Storia

AUTHOR: E.E.Anderson, E.D.Mcdaniel, R.B.Sutton, L.S.Lavatelli
TITLE: ABSORPTION AND FISSION CROSS SECTIONS OF 49 IN THE
NEUTRON ENERGY RANGE. 0.01EV TO 100EV.
TYPE: Report
REF: Los Alamos Scientific Lab. Reports; No.266
YEAR: 1945

Costantemente, qualcuno troverà ossessivamente, in questo blog è stata messa in evidenza l’importanza delle sezioni d’urto nello studio delle reazioni nucleari. In alcuni casi entrati nella storia recente quella grandezza ha assunto importanza drammatica, come nell’esempio sopra riportato, tratto dalla banca dati BNL.
Nel 1945, a Los Alamos, quindi nel quadro del progetto Manhattan, quattro scienziati procedettero alla misura della sezione d’urto di fissione di 239Pu, che si produceva in reattori mirati. Era una conferma che la fissione avviene per assorbimento di neutroni termici.
Il titolo del lavoro è camuffato; il plutonio viene indicato come 49 invece di 94. Solo la banca dati ci informa che si tratta di 239Pu.

Sono disponibili anche ottimi lavori cinesi recenti

AUTHOR: Liu Ji-Cai
TITLE: Evaluation of Pu-239 fission cross-section in the
energy range between 1 keV and 20 MeV
TYPE: Report
REF: Inst. of Atomic Energy, Beijing Reports; No.75005
YEAR: 1976

L’articolo riporta tranquillamente dati che possono servire per una bomba, perché considera anche la fissione da neutroni rapidi. Notare l’andamento capriccioso dei valori. Sono riportati infatti picchi di risonanza.

NB: questa è solo una digressione, il blog mantiene il corso normale.

Questa voce è stata pubblicata in Uncategorized e contrassegnata con , . Contrassegna il permalink.

375 risposte a Storia

  1. mW ha detto:

    riporto da “Celani”:
    @Gherardo,
    sai, c’era un mio conoscente che quando mi incontrava aveva l’abitudine di raccontarmi delle gran fandonie. Credo gli piacesse l’idea di farmi passare da idiota. Io all’inizio ci ho creduto, poi ho proprio cessato di pormi il problema di sapere se ciò che mi diceva era vero o no.
    Reputavo di non avere il tempo di pormi tali problemi.
    Però va detto che non ho questo gran concetto di questa persona.

    • Livio Varalta ha detto:

      “”””Però va detto che non ho questo gran concetto di questa persona.””””
      E’ necessario osservare le persone nel complesso. Se uno è conosciuto solo per le balle che racconta è uno che ha un problema psicologico.

      Anch’io mi sono sentito “pizzicato” dalla storiella di Gherardo, ci sarei cascato anch’io… ma non per questo penso di dover essere considerato un fesso. Più si ha stima di una persona più la stessa ti può “fregare”. E’ stato codificato il reato di truffa, appunto per questo. Ecco perché bisogna avere fede solo in Dio, per chi ci crede…

  2. Camillo Franchini ha detto:

    @Antonio

    Per avere un’idea di come sia capriccioso e imprevedibile l’andamento delle reazioni nucleari, pensi alla cattura neutronica da parte dell’acqua. L’idrogeno assorbe in qualche misura, l’ossigeno niente. Guardi sotto.

    Nessuno saprà mai perché 16O non accetta di assorbire un neutrone neanche a pagarlo, mentre i suoi vicini di cella, come il boro, possono essere veleni neutronici.
    L’afnio che accompagna sempre lo zirconio è un terribile veleno neutronico, mentre lo zirconio serve per fare dei cladding. Fratelli coltelli.
    Morale: ogni reazione nucleare va studiata da sola, deve essere cercata su una banca dati. Bisogna appoggiarsi sulle spalle dei cirenei che ci hanno pensato prima di noi. Eventualmente possiamo diventare noi stessi cirenei, se abbiamo testa, preparazione tosta, mezzi che solo un’organizzazione potente può offrire.
    Per questo gli elenchi di reazioni/trasmutazioni nucleari che si incontrano presso i ff non sono mai credibili, perché mancano costantemente del dovuto riscontro bibliografico derivato da una banca dati.

  3. Camillo Franchini ha detto:

    @Livio Varalta

    Non posso darti una mano se non conosco esattamente i termini.

    Anche tu hai una vena di follia, se credi di potere interagire con Gherardo.
    A proposito, esiste qualcosa di più affascinante della formula di Eulero? E’ più bella della Divina Commedia, riassume in pochi simboli le immense capacità speculative dell’uomo. Dovrebbe essere scritta sulla maglietta nera da scienziato di Levi, in modo che tutti la possano vedere su You Tube.

    • Livio Varalta ha detto:

      @Camillo
      “”””Anche tu hai una vena di follia, se credi di potere interagire con Gherardo.””””

      Dì la verità, sono stato bravo a “piangere” vero?!

    • mW ha detto:

      beh, per me tale formula era importante.
      sicuramente è affascinante, perchè racchiude tante cose in un risultato semplice semplice, e molto utile. Bisogna fare tante cose per arrivarci.

  4. paolo ha detto:

    “The International Energy Agency projections show that global energy demand …”

    http://www.cfeis.com/

    • Livio Varalta ha detto:

      Consigli a questi signori di migliorare la navigazione nel loro sito, cfeis.com, cliccando su Home si arriva qui:
      Not Found
      The requested URL /Index.html was not found on this server.
      Additionally, a 404 Not Found error was encountered while trying to use an ErrorDocument to handle the request.
      Apache Server at http://www.cfeis.com Port 80
      ————————————
      O meglio sarebbe chiedere ai seguenti signori se sono a conoscenza dell’esistenza di questo sito.
      R&D Scientists
      Michael McKubre
      Francesco Piantelli
      Edmund Storms
      V. Violante
      Francesco Celani
      Pam Boss
      Tadhiko Mizuno
      A, Takahashi
      J. Kasagi

  5. paolo ha detto:

    Prof. Camillo Franchini,

    la frase – che segue – la dedico a Lei , per la coerenza del pensiero e del “gesto” dimostrati per tutta la vita; purtroppo (ovviamente, dal mio punto di vista) parte di questa peculiarità ci pone agli antipodi, ma la speranza unita al sogno permette di …

    “…it is hard to imagine what physics would be like at the end of the millennium without the contributions of Julian Schwinger, a private man but a great scientist and a superb teacher with dozens of the now best established theoretical physicists among his students, including three Nobel laureates…”
    CERN Courier, 2002

    `Julian Schwinger’

    Cordialmente,
    paolo

    • Camillo Franchini ha detto:

      Che Schwinger sia stato un grande nessuno lo nega; parimenti nessuno nega che Schwinger abbia subito l’imbarazzo di vedere respinti i suoi lavori sulla ff e che la reazione HD non sia gestita da una adeguata sezione d’urto. Pochi sono grandi per sempre. Pascal per esempio cominciò bene ma si lasciò irretire da problematiche teologico religiose che lo spensero in piena maturità. Bertrand Russel, una guida nella mia giovinezza, è rimasto vigile per tutta la vita.
      Se però a Lei piace anche lo Schwinger ff non ho niente da obiettare. L’importante è essere felici.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Paolo

      la frase – che segue – la dedico a Lei , per la coerenza del pensiero e del “gesto” dimostrati per tutta la vita;

      Nell’ultima parte della sua vita Schwinger ha sostenuto, senza successo, la ff. E’ però importante mettere in evidenza che egli si è occupato solo di reazioni nucleari dove non interviene la forza debole. Come esperto supremo di interazioni deboli avrebbe potuto anticipare di anni le interazioni deboli di WLS, descritte nell’articolo di arXiv il 12 febbraio scorso e che Lei ha opportunamente segnalato.
      Lei mi creerebbe grave imbarazzo se fosse in grado di dimostrare che Schwinger si è occupato di reazioni nucleari a interazione debole, come quelle proposte da WLS, considerandole realizzabili in un laboratorio umano.
      Se non lo ha fatto Schwinger, chi può farlo? Anche Feynman è morto.
      Faccia un favore a tutti e cerchi se Schwinger ha mai scritto che l’uomo è in grado di provocare un’interazione debole, che non sia nei grandi rivelatori da 50 mila tonnellate di acqua tipo Superkamiokande o al Gran Sasso. Offrirebbe un contributo fondamentale allo sviluppo del blog.
      Ovviamente la richiesta è rivolta a tutti.
      Ale, scommetto 25 euro che Schwinger si è solo occupato di reazioni nucleari dove la forza debole è esclusa. Se vinco, li offro ad ActionAid. Anche gli altri 50 euro che ho scommesso sono destinati a quell’associazione.

      • paolo ha detto:

        … forse non ha ancora capito:
        a me non importa nulla mettere in difficoltà qualcuno (ed in questo campo, poi, non ne avrei neppure la capacità! ) e men che meno Lei ; quello che mi attrae è il problema in se, ma essendo “ignorante” mi prodigo affinché Chi può agisca. Tutt’al più posso suggerire degli spunti – julian Schwiger, ad esempio – poi è la Sua “cultura” che dovrebbe mettersi a disposizione di tutti, forse, con la stessa umiltà del nostro Nobel … comunque una piccolissima traccia potrebbe essere:

        “I primi lavori volti alla costruzione di una realistica teoria unificata delle interazioni elettrodeboli risalgono alla fine degli anni cinquanta, specialmente da parte di Julian Schwinger e in particolare del suo allievo Sheldon Glashow.”

        http://www.fisicaparticelle.altervista.org/Altarelli.htm

        • Camillo Franchini ha detto:

          Paolo,

          a me non importa nulla mettere in difficoltà qualcuno

          Quello che desidero sia chiaro a tutti, è che Schwinger non ha coinvolto la forza debole nelle sue posizioni ff. Non si sarebbe mai messo nella posizione antiscientifica di WLS.
          Visto che ormai ha dimestichezza con il lavoro di Schwinger, Lei è diventato la persona più adatta per fare un’indagine esauriente su di lui.
          Ne approfitti e tutti La ringrazieranno.
          Se trovasse qualcosa, la farebbero parlare su Leonardo, come Carpinteri. Non scherzo.
          Aggiungo che se Schwinger non lo ha fatto, è segno sicuro che non si può fare. Tenga presente che la forza debole è la forza che trasmuta.
          Si prenda l’incarico e diventerà famoso. Grazie a nome di tutti.

  6. Giancarlo ha detto:

    Con il patrocinio ed il contributo del Consiglio Regionale del Lazio
    e io pago!
    http://www.europeanconsumers.it/freeenergy/index.asp

  7. Giancarlo ha detto:

    Chiaramente Srivastava e Widom dovendo prendere posizione tra Rutherford e Wendt scelgono il secondo essendo Rutherford la scienza ufficiale. Questi sosteneva che l’elio osservato dopo l’esplosione del Tungsteno fosse già contenuto nel filo mentre Wendt, esagerando un po’ sosteneva che il Tungsteno esplodesse in 46 atomi di elio. S&W non arrivano a tanto, per loro è interazione debole a partire dall’idrogeno che assorbe neutroni prodotti dall’esplosione. Come si arriva all’He con idrogeno, neutroni e decadimento beta? Non si sa. Gli isotopi di H superiori al trizio durano 10 a -22 secondi e decadono per emissione di neutroni. Ma staranno scherzando e noi fessi che ci crediamo?

  8. mW ha detto:

    scommessina…

  9. Giancarlo ha detto:

    L’accenno di Camillo alla formula di Eulero che provoca meraviglia in chi la legge mi ha spinto a cercare la formula di Dio; magari esiste, mi dicevo e difatti l’ho trovata.
    http://scienceblogs.com/pharyngula/2009/12/the_god_equation.php
    Consiglio a tutti di arrivare fino in fondo. I nostri campioni di cui discutiamo qui non sono soli nell’universo.

  10. Camillo Franchini ha detto:

    @Max Altana

    I sistemi biologici, per la loro peculiarità, sono sempre stati “terra di confine” nello scontro tra biologi, fisici e olisti vari. Il metabolismo cellulare sembra sfidare le leggi della termodinamica, ma -ovviamente- in realtà le rispetta eccome.

    Ho trovato un modo elegante e completamente fisico (nel senso che non viene usata la termodinamica chimica) di trattare l’argomento cui accenna. Qui si ragiona solo in termini di entropia, senza introdurre l’entalpia e l’energia libera.
    Si tratta di

    S. Blundell, K. Blundell
    Concepts in Thermal Physics
    Oxford University Press (2006)

    We often hear it said that we receive our energy from the Sun. This
    is true, but though Earth receives about 1.5×10^17 W of energy, mainly
    in ultraviolet and visible photons (radiation corresponding to the tem-
    perature on the surface of the Sun), the planet ultimately radiates it
    again as infrared photons (radiation corresponding to the temperature
    in Earth’s atmosphere). If we did not do this, our planet would get
    progressively warmer and warmer and so for the conditions on Earth
    to be approximately time independent, we require that the total solar
    energy arriving at Earth must balance the total energy leaving Earth.
    The crucial point is that the frequency of radiation coming in is higher
    than that going out; a visible or ultraviolet photon thus has more en-
    ergy than an infrared photon. Thus fewer photons arrive than leave.
    The entropy per photon is a constant, independent of frequency, so that
    by having fewer high-energy photons coming in and a larger number of
    lower-energy photons leaving, the incoming energy is low-entropy energy
    while the energy that leaves is high entropy. Thus the Sun is, for planet
    Earth, a convenient low-entropy energy source and the planet benefits
    from this incoming flux of low-entropy energy. This allows acorns to
    grow into oak trees, a process which in itself corresponds to a decrease
    in entropy but which can occur because a greater increase of entropy
    occurs elsewhere. When we digest food, and our body builds new cells
    and tissue, we are extracting some low-entropy energy from the plant
    and animal matter which we have eaten, all of which derives from the
    Sun. Similarly, the process of evolution over million of years, in which
    the complexity of life on Earth has increased with time, is driven by this
    flux of solar low-entropy energy.

    Cordiali saluti

    • mW ha detto:

      Io tutto quello che so (sapevo) di chimica lo ho imparato dal “Chiorboli”, che è bello perchè ti insegna chimica e anche tante altre cose. Mi sembra di ricordare che una cellula, in prima approssimazione, è un sistema chiuso che scambia calore a pressione costante, ossia la pressione atmosferica o giù di lì. Il suo modo di rispettare, insieme al suo ambiente, il secondo principio della termodinamica, è evolvere verso la minima energia libera di Gibbs.
      Con le parole “cellula e il suo ambiente” intendo grossolanamente il più piccolo intorno della cellula per cui la cellula e il suo intorno possano ritenersi un sistema isolato.
      Se poi l’ambiente è a P costante, le cose si fanno più semplici.
      Qui mi fermo per decoro, perchè potrei avere già sbagliato qualcosa.

      Il secondo principio dice che l’entropia di un sistema isolato è in aumento. Se prendo un uomo, lo coibento e lo sigillo accuratamente, egli diventa un sistema isolato, e tende rapidamente alla massima entropia.
      Diffido dal farlo.

      • Camillo Franchini ha detto:

        mW,

        Mi sembra di ricordare che una cellula, in prima approssimazione, è un sistema chiuso che scambia calore a pressione costante, ossia la pressione atmosferica o giù di lì.

        Tipicamente il vivente è un sistema aperto che scambia energia e materia con l’ambiente.
        Ci sono ottimi testi di termodinamica chimica, biochimica e bioenergetica che si occupano di questo argomento.
        Giusto per citare:

        Entropy is a measure of the level of randomness or disorder in a system. The Second Law of Thermodynamics states that the total entropy of a system and its surroundings always increases for a spontaneous process. At first glance, this law appears to contradict much common experience, particularly about biological systems. Many biological processes, such as the generation of a well-defined structure such as a leaf from carbon dioxide gas and other nutrients, clearly increase the level of order and hence decrease entropy. Entropy may be decreased locally in the formation of such ordered structures only if the entropy of other parts of the universe is increased by an equal or greater amount

        Lubert Stryer – Biochemistry, Fifth Ed. (2002)
        W. H. Freeman & Co

        I creazionisti e i vitalisti fanno carte false per dimostrare che il vivente viola il 2° principio della termodinamica.
        Attenzione, se ci mettiamo su questa strada non ci occupiamo più di mammozi e di LENR, la nostra vera passione.

        • mW ha detto:

          “I creazionisti e i vitalisti fanno carte false per dimostrare che il vivente viola il 2° principio della termodinamica.”
          Si vabbè, sono quelli che buttano la pattumiera dalla finestra. Tsc.
          A me tra le tante formulazioni equivalenti del secondo principio, quella che è stata più utile, è quella secondo la quale l’entropia di un sistema isolato è in aumento.
          Chi sostiene che l’uomo viola il II principio della termodinamica in genere non ha ben presente il II principio.

          Mi ricorda gentilmente quali sistemi evolvono verso la minima energia libera di Gibbs?
          A me sembrava fossero i sistemi che scambiano energia a P e forse T costante.
          Possono scambiare anche materia?
          (ho perso il Chiorboli, giuro che 20anni fà l’ho comprato, anzi volevo lanciare un appello: prof. Chiorboli, mi manda il pdf?)

  11. paolo ha detto:

    ” Per Kandinsky la forma, in ogni sua specie – naturale e artificiale –, è manifestazione significante di una realtà, è tensione di forze, e solo in rapporto al suo sottofondo invisibile può essere compresa.”

    tratto da: Punto, linea, superficie – Wassily Kandinsky

  12. Barney Panofsky ha detto:

    Posso suggerire di leggere i due link che cito qui:
    http://panofski.posterous.com/122942354 ?
    NON sono tecnici, ma a mio avviso (soprattutto il secondo) sono splendide analisi del fenomeno E-Cat.
    Un hint: Astroturfing.

    Barney

    • Luca ha detto:

      Grazie Barney per il gustoso articolo. Ho apprezzato in particolare il secondo link. il primo l’avevo già letto. Prafrasando un divertente appellativo coniato da Gherardo per l’egatto, il verbo in questa vicenda dovrebbe essere “astroturding”, a patto che lo scatologico “turd” abbia in inglese anche una forma verbale. Buona Giornata.

  13. mW ha detto:

    @Gherardo Ghenzen:
    se ti occupi di grafi o un tuo collega se ne occupa, ho una domanda:
    Ho tre punti A,B,C del piano.
    Ho altri tre punti 1,2,3.
    Voglio congiungere con linee continue distinte ognuno dei punti A,B,C con tutti e tre i punti 1,2,3.
    In sostanza voglio tracciare le linee:
    A1,A2,A3
    B1,B2,B3
    C1,C2,C3
    Dimostrare che è impossibile fare questo senza incrociare linee.
    il massimo sarebbe dimostrarlo a chi non conosce la teoria dei grafi.
    Ad esempio io.
    Il fatto è che mi è stato sottoposto questo rompicapo.
    In particolare, A,B,C stavano in fila sopra ad 1,2,3 anche essi in fila, anche se ho la sensazione che sia ininfluente.
    La gente perdeva del gran tempo a cercare invano di risolverlo.
    Io ho avuto il dubbio che questo rompicapo fosse insolubile.
    grazie fin d’ora.

  14. Camillo Franchini ha detto:

    @Antonio

    E’ necessario che Lei si renda conto che non esistono strumenti diversi dalla sezione d’urto per essere informati che non è possibile fare accettare un neutrone da un nucleo di 16O.
    Anche la reazione p + e è praticamente impossibile, ma per ragioni diverse e note in questo caso, trattandosi di una interazione debole.
    Insomma, ogni reazione nucleare deve essere affrontata con strumenti adeguati, è sempre una singolarità. Partire senza consultare una banca dati significa dover reinventare tutto. Conviene? Se ne hanno i mezzi?

  15. Gherardo Gentzen ha detto:

    mW scrive:

    Ho tre punti A,B,C del piano. Ho altri tre punti 1,2,3. Voglio congiungere con linee continue distinte ognuno dei punti A,B,C con tutti e tre i punti 1,2,3. In sostanza voglio tracciare le linee: A1,A2,A3 B1,B2,B3 C1,C2,C3 Dimostrare che è impossibile fare questo senza incrociare linee.

    Sì, siamo in teoria dei grafi, la posizione dei punti è ininfluente. Per dimostrare l’impossibilità si può procedere per assurdo, per esempio come segue. Consideriamo l’esagono A-1-B-2-C-3-A. Fin qui tutto bene, lo si può disegnare come un normale esagono, senza incroci. Mancano tre archi: A-2, B-3 e C-1. Almeno due di questi archi o stanno dentro o stanno fuori l’esagono. Ovunque stiano e comunque li prendiamo (ci sono sei possibilità), questi due archi si incrociano.

    A me questa dimostrazione basta. Se ne vuole una più formale, può ricorrere alla formula di Eulero e derivare la contraddizione da lì, ma la faccenda si fa un po’ più tecnica, e bisognerebbe fare un disegno e un ragionamento per induzione, proprio per dimostrare la formula di Eulero. Credo che chi le ha dato il problema si accontenterà della dimostrazione che le ho esposto sopra.

    Non ho un libro in italiano sottomano, ma credo che il suo problema, in termini tecnici, si esprima dicendo che il grafo bipartito completo 3×3 non è planare. Questo particolare grafo è uno dei più noti e importanti in teoria dei grafi e ha un ruolo cruciale (insieme al pentagono con dentro la stella delle BR) nella caratterizzazione dei grafi planari fatta da Kuratowski. Sono cose abbastanza carine.

    Provi a risolvere quest’altro problema, che non è topologico ma geometrico: colori ogni punto del piano con un colore a scelta fra rosso, verde e blu. Dimostri che per qualunque colorazione ci sono due punti dello stesso colore a distanza di un metro tra loro.

    • mW ha detto:

      grazie per la sua cortese risposta.
      circa il problema che mi pone, devo metterlo in ordine!
      per adesso mi viene da dire:
      valutiamo se è possibile evitare ciò che vogliamo invece dimostrare:
      1_prendo un qualsiasi punto(1) del piano, e lo coloro di rosso.
      2_gli disegno intorno una circonferenza verde di raggio 1metro
      3_ho evitato di avere punti rossi a un metro di distanza da (1), ma i punti della circonferenza verde che ho disegnato troveranno sicuramente altri due punti verdi sulla circonferenza stessa, ad un metro di distanza.
      4_ se considero un qualsiasi punto della circonferenza verde, potrei pensare di mettere sulla circonferenza due punti blu ( il rosso è a questo punto inutilizzabile) a distanza di un metro dal punto verde sulla circonferenza. Ma dovrei ripetere questo espediente per ogni punto, e quindi finirei per tingere di blu tutta la circonferenza, e mi troverei ad avere due punti blu a distanza di un metro.
      Potrei dire che condizione necessaria perchè un punto sia “solo”, è che esistano altri due punti “accompagnati”.
      Quindi non può essere che tutti i punti siano “soli”
      Qualsiasi cosa io faccia, esistono sicuramente due punti accompagnati.
      Non chiami l’ambulanza, sono solo un elettricista!

      • andpetr ha detto:

        Mannaggia, anche questo esercizio è fantastico. Qui però ci sto sbattendo la testa tremendamente!!!

        In compenso ho smesso di lavorare. Ho la testa piena di cerchi ed esagoni… 😀

        • Camillo Franchini ha detto:

          Ragazzi, attenti a non farvi beccare dalle mogli che non apprezzano molto questi divertimenti solitari. Se mi scopre la mia mi manda a raccogliere le foglie della magnolia, che si sta spelacchiando proprio ora.

  16. Gherardo Gentzen ha detto:

    Se Camillo lo consente (pensaci bene, Camillo), vi do un problema carino, che ho appena dato ai miei studenti. È stato popolarizzato qualche anno fa da John McCarthy. È abbastanza noto e non è molto difficile, ma vi avviso che le soluzioni su internet sono quasi tutte sbagliate. Per questo l’ho potuto dare ai miei studenti (il cui compito comunque è non solo risolverlo, ma soprattutto tradurlo in un programma logico).

    Siano X e Y due numeri interi con 1 < X < Y e tali che la somma X + Y sia minore o uguale a 100. A Sara viene data la somma X + Y e a Paolo viene dato il prodotto XY. Entrambi sanno i vincoli con cui sono stati scelti i numeri e che a loro sono stati dati la somma e il prodotto. Avviene la seguente conversazione:

    Paolo: Non conosco i due numeri.
    Sara: Lo sapevo che non li conoscevi. Nemmeno io li conosco.
    Paolo: Adesso li conosco.
    Sara: Adesso li conosco anch'io.

    Quali sono i due numeri?

    Questo dovrebbe rendere Giancarlo completamente improduttivo per qualche ora. Tiè. Ti avviso Giancarlo che non ho tempo nelle prossime due settimane per rispondere a eventuali rappresaglie: ho scadenze importanti e ospiti (scientifici). Ma non ti sarà facile trovare un problema altrettanto carino senza scomodare il Winkler (che ho).

    E poi sono già impegnato: mia figlia Elena mi ha regalato ieri uno di quei rompicapi topologici in fil di ferro per cui occorre separare un pezzo. Non riesco assolutamente a risolverlo, mi chiedo se per due sterline non le abbiano venduto un bastardissimo pesce d'aprile.

    • Camillo Franchini ha detto:

      @mW

      Mi ricorda gentilmente quali sistemi evolvono verso la minima energia libera di Gibbs?

      Sono i sistemi isolati. Evolvere verso il massimo di entropia o verso il valore minimo di energia libera di Gibbs è la stessa cosa. Quando l’energia libera di un sistema isolato è = 0, l’entropia è massima. I sistemi isolati sono però pochi; la Terra non è un sistema isolato, ma chiuso, perché riceve energia dal Sole e la riemette tutta, anche se a maggiore entropia. Una navetta spaziale può essere considerata un sistema isolato.
      Più che un libro di chimica (il Chiorboli è ottimo) Le serve un trattato di Termodinamica Chimica, per esempio il Klotz, che non è particolarmente grosso ed è estremamente chiaro. Questa sera Le mando la scansione della copertina.
      Se Lei si accontenta di un libretto di 108 pagine, Le consiglio questo:

      Irving Klotz (quello di prima!)
      Energy Changes in Biochemical Reactions
      Academic Press, 1968

      Buona giornata

      • mW ha detto:

        A me sembra sia così:
        I sistemi isolati sono solo un caso particolare dei sistemi che evolvono verso la minima energia libera di Gibbs.
        Il fatto è questo: il secondo principio si applica a sistemi isolati.
        Quindi quando io lo applico devo considerare sia il mio sistema non isolato, sia il suo ambiente. Insieme essi formano un sistema isolato a cui posso applicare il secondo principio.
        Se vado ad applicare il secondo principio ad un sistema che interagisce col suo ambiente a T e P costante (es una cellula), ottengo che perchè l’entropia del sistema isolato formato da sistema+ambiente aumenti, deve ridursi l’energia libera di Gibbs del mio sistema, (es una cellula).
        il vantaggio dell’energia libera di Gibbs consiste nel fatto che una volta che io mi sono assicurato che il processo avvenga a T e P costanti, posso dimenticarmi del mio ambiente e concentrarmi solo su dei potenziali chimici dellla mia cellula.
        Inoltre, si può dire che un simile sistema si muova verso minima energia e max entropia.

        E’ tutto sul Chiorboli, che ahimè non ho più da 20 anni.
        il mio problema era: se la mia cellula scambia materia, evolve ancora verso la minima energia di Gibbs?
        Oppure il principio di cui sopra vale solo per sistemi chiusi, ossia che scambiano energia ma non materia?
        Ero stato poco chiaro, e rinnovo l’accorato appello:
        “Prof. Chiorboli, faccia avere a Franchini il pdf del suo immortale capolavoro!
        Egli me lo girerà.
        Le giuro che la mia copia è stata incautamente prestata e potrei anche dirle a chi!”

        • Camillo Franchini ha detto:

          @mW

          Il fatto è questo: il secondo principio si applica a sistemi isolati.

          Il secondo principio si applica a tutti i sistemi. L’enunciato di Clausius (Die Entropie der Welt strebt einem Maximum zu, me lo lasci scrivere in tedesco, mi sembra più solenne), non implica che dobbiamo considerare solo l’universo. Non dobbiamo limitarci a considerare solo l’entropia, una grandezza molto rigida.

          il vantaggio dell’energia libera di Gibbs consiste nel fatto che una volta che io mi sono assicurato che il processo avvenga a T e P costanti, posso dimenticarmi del mio ambiente e concentrarmi solo su dei potenziali chimici dellla mia cellula.

          Ha colto il nocciolo. Mentre l’uso dell’entropia obbliga a considerare l’ambiente, l’uso della funzione di Gibbs ci consente di occuparci solo del sistema. Ambiente + sistema = universo. Molto scomodo dover riferimento anche all’ambiente. Chimici e biologi fanno riferimento quasi esclusivamente alle variazioni di energia libera. E’ forse la grandezza più tabulata in chimica.

          Prof. Chiorboli, faccia avere a Franchini il pdf del suo immortale capolavoro!
          Egli me lo girerà.
          Le giuro che la mia copia è stata incautamente prestata e potrei anche dirle a chi!”

          Chiorboli aveva almeno venti anni più di me; purtroppo è difficile che sia ancora tra noi.
          Ho visto il suo testo presso la Biblioteca Labronica di Livorno; non dovrebbe essere difficile procurarselo. Io invece rimpiango il testo di Fisica Tecnica di Trevissoi, prestato e mai recuperato. Sono i piccoli crudeli tradimenti degli amici.
          Sul resto ci torno sopra dopo, ora torno a dormire.

        • Camillo Franchini ha detto:

          mW,

          il mio problema era: se la mia cellula scambia materia, evolve ancora verso la minima energia di Gibbs?

          Il vivente deve scambiare materia. Assume materia contenente molecole di energia elevata (zuccheri, proteine) ed espelle molecole di bassa energia (acqua, anidride carbonica, molecole semplici). L’energia trattenuta nell’organismo serve ad evitare che il sistema precipiti nell’equilibrio fatale della morte. Il vivente è un sistema aperto in costante disequilibrio con l’ambiente.
          Con riferimento all’entropia, possiamo scrivere che
          entropia del vivente + entropia dell’ambiente = entropia dell’universo > 0
          L’entropia dell’ambiente deve essere costantemente superiore all’entropia del vivente, affinché la relazione sia valida.
          Oppure:
          l'”ordine” del vivente esiste a scapito di un maggior “disordine” riversato in ambiente.
          Cordiali saluti

    • Camillo Franchini ha detto:

      Se Camillo lo consente (pensaci bene, Camillo)

      Certo che lo consento. Ormai siamo ridotti ad aspettare qualche You Tube su Cardone, Carpinteri, Rossi, Celani. Le videoesibizioni di questi personaggi si stanno facendo più rare, avremo meno da divertirci, quindi ben vengano le attività succedanee.

      • LT ha detto:

        Se non lo ha già visto, è comparso su 22passi il materiale della presentazione del Prof. Piantelli e di W. Collis a Siena. Si parla di sezioni d’urto e di molte altre cose, immagino che Le farà piacere. A me interesserebbe un Suo commento. Grazie.

        • Camillo Franchini ha detto:

          Si parla di sezioni d’urto e di molte altre cose, immagino che Le farà piacere

          Sono andato alla presentazione che mi ha suggerito. Non ci ho capito niente, trattandosi di un ppt. Speriamo che esista un articolo comprensibile per quelli che non erano presenti. Molte immagini sono state presentate in altre occasioni. Vediamo se riescono a pubblicare quella roba. Sarò cattivo, ma credo che tutto il materiale resterà a livello di Atti di un Congresso. Farò una scansione dei nomi dei partecipanti, per vedere se sono registrati in qualche banca dati nucleari.
          Mi fa piacere vedere che Passerini si è svegliato dal suo torpore.

        • Camillo Franchini ha detto:

          @LT

          Ho letto anche l’intervento di Celani. Se tutto quello che può scrivere come conclusione è contenuto qui:

          In conclusion, the Cu-Ni alloy, at nano-sizes, interacting with hydrogenated
          materials at high temperatures (>300°C), could be a simple and low-cost
          candidate for “new” energy production, over the values of usual chemistry
          (4eV/atom). Further efforts on experimental activity could, soon, pay-back.

          c’è da chiedersi dove hanno trascorso il tempo quei 17 ricercatori in 23 anni di attività.
          I bolognesi ci sono apparsi estremamente lenti nel capire che cosa succede nel mammozio, ma anche questi non scherzano.
          Possibile che nessuno ponga a quella gente dei termini temporali? Non esiste per loro l’obbligo di fornire rapporti sullo stato di avanzamento dei lavori?

        • LT ha detto:

          @Franchini
          Speriamo che questo commento venga collocato al posto giusto. Mi riferisco al commento del Prof. Franchini del 16.4.12 alle 16:58.
          Grazie per aver dato un’occhiata. Le slide dell’intervento del Prof. Piantelli mi sembravano interessanti, perché rispetto alla maggioranza delle pubblicazioni fanno riferimento alle sezioni d’urto, ma anche alla teoria Hauer Feshbach. Cosa che non ho mai visto altrove nelle pubblicazioni che sono state esaminate qui. Non si tratta di un modello per spiegare i picchi irregolari nelle sezioni d’urto? Cioè esattamente quello di cui Lei stava discutendo con il Sig. Antonio? Purtroppo non sono del ramo e non riesco a trovare informazioni al momento. Ma immagino Lei sappia tutto su Hauer e Feshbach.

    • Marco DL ha detto:

      Sciagurato!
      Sono in una riunione importante!
      Non è solo Giancarlo a diventare improduttivo con queste cose.

      Salto qualche dimostrazione e la matrice di rappresentazione usata (colonne a somma costante, righe con X costante).
      Escludiamo (2;3) e (2;4) perchè permettono di essere individuati immediatamente dalla somma.
      La somma deve essere generabile da un insieme di N coppie tra le quali N-1 (e solo N-1) coppie sono formate da coppie di numeri primi per consentire di essere svelata come descritto (molto probabilmente N=2)
      Siccome (X ;Y) non è una coppia di numeri primi, altrimenti sarebbe banalmente conosciuta conoscendo il prodotto, almeno uno dei due numeri è primo.
      Ci sono due soluzioni possibili: (2;6) e (3;4) ma per Paolo e Sara la soluzione è unica in quanto hanno ricevuto un definito prodotto (12) ed una definita somma (8 o 7)

      E’ giusto?

      • Gherardo Gentzen ha detto:

        Marco DL scrive:

        Ci sono due soluzioni possibili: (2;6) e (3;4) ma per Paolo e Sara la soluzione è unica in quanto hanno ricevuto un definito prodotto (12) ed una definita somma (8 o 7)

        E’ giusto?

        No, sbagliato. Se la somma fosse stata 7 Sara avrebbe mentito dicendo che sapeva che Paolo non conosceva i due numeri. Infatti se i numeri fossero stati 2 e 5 Paolo li avrebbe trovati immediatamente dal loro prodotto 10. Stesso ragionamento se la somma fosse stata 8: i numeri sarebbero potuti essere 3 e 5, e Paolo li avrebbe subito individuati dal prodotto 15.

        Non dirò altro, forse è meglio.

    • Andrea Petrini ha detto:

      Ciao a tutti,

      torno a scrivere solleticato dall’enigma di Gherardo (amo gli enigmi). Purtroppo credo di essere sulla buona strada ma non riesco a trovare un algoritmo per automatizzare il calcolo, che mi sembra a dir poco “complesso”. La mia logica è la seguente:

      1) Paolo non conosce i due numeri, quindi non ha in mano il prodotto di due numeri primi

      2) Sara sapeva che Paolo non poteva conoscere la soluzione. Quindi Sara ha in mano una somma, a cui NON può essere associato nessun prodotto di due numeri primi. In sostanza, ha in mano un numero che NON si può ottenere come somma di numeri primi. Posso quindi eliminare tutte le somme di due numeri primi (elimino anche il 6 per ovvie ragioni) e rimango con 24 numeri possibili. CHIAMIAMO QUESTE SOMME “INSIEME A”.

      Ora viene il difficile:
      3) Paolo ora sa che X+Y appartiene all’insieme A. Dato che ora Paolo sa quali sono i numeri, si evince che al prodotto XY che ha in mano corrisponde UNA e UNA SOLA somma X+Y appartenente all’insieme A (altrimenti sarebbe ancora nel dubbio). Io già qui faccio fatica a calcolare quali siano questi prodotti XY che soddisfano la condizione. Comunque andiamo avanti.

      4) Sara a sua volta ora sa che l’XY in mano a Paolo ha una sola somma associabile nell’insieme A. Dato che anche Sara, a questo punto, dichiara di sapere quali sono X e Y, si evince che, data la somma X+Y in mano a Sara, solo uno dei prodotti XY associabili verifica le condizioni descritte al punto precedente (una sola somma appartenente all’insieme A).

      Quindi, la riposta è la seguente: Bisogna trovare X+Y appartenente all’insieme A tale che, per ogni possibile XY associabile, UNO e UNO solo di questi ha UNO E UNO SOLO X+Y associabile appartenente all’insieme A.

      Sono sulla buona strada? Qualcuno mi darebbe un aiutino per trovare un algoritmo?

      Saluti

      • Ale ha detto:

        non ho letto approfonditamente in quanto molto preso dalla programmazione Arduino, ma se ho intuito quanto e` bastardo il Gentzen quello e` un problema NP completo e per trovare l’algoritmo servono minimo altri 50 anni di ricerca. In compenso, una volta risolto uno sono risolti tutti (dal commesso viaggiatore al campo minato)

      • Hermes ha detto:

        2 e 9?

  17. Marco DL ha detto:

    Typo correction:
    …almeno uno dei due numeri NON è primo.

    • Giancarlo ha detto:

      Ho visto che non è passato un mio commento di stamane. Non posso dedicarmi al quesito prima di stasera, causa impegni lavorativi indifferibili. Ci ho un po’ pensato a pranzo e credo comunque di averlo risolto, debbo solo eliminare un po’ di numeri. Alessio, vuoi la soluzione o il ragionamento?

    • Marco DL ha detto:

      avevo scambiato il prodotto con la somma 😦

      Io cercherei una coppia di numeri tale che:
      1) non è una coppia di primi
      2) è formata da un numero pari ed uno dispari (e quindi la somma è dispari, il prodotto è pari)
      3) la cui somma non è ottenibile da una somma di primi
      4) tutte le altre coppie che forniscono lo stesso prodotto sono coppie pari o coppie dispari (entrambi i numeri sono o pari o dispari)

      Andiamo meglio professore?

  18. Gherardo Gentzen ha detto:

    mW scrive:

    e quindi finirei per tingere di blu tutta la circonferenza

    Non funziona. Infatti, si possono tingere di verde o blu tutti i punti della circonferenza di raggio 1, in modo tale che non ci siano due punti dello stesso colore sulla circonferenza a distanza 1. Si può fare così: si prenda un esagono regolare inscritto nella circonferenza e se ne colorino i vertici di verde e blu alternativamente. Si faccia poi ruotare l’esagono di 60 gradi all’interno della circonferenza, colorando i punti della circonferenza dello stesso colore del vertice che li tocca, e con l’accortezza di non colorare gli ultimi sei punti toccati nella rotazione. Si ottiene quindi una colorazione a sei segmenti alternati sulla circonferenza, che garantisce che non ci siano due punti dello stesso colore a distanza 1, cioè il lato dell’esagono regolare.

    • mW ha detto:

      eh, o si lavora o si ragiona sugli enigmi!
      io due cose assieme non le sò fare….spero di non aver sbagliato anche quello che stavo facendo mentre ragionavo sulle circonferenze….io con questo blog rischierò il posto…

  19. Gherardo Gentzen ha detto:

    Marco DL scrive:

    Alessio, vuoi la soluzione o il ragionamento?

    Io non voglio nulla, ma visto che conosco il problema lo posso commentare se qualcuno me lo chiede.

  20. Gherardo Gentzen ha detto:

    Camillo scrive:

    Ormai siamo ridotti ad aspettare qualche You Tube su Cardone, Carpinteri, Rossi, Celani.

    Non dimentichiamo che ci sarà uno show di Yogi e Bubu alla Sapienza di Roma il 26 aprile. Lì sono tosti, potrebbe essere uno spettacolo cruento.

    • Camillo Franchini ha detto:

      Me ne ero dimenticato, ma ci avrebbe pensato TdU a suonare la grancassa preliminare e successiva all’evento. Speriamo che questa volta Celani ci presenti una delle LENR che ha isolato dal mazzo e che ha studiato insieme ai suoi 16 collaboratori. Va bene che il piacere è più dolce quanto più viene prolungato nel tempo, ma qui si tratta di LENR, è una cosa diversa. Per quanto tempo si dovrà patire ancora?

  21. Gherardo Gentzen ha detto:

    Scusate Giancarlo e Marco DL, ho fatto confusione, anch’io sto lavorando, anche se non sembra, e sono un po’ distratto. Ci sono troppi manager in questa nazione, mi fanno impazzire.

  22. Camillo Franchini ha detto:

    @LT

    Ma immagino Lei sappia tutto su Hauer e Feshbach

    Non so assolutamente chi sono. Darò un’occhiata alla banca dati, sezione Autori.
    Credo che il solo modo per capire che cosa Piantelli ha portato di nuovo sia di aspettare l’articolo da cui le diapositive sono derivate. Certamente esiste già e Passerini penserà a metterlo a disposizione, se è gratuito. Altrimenti faremo senza.
    Piantelli è un clone di Focardi (e viceversa); fanno le stesse cose. Rispetto a Focardi ha lo svantaggio di essere biologo (se ricordo bene), ciò fa pensare a una preparazione da autodidatta. I due sono sempre presenti dalle parti di Passerini. Saranno rilanciati da lui, anche se Focardi parla male di Celani, sostenendo che quello finora ha trovato solo “fluttuazioni” di nessuna importanza.

  23. Camillo Franchini ha detto:

    @LT

    rispetto alla maggioranza delle pubblicazioni fanno riferimento alle sezioni d’urto

    Fare riferimento alle sezioni d’urto significa rappresentarle come grafico “energia incidente” vs “barn” (non voglio scrivere “barns”, allo stesso modo che non posso scrivere “Volts”).
    Descrizioni alternative delle sezioni d’urto non sono note, non sono presenti in letteratura. Se Lei consulta una banca dati a scelta, per esempio quella cinese, trova lo stesso modo per presentare le sezioni d’urto.
    I diversi che credono che la sezione d’urto della DD in palladio è rivoluzionaria, si decidano a farci conoscere un grafico. Dobbiamo aspettare un altro quarto di secolo per avere dati quantitativi?
    Ora dò un’occhiata per vedere se Hauser e Feshbach si sono occupati di sezioni d’urto e Le so dire.
    Buona serata

    • LT ha detto:

      Probabilmente è più corretto dire che chi si occupa di sezioni d’urto si deve necessariamente occupare di Hauser-Feshbach. Mi sembra molto strano che Lei non li abbia mai incontrati prima. Immagino però che le Sue ricerche siano state fruttuose. Mi raccomando ci faccia sapere. Buona serata anche a Lei.

      • Camillo Franchini ha detto:

        @LT

        Non ho trovato Hauser e Feshbach nella banca dati, ma ho cercato il loro nome in rete. Ho trovato solo dei ppt ermetici. Non capisco assolutamente che cosa vogliano fare.
        Le sezioni d’urto d’uso comune sono quelle riportate nelle banche dati, non starei a fasciarmi la testa.
        Non ho trovato quei nomi nemmeno nel Lieser.
        Sono gli scherzi della rete, che mette allo stesso livello Fermi e il fisico dilettante. Personalmente diffido anche di Wikipedia.
        Se ha comunque in mente un articolo, lo leggerò volentieri. Che non sia un ppt, per favore!
        Forse un fisico è più in grado di apprezzare, speriamo che qualche fisico legga il suo commento. Io mi dichiaro del tutto incompetente, a giudicare dal ppt.
        Buona serata

      • Camillo Franchini ha detto:

        LT,

        Probabilmente è più corretto dire che chi si occupa di sezioni d’urto si deve necessariamente occupare di Hauser-Feshbach.

        Per senso di responsabilità ho consultato anche lo Handbook of Nuclear Chemistry del Vértes (2011), sei volumi per un totale di pagg. 3085 e non ho trovato traccia dei due studiosi che L’hanno colpito.
        Se nemmeno lo stuolo di chimici dello Handbook ha segnalato l’importanza della coppia, significa che di importanza ne hanno poca.
        Io evito con cura di seguire tutte le tracce; ci si fa una testa così e alla fine non si capisce più nulla. Che cosa vuole trovare di più affidabile di una banca dati?
        Se comunque ha un articolo da segnalare siamo qui.

        • LT ha detto:

          @Franchini
          Grazie per le ricerche. Certo usiamo le banche dati, ma bisogna anche sapere come sono stati ottenuti i dati che vi si trovano. Mi pare di capire che a Hauser-Feshbach si debba una teoria statisca (o modello statistico) delle reazioni nucleari (cfr. W. Hauser and H. Feshbach, Phys. Rev. 87, 366, 1952) ampiamente utilizzato nelle simulazioni tipo Monte Carlo. Viene impiegata proprio nelle banche dati per estrapolare informazioni aggiuntive sulle reazioni nucleari, come gli spettri delle particelle emesse, raggi gamma ecc. Cioè da dati misurati sperimentalmente si arriva ad informazioni ulteriori non misurate direttamente. Penso che Piantelli intendesse riportare un accordo con tale modello statistico. Ma io non riesco a capire molto dal materiale pubblicato su internet.
          Che i chimici nucleari non conoscano Hauser-Feshbach non gli fa onore, perché se ho capito bene impiegano costantemente dati ricavati in primis sperimentalmente, ma spesso letti attraverso un modello statistico. E queste comodità le devono ai fisici nucleari come Feshbach.
          A Piantelli Lei ha dato dell'”autodidatta” e del “biologo”, ma se permette, a giudicare da questo particolare, io farei tanto di cappello!

  24. antonio ha detto:

    @ camillo

    “Insomma, ogni reazione nucleare deve essere affrontata con strumenti adeguati, è sempre una singolarità. Partire senza consultare una banca dati significa dover reinventare tutto. Conviene? Se ne hanno i mezzi?”

    è chiaro prof, al momento quanti istituti nel mondo hanno i mezzi per effettuare questi esperimenti?
    E quali Paesi? (ho notato il grafico cinese del ’76, magari pure i cinesi hanno dovuto trovare sperimentalmente la sezione d’ urto del plutonio e dell’ uranio per avere la loro bomba A, non riuscendo a ottenere i dati dallo spionaggio come i russi)

    • Camillo Franchini ha detto:

      Antonio,

      Prima di tutto desidero farLe vedere che da molti anni esiste uno standard internazionale per esibire i dati sperimentali ottenuti. Per esempio il grafico della sezione d’urto della DD che riporto sotto è giapponese, conservato nella banca dati:
      Japan Charged Particle Nuclear Reaction Data Group, Hokkaido University, Sapporo, Japan

      Sarebbe opportuno che anche i ff si attenessero a quegli standard, dopo un quarto di secolo di attività vantata e abbondantemente esibita. L’INFN di Frascati non è propriamente un sottoscala e hanno l’apparecchiatura necessaria per fare delle misure come si deve. Celani è addirittura vicepresidente di un’organizzazione internazionale che si occupa di ff. Se hanno trovato sezioni d’urto molto elevate in condizioni di coerenza nel palladio o nelle leghe che ora studia Celani, è necessario che siano pubblicate, altrimenti è come se io affermassi che la neve è nera. Devo scriverlo, l’articolo deve essere recensito come si deve ed entrare in qualche banca dati. Altrimenti sono considerato un fanfarone. Il mondo della scienza è oggettivo e brutale. Se i ff trovano che i risultati sono ballerini, aspettano sei mesi, lavorano e forniscono dati riproducibili anche presso l’Università di Hokkaido o di Debrecen.
      Infine devono fornire una lista di LENR accertate.
      L’ho chiesto più volte, ma finora nessuno ci ha fornito 5 reazioni 5 che possano essere definite LENR. Armando de Para dice che ci sono ma che non sono capite. Speriamo che sia lui a fornire un elenco nutrito.

      E quali Paesi?

      Molti paesi moderni. Per esempio anche l’Ungheria dispone di una banca dati:
      ATOMKI Nuclear Reaction Data Group, Debrecen, Hungary.
      In Italia non esiste, per quello che ne so; probabilmente fanno affidamento alla banca dati del BNL, come stiamo facendo noi.

      magari pure i cinesi hanno dovuto trovare sperimentalmente la sezione d’ urto del plutonio e dell’ uranio per avere la loro bomba A, non riuscendo a ottenere i dati dallo spionaggio come i russi

      Dopo il 1945 i Sovietici furono assillati dalla fretta di raggiungere gli USA. Erano tempi durissimi, anche guadagnare un anno di tempo appariva una questione di vita o di morte. Chissà quanti morti ci sono stati in quella fase di attività primitiva e forsennata.
      I Cinesi forse non ricorsero allo spionaggio nucleare. Mi piacerebbe saperlo.

      Buona giornata a Lei e a tutti gli appassionati di reazioni nucleari.

  25. Giancarlo ha detto:

    @Gherardo
    Ho cambiato il nome perché è la parte bastarda di te che ha posto il quesito.
    1a Affermazione: il prodotto non è il prodotto di due primi né il cubo di un primo e paolo non può determinare i numeri
    2a Affermazione: Sarà lo sapeva per cui la somma (numero da 6 a 100) non può essere la somma di due primi né di un primo e il suo quadrato (che comunque è un criterio assorbito): restano dopo un bel crivello su excel: 11 17 23 27 29 35 37 41 47 53 57 59 65 67 71 77 79 83 87 95 97 comunque lei non può indovinare
    3a Affermazione: Paolo prende excel e per ogni somma si determina tutte le possibili coppie e poi comincia a fare i prodotti. I prodotti sono una marea, Giancarlo li ha controllati in gran quantità e ha visto che sono sempre ripetuti. Fa eccezione 4 x 13 che fa 52 che è proprio il prodotto di paolo. A questo punto anche Sara è molto intelligente.
    Dimmi che ci ho preso e serve per forza excel, ti prego, non mi costringere a pensare una soluzione teorica. Due ore di conti più un’ora circa di ragionamento.

  26. Giancarlo ha detto:

    @Gherardo
    E’ solo quello scemo di Giancarlo che prende il foglio excel, paolo ha già 52 che fattorizza 4×13 o 2×26 ma la somma 28 non è nella lista di cui prima.

  27. PAM ha detto:

    Professor De Marchis, mi ha molto interessato leggere la sua testimonianza di qualche tempo fa sulla questione Pirelli e neutrini. Cercando però un po’ su internet ho trovato articoli che parlano del ‘rumore’ creato dalle emissioni di neutrini dei sottomarini nucleari anche nei rivelatori attuali (esempio Gran Sasso): http://news.sciencemag.org/sciencenow/2002/10/21-03.html.
    Se le cose stanno così, perchè non dovrebbe essere possibile, avendo più rivelatori in rete, localizzare un sottomarino ?

    • Giancarlo ha detto:

      @PAM
      Grazie per il Professore ma Giancarlo è più che sufficiente, anche perché non ho mai fatto un concorso anche avendo insegnato molto a lungo. Prof. lo lasciamo per quando scrivo a Srivastava per impressionarlo un po’. 🙂
      Non so se ho capito bene il senso della sua domanda; io non sono un esperto nucleare, non ne so assolutamente nulla. So un po’ di rivelazione di neutrini per aver partecipato alla costruzione di un apposito telescopio subacqueo. Non ho grandi dubbi che una rete come dice Lei possa identificare un sottomarino. I miei dubbi riguardo a Pirelli è che si potessero costruire rivelatori e trasmettitori grandi come un pacchetto di sigarette e che fosse possibile con questi dirigere accuratamente il fascio. Penso che al CERN abbiano penato abbastanza per trovare la direzione del Gran Sasso.
      In ogni caso dopo 10 anni hanno lasciato cadere la cosa, anche perché Pirelli è uscita con le ossa rotte dalla dismissione della ricerca in Italia; i miei ex-colleghi che erano finiti lì ora sono in pensione giovanissimi o emigrati in USA. Lo stesso credo per gli ex-FF e neutrini (Flavio Fontana, Luca Gamberale…)

      • PAM ha detto:

        @Giancarlo
        Impressionante. Quindi un rilevatore è in grado di tracciare la direzione di incidenza di un neutrino. A questo punto direi che un sub nucleare avrebbe vita breve in caso di guerra. Possibile che sia così semplice ? Mi chiedo se esistano rilevatori militari in giro per il mondo sconosciuti al pubblico. Riguardo a Pirelli, mi riferivo alle osservazioni che aveva fatto riguardo alle teorie che J.Weber aveva cercato di ‘vendere’ alla difesa usa negli anni ’80 (appunto la localizzazione dei sottomarini sovietici).

        • Giancarlo ha detto:

          Il neutrino va dritto; quello che si faceva noi nella baia di Catania era tracciare l’interazione di un fascio con l’acqua tramite un insieme di fotomoltiplicatori. La traiettoria serviva a discriminare il decadimento K40, che invece è random. L’esperimento finale occuperà 1 kmc per cui alla fine mi sa che è meglio cercare i sottomarini con altri mezzi.
          Però non sono sicuro che non lo abbiano già fatto, l’idea Pirelli veniva da quel balzano ingegnere americano che sosteneva di aver studiato proprio il problema del tracciamento dei sottomarini. Figurati se lo facevano andare in Pirelli, fosse stato vero.
          Questo mi conforta anche nel mio scetticismo verso Rossi, i servizi segreti occidentali già lo avrebbero “contattato” se la notizia apparisse loro verosimile. Invece tutti pensano che possa sconvolgere il mondo e a nessun governo importa!

          Quanto alle cose già fatte di cui non si sa granché, io ho avuto modo di lavorare sul Silent Sentry di Lockheed Martin: è un sistema radar puramente passivo che sfrutta le emissioni Radio e Tv per tracciare aerei anche a bassa quota. Basta avere un certo numero di ricevitori (almeno 2) dislocati sul territorio che si vuole sorvegliare. Immagina il Papa che va a visitare un luogo e lo si vuole proteggere da aerei a bassa quota altrimenti invisibili. Mai fidarsi dei militari, sono molto evoluti.

  28. Giancarlo ha detto:

    @Camillo
    Celani presenta 55 trasparenti di cui 53 ci raccontano come ha spellato e trattato la costantana. Quella che dovrebbe spiegare l’eccesso anomalo di calore è assolutamente incomprensibile. Anzi riporta che normalmente la potenza misurata dalla calorimetria è l’80% di quella elettrica fornita. Chi sa se sapremo mai dove finisce quel 20% che manca, a parte quel piccolo 1% che viene radiata. Magari è accumulata per essere restituita durante i picchi anomali? Non lo sapremo mai, credo, tra un po’ Celani va in pensione.

    • Camillo Franchini ha detto:

      Giancarlo,

      Anzi riporta che normalmente la potenza misurata dalla calorimetria è l’80% di quella elettrica fornita. Chi sa se sapremo mai dove finisce quel 20% che manca, a parte quel piccolo 1% che viene radiata.

      E’ il momento della termodinamica. Potrei capire se Celani avesse scritto che il 30 % della energia termica fornita a una macchina si trasforma in energia elettrica. La trasformazione contraria (energia elettrica —> energia termica) ha di bello che avviene sempre con un rendimento del 100 %. Evidentemente quel calorimetro si lascia sfuggire il 20 % di energia termica, meno quel po’ che se ne va come energia radiante.

  29. Gherardo Gentzen ha detto:

    Andrea Petrini scrive:

    Paolo non conosce i due numeri, quindi non ha in mano il prodotto di due numeri primi

    No, per esempio, se Paolo avesse 8, saprebbe che i numeri sono 2 e 4. Il resto mi sembra ben ragionato.

    Ale scrive:

    se ho intuito quanto e` bastardo il Gentzen quello e` un problema NP completo e per trovare l’algoritmo servono minimo altri 50 anni di ricerca.

    Ha intuito male, io sono bastardo solo con i passeri che mi hanno dichiarato guerra e adesso stanno appollaiati come i corvi di Hitchcock. È un bel problema, se lo studi, si divertirà, se poi lei è un programmatore lo può risolvere in meno di un’ora.

    Hermes scrive:

    2 e 9?

    No, se fossero 2 e 9 Paolo ce l’avrebbe fatta, ma Sara non sarebbe riuscita a indovinarli alla fine.

    Marco DL scrive:

    Andiamo meglio professore?

    Non saprei, veda quello che ha scritto Petrini sopra e la mia risposta.

    Giancarlo scrive:

    Dimmi che ci ho preso

    Te lo dico. Spero che il problema ti sia piaciuto. Se fossi stato bastardo davvero avrei chiesto una somma inferiore a 1000 anziché 100, la soluzione rimane unica. Che farai, sfiderai al problema i tuoi collaboratori, con il rischio di far finire la ditta in rosso?

    • Giancarlo ha detto:

      Sfiderò solo Graziano, lui a differenza di me ci metterà 10 minuti e potrà tornare a progettare elettronica non tradizionale. Secondo me, visto il foglio excel la soluzione è unica anche senza limite superiore per la somma. In parte me lo confermi dicendo 100 e 1000 che sono due numeri a caso. Ecco dà questo ai tuoi studenti come quesito.

      Non solo 8, anche 27 e 125 tutti i cubi di numeri primi.

      • Gherardo Gentzen ha detto:

        Giancarlo scrive:

        Secondo me, visto il foglio excel la soluzione è unica anche senza limite superiore per la somma.

        Non è così. Se la somma supera 1684 ci sono due soluzioni, e poi aumentano. Per esempio a 2000 ce ne sono tre, a 5000 ce ne sono cinque, ma, curiosamente, a 5486 ne sparisce una e rimangono in quattro.

        Si potrebbe formulare il problema in maniera da catturare il fenomeno, ma diventa troppo difficile programmarlo in modo efficiente usando la programmazione logica, che è l’argomento per cui uso l’esercizio a lezione.

        Non solo 8, anche 27 e 125 tutti i cubi di numeri primi.

        Certo, avevo dato il controesempio minimo, mica mi metto a smacchiare i leopardi.

        • Giancarlo ha detto:

          Certo, avevo dato il controesempio minimo, mica mi metto a smacchiare i leopardi.
          Mi scusi professore, non volevo farle comprare la trielina, ma sottolineare il fatto che il requisito non era sui numeri primi ma sul fatto che i fattori della scomposizione fossero almeno tre per non poter individuare i numeri. Non lo faccio più, promesso.

  30. Camillo Franchini ha detto:

    @Antonio

    La raccolta e la messa a disposizione di dati nucleari sono considerate così importanti che la IAEA ha organizzato un Meeting dedicato a:

    International Network of Nuclear Reaction Data Centres 23-24 May, 2011, Vienna, Austria.

    Qualsiasi lavoro deve partire da quello che è stato già fatto. Focardi e Piantelli sarebbero dovuti partire dal grafico che riporto sotto, magari per contestarlo e per informarci che sapevano fare di meglio. Non avendolo fatto, hanno scritto un articolo che nessuna rivista può pubblicare, nemmeno arXiv, anche se Focardi se ne lamenta in pubblico.

    Noti il gamma nella parentesi (p,g), che non ha niente a che fare con la cattura elettronica di 63Cu, come ha confuso Lino Daddi su JoNP (Lino, spero di ricordare bene, altrimenti perdonami).
    Da questo grafico si deduce che la reazione di Focardi/Piantelli non può avvenire nelle loro condizioni sperimentali. Se vogliono, ci mettano una pezza credibile: non credibile per TdU e i suoi cinguettanti seguaci, ma per chi si occupa di faccende nucleari.
    Stessa cosa avrebbero dovuto fare i bolognesi, partire da ciò che è noto. Avrebbero dovuto chiedere subito a Piantelli che cosa pensava di quel grafico… ammesso che sappiano che esiste e che sappiano rintracciarlo. Hanno preferito infilarsi come polli nel capannone a farsi infilzare dalla telecamera di Passerini, in bella parata.

  31. Camillo Franchini ha detto:

    @Antonio

    Ho voluto divertirmi a cercare dati nucleari sulla banca dati cinese.
    China Nuclear Data Center, Beijing, China
    Ho preso questo esempio; mi è piaciuto perché è colorato:


    Cross-section measurements for 141Pr isotope at neutron energies from 13.5 to 14.8 MeV
    Junhua Luoa, Rong Liub, Li Jiangb, Zhenlai Liua

    Ormai il mondo è aperto; c’è anche un grafico della sezione d’urto di fissione di 233U. I Cinesi scrivono in inglese con grande disinvoltura.

  32. Giancarlo ha detto:

    Celani ha il dono di mandarmi ai matti. C’è qualcuno che sa spiegarmi la slide 49, quella in cui si vedrebbe l’eccess gain? Consideriamo che queste sono per i fedeli le chiare evidenze sperimentali delle LENR che vengono invocate contro noi miscredenti.
    Consideriamo la parte centrale, quella che si riferisce alla lega NiCu energizzata con 60W. Quello che si vede chiaramente è che nel primo tratto visibile la resa è 85%, per cui il sistema sta immagazzinando 9W che per 20.000 secondi fanno 180 kJ. Poi c’è il tratto centrale in cui si dovrebbe vedere calore anomalo: si dovrebbe, perché giustamente essendo la parte più importante della presentazione, Celani ha cura di nascondere i dati (strategia alla Rossi?) poiché taglia il tutto a 87% mentre ci dovrebbe mostrare sopra il 100%. Poi ci dice, sulla slide, che misura 60 kJ di energia in eccesso. Se li misura tra 105.000 e 150.000 sta solo misurando l’energia immagazzinata prima, anzi ci perde molto. Se li misura tra 85.000 e 150.000 sta misurando circa 1 W di energia prodotta ma gli dobbiamo credere sulla parola. Celani, se ci legge, ci toglie il dubbio?

  33. Ascoli65 ha detto:

    Scusate, non intervengo abitualmente su questo blog, ma non ho potuto fare a meno di cimentarmi con il problema di Gentzen.

    Anch’io sono arrivato alla soluzione X=4, Y=13, ma attraverso un diverso ragionamento e l’uso di Excel.

    Avrei comunque una domanda da rivolgere al proponente: la seconda parte della prima replica di Sara (“Nemmeno io li conosco”), non è già implicita nella prima (“Lo sapevo che non li conoscevi”)? E sennò, a cosa serve?

    Aggiungo anche il mio ragionamento, anche se è quanto di più inelegante un matemtico possa immaginare, solo per giustificare il motivo della mia domanda:

    Stabilisco innanzitutto alcune definizioni. Mi scuso con i veri matematici, se userò dei termini inappropriati.

    Le coppie di numeri X,Y che soddisfano le condizioni imposte sono 2352. Le loro somme S vanno da 5 a 100, i prodotti P da 6 a 2499 (=49×51).

    Un insieme di coppie aventi lo stesso prodotto lo chiamerò P-gruppo. I P-gruppi-singoli, quelli costituiti da una sola coppia sono numerosi (P=6, 8, 10, 14, 15, 16, 21, 22, …, 2499). E’ chiaro che se il P corrisponde ad uno di questi gruppi, Paolo può conoscere subito i due numeri. I P-gruppi-multipli hanno al massimo nove coppie (P=360 e 720).

    Analogamente un insieme di coppie aventi la stessa somma lo chiamerò S-gruppo. Ci sono 96 S-gruppi (da S=5 a S=100). Gli S-gruppi-singoli ,quelli costituiti da una sola coppia, sono solo due (S=5 e 6). Gli altri sono S-gruppi-multipli, con un numero massimo di 48 coppie (S=99 e 100).

    Ovviamente ognuna delle 2532 coppie X,Y appartiene ad un P-gruppo e ad un S-gruppo. Tra gli S-gruppi-multipli ve ne sono alcuni in cui nessuna coppia appartiene a P-gruppi-singoli, questi gruppi sono dieci (S=11, 17, 23, 27, 29, 35, 37, 41, 47 e 53) e li chiamerò S-gruppi-P-irrisolvibili, ad indicare che per nessuna delle coppie che vi appartiene è possibile conoscere X ed Y sulla base del solo valore di P.

    Veniamo al ragionamento fatto per risolvere il problema.

    La prima affermazione di Paolo (“Non conosco i due numeri”) induce subito Sara (e noi) ad escludere che il suo P corrisponda ad una delle coppie dei P-gruppi-singoli.

    La parte iniziale della replica di Sara (“Lo sapevo che non li conoscevi”) informa Paolo (e noi) che il suo numero S corrisponde ad uno dei dieci S-gruppi-P-irrisolvibili. La seconda parte della sua replica (“Nemmeno io li conosco”) sinceramente non so a cosa serva, dato che è già implicita nella prima. Infatti la prima affermazione implica che il numero di Sara è come minimo pari a 11.

    A questo punto la seconda affermazione di Paolo (“Adesso li conosco”) ci dice che il suo P corrisponde ad uno di quei P-gruppi-multipli in cui una sola coppia appartiene ad un S-gruppo-P-irrisolvibile. Ad esempio supponiamo, ma non è questa la soluzione, che il suo P sia 18, il cui P-gruppo comprende le due coppie 2,9 con S=11 e 3,6 con S=9. Solo la prima coppia e P-irrisolvibile, quindi a questo punto Paolo, sapendo che Sara ha un S di un S-gruppo-P-irrisolvibile, sa che la coppia giusta tra le 2 corrispondenti a P=18 è la prima.

    Ma se la soluzione fosse stata X=2, Y=9, Sara non avrebbe potuto dire alla fine (“Adesso li conosco anch’io”), perché il suo S=11 corrisponde ad un S-gruppo-P-irrisolvibile comprendente quattro coppie, di cui ben tre (9-11, 3-8, 4-7) avrebbero consentito a Paolo di conoscere la coppia X,Y, infatti tutte e tre appartengono a P-gruppi aventi una sola coppia appartenente ad un S-gruppo-P-irrisolvibile.

    Invece Sara può conoscere pure lei la soluzione perché la sua somma (S=17) corrisponde ad un S-gruppo-P-irrisolvibile comprendente sette coppie (con P=30, 42, 52, 60, 66 70, 72) in cui solo una di esse (la coppia X=4 e Y=13) appartiene ad un P-gruppo, in questo caso avente solo due coppie, in cui una sola coppia appartiene a sua volta ad un S-gruppo-P-irrisolvibile. L’altra coppia di questo P-gruppo è 2-26, il cui S-gruppo (S=28) ha dodici coppie, di cui ben due (5×23=115 e 11×17=187) corrispondenti ad un P-gruppo-singolo e quindi immediatamente risolvibile.

    Fine.

    • Giancarlo ha detto:

      Avrei comunque una domanda da rivolgere al proponente: la seconda parte della prima replica di Sara (“Nemmeno io li conosco”), non è già implicita nella prima (“Lo sapevo che non li conoscevi”)? E sennò, a cosa serve?
      Gherardo è un bastardo, serve solo a confondere il solutore.

  34. paolo ha detto:

    @ Prof. Camillo Franchini

    Sicuramente non è quel “qualcosa”, di cui mi parlava nel Suo post del 15 aprile 2012 alle 10:38 am, ma, è comunque la Dimostrazione di una continuità di ricerca tra il Dr. Julian Schwinger (sonoluminescenza/cold fusion) ed il Dr. Seth Putterman (sviluppi della di LUI intuizione)

    14 Luglio 1994
    Dr. Seth Putterman recounts his final meeting with Schwinger two days before his death.
    Schwinger did not want to talk about history, but about physics, and wanted to know what was new in sonoluminescence.
    Putterman told him of the puzzling fact that water is the ‘friendliest’ liquid for the phenomenon,
    and that the effect only appears if about 1% noble gas is present.
    Schwinger thought for a bit, and said, ‘It probably has something to do with evolution.’
    Heady stuff indeed!

    Fai clic per accedere a 9811054.pdf

    °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

    In 2002 we have the announcement by a group at Oak Ridge National Laboratory in Tennessee of fusion inside the bubbles that are produced by ultrasonic waves travelling through a liquid. This result passed the peer-review process, but was immediately attacked by another group, from the same laboratory, which claimed to find no such effect …

    … Brian Naranjo, Jim Gimzewski and Dr.Seth Puttermanhave been
    meticulous in their experiment, and in particular in their measurement of one of the tell-tales of nuclear fusion, the production of neutrons. Their results have been peer-reviewed, and they make no wild claims of surplus energy being produced …
    … With only a little tweaking it could be turned into a handheld X-ray scanner, which would be a significant medical advance. Not yet a precursor to a starship engine, perhaps, but maybe an ancestor of Dr McCoy’s portable diagnosis machine.

    http://www.economist.com/node/3909490

    Tribogenics Licenses X-ray Technology from UCLA

    May 10th, 2010
    The University of California Board of Regents has issued an exclusive license of intellectual property for novel X-ray sources developed at UCLA to Tribogenics. Company Founder Dr. Carlos Camara, one of the inventors of the technology, will serve as the Chief Scientist. Tribogenics will commercialize this technology and bring it to market. Dr. Seth Putterman, a professor of physics at UCLA that led the team leading to the discovery, said, “We’re excited to partner with Tribogenics to bring this discovery to market. This technology has the opportunity to enable amazing new applications for X-rays.”

    http://tribogenics.com/2010/uclalicense/

    Tribogenics featured on “The Future Is Now”

    April 3rd, 2012
    Tribogenics was featured in a recent episode of “The Future Is Now,” a joint production of Yahoo News and Lexus. The show toured Tribogenics facilities, profiled the company founders and discussed product development plans. Dr. Camara also demonstrated one of the company’s prototype X-ray emitters.

    http://tribogenics.com/news/

    paolo
    Luglio 1994

    • Camillo Franchini ha detto:

      Paolo,

      molto velocemente, per ora.
      Intanto non sono professore di nulla. Si rivolga a me come Camillo o Franchini, per favore.
      Grazie per il materiale che mi ha inviato su Schwinger. Lo studierò con attenzione.
      Di Schwinger mi interessa solo sapere se considera possibile gestire una interazione debole in un laboratorio che non rappresenti un’impresa nazionale, tipo Gran Sasso o Superkamiokande.
      Se scrive: ‘It probably has something to do with evolution’ non sono per niente interessato, perché mi sembra una deriva spiritualista alla B. Josephson. Le reazioni nucleari non hanno nulla a che fare con l’evoluzione. Mi ricorda Heisenberg di “Fisica e Filosofia”, una delle letture più deludenti della mia vita.
      A risentirci questa notte.
      Cordiali saluti

    • Giancarlo ha detto:

      @paolo
      paolo perché mischi le cose? Il fatto che Schwinger FORSE ha avuto un’intuizione geniale sulla sonoluminescenza mica autorizza a dire che fosse geniale pure l’intuizione sulla FF. Einstein qualche idea sbagliata l’ha avuta o no? Oppure siccome è l’autore della relatività dobbiamo dire che tutto è oro colato?
      Questo effetto triboelettrico avanzato per produrre raggi-x che c’entra con la fusione fredda? Sai che basta rimuovere un tipo di scotch per produrre raggi-x?

      Questa confusione non serve a nessuno: Srivastava giustifica l’esperimento di Wendt del 1922 dicendo che una corrente di 3,4 MA è in grado di generare neutroni: Wendt generava He e la sua corrente era di circa 10.000 A (30 kV su poco meno di 3 Ohm di filamento). Srivastava dice che ormai è provato che gli exploding wires generano neutroni e quindi Wendt aveva ragione e Rutherford torto. Io mi sono convinto che ci sono una marea di esperimenti di questo tipo che mi sembrano seri che generano neutroni. Srivastava ne cita 5-6. Poi li controlli, come ho fatto io, e ti accorgi che sono sempre fili isolanti. E’ chiara la differenza? Negli isolanti gli elettroni si contano sulla punta delle dita, è chiaro che vengono accelerati. I neutroni vengono dalla interazione debole? No, dalla fusione del deuterio che METTONO nei fili. Ci si fanno le LENR? No!

      Io mi sono stufato di sparare sulla croce rossa, non me la sento più. Sono una manica di cialtroni scientificamente parlando. L’etica della ricerca non li sfiora neppure.

  35. paolo ha detto:

    @ Franchini,

    Mi adeguo alla richiesta 🙂
    Quanto, invece, al commento ( se pur in corsa, la campagna chiama? …io ho dato ieri) desidero richiamare la Sua attenzione sul termine “evolution” che se esaminato nel contesto della frase a cui si riferisce: “water is the ‘friendliest’ liquid for the phenomenon” probabilmente, andrebbe tradotto = sviluppo – svolgimento – della sperimentazione.
    Così mi piace pensare di un uomo che a 16 anni aveva già pubblicato il suo lavoro da fisico professionale tanto che lo stesso amico/rivale Feynman a 27 anni gli disse: “ Io non ho ancora fatto nulla, mentre tu hai il tuo nome già su qualcosa”.
    Mi piace pensare così di uno scienziato che supervised 73 Ph.D. students, including four Nobel Laureates:
    B. R. Mottelson, Nobel Prize in Physics 1975
    S. L. Glashow, Nobel Prize in Physics 1979
    W. Kohn, Nobel Prize in Chemistry 1998
    Roy J. Glauber, Nobel Prize in Physics 2005

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Paolo,

      Mi adeguo alla richiesta

      La richiesta è scheletrica: trovare, se esistono, articoli di Schwinger che considerino possibile realizzare in laboratorio un’interazione debole, che non richieda strutture disumane come quelle usate nella rivelazione dei neutrini. Non chiedo altro; ogni altra comunicazione su Schwinger, per quanto gradita, è superflua.
      Capito il mio obiettivo? Cerco di dimostrare che uno dei più grandi esperti di interazione debole non ha ipotizzato interazioni deboli à la WLS e nemmeno ritenuto che le sue siano realizzabili in un set sperimentale che non sia gigantesco. Gigantesco perché si accontentano di qualche evento debole/giorno.
      E’ evidente che per me l’interazione debole è quella di Klein, Schwinger, Tomonaga, Feynman, quella che si studia a scuola. Se WLS avessero elaborato una nuova dottrina debole, la cosa avrebbe avuto ben altra risonanza. Le sembra che Srivastava sia paragonabile e Feynman? Lo ha seguito al CERN?
      Per quanto riguarda la ff, Schwinger è incorso nella moderazione dei censori, non se lo dimentichi. Non si può essere bravi sempre, in tutto. Ogni tanto si toppa, è umano. Non voglio distruggere il suo idolo, ma riporto solo quello che tutti sanno.

  36. Gherardo Gentzen ha detto:

    Ascoli65 scrive:

    la seconda parte della prima replica di Sara (“Nemmeno io li conosco”), non è già implicita nella prima (“Lo sapevo che non li conoscevi”)? E sennò, a cosa serve?

    Beh, direi che la seconda parte non è logicamente implicita nella prima (Sara potrebbe conoscere i due numeri, in linea di principio) ma in effetti con un minimo di ragionamento si vede che è superflua, sono d’accordo con lei. Non mi sembra comunque che confonda le idee, anzi, rende il problema più chiaro, perché si capisce che Sara non conosce i numeri fino all’ultimo. Se a lei ha confuso le idee le sarei grato se me lo dicesse, perché intenderei usare il quiz per il mio corso anche l’anno prossimo e vorrei levare ogni possibile distrazione (però il centinaio di studenti di quest’anno non si sono lamentati di questo aspetto, per ora).

    La ringrazio comunque della segnalazione, io non mi ero reso conto della cosa, mi ero limitato a tradurre fedelmente il dialogo come riportato da McCarthy nell’originale: http://cogprints.org/427/ .

    Lei ha ragionato esattamente come ho ragionato io, immagino aiutato da qualche programma, come avevo fatto io (in Prolog il problema si può risolvere con un programmino di otto righe che riflette fedelmente la sua logica). È vero che la soluzione non è complessivamente elegante, perché occorre fare molti conti, ma la logica del problema secondo me è elegantissima e sorprendente, per me è un problema magnifico. Sembra che sia nato al Xerox PARC.

    Già che ci sono, la ringrazio anche per le sue analisi delle performance di Rossi. La leggevo nei mesi scorsi e, pur non capendo (per mia ignoranza) i dettagli termodinamici, le sue osservazioni esaustive e molto precise hanno contribuito a convincermi che Rossi aveva fatto una pentola a pressione. È vero che internet aiuta Rossi a fare l’astroturding (grazie Luca!), ma è anche vero che aiuta i debunker come lei, che da pochi pixel riescono a capire il trucco. Lei fa la parte dell’illusionista professionista che dovrebbe accompagnare Levi quando va da Rossi, ma che Levi non si porta dietro per malfondata superbia. Stia pronto nel caso Rossi decida di farsi fare un altro spot per rianimare le vendite.

    Giancarlo scrive:

    Mi scusi professore, non volevo farle comprare la trielina

    Quella la uso per pettinare le bambole, non per smacchiare i leopardi.

    • Ascoli65 ha detto:

      La ringrazio anch’io per averci raccontato parecchi aspetti interessanti della sua attività professionale e di ricerca e per le sue informazioni e considerazioni sul mondo accademico anglosassone. Putroppo il confronto con quello italiano ci lascia spesso l’amaro in bocca, soprattutto se riferito alla vicenda bolognese, ma fortunatamente è mitigato dall’arguzia e dal buonumore che accompagnano i suoi interventi.

      Venendo al problemino, veramente godibile, posso dire che la frase superflua di Sara non mi ha confuso troppo, era chiaro, una volti giunti alla soluzione, che era pleonastica.

      Se le interessa saperlo, posso dirle che per aiutarmi a cercare la soluzione ho usato semplicemente Excel, costruendo una tabella di 2352 righe, una per coppia, e 4 colonne (X,Y,S,P) a cui ho aggiunto una quinta colonna per marcare le coppie dei P-gruppi-singoli. A questo punto ho utilizzato più volte la funzione che riordina le righe in modo crescente rispetto alternativamente ad S ed a P e per individuare la soluzione mi sono aiutato evidenziando opportunamente le celle. E’ un metodo empirico e molto artigianale che non consentirebbe di andare agevolmente oltre S=100.

  37. paolo ha detto:

    @ Giancarlo,

    domani ti risponderò in mamiera esaustiva, ora, sono di corsa e ti invio solo questa frase:

    “L’INFN ha le competenze per “dire la sua” su questo fenomeno.”
    paolo

    p.s. se sai chi l’ha scritta e, rivedessii i link allegati, la mia risposta sarebbe inutile!

  38. Giancarlo ha detto:

    @paolo
    Sì, è Bonivento INFN Cagliari. Nel 2005 si proponeva di verificare l’eperimento di Taleyarkan che a Maggio di quell’anno era comparso su IEEE Spectrum e mi aveva molto ben impressionato. Per fortuna ci hanno pensato altri e hanno trovato che l’esperimento era una bufala. Vedi IEEE Spectrum Maggio 2006. Bonivento ha risparmiato tempo, soldi e fatica. Aveva per lo meno il merito di considerarla una fusione calda classica. Credo che nella valutazione delle energie si sbagliasse di un paio di ordini di grandezza, ma non sono sicuro. Sai che ha fatto dopo?

  39. Giancarlo ha detto:

    @paolo
    per Bonivento ho controllato io, tutta fisica nucleare classica di buon livello, non si è fatto corrompere dalla FF 🙂

  40. Giancarlo ha detto:

    Dear Professors Srivastava and Widom,

    I’m sorry for bothering you again asking for spending some of your precious time to solve my doubts.
    I’m a little bit concerned about your model for exploding wires as found in your paper “Energetic Electrons and Nuclear Transmutations in Exploding Wires” (arxiv 0709.1222), where you refer to a very old experiment by Wendt and coworkers.
    I could follow very easily your paper till equation (4) since it is only college physics, no QM is involved in the derivation.
    But, when passing to numbers I got confused a bit. You say you can derive the mean drift velocity from the time duration of the pulse (1/300,000 s): what do you mean? What is the relationship between the electron velocity and the pulse duration? Moreover your model seems not to take into account the free electrons in the wire. In a 35 microns 4 cm wire there are 10^19 free electrons which, according to the well accepted Drude model, will be the carriers of the current in the exploding wire, at least before it explodes: it means a number 1000 times higher than the electrons in the capacitor plate. When you short the plates by the spark gap, the electrons in the capacitor will push those in the wire that will fill the positive plate. There will be no electron travelling from one plate to the other. The energy of the capacitor electrons (15 keV) will be shared with the wire electrons, that means each moving electron in the current will get a 15 eV energy (very low for your purposes). Also the number for the peak current does not convince me: you say it is about 3,4 MA (200 times the Alfen current). I can not understand where this number comes from. The resistance of the wire just before exploding (when the capacitor is shorted) is very close to 3 Ohm, so the peak current will be 10 kA; am I wrong?
    Concerning the references, you quote some papers on exploding wires as a proof of Wendt successful experiments. I read the abstract of those papers that claim neutron emission: what I could understand is that there is no metallic wire; they are experimenting with poymer or plastic foam wires. Did I understand well? It is more convincing than metallic wires, since the few electrons will get a huge energy.

    Best regards

  41. Gherardo Gentzen ha detto:

    Caro Ascoli65, forse non ho ben bilanciato l’enfasi e ho dato l’impressione sbagliata di quello che penso dell’università inglese (per quella americana il discorso sarebbe diverso, e conosco pochissimo le altre università anglosassoni). Penso che l’università inglese abbia due punti di superiorità credo indiscutibili su quella italiana: il reclutamento internazionale e basato sul merito e un sistema di assegnamento dei fondi trasparente, abbastanza generoso e affidabile. Un terzo elemento extra-universitario è l’internazionalità della cultura anglosassone, che fa dell’Inghilterra un buon posto dove educare i figli, per esempio (mia moglie non è completamente convinta, le mie figlie invece adorano questo paese).

    Per il resto, soprattutto in tema di etica dell’insegnamento e profondità di studio e flessibilità, l’università italiana è superiore a quella inglese, secondo me. Qui gli studenti guardano all’università principalmente come un mezzo per migliorare le proprie prospettive economiche, anziché per migliorare se stessi. La Gran Bretagna sta soccombendo sotto una visione manageriale per cui ogni aspetto della vita accademica viene monetizzato. Sta diventando una parodia dell’America televisiva anni ’80, stile JR e Dallas. Negli USA c’è molto ma molto meno managerialismo che qui, strano ma vero. Ormai se ne dibatte apertamente, speriamo che si inverta la tendenza, anche se con un governo di destra non c’è molto da sperare (ma Blair era persino peggio, infatti i danni li hanno fatti la Thatcher e Blair).

    Tutti noi europei continentali che lavoriamo qui passiamo i primi due o tre anni zitti e con gli occhi sgranati nelle varie riunioni, di fronte al cosiddetto `pragmatismo´ anglosassone. Poi ci si abitua, ma non credo ci si adegui veramente mai. Io uso prevalentemente tecniche nonviolente di resistenza. Ho provato anche a sfottere ma qui sono più bravi di me, hanno la BBC che come scuola di sfottimento è meglio della Toscana, e poi i maledetti padroneggiano meglio la lingua. È difficile sfottere la gente in una lingua acquisita, per questo sono così contento di potermi sfogare da Camillo. Grazie a lui ho anche ricominciato a scrivere in italiano dopo 20 anni (sebbene con molti errori). Comunque finché porto fondi di ricerca qui a Bath mi trattano molto bene, speriamo che duri.

    È chiaro che si parla di medie: le migliori università italiane reclutano bene, così come le peggiori università inglesi reclutano male. Allo stesso modo, nelle migliori università inglesi i manager ancora contano un po’ meno dei docenti (Bath è tra queste, per ora almeno). Tirando le somme, direi che le università italiane sono migliori per gli studenti (se sono bravi) e peggiori per i docenti (sempre se sono bravi). In altre parole, io sto bene dove sono, ma se le mie figlie dovessero decidere di studiare in qualche buona università italiana, sarei contento.

    Vorrei anche precisare il mio giudizio su Bologna. A Bologna ci sono due persone che credono in Rossi e hanno fatto errori di metodo clamorosi (su eventuali errori scientifici non mi pronuncio perché non è il mio campo). Poi ci sono altre due o tre persone che li appoggiano, e 80 o giù di lì che non ci credono, se ne fregano e li lasciano fare per quieto vivere, compreso uno dei miei migliori amici, fisico bravissimo. Per i pochi che hanno deciso di calpestare la normale etica scientifica ce ne sono tanti che sono buoni scienziati della buona, anzi ottima tradizione fisica italiana. Mi dispiace se ho dato l’impressione di generalizzare, non è mai stata mia intenzione. Però quei due o tre andrebbero proprio censurati. Un anno fa pensavo che Camillo esagerasse. Adesso, dopo tutto quello che si è visto, sono completamente d’accordo con lui.

    È vero che Levi e Co. da qualche mese non si espongono più direttamente, però è anche vero che non hanno impedito a Rossi e agli utili profeti dell’astroturding di continuare a vantare una relazione con UniBO che in realtà è debolissima, e questo se lo sarebbero potuto risparmiare facendo eventualmente un’offerta pubblica a Rossi, come aveva fatto l’MIT, invece di elemosinare dietro le quinte: me lo dai? me lo dai? me lo dai? Ma non generalizziamo, il fatto che questo succeda al DF di UniBO non significa che potrebbe succedere da un’altra parte, anzi, sappiamo bene che ci sono parecchi accademici che sono inorriditi da quello che è successo nella caverna dei miracoli.

    Spero con questo di aver aggiustato il tiro. Non che la mia opinione possa davvero importare a qualcuno, ma ci tengo a precisare che secondo me l’università inglese qualche lezione la può dare, ma qualcuna la può anche prendere. E poi, insomma, a me sembra che in media i ricercatori italiani siano bravi come gli altri, né più né meno, segno che l’università italiana tanto male non deve essere.

    • Ascoli65 ha detto:

      Grazie, Gherardo, per questa lunga precisazione. Ho seguito tutti i tuoi interventi, prima su Aspo poi qui. Non mi è sfuggito l’apprezzamento che hai sempre espresso per il buon livello della fisica italiana e le critiche ad alcuni aspetti della politica universitaria inglese. Tuttavia se mi sono trovato a seguire questi aspetti del mondo accademico è stato solo a seguito degli sviluppi della vicenda del DF di Bologna. Prima pensavo che le università fossero istituzioni dove persone molto preparate e, in parte, ben pagate, coltivavano seriamante la scienza e che ci si potesse fidare ciecamente dei loro giudizi. Oggi non è più così. Se leggessi di una scoperta fatta a Bologna, sarei assalito da più di un dubbio. Ciò dipende dalla assenza di un sistema di controllo delle affermazioni e delle relazioni con il pubblico, che invece tu ci racconti essere molto rigido e severo in GB.

      Mi sembra di capire che tu addebiti proprio questi errori di metodo, cioè di PR, ai bolognesi, sospendendo invece il giudizio sugli errori scientifici. Io invece vorrei sottolineare proprio questi ultimi, ammesso che possano essere chiamati scientifici.

      Prendiamo il report Levi. Ti chiedo, supponendo anche per assurdo che il fenomeno descritto sia reale, e supponendo che avessero chiuso un occhio sulle modalità di divulgazione, come avrebbero reagito a Bath di fronte ad un simile documento? Non so se hai avuto modo di esaminarlo a fondo, forse hai sospeso il giudizio pensando che trattasse di materia troppo specialistica ed estranea alle tue competenze. Permettimi di sottoporti una tra le varie sciocchezze che contiene e che non richiede nessuna competenza specifica per essere colta e di farlo lincandoti per brevità questo mio post su EA: http://www.energeticambiente.it/sistemi-idrogeno-nikel/14728165-apparato-rossi-focardi-verita-o-bufala-144.html#post119295007 (per capire l’errore occorre visionare il jpeg allegato).

      Descrivendo i risultati del primo test viene scritto che l’accensione del reattore è testimoniata da un’impennata della curva del grafico avvenuta dopo 30 minuti dall’accensione del sistema. Ora quella che viene chiamata impennata è in realtà solo la discontinuità su un grafico tra un periodo in cui il sistema di acquisizione dei dati non ha registrato alcun valore, per cui il sistema ha tracciato delle rette, e quello successivo in cui veniva registrato un dato ogni 10 s.

      Penso che questo errore madornale possa coglierlo qualunque studente che si concentri per pochi minuti sul significato di quelle curve. La prova e le foto che lo documentano sono del 16 dicembre 2011, il report è stato immesso in rete, come rapporto ufficiale del DF, da Passerini il 20 gennaio 2011. C’è stato più di un mese di tempo per controllare i dati su cui erano basate quelle clamorose affermazioni. Considera poi che l’autore ha dichiarato nell’intervista a Krivit del 16 giugno, che quel report è stato controllato anche dai suoi colleghi. Dopo 15 mesi non è stato né corretto dall’autore, né smentito dal DF.

      Cosa si deve pensare a questo punto della preparazione dei professori del DF? Cosa pensare delle procedure di reclutamento dei ricercatori, dei criteri di avanzamento del corpo docente e di designazione dei professori emeriti?

      Tu capisci che chi prende coscienza di queste cose, è assalito da un mare di domande. Quel documento è il solo rapporto sulla calorimetria dell’ecat emesso dal DF. Su cosa si son basati i partecipanti al consiglio di dipartimento che ha approvato il primo contratto su Rossi se non su quel documento? (Il tuo amico ad esempio lo ha letto?) E come è possibile che dopo un anno abbiano accettato all’unanimità un secondo accordo? Come possono, gli atri 80, lasciar fare solo per quieto vivere? Cos’è che può minacciarli più del discredito dell’istituzione culturale e scientifica in cui lavorano? Dobbiamo forse pensare che anche qui “gatto non morde gatto”?

  42. Camillo Franchini ha detto:

    @LT

    Certo usiamo le banche dati, ma bisogna anche sapere come sono stati ottenuti i dati che vi si trovano

    Non credo che serva. A noi serve estrarre un diagramma delle sezioni d’urto della reazione di Focardi, non sapere come è stato ottenuto. Se ce ne sono diversi in contrasto, si prende atto e si cerca di capire di più. A me non è ancora capitato.
    Se il nome di Hauser e Feshbach non sono riportati nelle banche dati e nei trattati che si occupano di reazioni nucleari, significa che il loro lavoro non ha avuto seguito. In questo campo fare riferimento a un lavoro del 1952 significa fare storia delle reazioni nucleari, come ogni tanto piace a me di fare. Però bisogna essere consapevoli che si fa storia.
    Sarebbe diverso se Lei mi citasse un testo di fisica dove quel lavoro viene utilizzato. Da quel che appare, il loro lavoro è rimasto un ramo secco di cui nessuno si ricorda più.

    A Piantelli Lei ha dato dell’”autodidatta” e del “biologo”, ma se permette, a giudicare da questo particolare, io farei tanto di cappello!

    Non capisco, su Piantelli non si trovano informazioni presso l’Università di Siena:
    http://www.smfn.unisi.it/smfn_lauree/docente.php?id=503

    Si dovrebbe fare tanto di cappello a Piantelli se Hauser-Feshbach fossero personaggi importanti in campo nucleare, ma per ora non risultano considerati. Provi a chiedere a un fisico, dato che i due erano fisici.
    Se davvero Piantelli è laureato in biologia, credo che abbia scarse possibilità di praticare reazioni nucleari, bisogna essere realistici. Io l’ho conosciuto nel 2005; era un uomo discretissimo, molto schivo; si era presentato con un poster a un congresso. Io ero convinto che fosse un biologo autodidatta in campo nucleare. Ammetto che posso sbagliare. Ho da qualche parte una sua pubblicazione dove non fa riferimento al diagramma della sezione d’urto della reazione H-Ni che lo interessa tanto. Gran brutta partenza.

    • LT ha detto:

      @Franchini

      Si dovrebbe fare tanto di cappello a Piantelli se Hauser-Feshbach fossero personaggi importanti in campo nucleare, ma per ora non risultano considerati.

      Sarebbe diverso se Lei mi citasse un testo di fisica dove quel lavoro viene utilizzato. Da quel che appare, il loro lavoro è rimasto un ramo secco di cui nessuno si ricorda più.

      A me non interessa cosa abbia studiato Piantelli da giovane. Se come autodidatta è riuscito ad ampliare le conoscenze in un campo che originariamente non era il suo, non ci vedo nulla di male. Piuttosto continuo a non capire quello che Lei scrive su Hauser-Feshbach. Mi pare che Lei abbia preso una cantonata. Per favore controlli meglio. Capisco che siano cose più da fisico nucleare, che da chimico. Ma questo è chiaramente un Suo limite. Non ci fa una bella figura a insistere.
      Se Lei inserisce “Hauser-Feshbach” nel motore di ricerca del sito http://www.nndc.bnl.gov
      otterrà riferimenti a centinaia di articoli. Sono per la maggior parte posteriori al 2004.
      Se Lei inserisce il nome su Google ne troverà ancora di più.

      • Camillo Franchini ha detto:

        LT,

        Se come autodidatta è riuscito ad ampliare le conoscenze in un campo che originariamente non era il suo, non ci vedo nulla di male.

        Non c’è nulla di male, ma è inverosimile. Lei ci riuscirebbe?

        Non ci fa una bella figura a insistere.

        Invece di girarci intorno, perché non propone un articolo che Le piace che sia reperibile in rete o che sia in grado di farci avere attraverso Scribd?
        Io devo insistere, perché nei miei testi quei personaggi non figurano.
        Prenda Lei l’iniziativa e ci faccia conoscere che cosa hanno scritto di bello e di memorabile. Così guadagniamo tempo.
        Non si illuda però: se crede di poter dimostrare che la reazione di Focardi e Piantelli è possibile, rischia di trovarsi con un pugno di mosche in mano. Ci può provare attraverso i due amici, a me farebbe solo piacere vedere che quel grafico può essere modificato. In attesa di quel momento, affermo che Focardi e Piantelli sono venditori di fumo.
        Cordiali saluti

        • LT ha detto:

          Franchini,

          io non ho nulla da proporLe, tranne quello che Le ho già segnalato. Mi premeva soltanto mostrare come alcune Sue considerazioni nel merito dell’ignoranza altrui siano infondate. Mi sembra che se ne sia reso conto. O no?

          Per il resto La ringrazio per le risposte e La saluto

  43. paolo ha detto:

    @ Dr. Franchini,
    Parto dalla risposta più semplice: “mi adeguo alla richiesta” – era riferito alla sua richiesta di non chiamarla Professore.
    Quanto invece al mio idolo, come Lei lo ha definito, non avete capito (Lei e Giancarlo) il motivo per cui ho scritto l’ultima ricerca, pertanto provo a spiegarlo: sono partito dalla sonoluminescenza, ultima intuizione o teoria, a cui Schwinger stava lavorando – evidentemente – col Dr. Putterman, tanto che quest’ultimo proseguì, insieme ad altri due ricercatori, Brian Naranjo, Jim Gimzewski presso la University of California, Los Angeles (UCLA) le ricerche ma nel 2002: “This result passed the peer-review process, but was immediately attacked by another group—from the same laboratory—which claimed to find no such effect. There was a counterclaim by yet a third team last year, and a final verdict on “bubble fusion” is still not in, rinunciarono perché l’argomento era diventato scottante per qualunque ricercatore.
    http://www.economist.com/node/3909490

    In conseguenza dell’ostracismo ricevuto questo gruppo di fisici orientò, altrove, i propri studi (di necessità virtù) arrivando a sviluppare questa nuova tecnologia, derivazione degli studi precedenti: “This technology has the opportunity to enable amazing new applications for X-rays.”
    http://tribogenics.com/2010/uclalicense/

    Ma, stringendo, arriviamo, ai giorni nostri (quasi) ed a Fisico nostrano al Dr. Walter Bonivento , che pare riscuota la simpatia dello stesso Giancarlo, se ieri rispondendomi disse: “ per Bonivento ho controllato io, tutta fisica nucleare classica di buon livello, non si è fatto corrompere dalla FF ”, quindi non avrà nulla da obiettare se, del Bonivento, riporto due estratti, il 1° del 2006:
    Conclusioni
    La verifica dell’esistenza o meno del fenomeno sonofusione e’ possibile combinando le competenze e le strumentazioni: I.E.N. + I.N.F.N (parte elettro-opto-acustica) (rivelazione radiazione)senza una lunga R&D o grandi sviluppi. Sono competenze acquisite da anni.
    Risultato importante sia se positivo sia se negativo.
    L’INFN ha le competenze per “dire la sua” su questo fenomeno.

    Fai clic per accedere a bonivento.pdf

    ed il 2° del 2011:
    Lei lavora anche all’esperimento LHCb al Cern di Ginevra. Quali sono le differenze tra le grandi collaborazioni ed esperimenti più “artigianali”, quasi da “scantinato”, come quello sulla sonofusione?
    Le differenze sono enormi: lavorare in una collaborazione di grandi dimensioni pone l’accento sulla competizione tra ricercatori. Inoltre il lavoro è specializzato, cioè ogni ricercatore si occupa solo di alcuni aspetti specifici. La dimensione dello “scantinato” è molto diversa: si sviluppa una conoscenza totale di tutte le dinamiche – scientifiche e tecnologiche – dell’esperimento ed essendo il gruppo di lavoro ristretto c’è maggior possibilità di proporre e veder accettate le proprie idee. D’altro canto non si ha quella dimensione di discussione e controllo reciproco che si ravvisa nei grandi esperimenti ed è più difficile reperire i fondi e la strumentazione per le proprie ricerche.
    http://www.scienzaeconoscenza.it/articolo/sonofusione-la-fusione-nucleare-in-un-bicchiere-d-acqua.php

    paolo

    • Giancarlo ha detto:

      @paolo
      io mi trovo abbastanza in difficoltà a discutere su queste cose perché alle volte tu porti nei tuoi commenti affermazioni che io giudico prive di un singolo bit di informazione (è riferito a quello che ti sembra importante in queste questioni, non a te come persona, non mi permetterei mai). Esempio
      La verifica dell’esistenza o meno del fenomeno sonofusione e’ possibile…
      Ne sono convintissimo e come me tutti quelli che tengono l’INFN in piedi.
      Risultato importante sia se positivo sia se negativo.
      Affermazione valida per tutte le ricerche di un certo rilievo
      L’INFN ha le competenze per “dire la sua” su questo fenomeno.
      Che cosa ti aspetti che dica, non siamo in grado di farlo ma lo facciamo lo stesso?

      Dopo di che c’è l’intervista del Luglio 2011. Sono passati 6 anni e stanno ancora mettendo in piedi l’esperimento. Non hanno problemi di finanziamento né ostacoli. Perché non mollano tutto il resto e ci si dedicano a tempo pieno? Se ne fossi convinto io lo farei. Speriamo che entro la fine del mese ci diano qualche buona notizia.

  44. paolo ha detto:

    @Dr. Franchini,
    dato che il mio idolo è Julian Schwinger ( Sua affermazione) citerò, nel brano seguente quello che parrebbe essere il Suo idolo (ma è anche il mio), Richard Feynmann:
    “L’eccezione mette alla prova la regola”. Oppure, detto in un altro modo: “L’eccezione dimostra che la regola è sbagliata”. Se esiste una eccezione ad una regola qualunque, e questa può essere dimostrata e osservata, quella regola è sbagliata.

    E, qualora non fosse abbastanza chiaro questo pensiero circa le “possibilità” della ricerca e della sperimentazione Le allego un video, sempre di Feynmann:

    Desidero concludere questa noiosa ( per Voi) ricostruzione storica dicendo che la ricerca del Sacro Gral / fusione fredda sarebbe, forse, più semplice se – come ho detto qualche post fa, parlandone con Giancarlo – ci fosse la volontà di unire le forze e le risorse oppure, se disponessimo di menti superiori quali quelle dei due nostri due IDOLI.

    Infatti come dice il noto fisico Roger Penrose: “… scienziati ed artisti i quali al momento dell’intuizione riescono ad abbracciare con la mente l’intera portata di un’idea; Mozart riusciva, in un istante d’intuizione, a percepire nella sua interezza una sinfonia da comporre (pur lunga magari un’ora); dei fisici avevano in un istante la comprensione di una teoria la cui spiegazione avrebbe richiesto centinaia di pagine di trattati.”

    … molto umilmente,
    paolo

    • Camillo Franchini ha detto:

      Paolo,

      Amen, de hoc satis, almeno per quanto mi riguarda. Non credo che mi appassionerò alla “bubble fusion” o ai raggi X prodotti tirando lo scotch.
      L’interesse che porto per Celani, Cardone e Carpinteri è dovuto al fatto che si tratta di ricerche italiane finanziate dal pubblico, cioè anche da me. Siccome le considero ricerche fasulle, basate su teorie false, ho messo in piedi questo blog, rustico, ma che funziona. Avrei preferito affidarmi al CICAP, ma dopo un mese non ha più funzionato perché Mautino ha scelto di affidarsi ai bolognesi (!)

  45. Giancarlo ha detto:

    @Gherardo
    Sara: Non puoi conoscere i due numeri.
    Paolo: Adesso li conosco.
    Sara: Adesso li conosco anch’io.

    Dove sbaglio?

  46. Camillo Franchini ha detto:

    @mW

    Un libro eccellente per entrare nella bioenergetica è questo. Io l’ho trovato usato da Amazon. E’ del 1986.

    Buona giornata

    • Giancarlo ha detto:

      L’hai consigliato a Mastromatteo?

      • Camillo Franchini ha detto:

        L’hai consigliato a Mastromatteo?
        Glielo ho consigliato, ma Ubaldo è uno di quelli che dicono di preferire usare la testa propria. Però è un fisico e quindi non dispone di conoscenze di termodinamica chimica, si trova allora a lavorare in “terra hostile”. Il suo scopo è dimostrare l’esistenza di Dio sottraendo la vita alle leggi della termodinamica. E’ creazionista e vitalista. Solo contro tutti pro bono Dei.
        Speriamo di non avere suscitato un vespaio; c’è il rischio che molti passeracei intervengano; credo che molti siano creazionisti da come si esprimono.

        • Giancarlo ha detto:

          Sono stato incuriosito dalla sua presenza da Piantelli la settimana scorsa e ho potuto constatare che è un affezionato di Coherence. Il passo a dare un’occhiata alle slide e a capire la sua tesi sull’anti-entropia è stato abbastanza breve. Di qui la mia battuta, avevo letto di una tua lunga disputa con lui. Mi ritengo esperto di teoria dell’informazione e diavoletti vari, quando ho un po’ di tempo mi dedico alle sue slide, ahimé mute. Non ho trovato lavori sull’argomento, solo brevetti per altro pregevoli su circuiti integrati (normale essendo STM). Con 20W irradiati di continuo nell’ambiente da un essere umano la vedo dura una diminuzione di entropia: ho da fare per il fine settimana.

  47. Camillo Franchini ha detto:

    Ora da Passerini c’è anche il tizio che aiuta a risolvere i problemi. Non si nega nulla il nostro poeta.

    • Giancarlo ha detto:

      Da Passerini si va facendo strada una strana convinzione, quella che basta che 50-60 persone dicano che le LENR esistono perché queste esistano davvero. Li inviterei intanto a dividere per due le coppie moglie marito presenti. Nella scienza succede raramente, nelle LENR è pratica molto diffusa. Non si riproducono all’esterno del cerchio magico.
      Celani fa una presentazione di 55 slide che dovrebbero mostrare l’esistenza di calore anomalo (calore, non temperatura, siamo nel 2012) e io non ne trovo 1 che lo mostri. Molto probabilmente mi sbaglio io e non so cercare, sarei contento se qualcuno mi dicesse qual è la slide che lo mostra e come lo si deduca dai grafici mostrati. Anche Celani, se vuole.
      Mistero dice che tutti ormai hanno accettato l’esistenza delle LENR e che i negazionisti di un tempo si sono ridotti a definire idioti quelli che cercano di dare una spiegazione alle LENR. Non credo si riferisse a noi in particolare.
      Io personalmente (non posso parlare per tutti quei 2 o 3 miliardi di persone che non ci credono) penso che le LENR non siano state mai misurate (che non vuol dire che non esistano magari a 2K e 1000 bar), che non esista un diagramma serio che mostri il fenomeno come deve essere mostrato: potenza uscita / potenza ingresso vs. tempo.
      I diagrammi di temperatura non mi piacciono, la legge di Fourier sulla propagazione del calore che tutti noi inconsapevolmente applichiamo nella vita pratica è fondamentalmente errata perché il calore si propaga a velocità luminali contraddicendo la relatività: la temperatura può mostrarsi quando la potenza in ingresso è già scesa, checché ne dica Rothwell. Dobbiamo pretendere le potenze che possono essere integrate in energia e assorbire i ritardi.
      Sono invece propenso a credere, l’ho detto più volte di recente (criticare vuol dire pure accrescere la propria conoscenza), che ci possano essere fenomeni nucleari strani da ascrivere però alla classica fusione calda. Niente LENR. Esempio l’esplosione di fibre contenenti deuterio: è un esperimento consolidato presso importanti centri di ricerca; nessuno degli autori dice trattarsi di LENR. La produzione di neutroni sembra esserci: dai dati (1000 fusioni di deuterio per secondo) la potenza in uscita ho calcolato essere 1 pW. Molto poco direi per riscaldarci casa: ENEL può stare tranquilla.

      • PAM ha detto:

        @Giancarlo
        Scrivi: “la legge di Fourier è errata”, “il calore si propaga a velocità luminali”. Non mi è chiaro se stai parlando per paradosso o dici sul serio. Nel secondo caso potresti indicare un riferimento per approfondire ?

        • Giancarlo ha detto:

          Scusami ma non ho le notifiche automatiche attivate e il tuo post mi era sfuggito.
          For most of the last century, it was recognized that Fourier equation (and its more general Fick’s law of diffusion) is in contradiction with the theory of relativity,[5] for at least one reason: it admits infinite speed of propagation of heat signals within the continuum field. For example, consider a pulse of heat at the origin; then according to Fourier equation, it is felt (i.e. temperature changes) at infinity, instantaneously. The speed of information propagation is faster than the speed of light in vacuum, which is physically inadmissible within the framework of relativity.
          Puoi cominciare da qui:
          http://en.wikipedia.org/wiki/Relativistic_heat_conduction

          altra chiave di ricerca sono i thermions, oggetto di parecchi lavori recenti (cinesi per lo più).

  48. Camillo Franchini ha detto:

    @LT

    Mi premeva soltanto mostrare come alcune Sue considerazioni nel merito dell’ignoranza altrui siano infondate.

    Non considero Piantelli un ignorante, è una parola che non ho mai usato. Penso solo che Piantelli sia uscito dal suo campo di competenza. O è in grado di proporre un diverso diagramma della sezione d’urto della reazione H-Ni, o si presenta come velleitario. Credo che qualunque altro collega chimico gli avrebbe fatto presente la necessità di partire da ciò che è noto. Lo abbiamo sempre fatto tutti, anche se in campi diversi. Non dobbiamo mica pretendere di scoprire l’America ogni volta che noleggiamo un pedalò a Riccione.
    Consideri il grafico che ho riportato e spieghi perché è difettoso.

  49. Camillo Franchini ha detto:

    mW

    Mi ricorda gentilmente quali sistemi evolvono verso la minima energia libera di Gibbs?
    A me sembrava fossero i sistemi che scambiano energia a P e forse T costante.

    Oltre i testi di biochimica e di bioenergetica, quasi tutti i trattati di termodinamica si occupano di Termodinamica e Vita. Per esempio:

    Yasar Demirel
    Non Equilibrium Thermodynamics
    Elsevier (2002)

    Il Capitolo 12 è dedicato a Thermodynamics and Biological Systems.

    Citazione:
    Systems may exhibit two different types of behavior: (i) the tendency towards maximum disorder, or (ii) the spontaneous appearance of a high degree of organization in space, time, and/or function. The best examples of the latter are dissipative systems at nonequilibrium conditions, such as Benard cell, Krebs cycle, ecosystems, and living systems. As living systems grow and develop, a constant supply of energy is needed for organized structures for the ability of reproduction and surviving in changing conditions. To maintain organized structures requires a number of coupled metabolic reactions and transport processes that control the rate and timing of the life processes.

  50. Giancarlo ha detto:

    @Gherardo
    OT
    Ti dovrei chiedere un favore visto che sei il massimo esperto del campo in questo settore che io conosca. Mia moglie ha scritto questo lavoro di Computer Science e io l’ho aiutata soprattutto per l’inglese. Vorremmo tu ci dessi un’occhiata, a tempo perso, anche in 2-3 settimane e ci consigliassi la migliore rivista cui sottoporlo per la pubblicazione.
    Il PDF è disponibile qui:

    Fai clic per accedere a Decoupling.pdf

    Se non te la senti o non è il tuo campo fammelo sapere senza porti problemi e provvederò altrimenti.
    Camillo scusami.

  51. Camillo Franchini ha detto:

    @Giancarlo,

    Sono stato incuriosito dalla sua presenza da Piantelli la settimana scorsa e ho potuto constatare che è un affezionato di Coherence.

    Di Ubaldo mi ha sempre colpito la tetragona indifferenza alla scienza consolidata. Ho consultato tutti i trattati di biochimica della Biblioteca Labronica, per dimostrargli in modo oggettivo, non personale, che biologi e biochimici inquadrano senza difficoltà la vita nelle leggi della termodinamica.
    Si affida a un’altrettanto tetragona fede religiosa. Immagino che sia ancora impegnato a dimostrare l’esistenza di Dio attraverso vitalismo e creazionismo. Credo che lo consideri un obbligo di coscienza, un suo personale modo di investire i suoi “talenti”.
    Gli fischieranno le orecchie?

  52. Gherardo Gentzen ha detto:

    Giancarlo scrive:

    Vorremmo tu ci dessi un’occhiata, a tempo perso, anche in 2-3 settimane e ci consigliassi la migliore rivista cui sottoporlo per la pubblicazione.

    Non sono entrato nei dettagli ma ho letto i risultati principali. Mi sembra un articolo molto interessante, quindi lo manderei all’Open Information Science Journal http://www.benthamscience.com/open/toiscij/ , che penso sia il più rinomato per questo genere di lavori.

    Voi non lo dite esplicitamente, ma è chiaro che con i vostri metodi si potrebbe pensare di cambiare paradigma nel campo delle macchine di Turing. Il caro passero amico nostro pensa che noi siamo contrari ai cambi di paradigma, ma non è così, figuriamoci! Allora, perché non gli offri di prepubblicare il vostro articolo sul suo sito, come gesto distensivo? Magari tradotto in italiano, eh?

    Ho letto la tua idea a proposito del problema S-P. Mi sembra buona. Mi è anche venuta l’idea di creare una nuova versione, diabolica, del problema sfruttando il fenomeno di sparizione di soluzioni di cui ti parlavo. Ci lavorerò un po’ quando potrò e ti sottoporrò il risultato, ma mi serve tempo perché si tratta di scrivere un programma.

  53. Camillo Franchini ha detto:

    @mW

    Visto che ormai siamo entrati in tema T&V per merito di Max Altana, segnalo un altro testo di grande interesse e utilità:

    Peter Atkins
    Physical Chemistry for the life science
    W. H. Freeman (2005)

    Life and the Second Law of thermodynamics (pag. 93)

    Every chemical reaction that is spontaneous under conditions of constant temperature and pressure, including those that drive the processes of growth, learning, and reproduction, is a reaction that changes in the direction of lower Gibbs energy, or—another way of expressing the same thing—results in the overall entropy of the system and its surroundings becoming greater. With these ideas in mind, it is easy to explain why life, which can be regarded as a collection of
    biological processes, proceeds in accord with the Second Law of thermodynamics.
    It is not difficult to imagine conditions in the cell that may render spontaneous many of the reactions of catabolism described briefly in Section 1.3. After all, the breakdown of large molecules, such as sugars and lipids, into smaller molecules leads to the dispersal of matter in the cell. Energy is also dispersed, as it is released upon reorganization of bonds in foods. More difficult to rationalize is life’s requirement of organization of a very large number of molecules into biological cells, which in turn assemble into organisms. To be sure, the entropy of the system—the organism—is very low because matter becomes less dispersed when molecules assemble to form cells, tissues, organs, and so on. However, the lowering of the system’s entropy comes at the expense of an increase in the entropy of the surroundings. To understand this point, recall from Sections 1.3 and 2.1 that cells grow by converting energy from the Sun or oxidation of foods partially into work. The remaining energy is released as heat into the surroundings, so qsur > 0 and DeltaSsur > 0. As with any process, life is spontaneous and organisms thrive as long as the increase in the entropy of the organism’s environment compensates for decreases in the entropy arising from the assembly of the organism. Alternatively, we may say that DeltaG < 0 for the overall sum of physical and chemical changes that we call life.

    • Marco DL ha detto:

      Camillo, ci puoi parlare di catalizzatori che, in un ambiente adatto, ricco dei giusti ingredienti, catalizzano la costruzione di una replica del catalizzatore stesso?
      Possiamo sempre definirli catalizzatori se per fare questo “assemblaggio” necessitano della degradazione parallela di un terzo elemento per estrarre l’energia necesaria al lavoro da compiere?
      Penso che questo sia l’elemento peculiare della vita naturale, piuttosto che altri.
      Tutto il resto è evoluzione (mutazione casuale, selezione e replica su larga scala)

      • Camillo Franchini ha detto:

        Marco,

        catalizzatori che, in un ambiente adatto, ricco dei giusti ingredienti, catalizzano la costruzione di una replica del catalizzatore stesso?

        Gli enzimi rispondono in pieno a queste caratteristiche.

        Penso che questo sia l’elemento peculiare della vita naturale.

        Certamente, se si pensa alle innumerevoli reazioni biochimiche che avvengono a pressione e temperatura ambiente. Il glucosio viene ossidato con bassa produzione di entalpia ed elevata produzione di energia libera proprio perché viene ossidato lentamente per via enzimatica. Lo stesso glucosio può bruciare in aria con esclusiva produzione di calore. Lì sta la differenza. La stessa che c’è tra bruciare idrogeno in aria e ossidarlo cataliticamente in una pila. Nel primo caso ricavi solo calore, nel secondo caso ricavi energia libera sotto forma di energia elettrica. Più lenta è l’ossidazione dell’idrogeno, più elevata è la produzione di energia elettrica.
        La bioenergetica non esisterebbe senza la termodinamica chimica.
        Attenti all’uso del termine “energia libera”; in termodinamica si intende G = H – TS (H = entalpia, T = temperatura Kelvin, S = entropia). E’ una grandezza, funzione di stato come l’entalpia e l’entropia, che mette insieme primo e secondo principio della termodinamica. Per capire di che si tratta, in una pila elettrochimica la variazione di energia libera corrispondente allo scambio di n Faraday di cariche, è data da:
        DeltaG = nFE
        n = carica dello ione che reagisce all’interfaccia elettrodo/soluzione
        F = Faraday, 96500 coulomb
        E = forza elettromotrice della pila
        Ciao, buona giornata

  54. paolo137 ha detto:

    Buongiorno a tutti,
    seguo il blog dalla primissima riga, ma non sono mai intervenuto prima. Rompo il silenzio per segnalare una (invero surreale) intervista che il Dr. A. Rossi ha rilasciato al sito fantascienza.com:

    http://www.fantascienza.com/magazine/notizie/16367/e-cat-story-intervista-con-andrea-rossi/

    • Luca ha detto:

      Il sito che ospita l’intervista è uno dei più appropriati ….

    • Giancarlo ha detto:

      Antonella Basilico è una signora educatissima e dai modi piacevoli che segue Rossi intervenendo su 22passi. Ha confessato di essere stata tentata di intervenire anche qui, ma forse ha paura che picchiamo i fan di Rossi. Possiamo rassicurarla che al massimo sghignazziamo, anche se purtroppo lo faremo ancora per poco quando la montagna di evidenze sperimentali ci travolgerà. Le sole slide prodotte da Celani sono sufficienti a seppellirci tutti sotto un metro di carta. Ha sempre dichiarato che segue la vicenda come un telefilm dall’incerto finale. L’intervista è perfettamente in linea con questa interpretazione, mi pare non ci sia nessuna pretesa scientifica.

    • Luca ha detto:

      Sarà l’arrivo della bella stagione a far proliferare tutte questi convegni?
      Piantelli si mostrerarà o tirerà l’ennesimo bidone?

    • Luca ha detto:

      La bella stagione sta facendo schiudere le uova nel nido dei sognatori del radioso futuro energetico pulito a base di Nickel e Idrogeno. Sul passersera si sente la primavera e la natura che si risveglia. Si sta riprendendo a cinguettare come ai bei vecchi tempi. Con tutta sincerità ne sentivo la mancanza. Quei bei terzetti passeracei come Trizio, Caio & Deuterio, Wizzie Tizzie & Dizzie, i pluribannati Bertoldo, Bertoldino & Cacasenno con i loro delirij a Base di trasformatori Tesla che rendono il mille percento e magici riduttori meccanici di Grieco che fanno risparmiare il 50% di carburante, il sognatore Paul detto il Pollo che per Rossi venderebbe la mamma, Nemo il fisico teorico autodidatta, folgorato dai frattali, che si è laureato su wikipedia, e tanti altri folkloristici personaggi che, se non altro, rendono vivace il panorama scientifico italiano.
      Il pranzo al ristorante del cuoco/fisico/porchettaro Sandro è rimandato a data da destinarsi. Mancano all’appello la focosa amazzone e lo sforunato navigatore che ci ha messo 20 anni a varcare l’egeo per raggiungere l’amata Penelope ed accoppare i Proci che volevano sfrattarlo dal suo Trono. Ragazzi il Q2 2012 si preannuncia saporito!

  55. paolo ha detto:

    @ Dr. Franchini,

    sembra una ricerca interessante; Le allego il doc. in pdf , se lo vuol leggere:

    Yeong E. Kim
    Professor of Physics
    Group Leader, Purdue Nuclear and Many-Body Theory Group
    Director, Center for Sensing Science and Technology (CSST)

    At 4He liquid temperature, from es-timates of reaction rates using Eq. (3), DD fusions are expected to occur nearly simultaneously from each of micro/nano-scale metal particles contained in a bulk volume. This can cause a mini-explosion (or ignition). An ignition fuel of ~1 cm3 volume containing ~1018 of ~10 nm metal particles (each loaded with ~104~5 deu-terons) could be used to ignite ~1018 DD fusions at 4He liquid temperature in a very short time period. If the proposed experimental test proves this theory to be correct, the ignition fuel can be used in a reaction chamber similar to the ignition chamber containing a cryogenic-target at the National Ignition Facility, Liv-ermore National Laboratory [14].

    Fai clic per accedere a Deut-NETS2012-Pre.pdf

  56. Luca ha detto:

    Dimenticavo il blog22pn nel dare ampio risalto all’iniziativa, non perde l’occasione per bacchettare i “fanatici detrattori”, precisando inoltre che fra pochi mesi saranno costretti a convertirsi o tuttalpiù a tapparsi la bocca. Uomo avvisato …

  57. paolo ha detto:

    “Funding for American innovation and competitiveness also receives priority treatment. Within Science research, funding for the domestic fusion program is restored to last year’s level, and the international fusion program is increased to come closer to our commitments.
    Nuclear energy is funded at last year’s level, an increase of approximately $90 million from the request. Within that level, the Small Modular Reactors program would receive $114 million in order to keep it on its five-year funding profile.”

    Domestic fusion program = ?!
    International fusion program = ?!

    http://appropriations.house.gov/News/DocumentSingle.aspx?DocumentID=290712

  58. claudio puosi ha detto:

    @camillo
    @tutti
    Vi segnalo anche questo
    http://www.leopoldopirelli.it/index.php?menu=1&cont=996

    • Giancarlo ha detto:

      Camillo,
      mi sa che ci tocca abbandonare la difesa della nostra isoletta del Pacifico. La guerra è finita ed hanno vinto loro, siamo accerchiati se pure a due passi da casa mia, in un istituto in cui ha insegnato fisica mia moglie, fanno la fusione fredda (ti giuro che mia moglie non c’entra!).
      Abbiamo fatto del tutto per nascondere la cosa, ma pare che non ci siamo riusciti. Come dice Tia è diventato banale fare una fusione fredda, ci riescono tutti. Da queste parti deve essere il Patrocinio della Regione Lazio che ha finalmente sbloccato le risorse necessarie. Col piezonucleare e il convegno di Torino ci ha pensato la Regione Piemonte. E’ ora che anche il resto d’Italia si svegli.

      • Camillo Franchini ha detto:

        Giancarlo,

        Come dice Tia è diventato banale fare una fusione fredda, ci riescono tutti.
        Soprattutto riescono a produrre tanti tanti neutroni.
        Si vede che hanno tutti applicato il doppio decalogo dell’ing. Peter Gluck.
        Sarà interessante leggere gli interventi. Sarà una buona palestra per allenarci.
        Il guaio è che il bel tempo è nemico delle attività intellettuali. Il plein air mi attira irresistibilmente. Ma ci sarà tempo anche per Carpinteri e compagnia. Sarà come sparare su dei polli.

      • Giancarlo ha detto:

        Sull’edizione romana di repubblica ci sono le foto dei reattori della scuola superiore. Se funzionano ne sentiremo parlare a lungo, soprattutto con notizie dagli ospedali. Anche perché nel reattore di Cirillo-Iorio pare che neutroni e gamma si sprechino. Non mi pare siano schermati dagli heavy electrons di Srivastava. Ma forse si sono fatti pure una teoria schermante ad hoc.

      • Kit-E-Cat ha detto:

        Oggi sono passato in ferramenta a comprare il necessario, così da non farmi trovare impreparato nel momento ineluttabile e, per me, esiziale: scotch da pacchi e un piede di porco, da usare rispettivamente per la bocca e per la mente.

  59. Livio Varalta ha detto:

    Ciao a Tutti.
    Vi ho sempre seguiti, bellissimi come al solito.
    Mi raccomando, Giancarlo, il 26 Aprile Srivastava deve essere caricato alla massima pressione.
    Domani parto per il Qatar, ritorno venerdì 27, fate i bravi.

  60. Camillo Franchini ha detto:

    @Giancarlo, Paolo,

    Risultato importante sia se positivo sia se negativo.

    Mi sembra che sia un’affermazione alla Peter Gluck, aria fritta. Se io imposto una ricerca sulla ff di F&P, come hanno fatto in quella scuola sfortunata nei pressi di Roma, non posso dire che gli studenti hanno imparato qualcosa anche se erano certi di andare incontro a un insuccesso. Se si trattava di didattica, il docente avrebbe fatto meglio a indirizzarli su un esperimento basato su presupposti concettuali non contestati. E’ un po’ come fare un esperimento sulle capacità combustibili dell’acqua. Alla fine puoi mettere in evidenza con eleganza le ragioni chimiche per cui l’acqua non brucia, mentre l’alcohol sì. Ma non sarebbe bastata la lavagna per questo?
    Giustamente Giancarlo ha messo in evidenza che l’esperimento non è pericoloso solo perché non funziona, altrimenti i ragazzi sarebbero andati all’ospedale e il docente in galera.
    Stessa cosa per Bonivento: che senso aveva fare riferimento all’imbroglione Talyerkhan, come del resto ha fatto Carpinteri? Era molto meglio se quel lavoro di Bonivento fosse rimasto nell’ombra, per non generare illusioni e speranze in chi è sempre alla ricerca del colpaccio scientifico. Ora che è stato lanciato, vedrete che presto ci sarà qualcuno che ci rimette mano. Immediatamente ti diranno che si tratta di una cosa difficile, delicata, per cui ci vogliono tempo e finanziamenti. Non è questa la storia di Celani? Sono anni che racconta che la ff è più complicata del Progetto Manhattan.

  61. paolo ha detto:

    @ Dr. Franchini,
    ho citato Bonivento per dimostraVi una continuità di ricerca – “intuizione Schwinger” / Seth Putterman – Bonivento ; sarà Lui, se vorrà essendo ancora tra noi, a parlarVi dei – non- risultati conseguiti. Quello che a me interessava era la sua affermazione nel merito delle ricerche fatte in cantinacon tutte le difficoltà incontrate:

    “Inoltre per quel che riguarda i vetri utilizzati per le celle abbiamo contattato aziende che si occupano di vetri speciali in tutta Europa e abbiamo testato diversi vetri in collaborazione con l’Inrim di Torino (Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica). Anche sul versante del degassamento del liquido abbiamo incontrato notevoli difficoltà.”

    – Quali sono le differenze tra le grandi collaborazioni ed esperimenti più “artigianali”, quasi da “scantinato”, come quello sulla sonofusione?

    “Le differenze sono enormi: lavorare in una collaborazione di grandi dimensioni pone l’accento sulla competizione tra ricercatori. Inoltre il lavoro è specializzato, cioè ogni ricercatore si occupa solo di alcuni aspetti specifici. La dimensione dello “scantinato” è molto diversa: si sviluppa una conoscenza totale di tutte le dinamiche – scientifiche e tecnologiche – dell’esperimento ed essendo il gruppo di lavoro ristretto c’è maggior possibilità di proporre e veder accettate le proprie idee. D’altro canto non si ha quella dimensione di discussione e controllo reciproco che si ravvisa nei grandi esperimenti ed è più difficile reperire i fondi e la strumentazione per le proprie ricerche.”

    http://www.scienzaeconoscenza.it/articolo/sonofusione-la-fusione-nucleare-in-un-bicchiere-d-acqua.php

    Ieri, poi, Le allegai la ricerca del Prof. Yeong E. Kim della Purdue University,
    ma forse non l’ha vista! Peccato, perché, mi pareva che – università – ricercatore – ricerca – meritassero maggior considerazione, da parte Sua, non fosse altro perché potrebbe essere la stessa NASA (?) ad essere interessata a questa sperimentazione:)
    Dato che il Professore americano era presente a Siena, nei giorni scorsi, Le accludo il link relativo, anche se, la sentenza (Sua) mi pare scontata, se, neppure il filmato di Feynmann, circa l’essenzadella ricerca, ha istillato il minimo dubbio!

    10:30 – Y.KIM – Theory of Bose-Einstein Condesation Nuclear Reactions in Deuterium/Hydrogen Loaded Metals – p16

    http://www.iscmns.org/work10/program.htm

    paolo

    • Camillo Franchini ha detto:

      Paolo,

      Bonivento l’8 luglio 2011 afferma:

      la mia opinione è che l’esperimento di Taleyarkhan ponga delle valide basi, che però sia necessario un miglioramento delle condizioni sperimentali.

      Mi pare che Bonivento si sia castrato da solo, dal momento che sappiamo tutto su Taleyarkhan. E’ più o meno come fare riferimento a F&P. Sono tutti autori di falsi scientifici, accalappiatori di ingenui. Bonivento non ha saputo nulla su Taleyarkhan?
      Abbiamo trovato un altro Carpinteri? Speriamo che anche lui non vada alla ricerca di investimenti. Quando si fanno intervistare lo fanno per farsi conoscere dai politici.

      Ieri, poi, Le allegai la ricerca del Prof. Yeong E. Kim della Purdue University, ma forse non l’ha vista!

      L’ho vista: Kim è un ff noto nel suo ambiente. Scrive bizzarrie come:

      At ambient temperatures or low energies (≤ 10 eV), deuterium fusion in metal proceeds dominantly via the following reactions:
      {4} D(m) + D(m) → 4He(m) + 23.8 MeV (m),
      where m represents a host metal lattice or metal particle.

      Scrive queste cose nel 2011. Siamo ancora alla teoria dei tre miracoli. Il tempo non passa per questa gente. Siamo ancora a F&P, a Preparata, come nella scuola presso Roma.
      Per questo non mi sono fermato a commentarlo per Lei. E’ anticaglia.
      Inutile segnalare che Kim non è considerato nelle banche dati. E’ inesistente come gli altri ff.
      Cordiali saluti

  62. paolo ha detto:

    @Dr. Franchini,

    il mondo va avanti ed in alcuni settori ed in alcuni paesi la ricerca procede a passo di carica, forse, persino in maniera imprevista ed imprevedibile:

    “A cosa servirà il grafene? Una domanda a cui nemmeno il premio Nobel Andre Geim sa ancora rispondere, come ebbe modo di dichiarare ai tempi del Nobel. “Non lo so. E’ come presentare un pezzo di plastica a un uomo di un secolo fa …”

    Batteri mangia-grafite.

    La scoperta di Geim e Novoselov aprì la strada ad un nuovo settore della fisica dei materiali, su cui iniziarono a lavorare scienziati in tutto il mondo. Molti gruppi di ricerca, come quello di Tanizawa, si concentrano oggi sullo sviluppo di tecniche di produzione alternative al metodo di esfoliazione adottato da Geim e Novoselov.

    http://www.repubblica.it/scienze/2012/04/18/news/grafene-32322590/?ref=HREC2-15

    • Camillo Franchini ha detto:

      Paolo,

      Perché scrive queste cose? Questa gliela passo, ma altri interventi così generici glieli filtro, perché si rasenta lo spam.
      Proponga le cinque LENR che Le piacciono di più e le esamineremo insieme. Qui ci occupiamo di ff e in particolare del ritrovato di Rossi.
      Non è un richiamo, è solo un invito a non riempire il blog di considerazioni generiche di nessuna utilità.
      Mi raccomando: solo ff.

      • paolo ha detto:

        … perché Lei che vive di certezze e delle Sue banche dati, in barba a quanto, invece, dichiaravano premi Nobel del calibro di Schwinger e Feynman ( si riveda il filmato del Suo idolo, per cortesia !) è così certo che il GRAFENE non abbia nulla a che fare con la COLD FUSION di Rossi, ad esempio?
        Ha potuto, forse, vedere l’interno dell’E-cat? … oppure conosce tutti i segreti di tutti i ricercatori che, nel mondo – in questo momento – si stanno occupando di LNER o simili?

        Se me lo dimostra, ammetterò pubblicamente che Lei ha ragione, ma non mi citi – più – le banche dati, oppure, vada al Politecnico di Torino il 4 Maggio ad affermarlo.
        Oppure, devo pensare che anche al Politecnico di sono bevuti il cervello?

        Caro Dottor Franchini il treno è in corsa e, come Le dissi il mese scorso, i tempi sono cambiati:
        il 26 c.m ricorre il ventennale di INTERNET la più grande scoperta di sempre, dato che é: strumento per la diffusione del sapere e la crescita della conoscenza a beneficio di tutti e, a Torino celebreranno la ricorrenza storica.

        paolo

        • Camillo Franchini ha detto:

          Paolo,

          in barba a quanto, invece, dichiaravano premi Nobel del calibro di Schwinger e Feynman

          In barba? Lei non si è ancora accorto che faccio riferimento alla interazione debole come è interpretata da Schwinger a Feynman, in opposizione a quella di WLS? Allora mi fa perdere tempo. Le ho chiesto di trovare per tutti noi un solo articolo di Schwinger dove figuri l’interazione debole applicata alla ff e non l’ha ancora fatto. Che cosa devo pensare?

        • Camillo Franchini ha detto:

          Paolo,

          Lei che vive di certezze e delle Sue banche dati

          Che cosa mi propone in alternativa: l’interazione debole di WLS? I tre miracoli di Preparata? Banche dati apocrife, elaborate dai ff? Il mondo è piccolo, le scelte limitate.

        • Kit-E-Cat ha detto:

          “internet” è stata scoperta?
          Inoltre avrei una domanda: tra qui e i 22 passeri, sono state già formulate tutte le permutazioni delle 4 lettere ‘L’ ‘E’ ‘N’ ‘R’ o posso applicarmici anch’io?
          🙂

  63. Camillo Franchini ha detto:

    A Siena Takahashi ha ucciso la reazione di Piantelli/Focardi, usando il mio calcolo (che non ricevette alcun commento quando lo proposi).

    Infatti T. scrive (TakahashiAarenihnucl.pdf, diapositiva 6)

    58Ni + p → 59Cu*(E gamma pronti = 3.417MeV)

    Il bilancio energetico della reazione è il seguente:

    58Ni = 57.9353479 amu
    p = 1.0078250 amu
    59Cu = 58.9395041 amu
    3.417 MeV/c^2 = 0,0036698 amu

    La differenza di massa tra secondo membro e primo è di 7,39.10^-4 amu, un valore positivo.

    Nei loro calcoli, Piantelli e Focardi non hanno mai tenuto conto dei gamma pronti che accompagnano la reazione.
    Stesso ruolo giocano i gamma pronti nelle altre reazioni di Piantelli/Focardi.
    Le reazioni che Piantelli e Focardi presentano come esoergiche, sono in realtà endoergiche.
    Non credo che Rossi la prenderà male.

  64. paolo ha detto:

    @ Dr Franchini,

    mi sono dimenticato:
    grafene inteso come catalizzatore, da cui il nome dell’E-cat; catalizzatore in grafene alla polvere di nichel, “alloggiato opportunamente” 🙂 ovviamente è un gioco, ma chi può dirlo, data la versatilità del materiale in oggetto, sognare è possibile!
    Quello voleva essere il senso di quella notizia … oltre che di informazione.
    paolo

    • Camillo Franchini ha detto:

      Paolo,

      grafene inteso come catalizzatore, da cui il nome dell’E-cat

      Grafene? Potrebbe essere meglio ragnatela di Epeira diademata seccata e macinata fine, oppure sterco di pipistrello.
      Potrebbe essere un’idea, se non ci fosse la controindicazione che le reazioni nucleari non sono catalizzabili. Si tratta di due oggetti che vengono fatti scontrare; devono vedersela tra loro, non ci sono mediatori.
      Mi spiega perché Le è venuto in mente il grafene?
      Lei sta ancora pensando al mammozio di Rossi? Anticaglia. Navighi in web, scopra cose nuove.
      Non si mostri tetragono su Rossi, ormai è andata, restano solo i bolognesi.

      • cataflic ha detto:

        vedo già la scena…dalla riva di in un laghetto incantato Rossi vede spuntare una mano che regge imperiosa una scintillante spada di grafene “con questa spada sconfiggerai i tuoi nemici” tuona una voce possente………..eslacabar……escansabar…eschizzibur…..excalibur….!!!!!

      • paolo ha detto:

        “Che cosa devo pensare?”

        … AL METODO SCIENTIFIC, ad esempio:

        Non possiamo definire nulla con assoluta precisione. se proviamo a farlo ci coglie quella paralisi del pensiero che è tipica dei filosofi …
        Uno dice all’altro:
        “Non sai di cosa stai parlando”
        e l’altro risponde:
        Che cosa intendi per parlare? Che cosa intendi per sapere …Che cosa intendi per cosa?

        Richard Feynmann

        • Camillo Franchini ha detto:

          Paolo,

          va bene, ma come dobbiamo giudicare la richiesta di fondi statali da parte di Carpinteri e di Celani (presto si farà vivo anche Bonivento, vedrà)?
          dum romae consulitur Saguntum expugnatur
          Mentre ragioniamo di Feynman, quelli prendono i soldi. Occhio, Paolo, quelli sono furbacchioni matricolati, conoscono i politici, sanno per chi votare. Celani si è fatto perfino fotografare con Il Giornale in mano, per mostrare da che parte stava.

        • Camillo Franchini ha detto:

          Paolo,

          Uno dice all’altro:
          “Non sai di cosa stai parlando”
          e l’altro risponde:
          Che cosa intendi per parlare? Che cosa intendi per sapere …Che cosa intendi per cosa?

          Scusi, ma a me sembra una cagata pazzesca.
          Un ragionamento così è parodiato molto bene dal personaggio di Mynheer Peeperkorn nel Zauberberg di Thomas Mann. Gente che fa discorsi profondi che, se ti fermi ad analizzarli, si dissolvono come fumo. Merce di quella profondità si trova in Peter Gluck, buona per passeri e passerini.
          http://22passi.blogspot.it/2012/04/cio-che-non-sappiamo-e-piu-importante.html
          Non si distragga, qua ci occupiamo di ff e di richieste di finanziamento.

  65. tia ha detto:

    @Gentzen
    In un tuo post accennavi alla disponiblità di Unibo a testare il gatto e che la finestra era tra febbraio e maggio. Ma maggio compreso o escluso?

  66. paolo ha detto:

    @Dr. Franchini,
    “Mentre ragioniamo di Feynman, quelli prendono i soldi. Occhio, Paolo, quelli sono furbacchioni matricolati, conoscono i politici, sanno per chi votare”

    … ma, forse, si riferiva a questi:

    “L’Italia -o meglio- una parte dell’Italia, difende con le unghie il primato guadagnato durante la realizzazione del reattore in Francia (valso alle nostre imprese ben 500mln di euro) e, per mantenere il livello d’eccellenza dimostrato oltralpe, continua a sperimentare anche in casa. L’obiettivo è inserire FAST nel nuovo Programma Quadro 2014-2018(PQ FP8), che deciderà i finanziamenti per gli impianti sperimentali esistenti o in fase di costruzione. Fattore non da poco, visto che nel bel Paese, tra ricercatori e tecnici, sono ben 600 le persone che si occupano a tempo pieno del nucleare. Per non contare poi tutte le aziende che costituiscono l’indotto.

    … e badi bene che, forse, è giusto, soprattutto, di questi tempi con la crisi occupazionale in qualunque settore! Ma, perché non concedere ad altri le stesse opportunità di ricerca ( anche molto meno) … con la stessa dignità e lasciar che provino, per bacco!!

    Quanto ai soldi si vada a rileggare il mio post circa sulle auto blu (@Giancarlo) e vedrà quanti “denari” si potrebbero recuperare! ma per favore, basta con gli spicciolo di Celani, che è un Nostro ricercatore, al pari di quelli sopra.
    Ma li ascolta i telegiornali, li legge i giornali, oppure il Suo scopo è soltanto quello di screditare chiunque tenti di fare ricerca nel campo della FUSIONE FREDDA?
    Ma non sente quanta gente, ogni giorno, viene scoperta con le mani sporche di “brillanti”o di case comperate o restaurate all’insaputa del proprietario? non le sembra che quelli siano i veri sprechi?

    Altro che il sacco di Roma, questo è l’assalto alla diligenza ITALIA!

    paolo

    • Camillo Franchini ha detto:

      Paolo,

      L’obiettivo è inserire FAST nel nuovo Programma Quadro 2014-2018(PQ FP8), che deciderà i finanziamenti per gli impianti sperimentali esistenti o in fase di costruzione.

      Lei cerca di depistarci. Io non sono un ingegnere nucleare e non mi intendo delle cose che scrive. Forse se ne intende Lei, ma allora non può anche avere competenza di reazioni nucleari.
      Io ho un mio campo di competenza e per caso sono incappato in Celani. L’ho accusato senza reticenze di avere fatto affidamento su Y. Iwamura, che ho definito imbroglione e incompetente in elettrochimica (solo per isolare uno svarione particolarmente evidente, ce ne sarebbero altri). Che senso ha allora dare anche solo un euro a Celani? Ha tentato di avviare un progetto italo Giapponese del costo di 25 milioni di €. Per me è una persona temibile, che deve essere controllata nelle sue iniziative. E’ temibile e anche imprudente; come si fa a dedicare una diapositiva a Iwamura? Lo stesso vale per Srivastava, di cui sono state esposte le deficienze in varie occasioni, senza peraltro ottenere risposta.
      Lei come fisico o aspirante fisico avrà delle conoscenze che la fanno arrabbiare, forse giustamente, su ITER o su FAST. Lo faccia, si arrabbi molto, nessuno si meraviglierà; si muova nel Suo campo di competenza ma, per favore, non ne esca. Almeno in questo blog. Ci dica almeno che cosa fa e sa fare, per avere qualche buona dritta da Lei. Già abbiamo sperimentato Passerini che parla di tutto e non sa nulla in nessun campo, tranne che nel sociale, dove fa certamente delle cose ammirevoli. Però qui non servono.
      Finché sta nel generico nessuno qui La prenderà mai sul serio, tranne come predicatore quaresimale.

    • Giancarlo ha detto:

      @paolo
      FP8 è il programma quadro europeo. Solo in questo ambito forse sono possibili iniziative di questa portata. Stiamo parlando quindi di soldi europei non recuperabili con le auto blu, anche se mi farebbe piacere non vedere più le tre che ogni mattina stazionano sotto casa per portare in ufficio alti papaveri ministeriali. A me è stato chiesto di formulare proposte per il FP8, nel mio campo, e lo farò, gratis et amore dei. Celani e gli altri facciano lo stesso. Se non lo fanno sono degli incapaci; se nessuno glielo ha chiesto semplicemente non godono di nessuna credibilità, da questo punto di vista ovviamente; comunque se vanno sul web della commissione hanno tutte le indicazioni per sottoporre la FF come possibile candidato per un’area di finanziamento; poi in proprio facciano un esperimento che si capisca e sia credibile e gli daranno ascolto alla prima call disponibile. Tutto il resto è lagna inutile, loro e tua, scusami la franchezza.
      Non screditiamo nessuno, lo fanno da soli. Trova un amico fisico, fagli leggere qualcosa di FF e chiedigli se ha capito quello che fanno.
      Ultima cosa: Celani ti sembra un perseguitato?

  67. paolo ha detto:

    @Camillo Franchini,
    Paolo,

    Non possiamo definire nulla con assoluta precisione. se proviamo a farlo ci coglie quella paralisi del pensiero che è tipica dei filosofi … Uno dice all’altro:
    “Non sai di cosa stai parlando”
    e l’altro risponde:
    Che cosa intendi per parlare? Che cosa intendi per sapere …Che cosa intendi per cosa?
    Richard Feynman

    Scusi, ma a me sembra una cagata pazzesca.

    Egregio Dr. Franchetti,
    inoltri il Suo odoroso commento al Prof. Richard Feynman, che sicuramente – dall’alto della Sua enorme sapienza e modestia – riuscirà a fornirLe adeguata risposta.
    Per quanto mi riguarda, avendo suggerito il di Lui intervento, concludo dicendo:

    ubi maior minor cessat.

    … sempre, con simpatia (anche se un po’ diminuita 🙂
    paolo

  68. Giancarlo ha detto:

    Invidio gli ingegneri informatici perché nel loro lavoro hanno la soluzione: ctrl+alt+del.
    Noialtri poveracci ci incartiamo sulle parole, non sui fatti, di Rossi, di Focardi, di Schwinger, di Celani, di Srivastava… Spero che i citati mi perdonino l’accostamento a Schwinger. Proviamo anche noi la magnifica combinazione dei tasti e resettiamo il discorso.
    Paolo si è fatto maestro nell’insegnarci il metodo scientifico; qualcun altro ci rimprovera di essere fanatici perché pensiamo che non esistano le LENR. Io penso SEMPRE che le cose non dimostrate non esistano; al contempo, non posso dimostrare che non possano esistere.
    Per cui per favore astenetevi dal chiederlo. Per me sono fanatici quelli che credono a cose non dimostrate solo perché qualcuno glielo dice. Quando mi arriva un lavoro da recensire, la condizione di partenza è che sia una stupidaggine. Se gli autori mi convincono che non lo è dò l’ok per la pubblicazione. Sto nell’Advisory Board di una prestigiosa rivista americana da 25 anni; non mi hanno cacciato. Non mi hanno cacciato neppure da incarichi simili. Sono convinto di far bene il mio lavoro.
    Non dico che le LENR non esistono, dico che non sono dimostrate. Celani ha fatto la sua presentazione a Siena e tutti dicono che ha ampiamente dato conto dell’esistenza delle LENR: qual è la slide fumante? Voi che scrivete qui da possibilisti, me la indicate o continuiamo a parlare del nulla? Non vi limitate ad enunciare la slide, serve pure un commento che mi convinca: del tipo, questa curva dimostra chiaramente che…
    Ovviamente possono intervenire anche i diretti interessati se ci leggono.
    Ho fatto notare a Srivastava quello che secondo me è un errore concettuale che inficia completamente la loro teoria. Poteva rispondere che mi sono sbagliato e invece mi ha ricoperto di insulti. Gli ho riscritto una nuova lettera (la trovate sopra) e stavolta non ha neppure risposto. E’ fisica di liceo, non vado oltre, provate a ragionarci sopra anche voi e spiegatemi perché dovremmo invece fidarci di loro.
    Claudio Puosi, che se non ricordo male è un medico, ci ha fatto sapere dell’esperimento nella scuola romana; io non ci credo e al massimo mi aspetto una possibile esplosione perché con l’elettrolisi ad alta tensione non si scherza. Ma quelli che credono alle LENR perché non hanno chiamato il 113? I professori sono così sicuri che non ci siano neutroni o gamma? Hanno la strumentazione adatta? Io non l’ho vista. Se poi a qualcuno fa piacere pensare che questa mia posizione serva a tenere celate le LENR (sarei contentissimo se ci fossero) si accomodi pure e pensi quello che vuole. Io posso dire a mia discolpa che leggo quasi tutto quello che viene prodotto, non credo che i fedeli lo facciano, non sarebbero così fedeli immagino. Nelle conclusioni del convegno di Siena si parla di un possibile consorzio per un possibile finanziamento europeo: bravissimi, un bel progetto, 150 pagine ben dettagliate, con tempi e obiettivi e milestone. Se dopo 23 anni non si è ancora in grado di farlo bisogna ripensare il tutto a fondo.

  69. Camillo Franchini ha detto:

    @Paolo,

    non pubblico il Suo commento, perché è male intestato e non contiene nulla di utile per questo blog. Non posso continuare a pubblicare le Sue fantasie.
    Si moderi o mi costringe a moderarLa. Sa benissimo che sarà accolto a braccia aperte da TdU. Quello che propone è materiale per poeti.
    Se Lei è un fisico o studente di fisica, come mi sembra, perché non propone materiale che riguardi la ff? Per esempio 5 articoli su 5 reazioni LENR da studiare insieme.
    Cordiali saluti

    • paolo ha detto:

      @ Egr. Dr Camillo Franchini,

      la censura è un Suo diritto, essendo Lei il padrone di casa; però, dato che il contenuto del mio post non era né offensivo né scurrile e, riportava dati oggettivi riguardanti la società italiana, non condivido assolutamente la Sua scelta.

      Mi delude tantissimo, ma me ne farò una ragione!

      paolo

  70. paolo ha detto:

    @ Giancarlo,

    ti rispondo solo perchè mi tiri in ballo nella tua filippic, quindi sono costretto a correggerti; tu dici:

    “Paolo si è fatto maestro nell’insegnarci il metodo scientifico”

    … non vero – IL METODO SCIENTIFICO è il titolo del filmato postato e riferito al Dr. Richard Feynman.
    Lo scrivente si è limitato, semplicemente, a riprodurre parole ed immagini di uno dei più importanti Fisici del secolo scorso e, se permetti, il concetto o metodo, de quo, è ritenuto un punto di riferimento ineludibile per molti ricercatori, di ogni settore.
    Questo non toglie che in democrazia – se esiste ancora – un individio possa anche non condividerlo ( il metodo) ma, allora, vale anche il reciproco 🙂

    paolo

    p.s. se credi alla LNER fai in modo, da persona di studio, che anche i fusionisti freddi possano competere con i fusionisti caldi, magari aggravati da un piccolo handicap, pur di competere … anche, se, meglio sarebbe alla pari!

    • Giancarlo ha detto:

      Paolo,
      del filmato di Feynman sul metodo scientifico condivido ogni parola e lo sottoscrivo. Se ci inviti a seguire il metodo scientifico perché pensi che non lo facciamo evidentemente vediamo le cose con occhi diversi. Sto leggendo il nuovo libro di Storm sulla guida alle LENR per studenti. E’ infarcito di stupidaggini insensate. Si può dire o come dici tu bisogna concedergli una chance? A me mi avrebbero bocciato.
      Quando vedo una differenza di temperatura tra PdH e PdD posso pensare che abbiano semplicemente un calore specifico dinamico (non quello di Fourier) differente, magari sbagliando, o debbo necessariamente pensare che ci sia un eccesso di calore?
      Saluti

      • Camillo Franchini ha detto:

        Giancarlo,

        Aggiungo che in questo blog ho messo a confronto i diagrammi di stato H-Pd e D-Pd per fare vedere che erano parecchio diversi. Idrogeno e deuterio si comportano in modo diverso nel reticolo del palladio e diverse sono le energie libere di formazione delle due leghe.
        Storms fa un elenco di reazioni LENR o anche in questo caso si parla di cose che potrebbero esistere ma che non sono ancora state scoperte?
        Qualcuno riesce a farmi leggere un articolo su una LENR ben identificata? Alla fine resta quella di Focardi e ancora quella di Focardi.
        Spero che ne riporti qualcuna il libro di Storm.

  71. Camillo Franchini ha detto:

    @Paolo

    se credi alla LNER fai in modo, da persona di studio, che anche i fusionisti freddi possano competere con i fusionisti caldi,

    Evidentemente Lei ha trasformato tutto in una sorta di competizione sportiva. “Se credi alla LNER”… “competere con i fusionisti caldi”. Credere è un verbo pericoloso, ricorda la fede religiosa, la fiducia cieca.
    Non è assolutamente il modo di affrontare la questione, che è una questione di credibilità. Se Celani si affida a Iwamura per battere cassa, va fermato con decisione e severità di giudizio. Gli altri argomenti vanno esaminati da soli, senza confronti. La fusione calda non va vista in contrapposizione a quella fredda. Una è basata su supporti teorici di fisica ordinaria, l’altra no. Scusate, la fusione calda non è mia materia, ma ormai mi sono espresso.
    Buona serata

  72. triziocaioedeuterio ha detto:

    http://www.lescienze.it/news/2012/04/18/news/orbitone_quasi-particella_elettrone-973887/

    Dall’articolo di cui sopra:

    “La cosa più singolare è però che come particella libera l’elettrone è indivisibile, mentre si comporta in modo assai differente quando fa parte di una popolazione all’interno di un materiale solido, in cui ciascun elettrone può essere considerato uno stato legato di tre “quasi-particelle”, ciascuna delle quali ha una delle tre proprietà separate.”

    E ancora:

    “I ricercatori in particolare sono riusciti a osservare un orbitone che si separava dagli spinoni e si propagava attraverso il reticolo come una distinta quasi-particella con una sostanziale dispersione in energia sul momento, pari a circa 0,2 elettronvolt”.

    Mi piacerebbe sapere cosa ne pensa giancarlo dell’ articolo di cui sopra…dato che mi sembra uno dei pochi da queste parti che si sforzi di capire se ste benedette lenr esistano veramente.
    Giancarlo secondo lei potrebbero esserci delle correlazioni tra i fenomeni illustrati nell’articolo de “Le scienze” e le lenr?

    • Giancarlo ha detto:

      Per come parliamo di LENR io penso di no. Io non sono un fisico e la MQ mi coglie assolutamente impreparato. Però so che questi esperimenti si fanno e dànno risultati in condizioni estreme. Se cerchi di capire che cosa c’è scritto nell’articolo citato ci sono due cose molto importanti: il quantum wire e la superconduttività ad alta temperatura. Partiamo dalla seconda che è più semplice: alta temperatura vuol dire 110 K invece di 30 K (alta qui è un concetto MOLTO relativo). Non mi pare che nessuno faccia esperimenti LENR a quelle temperature. L’unico che fa una teoria da quelle parti è Kim della Purdue University (elio liquido) che parla di condensati di Bose Einstein. Poi se ne scorda e applica la sua teoria agli esperimenti a temperatura ambiente (questa spiegazione vale pure per paolo).
      Quantum wire: sono fili di atomi aventi caratteristiche differenti dagli atomi intorno: sono delle eterostrutture che vengono costruite ad esempio con molecular beam epitaxy. Sono molto diffuse nel campo dell’ottica e dei semiconduttori perché permettono di avere proprietà molto interessanti. Si può esagerare ed arrivare ai quantum dot, in cui le caratteristiche del semiconduttore sono determinate da un unico atomo isolato.
      Non mi pare che nessuno nelle LENR abbia fatto uso di quantum wires. Anche i fili di Celani, seppure molto sottili, contengono milioni di milioni di atomi uguali.
      In queste condizioni estreme la MQ produce risultati sconcertanti non presenti in natura prima dell’uomo moderno. Effetti nucleari anomali potrebbero celarsi lì dietro (in questo sono più possibilista di Camillo, credo), ma sarebbero difficilmente utilizzabili per la produzione di energia.
      Altra cosa su cui si fa molta confusione è la classificazione degli effetti nucleari anomali: se un filo esplode e produce neutroni è fusione calda. Checché ne pensino Srivastava e Widom: quelli che fanno questi esperimenti ne sono assolutamente convinti.
      In un articolo su IEEE Spectrum 2005 che non mi ritrovo più, si mostrava la fusione di Deuterio in un doppio cannone elettronico tipo quello dei cinescopi: sembrava tutto molto ragionevole ma il rendimento era 0,65. Era comunque fusione calda. Nel lavoro online il box che conteneva tale esempio non c’è più, è rimasto nella sola edizione cartacea.

  73. paolo ha detto:

    @ Franchini,
    @ Giancarlo,

    Rispondo a entrambi, perché a questo punto della discussione, le Vostre posizioni sono più o meno simili – anche, se con alcune sfumature caratterizzanti.
    Partiamo dal METODO SCIENTIFICO del caro Dr. Richard Feynman, di cui – almeno Tu Giancarlo – dici di sottoscriverne “ogni parola” quindi riterrai corretto questo enunciato:

    “L’eccezione mette alla prova la regola”. Oppure, detto in un altro modo: “L’eccezione dimostra che la regola è sbagliata”.

    Mi perdonerò il Nostro , se piego questo concetto generale, quindi applicabile ad ogni settore della ricerca, al solo campo – oggetto del contendere – quindi alle LNER; nel caso di specie significa che se i Proff.ri Celani o Focardi o Piantelli dicono di aver trovato una nuova via, verso la soluzione della Fusione Fredda, significa che ci troviamo di fronte ad una “eccezione” rispetto alla “regola” che per Voi è rappresentata dalla banca dati. Ma affinché questa “eccezione” divenga “regola” è necessario esaminarla con mente libera da pregiudizi!

    Dato che non voglio arrogarmi il diritto di saper interpretare meglio di Voi il suddetto, mi affiderò alle parole di un altro studioso, di cui avete già parlato, il Dr, Storm, estrapolando dal testo introduttivo solo poche ma significative parole, perché mi sembrano esplicitare più compiutamente l’enunciato di partenza:

    “Skepticism, when carried to extreme, is as damaging as naive acceptance. At the present time, many people respect the skeptic for guarding the high ideals of science. Unfortunately, skeptics frequently cause much more harm by stopping progress, stifling originality, and turning creative people away from science altogether. Although many examples of this injury can be cited from many fields of science, the continued rejection of LENR is particularly egregious because of its vehement nature and the importance of the discovery. I ask you, the reader, to use good judgment and a responsible attitude in evaluating the novel claims described in this Guide. Remember that new and strange claims do not have to be blindly accepted or blindly rejected, but only explored with an open mind. Important new ideas always conflict with conventional understanding. Such conflict should not be used as a basis for outright rejection before the possibilities have been carefully examined.”

    Ho già detto quanto sia giusto, data la crisi del mondo del lavoro, continuare la sperimentazione – quindi spese ingenti – nel campo della Hot Fusion, perché coinvolge molta parte della ricerca italiana, quindi le rispettive famiglie, ma le prospettive di risultati sono così a lunga scadenza ( spesa enorme a parte) che spero li possano vedere le mie figlie, ALMENO!
    Ma, se permettiamo questo, perché non favoriamo, al contempo, la costituzione di un Centro di Ricerca che sperimenti la Cold Fusion, ma, questa volta, col massimo della serenità e col massimo dell’obiettività possibile?

    Questa è la domanda delle domande, perché la crisi mondiale c’è ora e la finanza si è così tanto ingarbugliata/avvolta in una crisi di proporzioni così gigantesche – 516 trilioni di $in derivati– da cui non sanno più come uscire ed è per questo che in America sperano nella COLD FUSION.

    Con stima e simpatia,
    paolo

    • Camillo Franchini ha detto:

      Paolo,

      Ma affinché questa “eccezione” divenga “regola” è necessario esaminarla con mente libera da pregiudizi!

      E’ precisamente quello che si fa con la peer review. Ogni mese entrano nella banca dati lavori nuovi che, in modo o nell’altro, portano nuove conoscenze. Quello che non c’è da aspettarsi è che vengano modificate leggi. Questo capita forse una volta in un secolo; in genere si tratta di lavori di fine tuning di leggi esistenti.
      Ieri ho dimostrato che le reazioni di Piantelli/Focardi sono endoergiche invece che esoergiche come pretendono. Sarà dura per loro dimostrare il contrario. Ecco a cosa serve la peer review. Per questa ragione Lei non troverà mai i loro nomi nelle banche dati. Non è persecuzione, mi creda. A un esame di chimica sarebbero respinti.

  74. paolo ha detto:

    @ Dr. Franchini,

    mi scuso, perché solo ora mi sono reso conto dell’errore commesso ieri, circa l’intestazione del post , di cui Lei – giustamente – si è lamentato!
    La mente, a volte, compie salti impensabili, mix imprevisti ed imprevedibili, tanto che ho “confuso” il Suo cognome con quello del Barone Giorgio Franchetti – che mi onoro di aver conosciuto, putroppo solo negli ultimi anni – uno dei più grandi conoscitori del mercato dell’Arte Internazionale.

    … tanto dovevo,
    paolo

  75. Roberto Rampado ha detto:

    @Giancarlo:
    “Se funzionano ne sentiremo parlare a lungo, soprattutto con notizie dagli ospedali. Anche perché nel reattore di Cirillo-Iorio pare che neutroni e gamma si sprechino.”

    “io non ci credo e al massimo mi aspetto una possibile esplosione perché con l’elettrolisi ad alta tensione non si scherza”.

    L’affermazione è molto importante e andrebbe supportata o da dati sperimentali o almeno da calcoli di previsione.
    C’è letteratura a riguardo ? Hai qualche esperienza personale diretta o anche solo indiretta ?
    Ti ringrazio anticipatamente delle informazioni che ci darai.

    “Ma quelli che credono alle LENR perché non hanno chiamato il 113? I professori sono così sicuri che non ci siano neutroni o gamma? Hanno la strumentazione adatta? Io non l’ho vista. “
    Pensi che i professori siano così incoscienti da non aver provato prima per conto loro il fenomeno prima di proporlo in laboratorio agli studenti ?
    Non mi sentirei di giudicare solo da un articolo e da alcune foto di oggetti in bella mostra…

    E poi c’è qualcosa che stride nel ragionamento: i neutroni e i gamma ci sono o non ci sono ? Dobbiamo proteggercene sì o no ?
    Perchè se ci sono, beh allora casca il palco con tutti i teatranti…

  76. Camillo Franchini ha detto:

    @Roberto Rampado

    C’è letteratura a riguardo ? Hai qualche esperienza personale diretta o anche solo indiretta ?
    Ti ringrazio anticipatamente delle informazioni che ci darai.

    Mizuno ha quasi perso un occhio; Andy Riley è morto; Stuart Smedley, M. McKubre, Steve Crouch-Baker sono rimasti feriti in modo diverso.
    Spokesman of SRI said the explosion seemed to be the result of deuterium-oxygen recombination.
    Producono gas tonante in grande quantità in rapporto stechiometrico, non c’è da meravigliarsi se ogni tanto saltano per aria.
    A parte il pericolo chimico, a Lei sembra normale affidarsi ai miracoli di Preparata per non essere malamente irradiati? La sola cosa che può scusare l’incauto docente è che in cuor suo sapeva che l’esperimento non avrebbe funzionato.
    i neutroni e i gamma ci sono o non ci sono ? Dobbiamo proteggercene sì o no?
    Se non ci sono non c’è reazione; se c’è reazione ci sono. A meno di non credere nei miracoli di Preparata.
    Credere ai miracoli di Preparata è come credere ai miracoli di Padre Pio. Può funzionare, ma mai farci affidamento. Puoi essere miracolato una volta, due no.
    Quel docente l’avrei rispedito a imparare insieme ai suoi sfortunati studenti.

  77. Roberto Rampado ha detto:

    Gas tonante si forma abbondantemente anche con l’elettrolisi a bassa tensione e quindi il pericolo è insito nell’esperimento stessa, purtroppo.
    Mi chiedo se l’elettrolisi ad alta tensione sia più o meno produttiva di gas detonante rispetto la precedente. Se producesse meno idrolisi sarebbe addirittura meno pericolosa.

    Circa la presenza di gamma e neutroni, se si teme danni fisici per gli studenti come scrive Giancarlo, si riconosce la possibilità che ci siano reazioni nucleari a bassa energia.
    Era questo che strideva.
    Lei invece più coerentemente li nega a priori.

    Resta comunque da spiegate il presunto eccesso calorico del 400%.

    • Camillo Franchini ha detto:

      Circa la presenza di gamma e neutroni, se si teme danni fisici per gli studenti come scrive Giancarlo, si riconosce la possibilità che ci siano reazioni nucleari a bassa energia.

      Semplicemente cerchiamo di metterci nei panni del Prof. che, con grande imprudenza, dà per scontato che avvenga una ff secondo le modalità di Preparata. Un’ipotesi di comodo, che non può coinvolgere altre persone. Sono esperimenti da fare in un garage, da soli, pregando Dio che non scoppi niente e che non ci siano radiazioni.
      Lo stesso vale per l’esperimento di Rossi, che trascura i gamma “pronti” di tutte le reazioni nucleari. La fortuna degli astanti è che non avviene alcuna reazione.
      Purtroppo anche la Preside era al corrente. Non si capisce come nessuno sia intervenuto. Una gran brutta storia. Se Lei fosse un genitore, come si comporterebbe? Per me è uno dei tanti esempi di leggerezza che qua e là si presentano in Italia.

    • Giancarlo ha detto:

      Non sono un esperto ma penso che con l’elettrolisi ad alta tensione aumenti la corrente e quindi la quantità di ossigeno e deuterio prodotti per unità di tempo. L’aumento di concentrazione aumenta la probabilità di scoppio per questioni di fisica statistica. Non è il mio campo e nonostante l’apparenza sono persona scientificamente umile, per cui se capisci che mi sbaglio fammelo sapere e farò ammenda oltre che imparare cose nuove.
      Per i gamma e i neutroni mi pare di essere stato chiaro:
      Ma quelli che credono alle LENR perché non hanno chiamato il 113? I professori sono così sicuri che non ci siano neutroni o gamma?
      Io non ho dubbi che non ci siano; Cirillo e Iorio ai quali l’esperimento si ispira parlano di trasmutazioni per effetto di neutroni: questo avrebbe dovuto mettere sul chi va là i professori. Ma forse come dici tu hanno usato un rivelatore di neutroni e non li hanno visti. Si debbono mettere d’accordo con Cirillo e Iorio, visto che l’esperimento è lo stesso.
      Resta comunque da spiegate il presunto eccesso calorico del 400%
      Non mi sentirei di giudicare solo da un articolo e da alcune foto di oggetti in bella mostra…
      Questi sono tue affermazioni, rendile congruenti se lo ritieni opportuno.

      Precisazione: questo blog mi costa molta fatica, la CIA non mi paga, degli articoli leggo tutto non solo le frasi ad effetto. Vorrei mi fosse riconosciuta onestà intellettuale; sono pronto a ricredermi se le LENR sono reali. Sarei oltremodo contento. Qui discutiamo solo del metodo scientifico, nessuno di noi può far nulla a favore o contro le LENR.

      • Camillo Franchini ha detto:

        Giancarlo,

        Non sono un esperto ma penso che con l’elettrolisi ad alta tensione aumenti la corrente e quindi la quantità di ossigeno e deuterio prodotti per unità di tempo.

        Infatti.
        In quelle condizioni, che non sono più regolate dalle leggi dell’elettrochimica, perché esse sono valide all’equilibrio o a basse densità di corrente, si ha semplicemente una massiccia dissociazione chimica della molecola di acqua, con formazione tumultuosa di deuterio e ossigeno in un gran ribollire di gas, dove avvengono ossidazioni anche al catodo, per la temperatura elevata che si raggiunge e per la presenza dell’ossigeno dell’aria trascinato in soluzione dal gran ribollire. Il tutto viene definito pomposamente “glow discharge”.
        Credo che quella gente abbia la speranza di aumentare il potenziale chimico del deuterio aumentando la ddp agli elettrodi, mentre in realtà aumenta esclusivamente la quantità di deuterio e di ossigeno scaricati, mentre il potenziale chimico del deuterio resta tranquillamente quello che compete a 1 atmosfera.
        Al solito, si tratta di fisici che si occupano di elettrochimica. Il concetto è “vediamo l’effetto che fa”. Provano, fanno alla come va va, senza un progetto, una preparazione culturale, sperando in qualche miracolo di Preparata o di Padre Pio, protettore dei ff.

  78. Giancarlo ha detto:

    @paolo
    Ho rivisto la lezione di Feynman sul metodo scientifico per controllare se la prima volta avessi capito male.
    Sostanzialmente dice due cose:
    1) L’esperimento prevale sulla teoria chiunque abbia proposto la teoria (ipse dixit)
    2) Nessuna teoria è perfetta, anche se ci possono volere 200 anni può esserci un esperimento che la mette in crisi (da qui deriva poi la frase sui filosofi)

    La prima a cavallo del minuto 1 fa giustizia della teoria di Schwinger, seppure premio Nobel per la fisica: negli esperimenti non c’è copiosa produzione di Trizio, per cui la sua teoria è sballata. Non ne parliamo più.

    La seconda mi trova perfettamente concorde, anche se poi le teorie in genere si aggiustano non si stravolgono: quindi la fisica nucleare del vuoto potrebbe non applicarsi ad un diverso contesto se un esperimento la smentisce; qual è l’esperimento che la smentisce? Ne hai in mente uno in particolare? Esaminiamolo.

    PS
    Sono arrivato a metà del libricino di Storms. Una cosa mi colpisce molto in questa storia: tutto passa dal calore anomalo generato in eccesso. Pochi misurano direttamente il calore, cosa che sarebbe possibile fare con precisione di 0,5 W con calorimetri a flusso, di Seebek o isoperibolici, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Se i Prof. di Roma vantano un rendimento 400%, ci mandano 10 W e ne misurano 40 in uscita, sai che ti frega dell’imprecisione. Molti altri (vedi Piantelli) si affidano a misure di temperatura e sono guidati dal concetto che se un metallo idrogenato si porta a una temperatura superiore a quella del metallo puro è segno che si sta sviluppando calore anomalo. Oggi ho preso un filo di rame e uno di ferro delle stesse dimensioni e li ho alimentati con un alimentatore doppio in maniera che assorbissero la stessa potenza: uno dei due ha raggiunto una temperatura molto più elevata. Ne ho concluso che ho avviato una LENR casalinga, senza neutroni e gamma, ovviamente. Nelle centinaia di lavori che ho letto, incluso il libretto in corso, non ho mai trovato la parola magica: calore specifico. Il Pd, il PdH e il PdD hanno lo stesso calore specifico? Se non è così, dov’è la didascalia che ci permette di capire il reale significato della slide in temperatura?

    • Camillo Franchini ha detto:

      Giancarlo,

      La prima a cavallo del minuto 1 fa giustizia della teoria di Schwinger, seppure premio Nobel per la fisica

      Dato che ci siamo, lasciamo che l’esperimento faccia giustizia anche del secondo miracolo di Preparata.
      Huke, Czerski et al, i soli finora che si siano occupati del problema su base sperimentale (J,EPJ/AS,27,187,2006), informano:

      The branching ratios and angular distributions for Ta agree with the results of the gas target experiment [11] and due to the much higher target nuclei density the data set has a notedly higher precision and extends to lower energies ([4], fig. 1). This agreement applies likewise to Al, Zr and Pd.

      the experimental results obtained for the transition metals Zr, Pd, Ta and also Al do not differ from those known from gas-target experiments.

      Dunque il branching ratio della reazione DD in palladio è identico a quello che si ha nel vuoto, mentre Preparata avrebbe voluto sconvolgerlo a vantaggio della formazione esclusiva di 4He.

  79. Gherardo Gentzen ha detto:

    Ascoli65 scrive:
    Prima pensavo che le università fossero istituzioni dove persone molto preparate e, in parte, ben pagate, coltivavano seriamante la scienza e che ci si potesse fidare ciecamente dei loro giudizi.

    Spero che lei continuerà a pensarlo. Io sono convinto che sia così anche dopo aver visto il comportamento poco edificante di alcuni ricercatori, a UniBO e altrove. Cercherò di convincerla, però un commento alla sua affermazione deve essere per forza di cose un po’ articolato, bisogna distinguere un po’, non tanto tra paesi e istituzioni diverse, quanto tra funzioni diverse.

    Cominciamo dall’insegnamento e prendiamo una materia scientifica seria e tradizionale, come la fisica. Penso che il 99% di quello che viene insegnato sia di buona qualità, e senza distinzioni tra università buone e meno buone, tanto in Italia quanto all’estero. Quasi nessuno quasi mai insegna cose false. Ovviamente, c’è una variabilità enorme nell’efficacia didattica dei docenti, ma non è correlata con il prestigio o meno dell’università, né con la loro bravura scientifica. Anzi, spesso nelle università buone la didattica è penosa, e gli studenti si devono arrangiare, cosa che comunque fanno bene perché se sono ammessi a buone università vuol dire che sono bravi. In ogni caso, comunque, le cose che vengono insegnate sono di buona qualità, se non altro perché si tende a usare testi rinomati che vengono continuamente aggiornati e corretti. La differenza tra le università buone e quelle meno buone non sta nella correttezza e qualità di quello che si insegna, ma nella quantità e difficoltà. Nelle università d’élite si insegna tanta roba e si richiede agli studenti di risolvere problemi molto complessi tipici della ricerca, mentre nelle università un po’ così si insegna poco e si richiede di risolvere problemi di routine più tipici delle professioni. Ma la correttezza di ciò che si insegna non è in discussione.

    Un’altra funzione dell’università è la ricerca. La differenza tra ricerca di punta e ricerca di retroguardia o di complemento è enorme. Certi ricercatori in certi laboratori nei momenti di grazia possono produrre idee che ci cambiano la vita, mentre tutti gli altri spippolano e tirano la carretta. Anche qui però, diciamo nel 95% dei casi, quello che fanno gli spippolatori di complemento è onesto, condotto con cura e rigore e in ultima analisi utile, per almeno due motivi. Il primo motivo e che anche la ricerca di minore impatto comunque fa avanzare la conoscenza. Il secondo motivo, più importante, è che la ricerca va mantenuta viva nei momenti di stanca per favorire i momenti di grazia e rinnovare comunque la classe dei ricercatori.

    Mi spiego meglio. Anche nei periodi in cui vengono poche idee, si continua a fare ricerca su problemi magari non interessantissimi ma comunque decenti, mantenendo attivo il proprio gruppo, alimentandolo di `problemini´ che non sconvolgeranno il settore ma che comunque tengono in forma, pronti e ben allenati per quando l’idea brillante arriva. Un laboratorio sperimentale lo si tiene in esercizio magari con esperimenti minori per essere pronti per quando arrivano quelli maggiori, con le macchine ben funzionanti, il personale ben preparato, e così via. La differenza tra i ricercatori bravi e quelli meno bravi non è quasi mai nel rigore e nella competenza scientifica, ma nella vastità delle conoscenze e nella creatività, che tra l’altro varia di molto tra le diverse fasi della vita dei singoli. Ci sono molti esempi di ricercatori brillanti che improvvisamente si rincoglioniscono, e anche casi in cui poi tornano a essere brillanti.

    Per riassumere, io penso che ci si possa fidare che nelle università del mondo sviluppato l’insegnamento e la ricerca siano professionali e corretti. Non dico che ci si può fidare ciecamente, quello è meglio non farlo mai, ma ci si può fidare. Tra l’altro ci si può fidare un po’ di più delle università italiane che di quelle inglesi, perché in UK c’è una spinta al marketing più pronunciata, per cui le università comunicano di più con il pubblico, ma usano anche tecniche pubblicitarie, per cui notizie false non ne danno, ma senz’altro cercano di rendere `attraente´ quello che hanno. C`è un po’ di spin.

    C’è poi una terza funzione dell’università: la politica della ricerca. Qui casca l’asino. La politica della ricerca si fa sia a livello di governo (es., allocazione di fondi), sia di singolo istituto (es., reclutamento), sia a livello individuale (es., peer reviewing di progetti). Per politica della ricerca intendo soprattutto il processo per cui si decide dove investire per la ricerca, quali sono i settori e le idee da promuovere e quali quelli da lasciar perdere. È evidente che per queste attività non c’è l’equivalente di un `metodo scientifico´ che ci guidi con rigore. Si tratta sostanzialmente di cercare di prevedere il futuro, e si è sottoposti a pressioni politiche ed economiche. La politica della ricerca entra nel dialogo politico generale, anche con l’opinione pubblica, e soffre di tutti i malanni di cui soffrono le attività politiche. Senz’altro nessun giudizio di politica della ricerca deve essere accettato ciecamente! Per esempio, nessuno attualmente sa se la fusione calda funzionerà o meno, la decisione se investirci o no è e deve essere politica.

    Qui il discorso sarebbe lunghissimo, ma vorrei solo dire due cose. La prima è che la politica della ricerca è una cosa per esperti. Vedo che molti non la pensano così, per esempio molti non addetti ai lavori si sono convinti che la ricerca nella fusione (calda) sia uno spreco. Ma come fate a dirlo se non conoscete la ricerca che è stata fatta, se non siete esperti? Lo dite solo perché avete visto alla tele uno scienziato con la faccia simpatica che vi ha convinto? Perché siete entrati in Zanichelli e avete pescato un libro new age?

    La seconda cosa che vorrei dire è che si confonde troppo spesso l’attività di politica della ricerca con quella di ricerca, o addirittura con quella didattica. Rendiamoci conto che in gran parte il dibattito sulla fusione fredda cui stiamo assistendo non è un dibattito sulla ricerca, ma sulla politica della ricerca. Per esempio, Celani è andato al CERN non per mostrare un esperimento, ma per chiedere appoggio per quando chiederà finanziamenti, facendosi portavoce della sua categoria. (Purtroppo per Celani e i suoi il talk è andato male, perché al CERN si aspettano di vedere risultati concreti e dettagliati, non uno spot pubblicitario mal presentato.) Altro esempio: basta leggerne la descrizione per vedere che la conferenzina a Torino che tanto sta facendo cinguettare i passeri ha lo scopo di creare consenso intorno a una politica, cioè investimenti. Si mettono accanto fusione calda e fredda per dare dignità alla fredda. Purtroppo chi non è esperto non sa cogliere la differenza tra (a) cercare di stimolare l’interesse e l’investimento nella fusione fredda e (b) il riportare risultati positivi in modo scientifico e rigoroso. Siamo ancora e sempre nella fase (a), sorry Passerini.

    Detto tutto questo, vorrei commentare la sua affermazione. Come tutti i dibattiti politici, anche quelli di politica della ricerca sono confusi, privi di metodo e sottoposti a interessi, talvolta anche poco nobili. Non può essere altrimenti. Per questo è importante mantenere distinte le funzioni dell’università, per cui anche chi, come me per esempio, è molto confuso su quale sarà il futuro del suo settore di ricerca, può ben essere un ricercatore e un insegnante rigoroso. Ancora più importante è riconoscere che queste materie sono estremamente complesse e specialistiche, per cui nella maggior parte dei casi non si può proprio giudicare.

    La mia conclusione personale, che rappresenta quello che faccio e che consiglio a tutti di fare, è di fidarsi delle università in tema di didattica e di ricerca, e di stare semplicemente a guardare in tema di politica della ricerca, fidandosi della democrazia, se c’è. Io penso che in Italia ce ne sia ancora abbastanza, anche se la leggina ad hoc per il piezonucleare che abbiamo visto qualche mese fa consiglia una certa vigilanza. Comunque, senz’altro non bisogna fare quello che fanno i passeri, cioè giudicare tutto e tutti pensando di capire qualcosa in materie in cui non capiscono nulla. Pensare di sapere quello che non si sa, e fidarsi a proposito di materie scivolose come la politica della ricerca, è il modo migliore per farsi manipolare.

    Ascoli65 scrive:
    Ciò dipende dalla assenza di un sistema di controllo delle affermazioni e delle relazioni con il pubblico, che invece tu ci racconti essere molto rigido e severo in GB.

    Beh, diciamo che in UK le università stanno attente che i propri dipendenti non rovinino la reputazione dell’istituzione cui appartengono, perché qui c’è un rapporto diretto tra buona reputazione e salute finanziaria. L’università di per se è cinica: se io portassi buona pubblicità con dati falsi ai manager non importerebbe, in linea di principio. Ma in pratica gli importa eccome, perché se devio dall’etica mi espongo ad attacchi, anche sulla stampa. Quindi l’università ha un bell’ufficio stampa, capeggiato da un ex-documentarista della BBC che fa interviste e documentari professionali, e ha tutto quello che serve per tenere d’occhio ed eventualmente sanzionare ogni comunicazione esterna da parte dei suoi docenti.

    Ascoli65 scrive:
    Prendiamo il report Levi. Ti chiedo, supponendo anche per assurdo che il fenomeno descritto sia reale, e supponendo che avessero chiuso un occhio sulle modalità di divulgazione, come avrebbero reagito a Bath di fronte ad un simile documento?

    Se il documento fatto male rimane noto solo in ambito scientifico, l’università non fa nulla, perché non è una faccenda che interessa al management (molto giustamente secondo me). Se invece il documento genera cattiva stampa, l’università chiede al ricercatore di rettificare, ammettere l’errore, tamponare la falla in qualche modo, e gli dà supporto professionale per far questo in modo efficace.

    Se poi succede che uno come James Randi dice che l’Università in questione è una pagliacciata, il ricercatore colpevole rischia il posto, a norma. Nei vari casi di misconduct di cui ho letto la prevista inchiesta interna seguita da sanzioni dure, solitamente il licenziamento, è esattamente quello che è successo.

    Cosa si deve pensare a questo punto della preparazione dei professori del DF? Cosa pensare delle procedure di reclutamento dei ricercatori, dei criteri di avanzamento del corpo docente e di designazione dei professori emeriti?

    Io mi limito a pensare quello che si vede: Levi ha fatto errori che non ha voluto ammettere, ha avuto molte domande cui non ha voluto rispondere, e non si è quindi comportato in modo corretto. Probabilmente è un ricercatore competente nel suo campo e un buon insegnante, che ha peccato per troppo entusiasmo o ambizione, chissà. Focardi avrà senz’altro meritato il suo titolo, magari per meriti didattici e amministrativi. Capiluppi non avrebbe dovuto permettere che il suo dipartimento si esponesse con una notizia di rilevanza mondiale per poi rinchiudersi a riccio, secretare tutto e lasciare tutti in sospeso, senza ammettere i molti errori che sono stati fatti.

    Questo è quello che sappiamo, non di più, non si può generalizzare e concludere che il reclutamento italiano fa schifo. Non bisogna dimenticare che la fusione fredda è un naturale attrattore di personalità e comportamenti borderline perché promette il paradiso per un fioretto. Guardi piuttosto il lato positivo: tra i ricercatori strutturati in enti pubblici ci sono cascati in pochissimi. Questo vuol dire che i nostri ricercatori non si fanno prendere per il naso facilmente.

    • Camillo Franchini ha detto:

      Gherardo,

      Focardi avrà senz’altro meritato il suo titolo, magari per meriti didattici e amministrativi.

      Difficile credere che Focardi abbia meritato il titolo per meriti didattici. Forse quando insegnava una materia tranquilla come Elettricità e Magnetismo o la Meccanica di Newton. In campo nucleare è un disastro; non ha tenuto conto dell’esistenza dei gamma pronti, che rendono endoergiche tutte le reazioni H-Ni. Ha considerato possibile la catalisi di reazioni nucleari. Ha sacrificato uno studente (o forse più di uno) facendogli fare ff. Ha creato uno scompiglio internazionale lanciando Rossi. Capiluppi non si spiega se non si considera che dietro c’è il professore emerito Focardi, che in quell’ambiente modesto mette ancora soggezione non solo per meriti organizzativi.
      Ferrari per parte sua è convinto che i gamma possano essere termalizzati.
      Srivastava non è meglio di WL; riesce a ragionare di interazione debole senza introdurre i deboloni e non tiene conto che qualsiasi interazione debole presenta una sezione d’urto insignificante.
      Di Levi non vale nemmeno la pena di parlare, è la controfigura bolognese di Rossi.
      Carpinteri scrive reazioni chimiche in modo incompleto e scorretto e considera esoergiche reazioni che in realtà sono endoergiche.
      In tutti c’è una singolare incapacità di affidarsi ai numeri, a grandezze vere, misurate e tabulate, come in diverse occasioni ha dimostrato Giancarlo. Fanno nucleare, ma non esibiscono mai un grafico di sezioni d’urto.
      Molti hanno scritto che non manderebbero i loro figli e nipoti a studiare a Bologna-Baloney. Non è snobismo, la causa è una totale mancanza di fiducia nella didattica del gruppo bolognese di fisica.
      La sensazione è sgradevole: in questo blog, ogni volta che si incontra un docente, anche un ingegnere come Carpinteri che dovrebbe lavorare sul sicuro con moduli e coefficienti, trovi gravi debolezze culturali. Un ingegnere non dovrebbe riservare sorprese. Invece accade. E’ colpa del blog o c’è qualcosa che non funziona nell’Università italiana?
      Personalmente trovo rassicurante che la Germania sia sempre rimasta fuori dalla ff. Io ci ho lavorato e posso garantire che lì la gente è davvero preparata e non spreca i mezzi che ha a disposizione. Non hanno mai ospitato conferenze sulla ff. L’Italia lo ha fatto un sacco di volte volte: a Erice a botta fresca, due volte a Siena, poi a Lerici, Como, Roma, Catania, Asti. Solo per quello che ricordo. Ora si esibiscono a Torino. Evidentemente cercano visibilità per ottenere finanziamenti pubblici.
      In Germania zero, non è mai stato fatto un congresso ff. A me sembra indicativo della serietà dei chimici e dei fisici di quel Paese. Qualcuno conosce un ff tedesco? A me non vengono in mente nomi.
      Nemmeno al CERN fanno ff, l’ho chiesto. La lasciano fare agli italiani, i sornioni.

  80. Gherardo Gentzen ha detto:

    tia scrive:

    In un tuo post accennavi alla disponiblità di Unibo a testare il gatto e che la finestra era tra febbraio e maggio. Ma maggio compreso o escluso?

    Maggio compreso. Questa però era l’indicazione a gennaio, magari qualcosa è cambiato nel frattempo. I cari bolognesi, dopo aver annunciato il paradiso incommensurabile urbi et orbi, hanno deciso che la discrezione li danneggia meno. Probabile che taceranno per sempre, ma come ho già detto tante volte, mai sottovalutare la voglia di dolore dei masochisti!

  81. Camillo Franchini ha detto:

    Gherardo,

    I cari bolognesi, dopo aver annunciato il paradiso incommensurabile urbi et orbi, hanno deciso che la discrezione li danneggia meno.

    I cari bolognesi non hanno mai capito che le conoscenze convenzionali che si hanno sui fenomeni pretesi da Focardi/Piantelli/Rossi sono più che sufficienti per definire oggetti stravaganti i mammozi di Piantelli e Rossi. Sarebbe bastata una presa di posizione di dieci righe esposta nella bacheca della mensa degli studenti, insieme alle offerte di alloggi. Se poi c’era qualcuno che aveva dubbi personali da risolvere, tipo Levi, lo lasciavano fare senza esporlo.
    Difficile pensare che si possa imparare qualcosa in quell’ambiente.

  82. paolo ha detto:

    @ Dr. Camillo Franchini

    FRANCHINI SCRIVE :aprile 20, 2012 alle 3:11 pm

    “Grafene? Potrebbe essere meglio ragnatela di Epeira diademata seccata e macinata fine, oppure sterco di pipistrello.

    La Sua ricetta – forse – è spiegata di seguito:

    “The three patents mentioned above probably do not include Piantelli’s 1995 patent application. The Piantelli group filed an Italian patent application, “Method for Producing Energy and Apparatus Therefor”, on November 24, 2008, which was published on May 25, 2010. More recently, on April 26, 2011 they filed an Italian patent application, “Method and Apparatus for Generating Energy through Nuclear Reactions of Hydrogen Adsorbed by Orbital Capture to a Metal Crystalline Nanostructure”, which is due to be published on October 27, 2012. And then last week they filed a third patent application, the title of which is not yet known, and which should be published in January of 2013.”

    Metal Crystalline Nanostructure  Le grafiti intercalate e le altre nanostrutture:

    “Molte di queste strutture stanno riscuotendo interesse perchè sembrano interessanti candidati per l’immagazzinamento dell’idrogeno (hydrogen storage), in virtù della loro elevata superficie specifica. Sfruttando gli interstizi di questi composti, infatti, sembra possibile ottenere serbatoi di idrogeno allo stato solido in grado di raggiungere una densità specifica di idrogeno superiore a quella che si riesce a ottenere con la semplice compressione del gas in una bombola.”

    http://www.fis.unipr.it/~daniele.pontiroli/nano_carbonio.php

    … dall’intercalazione di un sottoreticoli organico …. of a new layered organic-inorganic hybrid nickel(II) 1,4 : 5,8-naphthalenediimide …

    Stato dell’Arte:
    L’interesse per i materiali ibridi è dovuto alla possibilità di combinare in un solo materiale:
    a) le proprietà delle componenti organiche ed inorganiche,
    b) di realizzare materiali multifunzionali
    c) utilizzare metodi di preparazione chimica semplici e possibilmente economici.

    I materiali ibridi nanostrutturati in oggetto possono essere classificati in due categorie: eterogenei ed omogenei. Nel primo caso si parla di nanocompositi, nei quali almeno una delle componenti ha dimensioni che vanno dall’Angstrom a diversi nanometri. È il caso di film sottili ottenuti per deposizione di molecole organiche aromatiche o di ftalocianine su opportuni substrati inorganici. Questo tipo di composito trova applicazione nel campo della sensoristica e del fotovoltaico. Nel secondo caso si tratta di composti chimici, il cui reticolo cristallino risulta dall’intercalazione di un sottoreticoli organico con uno inorganico. Questi ultimi sono dei sistemi autoorganizzati che hanno una flessibilità strutturale e caratteristiche ottiche, elettriche e magnetiche suscettibili di applicazione.

    http://www.ism.cnr.it/linee/MD.P06.004.php

    paolo

  83. Camillo Franchini ha detto:

    Paolo,

    Apprezzo la Sua buona volontà, ma volere passare da strutture chimiche molto raffinate a reazioni nucleari il passo è lungo e avventuroso. Bisogna convincersi che si tratta di due mondi distinti.
    Se vuole dare un contributo al confronto, ci proponga quattro o cinque LENR sicure e indiscutibili. Io so in anticipo che non ci riuscirà, per questo mi diverto a sollecitarLa. Le sarà perfino complicato indicarne una sola diversa dalla DD. Ci provi e vedrà.
    La chimica è una cosa, la chimica nucleare altra cosa. Per la chimica convenzionale idrogeno e deuterio sono la stessa cosa. Per la chimica nucleare sono entità a comportamento molto diverso. La DD è una delle reazioni più semplici da ottenere, la pp avviene con bassissimo rendimento solo sulle stelle di idrogeno.
    Comunque la sua passione per questo argomento è apprezzabile. Non si lasci però imbrogliare da venditori di fumo senza scrupoli che cercano fama e ricchezza in un campo in cui si applicano da dilettanti.
    Per favore, intesti come intesto io “Camillo Franchini”, oppure “Franchini”. I titoli di studio non si usano nei blog. Cerchiamo di rispettare gli usi.

  84. claudio puosi ha detto:

    @Camillo
    @tutti
    A proposito di nanotecnologie

    Fai clic per accedere a shrair5.pdf

    • Camillo Franchini ha detto:

      Puosi,

      Yasuhiro Iwamura of Mitsubishi Heavy Industries designed a flawless experiment that demonstrated 100% reproducibility.
      Pag 34 di shrair5.pdf.

      Y. Iwamura è una persona che ha commesso un clamoroso falso scientifico. Viene citato in una diapositiva di Celani al CERN. Il falso è riconoscibile in questo paragrafo:

      After forming a Pd complex, Cs or Sr was deposited on the surface of the thin Pd layer. Cs or Sr atom was deposited by applying an electric field to 1 mM CsNO3 (with purity up
      to 99.9%) or Sr(OD)2 (with purity up to 99%) solution as shown in Fig. 2(b). A Pt wire (with purity up to 99.9%) was utilized as a counter-electrode. A 1 V negative voltage was
      applied to the Pd complex for 10 s. The value of 1 V was chosen to suppress D2 and O2 gas generations by electrolyzing the CsNO3 or Sr(OD)2 solution.

      Elemental Analysis of Pd Complexes: Effects of D2 Gas Permeation
      Yasuhiro IWAMURA, Mitsuru SAKANO and Takehiko ITOH
      Jpn. J. Appl. Phys. Vol. 41 (2002) pp. 4642–4650 Part 1, No. 7A, July 2002

      Appena si entra nei dettagli della letteratura ff, si scoprono le magagne di chimica convenzionale e nucleare. Bisogna però avere un minimo di competenze. In questo caso è sufficiente conoscere le leggi dell’elettrochimica. E’ curioso come nessuno abbia denunciato quel falso prima di me. Evidentemente l’articolo non è mai caduto sotto l’occhio di un chimico. Del resto anche a me l’articolo fu segnalato verso la fine del 2004, non lo trovai da solo, me lo segnalò Lino Daddi.
      L’incapacità di giudizio su Iwamura riduce di molto il valore della rassegna di J. S. Shrair.
      Grazie per la segnalazione e buona domenica.

  85. Camillo Franchini ha detto:

    @claudio puosi

    A proposito di rassegne, Le voglio fare conoscere un altro modo di definire “cold fusion”.
    Il testo che riporto viene da:

    W. Loveland; D. J. Morissey; G. Seaborg
    Modern Nuclear Chemistry
    J. Wiley & Sons, 2006

    Recent synthesis reactions for heavy nuclei are divided into “cold” or “hot” fusion. Cold fusion reactions involve a heavier projectile (Ar–Kr) interacting with a Pb or Bi nucleus, where the excitation energy of the completely fused system is low (13 MeV), giving high survival probabilities.

    Cordialmente

  86. Giancarlo ha detto:

    @Edmund Storms
    Ingegnere, mi debbo scusare con Lei per aver detto in qualche commento precedente che il suo libricino era infarcito di stupidaggini. In realtà occorre pensare che Lei è un fan e quindi è meglio chiamarle ingenuità: come quella, celani-style, di dire che se un esperimento non si riesce a replicare è perché qualche parametro è stato sbagliato oppure celato dal primo realizzatore; o come quella di dare per certo il risultato di un esperimento fatto una sola volta nel 1989, cosa che si ripete più volte nel libretto.
    In realtà la lettura della sua guida la consiglio a tutti, persino a quelli che postano le sue conclusioni infarcite di perle di saggezza senza averLa letta per intero: è uno sport nazionale e di praticanti ce ne sono a bizzeffe, alcuni anche qui. Perché la consiglio? Intanto è un’opera di sistematizzazione nella quale Lei distingue chiaramente le LENR dalla hot fusion spacciata per LENR: concordo appieno. Poi perché a pagina 32 demolisce al paragrafo 5.II.7 la teoria di Rossi e Piantelli: No evidence supports this claim. The description of the process offered so far can not be considered a theory. Per non parlare della frase successiva in cui si allinea a un conto che feci io per l’esperimento di Levi e che dice in sostanza che pensare che tutto il reticolo possa essere fonte di LENR è da folli. Rossi si rassegni, la sua cartuccia non durerà sei mesi. Anzi durerà tutta la vita. Leggete gente, leggete.
    Poi, al paragrafo 5.II.1 assesta dei bei colpi di machete alla teoria di W&L&S: un’intera pagina destinata alla demolizione; chi lo sa che ne penserà chi Le ha dedicato un post intero quando La leggerà! Complimenti, esattamente in linea con quello che si è detto qui negli ultimi tempi senza che Lei sia neppure un talebano negazionista. Leggete gente, leggete.
    La cosa più interessante è l’impianto generale del suo libro. In pratica Lei suggerisce ai suoi studenti (io spero che La leggano anche quelli che sono professori da 23 anni) di non affidarsi a teorie esoteriche e di non pensare che la chimica, la fisica e in particolare la termodinamica, non valgano più. Per Lei le LENR avvengono non nel reticolo ma nelle cricche che si vengono a creare: le chiama Ambiente Nucleare Attivato (NAE) e dimostra come tutti gli esperimenti in odore di LENR sono riconducibili a tale situazione. Io non sono molto d’accordo con questa fisica, ma dal punto di vista ingegneristico credo che Lei si renderà conto che in tale situazione l’energia prodotta sarà pochina, essendo poche le cricche. addio free energy.
    Poi ci sono le trasmutazioni e tutto il resto, ma magari Le scrivo un’altra volta.
    Sinceramente suo

  87. Gherardo Gentzen ha detto:

    Camillo scrive:

    Molti hanno scritto che non manderebbero i loro figli e nipoti a studiare a Bologna-Baloney. Non è snobismo, la causa è una totale mancanza di fiducia nella didattica del gruppo bolognese di fisica.

    Se fossero brave, nemmeno io manderei le mie figlie a studiare a Bologna, ma non per mancanza di fiducia nella loro didattica.

    Infatti io credo che la didattica a Bologna sia, al 99%, corretta, come dappertutto. Ascoli65 chiedeva se ci si può fidare, e io ho risposto di sì, perché credo non capiti quasi mai che un docente faccia errori sistematici a lezione. Possono capitare degli errori ma questi vengono subito corretti. Le (rare) volte in cui io mi sbaglio in classe vengo subito beccato dagli studenti più svegli. Certo, abbiamo visto molti errori da parte di alcuni bolognesi, ma mica erano in classe a insegnare la loro materia.

    Il motivo per cui se una mia figlia fosse brava non la manderei a Bologna è che l’università ha perso prestigio e ha dei docenti un po’ troppo timidi che amano il quieto vivere, indicazione di un ambiente intellettuale poco stimolante. Ovviamente, la storia di Rossi danneggia qualunque studente che esca da Bologna e voglia rimanere nel campo della ricerca. Meglio stare alla larga.

    Personalmente trovo rassicurante che la Germania sia sempre rimasta fuori dalla ff. Io ci ho lavorato e posso garantire che lì la gente è davvero preparata e non spreca i mezzi che ha a disposizione.

    Se le mie figlie volessero studiare fisica sperimentale sarei contento che studiassero in Germania. Viceversa, se volessero studiare matematica o fisica teorica, consiglierei loro di stare alla larga dalla Germania e da qualunque sistema universitario basato sul sistema tedesco (quello austriaco per esempio).

    Anch’io conosco bene il sistema tedesco, ci ho lavorato dal 1998 al 2005, e sono scappato per la sua totale inadeguatezza alle materie teoriche. Come me fanno quasi tutti i logici. Ne conosco tanti di logici tedeschi, e sono tutti fuori dalla Germania. Non lontano da qui, a Swansea (Galles) c’è un dipartimento colonizzato dai tedeschi, ce ne sono così tanti che è capitato di fare le riunioni di dipartimento in tedesco. C’è almeno un logico tedesco o proveniente dalla Germania (come me) in quasi ogni buona università inglese. E la stessa cosa vale per tutte le discipline teoriche. Nella guerra la Germania ha perso la capacità di fare ricerca teorica e non l’ha più riacquistata, e il motivo è strutturale.

    Sono d’accordo con te, i tedeschi sono competenti e anche ben finanziati, ma il loro sistema verticistico va bene solo per le scienze sperimentali, in cui il capo d’istituto dà il ritmo, dice cosa fare, e la piramide sotto di lui esegue in modo sincronizzato. Hanno vinto parecchi Nobel sperimentali in questo modo. Però per le discipline teoriche questo non va bene. Per quelli come me serve il casino, serve una circolazione orizzontale di idee, anticonformismo e libertà, anche di fare cavolate, tutte cose che nel sistema tedesco sono tabù, e infatti vedi un po’ se vincono qualche premio teorico. È cento volte meglio l’incasinata Italia, che infatti ha una fisica teorica fortissima a livello mondiale, non c’è paragone con quella tedesca.

    • Camillo Franchini ha detto:

      Gerhard,

      Di quell’epoca mi ricordo l’intensità con cui si lavorava. Prima del fine settimana, il venerdì pomeriggio, c’era una riunione in un’aula dove a turno ogni capogruppo di ricerca teneva una relazione su quello che era stato fatto nel corso della settimana. Era sempre un confronto interessante, dove si imparava a interagire, a mettersi in discussione. Era un appuntamento temuto e ambito. In Italia non ho mai visto fare una cosa simile, perlomeno non con cadenza settimanale.
      Conoscendoti, mi sono reso conto che le scienze sperimentali si sviluppano con una dinamica assai diversa dalle scienze teoriche. Per esempio non se so esiste in matematica una banca dati che deve essere consultata in modo ossessivo come nel caso del nucleare. Per noi il pericolo è di non avere pieno dominio della materia in cui in quel momento ti applichi. Il timore di lavorare dove altri si sono già applicati cinque anni prima è sempre incombente. Da noi è capitato quando si è trattato di mettere a punto metodi di estrazione del plutonio da combustibile irraggiato. Le informazioni erano limitate, spesso classificate; il materiale era delicato e pericoloso, era caldo. Fra tutti credo che abbiamo letto tutto quello che era reperibile in quegli anni.
      E’ giusto fare come si faceva a Garching o è meglio buttarsi allo sbaraglio come il prof di Roma, che ha puntato sul verificarsi di almeno due miracoli? Fosse solo quello: che razza di fisica insegna quel giovanotto? Che fisica insegnano Focardi e Srivastava? Sono capaci di sdoppiarsi in docenti prudenti e in ricercatori spericolati? Io non ho la forza di sperarlo.

  88. Ascoli65 ha detto:

    Caro Gentzen,

    grazie per l’interessante inquadramento e sistematizzazione dei ruoli dell’università. Mi solleva anche la conferma che all’università quasi nessuno quasi mai insegna cose false, continuavo a sperarlo anch’io, nonostante tutto.

    Io però mi riferivo agli annunci scientifici sui risultati della ricerca. E’ su quello che mi sono venuti forti dubbi. Dubbi che resteranno finchè non vedrò che anche il sistema universitario italiano è capace di correggersi, sia pure con molto ritardo. Voglio anche precisare che non mi interessano nulla, né tanto meno invoco, provvedimenti sanzionatori. Mi piacerebbe solo vedere il ristabilimento della verità scientifica. Mi piacerebbe che l’autorità accademica si preoccupasse non solo del clamore mediatico, che pur c’è stato, ma anche di quei milioni di persone, in Italia e nel mondo, gente comune come i “cognati di Modena” o “le sorelle di Macerata”, che credono che la FF possa sostituire il petrolio perché lo hanno sentito affermare con sicurezza dai membri del DF di Bologna.

    Gentzen scrive:
    non si può generalizzare e concludere che il reclutamento italiano fa schifo
    Questo non l’ho detto, anche se ha volte si è indotti a crederlo a seguito di certe campagne di stampa che denunciano diffusi fenomeni di nepotismo, ce n’è stata una proprio recentemente su autorevoli TG italiani.

    Gentzen scrive:
    perché in UK … usano anche tecniche pubblicitarie, per cui notizie false non ne danno, ma senz’altro cercano di rendere `attraente´ quello che hanno
    Beh questo è legittimo e comprensibile. Magari fosse andata così a Bologna.

    Io non mi capacito di ciò che è avvenuto tra la prova del 16 dicembre 2010 e quella del 14 gennaio 2011, entrambe documentate nel report di Levi. La prima è quasi più significativa della seconda.

    Come lui stesso dice, Levi si reca a quella prova con il cappello da scettico e ne esce con quello di sostenitore del metodo Rossi-Focardi. Ciò che provoca la conversione è documentato nella fig.3 del suo report: un errore nell’acqusizione dei dati, per cui per mezz’ora non viene registrato alcun valore di temperatura. La retta inclinata che ne deriva viene assurdamente attribuita al riscaldamento conseguente all’accensione della resistenza, mentre la rampa successiva, non più rettilinea, viene scambiata per l’effetto dell’innesco del reattore. Tutto questo sotto gli occhi di un professore emerito di fisica generale, che però si dichiara più sperimentale che teorico.

    Ora se un simile abbaglio può essere dovuto alla fame di riscatto dell’anziano professore e magari alla venerazione che il più giovane collaboratore nutre per lui, non si riesce proprio a capire come possa spiegarsi per il direttore stesso del dipartimento. Infatti a valle del test di dicembre Levi stila un comunicato stampa che, prima di inviare ai media, fa esaminare al prof. Capiluppi (qui ho riassunto qualche dettaglio in più sulla circostanza: http://www.energeticambiente.it/sistemi-idrogeno-nikel/14728165-apparato-rossi-focardi-verita-o-bufala-178.html#post119320634 ).

    Immagino che alla lettura di quel testo il direttore del DF sia sobbalzato sulla poltrona, a meno che non sia abituato ad emanare comunicati stampa in cui si annunciano scoperte da premio Nobel. Immagino anche che avrà voluto conoscere qualche dettaglio in più sulla fondatezza di quanto anticipato dal comunicato: “l’energia attesa è di qualche kW”. Quindi Levi gli avrà mostrato la foto di cui sopra, cioè l’unico documento che aveva in mano, e gli avrà fatto notare il punto in cui la temperatura sale rapidamente a testimonianza dell’accensione del reattore. E’ qui che io non mi capacito proprio. Possibile che il prof. Capiluppi non abbia notato lo strano andamento della curva prima di quel punto, che non gli sia venuto qualche sospetto sulla regolarità della misura, che non abbia sentito il bisogno di consultarsi con qualcun altro del dipartimento, che non abbia chiesto a Levi di ripetere la prova con più attenzione, raccogliendo dati più affidabili e convincenti, prima di convocare la stampa con promesse così impegnative?

    Convocare la stampa per una dimostrazione come quella del 14 gennaio, con in mano i dati del test del 16 dicembre vuol dire che lo spettacolo che è andato in onda in quel capannone, e che grazie a youtube hanno visto, anche sottotitolato, centinaia di migliaia di persone nel mondo, poteva essere assimilato o ad una puntata di “Dilettanti allo sbaraglio” oppure di “Scherzi a parte”. In questo secondo caso siamo ancora tutti in attesa che prima poi i burloni si decidano ad esporre lo striscione in cui avvisano i burlati di essere sul set di quella trasmissione.

    Gentzen scrive:
    Focardi avrà senz’altro meritato il suo titolo, magari per meriti didattici e amministrativi.
    Sarà stato così.

    A questo proposito vorrei rammentare un fatto curioso. Il prof. Focardi ha ricevuto l’ambito riconoscimento nel 2006, con decorrenza 2004, insieme al prof. Zichichi, gli unici 2 conferimenti che in quella tornata hanno riguardato il DF. Le storie dei due autorevoli scienziati si erano già incrociate una decina di anni prima. Infatti nel 1996 l’esperimento Piantelli-Focardi era stato esaminato e contestato, per quanto riguarda l’eccesso di calore di origine nucleare, da un gruppo del CERN diretto proprio da Zichichi (http://it.wikipedia.org/wiki/Fusione_nucleare_fredda).

    Designandoli entrambi l’UniBo ha sicuramente premiato colui che in quella disputa aveva ragione.

    • Giancarlo ha detto:

      Caro ascoli65
      nella famosa notte delle 18 ore Levi arriva a dire che nel reattore ad L di Rossi scorre 1 litro di acqua al secondo (il che ha già dell’incredibile, data la sezione dei tubi l’acqua andava a 40 km/h e tutto rimaneva perfettamente stabile); inoltre, dice, che ad un certo punto l’acqua portava via 130 kW di calore prodotto. Il reattore è lungo pochi centimetri e l’acqua che ci scorre attorno porta via 130 kW; si saranno chiesti a Bologna perché i fabbricanti di caldaie si ostinino a mettere delle serpentine in rame lunghe lunghe o perché i termosifoni siano così grandi? Altro che fisica nucleare…
      Lo so che tu ti sei accorto che il misuratore d’acqua è stato male interpretato (Levi, le cifre rosse sono decimi di litro, non litri!) ma come si fa a DIRE una cosa del genere senza porsi problemi?

      • Ascoli65 ha detto:

        Certo, Giancarlo, i 130 kW sono una delle rivendicazioni più incredibili raccontate per quella prova, che completava il “trittico del gallo”, cioè le tre prove condotte, supervisionate, descritte e narrate da personale del DF. Che poi l’errore di un ordine di grandezza sulla portata sia dovuto alla male interpretazione delle cifre mi pare impossibile. Sul contatore tutte le cifre sono nere, quella a destra indica i m3, e questa unità di misura è marcata sul quadrante immediatamente a destra della cifra stessa: http://www.maddalena.it/prodotti_cert.php?cat=1&prod=8.

        Il problema è che non ho ancora capito a quale programma abbiamo assistito in questi mesi: “Dilettanti allo sbaraglio” o “Scherzi a parte” . Cioè non ho ancora capito quanti e quali errori erano involontari. Perché spiegare tutto con errori diventa veramente difficile anche dal punto di vista probabilistico. Prima o poi ti scappa di dire una cosa giusta.

        Ma la cosa più incredibile non sono le affermazioni di Levi, ma l’appoggio dell’intero DF a questa vicenda sancito dall’approvazione dei due accordi, quello oneroso e quello gratuito. Mi chiedo: se dopo un anno di polemiche il consiglio di dipartimento, come ci ha rivelato Gentzen, ha approvato il secondo all’unanimità, a parte un astenuto, quanti saranno stati i voti favorevoli all’accordo che prometteva mezzo milione alle casse del dipartimento, il 150%?

  89. Camillo Franchini ha detto:

    Non so se qualcuno è entrato nel sito
    http://www.iscmns.org/work10/program.htm
    dedicato al ISCMNS2012
    Non vi si trova descritta una sola reazione LENR !
    Parafrasando Metastasio:
    fusione fredda: che ci sia ognun lo dice, dove sia nessun lo sa.
    Nessuno in tutto l’International Workshop descrive una ff realizzata in qualche laboratorio del mondo. Forse si tratta di reazioni virtuali, soggette all’incertezza di Heisenberg.
    Non si legge mai un’equazione dove a sinistra ci siano i due nuclei che interagiscono, a destra il risultato con relativo bilancio energetico.
    Se mi sbaglio sono disposto a rovesciarmi in testa una palata di fango.

    Un bell’esempio di conclusione di un articolo:

    We have evidens that giant long-lived nuclear molecules were detected in the experiments with bismuth salts solution.
    We suppous that nuclear molecules are the part of every CMNS prosess.
    We need to continue our investigations.
    (D. S. Baranov, O. D. Baranova)

    Qualcuno sa che cosa sono le “molecole nucleari”?

  90. Camillo Franchini ha detto:

    @Gherard

    Vorrei capire meglio, anzi, vorrei farmi convincere da te.
    Non volendo citare me stesso, mi riferisco a Giancarlo che ha esposto critiche molto ben circostanziate su Srivastava e su Carpinteri. Gliele ha comunicate con lealtà; da Srivastava ha avuto risposte insultanti; da Carpinteri qualcosa di simile. Critiche inoppugnabili dal punto di vista di ciò che si conosce.
    Per quale ragione dovremmo fare credito a Srivastava e a Carpinteri di essere dei buoni insegnanti se commettono errori clamorosi? Tocca agli studenti protestare se dicono sfondoni? E’ giusto dargli credito fino a prova contraria? Se a chimica un docente proponesse un’idea di potenziale chimico diverso da quello che fornisce la termodinamica, non resterebbe al suo posto a lungo.
    In soldoni, perché dovrei fidarmi delle capacità didattiche di uno come Focardi che ha lanciato Rossi?

  91. Camillo Franchini ha detto:

    @Giancarlo

    Ho cominciato anch’io a leggere il libretto divulgativo di Storms.
    Comincia con un atto di fede:

    Consequently, early rejection of the claims was based on failure to detect significant neutron emission or tritium production. This was the first major error made by skeptics.

    Li chiama skeptics, avrebbe dovuto chiamarli esperti.
    Il major error sta nella sua testa; evidentemente si affida ai tre miracoli di Preparata. Ancora nel 2012. Tetragono l’amico.

    Vediamo come continua.

    • Giancarlo ha detto:

      @Camillo
      Quello che ho scritto sopra è vero. Noi non possiamo essere d’accordo con molto di quello che dice, ma su alcune cose si può firmare ad occhi chiusi. La razionalizzazione dell’argomento, la consapevolezza del dover rispettare le leggi esistenti, la consapevolezza che in un reticolo ordinario le LENR non ci sono manco per sbaglio, altrimenti i metallurgici se ne sarebbero accorti 100 anni prima. Poi per molte altre cose è un fan, uno che ci ha lavorato, uno che prende per buono Iwamura. Forse sarebbe il caso di scrivergli, ma sta diventando un lavoro.
      Cerca di leggerlo con la mente sgombra, e di trarne il massimo giovamento: non mi pare il peggiore che abbiamo letto.

  92. Camillo Franchini ha detto:

    Giancarlo,

    altrimenti i metallurgici se ne sarebbero accorti 100 anni prima

    E’ curioso, è quello che scrissi a Repubblica subito dopo il 24 marzo 1989. Scrissi che da una cinquantina di anni esistevano dei bersagli di titanio e di ittrio deuterati e triziati, che servivano per produrre neutroni per i centri che non disponevano di reattori nucleari a piscina. Fu la prima idea che mi venne in mente: avrebbero dovuto vedere che emettevano neutroni e gamma. Se non capitava, nisba, nessuna reazione nucleare. Uno può obiettare che non erano bersagli di palladio, ma mi sembra un’obiezione debole.
    Mi fa piacere che ti sia venuta in mente la stessa cosa. Ancora oggi si vendono bersagli deuterati, forse li vende anche ebay. Nessuno ha mai pensato che fossero oggetti mortali. Dimenticavo: sono stati resi innocui dai miracoli di Preparata. Però avrebbero potuto bruciare le dita, dato che emettevano calore.
    Storms mi ha sorpreso perché si è presentato come radiochimico. La radiochimica non è chimica nucleare; si tratta di discipline profondamente diverse, anche se a volte vengono insegnate insieme. Mah, vedremo mentre la lettura procede.
    Ho visto che Takahashi ha steso malamente Piantelli/Focardi/Rossi tirando finalmente fuori i gamma pronti. Quante volte non l’ho scritto! Spero che ora credano a un ff storico; forse pensavano che mi inventavo tutto.
    Nel brevetto, Rossi ha avuto il coraggio di scrivere che l’isotopo più adatto di nickel sarebbe 62Ni, che produce 63Cu, stabile. Anche Focardi non ha mai tenuto conto dei gamma pronti. Incredibile, se si pensa che è laureato in fisica. Che cosa imparano a scuola?

  93. claudio puosi ha detto:

    @Camillo Franchini
    @tutti
    In riferimento a questo

    Fai clic per accedere a articolo%20repubblica.pdf

    Fai clic per accedere a articolo%20corrire%20della%20sera.pdf

    Finalmente, Dott. Passerini !!!
    Molto lieto di conoscerLa.
    Allora siamo finalmente riusciti ad incontrarci (sul web).

    Dunque, stavo da un po’ cercando, attraverso la segreteria della Fondazione J.Von Neumann (Ente di ricerca in Artificial Intelligence), di contattare il Vs sito, che leggo con molto interesse da tempo, apprezzandone con stima l’impronta.
    Era mia intenzione, attraverso il blog, invitare in tempo Vostri simpatizzanti al Convegno, per uno scambio diretto di idee.
    Si può sempre rimediare.

    Tra pochi giorni metteremo in rete la videoregistrazione dell’intero convegno, dalla presentazione, agli interventi degli allievi, alla accensione “live” del reattore, all’ora e mezza di confronto attraverso liberi interventi e discussione collegiale.

    E aggiungeremo una mole di materiale tecnico riguardante la sperimentazione effettuata e i piani di prosecuzione.

    Le accenno che si tratta di un reattore elettrolitico (tipo Mizuno, Iorio), ma con la fondamentale differenza che impiega nanopolveri libere, non trattate ne’ fissate su supporti, che siamo riusciti a confinare e ad accendere in un reattore totalmente innovativo a letto fluido.

    Alternativamente a chi fa un tipo di comunicazione purtroppo vulnerabile reclamando rese che vengono solitamente smentite da detrattori, noi durante il convegno, pur comunicando di avere ottenuto (secondo la nostra interpretazione delle misure) rese dell’ordine del 400% e superiori, non abbiamo dato una dimostrazione in diretta di tali misurazioni (abbiamo solo acceso il reattore per comunicare visivamente di cosa si trattasse), ma con una fondamentale novità.

    La novità consiste nel fatto che abbiamo brevettato il catodo a polveri da parte della Scuola, cosicché da ora in poi nessuno interessato esclusivamente al lucro personale potrà più brevettarlo.

    L’Istituzione Pubblica, d’altro canto, potrà fornire l’apparecchio per permettere sperimentazioni, o solo la licenza d’uso all’irrisorio costo del materiale illustrativo per la costruzione autonoma e il migliore protocollo di utilizzo.

    Siamo un gruppo di (docenti) progettisti con capacità settoriali in radioprotezione, chimica, fisica, matematica, ingegneria, e abbiamo integrato le nostre forze in questa realizzazione (con l’aiuto prezioso dei nostri studenti che hanno acquisito notevoli competenze sul campo, seppur ovviamente limitate agli aspetti didattici).

    L’aver brevettato è funzionale alla più aperta circolazione, ora, sia dei piani costruttivi, che delle prove e delle interpretazioni, nell’ottica di poter condividere le informazioni senza timore che il lettore brevetti lui ciò che gli abbiamo comunicato noi, e successivamente impedisca a noi e agli altri di proseguire in direzioni promettenti.

    Abbiamo poi sfidato i detrattori ad eseguire loro le misurazioni, e noi controlliamo dove fanno gli errori, rendendoci disponibili persino a prestare immediatamente il nostro apparecchio ma conducendo le prove in nostra presenza (smaschereremmo persino un detrattore prestigiatore!).

    In questi giorni stiamo riprendendo fiato dall’impegno, grande, dell’organizzazione logistica dell’evento, e controllando come evolve la reazione a catena post-evento, in termini di diffusione delle notizie, possibilmente corrette (ma già abbiamo purtroppo rilevato degli errori, veniali, di trasmissione…).

    A breve potremo collaborare con Voi fornendovi dette informazioni aperte, al fine della più veloce diffusione.

    Siamo inoltre interessati a qualsiasi proposta Vostra, o pervenutaVi attraverso le Vostre pagine.

    Stiamo raccogliendo intorno a noi professionalità atte a costituire quella massa critica per scardinare il muro di difficoltà tecnologiche, scientifiche e di metodo che non hanno ancora permesso di spiegare la natura dei fenomeni coinvolti, e mirare ad una campagna di sperimentazioni appositamente progettate al fine della COMPRENSIONE del fenomeno (sappiamo di mirare forse troppo in alto, ma almeno coglieremo qualche successo rasoterra nella peggiore delle ipotesi, mentre mirando basso si colgono solitamente solo obiettivi sottoterra…).

    Suggerisco di accedere al sito della Scuola: http://www.leopoldopirelli.it, nella cui homepage comincia ad esserci un elenco, di già non più aggiornato, dei riferimenti ai link che parlano dell’evento, che crescono di numero così velocemente che i ragazzi della redazione interna non fanno in tempo ad indicarli.

    Con preghiera di divulgare sia la presente che i nostri apprezzamenti per il Suo lavoro e di chi rende vivace il Vostro blog, Le invio molti cordiali saluti personali, e da parte del gruppo che coordino.

    Ing. Ugo Abundo

    • Giancarlo ha detto:

      @claudio puosi
      La ringrazio a nome di @tutti. Lei da che cosa è particolarmente colpito in questa lettera?

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Claudio Puosi

      Scusi il ritardo con cui La ringrazio per l’attenzione che ha avuto. Ho solo dato la priorità a due commenti sul comportamento dell’Ing. Abundo.
      Grazie.
      Anch’io Le chiedo con Giancarlo: trova corretto il comportamento dell’Ingegnere e della Preside? Queste libertà didattiche dovrebbero essere più diffuse?

  94. Camillo Franchini ha detto:

    @Giancarlo

    Cominciamo bene, non riescono nemmeno a presentarsi.
    http://22passi.blogspot.it/2012/04/260412-seminario-infn-sulle-lenr-alla.html
    Il manifesto contiene due sfondoni divertenti:
    Struttura molecolare del palladio
    Intendono “struttura reticolare” del palladio. Il palladio è un metallo, non forma molecole.
    Srivastava colpisce ancora:
    ElectroWeak and other theories…
    ElectroWeak? Forse dovrebbe accontentarsi di Weak, perché la forza elettromagnetica e quella debole si sono separate dopo 10^-10 s dal big bang. Chissà come gli è venuto in mente; forse per figura. Forse al CERN riescono a realizzare (o l’hanno già fatto, non ricordo) l’unificazione elettrodebole; difficile pensare che serva ai ff, che lavorano a energie termiche. Quelle cose Srivastava le insegna anche o si accontenta di fare bella figura alle conferenze?
    Passerini sembra non essersi ancora accorto che Takahashi ha fatto la festa a Focardi/Piantelli/Rossi con tipica crudeltà nipponica. Per adesso mi sembra garrulo, chiacchierino e inconsapevole. Chi lo prepara all’attacco proditorio? Merita una visita.

  95. Gherardo Gentzen ha detto:

    Camillo scrive:

    Per esempio non se so esiste in matematica una banca dati che deve essere consultata in modo ossessivo come nel caso del nucleare. Per noi il pericolo è di non avere pieno dominio della materia in cui in quel momento ti applichi.

    No, noi non abbiamo banche dati. Il pericolo di non sapere cosa hanno fatto gli altri è, almeno nel mio settore, solo teorico, perché dopo qualche anno ci si conosce più o meno tutti e si viene subito a sapere cosa fanno gli altri.

    Per quale ragione dovremmo fare credito a Srivastava e a Carpinteri di essere dei buoni insegnanti se commettono errori clamorosi? Tocca agli studenti protestare se dicono sfondoni? E’ giusto dargli credito fino a prova contraria?

    Senz’altro posso sbagliarmi, ma io non credo che un ricercatore che fa errori nella ricerca ne faccia necessariamente anche nella didattica. Anzi, penso che sia un caso molto raro. Conosco personalmente molti esempi di ricercatori pasticcioni, o che fanno molti errori, o poco colti, o privi di idee, che però sono capaci di organizzare per benino un corso e fare dell’ottima o almeno buona didattica. Il fatto è che una volta che ti sei conquistato i tuoi corsi, fai ogni anno gli stessi, e hai qualche assistente che ti fa le esercitazioni, che errori vuoi fare? Puoi fare qualche errore all’inizio, ma verrai corretto e poi non lo fai più. E poi non è detto che quelli che fanno errori in un settore insegnino in quel settore. Carpinteri insegna meccanica strutturale se non sbaglio, mica fisica nucleare.

    In soldoni, perché dovrei fidarmi delle capacità didattiche di uno come Focardi che ha lanciato Rossi?

    Mia moglie, che ha studiato matematica a Bologna, ha avuto Focardi come professore per un corso di fisica e dice che era bravissimo. Non bravo: bravissimo. Credo tra l’altro che sia stato normalista all’epoca in cui lo era Rubbia. Questo è il motivo principale per cui all’inizio ho abboccato alla storia di Rossi.

    • Camillo Franchini ha detto:

      Mia moglie, che ha studiato matematica a Bologna, ha avuto Focardi come professore per un corso di fisica e dice che era bravissimo. Non bravo: bravissimo.

      Me lo ricordo bene.
      Qualsiasi professore di fisica può apparire bravissimo a uno studente di matematica. Negli anni 68 – 72 a Pisa ho tenuto dei corsi di stechiometria a fisici e ingegneri; si trattava di roba semplice, adeguata a studenti che non si sarebbero occupati di chimica sul piano professionale. I corsi di studio sono sempre modulati sugli studenti. La stechiometria per chimici è cosa diversa, ben più imponente. La termodinamica chimica che impari dal Chiorboli o dal Silvestroni non è quella che si fa al terzo anno di Chimica, è solo un assaggio, una introduzione. E’ questa la ragione per cui un chimico non può essere alternativo a un fisico e viceversa; è il bello della specializzazione. Nel 1966 ho seguito un corso del Prof. Braccini che presentava alcune delle Lectures di Feynman. Il tema era complesso; lì si vedeva la cultura della persona e la sua capacità didattica. Assolutamente affascinante. Conservo religiosamente i tre volumi dalla copertina rossa.
      Proprio la stima di cui Focardi godeva può avere provocato un sacco di adesioni alle sue stravaganze nucleari. Lì è decisamente ignorante, perché non è stato nemmeno in grado di calcolare se la reazione che ha affascinato Rossi produca energia o richieda energia per avvenire. Ha tentato, ha scritto delle cose, ma erano sbagliate, perché non ha tenuto conto che i nuclei che si formano nella reazione tra idrogeno e nickel sono caldi. L’ha segnalato anche Takahashi a Pontignano, anche se solo per dimostrare che nella reazione Focardi/Piantelli i gamma sono presenti e come. Se la reazione avviene, il mammozio è terribilmente radiogeno e va trattato come una bomba al cobalto. Inoltre quei gamma vanno messi nel bilancio energetico della reazione, non sono mica regalati dalla natura.

      Per quale ragione dovremmo fare credito a Srivastava e a Carpinteri

      Forse Carpinteri non fa danni evidenti, ma ho paura che un teorico come Srivastava spieghi a lezione l’interazione debole come fa nei suoi articoli. Sarebbe devastante.
      Anche l’Ing. Abundo della Scuola Pirelli ha provocato danni ai suoi studenti, perché ha sottratto tempo alle normali attività di insegnamento. Per me un insegnante del genere è decisamente censurabile. La sperimentazione personale del docente ha prevaricato sugli obblighi didattici. Speriamo che il vizio non si diffonda.

  96. Gherardo Gentzen ha detto:

    Ascoli65 scrive:

    Mi piacerebbe solo vedere il ristabilimento della verità scientifica.

    Sono completamente d’accordo con lei. L’unica anomalia accertata in questa faccenda è il comportamento del DF di Bologna. Fortunatamente, fino a prova contraria, rimane un’eccezione. Senz’altro io non ho mai visto niente di simile prima d’ora.

  97. paolo ha detto:

    @ Franchini – Lei scrive:
    Paolo,
    “Apprezzo la Sua buona volontà, ma volere passare da strutture chimiche molto raffinate a reazioni nucleari il passo è lungo e avventuroso. Bisogna convincersi che si tratta di due mondi distinti.”

    Noto che ha smesso di esternare pozioni magiche, del tipo: “ragnatela di Epeira diademata seccata e macinata fine, oppure sterco di pipistrello”

    … in compenso, è tornato alle raccomandazioni; ringrazio, ma La informo che sono abbastanza avanti con gli anni, da “provare” a camminare da solo!

    Tornando all’oggetto del contendere, desidero informarLa, ove Le fosse sfuggito, che il:
    ““Method and Apparatus for Generating Energy through Nuclear Reactions of Hydrogen Adsorbed by Orbital Capture to a Metal Crystalline Nanostructure”
    è utilizzato dal gruppo del Prof. Piantelli e che questo metodo prevede l’utilizzo di Metal Crystalline Nanostructure, a proposito delle quali mi sono limitato a fornire due link, in quanto che mi pareva spiegassero – in maniera chiara – cosa sono queste nanostrutture, senza alcun commento personale; quelli sono una Sua specialità e glieli lascio volentieri!

    Concludo ribadendo il mio punto di vista: cosa utilizzino i vari fusionisti all’interno delle loro “celle” – tutto sommato – a me non interessa proprio; come riescano a produrre acqua calda, ancor meno, quello che interessa a me come agli altri milioni di persone (milioni – per ora) è che, l’acqua calda venga prodotta con costi pari a 0.
    Che la suddetta acqua calda sia il prodotto di una reazione nucleare, di una reazione chimica o di chissà cos’altro, che avvenga utilizzando, magari, un catalizzatore derivato dal grafene/nanostrutturato/addittivato/stratificato con Ni o meno, lascio a Lei il piacere di dissertarne, a me interessa veramente poco.

    Quello che importa è che esca acqua calda a costo =0

    … il treno va, corre sulle ali di INTERNET e, il 26 aprile 2012 compie 20 anni; nell’occasione, l’Accademia delle Scienze di Torino ospita l’incontro-dibattito organizzato da Internet Society Italia dedicato al tema “La difesa di Internet come strumento per la diffusione del sapere e la crescita della conoscenza a beneficio di tutti” e, questo è un dato incontrovertibile e non più arrestabile!
    http://www.accademiadellescienze.it/eventi/internet-society

    paolo
    p.s. … agli errori si chiede scusae, chi scive, lo ha fatto; … forse, sarebbe buona norma rispondere.

    • Camillo Franchini ha detto:

      Paolo,

      … senza alcun commento personale; quelli sono una Sua specialità e glieli lascio volentieri!

      Noi siamo qui solo per commentare, altrimenti il blog sarebbe una cosa salottiera come quello di Passerini o un elenco di link che tutti noi sono capaci di reperire in rete, lavorando molto con il mouse, meno con la testa.

      Concludo ribadendo il mio punto di vista: cosa utilizzino i vari fusionisti all’interno delle loro “celle” – tutto sommato – a me non interessa proprio

      Come socio del CICAP, a me interessa stanare la falsa scienza, quindi devo ragionare delle “celle” con gli strumenti che ho a disposizione. Temo che la concentrazione di ff a Bologna sia dovuta al cattivo insegnamento di Focardi, che potrebbe avere incoraggiato e favorito tra i suoi assistenti quelli che avevano tendenze fusorie. Capita nelle Università. Non sarebbe altrimenti comprensibile una così alta concentrazione di ff in un solo dipartimento. Il mio è solo un dubbio, intendiamoci, non ho elementi per affermarlo con certezza, è una paura. Ho conosciuto un professore rigidamente cattolico che aveva assistenti (allora si chiamavano così) rigidamente cattolici. Una combinazione?
      Cerco di fare la mia parte meglio che posso, altrimenti mi scelgo un’altra associazione. Tutta la copertina di “Scienza e Paranormale” del numero 78, 2008 è dedicata al mio articolo sulla ff. Ho scritto anche su Arata. Qualcosa di utile per il CICAP l’ho fatto, no?
      Giancarlo, Gentzen, Ascoli65, mW, Miglietto, Luca, Marco, Livio, ecc. non sono del CICAP, ma si comportano come me, ognuno nel proprio campo di competenza. Io, come Giancarlo, ho cercato di capire perché mai Srivastava volesse confondere le idee dei suoi studenti con una teoria sull’interazione debole inventata di sana pianta su misura delle sue esigenze fusorie. Ora l’ha perfino allargata a “elettrodebole”. Non mi ha risposto. E’ nostro obbligo incalzare quei signori, mostrare che il re è nudo. Se non si fa, di congresso in congresso si fanno una fama fasulla che porta denaro. Ai politici basta che una notizia, un nome, frulli nei media per diventare attenti.

      p.s. … agli errori si chiede scusae, chi scive, lo ha fatto; … forse, sarebbe buona norma rispondere.

      Ho preso atto delle scuse e ho liberato il suo messaggio, dopo averlo corretto. Non basta? Allora scrivo in chiaro: accetto le Sue scuse.

  98. Gherardo Gentzen ha detto:

    Ascoli65 scrive:

    quanti saranno stati i voti favorevoli all’accordo che prometteva mezzo milione alle casse del dipartimento, il 150%?

    Quella decisione era stata molto dibattuta alla riunione del 21 aprile 2011.

    Ho riguardato le note che ho ricevuto: `clima un po’ surreale´; `insolita animosità´; `gente preoccupata per un possibile sputtanamento´; `scetticismo a priori´; `addirittura persino un po’ di gelosia´; `il direttore ha detto che sino a che non sa cosa c’e’ dentro quella roba [l’e-turd] in dip. non ce la vuole´; `alla fine ci si deve fidare dei propri colleghi´; `non vedo che cosa il dipartimento abbia da perderci´; `sono misure da laboratorio di fisichetta´; `se l’efficienza e’ vicina a 16, come detto nelle dimostrazioni preliminari, non c’e’ modo di sbagliare´.

    A proposito di Levi e co.: `non li conosco ma non e’ roba che gente del mestiere puo’ sbagliare´.

  99. paolo ha detto:

    @ Franchini,

    “Ai politici basta che una notizia, un nome, frulli nei media per diventare attenti”

    … nel Suo mondo, forse, mentre In un Paese – normale, dal punto di vista politico/culturale – il compito dei politici, quindi, dei Ministri dovrebbe essere quello di capire cosa sta succedendo e come il Giudice si affida ad un perito del tribunale per capire la materia – oggetto di causa – così pure il Ministro dovrebbe fare:
    … incaricare un gruppo di tecnici, esperti della materia in oggetto, predisporre un programma che specifichi – tempi – modalità – fini da raggiungere – spese – relazione conclusiva – sulla base della quale riferire al Governo che poi deciderà.

    Quando il Ministro la investirà ufficialmente di tale compito, allora, avrà il diritto di investigare – di chiedere – di sbugiardare, però prima dovrebbe chiedere che i Ricercatori della Cold Fusione avessero la stessa dignità e possibilità finanziaria – per la ricerca – concessa ai colleghi della Hot Fusion, che pur partendo da una teoria consolidata, navigano in un mare di difficoltà ingegneristiche – per Sua stessa ammissione o di Giancarlo – tanto che prevedono qualche eventuale/probabile risultato in termini di energia prodotta nel …2050 … se tutto andrà liscio, ma nel frattempo ci sarà stato un utilizzo di denaro pubblico ENORME!!

    Questa è la normale procedura adottata nelle democrazie nordiche, quelle che sempre ammiriamo quando ci fa comodo, che se adottate anche da Noi, La liberebbero dall’ossessione che La attanaglia. Semplice e democratico … mi pare!

    paolo

    • Marco DL ha detto:

      Paolo, lei mette sullo stesso piano:
      – ricercatori che chiedono di falsificare le proprie teorie/esperimenti, che cercano le critiche per mettere alla prova i propri esperimenti, che ringraziano chi evidenzia un errore.
      – (pseudo)ricercatori che non accettano nessuna critica e rifuggono un confronto onesto, che fanno errori madornali e li pubblicano con fierezza, denunciando complotti in continuazione.

      Questo è offensivo per tutte le persone intellettualmente oneste.
      E’ chiaro che a lei, trovarsi di fronte uno che le vuole venderle il colosseo, non crea nessun allarme/disturbo.

  100. paolo ha detto:

    @ TUTTI,
    Nucleare «pulito», la ricerca passa da Padova grazie al Cnr

    PADOVA. La ricerca sull’energia nucleare pulita passa da Padova. E precisamente dai laboratori del Cnr, in zona industriale, attraverso il consorzio Rfx che sta seguendo la sperimentazione di «Iter». E’ il primo reattore a fusione, attualmente in costruzione in Francia, realizzato attraverso una collaborazione mondiale e finalizzato a dimostrare la fattibilità della produzione estesa di energia da fusione, passo decisivo verso la realizzazione di future centrali .

    In «Iter», il plasma di deuterio e trizio sarà confinato da intensi campi magnetici e riscaldato con sistemi a radio frequenza e da fasci di atomi neutri, fino a raggiungere le condizioni in cui la potenza da fusione prodotta supera quella immessa di almeno un fattore 10.

    Per sviluppare il sistema degli iniettori di fasci di neutri di «Iter»,verrà realizzato a Padova un laboratorio per la prova e lo sviluppo del sistema, la «Neutral Beam Test Facility». Il laboratorio opererà in parallelo alla sperimentazione su «Iter», per ottimizzare il sistema in vista del futuro reattore a fusione.

    Il nuovo laboratorio è stato presentato stamattina con una cerimonia in cui sono stati svelati i progetti dei nuovi edifici che sorgeranno nell’area. «La fisica e l’ingegneria sono di casa a Padova, e lo dimostreremo anche questa volta – ha spiegato il rettore Zaccaria nel suo saluto al convegno – Questa nuova realizzazione del consorzio è una grande opportunità anche perché consente di affiancare ad una consolidata attività di ricerca su Rfx, che sta dimostrando di produrre risultati scientifici di primo piano, un’attività di sviluppo tecnologico avanzato, in diretta connessione con “Iter”».

    «Mi congratulo con tutti i colleghi e in particolare con Giorgio Rostagni e Francesco Gnesotto per questo nuovo importante passo verso il futuro e auguro loro un pieno successo nella realizzazione del progetto – ha concluso il magnifico – La costruzione dei nuovi edifici sta per iniziare: siamo impazienti di tornare qui per inaugurarli».

    Zorzato: “Opportunità anche per le aziende”. “Un’iniziativa dall’alto valore innovativo”. Questo il giudizio del vicepresidente della Regione, Marino Zorzato. “La ricerca sulla fusione termonucleare controllata per ottenere al più presto energia da fusione è un passo importante per lo sviluppo economico e sociale. Con questo progetto si concretizza a Padova un nuovo polo scientifico di eccellenza che coinvolge nella realizzazione dei componenti le aziende del nostro territorio e consente all’Italia un ritorno significativo delle risorse messe a disposizione per le attività comunitarie. E’ un’importante opportunità per le aziende venete di partecipare all’impresa e, conseguentemente, di sviluppare le loro conoscenze e capacità produttive in un settore strategico. Inoltre, diventa un’occasione fondamentale per la formazione di giovani, sia nello stesso laboratorio che nelle aziende collaboranti, su competenze di elevatissimo livello tecnologico”.

    27 febbraio 2012
    http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca/2012/02/27/news/nucleare-pulito-la-ricerca-passa-da-padova-ecco-i-laboratori-1.3228097

  101. Camillo Franchini ha detto:

    Paolo,

    Quando il Ministro la investirà ufficialmente di tale compito, allora, avrà il diritto di investigare – di chiedere – di sbugiardare,

    senza scomodare le istituzioni credo che, da tecnico, avendo a disposizione strumenti di comunicazioni importanti come internet, il mio dovere sia di rilevare incompetenze ed errori scientifici. Trattandosi di uno strumento pubblico, chiunque può produrre obiezioni e difender le proprie posizioni, quindi l’equilibrio del confronto viene mantenuto.
    Mancherebbe che per ragionare su rivendicazioni esibite in tutti i modi dovessimo ricevere un incarico formale da qualche autorità. A esibizioni pubbliche si risponde in pubblico, possibilmente a tambur battente. Lei avrebbe preferito che non commentassi le esibizioni TV e YouTube di Cardone e Carpinteri, per non dire di Celani e Srivastava? Credo che loro stessi si aspettassero severe critiche.

    prima dovrebbe chiedere che i Ricercatori della Cold Fusione avessero la stessa dignità e possibilità finanziaria – per la ricerca – concessa ai colleghi della Hot Fusion

    Calma, le “possibilità finanziarie” devono essere fornite a ragion veduta, mica per equità. La fusione calda ha le carte in regola, la ff no, almeno dal mio punto di vista. Non basta mica dire “c’è una fusione calda, per fare pari diamo via alla ff”.
    Mi pare che sia un’abitudine, anzi un vizio, dei ff collegare fusione calda con fusione fredda. Se la fc porta via tempo, competenze e denaro, incoraggiamo la ff, così facciamo contenti tutti. E’ come dire che, visto che la mia vicina non vuole accoppiarsi con me, mi adatto a farlo con suo marito.
    Buona giornata

    • paolo ha detto:

      … dalle mie parti esiste un detto popolare = saggezza, che cita così:

      <b< non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire

      Buongiorno

  102. Camillo Franchini ha detto:

    @Giancarlo

    Ti riporto un gustoso episodio che riguarda i due divulgatori più importanti della ff, Mallove e Storms. Qui sono colti a diffondere una grossa bugia. Secondo loro nel 1995 la ff era già diventata “commercial” e i ff erano pronti ad arricchirsi. Cattivi profeti.

    Infinite Energy
    Publisher and Editor-in-Chief
    Eugene F. Mallove, Sc.D.
    Vol. 1, No.2 1995 – Editorial

    Breaking Through!
    Cold Fusion Goes Commercial…
    We knew all along it would happen….”cold fusion” would begin to be commercialized long before science fully came to grips with what the mysterious and extremely potent excess heat-generating process really is.
    Remarkably, cold fusion is being commercialized even in the face of continued widespread, but obviously misguided skepticism that the phenomenon even exists! As former Los Alamos National Laboratory scientist Dr. Edmund Storms, now with Salt Lake City-based ENECO, has suggested, “We can thank the skeptics for allowing some of us the chance to become very rich.”
    Clearly, if the U.S. Department of Energy evaluation of cold fusion in 1989 had been even 10% objective, and if threatened institutions had been open to the new discovery, in 1995 there would be precious little room in the field for small companies and entrepreneurs.

  103. Giancarlo ha detto:

    Il seminario di Celani e Srivastava sembra essere sparito dalla programmazione.
    A suo tempo lo avevo trovato nel calendario seminari di INFN, cui si può arrivare anche dal sito del Dipartimento di Fisica tramite la faticosa navigazione
    Portale==>Segreteria Seminari==>Sem. in programmazione==>Calendario
    Per chi non vuol perdere tempo si arriva qui.
    http://agenda.infn.it/wcalendar.py?selCateg=132

    Solo che il seminario è sparito; ora chiamo Brunello per avere maggiori informazioni e vi faccio sapere.

  104. Camillo Franchini ha detto:

    @Paolo

    non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire

    Colpa mia, cerco di spiegarmi meglio.
    Se Focardi e Piantelli non accettano la dimostrazione che le loro reazioni sono endoergiche in base a dati tabulati, secondo Lei lo Stato dovrebbe finanziare ricerche per ricontrollare quei dati, solo perché i due hanno detto che i loro mammozi producono energia netta? Se io dichiaro di avere inventato un motore che usa acqua come propellente ho diritto a finanziamenti?
    Ecco a cosa serve una critica preventiva, giusta e oculata. Per evitare distrazione di fondi in ricerche che hanno già una risposta nelle banche dati. A questo servono le banche dati, forniscono numeri che servono per lavorare.
    Colgo l’occasione per riconoscere che Rossi non ha mai chiesto denaro pubblico.
    Buona giornata

    • paolo ha detto:

      @ Franchini,
      “Colpa mia, cerco di spiegarmi meglio”

      … mi dispiace perché si sforza di non capire allora provo a spiegarmi meglio: il problema è l’acqua, si combatterà per l’acqua quindi produrre acqua calda a costo = 0 per desanilizzare l’acqua di mare è fondamentale ora, non nel 2050, tanto è vero che:

      “Le implicazioni aperte da questa prospettiva di ricerca potrebbero garantire l’accesso all’acqua potabile ai 300 milioni di persone ancora sprovviste e ridurre le perdite dei raccolti dovute alla siccità (solo il 5% delle terre coltivabili sono irrigate). Ma la strada non sarà facile. I limiti sono rappresentati sia dall’inaccessibilità di certe zone che dagli alti costi dovuti all’utilizzo di attrezzature sofisticate. Secondo gli studiosi, infatti, i giacimenti d’acqua più grandi si troverebbero nelle zone più aride dell’Africa e in tutto il Sahara, ma a circa 100-250 metri sotto il livello del suolo, una profondità alla quale non è possibile accedere con sistemi di pompaggio manuali. L’abbattimento dei costi e la risoluzione dei problemi logistici saranno le direttrici che i ricercatori londinesi inizieranno a seguire”

      http://www.rinnovabili.it/ambiente/l%E2%80%99acqua-delle-falde-per-dissetare-l%E2%80%99africa961/

      … mentre Lei si interroga sulla teoria quelli muoiono di sete, ha capito ora?
      paolo

  105. Camillo Franchini ha detto:

    Paolo,

    quello che cerco di evitare con tutte le mie forze è che stuoli di imbroglioni si presentino come demiurghi in grado di risolvere il problema energetico.
    Lei vorrebbe invece offrire una chance a tutti secondo il detto “fusse che fusse la volta bbona”.
    Io cerco di valutare l’offerta, tutto qui. Se l’offerta presenta congruità scientifica bene, altrimenti scrivo per quale ragione sono in disaccordo.
    Perché non Le restino dubbi: a Piantelli e a Focardi darei solo lo stipendio.
    Bisogna mantenere i nervi saldi e distinguere tra competenti e incompetenti.
    Lei crede che la vicenda Rossi non porterà danno e disorientamento, anche se Rossi non ha chiesto finanziamenti statali? Ogni fallimento diminuisce la fiducia nella scienza, semina sconcerto, si pensa che ci siano forze ostili a remare contro; proprio come durante le carestie e le pestilenze.
    Ognuno di noi deve offrire quello che sa, io come Lei. Qua Lei ha tutto lo spazio che desidera per esprimersi, purchè non copincolli troppo.
    Buona giornata
    Camillo

    • paolo ha detto:

      “Qua Lei ha tutto lo spazio che desidera per esprimersi, purchè non copincolli troppo”

      … ecco un’altra avvertenza o limitazione; è proprio più forte di Lei!
      Capisco che certi discorsi le danno fastidio, ma IL “copio incollo” è NECESSARIO quando si riferiscono notizie; è inevitabile citare la fonte. Quando, in passato, ho dimenticato di farlo (sarà capitato una volta) non ha perso l’occasione di sottolinearlo ed in un caso, lo ha pure preteso. Cerchi, almeno, di essere coerente!

      Tuttavia, essendo – lei – il padrone di casa può sempre tagliare, come ha già fatto.

      Io, per il momento, mi limito a seguire, senza ostacolare, il lavoro di PROFESSIONISTI nel campo della ricerca, cui altri PROFESSIONISTI – di questa Repubblica – hanno concesso i titoli per poter inseganre ed eseguire determinate ricerche ed esperimenti; ho la speranza, sempre più prossima ad una ragionevole certezza, che qualche risultato positivo si otterrà, se lo otterrà Rossi – Piantelli – Defkalion od altri a me poco importa, anche se italiano tifo per i NOSTRI.

      Infine, repetita iuvant, mentre lei ci difende da inutili sprechi (… andasse altrove a cercarli, sapesse quanti ne troverebbe) I BAMBINI IN AFRICA MUOIONO DI SETE.
      Se questo pensiero non la turba … è un problema tutto suo.

      paolo

      • mW ha detto:

        Paolo,
        senza alcun intento polemico, tanto più che mi guardo sempre bene dall’entrare nei vostri dialoghi, volevo fare una considerazione.
        C’è anche chi muore di fame, ucciso da armi, bombe, mine antiuomo, AIDS, etc. etc. ma bisogna definire chiaramente il legame tra questo e una qualsiasi dichiarazione sulle LENR.
        Anzi, forse i temi che hai toccato sono talmente importanti e sensibili, che ciò che possiamo fare è evitare che tutte le persone che soffrono per questi problemi investano le loro speranze su soluzioni “miracolose” tutt’altro che provate.

        • paolo ha detto:

          @mW,

          “che ciò che possiamo fare è evitare che tutte le persone che soffrono per questi problemi investano le loro speranze su soluzioni “miracolose” tutt’altro che provate.”

          … è la tua opinione; la mia, che ho già esplicitato più volte (ma non ho la presunzione che tu mi legga) è la seguente:

          favorire o , almeno, non ostacolare le ricerche sulla Cold Fusion/LNER, attraverso la cosituzione di un Centro di Ricerca Nazionale pagato dai contribuenti, con la stessa dignità e mezzi dei colleghi della Hot Fusion (molti, molti, molti, molti, meno soldi) in modo che si possa – forse – definire una teoria che ,in maniera accademica e scientifica, possa spiegare il fenomeno in atto, ivi compresi i catalizzatori.

          Nel frattempo se in Italia, in Grecia, in Amerca un gruppo di ricercatori od un singolo dice di produrre acqua calda a me va bene; farò i controlli necessari per poterlo mettere in commercio, dopo di che lo utilizzo per aiutare chi muore di FAME e di SETE!
          Poi se vuoi fare una battaglia contro le armi o altro (finanza?)è sufficiente che tu me lo dica!

          Nel frattempo, permetti che vengano testate o ti vuoi sostituire alle autorità che dovranno o dovrebbero certificare l’lidoneità dell’E-cat e simili, per la vendita? Oppure credi che qualcuno possa vendere uno di questi oggetti senza la necessaria certificazione? Quindi mi spieghi dov’è l’illusione o cosa c’è di sbagliato in tutto ciò?

          paolo

      • Camillo Franchini ha detto:

        Tuttavia, essendo – lei – il padrone di casa può sempre tagliare, come ha già fatto.

        Non ho mai tagliato. Non lo so con certezza, ma credo che sia proibito mutilare un commento. Cosa Le viene in mente?

  106. mW ha detto:

    Notare la frequenza con la quale l’ing. Abundo dell’istituto Pirelli usa il termine “detrattori”.
    Io sarei felice di sottoporre il mio apparato alla verifica di chicchesia, e sarei io stesso a chiedere di mettermi in difficoltà, anche per darmi modo di risolvere problemi che non avevo visto.
    Chi vuole verificare è qualcuno che oggettivamente ti darà una mano a rendere il tuo apparato tetragono alle critiche ulteriori.
    Per altri e’ un detrattore.

    Alcuni docenti degli istituti tecnici sviluppano un enorme idea di se stessi.

    Vi è da dire che l’evolversi delle tecnologie mette a disposizione di tutti, strumenti di controllo e di progettazione che possono anche essere usati in maniera molto sofisticata.
    Chi è in grado di usare questi strumenti, anche in maniera complicata, corre il pericolo di credere di aver enucleato nuovi concetti.

    Ma, ahimè, la differenza la fanno sempre carta e penna.

  107. claudio puosi ha detto:

    @Camillo Franchini
    @tutti
    Due modi di “vedere il mondo”
    http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/04/19/foto/il_reattore_costruito_dagli_studenti-33583028/1/

    Quantum Leap riporta su EnergeticAmbiente.it:

    Ciao a tutti,

    con immenso rammarico devo comunicarvi che la conferenza è stata cancellata.
    Volontà contrarie hanno raggiunto il loro obiettivo.

    La cosa che personalmente mi rattrista è che in questa decisione si racchiude non solo lo scetticismo nei confronti delle LENR, ma la ferma volontà di ‘chiudere la bocca’ a chi vuole semplicemente raccontare la sua esperienza.

    La notizia mi è giunta direttamente dal prof.Srivastava.

    …. tempi duri… ma ci siamo abituati.
    23 aprile 2012 14:35

    • Camillo Franchini ha detto:

      @Puosi

      Due modi di “vedere il mondo”

      Addirittura. Il giornale l’ha riportato come un fatto di cronaca, sgradevole, ma resta un fatto di cronaca da segnalare. Repubblica riportò come fatto di cronaca anche l’esibizione di Rossi del 14 gennaio 2011. Mi ricordo che la giornalista si chiamava Ilaria Venturi.

      L’altra notizia è più interessante e decisamente confortante. Il ripetersi di incontri, manifestazioni, esibizioni varie porta una notorietà ambigua a persone alla ricerca di finanziamenti per le loro attività. Oltretutto i due personaggi si erano già esibiti sugli stessi temi al CERN.
      Potessi dare un consiglio, suggerirei a Celani di prendersi la LENR che gli è riuscita meglio e di descrivere l’esperimento in bel ppt elegante e inattaccabile. Lasci stare i bilanci storici, gli esperimenti degli altri, i riconoscimenti del Tenno ai suoi amici giapponesi. Si sbarazzi soprattutto di Iwamura e del ricordo del progetto Italo-Giapponese del 2005. Su quel punto è stato mal consigliato; temo che consideri ancora Iwamura un celebre trasmutatore. Descriva modestamente una reazione che lui considera LENR e stupisca il mondo. Non faccia altro, sia sobrio.
      A Srivastava consiglierei di introdurre i deboloni, se insiste a occuparsi di interazione debole. Non usi i diagrammi-tentativo di Fermi, ma quelli di Feynman. Non confonda la forza debole con quella elettrodebole. Se va in pubblico, come gli piace fare, impari a rispondere alle richieste di chiarimenti che gli arrivano per posta. Lui ha scelto di esibirsi, non glielo ha mica ordinato il dottore.
      Speriamo che a Frascati si rendano finalmente conto di che cosa significa scaldare la stessa pappa per un quarto di secolo, abusando delle speranze di molta gente senza competenza in una fonte di energia abbondante e pulita.

  108. Camillo Franchini ha detto:

    Paolo,

    favorire o , almeno, non ostacolare le ricerche sulla Cold Fusion/LNER, attraverso la cosituzione di un Centro di Ricerca Nazionale pagato dai contribuenti, con la stessa dignità e mezzi dei colleghi della Hot Fusion (molti, molti, molti, molti, meno soldi) in modo che si possa – forse – definire una teoria che ,in maniera accademica e scientifica, possa spiegare il fenomeno in atto, ivi compresi i catalizzatori.

    Anche se l’intenzione è generosa, non significa che sia seria.
    Ormai siamo dei veterani e abbiamo visto come sono andate le cose in venticinque anni.
    Guardi Krivit, specchio degli avvenimenti, testimone appassionato; anni fa era un ff senza condizioni, gli andava bene tutto; poi, siccome non è stupido, si è liberato abilmente di Focardi/Piantelli/Rossi. Poi si è rivolto a Preparata, criticando duramente McKubre e Hagelstein. Focardi dice che la ff di Celani è pura illusione. Takahashi, alleato di Celani, fa fuori Piantelli/Focardi. Srivastava è stato demolito con molta abilità da Giancarlo. Anch’io ho dato una mano, intitolandogli un articolo. A Krivit sono rimasti WLS. Ora non si fa più vivo nemmeno con quelli. Francamente a me sembrano i più scalcinati di tutti. Speriamo che non cada in crisi di astinenza.
    Con che coraggio Lei vorrebbe riunire una commissione sulla ff? Quale dialetto della ff vuole trattare? Poteva andare bene in aprile 1989 quando la ff era una sola, ora è fuori tempo, è come tentare di rivitalizzare me o Brigitte Bardot.
    L’idea di collegare fame e sete nel mondo con la ff è spericolata e moralmente scorretta. E’ una pesante e inaccettabile strumentalizzazione di problemi seri. Tra noi ci possiamo strizzare l’occhio, ma se la Sua prosa cade sotto l’occhio di qualche invasato, può davvero credere che ci sia da puntare ancora sulla ff, dopo un quarto di secolo di patetici tentativi e di enunciazioni teoriche anche più patetiche. Pensi ai tre miracoli.
    Speriamo che Beppe Grillo non sia ff; sarebbe capace di scatenarci contro un’orda di anticomplottisti, armati di scopa marcata cinque stelle.
    Lei mi sembra che abbia tendenza ad affidarsi a dei Wunschgedanken.

    • Luca ha detto:

      Speriamo che Beppe Grillo non sia ff; Non si preoccupi Camillo. Il nostro saltellante e chiocciante politico-cabarettista è troppo furbo e ha odorato puzza di bruciato prima di molti altri. In caso contrario lo avremmo visto sicuramente all’opera fuori da capannone bolognese in via dei miracoli, con la sua banda di fan, a fare un sit-in permanente.
      P.S. ritengo pure io stucchevole il ricorso ai mali del pianeta per giustificare queste ricerche, genuini che siano o pure no gli intenti di questi soggetti. Sia ben chiaro, ognuno è libero di inseguire tutte le chimere che desidera, l’importante è che lo faccia con risorse proprie senza attacarsi alla borsa di Pantalone.

  109. paolo ha detto:

    @Franchini,

    L’idea di collegare fame e sete nel mondo con la ff è spericolata e moralmente scorretta. E’ una pesante e inaccettabile strumentalizzazione di problemi seri.

    ” la strumentalizzazione la fa lei!
    Io analizzo i fatti, credo – fino a prova contraria – ai vari “fusionisti” per fortuna piazzati in diverse parti nel mondo – se affermano di produrre acqua calda a costo = 0 – aspetto che le AUTORITA’ competenti ne certifichino l’idoneità per la messa in commercio ed in quel caso potrò decidere di usare queste “E-cat” per tentare di risolvere qualche problema dell’umanità? o lo vuole impedire? è lecita questa procedura o vi ravvisa qualcosa di strano o di illecito?

    Lei mi sembra che abbia tendenza ad affidarsi a dei Wunschgedanken.

    … è proibito?! da quando ?… oltre al pareggio di bilancio, hanno aggiunto anche questo nella Costituzione? oppure le da fastidio questa interpretazione del modus vivendi?

    Tra noi ci possiamo strizzare l’occhio

    … se parliamo di Arte le posso strizzare l’occhio, ma se parlo di questi argomenti ed in questo modo mi dispiace ma l’occhio se lo strizza allo specchio.

    ad maiora,
    paolo

  110. Camillo Franchini ha detto:

    Paolo,

    Io analizzo i fatti, credo – fino a prova contraria – ai vari “fusionisti” per fortuna piazzati in diverse parti nel mondo – se affermano di produrre acqua calda a costo = 0

    Qua non siamo in campo penale, dove il concetto di prova a discolpa fortunatamente non esiste (esisteva purtroppo presso l’Inquisizione, dove non si intendevano molto di diritto, ma moltissimo di teologia).
    Devono essere i fusori a dimostrare che producono acqua calda a costo zero. Come fa per esempio Rossi a produrre acqua calda se le sue reazioni sono endoergiche? Una faticaccia.
    Come fa a Celani a produrre energia se si affida ai tre miracoli di Preparata? Un’altra faticaccia.
    Credere – “fino a prova contraria” – a quello che afferma un inventore è una manifestazione suprema di ingenuità. Faccia così: compri un mammozio da Rossi o una licenza da Deucalion e ci inchioderà alla nostra grettezza nei confronti dei mali del mondo.
    Buona serata

  111. oca sapiens ha detto:

    @Paolo
    Lei fa spesso associazioni stravaganti, ma sono d’accordo con Camillo, quella tra LENR e il lavoro di Alan McDonald e del suo gruppo è molto scorretta. Una mappatura delle falde acquifere africane non può essere un pretesto per chiedere che siano finanziati con fondi pubblici quelli che dicono di aver scoperto energia gratuita e non riescono a dimostrarlo.
    Nessuno di loro vuol risolvere la fame e la sete in Africa. Al contrario di quelli che hanno raccolto i dati, calcolato la produttività delle varie falde, e identificato quelle sfruttabili con pompe a mano perché dalla loro analisi risultava che quelle profonde sono troppo poco produttive per essere utilizzabili.

    • Camillo Franchini ha detto:

      Sylvie,

      Mi fa piacere che Lei segua questo blog rustico d’aspetto, ma ben frequentato, se posso vantarmi un po’.
      Gli argomenti diventano sempre più importanti, perché riguardano indirizzi di ricerca e investimenti di Stato di notevole entità, se si confrontano con i bilanci degli istituti universitari. E’ bene che chi ha sensibilità per queste cose si esprima secondo la propria competenza.
      Il lavoro di Alan McDonald, che non conoscevo, è molto interessante. La ringrazio per avercelo fatto conoscere.
      Cordiali saluti
      Camillo Franchini

      • oca sapiens ha detto:

        Camillo
        “rustico”? Lo sottovaluta!
        Non ho competenze e sono OT, ma visto che le piace il paper di Alan McDonald… Per un investimento di Stato, proporrei la mappa dei suoli coltivabili. Servono ricerche in molte discipline e per ora l’Italia partecipa solo con il JCR di Ispra. (La proporrei anche nei licei scientifici…)

  112. paolo ha detto:

    @Franchini,

    “Credere – “fino a prova contraria” – a quello che afferma un inventore è una manifestazione suprema di ingenuità. Faccia così: compri un mammozio da Rossi o una licenza da Deucalion e ci inchioderà alla nostra grettezza nei confronti dei mali del mondo.”

    Ci risiamo con i giudizi, anzi, peggio! … dai consigli “nomali” , ora è passato ai consigli per gli acquisti … siamo ancora in un blog libero o è l’ufficio pubblicità e promozioni di un super mercato: paghi uno e compri due?

    E, comunque, cosa le fa credere che non l’abbia già fatto? La natura ha dotato anche chi scrive di un cervello – magari non eccelso – ma che ragiona in maniera autonoma!

    Tuttavia dato che la mia opinione non è sufficiente, proporrò quella del Prof. Gianni Degli Antoni, che per chi non lo conoscesse è:

    È docente ordinario ed è stato direttore del Polo Didattico e di Ricerca di Crema dell’Università degli Studi di Milano. È stato fondatore del Centro Televisivo Universitario dell’Università degli Studi di Milano e fondatore e presidente della Associazione Italiana per la Multimedialità.

    “ Ma una notizia ENERGIA made in ITALY sovrasta tutto e tutti: la avventura di ROSSI FOCARDI della tecnologia ECATT (di cui alcuni quotidiani importanti non hanno MAI parlato) ha a dato il via all’alba di una nuova era. L’era della energia pulita a basso costo. Energia senza scorie o emissione di CO2. E’ solo una tecnologia: la produzione di calore è solo il primissimo passo. Il commercio degli impianti ECATT di Rossi è iniziato (ne ha già venduti alcuni). Una nuova industria si affaccia nel mondo. Non tutto andrà ad alta velocità. Impianti già esistenti verranno sostituiti solo al termine della loro vita. Ma in zone dove poco esiste, inizia una epoca di energia che diventa una epoca di prosperità per quei paesi… potere permettendo?Faranno ostacoli? Ma la tecnologia è assai più semplice e di quanto gli scienziati vogliano farci credere. La loro parola d’ ordine è: MANCA LA TEORIA! Ma chi ha fame, ha necessità e avrà presto la capacità di realizzare quelle cose da solo… Meglio se con l’ aiuto dei nostri paesi… La cultura già diffusa è adeguata.
    2- Conflitti militari per il controllo delle acque possono certamente rientrare se il costo della energia permette la desalinizzazione delle acque. I dettagli e le difficoltà sono immaginabili.”

    http://affaritaliani.libero.it/rubriche/ragioni_cambiamento/che-fare-contro-la-crisi170412.html?refresh_ce
    … buongiorno,
    paolo

    • Camillo Franchini ha detto:

      Ma la tecnologia è assai più semplice e di quanto gli scienziati vogliano farci credere. La loro parola d’ ordine è: MANCA LA TEORIA! Ma chi ha fame, ha necessità e avrà presto la capacità di realizzare quelle cose da solo… Meglio se con l’ aiuto dei nostri paesi… La cultura già diffusa è adeguata.

      Si possono scrivere frasi così ingenue? Gianni degli Antoni ci ha abituato a queste ingenuità, ma sembrano sempre nuove. Mancava una citazione di Gianni degli Antoni, ora c’è. Grazie, siamo serviti.

      • paolo ha detto:

        … apparteniamo entrambi alla categoria degli ingenui sognatori, e ci piacerebbe vedere un mondo dove ci fosse maggior collaborazione; quindi, cosa spera che possa affermare gente come noi: cose semplici ed anche ingenue!

        Quel che è certo è, che lei mai potrebbe citare questa frase di Voltaire:

        ”Io non condivido quello che tu dici ma mi batterò fino alla morte per il tuo diritto di dirlo”

    • oca sapiens ha detto:

      @Paolo
      Gianni Degli Antoni non si è mai occupato di energia nei paesi poveri e si vede.
      Lei si è mai chiesto se fuori da alcuni quartieri di Mogadiscio, in Somalia – per esempio – c’è una rete elettrica alla quale collegare un e-cat? O una idrica?

      “Contro la fame” i sogni di onnipotenza tecnologica non servono. Per favore, teneteveli per voi, hanno già fatto troppi danni.
      L’oca s. (Action Aid)

  113. Gherardo Gentzen ha detto:

    Camillo Franchini scrive:

    Colgo l’occasione per riconoscere che Rossi non ha mai chiesto denaro pubblico.

    Però ha ottenuto credibilità da un’istituzione pubblica, che a sua volta ne ha persa.

    • Camillo Franchini ha detto:

      Non sarà che è stato Focardi ad attirare Rossi? L’imprenditore esperto e ricco che realizza il sogno del ricercatore puro. Non si sa chi ha sedotto chi. Non dimentichiamo che Focardi lavora in ff da 23 anni e che ha seminato con successo nel suo ambiente bolognese. Ho sempre avuto il dubbio che Rossi sia stato messo di mezzo dallo scienziato di prestigio. Noi ora vediamo Focardi come un nonnino dimesso, ma immagino che un quarto di secolo fa fosse altra cosa.

  114. Giancarlo ha detto:

    Dopo l’annullamento del seminario si è scatenata su 22passi un po’ di bagarre che riguarda la mia interazione col Prof. Srivastava. Poiché mi fischiano le orecchie vorrei chiarire alcuni punti.
    1) Io non mi sono adoperato in nessun modo affinché il seminario fosse cancellato, anzi avevo trovato il modo di spostare un mio impegno molto importante per poter essere presente e a tale scopo avevo riesumato un vecchio quaderno di laboratorio su cui trascrivere domande per i due speaker e le loro eventuali risposte.
    2) Non ostante ciò che dice Daniele io non ho mai pubblicato le lettere del Prof. Srivastava in alcun posto. Le ho invece portate a conoscenza dei vertici locali e nazionali dell’INFN pretendendo scuse ufficiali dall’Ente, visti gli insulti scientifici (di questo si tratta) contenuti e visto che la mia prima lettera era indirizzata al Prof. c/o l’INFN. Le scuse mi sono pervenute ed in seguito anche dal Prof. Srivastava, cosa di cui ho dato conto pubblicamente avendo dichiarato che per me la questione finiva lì rimanendo invece aperto l’aspetto scientifico, cui ad oggi non ho ricevuto risposta per la parte riguardante gli exploding wires. Per i plasmoni ho ricevuto risposta dal Prof. Widom; non posso replicare in quanto la risposta contiene affermazioni di MQ che non sono in grado di capire. La sta esaminando un mio giovane collega.
    3) Qualcuno ha detto che si usa arroganza e strafottenza. Questo è il testo delle mie mail al Prof. Srivastava. Chiunque può leggerle e segnalarmi dove sono stato arrogante o strafottente:
    http://dl.dropbox.com/u/66642475/Srivastava.rar
    4) Alla seconda lettera il Prof. Srivastava rispondeva molto indispettito (francamente non capisco perché, non è mica colpa mia se la W&L poggia forse su basi inconsistenti). Non sono autorizzato a pubblicarla ma invito Daniele a farsela spedire, magari per intercessione di Quantum Leap. Gli insulti scientifici contenuti erano i seguenti:
    In occasione del seminario del 26 mostrerò le sue lettere per illustrare e sottolineare con forza una mancanza di base di conoscenza di elettromagnetismo, MQ e fisica nucleare diffusa tra moltissime persone che si offrono per giudicare su tale soggetto. Lei non può capire le sottigliezze della MQ per cui mi limiterò a spiegarle come funzionano i fulmini.
    Notare che io non ho mai parlato di fulmini nelle mie lettere, per cui il Prof. sta menando il can per l’aia. Durante la spiegazione non manca di dirmi che non ho capito moltissime cose.
    Sarò molto severo con i miei colleghi a Roma che Le hanno insegnato e.m. e MQ.
    Avrebbero dovuto svolgere un lavoro migliore e questa mancanza conferisce un cattivo nome alla fisica italiana che altrimenti è molto stimata. Le suggerisco di astenersi dal parlare di reazioni nucleari finché non avrà acquisito una migliore conoscenza della dinamica classica e quantistica

    Penso che dalle mie lettere si capisca che il Prof. è deragliato e che io ho solo parlato di e.m. da liceo e della teoria di Drude per gli elettroni liberi nei metalli.
    Ovviamente io ho risposto, senza insultarlo, autorizzandolo a mostrare le mie mail purché nella loro interezza e chiedendo l’autorizzazione a fare lo stesso con le sue. Non ho ricevuto risposta. Dato che c’ero gli ho fatto notare che anche la sua teoria sui fulmini aveva qualche problema, almeno secondo le misure fatte dall’Ente americano preposto.
    In alto su questa pagina, trovate un’altra lettera in attesa di risposta.
    Per me il silenzio è sufficiente per stabilire che la W&L non sta in piedi. Mi spiace per Krivit e la NASA. Da Daniele dovrebbero far festa, non capisco perché si indignino. Ma forse sono solo idee confuse. Spero di contribuire a chiarirle.

  115. Giancarlo ha detto:

    Ho notato con piacere che l’Ing. Abundo, nel diffondere particolari relativi al progetto Athanor, abbia prestato notevole attenzione al problema sicurezza dell’esperimento. Questo è importantissimo in relazione al fatto che nella sua e in altre scuole possano esserci dei minori o comunque ragazzi giovani impegnati nell’esperimento.
    Sull’effettivo guadagno energetico, in attesa magari di un loro report dettagliato di un esperimento ben riuscito, auspico una misura di terza parte (Mario Massa?) che possa dirci se effettivamente c’è guadagno energetico (cosa di cui dubito) e con quei numeri di cui si è parlato (400%).

    • mW ha detto:

      Hai visto?
      Anche a me ha fatto molto piacere il grande interesse di Abundo per la sicurezza.
      Si tratterà al più di inquadrare i rischi del KIT ed individuare le normative di riferimento e le precauzioni cui devono attenersi anche gli utenti esperti.

      Domandaccia per chi sia fresco di macchine elettriche:
      0_voglio misurare l’energia elettrica assorbita da dispositivi che hanno caratteristiche corrente tensione tutt’altro che lineari, oppure impulsive, etc.
      1_prendo un motore elettrico
      2_lo collego meccanicamente ad un generatore elettrico.
      3_ caletto un volano sull’albero che li congiunge.
      4_con un semplice contatore misuro l’energia assorbita dal motore, che è leggermente superiore a quella assorbita dal carico.

      Può funzionare?
      Cosa ho fatto?

      • Giancarlo ha detto:

        Hai filtrato meccanicamente (volano) le fluttuazioni ad altissima frequenza nel plasma. Dovrebbe funzionare. In alternativa ti compri un wattmetro con banda passante 1 GHz, se esistono. Mizumo ne usava uno da 2 MHz, questa è una possibile spiegazione della loro over-unity. Cirillo e Iorio commisero lo stesso errore ma se ne accorsero dopo qualche anno. La loro smentita era addirittura in blu per darle evidenza nel contesto dell’articolo. Il Prof. Abundo non sembra aver preso precauzioni se ho ben capito; forse dipende dal fatto che la resa è 400% e i disturbi impulsivi non possono abbassarne effettivamente il valore di tanto (anche 300% ci va bene).
        Cirillo ha rinunciato a produrre energia, nel 2012 insieme a Srivastava ed altri noti, si è convertito alla produzione di neutroni da plasma, sempre con interazione debole.

    • Camillo Franchini ha detto:

      Giancarlo,

      Ho notato con piacere che l’Ing. Abundo, nel diffondere particolari relativi al progetto Athanor, abbia prestato notevole attenzione al problema sicurezza dell’esperimento.

      Non ne aveva accennato nella lettera indirizzata a Daniele. Sono esperimenti che comportano rischio chimico, elevatissimo nel caso del glow discharge, e nucleare, se la reazione avviene senza miracoli preparateschi.
      Praticamente tutti ci siamo precipitati a raccomandare di tenere comunque lontano gli studenti. Speriamo lo abbia fatto. Poteva però scriverlo per evitare imitatori. Saprà che si muore di quella roba, o si perdono pezzi.
      Non c’è cenno di misure nucleari, mi pare, ora controllo meglio. E’ una costante di tutti i ff, non ci sono santi. Sono le più facili da fare, ma non ci credono.
      Dovrebbe anche sapere che ha scelto un metodo non scientifico per informare su Athanor; deve scrivere un articolo, non un pistolotto per Daniele. Solo allora sapremo se non si tratta di uno dei tanti che mandano in visibilio Daniele.

  116. mW ha detto:

    @Giancarlo,
    Io penso che si travisi volutamente il senso delle cose, per poter accusare gli altri dei peggiori atti di malafede.
    Mi pare che tu sia tutto tranne che arrogante.

    Una possibilità è che all’INFN non abbiano considerato solo i toni dello scambio di emails, ma anche il contenuto. Immagino che in tale Istituto vi siano persone in grado di farlo, visto che le questioni sollevate da te riguardavano le parti della teoria di Srivastava che utilizzavano la fisica acquisita.

    Per il resto noto che Passerini scrive di essere stato dipinto come un “sostenitore dell’Olocausto”.
    Non sò come si possa pensare che Passerini sia un sostenitore dell’Olocausto.
    Io non ne conosco nemmeno uno.

    Penso che comunque Passerini si sia attrezzato per non avere più certi problemi in futuro, e di questo si deve dare atto.

  117. Giancarlo ha detto:

    Vorrei precisare per il Sig. Mistero che io gli errori trovati li mando a chi li ha scritti, non ai vertici dell’INFN come lui pensa e scrive. Poi li racconto a mio figlio, ma penso di non commettere reato cercando il suo conforto. I vertici sono stati contattati solo dopo la risposta di Srivastava. Inoltre, le mie lettere possono essere scaricate: chiunque può giudicare se erano offensive nei confronti del Prof. Srivastava.

    Penso che dalle mie lettere si capisca che il Prof. è deragliato e che io ho solo parlato di e.m. da liceo e della teoria di Drude per gli elettroni liberi nei metalli.
    Questa frase, che è appena apparsa sul blog non era nelle lettere, indica solo che nelle mie lettere non c’è accenno a MQ e Fisica Nucleare. Solo elettromagnetismo, da liceo per la parte accumulo energia elettromagnetica in un induttore.

    Attenzione lo stesso Giancarlo che in più occasioni analizzando formule e teorie varie in più occasioni, si è messo in luce additando errori madornali per poi ricredersi, dicendo mi sono sbagliato, ma ci sta perché non è la mia materia.
    Oltre alla volta in cui non ho tenuto conto del termine 4 pigreco epsilon (che avrebbe dovuto essere indicato visti i conti numerici) quale altro errore ti risulta? E comunque non ho dormito per la cosa e ho chiesto scusa a tutti, compresi i lettori.

    Che gli elettroni in un metallo si muovano a pochi mm/s siamo convinti in parecchi miliardi, compreso il tuo Iphone che altrimenti non funzionerebbe, sarebbe questa la mia dogmatica certezza?

    Comunque le mie lettere sono lì, può leggerle anche il Sig. Mistero se conosce i termini tecnici in inglese, e dirmi che trappola avrei teso a Srivastava.

    PS1: Che colla usa per arrampicarti sugli specchi? Quella fatta con i gechi e le cozze? Perché non conti fino a tre prima di scrivere dando a tutti l’impressione di non aver capito quello che hai letto?

    PS”: Ho scritto lettere anche a Celani, Widom, Cardone, Carpinteri. A parte i giudizi scientifici sulle loro risposte quando le ho trovate insoddisfacenti scientificamente non le ho mai riportate su web; visto che nessuno di loro (Widom compreso) si è sentito autorizzato ad insultarmi sono rimaste questione privata. Chiedere a Celani.

  118. Giancarlo ha detto:

    Camillo, sono costretto a chiedere ospitalità per mostrare chi è veramente arrogante.
    Questa è la trascrizione fedele della mia prima lettera a Srivastava, tradotta in italiano per abbracciare la massima platea.
    Vorrei che Mistero sottolineasse le parole che denotano arroganza e trappola, oppure tacesse per sempre. Segue a breve la seconda, quella che ha scatenato il tutto, suppongo. Questa lettera non ha ricevuto risposta.
    Ho avuto l’opportunità di seguire in streaming la presentazione che ha fatto al CERN il 22 marzo. Mi ha impressionato molto. Comunque, poiché il tempo concesso è stato esiguo, ho deciso di leggere la vostra teoria nel lavoro pubblicato su Pramana, che ho visto essere in linea con la presentazione.
    Ho trovato quello che mi sembra un problema notevole nel vostro modello dei protoni oscillanti (Sezione 3 Eq. da 22 a 27). Voi dite che i protoni sono spinti ad oscillare armonicamente da una nube elettronica che li circonda. In effetti, se prendo la densità elettronica da voi riportata e la applico ad una sfera che abbia un raggio di almeno 0,22 nm (ampiezza delle oscillazioni stimata con diffusione di neutroni) vedo che ci sono almeno 95 elettroni che circondano ogni protone (il numero è usato per calcolare l’intensità del campo che è essenziale nella vostra teoria per superare la soglia che è richiesta per avere elettroni della massa necessaria). In effetti, siccome la sfera di elettroni non finirà proprio lì, il numero sarà molto più grande. Da dove vengono 95 o più elettroni per protone? Capisco che non tutti i protoni generati dall’idrogeno oscillano, ma nelle nano particelle sono la maggioranza poiché la maggior parte della materia è in superficie.
    Perciò, sarei felicissimo se Lei potesse chiarire meglio il vostro modello che nel lavoro non sembra molto adeguato.
    Cordiali saluti
    PS. Sono italiano di lingua madre, può usare l’italiano se si sente a suo agio.

  119. paolo ha detto:

    @ Franchini,

    “Gianni degli Antoni ci ha abituato a queste ingenuità, ma sembrano sempre nuove. Mancava una citazione di Gianni degli Antoni, ora c’è.”

    … ah! gli concederebbe ospitalità per gratificarlo, poi, con espressioni tipo quelle riprodotte sopra?

    E’ questa la libertà volterriana da cui trae ispirazione?

    • Camillo Franchini ha detto:

      Paolo,

      Mi scuso, ma conosco l'”afflato” della prosa ispirata di Degli Antoni e ci gioco un po’ sopra. Non lo farò più.
      Se Degli Antoni vuole associarsi a noi, è benvenuto. Del resto mi conosce, ci siamo scambiati vari messaggi in altra occasione.
      Spero che sia in buona salute, la cosa più importante alla nostra età.

  120. Giancarlo ha detto:

    Questa è la seconda lettera. Vale l’invito di prima esteso pure a Daniele che sta facendo una pessima figura debbo dire. Notare la firma apposta ad arte (c’era anche sulla prima), proprio per evitare il “pirla qualsiasi”.
    Secondo voi, se uno firma un lavoro INFN, quando poi risponde su quel lavoro è un privato cittadino? Ma dove hanno vissuto, nell’eden?

    Caro Prof. Srivastava,
    ho fatto qualche progresso nel leggere la sua presentazione al CERN e il lavoro su Pramana.
    Dopo il problema relativo al numero di elettroni necessari per ogni protone nel modello ad elettroni pesanti, per cui Le ho già mandato una lettera, c’è qualcosa di più. Ho trovato quello che penso sia un grosso difetto nella vostra teoria sui fili che esplodono. Mi riferisco alle slide 16&17 e alle Eq. da 8 a 11.
    In particolare l’Eq. 11 contiene il termine v che è la velocità dell’elettrone che ponete uguale a 0,1c. Per quello che capisco questo è un errore tremendo perché non c’è nessun oggetto che viaggia così velocemente in un filo. Può darsi che vi siate sbagliati pensando alle onde e.m., ossia il segnaòle che trasporta l’informazione. Non c’è materia che si sposta con l’onda.
    Nei fili gli elettroni che contribuiscono alla corrente elettrica sono lentissimi, diciamo nell’ordine dei mm/s.
    Poiché avete usato v per calcolare la relazione tra la corrente elettrica e il numero totale di elettroni che creano tale corrente, indubbiamente dovete usare questo valore (10 a meno 11) per calcolare l’energia, il che fa meV e non MeV. La v rappresenta quella che si chiama corrente di deriva.
    Me ne dispiaccio, ma siccome è un errore molto grave dovreste correggere il lavoro o ritirarlo, come si fa di solito con i lavori scientifici.
    Mentre resto in attesa della sua risposta la prego di accettare i miei migliori saluti
    Giancarlo
    Prof. Ing. Giancarlo De Marchis

    Secondo voi, se avessi ricevuto una lettera di carta non recante la scritta confidenziale e la avessi mostrata a un amico invitato a cena o a mio cugino, dicendo guarda questo come mi ha risposto, è fuori di testa, avrei commesso una violazione della risevatezza altrui?

    • luke ha detto:

      Esprimo il mio punto di vista. La prima lettera mi sembra sostanzialmente perfetta, come invito ad un dialogo costruttivo e scientifico. Non mi sembra di ravvisare arroganza o sarcasmo o altro. La seconda email è un piuttosto dura, soprattutto quando scrivi “Me ne dispiaccio, ma siccome è un errore molto grave dovreste correggere il lavoro o ritirarlo, come si fa di solito con i lavori scientifici.” In questo passaggio esprimi la ferma convinzione che c’è un errore molto grave e che il lavoro va corretto. Altrimenti, suggerisci, va ritirato (un’eventualità che ogni ricercatore teme quasi quanto la morte). Credo che tu abbia fatto un’errore, quanto meno nei toni usati. Non c’è nessuna forma di dubbio in tale passaggio. Dai l’impressione di una persona che ha già stabilito che l’errore c’è, è grave e che le uniche vie possibili sono o il ritiro del lavoro o una correzzione dello stesso. Forse avresti dovuto esprimerti con più diplomazia, con maggiore apertura al dialogo! Siamo esseri umani, abbiamo tutti un’orgoglio più o meno forte e questo aspetto va sempre tenuto in considerazione nei rapporti umani, soprattutto quando ci si esprime via email. Poi scusa, una cosa devo chiedertela. Molte volte hai ribadito che non sei un’esperto di MQ e di altre discipline attinenti alle ricerche di Srivastava & co. Non ti tiri indietro quando si tratta di legggere i loro lavori e criticarli, anche fortemente (c’hai sicuramente un bel coraggio, devo sottolinearlo). Però ti chiedo: non è più o meno la situazione che si creerebbe se uno, esperto solo di numeri reali, leggendo un lavoro che tratta di materie in cui non è ferrato e in cui compare la radice di -1, lo bocciasse dicendo che la radice di -1 non è definita, non ha senso è un errore gravissimo? Cmq trovo sempre interessanti i tuoi post, quindi non mi fraintendere per favore! Sto solo scrivendo ciò che penso di questa (strana, a dire il vero) faccenda.

      • Camillo Franchini ha detto:

        Luke,

        Mi sento costretto a intervenire perché la mia stima per Giancarlo è basata sulla sua capacità di non uscire mai dall’ambito delle sue conoscenze. Oggi stesso ha detto che aveva affidato un pezzo di MQ a un suo giovane collaboratore fisico. Ho sempre apprezzato il rigore con cui mette a servizio degli appassionati di questa materia le sue competenze, senza mai amplificarle per vanità. Le sembra che siano molti come lui?
        Le sembra che Srivastava si occupi con competenza di interazione debole, se lascia da parte i bosoni di Rubbia? Eppure lo fa. E’ arrogante chi glielo fa notare? E’ arrogante Giancarlo se coglie un errore certo in un passaggio di Srivastava?

      • Giancarlo ha detto:

        @Luke
        Ti ringrazio per la franchezza. Col senno del poi io penso di aver esagerato piuttosto nell’accenno all’onda e.m. Considera però che una prima lettera non aveva ricevuto risposta. Quanto alla sicurezza, avevo già discusso della cosa con mio figlio, a cui ho fatto leggere il lavoro senza dirgli qual era la mia perplessità. Gli ho detto: leggi questa sezione e dimmi che ne pensi; dopo un quarto d’ora mi ha svegliato. La mattina dopo ne ho parlato con un collega e poi con un altro: stessa risposta; sono due fisici bravi. Ero indisposto pure per la reazione dei due alle (poche) domande del CERN; non si può pensare di dover volare a Stoccolma rifiutandosi di rispondere alle domande.
        La mia interpretazione della risposta stizzita è invece che lui si sia reso conto che l’errore c’era: ha menato il can per l’aia (absit iniura verbis) rispondendo cose che io non avevo minimamente toccato; mai parlato di fulmini, solo di induttori che si caricano e in cui sparisce un elettrone. Il filo esplode DOPO. La fisica nucleare o la MQ arrivano dopo anch’esse. Non ho insistito con Widom quando mi ha fornito una risposta piena di funzioni d’onda; anche se non mi convince. Il Prof. Srivastava poteva spiegarmi perché la loro assunzione era esatta. Dirmi che non capisco un accidente mi parve eccessivo e mi fece andare su tutte le furie. In e.m. i miei lavori sono abbastanza noti, gli bastava informarsi su scholar.

  121. tia ha detto:

    Fanstastico Rampado, che prima scrive:
    Caro Gianfranco, forse non ti sei ancora reso conto del casino che hai combinato, visto che dimostri di essere una persona intelligente, quando vuoi e quando invece non ti parte il pallino del PROVOCATORE, dovresti prenderne atto e cercare di porre rimedio.
    Mi permetto di suggerirti di scrivere “agli alti vertici dell’INFN” e di proporre a breve la realizzazione e la messa in opera del SEMINARIO che è stato sospeso, per dare modo a tutti di confrontarsi civilmente, pacatamente e scientificamente, di porre in essere le obbiezioni che sono state sollevate e pubblicamente di ricevere una risposta, per amore della scienza.

    Insomma Giancarlo, è anche colpa tua, cerca di porre rimedio!
    E poi scrive:
    Tornando nel merito della questione, penso sarai d’accordo anche in questo; era stato organizzato un seminario, non un convegno e un seminario non si nega a nessuno, ma se questo seminario viene organizzato in un periodo durante il quale non ci stanno manco i bidelli e tutti sono in ferie, professori e studenti, che cavolo di seminario vuoi fare?
    Questa è la verità di quanto è accaduto e che ha spinto il direttore a rimandare l’evento, penso che le tue fonti confermeranno visto che sono le stesse… :-)))

    Ovvero che il seminario è stato sospeso perchè non c’andava nessuno in quella data, cioè dopodomani (26 aprile).
    Quindi prima chiede a Giancarlo di spingere affinchè il seminario si faccia in tempi brevi, e poi dice che il seminario è stato sospeso solo perchè la data, cioè dopodomani, era sfavorevole.

    • Giancarlo ha detto:

      @tia
      ma puoi scrivere c’andava?
      Io ho una certa età ci rimango secco! 🙂

    • Giancarlo ha detto:

      @tia
      ah, mi sono scordato di scrivere che mi si stanno attribuendo dei super-poteri che non ho; viaggio sempre con la kryptonite nella borsa.

      • tia ha detto:

        Tenendo conto che la stessa persona nello stesso messaggio prima ti ha attribuito parte di una colpa perchè il seminario è stato annullato e poi subito dopo ha detto che il seminario è stato sospeso solo perchè la data era sfavorevole, direi che serva a tutti un po’ di ASPIRINA perchè la logica è da mal di testa, altro che kryptonite.

        • Giancarlo ha detto:

          Lascia perdere l’aspirina e cerca sempre di guardare oltre, non fermarti mai alle apparenze. Mistero è un genio che naviga in un mare di matti tenendo la barra ben salda.

        • Luca ha detto:

          @Giancarlo Mistero è un genio che naviga in un mare di matti tenendo la barra ben salda. … e aggiungo, (che brutto pensiero), un ricco mare pescoso ove l’abile pescatore butta la rete raccogliendo senza troppo sforzo tanti gustosi pesciolini…
          P.S. Camillo, se lo ritiene, censuri pure questa ignobile batttuta che non ho saputo trattenere.

  122. Gherardo Gentzen ha detto:

    Ho saputo che la decisione di cancellare il seminario di Celani e Srivastava è stata presa per motivi scientifici, non per voglia di chiagnere da parte degli oratori come malignamente sospettavo io. Ho fatto fatica a crederci. Beh, secondo me la cancellazione è stata una mossa molto maleducata e molto inopportuna. Spero che gli organizzatori riescano a far valere le loro ragioni e a ottenere che il seminario sia di nuovo messo in calendario, possibilmente con tante scuse.

    Ciò non toglie che il comportamento di Srivastava sia stato a sua volta maleducato e inopportuno, e soprattutto contrario all’etica scientifica: alle domande uno scienziato deve rispondere sempre. (Capito Levi?)

  123. Giancarlo ha detto:

    @Camillo
    Camillo, ci dobbiamo dare una mossa, stiamo perdendo il primato e il copyright di fabbrica del fango. Daniele ha messo la freccia ed è già in corsia di sorpasso. Pensiamo in grande: fango su Feynman!

  124. Pingback: L’ocatanora » Ocasapiens - Blog - Repubblica.it

  125. Camillo Franchini ha detto:

    Gherardo,

    Credo che il comportamento di Srivastava nei confronti di chi ha esposto in privato critiche di esclusivo contenuto scientifico abbia irritato molti nel suo ambiente. Quello di escluderlo per un po’ dal giro penso sia stato inevitabile perché, anche se Srivastava non rappresenta il mondo accademico, appartiene al mondo accademico e ha degli obblighi di comportamento. Adelverpflichtet. Gli servirà di lezione. Forse si è dimenticato che oggi siamo costantemente in piazza e se sgarri per uno paghi per cento. Con Giancarlo si è comportato da masochista; ha cercato deliberatamente rogna.
    Mi dispiace per Celani che è rimasto coinvolto pur scegliendo di non esporsi.
    Spero solo che, se gli viene offerta un’altra occasione, Celani capisca che la gente si aspetta che descriva come si deve una LENR, dal progetto, alla realizzazione, alle conclusioni finali, tutto bene in fila e comprensibile. Lasci perdere riconoscimenti giapponesi e divagazioni varie. Celani, si chiede troppo? Che reazione ci presenta, se Le offrono l’ occasione di farlo?

  126. Camillo Franchini ha detto:

    Luke mi ha indotto a un’altra scommessa.
    Scommetto 20 euro da destinare ad Actionaid che Srivastava non ha mai accennato ai bosoni di Rubbia, pur considerandosi esperto di interazioni deboli. Forse perderò, ma l’azione di ActionAid merita un’offerta.
    La scommessa vale per gli articoli datati prima di oggi.
    Ale, è sempre attivo?
    Grazie

    • Ale ha detto:

      si Camillo, sempre presente. Intervengo meno perche non ho i titoli, purtroppo. Vedo che stanno succedendo cose interessanti, da Passerini ormai profeta della free-energy ai convegni annullati, ai superpoteri di Giancarlo, a Mistero troll-al-contrario.

      Purtroppo le scommesse sono ferme, Rossi non sembra piu` interessare a nessuno, poveretto. Temo sara` cosi` a ciclo continuo, passeremo da un ff ad un altro senza soluzione di continuita`.

      Se insiste non ho problemi ad aggiungere un’altra scommessa, ma temo che a puntare saremmo i soliti tre o quattro, tutti con la stessa visione e dunque con le stesse puntate.

      Se giochiamo a guardie e ladri e siamo tutti guardie non c’e` gusto, immagino.

    • mW ha detto:

      dott. Franchini,
      Poichè lei è interessato a queste cose, le faccio una piccola segnalazione.
      Vede che nella scommessa ho messo un link vicino alla puntata su Rossi che perderò!
      Per sua informazione, non è affatto male, anche se io posso garantire solo per il kenia.

  127. Camillo Franchini ha detto:

    http://22passi.blogspot.it/2012/04/lathanor-delliis-pirelli-di-roma-1.html

    L’Ing Abundo è giustamente consapevole della pericolosità del suo reattore, tanto che dedica una pagina maiuscola alle precauzioni da tenere.
    La prima cosa che risulta evidente è la insufficiente separazione del comparto catodico da quello anodico. Come fa ad evitare che idrogeno e ossigeno si mischino in regime turbolento per le alte tensioni imposte? Purtroppo fornisce una quantità di dettagli, per cui in tutta Italia molti saranno tentati di fare gli scienziati. Invece di invitare a mettere in funzione il reattore solo in presenza di due esperti sarebbe forse meglio che cancellasse tutto dalla rete. I guai è meglio prevenirli che piangerli. C’è solo da sperare che gli aspiranti scienziati si facciano spaventare dalla inquietante premessa. Ci sono già stati morti, mutilati e feriti con questi aggeggi. Certamente tutti si consideravano esperti.
    Mi pare di capire che Abundo non è ingegnere chimico.

  128. Camillo Franchini ha detto:

    @Daniele

    E a Srivastava per avere risposto velocemente e ritengo a titolo personale a qualcuno che può benissimo avere scambiato per un pirla (dobbiamo fargli una colpa per questo?) va messo sotto processo così??? Ma siamo folli???

    Questa non mi è sfuggita perché descrive bene la Sua soggezione per l’Autorità.
    Srivastava non considera il contenuto del messaggio, ma va alla firma. Se gli sembra quella di un pirla sconosciuto può permettersi di offenderlo. A me non ha nemmeno risposto, anche se sarebbero bastate due righe. Devo considerarmi pirla?

  129. paolo ha detto:

    @ Franchini

    Lei scrive:

    “Mi scuso, ma conosco l’”afflato” della prosa ispirata di Degli Antoni e ci gioco un po’ sopra. Non lo farò più.
    Se Degli Antoni vuole associarsi a noi, è benvenuto. Del resto mi conosce, ci siamo scambiati vari messaggi in altra occasione.
    Spero che sia in buona salute, la cosa più importante alla nostra età.”

    Evindenzio il verbo perché ritengo sia un buon passo in avanti, da parte di una persona che ritiene di avere l’esclusiva della verità ed è un passo verso il ritorno ad una normalità del nostro discorrere, caratteristica che ha permesso un confronto/scontro leale ed educato finché lei non ha creduto di poter assumere l’atteggiamento del super professore che giudica tutto e tutti.

    Quanto alla salute del Prof. Degli Antoni credo sia buona, a giudicare dalla combattività e dalla passione che trapela, vivace, dalle sue interviste – sia cartacee che video – caratteristica che lei ben conosce, essendo ben presente, anche, al tempo dei Vs. confronti dialettici.

    Dato il suo riferimento all’età ( altrimenti non mi sarei permesso ) che dovrebbe indurre a maggior saggezza, mentre, come ben sappiamo, non essere sufficiente per il raggiungimento di quello “stato” e, approfittando di questo recuperato (spero) bon ton, mi permetta di consigliarle un atteggiamento – verso il prossimo in generale, verso i colleghi in particolare – un po’ più disteso e collaborativo, in modo da consentire a coloro che avessero delle idee di poterle esporre ed eventualmente, perseguirne la realizzazione, senza per questo sentirsi sempre indagati o sotto esame senza possibilità di appello.
    Le prometto che nel momento in cui il Ministro dell’Energia dovesse decidere di isituire una commissione per il vaglio dei progetti “ff” più promettenti da indagare prima che questi vengano affidati ad un Centro di Ricerca Ufficiale, per essere studiati a spese del contribuente italiano, mi adopererò – con tutto me stesso – affinchè LEI sia il primo della lista 🙂

    Oggi è il 25 Aprile … si celebra la LIBERAZIONE da ogni forma di coercizione fisica e mentale, quindi stia sereno, magari in compagnia dei nipoti; viva sereno e lasci vivere.

    Buon 25 Aprile a Lei e a tutti i lettori, dell’una e dell’altra sponda,
    paolo

    • Camillo Franchini ha detto:

      Paolo,

      Quanto alla salute del Prof. Degli Antoni credo sia buona, a giudicare dalla combattività e dalla passione che trapela, vivace, dalle sue interviste – sia cartacee che video – caratteristica che lei ben conosce, essendo ben presente, anche, al tempo dei Vs. confronti dialettici.

      Se sa dei miei “confronti dialettici” con Degli Antoni, credo di capire di che Paolo si tratta. Firenze, vero?
      Siccome siamo tutti e tre piuttosto anzianotti, mi fa proprio piacere trovarci qui a ragionare ancora. Segno che abbiamo ancora la forza di battere sui tasti del PC. Insomma il mondo è proprio piccolo. Conosce Ugo Bardi? Secondo me i blog scientifici affidati ad accademici seri dovrebbero moltiplicarsi. Sono di grande utilità come ha dimostrato Bardi.
      Via, tiriamo avanti, caro Paolo.
      Ridiamoci del tu, se Lei è quel Paolo che credo.

  130. Gherardo Gentzen ha detto:

    Camillo Franchini scrive:

    Con Giancarlo si è comportato da masochista; ha cercato deliberatamente rogna.

    Sono d’accordo che una lezione a Srivastava faccia bene, ma ritrovarsi Giancarlo e qualche fisico teorico a fare domande sarebbe stato ancora più istruttivo per lui.

    E comunque alla Sapienza dovrebbero sapere che la fusione fredda di questi tempi è nell’immaginario collettivo del pubblico meno capace di discriminare, anche grazie alla TV trash. Per di più adesso c’è anche il rischio che qualcuno si faccia male, grazie alla sconsiderata iniziativa di quella scuola romana. Era proprio il caso di alimentare il complottismo? A me non sembra una gran furbata.

    Devo considerarmi pirla?

    Siamo in due, sono pirla anch’io. Io avevo interpellato Widom e non si è degnato di rispondermi. Bella gente.

  131. claudio puosi ha detto:

    @Camillo Franchini
    @tutti
    Franchini capisco la sua “nobile iniziativa” di impedire “vittime innocenti” della “fusione fredda”
    ma ritengo il Prof. Ing. Abundo persona responsabile come tra l’altro si evince anche dalle sue parole.Cito testualmente…………
    L’Ing Abundo è giustamente consapevole della pericolosità del suo reattore, tanto che dedica una pagina maiuscola alle precauzioni da tenere.
    Non vorrei che la sua preoccupazione sconfinasse in un certo atteggiamento censorio di tutto ciò che è innovazione rifiutando a priori ogni tentativo di confronto(magari nelle sedi opportune) che mi auspico vorrà accettare quando si presenterà l’occasione.
    Personalmente trovo lodevole l’iniziativa dell’IIS Pirelli di Roma visto il panorama assai grigio dell’istruzione in Italia.
    La notizia ha trovato spazio anche sulle News-Pirelli.
    Non solo quella……………
    http://www.carrierain.it/pirelli/news
    Un rispettoso saluto.

    • Camillo Franchini ha detto:

      Claudio,

      Personalmente trovo lodevole l’iniziativa dell’IIS Pirelli di Roma visto il panorama assai grigio dell’istruzione in Italia.

      Io considero quell’oggetto intrinsecamente pericoloso, se usato alle tensioni che suggerisce l’Ing. Abundo.
      Non basta mettere sull’avviso gli operatori; è necessario costruire oggetti che non siano pericolosi. Lo stesso Abundo lo descrive come oggetto pericoloso; almeno lo tolga dalla rete, prima che glielo chieda qualcuno con il potere di imporglielo.
      Non potrebbe risultare che Abundo non è ingegnere chimico, ma meccanico, poniamo?
      Lei farebbe progettare un ponte di Messina a un ingegnere chimico?

      Trovo ridicola l’avvertenza:
      SI DIFFIDA FORMALMENTE DI NON OPERARE CON L’APPARECCHIATURA SE NON SI POSSIEDE UNA LAUREA TECNICA O EQUIPOLLENTE ESPERIENZA PROFESSIONALE.

    • Giancarlo ha detto:

      @claudio puosi
      vede come è difficile discutere con i positivisti della FF? Non fate confusione solo nell’interpretazione degli esperimenti ma anche nell’interpretazione dei siti web. Come può pensare che quello sia il sito della Pirelli, l’intestazione non le suscita curiosità?

      • claudio puosi ha detto:

        @Giancarlo
        Ma suvvia non sia così fiscale……………si capisce benissimo che si tratta di un sito collegato.
        Sarà mica a corto di argomenti…….. e poi si ricordi” la verità è figlia del tempo ”
        Le piace questa riflessione?

        Per modella la natura,
        per pennello la matematica

        Rimuovendo l’ipotesi restrittiva che attribuisce intelligenza esclusivamente agli umani, qualunque sistema (fisico, o virtualmente simulato) che abbia la capacità di risolvere situazioni problematiche elaborando autonomamente dati acquisiti dall’esterno, di agire sull’ambiente così come suggerito dal calcolo, di adattarsi variando il modo di affrontare il problema, può essere considerato in una certa misura intelligente.
        Open yuor mind
        Buona giornata

        • Giancarlo ha detto:

          A me risulta un sito offerta lavoro collegato a Pirelli e ad altre 150 industrie…
          Sono d’accordo con Lei che la verità è figlia del tempo. Solo che il mio non è infinito e sono già passati 23 anni…

        • tia ha detto:

          Vedo che piuttosto di ammettere d’aver sbagliato, si fanno belle arrampicate sugli specchi, caro claudio puosi.

  132. Camillo Franchini ha detto:

    Gherardo,

    Sono d’accordo che una lezione a Srivastava faccia bene, ma ritrovarsi Giancarlo e qualche fisico teorico a fare domande sarebbe stato ancora più istruttivo per lui.

    Mi hai pienamente convinto. Ora bisogna stendergli il tappeto rosso da Perugia alla Sapienza. Vedremo se riuscirà a convincere che la reazione p + e è possibile e che si può parlare di interazione debole senza usare i bosoni di Rubbia. Bastano due domandine. Deve essere un tipetto sulle sue.

  133. Camillo Franchini ha detto:

    @Paolo

    Ci puoi suggerire qualcosa di interessante da leggere in EC (per gli altri: non significa cattura elettronica)?

  134. paolo ha detto:

    @ Franchini
    Lei scrive:
    “Se sa dei miei “confronti dialettici” con Degli Antoni, credo di capire di che Paolo si tratta. Firenze, vero?
    Ci puoi suggerire qualcosa di interessante da leggere in EC (per gli altri: non significa cattura elettronica)?”
    Devo deluderla … non sono la persona che suppone io sia e non sono di Firenze. Ha dimenticato o non ha letto le numerose ipotesi fatte, inizialmente, da Giancarlo, circa la mia collocazione geografica, tentativi che , sistematicamente, corressi finché non arrivò alla giusta determinazione della stessa.

    Quanto, invece, alla sua richiesta potrei tentare con questo:

    Luis Arnaut, Sebastiao Jose Formosinho, Hugh Burrows, Chemical Kinetics: From Molecular Structure to Chemical Reactivity, Elsevier Science, 2006.

    …ma, quasi certamente, non sarà ciò che intendeva.

    paolo

  135. paolo ha detto:

    @Franchini,

    Ho capito cosa l’ha indotta in errore e dopo aver scorso, anche solo, un articolo – di cui un breve estratto è riprodotto di seguito – le confermo che abbiamo veramante poco in comune! Pur viaggiando,forse, su piani paralleli, perché condivido quanto l’Omonimo afferma, non per questo la distanza che separa la “qualità e quantità” di pensiero del Prof. Manzelli dal mio, potrà mai essere colmata dallo scrivente.
    Resta il fatto che mi lusinga, questo accostamento immeritato che lei ha voluto individuare ed ha esplicitato con un incauto coraggio; la realtà è molto più semplice 🙂
    … comunque grazie; … cedo la parola a chi ne ha titolo:

    Il crollo del vecchio paradigma meccanico della scienza – Paolo Manzelli

    “Un paradigma corrisponde ad un modello concettuale basato su delle credenze di riferimento cognitivo. Un paradigma pertanto permette di leggere il mondo attraverso vetri colorati e deformati e ciò non facilita una presa di coscienza delle necessita di cambiamento, poiché nel quadro di tali credenze di base si percepisce una realtà incompleta e ragionevolmente limitata (1)
    Questa è la realtà relativa che viviamo contemporaneamente filtrando le nostre percezioni attraverso un paradigma meccanico, cioè quel sistema di credenze considerate indiscutibili, che inducono ad accontentarci delle conoscenze ritenute possibili entro quel determinato contesto storicizzato.
    Di conseguenza normalmente non vengono proposte domande sulla necessita di modificazione del paradigma e perciò non diventiamo consapevoli delle necessita di modificare le nostre credenze , forse ciò proseguirà fino a quando il paradigma con le sue basi cognitive non crolleranno improvvisamente come quando i vetri conoscitivi in cui siamo ingabbiati, non si frantumano definitivamente per usura del tempo. Oggi probabilmente siamo molto vicini al crollo del vecchio modello “meccanico” che e’ stato acquisito in funzione dello sviluppo della società industriale e che oggi è in tutta evidenza insufficiente per rispondere alle domande che la nuova ricerca sulle scienze della vita stanno ponendo” …

    http://www.scienzaeconoscenza.it/articolo/il-crollo-del-vecchio-paradigma-meccanico-della-scienza.php

    Buona giornata,
    paolo

    • Camillo Franchini ha detto:

      Paolo,

      Un paradigma pertanto permette di leggere il mondo attraverso vetri colorati e deformati e ciò non facilita una presa di coscienza delle necessita di cambiamento

      Bell’esempio di prosa pompier.

      Spero che Manzelli non ci voglia proporre di sostituire un paradigma con un altro paradigma più bello. Il progresso sarebbe il passaggio da un paradigma a un altro? Che malinconia.
      Paradigma è una parola che piaceva molto a Preparata. I paradigmi gli facevano schifo, se non li proponeva lui.
      C’è ancora chi scrive con la retorica di Preparata e Del Giudice?

      • mW ha detto:

        Dott. Franchini
        due pensieri in libertà:
        L’universo è troppo grande per stare tutto nella testa di un uomo.
        I paradigmi sono insiemi di contenitori nei quali situare oggetti simili.
        Comunque, chi conosce e pensa, genera paradigmi. Non se ne può fare a meno.
        E’ come respirare, credo.
        Creare paradigmi è creare senso. E’ il pensiero.
        Purtroppo l’unico tipo di conoscenza che può essere trasmessa e condivisa è quella che non dipende dal soggetto della conoscenza. Questo è un limite e non l’ho inventato io.
        Noi vogliamo tutti avere in casa lo stesso e-cat che scaldi l’acqua a tutti allo stesso modo.
        Non sò se quanto stò per scrivere possa servire, e tenga conto che non ho più il Chiorboli:
        il principio di indeterminazione di Eisenberg vale, ma vale per tutti, tutti lo condividiamo, e vale anche per l’elettrone che ne è ignaro.
        :

        • Camillo Franchini ha detto:

          mW

          Purtroppo l’unico tipo di conoscenza che può essere trasmessa e condivisa è quella che non dipende dal soggetto della conoscenza. Questo è un limite e non l’ho inventato io.

          Da qualche tempo mi imbatto inTV nel Concerto 23 di Mozart accompagnato da due giovani abbracciati in un lento movimento di danza. E’ la pubblicità di AirFrance.
          Questa mattina sono rimasto incantato davanti a uno degli aranci in fiore del giardino, così pieno di calabroni e bombi come non avevo mai visto. Da quella pianta usciva la musica di molte ali che battevano, un segnale di primavera.
          E’ chiaro che l’interpretazione di simili semplici eventi dipende solo da noi e i margini di liberà sono enormi.
          Quando si tratta di scienza, il margine di libertà invece si riduce quasi a zero.
          Io mi trovo perfettamente a mio agio in questa situazione.
          A Paolo piacciono i detti. Ora ne propongo uno io:
          In Chiesa coi santi, in taverna coi ghiottoni.
          Buon pomeriggio
          Camillo

  136. tiziano Caloni ha detto:

    Segnalazione come contributo al dibattito relativo al finanziamento pubblico – privato so LENR
    http://mizzouweekly.missouri.edu/archive/2012/33-28/reactor/index.php
    Saluti

  137. Pingback: Conferenza sulle LENR alla Sapienza di Roma

  138. Ugo Bardi ha detto:

    Per Giancarlo – vorresti per favore contattarmi privatamente? Io sono a ugo.bardi@unifi.it. Grazie!

  139. Camillo Franchini ha detto:

    @Luca

    I passerotti, perdutamenti innamorati del nuovo eroe Ing.Abundo,

    Fossi un passerotto ci andrei cauto con il nuovo eroe. L’Ing. Abundo si trova anche qui, a meno che non si tratti di omonimia.

    http://www.fondazioneneumann.it/opussimbolicum/02sezioni/01cosmologia/02sophoidtheory.htm

    Il suo nome figura subito sotto l’immagine di inizio. E’ lui o è omonimia?
    Se è lui, è un’occasione in più per invitare a stare alla larga da quella roba ff.

    • Marco DL ha detto:

      Diversamente da altri FF, Abundo ha reso pubbliche tutte le informazioni ed è disponibilissimo ad un test serio. Crede in quello che fa e si comporta onestamente (che purtroppo non è condizione sufficiente per la realtà del fenomeno).
      Io penso che questa sia una ottima occasione “didattica” per chiarire a tutti dove si annidano gli errori metodologici che poi creano leggende metropolitane sfruttate a piene mani dai soliti furbetti.
      Lasciamo lavorare Mario Massa, sono fiducioso che farà un ottimo lavoro.

    • Max Altana ha detto:

      La home page è bellissima. Sembra di usare una macchina del tempo e tornare ai ruggenti anni 2000 del web. Se mi prendo la patente (!) informatica con loro, sarà valida anche nel presente e nel prossimo futuro? Ale, dai uno sguardo ed emozionati.

  140. paolo ha detto:

    @ Camillo Franchini,

    Dall’insieme di alcuni dati mi nata un’idea, di cui parlerò più avanti; ora descrivo i dati:

    1) in questo blog esiste uno scambio di opinioni tra lei e il titolare del blog l’ing.Mario Massa che dimostrerebbe una certa stima reciproca.
    http://rnbe.blogspot.it/2012/01/se-fosse-possibile-ripetere-un-test.html

    2) Athanor realizzato da un gruppo di professori e di allievi dell’Istituto Superiore Leopoldo Pirelli di Roma
    3) collaborazione tra l’ing,Mario Massa e l’ing. Abundo, conseguenza del punto 2

    4) collaborazione tra il Dr. Camillo Franchini + Ing. Mario Massa + Ing. Ugo Abundo ==> proprietà transitiva
    5) collaborazione tra gli esperti citati al punto 4 + world’s researchers ==>estensione della proprietà di cui al punto precedente

    6) ONU REACTOR = frutto della collaborazione dei RICERCATORI di cui al punto cinque: Il nome – non vincolante 😉 – vorrebbe esprimere il risultato di uno sforzo comune e senza frontiere

    L’ispirazione mi è venuta leggendo una frase del messaggio dell’Ing. Abundo che cito di seguito:

    ” L’aver brevettato è funzionale alla più aperta circolazione, ora, sia dei piani costruttivi, che delle prove e delle interpretazioni, nell’ottica di poter condividere le informazioni senza timore che il lettore brevetti lui ciò che gli abbiamo comunicato noi, e successivamente impedisca a noi e agli altri di proseguire in direzioni promettenti.”

    Condivisione, questa è la parola magica, sulla quale mi piacerebbe riflettesse, perché, pur non conoscendola, sono convinto che il contributo di conoscenze ed esperienza, che potrebbe fornire, sarebbe fondamentale per lo sviluppo di questo progetto – ONU – che potrebbe essere il <B<risultato di un gruppo di lavoro aperto al contributo di molti.

    Ho letto, infatti, che è stata avviata la diffusione delle informazioni via Facebook, questo significa che nel giro di poco tempo la notizia, di questo esperimento, farà il giro di tutto il pianeta, quindi è presumibile che possano intervenire ricercatori ed appassionati da ogni parte del mondo; per Lei e per gli altri studiosi sarebbe una splendida occasione di confronto ma, soprattutto, la possibilità di mettere in comune, per il bene di tutti, le Vostre rispettive conoscenze.

    … è solo un’idea; perché non esprimerla?

    Cordialmente,
    paolo

    p.s. spero che le persone, citate in questo post, mi vogliano perdonare la libertà di avergli attribuito una qualche forma di relazione inter personale; è una licenza poetica necessaria per l’ideazione del progetto de quo:)

    • Camillo Franchini ha detto:

      Paolo,

      Prima di lanciare progetti, io credo che dobbiamo accertare se l’Ing. Ugo Abundo di cui ci occupiamo è l’autore di Sophoid Theory, alcune notevoli proprietà del caos. Se è così si sfarina tutto, almeno per quanto mi riguarda. Lasciamo l’argomento alle cure dei passeri.

  141. claudio puosi ha detto:

    @Camillo
    Se è lui, è un’occasione in più per invitare a stare alla larga da quella roba ff.
    Mi scusi ma mi permetta un’obbiezione.
    Lei è culturalmente preparato(padrone della materia) per poter esprimere un giudizio definitivo sulle tematiche affrontate nel lavoro che cita oppure il suo giudizio nasce dal fatto che tutti quelli che si occupano a vario titolo di ff sono comunque da lei considerati dei “fuori di testa” visionari o cose simili?
    Personalmente credo che nella vita come nella scienza i limiti sono fatti per essere superati.
    Se non ci distruggiamo prima……. chiuda gli occhi……. e si lasci andare……provando ad immaginare un mondo futuro dove quello che ora sembra fantascienza sarà realtà e dove le nuove leggi della fisica(nuove perchè diversamente interpretate)ci permeteranno cose adesso impossibili.
    Io lo chiamo progresso.
    Visto che mi sembra di aver capito che un pò di acqua sotto i ponti ne ha vista passare,le chiedo se da studente si sarebbe mai potuto immaginare che con una “tavoletta” ci si sarebbe collegati all’istante con il mondo intero scambiandosi informazioni?
    E poi come diceva uno, tale Albert,che di fisica se ne intendeva e che qualche paradigma ha pure cambiato……. “Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose”.
    PS
    Meno male che ultimamente è piovuto altrimenti i raccolti nei campi ne avrebbero sofferto.
    Un saluto e buoni raccolti nei suoi campi.

    • Camillo Franchini ha detto:

      Claudio puosi,

      Lei è culturalmente preparato(padrone della materia) per poter esprimere un giudizio definitivo sulle tematiche affrontate nel lavoro che cita…?

      Considero di avere le conoscenze necessarie per occuparmi di questa materia, sia per studi universitari, sia per l’attività svolta nella vita.
      Se non conoscessi la materia non sarei qui.
      Inoltre avrà notato con che cura non pesto i piedi a fisici e a ingegneri. Tutto quello che affermo trova riscontro nei testi di chimica, convenzionale o nucleare, e nelle banche dati.
      Tenga presente che quello che a molti sembra un affascinante campo di ricerca inesplorato è un pezzo di scienza acquisito da quasi un secolo di ricerca, è la chimica nucleare più semplice. La ricerca vera si fa a livello di CERN, mica su reazioni nucleari già note e archiviate, delle quali trova le sezioni d’urto già scodellate da gnomi volonterosi. Come faremmo altrimenti a sapere che la p + e è una reazione impossibile (in senso nucleare)?

      Personalmente credo che nella vita come nella scienza i limiti sono fatti per essere superati.

      Personalmente? Lo dice a uno che ha trascorso la vita in laboratorio. Insegna ai gatti ad arrampicarsi.
      Lasci a Passerini lanciare pistolotti excelsior. Lui deve farlo perché è poeta, noi possiamo farne a meno.
      Ora Passerini ha lanciato Abundo; Abundo sa che Daniele porta sfiga?

    • Camillo Franchini ha detto:

      Claudio,

      Lei è culturalmente preparato(padrone della materia)…

      Mi tolga una curiosità: ha rivolto solo a me questa domanda o l’ha estesa ad altri, poniamo Celani, Srivastava, Focardi, Piantelli?
      I suoi dubbi sono limitati a me? Lei è in grado di stabilire se sono preparato o impreparato o va dove comanda il cuore?

  142. paolo ha detto:

    @ Franchini,

    se ama l’Arte gradirà la visione di questo quadro; dopo essersi soffermato sulle immagini o sull’analisi dei vari paricolari, scorra con la barra laterale fino a fondo pagina, e, prima della bibliografia troverà la frase seguente:

    Il dipinto quindi, ci chiede di vedere l’invisibile, l’invisibile verità che si nasconde dietro la superficie delle apparenze.

    http://www.cultorweb.com/Holbein/H.html

    🙂 …paolo

  143. paolo ha detto:

    @ Franchini,

    “Abundo sa che Daniele porta sfiga?”

    … questa espressione è indegna di una persona che si ritiene intelligente; se potessi cancellerei anche il quadro che le ho inviato e i miei post di stima!

    Orribile!

    Paolo

    • Camillo Franchini ha detto:

      Paolo,
      mi sono deciso a usare quella parola sessuale da quando Formigoni, che è di Comunione e liberazione, l’ha sdoganata. Se va bene a lui, che è Celeste, va bene anche a me.
      Resto sempre comunque convinto che Daniele fa quella cosa lì a quelli che cadono sotto la sua attenzione. In questo momento tocca a Celani soffrire. Fra un po’ sarà Abundo. Rossi ha già avuto la sua parte. Avanti il prossimo.
      Ho guardato il quadro; a Londra mi sono goduto l’anamorfosi. Impressionante.

  144. paolo ha detto:

    @ Franchini,

    … la scusa addotta è persino peggiore dell’espressione ( NON della PAROLA ) usata, quindi, nella speranza che l’ aritmetica mi perdoni:
    1+1 = 2 ==> 2 volte orribile!!!!
    ari- paolo

    • Luca ha detto:

      Mamma mia che peperino! Se è così delicato perchè continua a farsi del male in questa vana crociata di rieducare gli impenitenti frequentatori di questo blog? Camillo non filtra i suoi commenti, che le confesso salto piè pari qundo superano le 4 righe.
      Le avevo timidamente suggerito tempo fa di frequentare il blog di Passerini dove sicuramente si troverebbe molto più a suo agio.
      Cordialmente
      Luca

  145. Luca ha detto:

    Tanto per fare il pettegolo: Riporto una succosa cinguetettata letta poco fa, sapete dove, da parte di uno dei fanatici più estremisti ugo abundo …..anagrammando ” buon guado” se non fosse vero penserei ad uno scherzo!:
    A parte la vena goliardica del mio commento, non è evidente quanto poco ci voglia per far ubriacare le folle che, senza nemmeno aspettare evidenze rigorose, ma fidandosi solo di qualche lancio giornalistico, vedono addirittura un Mosè in procinto di guadare il Mar Rosso ?
    Se non mi scappasse così tanto da ridere potrei addirittua commuovermi …

    • Camillo Franchini ha detto:

      Luca,

      è evidente quanto poco ci voglia per far ubriacare le folle

      Basta raccontare che si producono neutroni nelle condizioni più disparate e che le reazioni nucleari, un tempo considerate robette da trattare con apparecchiature da ricconi, sono ora alla portata di un ingegnere (che ingegnere? non sarà mica un ingegnere meccanico, per caso) che insegna in una scuola. Tutto di colpa è diventato molto facile. Che i nostri nonni fossero imbranati e lentoni?
      Calma ragazzi, le cose sono molto più complesse di quello che sembra leggendo i siti ff.

  146. Camillo Franchini ha detto:

    Marco,

    Lasciamo lavorare Mario Massa, sono fiducioso che farà un ottimo lavoro.

    Ma chi si occupa della parte nucleare? I ff affermano che la glow discharge comporta trasmutazioni nucleari. Fare determinazioni nucleari qualitative è facilissimo al giorno d’oggi e serve a discriminare la chimica convenzionale dalla chimica nucleare. Anche l’identificazione dei nuclidi che si formano è facilissima con uno spettrometro gamma. Che ci vuole? Si tratta di interpretare le radiazioni che accompagnano le reazioni di trasmutazione.

  147. antonio ha detto:

    @ camillo
    Ma chi si occupa della parte nucleare?

    ci si pensa dopo.
    intanto si vede se c’ è un eccesso di calore non spiegabile con rezioni chimiche già note.
    per la protezione dalle radiazioni non dovrebbero esserci problemi, visto che nessun ff è mai ,morto per le radiazioni (o mi sbaglio?)

    • Camillo Franchini ha detto:

      Antonio,

      In genere si dà la precedenza alla prova cruciale, in questo caso confermare o escludere che si tratta di fenomeno nucleare. Se è chimica ordinaria c’è poco da indagare. Poi si può raffinare la ricerca, se sembra il caso, se si ha tempo e voglia.
      E’ una prova che si fa senza chiamare nessun Massa, ma il fisico sanitario più vicino, uno di quelli che lavorano in ospedale.
      La prova è cruciale, perché non ci sono interferenze, è specifica ed estremamente semplice.

      • mW ha detto:

        va tutto bene Dott. Franchini,
        Ma faccio presente che anche una prova calorimetrica decente costa davvero poco.
        Nel caso vi siano miracoli, si possono rilevare alla svelta.

        • Camillo Franchini ha detto:

          Ma faccio presente che anche una prova calorimetrica decente costa davvero poco.

          Costa moltissimo ed è estremamente complessa. L’energia in un esperimento glow si distribuisce in mille rivoli: acqua che si dissocia, energia radiante, energia termica, acqua che evapora, condensa, energia di PV dovuta alla mera occupazione di spazio da parte dei gas di elettrolisi scaricati in cappa, energia meccanica di agitazione, energia chimica degli ossidi/ossidi idrati in cui si trasformano gli elettrodi, effetto joule. Ho certamente dimenticato qualcosa.
          Per me in un esperimento glow non c’è assolutamente modo di fare un bilancio energetico che tenga conto di tutti i modi in cui l’energia si manifesta.
          Bisognerebbe fare l’analisi chimica degli ossidi/ossidi idrati che si formano per ossidazione degli elettrodi. Quindi necessità di identificazione di materiali di composizione mista e variabile (operazione molto costosa); di reperire in banca dati i dati termodinamici dei composti .
          Mi piacerebbe vedere un rapporto di lavoro sulla misura dell’energia in uscita in un esperimento glow.
          Io dico subito che nessun laboratorio di chimica fisica sarebbe in grado di misurare l’energia globale in uscita.
          Confronti quel guazzabuglio con un Thyac accostato al reattore e mi racconti. In quel caso serve solo una misura qualitativa, tipo c’è, non c’è. Capire in prima istanza se è nucleare o chimico.
          Se posso dare un consiglio, invece che a Massa, si rivolgano a un fisico sanitario che abbia un modestissimo rivelatore gamma portatile, tipo Thyac.

        • mW ha detto:

          mi arrendo

  148. Roberto Rampado ha detto:

    @Camillo Franchini

    La presenza di radiazioni gamma viene riconosciuta da tutti come indicatore molto specifico di reazione nucleare.
    Il test quindi assume un’altissima SPECIFICITA’, e nel significato comune questo indica che non ci sono praticamente falsi positivi. Se i gamma sono presenti concordemente si ammette che si tratta di reazione nucleare. In questo punto per tutti l’accordo è perfetto.

    La divergenza tra Fusionisti e Non-Fusionisti nasce nel momento in cui viene considerata la SENSIBILITA’ del test delle radiazioni gamma.
    Ricordo che per “Sensibilità Statistica di un test” si indica la percentuale di falsi negativi in una serie ripetuta di esami.

    Ed ecco in punto della controversia: per i Fusionisti la Sensibilità del test è molto bassa, mentre per i Non-fusionisti il valore % della Sensibilità del test va paragonata a quello della Specificità dello stesso.
    In pratica per il primo gruppo sono possibili molti falsi negativi circa le radiazioni, mentre per il secondo gruppo non sono possibili falsi negativi.
    Cioè per i Fusionisti le radiazioni possono mancare, per i Non-fusionisti questo è impossibile, le radiazioni gamma non possono mancare.
    E’ il secondo miracolo di Preparata ? Mi corregga se sbaglio…!

    E’ ovvio che l’approccio alla sperimentazione dal punto di vista dei “credenti” va affrontato quindi su tutti e tre questi fronti:
    1 – Emissione Termica (test non specifico e non sensibile a meno che non sia “esagerata”)
    2 – Emissione Gamma e Neutronica (Altamente Specifico ma Poco Sensibile)
    3 – Transmutazioni Nucleari (Altamente Specifico e Molto Sensibile)

    Da questo triplice approccio sorgerà la Verità sulla Fusione fredda.

    Lei concorda ?

    • Giancarlo ha detto:

      Posso rispondere? In 10 kW (macchina di Rossi) ci sono 80.000.000.000 (ottanta miliardi zero centesimi) di gamma da 511 keV al secondo e Lei ci parla di sensibilità? Se avesse 80 miliardi di ammalati di influenza ci parlerebbe di sensibilità del test?
      Falsi negativi?

      • Camillo Franchini ha detto:

        Giancarlo,

        Sembrano non rendersi conto di quanti eventi elementari sono necessari per produrre effetti termici. I vecchi SNAP allo stronzio novanta erano emittenti beta micidiali.
        Inoltre si aspettano effetti termici da raggi gamma (Rossi, Ferrari). Spesso non hanno alcuna preparazione di base, si lanciano per simpatia. Quasi sempre sono dei riconvertiti, entusiasti come tutti i riconvertiti. Un esempio tipico è Armando de Para, che certamente proviene da un altro mestiere.

    • Camillo Franchini ha detto:

      Antonio,

      Cioè per i Fusionisti le radiazioni possono mancare, per i Non-fusionisti questo è impossibile, le radiazioni gamma non possono mancare.

      Abbiamo affermato in più occasioni, anche oggi, che tutte le reazioni nucleari comportano la presenza di radiazioni gamma. Non si conoscono eccezioni.

      E’ il secondo miracolo di Preparata ? Mi corregga se sbaglio…!

      No, è il terzo e sarebbe limitato alla dd. Ma i miracoli è bene lasciarli a Padre Pio. I miracoli di Preparata non sono mai entrati nella scienza formale.

      Da questo triplice approccio sorgerà la Verità sulla Fusione fredda.

      Solo il punto 2 è rivelatore di una reazione nucleare. Perché considera anche un’emissione neutronica? Un’emissione neutronica è un evento rarissimo e singolare. Perché lo cita?
      La sensibilità di una misura radiometrica è molto elevata.
      Il punto 3 non è noto, a meno che non intenda l’assorbimento neutronico non radiativo. Ma allora ci vuole un reattore o un acceleratore produttore di neutroni.
      Non so che cosa intenda per trasmutazioni nucleari, perché esse sono rare, note e avvengono in condizioni particolari. Se può fornire un esempio di trasmutazione nucleare dove non serva un neutrone forse ci capiamo. Intende la radioattività naturale o indotta?

  149. claudio puosi ha detto:

    Camillo
    Forse c’è stato un malinteso. Quando ho affermato padrone della materia non mi riferivo alla sue competenze in chimica nucleare di cui senza dubbio è un profondo conoscitore, ma a certi aspetti di calcolo (operatori matematici) più vicini alla meccanica quantistica ed allo studio delle funzioni d’onda.
    Visto che citando l’Ing. Ugo Abundo ha con ironia fatto credere di trovarci di fronte ad un personaggio,mi si conceda il termine, un pò “fuori di testa” allora mi sembra giusto capire se lei è in grado di affermare con certezza che quello scritto in forma riassuntiva su questo link, (da lei stesso citato)
    http://www.fondazioneneumann.it/opussimbolicum/02sezioni/01cosmologia/02sophoidtheory.htm
    ha una base logica o no.
    Questo volevo dire a proposito di competenze.
    Credo che comunque non mancheranno occasioni di confronto fra scienziati, a meno che non si cancellino improvisamente eventi già programmati senza una ragione valida.
    Al di là del piacevole diletto di scrivere su di un blog, le questioni della Scienza devono essere dibattute nelle opportune sedi con mentalità aperta e senza preconcetti.
    Fiducioso che quando l’occasione si presenterà accetterà il confronto fra pari, le porgo i miei rispettosi saluti.

    • Camillo Franchini ha detto:

      Claudio,

      mi sembra giusto capire se lei è in grado di affermare con certezza che quello scritto in forma riassuntiva su questo link, (da lei stesso citato)
      http://www.fondazioneneumann.it/opussimbolicum/02sezioni/01cosmologia/02sophoidtheory.htm
      ha una base logica o no.

      Claudio, o Lei è un tipo serioso o è un buontempone.
      Scelgo a caso:

      Si deduce una struttura porosa bifasica capace di dissipare l’informazione alla velocità richiesta per mantenerla stabilmente organizzata.
      Si impostano le equazioni dinamiche dell’universo quale sistema energetico aperto (fase strutturata) che scambia energia con la fase caotica. Si mostra che tale universo è inflazionario: nasce incoerente espandendosi e, raggiunta la dimensione del causaliton, acquisisce comportamento logico – causale.

      Lei crede davvero che quello che scrive Abundo sia meccanica quantistica o ha deciso di farci perdere tempo?
      Se finge di prendere sul serio Abundo per fare ressa sul blog, censuro i suoi messaggi come spam.
      A pensarci, può darsi che si tratti della recensione di un libro inesistente, tipo “scherzi a parte”. Io ci vado cauto.

    • Giancarlo ha detto:

      Se mi permette Le vorrei mostrare come basta una buona educazione liceale che Lei dovrebbe avere per capire che c’è qualcosa che lascia perplessi.
      Guardi la seconda equazione. A primo membro c’è un tempo, notoriamente reale. A secondo membro c’è il logaritmo di due grandezza misurate allo stesso modo (U quantità di informazione, dal 1948 si misura in bit e l’unità indica l’informazione portata da due eventi equiprobabili -testa o croce-), quindi il logaritmo di un numero. Poi a denominatore c’è omega una frequenza e l’unità immaginaria. Dimensionalmente torna ma se ricorda i numeri complessi provi Lei a spiegarci come un reale possa essere uguale a un immaginario. La matematica non dovrebbe ammettere opinioni. Consideri che siamo solo alla seconda equazione.
      Poi visto che ci siamo e la teoria dell’informazione mi piace assai (consiglio a tutti il teorema di Slepian-Wolf, è un gioiello che parla di una cosa a prima lettura incredibile)
      Utilizzando il teorema di Shannon, assumendo come capacità trasmissiva la frequenza della soluzione dell’equazione di Schrodinger, e come codifica il numero d’onda che compare nella quantità di moto, si ricava:
      La capacità trasmissiva si misura in bit/s/Hz. Lei ci spiegherebbe come viene fuori tale grandezza dall’equazione di Schroedinger?
      Mi fermo qui perché non mi voglio cacciare in altre polemiche prive di scopo, anche perché io sono favorevole alle misure effettuate da Mario Massa che gode della mia fiducia assoluta.

  150. claudio puosi ha detto:

    @Camillo Franchini
    A pensarci, può darsi che si tratti della recensione di un libro inesistente, tipo”scherzi a parte”. Io ci vado cauto.
    Lei sta nuovamente sbagliando come quando mise in dubbio la presenza di Campanella alla conferenza di Roma e poi fu smentito dalle immagini.
    Legga Prof.Camillo Franchini non siamo su scherzi a parte anzi se fosse stato un buon osservatore avrebbe potuto capire ma sopratutto vedere che non si trattava di una recensione fasulla.
    …………………………………………………………………………………………………………………………………………
    ai miei genitori
    RINGRAZIAMENTI
    a mia figlia Claudia per l’aiuto insostituibile nella organizzazione del testo, e per le fondamentali discussioni sulla logica fuzzy
    a Laura Basili, autrice dell’ipotesi di universi alternativi che non abbiano sviluppato spazio e tempo, per aver interpretato il senso del libro con l’illustrazione della copertina
    a Mario Lombardi per la prefazione
    e soprattutto a mio fratello Mario per i tanti anni di stimolanti confronti
    ATTIVITÀ DELLA FONDAZIONE
    J. VON NEUMANN
    “per lo studio, il potenziamento e la
    riproduzione dell’intelligenza umana”
    La Fondazione, costituita a Roma nel 1986, ha come principali obiettivi statutari: la ricerca nel campo della Intelligenza Artificiale, condotta presso il proprio laboratorio di robotica; la formazione di ricercatori junior; la ricerca didattica nel settore delle applicazioni informatiche; l’autonomia divulgativa dei risultati; il patrocinio di ricerche meta-disciplinari che rendono disponibile la forza interpretativa dei concetti mutuati da altre discipline nelle quali essi erano stati originariamente sviluppati.
    UGO ABUNDO
    SOPHOID THEORY
    ALCUNE NOTEVOLI PROPRIETÀ DEL CAOS
    Possibilità di emersione spontanea di una intelligenza artificiale i cui pensieri sono un universo in evoluzione di particelle quantistiche di Schrödinger
    Fondazione J. Von Neumann Editrice
    © Copyright 2005
    Fondazione J. Von Neumann Editrice
    00183 Roma, Via Clelia 15
    Illustrazione di copertina: Laura Basili
    Progetto grafico: Silvio Coiante
    Stampato in proprio dalla
    Fondazione J. Von Neumann Editrice
    00183 Roma, Via Clelia 15
    I edizione marzo 2005
    INDICE DEI PARAGRAFI

    Introduzione pag. 1
    Obiettivi pag. 5
    Panorama pag. 9
    La rete pag. 15
    Il cronoide pag. 21
    Il sophoide pag.33
    L’uscita dal caos: emersione
    del causaliton pag. 45
    L’equazione di Schrödinger pag. 63
    Il potenziale d’interazione pag. 77
    I Cronotopi pag. 87
    Dinamica dell’universo pag. 93
    Dimensioni spaziali pag. 109
    Sulla possibilità dell’universo
    di calcolare se stesso pag. 117
    Informazione cosmica pag. 123
    Conclusioni pag. 127
    Riferimenti bibliografici pag. 131

    PREFAZIONE

    Ben volentieri mi accingo a scrivere una prefazione a questo libro.
    In un primo momento mi sono chiesto cosa avessi io a che fare con tutto ciò.
    Successivamente, leggendo il libro, ho pensato che una mente filosofica, anche se non matematica, potesse comprenderne il senso riandando indietro nel tempo quando il filosofo era anche matematico.
    Come non riandare a Platone con il senso del tempo? Il tempo è fuori di noi ma anche dentro di noi. Certamente la nozione di tempo, il suo scorrere, i suoi effetti non variano, ma può variare la nostra percezione del tempo: un evento noioso sembra non terminare mai, uno gioioso di ugual durata sembra sempre troppo breve.
    Anche la nostra volontà è mossa dalla nostra percezione del tempo: ricerchiamo il tempo che ci allieta e rifuggiamo da quello tedioso. E la nostra vita non si svolge in un eterno rapporto spazio/tempo? Ci muoviamo, sì nello spazio, ma anche in un tempo. Possiamo muoverci solo in questo rapporto, e il movimento è vita.
    Proseguendo nella lettura, viene alla mente il concetto del Tao, il “supremo equilibrio” degli orientali. Nell’Universo non vi è il caos; siamo noi che percepiamo solo una parte di un tutto ed anche se quella parte è “ordine”, noi la vedremo sempre come “disordine”.
    I
    Il Tao unifica gli opposti e conduce l’Universo all’equilibrio. Aristotele parlava di un “Supremo Architetto”, di “Colui che rende l’Universo ordinato”.
    Da qui è facile comprendere perché l’autore parli di una intelligenza “altra da noi”.
    Più ci si addentra nel pensiero dell’intelligenza, più si sente che siamo finiti e che acquistiamo senso solo con la percezione di un “Altro da noi”.
    Prendendo coscienza della nostra finitezza possiamo comprendere che non siamo dominatori di questo mondo, ma umili servitori che possono scoprire ciò che l’Universo vuole dirci.
    Mario Lombardi
    II
    Sophoid Theory

    Il resto del libro non glielo invio non se lo merita.
    Open your mind

    • Camillo Franchini ha detto:

      Puosi,

      Lei sta nuovamente sbagliando come quando mise in dubbio la presenza di Campanella alla conferenza di Roma e poi fu smentito dalle immagini.

      La brutta figura l’ho fatta io o Campanella?

      Il resto del libro non glielo invio non se lo merita.

      Grazie per il riconoscimento. A leggere l’indice sembra di trovarsi in una Schatzkammer tedesca del 700. Abundo si occupa anche di mesmerismo e di revenants?

      Open your mind

      You too.

      Cordiali saluti

  151. Roberto Rampado ha detto:

    Non intendevo entrare nel merito della questione ma solo nel metodo.
    Per ora mi interessa solo questo, per il resto si vedrà.
    Il metodo consente di formulare ipotesi valide per tutti, poi la misura sperimentale dovrà essere interpretata.

  152. paolo ha detto:

    @Giancarlo,

    “Mi fermo qui perché non mi voglio cacciare in altre polemiche prive di scopo, anche perché io sono favorevole alle misure effettuate da Mario Massa che gode della mia fiducia assoluta.”

    Giancarlo se hai letto il mio post di ieri delle 8:06 – @Franchini – perché non ti fai parte diligente affinché quanto da me ipotizzato ai punti 4) e 5) divenga possibile?
    Anzi, secondo il mio modesto parere, anche tu, magari dopo aver pronunciato una certa parola – che non ti voglio suggerire, perché sei troppo intelligente e che si può pronunciare, anche, quando si pensa di aver ragione – dovresti farne parte insieme a Celani e Srivastava .

    In un recente passato abbiamo accennato alla NUVOLA, quindi sai bene quanto il settore telematico sia in rapido divenire, quindi, quanto il progetto – ancora in embrione, ma che avrà uno sviluppo esponenziale – sia di portata mondiale; sei proprio sicuro che il chimico nucleare Camillo Franchini e l’ing. Giancarlo De Marchis non ne debbano far parte?

    Se la risposta sarà si, come suppongo, non credi che dovreste modificare – un poco – il Vs. atteggiamento?
    … è semplicemente una domanda, che nasce dal fatto che il bene collettivo dovrebbe essere più importante degli egoismi personali; ma è una mia opinione.

    Comunque ribadisco la mia disponibilità, almeno, a provarci … poi, eventualmente dipenderà anche da altri.
    Con simpatia,
    paolo

  153. paolo ha detto:

    @Giancarlo,

    p.s. … Io scrivo solo su questo blog! non amo il doppio gioco o, peggio il trasformismo e derivazioni varie, senza alcun intento allusivo.

    • Giancarlo ha detto:

      @paolo
      ?????
      a quale mio commento ti riferisci?

      • PAM ha detto:

        @Giancarlo
        Solo per chiederti se potevi gentilmente rispondere alla domanda che ti avevo fatto a proposito della legge di Fourier nel messaggio del 22 aprile ore 5:54 pm. Grazie.

      • paolo ha detto:

        @ Giancarlo,

        capirsi non è sempre facile! il mio – p.s. delle 8:59 am – voleva essere semplicemente una integrazione a quello immediatamente precedente, pertanto, nelle mie intenzioni il riferimento – @Giancarlo – aveva semplicemnte questo significato, ma, nulla di personale!
        Quindi una semplice puntualizzazione.

        … è per questo che non hai risposto?

  154. Roberto Rampado ha detto:

    In 10 kW (macchina di Rossi) ci sono 80.000.000.000 (ottanta miliardi zero centesimi) di gamma da 511 keV al secondo e Lei ci parla di sensibilità?

    Sarebbe vero se l’E-Cat funzionasse secondo un’ipotesi ben precisa.

    Se avesse 80 miliardi di ammalati di influenza ci parlerebbe di sensibilità del test?
    Falsi negativi?

    Sempre per entrare nel metodo, l’influenza notoriamente fa febbre, ma tutti sappiamo che esistono ore del giorno e momenti in cui l’influenza non provoca febbre e ci sono influenze in soggetti defedati in cui manca la febbre.
    Il falso negativo è quando manca la febbre e sappiamo per certo che c’è l’influenza.

  155. Roberto Rampado ha detto:

    Abbiamo affermato in più occasioni, anche oggi, che tutte le reazioni nucleari comportano la presenza di radiazioni gamma. Non si conoscono eccezioni.

    dice bene, non si conoscono eccezioni, aggiungo: finora…

    Solo il punto 2 è rivelatore di una reazione nucleare. Perché considera anche un’emissione neutronica? Un’emissione neutronica è un evento rarissimo e singolare. Perché lo cita?

    dice bene, è rivelatore di reazione nucleare, non “negatore”, almeno per i fusionisti.
    L’emissione neutronica è rara: meglio non trascurare nulla…

    La sensibilità di una misura radiometrica è molto elevata.

    Quella del contatore geiger si, ma non confondiamo le cose, si parla di sensibilità statistica del test rispetto ad un evento, è un’altra cosa.

    Il punto 3 non è noto, a meno che non intenda l’assorbimento neutronico non radiativo. Ma allora ci vuole un reattore o un acceleratore produttore di neutroni.
    Non so che cosa intenda per trasmutazioni nucleari, perché esse sono rare, note e avvengono in condizioni particolari. Se può fornire un esempio di trasmutazione nucleare dove non serva un neutrone forse ci capiamo. Intende la radioattività naturale o indotta?

    La cella Mizuno (l’Athanor sarebbe una variante della cella Mizuno) e l’altra variante Cirillo hanno dimostrato la presenza di transmutazioni nucleari, con eccesso termico COP5 nel primo caso, senza eccesso termico dimostrabile nel secondo caso ed entrambi praticamente senza radiazioni significative.
    Raccontano “Balle” ? Non lo so, può darsi, ma non possiamo escludere a priori che dicano il vero o almeno una cosa verosimile.

  156. Camillo Franchini ha detto:

    Rampado,

    dice bene, non si conoscono eccezioni, aggiungo: finora…

    Scusi, questo è umorismo involontario. E’ come se dicessi “finora non ho fatto l’amore con Ruby Rubacuori, però…”
    Lei ritiene che ci siano buone speranze di avere reazione nucleari a insaputa dei nuclei partecipanti? Questo più o meno è ciò che ipotizza. Ammette che l’equilibrio di un nucleo resti sconvolto se lo stintigni con altri nuclei o particelle?

    Quella del contatore geiger si, ma non confondiamo le cose, si parla di sensibilità statistica del test rispetto ad un evento, è un’altra cosa.

    Beh, il contatore Geiger ormai è un vecchio strumento. La sensibilità statistica non c’entra; è importante disporre di uno strumento sensibile e specifico. Se trovo emissione di calore, la sensibilità statistica è ottima, perché c’è un fiume di particelle a disposizione.

    Raccontano “Balle” ? Non lo so, può darsi, ma non possiamo escludere a priori che dicano il vero o almeno una cosa verosimile.

    Il mondo scientifico è spietato: sono tutte balle quelle che non vengono scritte in articoli standard, recensiti e archiviati nelle banche dati. Aspettiamo che questi passi convenzionali siano tutti fatti. Al giorno d’oggi si procede spediti.

  157. Roberto Rampado ha detto:

    sono tutte balle quelle che non vengono scritte in articoli standard, recensiti e archiviati nelle banche dati.

    Mi permetto di esprimere meglio il mio pensiero approfittando della sua frase:
    sono tutte certe le cose che vengono scritte in articoli standard, recensiti e archiviati nelle banche dati, oltre non si può andare, secondo il mio modesto parere…

    Se trovo emissione di calore, la sensibilità statistica è ottima, perché c’è un fiume di particelle a disposizione.

    Vero, se il calore fosse prodotto solo dalle particelle emesse, ma si può escludere che sia altrimenti ?

    Aspettiamo che questi passi convenzionali siano tutti fatti. .

    Approfitto ancora: prima di essere “scritte in articoli standard, recensiti e archiviati nelle banche dati” erano cose non-vere ? No, erano solo non-certe, ma non potevano e non dovevano essere considerate “non-vere”.

    Al giorno d’oggi si procede spediti

    la chiamerei frettolosità, più che speditezza, nel negare singolarmente, una ad una, tutte le evidenze man mano che uscivano; confina quasi con la superficialità, sperando che non ci sia dietro qualcos’altro (l’idea del complottismo non mi piace, è contro la mia natura…).

    • Camillo Franchini ha detto:

      Rampado,

      Vero, se il calore fosse prodotto solo dalle particelle emesse, ma si può escludere che sia altrimenti ?

      Nel nucleare le cose sono così. Solo i fotoni non contribuiscono, a causa del loro basso LET.

      No, erano solo non-certe, ma non potevano e non dovevano essere considerate “non-vere”.

      Sì, ma chi ne era a conoscenza? Darwin aspettò un tempo che oggi sarebbe considerato inverosimile, prima di pubblicare la sua opera. Prima della pubblicazione è come se le sue ricerche sperimentali non fossero mai avvenute.
      Comunque non si dovrebbero usare parole come “certezza” e “verità”, che appartengono alla religione, non alla scienza. Si tratta di giudicare articoli di poche pagine che portano un contributo modesto o importante alle conoscenze acquisite. Non esageriamo con l’importanza di un articolo, se non ci chiamiamo Planck o Einstein.
      Anche loro però passarono la loro brava trafila.

      la chiamerei frettolosità, più che speditezza, nel negare singolarmente, una ad una, tutte le evidenze man mano che uscivano

      E’ accaduto esattamente il contrario. Io c’ero. All’uscita di Fleischmann e Pons tutto il mondo si mobilitò per quasi un anno. Anche nel mio centro eravamo pronti per partire, se non avessimo saputo subito che mancavano i neutroni. Il DoE si è attivato per ben due volte. Nathan Lewis del MIT mise in piedi un gruppo di lavoro apposta. Non conosco casi in cui una conferenza stampa sia stata oggetto di tanta attenzione per tanto tempo.
      Certo se la scienza è rappresentata da Celani e Srivastava non bisogna organizzare un gruppo di lavoro apposta.
      Cordiali saluti

    • Camillo Franchini ha detto:

      Rampado,

      Al giorno d’oggi si procede spediti.

      Intendevo che l’intervallo di tempo tra chiusura di un lavoro e pubblicazione dell’articolo è breve. Non intendevo dire che si procede in modo frettoloso e inaccurato. La ff fredda in particolare ha ricevuto più attenzione di quello che merita. Ogni tanto trovi qualcuno che dice meravigliato “dura ancora?”.
      Il caso Di Bella si è dissolto prima.

  158. antonio ha detto:

    “Nel nucleare le cose sono così. Solo i fotoni non contribuiscono, a causa del loro basso LET. ”

    è chiaro prof, però una prova calorimetrica sull’ apparato di abundo toglierebbe qualsiasi dubbio anche a un ignorante come me che non ha le basi di chimica e fisica nucleare.
    Un pò come quando fu fatta la sperimentazione del metodo di bella.
    Non c’ era nessuna motivazione scientifica per farla però fu fatta lo stesso per rassicurare l’ opinione pubblica.
    E costò tanto, economicamente (ed erano soldi pubblici) ma sopratutto umanamente (tante false speranze date a persone disperate).

    “Il caso Di Bella si è dissolto prima.”

    non lo so, un anno fa parlavo con una persona che aveva perso la madre per cancro all’ epoca della sperimentazione di bella, credeva ancora che quella cura funzionava e che era stata insabbiata per non rovinare il business a big pharma.
    Forse era il suo modo per gestire la perdita.
    Inserisco un link molto interessante sul caso di bella: sono 3 paginette del libro “Scienza e ricerca: conquiste, sfide e dilemmi. L’importanza della divulgazione scientifica e tecnologica ” da google libri.

    http://books.google.it/books?id=C-397fw-dXIC&pg=PA89&lpg=PA89&dq=Scienza+e+ricerca–conquiste,+sfide+e+dilemmi+di+bella&source=bl&ots=DnYNWUCYQ3&sig=DdzK7E8fDa-ZowJgBWEqta6ea2g&hl=it&sa=X&ei=QdCbT5GsBKHP4QTk_PmpDg&ved=0CCwQ6AEwAA#v=onepage&q&f=false

    • Camillo Franchini ha detto:

      Antonio,

      una prova calorimetrica sull’ apparato di abundo toglierebbe qualsiasi dubbio anche a un ignorante come me che non ha le basi di chimica e fisica nucleare.

      Molto più facile scegliere una prova nucleare, facile e discriminante.
      Una prova calorimetrica sarebbe oggetto di mille critiche. Per esempio, come tenere conto della formazione di ossidi/ossidi idrati derivati dal consumo degli elettrodi? Si ha idea della complessità dei composti che si formano per ossidazione degli elettrodi?
      Se dovesse risultare che il fenomeno è nucleare, gli strumenti di indagine potrebbero essere mirati e meno dispersivi.
      Il mio consiglio è di cercare innanzitutto se si tratta di fenomeni nucleari.
      Provate a sentire altri pareri, vedrete che è difficile trovare strumenti più semplici, a risposta immediata, di quelli nucleari.
      Cordiali saluti

    • Camillo Franchini ha detto:

      Antonio,

      una prova calorimetrica sull’ apparato di abundo toglierebbe qualsiasi dubbio anche a un ignorante come me che non ha le basi di chimica e fisica nucleare.

      A Lei piace la vita complicata.
      Sempre le indagini vanno dal semplice al complesso. Si parte da prove preliminari e si procede per raffinamenti successivi. Per la sua difficoltà la prova calorimetrica dovrebbe essere l’ultimo passo. Chi se la sente di analizzare i prodotti di degradazione degli elettrodi, un miscuglio complesso di ossidi e ossidi idrati? La loro formazione avviene con effetto termico, come tutte le reazioni chimiche. Si salta questo passaggio? Come si calcola il calore disperso in ambiente dal reattore per convezione e radiazione?
      Il primo passo dovrebbe invece essere la risposta alla domanda: si tratta di chimica convenzionale o di chimica nucleare?
      Per stabilirlo basta chiamare il fisico sanitario dell’ospedale più vicino. Si fa una misura a reattore spento e una a reattore funzionante. Più semplice di così.
      Se per fortuna dei ff si trovasse che il reattore di Abundo è nucleare, Abundo sarebbe coperto di milioni di euro per una scoperta rivoluzionaria, che obbligherebbe a riscrivere i trattati di chimica nucleare.
      Se proprio a furor di popolo si vuole fare una calorimetria, si chiami comunque il bravo fisico sanitario. Che male fa?

  159. mW ha detto:

    dott. Franchini,
    mi sono ripreso dalla sua badilata di ieri.
    Penso che la questione test sia razionalizzabile inquesto modo:
    1_i test che consentono di rilevare processi nucleari standard, almeno radiazioni, sono semplicissimi e velocissimi. Bene, facciamoli subito.
    2_neutroni: beh, se non ci sono in giro deuterio o trizio, non dovrebbero essercene, sbaglio?
    può esservi qualcosa d’altro che genera neutroni?
    3_con la calorimetria posso attrezzarmi per effettuare una misura dell’energia in difetto rispetto alla realtà..
    Posso valutare il massimo apporto di calore di reazioni chimiche convenzionali, moltiplicarlo 10 volte e sottrarlo al calore misurato. Se resta qualcosa può essere interessante.
    Se vi sono dei fumi posso escogitare un metodo per misurare in difetto l’energia ceduta loro.
    Se non conosci l’incertezza, cerca almeno di darle un segno solo.

  160. Camillo Franchini ha detto:

    MW,

    2_neutroni: beh, se non ci sono in giro deuterio o trizio, non dovrebbero essercene, sbaglio?
    può esservi qualcosa d’altro che genera neutroni?

    I neutroni sono generati dalla DD, se non si dà retta al 2° miracolo di Preparata (come hanno fatto a passargli un simile teoria ad hoc? Infatti non gliela hanno passata). Non in ff, ma usando acceleratori.
    Neutroni possono essere generati solo usando acceleratori. Basta cercare nelle banche dati per rendersene conto. Se qualcuno afferma il contrario non trova supporto di dati. Si tratta di una convinzione personale, come la fede in Giove.

    3_con la calorimetria posso attrezzarmi per effettuare una misura dell’energia in difetto rispetto alla realtà…

    Credo che la calorimetria misuri energia sempre in difetto; questo va a vantaggio della ff.
    Sicuramente il primo passo è di capire se si tratta di chimica nucleare o convenzionale. Quindi si deve partire con misure nucleari che sono semplici e discriminanti. Se c’è calore di origine nucleare la misura non richiede alcuna precauzione o particolare abilità, non serve nemmeno misurare il fondo. L’ha scritto Giancarlo in diverse occasioni.

  161. Roberto Rampado ha detto:

    Anche nel mio centro eravamo pronti per partire, se non avessimo saputo subito che mancavano i neutroni

    La presenza dei neutroni serviva allora a confermare l’ipotesi di reazione DD, non serviva e non bastava a spiegare il presunto eccesso termico.
    D’altra parte l’eccesso termico è stato bellamente ignorato dalla NASA, o meglio accuratamente nascosto, col pretesto che la sperimentazione era rivolta solo a cercare i neutroni e non il calore, come se a noi servissero i neutroni e non il calore.

    Ogni tanto trovi qualcuno che dice meravigliato “dura ancora?”.

    Sì, qualche esperto di calorimetria è stato interpellato nello specifico e aveva anche detto questa frase. Subito dopo averci messo il naso si è ricreduto.

    Il caso Di Bella si è dissolto prima.

    Le posso assicurare che alcune intuizioni del Medico Fisiologo Prof Di Bella sono state riprese con successo dall’ Oncologia Ufficiale.

    ————————–

    Si continua a dire che se dopo 23 anni non è emersa, la FF è una balla, ma perchè non è accettabile il contrario ? Se dopo 23 anni ancora se ne parla, forse qualcosa di vero potrebbe esserci.
    Va bene che c’è chi ancora cerca il moto perpetuo, ma non credo che Arata, Mizuno, Cirillo, Celani e Srivastava possano essere accostati a quei signori senza incorrere in un’offesa grave.

    Ripeto, per me la presenza delle emissioni radiative e neutroniche conferma la reazione nucleare ma la loro assenza non la esclude e solo la presenza/assenza delle trasmutazioni nucleari è la pistola fumante che conferma od esclude la reazione nucleare.
    Quindi lasciamo fare la calorimetria in santa pace a chi ci prova senza pregiudizi.

    Piuttosto perchè Giancarlo non va a far le pulci a Massa et company, perchè non fa in questo caso l’Avvocato del Diavolo, visto che il punto critico della sperimentazione è proprio la misurazione elettrica dell’ingresso: lui è sicuramente un grosso esperto e per di più scettico, metaforicamente avrebbe le “physique du rôle” perfetto… timore di proporsi o paura di dover cambiare opinione ?

    • Camillo Franchini ha detto:

      Rampado,

      La presenza dei neutroni serviva allora a confermare l’ipotesi di reazione DD, non serviva e non bastava a spiegare il presunto eccesso termico.

      La reazione DD è accompagnata da effetto termico. Che si producesse calore si sapeva. Quello che si cercava era la reazione nucleare fredda in palladio. Visto che mancavano i neutroni abbiamo capito che la reazione fredda era una bubbola.

      Le posso assicurare che alcune intuizioni del Medico Fisiologo Prof Di Bella sono state riprese con successo dall’ Oncologia Ufficiale.

      Ho dimostrato sulla mia pelle che non si deve uscire dal proprio campo di competenza!

      Si continua a dire che se dopo 23 anni non è emersa, la FF è una balla, ma perchè non è accettabile il contrario ? Se dopo 23 anni ancora se ne parla, forse qualcosa di vero potrebbe esserci.

      Come crede. E’ la posizione di Passerini, credo.
      Anche se un credulone fa male solo a se stesso, mille creduloni procurano un danno sociale. Per questo cerco di richiamare l’attenzione sul fenomeno.

      Va bene che c’è chi ancora cerca il moto perpetuo, ma non credo che Arata, Mizuno, Cirillo, Celani e Srivastava possano essere accostati a quei signori senza incorrere in un’offesa grave.

      In scienza non usa dare fiducia alle persone o negargliela. Conta quello che riescono a fare e, dopo, a scrivere. Nessuno dei nomi che ha elencato figura nelle banche dati, è come se non esistessero.
      Come vede, evito di tirare fuori la mia competenza, anche se ho recensito diversi loro lavori. Preferisco affidarmi alle banche dati, per evitare contestazioni spiacevoli.

      Ripeto, per me la presenza delle emissioni radiative e neutroniche conferma la reazione nucleare ma la loro assenza non la esclude

      L’assenza di radiazioni gamma o corpuscolari esclude categoricamente di avere a che fare con reazioni nucleari. Per dirla con linguaggio matematico, la presenza di radiazioni gamma o corpuscolari sono condizione necessaria e sufficiente per affermare di stare esaminando una reazione nucleare.

      Quindi lasciamo fare la calorimetria in santa pace a chi ci prova senza pregiudizi.

      Non capisco questa Sua attrazione per la calorimetria, però lasciamola fare. Dico solo che è una fatica in più, per di più inutile. Fate vobis.
      Ho notato che la calorimetria è una fissa dei ff; perché non dimostrano invece che hanno a che fare con fenomeni nucleari? Avrebbero fondi in quantità smisurata, a buon diritto.

    • Luca ha detto:

      Gentile Sig. Roberto Rampado, perdoni la curiosità, ma le volevo chiedere, visto che il cognome non è dei più diffusi, se è parente o in qualche modo in relazione con il Sig. Andrea Rampado, titolare della Biokavitus S.r.l. e frequentatore di questo e altri blog/forum. Se è un banale caso di omonimia le porgo in anticipo le mie scuse.
      Luca

    • Giancarlo ha detto:

      @Roberto Rampado
      Mi sento spesso con Mario Massa e non credo sia molto meno scettico di me, diciamo 0,1%; quindi lui basta e avanza. Quanto alla mia esperienza non credo di poter aggiungere molto a quello che è stato detto. La cosa ideale sarebbe una resistenza non induttiva in serie, all’interno di un calorimetro; ma mi pare una complicazione inutile.
      Tia ha fatto un’ottima proposta: suggerisco solo di aumentare il numero di condensatori per smorzare la propagazione degli impulsi a monte del ponte; in genere si mette un elettrolitico (o politene) alta capacità alta tensione, un plastico a bassa induttanza residua e un ceramico per le frequenze più alte. Una resistenza non induttiva tra il ponte e il banco condensatori costituisce il sensore di tensione e corrente. Non so se funziona ma è la cosa migliore che posso immaginare. La resistenza può essere sostituita da un sensore ad effetto Hall.

      Non mi spaventa il cambiamento di opinione, l’ho fatto molte volte. E poi ce ne sono molti in giro: guarda Del Giudice, da preparatino convinto alla Widom&Larsen&Srivastava proprio nelle celle di questo tipo con Cirillo ed altri. La coerenza è meno coerente.

  162. Roberto Rampado ha detto:

    @Luca
    Una banale caso di “omocognonimia”.

  163. Gherardo Gentzen ha detto:

    Ma certo che Passerini porta sfiga! Qualcuno ha dei dubbi? E non si tratta di superstizione, ma dell’inevitable fenomeno per cui se un incompetente entusiasta si occupa delle tue cose, non può che crearti dei danni.

    Per esempio, prendiamo Yogi e Bubu. Il direttore del dipartimento di fisica della Sapienza ha cancellato il loro seminario (facendo molto male secondo me). Hanno forse protestato? No, perché probabilmente a loro stava bene un seminario tranquillo organizzato da un amico, esperto di un campo diverso, in una data nel ponte del primo maggio. Se hanno appena un minimo di consapevolezza, non vogliono certo un seminario frutto di una battaglia politica, che inevitabilmente si riempirebbe di fisici teorici tra i più tosti del mondo, resi ostili dall’ingerenza esterna. Quella è gente che non si accontenterebbe di qualche storiella da cartone animato, ma che è capace di grigliare i due malcapitati per un paio d’ore senza dargli nessuna via di scampo.

    Ma proprio questo è ciò che Gufino Passerini sta loro preparando. Lo vuole perché non ha capito la differenza che passa tra presentare un’idea e dimostrarla. Nella sua scienza yin accade ciò di cui si parla, è vero ciò che si sogna, la fisica è frutto del desiderio.

    Comunque, è probabile che se il dipartimento di fisica sarà attaccato da uno stormo di passeri semplicemente chiuderà porte e finestre, i passeri andranno a sbattere e addio seminario. Chiaro che i due malcapitati fusionisti ci contano, ma io invece spero che i passeri sobillati saranno pochi, per cui il dipartimento non si irrigidirà, il seminario si potrà fare nelle prossime settimane e noi ci godremo lo spettacolo.

  164. antonio ha detto:

    @ camillo
    A Lei piace la vita complicata.

    ma no, è solo che questa storia della ff si trascina da troppi anni.
    I ff dicono che c’ è sempre calore in eccesso e poche o nessuna radiazione.
    E’ logico che la comunità scientifica risponda che se non ci sono radiazioni
    allora non c’ è nessuna reazione nucleare ma solo qualche reazione chimica
    però i ff rispondono che questi esperimenti non sono le normali reazioni nucleari, tirano fuori teorie esotiche, si lamentano di essere vittima di complotti e compagnia bella.
    E la storia continua in questo modo da 20 anni.
    Secondo me perchè è una storia molto di nicchia (205 members from 25 countries leggo sul sito della ISCMNS e credo che lei sia uno dei pochi fisici e chimici nucleari che ancora impiegano tempo per criticare queste teorie perchè gli altri semplicemente se ne fregano considerandola scienza patologica che comunque non fa male a nessuno a differenza di robe tipo di bella che hanno fatto danni).

    • Camillo Franchini ha detto:

      Antonio,

      non sono le normali reazioni nucleari

      Preparata ha tirato fuori perfino i tre miracoli per dare corpo e credibilità alla sua reazione improbabile. E’ arrivato perfino a rinunciare alle ricerca di manifestazioni nucleari (neutroni, gamma) nel suo esperimento descritto nel Rapporto 41. Ha nascosto la testa sotto la sabbia come uno struzzo. Ciò che non si cerca non esiste. E’ la prova che esperimenti condotti senza un fondamento teorico serio portano a figuracce epiche. Prima di destrutturare ciò che è stato acquisito da generazioni è meglio mettere la testa in un secchio di acqua fresca.
      Lo sa che la denominazione “tre miracoli” si trova nel suo trattato di cQED? Se ricordo bene è tra virgolette, ma c’è. Sarei in grado di riportare il paragrafo. Ha perfino il coraggio di dire che si tratta di una teoria non GA, non generally accepted dagli esperti di materia condensata. Evidentemente P. aveva un’alta considerazione di sé. Non avrebbe importanza, se non fosse stato un docente.
      Buon pomeriggio

  165. Giancarlo ha detto:

    @mW
    Come vedi è tutto inutile. Io sarei stato contentissimo se qualcuno da giovane mi avesse chiesto dei reprint. Alcuni campano benissimo col pianto. Mi spiace, avevo di lui un’ottima considerazione per via della smentita colorata. Trincerarsi dietro gli OT o negare i lavori denota una insicurezza di fondo. La detentrice del copyright non mi dà i soldi indietro se il lavoro contiene inesattezze, per cui ho deciso di non comprarli.

    @paolo
    Non c’è nessun modo di dialogare coi FF, è inutile che tu insista a porre richieste in tal senso. Abbiamo il cervello differente.

    • mW ha detto:

      @Giancarlo,
      abbi pazienza, magari QL non te li può mandare solo per questioni di diritto di autore, ma forse qualcuno che è in possesso dei papers, visto il tuo interesse, ti aiuterà.

  166. Giancarlo ha detto:

    Ho dato un’occhiata alle slide presentate dal Prof. Srivastava a Coherence 2012 e che dovevano essere presentate alla Sapienza giovedì scorso. Mi sono accorto che sono scomparse dalla presentazione le slide che io avevo contestato: non si parla più di exploding wire metallici e la velocità relativistica degli elettroni non è più presente. La vivo come una piccola soddisfazione personale. Come exploding wire ora il Professore riporta esempi di fili in plastica deuterati e fatti esplodere. Nulla da dire i risultati sono presenti in letteratura seria e sono di molti autori diversi. Io penso si tratti di fusione calda tradizionale secondo il canale che genera neutroni. Per quello che ho letto anche molti degli autori degli esperimenti ne sono convinti. Il professore sostiene trattarsi invece di FF con interazione debole. Occorrerà approfondire. E’ materia per giovani fisici.

    Moltissime slide all’inizio sono dedicate a una new entry: Julian Schwinger. Incredibilmente le parole riportate sono esattamente quelle riportate su questo blog da @paolo, con la stessa enfasi sulla parola “disprezzo”.

    A questo punto debbo sciogliere un dubbio binario che mi attanaglia:
    1) paolo e yogendra sono la stessa persona e non lo abbiamo mai capito
    2) il Professore legge questo blog e se ne avvantaggia

    Camillo sei importante 🙂

    • Camillo Franchini ha detto:

      Giancarlo,

      Il professore sostiene trattarsi invece di FF con interazione debole. Occorrerà approfondire. E’ materia per giovani fisici.

      Speriamo che i giovani fisici vedano subito che l’interazione debole non viene scomodata nella DD.
      Mi piacerebbe vedere le ultime slides di Srivastava. Se anche stavolta si occupa di interazione debole senza disturbare i bosoni di Rubbia, verrà grigliato dai giovani fisici, se ha il coraggio di farsi vivo in un’aula universitaria. Ormai lo conoscono e gli danno la caccia. Secondo me non lo vedremo mai più parlare in un luogo non protetto, tipo Casa dell’Aviere. Ormai il suo nome è più noto di quello di Scilipoti.
      Ho appena scoperto che uno di passeri è convinto che esistano reazioni nucleari senza manifestazioni nucleari. Sarà per togliere d’imbarazzo i costruttori di mammozi che così possono risparmiare sulle schermature e sulle licenze di esercizio. Occhio non vede cuore non duole.

  167. Giancarlo ha detto:

    @Camillo
    sta tranquillo, non li disturba, è discreto.
    Le slide sono qui

    Fai clic per accedere a Yogi%20Srivastava.pdf

    Ora la nuova frontiera è la cella al plasma di Cirillo.

  168. ant0p. ha detto:

    camillo franchini:
    —–Non capisco questa Sua attrazione per la calorimetria, però lasciamola fare—–

    nel caso di rossi era la via più semplice e definitiva per verificare il fenomeno: se fosse stata fatta in modo serio (serio per modo di dire, con quei COP che dichiarava rossi era roba da giardineri se veramente si voleva indagare) era sufficiente a escludere origini chimiche, senza bisogno dei ‘teoremi’ sui gamma o sui neutroni, che probabilmente sono veri ma non sono dimostrati al 100% come quelli della termodinamica per serve:))
    mentre nel caso che va di moda adesso (la cella di abundo) sono d’accordo con lei che la calorimetria è una perdita di tempo: abundo dice che il bilancio energetico lo ha fatto su una reazione che dura dai 90 ai 240 secondi. il che oltre a rendere più difficile una misura precisa è inutile perché un tempo così breve non permette di escludere delle fonti chimiche. e allora in questo caso sono d’accordo con lei, ci vorrebbero le misure nucleari: potrebbe occuparsene lei visto che abundo ha dato la disponibilità per le verifiche.

    ammetto comunque che dopo poco più di un anno che più o meno seguo queste vicende tra fusionisti freddi e scienziati accademici, tutti col loro codazzo di credenti o di negazionisti a seconda della fazione mi sono abbastanza stufato. da internet traspare solo uno scontro dialettico in cui si da molta più importanza alle questioni politiche.. e purtroppo in questa situazione posso solo pensare che le LENR sono ancora una cosa misteriosa su cui ho troppe poche informazioni vere per esprimermi, rimango possibilista perché gli argomenti di franchini&c. non mi hanno mai convinto, il problema è che anche i ‘credenti’ sono molto poco convincenti quando si tratta di andare al dunque..alla fine la cosa migliore rimane sempre l’esperimento di arata per adesso, ma purtroppo è del 2008 e di seguiti concreti non ce ne sono ancora stati..la questione rossi rimane ancora aperta ma l’impressione pessimista è sempre che andrà a finire come pensavo ai tempi della sfiatella, cioè un lento e progressivo oblio.

  169. Camillo Franchini ha detto:

    ant0p,

    gli argomenti di franchini&c. non mi hanno mai convinto

    se si ferma qui, senza entrare nel merito, la sua frase rimanda al pun inglese:
    se Le chiedo “why?” Lei risponde “because”.
    Io mi sono sempre sforzato di mantenermi nell’ambito della chimica nucleare, per essere “tracciabile”. “&c” hanno fatto altrettanto nel loro campo di competenza. Se qualche punto non Le è chiaro franchini&c sono disponibili a tornarci sopra. Ma a che Le serve se, poniamo, Lei è un ingegnere idraulico? Resterebbe solo un fan del partito possibilista, uno che può solo stare alla finestra.
    Se si mantiene sul generico, dà l’impressione di non essere diverso da Passerini, che va dove lo porta il cuore, sostituendo la competenza con la passione.

    • ant0p. ha detto:

      il perché non mi hanno mai convinto è semplice: si basano più sulle conoscenze acquisite che su teoremi dimostrabili logicamente. e sono tutte su cose nucleari, evitando di usare delle misure indirette più semplici (anche se meno eleganti, come la calorimetria nei casi in cui è facilmente praticabile) per verificare se effettivamente c’è qualcosa di anomalo.
      a me non interessa diventare uno specialista di chimica nucleare, prendo atto delle cose più semplici, cioè che in caso di reazioni nucleari sono sempre stati rilevati gamma e neutroni e che le sezioni d’urto conosciute non giustificano le reazioni proposte, ma vista la complessità della materia (l’atomo non è ancora così esplorato e noto al 100%) non me la sento di considerare definitive queste considerazioni a sfavore delle LENR. semmai mi fanno diventare più scettico i credenti che le sparano grosse senza avere niente di sicuro in mano, non mi servono i negazionisti a testa bassa che rincarano la dose senza nemmeno voler approfondire le verifiche.
      anche rimanendo nel campo oziosissimo dei convegni (chissenefrega se li fanno o no) sono più d’accordo con gg che spera che si facciano in modo che se i fusionisti freddi sono dei masochisti possono subire il confronto con gli esperti, non sono un fan credente che ha paura delle smentite, mi da solo fastidio che sono 23 anni che si discute di queste cose e non si è ancora arrivati a niente di sicuro, e anche esperti negazionisti come franchini&c si sentono in dovere di scrivere moltissimo sull’argomento, se fosse una questione chiusa sul serio non ce ne sarebbe bisogno..non è che ci sono blog anti-motoperpetuo in cui ci si accalora in questo modo, le discussioni su quelle cose sono limitate ai cazzeggi nei commenti dei video di youtube..

      • Camillo Franchini ha detto:

        Ant0p,

        esperti negazionisti come franchini&c si sentono in dovere di scrivere moltissimo sull’argomento.

        La ragione è nota a tutti: si cerca di evitare che personaggi spregiudicati ottengano finanziamenti su ricerche che noi consideriamo sconsiderate.

        il perché non mi hanno mai convinto è semplice: si basano più sulle conoscenze acquisite che su teoremi dimostrabili logicamente. e sono tutte su cose nucleari,

        Questo è un suo limite culturale. Se qualcuno, come F&P, Preparata, Focardi, ti viene a raccontare che fanno cose nucleari, il ragionamento si concentra sul nucleare. La calorimetria è di scarsissimo interesse. Può appassionare martinezrr e pochi altri, che vogliono scaldarsi con l’E-Cat e che conoscono solo quello strumento di indagine, tipo gli ingegneri.
        Certo una diagramma di sezioni d’urto è solo sperimentale, però è imprescindibile per chiunque si occupi di reazioni nucleari. Il mondo nucleare è un mondo dove la probabilità gioca un ruolo determinante. E’ così anche per l’economia, la biologia. Molte scienze emergenti non usano “teoremi dimostrabili logicamente”. Però anche senza questi teoremi si è arrivati alla pila di Fermi, oggetto tipicamente statistico.
        In questo momento miliardi di nuclei di 40K decadono beta nel nostro corpo. Ognuno di questi nuclei esiste da quando esiste l’universo. Solo in questo momento ha deciso di decadere e nessuno potrà mai sapere perché collassa adesso, cambiando natura. Però la statistica ci informa con precisione singolare quanti nuclei collasseranno nell’unità di tempo, se consideriamo un numero di nuclei pesabile.

        ma vista la complessità della materia (l’atomo non è ancora così esplorato e noto al 100%) non me la sento di considerare definitive queste considerazioni a sfavore delle LENR.

        Questo viene garantito dagli esperti: non una LENR è stata registrata nelle banche dati. Credo che nessuno al mondo, al di fuori dei 200 che conosciamo, si occupi di LENR. I diagrammi delle sezioni d’urto negano la loro esistenza. Se si deve ricorrere ai miracoli, lei capisce che non ci sono molte speranze.

        • ant0p. ha detto:

          @camillo franchini
          —-La ragione è nota a tutti: si cerca di evitare che personaggi spregiudicati ottengano finanziamenti su ricerche che noi consideriamo sconsiderate.——

          questo è normale, fa parte della politica della ricerca, ognuno cerca di convincere chi finanzia a sganciare oppure no. ma visto che le risorse per la sperimentazione ci sono e i soldi sono solo l’unità di misura delle risorse non vedo perché non lasciare che si facciano anche ricerche che sembrano strane. che poi io non sono quello che se la prende perché spendono molto sulla fusione calda o per l’lhc..lo sappiamo tutti che se si continua solo con le fonti energetiche tradizionali (fissione nucleare compresa) prima o poi va a finire che finiscono, e allora meglio provarle tutte, non è che se qualche fusionista freddo rubacchia qualcosa succede niente di più grave di quello che già si rischia.

  170. Camillo Franchini ha detto:

    Anche “Storia” ha raggiunto dimensioni ragguardevoli. Ora si passa a “Yogi”, diventato famoso a sua insaputa.
    Buona giornata a tutti e buon lavoro.

Scrivi una risposta a Giancarlo Cancella risposta