici come acqua, anidride carbonica, qualche sale e si ottiene un pomodoro. Non è impressionante?

        • indopama ha detto:

          huuuummmm….. no, e’ il Caso che si e’ avvinghiato su se’ stesso e non sa come uscirne per cui pomodori a ripetizione. 😀

    • FermiGas ha detto:

      Dunque, ci si stupisce del fatto che ΔS_sist possa essere < 0 ? Spero d’aver capito male! Nel caso avessi capito bene, allora sintetizzo quanto sta scritto sul mio libro di chimica di 4^ liceo scientifico (ma lo si trova pure su En-Wikipedia).

      Dalla Termodinamica si sa che un processo fisico o chimico è spontaneo se:
      ΔS_tot = ΔS_sist + ΔS_amb > 0.
      Nel limite di scambio termico reversibile coll’ambiente (1), sempre dalla Termodinamica, si sa che:
      ΔS_amb = – ΔH_sist / T_amb.
      Quindi, per un processo spontaneo occorre che:
      ΔH_sist – T_amb * ΔS_sist < 0.
      Definendo una nuova funzione di stato:
      G_sist := H_sist – T_amb * S_sist,
      passando ai differenziali e considerando un processo per cui T_amb = cost e p_ext = cost, si giunge alla ben nota relazione:
      ΔG < 0.
      Ovviamente, in teoria si può avere contemporaneamente ΔG < 0 e ΔS_sist < 0, perché nulla lo vieta. Infatti, troviamo conferma di ciò nella pratica (come scrissi tempo fa):
      O2(g) + 2 H2(g) → 2 H2O(l)
      a 25 °C e 1 atm è spontanea, esotermica e comporta una diminuzione dell’entropia del sistema.
      Niente di nuovo sotto il Sole.

      È possibile una dimostrazione più rigorosa, che rimuove la necessità d’introdurre l’ipotesi problematica (1), facente uso della disuguaglianza di Clausius; ma mi pare che basti restare sull’elementare.

      • Camillo Franchini ha detto:

        @FermiGas

        Nel limite di scambio termico reversibile coll’ambiente (1), sempre dalla Termodinamica, si sa che:
        ΔS_amb = – ΔH_sist / T_amb.

        Solo per evitare malintesi in chi non è esperto, specifico che la variazione di entropia dell’ambiente non richiede che lo scambio termico tra sistema e ambiente sia reversibile.
        Il concetto è contenuto nell’espressione che hai usato, ma meglio non lasciare dubbi: ΔH_sist è calorre irreversibile.

      • indopama ha detto:

        – gli intervalli entro cui si misura l’energia e’ definita arbitrariamente dal Soggetto, cioe’ li abbiamo decisi noi seguendo nostre abitudini o quello che ci sembrava essere giusto. vario gli intervalli e varia il bilancio.
        – pure le reazioni da analizzare sono decise dal Soggetto che ne prende alcune e le scorpora dal resto. in vero la Vita e’ una ed in continuo movimento, noi scorporiamo per semplificare fino ad arrivare ad una complicazione paragonabile alle nostre capacita’ di comprensione, quindi Soggettive.
        – ogni scelta di analisi dentro un certo intervallo (Soggettivo) comporta la scoperta di determinate leggi che sono cio’ che rispecchiano quel preciso intervallo (spaziale e temporale). cambio l’intervallo e cambiano le leggi, quindi un cambio del punto di vista del Soggetto portandolo a variare l’intervallo di analisi potrebbe portarlo a definire leggi diverse, anche se non completamente ma almeno parzialmente.
        la vita per ognuno non e’ cio’ che e’ ma cio’ che pensa che sia e l’oggettivita’ e’ indimostrabile.

      • Camillo Franchini ha detto:

        @FermiGas

        Come Schroedinger, anche Boltzmann cerca di inquadrare la vita nella termodinamica classica.

        In 1886 Boltzmann presciently suggested that the energy gradient imposed on the Earth by the sun drives the living process. He postulated a Darwinian-style competition for the entropy among energy-using living systems:
        The general struggle for existence of animate beings is therefore not a struggle for raw materials – these, for organisms, are air, water and soil, all abuntantly available – not for energy, which exists in plenty in any body in the form of heat (albeit unfortunately not tranformable), but a struggle for entropy, which becomes available through the transition of energy from the hot sun to the cold earth. In order to explain this transition as as much as possible, plants spread their immense surface of leaves and force the sun’s energy, before it falls to the earth’s temperature, to perform in ways yet unexplored certain chemical synthesis of which no one in our laboratories has so far the least idea.

        Eric D. Schneider & Dorion Sagan
        Into the Cool – Energy flow Thermodynamics and life
        The University of Chicago Press, 2005

        E’ impressionante l’analogia tra le intuizioni di Boltzmann (1886) e la successiva elaborazione di Schroedinger (1944). Boltzmann intuì che le foglie degli alberi sono congegni capaci di utilizzare l’energia del Sole per produrre composti organici ancora da scoprire!
        Gli stessi concetti sono espressi in forma più moderna in questo modo:

        … we require that the total solar energy arriving at Earth must balance the total energy leaving Earth.
        The crucial point is that the frequency of radiation coming in is higher than that going out; a visible or ultraviolet photon thus has more energy than an infrared photon. Thus fewer photons arrive than leave. The entropy per photon is a constant, independent of frequency, so that by having fewer high–energy photons coming in and a larger number of lower-energy photons leaving, the incoming energy is low-entropy energy while the energy that leaves is high entropy. Thus the Sun is, for planet Earth, a convenient low-entropy energy source and the planet benefits from this incoming flux of low-entropy energy. This allows acorns to grow into oak trees, a process which in itself corresponds to a decrease in entropy but which can occur because a greater increase of entropy occurs elsewhere. When we digest food, and our body builds new cells and tissue, we are extracting some low-entropy energy from the plant and animal matter which we have eaten, all of which derives from the Sun. Similarly, the process of evolution over million of years, in which the complexity of life on Earth has increased with time, is driven by this flux of solar low-entropy energy.

        Blundell & Blundell
        Concepts in Thermal Physics
        Oxford University Press, 2006

        Come vede, si tratta sempre di considerazioni derivate da un’ottima conoscenza delle leggi della termodinamica. L’uso dell’energia libera semplifica le cose, come vedremo… se saremo ancora interessati a queste tematiche.

  20. Camillo Franchini ha detto:

    @Tutti

    Per dare un’dea concreta dell’energia libera di Gibbs anche a chi non è del mestiere:
    si tratta della frazione di energia totale sviluppata da una reazione chimica che può essere trasformata in energia elettrica. Una funzione estremamente potente, che distingue tra energia generica ed energia elettrica. Tutto viene espresso con numeri; le relazioni sono rigorosamente quantitative.
    Si tratta di una sintesi tra prima e seconda legge della termodinamica.
    Saluti

    • Valerio Peralta ha detto:

      @ Camillo

      puntuale come la morte ed inevitabile come le tasse, ritorna rivisitata la solita cazzata sul mistero termodinamico della vita. Non se la prenda, ma penso che il suo tentativo di introdurre l’energia libera sia senza speranza. L’entropia ha un suo fascino misterioso, incoercibile. Ogni tanto qualche “studioso” poco preparato o qualche furbone ansioso di compiacere un gruppo ideologico ripropone il tema. Il secondo principio può essere formulato così:
      “qualsiasi processo il cui UNICO effetto sia il trasferimento di calore da un corpo freddo ad uno più caldo, è impossibile”
      Tutte le altre formulazioni sono equivalenti a questa. Ovviamente, i fautori del mistero termodinamico della vita dimenticano “unico”; se i viventi potessero violare il II principio, non avremmo bisogno della FF: potremmo sfruttarli per ottenere un moto perpetuo.
      Messi alle strette dalla termodinamica, solitamente i “vitalisti” deviano il discorso sulla complessità e sull’evoluzione. In fondo, la termodinamica non prevede l’aumento della complessità degli organismi come lo osserviamo attraverso le ere geologiche (ma neanche lo esclude!). Addirittura biochimici come S. Kauffman si sono lasciati trascinare dalla suggestione, arrivando ad ipotizzare una “quarta legge della termodinamica” che regoli le variazioni di complessità. Anche qui interviene il rasoio di Occam: basta ipotizzare che la vita necessiti di una complessità minima per ottenere i pattern evolutivi osservati; l’evoluzione è “semplicemente” un random walk tra le possibili configurazioni, ma partendo da una configurazione di complessità minima sotto la quale non si può scendere (cfr S. J. Gould, “gli alberi non crescono fino al cielo”).

      Saluti

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Valerio Peralta

        L’entropia ha un suo fascino misterioso, incoercibile.

        … e siccome i fisici non conoscono altra funzione che descriva la termodinamica, si buttano su quella, che costringe a considerare anche l’ambiente, oltre al sistema. Perfino Schroedinger si è tenuto alla larga dell’energia libera, figurarsi Mastromatteo. Con la differenza che Schroedinger se l’è cavata brillantemente nel 1944, Mastromatteo sta ancora elucubrando 70 anni dopo.
        Ho sempre pensato che i fisici tendono a esondare, a considerarsi soggetti multitask; Mastromatteo non fa eccezione.
        Ma perché invece di dannarsi l’anima a inventare una sua termodinamica personale non si compra un bel testo di biochimica o di biofisica che gli spiega tutto?
        Ci torno sopra appena ho più tempo.
        Saluti

  21. FermiGas ha detto:

    Non so se avete notato quanto sia economica e semplice la strumentazione per la FF abundosa

    Che fantastica che è questa FF! Materiali economici, strumentazione da garage, COP stupefacenti, residui puliti… Domanda: “Ma com’è che in 24 anni non s’è ancora vista in funzione la più banale delle applicazioni: lo scaldabagno?”

    • Cimpy ha detto:

      Scaldabagno, addirittura! Ma guarda che Rossi ti sente, sai? Ha già fatto la cuccuma, la vaporella e la vasca a idromassaggio. Vuoi che non abbia uno scaldabagno a ff? Ce l’ha, perdinci! È solo che non trova thirdy parts reports, e quindi non può vendertelo….

    • indopama ha detto:

      boh?!?

    • Emilio ha detto:

      Sarebbe interessante capire che tipo di strumento è questo radio wave detector… l’ho trovato! (che forza google) E’ questo gioellino di frequenzimetro tascabile http://www.aliexpress.com/store/product/Portable-Frequency-Counter-with-TCXO/507475_551577584.html
      Mi pare che la scoperta fatta sia sensazionale ma leggermente in ritardo. L’arco elettrico emette Radio Frequenza! Stupendo. Ma, non se n’erano già accorti Ruhmkorff col suo rocchetto nel 1860 e quel furbacchione di Marconi qualche decennio dopo che ebbe addirittura la faccia tosta di inventarci sopra il telegrafo senza fili? Scommetterei poi che la frequenza indicata dal pocket device “per caso” corrisponda alla risonanza LC del circuito di alimentazione della cella. Boh!
      Sono sicuro poi che quello strumento, dato il suo “grade” (probabilmente chinese or taiwan), non risenta affatto del fatto di essere posizionato senza schermature a pochi cm da un poderoso arco elettrico. Concludo con il suggerimento che poteva risparmiare quel costosissimo apparecchio. Bastava un diodo al germanio con una lampadinetta a gas (quelle delle spie degli elettrodomestici) per scoprire che l’arco elettrico emette radiofrequenza. Oppure ascoltare una radiolina a onde medie mentre passa lo sbarbatello col motorino smarmittato a manetta.
      Saluti

      • Valerio Peralta ha detto:

        @ Emilio

        Se non ho capito male le parole del presentatore, il mistero non è la produzione di segnali elettromagnetici da parte del plasma, ma la presunta NON produzione quando la corrente viene portata al massimo.

        Saluti

        • Valerio Peralta ha detto:

          @ Emilio,

          c’è una spiegazione “mainstream” anche per questo, la si nota in tre fotogrammi del filmato. Penso sia necessario leggere le specifiche di uno strumento, prima di usarlo.

          Saluti

        • Emilio ha detto:

          Confesso di non aver ascoltato con la dovuta attenzione ma quando vedo le premesse già zoppicanti, ho come un rifiuto inconscio a seguire il resto dove magari perdo la parte più succosa. Ero convinto che si cercasse la “firma” della trasmutazione di qualche elemento chimico in una particolare frequenza delle emissioni EM.
          Comunque volevo solo far notare che era un forse un pò ingenuo usare un apparecchietto da 50$ pensato per scovare microspie. Massa aveva infatti suggerito che la prova andava fatta con un serio analizatore di spettro collocato a debita distanza e solo l’antenna posizionata vicino alla cella.

        • Valerio Peralta ha detto:

          Scusate! E’ la tensione che viene incrementata fino ad un massimo, non la corrente (siamo oltre il punto di inversione)!

        • Valerio Peralta ha detto:

          @ Emilio,

          Non ho guardato il secondo filmato, quindi non so dove vogliano andare a parare; non sapevo neanche la storia della firma elettromagnetica delle trasmutazioni; la fantasia non ha limiti. Sono d’accordo con lei che certe misurazioni vadano fatte seriamente, soprattutto non a caso.

          Saluti

  22. Giancarlo ha detto:

    todo modo de preparar y disponer el ánima para quitar de sí todas las afecciones desordenadas y, después de quitadas, para buscar y hallar la voluntad divina en la disposición de su vida para la salud del ánima
    Le LENR o vita ed entropia somigliano sempre di più ad esercizi spirituali in cui si persegue un fine e ogni mezzo viene usato che sembri portare in quella direzione, anche quando poi la direzione è tutt’altra.
    Non si spiega altrimenti la cecità che all’improvviso colpisce persone che in altri campi si sono distinte portandosi sulla coda destra della gaussiana e che invece cominciano a dare fuori di testa quando si avventurano in campi per loro estranei. Così c’è quello che segue le quotazioni del nichel in borsa per trovare conferme dell’ecat (e le trova in ogni caso), quello che in ogni giornaliero nuovo articolo di fisica avanzata ci trova un indizio pro-LENR e la dimostrazione che non sappiamo tutto della fisica (cosa sulla quale non possiamo che essere d’accordo): e così vai col grafene, il silicone, i pozzi quantici, i condensati di Bose (l’idrogeno è un bosone?), il gadolinio, il rutenio e la composizione isotopica del mercurio nelle lampade a basso consumo para buscar las LENRes y la verdad de la energia libre.
    Il mercurio…
    Qualcuno scrive che il frazionamento isotopico del Hg in tali lampade è diverso da quello naturale e parte la raffica dei commenti degli affezionati, molti dei quali non hanno mai letto il lavoro e non sanno neppure di che cosa si stia parlando, ma che c’è di meglio di qualche miliardo di reattori LENR distribuiti su tutto il pianeta a utenti inconsapevoli per cercare e mostrare la verità? Ora il frazionamento può essere indotto da varie cause, ad esempio il peso. Per cui l’acqua che evapora dal mare contiente meno O18 (ossigeno pesante) di quella che rimane: così, per una ragione che non conosco “The trapped Hg of used CFL show unusually large isotopic fractionation (the distribution of mercury into its various isotopes), the pattern of which is entirely different from that which has been observed in previous Hg isotope research aside from intentional isotope enrichment.”. Il lavoro non fa menzione di reazioni nucleari ma subito arriva Larsen, che non contento del nichel, delle batterie al litio che esplodono e dei fulmini che incendiano trova il modo di attribuire alla WLT e all’interazione debole anche questo frazionamento strano.
    When viewed through the conceptual lens of the Widom-Larsen theory, Mead et al.’s carefully collected Hg isotope data suggests that low energy nuclear reaction (LENR) transmutations may actually be occurring at extremely low rates in CFLs during normal operation,” he said.
    Il diagramma delle variazioni lo trovate qui .
    A parte Hg197 tutti gli isotopi di Hg sono stabili, per cui catturando essi i neutroni ultracold tanto cari ai nostri WL&S nelle lampade si deve avere un accumulo di isotopi pesanti. Succede esattamente il contrario, basta guardare il diagramma, dove tutti perdono tranne Hg196.
    Comincio a pensare che non siano imbecilli ma semplicemente mascalzoni. Occam ha sempre ragione.
    Scusate la prolissità.

    • Giancarlo ha detto:

      Ho visto che il mio commento è stato molto apprezzato dal Prof. Nevanlinna, su Cobraf, il quale come me ritiene che il meccanismo sconosciuto di variazione della composizione isotopica dell’Hg nelle CFL non possa in nessun modo essere attribuito alla WLT come io dicevo sopra, pur riportando (io) che non conosco la ragione per cui avvenga il frazionamento. E’ un peccato che Mascheroni (un matematico un po’ incostante) non scriva più qui da noi; avrebbe molte cose da insegnarci.

    • Mario Massa ha detto:

      Ciao Giancarlo,
      ho letto per caso questa storia del mercurio perchè ultimamente non ho avuto tempo per seguire il blog per cui chiedo scusa se dico cose che avete già discusso.
      Non ho capito se le ordinate del diagramma rappresentano una percentuale del totale o la variazione della rispettiva frazione. In ogni caso qualcuno mi sa spiegare come fanno tutti gli isotopi (eccetto il 198 che non è nominato) a diminuire di circa il 2% ciascuno e aumentare del 2% il solo 196 che in natura rappresenta lo 0.15%? O sono tonto o c’è un errore di un fattore 500 (nel caso le ordinate siano variazione delle frazioni; di un fattore 5 se sono variazioni assolute) che lascia pensare ad errori di misura (guarda caso l’unico che è aumentato è quello presente 100 volte meno degli altri sul quale ovviamente gli errori incidono di più). L’unica spiegazione che trovo è che il 198 dovrebbe essere aumentato di circa il 18% (del 75%, cioè quasi raddoppiato, nel caso di variazioni assolute). Ma come mai non è nominato? Non era più semplice misurare un aumento così cospicuo di un isotopo presente al 10% rispetto all’aumento del 2% di uno presente allo 0.15%? Ma forse mi sfugge qualcosa.

      • Giancarlo ha detto:

        @Mario Massa
        Ciao Mario,
        il diagramma in effetti non è di facile interpretazione, ma alla fine si capisce. Intanto i valori considerati prendono a riferimento Hg198: nella misura spettrometrica i valori sono riportati in relazione a questo isotopo che fa da riferimento. Per cui nel Hg naturale e in quello CFL si prende sempre come riferimento il 198 nel campione. Delta piccolo misura la differenza tra la frazione dopo e prima; questo spiega perché 198 non è riportato, delta è per definizione zero. Chiaramente il 198 preso a riferimento è quello presente nella misura non quello del mercurio naturale. Il 197 non è riportato in quanto volubile e in quanto gli autori (mia supposizione) escludono trasmutazioni atomiche. Quando ho tempo mi faccio i conti sui valori assoluti, per capire se la tua obiezione è corretta. Io ho comunque assunto che la misura fosse corretta, non ho motivo di ritenere che il lavoro in questione sia errato, anche se i risultati sono inaspettati.
        La mia attenzione si è appuntata sulla pretesa di Larsen di darne una spiegazione WLT (hai visto che vortex e Silvio si sono subito accodati) che invece mi pare inconsistente; spiego perché.
        Il primo punto sul diagramma (196; 2%) indica che 196 è aumentato, oppure 198 diminuito, oppure entrambe le cose (potrebbero anche diminuire entrambi diversamente, ma la logica finale non terrebbe). Secondo la WLT 196 non può aumentare per cattura neutronica (non ha un precursore 195, che ha emivita 10 ore), quindi 198 è diminuito più di 196. Se 198 è diminuito, tutti gli altri sono diminuiti ancora di più, essendo il delta negativo. Quindi invece di avere un flusso verso il 204, come predetto dalla WLT, si ha il flusso inverso.
        Fine.
        Questo è quello che ho detto sin dall’inizio; se qualcuno stravolge le mie affermazioni è un problema (serio) suo. Non ho mai detto che il lavoro sui CFL è errato, non sono in grado di giudicare. Certo la parte in nero è 0 per definizione, non capisco che significato abbia il riportarla.

        • Giancarlo ha detto:

          @Mario
          Mi accorgo di non essere stato in effetti molto chiaro

          delta = [(196Hg*/198Hg*) / (196Hg/198Hg)] – 1

          Numeratore e denominatore in parentesi tonde sono le masse presenti, l’asterisco indica il mercurio proveniente da CFL mentre il secondo termine tra parentesi quadre è il rapporto nel caso naturale che vale circa 1,5%.
          Puoi vedere come dopo l’arricchimento passa a 1,53% (2% di aumento).

        • Mario Massa ha detto:

          Scusami Giancarlo se ti faccio perdere un po’ di tempo, ma vorrei capire. Mi sai spiegare perché si fa riferimento all’isotopo 198? Cosa ha di speciale? Io facevo riferimento al totale che mi pare più ragionevole. In ogni caso, se non ho sbagliato, i risultati sono quasi uguali a quelli che avevo messo considerando le variazioni come relative: il 198 è aumentato del 18%. Per essere più chiari la distribuzione naturale è:
          196:0.15;198:9.97;199:16.87;200:23.1;201:13.18;202:29.86;204:6.87.
          La distribuzione nella lampada:
          196:0.153;198:11.80;199:16.499;200:22.638;201:13.06;202:29.11;204:6.74.
          E’ chiaro che il dato più eclatante e che difficilmente potrebbe essere considerato un errore è l’aumento del 198 (che non aumenta nei millesimi come il 196, ma nelle unità), eppure loro non lo nominano nemmeno e lo prendono come riferimento: puoi spiegarmi la logica?
          Se tu dovessi fare una analisi per scoprire se del mercurio proviene da lampade, non andresti a misurare il 198? Non viene il dubbio che facendo riferimento non al totale ma a un isotopo si sono tolti il problema che il totale doveva fare 100? Ma avendo visto solo l’abstract può essere che sia io a pensar male.

        • Giancarlo ha detto:

          @Mario Massa
          Ciao Mario,
          ti ho inviato per posta il certificato di calibrazione del NIST del mercurio che loro vendono come riferimento di composizione. Potrai vedere che sono loro a scegliere il 198Hg come riferimento: ci deve essere una ragione, facciamocene una ragione pure noi 🙂
          Quanto ai numeri che hai postato mi fa piacere vedere che sono, entro qualche %, gli stessi che ho ricavato io prendendo per altro ad occhio i punti e rinormalizzando al 100%; è bello avere conferme.
          Quanto alla domanda principale, sul perché neppure considerino il 198, mi pare di aver intuito che dietro ci sia una storia lunga. Le variazioni di frazionamento normali sono quelle che dipendono dalla massa (MDF), che vanno come la curva blu, mentre loro osservano variazioni in cui la massa non c’entra (MIF). Il risultato che ottengono è che la curva rossa ha un comportamento fortemente non lineare e costituisce un’ottima firma per individuare la provenienza del Hg.
          Tu perché pensi che il lavoro sia sospetto? Loro non ipotizzano neppure un effetto di trasmutazione, semplicemente gli isotopi vengono separati differenzialmente e finiscono altrove; solo che non sanno perché e fanno ipotesi varie. Non sono abbastanza esperto da capire se il vetro o il fosforo possano assorbirne differenzialmente piccole quantità dando origine alla variazione.
          A parte la curiosità non c’è motivo di perderci altro tempo; tanto non si fa in tempo a capire che è la solita stupidaggine che si ricomincia con altro. Ora è la volta delle non-particelle. Ovviamente non sono una stupidaggine le non-particelle, visto l’autore, ma la giustificazione delle LENR che ne viene derivata. Dateci una cosa strana e proveremo che le LENR vengono fuori di lì. E tutto dentro uno dei gatti più famosi del mondo.

        • Mario Massa ha detto:

          Grazie Giancarlo, come dici tu “facciamocene una ragione pure noi”, evidentemente chimici non ci si improvvisa.

  23. Camillo Franchini ha detto:

    @Tutti

    Ubaldo Mastromatteo è disposto a un confronto in materia di T&V presso il sito di Ocasapiens.
    Abbiamo già partecipato Giancarlo e io.
    http://oggiscienza.wordpress.com/2013/03/14/la-genesi-secondo-stmicroelectronics/
    Da Daniele non ci sono stati interventi da parte di persone competenti. Chissà perché Celani ha suggerito a Mastromatteo di presentarsi lì. Non si ricorda che si tratta di un ambiente afflitto da una sfiga che nemmeno un esorcista potrebbe stornare?

    • sandro75k ha detto:

      io uccido, macello e cucino tanti esseri viventi per sfamarne pochi…come posso credere che un solo essere vivente sia contro il secondo principio della termodinamica??? A volte rimango basito….

      • Camillo Franchini ha detto:

        @Sandro

        Come, Mastromatteo ha scoperto la dimostrazione dell’esistenza di Dio, la lancia con la benedizione di Celani e di Daniele, poi pianta lì tutto? Ha dato la sua disponibilità su Oggi Scienza poi non si sente più. San Tommaso d’Aquino era molto più tetragono di lui, mai avrebbe mollato.
        Sarebbe già molto se ci facesse sapere da dove ha tirato fuori la sua termodinamica creazionista. Il suo Lliv = – TΔS è troppo originale per essere buttato lì senza un commento.
        Ubaldo, scrivi dove preferisci, ma scrivi, partecipa.
        Lei Sandro non è un perito chimico come il Papa? Si faccia sentire.

      • FermiGas ha detto:

        Camillo Franchini scrive:

        Il suo Lliv = – TΔS è troppo originale per essere buttato lì senza un commento.

        A me ricorda nebulosamente l’espressione del lavoro utile (in condizioni di reversibilità) per le pile a concentrazione, per le quali ΔH ≈ 0:
        Lu = T ΔS_sist .

        Se si esprimesse l’entropia totale in funzione di ΔG, sarebbe ben facile accorgersi che qualunque processo spontaneo implica
        sempre ΔS_tot maggiore di 0, infatti:
        ΔS_tot = – ΔG / T .
        In caso di spontaneità: ΔG minore di zero 0, dunque ΔS_tot maggiore di zero; mentre ΔS_sist può fare quel che le pare!

        • Camillo Franchini ha detto:

          @FermiGas

          Ho provato a correggere ma non ci sono riuscito. Non capisco perché, dato che nel Suo messaggio successivo le cose funzionano. Vediamo se ci riesce Livio.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @FermiGas

          ΔH ≈ 0

          Forse Mastromatteo ritiene che il vivente non scarichi calore in ambiente. Lo fanno anche le piante, evaporando in atmosfera quantità massicce di acqua. L’evaporazione di acqua è parte integrante del metabolismo delle piante. La pianta riceve dal Sole energia radiante di alta qualità e si libera di energia degradata.
          Non c’è testo di biologia o di biochimica che non spieghi come funziona il vivente da un punto di vista termodinamico. Anche in questo caso è opportuno ricorrere alle banche dati. Chi fa da sé sbaglia per tre.
          E’ il solito caso del fisico che crede di potersi sostituire a un altro laureato, in questo caso un biologo. L’estate scorsa a Pisa il fisico Celani mi disse a muso duro che lui si intendeva di elettrochimica. Come no, da autodidatta. Gli autodidatti sono spesso personaggi temibili.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @FermiGas

          A me ricorda l’espressione del lavoro utile (in condizioni di reversibilità) per le pile a concentrazione, per le quali ΔH ≈ 0:

          Richiamo più che appropriato, perché si riesce a ricavare lavoro anche da variazioni di entropia. Qualsiasi tendenza a livellare gradienti di materia o di energia può essere sfruttata per ricavare energia. Una cascata d’acqua non è in questo senso diversa da due soluzioni di diversa concentrazione separate da un setto permeabile alle molecole di solvente. In entrambe le situazioni si può ricavare lavoro. La tendenza al “livellamento dei gradienti” è incoercibile. La morte termodinamica dell’Universo significa la scomparsa di qualsiasi “differenza”.
          Buona giornata

      • FermiGas ha detto:

        Purtroppo le parentesi uncinate non sono ben accette da WordPress!
        Volevo scrivere “In caso di spontaneità: ΔG < 0, dunque ΔS_tot > 0; mentre ΔS_sist può fare quel che le pare! “.

      • indopama ha detto:

        @Camillo
        ” La tendenza al “livellamento dei gradienti” è incoercibile. La morte termodinamica dell’Universo significa la scomparsa di qualsiasi “differenza”.”

        da cio’ che si osserva energeticamente sembra proprio cosi’ e non dovrebbero esserci dubbi, pero’ a livello “visivo” sembrerebbe l’opposto.
        prendiamo la terra, mentre secondo la termodinamica sta tendendo alla monosostanza monoenergetica, ecco che arriva il sole che ribalta tutto e non solo la scalda un po’ ma comincia a creare ordine dal caos con miliardi di forme di vita diverse tutte in equilibrio tra loro.

        cosi’ a spanne… non le sembra che ci sia qualcosa che non quadra?

        • Giancarlo ha detto:

          @indopama
          anche se la domanda era rivolta a Camillo rispondo intanto io in modo scorretto (in genere è bene non farlo), ponendoti un’altra domanda. La presenza della vita sulla terra, e molto probabilmente altrove -checché ne pensi U.M.- , rallenta, accelera o lascia inalterata la morte termodinamica dell’universo? Io partirei dalla potenza ricevuta, da quella reirradiata e dalle variazioni imposte dalla presenza della vita.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Indopama

          ecco che arriva il sole che ribalta tutto

          Il ciclo del vivente è a bilancio energia/materia rigorosamente nullo. Il Sole presta energia ala materia, le dà vita. Questa è la prima parte del ciclo; la seconda parte è ciò che succede dopo la morte. Si recuperano tutte le molecole che erano servite per formare il vivente. Si recupera tutta l’energia investita dal Sole, ma in forma degradata. La Terra emette nel vuoto tutta l’energia ricevuta dal Sole, sia che esista o non esista la vita.
          La morte termodinamica riguarda l’Universo. Anche il Sole esaurirà la sua scorta di idrogeno, diventerà stella rossa, ecc.
          Isole di entropia negativa si formano anche nei nostri laboratori, pensi alle reazioni elettrochimiche.
          Con l’energia si può fare tutto, come con i soldi.
          Scusi la fretta; se serve ci torno sopra. Però questi argomenti dovrebbero essere studiati da soli, concedendosi tempo e concentrazione di pensiero. Non faccia come G****C***, che passa più il tempo in laboratorio che a studiare.

        • Valerio Peralta ha detto:

          @ Indopama

          Non quadra solo rispetto alla visione “naif” del secondo principio, l’aumento inesorabile del disordine. Il II principio, invece, non decreta l’impossibilità di creare ordine dal caos, stabilisce solamente che (statisticamente) non lo si possa fare gratis. Possiamo creare tutti i gradienti che vogliamo, si possono addirittura formare spontaneamente (senza un disegno intelligente – vedasi le strutture convettive in un fluido), ma sempre a spese di qualche altro gradiente che va scemando. Alla fine ci vuole sempre la “zia ricca” che paghi il conto. L’analogia con il debito pubblico italiano è impressionante. Trovo che sia un vero peccato che le teorie economiche più in voga non tengano in alcun conto il secondo principio… Purtroppo, spesso, viene trascurato in questo ambito anche il primo principio.

          Saluti

        • indopama ha detto:

          Valerio,
          “Il II principio, invece, non decreta l’impossibilità di creare ordine dal caos, stabilisce solamente che (statisticamente) non lo si possa fare gratis. ”
          d’accordissimo come pure con le isole citate da Camillo.
          pero’ vorrei anche capire da dove deriva l’intelligenza che uso (un po’) per pigiare i tasti sulla tastiera. dov’e’?????? eppure c’e’, non posso dire che non ci sia una capacita’ mia di ordinare certe cose come voglio. questo e’ gia’ un ordine intelligente, dove sta la Fonte? nella materia? nelll’energia? perche’ se e’ solo di queste due cose che io sono composto allora deve stare li’.
          io non sono certo qui a dire che la scienza sia sbagliata, tutt’altro, mi sembra solo che sia incompleta e che, se vuole progredire, deve prendere in considerazione tutto cio’ che esiste.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Indopama

          io non sono certo qui a dire che la scienza sia sbagliata, tutt’altro, mi sembra solo che sia incompleta e che, se vuole progredire, deve prendere in considerazione tutto cio’ che esiste.

          Come direbbe Bersani, qua non siamo mica a riflettere se “tutto quello che ha un nome (intelligenza, fantasia emozioni) deve avere per forza un equivalente materiale o energetico”. Molto più semplicemente stiamo facendo una serrata peer review dell’articolo di Mastromatteo.
          Per favore manteniamoci al tema, altrimenti ci dimentichiamo della ragione per cui Mastromatteo è entrato in questo blog.
          Mastromatteo scrive:

          In conclusion, it seems that a physical law just valid for the living systems and not belonging to the group of physical laws valid for non-living systems may exist.

          In queste parole c’è un chiaro sottinteso vitalista. Le sembra che l’articolo di Mastromatteo rappresenti un supporto serio al vitalismo?

        • indopama ha detto:

          idem per il pensiero e per l’immaginazione, non posso dire che non esistono, devo ammettere che ci sono, se e’ cosi’ di cosa sono fatti? di materia, di energia?
          non e’ che sono cose poco importanti per noi, anzi mi sembra proprio che siano tra le cose piu’ importanti. per non parlare poi dell’amore, delle emozioni, ecc. anche queste se stanno nel mondo materiale dovrebbero sottostare alle leggi note, quindi gravita’, ecc…..

        • Cimpy ha detto:

          A indopa’, condividiamo una cosa sola (forse) se anche a te sembra di avere un campo visivo un tantino ristretto. Mentre per me questo è un buon motivo per stare dietro la lavagna, per te invece è scusa valida per tampinare chi vede anche solo di due decimi più lontano di te con storie di fantasmi. Davvero, fossi in te lascerei stare…

        • Valerio Peralta ha detto:

          @ Indopama,

          Non tutto quello che ha un nome (intelligenza, fantasia emozioni) deve avere per forza un equivalente materiale o energetico. Alcuni nomi indicano dei processi; una lunga (vedi evoluzione) e/o complicata (vedi pensiero) sequenza di fenomeni elementari a cui noi, per comodità, diamo un nome collettivo. E’ un po’ presuntuoso pensare che ogni aspetto dell’attività del nostro cervello debba avere una fonte, una causa finale, teleologica. Tenga conto inoltre che non esiste un principio di conservazione dell’informazione: essa può essere creata dal nulla (dalla condizione di assenza di informazione) e può essere distrutta. Una conseguenza del II principio è che la distruzione dell’informazione (il reset di una memoria) costa, in termini di energia libera o se si vuole in termini di aumento dell’entropia ambientale.

          Saluti

        • sandro75k ha detto:

          @Indopama

          Sai come funziona un frigorifero??? I frigoriferi creano sempre solo “caldo”… d’estate nel mio locale si muore… Per fortuna che i condizionatori hanno i motori esterni… ed io pago… Non ci crederai ma c’è pure chi è convinto di rinfrescare casa con unità tutte “interne”…roba da pazzi!!!! 🙂

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Sandro75k

          Non ci crederai ma c’è pure chi è convinto di rinfrescare casa con unità tutte “interne”…roba da pazzi!!!!

          Io ho conosciuto un fisico (precisamente un tenente dell’Esercito laureato in fisica) convinto che esistano stufette elettriche più o meno efficienti nel trasformare elettricità in calore. A dare retta a Indopama finiamo per dimenticarci che ci stiamo occupando di Mastromatteo, che afferma che il vivente viola il 2° principio della termodinamica. Non lasciamoci distrarre dagli Indopami, lasciamoli a Daniele.

        • Cimpy ha detto:

          Da dietro la lavagna, un fragoroso applauso.

        • FermiGas ha detto:

          Indopama scrive:
          prendiamo la terra, mentre secondo la termodinamica sta tendendo alla monosostanza monoenergetica, ecco che arriva il sole che ribalta tutto e non solo la scalda un po’ ma comincia a creare ordine dal caos con miliardi di forme di vita diverse tutte in equilibrio tra loro.

          così a spanne… non le sembra che ci sia qualcosa che non quadra?

          A me non sembra che ci sia nulla che non quadra. Cerco di semplificare il più possibile il discorso. Posto che l’Universo sia un sistema isolato, gli unici processi in esso possibili sono quelli tali per cui:
          ΔS_Universo > 0 .
          Siccome l’entropia è una funzione additiva, si può scrivere:
          ΔS_Universo = ΔS_Terra + ΔS_resto_dell’Universo .
          Ora, facendo della semplice aritmetica e a meno delle unità di misura, nulla vieta che per un generico processo si abbia:
          ΔS_Universo = +100 ,
          ΔS_Terra = -100 e
          ΔS_resto_dell’Universo = +200 .
          Come vede, ΔS_Terra è negativo e, al contempo, non vìola il 2° principio.

  24. AC/DC ha detto:

    @Camillo
    Ha per caso avuto modo di parlare con i muri di certe Università italiane?

  25. Pingback: Ocasapiens - Blog - Repubblica.it

  26. Camillo Franchini ha detto:

    @FermiGas

    I biologi, almeno quelli che non hanno fatto in tempo a leggere l’articolo scritto in inglese di Ubaldo Mastromatteo, fanno un uso costante della termodinamica; essa rappresenta addirittura lo strumento principale per la trattazione quantitativa del fenomeno “vita”.

    Un esempio:

    A negative ∆G indicates that the reaction is thermodynamically favorable in the direction indicated (i.e. that it is likely to occur without an input of energy), whereas a positive ∆G indicates that the reaction is not thermodynamically favorable and requires an input of energy to proceed in the direction indicated. In biochemical systems, this input of energy is often achieved by coupling the energetically unfavorable reaction with a more energetically favorable one (coupled reactions).

    Instant Notes – Biochemistry
    Bios Scientific Publishers Limited, 2000

    • FermiGas ha detto:

      Camillo Franchini scrive:

      I biologi […] fanno un uso costante della termodinamica; essa rappresenta addirittura lo strumento principale per la trattazione quantitativa del fenomeno “vita”.

      In biochemical systems, this input of energy is often achieved by coupling the energetically unfavorable reaction with a more energetically favorable one

      In fondo, sono tutti concetti che trovo già espressi sui miei libri di biologia e chimica del liceo. Mi permetto di citare alcuni passaggi.

      Ora ci preme sottolineare che l’energia liberata dalle reazioni cataboliche è utilizzata per far avvenire le reazioni anaboliche che si svolgono in altre parti della cellula.
      Le reazioni anaboliche sono endoergoniche (ΔG > 0) e, come tali, non sono spontanee. Affinché possano avvenire, è necessario che siano, per così dire, accoppiate con altre reazioni esoergoniche.

      La reazione di produzione dell’ATP è sfavorita dal punto di vista energetico perché è endoergonica: tuttavia, accoppiata com’è alla serie di reazioni esoergoniche del 2° e 3° stadio dell’utilizzazione delle sostanze alimentari, risulta non solo possibile, ma anche oltremodo efficiente.

      Gli esseri viventi e il pianeta Terra che li ospita non sono sistemi isolati: la vita può continuare a realizzarsi sulla Terra grazie al flusso costante di energia proveniente dal Sole.

      Le piante verdi (organismi autotrofi), mediante la fotosintesi clorofilliana, utilizzando direttamente l’energia solare, sono in grado di fabbricare glucosio per i propri bisogni energetici e soprattutto d’immettere ossigeno nell’atmosfera. L’accumularsi di questo prezioso gas consentì e consente la vita a organismi eterotrofi i quali, incapaci di tutto ciò, devono assumere dall’ambiente gli alimenti loro necessari (proteine, grassi, zuccheri) e solo mediante la demolizione ossidativa di tali elementi possono procurarsi tutta l’energia occorrente per le loro attività chimiche vitali.

      Spero, poi, che non ci siano dubbi sulla possibilità di trasformare il calore (inteso come energia solare o da reazioni ossidative) in energia chimica. A tal proposito basta ricordare il 1° principio e la definizione di energia interna.
      Il calore fornito a un sistema termodinamico qualsiasi non si trasforma completamente in lavoro fatto dal sistema sull’ambiente ma, in parte, va ad aumentare l’energia interna del sistema:
      Q = ΔU + L ,
      ma U = Σ(Ec + Ep),
      dove Ec rappresenta un’energia cinetica ed Ep un’energia potenziale (cioè energia immagazzinata nei legami inter- e intra-molecolari, ovvero energia chimica).

      • Camillo Franchini ha detto:

        @FermiGas

        sono tutti concetti che trovo già espressi sui miei libri di biologia e chimica del liceo

        Fantastico. Ai tempi miei e, a quel che sembra, ai tempi di Mastromatteo, i testi di chimica e biologia delle scuole medie superiore non trattavano questi argomenti. Mastromatteo ha una diploma di scuola tecnica, io la maturità classica. Non mi sognavo davvero che esistesse una termodinamica chimica. Il massimo che sapevo è che, dopo vari passaggi, ogni lavoro finisce in calore.
        A questo punto non capisco perché Mastromatteo si sia buttato con tanta imprudenza in un gioco che non può controllare. Anch’io devo uscire dal mio livello di competenza, ma almeno conosco la termodinamica chimica come ogni chimico.
        Mi fido ciecamente dei biologi, dato che stanno facendo miracoli, quindi se si affidano alla termodinamica in modo massiccio sanno quello che fanno. E’ che i ff sono soggetti strani, basta vedere chi frequenta il blog di Daniele o di EA. Hanno un’incoercibile tendenza all’autodidattica.
        Non credo che Mastromatteo si lascerà stanare.
        Mi fa piacere che lei faccia spesso riferimento a testi scolastici. Quando le basi sono buone si progredisce con sicurezza.
        Saluti

      • FermiGas ha detto:

        Siccome i programmi vengono aggiornati nel tempo, allora è giusto segnalare la bibliografia. Le citazioni del mio post precedente sono tratte da:
        • Antonio F. Gimigliano, “La materia in formule. Corso di Chimica”, Editrice La Scuola, 1999.
        • A. Post Baracchi, A. Tagliabue, “Fondamenti di chimica”, Lattes, 2010.

        Sul testo di biologia,
        • Helena Curtis, N. Sue Barnes, “Invito alla biologia”, Zanichelli, 1996,
        l’equazione complessiva della fotosintesi
        6 CO2 + 6 H2O + energia → C6H12O6 + 6 O2
        dà un’immagine inequivocabile di come, mediante un apporto d’energia dall’esterno del sistema (individuato nel termine “energia” nell’eq.), sia possibile diminuire l’entropia del sistema stesso (basta notare che il numero totale delle moli dei prodotti è minore di quello dei reagenti).

        Secondo me, nelle elaborazioni di Mastromatteo, ci sono degli equivoci di fondo.
        1) Non si distingue bene fra i diversi tipi di sistemi termodinamici (aperti, chiusi, adiabatici, isolati, isocori).
        2) Il mancato uso dei potenziali termodinamici G o A, che semplificano la trattazione in quanto permettono di focalizzarsi solo sul sistema in esame.
        3) La mancata esplicitazione delle componenti dell’entropia: occorre distinguere fra S_tot, S_sist e S_amb!

        • Camillo Franchini ha detto:

          @FermiGas

          Siccome i programmi vengono aggiornati nel tempo, allora è giusto segnalare la bibliografia.

          I testi di studio sono straordinariamente migliorati in sessant’anni, me ne sono accorto considerando i libri di scuola di figli e nipoti.
          Non so se sono corrispondentemente migliorati gli insegnanti. A prima vista direi di no. Ai miei tempi le lingue si imparavano certamente più velocemente perché si impostavano precocemente e in modo approfondito le strutture grammaticali, comuni a tutte le lingue occidentali.
          Sono completamente d’accordo sui punti 1), 2), 3) che ha acutamente individuato. Mi meraviglia in particolare che U. M. non abbia tenuto conto che le molecole interagiscono spezzando legami chimici e formandone altri di diversa stabilità. La funzione entropia è indifferente a questi eventi, quindi è del tutto inadeguata a descrivere la vita, un coacervo di reazioni chimiche.
          Ora sarebbe interessante ricevere qualche puntualizzazione da Ubaldo.
          Saluti

  27. Gherardo Gentzen ha detto:

    Ciao a tutti, è tanto che non scrivo ma cerco sempre di leggervi. Se non ci riesco è perché ormai questo blog è troppo tecnico per me, mi vola tutto sopra la testa.

    Sento il bisogno di salutarvi perché ho appena finito di scrivere una pagina e mezza di resoconto finale sul mio `public engagement´ dell’anno scorso, quindi principalmente INRiM, e sento nostalgia di tutti voi. Quasi quasi mi auguro che salti fuori un’altra battaglia da combattere (e vincere, naturalmente).

    Nelle scorse settimane ho letto l’articolo The Steorn Exploit and its Spin Doktors, or “Synergie ist der name of das Spiel, my boy!”, scritto da un professore di inglese, John Freeman, dell’University of Detroit Mercy. (Non ricordo chi me lo aveva consigliato, se sta leggendo ringrazio.) Non so dire se sia un buon articolo o no, perché lo studio della cultura postmoderna non è il mio campo, ma l’ho trovato interessante. Racconta la storia della Steorn, vista principalmente dal suo forum online. L’articolo tratta soprattutto delle dinamiche di comunicazione che si sono create nel forum, prima nell’anticipazione della svolta energetica epocale, e poi nella delusione conseguente a un test fallito. I punti di contatto con la storia di Rossi sono numerosi, e se si astrae dai dettagli il fenomeno è quasi isomorfo direi, semplicemente anticipato nel tempo di pochi anni.

    Purtroppo l’articolo è dietro un paywall, ma suppongo che l’autore sarà felice di inviare una copia a chi la richiedesse. Il suo indirizzo è freemajc AT udmercy.edu, e qui di seguito metto il riferimento completo:

    The Steorn Exploit and its Spin Doktors, or “Synergie ist der name of das Spiel, my boy!”
    John Freeman
    Postmodern Culture
    Volume 18, Number 3, May 2008
    http://muse.jhu.edu/journals/postmodern_culture/v018/18.3.freeman.html

  28. indopama ha detto:

    @Camillo
    “In conclusion, it seems that a physical law just valid for the living systems and not belonging to the group of physical laws valid for non-living systems may exist.

    In queste parole c’è un chiaro sottinteso vitalista. Le sembra che l’articolo di Mastromatteo rappresenti un supporto serio al vitalismo?”

    no, non lo e’ ed il motivo e’ che cerca di spiegarlo usando le conoscenze attuali della scienza, cosi’ facendo Mastromatteo si incarta.
    la scienza spiega benissimo i fenomeni ciclici ma non si e’ mai addentrata nell’uomo (la vita) perche’ li’ le leggi scoperte non funzionano. si sono creati due compartimenti stagni, da una parte lo scienziato che studia solo la realta’ “esterna”, dall’altra l’umanista che si occupa solo di quella INTERNA. entrambi dicono all’altro che e’ un sognatore.
    quello che provo di dire io e’ che forse (manteniamo il dubbio) c’e’ del vero in entrambe le scatole e che e’ (forse) il momento di aprirle entrambe per cominciare a capire le analogie.
    faccio notare che in fondo e’ l’esperto umanista che comanda tutta la baracca umana, se ci riesce un qualche potente motivo ci deve pur essere.

    • Cimpy ha detto:

      e’ l’esperto umanista che comanda tutta la baracca umana, se ci riesce un qualche potente motivo ci deve pur essere

      ? In che senso, “comanda l’umanista”?
      Non sarà che comanda solo se la baracca è (almeno abbastanza) intera? Non sarà che, più che “comandare” in assoluto, dirige pro tempore il tram?

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Indopama

      no, non lo e’ ed il motivo e’ che cerca di spiegarlo usando le conoscenze attuali della scienza, cosi’ facendo Mastromatteo si incarta.

      Voglio essere sincero con Lei: ho aspettato molto tempo prima di intervenire, perché speravo che qualcuno di là, da Daniele, si accorgesse che Ubaldo si era completamente dimenticato delle interazioni chimiche che fanno parte della vita; non contavo su Celani, che deve essere esperto di termodinamica chimica quanto di elettrochimica. Ma insomma sono vari a intervenire in quel post. Tutti imbambolati, addirittura più di quello che mi aspettavo.
      Per adesso accontentiamoci delle “conoscenze attuali della scienza”. Siamo passati dalla Bibbia alla scienza moderna. Può darsi che i miei nipoti ritornino alla Bibbia.
      Come ha già notato Giancarlo, tra le bizzarrie di Ubaldo c’è il punto 4.:

      4. It is useless to search for life forms, even the most elementary on other planets in the solar system or elsewhere on the heavenly bodies where chemical and physical conditions may be similar to those of Earth, as the presence of water and proper atmosphere.

      La Terra come singolarità dell’intero Universo, una bella ipotesi. Se lo prevede la Bibbia è meglio cambiare libro sacro. Credo che libri sacri esistano anche dalle Sue parti, cosa dicono?

    • indopama ha detto:

      non ce l’ha fatta nemmeno Pauli
      http://altrogiornale.org/news.php?extend.8447
      figuriamoci io o Mastromatteo…. 🙂

    • Valerio Peralta ha detto:

      @ Indopama,

      Non riesco a capire quali sarebbero gli aspetti del vivente cui non si applicano le leggi fisiche.
      saluti

      • indopama ha detto:

        – libero arbitrio, (altrimenti dobbiamo ammettere di essere dei robots).
        – felicita’
        – orgoglio
        – ambizione
        – egoismo
        – bellezza
        – bonta’
        – intelligenza
        – ecc
        in genere tutte le cose soggettive intangibili, insomma, anche quelle cose che principalmente ci fanno scrivere qui e che quindi hanno il potere di dirigere e muovere la vita, un po’ come fa la gravita’.
        Pauli, uno che era arrivato in cima alla conoscenza scientifica, se ne era accorto. come lui altri scienziati. pero’, se le si cerca di spiegare solo con l’approccio scientifico ci si incarta, come ha fatto Pauli. i migliori esperti del soggetto sono gli illuminati, in genere le elite religiose ma non solo, possono essere anche persone comuni.
        secondo me al momento manca la collaborazione tra gli esperti del soggetto e quelli dell’oggetto. se avviene questo avviene il grande salto, altrimenti ristagno perche’ l’uomo ha necessita’ piu’ della felicita’ che della tecnologia.

        • Valerio Peralta ha detto:

          @ Indopama,
          mi scusi ma continuo a non vedere quali dei processi mentali e idee da lei elencati vìolino le leggi fisiche. L’idea della bellezza, qualsiasi cosa la determini, sopravvive fino a quando al suo cervello sono forniti i 150 W di potenza chimica necessari a farlo funzionare. Non sto dicendo che le idee risiedano preformate in quei 150 joule di energia al secondo che fluiscono attraverso le sue cellule; semplicemente le leggi fisiche consentono i processi cerebrali che lei chiama “idea della bellezza”. Tolto il rifornimento di energia, le sue idee si dissolvono. Lei non lo potrà mai sperimentare, ma altri esseri umani attorno a lei , sì. Viceversa, l’idea che per essere concepita, necessiti di un processo cerebrale di creazione di energia ex nihilo , o di una determinazione contemporanea di posizione e velocità di una particella, o di un trasferimento spontaneo di calore da un corpo freddo ad uno caldo, per quanto sublime possa essere, non sfiorerà mai il cervello neanche del più grande “illuminato”.
          Se lei invece intende che le equazioni non si applicano alle idee, penso che siamo tutti d’accordo, visto che la scienza progredisce proprio definendo in modo preciso gli ambiti di applicazione dei vari formalismi (non si sommano mele con pere).
          Che le sensazioni, i ricordi e le idee abbiano un preciso sostrato materiale è provato dagli esperimenti di stimolazione elettromagnetica di specifiche aree del cervello: stimoli mirati possono suscitare nei soggetti sensazioni e visioni, indipendentemente dalla volontà dei soggetti stessi!

          Saluti

        • Cimpy ha detto:

          O si ristagna perché c’è chi vuol fare entrare la religione nella fisica?…

  29. Sessantaquattresimo ha detto:

    Buongiorno a tutti.
    @ Valerio

    E’ formidabile l’idea di applicare il II Principio della termodinamica all’economia!
    Le conseguenze che se ne possono derivare sono formidabili e, per ironia della sorte, riconducono anche al pensiero politico di un comico che di termodinamica non deve saper molto ma che, pur con una certa rudezza, ne ha percepito la portata. Genio o casi della vita? Mah, ai posteri ….

    Cercando scopro che l’argomento è oggetto di varie pubblicazioni e ne sono lieto.
    Complimenti a Lei.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Sessantaquattresimo

      E’ formidabile l’idea di applicare il II Principio della termodinamica all’economia!

      Si procuri:

      Eric D. Schneider & Dorion Sagan
      Into the Cool – Energy flow Thermodynamics and Life.
      The University Chicago Press, 2005

      Se va a pag. 275 trova un capitolo intitolato “Economics”, quello che interessa Lei.
      Interessante il capitolo “Secret of Trees”.
      Pag. 221:
      A plant reflects about 15% of the incoming radiation into the atmosphere, 18% is converted to sensible heat, and 1% is fixed with biomass production. The remaining 66% of the energy is used for transpiration with the movement of water from the roots to the leaves.

      Come si vede, la pianta è una macchina a bassissimo rendimento.

    • Valerio Peralta ha detto:

      @ Sessantaquattresimo,

      Forse sono stato frainteso. Non si tratta di applicare o meno il II principio all’economia, perché essendo quest’ultimo una legge fisica, condiziona ipso facto il sistema economico. Il problema si palesa quando si cerca di usare una certa teoria per prevedere e pianificare il futuro, che come noto, è il caso più difficile! Quando sento parlare gli economisti “mainstream”, mi sembrano di una ingenuità preoccupante; sembrano considerare l’economia un sistema completamente umano e come tale soggetto solo all’umano arbitrio, come vorrebbe forse Indopama. In quanto ai precedenti, nell’applicazione del secondo principio all’economia, sono perfettamente consapevole che non si tratti di un’idea originale e che sia diventato in un certo senso un tema ambito per visionari, a voler essere gentili.

      Saluti

      • Valerio Peralta ha detto:

        Un buon esempio è il libro di Jeremy Rifkin “Entropy. A new world view”, scritto nel 1980 quindi prima di derivare nel misticismo ecologista degli anni più recenti….

        Saluti

        • indopama ha detto:

          no Valerio, ho sempre detto che la scienza e’ di grande aiuto e bisogna assolutamente tenerla, pero’ c’e’ dell’altro che gli scienziati (non so per quale motivo poiche’ sono le persone piu’ intelligenti che ci sono) non vogliono considerare.
          io sono assolutamente contro i compartimenti stagni perche’ la vita e’ UNA e tutto e’ collegato.
          l’economia, come tutto il resto, dipende dalle regole dell’oggettivita’ piu’ quelle della soggettivita’. vanno considerate insieme.

        • Cimpy ha detto:

          Come dire che risolvi un’equazione ricorrendo a studi di toponomastica…

        • sessantaquattresimo ha detto:

          Rifkin è economista.
          Capisco poco di economia, arrivo all’interesse composto…. Possibile Rifkin poco di termodinamica. L’ho sentito in diretta ai convegni: non condivido praticamente nulla.
          Mi guardo bene dal comprare altri libri suoi: ne ho uno, regalatomi, aperto e subito richiuso.
          L’idrogeno, poi….
          E l’elettrolisi dell’acqua: è di certo piena (!) di idrogeno.
          Grazie comunque

  30. Camillo Franchini ha detto:

    @Tutti

    Ho seguito per caso un’intervista a Grillo fatta da una giornalista straniera. Ho scoperto con preoccupazione che Grillo è seguace di Jeremy Rifkin, un economista che si occupa come può di argomenti scientifici. In particolare è un sostenitore dell’economia a idrogeno.
    C’è il pericolo che Grillo promuova iniziative di ricerca a capocchia. A me sembra un pericoloso acculturato. Credo che Ugo Bardi sia anche più preoccupato di me.
    Avremo ancora un bel po’ da fare i prossimi mesi.

    • Cimpy ha detto:

      Di cantonate ne prenderanno di sicuro, e qualche ( si spera pochi) opportunista verrà pure fuori. Ma fateci caso: già solo per cercare di recuperare consensi, un po’ tutti stan cominciando almeno a dire che un po’ di risanamento va fatto anche nei piani alti…

  31. Camillo Franchini ha detto:

    @Gherardo Gentzen, Giancarlo, Sylvie

    Il 10 marzo 2013 il Prof. Alberto Carpinteri ha scritto una breve nota sul Sole 24 Ore. La nota termina con queste parole:

    Desidero infine sottolineare come le reazioni piezonucleari appaiano essere ripetibili e della massima utilità per spiegare diversi fenomeni non ancora compresi. Ritengo che questi attacchi, prima ancora che alla mia persona, siano nocivi nei confronti di ricerche che potrebbero risultare importanti e strategiche per il nostro Paese.

    Carpinteri può appellarsi a chi vuole, ma non riuscirà mai a convincere un chimico che le reazioni nucleari che propone nei suoi articoli siano formalmente corrette. Difficile ricavare qualcosa di buono da chi non sa a quali leggi devono ubbidire le reazioni nucleari. Può convincere i suoi colleghi ingegneri di Strain, ma non un chimico. Forse dal suo punto di vista la circostanza è irrilevante, ma bisogno che almeno un chimico in Italia si prenda la briga di dirglielo con chiarezza, come si fa quando si corregge il compito di uno studente.
    Sia chiaro a tutti una volta per tutte: Carpinteri scrive delle reazioni nucleari scorrette.
    Non sarà facile per lui dimostrare che reazioni scorrette sulla carta possono avvenire nella realtà. Quanto meno i suoi errori formali dimostrano che lavora fuori dalla sua competenza professionale.

    • FermiGas ha detto:

      Camillo Franchini scrive:
      Sia chiaro a tutti una volta per tutte: Carpinteri scrive delle reazioni nucleari scorrette.

      Già… Avevamo da tempo evidenziato questo punto. Ricordo che molte delle reazioni redatte da Carpinteri sono scritte come si trattasse di decadimenti di nuclei stabili. Sono, dunque, molto più simili a delle figure retoriche, piuttosto che a delle reazioni nucleari.

      Stante l’odierno programma di fisica per i licei scientifici, Carpinteri non dovrebbe convincere nemmeno uno studente appena diplomato.
      C’è bisogno di rifare l’inventario delle sue reazioni ossimoriche?

      • Camillo Franchini ha detto:

        @FermiGas

        Se anche altri scrivono che Carpinteri non sa come funzionano le reazioni nucleari c’è da sperare che l’intollerabile prevaricazione scientifica di un docente universitario non passi inosservata. Passerini ha fatto un elenco impressionante di gente stanca come noi:
        Roberto Battiston, Giovanni Bignami, Fernando Ferroni, Alessio Guglielmi, Giorgio Parisi e Giancarlo Ruocco. Mancano i ricercatori dell’INRIM che hanno firmato contro la sua presidenza, e il migliaio di persone che hanno firmato l’appello.
        Se Carpinteri insiste credo che ricompatterà rapidamente una dura opposizione.

        • Valerio Peralta ha detto:

          @ Camillo,

          l’articolo sul sole mi era sfuggito. Significa che Crpntr ha vinto una causa in tribunale?
          Saluti

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Valerio

          Significa che Crpntr ha vinto una causa in tribunale?

          Sembra proprio di sì. Daniele infatti scrive:

          Perché sono passati quasi 5 mesi dal primo al secondo articolo? Duole dirlo: secondo quanto appreso in ambiente del Politecnico di Torino, il prof. Alberto Carpinteri ha dovuto conquistarsi per via legale questo diritto di replica.

          Ormai è chiaro, Crpntr è uno che ama più affidarsi agli avvocati (chi li paga?) che alla scienza.

        • Giancarlo ha detto:

          @Valerio Peralta
          Significa che Crpntr ha vinto una causa in tribunale?
          Magari ha solo esercitato il diritto di replica rinunciando alla causa…
          Ma non me ne intendo molto.

        • Gherardo Gentzen ha detto:

          No Camillo, scusa: se chi scrive che `Carpinteri ha dovuto conquistarsi per via legale questo diritto di replica´ è Daniele, allora sappiamo con certezza matematica che Carpinteri non ha dovuto conquistarsi per via legale questo diritto di replica, cioè sappiamo che il tribunale non c’entra nulla.

          Infatti è solo diritto di replica, sacrosanto secondo me, che gli è stato riconosciuto dal giornale.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Gherardo

          Infatti è solo diritto di replica

          A me sembra che la sua replica lo abbia messo nei guai più di prima. Sylvie ha avuto buon gioco a deridere le fantasiose benemerenze scientifiche elargite a Crpntr da enti rinomati come la Constantinian University. Se le pubblicazioni scientifiche assomigliano a quelle che abbiamo potuto leggere su Strain, peggio ancora. Poi c’è il tragico, imperdonabile scivolone sulla Sindone.
          Un accorto silenzio lo avrebbe aiutato di più. Se in cinque mesi è tutto quello che ha potuto mettere insieme in sua difesa non credo che trarrà beneficio da quella nota. Un bel tacer non fu mai scritto.
          Per quanto mi riguarda, confermo quello che ho scritto in almeno una decina di posts dedicati al piezo: tutti gli articoli piezo di Carpinteri contengono gravi errori relativi alla conservazione dell’energia.

        • Gherardo Gentzen ha detto:

          Camillo Franchini scrive:
          A me sembra che la sua replica lo abbia messo nei guai più di prima.

          Speriamo di no. Basta, questa storia è finita.

          Secondo me ha senso intervenire solo quando ci sono violazioni dell’etica scientifica, e specialmente quando si creano cortocircuiti tra scienza e politica, per cui i fondi vengono erogati senza peer reviewing. Quando questi presupposti vengono a mancare, come nel nostro caso, per me si può continuare un normale dibattito scientifico, o anche un normalissimo non-dibattito, per cui le stramberie dei `geni´, italici o meno, si possono tranquillamente ignorare. Se si vuole una gaussiana (cioè libertà accademica) la sua coda sinistra è inevitabile, non possiamo fare altro che tollerarla, ed è giusto così secondo me.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @Gherardo Gentzen

          Basta, questa storia è finita.

          Non mi sto occupando del destino accademico di Crpntr; constato solo che il suo intervento sul Sole 24Ore non gli è stato di aiuto, come si evince dalla pronta e pertinente risposta di Sylvie. Specialmente se ha perso il posto di Presidente dell’INRIM gli conveniva mantenere un basso profilo e tornare alle vecchie attività dove dicono sia bravo.
          E’ chiaro che ogni volta che esce in pubblico qualcuno di noi gli risponde a muso duro, se è il caso di rispondergli a muso duro. Se poi è coccolato da Daniele, prendere la palla al balzo è un invito a nozze.
          Ciao

  32. Camillo Franchini ha detto:

    @Gerardo Gentzen, Giancarlo, Sylvie

    Fantastico, vedo ora che Daniele ha inferto un colpaccio a Carpinteri, dichiarandogli il suo temutissimo sostegno. Immagino che Carpinteri si stia toccando senza riguardi.
    Chi può avere suggerito a Carpinteri di tornare pubblico?
    E’ tornata a essere una vicenda da seguire.

    • Giancarlo ha detto:

      @Camillo, GG e Sylvie
      Qualcuno potrebbe avvisare Zich che tutte le riunioni ufficiali alle quali si è presentato ultimamente come legale rappresentante dell’INRiM sono da ritenersi nulle in quanto il 10 marzo 2013 il Prof. Carpinteri si firma ancora Presidente dell’Ente?

      • Sylvie Coyaud ha detto:

        @Giancarlo
        Si firma così solo sul Sole, nel suo cv del 31 gennaio, scrive di esser stato Presidente, non di esserlo ancora.

      • Gherardo Gentzen ha detto:

        Giusto. Per esempio, come mai il 4 marzo per l’INRiM c’era Zich alla consulta dei Presidenti degli Enti di Ricerca? Forse invece che Zich basta avvisare Passerini, che ha tanto bisogno di una riscossa e di qualche notizia vera da pubblicare.

        È uno scandalo Daniele, fa’ qualcosa! Almeno un anagramma, via. O una sciaradina alla Elio, pensavo fosse CarpZZZZZ, e invece ZicX.

    • Valerio Peralta ha detto:

      @ Camillo,

      Dnl Pssrn è veramente incredibile! La realtà passa su di lui come acqua fresca sulla roccia. Come fa a (ri)dire che vari blog hanno attaccato Crpntr SOLO in base a diffamazioni e giudizi non scientifici?
      Non dobbiamo assolutamente cedere! Speravano forse nell’effetto di affievolimento della memoria?

      Saluti

      • FermiGas ha detto:

        Daniele Passerini scrive:
        Sarebbe doveroso che la pubblicazione di questo articolo trovasse riscontro ed eco sul web, almeno quanto i tanti pseudo articoli che hanno popolato svariati blog e pseudoblog basandosi essenzialmente su diffamazioni e giudizi non scientifici.

        È un peccato che quasi nessuno su 22Passi abbia le conoscenze né la curiosità personale per riuscire a comprendere lui stesso che le reazioni proposte da Carpinteri sono insensate.

        Per esempio, ho tra le mani un libro “Fisica per Licei Classici, Volume secondo”, M. Panitteri, S. Barcio, A. Corsello, Paravia, 1973. Alla fisica nucleare sono dedicati 9 paragrafi. In questi: viene spiegato come calcolare il Q di una reazione (là denominato “ΔE”); c’è una tavola dei nuclidi in cui Fe-56 è classificato come “stabile reperibile in natura”; s’imparano a scrivere elementari reazioni nucleari con proiettili e decadimenti radioattivi.
        Alla luce di quanto studiato su quei 9 paragrafi, uno studente posto davanti alla reazione carpinterica
        (Fe-56) → 2 (Al-27) + 2 n
        sa dire che “si tratta di una fissione spontanea endoenergetica di un nuclide naturale stabile”. Il che, se la lingua italiana non m’inganna e se lo studente ha veramente capito quanto appreso, si tratta di un assurdo logico.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @FermiGas

          Il che, se la lingua italiana non m’inganna e se lo studente ha veramente capito quanto appreso, si tratta di un assurdo logico.

          Io torno al mio vecchio cruccio: un docente in contatto con giovani che credono nella sua superiorità culturale non può permettersi di diffondere disinformazione come ha fatto Crpntr con i suoi diversi articoli piezo. A nessuno importa che Passerini consideri Crpntr un genio nucleare, uno che vede nel futuro; il problema si pone quando i suoi studenti di Scienza delle Costruzioni (o quello che è) si convincono che il prof non solo è bravo a costruire ponti di messina, ma anche a provocare reazioni nucleari di nuovo stile. Non so di quale abuso si tratti, ma è un abuso. Esiste un’autorità che possa riportarlo entro i suoi limiti accademici?

  33. Gherardo Gentzen ha detto:

    Camillo Franchini scrive:

    Carpinteri può appellarsi a chi vuole, ma non riuscirà mai a convincere un chimico che le reazioni nucleari che propone nei suoi articoli siano formalmente corrette.

    Che fai Camillo, poni limiti alla provvidenza? Ricordati che Dio è con loro.

    Fantastico, vedo ora che Daniele ha inferto un colpaccio a Carpinteri

    Infatti Sylvie aveva già colpito, poco prima e sugli stessi temi di Daniele:

    http://ocasapiens-dweb.blogautore.repubblica.it/2013/03/23/with-friends-like-these-piezopoli-cont/

    La sfiga passerina è ormai così potente che va all’indietro nel tempo, al punto che Carpinteri stesso e Sylvie hanno preceduto Daniele, smentendolo prima ancora che lui scrivesse il pensierino del giorno. Forse è per questo che l’astuto profeta continua a darsi bottigliate sulle parti intime: siccome il dolore precede la bottigliata la correlazione non gli è chiara. Un mal di palle che viene dal futuro.

    E’ tornata a essere una vicenda da seguire.

    A me sembra che a livello nazionale sia ormai morta e sepolta. Che altro può succedere? A livello regionale e locale invece, chissà. Speriamo che qualcuno con gli occhi bene aperti ci sia a tutti i livelli, ma non c’è da farsi troppe illusioni secondo me. In Italia la cultura scientifica scarseggia mentre passeri e geni italici abbondano. La statistica ci è contro.

    Sono pessimista ancora di più dopo aver visto l’esito delle elezioni, che dal mio punto di vista hanno confermato che gli italiani si affidano troppo volentieri a ogni sorta di incompetenti e parolai. È il classico sintomo dell’ignoranza o della cultura umanistica priva della sua fondamentale componente scettica, cioè la robaccia che viene somministrata nei licei italiani. I nostri licei, compresi gli scientifici, mi sembrano più che altro degli istituti tecnici della lingua, in tutte le sue componenti formali e combinatorie. Forniscono una cultura tecnica, e non ci sarebbe niente di male se non venisse spacciata per cultura universale. Sono delle fabbriche di illusi, gente che pensa di sapere e capire quasi tutto e invece non sa e non capisce quasi niente (come è normale per noi tutti).

    Infatti come si arrampicano sugli specchi gli italiani, con i giochetti di parole e le capziosità, non lo sa fare nessuno. Il più bravo di tutti è il Passerini, che sugli specchi più che arrampicarsi svolazza e vi si rimira. Ha una testa così lucida che davanti allo specchio fa la regressione infinita del riflesso e si esalta.

    Ciao Daniele, era un po’ che non venivo a bastonarti, ma visto che mi hai messo tra gli inquisitori, gli esaltati, gli scientisti, gli `amici di merenda´ (forse volevi dire compagni di merende), i lobbisti, gli ortodossi e i pigmalioni ho pensato che sentissi nostalgia di me. Hai forse dimenticato che sono pagato dai poteri forti, quelli che vogliono mantenere `gli equilibri geo-politico-economici tra Nord e Sud del mondo´? (Ammazza che figo che sei, sai giostrarti pure le parole con due trattini.) Comunque, se ogni tanto mi abbasserò a legnarti almeno non mi accuserai di superbia, spero.

  34. Giancarlo ha detto:

    Oggi, approfittando della giornata primaverile, ho fatto la prima puntata in spiaggia accompagnando il tutto con un’ottima frittura di paranza, nostrana a giudicare da quanto erano piccole le triglie. Così solo in serata ho potuto vedere l’ottimo post di Daniele sulla nuova puntata dell’affaire Carpinteri. Gli volevo suggerire un paio di correzioni per renderlo ancora migliore (anche se mi rendo conto che migliore di ottimo è una forzatura grammaticale e logica).
    1) Rimuovere il link a wikipedia fenomeni piezonucleari . Non sta facendo un favore a Carpinteri, Cardone e Mignani con tale link. Forse gli conveniva leggere prima, dato che si trova nella categoria pseudoscienza. O forse è semplicemente una provocazione di ottimo livello retorico.
    2) Dovrebbe cercare di capire che cosa vuol dire esattamente scientista, consultando magari la Treccani (Piccola, Vol. X pag. 910). Scientista non è chi vuole applicare i metodi della scienza fisica alla scienza fisica (noi ad esempio), ma chi vuole applicare tali metodi in ambiti non scientifici. Potrebbe essere definito scientista, nella mia modesta opinione, il Carpinteri della Sindone o il Mastromatteo del Creatore dell’entropia negativa.
    Il limoncello finale era meglio di ottimo.
    mW, ti aspetto sempre.

  35. Camillo Franchini ha detto:

    Credo che Il Passero non si aspettasse una reazione così immediata e massiccia al suo tentativo di rilanciare Carpinteri, il quale gli ha dato efficacemente una mano negando di avere fatto ricorso a titoli di merito e riconoscimenti foutaises. Ve la ricordate la Constantinian University? Perfino Robbins, che è uno che si accontenta di poco, si è inquietato. La Sindone che si attiva con i neutroni del terremoto per sembrare più giovane non gli è proprio andata giù.

    • Giancarlo ha detto:

      @Camillo
      Potremmo tentare di porre dei quesiti scientifici al Prof. Carpinteri sulla sua teoria pregandolo di dissipare i nostri dubbi. Io da solo penso di averne almeno tre fondati, relativi esclusivamente alla consistenza interna dei loro lavori, rinunciando alle obiezioni di fondo, tipo il principio di conservazione dell’energia che solo noi tetragoni ci ostiniamo a considerare un dogma irrinunciabile. Del resto, come già dimostrato recentemente da Mastromatteo sul blog di Oggiscienza, questi eretici sono pronti al confronto aperto sul terreno prettamente scientifico e a difendere strenuamente le loro posizioni con ragionamenti sensati ed apprezzabili. Non spariscono, insomma, al primo applauso mancato.

  36. Camillo Franchini ha detto:

    @Robbins

    Lei nota:

    Oggi Carpinteri è alla gogna … si dice che scriva non formule ma figure retoriche (ed è vero), altri ne fanno di peggio e nell’ indifferenza generale. E allora, perché? Già, perché a lui il calcio e ad altri le carezze?

    Se Lei ha avuto la pazienza di seguire il nostro blog si sarà accorto che oggetto della nostra attenzione non sono solo i piezonucleari, ma anche i praticanti della ff ortodossa o eretica.
    La maggior parte dei miei post portano come titolo un cognome. Si tratta di personaggi che praticano scienza patologica, almeno dal mio punto di vista. Crpntr ha avuto un’attenzione particolare perché si è mosso alla grande, voleva perfino coinvolgere l’INRIM nelle sue iniziative piezo. Di Rossi ci siamo occupati solo sporadicamente, perché è un privato e ha il diritto di lanciare i suoi prodotti come meglio crede. Anche di Mastromatteo come ff ci siamo occupati poco, perché è dipendente di una ditta privata. Ora c’è la sua uscita creazionista e diventa divertente occuparci di lui, ma durerà poco.
    Ammetterà che in questo blog non siamo partigiani. Se Crpntr fosse un ebreo filosovietico o uno yuppy reaganiano non l’avremmo trattato meglio o peggio.

  37. Camillo Franchini ha detto:

    @Tutti

    E’ tornato Carpinteri! Dice che gli piacerebbe vedere replicati i suoi esperimenti, ma non spiega perché qualcuno dovrebbe farlo; forse è convinto di avere esposto delle buone ragioni nei suoi numerosi articoli piezo.
    Insomma, c’è posto per altre considerazioni su un caso che sembrava morto e sepolto da mesi.
    Cominciate con “Carpinteri 3” e liberate la vostra fantasia.
    Buona giornata a tutti.

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