fusionefredda1

Visto il recente, sorprendente  interesse per il piezonucleare, mi è sembrato opportuno aprire una nuova sezione per rendere più rapido il caricamento dei messaggi.

Non mi sembra necessario premettere una presentazione, preferisco dare subito spazio ai messaggi.

Ho scelto come immagine di ingresso l’andamento della sezione d’urto della reazione di Preparata, elaborata interrogando la banca dati IAEA.  Se qualcuno è interessato la può memorizzare. Periodicamente aggiornerò l’immagine dell’intestazione, proponendo materiale di archivio utile per le nostre considerazioni.

I precedenti messaggi di “fusionefredda” restano a disposizione come riferimento.

Riprendendo il confronto, auguro buon lavoro e invio i miei più cordiali saluti a tutti i partecipanti al blog.

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781 risposte a fusionefredda1

  1. Camillo ha detto:

    @Andrea Rampado

    Che cosa ha prodotto, che cosa ha fatto, quali incredibili cose ha lasciato ai posteri?

    Perché si scalda tanto? Si tratta di un blog, non è mica la guerra tra il Bene e il Male.
    I miei datori di lavoro sono rimasti piuttosto soddisfatti, perché nel 1992 sono stato fatto Cavaliere.
    Ma perché si preoccupa di queste cose? Le secca che abbia lavorato per la Difesa? Capita, La posso capire. Io però mi sono trovato bene e non sono per niente imbarazzato.
    Non si occupa più di piezonucleare e di cavitazione?
    Andiamo avanti con il confronto, se non altro per rispetto ai nostri colleghi.
    Se però Le va di sfogarsi di tanto in tanto, si accomodi; non mi sgomento certo per le Sue sgridate.

  2. Camillo ha detto:

    @Andrea Rampado

    p.s.”Meglio rispettare le leggi della fisica, dia retta Rampado.”
    Mi scusi ma lei non era un chimico?

    Era in risposta al commento di Menicucci:

    “l’esperimento contraddice tutte le leggi della fisica, almeno quelle scritte fino a oggi”

    Se poi al PoliTo desiderano rispettare anche le leggi della chimica, tanto di cappello.
    Per adesso prendiamo atto che fanno delle nucleosintesi alla rovescia. Davvero rivoluzionari i ragazzi, dal ferro all’idrogeno.
    Il bello è che vi fate vedere perfino in televisione.
    Luca mi fa venire voglia di controllare gli interventi di Mistero, Armando de Para e Andrea Rampado dalle parti di “22 passi di disperazione”. Scommetto che trovo qualcosa di divertente, Lei mi sembra un personaggio fatto su misura per i gusti Daniele.

    • Andrea Rampado ha detto:

      Caro professore, spero che a quest’ora stia dormendo e che leggerà questo mio commento solo domani con più calma, e dopo un buon risposo.
      Nella sfortuna di essere a casa con la Bronchite da quattro giorni, la fortuna di avere un po di tempo per questo scambio di opinioni, almeno impegno bene il mio tempo onorando il tempo che Lei ci dedica.

      Ora non se la prenda con il giornalista, è come sparare al pianista; se cessa la musica come possiamo poi continuare a ballare e a divertirci?:-)

      Restiamo in argomento, eventualmente le concedo licenza di esprimere opinioni sulla mia persona, qualora ne sentisse il bisogno è libero di farlo, sono curioso di sapere.
      Ma a quel punto saremo costretti a darci del tu, perchè più intimi.

      Lei prima esorta allo studio delle leggi della fisica, poi richiama le leggi di natura e alla fine si riprende e si ravvede e con punta d’orgoglio (condiviso), nomina e chiede il rispetto per le leggi della chimica!!
      Da questo ne esce la formula:
      H2O + FISICA = METAFISICA = NATURA
      🙂
      Lei ha ragione quando critica i Fisici, ora lo dico apertamente, ho sempre avuto un odio apodittico per la materia ma soprattutto per i prof.ri che mi capitavano a tiro, nessuno mi è mai stato simpatico, che grave mancanza la mia, lo ammetto a posteriori e ne sono dispiaciuto.
      Oggi però dopo più di 20 anni riesco ad andare d’accordo con loro (non con tutti, sarebbe un miracolo) e con qualcuno sono diventato pure amico; purtroppo Lei ha ragione, alla fine quando s’invecchia si perde quel livore di gioventù che alimentava quelle buone e sane battaglie con i Fisici che non sanno mai spiegare nulla.
      I Fisici ad esempio non sanno spiegare perchè tutto gira, nell’universo e nel mondo atomico (secondo lei anche subatomico?), mentre ai chimici non importa sapere perchè, sanno che tutto gira e per questo avvengono le tutte le reazioni chimiche, non serve altro.
      Mentre un METAFISICO direbbe che per fortuna tutto gira, altrimenti non esisterebbe nulla nell’universo, compreso l’universo.
      Ognuno vede e interpreta le cose in modo diverso, ma alla fine tutti vedono la stessa cosa, lo stesso universo.
      Sarebbe assurdo che io e Lei non andassimo d’accordo, tutti i miei migliori professori di matematica dalle medie alle superiori sono dei CHIMICI, a 5 anni avevo già il piccolo chimico e davo fuoco alle tende della finestra in camera da letto, facevo le reazioni vicino alla finestra per far uscire i fumi pericolosi e tossici, per fortuna che oggi quei kit non li vendono più, c’era il permanganato, il cloruro di cobalto.
      Come l’aviazione ha avuto le sue vittime per progredire, anche la chimica non è rimasta indietro.

      Se vuole avere informazioni più dirette sui nik name e pseudonimi che utilizzo in rete non ha che da chiedere, ci sono migliaia d’interventi scritti in oltre 10 anni nei vari forum italiani, molti dei quali moderati o gestiti da me.
      Di cavolate ne ho scritte, ma ho sempre riconosciuto l’errore quando l’ho commesso, ma ho scritto anche molte cose interessanti, da perderci almeno 10 anni di vita per conoscerle tutte.

      Caro Prof. ribadisco la mia disponibilità a presentarLe di persona al di fuori della rete alcuni progetti in corso, quantomeno per soddisfare la stessa curiosità che prova quando vede una dolce donzella passare, anche se non ricorda più perchè!
      Buona giornata
      🙂

      • Camillo ha detto:

        @Andrea Rampado

        Lei ha ragione quando critica i Fisici,
        Mai sognato di criticare i fisici. Critico gli ingegneri che scrivono che i fisici sono antinozionisti, a differenza dei chimici. Se poi esiste un fisico che si dedica alla ff mi occupo della persona, non della laurea.
        Non escludo che in Italia qualche chimico si sia occupato di ff, anche se lo ritengo improbabile. In fondo l’importante è che non se abbia notizia, che non dia scandalo ai colleghi e non sia cattivo maestro per i giovani. Ricorda i nostri astuti preti? si non caste, tamen caute.

        ai chimici non importa sapere perchè, sanno che tutto gira e per questo avvengono le tutte le reazioni chimiche, non serve altro.

        Lei ha un’idea romantica e stereotipata della chimica: Faust, gli alchimisti, la pietra filosofale, gli alambicchi…
        E’ un’immagine più comune di quello che si creda, la chimica vista dagli altri. L’immagine è bella, anche se considero che i paleochimici degli alambicchi rischiavano di essere mandati al rogo più dei fisici.
        Guarisca presto e continui a onorarci della Sua attenzione.

  3. Andrea Rampado ha detto:

    🙂
    Caro professore…
    Tralascio quasi tutto il suo ultimo post nel precedente blog, ma riporto per correttezza la sua frase che ha provocato la mia giusta risposta da lei scientemente 🙂 riportata in apertura:

    “Non saranno certo gli ingegneri del PoliTO a elaborare nuove leggi naturali. Li ringrazieremmo se si accontentassero di fare bene il loro mestiere, quello per cui sono pagati.”

    Chiarito che non sono arrabbiato, anzi al contrario sono molto freddo e disponibile al confronto, le richiedo:
    “quale sarebbe il mestiere che dovrebbero fare bene gli ingegneri e i ricercatori (non sono tutti ingegneri, ci sono CHIMICI, fisici, matematici, etc etc) del PoliTo e per il quale vengono pagati oggi con i soldi di noi contribuenti?”

    • Camillo ha detto:

      @ Andrea Rampado

      “quale sarebbe il mestiere che dovrebbero fare bene gli ingegneri e i ricercatori (non sono tutti ingegneri, ci sono CHIMICI, fisici, matematici, etc etc) del PoliTo e per il quale vengono pagati oggi con i soldi di noi contribuenti?”

      C’erano anche dei chimici nel filmato di Leonardo? Mi dispiacerebbe se qualche chimico si fosse fatto coinvolgere nella farsa della nucleosintesi rovesciata. E’ in grado di indicare un nome di qualche chimico presente quel giorno?
      La risposta alla Sua domanda è automatica: Carpinteri è pagato per fare l’ordinario di Scienza delle Costruzioni.

      • Andrea Rampado ha detto:

        Caro Prof. lei è un biricchino!!!
        Fa una affermazione al plurale e alla mia richiesta di approfondimento risponde al singolare.
        Risponda professore, quale sarebbe il mestiere che gli ingegneri, i chimici, i fisici e i matematici del PoliTo dovrebbero fare?
        Lo so non risponderà, altrimenti avrebbe risposto subito e con sincerità che i ricercatori del PoliTo il mestiere che devono fare è la RICERCA.

        Poi ci dica, in che modo a soddisfatto i suoi datori di lavoro per ricevere il titolo di cavaliere, quali sono le motivazioni, le può scrivere o sono un segreto di stato?
        Mi sembra di ricordare che l’Italia non avrebbe potuto occuparsi di ricerca nucleare in campo militare, ma con un trucchetto…
        Ci racconti professore, che cosa ha fatto?

        • Camillo ha detto:

          Poi ci dica, in che modo a soddisfatto i suoi datori di lavoro per ricevere il titolo di cavaliere, quali sono le motivazioni, le può scrivere o sono un segreto di stato?
          Mi sembra di ricordare che l’Italia non avrebbe potuto occuparsi di ricerca nucleare in campo militare, ma con un trucchetto…
          Ci racconti professore, che cosa ha fatto?

          Non glielo racconto nemmeno se mi tortura facendomi il solletico sotto i piedi con una penna di gallina.
          Cedo solo se mi presenta Ruby Rubacuori (oddio, credo che sia incinta, chi sarà stato) o se mi offre un caffè.
          Resti in contatto con noi; Bardi Le piacerà molto, è titolare della cattedra di Chimica Fisica dell’Università di Firenze. C’è da imparare parecchio, forse anche qualcosa sulla cavitazione.
          Ha visto che ce n’è anche per Cardone? Siete un po’ sotto tiro al momento voialtri piezo. Ma che ve frega, non siete tipi che deflettono.

        • Andrea Rampado ha detto:

          Il caffè lo prendiamo quando passo dalle sue parti, se mi invia un contatto diretto (non con le sue parti intime, la pelle di daino la lascio volentieri a Ruby Rubacuori), ma un numero di telefono, la contatterò molto presto.
          Il prof. Bardi ho il privilegio di conoscerlo personalmente, sono uno dei fondatori di Energoclub, ma penso che non si ricorda con tutti gli affari che ha da sbrigare con il KateWind.
          In merito alla cavitazione non c’è nulla da imparare, solo da applicare nel modo migliore scegliendo le giuste soluzioni.
          In merito al prof. Cardone, è da tempo sottotiro, si sveglia solo adesso?
          L’ho sentito poco fa e tra le tante cose di cui discutiamo mi ha concesso due minuti per lei, le invia i migliori saluti.
          Sarebbe interessante prendere il caffè anche con lui, proverò a convincerlo, nel frattempo se vuole la settimana prossima vicino a Milano c’è un convegno della Startech, se è interessato a vedere e conoscere di più in merito al generatore di neutroni piezonucleare posso fare in modo di fornirLe tutte le indicazioni necessarie.

          Francamente professore, essere sotto tiro da lei, un geometra, un perito e un paio di troll è denigrante.
          Approfitti nel modo migliore del tempo che riuscirò a dedicarLe fino a dopodomani, poi i miei interventi e risposte si ridurranno di parecchio; c’è un mondo reale li fuori che ha bisogno di soluzioni e vorrei anch’io andare in pensione come lei il prima possibile, diciamo tra massimo 3 anni, spazio ai giovani.:-)

        • Camillo ha detto:

          In merito al prof. Cardone, è da tempo sottotiro, si sveglia solo adesso?

          Sotto tiro come Rossi? Brutto segno.
          La deriva da Rossi a Carpinteri, Cardone, Rampado promette di essere interessante, perché mantiene vivo il blog. Non credo che Rossi durerà ancora a lungo, ormai troppi sono alle sue calcagna, quindi rischiamo di restare senza argomenti su cui confrontarci. Nel mio piccolo ho fatto quello che ho potuto per denunciare la patacca di Rossi.
          Mi ci hanno tirato dentro; di Rossi sapevo solo dell’iniziativa Petroldragon.
          Mi sembra che quelli del PoliTO offrano materiale altrettanto interessante per il CICAP: speriamo che continuino sulla strada del nucleare.
          Credo che gli ultrasuoni offrano buone possibilità alla chimica, ancora non del tutto sfruttate. E’ un modo originale per immettere energia in un sistema. Le auguro di avere un grande successo e di guadagnarsi bene la vita per quella via.
          Le ricordo che il mio interesse per gli argomenti di cui scrivo è esclusivamente platonico; non intendo impegnarmi concretamente in alcun modo. Anche se lo desiderassi, la mia famiglia me lo impedirebbe.

  4. Livio Varalta ha detto:

    Andrea Rampado scrive:
    novembre 4, 2011 alle 4:22 pm

    “””se legge la teoria imparerà che non è la linea di frattura del granito a rompere in due parti il nucleo del ferro, quello che ha scritto è solo frutto di una fervida fantasia, molto infantile purtroppo, è come dire che con un coltello è possibile tagliare in due un atomo, ma se le sogna?”””
    “””Leggere e studiare, leggere e studiare poi vedrai che iniziano ad uscire domande intelligenti e affermazioni sensate.”””

    Marco mi ha tratto in inganno, non è la frattura. Sono andato a studiare… è l’energia che si libera al momento della frattura che spacca il nucleo di ferro producendo 2 nuclei di alluminio e 2 neutroni…. Camillo ha già commentato….
    Andrea, ho studiato fisica e chimica nella seconda metà degli anni ’60, poi mi sono sempre tenuto informato…. potendo scegliermi il maestro, rimango scudiero…

    • Andrea Rampado ha detto:

      Livio Varalta scrive:
      novembre 4, 2011 alle 3:02 pm

      Se non è una “frustata” questa…
      Voglio vedere proprio cosa dice Camillo! La linea di frattura di un blocco di granito può passare attraverso, e quindi rompere, un nucleo di un atomo??!! Mi sa che la risposta è questa: http://www.youtube.com/watch?v=0dRdToiQdtQ

      Mi spiace ripetermi caro Livio Varalta, ma conferma quanto le ho già scritto, bisogna leggere e studiare prima d’intervenire a sproposito su argomenti o questioni che non si conoscono.
      Come vede continuo a darle del Lei, per rispetto, do del tu solo agli utenti che che sviano la discussione su toni personali al di fuori del tema della discussione, semplicemente perchè li sento più intimi.
      Le chiedo perdono se la parola “vedrai” l’ha portata a fraintendere e concedere licenza, ma anch’io sono stato sviato da Marco con il quale mi esprimo dando del tu, appunto!!!

      Continuiamo a darci del Lei per cortesia, almeno la nostra discussione resterà nel merito e non svilirà nel personale…
      Grazie

      p.s. anch’io sono libero di scegliere i MIEI maestri, non credo in un unico Dio. 🙂

    • Camillo ha detto:

      @Livio Varalta

      Marco mi ha tratto in inganno, non è la frattura.

      Scusa, mi puoi spiegare chi è Marco?

      • Livio Varalta ha detto:

        Marco è uno scettico (almeno così mi appare, lo stesso preciserà) che scrive nei tuoi blog:

        Marco scrive:
        novembre 4, 2011 alle 2:30 pm
        Mi sembra troppo poco per evincere che il ferro è responsabile della emissione di neutroni. Potrebbe anche essere un decadimento di elementi radioattivi indotto dalla nuova disponibilità/mobilità di particelle a seguito della frattura e rottura legami.
        Servirebbe una frustata da parte di Franchini per continuare la discussione…
        Replica
        Livio Varalta scrive:
        novembre 4, 2011 alle 3:02 pm
        “””Potrebbe anche essere un decadimento di elementi radioattivi indotto dalla nuova disponibilità/mobilità di particelle a seguito della frattura e rottura legami.”””
        Se non è una “frustata” questa…
        Voglio vedere proprio cosa dice Camillo! La linea di frattura di un blocco di granito può passare attraverso, e quindi rompere, un nucleo di un atomo??!! Mi sa che la risposta è questa: http://www.youtube.com/watch?v=0dRdToiQdtQ

        _________________
        Marco scrive:
        novembre 4, 2011 alle 7:07 pm

        (Andrea Rampaldo scrive:
        “Le miniere di alluminio si trovano proprio in prossimità delle faglie tettoniche”)

        Bisognerebbe essere meno arroganti per scrivere castronerie di questo calibro.
        http://en.wikipedia.org/wiki/Bauxite
        Tu tratti tutto con incrollabile certezza, dagli ufo alle fusioni piezonucleari. In questo modo semini disinformazione

      • Livio Varalta ha detto:

        Marco è uno scettico (così a me appare, lo stesso preciserà) che scrive nei tuoi blog:

        Marco scrive:
        novembre 4, 2011 alle 2:30 pm
        Mi sembra troppo poco per evincere che il ferro è responsabile della emissione di neutroni. Potrebbe anche essere un decadimento di elementi radioattivi indotto dalla nuova disponibilità/mobilità di particelle a seguito della frattura e rottura legami.
        Servirebbe una frustata da parte di Franchini per continuare la discussione…
        Replica
        Livio Varalta scrive:
        novembre 4, 2011 alle 3:02 pm
        “””Potrebbe anche essere un decadimento di elementi radioattivi indotto dalla nuova disponibilità/mobilità di particelle a seguito della frattura e rottura legami.”””
        Se non è una “frustata” questa…
        Voglio vedere proprio cosa dice Camillo! La linea di frattura di un blocco di granito può passare attraverso, e quindi rompere, un nucleo di un atomo??!! Mi sa che la risposta è questa: http://www.youtube.com/watch?v=0dRdToiQdtQ

        ______________

        Marco scrive:
        novembre 4, 2011 alle 7:07 pm

        (Andrea Rampaldo scrive:
        “Le miniere di alluminio si trovano proprio in prossimità delle faglie tettoniche”)

        Bisognerebbe essere meno arroganti per scrivere castronerie di questo calibro.
        http://en.wikipedia.org/wiki/Bauxite
        Tu tratti tutto con incrollabile certezza, dagli ufo alle fusioni piezonucleari. In questo modo semini disinformazione

        • Andrea Rampado ha detto:

          Marco scrive:
          novembre 5, 2011 alle 3:37 pm

          Caro MISTERO, la mia vita privata è privata. Questo non mi impedisce di scrivere di tanto in tanto su internet. Tu hai scelto di essere un personaggio pubblico (business is business) http://22passi.blogspot.com/2011/09/per-la-nuova-scienza-europea.html
          , non puoi pretendere lo stesso da tutti.
          La tua affermazione “Le miniere di alluminio si trovano proprio in prossimità delle faglie tettoniche”, a riprova della verità delle teorie piezonucleari è una castroneria.
          La tua replica invece è delirante (ma divertente).
          Mi interessano molto (antropologicamente parlando) le stupidaggini che si scrivono su ufo, scie chimiche, omeopatia ed altre moderne credenze.
          P.S.: il ferro presente nella litosfera dovrebbe essere di meno di quanto si riscontra a causa dei processi di immersione negli strati profondi (indovina di cosa è fatto il nucleo..). Invece è più abbondante di quanto dovrebbe essere, a causa dei successivi bombardamenti di meteoriti metallici. Dove hai letto che il ferro è diminuito negli ultimi 3 miliardi di anni e l’alluminio è aumentato?

        • Andrea Rampado ha detto:

          Caro Marco, anch’io mi interesso (antropologicamente parlando) di UFO, omeopatia e molto altro che comunemente viene considerato “stupidaggine”, di altre cose come le scie chimiche non me ne occupo perchè non è una stupidaggine ma una immensa cazzata per come viene presentata dai complottisti più radicali.

          Chiarito il mio pensiero hai qualcos’altro come argomento per sviare la discussione?
          Che cosa vuoi dimostrare sig. nessuno?
          Come può dimostrare qualcosa un sig. nessuno?
          In merito alle affermazioni del prof. Carpinteri e del suo staff, se per te sono delle cavolate o stupidaggini, scrivilo a loro, con nome cognome e titolo, altrimenti quello che scrive cazzate e ANONIME sei tu, non hanno nessun valore.
          Almeno il prof. Franchini ci mette il nome (la faccia non l’ho mai vista) e il sig. Livio Varalta pure e vanno rispettati per questo anche se sono biricchini, ma tu che ci metti?
          Quello che scrivi tu è vero perchè lo dici tu?
          Ma mi faccia il piacere….
          🙂

        • Marco ha detto:

          La tua affermazione “Le miniere di alluminio si trovano proprio in prossimità delle faglie tettoniche”, a riprova della verità delle teorie piezonucleari è una castroneria. Confermo.

  5. Marco ha detto:

    @Franchini: Varalta fa riferimento a questa discussione da me iniziata

    fusionefredda

    Ipotizzavo che la liberazione di neutroni nella fratturazione del granito fosse dovuta a fenomeni completamente diversi da quanto ipotizzato dai piezonuclearisti. Sarebbe interessante proporre una spiegazione alternativa.

  6. Livio Varalta ha detto:

    Camillo, ho un commento in moderazione…

  7. Livio Varalta ha detto:

    @BELIEVERS! ho notato che è stata tolta le moderazione a questo messaggio:

    fusionefredda


    Livio Varalta scrive:
    novembre 3, 2011 alle 10:12 am

    L’avete letto?

  8. Camillo ha detto:

    @Marco

    Mi scuso se non ho ricordato il Suo nome; forse è l’ultimo arrivato. Benvenuto!

    Il link che ho riportato spiega quello che ogni geologo potrebbe citare a memoria: i giacimenti di alluminio (bauxite) derivano da processi di accumulo/disfacimento di rocce sedimentarie. Il processo è conosciuto da almeno 100 anni.

    Molto giusto.
    Il vecchio Giuseppe Bruni colloca i più importanti giacimenti di Bauxite in queste regioni: Les Baux (Francia, Massiccio Centrale), Istria, Dalmazia, Ungheria, Romania, Indie Olandesi, Indonesia, Stati Uniti (dove?), Guiana Inglese, Surinam, Brasile e Russia (dove?). In Italia si trovano importanti presso Gorizia e nel Gargano.
    L’alluminio è presente in tutte le argille ed è il primo fra i metalli per frequenza nella crosta terrestre.

    Se la disinformazione proviene anche dagli ambienti accademici c’è da stare freschi.

  9. Camillo ha detto:

    Ciao Livio.
    Letto il comunicato dell’UniBo. Grazie.
    L’Ateneo continua a seguire con grande attenzione l’evolversi della situazione.
    Bravi, continuate a seguire con attenzione vigile.
    Non posso fare a meno di pensare al fotografo che aspetta con pazienza di fare un’istantanea a un asino che vola.
    Evidentemente a Bologna prevalgono i possibilisti, quelli che devono a tutti i costi guardare nel cannocchiale, pena passare per antigalileiani.
    O soffrono del complesso di Bellarmino o aspettano i soldi che Rossi gli ha promesso. Forse l’ultima che ho detto.

    • Livio Varalta ha detto:

      Sai che “l’ultima che hai detto” l’ho “sussurrata” al “contatto” in un modo che “se non capisci…” e non mi ha smentito… che non avesse capito??!!

      • Camillo ha detto:

        Logico. Ormai ogni loro mossa è prevedibile.
        E’ prevedibile per esempio che abbiano chiuso la bocca di Levi e Focardi con un cerotto da pacchi. Ma c’è poco da dissociare, quei due appartengono all’Università; il brevetto è di Rossi, ma si tratta di un suggerimento di Focardi. Il paper “scientifico” è firmato dai due. Più coinvolti di così.
        La situazione è paradossale: Focardi lavora da anni con Rossi, ma i bolognesi si comportano come se Rossi fosse caduto dalla luna un anno fa. Focardi è un fusore freddo storico, tipo Celani. Cosa conta Focardi in quell’ambiente, è un tollerato anche un po’ rompi… o è solidale al dipartimento?

        • Robertino ha detto:

          Possono tappare la bocca a Levi perchè lo pagano ma per Focardi sarà un po’ dura visto che è da tempo un battitore libero e non compare è nel loro libro paga.
          Lo dimostrano i suoi convegni a raffica sulla FF imperniati sulla miracolosa reazione Ni + H -> Cu

  10. Camillo ha detto:

    @Livio
    @Robertino

    l’Università di Bologna (Dipartimento di Fisica) è pronta a svolgere esperimenti sull’apparato E-Cat non appena il contratto siglato con la EFA SrL (la società italiana di Andrea Rossi) sarà reso attivo

    Questa frase è ormai diventata un mantra portafortuna (anzi, portasfiga) dei bolognesi. Non si rendono conto che i tempi sono imposti da Rossi e che nei loro laboratori non avranno mai un qualche gattone avvolto nella stagnola da cioccolata. I miei nipoti lo metterebbero sotto l’albero di Natale.
    Ormai i bolognesi li conosciamo: aspettano che arrivi il 2 gennaio e disdicono tutto, dopo essere stati per un anno intero gli zimbelli di un insegnante di filosofia, che gli mostrava la carota.
    Avrete notato (anzi, Alessio ha segnalato) che sempre più spesso il nome di Rossi viene associato all’UniBO. Era inevitabile. Avrete anche notato che nessuno fa più il nome di Uppsala.
    E’ ormai inutile che i bolognesi facciano asciutti comunicati di dissociazione. Il 14 gennaio non erano coinvolti gli ambienti, ma le persone sì: Levi era lo speaker volonteroso e partecipe, passeriniano doc; Bianchini era il fisico sanitario; Villa non ricordo più cosa; Capiluppi ha richiamato l’attenzione dell’operatore video, per segnalare che c’era.
    In questa vicenda sembra che il tempo non passi. Ogni tanto c’è un reset.

  11. Livio Varalta ha detto:

    http://22passi.blogspot.com/2011/11/unibo-ribadisce-quello-che-ha-sempre.html
    “””l’Università di Bologna ha ritenuto doveroso ribadire la propria posizione… dovrebbero conoscerla anche i sassi ormai, ma qualche esaltato non perde occasione per fare dietrologia e soddisfare le proprie manie di protagonismo.”””

    L’umore del mio “corrispondente” non era quello del “doveroso ribadire” era piuttosto verso l’incazzzzz…

    …..non aveva dimenticato il fax di Cicogna all’EPO….

  12. Alessio Guglielmi ha detto:

    Il problema che molti di noi hanno segnalato fin dall’inizio, e che Daniele Pensierini e i suoi seguaci fanno finta di non capire (o più probabilmente non capiscono per limiti delle loro scatole craniche) non è un problema di forme. Legalmente l’Università di Bologna è a posto.

    Il vero danno, cui ormai si possono solo applicare toppe, è per la reputazione rovinata dall’aver dato pubblicità a una scoperta non convalidata. Questo è quello che sta accadendo e che avevamo previsto. Il comunicato di oggi è una conferma che c’è una reputazione da difendere, non ce ne sarebbe stato bisogno se i cari bolognesi si fossero attenuti alle regole morali della professione invece di fare il gioco di Rossi.

    Continuano a dire che loro sanno quello che fanno perché sono lì ad annusare l’alito della bestia, mentre noi siamo qui a criticare dietro gli schermi dei computer senza sapere bene. E però decine di milioni di persone nel mondo in questi giorni vedono le parole `Università di Bologna´ e `truffa´ nella stessa frase, come previsto da noi perditempo poco informati. E bravi!

  13. antonio ha detto:

    http://arxiv.org/pdf/0910.3501v1

    critica molto interessante agli esperimenti di Cardone sul decadimento del torio da parte dei fisici di Uppsala. riposto il link qui, sennò molti se lo perdono.
    me lo potete commentare voi esperti?

    • Camillo ha detto:

      L’articolo è veramente interessante e chiaro.
      Poco per volta si farà piazza pulita di tanti claims insostenibili. Basta tampinarli, stargli alle costole senza mollare mai.
      Speriamo che la vicenda Rossi induca alcuni a comportarsi in modo più prudente.

    • Livio Varalta ha detto:

      MISTERO, non hai ancora commentato antonio….
      Ti do una mano… ecco le CONCLUSIONI tradotte da google:
      ____________________
      5 Discussione e conclusioni

      In questo lavoro mostrano che la domanda Cardone et al. di accelerazione (e dato che la risposta anche gamma-meno) “trasformazione” del torio a causa della cavitazione non è suffragata da prove sperimentali presentati. Abbiamo anche dimostrato che le procedure di sperimentazione e il trattamento dei dati sono al di sotto degli standard normalmente accettati dalla comunità dei fisici. Inoltre, abbiamo anche scoperto gravi errori e carenze nei dati presentati. In queste circostanze si deve concludere che le affermazioni fatte nei documenti [1] e [5] deve essere considerata come una mera speculazione da parte degli autori.
      Peer review dei lavori scientifici presentati è comunemente considerato una delle pietre miliari del processo scientifico. Anche se molti problemi sono associati con questo sistema e vi è un continuo dibattito all’interno della comunità scientifica riguardo i suoi vantaggi, problemi e possibili miglioramenti [8], la revisione tra pari in un modo o nell’altro è ancora considerato un ingrediente essenziale nella valutazione di nuove scoperte e affermazioni. La forma più comune di questa attività è il sistema di referee anonimi sollecitato dal direttore della rivista scientifica a cui viene presentata la carta. Arbitraggio quali possono normalmente eliminare i contributi che sono sotto lo standard accettato per la pubblicazione scientifica. Tuttavia, vorremmo anche sottolineare la responsabilità che tutti noi abbiamo come membri della comunità scientifica, di controllare attivamente e commentare il materiale pubblicato nei campi della nostra esperienza individuale. È un dato di fatto, alcuni studenti del “metodo scientifico” vedere un tale controllo pubblico e dibattito come una delle possibili basi per definire ciò che costituisce la scienza [9]. Con la rapida crescita del numero di pubblicazioni e il carico di lavoro maggiore scienziati, la possibilità di trovare arbitri di sufficiente esperienza e di tempo sufficiente al momento opportuno, sta diventando un problema crescente. Questa situazione può anche tradursi in un atteggiamento della comunità di ignorare le pubblicazioni che sono considerati come sub-standard semplicemente perché non c’è abbastanza tempo per intraprendere il lavoro di approfondimento e di critica. Tuttavia, in un momento in cui la scienza è in discussione e abusi su diversi livelli, faremo noi stessi una disgrazia, se non necessitano di tutti i partecipanti al tentativo scientifico di aderire agli standard accettati alta del campo. Il compito che abbiamo intrapreso qui dovrebbe essere visto in questo contesto e, speriamo, ispirare gli altri a prendere parte attiva alla discussione scientifica.

      • Livio Varalta ha detto:

        “Le” do una mano… sorry, pardon, scusa

        • Livio Varalta ha detto:

          @antonio
          Ecco la risposta del signor Andrea Rampado a riguardo:
          http://arxiv.org/pdf/0910.3501v1

          Andrea Rampado scrive:
          novembre 7, 2011 alle 1:34 pm
          “””Lei sa meglio di me che essere esaminati da chi ha interessi personali oltre che scientifici non è una cosa gradevole soprattutto quando quello che è stato pubblicato e che si vorrebbe ancora pubblicare mette in crisi proprio gli interessi “personali” degli esaminatori.
          Infatti a seguito della prima critica riportata diligentemente dal suo scudiero è stato chiesto di non replicare,””””

          Soddisfacente no?

        • Andrea Rampado ha detto:

          Biricchino!!!

          Andrea Rampado scrive:
          novembre 7, 2011 alle 1:34 pm

          …Infatti a seguito della prima critica riportata diligentemente dal suo scudiero è stato chiesto di non replicare, ma queste cose se vuole gliele posso documentare e specificare con nomi e cognomi davanti al famoso caffè.

          Così è soddisfacente, riportando bene le frasi, che scudiero cattivo…. 🙂

        • Livio Varalta ha detto:

          Comodo esporre novità trionfanti in pubblico e rispondere alle critiche in privato…
          Avevo tagliato la frase apposta perché Lei la ribadisse…
          Lasci perdere i nomi e cognomi, le critiche, come le tesi, stanno in piedi da sole se hanno fondamento…
          E’ stata fatta una affermazione pubblica, ne è seguita una critica pubblica, si risponde con controreplica pubblica e nel merito. E’ il modo migliore per far emergere la malafede dei critici…
          Se poi la cosa diventa una melina inconcludente ci si rivolge a revisori qualificati. Se i revisori qualificati, data una prima occhiata a quanto loro sottoposto, si rifiutano di proseguire oltre si cercano altri revisori qualificati…
          Lei dovrebbe aver letto Alessio. Raccontava delle sue peripezie e RISOLINI sopportati girovagando per le Università di mezza Europa per presentate idee innovative “nel proprio campo di competenza”! E’ andato nelle Università non su You Tube. Sicuramente ha dovuto, e probabilmente voluto, presentarsi (lo stesso confermerà) a docenti di livello, non certo paragonabili… …a certi docenti dell’UniBO…
          Signor Rampado, coraggio! Il professor Guglielmi ha avuto successo!… Dica ai “Suoi” di prendere esempio…

        • Andrea Rampado ha detto:

          Caro perito industriale, è da un po che cerco di capirla, mi creda e con affetto.

          Prima la prendo con le mani nella marmellata, fa delle citazioni e non riporta integralmente, non dico tutto il contenuto per ovvietà, ma almeno il concetto fino al punto, su via, non si fa, lo fanno i ragazzini alle prime armi con i forum o blog per voler aver ragione ad ogni costo; lei certo non è un ragazzino, ma non può nascondere il fatto che non sa fare neppure una faccina che ride. 🙂

          Nonostante questo, che cosa fa?
          Scrive che lo ha fatto apposta perchè ribadissi…ma mi faccia il piacere!!!
          Parli come mangia, io faccio lo stesso con lei e non mi nascondo con dietrologie come fa lei, se sbaglio chiedo scusa.

          Poi parte per la tangente per rimarcare che così non si fa, ha la presunzione di insegnare a chi ha fatto della ricerca e le pubblicazioni lo scopo della sua vita e oltretutto la rivolge a me che non c’entro nulla, ma non si vergogna alla sua età?

          Ho scritto chiaramente e ho risposto alla vostra provocazione, LA CONTROCRITICA NON SI PUO’ PUBBLICARE, E’ STATO ESPLICITAMENTE CHIESTO QUESTO, decida lei se dal CERN o da Physics letters A o entrambi.
          I motivi?
          Eccoli qui:
          http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/11_novembre_07/blog-scientifici-curzel_c38c90f4-0920-11e1-a272-24f31f5e1b69.shtml

          Altro da aggiungere, certo, chi ha chiesto questo o che lo ha impedito, risposta: gli ho già risposto o scriva una mail ai diretti interessati, ne scrive tante di cavolate in giro per i vari enti, che fa si vergogna a scrivere ai diretti interessati?

          Il dr. Guglielmini ha avuto successo?
          Ben per lui, ma che cosa le fa supporre che anche i soggetti coinvolti nel piezonucleare non hanno o stanno avendo lo stesso successo o superiore, solo supponenza la sua, superficialità, incapacità di approfondimento, di analisi critica, anche il buon senso è totalmente scarso.

          L’unica cosa intelligente che ha fatto, ma per puro caso mi creda, è l’esempio del dr. Guglielmini; solo negli ultimi 5 anni il prof. Cardone è invecchiato sensibilmente di almeno 10 anni, viaggia in continuazione sia in Italia che all’estero facendo sia il giro delle accademie, che delle università, che delle segreterie politiche nonostante i problemi di salute e la proibizione di viaggiare.
          Quante cose non sa Livio Varalta perito industriale di Verona e che vorrebbe sapere, ma l’unico modo che ha è la supponenza e la provocazione, senza contare la presunzione di sapere comunque tutto che cozza inevitabilmente con la supponenza.

  14. Livio Varalta ha detto:
  15. Ugo Bardi ha detto:

    La parusia è venuta! La trovate a questo commento

    http://www.energybulletin.net/stories/2011-11-02/peak-oil-crisis-cold-fusion-redux#comment-355783835

    “If it is a scam Ugo, how do you explain the involvement of the Bologna university and the replication claims of Piantelli from the University of Siena. Why the physicist of the University of Bologna would risk their academic reputations if it was a hoax mantained only by “The Rossi PR genius”?”

    Hi, hi……. I bolognesi avranno problemi a liberarsi da questa faccenda.

  16. Ugo Bardi ha detto:

    Epifania dell’ E-Cat

    “Tom So glad you have helped to break the story

    It temps me to believe in divine intervention.

    Be well ”

    http://www.energybulletin.net/stories/2011-11-02/peak-oil-crisis-cold-fusion-redux#comment-354155192

  17. Livio Varalta ha detto:

    Passiamo di qua….
    Camillo scrive:
    novembre 5, 2011 alle 5:21 pm
    “””Da quando leggo gli interventi di Livio Varalta la mia vita è cambiata. Vedo che non sono il solo e essere caduto nella sua rete.”””
    Camillo, faremo la figura di quelli che si “leccano” a vicenda ma, come ho già scritto mesi fa, se non non ti avessi letto non avrei iniziato a scrivere su un blog. Dai razionalità, sicurezza, tranquillità. Cosa si può volere di più? Alessio, Gherardo, Ugo e, ultimo arrivato, Robertino! Quattro piacevoli letture!

    “”””I suoi contatti segreti con il “contatto” di Bologna sono stati un capolavoro di abilità. Però bisogna anche apprezzare la disponibilità di quel personaggio, veramente importante ve lo posso assicurare. Immagino che anche Alessio conosca il suo nome.””””
    Il “contatto” lo conoscono tutti. E’ un signore…. molto “democristiano” però…

    “””C’è una cosa che non capisco: il DF non si è già pronunciato sul gatto attraverso Focardi, Levi, Bianchini, Villa e Ferrari e non so chi altri?”””
    A proposito! La smentita di oggi non dovrebbe essere frutto di un’iniziativa di questi signori? Non è la LORO Onorabilità in gioco??!!

  18. Livio Varalta ha detto:

    Mamma Passera….
    http://22passi.blogspot.com/2011/11/unibo-ribadisce-quello-che-ha-sempre.html
    “”””Da Cold Fusion e Low Voltage hanno dovuto chiamare pure Bardi all’appello (e diamo un nome in codice pure a lui: senz’altro U-Boat) , gli stai mettendo alle corde… ma temo sia gente coriacea quanto ossessionata.””””
    Ugo, anche tu hai ricevuto l’onore!

    In quanto ad ossessione….

  19. Camillo ha detto:

    @Ugo Bardi

    it seemed that there was something true in Rossi’s claims.

    Sono curioso di sapere quali erano gli elementi dell’invenzione di Rossi che ti avevano reso possibilista.
    Personalmente ho avuto la certezza che si trattava di una patacca leggendo il brevetto. Conoscevo comunque da tempo le rivendicazione di Piantelli e Focardi e avevo avuto già allora modo di farmi un’opinione precisa.

  20. Alessio Guglielmi ha detto:

    Mi sa che Pensierini mi disprezza, visto che non mi degna di un soprannome. Poco male, perché quelli che ha trovato finora non sono divertenti. A proposito, nessuno che mi abbia fatto i complimenti per `Daniele Pensierini´, ingrati.

    Visto che siamo in vena di smancerie, fatemi allora dire che non ricordo bene come ho cominciato a interessarmi della vicenda Rossi, ma chi mi ha aperto gli occhi è stato Franchini sul sito del CICAP. Franchini aveva previsto già tutto la scorsa primavera. È notevole. Io poi avrei esitato a dare addosso a parecchi fisici, pur essendo rimasto molto perplesso per la terribile presentazione di gennaio su Youtube, il passato di Rossi e la miseria dei vari rapporti e brevetti. Complimenti a Franchini.

  21. Gwon ha detto:

    @Franchini
    Interessante l’accostamento R. – B.
    Pare che entrambi siano incrollabili lottatori……..
    entrambi hanno avuto (hanno) noie giudiziarie
    entrambi irridono chi parla male di loro con epiteti poco simpatci
    entrambi sostengono che quando ci sono loro in mezzo la giustizia è corrotta
    entrambi hanno una base che si va via via riducendo da parecchi mesi
    entrambi sono imprenditori
    entrambi hanno aggangi con chi può (dovrebbe) contare
    entrambi fanno favori a chi può essere utile
    ….
    mi fermo qui se no al momento forse potrei rischiare qualche denuncia…….
    a breve però potrei essere considerato un salvatore della patria …….

    ah una differenza sostanziale………..
    R. è transpartitico pare sia apprezzato dall’estrema sx all’estrema dx, B non ci è mai riuscito…

    Chi salterà per primo ?

    Si vociferava che B. dovesse dimettersi lunedì ……..
    ma visto che continua a sparare cazzate colossali temo che fino alla conta non se ne andrà……
    quantomeno B. deve sottostare a una conta a breve………
    R. non vuole mai contare neppure le calorie correttamente ………..
    B. ha sputtanato il Paese, R. ha sputtanato la più antica istituzione italiana ………
    Personalmente sono stato veramente un coglione perchè in certi momenti (seppur con parecchi dubbi) avevo creduto ad entrambi ………….
    Viva l’Italia e speriamo di eliminare tutto il marcio che ci afflligge !

    Gwon

  22. Gwon ha detto:

    ” MISTERO ha detto…
    @Mimmo
    “e vi assicuro che anche i 200 ingegneri nucleari dell’ENEA lo seguono con interesse da quando si occupa di E-cat. ”

    Questa proprio non la sapevo, certo ho avuto dei colloqui riservati con i vertici dell’ENEA, dopo Bruxell, anche se con una certa lentezza molto si sta facendo e a breve finalmente potremo provare presso i laboratori accreditati e con i migliori ricercatori italiani diversi dispositivi.

    Purtroppo ci sono ancora molti ostacoli da superare, molti interessi da soddisfare e conflitti da appianare.
    Guardiamo con ottimismo al futuro, la Low Energy Revolution è già partita.

    05 novembre 2011 16:35 ”

    Rampado cortesemente non è che potresti essere meno enigmatico ?
    Ripetio fondamentalmente mi stai anche simpatico………..
    Ma in sostanza non ho visto un gran che…………..
    Tanto fumo e poco arrosto ?
    Ma la doccia sonica me la spieghi poi ?
    Non ho ben capito cosa dovrebbe fare ……………….
    Ma è un prodotto in produzione che vendete ?
    Se il prezzo non è proibitivo e non ci sono rischi per la salute mi propongo per il betatesting 😉

    • Andrea Rampado ha detto:

      Purtroppo no, non posso essere più preciso.
      Fortuna che ti sto simpatico!!!
      La doccetta non la produciamo e non la vendiamo, è prodotta da un nostro partner.
      Se ne vuoi una te la posso omaggiare, scrivimi indirizzo nome e cognome e te la invio.

      • Marco ha detto:

        In Israele o fatto la doccia con un dispositivo simile.
        Si utilizza pochissima acqua perchè la pressione (alta) e la nebulizzazione (spinta) ti fanno percepire un flusso d’acqua importante.
        Pensavo che il meccanismo di produzione dello spray non avesse niente a che fare con i fenomeni di cavitazione. Ma come funziona?

        • Andrea Rampado ha detto:

          I primi prototipi di motori multiget avevano gli iniettori che si consumavano a causa della cavitazione, il principio non così estremo è simile.

        • marco ha detto:

          Continuo a pensare che il meccanismo di produzione dello spray di questa doccia non abbia niente a che fare con la cavitazione. Non si riesce ad avere un accenno di spiegazione?

  23. Gwon ha detto:

    Scusa Rampado………..
    “I asked them about what the water might do for beneficial bacteria that reside on our bodies, including the skin and in our digestion tracts. They said it was fine — something about the “gentler” version of the cavitation leaving them in tact. But it seemed to me that they had not properly delved into and addressed this question, and that it could be the primary down-side to foods and drinks being treated in this manner, for human consumption. We need our good bacteria.”

    Eh ha pure ragione………. se trattiamo tutto con la cavitazione che rimuove tutti i contaminanti, ma anche i batteri………….. cosa facciamo senza quelli benefici ?
    Qui ti ha beccato……… ammettilo……….

    • Andrea Rampado ha detto:

      Non ho mai letto una domanda più stupida!
      Eliminare i batteri da una sostanza liquida non significa che poi la stessa diventa una sostanza battericida.
      L’eliminazione nel nostro caso può avvenire per due fenomeni distinti; il primo è di potenza nel quale viene utilizzata una cavitazione molto spinta che distrugge le membrane cellulari con le onde d’urto create dall’implosione delle bolle (vedi ad esempio la cavitazione estetica), la seconda molto meno spinta che produce delle micro-nanobolle caricate negativamente o positivamente (possiamo predeterminarlo).
      La carica elettrostatica negativa unita ad una iperossigenazione (fino a 3 volte) crea un ambiente liquido velenoso e letale per i batteri anaerobici favorendo la proliferazione dei batteri aerobi, al contrario utilizzando cariche positive e CO2 al posto dell’aria o dell’ossigeno puro si crea una ambiente liquido velenoso e letale per gli organismi aerobici favorendo la proliferazione di organismi anaerobici.
      La confusione che ha prodotto la domanda stupida sta nel fatto che nelle spiegazioni che hanno ricevuto fanno confusione tra i sistemi che vengono utilizzati per il trattamento di liquidi industriali e la semplice doccetta prodotta per un utilizzo estetico della quale ho affermato che l’acqua prodotta può essere tranquillamente bevuta, di certo non è un antibiotico.
      Per meglio farti capire, le emulsioni industriali utilizzate come lubrorefrigerante durante la produzione di parti meccaniche, in breve tempo a causa di batteri ANAEROBICI va in deperimento e quindi il liquido deve essere smaltito (solo in Europa è un mercato da 2,8 miliardi di euro).
      Con quasi la stessa energia che viene utilizzata per far ricircolare questi liquidi durante il funzionamento delle macchine utensili siamo in grado di inserire uno speciale cavitatore in grado di produrre diversi fenomeni; l’iperossigenazione e la ionizzazione che sterilizzano e al contempo impediscono la proliferazione dei batteri anaerobi, la flottazione e quindi la separazione di microinquinanti solidi e la separazione degli oli estranei, il risultato è una continua rigenerazione della emulsione e di conseguenza non viene più smaltita.
      Risparmio energetico, di prodotto e quindi un grande risparmio economico.
      E’ possibile pastorizzare qualsiasi liquido a meno di 40°C, come un altro fenomeno interessante è che è possibile lavare a temperatura ambiente riducendo drammaticamente l’utilizzo dei detersivi e molto altro ancora.

  24. Gwon ha detto:

    “Given the three attributes of microbubbles: a) temperature, b) surface area, and c) agitation; you can imagine that it would have a zillion applications in chemistry as well. For example, it can conserve up to 90% energy otherwise required for some chemical reactions.

    But its action is not limited to chemistry. Think nuclear remediation. Rampado says the cavitation effect can treat nuclear waste, reducing the half-life span by 10,000 times, thus accelerating radioactive decay. As a footnote, I should mention that when we met in Bologna, they had Paolo Savaris with them, who has developed a method of accelerating doing nuclear decay without also accelerating the nuclear emissions involved during that decay. He has a proof of concept prototype that can be shown.

    Rampado once visited a facility that used cavitation to remove CO2 from a power plant emission, splitting the CO2 into carbon and oxygen; and the carbon was fed back into the feedstock to be burned again, greatly improving the efficiency of the plant, while essentially eliminating the CO2 emissions.”

    Qui il chimico è il Prof. Franchini…………

    @Rampado
    Se funziona per la CO2 e i costi contenuti prova a sentire Enel e le altre società con centrali a carbone…….
    Mi sembra che la Enel solo per la Fedirico II abbia speso quasi un mld € per ils equestro co2 potrebbe essere un bel business!

  25. Gwon ha detto:

    @Daniele
    Non si ancora nulla sul customer ?
    Il container è stato consegnato?
    Ma la N iniziale sta per Navy, Nasa o altro ?
    Unavolta che lo avranno in mano potranno fare reverse engeneering o ci saranno sistemi di sicurezza a 20 livelli compresa autodistruzione ?
    La Defkalion procede ?
    Il biglietto per gli USA te lo hanno rimborsato ?
    Devo cambiare la caldaia, a quando la commercializzazione per gli e-cat domestici ?

  26. Gwon ha detto:

    @GG
    Quando parla come Guglielmi, indossa una maschera sociale……..
    neanche troppo bene a dire il vero………..
    non è ne carne ne pesce …….
    Meglio sempre il vecchio caro GG, caustico, acido, aggressivo, impertinente, arrogante,
    e tanti altri aggettivi contrari al fair play….
    Quando ha svelato la sua identità ha perso molto della sua efficacia……
    I super eroi sono sempre mascherati ……..
    Ora è uno qualunque, ed oltre a questo ha anche cambiato stile e registro………
    Forse è per questo che non le viene dedicato lo spazio che merita sulla concorrenza.

  27. Livio Varalta ha detto:

    La Passera, espletando le sue abluzioni nella pozzanghera a cavitazione, batte vorticosamente le ali e medita:

    http://22passi.blogspot.com/2011/11/unibo-ribadisce-quello-che-ha-sempre.html
    “”””Così salterà fuori qualcuno a dire che dal 14 gennaio è stato tutto un viral marketing per preparare il lancio della doccia a cavitazione di Rampado… conosco un perito industriale di Verona che ne sarebbe capace! :))”””

    La moderazione dei blog crea astinenza… non leggendo più “contorsioni calorimetriche” si cade in quelle di mercato.

    “VIRAL marketing”?
    Signor MISTERO! Una nuova applicazione della cavitazione! … se funzionerà, ci sarà qualcosa anche per chi ha avuto l’idea?

  28. claudio puosi ha detto:

    In attesa di sviluppi ho la sensazione che sempre di più i mass media mainstream si stanno interessando della vicenda, anche quelli “finanziari”
    http://www.wallstreetitalia.com/article/1252875/energia-2-ricercatori-italiani-rilanciano-fusione-fredda.aspx

  29. Camillo ha detto:

    @Francesco

    Per intenderci, ci sono persone, ricercatori in particolare, che pensano studiano e lavorano in modo da poter “scrivere” dentro la “sacra bibbia” che cita sempre Franchini.
    Altri invece saranno sempre solo in grado di leggerla, magari benissimo, ma solo per consultazione e ricerca bibliografica.

    Se Lei si riferisce alle reazioni nucleari, dubito che qualche Italiano abbia dato un contributo lavorando in Italia, perché non so se disponiamo delle attrezzature e della competenza per occuparci di un argomento così complesso. Perlomeno non ne sono mai stato a conoscenza. Per questo siamo soltanto soggetti passivi, utenti del lavoro altrui. Niente di imbarazzante, perché uno può essere un ottimo ricercatore senza avere mai studiato di persona una reazione nucleare.
    Io mi occupo di reazioni nucleari e faccio riferimento alla banca dati del BNL, solo perché Focardi e Rossi credono di produrre reazioni nucleari con i “mezzi di bordo”, come dicono i marinai quando riparano le loro barche con pinze, filo di ferro e inventiva. Ovvio che posso solo interrogare una banca dati. Mi può segnalare qualcuno in Italia che si occupa di reazioni nucleari, magari proprio quelle che interessano Focardi e Rossi?
    Non so se ha dato un’occhiata al grafico che si trova in testa a questo blog. Crede che sia stato facile ottenerlo? Per questo l’ho proposto, per fare vedere che cosa si può trovare in una banca dati gigantesca. Si considera in grado di procurarselo? Ci provi.
    Se invece si tratta di radiochimica, in Italia ci sono stati parecchi laboratori attivi, che hanno dato ottimi risultati. Anche il gruppo del CAMEN si è difeso bene. Alla Casaccia, a Ispra, a Saluggia hanno fatto degli ottimi lavori.
    Non bisogna confondere la chimica nucleare con la radiochimica. Pochi laboratori al mondo possono fare della chimica nucleare sperimentale, come avvenne in forma massiccia durante il progetto Manhattan. Credo che nessuno oggi in Italia sia in grado di studiare in laboratorio reazioni nucleari. Si può invece fare dell’ottima radiochimica, chimica applicata a sostanze radioattive.
    Come ho detto in altre occasioni, le reazioni nucleari erano oggetto di spionaggio. La gente era disposta a morire per rubare le sezioni d’urto di reazioni di interesse militare. Se fossero state una giacchettata non sarebbe accaduto.
    Spero di avere risolto le Sue perplessità.

  30. Camillo ha detto:

    @Francesco

    Per darLe un’idea, i lavori dedicati alla DD classificati nella banca dati della BNL sono 40 (quaranta!) e danno origine al grafico che riporto nel messaggio che segue.
    I punti rappresentano i risultati di 40 esperimenti fatti da persone diverse in laboratori diversi. Come vede, sono in ottimo accordo.
    Ritiene opportuno che Franchini o chi vuole Lei debba produrre un quarantunesimo lavoro per studiare la DD?
    Vogliamo riscoprire l’acqua calda oppure dimostrare che i ricercatori che si sono occupati di quella reazione sono inaffidabili?
    Lei mi ricorda Diego che ci invita a muovere le chiappe, invece di perdere a tempo a consultare banche dati.

  31. Camillo ha detto:

    @Francesco

    Ho spostato il grafico “Sezione d’urto DD” qui sotto.
    Cordiali saluti

  32. Camillo ha detto:

    @Daniele 22 passi

    E-cat: l’Università di Bologna non è coinvolta

    Bell’esempio di ipocrisia.
    Se l’E-Cat fosse stato un successo, l’Università di Bologna si sarebbe sentita non solo coinvolta, ma avrebbe vantato di essere stata promotrice dell’iniziativa; Focardi sarebbe stato presentato come un precursore.
    Adesso si nega ogni coinvolgimento, come se Focardi, Levi, Ferrari, Villa e gli altri che probabilmente preferiscono non essere più nominati perché si vergognano, rappresentassero l’Associazione Bocciofila di Casalecchio sul Reno, non il DF.
    Università e DF sono solidali, nel successo e nell’insuccesso.
    Credo che Dario Braga debba rifletterci sopra.

    • Caracolla ha detto:

      Stanno cercando di minimizzare il danno.
      Poi c’e` chi sceglie di cambiare discorso, sperando che i riflettori si spengano il piu` in fretta possibile.
      Ogni tanto sullo sfondo, sempre piu` in lontananza, si intravede un nuovo “customer” segreto.
      Che figura…

  33. Alessio Guglielmi ha detto:

    Ho appena controllato. Il Daily Mail non ha corretto l’articolo su Rossi: lui è ancora un professore dell’Università di Bologna e probabilmente un truffatore. Ai giornalisti, specialmente di basso livello come quelli del Daily Mail, interessa vendere il giornale più che l’accuratezza.

    Non credo che Bologna a questo punto possa ottenere più che un minimo contenimento del danno. Certo, il danno che può fare il Daily Mail non è lo stesso che potrebbe fare il Guardian o altro autorevole giornale, ma non è da sottovalutare, perché ormai moltissimi accademici anche in UK sanno che l’Università di Bologna è stata sloppy con Rossi. Questo danneggerà per molti anni a venire qualunque studente laureato a Bologna che volesse venire qui a fare un PhD, per esempio, o la valutazione di un contratto di ricerca tra un’università inglese e Bologna (cosa che mi riguarda direttamente). Faccio notare che quello che ho detto vale anche se Rossi avesse davvero trovato la fusione fredda. La mancanza di rigore di Bologna è indipendente da quello ed è ormai accertata.

    Mi è capitato di passare su diversi blog e forum (non solo il Passersera) e ho notato che i credenti spingono per vedere la notizia pubblicata sulla stampa mainstream. Penso che giudichino la pubblicazione di conforto per la loro fede, anche se si basa sugli stessi fatti che loro già conoscono. È un po’ l’idea di tenersi per mano in un cerchio e pregare insieme per far cadere dal cielo l’apporto.

    Diceva Camillo che ci vorrebbe più divulgazione scientifica. Quella male non farebbe, ma io penso che ancora di più ci vorrebbe un’educazione allo scetticismo. E prima ancora di quella, un’educazione al semplice ragionamento logico. Abituare i ragazzi a mettere in fila le frasi e a giustificare ogni affermazione, o almeno a essere pronti a giustificarla se richiesti.

    Ho vissuto tre anni in Francia, che è un paese molto simile al nostro per tanti motivi, specialmente per il sistema educativo (napoleonico). Conosco piuttosto bene l’università per mestiere e le scuole primarie e secondarie perché ci andavano le mie figlie. È un sistema ormai antiquato con più difetti che pregi, per conto mio, senz’altro inferiore al sistema tedesco o inglese (che sono comunque diversi tra loro). Ebbene, c’è una differenza enorme nell’importanza che si dà al ragionamento consequenziale e circostanziato in Francia rispetto all’Italia, a vantaggio della Francia. Sarà noioso e poco poetico, ma i francesi imparano al collège, cioè in tenera età, a essere rigorosi, logici e cartesiani. Non per niente i francesi sono stati per molto tempo i migliori matematici al mondo, e ancora si difendono molto bene, e hanno un sistema di ricerca di primissimo ordine, tra l’altro molto ben finanziato e tenuto in grande considerazione dall’opinione pubblica.

    Questo pippone era per dire che si potrebbe imparare dai francesi, visto che il loro sistema scolastico è molto simile al nostro. Così facendo, forse certi fenomeni tipo il passerinismo o, molto peggio, il panico da nucleare, per esempio, ce li potremmo evitare. La cosa desolante di questi blog che visito è che, tranne pochissime eccezioni, per esempio Mario Massa, nessuno scrive due frasi in fila che abbiano un senso logico. Si fanno quasi solo affermazioni senza giustificazione, quindi si espongono solo sensazioni, sentimenti, `intuizioni’. Penso che sia il segno di un fallimento dell’educazione non tanto alla scienza quanto proprio alla logica elementare.

    E dopo questo bel pistolotto da vecchio trombone me ne vado a dormire. Domattina mi aspetta un Eurostar per la Francia (commissione di dottorato e caccia alle madeleine).

    • Gdmster ha detto:

      @Alessio
      Caro Alessio, mi permetto di darti del tu in quanto più anziano e per la proprietà transitiva in quanto anche Camillo mi ha promosso al tu.
      Volevo commentare la tua frase su Mario Massa, confermando che anch’io ho provato a far ragionare le persone su quel blog colpendo solo l’aspetto a valle della reazione (alleged) nucleare: dando per scontato che ci sia, il resto non funziona dal punto di vista della fisica classica. Ho portato esempi di energia immagazzinata non si sa dove nelle prime ore, scambiatori di calore che denunciano rendimenti superiori al 100%, 1,7 grammi di idrogeno per l’intero 1MW quando per bocca di Rossi se ne dovrebbero consumare 18 kg in sei mesi. Ho persino sbagliato ad arte alcuni conti (in maniera tale che quand’anche corretti dimostrassero la mia tesi) affinché qualcuno li rifacesse: è stato completamente inutile, li rifaceva solo Mario Massa :-)…
      Però non sottovalutare il gran numero di persone che sono lì solo per leggere: secondo me per loro questa azione è stata salutare, ho potuto capirlo da qualcuno che postava il primo commento da quando seguiva il blog. Per il resto la fede regna sovrana e chi non vuol vedere non vede. In alcuni casi capivano il mio commento al contrario. Poi ti stufi e lasci perdere, è inutile dire che non si può avere fiducia nel report di un sedicente ingegnere (che per altro omette timbro e numero di iscrizione all’albo) che firma la seguente affermazione:
      Noise emissions: below 50dB(A) at 5 meters from the plant.
      In pratica con un gruppo elettrogeno in funzione, un paio di pompe, due radiatori che dissipavano 467 kW, c’era il silenzio di una casa col televisore e lo stereo spenti.
      Il cliente è contento e paga la sua consulenza?
      Oppure chiedere con un’alimentazione di 230V quanti ecat erano connessi se ogni reattore porta una resistenza da 20 Ohm e al massimo della potenza venivano forniti 180 kW: a 107 reattori tripli come si arriva? O il COP calcolato come di seguito: porto la mia auto sulle tre cime di lavaredo, scendo a folle e dimostro che la Fiat Croma fa 80 km con un litro di benzina (tutto vero, leggi i criteri adottati nella stima del COP, solo in autosostentamento!). E tutti zitti, i cattivi complottisti sono gli altri. Io mi sono appassionato solo perché per mestiere cerco di salvaguardare i soldi del tax-payer europeo bocciando progetti di ricerca inutili o impossibili e finanziando quelli che dànno ricadute e quindi ho una sorta di deformazione professionale. Ma ti giuro, aver sentito il motore Bedini mi ha fatto bollire il sangue e ho deciso che non è il caso. Il tempo è galantuomo. Dovesse metterci altri 20 anni è comunque galantuomo. Per i professori di Bologna, se mio figlio pagasse le tasse lì, mi sentirebbero fino in Australia.

    • Giancarlo ha detto:

      @Alessio
      Scusami, gdmster è il nick di Giancarlo, se vai a cercare commenti precedenti con l’autorizzazione di Camillo a dargli del tu 🙂

  34. Camillo ha detto:

    @Francesco

    Come per esempio:
    Report DOE2004.

    Nel 2004 al DoE si sono comportati in modo impeccabile e, direi, astuto.
    McKubre, Hagelstein, Chubb, Hekman chiesero una revisione delle relazione finale del 1989, sperando in un giro di esperimenti. Al DoE si sottrassero alla romana ma, per dimostrarsi disponibili, decisero di procedere alla peer review di un certo numero di articoli selezionati dai quattro.
    Scelsero di non muovere le natiche dalle sedie.
    Nel mio piccolo ho fatto lo stesso, limitandomi a leggere il brevetto e la pubblicazione Focardi&Rossi, acquistando le informazioni necessarie per potermi esprimere in senso assolutamente negativo. Nessun pregiudizio, solo lettura di documenti.
    Dovendo scrivere qualcosa per il CICAP, cercai conferma nella banca dati IAEA e ne ricavai l’andamento della sezione d’urto di una delle reazioni di Focardi, che ho messo a disposizione di QoL.
    Le natiche dalle sedie si spostano solo quando i documenti sono degni di considerazione; soprattutto non si spostano su richiesta del primo che passa davanti all’ufficio o te lo chiede via mail.
    Credo che il disastro dei bolognesi sia proprio dipeso dal concedere immediata credibilità a Focardi e a Rossi. Deferenza verso Focardi? Vecchie simpatie fusioniste? Molti nel 1989 si lasciarono adescare, anche dopo avere saputo che nella F&P non c’era traccia di neutroni. Focardi non ha mai desistito. Molti hanno scambiato per atteggiamento scientifico del DF ciò che in realtà è dabbenaggine e scarsa conoscenza dell’argomento.
    Non so se ha colto la durezza del giudizio di Alessio sui bolognesi.
    Il Daily Mail non sarà il Guardian, ma viene letto da un numero enorme di persone, che mischiano il nome di Rossi a quello dei bolognesi. Del resto perché dovrebbero distinguere, dopo la presa di posizione di Ferrari? Per moltissimi, noi esclusi, Rossi è un ingegnere del Dipartimento di Fisica di Bologna. Ci vuole altro che un comunicato stampa per cancellare quella convinzione. Bisognerebbe cancellare, anche e soprattutto, dichiarazioni, interviste, presenzialismi di un gruppo di tarantolati che non si rendono ancora conto di rappresentare l’Università di Bologna.

  35. Livio Varalta ha detto:

    @Camillo
    Argomento: Banche Dati BNL IAEA ecc…

    Vi è una ostilità ed una denigrazione di queste banche in rete, derivante da una ostilità nei tuoi confronti, che, ormai, vengono considerate non più autorevoli di Novella 2000.

    Puoi scrivere un bel pistolotto dove spieghi chi sono gli enti, la loro funzione, cosa contengono le loro banche dati, come e da dove arrivano i dati alle banche, in cosa consistono i dati (es. sono pubblicazioni, ovviamente passate alla revisione, che contengono tutto l’immaginabile per informarsi ma anche per riprodurre quanto descritto nella pubblicazione), se si archiviano più pubblicazioni sulla stessa reazione (es. [Camillo] “i lavori dedicati alla DD classificati nella banca dati della BNL sono 40 (quaranta!)”), se viene controllato che le pubblicazioni non siano in contraddizione, e quanto altro ritieni opportuno… e con gli opportuni link?

    Quello che ti chiedo, sparso qua e la, anche in testi lunghi, l’hai già scritto. Ti chiedo un testo organico e sufficientemente particolareggiato. Un testo leggendo quale un uomo non in mala fede, di buona volontà e di buon senso può farsi un’idea dell’autorevolezza delle banche dati.
    In questo testo non devono comparire Rossi, Focardi, Preparata ecc. Deve essere teorico, le esemplificazioni le farai in un altro testo o comunque alla fine di questo.

    Scritta a modo tuo, anzi sto riportando concetti che tu hai già ripetuto, deve esserci questa considerazione: niente al mondo è perfetto, nemmeno le banche dati, tutto non si è ancora conosciuto, le banche dati sono incomplete infatti vengono continuamente aggiornate. Ma le banche dati ci sono, sono aggiornate in modo autorevole, chi intraprende una ricerca è naturale che consulti le banche dati, prima di iniziare e durante…, se mi viene in mente qualcosa di nuovo sulla ruota vado ad informarmi se per caso è “nuovo” solo per me…

    Non trincerarti dietro il livello culturale dei denigratori… tanto non capiscono e non vogliono capire niente… diamo la possibilità a tutti di usare il buon senso, quando emerge…. I Pistolotti di Alessio, ad esempio, servono a “noi” per migliorare la nostra conoscenza ma sono rivolti (Alessio confermerà) sopratutto al “buon senso” di “altri”; Alessio spera di essere letto in momenti in cui il buon senso di “certi lettori” prevale.

    Prenditi il tempo necessario.
    Potrebbe essere l’articolo di apertura di un nuovo thread.
    Magari da regalare a QOL.
    O a Daniele… leggendoli attualmente noto che, passerotti e passerotte, ne hanno proprio bisogno…

  36. Francesco ha detto:

    @Franchini

    Salve, non me ne voglia ma è chiaro che non siamo sulla stessa lunghezza d’onda.
    Il suo pistolotto sulla questione che in Italia non è possibile portare avanti un certo tipo di indagini sperimentali non ha nulla a che fare con il mio discorso.
    Ho anche premesso che la consultazione delle banche dati e in generale il lavoro di consultazione è importantissimo e fondamentale in campo scientifico.

    Quello che volevo sottolineare è soltanto che esistono menti che sono più portate per un certo tipo di lavoro e altre che sono portate per altro. Non c’è nulla di male, nulla di cui giustificarsi.

    I ricercatori, quelli che davvero sono in grado di innovare, sono pochissimi in ogni campo di ricerca e a volte arrivano a risultati sorprendenti anche quasi per caso, qualche volta più con l’intuizione che con uno studio approfondito .
    Ripeto, anche l’approccio che segue lei è importantissimo e fondamentale nel consolidamento e approfondimento delle conoscenze scientifiche, anche se difficilmente può apportare innovazione.

    In breve, quello che volevo dire è che sono necessari alla scienza entrambi gli approcci, quello degli scettici e quello degli innovatori, entrambi si bilanciano per mantenere un equilibrio necessario al progresso della conoscenza.
    L’importante è che non prevalga troppo nessuno dei due, poiché una sperequazione porta da un lato a incartapecorirsi su posizioni vetuste e dall’altro al pericolo di voli pindarici antiscientifici.

    Per tornare nel merito delle LENR, giusto per chiarire ancora una volta la mia posizione, devo ripeterle che è inutile discutere sulle sezioni d’urto che continua a segnalare, per un motivo molto semplice.
    Ogni scienziato sa certamente che qualunque fenomeno è definito completamente solo una volta che sono state fissate tutte le variabili che lo descrivono e le condizioni al contorno che lo determinano.
    Quindi quelle che lei chiama le sezioni d’urto della reazione di Preparata, potrebbero tranquillamente non esserlo, poiché semplicemente la “reazione di Preparata” potrebbe essere un’altra reazione o potrebbe essere caratterizzata da “condizioni al contorno” pur lievemente diverse che cambiano in modo invece sostanziale il comportamento del sistema.

    Questo non è qualcosa di strano, nella scienza ci sono molti fenomeni che seguono questa “regola”.
    Il primo esempio che mi viene in mente probabilmente per la mia formazione, è la risonanza meccanica. Come è noto il fenomeno della risonanza cambia in modo sostanziale la risposta del sistema ad una sollecitazione pur con una variazione minima delle condizioni al contorno. Prima di essere studiata e compresa sembrava impossibile che una certa sollecitazione inferiore al “carico di rottura” potesse portare al cedimento di una struttura.

    In ogni fenomeno possono essere “nascoste” delle variabili che prima di essere comprese e studiate sembrano non avere alcun effetto su di esso. Anche in meccanica quantistica esiste ancora (a quanto ne so) una diatriba sulle variabili nascoste di Einstein e Bohm.

    Tutto questo solo per dire che prima di bollare qualcosa come impossibile solo perché finora non ancora osservato da molti e in modo sufficientemente ripetibile e comunemente accettato da essere inserito in un libro di fisica o in una banca/bibbia dati, bisognerebbe sforzarsi di “guardare nel cannocchiale”.

    Quello che contesto alla scienza mainstream è che sulle LERN si rifiuta di guardare nel cannocchiale e adotta un approccio simile al suo.
    Per carità è giusto dire che finora le LERN non sono accettate e mostrare i motivi per cui sono considerate molto improbabili (dagli studiosi illuminati) o impossibili (da quelli più oscurantisti).

    E’ sbagliatissimo a mio parere però, chiudere le porte e rifiutarsi categoricamente di analizzare seriamente il materiale che viene prodotto da chi invece cerca di “guardare nel cannocchiale” da più di 20 anni.

    Ritengo che un esempio molto significativo di quello che intendo dire è mostrato da questi due video: video1 , video2 , servizio realizzato dal giornalista Scott Pelley della CBS.
    Chi avrà la pazienza di vederlo tutto potrà apprezzare il diverso comportamento di Richard Garwin (importante fisico nucleare del progetto bomba H) e di Rob Duncan (viceconsigliere della ricerca della misura dell’energia all’università del Missouri).
    Il primo si rifiuta Franchinianamente anche solo di prendere in considerazione un qualunque esperimento che dovrebbe mostrare una qualche anomalia tipo LENR. Pretenderebbe, una ripetibilità del 100% (bere tazze di the fatte con la FF, dice con un sorriso antipatico e beffardo) anche solo per iniziare a valutare la cosa.
    L’altro, pur scettico in partenza, poichè sa che da 20 anni la comunità scientifica ha bollato come fuffa la FF, (notare la sua affermazione iniziale nel video1 min 7:40), va a seguire di persona un esperimento e si convince che il fenomeno e reale e diventa un convinto sostenitore delle LENR.

    Quale approccio vi sembra più scientifico, quale vi convince di più?

    • Camillo ha detto:

      @Francesco

      @Francesco

      In breve, quello che volevo dire è che sono necessari alla scienza entrambi gli approcci, quello degli scettici e quello degli innovatori, entrambi si bilanciano per mantenere un equilibrio necessario al progresso della conoscenza.

      Questa va molto bene nel campo della chimica convenzionale, della medicina, della biologia. Io stesso nel mio piccolo mi posso considerare un innovatore come chimico convenzionale. Ho un brevetto che mi rende, per esempio.
      Nello specifico non si può proprio. Chi è in grado di studiare una reazione nucleare? Hai un bell’essere un innovatore, un creativo, uno che lavora come un matto, ma in quel campo, sono desolato, possiamo solo lasciarci servire. Sarebbe come essere maestri di scuola e avere la pretesa di costruire un razzo che va sulla luna.
      A meno che Lei creda che Carpinteri sia davvero in grado di ricavare energia e neutroni liberi da un minerale che contiene ferro. Tra l’altro il ferro rappresenta il minimo di energia, il massimo di energia di legame; è come se Carpinteri affermasse che riesce a ricavare energia dall’acqua.
      Se questa è innovazione, sarebbe saggio lasciar perdere, perché si confondono giornalisti e studenti. Quel che è peggio, si confondono i finanziatori di progetti di ricerca. E questo fa arrabbiare di brutto.
      Bisogna scendere dalle considerazione generiche, sempre nobili e sagge, a considerazioni specifiche.
      I due atteggiamenti nei confronti della ricerca non c’entrano proprio; è che in campo nucleare possiamo solo consultare trattati e banche dati. Desolato.
      Esistono perfino signori che credono che possano avvenire trasmutazioni nella pancia delle galline; dovremmo finanziare una ricerca? Se dovessimo metterci a seguire tutte le bandiere e perdere tempo nelle confutazioni, non la smetteremmo più. Lo sa che esistono persone che credono di avere inventato un motore perpetuo? Un tizio solleva l’acqua a 10 metri con il vuoto, dopodiché fa funzionare una turbina, convinto che il bilancio energetico sia positivo. Si trova di tutto, compresi quelli capaci di provocare reazioni nucleari con metodi nuovi. Basta scriverlo, farlo sapere in giro. Se anche solo l’% delle persone ci credono è un un enorme successo.
      Guglielmi ha spiegato bene come i ff si ingegnano per far conoscere le loro scoperte.
      Sono quelli i creativi che si oppongono ai riflessivi?

  37. Francesco ha detto:

    refuso: LENR non LERN

  38. Andrea Rampado ha detto:

    Caro Prof. Camillo, ha avuto modo di conoscere il dr. Giovanni Cherubini, neutronista al CAMEN?

    • Camillo ha detto:

      Sì, conosco il Dr Giovanni Cherubini, fisico. Siamo stati colleghi al CAMEN per un certo periodo. Colgo l’occasione per inviargli i miei saluti tramite Suo, se lo incontra. Può darsi che con Lui lavori anche Iorio, che saluto ugualmente. Entrarono insieme e insieme partirono.
      Spero che stiano bene. Immagino siano pensionati da qualche anno; erano più giovani di me.
      Mi ricordo bene di Cherubini; era una persona sempre sorridente, molto cortese.
      A quell’epoca Cherubini e Iorio (baffuto, grande fumatore di pipa) lavoravano alla Tecnologia dei Materiali. Io ero addetto al Laboratorio di Chimica e Radiochimica.
      Mi ricordo che Cherubini lavorava ai neutroni freddi, un programma CAMEN-FIAT, iniziato nella seconda metà degli anni sessanta.
      Poi Cherubini andò a Civitavecchia.
      Mi dispiace per lo smaccato OT, ma rispondo a una richiesta precisa.

  39. Andrea Rampado ha detto:

    Mentre attendo una sua risposta in merito al dr. Giovanni Cherubini (sono ancora a casa ammalato con la bronchite), riporto una sua risposta e a seguito alcune richieste di precisazione:
    Camillo scrive:
    novembre 5, 2011 alle 7:44 pm

    Sotto tiro come Rossi? Brutto segno.
    La deriva da Rossi a Carpinteri, Cardone, Rampado promette di essere interessante, perché mantiene vivo il blog. Non credo che Rossi durerà ancora a lungo, ormai troppi sono alle sue calcagna, quindi rischiamo di restare senza argomenti su cui confrontarci. Nel mio piccolo ho fatto quello che ho potuto per denunciare la patacca di Rossi.
    Mi ci hanno tirato dentro; di Rossi sapevo solo dell’iniziativa Petroldragon.
    Mi sembra che quelli del PoliTO offrano materiale altrettanto interessante per il CICAP: speriamo che continuino sulla strada del nucleare.
    Credo che gli ultrasuoni offrano buone possibilità alla chimica, ancora non del tutto sfruttate. E’ un modo originale per immettere energia in un sistema. Le auguro di avere un grande successo e di guadagnarsi bene la vita per quella via.
    Le ricordo che il mio interesse per gli argomenti di cui scrivo è esclusivamente platonico; non intendo impegnarmi concretamente in alcun modo. Anche se lo desiderassi, la mia famiglia me lo impedirebbe.

    In merito al “sotto tiro” ho risposto alla sua affermazione:
    “Ha visto che ce n’è anche per Cardone? Siete un po’ sotto tiro al momento voialtri piezo. Ma che ve frega, non siete tipi che deflettono.”

    Dal mio punto di vista non è un brutto segno, anzi è conferma del contrario, visto che il “sotto tiro” è da parte di chi dovrebbe analizzare e criticare le pubblicazioni in merito al piezonucleare..
    Lei sa meglio di me che essere esaminati da chi ha interessi personali oltre che scientifici non è una cosa gradevole soprattutto quando quello che è stato pubblicato e che si vorrebbe ancora pubblicare mette in crisi proprio gli interessi “personali” degli esaminatori.
    Infatti a seguito della prima critica riportata diligentemente dal suo scudiero è stato chiesto di non replicare, ma queste cose se vuole gliele posso documentare e specificare con nomi e cognomi davanti al famoso caffè.

    Lei continua a ripetere che “mi ci hanno tirato dentro” e quindi le chiedo:
    Chi l’ha tirata dentro?
    Perchè?
    Chi l’ha tirata dentro il discorso piezonucleare e perchè?

    • cataflic ha detto:

      @Andrea Rampado
      Secondo me lei si sta solo confrontando con una persona che dal suo “pensionato” non vuole tacere davanti ad evidenti distorsioni nella presentazione o nella sostanza di presunti nuovi fenomeni chimico-fisici e lo fa usando i blog, cioè strumenti di discussione-passatempo-informazione.
      Un atteggiamento diverso è sicuramente quello di Passerini che del blog ne fa uno strumento di pubblicità e affermazione personale.
      Non confondiamo il divertissement con l’imprenditoria…
      Ognuno sceglie le modalità e lo scopo che si prefigge nello scrivere; per me ad esempio su questi argomenti, dei quali ho, nonostante una passione giovanile, una conoscenza tecnica veramente limitata, è interessante sottolineare le principali incongruenze identificabili anche senza approfonditi strumenti specifici ed eventualmente imparare qualcosa di nuovo.

      • Andrea Rampado ha detto:

        Cataflic ti ringrazio, ma ho ben chiaro chi ho di fronte.
        Il neutronista (esperto di misurazione dei neuroni, ci vuole una speciale patente e abilitazione per questo) che ho citato, il dr. Cherubini, ha lavorato fino al 1979 al CAMEN, quando il nostro prof. Franchini era solamente un “addetto” al laboratorio di chimica.
        Certo nei 15 anni seguenti avrà fatto carriera, ma negli anni precedenti non ha mai lavorato al reattore.
        Il dr. Cherubini, neutronista è firmatario assieme al prof. Cardone della prima pubblicazione su Physics letters, neutroni da piezonucleare.
        A detta di molti il dr. Giovanni Cherubini ERA uno dei migliori (se non il migliore) neutronista in Italia.

        Per questo motivo e molti altri sono rimasto basito quando ho letto in queste pagine (precedentemente nel blog del prof. Bardi) il tentativo di screditare una ricerca SERIA in Italia, fatta da ricercatori SERISSIMI!!!!
        La superficialità con la quale, prima il prof. Bardi e poi il prof. Franchini hanno trattato questo argomento che è oggetto di discussione non solo scientifica ai più alti vertici ma anche e soprattutto politica, mi ha lasciato veramente di stucco!!
        Capisco che probabilmente lo zampino del nostro curioso scudiero può aver alimentato e prodotto un’analisi superficiale disattenta indotta dai recenti accadimenti di “Rossi&Focardi” per intenderci, ma fare di tutta un’erba un fascio da chi dovrebbe stare dalla parte della scienza e della ricerca, mi sembra una giustificazione da 4 soldi.

        Non penso che un perito industriale di Verona sia stato così scaltro da indurre in errore i due prof., o si tratta del solito malinteso o esiste una volontà che non “conosciamo” che a tutti i costi vuole far si che la ricerca nell’ambito delle nuove reazioni nucleari che si chiamino Piezonucleari, LENR, o gonadi fuse con scappellottamento a dx, poco importa alla fine, non vengano condotte e portate avanti, “sta ricerca n’sà da fà”, ma quello che penso io per quanto possa contare e mi batterò all’infinito per questo, l’importante è che si prosegua per la scienza e per l’uomo e per una maggiore conoscenza dell’univenso nel quale ci troviamo con la speranza ovvia di innumerevoli ricadute tecnologiche.

        • Luca ha detto:

          @Andrea Rampado:
          Lei ha chiaramente un interesse economico diretto nella ricerca sul piezonucleare. Indipendentemente dal fatto che sia una baggianata (tipo MEG) o una grande scoperta, lei ha interesse A PRIORI affinchè vengano dirottati ingenti fondi pubblici su questa ricerca perchè parte di questi fondi finiranno nelle sue aziende.
          Questo, unito alla sua arroganza, la pone al fianco (come apprendista) di illustri personaggi che negli ultimi 15 anni hanno venduto sogni a molti italiani, generando una catastrofe nazionale. Marketing first!

        • Andrea Rampado ha detto:

          Caro Luca, in 11 anni di ricerca e 6 anni di sviluppo non ho mai preso un cent pubblico, ho partecipato a dei bandi negli ultimi due anni, quasi tutti persi e quei pochi (mi sembra uno solo da 30.000 euro) che hanno avuto esito positivo non li abbiamo utilizzati, abbiamo deciso che non ci servivano.
          Non ho interesse economico diretto nel piezonucleare, indirettamente 4 anni fa ci siamo accorti che il nostro programma di sviluppo dell’azienda aveva dei forti punti d’incontro con il programma piezonucleare, all’epoca non esisteva l’azienda ma solo l’idea imprenditoriale.
          Mi spiego meglio, il desiderio che covavo da anni di fondare una società che si occupava esclusivamente di sistemi a cavitazione per gli utilizzi più disparati cozzava violentemente con la teoria piezonucleare, in pratica se la cavitazione produce neutroni diventa chiaro ed evidente che prima o poi un programma industriale di produzione, vendita o commercializzazione di sistemi a cavitazione avrebbe dovuto fare i conti con questo (non si chiede come mai non commercializzo sistemi a cavitazione per la cellulite?).
          Semplice analisi preventiva dei rischi caro Luca, sicuramente lei non è un imprenditore.
          A questo punto abbiamo deciso di verificare i nostri sistemi e le applicazioni in agenda preventivamente e cioè verificare quali sistemi producono una cavitazione abbastanza violenta (è un eufemismo la parola violenta, le frequenze sono fondamentali) in grado di produrre neutroni e quali no.
          Ecco l’interesse per il piezonucleare e la richiesta ovvia di collaborazione non poteva che rivolgersi agli autori di questa scoperta.
          Non esistono ad oggi protocolli, decreti legge e certificazioni obbligatorie in questo campo, ma se un giorno ci saranno (e da mio punto di vista ci saranno entro i prossimi 4 anni) noi saremo pronti con tutto perchè è stato fatto preventivamente.
          Stia tranquillo caro Luca, non mi arricchirò con i fondi pubblici, i fondi li prenderanno le solite aziende, i dispositivi che produciamo o che acquistiamo e modifichiamo o assembliamo li abbiamo messi a disposizione gratuita per la ricerca e lo sviluppo nel campo delle nuove reazioni nucleari, sviluppo che non saremo noi a fare per ovvi motivi.
          Quello che sarà in futuro molto interessante è la produzione di nuove leghe e la certificazione isotopica di qualità, ma penso che difficilmente potrebbe capire quanto le ho appena scritto.
          Non mi conosce caro Luca.

        • Livio Varalta ha detto:

          Signor Chimico Fisico Nucleare Professor Camillo Franchini,
          Signor Chimico Professor Ugo Bardi,
          ma insegnate all’UniBO per caso??!!
          E l’unica spiegazione al vostro RINCITRULLIMENTO!!!
          Vi fate menare per il naso da un perito industriale di Verona di professione stalliere??!! Neanche fosse il Filosof Ingegner Nuclear Idraulic Professor Andrea Rossi!!
          Aprite gli occhi DIAMINE!!!

    • Camillo ha detto:

      @Andrea Rampado

      Chi l’ha tirata dentro il discorso piezonucleare e perchè?

      Glielo posso far sapere: è la persona che si presenta come Gwon. Credo che la sua sia pura curiosità, desiderio di estendere gli interessi del blog. Si sarà accorto che si trattava di una strana rivendicazione.
      Io mi sarei accontentato di Rossi, ma l’idea che ci sia un ingegnere del PoliTO che ritiene di poter spremere neutroni dal ferro senza usare un acceleratore (sempre che quella reazione si possa ottenere anche usando un acceleratore), anzi guadagnando energia mi ha impressionato un bel po’.
      Mi ha impressionato anche la determinazione con cui vogliono farsi conoscere anche fuori dal loro ambiente, usando i mezzi di comunicazione moderni, trasformandoli in strumenti pubblicitari. Non credevo si potesse arrivare a tanto. Mi sarei accontentato dei bolognesi, ora ci sono anche i torinesi.
      Ragazzi, siamo circondati dagli inventori più disparati.
      Avrà avuto successo la caffettiera di Levi?

  40. Francesco ha detto:

    Il mio commento:
    Francesco scrive:
    novembre 7, 2011 alle 1:08 pm
    refuso: LENR non LERN

    è riferito ad un errore di un post precedente ancora in moderazione.

  41. Francesco ha detto:

    @Andrea Rampado

    Il problema è che troppe persone parlano mancando di conoscenza, sulle questioni più disparate.
    Il “peccato” non è tanto la mancanza di conoscenza, poiché nessuno può essere informato su tutto, ma piuttosto la supponenza.
    E questo non sono io a dirlo certamente, lo diceva più di 2000 anni fa un certo Socrate, ben conscio che la vera sapienza sta nella consapevolezza di non sapere.

    • Andrea Rampado ha detto:

      Caro Francesco, hai perfettamente ragione, infatti:
      “molto spesso le opinioni delle persone su fatti che non conoscono, o conoscono appena, sono come gli ombelichi sulla pancia, tutti ce l’hanno, pero’ non servono a niente!!! ”

      Questo sig. Luca, ha voluto dire la sua, ma non dice nulla in merito al fatto che in commissione europea ci hanno risposto che sono in procinto di erogare 1,5 miliardi di euro al progetto ITER che forse, detto da loro, si concluderà nel 2050.
      Non si lamenta del fatto che al CERN fino ad oggi sono stati spesi complessivamente 50 miliardi di euro per ottenere il nulla cosmico (che poi tanto vuoto non è;-), quando due prof. con meno di 50.000 euri hanno dimostrato che la supersimmetria è una baggianata, eh già non si lamenta di questo, se la prende con me forse perchè ha trovato un cretino che gli risponde…
      Va beh speriamo che passi presto questa bronchite…
      🙂

      • Luca ha detto:

        Magari Francesco si riferiva a gente che salta in cattedra senza un minimo di conoscenza scientifica (era dura fisica 1 vero ?) per pontificare su: ufo, fusioni nucleari fredde, calde e piezonucleari, scie chimiche, supersimmetria, memoria dell’acqua, motori elettrici che grazie alla supercazzola rubano energia di punto zero (purtroppo conosco solo quello G) e ti danno “free energy” illimitata, microbiologia e tanto altro.
        Un telepredicatore non sarebbe all’altezza di tanti argomenti.

        • Andrea Rampado ha detto:

          Caro Luca fai confusione tra interessi personali (antropologici culturali), la ricerca seria, le stronzate e l’hobbystica, senza tener conto che a volte sono proprio le curiosità che una volta approfondite possono celare sorprese.
          Interessante, potresti farmi da revisore quando scriverò la mia biografia, alcuni titoli li hai indovinati.
          🙂

  42. Livio Varalta ha detto:

    Gdmster scrive:
    novembre 7, 2011 alle 2:51 pm
    “””” Io mi sono appassionato solo perché per mestiere cerco di salvaguardare i soldi del tax-payer europeo bocciando progetti di ricerca inutili o impossibili e finanziando quelli che dànno ricadute e quindi ho una sorta di deformazione professionale.””””

    Mi raccomando! Buon Lavoro! Buon lavoro! Buon Lavoro! Mi raccomando!

    • Camillo ha detto:

      @Livio
      @Giancarlo

      Mi associo con entusiasmo all’augurio di Livio.
      Buon lavoro!
      Il motivo iniziale per cui sono entrato in questo giro è stato cercare di impedire che venissero investiti una barca di soldi (25 milioni di euro) in una ricerca fasulla su un metodo giapponese di neutralizzazione delle scorie nucleari. Una battaglia epica. Partecipai perfino a un workshop dello ISCMNS come invitato speciale, bontà di Francesco Celani. Anche lì si trattava di reazioni nucleari.
      Sapere fare fronte a marpioni sempre in caccia di finanziamenti è una delle attività più meritorie che esistano in un paese moderno. I furbetti del quartierino si trovano anche fuori dall’edilizia.
      Forza Giancarlo, nervi saldi.
      Immagino come siano pesanti… e seducenti (non necessariamente in senso berlusconiano) le pressioni cui sei sottoposto.
      Speriamo che questo blog, nato per caso ma molto ben frequentato, possa dare una mano.

      • Giancarlo ha detto:

        @Camillo
        @Livio
        Io il mio lavoro di selezionatore e revisore di progetti lo faccio nell’ambito del 7° Programma Quadro, a Bruxelles, e nelle Telecomunicazioni. Niente a che vedere col nucleare. Lì nessuno inventa il moto perpetuo, ma ogni tanto qualcuno cerca di rivendere (stiamo parlando di 10-20 mln euro per un grande progetto pluriennale) ricerche già fatte o ne presenta una nuova avendo ottenuto risultati pessimi nella precedente. Altri progetti non servono veramente a nulla. Quanto alle pressioni, non siamo in Italia, in 10 anni e passa non ne ho ricevuta neanche una. Al massimo qualche telefonata di amici per sapere come era stato giudicato il loro progetto (c’è un audit pubblico e quindi gli esperti sono noti; tra l’altro possono essere giudicati non graditi se si teme un’ostilità preconcetta): in fondo peccato veniale.
        Gli stessi valutatori sono sottoposti a valutazione e se sono un po’ eccentrici, a meno che non convincano gli altri delle loro buone ragioni, vanno a casa. Il sistema funziona. Con buona pace di tutti quelli che vedono sempre i complotti dietro il rigetto di proposte che sono delle vere e proprie cazzate.
        Giancarlo

  43. Alessio Guglielmi ha detto:

    Ho letto l’ultima fatica di Daniele Pensierini, linkata sopra da Livio (http://22passi.blogspot.com/2011/11/essere-favore-delle-cat-e-favore-della.html), e la commento velocemente prima di schiantarmi a letto. Stavolta il nostro si è impegnato più del solito ma, purtroppo, ancora non si vedono risultati, non ne ha azzeccata una. Vale la pena ribadire alcune cose nel caso non fossero chiare a qualcuno.

    1) Banche dati: probabilmente lo dirà meglio Camillo, ma ci provo anch’io già che ci sono. Pensierini dice che stiamo sostenendo che quello che non è nelle banche dati non esista. È falso. Infatti Camillo ha detto molto chiaramente e più volte che le banche dati vengono continuamente aggiornate. Il problema che Pensierini fa finta di non capire (o che non capisce) è che le reazioni proposte dai fusionisti freddi contraddicono le banche dati. Le contraddicono, chiaro? Lo fanno per ammissione dei fusionisti stessi, che dicono di violare alcune leggi fisiche. Non dicono una legge sola, dicono addirittura più di una.

    2) Pensierini dice che noi sosteniamo che la peer review è infallibile ed è l’unico strumento per far progredire la scienza. È falso. Io stesso ho detto più volte che la peer review è fallibilissima, come sanno tutti i ricercatori del mondo qualunque sia la loro disciplina. Abbiamo invece detto che è lo strumento principale, insieme alla replicabilità, per poter prendere sul serio una qualunque rivendicazione di scoperta scientifica.

    Credo che siamo tutti d’accordo sui limiti della peer review, e che nessuno la consideri una fonte di verità, ma semplicemente un supporto alla verità. In proposito, consiglio di leggere la biografia di Gian-Carlo Rota `Indiscrete Thoughts’, che è interessante anche per altri motivi. Rota è stato uno dei fondatori della combinatorica ed era famoso per accettare gli articoli `a naso´, cioè senza richiedere una revisione approfondita, ma semplicemente valutandone l’attendibilità.

    3) La cosa più comica arriva ora. Pensierini abbastanza correttamente dice che noi accettiamo come vero ciò che ha passato la peer review. In realtà pretendiamo di più, per esempio la replicabilità, e non solo quella, ma diamogliela per buona. Da questo il nostro infallibile mancatore di bersagli deduce che noi consideriamo falso ciò che non ha passato la peer review. Ma chi ti ha dato la licenza elementare, Pensierini? Ci arrivi, adesso che ti ho suggerito dove sbagli, o ti devo esplicitamente dare la risposta esatta?

    La risposta esatta è che non si sa se ciò che non è ancora stato peer-reviewed (e replicato) è vero. Se poi questa cosa viola delle leggi note, la si sospetta di essere falsa, e a maggior ragione la si deve quindi sottoporre a rigorosa peer review e replicazione se la si vuole far accettare come vera.

    Per finire, Pensierini cita un articolo a suo dire equilibrato su Wired UK. L’articolo sostiene che Rossi probabilmente non è un truffatore perché non si comporta come un truffatore. Logica curiosa. Secondo la stessa logica i ladri devono vestirsi da Bassotti. L’articolo poi cita dei dati già smentiti (13 accrocchi venduti) e altri sostenuti da Rossi ma non verificati. E va beh, i fedeli hannno bisogno di non sentirsi soli e articoli così servono a fargli compagnia.

    Se la cosa finirà sulla stampa importante, possiamo sperare che qualche giornalista serio e con dei mezzi faccia un’inchiesta approfondita e scopra qualcosa. Finché la faccenda rimane dominio delle mezze calzette che fanno gli articoli pescando dai blog, Rossi avrà buon gioco e lo sputtanamento sotterraneo di UniBo continuerà.

  44. Camillo ha detto:

    @Alessio Guglielmi

    Mi appoggio al tuo ottimo intervento, per fare meno fatica.

    Lo fanno per ammissione dei fusionisti stessi, che dicono di violare alcune leggi fisiche. Non dicono una legge sola, dicono addirittura più di una.

    Rossi ha detto papale che il suo oggetto viola “un paio” di leggi fisiche. Preparata si è reso conto che la sua reazione, quella che porta a 4He, deve passare attraverso “tre miracoli”, tre violazioni di leggi “generally accepted”.
    Anche Preparata, come Rossi, scalda la materia con i raggi gamma.
    Solo per parlare dei due fusori che conosciamo di più.

    Pensierini dice che stiamo sostenendo che quello che non è nelle banche dati non esista.

    Non si tratta di una banca dati qualsiasi, si tratta di una banca dati che, tra mille altre informazioni, riporta, per ora, 19106 esperimenti su reazioni nucleari.
    19106 sembra un numero alto, ma è minuscolo se confrontato con le reazioni chimiche convenzionali. Se le reazioni nucleari sono state isolate; se a loro è stato dedicato una nicchia particolare nella banca dati, vuol dire che si tratta di reazioni molto particolari, difficili da realizzare, richiedenti competenze e attrezzature fuori del comune.
    In questo blog sono descritte reazioni nucleari ottenute con la cavitazione e con la pressa. Per favore… manca soltanto lo spago e la ceralacca. Manca solo che si faccia appello al genio e all’inventiva degli italiani.
    Affidarsi alla banca dati del BNL (rispondo anche a Valeria di 22 passi) è la sola cosa che possiamo fare per avere informazioni controllate e “certificate”. E’ un atteggiamento troppo modesto, rinunciatario? No, è un atteggiamento realistico. Le reazioni nucleari le sanno fare pochi al mondo, lasciamoci allora servire. C’è solo da ringraziare per il libero accesso a dati ed articoli (almeno gli abstracts).
    Non si tratta della banca dati che riporta gli eventi meteorologici toscani degli ultimi vent’anni.
    Se non ci si convince che una reazione nucleare è quanto di più complesso che uno sperimentatore possa incontrare, troveremo sempre qualche Rossi che vuole scaldare l’acqua per mezzo di una reazione nucleare.
    Tenuto conto di queste modeste considerazioni, forse ha ragione Passerini a scrivere che io ritengo che, se una reazione nucleare non risulta riportata nella banca dati BNL, dubito che esista.
    Passerini deve però modificare un po’ la sua esposizione.
    Il dubbio non riguarda la reazione, ma il modo di ottenerla.
    La reazione di Rossi è descritta, ma avviene in condizioni diverse, quelle variamente descritte negli articoli riportati dalla banca dati. Se ci saranno altre condizioni sperimentali, verranno riportate nell’aggiornamento, a meno di un intervento postumo di Bin Laden o di un collega invidioso.

    Pensierini abbastanza correttamente dice che noi accettiamo come vero ciò che ha passato la peer review.

    Il ruolo della peer review è fondamentale. Senza peer review si rischia di cadere nella più smaccata autoreferenzialità. Senza offesa, molto materiale di Rampado, gli stessi suoi interventi in questo blog, assomigliano più a pubblicità che a scienza. Non intendo la doccia, che va bene.

    Il DoE nel suo rapporto finale sulla ff del 2004 raccomanda:

    The reviewers believed that this field would benefit from the peer-review processes associated with proposal submission to agencies and paper submission to archival journals.

    Non so che cosa intendano per proposal submission to agencies: si riferiscono ai brevetti?
    Ma insomma ci siamo capiti; ci vuole un filtro.
    Senza peer review si può pubblicare solo su ArXiV, sperando di trovare credito presso il singolo lettore.
    Il Rapporto 41 non ha credito perché è stato peer reviewed e ripetutamente bocciato. Se fosse stato pubblicato, oggi sarebbe un documento di riferimento per i ff.
    Ovvio che la peer review è condizione necessaria, a volte non sufficiente, per definire la qualità di un lavoro.

    Buona giornata

  45. Camillo ha detto:

    @Daniele 22 passi
    @p. c. Valeria

    Le sembrerò molto pessimista e riduttivo ma, a parte quelli che appartengono alla cerchia eletta degli addetti ai grandi centri di ricerca, dotati di mezzi e strumenti che possiamo solo immaginare, oggi definirsi esperto di reazioni nucleari significa solo avere fatto qualche esame universitario giusto e sapere interrogare una banca dati. Assolutamente niente di più.
    Non creda a quelli che Le raccontano di sapere fare più di questo, sia esigente per una volta.
    Nella maggior parte dei casi quelli che le stanno intorno non hanno nemmeno fatto gli esami giusti e non sanno interrogare le banche dati. Faccia un controllo e vedrà.

    Ha notato che nessuno delle persone con ambizioni nucleari che conosciamo, a cominciare dai bolognesi e dai torinesi, ha ancora interrogato la banca dati BNL a proprio vantaggio, traendone dati a sostegno delle proprie rivendicazioni ?

    Si tratta di una banca dati a servizio esclusivo dei negazionisti?
    Forse gli aspiranti nucleari aspettano il prossimo aggiornamento.
    Lanciamo la sfida a Valeria, che mi sembra di spirito battagliero e che forse ha la laurea giusta.
    Valeria, porti dati in soccorso a Rossi e a Celani, grazie.
    Le chiedo solo di recuperare le reazioni che servono a sostenere le loro rivendicazioni. Reazioni e riferimenti bibliografici.

  46. Alby ha detto:

    In risposta all’articolo di David Hambling “Come valutare il possibile successo della fusione fredda di A.R.”, si è espresso molto chiaramente
    S.Krivit http://www.wired.co.uk/news/archive/2011-11/06/cold-fusion-heating-up?page=all , dove ha spiegato chiaramente che c’è solo la
    parola di Rossi a dimostrare il fatto che ci sia stata una transazione di denaro per l’acquisto dell’impianto. I precedenti presunti clienti, come
    riporta sempre S.K., si erano dissolti come nebbia al sole. Chi vede l’accrocchio scappa?

  47. Francesco ha detto:

    Interessante…. in questo blog si risponde per procura a cose scritte su altri blog mentre si ignorano i commenti scritti direttamente qui….chissà perché…
    E tra l’altro si ribatte più a coloro che (ingiustamente) sono considerati non degni di considerazione perché non del campo, che alle opinioni più circostanziate…
    Comunque la capacità sgusciante di Franchini che gli permette di rispondere solo a ciò che crede di poter “smontare” facilmente mi sono già note…nulla di nuovo, ci ho avuto già a che fare su QoL.
    M eclisso di nuovo, tanto a oscurantismo siete già molto avvezzi in questi luoghi.
    Saluti.

    • Livio Varalta ha detto:

      @Francesco, non sei stato capace di smontare nemmeno la Sonda Galantini, e si che bastava leggere il foglietto delle istruzioni…
      Qui bisogna avere un curriculum, delle referenze, per essere considerati…

      • Francesco ha detto:

        Già dimenticavo la supponenza….
        Al mio paese, che poi è quello delle persone ragionevoli, si valuta ciò che viene detto non da chi e con quale pezzo di carta.
        Come vede io non rifiuto il confronto anche con lei, e se lo rifiutassi non sarebbe di certo per il suo curriculum ma piuttosto per l’insulsaggine di quello che dice e la presunzione con cui lo fa.

        Ad ogni modo la stranezza è che due “pezzi grossi” del blog hanno risposto a Passerini che ha scritto in altra sede e che secondo il vostro metro, in verità davvero corto, di giudizio non sarebbe degno di considerazione, mentre non hanno risposto a me, che ho scritto in questo blog facendo delle considerazioni piuttosto precise.

        Ma ho sbagliato io ad aspettarmi qualcosa di diverso, considerazioni simili le avevo già fatte al Franchini in altra sede e le aveva già dribblate con il suo ormai famosissimo spunto sgusciante.

        Per quanto riguarda la “sonda Galantini”, forse sarebbe il caso che ricordasse meglio come è andata.

        • marco de leonardis ha detto:

          Per Francesco: è andata che io ho scritto alla delta ohm per chiedere lumi e loro mi hanno risposto in 20 minuti che quella sonda, in quelle condizioni fornisce numeri a caso in quanto completamente fuori del campo di applicazione.
          Aspettiamo ancora che Galantini, Rossi e gli altri riconoscano che effettivamente hanno fatto un errore (madornale).

    • Camillo ha detto:

      @Francesco

      Comunque la capacità sgusciante di Franchini che gli permette di rispondere solo a ciò che crede di poter “smontare” facilmente mi sono già note…nulla di nuovo, ci ho avuto già a che fare su QoL.

      C’è poco da sgusciare. Mi sembra di avere risposto a tutte le Sue osservazioni, nei limiti del tempo che posso dedicare a questo blog. Se mi vuole rinviare a un messaggio specifico trascurato, sarò lieto di risponderLe.

      Passare da un blog a un altro, citare passaggi interessanti è prassi comune, lo fa spesso anche Passerini. Mi pare che questa abitudine vivacizzi il confronto. Non sia conservatore. Io per esempio lascio passare tutto. Su altri blog Rampado sarebbe stato bandito da un pezzo, perché ha l’offesa facile. Va conservato, perché è un soggetto interessante, nel suo genere.

      • Francesco ha detto:

        Devo dire che mi ero perso la sua risposta, ma in realtà non mi ero perso nulla o quasi.
        Ha risposto si e no alla questione meno interessante riguardante il confronto tra scettici e “innovatori” che avevo solo posto solo per sottolineare l’importanza, a mio parere, di un equilibrio tra i due approcci.

        Le questioni fondamentali non le ha proprio sfiorate.
        Ma di certo sarà stato un problema di tempo, famiglia, giardinaggio, rispondere a questioni di lana caprina, fare le fusa a Varalta e Guglielmi…non si preoccupi, la capisco.

        Infatti ho sbagliato io di certo a ricercare di nuovo un confronto con lei.
        Sarei stato curioso anche dell’opinione di Guglielmi ma non è arrivata neanche quella di Gentzen, peccato.

        Un saluto da Marte, senza rancore.

      • Andrea Rampado ha detto:

        Io sarei offensivo, la prego di portarmi un esempio, chiederò scusa.
        Non sono io il cavallo di TROIA di Passerini, ma se lo avesse scritto a me mi sentirei offeso professore.
        Se vengo chiamato rosso malpelo o pettirosso, ho il diritto di offendermi, ma per questo certamente Lei non banna il suo caro scudiero, il perito industriale di Verona…
        Interessante questo suo modo di porsi professore, la facevo onestamente più ingenuo, invece mi devo ricredere.
        Penso che qualche nipotino che le gira attorno possa intervenire con lei più di quanto cerca di non far trasparire…magari lo stesso Marco, o Luca…eh si loro non sono offensivi, non denigrano e cercano di gettar fango e discretdito…già professore, questi sono figliol prodighi.
        Secondo me Lei alla sua età dovrebbe vergognarsi un po, ma se non lo fa va bene lo stesso, non cambia nulla il mondo va avanti lo stesso senza di lei e delle immense cavolate che combina in questo blog, sottolineo COMBINA, non che scrive.
        Ad maiora

        • Livio Varalta ha detto:

          “””Se vengo chiamato rosso malpelo o pettirosso, ho il diritto di offendermi, ma per questo certamente Lei non banna il suo caro scudiero, il perito industriale di Verona…”””

          Signor Rampado, non ho scritto “rosso malpelo” ma “pel di carota”, che io considero simpatico. Comunque, l’interessato è lei, chiedo scusa.
          Scriccioli e pettirossi non era per Lei, era per far capire che il “COLPITO!” era per Passerini.

        • Andrea Rampado ha detto:

          Scusi, ho ricordato e riportato male, e ho pure frainteso!
          Sono molto permalosso. 🙂

  48. Alby ha detto:

    Interessante… che ognuno crede quel che vuole.

  49. Livio Varalta ha detto:

    @Camillo,
    stai seguendo query?

    E-Cat, la saga continua


    gli ultimi commenti…. “Di più non possiamo fare, anche volendo.”

  50. Camillo ha detto:

    @Livio Varalta

    Di più non possiamo fare, anche volendo.

    dicono al QoL.
    Perché, hanno fatto qualcosa, oltre a scrivere fino alla nausea che si rimettono al giudizio dei bolognesi, gente che il giudizio l’ha emesso fin dal 14 gennaio? Presto ci sarà un’altra conferenza di Focardi. Focardi a Bologna si occupa di ff dal 1989. Levi e Focardi non appartengono al DF? Che cosa serve di più al CICAP per capire che posizione hanno assunto i bolognesi? Cosa cambia se Capiluppi avesse personalmente dei dubbi? Resta che non ha saputo “strizzare” il brevetto e l’articolo Focardi&Rossi.
    Evidentemente la ff è un argomento rinnegato dal CICAP.
    Oppure qualcuno di loro ci crede e aspetta di ottenere evidenze che lo confortino.
    Mautino per esempio distinse la critica a Rossi dalla critica alle LENR. Possibilissimo che sia possibilista. Niente di male, ma è diventata gente che viaggia con il freno a mano tirato.

  51. Livio Varalta ha detto:

    Francesco scrive:
    novembre 8, 2011 alle 11:48 am
    “””Per quanto riguarda la “sonda Galantini”, forse sarebbe il caso che ricordasse meglio come è andata.”””

    Ricordo benissimo com’è andata:
    Io ho mandato 2 segnalazioni all’Ordine dei Chimici di Ferrara.
    Lei s’è fatto menare per il naso dalla sua “Mamma” ed ha accettato una risposta ridicola da Galantini. Ricordo che lei stesso rimase perplesso… poi è sparito…
    Durante il Suo oblio, ha trovato il tempo per una Sua segnalazione all’Ordine dei Chimici di Ferrara?

    • Francesco ha detto:

      Come al solito parla a sproposito.

      Primo, lei non ha letto il report di Galantini.

      Secondo, se dice che sono rimasto perplesso vuol dire che non mi sono proprio fatto “menare per il naso”, come simpaticamente afferma.

      Terzo, io non mi sento in dovere di fare nessuna segnalazione.
      Le sue che conseguenze hanno avuto? Forse anche lo stesso ordine non ha ritenuto di dover prendere alcun provvedimento?
      Potrebbe sempre fare una segnalazione ad un qualche organo di controllo degli ordini professionali o magari al Sindaco dell’Italia o al Presidente del Mondo.

      Quarto e non meno importante, io sono molto contento di essere diverso da lei, e quindi sono molto più cauto nell’esprimere valutazioni ed ancora di più giudizi, in particolar modo su questioni delle quali non mi ritengo esperto.

      Per concludere preciso la mia posizione riguardo l’e-cat.
      Non sono un “fedele” né tanto meno un “negazionista”. Sono solo interessato e mentalmente scevro da pregiudizi di qualunque sorta…IO.
      Quindi mi informo, analizzo i fatti e cerco di farmi una idea quanto più completa possibile….IO. E questo lo faccio prima di esprimere valutazioni e senza pretendere di arrivare a sentenze definitive che non mi competono.

      Anche a lei un saluto, nel suo caso da ancora più lontano magari da Giove, senza rancore.

      • Livio Varalta ha detto:

        “””quindi sono molto più cauto nell’esprimere valutazioni ed ancora di più giudizi, in particolar modo su questioni delle quali non mi ritengo esperto.”””

        Ho sempre dimenticato di precisare che mi sono occupato di sonde combinate di temperatura ed umidità ambientali quasi 20 anni fa, quando le ho inserite nell’automazione di cannoni innevatori per il calcolo della Temperatura Umida.

        • Susan ha detto:

          La sonda il report Galantini da gustare per le ferie ! Chi non se la ricorda ?
          Sarebbe curioso rispolverarla ora alla luce delle nuove vicende ma ormai il nostro coraggioso e intraprendente ingegnere l’ha sotterrata abbandonando l’entalpia di vaporizzazione e puntando sull’autosostentamento per dimostrare che il micio raspa e canta come un gallo.
          Qualcuno ha sottomano un link ? Vagamente ricordo uno scritto parecchio faticoso da seguire, abbondantemente farcito di italica retorica invece che di matematica, dati di partenza non confermati e con numeri e calcoli a semi-vanvera che non portava a nulla di fatto. In sostanza un orrore di fisica tecnica

  52. Valeria ha detto:

    @Franchini
    @p.c. “La Comunità Scientifica”

    Una curiosità, se le levano Internet e le sue banche dati, BNL in testa (ci figuri che io ci appoggio i bonifici on line!)…Lei si sente un uomo finito?

    • Andrea ha detto:

      Banca Nazionale del Lavoro…. credi?

    • Camillo ha detto:

      @Valeria

      No, semplicemente mi occuperei di altro… o di nulla.
      Il CICAP non mi avrebbe incaricato di scrivere un articolo sulla ff; io non sarei mai stato in grado di accettare; Lei non saprebbe nemmeno che esisto.
      In campo nucleare siamo tutti parassiti, utilizziamo il lavoro di altri in modo massiccio e spregiudicato, dai dati sul decadimento, alle sezioni d’urto di cattura neutronica radiativa quando si fa analisi per attivazione. Tutto già fatto da altri.
      Anche come chimici facciamo la stessa cosa. Utilizziamo le tabelle JANAF senza limiti, Il Beilstein, lo Gmelin. Oppure i diagrammmi di Pourbaix, quelli di Mollier, i diagrammi di stato dello Hansen. Bardi può confermarlo.
      Oggi poi è tutto più accessibile e aggiornato, non c’è bisogno di dirlo. Alcune banche cartacee non esistono nemmeno più.
      Non creda, è già una bella abilità sapere che esistono dei centri di raccolta dati, come procurarseli, saperli interrogare. Provi con le tabelle di termodinamica chimica JANAF e vedrà che zuppa.
      L’imperativo è sempre lo stesso: chiediti sempre se qualcuno l’ha fatto prima di te; individua quello che ne sa più di te.
      Bisogna sempre partire con modestia e cercare di crescere.

  53. Valeria ha detto:

    (Sapevo che avrebbero abboccato…più semplice di rubare caramelle ai bimbi!)

  54. Camillo ha detto:

    @Francesco

    Franchini, con il suo ormai famosissimo spunto sgusciante

    Lei ha molti meno corrispondenti di me, quindi può darsi che qualche pezzo dei suoi testi mi sia sfuggito.
    Invece di stare a protestare, perché non mi ripropone le considerazioni alle quali non avrei dato soddisfazione? I blog non sono puzzles, dove tutto alla fine si incastra alla perfezione. Molti incastri si perdono, è normale.
    Per esempio io ho chiesto diverse volte da dove viene il calore del mammozio di Rossi: non ho ancora avuto risposta. Dovrei disperarmi? No, perché la risposta è imbarazzante e la gente ci va cauta.

    Oggi stesso ripercorro tutti gli articoli sulla DD presenti nel BNL.
    Se non trovo niente su una qualche forma di fusione fredda dd, sono autorizzato a credere che, trascorso quasi un quarto di secolo, la scoperta rivoluzionaria di F&P è nulla e non avvenuta per la scienza ufficiale o debbo aspettare il placet di Passerini?
    Ci risentiamo a scansione avvenuta.
    A maggiore garanzia, controlli anche Lei, se Le pare.

  55. Valeria ha detto:

    Il mio Q.I. non è in discussione….piuttosto farei altre verifiche

    • Giancarlo ha detto:

      @Valeria
      Per come ti esprimi e la cultura che mostri saprai senz’altro che la comunicazione non verbale è parte essenziale della comunicazione tra esseri umani, per cui mi pare difficile derivare il QI da alcune battute scambiate sul web riguardo all’interpretazione dell’acronimo BNL senza sentire il tono della voce o vedere come si muovono gli occhi e le spalle.
      Usi il termine “Sapevo che avrebbero abboccato”, a chi ti riferisci in particolare tra le molte persone che leggono questo blog? O esiste un insieme denominato “insieme di tutti i lettori del blog di Franchini” che è il soggetto della frase di cui sopra. E tu che lo leggi ci sei o no nell’insieme?
      E dato che sto scrivendo, che idea personale ti sei fatta della dimostrazione di Rossi del 28? Hai idee tue in proposito, che so, riguardo al posizionamento strano di due radiatori di calore che si sparano addosso aria calda o allo schermo di piombo che blocca i gamma e qualunque altra radiazione malefica che dovesse uscire dal reattore e invece fa passare le radiofrequenze generate da Rossi? Ti pare normale? Quanti principi della fisica possiamo violare assieme in questo gioco? Due, tre, più di tre? Che idea hai?

    • Camillo ha detto:

      Altre verifiche? Attenta Valeria, questo è un blog serio dove si parla di Rossi, Focardi, bolognesi e torinesi. Non sono accettate digressioni frivole, vero ragazzi? Il solo autorizzato a concedersi licenze è Daniele, che è poeta ma soprattutto è pieno da scoppiare.

  56. Valeria ha detto:

    @Giancarlo
    rimarrai con il sano dubbio per quanto riguarda il fare o esserci

    IO sul CICAP e sui metodi di verifica scientifica di una certa parte del Think Tank nostrano, un’idea abbastanza precisa me l’ero già fatta da anni…diciamo che ora ho tutte le conferme che cercavo.
    Ma continuerò a seguirvi: male non farà!
    Mai smettere di cercare, leggere, studiare ed informarsi. MAI!

  57. Valeria ha detto:

    Temo più la violazione di domicilio che quella dei principi fondamentali della Fisica…
    Comincerei a prepararmi psicologicamente al cambiamento, non vorrei fosse troppo traumatico per alcuni

  58. Camillo ha detto:

    Livio Varalta

    Valeria mi sembra un soggetto adatto a te. Oltretutto sei single, chissà…
    E’ una battagliera, allieva di Testa d’Uovo. Vediamo se riesci a gestirla.
    Non ci saremo mica messi in casa una gatta da pelare?

  59. Valeria ha detto:

    “Gatta”….cosa stai leggendo? Orwell…la Fattoria degli Animali?
    Ti farà bene, bravo.
    Chi è Livio?…. Un amico tuo?

  60. Camillo ha detto:

    @Valeria

    Non conosci Livio Varalta? Peggio per te, vuol dire che hai fatto una vita di stenti.

    • Livio Varalta ha detto:

      Camillo! che mi fai da cupido?! Non posso lasciare il PC un’ora che mi ritrovo fidanzato!
      (Faccina che sorride…)
      Tranquilla Valeria, Camillo è all’antica, vuole vedere tutti sistemati. Lui ha un’esperienza meravigliosa, alcuni giorni fa ha messo in rete una foto, l’ho salvata i 3 posti per non perderla…

      “”””Non ci saremo mica messi in casa una gatta da pelare?”””
      No, non credo. Non capisco da dove proviene. Probabilmente è circondata da fessi e si sta sfogando, contemporaneamente ci sta testando per vedere se siamo fessi anche noi.
      Se supereremo positivamente l’esame penso che leggeremo dei bei suoi testi. Diversamente se ne andrà annoiata…

  61. Valeria ha detto:

    @Camillo
    una cosa: tu che sei “del giro”, mi potresti cortesemente fornire i riferimenti del tuo collega del CICAP che tempo fa si sperticò in una mirabolante spiegazione del mistero dei crop circles?
    Sai, quello che sosteneva che erano dovute alle traiettorie della danza di corteggiamento tipica degli Ungulati maggiori, quali il capriolo o il daino, con una particolare eccezione per i porcospini (che molto incautamente accomunò alle prime due specie!) .
    Quello studio che vi procurò l’onore delle cronache nelle maggiori riviste di divulgazione scientifica del mondo intero…diciamo “l’onere”, va…Fu molto difficile uscirne vivi, credo.
    Strali di fuoco e condanna unanime vennero scagliati contro questa gloriosa, organizzazione scettico-negazionista per antonomasia, dal fulgido comitato scientifico (dal quale ogni tanto qualcuno svicola, come mai?)
    Ora volevo renderle giustizia, scrivere un pezzo, qualcosa tipo:
    “Replichiamo i cerchi nel grano con l’aiuto degli animali….Fatto?”

    Ho giusto un amico che ha una riserva magnifica, con daini, caprioli, porcospini….proverei anche con il cinghiale, magari (sempre Ungulato maggiore, ndR)…..Il Viagra lo porta lui?

    Per l’elicottero (sai, le riprese dall’alto) ci penso io…Ho anche lo sponsor….La Marazzi Ceramiche
    Grazie mille…ben gentile

    • Camillo ha detto:

      Scusa Valeria, mi era sfuggito questo messaggio.
      Mi informerò sulla persona che si è occupata dei Crop Circles. Mi ero anche preso la briga di fare delle traduzioni di sconsiderati inglesi che si erano divertiti a fare dei cerchi in proprio. Poi per fortuna ho lasciato perdere.
      Io mi interesso poco di queste sciocchezze. Una volta hanno perfino preso come oggetto di studio la storia di una disgraziata che aveva non so quanti orgasmi al giorno. In parte se li procurava con aiuti esterni, in parte li produceva in proprio. Se vuoi saperne di più, basta consultare QoL.
      Io sono invece interessato alla scienza patologica, alle rivendicazioni scientifiche fasulle. E’ molto più facile che occuparsi di rabdomanti.
      Ci risentiamo domani sui Crop Circles.
      Buona notte.

      • Valeria ha detto:

        Il metodo di verifica che usate dev’essere lo stesso…scarso, molto scarso
        da divulgatori scientifici da prime time, che hanno il compito di informare, spesso disinformando ad arte. Con buona pace delle ansie del popolino….
        Del resto, la scuola è quella

        Eventus docet: stultorum iste magister est

        • Camillo ha detto:

          @Valeria

          Eventus docet: stultorum iste magister est

          In questo blog sono molti a voler guardare sempre nel cannocchiale, anche se si tratta di controllare se un asino vola.
          E’ il peccato originale dei bolognesi. Danno retta al primo inventore che si presenta, forse in base al principio che “non si sa mai”.

  62. Camillo ha detto:

    @Valeria

    Come segno di benvenuta, ti spedisco la sezione d’urto di fissione di 239Pu, nel caso sia interessata a farti a una bomba nucleare.

  63. Valeria ha detto:

    @…..
    Ecco qual è il problema,,,non siete mai esaustivi, mai diretti, mai accurati: rispondete sempre “fischi per fiaschi”….Ufff!

  64. Giancarlo ha detto:

    @Valeria
    hai controllato il periodo degli amori degli ungulati maggiori e dell’istrice? Mi sa che ti tocca aspettare la prossima estate. Però è meglio, così ti conserviamo qui bella tosta a tener testa alla “Comunità Scientifica”.

  65. Giancarlo ha detto:

    @Valeria
    Ti è scappato un qual’è con l’apostrofo. Ti conviene fare più attenzione Alessio è implacabile.

  66. Valeria ha detto:

    @Giancarlo

    Qual’è il problema?
    Induciamo nel soggetto una BOMBA ormonale con relativa produzioni di neutroni…et les jeuxs sont faites!
    Vedi che Camillo ha già il cum quibus?

    • Camillo ha detto:

      Guarda che devo correggerti il francese; cos’è, controlli se leggiamo con attenzione o ci limitiamo a scorrere i testi?
      Qua scrivono solo persone che sappiano comporre un distico elegiaco.
      Ragassa, non siamo mica qui per affilare la punta alle spine dei porcospini e somministrare il viagra ai verri.

  67. Valeria ha detto:

    C’è anche il “correttore di bozze di WordPress”….Accipicchia, che organizzazzzzzione !!
    …..(troppe?)

  68. Giancarlo ha detto:

    @Valeria
    Che fai nella vita? se mi è consentito l’ardire…

    • Camillo ha detto:

      Mi chiedevo chi sarebbe stato il primo a chiederglielo. Come direbbe Valeria, ci sei cascato per primo. Non ce lo dirà mai cosa fa, perché sa troppo bene come comportarsi.
      Mi sai dire come si fa a riprendere il discorso in queste condizioni?
      Ho paura che non riusciremo più a tampinare Rossi come fino a poche ore fa.
      E’ che con le donne non si riesce mai a essere seri. Restituiamola a Passerini com’è venuta, intatta, e riprendiamo in mano i neutroni :-(.
      E se fosse il nick di un uomo? In fondo non l’abbiamo mica vista/visto.

  69. Valeria ha detto:

    La libera pensatrice

  70. Giancarlo ha detto:

    Questa mi pare una pretesa eccessiva: pensiamo di essere liberi pensatori ma il sistema ci stritola: i poteri forti, i poteri deboli, la chiesa, l’altra chiesa, la TV, la radio, il CICAP, i blog (mi sarebbe piaciuto scrivere blogs, ma proprio non ce la faccio mi viene subito l’orticaria), Google, Microsoft, Moggi e chi sa quanti altri…

  71. Valeria ha detto:

    Mi do una scrollatina ogni mezz’ora….e mi libero facilmente di questo genere di “impedimenti”
    Anche perchè ne conosco molto bene i meccanismi, essendo essi parte integrante del mio mestiere…

    Mitridate, do you remeber?

  72. Camillo ha detto:

    @Giancarlo

    Induciamo nel soggetto una BOMBA ormonale

    E’ tempo di inondazioni; Valeria ci sta inondando di feromoni. Secondo me Valeria è una cavalla di troia di Passerini.
    Stiamo attenti a non farci tagliare la chioma come capitò a Sansone.
    Riprendiamo le nostre dotte considerazioni prima che vada tutto in vacca.
    Se la sua presenza vi turba la bandisco subito.

  73. Valeria ha detto:

    @Camillo

    eeeeeh….. quanta maschile irruenza!
    Cosa c’è….cosa c’è ….cosa c’è?
    Le colture idroponiche non vanno come dovrebbero?….Oppure hai problemi con le signore troppo “linguacciute”?
    Tz,….tz …..Non è carino, non è a modo…
    Ricordi solo la storia di Troia e del cavallo o hai anche reminiscenze di altre epoche a noi più recenti?
    Bannami, ti prego
    Non puoi darmi della ladra, dell’impostore, della millantatrice, dell’ignorante
    Cosa te ne fai di una come me?

    Ti difetta più d’una capacità: era meglio per me non indagare….ora sono quasi rammmaricata

    • Camillo ha detto:

      Non puoi darmi della ladra, dell’impostore, della millantatrice, dell’ignorante
      Cosa te ne fai di una come me?

      Non posso bandirti, perché mi ucciderebbero. Ormai hai tutti in pugno. Hai visto Giancarlo come ti sta addosso?
      In ogni modo non credo che tu sia un’ignorante. Potresti però essere un uomo con un nick femminile. Sarebbe quella l’impostura suprema.
      Adesso però lasciaci lavorare.
      Ti è piaciuta la sezione d’urto di fissione del plutonio? Cinquant’anni fa la gente moriva per un grafico del genere, sembra impossibile. E’ come se io fossi disposto a morire per te, sconosciuta amica di Daniele.

      • Camillo ha detto:

        Un grafico così bello non l’ho mai regalato a nessuna donna; ne vuoi un altro? I grafici non mi difettano, nemmeno le tabelle. Ti interessa l’elenco a colori dei gamma emessi dal rame di Rossi?
        Hai visto come è evidente la legge 1/v del grafico che ti ho spedito? Te lo saresti mai aspettato?

  74. Giancarlo ha detto:

    @Camillo
    a me personalmente non dà fastidio, non credo ci si possa parlare di analisi rigorose dei dati, non ci casca, ma almeno capisce quello che si scrive. E’ meno facile e diffuso di quanto si creda. Certo con le lingue non se la cava bene, per cui le rimane un’unica caratteristica di Mitridate che poi se ho decriptato bene è quella a cui faceva riferimento lei stessa.
    Mi spiace non sapere nulla di nucleare, Camillo, e sono troppo vecchio per imparare.

  75. Valeria ha detto:

    Ma tutti vecchi qua?….
    ma com’è?

  76. Giancarlo ha detto:

    Non credo ci siano solo vecchi. Agli altri è capitato di invecchiare. Non succede sempre e tutto sommato è peggio se non capita. Quando insegni ai tuoi figli a giocare al calcio ti accorgi che ogni volta la palla passa più lontana dal piede: è uno strano fenomeno fisico che sto cercando di teorizzare. Però se vuoi fare una sfida di sudoku per misurare i riflessi logici sono sempre pronto, anche a costo di prendere il treno. Potremmo fare tre sudoku di fila senza gomma, di quelli diabolici che si trovano in giro. Oppure, siccome sono un gentiluomo ti lascio scegliere l’arma.

    • Camillo ha detto:

      @Giancarlo

      Non dare corda a Valeria, ti metti nei guai.
      Spero che nessuno di questo blog sia giovane; se c’è qualche giovane non si fa più vita con quella lì. E’ una pericolosa agente di Passerini; forse è una passerina, una sirena, una medusa, è qui per farci del male.
      Ricomponiamoci.

  77. Valeria ha detto:

    per carità…sono una non-violenta

  78. Andrea Rampado ha detto:

    Ehhh che è sto bordello, 5 minuti fa ero rimasto al cavallo di Troia, certo che il professore che mi da dell’asino perchè dice che sono offensivo e poi mi cade su Troia….
    🙂
    Vi calmate un po?
    Era così piacevole torturare il sig. Livio Varalta (spero sia reciproco), dai fate i bravi bambini non rovinate tutto.

    • Camillo ha detto:

      @Valeria

      Ebbene, Andrea Rampado è giovane, va bene? fa di lui quello che vuoi.
      Sapevo che alla fine Andrea si sarebbe fatto sentire.
      Meriterebbe che tu fossi un uomo con un nick da donna :-).

  79. Giancarlo ha detto:

    @Camillo
    Non ti preoccupare ho fatto il corso per dirigenti a Fontainebleau quand’ero un ragazzotto, tre mesi a spappolarmi i cosiddetti. Però ho imparato un mucchio di cose; sono arrivato a dirigere parecchie decine di ricercatori che pensavano di essere ognuno il più grande genio della terra e li ho tenuti a bada. Valeria evita accuratamente le cose alle quali non vuole o non sa rispondere e svia il discorso utilizzando facezie. E’ ancora a pagina 4 del manuale, gliene mancano 796 se vuole mettermi in difficoltà. Capisco che un attacco concentrico rovinerebbe la tranquillità e Rampado è ricomparso. Ne approfitto per dirgli che apprezzo molto il suo sfruttamento della cavitazione, avendo avuto la fortuna di sentirmi raccontare gli effetti strani che produceva intorno al 1980 dal Prof. Daniele Sette che 25 anni prima, lavorando all’istituto di acustica Orso Corbino aveva per primo notato gli effetti di sonoluminescenza, il che sembrava impossibile data l’elevata energia di un fotone visibile. Rampado può coprirsi di gloria ora che i mezzi tecnologici fanno le bolle ancora più piccole, gli basta far misurare i neutroni da un tecnico qualificato.
    Camillo il blog è tuo, fai quello che vuoi con gli accessi; io dopo questo exploit momentaneo non darò più corda se non su cose serie e scientifiche.

    • Andrea Rampado ha detto:

      Grazie sig. Giancarlo per l’apprezzamento, la mia formazione nella cavitazione e sonoluminescenza parte dalle prime applicazioni militari in Russia.
      1956 Kramatorsk Ucraina sud orientale il primo cavitatore per sottomarini emulsionava mazut e acqua di mare per alimentare i generatori, ridurre i consumi, la viscosità e sopratutto la fumosità, ho acquistato il progetto con cavitatore magnetico ancora funzionante per soli 5000 dollari (per il mio museo personale) circa 7-8 anni fa.
      Nella stessa biblioteca militare di Kramatorsk oggi ci sono circa 50.000 progetti in ambito cavitazione di cui gran parte nulla è ancora utilizzato in ambito civile.
      Poi ho avuto lezioni dal prof. Virshinin a Rostov, molto vecchio ma incredibilmente in forma, beve solo acqua cavitata da circa 40 anni, la stessa che per un periodo è stata somministrata ai più alti membri del Politbourò a Mosca per bloccare una strana e inspiegabile moria e per finire perchè non posso citarli tutti, ho avuto l’onore di soggiornare una settimana presso i laboratori del prof. Sorokodum in località segreta a nord di Mosca, è stato il ricercatore che per primo al mondo ha capito perchè molti missili scoppiavano senza nessuna giusta motivazione tecnica poco dopo la fase di lancio; la cavitazione provocata dalle vibrazioni all’interno del serbatoio di carburante e innescava una reazione a catena che finiva con l’esplosione del missile…ma quello che ha inventato dopo è molto più incredibile, i più importanti progetti anglosassoni per lo sfruttamento energetico delle correnti marine partono tutti da lui, è l’unico che ha inventato un sistema ad ala/pinna 3 volte più efficiente di qualsiasi turbina marina, l’ impulsewing tidal , studiando i pesci come un certo Schauberger, la cavitazione prodotta dalla pelle di alcune particolari specie marine et c etc…ho solo cercato di soddisfare la mia morbosa curiosità per la scienza cercando di colmare la mia immensa ignoranza, anche se penso non ci riuscirò mai.
      Perdoni la sfrontatezza, ma visto che qui dentro conta solo la peer review, non posso documentare quanto ho appena scritto ma se mi chiede l’amicizia in FB è tutto ben foto-documentato.
      Grazie ancora.
      🙂

  80. Andrea Rampado ha detto:

    Hahahaha, professore, basta!!!
    Sarà anche un grandissimo stronzo, ma è troppo simpatico.
    🙂

  81. Giancarlo ha detto:

    Per il momento vi saluto, ho mezz’ora di macchina per tornare a roma; mi concentrerò sul paradosso della bella addormentata…
    A presto.

  82. Camillo ha detto:

    @Valeria

    Il grafico è stato tratto da:

    F.Tovesson J,NSE,165,224,2010 Jour. Nuclear Science and Engineering, Vol.165, p.224 (2010)

    Come vedi, si tratta di un lavoro molto recente.
    Anche se la sezione d’urto di fissione del plutonio era ben nota fin dai tempi del progetto Manhattan, gli studiosi non hanno mai smesso di aggiungere informazioni, in una sorta di smania di perfezionismo.
    La stessa cosa vale per le reazioni di cui ci occupiamo con accanimento in questi giorni. E’ evidente che si tratta di ricerche complesse che solo pochi possono realizzare al mondo.
    Ecco perché le reazioni nucleari si possono solo imparare. Sarebbe oltre tutto stupido mettersi a fare male quello che altri sanno fare benissimo. La scienza non deve essere né una gara né una scommessa.
    Mi ha fatto piacere averti conosciuta e di averci consentito di scherzare un poco con te.
    Sta con noi. Se hai qualche esperienza utile da comunicarci, ti leggeremo volentieri.
    Buona serata.
    C.

  83. robi ha detto:

    ma arrivate al dunque o continuate con le presentazioni

    • Camillo ha detto:

      Presentazioni, quali?
      Ci siamo distratti mezz’ora in tutto, che male c’è. Tanto sappiamo tutti che per cambiare il clima di un blog basta un nome di donna, anche se potrebbe coprire un uomo.
      Il mondo gira così… per fortuna.
      Ora possiamo tornare ad accapigliarci sui soffioni di Rossi, così imponenti da provocare alluvioni disastrose.

      • Andrea Rampado ha detto:

        E’ una donna confermo, da quando gli hai detto che sono giovane, mi sono arrivati messaggi, email, richieste di amicizia in FB.
        Donna confermo e molto, molto…ehm, DONNA!!!

        Professore maledizione ma non aveva un’altro sistema per liberarsi di me?
        🙂

        • Camillo ha detto:

          Questo non ci voleva. Valeria mi ha castrato, mi ha assestato il colpo della strega. Per una volta dormirò tutta la notte, non mi occuperò di Rossi alle quattro del mattino. Ho sperato fino all’ultimo che il suo nome anagrafico fosse Valerio per farti soffrire.
          Speriamo che Giancarlo regga la botta meglio di me.
          Mi tiene su l’idea che Berlusconi tra cinque mesi si dimette. Purtroppo si dimettono anche le belle ragazze che gli davano una mano, Brambilla, Gelmini, Prestigiacomo, Carfagna, Meloni, che vedremo molto meno spesso. In compenso vedremo più spesso Rosi Bindi.
          Buona notte Valeria.

        • Giancarlo ha detto:

          @Camillo
          Non so se stai dicendo sul serio riguardo a Valeria-Valerio, non ti conosco abbastanza, io non ho avuto molti dubbi, comportamenti tipicamente femminili. Magari non credo a quello che dice Mistero, pardon Rampado, quando ne esalta le doti femminili. E’ abbastanza acidella da sembrare di aver già passato la 40-ina. Poi di persona è molto timida, per questo sente la necessità di attaccare e spiazzare l’avversario.

          @Andrea
          Sono uno dei 9 italiani che non sta su FB, non per incompetenza (il mio primo Apple IIe mi costò 6.850.000 lire nel 1980, più di un’automobile) ma per evitare sbeffeggiamenti in famiglia, ho figli sparsi tra tutte le età che non risparmierebbero il mio giovanilismo. Se vuoi puoi darmi dei link per posta elettronica. Così magari mi racconti pure che ne pensi dei numeracci di AR (non tu): sono persona integerrima distruggerò immediatamente la mail.Possibile che sono il solo che si accorge che in tutto quel casino 50 dB(A) fanno ridere i polli?

        • Camillo ha detto:

          @Giancarlo
          Sono uno dei 9 italiani che non sta su FB
          Forse siamo 10. Non mi sognerei mai di entrare nel giro di FB, è troppo tipicamente un’attività da giovani. Anche i miei figli e nipoti si meraviglierebbero.

        • Camillo ha detto:

          @Giancarlo

          Valeria è certamente una donna, anch’io l’ho capito subito. Scrive in modo che invita alla risposta immediata, sta al gioco. Potrebbe essere bella come dice Andrea, ma ha poca importanza, basta che sia simpatica.
          Spero che possa dare un contributo utile, almeno di critica seria. Le donne colgono aspetti che a noi possono sfuggire. Per esempio difetti di comunicazione, errori di logica (in questo mi pare che Alessio sia perfetto).

  84. Giancarlo ha detto:

    @Camillo
    Hai visto che i 5 mesi si sono accorciati? Ora parlano di elezioni il 20 febbraio: ma non lo sanno che le consultazioni elettorali si sossono tenere solo in primavera o in autunno per legge? Non credo l’abbiano cambiata, qualcuno ricorda di aver mai votato d’estate o d’inverno? Continuiamo a pagar loro lo stipendio…
    Ora dovresti già dormire sognando Valeria, buona notte.

    • Camillo ha detto:

      @Giancarlo

      Il fatto che B. abbia preso tempo mi preoccupa. Dice di concludere tutto in due settimane o meno, poi inventerà una diavoleria per starci ancora addosso per 6 mesi. Chi si fida di uno che non molla come una cozza e che ha paura di dovere frequentare i tribunali per tre o quattro giorni la settimana?
      Eh, la Valeria ha gettato un sasso in uno stagno popolato di ranocchi. Ha creato un po’ di movimento. Ha citato la Ditta Marazzi; sarà mica modenese? Le modenesi sono molto dotate.
      Non credo che la sentiremo ancora. Che interesse può avere per i neutroni? Se ha altri interessi, come è giusto che sia, li coltiva a parte. E’ stata una simpatica meteora.

      • Valeria ha detto:

        Modenesi?…Sei ancora un frequentatore abituale o lo eri, una volta?
        A prezzi come ti trattavano?….le ricambiavi con le sezioni d’urto?
        …..o le prestazioni che chiedevi loro erano solo per “farle tacere”, incapace come sei di ribattere dialetticamente, se non con offese volgari e di scarsissimo gusto?

        Sei davvero una persona triste, di una caratura etica e morale calcolabile in nanomicron (ovviamente decimali)
        “Valeria mi ha castrato”

        Direi che ci ha già pensato abbondantemente la Natura: è sempre molto giusta ed implacabile…

        P.s. occhio alle meteore, sfiorano, passano a 324mila chilometri, tra Luna e Terra, ma prima o poi ne cade una proprio in testa….. da lasciarti “di sasso”!
        (chissà che non sia una fortuna, forse la resistenza del granito è proprio quella che aneli!)

        Ciao Camillino….Statt’ bbuon!

  85. Alessio Guglielmi ha detto:

    Caro Francesco, sono sostanzialmente d’accordo con alcune cose che lei afferma nel suo messaggio del 7/11 alle 1:05 pm. Magari faccio qualche precisazione basata sulla mia esperienza. Lei distingue tra `scettici´ e `innovatori´, e qui secondo me si rischia di provocare un equivoco.

    Per cominciare, direi che tutti i buoni ricercatori sono e devono essere scettici, cioè esigenti e rigorosi nella ricerca delle prove. È una disciplina, lo scetticismo, che va applicata innanzitutto a sé stessi, perché chi si sacrifica per una ricerca è il più vulnerabile, ed è importante che lo sappia. Specialmente dopo mesi o anni che si dà la caccia a un risultato, la voglia di illudersi è fortissima. Parlo per multiple, a volte dolorose e a volte esaltanti esperienze personali.

    Tra parentesi, la mancanza di scetticismo è la critica che rivolgo ai bolognesi del caso Rossi.

    Ciò detto, è vero che esistono ricercatori molto creativi e altri poco creativi. È questa la distinzione che farei, e farei anche attenzione a dire che molti ricercatori sono più o meno creativi nelle varie fasi della loro vita e a seconda dei campi in cui si applicano. Gli esempi di assoluta creatività sono rarissimi, la cosa più comune sono i ricercatori poco creativi, che fanno un onesto lavoro di ricerca di routine, seguiti da quelli che hanno sprazzi di creatività in qualche punto della loro carriera e in campi specifici (io mi metto in questa categoria, nel caso interessasse a qualcuno), poi ci sono i creativi, i super-creativi, i geni, eccetera.

    C’è spazio per tutti, tutti possono rendersi utili e tutti possono avere qualche soddisfazione, se lavorano sodo.

    Infatti c’è un punto fondamentale che bisogna avere ben presente: la creatività si manifesta sempre e comunque in persone che lavorano durissimo, ai limiti fisici. Pensare che qualcosa di veramente innovativo possa venire per caso è folle, o sintomo di ignoranza. È vero che molte scoperte si fanno per caso, è verissimo, ma chi le fa le deve saper riconoscere, isolare, amplificare e possibilmente spiegare. Per saper fare queste cose (specialmente il riconoscimento), occorre avere padronanza assoluta della propria materia, e quindi aver lavorato ai limiti per anni.

    Il motivo per cui le cose stanno così è molto semplice: tutti i frutti sui rami bassi sono già stati colti, non rimangono che quelli in alto.

    Che Rossi possa aver fatto una scoperta epocale spippolando in un capannone è enormemente improbabile. Comunque, se la scoperta effettivamente ci fosse (e dico se) allora sarebbe dovuta a quelli che hanno passato vent’anni a cercarla, come Focardi, non a Rossi. Rossi che ha inventato una cosa del genere da solo e con metodi dilettanteschi ha la stessa probabilità di vincere la lotteria dieci volte di fila, o qualcosa del genere. Uno dei vari segnali d’allarme rosso per me è stato quando Focardi ha detto di non sapere cosa fosse il catalizzatore. Eh!?

    Sulla questione che lei pone delle condizioni al contorno che possono influenzare le sezioni d’urto in casi speciali, lei ripete quasi parola per parola le stesse obiezioni che avevo fatto io a Franchini qualche bloggata fa. Trova tutto da Bardi. La risposta di Franchini è stata molto convincente per me, e lo ringrazio per averci speso delle energie. Adesso penso anch’io che si tratti di una possibilità remota. Non essendo il mio campo, la mia convinzione non ha alcun valore, se non quello di indurla a prendere sul serio gli argomenti di Franchini, visto che hanno convinto un dissidente come lo ero io.

    Anche la questione di guardare nel cannocchiale era già stata affrontata sul blog di Bardi. In sintesi: certo, se ci fossero risorse infinite si dovrebbe guardare nel cannocchiale, ma le risorse infinite non ci sono, quindi bisogna scegliere.

    Ciò detto, nel caso specifico di Rossi la questione di guardare nel cannocchiale non si pone nemmeno. Infatti, Rossi non farebbe nessuna fatica a ritrovarsi con centinaia di università che pagherebbero lui per poter guardare nel cannocchiale: potrebbe fare un semplicissimo ed economicissimo test convincente. Questa del guardare nel cannocchiale, nel caso di Rossi, non è che una distrazione retorica, completamente fuori luogo.

    Faccio fatica a leggere e rispondere ai vari messaggi, un po’ perché sono tanti, e un po’ perché ho delle connessioni un po’ lente, essendo in questi giorni in albergo in Francia.

    • Camillo ha detto:

      @Alessio

      Mi riferisco alla risposta a Francesco.

      Sulla questione che lei pone delle condizioni al contorno che possono influenzare le sezioni d’urto in casi speciali, lei ripete quasi parola per parola le stesse obiezioni che avevo fatto io a Franchini qualche bloggata fa.

      Forse Francesco si lamenta perché non ho ripreso l’argomento anche con lui. Posso rimediare ora.

      La risposta migliore non è scientifica, è la tua:

      tutti i frutti sui rami bassi sono già stati colti, non rimangono che quelli in alto.

      Se ricordo bene il poeta melico Alceo scrisse che i raccoglitori avevano lasciato una mela su un ramo alto; l’avevano dimenticata? No, non erano riusciti a raggiungerla.

      Prendiamo in considerazione la DD, oggetto di studio da anni, come la sezione d’urto di fissione del plutonio.
      La reazione viene condotta nelle condizioni sperimentali realizzate dai fusori freddi: un bersaglio di titanio o scandio o altra matrice metallica satura di deuterio, sottoposto a collisioni con deutoni. Con questo set sperimentale si ottengono i dati che ho riportato a Francesco il 6 novembre.
      Secondo i ff la matrice metallica favorirebbe la fusione DD, senza necessità di scagliare deutoni sul bersaglio. Nota: una fusione senza neutroni, senza gamma.
      Il fenomeno non viene riportato dal BNL. Una dimenticanza?
      I ff scrivono spesso che le sezioni d’urto riportate in letteratura riguardano fusioni che avvengono nel vuoto, non in matrici metalliche.
      Nessuna fusione DD viene realizzata nel vuoto, questa è pura invenzione. Forse intendono la fusione inerziale, ma anche in quel caso si usa un composto di deuterio o trizio. La matrice non è metallica, ma è sempre uno stato condensato. Le sezioni d’urto non vengono determinate e proposte in grafici utilizzando ITER o Tokamak o altre diavolerie del genere. Vengono determinate in laboratori dedicati. ITER è utente di quei grafici.
      Supponiamo che la matrice modifichi la sezione d’urto; una volta avvenuta la fusione, il complesso attivato deve decadere secondo le probabilità note, quindi producendo neutroni, trizio, protoni, 3He, gamma; 4He è assente. L’assenza di neutroni e delle altre particelle viola il principio di minima azione.
      La ff del deuterio è stata proposta nel 1989, quasi un quarto di secolo fa. E’ stata studiata in tutto il mondo per parecchi mesi di seguito; se avesse avuto conferme serie sarebbe presente nella banca dati. Non è un argomento scientifico, ma rientra nella considerazione che le mele basse sono raccolte per prime. Il set sperimentale di F&P è di una semplicità sconcertante, alla portata di tutti i laboratori che dispongono di acqua pesante e di palladio. Ne hanno fatto perfino oggetto di tesi di laurea, lasciando lo studente con un pugno di mosche.
      Non so se l’osservazione ha validità generale, ma nello specifico il fatto che la DD secondo F&P e Preparata non sia registrata nelle banche dati mi autorizza ad affermare che non è mai stata realizzata.
      Ecco perché insisto sempre di controllare quello che altri hanno fatto prima di noi, fino ai tempi più recenti. In campo nucleare abbiamo la certezza che le scoperte, i miglioramenti di dati, vengono segnalati con una tempestività che ha pochi riscontri.
      Ieri ho fornito a Valeria un grafico sulla sezione d’urto di fissione del plutonio pubblicato nel 2010. Gli studiosi non mollano mai; non hanno mai mollato nemmeno la DD; se la reazione potesse essere fredda, figurerebbe in una quantità sterminata di pubblicazioni.
      La sezione d’urto della DD secondo Preparata è in testa a quest’articolo; si ha la speranza che i valori cambino drammaticamente alle basse energie se la fusione procede spontaneamente? Leggete i valori in ordinate e vi verranno forti dubbi. Come sempre, i numeri sono gli argomenti più convincenti.
      In ogni caso, i ff freddi devono fornirci dei numeri, dei grafici, non solo delle considerazioni qualitative.

      Possiamo considerare un’altra LENR. Basta chiedere.

      Francesco dovrebbe riconoscere che l’argomento è stato ampiamente trattato in diverse occasioni, anche in ambito CICAP.

  86. Camillo ha detto:

    @Tutti

    Conviene aggiornarsi presso Krivit:

    http://blog.newenergytimes.com/2011/11/09/poor-journalism-by-wired-u-k-on-rossi-story/

    A quanto pare Gordon, Pamela Mosier-Moss, Szpack e tutto il gruppo fusionista alla Preparata dello SPAWAR di San Diego sono diventati i clienti di Rossi. Il cerchio protettivo si chiude, siamo in pieno ambito LENR. Meglio di così non poteva finire. Si fa tutto tra amici, nessuno si lamenterà. E’ stata la soluzione meno traumatica che Rossi potesse trovare. Gordon si è sempre detto a corto di fondi per le ricerche sulla ff; può darsi che abbia ricevuto in regalo la batteria di mammozi.
    E’ possibile che lo SPAWAR attesti che tutto funziona da dio.
    Ora sappiamo che N corrisponde a Navy.
    Probabilmente anche Passerini farà qualche commento.

  87. Camillo ha detto:

    @Tutti

    Anche questo è un altro pezzo interessante di “Snake” Krivit:

    http://blog.newenergytimes.com/2011/11/09/poor-journalism-by-physorg-on-rossi-story/

    Ce n’è anche per Mats Lewan questa volta.
    Ormai la lotta si fa durissima e di difficile esito, se il mammozio è stato consegnato allo Spawar.

    • Max Altana ha detto:

      Gentile Franchini, è sicuro di aver letto bene Krivit? il suo tono è chiaramente sarcastico:

      ” But according to Wired, which based its story on Fox News, which based its story on Sterling Allan, which based his story on Rossi’s statement, the customer is real and is the US Navy’s Space and Naval Warfare Systems Command (SPAWAR).

      All because one scientist from the Navy SPAWAR laboratory went to see for himself if there was any merit to Rossi’s claims and that Rossi says the customer’s name begins with an “N.” Wow.”

      Lei pensa che allo spawar siano così disperati (e ricchi) da spendere 2 Milioni di € per un mammozzio che perde acqua e dovrebbe produrre 1MW e invece ne produce mezzo?

      mi chiedo cosa ne penserebbe il nostro Signor Spock, il logico Guglielmi.

      scommetto una pizza che direbbe “the logic is not sound.”

      • Alby ha detto:

        Confermo. La posizione di Krivit in merito ai clienti di A.R.(come ho riportato qualche commento fa) è totalmente diversa da quelle che esprime Franchini. Forse ha letto male oppure ha dimenticato le faccine.

        • Camillo ha detto:

          @Alby

          Tutto quello che scrive Krivit su Rossi (non a caso definito “snake” da Rossi e forse anche da Passerini) è di condanna senza appello.
          Ho segnalato i due testi di Krivit proprio per questo, perché su Rossi io sono in totale sintonia con Krivit (non sulle LENR, che Krivit accetta, come se Focardi e Rossi non praticassero una tipica LENR).
          Speriamo che Rossi e LENR cadano insieme, come simboli di scienza patologica.

      • Camillo ha detto:

        @Max Altana

        Certo che il tono è sarcastico. Krivit è il più duro critico di Rossi. La furbata di Rossi consiste nell’avere affidato il mammozio a quelli dello SPAWARE, da sempre in prima linea nella ff. E’ impossibile che non si dichiarino entusiasti, perché decreterebbero la morte della ff. Rossi non cade mica da solo, vedrà.

        • Max Altana ha detto:

          sono sorpreso: tutti gli scettici pensano che questa storia dello spawar sia un’ennesima buffonata, lei invece punta sul sicuro.

          Non è che per caso lei è l’unica persona in Italia a conoscere il curriculum del famigerato Ingegner Domenico Fioravanti?

          le preannuncio che se così fosse, lei potrebbe fare lo scoop blogosferico del decennio 😀

        • Camillo ha detto:

          @Max Altana

          No so se SPAWAR si è messo realmente in casa il mammozio di Rossi. E’ però verosimile, così la faccenda viene gestita tra sodali. Non credo però che abbiano sganciato un soldo. Non mi sembrano i tipi, dato che lamentano sempre miseria.
          Bisognerebbe dare un’occhiata da Daniele.
          Krivit è solito spedirmi i suoi interventi su Rossi subito dopo averli pubblicati nel suo sito. A mia volta li giro immediatamente a tutti.
          Buona serata

        • Max Altana ha detto:

          grazie per la pronta risposta.

          l’altra scuola di pensiero, per così dire, punta su Finmeccanica: le si accende qualche lampadina?

        • Camillo ha detto:

          @Max Altana

          Nessuna lampadina. Bisognerebbe sapere da dove viene l’ing. Fioravanti.
          Forse Livio ha già le idee chiare. In queste indagini è uno specialista.

        • Livio Varalta ha detto:

          Nebbia Fitta… ci deve essere Mega-Cat che soffia in rete… … o sarà una spia che viene dal “freddo”…

        • Robertino ha detto:

          Fioravanti: se fosse un libero professionista google l’avrebbe sicuramente scovato fra gli albi professionali. Sono persone che il lavoro se lo devono cercare per cui non si nascondono dalla rete.
          Più probabile un dipendente. Non so perchè ma quel nome (Manutencoop Facility Management) spuntata accidentalmente fuori dal foglio excel che Rossi ha divulgato al termine della demo del 28/10 mi fa suonare le campane di San Pietro nella testa, altro che un campanello.
          Questa azienda offre servizi che vanno dal fornire catering, sedie e tavolini a uno stand fieristico all’allestimento di grandi complessi immobiliari, compresa la gestione di energia riscaldamento e illuminazione. L’azienda è dei paraggi, Fioravanti è un cognome tipico del posto, sarà una grossolana deduzione da investigatore da strapazzo, ma il pensiero che il consulente sia stato fornito dalla stessa azienda assieme a buffet, sedie e tavolini non mi si scolla dalla capoccia. Quel “colonel” poi cancellato in modo che si vedesse comunque in quella bozza di report/contraratto potrebbe essere uno dei tanti maldestri giochetti del nostro inventore per far pensare alla NASA.

        • Valeria ha detto:

          @Max

          Mah…qui dicono di sapere le lingue e ti correggono pure: a me sembra talmente chiaro che Krivit sostiene di non fidarsi di notizie “riferite fa” e che per lui la presenza di dello Spawar è garanzia di affidabilità totale.
          Manco a dire che il capannone di Rossi si trova a 3 minuti a piedi da Aviano o da Vicenza.

        • Camillo ha detto:

          @Valeria

          per lui la presenza di dello Spawar è garanzia di affidabilità totale.

          Anche secondo me.
          Resta da interpretare la frase:

          And what does the SPAWAR scientist have to say? Nothing.

          Credo anch’io che SPAWAR sia un buon rifugio per Rossi, perché lì sono tutti sono fusori convinti e non possono permettersi di mettere in difficoltà uno di loro.
          Rossi può stare tranquillo, se il cliente è la SPAWAR.
          D’altra parte Krivit ha fiducia nello SPAWAR, perché è convinto che le LENR siano scienza.

  88. Camillo ha detto:

    @OTC

    In questo senso avevo chiesto a Franchini, e rinnovo la richiesta, se per la reazione di fusione D-T è possibile avere un grafico della sezione d’urto che consideri il ruolo dei muoni.

    Non conosco niente di simile.
    Il ruolo dei muoni nella fusione è di interesse teorico, non pratico, dal momento che sono particelle labili che richiedono energia per essere evocate.
    A me pare che si sappia già molto sulle fusioni muoniche. Non so se c’è da sperare in progressi significativi dal punto di vista della produzione di energia. Le ricerche costano e si rischia di entrare in un tunnel senza uscita. I ricercatori hanno l’abitudine di conservare l’osso, anche quando risulta tutto spolpato. Questione di sopravvivenza, una sorta di isteresi.
    Ho visto che Lei interroga il data base del CERN; io non l’ho mai fatto, perché le reazioni nucleari propriamente dette si trovano presso il BNL e la IAEA. Quei siti sono pieni di informazioni di ogni genere.
    Noi ci occupiamo di reazioni nucleari, non di fisica nucleare.
    Comunque, se Lei è fisico nucleare possiamo fare interrogazioni complementari.
    Per favore, niente titoli: o Camillo o Franchini. Così mi sono presentato.
    Cordiali saluti

  89. Camillo ha detto:

    @Daniele 22 passi
    Quello che invece non mi stancherò mai di criticare è l’uso strumentale [delle banche dati] che se ne fa, ovvero sostenere che ogni fenomeno, non ancora catalogato in esse, tout court non esiste.

    Che Lei definisca strumentale l’uso che si fa delle banche dati fa sorridere, perché esse sono uno strumento per il ricercatore anzi, il solo strumento per il ricercatore che non si dedichi per professione alle reazioni nucleari, ma desideri sapere come avvengono.
    La funzione delle banche dati non è solo di fornire dati a chi le interroga, ma a stornare dati fasulli, male certificati, depositati in lavori privi di coerenza, che non hanno retto alla peer review.
    Una funzione doppia, quindi: offerta di prodotti di qualità certificata; discriminazione di dati non sufficientemente documentati.
    Le banche dati rappresentano la scienza mainstream.
    Chi vuole mantenersi nell’ambito della scienza consolidata si affida alle banche dati. Chi vuole tentare vie diverse se ne astiene e si affida ad ArXiV o a JoNP.
    Tutto qui.
    A me interessa solo far capire che le LENR sono pseudoscienza, scienza non accettata, una scienza non buona per le banche dati.
    Non intendo andare oltre; soprattutto non tenterei di scoraggiare un privato dal praticare la ff. Qualche grossa obiezione ce l’ho per la ricerca pubblica.
    Io credo che il pubblico debba comportarsi come l’Euratom, che ha per statuto la funzione di condurre ricerche nei proprio centri e di finanziarne altre presso centri nazionali o centri privati. Il finanziamento viene concesso solo dopo accurato esame dei progetti di fattibilità. Un esame che dura a lungo ed è molto puntiglioso. Ci sono passati il CAMEN e l’Agip Nucleare per un progetto comune sui carburi di uranio.
    Il denaro pubblico deve essere speso con prudenza e senso di responsabilità.
    Di questo ci ha parlato con competenza Giancarlo.
    Bisogna evitare come la peste l’autoreferenzialità. Bisogna sempre affidarsi a una pietra di paragone solida e accettata.
    Almeno nella scienza applicata. In matematica possono valere altri criteri, me ne rendo conto.

    • Il Santo ha detto:

      >Bisogna evitare come la peste l’autoreferenzialità.

      E questo mette fuori gioco almeno il 90% delle Università Italiane. Che cos’è la vicenda e-cat se non un inno all’autoreferenzialità?

      • Camillo ha detto:

        E’ infatti un inno all’autoreferenzialità. Non è mica detto che il DF non riceva critiche pesanti da altre università o da centri di ricerca di altro genere. E’ anzi probabile.
        Con Rossi i bolognesi hanno scelto l’autoreferenzialità più rigorosa, un isolamento totale, orgoglioso e perfino dichiarato.
        Focardi è talmente autoreferenziale che non è stato in grado di farsi pubblicare il lavoro cui teneva molto.
        L’autoreferenzialità porta poco lontano; significa rischio di isolamento, produzione sterile.
        Alcuni cercano di apparire persone singolari, originali. Tesla mi sembra uno di quelli. Anche Widom e Larsen.
        La peer review può portare a errori, a sviste grossolane, ma non c’è altro mezzo per discriminare un buon lavoro da uno cattivo. Almeno il tentativo c’è.
        Per gli autoreferenziali esistono riviste di gusti facili che li accolgono volentieri. Può darsi che più tardi abbiano un riconoscimento, chi può dire.

      • Camillo ha detto:

        @Il Santo

        Aggiungo che anche gli universitari sono soggetti alla peer review. Non c’è solo l’esempio di Focardi. Se pretendono di essere autoreferenziali non pubblicano. Non esistono situazioni privilegiate, posizioni di rendita.
        Certo, se si tratta di una articolo di storia le cose cambiano. Non so se in settori diversi dai nostri la peer review viene applicata.
        In ambito scientifico sempre, in ogni occasione.
        Lei crede che quelli che pubblicano su JoNP non preferirebbero essere presenti in una rivista prestigiosa? Infatti, con il dovuto rispetto, quel sito sembra un refugium peccatorum, un posto appunto che accoglie autoreferenziali.

        • Il Santo ha detto:

          Ho conosciuto dipartimenti-fabbriche di pubblicazioni su riviste a “impact factor” zero (ed è già un complimento). In fondo Rossi non si è inventato nulla con JoNP, ha semplicemente seguito l’italica abitudine a pubblicare il nulla.
          E poi ci meravigliamo se le nostre università sprofondano nella classifica mondiale dei migliori atenei. In tutta franchezza abolirei il contratto a tempo indeterminato in ambito universitario: probabilmente i fusionisti freddi a spese dello stato scomparirebbero nel giro di qualche anno.

    • Francesco ha detto:

      Ahahah meno male che Franchini non è il ministro dell’istruzione, meglio la Gelmini…almeno lei finanzia i tunnel dal gran sasso a CERN.
      Se fosse come dice lui, in pratica una qualunque ricerca “nuova”, non presente nelle banche dati, non dovrebbe essere condotta nei centri di ricerca pubblici nè finanziata con fondi statali…
      Mah…
      L’età della pietra è sempre più vicina….

      • Valeria ha detto:

        @Francesco

        Quoto e aggiungo
        “[omissis] e se mai ci fossero proventi derivanti da donazioni spontanee di benefattori e/o ingenti flussi di denaro provenienti da inaspettate vincite all’Enalotto dell’inventore, queste andrebbero di norma requisite nel più breve tempo possibile, per evitare il grave disdoro alla Scienza e al database che ne deriverebbe […]”

        • Camillo ha detto:

          @Valeria

          e se mai ci fossero proventi derivanti da donazioni spontanee di benefattori…

          I privati possono impiegare il loro denaro come credono, anche per fare ff.
          Se saranno così bravi da raggiungere buoni risultati, si rivolgono a una rivista, che farà esaminare il lavoro dai suoi specialisti. Se il lavoro merita, viene pubblicato. Dopo entrerà nella banca dati. I risultati saranno rapidamente raggiungibili dagli utenti.
          Questa trafila, che sembra burocratica, fa risparmiare tempo e denaro.
          Provi a pensare a quanto tempo avrebbe dovuto impiegare Lei per avere il diagramma della sezione d’urto di fissione di 239Pu, che ieri Le ho spedito per gioco. In pochi minuti Le potrei spedire lo stesso oggetto riferito all’Americio. Lo faccia con i Suoi mezzi, se ci riesce. Provi a pensare a come potrebbe arrivare ad avere informazioni sulle reazioni di Focardi e Rossi. Farebbe tanta fatica da ritenere che non esistono proprio informazioni del genere.
          Io ho potuto scrivere molto rapidamente la nota sull’E-Cat per il CICAP, perchè mi sono procurato i dati nucleari in mezz’ora e ho potuto studiarli con comodo a casa mia. Lei potrebbe pensare: e se fossero dati sbagliati? Risponderei di no, perché gli esperimenti sono numerosi e tutti concordano. I puntini di diverso colore rappresentano dati ottenuti da ricercatori diversi in tempi diversi e in luoghi diversi. Se concordano così strettamente sono tranquillo.
          In campo nucleare non si può fare a meno di questi strumenti.
          La garanzia assoluta deriva dalla frequenza con cui la banca dati viene aggiornata. Si può dormire tra due guanciali, c’è chi lavora per noi.

      • Il Santo ha detto:

        Francesco, probabilmente non ti è chiara la differenza tra “nuova ricerca” e quello che stanno facendo Rossi e amici.
        Quando Franchini richiama certi strumenti lo fa perchè sono alla base di qualsiasi *ricerca scientifica*. Se non ti sta bene, che ti piaccia o no, quella di Rossi non è scienza. E bada bene, bisogna tenere sempre la barra ben dritta pena cadere preda di credenze pseudoscientifiche come ff, piezonucleare e altre amenità e questo si che e’ oscurantismo.

        • Francesco ha detto:

          Ma infatti non mi riferivo a Rossi, se avessi seguito la discussione parlavo delle LENR in generale…

      • Livio Varalta ha detto:

        Franceso, mancano le faccine sorridenti, vero??!!

      • Camillo ha detto:

        @Francesco

        Se fosse come dice lui, in pratica una qualunque ricerca “nuova”, non presente nelle banche dati, non dovrebbe essere condotta nei centri di ricerca pubblici nè finanziata con fondi statali…

        Una ricerca nuova non può essere presente nella banca dati. Sarà presente nell’aggiornamento, se avrà superato la peer review. Nessuno proibisce di fare ricerca. L’importante è che i risultati siano giudicati da revisori esperti. Dopodiché entreranno nella banca dati a fare bella figura. Questa è la tempistica: ricerca libera, risultati, peer review, banca dati. La banca dati è l’ultima voce della catena.
        Scusi, ha idea di come sia fatta una banca dati scientifica? Raccoglie dati solo dopo che sono stati raccolti e giudicati idonei a essere conservati. Se fosse come crede Lei, nella banca dati ci sarebbero anche i lavori di Piantelli, Focardi, Celani e degli innumerevoli fusori freddi che hanno lasciato in qualche modo traccia del loro lavoro. Li trova tutti da Krivit, ma solo lì.
        Una banca dati non è una raccolta di articoli come si trova negli elenchi LENR-CANR, messi uno accanto all’altro in una sorta di elenco-accozzaglia.
        Una banca dati nucleare consente interrogazioni plurime, la possibilità di reperire l’andamento di una sezione d’urto, di conoscere l’andamento dettagliato di una reazione, la sua energetica. Non devi avere l’ossessione di controllare se i dati sono affidabili, perché sono affidabili, sottoposti a controlli incrociati di ogni genere. Se due ricercatori diversi ottengono gli stessi risultati, si confortano a vicenda. Il diagramma che ho proposto il 6 novembre riporta dati di autori diversi, fatti in epoche diverse, eppure sono quasi coincidenti.
        Ma scusi, perché non va al sito BNL e vede di che si tratta? Ma innanzitutto, ha idea del posto che il BNL occupa nel mondo scientifico americano? Crede che sia un’affiliata della Ampenergo?
        Mi dispiace che a scuola non insegnino l’importanza delle banche dati. Risparmiano un sacco di lavoro, quindi un sacco di denaro.

        • Francesco ha detto:

          @Franchini
          “Scusi, ha idea di come sia fatta una banca dati scientifica? Raccoglie dati solo dopo che sono stati raccolti e giudicati idonei a essere conservati.”

          Proprio perché ho idea come funziona mi rendo conto, IO, che non può essere usata per confutare ricerche “nuove” che, se verificate, necessitano quanto meno di un ampliamento delle teorie finora dimostrate e accettate.

    • Livio Varalta ha detto:

      Grazie Ugo!
      link girato al “contatto”…

    • Il Santo ha detto:

      Francamente l’articolo è abbastanza deboluccio: si appella alle store passate di Rossi ma non va nel merito dell’e-cat. Un giornalista con un minimo di background avrebbe sottolineato la totale inaffidabilità dei risultati degli esperimenti condotti da Gennaio ad oggi e la superficialità con la quale l’UniBO si è buttata nella faccenda.

  90. Giancarlo ha detto:

    Io non capisco questa discussione sulla peer-review, sull’impact zero e sulle pubblicazioni autoreferenziali o prive di peer-review fatto senza conoscere, nella maggior parte dei casi, come il processo funziona. Sono al solito adombrati sospetti su interessi nascosti, favoritismi e voglia di bloccare ricerche scomode. Quanti di voi hanno fatto i revisori in vita loro? Io sto nell’Advisory Board di Fiber & Integrated Optics della Taylor & Francis per cui ogni tanto faccio anche il revisore e in gioventù l’ho fatto per decine di altre riviste prestigiose: la review è fatta alla cieca, non si conosco gli autori né le affiliazioni. Si evitano revisori vicini agli autori. Il revisore può suggerire, se non si sente in grado di giudicare il lavoro, un revisore alternativo, oppure può farsi aiutare direttamente da suoi colleghi. Il processo è assolutamente anonimo. Si può rigettare il lavoro o suggerire modifiche. Il lavoro si boccia solo se i risultati sono già stati pubblicati o se evidentemente fa schifo. Non ho mai ricevuto pressioni se non dall’editor per rispettare i tempi. Quando facevo l’autore e mi bocciavano i lavori il più delle volte avevano ragione. Quando pensavo che la revisione non fosse stata “fair” e sospettavo di un mio diretto concorrente lo facevo presente all’editor. Qualche volta la mia protesta ha avuto successo. I revisori sono in genere due o tre. Se uno sbaglia troppo spesso gli evitano di sbagliare ancora cacciandolo dal circuito. Il meccanismo fondamentale a mio parere risiede nel fatto che i ricercatori stanno una volta da una parte e una volta dall’altra della scrivania e tutti hanno interesse a che il sistema funzioni. Qualcuno ha un’idea migliore su come dovrebbe funzionare la pubblicazione scientifica? Tenete presente che noi siamo italiani e questo ci dà una visione distorta della realtà: fuori dei confini le cose vanno molto meglio.
    Quando ero giovane c’era il Science Citation Index, che arrivava su schedine di carta da inserire in archivio: lì si poteva misurare l’impatto delle pubblicazioni contanto il numero di citazioni normalizzato rispetto all’area di pertinenza. Oggi è tutto su internet, ma di base va ancora così.
    Zanardelli e il Papa erano gli unici a parlare di divorzio agli inizi del ‘900, e nessuno dei due aveva moglie.

    • Livio Varalta ha detto:

      …. da incorniciare….

      • Camillo ha detto:

        … da mettere in cornice…
        Dove si capisce che, viste le cose nella loro concretezza, tutto diventa chiaro.
        Una domanda tranello potrebbe essere questa: che cosa mettete al posto della peer review? Qualcosa di simile è stato fatto nel sito che mi pare si chiami LENR-CANR, dove tutti i gatti sono bigi. Ci si muove in costante disagio, perché non sai mai se qualcuno ti vuole mettere di mezzo di brutto o con le buone.
        Stessa situazione con ArXiV, un posto che non visito più, perché c’è ammassato di tutto senza criterio, tipo angolo degli oratori a Hyde Park. Le poche volte che conoscevo l’argomento c’era ma rabbrividire. O forse non c’era da rabbrividire perché ero di fronte a una ganzata. Chi può saperlo.
        Non immaginavo di essere considerato un cavernicolo stalinista per avere difeso la peer review e l’utilità della banche dati. Il bello dei blog.

        • Giancarlo ha detto:

          @Camillo
          mi sono messo a studiare le sezioni d’urto dei neutroni e i vari urti che vengono fuori. Voglio cercare di capire quello che dici, ora mi sento un po’ isolato.
          Oggi ero in Trenitalia per consegnare della documentazione relativa ad una fornitura. La persona con cui parlavo ha due figli che fanno ingegneria per seguire le orme paterne. La più grande è una perla rara, ingegneria nucleare, e il padre mi raccontava della difficoltà a trovare una buona tesi di laurea da scrivere. Tornato in ufficio ho telefonato in SOGIN e sto cercando di trovarLe qualcosa. I giovani vanno incoraggiati, soprattutto se scelgono una strada difficile e da coraggiosi.

  91. Giancarlo ha detto:

    @Max altana
    l’altra scuola di pensiero, per così dire, punta su Finmeccanica: le si accende qualche lampadina?

    Max, io con Finmeccanica ci sputo sangue tutti i giorni.
    Se vuoi ti mando una Norma di Collaudo di Accettazione o un Test Data Report o una Compliance Matrix, così capisci subito se avrebbero mandato Fioravanti che ha firmato (senza timbro dell’ordine ovviamente) un report in cui, in mezzo a quel casino infernale, con pompe e ventilatori e un gruppo da 350 kW, ha misurato 50 dB(A).
    Oppure 1,7 g di idrogeno per 107 ecat: ma almeno il serbatoio lo vogliamo riempire prima di partire per la 1000 miglia a vapore?
    Scienza mainstream ostile o imbecillità diffusa?
    Ragazzi, ma dove avete vissuto sino ad ora (è un’esclamazione non diretta a te)? (Ho visto la tua foto di là, lo so che sei giovane)

    • Max Altana ha detto:

      la mia foto di là è vecchia e sembro sempre più giovane di quello che realmente sono. Ma sebbene la mia formazione sia scientifica (ed il mio atteggiamento mentale in generale lo è ancora di più) non ho competenze specifiche, quindi ti ringrazio per le tue osservazioni, che confermano i miei sospetti.

      in particolare, sono rimasto esterrefatto dalla “qualità” del report scritto nel solito broken english e corretto a penna biro.

      io propendo semplicemente per lo scenario in cui la prova del 28 è stata una sorta di piccola recita tra amici, nessuna vendita, nessun cliente.

      magari il cliente numero due e tre sono veri, ed in questo caso immagino che sentiremo presto le loro… rimostranze.

  92. santinumi ha detto:

    @tutti

    http://newenergyandfuel.com/http:/newenergyandfuel/com/2011/11/01/how-to-know-if-the-rossi-e-cat-is-real/

    Gente con più sale in zucca, meno arroganza e spocchia, meno sicumera tronfia, che pur avendo una grande necessità di ottenere dati certi e maggiore informazione per le verifiche di comparazione e valutazione sul funzionamento dell’ECat…

    ….Ha perfettamente capito la strategia di Rossi (che ogni giorno di più, leggendo QUESTO blog e gli articoli biliosi di Krivit, mi convinco sia UN FINE STRATEGA DA FARE INVIDIA A MACHIAVELLI!)

    Cari Signori, ci credo che Rossi giochi tranquillamente a tennis!
    Ci credo che mantenga un atteggiamento ieratico e un sorriso quasi da Buddha estatico, perennemente stampato in volto…

    VI CONOSCE BENE, MASCHERINE!
    E vi è esattamente SALTATO SULLA TESTA A PIE’ PARI: lasciandovi a BOCCA ASCIUTTA!
    Si era preventivamente VACCINATO A DOVERE CONTRO GLI ATTACCHI CHE GLI SAREBBERO POTUTI ARRIVARE ALL’INDOMANI DELL’ANNUNCIO

    Il mercato dirà la sua…lo ha sempre detto.
    A Rossi del vostro IMPRIMATUR non gliene può fregare di meno: diffida DI VOI alla grande, SECONDO ME.
    Lui vende: i compratori per ora vogliono tacere e godersi “l’oggettino” E COMPRANO

    I compratori non sono scelti a caso (secondo me i prossimi non li potrete neanche vedere di sfuggita con il cappellino da baseball in testa…rimarranno “BUYERS” e basta)

    I compratori sono “direclty and constantly on line” con i possibili (ed attentissimi) grandi finanziatori internazionali della produzione in scala.
    Rossi sta mostrando (dietro lauti compensi che utilizzerà per le verifiche di laboratorio) LA CAMPIONATURA….
    Non preoccupatevi, che il grosso ordine arriverà a tempo debito.
    I prezzi scenderanno, l’estetica e la funzionalità ed il controllo sull’erogazione di energia saranno ottimizzate e quando voi starete ancora parlando di sonde e rubinetti….i giornali usciranno a nove colonne con il titolo
    “Rossi’s E-Cat: It works!”

    …E così come già successo per l’aviazione, all’alba dei suoi giorni, mentre il mondo scientifico e tecnico stava ancora ponendosi le domande sul come e perchè i velicoli riuscissero a stare in aria….
    C’erano già voli di linea con merci e passeggeri trasportati
    E noi probabilmente scalderemo GRATIS le nostre case con l’E-Cat, mentre Franchini, Bardi e compagnia bella staranno ancora consultando il BNL, ipotizzando un attacco di Anonymous al database “perchè è impossibile che ci abbia detto nulla su questo!”

    Il grande errore di valutazione che molti hanno fatto, a mio avviso (visibile forse solo a chi ha un cervello aperto e recettivo ed è molto poco condizionato dai “percorsi obbligati”)
    è pensare che Rossi SI SAREBBE DOVUTO COMPORTARE DA SCIENZIATO, quindi seguire i suddetti “percorsi obbligati”
    EBBENE VI SIETE PROPRIO SBAGLIATI ALLA GRANDE
    Rossi può permettersi DI NON FARLO
    c’è una tale attesa per qualcosa che ci tiri fuori dalla sozzura del fossile, che Rossi ha una mano servita di assi E LO SA
    E TUTTI VOI RIMARRETE COME BAMBOCCI A LEGGERVI TRA VOI, BASITI E CON UN GRANDE SENSO SI IMPOTENZA

    Vai, Rossi!
    …è proprio il modo migliore…non dar retta a nessuno…PROCEDI!

    • Valeria ha detto:

      “SANTINUMI” è l’invocazione giusta per questo blog
      …le ho dedicato il mio nick provvisorio di oggi
      Con affetto
      Valeria

      • Max Altana ha detto:

        in inglese si dice “put your money where your mouth is”

        io credo che voi dovreste dare un aiuto economico a Rossi per accelerare la venuta del giorno in cui gli scettici del pianeta verranno coperti di ridicolo.

        • Valeria ha detto:

          Così come non esiste più la politica…
          La legge dei mercati e della domanda/offerta sta soppiantando definitivamente la scienza paludata…Solo uno stupido sprovveduto (non Rossi!) avrebbe affidato qualcosa che realmente funziona e produce energia alle fauci livorose e fameliche della vidimazione scientifica preventiva.

        • Max Altana ha detto:

          valeria ma cosa aspetti a fare un bonifico a Rossi??? Ogni € è un cazzotto ai complottisti scientisto-masson-pluto-integralisti di tutto il mondo!!!

        • Valeria ha detto:

          TI HO RISPOSTO SOTTO, PER ERRORE….

  93. Valeria ha detto:

    Lo si farebbe molto volentieri e in tanti, credo…nonostante la crisi
    Anzi, ne sono certa
    Due buoni motivi per non farlo, a mio parere:

    1) si esporrebbe vieppiù Rossi a speculazioni del tipo
    “Eccolo il ladrone che si approfitta della povera gente ignorante di SCIENZA!”
    …diciamo che IN TANTI non aspetterebbero ALTRO

    2) Rossi non ha affatto bisogno di finanziatori frazionati e speranzosi…Se l’E-Cat funziona, non avrà problemi economici di sorta, sviluppare e perfezionare lo SCATOLOTTO nella sua IMMENSA SEMPLICITA’ COSTRUTTIVA è poco più di un gioco da ragazzi anche per il tecnico della mia caldaia murale!!

    Il trucco è tutto lì!

    • Valeria ha detto:

      era per @Max

      • Valeria ha detto:

        Aggiungo inoltre che ulteriore scaltrezza strategica del Prof Rossi è venderne TANTI nel medio termine temporale, a clienti DIFFERENZIATI, in modo che il dispositivo “GIRI” negli ambienti giusti, venga diffuso e testato sul lungo periodo e in modo che NON VI SIA IL TENTATIVO DI ARROGARSI UN’ESCLUSIVA STRA-PAGATA E BLINDATA DA PARTE DI UN UNICO MEGA-CLIENTE, CHE CONDUCA AL SEPPELLIMENTO DEFINITIVO DELLO STESSO E-CAT, per fini che voi tutti siete in gradi di immaginare senza sforzo, ritengo.

        Se un Cliente si tirerà indietro, perchè magari il suo pacchetto azionistico è detenuto per la maggioranza da compagnie petrolifere o connesse al fossile e non può esimersi dal battere in ritirata….CE NE SARANNO ALTRI 10 CHE SI BUTTERANNO SULLA PRODUZIONE, GIUSTAMENTE CONVINTI DI AVER TROVATO LA PIETRA FILOSOFALE…

        e l’E-Cat sarà per tutti!

        Quest’ultima parte direi che è di grande importanza, soprattutto per la gente comune, gli abitanti della Terra, che lo sostengono tenendo alta l’attenzione e sperano che la sua strada operativa sia davvero quella giusta.

      • Max Altana ha detto:

        Valeria, sei meravigliosa, sembri il frutto della penna di Umberto Eco.

        dicci la verità, sei Umberto Eco?

        in questo caso, sarebbe la seconda volta che ci incrociamo sul web 🙂

        troppo onore 🙂

  94. Marco ha detto:

    @Valeria: i tuoi interventi logorroici stanno rendendo molto faticoso seguire il presente blog. Gli interventi importanti vengono sommersi dal tuo fiume di parole. Sei stata cacciata da Passerini ? Non hai nessuno con cui parlare?

    • Valeria ha detto:

      c’è da pagare un entrance FEE?!
      me lo potevate dire!

      • Giancarlo ha detto:

        @Valeria
        Se un Cliente si tirerà indietro, perchè magari il suo pacchetto azionistico è detenuto per la maggioranza da compagnie petrolifere o connesse al fossile e non può esimersi dal battere in ritirata….

        Ma tu sei davvero sicura che funzioni così? Che ci siano rami della scienza oscurati da poteri forti od occulti? Che qualcuno abbia interesse a comprare la tecnologia e farla sparire? Meglio far saltare in aria Rossi e moglie, si risparmiano molti soldi.
        Quello delle ricerche rivoluzionarie osteggiate o soppresse è un mito difficile da scalfire: ricordi F&P e la loro FF del 1989? Pensi che il fallimento sia stato un danno per loro? Certo, carriera accademica stroncata, ma all’insaputa dei più hanno trovato asilo in Italia dove Pirelli Lab e il buon Tronchetti hanno speso un bel po’ di soldi per arrivare ad un prodotto. Credo (in italiano significa non sono sicuro) che Pirelli avesse comprato i brevetti relativi. Giuliano Preparata era sul libro paga Pirelli (è per questo che l’ho conosciuto) e il capo ricerca interno era Flavio Fontana, ingegnere nucleare. Sono andati avanti un bel po’, altro che mirare a distruggere la ff. Non ne hanno tirato fuori un ragno dal buco. Evidentemente non era così replicabile se una quindicina di anni non sono stati sufficienti.
        Pirelli Lab si è buttata anche in un’altra impresa: trasmissione di informazioni (telecomunicazioni in breve) tramite fasci di neutrini. Io quando l’ho sentito annunciare dall’ammistratore delegato, in una conferenza, sono scoppiato a ridere fragorosamente attirandomi il suo sguardo di commiserazione e quello incredulo degli altri 250 presenti, visto che Pirelli era in cima alla catena che pagava il mio lauto stipendio e io non avevo saputo trattenermi. Direte, perché che cosa è stato fatto nel tunnel della Gelmini? La mia risposta è che Pirelli lo voleva fare con trasmettitori e ricevitori che stavano nel palmo della mano e cristalli miracolosi. Pirelli e neutrini su google e trovate tutta la storia. Sono passati 10 anni, qualcuno ne ha sentito più parlare?
        Questo per dire che non ci sono interessi precostituiti a livello mondiale od ostracismi totali: se qualcuno pensa di guadagnare, l’impresa la tenta.

        • Valeria ha detto:

          L’uccisione è ovviamente metaforica, figurata…
          Nel caso di qualcosa che soppianti il fossile, magari un buffettino?

          Lo scherno e la derisione (la tua risatina fragorosa in conferenza stampa, per intenderci) è la pistola fumante perennemente in mano alla scienza “classica”
          Non c’è bisogno di proiettili e tamburi
          Lo fate molto semplicemente tagliando i ponti e le comunicazioni e facendo in modo che la maggioranza dei vostri ACCOLITI segua le direttrici indicate…
          E via così, complice il Tempo: magari ti accontenti di trovare un contratto di consulenza con la Pirelli, fai due soldini, certo….ma come ricercatore sei morto e con te la tua eventuale scoperta…chi mai potrà dirlo!….Il Minkulpop ha deciso così….

        • Giancarlo ha detto:

          Ma che dici? L’interesse del ricercatore e quello della rivista che dovrebbe ospitare il suo articolo coincidono: tutti e due vogliono pubblicare, per diventare professore l’uno (o l’una per le pari opportunità) e per vendere l’altra. Solo che la rivista ha anche un interesse contrastante: non sputtanare la propria reputazione che le farebbe perdere vendite e futuri ricercatori desiderosi di pubblicare e per questo si accerta tramite altri ricercatori, non il Minculpop di cui farnetichi (ci dai qualche nome di membro?), che l’articolo sia accettabile. Alla tua età dovresti aver già smesso da tempo di continuare a credere alla lotta perenne tra il bene ed il male (gli ACCOLITI in questo caso). Nel mio caso dall’altra parte c’era l’Amministratore Delegato di Pirelli Lab, mica Giuseppe Russo idraulico in Nola. Era LUI che poteva fare a pezzi me. Difatti noi della banda del male non siamo mica riusciti a evitare che impegnasse soldi e risorse in un’impresa dall’apparenza folle: erano i suoi. Perché prima di rispondere con la veemenza che ti caratterizza non leggi almeno tre volte gli interventi altrui?

        • Valeria ha detto:

          Perchè ho un’opinione MIA basata sull’esperienza

        • Camillo ha detto:

          @Giancarlo

          Ho conosciuto Flavio Fontana e con lui ho avuto una lunga e corretta corrispondenza. Ci siamo scontrati (in modo molto corretto, devo dire) in un’occasione in cui venne a proporre delle ricerche di tipo nucleare in un posto che non posso dire. Io sedevo dall’altra parte del tavolo, insieme ad altri, ed espressi parere negativo su tutto il fronte. Mancò la risata, ma sarebbe servita. Ammise in privato che suo padre, ingegnere chimico, esprimeva forti dubbi su certe sue ricerche. Conservo ancora il documento in cui erano elencati i settori di ricerca che intendeva promuovere. Ho conosciuto anche Luca Gamberale, suo stretto collaboratore. Luca Gamberale era presente alla dimostrazione del 14 gennaio; è quello che intervenne in modo infelice osservando che il mammozio non avrebbe dovuto produrre gamma. Chissà a quale reazione pensava.
          Tronchetti Provera e Milly Moratti si fecero sedurre da Preparata, che evidentemente esibiva un fascino da scienziato. Conosci l’iniziativa LEDA? Moratti deve averci investito parecchio, poverina.
          Insomma, più si entra in questo mondo, più si impara a essere cauti, perché si incontrano due tipi di ignoranza, quella dei promotori della ricerca e quella dei clienti. Ne deriva un miscuglio micidiale. Fin che si tratta di privati, affari loro; quando si tratta di denaro pubblico, bisogna sapersi opporre con determinazione.
          Spero che Valeria sia d’accordo. In fondo questo blog è nato per questo.

  95. Camillo Franchini ha detto:

    @Giancarlo

    mi sono messo a studiare le sezioni d’urto dei neutroni e i vari urti che vengono fuori. Voglio cercare di capire quello che dici, ora mi sento un po’ isolato.

    Mi fai venire in mente che l’avvento di Google abbia reso meno utili la banche dati.
    Qualcuno (tu, Livio, OTC, altri volonterosi, anche Valeria la pasionaria) può segnalarmi se è possibile trovare in rete l’andamento della fotofissione di 235U, preso come esempio generico di reazione nucleare?
    Se fosse così, le banche dati avrebbero trovato diffusione attraverso la rete. Sarebbe una gran bella cosa, una lodevole diffusione della conoscenza.
    Titolo della ricerca: Fotofissione di 235U
    Poi eventualmente passiamo a reazioni nucleari molto più sofisticate.
    Grazie, buona giornata.

  96. Alessio Guglielmi ha detto:

    Caro Giancarlo, ma certo, diamoci del tu. Come forse sai sono abbastanza nuovo dei blog ed è per me molto difficile valutare come quello che noi scriviamo venga ricevuto. In compenso, trovo spesso interessante quello che viene scritto. I (pochi) esperti che si incontrano sono una fonte di informazione e occasione di dialogo, e gli altri sono spesso interessanti o divertenti, anche se non so quanto rappresentativi dell’opinione pubblica.

    L’idea che mi sono fatto è che sia impossibile influenzare l’opinione dei fedeli, per l’ovvio motivo che sono impermeabili ad argomenti razionali, e anche perché sono convinti di saperne abbastanza per giustificare quello in cui credono. Ma perché volerli convertire, poi? Secondo me avere un bersaglio per frizzi e lazzi è utile per rendere vivaci i nostri interventi. Per esempio, uno come Pensierini è perfetto, ha per noi la stessa valenza di Scilipoti per i notisti politici. Non sarà un caso che siano entrambi affascinati dall’esoterico.

    Bardi sosteneva che è importante che gli esperti intervengano nei blog, anche con durezza e sarcasmo, perché l’analfabetismo scientifico fa danni seri alla società. Lo prendo in parola perché so che ha esperienza, ma non ho nessuna prova che questa attività abbia l’esito sperato. In particolare, mi chiedo se il mio modo di scrivere non possa avere invece l’effetto opposto. Già molti hanno l’idea, sbagliata, che gli accademici siano dei pomposi elitisti, se poi si mettono pure a prendere per i fondelli è finita.

    Magari meno sarcasmo e una composta testimonianza sortirebbero maggiori effetti? Mi sentirei un po’ come un parroco di campagna, non ci riuscirei, a quel punto sarebbe meglio che stessi zitto. Forse sarebbe la soluzione migliore. Se qualcuno ha delle idee a proposito di comunicazione nei blog e il ruolo dei ricercatori, mi farebbe piacere sentirle.

    • Max Altana ha detto:

      “L’idea che mi sono fatto è che sia impossibile influenzare l’opinione dei fedeli, per l’ovvio motivo che sono impermeabili ad argomenti razionali, e anche perché sono convinti di saperne abbastanza per giustificare quello in cui credono”

      da scolpire nel marmo.

      mi permetto di aggiungere: http://en.wikipedia.org/wiki/Dunning–Kruger_effect

      • Valeria ha detto:

        Bella…Interessante!
        Molto SIONISTA come lettura del fenomeno sociale, quasi Talmudica
        Mi ricorda, infatti, la supponenza del Popolo Eletto relativamente ai Goym, i non-animali, ovvero tutti i non-ebrei, al danno dei quali OGNI nefandezza è possibile, compreso l’omicidio che resterà impunito ed anzi, riceverà ricompensa divina…
        Ci trovo anche una divertente e peculiare attinenza con il super-Uomo di nietzschiana memoria, ispiratore di regimi satanici immenzionabili e finanche di memorabili esperimenti di eu-genetica…La Scienza, che gran cosa la Scienza!

        Sempre meglio, qui…sempre meglio, ogni giorno che passa

        • Valeria ha detto:

          Del resto il Nobel lo danno spesso alle persone sbagliate…

        • Camillo ha detto:

          @Valeria

          Sempre meglio, qui…sempre meglio, ogni giorno che passa

          Merito Suo Valeria, che fa degli interventi di alta qualità. Prima c’era Andrea Rampado a vivacizzare, ora c’è Lei.
          Attenta solo a non fare discorsi antisemiti, che mi fanno venire l’orticaria.
          A Lei la parola, ci incalzi come meritiamo.

        • Valeria ha detto:

          Lo dice il Talmud, dovrebbe rileggerselo accuratamente
          se questo discorso è anti-semita….io lo leggo come anti-umano
          Lei?

          “Attenta” a cosa?
          A cosa devo stare attenta?

        • Camillo ha detto:

          @Valeria

          “Attenta” a cosa?
          A cosa devo stare attenta?

          Attenta a non farmi venire l’orticaria. Le chiedo di non fare discorsi antisemiti, perché mi fanno venire l’orticaria.

        • Valeria ha detto:

          A me MOLTO di più quelli sulla considerazione dei Goym…sono a dir poco ributtanti!

        • Valeria ha detto:

          Perchè, LEI li condivide?!

        • Max Altana ha detto:

          sempre più diabolica. e quando dico diabolica, intendo “diabolica” nel senso di U.Eco.

          ma non è che Eco (Alma Mater) si è appassionato ai novelli diabolici che ruotano attorno al Gran Maestro Rossi?

  97. Alessio Guglielmi ha detto:

    Caro Sig. Rampado, per quel che capisco io, spendere 1,5 miliardi di euro per ITER (dato fornito da lei, io non lo conosco) si giustifica col dover affrontare la crisi energetica. La si potrebbe magari considerare una mossa disperata, ma … e con ciò?

    Lei è evidentemente convinto che ci siano delle alternative valide, e speriamo che abbia ragione. Tuttavia, se lo immagina cosa direbbe l’opinione pubblica se ITER non fosse perseguito e le alternative fallissero? Vista la posta in gioco, la prudenza consiglia di perseguire tutte le strade, compreso ITER. Lo consideri eventualmente un volano economico in tempo di crisi. Probabilmente è meglio che salvare banche coi bailout, alla fine i soldi di ITER danno lavoro a tanta gente, e fanno comunque progredire l’ingegneria e forse un po’ anche la fisica.

    Sul fatto che il CERN sia inutile lei fa il solito (banale, scontato, volgare) errore di voler quantificare il valore della conoscenza in termini di contabilità spicciola. L’errore forse più sottile che si fa in proposito è quello di voler valutare la conoscenza al momento in cui viene prodotta, così come si stabilisce il prezzo di un nuovo frigorifero da lanciare sul mercato. Lei sa che il programma del suo telefonino che calcola la posizione col GPS usa le equazioni della relatività di Einstein? Se non lo facesse, non funzionerebbe. Si immagini dover mettere la targhetta del prezzo alla relatività nel momento in cui è stata scoperta. O quello del teorema di Pitagora al tempo di Pitagora.

    • Giancarlo ha detto:

      @Alessio
      @Andrea

      Il CERN inutile? Il www sarebbe arrivato almeno 5 anni dopo…
      E’ una delle più grandi invenzioni della storia, genera miliardi e ricchezza in un mondo post-industriale basato sullo scambio delle informazioni…

      • Max Altana ha detto:

        credo che Rampado si riferisca nello specifico al Large Hadron Collider.

        in passato feci un breve tentativo di spiegargli dove sbagliava, ma…

        …diciamo che Rampado mi sta troppo, troppo simpatico, non ne parlerò mai male. 🙂

        • Andrea Rampado ha detto:

          Diciamo la stessa cosa, vista da punti di vista differenti.
          Il mio punto di vista è molto semplice ma difficile da spiegare in un blog, come ho risposto al sig. Alessio, il problema di fondo è la comunicazione e il trasferimento di informazioni.
          Mi fa molto piacere esserti simpatico, è un sentimento che condivido.
          🙂

    • Andrea Rampado ha detto:

      Caro Alessio, forse la sorprenderà sapere che sono condivido molte delle cose che lei esprime, non su tutto, questa differenza poggia su differenti esperienze individuali.
      Il modo, forse l’unico per colmare queste differenze di opinione è individuare il giusto metodo di comunicazione, sono 11 anni che faccio test in tal senso e qualche risultato penso di averlo ottenuto.
      Rientrando nel merito di quanto affermo, 1,5 miliardi di euro spesi per un progetto faraonico di quel tipo, sono soldi spesi malissimo, questa è la mia opinione che potrei anche non esprimere tanto alla fine non cambia nulla.
      Preferisco fare e chiaccherare di meno, solo il tempo mi potrà dare ragione.
      Ripeto io aggredisco l’80% degli sprechi energetici, ritengo sia più divertente e appagante.

      Abbiamo realizzato un programma con l’aiuto del prof. Elieno Pessa dell’università di Pavia e la dr.sa Zizzi, che ci permette di fare un po di calcoli previsionali sul comportamento delle bolle di cavitazione.
      Il programma è limitato da molte cose, non ultime le equazioni di Navier-Stokes, equazioni che sembra siano state risolte brillantemente da alcuni ricercatori russi.
      Vorrei approfondire questa cosa con lei se è disponibile, penso che la matematica sia una cosa che a lei piace molto.

      • Giancarlo ha detto:

        @Andrea Rampado
        Andrea, ma uno come te che ragiona di equazioni di Navier-Stokes, di cui non si sa manco se esista la soluzione tridimensionale, che non si risolvono nei casi più complessi neppure con la simulazione numerica visto che il numero di iterazioni scala col cubo del numero di Reynolds, ma perché il 28, essendo presente alla dimostrazione, non ha urlato: “BASTA CON QUESTA PAGLIACCIATA!”?

      • Marco ha detto:

        Ma tu hai una pallida idea di cosa significhi ” risolvere le equazioni di Navier-Stokes”?
        Senza definire delle condizioni al contorno (il caso specifico) questa è una affermazione senza senso che lascia intendere ci sia una soluzione generale.
        Pensare poi che un logico matematico, anche il più bravo sulla terra, sia la persona giusta per lavorare su (una) soluzione delle NS è un grande attestato di stima…

        • Giancarlo ha detto:

          @Marco
          Tempo fa sulle Navier-Stokes c’era pure un premio consistente, mi pare 1 mln di euro. Le facciamo risolvere ad Alessio e poi ci offre una cena a tutti.

  98. Giancarlo ha detto:

    Oddio, qualcuno mi ha preso sul serio e in attesa di far saltare in aria AR e consorte ha iniziato a far saltare il suo Journal/blog 🙂

  99. Giancarlo ha detto:

    Avete letto i commenti all’articolo del Fatto Quotidiano su Rossi? Indipendentemente dal taglio non proprio fair dell’articolo, sono aberranti e tutti nella stessa direzione. Tutti affascinati dall’asino che ha volato e contro il giornalista che non se ne è accorto.
    Camillo ti chiedo un favore: diciamo per i prossimi 25 giorni che la reazione nucleare c’è e nessuno la mette in discussione, manco il BNL. Ci dicano però qual è il rendimento fuori tutto della macchina (non il COP, le pompe di calore hanno un COP elevato ma mica producono energia, anzi ne consumano tanta, siamo proprio alla mancanza di basi tecniche), ci basta 1 virgola qualcosa, senza però confondere Temperatura e Calore. Nessuna persona seria penserebbe di riscaldare un condominio col filamento arroventato a 3700 gradi di una lampadina.
    Ci dicano quando Rossi avrebbe dimostrato in maniera inequivocabile questo rendimento, non gli chiediamo mica di svelarci il segreto industriale. Chi lo fa si impegna a rispondere in maniera seria a una lista di 10 domande che scimmiottando il grande D’Avanzo potrei preparare nel fine settimana sulle ultime due prove.

  100. cataflic ha detto:

    @Giancarlo
    la via del calcolo del rendimento termico è stata già tentata più volte, ma non si hanno nè i dati, ne le misurazioni che servono e si finisce per accapigliarsi inutilmente su curve e sonde più di quì o meno di là…
    penso che un approccio razionale, come dice Alessio sia giusto, ma inefficace, perché contro la fede …non ci son santi che tengano!
    D’altro canto un “razionale” distratto che scoprisse Rossi&simili e leggesse per due ore qualche articolo e blog a riguardo, capirebbe subito la materia del contendere e passerebbe ad altro.
    Passerini continuerà a fare il bagno come Paperone nei sesquimilioni e gamelioni di pepelinardi di messaggi, incurante del “mezzo” , ma solo del “fine”.
    Nel mio lavoro ho costantemente a che fare con false credenze, avidità, ricerca del Santo Graal e pressapochismi e nonostante “bastoni” da anni e anni, forse ne riesco a far ragionare 1 su 10…
    Il fatto è che per capire prima bisogna conoscere almeno le basi, mentre quasi sempre si pensa che basti l’intuizione….!

    • Giancarlo ha detto:

      @Cataflic
      Vedi, io ho domande molto più semplici, indipendenti anche dalle misure fatte. Per esempio: intorno al reattore c’è uno schermo di piombo abbastanza spesso da schermare e “termalizzare” i gamma; qualcuno mi dice dove passano i fotoni generati dal Generatore di frequenza? Se dovessero passare attraverso un cavo che non c’è, qualcuno mi dice come è fatto il trasduttore interno al reattore che dovrebbe funzionare a qualche centinaio di gradi?
      Oppure, visto che la bombola del 28 ottobre pesa esattamente come quella del 6, qualcuno mi dice che idrogeno è stato usato durante i test preliminari?
      Oppure, il 28 l’impianto è stato riempito con 1,7 grammi di idrogeno (vedi rapporto Fioravanti). Qualcuno mi dice come questo dato è compatibile con i 18 kg di idrogeno che Rossi dice servano per alimentare l’impianto da 1MW durante sei mesi?
      Come vedi non è manco calorimetria sofisticata, ma aritmetica elementare.
      Poi ci meravigliamo degli integralisti islamici.

    • Marco ha detto:

      “per capire prima bisogna conoscere almeno le basi, mentre quasi sempre si pensa che basti l’intuizione”
      Ma anche senza grandi basi capiamo quasi tutti che evitare come la peste una innoqua verifica indipendente (basta un normale termotecnico) può solo derivare da malafede.
      Comunque, se gli americani hanno veramente comprato il container è per smontarlo, non certo per riscaldare la piscina del dopolavoro. Si può essere ambigui su rendimenti omeopatici, mi sembra impossibile che diano un parere positivo in assenza di rendimenti molto lontani dai possibili errori sperimentali.

  101. cataflic ha detto:

    @Giancarlo
    tu hai perfettamente ragione a porre questi quesiti che balzano agli occhi, ma parti da un approccio razionale alla questione.
    Se in una partita vedessi sullo schermo una punizione di Messi che fa una traiettoria a zigzag penseresti ad un video manipolato in postprocessing, mentre il tifoso salta sulla sedia a braccia alzate ed esulta!
    Vagli a spiegare che per il principio d’inerzia, l’effetto Magnus e la legge di Bernoulli non è possibile!
    Ti risponderebbe: ma ché nuccevedi??? ahò è GOOOOOOLLL!
    Solo un articolo sulla Gazzetta lo farebbe rinsavire, non su “Le Scienze”!

  102. Camillo ha detto:

    Andateci piano, che mi spiazzate Valeria. Lei è abituata a persone che si esprimono in due righe.
    Ora sta raccappezzandosi, presto uscirà con una gragnuola di improperi contro tutti quelli che vogliono male a Rossi, come ora sta facendo la Gelmini in difesa del suo uomo della provvidenza.
    Ho notato che Valeria considera il riscaldamento globale una patacca ignobile che danneggia i produttori di carbone arricchito di zolfo e arsenico.
    Sarebbe interessante se Valeria si pronunciasse. Così estendiamo il campo dei nostri interessi a un altro thread, intitolato eventualmente “global warming”.

    • Max Altana ha detto:

      e poi ci sarà -inevitabilmente- il thread sul Processo ai Templari

    • Valeria ha detto:

      Non vi voglio confondere le idee, caro Camillo: già affrontarne uno per volta, vi mette in serissima difficoltà…sono una persona capace di compassione, io…..
      Goy, ma pur sempre compassionevole….anche i cani lo sono, pensa….

    • Valeria ha detto:

      “Ho notato che Valeria considera il riscaldamento globale una patacca ignobile che danneggia i produttori di carbone arricchito di zolfo e arsenico”

      Bravo, Camillo
      Infatti sono una sostenitrice di Rossi….ahahahaha!!!

      • Camillo ha detto:

        @Valeria

        Infatti sono una sostenitrice di Rossi….ahahahaha!!!

        Una rozza sostenitrice di Rossi.
        Non si usa mai più di un punto esclamativo per volta; i puntini di sospensione non devono mai essere più di tre; dopo un segno diacritico si deve lasciare uno spazio; una risata non può essere simulata come fa Lei, è poco efficace, meglio una faccina che ride, se proprio ci tiene a mostrare la sua allegria; niente è meglio ancora, ride troppo, è troppo allegra.
        Se non impara a scrivere, La bandisco per il cattivo esempio che offre ai giovani.
        Se non sono indiscreto, che studi ha fatto?

        • Valeria ha detto:

          Lei è proprio scarso in tutto
          ahahahahah!!!!!!
          1) Non le darò mai questa informazione

          Please, take a note of bullet number 1
          Put a lid on

          Warm Regards, dear Mr. Camillo

        • Giancarlo ha detto:

          @Camillo

          Camillo ti stai innervosendo, non vale la pena, concediamo spazio a tutti.
          All’inizio ho sperato che oltre alla verve ci fossero buone idee e concetti condivisibili. Se ci sono, stanno ben nascosti in mezzo a una miriade di puntini, punti esclamativi come piovesse, affermazioni intuitive non giustificate da un esame critico del proprio flusso verbale incontenibile. In definitiva solo motti, frizzi e lazzi da cui non è non è possibile imparare nulla, cosa che qui tentiamo di fare tutti. Non vale il prezzo del biglietto, solo un’autoconsiderazione sconsiderata.

        • Camillo ha detto:

          Francamente ho paura di avere introdotto nel blog una sorta di scimmia giocosa.
          Speriamo che sappia delle cose interessanti; per adesso assomiglia a un troll, a una che ruba spazio e tempo. Il blog rischia di diventare lunghissimo senza contenere niente. Le risate, i puntini di sospensione, le sgangheratezze formali non portano informazione. Da lei non potremo mai imparare qualcosa. Se dura così, la tolgo di torno, per rispetto a quelli che hanno meno pazienza di noi.
          Fossimo almeno sicuri che ha delle belle gambe…
          Io la immagino petulante perché gnacchetta, una sorta di Brunetta in sottana. Le donne gnacchette sono tutte petulanti, fateci caso. Non sopportano di essere gnacchette.

        • Giancarlo ha detto:

          @Camillo
          secondo te glielo dovrei dire che:

          “Please, take a note of bullet number 5
          Put a lid on”
          l’ho aggiunto io?

        • Valeria ha detto:

          Non toglie e non aggiunge; il meglio sta SOPRA!

        • Valeria ha detto:

          “Attenta”
          “La tolgo di torno”

          Ma che termini usa, maestro?!
          Non scriverà mica i suoi pensieri sui “pizzinni”!?

        • Camillo ha detto:

          Valeria, ancora un errore!
          Si chiamano “pizzini”, l’ho imparato da Riina, il mafioso contadino.
          O si iscrive al CEPU o la tolgo dalla nostra Onorata Società.
          Suo severo Maestro
          C.

    • Robertino ha detto:

      Sì, il Global Warming ! Io non ci ho mai creduto fino in fondo finchè non ho visto l’interminabile sfilza di warm regards che si leggono sul JoNP.
      Sono convinto che sono questi a riscaldare il pianeta.

  103. Giancarlo ha detto:

    Andrea Rossi
    November 9th, 2011 at 2:47 PM

    Dear UClaimExcessEnergy:
    Again lecturing about tests !!! We receive 5 to 10 proposals per day to make tests around the world, most of them from competitors, of course. Please, read carefully:
    1- we made all the tests we had to make
    2- no more public tests will be made, the phase of public tests is over for us
    3- we now are no more making test-prototypes, but industrial products
    4- the tests of our E-Cats from now on will be made exclusively by our Customers
    5- all our next work with Universities (Bologna, Uppsala) will not be public, but restricted and confidential Research and Development activity.
    Warm Regards,
    Andrea Rossi

    Please, take a note of bullet number 5
    Put a lid on

    • Valeria ha detto:

      AHAHAHAH!

      Un grande!….
      CVD

    • Camillo ha detto:

      Il punto 5 era stato previsto da Ferrari, che pensava a studi di R&S, più che a test di conferma che, dal suo punto di vista, risultano assorbiti dalle evidenze che via via sono emerse. Infatti afferma:

      In pratica, si è passati dall’Evento al Fatto, dal “si dice” al “si misura”.

      E’ una dichiarazione di disponibilità a perfezionare il mammozio di Rossi.
      Ferrari si è esposto perfino più di Levi.

  104. Camillo ha detto:

    Snake Krivit non molla la presa:

    http://blog.newenergytimes.com/2011/11/09/poor-journalism-by-fox-news-on-rossi-story/

    Lo SPAWAR quindi non c’entra. Chi sarà il misterioso cliente?
    Qua ci vorrebbe Valeria.

    • Giancarlo ha detto:

      @Camillo
      Come demolitore Krivit è un martello pneumatico.
      Guarda che ha trovato su Sterling D. Allan

      http://www.greaterthings.com/Word-Number/People/SDA_President_04/index.html

      Comunque è eccessiva la reazione per essere dovuta solo all’epiteto ricevuto; sta menando botte a destra e sinistra.
      Vedrai che tra un po’ si spargerà la voce che Krivit ha capito la reazione di Rossi e vuole annientarlo per far partire la sua nuova attività di imprenditore supplente.

      • Camillo ha detto:

        Mamma mia, Krivit è scatenato:

        http://blog.newenergytimes.com/2011/11/10/the-big-lie-technique-of-scammers-courtesy-of-adolf-hitler/

        Valeria scriverà che Krivit è solo invidioso. L’invidia cresce linearmente con la quantità di vapore emessa dal mammozio.
        Ansimando fuggia la vaporiera, declama Daniele, vate del radioso futuro energetico dell’umanità, scettici e negazionisti compresi, tutti uniti in un abbraccio ecumenico. Excelsior!

      • Camillo ha detto:

        Effettivamente Sterling Allan ha l’aspetto inquietante del santone, di quello che ti costringe ad andare in Paradiso con lui, anzi, Dio volendo, prima di lui.
        Mats Lewan e Sterling Allan fanno davvero una bella coppia, così sottobraccio, vicini vicini.
        Spero che nessuno farà più il loro nome in questo blog dopo quello che ha scoperto Serpente Krivit.
        Sono personaggi per Daniele & Valeria.

  105. Giancarlo ha detto:

    @Camillo
    Sono un recente fortunato possessore dell’Handbook of Nuclear Chemistry
    e-ISBN 978-1-4419-0720-2
    ISBN 978-1-4419-0719-6
    Che dici lo regalo a Valeria? anche se me lo tira non fa male, sono 3085 pagine immateriali.

    • Camillo ha detto:

      Cacchio. Non lo conosco!
      Una roba così grossa fa le scarpe al BNL.
      Recente possessore? Significa che sei stato indotto all’acquisto dal desiderio di fare lo sgambetto a Rossi per arricchirti a livelli berlusconiani.
      Secondo me anche Valeria sarebbe disposta a studiare di più, di fronte alla prospettiva di produrre energia nucleare in cucina. In fondo si tratta di trovare la ricetta giusta.

      • Valeria ha detto:

        IO sto già cucinando, non se ne è accorto?

        • Giancarlo ha detto:

          @Valeria
          Deve essere una cucina impegnativa se tra un assaggio e l’altro hai riportato su 22passi il mio commento precedente senza ripulirlo, devi esserti distratta.
          “Metteteci una pietra sopra” è roba mia mica di Rossi (non credo conosca espressioni idiomatiche della lingua inglese). Potrei citarti in giudizio per violazione del diritto d’autore e magari tra 25-30 anni ottenere il giusto risarcimento.

        • Valeria ha detto:

          Mettici una pietra sopra, Giancà

  106. Giancarlo ha detto:

    http://ocasapiens-dweb.blogautore.repubblica.it/2011/11/10/un-terzo-zoccolo-duro/

    ahimé, anche qualche donna dissente, il fronte si allarga

    • Camillo ha detto:

      Vorrei segnalare che Oca Sapiens è l’intelligente notista di Repubblica Sylvie Coyaud, che saluto. Aveva una rubrica fissa su D, il supplemento del sabato di Repubblica.
      Segue la vicenda di Rossi fin dall’inizio ed è anche intervenuta nei primi confronti su QoL.
      Fa piacere che sia ancora in linea.
      Fa piacere soprattutto che una donna non debba per forza usare sghignazzi scritti che nessuno sente, esitazioni, espressioni interrotte da puntini, come la nostra amica di recente acquisizione.

  107. Giancarlo ha detto:

    Preparo un bel libro con due finali, per ogni evenienza: “La vera storia dell’e-cat: tutto quello che avreste voluto sapere e non avete mai osato chiedere altrimenti Rossi vi avrebbe dato dello “imbecile”” Autori G. Snake e C. Puppetteer

  108. Camillo ha detto:

    @Francesco

    Proprio perché ho idea come funziona mi rendo conto, IO, che non può essere usata per confutare ricerche “nuove” che, se verificate, necessitano quanto meno di un ampliamento delle teorie finora dimostrate e accettate.

    Le banche dati servono per dare un supporto immediato a chi vuole intraprendere ricerche nuove. Velocizzano enormemente la ricerca bibliografica che precede necessariamente ogni lavoro. Sapere che io sono al corrente di tutto quello che si è fatto nella DD fino al 3 ottobre scorso, mi dà un potere enorme. Mi consente di seguire nuove idee, sapendo di non scazzare.
    Se la mia ricerca avrà successo, entrerò nella banca dati e altri ne approfitteranno, consentendogli di aggiungere il loro tassello.
    Ritenere una banca dati un freno alla ricerca è davvero paradossale e sinceramente mi dispiace che qualcuno lo pensi. In fondo Lei sta utilizzando la banca dati di Google e non potrebbe più rinunciarvi. Faccia finta che esista un Google che si occupa solo di nucleare. L’interrogazione è solo più complessa, ma si impara. Una banca dati non è partigiana, si fidi.
    Paradossale, pensando che fanno sforzi enormi per mantenerle aggiornate. Nel tempo hanno perfezionato la raccolta dei dati e la loro messa a disposizione in una misura che ritenevo impossibile.
    Crede che al BNL gli addetti lavorino per sé?
    Nel nostro confronto il BNL ci ha come minimo informato che le LENR non appartengono alla scienza. Le pare poco dopo tutto quello che si è scritto sulle LENR a partire dal 1989?
    Se avesse un minimo di modestia, si renderebbe conto che una struttura simile si mette in piedi solo se serve, mica per dare lavoro ai giovani.
    Le Sue osservazioni mi convincono sempre più che è necessaria una divulgazione scientifica diffusa, fatta con scrupolo e senso di responsabilità. Se Lei la pensa così, qualcuno nella catena dell’insegnamento deve avere sbagliato.

    Leggere che io uso in modo strumentale una banca dati (Passerini) è divertente quanto sentirmi dire che io uso il cucchiaio in modo strumentale.

  109. Camillo ha detto:

    @Giancarlo

    http://blog.newenergytimes.com/2011/11/10/rossis-source-for-fox-and-msnbc-says-obama-teleported-to-mars/

    Sterling Allan è davvero bravo, si occupa di “free energy”. Se lo sa Passerini lo mette nel suo gruppo. A quel livello la gente si occupa anche di omeopatia, di New Age, Scientology, … Il posto d’onore un tempo occupato da Krivit è rimasto vacante.
    Sterling Allen andrebbe affidato al CICAP americano, CSI.

    • Max Altana ha detto:

      ahi ahi ahi, la Nasa che si smarca è il macigno finale.

    • Giancarlo ha detto:

      @Tutti
      Ho riflettuto sulla slide della NASA, contiene una stupidaggine. Cerchiamo di essere equilibrati, non sempre contro Rossi.

      2 or more weeks for an Ottoman ECAT
      Several months for a 1MW plant

      L’impianto da 1MW ha tutti i moduli in parallelo per cui il tempo per escludere reazioni chimiche deve essere lo stesso del singolo modulo (al massimo fluttuazioni entro la dispersione dei valori).
      Anche i mostri sacri sbagliano.

  110. Camillo ha detto:

    @Giancarlo

    Abbiamo fallito, Valeria non si sintonizza. Scrive sconsolata a Daniele:

    Il Blog di Franchini sembra un consesso di esaltati neo-nazisti…
    La gente normale “non capisce, perchè non può capire”…
    Ma nessuno li fa interdire a questi?

    Credo che la perderemo.

    • Valeria ha detto:

      Bene!
      Sarà un piacere reciproco, caro Camillo. Conermo quanto scritto: siete una (poco) allegra brigata di razzisti e fate anche vanto di esserlo.
      Non c’è davvero nulla di “superiore” in voi, anzi…Verificato personalmente.
      .
      ..ma fate piuttosto come dice il Prof. Focardi
      Datevi una svegliata!

      da una Goy qualunque
      Au revoir

      p.s.: prendete presto il numeretto per la caldaia murale, ho paura che ci sarà una gran fila…e a voi resterà la Carbon tax da pagare!

      • Giancarlo ha detto:

        Mi riesce difficile digerire un’accusa di razzismo o di nazismo. Sono appena intervenuto in difesa del giornalista del fatto quotidiano aggredito da persone che per essere lettori sono collocabili al 95% nell’area della sinistra. Non vorrei, col senno del poi che avesse ragione persino Forattini a sio tempo. Mi fate paura, Valeria, molta paura. Non vedo differenza tra voi e quelli che si fanno saltare per aria per la maggior gloria di Allah. Non c’è modo di farvi ragionare, conta solo l’intuito; e il massacro di uomini che uccidono altri uomini, perché “cattivi” continua. Non c’è uno di voi che replichi con argomenti seri ad altri argomenti seri, solo improperi (nazisti, fascisti, razzisti) non supportati da alcuna prova. In che cosa siamo razzisti? perché conosciamo l’aritmetica e voi no e vi consideriamo inferiori? nessuno qui ha mai detto che il voto dei professori universitari non deve essere uguale a quello dei tipografi (absit iniura verbis, lo era mio padre). Se Focardi è professore, cosa impedisce che lo sia anch’io? ci conosciamo? sai che cosa ho fatto nella vita? quanti figli ho, quanti libri ho scritto, quante fregature ho preso, quante volte ho sbagliato? sai solo che siamo razzisti. ti mancano gli argomenti Valeria, sei povera di spirito. Lo hai detto qualche commento più sopra quando hai detto che ti basi sulla tua esperienza: sei autoreferenziale. Una poveraccia che copia i post degli altri senza neanche capirli. Non mancherai neppure a noi. A noi piace imparare, ho appena acquistato un libro di chimica nucleare. Fortunata te che sai già tutto, peccato che non sia riuscita ad insegnarci nulla: un fallimento completo il tuo.

        • Valeria ha detto:

          Condanna la visione talmudica dei Goym, allora. FALLO QUI, NERO SU BIANCO!

          Scrivi pubblicamente che il Libro si sbaglia, che gli Esseri Umani sono tutti uguali, che il valore della Vita è assoluto, prioritario, indiscutibile, che nessuno ha maggior diritti di altri, che la brama di qualsiasi obiettivo, economico, politico, sociale, non deve MAI e sottolineo MAI contemplare come INEVITABILE la perdita o la dissacrazione o la BLASFEMIA dell’uccisione di NON-EBREI, perchè TANTO NON E’ ASSOLUTAMENTE INFLUENTE.
          Anche la gente di Israele si sta svegliando: leggiti gli ultimi sondaggi su Haaretz!

          Definiscila quanto meno esecrabile questa posizione del tuo Libro, il solo modo che hai per riscattare L’ACCUSA DI VERGOGNOSO RAZZISMO che NON SOLO IO, MA GRAN PARTE DEL MONDO MUOVE A QUESTA VISIONE DISUMANA E VERGOGNOSA DELL’EBRAISMO, vera causa dei GRANDI MALI CHE L’UMANITA’ INTERA STA ATTRAVERSANDO DA SECOLI, QUASI MILLENNI….e che ora, grazie a DIO, si sta DISVELANDO ALLE COSCIENZE DEL MONDO INTERO, grazie alle recenti vergognose prese di posizione relativamente all’intervento in Iran!

          FALLO se non vuoi che questa pietra venga scagliata e ricordati
          NESSUNO E’ MIGLIORE DEGLI ALTRI….NESSUNO!

        • Valeria ha detto:

          Io ho spirito e coscienza da vendere…non mi difettano affatto. TU?
          (trova da dove ho copiato queste cose, se sei una Mente Superiore come affermi…ahhaha!…Incredibile: la risata ci vuole proprio!)

        • Andrea ha detto:

          solo perchè.. alla fine, tutti muoriamo.

        • Valeria ha detto:

          Tutti muoriamo, sì
          ma molti, moltissimi definitivamente

        • Valeria ha detto:

          Articolo molto interessante di Franchetti – ultimo numero della rivista “Keshet”
          titolo: “Il pericolo più grave per Israele sono certi ebrei”
          il sottotitolo lo faccio io: “Per il resto del Mondo, una MANNA da Dio”

          http://www.keshet.it/public/Keshet%2016%20-%20Franchetti.pdf?idtesto=735

        • Max Altana ha detto:

          cioè un sacco di chiacchere per spiegarci che anche in Israele ci sono le -per usare una espressione francese- teste di cazzo.

          in questo la natura è democratica, le teste di cazzo sono distribuite egualmente presso tutti i popoli della terra, e scommetto che è così anche su alpha centauri.

        • Valeria ha detto:

          Queste teste di cazzo come le chiami tu, sono in crescita costante…
          Queste teste di cazzo come le chiami tu, studiano la Bibbia ed osservano la Parola
          Queste teste di cazzo come le chiami tu, hanno timore di Dio
          Queste teste di cazzo come le chiami tu, ostacoleranno l’espansione folle del progetto sionista in ogni modo….Cominciate a mandare anche loro a Gaza: mi sa che sono molto più pericolosi dei palestinesi!

        • Max Altana ha detto:

          cioè, sono teste di cazzo speciali.

        • Andrea ha detto:

          questo perchè credi che Dio esista…
          La morte non consente l’avverbio definitivamente dopo di essa, per cui si: nessuno è migliore degli altri.
          Con l’E-Cat non sembra azzeccarci molto, anche se dati gli scarsi “dati” (nessuno, ripeto nessun dato degno di questo nome si può considerare da un cialtrone come Rossi: il kwh/h… sic) a noi concessi non ho intenzione di metterla sul piano squisitamente numerico per cui non ci restano che le considerazioni di carattere umanisticosocioeconomico sulla “cosa”.
          Certo, certo, il padrone di casa qui (tra l’altro è un Pisano..) sicuramente risponderà che mancando sia le basi teoriche che quelle sperimentali, il fenomeno semplicemente non esiste, figuriamoci i dati numerici.
          Ma io sono un romantico.. Se esistono persone che lavorano in buona fede e che in questo coinvolgono altri senza recare danni.. io li seguo volentieri (anche se fino ad ora non giurerei sulla buona fede dei protagonisti).
          L’università di Bologna può essere danneggiata.. bah non credo Rossi li abbia costretti, per cui se non hanno dei meccanismi di auto difesa è anche giusto che ne paghino le conseguenze.
          Per cui spero proprio che quando ci sarà una svolta in questa storia, sia dalla parte ad oggi imprevista dalla scienza acclarata.
          La speranza irrazionale è tanta, la scienza giustamente dice nulla, i dati disponibili danno un trend negativo…
          PS: non sopporto nessuno che antepone qualsiasi religione all’uomo.. proprio perchè dopo non c’è niente..

        • Valeria ha detto:

          Bello soprattutto il tuo PS….la prima parte e basta però
          peccato che tu non sia un fisico quantistico
          avresti una visione leggermente diversa della questione

        • Andrea ha detto:

          noi meccanici di via Diotisalvi (si vede era il destino…) abbiamo sempre considerato quelli della normale come fuori dal mondo… forse per colpa di Piero Villaggio.

        • Valeria ha detto:

          Peccato….

        • Valeria ha detto:

          Sarebbe stata auspicabile maggiore osmosi e collaborazione
          …ma non è troppo tardi

        • Andrea ha detto:

          Lungi da me rifiutare ciò che non conosco.. al contrario mi affascina, per cui cercherò di capire, ma ahimè di fronte alla fisica quantistica le mie reminiscenze di analisi due sono troppo scarse.
          Quindi mi limiterò a testi più semplici e sopratutto a qualche dato di fisica tecnica quando apparirà, anche se Franchini è certo che non succederà mai e come dargli razionalmente torto?

        • Valeria ha detto:

          L’esperimento delle due fessure….basta quello

        • Valeria ha detto:

          Fine del tempo lineare
          Inizio del tempo ciclico
          rottamazione definitiva del 95% degli assunti scientifici vigenti

        • Giancarlo ha detto:

          @Valeria
          Se mi volessi precipitare da solo nelle tue trappole ti consiglierei un medico, uno bravo però. Siccome sei ancora a pagina 4 del famoso manuale me ne guardo bene.
          Ti consiglio solo di darti una calmata; la polizia postale ha mezzi tecnici molto validi (te lo assicuro 🙂 ) per scovare sul web, nei blog soprattutto, comportamenti e incitamenti all’odio razziale. Rischi qualche anno senza internet e con poca luce pure, peccato proprio ora che Rossi…

        • Valeria ha detto:

          Citare il TALMUD e i GOYM è un comportamento istigatorio all’odio razziale?
          Citare la Bibbia o gli Haredim lo è?
          Quale Polizia postale?…ma scherzi?
          Cosa temi? il confronto interreligioso?
          La comparazione della visione della Bibbia tra le religioni monoteistiche?
          Alla Sapienza farebbero una retata da tre pagine in cronaca di Roma, allora!
          Rileggi quello che hai scritto: non esiste nè in cielo, nè in terra..

          Altro che pagina 4 del tuo libro…mi guardo bene dal solo leggere la seconda di copertina!

        • Valeria ha detto:

          Potrei essere d’accordo per il SINCRETISMO RELIGIOSO, se ci fosse davvero sincerità costruttiva…
          Mi trovi meno d’accordo sull’aderire passivamente al SINCRETI(NI)SMO RELIGIOSO…non mi piace affatto!

          Toh, guarda: è bastato aggiungere NI, che coincidenza!

  111. Camillo ha detto:

    @Alby

    Prego.
    Forse questo lo conoscerÃ
    http://www.oecd-nea.org/dbdata/

    Perfetto, questo è una delle tante banche dati che si possono consultare gratis. Come vede non è la stessa cosa che consultare Google. Le ricerche devono essere impostate, non è facilissimo.
    Esistono anche banche dati giapponesi e coreane, tutte valide.
    Credo che debbano essere il punto di partenza di ogni ricerca, se si vuole lavorare in termini quantitativi.
    Avrà notato anche Lei la differenza di impostazione tra un ricerca generica in rete e l’interrogazione di una banca dati.
    In genere esse si appoggiano a grandi organizzazioni internazionali, in questo caso l’OECD.
    Si renderà conto che una raccolta di dati come questa non può essere di ostacolo alla ricerca.
    In scienza non vale come nel gioco: chi è entro è dentro chi è fuori è fuori.
    La scienza non mette al bando un ricercatore che abbia superato la peer review.
    Grazie per l’impegno. Credo che il Suo lavoro servirà a tutti.

  112. cataflic ha detto:

    @Valeria
    qual è il motivo tecnico che ti da la certezza del funzionamento dell’e-cat?
    potresti convincerti diversamente se ti fosse presentato un dettagliato rapporto tecnico che ne decreta l’insuccesso?

    • Valeria ha detto:

      Tiralo fuori, questo rapporto…che aspetti?
      Tutti chiedono misurazioni e tests ulteriori..Compreso Camillo. Tu solo avresti tali certezze granitiche: Pubblicale allora…?! Che aspetti?
      Krivit ti darebbe subito un bel bacio alla francese…Garantito!

  113. Camillo ha detto:

    @Valeria

    Dice Focardi, desolato:

    Sicuramente [i fisici nucleari] sono gelosi o non ci credono perche’ secondo molti queste cose succedono solo alle temperature delle stelle.

    Altra botta sferrata ai bolognesi, questa volta è fuoco amico però. Se tacciono ancora di fronte ad accuse degne di beghe tra scolari, vuol proprio dire che sono bolliti.
    Fisici nucleari gelosi dei successi di Mr Magoo e di Lucignolo…questi sono gli attori della commedia.
    Impossibile ormai fare stare zitto Focardi, ci ha provato gusto.

  114. Camillo ha detto:

    Informo che la banca dati nucleare BNL è stata aggiornata al 2 novembre.
    3 ottobre – 2 novembre: mi sembra un intervallo di tempo accettabile.
    Controllo se ci sono novità nelle reazioni di nostro interesse.
    Se non mi sentite significa che sono fuori Pisa.
    Buona giornata

  115. Camillo ha detto:

    @Giancarlo

    Ho controllato la reazione di Preparata. I dati sulla sezione d’urto sono rimasti inalterati.
    Come vedi, la reazione non avviene a nessuna energia di impatto. Valori intorno a 10^-8 barn si possono approssimare a zero.
    Nella banca dati BNL non sono registrate pubblicazioni che rimandino all’ipotesi di Preparata.
    Per qualcuno ciò significa che siamo di fronte a una congiura internazionale. Per altri significa che la reazione di Preparata semplicemente non esiste.

    Il lavoro più recente (2006) è di un cinese:

    @i D0527 2006 Zhou Shu-Hua+ J,CPL,23,(10),2703,2006 Jour: Chinese Physics Letters, Vol.23, Issue.10, p.2703 (2006)

    • Francesco ha detto:

      @Franchini
      Per qualcuno ciò significa che siamo di fronte a una congiura internazionale. Per altri significa che la reazione di Preparata semplicemente non esiste.

      Per altri, forse più assennati, significa che potrebbe semplicemente essere una reazione diversa da quella che cita e cerca nella banche dati.
      Ha mai sentito Preparata parlare di energia di impatto?

      • Camillo ha detto:

        una reazione diversa da quella che cita e cerca nella banche dati.

        No, si tratta della reazione di Preparata, come può controllare dalla intestazione.
        La reazione è quella; Preparata e i suoi l’hanno descritta nel Rapporto 41; il Rapporto 41 non è stato accettato dalla comunità scientifica, quindi non si troverà mai nella banca dati. Il Rapporto 41 è stato bocciato da cinque riviste, non lo sa?
        Se conosce qualche autore che abbia cercato di realizzare la reazione di Preparata fa poca strada, perché gli AA accettati nella banca dati sono elencati insieme a precise indicazioni bibliografiche. Può controllare l’elenco Lei stesso.

        Ha mai sentito Preparata parlare di energia di impatto?

        Energia di impatto, coerenza, iperradianza, tutto quello che vuole.
        Resta il fatto che Preparata non è presente nelle banche dati che si occupano di reazioni nucleari. Le sue teorie hanno trovato udienza presso un gruppo ristretto di estimatori italiani, ma non sono entrate nel mainstream science.
        Cerchi Lei stesso in altre banche dati, a me potrebbe essere sfuggita qualche sua pubblicazione. Non posso certamente escluderlo.

    • luca ha detto:

      Una notizia fondamentale: Rossi comprerà termocoppie & Co dalla NI con la quale ha siglato un contratto (Rossi è il cliente) definendo lo sconto in funzione della quantità di prodotti acquistati.
      E’ evidente per molti (ma non per me) che se NI vende a Rossi questi oggetti, NI è convinta della esistenza del fenomeno. Una logica ferrea!

      • Max Altana ha detto:

        io costruisco un frullatore di supernove che si alimenta dal pianto dei bambini innocenti, e compro i microfoni dalla Shure Inc.

        la Shure ha appena certificato il funzionamento del mio frullatore cosmico.

      • Susan ha detto:

        E’ evidente per molti (ma non per me) che se NI vende a Rossi questi oggetti, NI è convinta della esistenza del fenomeno. Una logica ferrea!
        Urca ! Il ragionamento non fa una piega !
        A parte questa sconvolgente rivelazione mi chedo se Dottor Rossi non spenda tutti i guadagni in termometri NI per misurare la febbre ai gattini e tenga da parte qualche dindino per far partire la sperimentazione a l’UniBO.

        • Max Altana ha detto:

          2’000’000€ per il megagattone venduto a SPAWAR/Finmeccanica/Spectre

          di cui

          50% = 1’000’000€ per i bambini malati di cancro (l’ha detto lui, più volte, anche di recente)

          uguale

          1’000’000€

          di cui

          500’000€ x UNIBO e per la felicità del Prof. Franchini
          +
          500’000€ (?) UPPSALA che sennò si offendono

          = 0 €

          mi sa che Maddalena si incazza…

    • Livio Varalta ha detto:

      La notizia ma innaffiato l’amore e dintorni.
      Ho fatto 22 passi, anche il semaforo è rinverdito…

  116. Alessio Guglielmi ha detto:

    Ercolino sempre in piedi ha imparato a bastonarsi da solo, senza bisogno di energia esterna! Il moto perpetuo. Si rialza e si bastona, si rialza e si bastona, all’infinito.

    Ercolino, facci un bel sonetto quando Rossi si compra una Coca-Cola.

    Torno a lavorare. Ho filtrato qualche messaggio dalla valanga, che vorrei commentare, forse nel week-end se piove.

    Forza Ercolino, dacci dentro!

    • Livio Varalta ha detto:

      Non ti ho fatto i complimenti per “Pensierini” e non ti chiedo scusa… troppo “tenero”…
      Ma COMPLIMENTI per “Ercolino sempre in piedi”! Azzeccato!

  117. Giancarlo ha detto:

    @Valeria
    Per comporre ulteriormente il puzzle: in che zona di Roma abiti?

  118. Giancarlo ha detto:

    Dear Ing. Andrea Rossi,
    many web magazines said that today the Journal of nuclear physics was offline.
    Can you tell us if there was technical problems, hack attacks or what’s appened?
    Best regards
    Fusioneafreddo.it

    Andrea Rossi
    November 10th, 2011 at 5:10 PM

    Dear Fusioneafreddo.it:
    Today we have been attacked by a strong hacking action. Our informatic has won the battle in few hours. I heard that we will be attacked again, and also got rumors that I will be personally attacked strongly in the next days: I am very happy of this, first because I will fight back, and this is my natural attitude, second because the more the puppetteers get ballistic and keep frenzy their puppett-snakes, the more i get evidence that my job is well done.
    Warm Regards,
    A.R.

    Dai che lo stiamo mettendo in difficoltà in altro modo, dopo che i nostri attacchi razional-razzisti sono stati rintuzzati gagliardamente su tutti i fronti. Come avrà fatto a sapere che nei prossimi giorni verranno scagliati direttamente contro di lui pdf e ppx e che un docx da 50 MByte potrebbe assestagli il colpo definitivo?
    Scanso equivoci 🙂

    • Robertino ha detto:

      Se questa non è paranoia !
      Scambiare le sospensioni del servizio per eccesso di banda con attacchi hacker fa rotolare dalle risate.
      Meno male che il bravo e coraggioso informatic ce la fa ogni volta

    • Caracolla ha detto:

      Ma e` troppo divertente. Sarebbe fantastico se qualcuno creasse un suo muppet con tanto di occhiali calamita. Magari anche del suo “informatic” !

    • Giancarlo ha detto:

      C’è stato un terremoto in NSA oggi con tutti i vertici decapitati, perché non ostante multipli e ripetuti tentativi di distruzione del sito di Rossi, public enemy #1 for oil companies, Informatic ha resistito eroicamente neutralizzando ogni attacco. Come i vertici saranno sostituiti il nuovo attacco scatterà implacabile. Ora tenteranno di allenarsi con 22passi…

  119. cataflic ha detto:

    @Francesco
    “Per altri, forse più assennati, significa che potrebbe semplicemente essere una reazione diversa da quella che cita e cerca nella banche dati.”
    visto che in 9 mesi abbiamo già sondato le sezioni d’urto di tutti gli elementi presenti nell’accrocchio, che evidenziano l’assenza di reazioni alle energie considerate, tu cosa proponi?nuclei di Itterbio bombardati con Berkelio o Praseodimio bombardato con fotoni gamma?

    @Valeria
    ti sei dimenticata di dirmi da cosa derivavano le tue certezze…

    • Valeria ha detto:

      Io non ho affatto certezze. Ho esperienza, intenzioni e speranze

      Le certezze non ce le ha nessuno: si può ambire ad avere piccole, inspiegabili illuminazioni. Ma solo se ci si pone in un certo tipo di stato mentale. Umile, soprattutto

      Il percorrere strade fatte da altri all’infinito non può essere definita certezza, nè tanto meno Scienza in senso assoluto, in base alla proprietà transitiva delle uguaglianze…se l’uomo è limitato (almeno in questo modo di fare speculazioni scientifiche, quello della scienza empirica e valida SOLO perchè ripetibile all’infinito e basata su leggi, anch’esse scritte da altri uomini) tutto quanto derivi dalla sua attività è pur sempre e comunque limitato anch’esso e quindi nient’affatto CERTO.

      Quindi a mio avviso la Scienza intesa come un susseguirsi di pietre miliari che finiscono con ingabbiare la possibilità di “esperire” ossia di verificare, anche in totale contraddizione con gli assunti definiti LEGGI, è di fatto un enorme ostacolo al progresso ed al benessere degli esseri umani, cosa che si trova all’art. 1 dello statuto deontologico di qualsiasi disciplina scientifica.

      • Andrea ha detto:

        allora aiutaci a far si che qualcuno “esperisca”..

      • Giancarlo ha detto:

        @Valeria
        Visto che hai fatto un intervento “normale” e gradevole, di quelli che ci piacerebbe ospitare, ne approfitto per esprimere il mio commento a quello che tu dici sperando possa essere interpretato come costruttivo.
        I cambi di paradigma nella scienza sono assai infrequenti. La realtività lo è stato, la meccanica quantistica, Galileo, Newton. Un cambio di paradigma è come la critica dei fondamenti in matematica, mette in discussione (quasi) tutto l’edificio.
        Più spesso si hanno scoperte o teorie molto importanti, che modificano più o meno sostanzialmente una parte della fisica (della conoscenza).
        Se fosse possibile stabilire una metrica, se si potesse calcolare una distanza tra la scienza prima e dopo un dato evento (teoria dell’informazione, teoria del caos, frattali… oltre agli esempi di prima) tale distanza ci fornirebbe l’importanza della scoperta. La teoria del caos, ad esempio, ci ha tolto l’illusione di un universo prevedibile anche a livello macroscopico, non solo microscopico. Questo è quello che ostacola il lavoro di Rampado, se la bolla la fa un pelo più piccola o più in là cambia tutto. Però, per quanto ne so non ha cambiato il modo di costruire oggetti o percepire i fenomeni, ci ha solo detto che le condizioni al contorno possono essere più importanti delle equazioni stesse, cosa che fino a 50 anni fa nessuno sospettava.

        Veniamo a Rossi: la sua scoperta è un cambio di paradigma? secondo me no (ma è un parere personale, ripeto), sarebbe una scoperta importantissima dal punto di vista dell’utilizzo e importante dal punto di vista della fisica nucleare. Il fatto che ci possano essere effetti strani non previsti nella fisica dello stato solido sconvolge la fisica dello stato solido, non tutta la fisica, non è che poi possiamo andare su Marte in tre minuti. Se si scoprisse che si può viaggiare a velocità superiori a quelle della luce le cose cambierebbero, forse, un po’ di più. Con Rossi trionfatore saremmo tutti più felici e più ricchi, ce lo auguriamo tutti.

        Allora perché stiamo a fare i “negazionisti” (anche un po’ razzisti) come ci chiamate? Io posso rispondere solo per me. Per me la scoperta di Rossi (sempre eventuale s’intende) sarebbe miracolosa; difficile però che ci possano essere due o più miracoli assieme, il resto della fisica deve continuare a valere. Non c’è nesso tra una reazione nucleare prima ritenuta impossibile nella materia condensata e la termodinamica che ne sfrutta gli effetti. Rossi si tenga il suo segreto stretto, ce lo dirà, se vuole, dopo aver dimostrato in maniera inequivocabile che la macchina fornisce più energia reale di quella che inghiotte, con un set-up ingegneristico abbastanza semplice, che tutti sembrano conoscere meno che lui. E’ quello del 6 ottobre, con le termocoppie nel posto giusto e un po’ di flussimetri aggiuntivi (500€ in più per chi ha venduto 2mln di impianto che cosa erano?) avrebbe potuto funzionare alla grande. E’ questa la prova che gli “scienziati” vogliono, che la macchina produca effettivamente energia. Della reazione, del catalizzatore del resto parliamo dopo. E’ questo che si rimprovera a UniBo, aver consentito una condotta caotica della cosa. Il vino deve essere buono per gli altri fuori, non per l’oste: poi magari vediamo come è prodotto, ma che intanto sia buono.

        • Andrea ha detto:

          Valeria, era il mio pensiero, ovviamente non esplicitato così bene!

        • Valeria ha detto:

          L’Universo può essere prevedibile anche se infinitamente complesso in questa dimensione di conoscenza. Infatti se ne è colto uno scarso 2/3%, volendone sommare la totalità delle manifestazioni, almeno quelle conosciute in questa dimensione di conoscenza, quella che viviamo.
          Ora volendo mettere in discussione ogni cosa, almeno come piace a me e non come la Scienza indicherebbe di fare, chiediamoci se la dimensione di conoscenza che stiamo attualmente vivendo sia effettivamente la migliore, o per lo meno la sola, l’unica e che quindi noi non possiamo avere scelta nell’esaminarla esattamente come la realtà visiva e sensoriale ce la mostra adesso.
          Continueremo a non conoscere praticamente nulla di quello che i circonda e ci chiuderemo in un intrico di regole che almeno non ci mandino all’aria quel poco al quale siamo approdati…Ci vorranno a questo ritmo almeno altri 25mila anni prima che si comprenda effettivamente qualcosina di più “sostanzioso”….

        • Valeria ha detto:

          Nel frattempo però….qui si danno onoreficenze, si attrribuiscono Nobel, si osannano scoperte che messe a paragone del Tutto sono poco più che pezzettini di pane per i passerotti sul davanzale
          Ammettiamo quindi che questa dimensione di coscienza e conoscenza non sia la sola, l’unica…che ne esistano molte altre, moltissime altri
          dove le leggi spazio-temporali e la stessa tripartizione dimensionale non siano le stesse che in questa nostra Bolla sensoriale…
          Ammettiamo quindi, dovrete convenirne, che tutte le costanti di base (io ho fatto il classico e solo studi umanistici, ma amvo molto la Fisica) sulle quali la scieza si fonda non siano che una parte, una porzione di quelle che andrebbero fissate come costianti in una sfera dimensionale con altre caratteristiche. La prima sarebbe quella spazio-temporale e già sarebbe un disastro, non trovate?

        • Giancarlo ha detto:

          @Valeria
          Mi spiace, l’hanno già pensato, si chiama teoria delle stringhe, e arriva a ipersfere da 22 dimensioni (dillo a Daniele sarà felice). Il nostro problema è che per il momento noi poveri umani siamo relegati all’esame nell’ipersfera a 4 dimensioni, ma domani chissà.
          Pensa che una delle ipotesi fatta per spiegare la velocità anomala dei neutrini è stata quella della partenza in altre dimensioni (loro sì che possono). CMQ da filosofa (laureata alla Sapienza) sei brava a percepire i segreti della fisica (del resto erano sorelle contigue nell’Organon), quasi come HUME che trovò il principio di indeterminazione un paio di secoli prima sbagliando solo di una trentina di ordini di grandezza (pensava valesse pure per le case quando non le guardava).

          P.S. Non ho alcuna intenzione di attentare alla tua incolumità fisica, credimi.

        • Valeria ha detto:

          tu non lo contempli, ma il fatto che tu non possa fare salti quantici non è detto che sia improbabile che esistano….devi addurre, non dedurre

        • Valeria ha detto:

          Siamo canali per neutrini anche noi..la nostra materia è risibile…possiamo anche noi, come loro

        • Valeria ha detto:

          la comparazione con la Filosofia, che non è la materia precipua dei miei studi accademici è proprio il teorema che mi ha spinto a indagare…non esiste, ma dovrebbe invece esistere, per scogliere la maggior parte dei nodi di Gordio possibili, nulla di più simile alla Scienza della Filosofia (forse non è un caso che Rossi la insegni, nel settore delle Scienze)
          Credo che sia la sinergia migliore: ritengo che siamo ad un grande punto di svolta, non perchè si sia inventato l’ECat di Rossi, ma perchè abbiamo esaurito il campionario, qui…e ci si stanno mostrando timide apparizioni di fenomeni che rifiutiamo, perchè demoliscono le nostra laboriose ricerche e le nostre certezze…ecco, più che averne paura le dovremmo felicemente salutare e ringraziare di volersi mostrare per essere comprese….ricacciandole indietro, siamo medioevali e negazionisti….aprendo loro il pensiero creativo ne capiremo forse i segreti

        • Valeria ha detto:

          Ci potrebbe essere una miriade di situazioni inesplorate che aprirebbero il cammino ad intuizioni strabilianti…forse si riuscirebbe a comprendere done spariscano le particelle sub-atomiche che fanno cucù durante la loro osservazione…nessuno se lo è mai spiegato ancora, mi pare. Perchè non ce lo siamo chiesto con curiosità?
          Tutte le strumentazioni che l’Uomo ha messo a punto finora, in condizioni di differenti costanti non avrebbero senso, dal magnetismo, alla gravità, dalla temperatura, alla luce….ma sopratutto quella, sempre lei, la condizione spazio-temporale, una bestia nera davvero…ci manderebbe all’aria sempre tutto, non ci sarebbe più una valutazione azione/reazione valida per ogni stagione e per otni epoca….sarebbe una reale guastafeste.
          Oppure una grandissima opportunità per capire che se non esiste realmente un tempo lineare, ma che invece il fattore tempo diviene un’orbita, ciclica, iterativa e che chiude il suo esprimersi sempre allo stesso punto, per poi ricominciare da capo, dopo un tot numero di unità di misura del tempo (ne andrebbe inventata una nuova) allora forse si capirebbe che tutto quello che sembrava prevedibile non era che una minima frazione di un’orbita enormemente più ampia e che quello che era possibile osservare e provare non era che un arco circolare di un qualcosa di molto più complesso….che era stato prima, sarebbe stato durante e si sarebbe ripetuto in futuro, pure essendo parte di un Tutto…e non solo : che quello che osserviamo qui e adesso…avrebbe potuto essere compiuto da tempo altrove e ancora in nuce in un’altro stadio di conoscenza e percezione.
          Tutto questo atterrisce perchè sfugge a qualsiasi calcolo e previsione, ma solo se lo paragoniamo a noi, qui e adesso…altrimenti è assolutamente spiegabile con una percezione “più sottile” ed adeguata che ne avremmo se fossimo altrove.
          Esiste un altrove anche adesso…solo che per noi è inconcepibile. Io riesco ad immaginarlo però: anche perchè se il Logos è esistito, la famosa domanda dell’origine del Tutto (prima del Big Bang ovviamente sarebbe l’origine del Nulla) allora nulla mi vieta di immaginare che una tale perfezione si possa essere divertita a creare degli inganni, dei labirinti, delle illusioni, degli ologrammi di conoscenza, che noi chiamiamo incongruenze e che tali invece non sono mai state.
          Il Logos non dev’essere stato tanto ottuso, limitato e prevedibilmente umano, da non divertirsi un po’ mentre metteva su tutto questo mirabile ambaradam
          …dai

        • Giancarlo ha detto:

          @Valeria
          Continui a parlare della teoria delle stringhe. Vuoi che ti regali un libro? Altre cose mi paiono un po’ esagerate. Ricordati il Rasoio di Ockam, solo quello che serve a spiegare il tutto, niente di più (poveretto non sapeva in che casino si metteva con questa considerazione).

        • Valeria ha detto:

          Il mio preferito è il Bosone….Giancarlo…spiegami la teoria delle due fessure…dimmi perchè in condizione di ravvicinata osservazione strumentale le particelle sub-atomiche si comportano evitando le variabili d’onda

        • Valeria ha detto:

          Fai conto di dover buttare tutto quello che hai fatto alle ortiche, se le condizioni di costante di valutazione cambiano, come sarà mai possibile, secondo te, dimostrarne l’esistenza utizzando gli stessi strumenti che usi nello spazio-temporale che conosci?
          Ti dovrai limitare ad osservarle…a prendere nota dei lor comportamenti, senza cercare di decifrarne subito le ripetizioni e stabilirne le leggi…Esattamente come alle origini dell’era del Primo Empirismo scientifico…ecco credo ne debba nascere un secondo

        • Valeria ha detto:

          ora vado a stirare…
          genero vapore anche io

      • Livio Varalta ha detto:

        Rispondendo a Camillo che dIceva…
        “”””Non ci saremo mica messi in casa una gatta da pelare?”””
        …avevo scritto:
        No, non credo. Non capisco da dove proviene. Probabilmente è circondata da fessi e si sta sfogando, contemporaneamente ci sta testando per vedere se siamo fessi anche noi.
        Se supereremo positivamente l’esame penso che leggeremo dei bei suoi testi. Diversamente se ne andrà annoiata…

        Ecco arrivato il momento, finalmente un bel testo che impegnerà Camillo in lunghe i costruttive repliche. Benvenuta tra noi Valeria!

        • Giancarlo ha detto:

          @Livio
          Condivido la tua analisi dell’ultimo post di Valeria, come vedi avevo già risposto in tal senso

        • Livio Varalta ha detto:

          Se ti avessi letto, non avrei scritto… il tuo bastava…

        • Valeria ha detto:

          Ciao Livio, grazie

        • Livio Varalta ha detto:

          Ciao Valeria, vedo che abbiamo superato il test.
          Lascio a Camillo il compito di rispondere ai tuoi testi più impegnativi… le stringhe, che io conosco, sono quelle delle scarpe… Come avrai notato sono dell’Ordine dei Camilliani. Concordo sempre con Camillo, meno quando tenta di accoppiarci… siamo incompatibili non solo per l’età ma anche per corrente di pensiero…

      • luca ha detto:

        Ma noi vogliamo proprio “verificare, anche in totale contraddizione con gli assunti definiti LEGGI”.
        Fateci fare una banale verifica, sarei l’uomo più felice della terra se riuscissi a VERIFICARE che una legge conosciuta è violata.
        Però il mondo è pieno di snakes, quindi è meglio non consentire una semplicissima verifica, perchè questa verrebbe usata per rubare i segreti di Rossi.
        Ogni cliente farà una verifica a parte, e per magia, una volta comprato l’oggetto non passerà i segreti a nessuno.

        • Valeria ha detto:

          Se tutti avessero avuto la tua pura curiosità scientifica, animata dal fuoco sacro della conoscenza, mirata a capire, ad aggiungere e non a depredare, impadronirsi, sfruttare e monetizzare e contemporaneamente svilire, infangare, ridurre all’impotenza professionale ed azzerare la credibilità di colui che annuncia una nuova scoperta, oggi non avresti avuto bisogno di scrivere queste tue frasi…Noi non saremmo qui a disquisirne e probabilmente l’Umanità intera vivrebbe una condizione di enorme benessere e felicità.
          Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria

        • Andrea ha detto:

          Petroldragon?

        • Valeria ha detto:

          ma un po’ tutto…non parlavo solo di Rossi…io sono convinta che ci saranno centianaia di persone che hanno qualcosa di rozzamente funzionante in mano, non sanno come funzioni, hanno paura anche a mostrarlo agli amici e se lo tengono sul bancone del garage come soprammobile. Le intuizioni non hanno un destinatario preciso, vengono spesso anche a chi non ne scorge l’utilizzo finale o non ha i mezzi culturali ideonei per sapere come utillizzarli…Gli inventori non sono sempre stati dei pluri-mefagliati accademici per avere grandi intuizioni

        • Livio Varalta ha detto:

          “”Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria””
          Esattamente, Rossi, con la scoperta del secolo in mano, si è trincerato per mesi dietro il segreto industriale, e test senza senso… è evidente che la reazione arriva…
          La divulgazione scientifica si fa quando si hanno delle evidenze inconfutabili, fino a quel momento si lavora nel silenzio ed eventualmente si risponde: siamo ad un buon punto ma dobbiamo lavorare ancora… Rossi ha iniziato fin da subito, il 14 gennaio, a parlare di mercato mentre la gente di buon senso dice, ancora adesso, che non ha ancora dimostrato nulla…

        • Valeria ha detto:

          Nel silenzio non si trovano clienti disposti a comprare centrali da 1Mw
          forse in un’altra dimensione, sfruttando muove capacità di trasmissione del pensiero…chissà

        • luca ha detto:

          Senza dimostrare in maniera univoca (prova della serva) che un prodotto funziona veramente non si trovano veri clienti pronti a comprare una centrale da 1MW. Puoi trovare qualche folle (ce ne sono, anche con i soldi..) e puoi trovare qualcuno che vuole comprare il prodotto per smontarlo, migliorarlo e replicarlo (a fini commerciali e/o militari probabilmente).
          Prova a fare la lista delle truffe di questo tipo negli ultimi 20 anni. Tu avresti creduto a tutte quante seguendo le speranze che hai esposto? Oppure avresti preteso una prova vera e indipendente per discriminare il vero dal falso?
          Il fatto che ancora esista moltissimo da scoprire e che la scienza non è arrivata al capolinea cosa ci azzecca con la probabilità che Rossi stia perseguendo una truffa andando a pesca di gonzi?
          La luce del sole è il miglior disinfettante rispetto a queste cose.

        • Valeria ha detto:

          In fin dei conti non ha ancora chiesto un solo soldo ai contribuenti o a Stati (sovrani?)
          Aspettiamo, se ha dato la sòla a qualcuno si verrà a sapere, non credete?
          Non avrà mica preso l’assegno in mano con una semplice pacca sulle spalle…?

        • Caracolla ha detto:

          Non c’e` stata nessuna vendita.

        • Livio Varalta ha detto:

          Vedo che concordi con me dunque, tutto il baccano è servito non per dimostrare ma per vendere…

    • Francesco ha detto:

      @cataflic
      “visto che in 9 mesi abbiamo già sondato le sezioni d’urto di tutti gli elementi presenti nell’accrocchio, che evidenziano l’assenza di reazioni alle energie considerate, tu cosa proponi?nuclei di Itterbio bombardati con Berkelio o Praseodimio bombardato con fotoni gamma?”

      Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire.
      Ho cercato di spiegare mille volte la mia posizione e più volte ho creduto di capire che avrei dovuto smettere perché inutile, ma forse sono parecchio testardo. Riproviamoci.

      Primo, il mio intervento non riguarda l’e-cat, su questo ho spiegato diverse volte che nutro alcuni dubbi e al momento non ho ancora sviluppato un parere conclusivo sulla situazione.
      Quindi la tua considerazione riguardo l'”accrocchio” e il Berkelio è inutile oltre che di scarsa simpatia.

      Secondo e più importante, ho detto più volte che le puntuali e abili consultazioni delle banche dati riportate da Franchini non possono, a mio parere, essere usate per confutare la possibilità di una reazione di tipo LENR, e credevo di aver anche spiegato il motivo. Ma evidentemente non è così.

      Bisogna infatti considerare se le eventuali reazioni LENR studiate in giro per il mondo sono dello stesso tipo di quelle analizzate da Franchini e contenute nelle banche dati.
      Per essere confrontabili devono essere condotte nelle stesse condizioni, termine che nella scienza ha un ben preciso significato.
      Notiamo quello che lo stesso Franchini dice: La reazione viene condotta nelle condizioni sperimentali realizzate dai fusori freddi: un bersaglio di titanio o scandio o altra matrice metallica satura di deuterio, sottoposto a collisioni con deutoni.

      Bene, già questo dovrebbe bastare a chi è avvezzo a l significato di “stesse condizioni” in qualunque tipologia di scienza, per capire che LENR e le reazioni che segnala Franchini non sono confrontabili. Quindi l’una non escluderebbe l’altra.

      Ripeto ancora una volta, spero l’ultima, anche la mia idea rispetto alle banche dati, visto che pare che né Franchini né altri abbiano capito la mia posizione e mi considerino più o meno alla stregua di un bambino un po’ stupidotto.
      Ho premesso diverse volte che tali strumenti sono molto importanti per la ricerca, di qualsiasi tipo, anche quella innovativa. Così come anche il peer-review.
      Non sono affatto uno di quello che demonizza questi sistemi.

      Purtroppo esiste anche un modo “strumentale” di utilizzare banche dati e peer review, e non è certo strumentale come il cucchiaio di Passerini.
      Piuttosto è strumentale se si cerca di screditare qualsiasi ricerca che non sia stata accettata da peer-review (specialmente se non condotta in modo imparziale) o presente nelle banche dati (che come dice lo stesso Franchini contengono solo ricerche già “rodate”).

      Questo tuo post mi ha dato lo spunto per rispondere in parte ad alcuni post di Franchini precedenti, persi nei meandri di una struttura del blog di non facile lettura e di digressioni della discussione non sempre interessanti. Altri punti sarebbero da affrontare, alcuni anche un po’ offensivi, non so se avrò tempo e voglia di farlo.

      • Camillo ha detto:

        Francesco, rispondo brevemente, perché ci vuole poco.
        Se una LENR, condotta in un set sperimentale particolare, descritta con la dovuta cura dagli AA in un articolo o rapporto di lavoro, avesse superato il giudizio dei revisori, sarebbe presente nelle banche dati.
        Se non è presente nelle banche dati significa che quel lavoro non ha superato la peer revision.
        Se non hanno superato il processo di revisione, significa che le LENR appartengono a un mondo diverso da quello rappresentato dalle banche dati.
        Del resto lo stesso Rossi ha detto che il suo oggetto viola un paio di leggi della fisica. Stessa cosa ha ammesso Preparata con la teoria dei “tre miracoli”.
        Nessuno pretende di condizionare un set sperimentale; quello che si pretende è che l’articolo che descrive l’esperimento superi l'”esame”.

        Potrei ricevere da Lei un esempio di LENR? Le prometto che lo sottopongo a tutte le indagini di cui sono capace.
        Scelga Lei.

        • Francesco ha detto:

          @Franchini
          Guardi che io sono d’accordo con lei quasi su tutto, che le LENR non hanno superato la peer-review, che non sono considerate dalla scienza mainstream, che non esistono interpretazioni accettate per questi fenomeni, che se esistono “violano” o quantomeno necessitano di una ampliamento delle leggi fisiche conosciute, etc etc…

          Quello su cui non siamo d’accordo è il motivo per cui non sono considerate né accettate.
          Lei afferma perché non esistono, io invece ho qualche dubbio su questo, visto che nel mondo sono ormai parecchi i laboratori dove si studia e anche in modo abbastanza riproducibile, ricorda per esempio quel servizio della CBS che le avevo segnalato? Lo ha mai guardato?

          Il discorso è che se ogni volta che qualcuno segnala di aver rivelato un fenomeno anomalo in una reazione del tipo LENR, come per esempio emissione di neutroni o gamma o creazione di sostanze non presenti nel sistema (3He, 4He), produzione di calore, etc., la scienza mainstream si rifiuta anche solo di prenderlo in considerazione perché impossibile per le leggi finora conosciute, o (in modo ancora più assurdo) perché non presente in una banca dati :O, mi spiega come mai si potrebbe sdoganare questa situazione?

          Come faccio a segnalare un articolo su cui discutere a qualcuno che crede di aver “smontato” il rapporto 41 affermando che il grafico principe di quell’articolo potrebbe essere falso?
          In questo modo ogni articolo scientifico potrebbe essere “smontato”.

      • Cataflic ha detto:

        @Francesco
        Quello che non hai capito è che qualsiasi tentativo di provocare queste reazioni necessita di portare gli elementi al livello di energia necessario per superare le barriere del nucleo atomico!poi ce li puoi portare accelerandoli o riscaldandoli con quello che ti pare: acceleratori, raggi laser, campi magnetici, ma la base è che per reagire DEVI portare le particelle a quella energia! E quando reagiscono escono fuori “quelle” particelle con quella energia!
        E quelle energie sono MOLTO alte, non sono le energie che trovi in un esplosione di tnt !
        Stai solo cercando di raggiumgere quei livelli di enerhia in modi alternativi, ma sempre quelle sono le reazioni.
        Ma hai un’idea di cosa sia un’energia di 1 MeV? Fatti due calcoli da wikipedia e renditi conto!

        • Francesco ha detto:

          @cataflic

          Il problema delle persone saccenti è che spesso sono anche superficiali e credono che anche i loro interlocutori lo siano, quindi pensano di dover spiegare le cose come ad un bimbo stupidotto.
          Spesso, però, è la saccenza che impedisce loro di riuscire a vedere più in là del proprio naso. Ho spiegato più volte perché la questione delle sezioni d’urto non necessariamente esclude qualsiasi possibilità che le cose vadano in modo diverso, specialmente se le modalità con cui avverrebbe la fusione sono diverse.

          Non c’è nessun sordo di chi non vuol sentire specialmente se alla sordità si aggiunge la presunzione, che è madre e contemporaneamente figlia dell’ignoranza.

          Mi arrendo, e spero di riuscire a mantenere questa decisione, è davvero inutile discutere con chi non vuole farlo davvero.

        • cataflic ha detto:

          @Francesco
          “Ho spiegato più volte perché la questione delle sezioni d’urto non necessariamente esclude qualsiasi possibilità che le cose vadano in modo diverso, specialmente se le modalità con cui avverrebbe la fusione sono diverse.”
          sì, conosco il mantra, però le sezioni d’urto rappresentano proprio la casualità di condizioni energetiche …applicata a reazioni reali!

          Quello che mi aspetterei è una argomentazione sul perché in quella configurazione (campi magnetici, configurazioni geometriche particolari,compressioni, radiazioni, condensati di B-E…chenesò!) si raggiungono energie utili alla fusione&simili, invece si continua a dire che ci possono essere altre reazioni, quando tutte sono già state realizzate migliaia di volte.
          Quando poi qualcuno segue questa strada, si arriva a dover piegare in modo paradossale i principi base della scienza moderna per giustificare esperimenti dove molto probabilmente sono semplicemente stati fatti degli errori di misura, come si rivela ogni volta che claims vengono riprodotti e rimisurati in separata sede.

  120. Giancarlo ha detto:

    @Valeria
    Non sono un professore di meccanica quantistica e te lo posso dire solo in maniera intuitiva per quello che ho capito quando l’ho un po’ studiata ad università già finita da un pezzo. Le particelle si comportano in base al dualismo onda-particella, per cui producono gli effetti classisci normali (bande dalla teoria di Fresnel) ed effetti strani, per cui anche una particella alla volta che passa attraverso le fessure genera frange di interferenza. La meccanica quantistica considera l’onda come un’onda di probabilità, ovvero la misura della possibilità di trovare la particella da qualche parte. Questa funzione d’onda è la soluzione di un’equazione detta di Schroedinger. L’equazione ha più soluzioni ed ognuna rappresenza l’outcome di un esperimento ideale: per definire lo stato di una particella si sovrappongono tutte le funzioni d’onda (il gatto è nello stesso tempo vivo e morto). Quando fai una misura (apri la scatola del gatto o misuri il passaggio attraverso una delle due fessure) la funzione d’onda collassa e si ha un’unica soluzione; il gatto o è vivo o è morto. La particella passa in una o nell’altra fessura e le frange di interferenza scompaiono. Perché? se lo sapessi starei qui a giocare?

    • luca ha detto:

      Nessuno capisce veramente la meccanica quantistica (non l’ho detto io..). Sappiamo prevedere la maggior parte degli effetti osservabili ma non sappiamo il vero perchè.
      E’ una materia affascinante ma possiamo solo fare ipotesi non verificabili (per ora) sul perchè.
      Non accetteri la sfida di Valeria perchè al momento questo è uno dei temi sui quali nessuno ha una valida risposta.
      Diciamo che è un bel trabocchetto: qualsiasi tentativo di spiegazione si infrangerà su domande più profonde per le quali non c’è (al momento) una risposta condivisa/robusta/accettabile.

      • Valeria ha detto:

        Ma io non ho sfidato nessuno, non è mia intenzione affatto!
        Sto solo congetturando che molte delle risposte inevase sono lì e vanno osservate con occhio semplice e intuitivo…Non si può liquidare il tutto con un “non si può, non abbiamo strumenti, non ci capiamo nulla”…e che fiducia abbiamo nella nostra energia creativa, nel nostro modo in percepire?

        Bisognerebbe farlo, invece, senza formule pre-masticate, ma risvegliando una qualità che abbiamo tutti perso da tempo, l’ascolto attraverso l’illuminazione, non attraverso il cervello e la razionalità.

      • Valeria ha detto:

        £Diciamo che è un bel trabocchetto: qualsiasi tentativo di spiegazione si infrangerà su domande più profonde per le quali non c’è (al momento) una risposta condivisa/robusta/accettabile.”

        è proprio quello il suo fascino incommensurabile…Non sarà più Scienza, ma CONOscenza, la vera evoluzione del pensiero umano. Costringerti a riscrivere regole, che dopo pochi attimi saranno ancora messe in discussione e distrutte per crearne di nuove…e se l’Universo funzionasse davvero così?

    • Valeria ha detto:

      Giancarlo,
      ti do una risposta, tirando l’acqua al mio di mulino…quanti verbi sono utilizzati per definire le azioni compiute dall’uomo in ambito scientifico?
      esempio:
      osservare – misurare – comparare – verificare – provare – riprovare – forzare …
      io trovo che siano un po’ troppe…dispersive, forse
      c’è un verbo di etimologia latina : CONTEMPLARE, che vuol dire in italiano moderno sia “prevedere, includere, annoverare, quindi acquisire ” che “ammirare estaticamente, in modo rapito, restare a guardare con insistenza” (come per un’opera d’arte o per la volta celeste)

      I Latini lo usavano per definire in sintesi l’attitudine degli Auguri (non posso accentare la A). Infatti deriva da cum + templum = ossia, sono immerso nel Cielo, faccio parte di esso e sono in grado di decifrarlo (attraverso il volo degli uccelli)

      In latino tardo comiinciò a degenerare nel significato, ma mantenne la sua sacralità originaria “Sollevare lo sguardo della mente a cose alte e strabilianti che destino meraviglia, fino a comprenderne parte del significato”. Poi ancora divenne ” Fissare il pensiero a ciò che è divino fino a perdere il senso sella realtà, per riuscire a comprenderlo” (forse il più giusto atteggiamento per capire la fisica dei Quanti) e solo alla fine rimase come significato semplice di “prevedere”, spesso usato in senso dispregiativo..
      Oggi per noi ha quei due significati che ho scritto all’inizio. Credo che siano più che sufficienti per un approccio costruttivo ai fenomeni che non si conoscono ancora…e sono così tanti!
      non trovi?

      • Giancarlo ha detto:

        Sto andando a casa e ti rispondo dopo cena se ce la faccio.
        Dimmi che ti è successo? non ci consideri più una banda di nazisti esaltati? A me, e penso anche agli altri farebbe piacere.

        • Valeria ha detto:

          se riesci ad abbattere le contrapposizioni, ogni intento positivo diventa perfettamente uguale all’altro e armonico (anche perchè nella mia convinzione questo è il MCD che ci unisce, solo che siamo stati posti ad usum delphini in cassetti di definizione che poi hanno posto in lotta tra loro). Es: tu una mente scientifica, io una con propensioni umanistiche, ma queste non sono divisioni, sono campi di azione complementari…tu voti arancione, io voto giallo…ma entrambi vogliamo lo stesso bene per il nostro Paese…non so se mi sono fatta capire

        • Valeria ha detto:

          per non parlare della frescaccia delle religioni terrene…tutte!

        • Valeria ha detto:

          Hai scritto altro….non mi ha risposto….cos’hai mangiato che ha spento la tua immaginazione?

  121. Giancarlo ha detto:

    @Valeria
    Il mio preferito è il Bosone….Giancarlo…spiegami la teoria delle due fessure…

    A me piacciono di più i fermioni, sono più signorili, non si accalcano, non si disturbano con i loro odori. Tra di loro sono però un po’ antipatici, se uno va da una parte l’altro gira dall’altra.

    I bosoni non mi piaccioni, sono meno discreti, si affollano in inversioni di popolazione incredibili, poi basta un nulla, basta che uno li stimoli e puff! tutti fuori, tutti in fila, tutti coerenti, nessuno sfasato…
    Prevedibili, dello stesso colore, più o meno.
    Alle volte qualcuno lo trovi un po’ sfasato, diretto da un’altra parte, che si professa non coerente con gli altri: viene subito filtrato, se ci si riesce, dicendogli che fa troppo rumore.

    • Valeria ha detto:

      ordine e disordine alternati senza soluzione di continuità: meraviglioso invece!

    • Giancarlo ha detto:

      Sigh,
      nella prima strofa ho enunciato il principio di esclusione di Pauli.
      Nel resto un laser seguito da un filtro ottico a banda stretta. Non se ne è accorto nessuno, anzi roberto l’ha scambiata per poesia vera.
      Sono un po’ deluso, ci avevo messo tanta cura… 🙂

  122. roberto ha detto:

    Santa Polenta
    sior Camillo è diventato un blog di poesia..
    i tempi cambiano..

  123. Marco ha detto:

    Comunque, per quanto questi discorsi siano interessanti, non aiutano minimamente a dirimere la questione sulla realtà o meno delle affermazioni di Rossi.
    Mi sembra un modo evoluto per defocalizzare il blog dalla ricerca della verità.
    Valeria, diciamolo, tu sei un troll d’alto bordo.
    O un’arma di distrazione di massa…

    • Valeria ha detto:

      Mah, avevo da dire la mia visione delle cose, poichè ripetutamente sollecitata da qualcuno a farlo, e l’ho detta. Di solito rispondo alle domande che mi fanno, se sono lecite.
      Troll? …Se avvertite come troll chiunque si distanzi dalle vostre strade ferrate, più che confronto dialettico, comincerei a parlare di evidente psico-patologia di tipo ossessivo con manifestazioni latenti di fobia persecutoria…non è grave….(insomma!)

      Del resto non ho tolto tempo a nessuno.Rossi non si sbottona per altri due anni minimo.
      La NI ha stretto IERI un accordo con Leonardo, io ho messo un articolo, NESSUNO NE HA FATTO MENZIONE o lo ha commentato…NI lascerà che Rossi utilizzi il suo logo…Non sono certo io a dovervi spiegare la caratura di un’azienda (meglio dire istituto di ricerca governativo) come quella che in gergo “NON SE LA RISCHIEREBBE MAI”.
      Gli strumenti che produce credo li conosciate bene

      Poi ho messo un articolo uscito su Repubblica, in netta contrapposizione critica con quello scempio giornalistico, pieno di inesattezze (le vedete solo quando fa comodo a voi?) , privo di firma (nel mio lavoro equivale al nulla, a zero, roba da praticanti che devono collezionare articoli per fare l’esame di Stato e accedere all’Ordine) che lo (S)fatto Quotidiano EDIZIONE ON LINE (non c’era sul cartaceo) aveva pubblicato in rete il giorno prima…NULLA…VUOTO PNEUMATICO DI COMMENTI anche lì!

      …..e allora come vedi, meglio parlare di metafisica e salti quantici…almeno si fa ginnastica mentale produttiva e salutare. Male non fa

      • Giancarlo ha detto:

        @Valeria
        Compro NI per qualche centinaio di migliaia di euro l’anno, scrivo sui manuali che le apparecchiature sono “powered by LabView”, certe volte metto sul pannello “LabView inside” col loro logo; sono felicissimi, non mi hanno mai chiesto se le mie apparecchiature funzionano o se rischio di far loro cattiva pubblicità. In genere mi cercano loro per propormi nuove soluzioni e vendermi qualcos’altro. C’è qualcuno che mi spiega dov’è la notizia; o meglio che cosa c’è da controllare nell’apparecchiatura di Rossi? Se non ricordo male c’è una resistenza da 20 Ohm per riscaldare che attualmente Rossi pilota con un variatore di tensione per lampade IR e UV di centri estetici (sic!) e che ovviamente la tecnologia NI potrà migliorare notevolmente incrementando almeno di tre volte il rendimento complessivo della macchina. Poi c’è il reattore a 400°C (Rossi dixit) dove dubito che NI si arrischi a mettere alcunché. Poi una miriade di termometri e misuratori di pressione e un software di controllo. Se Rossi vuole la mia azienda glielo fa per 200 k€.
        Penso di essere l’unico intervenuto a favore del FQ.

  124. Camillo ha detto:

    Ragassi, non siamo mica qui per rompere i fotoni a chi non si interessa di metafisica.
    Se non mi sentite, non è perché sono morto, è che devo occuparmi delle olive. Raccolto magro, è piovuto poco. Molto nocciolo, poca polpa. Meno male che la mia manodopera non costa niente.

    • Giancarlo ha detto:

      Quant’è la resa da quelle parti? 15? 17?
      Quando torni spolpiamo Rossi…

      • Camillo ha detto:

        Lo saprò martedì, comunque è sempre stata più vicina a 10 che a 15. 17 poi…
        E’ che le olive di San Gimignano sono sempre asciuttine, niente di simile a quelle pugliesi o grecche. A Larissa ho visto degli olivi grandi come lecci.

    • Valeria ha detto:

      Devi cominciare a tirare agli storni, altrimenti… olio …..NISBA!

      • Valeria ha detto:

        Gli storni, mentre tu spolpi Rossi, spolpano le tue olive…Io vado a caccia, se vuoi ti do una mano

        • Camillo ha detto:

          Gli storni, mentre tu spolpi Rossi, spolpano le tue olive…

          … e gli istrici mi mangiano i bulbi di zafferano. Hanno più fiuto dei cinghiali. Hanno vinto loro, ci ho rinunciato. Scavano sotto le reti per andarli a scavare con precisione chirurgica.

          Io vado a caccia

          Male, io sono del WWF e disapprovo con fermezza.

        • Valeria ha detto:

          Ci avrei scommesso!
          Estremismi parossistici, scarsissima conoscenza dei delicatissimi equilibri della Natura, anzi ignoranza grassa andrebbe meglio. Grande capacità di ubriacare le menti della gente, grandissima abilità nell’ammucchiare denaro proveniente da ogni dove, compresi lasciti testamentari, inettitudine nella gestione dei Parchi e delle Aree Protette (o prive di animali o talmente sovrappopolate da dover chiamare noi, in gran segreto per attuare piani di abbattimento urgenti su popolazioni MALATE)
          Molta malafede: conosco bene l’articolo. me ne occupo da decenni

          A proposito, stanno per mettere le mani di 60 BILLIONS DOLLAR in Carbon Credits….il WWF ha scoperto come piantumare alberi che fruttificano verdoni…altro che OLIVE…
          fatti dire come fanno

          ps Gli istrici non sono cacciabili, ma gli anziani che una volta li mangiavano, sostengono che si tratti di qualcosa di divinamente prelibato
          A proposito, fatti raccontare quando Fulco andava due volte l’anno in Africa al Big Five

    • Il Santo ha detto:

      Quest’anno le ho spremute a freddo e ho ottenuto il 17.

  125. cataflic ha detto:

    @Valeria
    brava…o brava imitazione di feromonica affabulazione tipica femminile!
    detto questo a far filosofia della scienza possiamo andare avanti anche per centomila messaggi che saremmo sempre al punto di partenza perchè il ragionamento è fine a se stesso.
    Poi, alla fine, tronfi di tanta profusione di eloquio e intelligenza rimaniamo sempre davanti a dati scientifici esiziali per l’accrocchio e i suoi simili.
    hasta la vista

    • Valeria ha detto:

      Quando le donne parlano, secondo te, sono gli estrogeni a farle parlare?
      Interessante; ho un amico che fa ricerca nel campo delle Neuroscienze…gli passero il link del blog di Camillo per poter scambiare con te i risultati della tua interessante ricerca!

      Mille e non più Mille

      La pira è accesa?!…Avrei una certa fretta.

  126. Giancarlo ha detto:

    @Roberto
    @Marco
    @Cataflic
    Mi sa che anche con l’accrocchio di Rossi torniamo sempre al punto di partenza. Io personalmente ci ho provato a farmi un’idea, ma più di un sistema che all’inizio accumula energia in modo consistente non sono riuscito ad immaginare; se vi fate i conti dell’energia assorbita dalla macchina e quella spesa per scaldare l’acqua prima che divenucleare nti vapore trovate una differenza molto forte sia per il 6 che per il 28 ottobre. Questa energia è incompatibile con una temperatura del metallo prossima a quella dell’acqua, il che richiede o che vi sia un blocco di metallo a temperatura molto elevata (800-1000°C) isolato termicamente dal resto oppure un meccanismo di assorbimento legato a fenomeni elettro-chimici (H adsorbito nel Ni). Quando si toglie l’alimentazione elettrica (se si toglie) il calore immagazzinato viene ceduto lentamente e potrebbe spiegare il mantenimento di una temperatura elevata. A questo punto conta solo sapere quanta energia viene portata all’esterno negli scambiatori, ma questo non lo sappiamo. Se è poca/media la macchina è solo un accumulatore di calore. Se è tanta ci deve essere per forza una generazione di energia interna, non necessariamente nucleare. Questa è la ragione per la richiesta di un funzionamento lungo che escluda la chimica, l’elettrochimica, lo stoccaggio semplice. I comportamenti di Rossi da questo punto di vista sono sempre sospetti. Sbaglia solo le cose che gli conviene sbagliare e nel MW manco carica l’idrogeno (solo 1,7 g) perché va di fretta e caricare 100+ reattori consuma tempo. Se li carica tutti assieme con una serie di tubicini la pressione dell’idrogeno è quasi quella atmosferica e credo che nessuno si azzarderebbe ad ipotizzare LENR in queste condizioni. In un mondo serio i giornalisti sarebbero dalla parte della critica (magari esagerando come Krivit) ponendo tutta una serie di domande a Rossi. Se ci provi non ti risponde nessuno, ti insultano solo. Eppure sarebbe così semplice: Sig. Rossi le resistenze di riscaldamento sono da 20 Ohm; ci fa tornare la relazione che lega tensione, resistenza degli ecat in parallelo e potenza massima fornita il 28 ottobre e ci fa vedere come gli ecat collegati fossero 107 visto che la potenza massima era di 180kW? oppure erano solo 68?
    Nessuno ha ancora negato l’esistenza di una reazione né si sta attentando al segreto industriale. Credete che qualcuno risponderebbe oppure ci sarebbe un accusa -solo filosofica perché i numeri sono dalla nostra- di essere disfattisti, scientisti etc etc etc ?
    Occorre aspettare che passi, non possiamo mica convincere la maggioranza, perché ahimé sono la maggioranza.

  127. Giancarlo ha detto:

    http://www.leonardo-ecat.com/fp/Products/1MW_Plant/index.html
    *Purchase Terms*

    * Price: 2,000 Euros per kilowatt.
    * 1 MW plant. Only under approved circumstances will smaller sizes be
    considered, but no less than 100 kW.
    * Full payment into escrow account.
    * License contract written up specific to customer.
    * Escrow funds released to Leonardo Corp upon satisfactory completion
    of plant test per customer-Leonardo agreement. Escrow funds return
    to customer if test results are not satisfactory.

    Mettere soldi nostro conto e vedere cammello. Soldi incassati dopo prove che non decidete voi ma decidiamo assieme. Se prove deludenti vi ridiamo soldi senza penali da parte nostra anche se avete attraversato il mondo per raggiungere Bologna.

    Cercherò di fare contratti così anche non Trenitalia.

    By the way, questi sono gli autori della pagina:

    Page by Hank Mills and Sterling Allan, PES Network, Inc.

    Classico esempio di giornalismo indipendente e disinteressato. (Diretto a Valeria)

    • Valeria ha detto:

      Capirai!…Noi qui ne abbiamo a frotte che fanno i cani da grembo alla politica e agli industriali da quando entrano nelle liste dell’Ordine…e di che vogliamo parlare?!
      Tra l’altro, le consegne per i professionisti della stampa in USA sono completamente diverse dalle nostre….

  128. Giancarlo ha detto:

    Questo è il personale della Leonardo Corporation

    Ing. Andrea A. Rossi, Inventor
    Prof. Sergio Focardi (INFN – University of Bologna – Italy)
    Prof. Giuseppe Levi (INFN – University of Bologna – Italy)
    Prof. Stremmenos Christos (Athen University – Greece)
    Prof. Alberto Carnera (INFM – University of Padova – Italy)
    Prof. Pierluca Rossi (University of Bologna – Italy)
    Prof. Luciana Malferrari (University of Bologna – Italy)
    Prof. George Kelly (University of New Hampshire – USA)
    Sterling D. Allan, Advisor, webmaster
    Hank Mills, Web content

  129. Giancarlo ha detto:

    Date: 11/12/2011 Filed Documents
    (Annual Report History, View Images, etc.)
    Business Name History
    Name Name Type
    LEONARDO CORPORATION Legal
    Corporation – Domestic – Information

    Business ID: 270587
    Status: Good Standing

    Entity Creation Date: 4/22/1997

    State of Business.: NH
    Principal Office Address: 8 Town Farm Rd
    New Boston NH 03070
    Principal Mailing Address: SNHFA
    PO BOX 268
    NEW BOSTON NH 03070

    Last Annual Report Filed Date: 4/1/2011
    Last Annual Report Filed: 2011
    Registered Agent

    Agent Name: Travis, James R
    Office Address: 8 Town Farm Rd
    New Boston NH 03070
    Mailing Address:

    E’ un’azienda florida, con unico proprietario, Rossi, e un agente. Non sono riuscito ancora a trovare il bilancio 2010.

  130. Giancarlo ha detto:

    Corporation Details

    Corporation Details
    Entity Number 1852164
    Business Name AMPENERGO, INC.
    Filing Type CORPORATION FOR PROFIT
    Status Active
    Original Filing Date 04/20/2009
    Expiry Date
    Location: BANNOCK County: BELMONT State:
    Agent / Registrant Information
    WILLIAM F. BLAKE, JR.
    4110 SUNSET BOULEVARD
    STEUBENVILLE,OH 43952
    Effective Date: 04/20/2009
    Contact Status: Active
    Incorporator Information
    WILLIAM F. BLAKE, JR.
    Share Information
    Type Par Value Total
    NO PAR COMMON 0.00 1500
    Filings
    Filing Type Date of Filing Document Number/Image
    DOMESTIC ARTICLES/FOR PROFIT 04/20/2009 200911101262

    Nell’Aprile 2011 è stata registrata anche in New Hampshire, con firma del tesoriere Craig Cassarino. Risulta avere 1500 Azioni ed essere attiva.

  131. Giancarlo ha detto:

    Craig Cassarino’s Biography

    Craig Cassarino Senior Managing Partner at Leonardo Technologies Inc. (LTI), and Commercial Consul to Brazil for the State of New Hampshire (USA), Mr. Cassarino is a trusted advisor to many leading edge technology firms. Mr. Cassarino is widely recognized in the Recycling and Renewable Energy Sectors in the US and Brazil and has managed many businesses in both countries. Mr. Cassarino has also been involved in the design of several patented renewable energy technologies.Mr. Cassarino’s first work in the area of renewables was Recycling Development Corp of America (RDCA) which he owned and managed from 1985 to 1991. Moving to Brazil, he set up a consulting and development firm, Ecologica, which continued to expand upon his work in the field of environmental/economic sustainability and renewable energy. Ecologica represented companies such as Zond/Enron Wind Energy, BioDevelopment Inc. and Rubbermaid and was instrumental in the development of many renewable and recycling programs throughout Brazil. In 1997, Mr. Cassarino returned to the US doing projects with RDCA until becoming a founding partner in Leonardo Technologies Inc. (LTI) in 2001. LTI provides consulting services to the US Government on evaluating and testing emerging technologies. Clients include the Department of Energy, the Department of Agriculture and the Department of Defense.

  132. Giancarlo ha detto:

    Entity Number 1012119
    Business Name LEONARDO TECHNOLOGIES, INC.
    Filing Type CORPORATION FOR PROFIT
    Status Active
    Original Filing Date 06/02/1998
    Expiry Date
    Location: BANNOCK County: BELMONT State:
    Agent / Registrant Information
    WILLIAM F. BLAKE, JR.
    4110 SUNSET BLVD
    STEUBENVILLE,OH 439520000
    Effective Date: 06/02/1998
    Contact Status: Active
    Incorporator Information
    WILLIAM F. BLAKE, JR.
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    DOMESTIC ARTICLES/FOR PROFIT 06/02/1998 199814101983
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    08/26/1999 USA NUCLEAR LASER, INC.

    Ora vado a farmi una bella passeggiata

  133. Livio Varalta ha detto:

    Alessio, stavo per morire di invidia e di rabbia, ma adesso ho anch’io i miei anagrammi!

    http://22passi.blogspot.com/2011/11/mhai-provocato-e-io-tanagrammo.html

    Daniele 22passi ha detto…
    vai a leggere, è divertente…
    12 novembre 2011 16:43

  134. Valeria ha detto:

    Se il Tutto deriva dal Nulla
    chi avrà mai creato il Nulla?

    Se non esiste Vuoto senza Pieno…a quanto è arrivata la super?

    • Livio Varalta ha detto:

      Sta salendo al Quirinale… speriamo che la super cali, e anche il GPL

      • Valeria ha detto:

        Mi rimane inevasa la prima domanda…
        riguardo alla seconda, penso che non ci rimarrà neanche il serbatoio da riempire…

      • Livio Varalta ha detto:

        Rispondevo anche alla prima domanda: il Nulla si è fatto da solo ed ha distrutto il Tutto…

        • Valeria ha detto:

          eh, no
          il Nulla , essendo tale, non può comunque essere privo di Energia.
          La creazione dal Nulla sarebbe, infatti, l’Esistenza senza Principio
          …..e i principi sulla conservazione del’Energia che fine fanno?

        • Livio Varalta ha detto:

          Il “Nulla”, che si sta dimettendo i questi istanti, ha preso “Energia” dalla Mafia. La Mafia era, è, e sara!

        • Valeria ha detto:

          Vedrai che piattino prelibato….aspetta e vedrai
          Intanto ti hanno deprivato dei tuoi diritti di cittadino…non ti cale la cosa?

        • Livio Varalta ha detto:

          Il piattino che ci stava preparando il Nulla sarebbe stato amaro per molti e prelibato per pochi… ora non cambierà molto ma qualcosa spero di si, dipende da quanto ciascuno si impegna…
          Mi hanno deprivato dei miei diritti di cittadino da quando hanno fatto il Porcellum…
          Dopo il Nulla ci può essere il Baratro… Speriamo che il Grande Tutore Compassionevole ci mandi a sceglierci i Nostri Nuovi Sacerdoti con una nuova Legge Cosmica.

        • Valeria ha detto:

          Si, hanno grembiulino, squadra e compasso
          Devono fare i compiti di geometria

        • Livio Varalta ha detto:

          Il Nulla aveva la tessera numero 1816.
          Dipenderà dal nostro impegno se eviteremo di essere governati da altre tessere…
          La massima e vecchia ma: “la Libertà è Partecipazione”…
          Notte…

        • Valeria ha detto:

          Ti ricordo che chi l’ha scritta, Gaber, non l’ha dedicata affatto a chi tu immagini…informati
          Si tratta di appropriazione indebita: come quella di tanti altri personaggi che pensavano “altrimenti”, direi in modo completamente opposto….
          Del resto, un’idea malata non può in alcun modo partorire testimonial di grande presa sulla gente…li deve rubare altrove

    • Robertino ha detto:

      Mamma Passera ha promesso biscottini a gogò a chi fa più scompiglio nel blog di Camillo ? Così non vale ! Perchè non viene lui di persona invece di abbuffarsi di pastascitta ?

      • Valeria ha detto:

        Ah, quindi pensi che io sia un’inviata all’Avana?
        e a che pro, mi sia concesso DIMANDARE?
        IO nemmeno so che faccia abbia Daniele Passerini!
        …Se vuoi rispondere lo fai, altrimenti puoi esimerti dal farlo.
        se non ti piace un po’ di sana ironia sul momento topico che il tuo Paese attraversa, non è certo problema mio

  135. Robertino ha detto:

    Beh, se voi vedere la faccia del Passerini non è tanto difficile. Google Image te ne fornisce a decine ma per risparmiarti la fatica ti suggerisco la più significativa http://2.bp.blogspot.com/-wZXvt5nUrlQ/TWVEJqupVdI/AAAAAAAAE54/0XtNuFcBw3g/s400/E-Cat110211c.jpg dove in estasi, direi mistica, contempla l’oggetto dei suoi più reconditi desideri (scommetto che una lieve erezione ce l’aveva).
    ..sul momento topico che il tuo Paese attraversa Il mio paese ? Intendi la Svizzera ? Sono nato e vivo nel Canton Ticino anche se ho studiato a Milano. Sorry 🙂
    Non e problema mio… dove ‘ho già sentita ? Ah ! Pintus che imita Murinjo a Colorado Cafè 2010 🙂

  136. Livio Varalta ha detto:

    http://22passi.blogspot.com/2011/11/ni-come-national-instrument.html
    Paul ha detto…
    Avete notato che in queste ore JoNP non si apre?
    Ancora hacker?
    12 novembre 2011 21:02

    Qualcuno faccia notare a Paul che, è tutto il giorno, non si apre neanche il DF di UniBO….

  137. Giancarlo ha detto:

    @Valeria
    Se il Tutto deriva dal Nulla
    chi avrà mai creato il Nulla?

    Ricordati di Ockam. E’ inutile crearsi falsi problemi. Il nulla non esiste, non c’è mai stato. Questo è quello che crediamo oggi. Non lo credevamo ieri, forse non lo crederemo domani. Il nulla o vuoto in meccanica quantistica è un ribollire di materia e antimateria virtuali che si separano e poi si annichilano. Poi, qualcosa va per storto e la materia, in questo universo, prende il sopravvento sull’antimateria. Dopo un bel po’ nasce la vita, poi noi. Tempo limitato e sviluppiamo la coscienza, che alcuni chiamano con un nome stranissimo, mi pare anima. E’ un danno enorme, cominciamo a sentirci profondamente diversi dalle formiche e a ripiegare l’universo su noi stessi, ignari che forse, a qualche milione di anni luce, altri lo stanno ripiegando in modo diverso. Ma il tempo è galantuomo e spariremo e il ripiegamento, almeno il nostro sparirà.

    Ma a parte queste stupidaggini, ma tu di Rossi che idea ti sei fatta?

    P.S. Non si tratta di sparire, ma ci sono pure le partite dei figli, la spesa da fare, il cinema, le olive da raccogliere, l’altra metà del cielo…

    • Valeria ha detto:

      Aahaha….leggo questo prima di spegnere..il
      “Bignami del Bignami dell’Universo à la façon de Giancarlo”
      …delizioso…davvero
      Ci sono dei leggeri errori di fisica, alcune bestemmie, e tanta ironia.. Bravo!
      Vado, che domani ho da fare i tordi…

      Buonanotte, non-sognatori

      • Valeria ha detto:

        Rossi non ragiona semplicemente con il cervello…immagina
        e…indovina un po’?
        Dall’immaginazione crea….ha un che di divino tutto questo, non trovi?
        Se solo sapessi….

      • Valeria ha detto:

        ….e l’energia umana dove va?…ci fanno catalizzatori domestici?

        • Valeria ha detto:

          aspetta…una cosa l’hai detta giusta, però
          “Cominciamo ripiegare l’universo su noi stessi, ignari che forse, a qualche milione di anni luce, altri lo stanno ripiegando in modo diverso. Ma il tempo è galantuomo e spariremo e il ripiegamento, almeno il nostro sparirà.”

          Questa è giustissima! Ma hai dimenticato una cosa fondamentale: alcuni spariranno, altri stranamente, no.
          Fa parte delle infiniti variabili dell’Universo non riproducibile

      • Giancarlo ha detto:

        @Valeria
        Mi segnali gli errori di fisica così li correggo?
        Grazie. Fatti, non parole, sempre.

  138. Livio Varalta ha detto:

    Valeria scrive:
    novembre 13, 2011 alle 7:41 am
    Ti ricordo che chi l’ha scritta, Gaber, non l’ha dedicata affatto a chi tu immagini…informati
    Si tratta di appropriazione indebita: come quella di tanti altri personaggi che pensavano “altrimenti”, direi in modo completamente opposto….
    Del resto, un’idea malata non può in alcun modo partorire testimonial di grande presa sulla gente…li deve rubare altrove
    ———–
    No, concordo con te, non l’ha dedicata a chi tu immagini che io immagini… l’ha dedicata a tutti gli uomini di buona volontà e non… dal Papa al più Miserabile dei Peccatori, da Berlusconi al Bambino Nero che sta morendo di fame con la pancia gonfia… Chi non partecipa è schiavo della propria ignoranza prima di tutto e poi di chi ne approfitta… Secondo me Berlusconi è uno Schiavo di Lusso… ma uno schiavo… …della propria miseria umana…

    • Valeria ha detto:

      Berlusconi è un aspetto, una particella sub-atomica di quello che avviene
      Solo se sai mettere a posto tutti i pezzi del puzzle, con pazienza e, soprattutto, sospendendo il giudizio politico che ci inquina da sempre…allora capirai qualcosa in più, di Vero…

      • Valeria ha detto:

        e non dimenticarti di ribaltare i piani….almeno di 180° rispetto al tuo punto di osservazione, rispetto al tuo pensiero di valutazione…altrimenti non funziona

  139. Ugo Bardi ha detto:

    E mentre voi chiaccherate del nulla, la fusione fredda avanza!

    http://www.leonardo-ecat.com/fp/Products/5kW_Heater/index.html

  140. Livio Varalta ha detto:

    Ciao Ugo,
    Bel sito per la scoperta del millennio!

    Avevi notato Ieri:
    leonardo-ecat.com/fp/About/Personnel/index
    Leonardo Corp Personnel
    Ing. Andrea A. Rossi, Inventor
    Prof. Sergio Focardi (INFN – University of Bologna – Italy)
    Prof. Giuseppe Levi (INFN – University of Bologna – Italy)
    Prof. Stremmenos Christos (Athen University – Greece)
    Prof. Alberto Carnera (INFM – University of Padova – Italy)
    Prof. Pierluca Rossi (University of Bologna – Italy)
    Prof. Luciana Malferrari (University of Bologna – Italy)
    Prof. George Kelly (University of New Hampshire – USA)
    Sterling D. Allan, Advisor, webmaster
    Hank Mills, Web content

    Comunque c’è la precisazione… miglioreranno…
    http://www.journal-of-nuclear-physics.com/?p=510
    Andrea Rossi
    November 12th, 2011 at 8:57 AM
    WARNING: THE WEBSITE http://WWW.LEONARDO-ECAT.COM IS NOT OUR WEBSITE. IT HAS NOT BEEN APPROVED, IT IS A DRAFT OF A PROPOSAL WHOSE TEXT HAS TO BE CONTROLLED, APPROVED. WE ASKED TO THE INFORMATIC WHO PROPOSED IT TO PUT IT IMMEDIATELY OUT OF THE NET, BECAUSE IT CONTAINS SUBSTANTIAL ERRORS, WRONG NAMES IN WRONG PLACES :SPECIFICALLY, ALL THE NAMES PUT IN THE PAGE “BONA FIDE” ARE TOTALLY WRONG AND SUCH NAMES HAVE NOT TO BE PUT IN THAT POST.
    WARM REGARDS,
    ANDREA ROSSI

  141. Camillo Franchini ha detto:

    Valeria scrive, colta da uno dei suoi periodici parossismi, per fortuna non tempestati di smiley ghignanti come fanno generalmente i parossistici:

    Definiscila quanto meno esecrabile questa posizione del tuo Libro, il solo modo che hai per riscattare L’ACCUSA DI VERGOGNOSO RAZZISMO che NON SOLO IO, MA GRAN PARTE DEL MONDO MUOVE A QUESTA VISIONE DISUMANA E VERGOGNOSA DELL’EBRAISMO, vera causa dei GRANDI MALI CHE L’UMANITA’ INTERA STA ATTRAVERSANDO DA SECOLI, QUASI MILLENNI….e che ora, grazie a DIO, si sta DISVELANDO ALLE COSCIENZE DEL MONDO INTERO, grazie alle recenti vergognose prese di posizione relativamente all’intervento in Iran!

    Manca solo l’accusa di deicidio, poi il quadro è completo.
    Siccome ho già detto che l’antisemitismo mi fa venire l’orticaria, metto Valeria in moderazione e lascio passare solo i suoi messaggi di contenuto scientifico relativi ai LENR.
    Avete scritto cose molto interessanti, che mi riprometto di leggere con comodo appena ho più tempo.

  142. Alessio Guglielmi ha detto:

    Un milione di messaggi fa, Il Santo diceva che il 90% delle università italiane sono autoreferenziali. Da quel che posso vedere dal mio punto d’osservazione, non sono d’accordo. Mi piacerebbe sentire pareri diversi, se circostanziati.

    Naturalmente bisogna mettersi prima d’accordo su cosa sia l’autoreferenzialità, ma il problema secondo me è nell’aggettivo `italiane´. Non vedo una gran differenza tra università italiane, francesi e tedesche in tema di qualità della ricerca. Ne vedo un po’ con quelle americane e inglesi, ma solo per la piccola frazione della ricerca di altissima qualità.

    Gli USA e l’UK hanno alcune università capaci di attirare i migliori talenti mondiali. Italia, Francia e Germania non hanno università di questo tipo, classe Harvard/Cambridge, diciamo. Possiamo metterci tranquillamente d’accordo che il 90% della ricerca sia `autoreferenziale´ (qualunque cosa questo voglia dire) e un 10% sia ben collegata, ma penso che questo valga per tutti i paesi ricchi, tra cui l’Italia.

    Semmai il problema dell’Italia, in confronto agli altri paesi ricchi, è che si fa meno ricerca, ci sono meno ricercatori, ma la qualità del singolo ricercatore o laboratorio mi sembra comparabile. Nel caso della fisica poi l’Italia si trova in situazione di superiorità, basta considerare che i grossi progetti del CERN sono molto spesso e quasi tutti diretti da italiani.

    Si potrebbe forse fare polemica sul 90% di ricerca `autoreferenziale´, che io preferirei chiamare `non di punta´. Perché non farne a meno? Il discorso sarebbe lungo, ma il succo per giustificare quella ricerca è: nessuno ha il dono di sapere in anticipo quale ricerca sia buona e quale ricercatore sia un genio, bisogna correre dei rischi.

    Sempre Il Santo propone di abolire il contratto a tempo indeterminato dei ricercatori. Non è un’idea nuova, e si sa già molto bene che è una cattiva idea. Il motivo è che, così facendo, si sposta tutta la ricerca verso i problemi facili che garantiscono risultati sicuri. Si favorisce poi la ricerca tecnologica a scapito di quella scientifica. Il motivo, ovvio, è che un ricercatore precario non può rischiare di ottenere un pugno di mosche affrontando problemi difficili, e deve quindi per forza stare su strade battute o ultra-sicure.

    In Germania (paese in cui ho lavorato sette anni) l’università è stata fortemente precarizzata, specialmente negli ultimi trent’anni, e il fenomeno di cui sopra è perfettamente evidente. Prima della seconda guerra mondiale la Germania aveva i migliori matematici e fisici, mentre oggi i migliori scappano all’estero. Per esempio, all’Università di Swansea (UK) ci sono così tanti logici tedeschi che spesso le riunioni di dipartimento si fanno in tedesco. I tedeschi sono oggi bravissimi nella tecnologia e in generale in tutte le discipline in cui si può mettere in piedi un laboratorio efficientissimo in cui schiere di schiavi precari eseguono gli ordini dell’Herr Doktor Professor (che poi magari prende il Nobel). Questo va anche bene, ma non è tutto.

    È molto migliore il modello francese, dove si garantisce il posto a ricercatori giovanissimi e li si lascia poi liberi di fare quello che vogliono. I francesi sono bravi su tutto lo spettro, dalle cose più ingegneristiche alle più teoriche. Ancora meglio fanno gli inglesi, anche loro poco precarizzati ma, curiosamente, senza tenure, grazie alla Thatcher. Ma gli inglesi hanno il vantaggio della lingua e di una cultura tollerante, e possono pescare in tutto il mondo. Gli americani poi sono poco precarizzati (nelle buone università) e con tenure, e fanno ottima ricerca. Quindi l’evidenza è a favore del contratto a tempo indeterminato, con tenure. Semmai ci sarebbe da intervenire sul reclutamento, che in Italia, in troppi casi, non avviene per merito. Bisognerebbe poi adottare l’inglese come seconda lingua ufficiale nelle università (e aumentare gli stipendi), così da poter reclutare professori in tutto il mondo. I francesi stanno cominciando a farlo, e se lo fanno loro che sono così gelosi della loro lingua, possiamo farlo anche noi.

    • Il Santo ha detto:

      Ovviamente faccio riferimento alla mia esperienza diretta, prima da studente in Ingegneria, poi da dottorando e infine da imprenditore. Per lavoro frequento anche ambienti di diverse Facoltà di Medicina in Italia.

      Bene, se devo essere sincero la maggior parte (il famoso 90% è un azzardo, ma credo sia molto vicino alla realtà) dei ricercatori sono impegnati a cercare “l’extra” esternamente all’Uni e a lamentarsi che “non hanno sicurezze”. In un paese normale le “sicurezze” dovrebbero essere le proprie competenze, in italia e’ il posto a tempo indeterminato. E questo e’ veramente deprimente.

      Di tanto in tanto spunta la classifica dei migliori atenei mondiali (http://it.wikipedia.org/wiki/Classifica_accademica_delle_universit%C3%A0_mondiali) ma fa uso di parametri oggettivi del tipo “quanti premi nobel sono usciti da quell’ateneo”. La migliore uni italiana è…. ehm… non è nei primi 100!

      Sono daccordo quando dici, che abolendo il contratto a tempo indeterminato “un ricercatore precario non può rischiare di ottenere un pugno di mosche affrontando problemi difficili, e deve quindi per forza stare su strade battute o ultra-sicure” privilegiando la ricerca tecnologica a quella scientifica. Mi verrebbe da dire che è quello che mi aspetto da un ricercatore di una facoltà di ingeneria ma non da uno di fisica. Non ho detto che i finanziamenti all’università debbano provenire solo dai privati, ma ciò che oggi viene speso per stipendi “a tempo indeterminato” venga trasferito su contratti a termine. Ti dirò di più, io eliminerei il contratto a tempo indeterminato da tutto l’impiego pubblico, in modo da evitare l’italica concezione dello stipendio inteso come vitalizio… vabe’, sto divagando…

      Vogliamo poi parlare del nepotismo? Mi accuseresti sicuramente di qualunquismo… secondo me è un fenomeno reale e misurabile, una vera piaga.

      • Alessio Guglielmi ha detto:

        Caro Il Santo, temevo questa risposta, infatti ho precisato `da quel che posso vedere dal mio punto d’osservazione´.

        Mi sono fatto l’idea che le facoltà di medicina italiane siano un mondo a parte, da quello che leggo sui giornali e da quello che ogni tanto sento anch’io. Non metto in dubbio quello che dici, anzi, ci credo. Però tu credimi che al di fuori di medicina l’aria è veramente diversa. In generale, tanto più ci si sposta verso discipline teoriche, tanto più i ricercatori diventano ascetici e immuni dalla corruzione del mondo. Non scherzo, ne sono convinto ed è quello che ho potuto vedere in trent’anni di vita universitaria in Italia e all’estero.

        Medicina è un mondo a parte anche all’estero, con stipendi diversi, criteri di carriera diversi, tutto diverso. Non so se è un mondo corrotto anche in altri paesi, non ne ho proprio idea. Si sentono storie di malaffare in combutta con Big Pharma, ma nulla di tutto ciò ho mai vissuto in prima persona, non posso proprio dire.

        Sulla faccenda dei contratti a tempo indeterminato rimarremo probabilmente su posizioni inconciliabili, almeno questa è la mia esperienza con gli imprenditori. Ti posso dire dov’è l’errore secondo me, ma non mi aspetto di convincerti. I bravi ricercatori sono quasi indifferenti al denaro e a ogni forma di approvazione sociale. Sono ossessionati dalla loro ricerca, ed è bene che sia così, perché è dall’ossessione maniacale che vengono le idee nuove. La cosa più devastante per la loro produttività è la distrazione, e se metti loro il tempo determinato, per cui non sono sicuri di poter sfamare i pupi, azzeri la loro creatività. È contrario all’esperienza e alla logica dell’imprenditore, ma è così.

        Ho qualcosa da dire anche sulle classifiche delle università. Non sono proprio spazzatura, ma quasi, e ti dico il perché. Tanto per cominciare, quasi tutte le classifiche prendono in considerazione anche gli aspetti didattici, che sono importanti per scegliere dove studiare, ma non dicono chi fa bene la ricerca. Secondariamente, queste classifiche sono quasi tutte fatte nel mondo anglosassone; ultimamente ci provano gusto anche i cinesi. Il motivo principale per cui si fanno è la competizione delle università anglosassoni per il mercato degli studenti cinesi. Per chi non ci è dentro è quasi incredibile, ma il fatto è che le buone università anglosassoni stanno in piedi grazie ai cinesi ricchi che mandano qui i propri pargoli, e dovreste vedere con quanto cinismo si corre dietro ai renminbi di questi tempi.

        A questo proposito, nel 2006 un grande giornale inglese (non ricordo quale), di quelli che fanno queste classifiche e che influenzano decine di migliaia di studenti, se ne è venuto fuori con un nuovo parametro, il `valore aggiunto´, e gli ha dato grande peso nella formazione dei punteggi delle università. Il valore aggiunto è definito come la differenza tra voto di uscita all’università e voto di uscita dalla scuola secondaria. Pazzesco, no? Come è ovvio, un’università che accettasse caproni e li laureasse con ottimi voti vedrebbe aumentare il suo `valore aggiunto´ e salirebbe posizioni in classifica. L’università di Bath (cui appartengo) è stata informata della cosa e l’ha ignorata, anzi, ha aumentato la soglia di ingresso per i propri studenti. Altre università, magari in difficoltà economica, invece ci hanno giocato sopra. Nella classifica che mi hai mandato ce n’è qualcuna nelle posizioni alte.

        Già questi due fattori, cioè mercato di interesse e mentalità `pragmatica´ influenzano negativamente la composizione delle classifiche. C’è poi un terzo fattore, molto importante, che è il privilegiare le grosse università che sono uniformemente forti. Nel sistema anglosassone, si tende ad avere grandi università molto forti in tutto e poi una marea di università deboli di ogni dimensione. Questo è dovuto negli USA alla privatizzazione e in UK al sistema di allocazione dei fondi di ricerca. In Europa continentale invece la situazione è molto diversa, l’unità che conta è il singolo dipartimento, non l’università, per cui ci si ritrova ad avere centri di eccellenza sparsi un po’ dappertutto e quasi nessuna università allo stesso tempo di grande massa e di ottima qualità uniforme. Per questo motivo è difficile per i continentali arrivare in alto in queste classifiche.

        Per uno che vuole sapere dove si fa bene un certo tipo di ricerca le classifiche delle università sono completamente inutili, semmai contano i dipartimenti (che vengono però solo classificati per nazioni) e meglio ancora i singoli gruppi di ricerca. Noi di Bath, che è un’università piccola, lo sappiamo bene, la nostra università è tra le prime dieci in UK, ma il nostro dipartimento tra i primi quattro e il nostro gruppo tra i primi due del suo genere. (Quindi ci dispiacerebbe essere giudicati dalle classifiche, ma questo lo fanno solo i giornalisti e gli studenti.)

        La stessa cosa vale per le università italiane. Se si guarda a queste classifiche fanno schifo, ma le classifiche raccontano una storia molto parziale e distorta, quindi non fidatevi. Contano i gruppi e per sapere quali sono quelli buoni, bisogna conoscere la materia, non si scappa.

  143. Alessio Guglielmi ha detto:

    Sono d’accordo con Giancarlo. Anche nella mia esperienza il processo di peer reviewing è sano, i revisori sono quasi sempre onesti e scrupolosi e il sistema premia l’onestà e scoraggia la partigianeria.

    Leggo di molti che criticano il peer reviewing e in generale propagandano l’idea di un mondo della ricerca in mano a lobby mafiose che decidono in base a interessi di parte. Nella mia esperienza è il contrario, anche se, come tutti, ho sentito di casi particolari di nepotismo, favoritismo e disonestà in generale. Il punto è che questi casi vengono isolati e suscitano scandalo e sanzioni dure.

    Invito tutti a diffidare di lamentazioni generiche, da sfogo al bar. Sarebbe opportuno che chi le fa circostanziasse un po’ quel che dice e fornisse qualche dato sulla sua esperienza in materia. Aggiungo che queste critiche sono tipiche dell’Italia, all’estero ho trovato molta maggior fiducia nella ricerca. Penso che derivino un po’ dalla cattiva stampa generata dai casi di nepotismo recentemente denunciati e un po’ dal carattere nazionale.

    Comunque il presunto ostacolo lobbistico alla fusione fredda non avviene solo in Italia, quindi possiamo ignorare il carattere nazionale. Bene, io non credo a nessun complotto, i ricercatori sono curiosi per natura, se ci fosse stato qualcosa di buono negli articoli di fusione fredda rifiutati, dopo qualche modifica sarebbero stati accettati, non ho mai visto nulla che mi possa far credere il contrario.

    Sempre per Giancarlo: è vero, il web è nato al CERN, ma è una specie di coincidenza, non userei questo argomento per dimostrare che il CERN è utile. No, bisogna insistere sul concetto che, nell’esperienza storica dell’umanità, generare nuova conoscenza di base è economicamente utile. Il fatto di non sapere in anticipo come sarà utile non è un buon motivo per smettere di fare ricerca di base.

    Bisogna essere ottimisti sull’esito di questo messaggio, si sa che anche i più ignoranti possono arrivare a capire qualche concetto astratto. Basta poi un minimo di approvazione sociale per farli sentire super-cool. A questo proposito, speriamo che l’estetica berlusconiana venga presto dimenticata.

  144. Alessio Guglielmi ha detto:

    A Max Altana. Grazie per l’informazione sull’effetto Dunning-Kruger, che non conoscevo. Avendone preso coscienza, da oggi cercherò di essere meno modesto.

  145. Alessio Guglielmi ha detto:

    Caro Sig. Rampado, lei è un personaggio interessante ma strano al punto di sembrare finto. Non riesco a prenderla sul serio quando cerca di reclutare esperti su un blog. Lei, in quanto industriale e quindi persona concreta, dovrebbe sapere che anche se a uno `la matematica piace molto´, difficilmente è esperto di qualcosa che possa interessare a lei. Io, per esempio, di Navier-Stokes non so nulla, e anche se ne sapessi qualcosa, chi le dice che sia bravo? Mi aspetterei che lei seguisse una trafila più tradizionale nella scelta dei suoi consulenti.

    Venendo al progetto ITER, che lei vorrebbe abolire in favore della ricerca sull’abbattimento degli sprechi, le dico: d’accordo, questa è un’opinione che potrebbe essere rispettabile. Ma su quali dati la basa? Quali sono i suoi argomenti? La sua personale sensazione o anche esperienza non bastano. Per un progetto di tale portata si sono mossi esperti e istituzioni di rango mondiale. Lei pensa davvero che sarebbe in grado di andare davanti a tutti questi signori e dimostrare in quattro e quattr’otto che hanno fatto una delle più colossali puttanate della storia dell’umanità? A me sembra improbabile. È più probabile che la sua sia una chiacchiera da bar, ma glielo dico come presunto dato di fatto, non sto cercando di offendere.

    Tutto ciò non toglie che il suo atteggiamento da industriale rampante possa portare a qualcosa di buono per tutti. Secondo me al mondo c’è posto sia per quelli come lei, sia per quelli come me, sia per quelli di ITER.

  146. Alessio Guglielmi ha detto:

    Caro Livio, ho visto. Passerini oltre che all’esoterismo ha deciso di darsi all’enigmistica. Un po’ di ginnastica mentale non può fargli che bene.

    Ho visto anche il messaggio dopo, in cui un fan notturno (forse in sogno) gli consiglia di lasciarci perdere noi scettici, e il nostro caro Passerini di conseguenza decide di `donare il suo tempo al miele´.

    È uno spasso, mi manca già. Torna a noi, Passerini, torna che ti vogliamo bene!

  147. Alessio Guglielmi ha detto:

    Camillo, vedo che adesso hai anche tu un blog di poesia. Che abbia ragione Passerini? La tua era invidia! Beh, buona fortuna.

  148. roberto ha detto:

    ragazzuoli
    sempre a guardar l erba del vicino..
    sior Camillo li metta a tirar giù le olive

  149. Giancarlo ha detto:

    Nel blog #22 si sono scagliati praticamente tutti contro Rossi per il pessimo stile (addirittura anni ’90, con pagine statiche, mamma mia…) utilizzato dalla banda PES per la composizione del sito web ufficiale (poi declassato a ufficioso) della Leonardo Corporation. Tutti a dire che lo stile approssimativo danneggia l’immagine di Rossi; che ci voleva qualcosa dal design più accattivante, tipo il sito di Deucalione che promette al mondo intero di trasportarlo nel futuro energetico a bordo di un’arca tecnologica; che questo proprio Rossi non doveva permetterlo: insomma uno scandalo cui porre rimedio immediato. Poiché gli attori sono sempre gli stessi ho provato a calcolare la percentuale di quelli che si erano mostrati altrettanto scandalizzati per la condotta danneggiatrice della propria immagine seguita da Rossi durante le dimostrazioni più o meno pubbliche dell’anno in corso: percentuale stimabile tra il 2% e il 2,04%.
    Di tutte le cose accadute di cui un sostenitore dovrebbe preoccuparsi e su cui dovrebbe cominciare a far crescere un sano albero della critica la più compromettente sembra essere
    la veste grafica del web. Che dire? quel paradigm-shift che tutti attribuiscono ai meriti
    di Rossi e che dovrebbe migliorare il nostro futuro in effetti parrebbe già verificatosi:
    netta prevalenza della forma (il web, i video, la grande atmosfera conviviale per cui il permesso d’ingresso accordato a quelli che stavano fuori è un chiaro indice di successo del MW, così come l’accordo di fornitura con NI) sulla sosteanza, ossia un esperimento condotto con criteri scientifici che permetta di verificare l’aspetto termodinamico del gattone, ciò a dire energia prodotta in eccesso con un errore massimo del 2-3% attribuibile a errori sperimentali non evitabili (imprecisione degli strumenti, principalmente). In prima battuta nessuno vuole la dimostrazione della reazione nucleare, di quella parliamo solo dopo che il gattone funziona.
    Non ostante poi la cosa non sia affar mio fintanto che Rossi non chiede i soldi del contribuente, non imbroglia le vecchiette ma al massimo solo le grandi Corporation e non abusa troppo della credulità popolare la cosa mi irrita e mi provoca prurito diffuso, per la constatazione che intere classi sono passate indenni sui banchi del liceo senza riuscire ad acquisire spirito critico o nozioni base di fisica (a nessuno è richiesto per legge di conoscere la meccanica quantistica) e oggi scrivono sui blog su argomenti correlati.
    Poi questi crescono, vanno a votare e si fanno abbindolare da chi promette di far diventare tutti gli italiani milionari entro la fine della legislatura, anzi un anno prima.
    Ero così incazzato che ne hanno fatto le spese gli studenti di cui mia moglie stava correggendo i compiti di fisica e di cui si lamentava ad alta voce: “Bocciali tutti, non permettere loro di credersi dei geni, perché hanno preso a stento un diploma di una scuola fatta per persone normali, e di fare dei danni.
    Buona notte e sogni d’oro.

  150. Giancarlo ha detto:

    Limerick

    An inventor who lives in Miami
    one day after cooking pastrami
    stayed up extra late
    and invented a bait
    that could be used to make “grande scammi”

    Karl-Henrik
    Da Ny Teknik

  151. Alessio Guglielmi ha detto:

    Ben detto, sono d’accordo su quasi tutto. Ho sempre pensato anch’io che credere in Rossi e in Berlusconi derivi dagli stessi meccanismi, forse l’ho anche scritto da qualche parte.

    Su una cosa sono in lieve disaccordo. Secondo me non è tanto la fisica che questi caproni avrebbero dovuto studiare, ma la dialettica. Se si fossero abituati a enunciare in modo ordinato e preciso una posizione, e poi a difenderla dalle obiezioni, a sostenere un dialogo, a tenere botta, non si caccerebbero in questi buchi neri mentali. Infatti la disciplina della dialettica abitua a essere scettici con sé stessi, a fare delle domande e a pretendere delle risposte logiche, altro che messaggini, sorrisini, pensierini, passerine e berluschini.

    • Giancarlo ha detto:

      In realtà era quello che intendevo con “spirito critico”, verso sé e verso gli altri. Dialettica piace di più anche a me grazie.

  152. Camillo Franchini ha detto:

    @Francesco

    Le fornisco gli indirizzi di alcuni siti nazionali dove vengono raccolte le informazioni sulla reazioni nucleari:

    /JCPRG/ Japan Charged Particle Nuclear Reaction Data Group, Hokkaido University, Sapporo, Japan

    /NDS/ IAEA Nuclear Data Section, Vienna, Austria

    /NNDC/ US National Nuclear Data Center, Brookhaven, USA

    /CAJaD/ Russian Nuclear Structure and Reaction Data Centre, Kurchatov Inst., Moscow, Russia

    /NEA-DB/ OECD/NEA Nuclear Data Bank, Issy Les-Moulineaux, France

    /CDFE/ Centre for Photonuclear Experiments Data, Moscow State Univ., Russia

    /CJD/ Nuclear Data Centre, Obninsk, Russia

    /UkrNDC/ Ukrainian Nuclear Data Center, Institute for Nuclear Research, Kyiv, Ukraine

    /India/ Indian Compilation Group: BARC and others, India

    Ce ne sono molti altri, ma non ho più tempo per completare l’elenco; lo farò questa notte.
    In questo modo può consultare da solo le banche dati.
    Io mi sono fermato alla IAEA e al BNL, per adesso.
    Se il confronto sulle LENR continua, e credo che meriti di essere continuato su basi sistematiche, mi occuperò anche di altri siti (non tutti, per esempio mi interessa quello francese).
    Visto che Lei è appassionato di questo argomento, potremmo coordinare i nostri sforzi.
    Cordiali saluti

  153. Francesco ha detto:

    @cataflic
    “sì, conosco il mantra, però le sezioni d’urto rappresentano proprio la casualità di condizioni energetiche …applicata a reazioni reali!”

    Aspita, questo è proprio un tipico caso di “bue che dice cornuto all’asino”>/i>.
    Il mantra delle sezioni d’urto lo state recitando voi da mesi e proprio per cercare di mostrare che non è utile a “smontare” la possibilità di esistenza delle LENR, che io sto discutendo da altrettanto tempo.

    “Quello che mi aspetterei è una argomentazione sul perché in quella configurazione (campi magnetici, configurazioni geometriche particolari,compressioni, radiazioni, condensati di B-E…chenesò!) si raggiungono energie utili alla fusione&simili, invece si continua a dire che ci possono essere altre reazioni, quando tutte sono già state realizzate migliaia di volte.”

    Esatto! Finalmente! O meglio, in parte.
    Le possibilità sono due.
    O la “densità di energia” che si raggiunge nelle LENR in certe condizioni (diverse da quelle testate in modo identico, come è giusto che sia, nelle reazioni che ha riportato Franchini) è sufficiente a ottenere la fusione.
    Oppure, a causa di qualche fenomeno non ancora compreso, in certe condizioni (che non si realizzano nei tipici esperimenti di fusione), l’energia necessaria alla fusione diminuisce fino ad un valore che può essere raggiunto molto più facilmente.

    Quello che avviene nelle LENR, che ricordiamolo sono osservate da 22 anni in molti laboratori anche serissimi (non solo in capannoni industriali), potrebbe anche essere una sinergia tra le due fenomenologie.

    “Quando poi qualcuno segue questa strada, si arriva a dover piegare in modo paradossale i principi base della scienza moderna per giustificare esperimenti dove molto probabilmente sono semplicemente stati fatti degli errori di misura, come si rivela ogni volta che claims vengono riprodotti e rimisurati in separata sede.”

    E qui ritorniamo alla solita supponenza e superficialità.
    Veramente credete più probabile che centinaia di ricercatori in decine e decine di laboratori nel mondo e con set-up sperimentali diversi da 22 anni continuano a confondere “errori sperimentali” con anomalie reali?
    In che modo stabilisci che questi cosiddetti claims si rivelano sempre degli errori?
    Per quello che ne so io, il tentativo di riproduzione della FF fu tentato nel lontano 1989 da alcuni laboratori, tra cui il MIT che mise la pietra tombale sulla FF (e su questo si potrebbe discutere, mai sentito parlare di Mallowe?), e poi non più replicato. Da allora i “claims” sono analizzati solo tramite peer-review, che per carità è uno strumento necessario, ma se il reviewer non va materialmente in labortorio sei proprio sicuro che può decidere senza ragionevole dubbio che il fenoneno descritto non sia avvenuto? Può al più affermare che l’articolo non è scritto in modo ineccepibile, oppure dire che i grafici sono falsi, ma non può dire che il fenomeno non è mai avvenuto, come invece affermate tu e i ”franchiniani”.

    Riguardo questo punto, hai guardato il servizio della CBS che ho segnalato diversi posts fa? Visto cosa succede quando un ricercatore (di un certo livello tra l’altro), pur scettico, anzi certo della inesistenza delle LENR, si avvicina ad un esperimento serio con mentalità aperta?
    Per facilitarti il compito, se fossi intenzionato a guardarlo, ti riposto il link:
    video1 , video2

    Sono davvero curioso di sapere cosa ne pensi.

  154. Giancarlo ha detto:

    Quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare

    http://www.ncregister.com/blog/the-machine-that-changes-everything/

  155. Camillo ha detto:

    Anche questa notizia è interessante.

    A physics professor who is a member of the group that hands out the Nobel prize for economics, physics and chemistry, prof. Sven Kullander, will be giving a lecture about this on 23 November at a Swedish University. He has seen the device operate on at least two occasions in the last year. He seems to be supportive but cautious. It will be interesting to see what he has to say in his lecture.

  156. Camillo ha detto:

    @Livio Varalta

    La coppia Braga Capiluppi avrà molto da fare per distinguere l’UniBO da Rossi.

    L’allegato di Repubblica Affari & Finanza del 14 novembre riporta a pag. 47 che “Andrea Rossi e Sergio Focardi hanno mostrato all’Università di Bologna la loro macchina E-Cat…”

    Ricordo che già alcuni mesi fa avevi segnalato la presenza di Levi, Carnera (Padova) e degli altri Italiani nel “personnel” della Leonardo Corporation. I recenti messaggi tuoi, di Guglielmi e di Ugo hanno evidentemente indotto Rossi a disconoscere il sito costruito da Sterling Allan, che avrebbe potuto provocare un’accusa di conflitto di interessi.
    Mi sembra che l’intervento di Rossi sia tardivo e che Levi sia irrimediabilmente compromesso.
    Curiosamente gli amici di 22 passi si preoccupano più dell’aspetto del sito che del suo contenuto; non sembrano avere dato importanza alla presenza di Levi e degli altri Italiani alla Leonardo. Valeria ha offerto il suo aiuto per migliorare l’aspetto del sito.
    Mi sembrano piuttosto svagati.
    Buona giornata

  157. Camillo ha detto:

    @Francesco

    Ho provato a interrogare il sito giapponese

    /JCPRG/ Japan Charged Particle Nuclear Reaction Data Group, Hokkaido University, Sapporo, Japan

    Ho cercato informazioni sulla DD con formazione di 3He e ho ottenuto il grafico della sezione d’urto che riporto sotto.
    Intendiamoci, non si tratta di una LENR, è solo una prova per vedere se il sito è facilmente interrogabile.
    Non so se valga la pena aumentare il nostro campo di ricerca e uscire da BNL e da IAEA; se però uno cerca a tutti i costi una LENR può valere la pena di spendere un mese in giro per le banche dati del mondo.
    Potrebbe essere perfino oggetto di una tesi o tesina di laurea (esistono sempre le due tesine di laurea?)
    Personalmente credo che dopo 23 anni trascorsi da F&P dovremmo trovare LENR a bizzeffe nelle banche dati.
    Realisticamente, Francesco, se non vengono riportate da nessuna parte, che cosa dobbiamo pensare? Che siamo oggetto di una congiura internazionale?

  158. Camillo ha detto:

    @Francesco
    @Alby

    Queste sono altre banche dati. Credo che in questo modo si sia completata la rassegna.

    CNPD/ Center of Nuclear Physics Data, Russian Federal Nuclear Center (VNIIEF), Sarov, Russia

    /CNDC/ China Nuclear Data Center, Beijing, China

    /ATOMKI/ ATOMKI Nuclear Reaction Data Group, Debrecen, Hungary

    Quando ho più tempo, cerco la reazione di Preparata in Giappone. Se esiste fredda trovo anche gli articoli che la riportano.
    Perché non fa la stessa cosa in modo indipendente?

  159. Livio Varalta ha detto:

    @Alessio e tutti

    BINGO!

    http://www.leonardo-ecat.com/fp/About/Personnel/index.html

    Personnel

    Ing. Andrea A. Rossi, Inventor
    More… (Bear in mind that some relationships are confidential and cannot be listed here.)

    Sparito anche Focardi!

  160. Giancarlo ha detto:

    Il sito è registrato a nome di Rossi, che però non l’ha autorizzato e non ne sa nulla…

    Registration Service Provided By: Namecheap.com
    Contact:
    Visit: http://namecheap.com
    Domain name: leonardo-ecat.com
    Registrant Contact:
    Leonardo Corporation
    Andrea Rossi ()
    Fax:
    116 South River Road
    Bedford, NH 03110
    US
    Administrative Contact:
    PES Network, Inc
    Sterling Allan ()
    +1.8014071292
    Fax: +1.8018808322
    PO Box 429
    Mount Pleasant, UT 84647-0429
    US
    Technical Contact:
    PES Network, Inc
    Sterling Allan ()
    +1.8014071292
    Fax: +1.8018808322
    PO Box 429
    Mount Pleasant, UT 84647-0429
    US
    Status: Locked
    Name Servers:
    ns371.pair.com
    ns7.ns0.com
    Creation date: 11 Nov 2011 17:12:00
    Expiration date: 11 Nov 2012 09:12:00

    • Caracolla ha detto:

      Scandolosa tanta ignoranza dei meccanismi piu` elementari di funzionamento della Rete. Un furbetto della old-economy che non ha capito come sparare balle e non essere scoperti su Internet.

    • Livio Varalta ha detto:

      @Giancarlo
      Non sono pratico, per favore mi fai la stessa visura anche per questo sito?
      http://www.journal-of-nuclear-physics.com/
      Grazie
      Vi terrò aggiornati…

      • Giancarlo ha detto:

        QUESTO E’ PROTETTO HO INTERROGATO DUE BANCHE DATI DIFFERENTI 🙂

        REGISTRY WHOIS FOR JOURNAL-OF-NUCLEAR-PHYSICS.COM
        Domain Name: journal-of-nuclear-physics.com
        Updated: 1 second ago – Refresh

        Registrar: ENOM, INC.
        Whois Server: whois.enom.com
        Referral URL: http://www.enom.com
        Status: clientTransferProhibited

        Expiration Date: 2012-02-26
        Creation Date: 2010-02-26
        Last Update Date: 2011-01-27

        Name Servers:
        ns1.stayhosted.com
        ns2.stayhosted.com
        See journal-of-nuclear-physics.com DNS Records

        Information Updated: Tue, 15 Nov 2011 21:29:33 UTC

        ============================================================

        Registration Service Provided By: Namecheap.com
        Contact: support@namecheap.com
        Visit: http://namecheap.com

        Domain name: journal-of-nuclear-physics.com

        Registrant Contact:
        WhoisGuard
        WhoisGuard Protected ()

        Fax:
        11400 W. Olympic Blvd. Suite 200
        Los Angeles, CA 90064
        US

        Administrative Contact:
        WhoisGuard
        WhoisGuard Protected (eda938cc95884d1d9e8865b5907901dc.protect@whoisguard.com)
        +1.6613102107
        Fax: +1.6613102107
        11400 W. Olympic Blvd. Suite 200
        Los Angeles, CA 90064
        US

        Technical Contact:
        WhoisGuard
        WhoisGuard Protected (eda938cc95884d1d9e8865b5907901dc.protect@whoisguard.com)
        +1.6613102107
        Fax: +1.6613102107
        11400 W. Olympic Blvd. Suite 200
        Los Angeles, CA 90064
        US

        Status: Locked

        Name Servers:
        ns1.stayhosted.com
        ns2.stayhosted.com

        Creation date: 26 Feb 2010 19:17:40
        Expiration date: 26 Feb 2012 19:17:40

        • Livio Varalta ha detto:

          Grazie Giancarlo.
          Era per verificare qualche “coinvolgimento” di qualcuno appartenente all’Istituzione che si è dichiarata NON COINVOLTA.
          Comunque mi sono “studiato” diverse pagine del sito, preso appunti e girato gli stessi al “contatto” UniBO…

  161. Francesco ha detto:

    @Franchini
    Mi perdoni l’ardire ma dopo mesi di discussioni vane mi nasce spontanea una domanda.
    Non la prenda per una offesa, le chiedo con tutta la tranquillità di questo mondo:
    Ma lei ci fa o ci è?.

    La questione delle banche dati, come ho più volte precisato, non cambia minimamente il mio discorso riguardo le LENR. E come ho cercato di spiegare molte volte, questo non dipende dal fatto che non ho fiducia nelle banche dati o che le reputo inutili, anzi.
    E non dipende neanche dal fatto che credo in una congiura mondiale, ma da due motivi molto più semplici, provo a ripeterli, vediamo se ci intendiamo una volta per tutte.

    1) Non mi sembra affatto strano che un fenomeno “nuovo” o comunque ancora non riconosciuto e controverso non sia presente in banche dati, così come in libri di testo.
    Quindi non mi suscita alcun interesse spulciare le banche dati in cerca di qualche reazione che possa avvicinarsi ad una LENR. Inoltre per farlo dovrei perdere del tempo che preferisco impiegare al più per informarmi ed eventualmente leggere articoli scientifici sull’argomento, che sono infinitamente più interessanti di una banca dati la quale, per carità, è una ottima e utilissima sintesi delle conoscenze fin qui verificate ma di certo non è utile per “studiare” un fenomeno nuovo.
    Comunque visto che sono molto curioso, se posso sfrutterei le sue conoscenze in materia infinitamente superiori alle mie e le chiedo di continuare questa opera meritoria di ricerca delle LENR nelle banche dati. Vorrei solo capire una cosa.

    Nel momento in cui lei identifica una certa reazione ottiene, mi corregga se sbaglio, una risposta in termini di sezione d’urto in funzione dell’energia del fascio di particelle incidente.
    Ora anche ammettendo che si possa confrontare questa tipologia di reazione con una LENR (e già su questo avrei alcune precisazioni, vedere punto 2), in che modo le paragona?
    Cioè, quale valore dell’energia incidente “assegna” alla LENR e quindi come ricava la probabilità (sezione d’urto) conseguente?
    Badi che non è una domanda retorica né polemica.

    2) Come premettevo prima e diverse altre volte in precedenza, è ancor più importante, a mio parere, discutere sulla “bontà” del confronto tra LENR e fusione nucleare “classica”.
    In primo luogo mi è parso di capire che i set-up degli esperimenti che estrae dalle banche dati e che riporta, sono molto diversi da quelli dei “fusori freddi”.
    In particolare, pur eliminando la questione tra fusione “nel vuoto” e nella materia condensata, che sembra non sussistere, la principale differenza sta nella presenza/assenza di un fascio di particelle incidenti, o comunque qualcosa che possa essere ricondotto a questa condizione, me lo conferma?
    Anzi potrebbe esporlo nella maniera più comprensibile anche per i non addetti?

    Considerando che su questa questione ho scritto ieri in un post che risulta ancora in moderazione, aspetterei che lo sblocchi prima di eventualmente ripetere alcune considerazioni.
    A risentirci.
    Saluti.

    • Camillo ha detto:

      Non mi sembra affatto strano che un fenomeno “nuovo” o comunque ancora non riconosciuto e controverso non sia presente in banche dati, così come in libri di testo.

      Il “fenomeno” LENR è vecchio come il cucco, risale addirittura al 1989, segnalato per la prima volta da certi M. Fleischmann e S. Pons.
      Se una banca dati che si aggiorna una volta al mese, come abbiamo vista fare al BNL, non riporta reazioni proposte quasi un quarto di secolo fa, serve per farci la birra. Non vale nemmeno la pena di interrogarla se è obsoleta.

      Nel momento in cui lei identifica una certa reazione ottiene, mi corregga se sbaglio, una risposta in termini di sezione d’urto in funzione dell’energia del fascio di particelle incidente.

      Io ho scelto la sezione d’urto come grandezza particolarmente significativa. Uno che si occupa di LENR può scegliere la grandezza che preferisce. La banca dati non è per niente rigida. Vuole per esempio il titolo di un lavoro scelto a caso? L’accontento:

      E. Crema et al.
      Near-barrier quasielastic scattering as a sensitive tool to derive nuclear matter diffuseness
      Jour: Physical Review, Part C, Nuclear Physics, Vol.84, p.024601 (2011)

      Qua non è questione di sezioni d’urto.
      Trova informazione sul lavoro in questo sito:
      http://prc.aps.org/abstract/PRC/v84/i2/e024601
      Se non Le basta, Le insegnano come acquistare l’articolo in formato pdf. Nel giro di poche ore Lei riesce ad avere accesso all’articolo completo.

      Per le LENR dobbiamo accontentarci dell’elenco di Jed Rotwell; fa una bella differenza.
      Alla banca dati può proporre tutte le LENR che crede, nella forma che crede; se si tratta di lavori seri, essi verranno caricati e serviranno da stimolo per ricerche di approfondimento.
      Mi sembra che le banche dati La intimidiscano. Ci entri e si accorgerà di quanto sono ricche e amichevoli.
      A me interessano le sezioni d’urto; ad altri possono interessare altre grandezze, come per esempio l’elenco dei gamma di rilassamento che accompagnano sempre una reazione nucleare.
      Esplori una banca dati qualsiasi e vedrà che ci sarebbe posto anche per le LENR, se esistessero.
      Certo è necessario che il Rapporto 41 e simili superino lo scrutinio dei recensori. Se non fosse così una banca dati sarebbe un refugium peccatorum, un’accozzaglia di dati che non offrono alcun affidamento.

      • Francesco ha detto:

        @Franchini

        Mi dolgo per l’ennesima volta di verificare le sue incredibili capacità elusive e la mia incapacità ad abbandonare un discorso evidentemente inutile, visto che gli interlocutori non hanno alcuna intenzione di ascoltare/leggere per davvero cosa l’altro sta dicendo/scrivendo.

        Quindi la sua risposta non merita che un mesto addio.

        Chissà che un giorno non debba ricredersi della sua cocciuta volontà di arroccarsi su posizioni pari ad quelle di “un angolo con più di 90°”.
        Lo spero non tanto perché mi sta a cuore lei o la “vittoria” in una inutile discussione, ma perché vorrebbe dire che qualcuno sarà riuscito a finalmente a mostrare la realtà delle LENR in modo tanto inequivocabile da convincere persino lei.
        E questo non potrà che essere un bene per la scienza ed ancora di più per l’umanità grazie alle inevitabili ricadute pratiche.

        Ad maiora.

        P.S.:
        Non che abbia una grande importanza ma il mio intervento di ieri è ancora in moderazione. Era una risposta a cataflic e indirettamente anche a lei.
        Contiene tra l’altro il link che avevo già segnalato ad un servizio della CBS che mostrava cosa può sucedere ad un fisico “tradizionale” che si avvicina al cannocchiale, ci guarda dentro senza salame sugli occhi e verifica in prima persona invece di fidarsi di una realtà preconfezionata.

        • Camillo ha detto:

          Non che abbia una grande importanza ma il mio intervento di ieri è ancora in moderazione. Era una risposta a cataflic e indirettamente anche a lei.

          Invece ha grande importanza, perché ho solo moderato Valeria, che si era ostinatamente messa fuori tema.
          In questo momento non ci sono messaggi in moderazione.
          Mi dispiace per questi ritardi e, se sono dovuti a mia inefficienza, me ne scuso molto.

        • Camillo ha detto:

          Mi dispiace che non sia stato in grado di rispondere in modo da Lei accettabile alle Sue osservazioni.

          Chissà che un giorno non debba ricredersi della sua cocciuta volontà di arroccarsi su posizioni pari ad quelle di “un angolo con più di 90°”.
          Lo spero non tanto perché mi sta a cuore lei o la “vittoria” in una inutile discussione, ma perché vorrebbe dire che qualcuno sarà riuscito a finalmente a mostrare la realtà delle LENR in modo tanto inequivocabile da convincere persino lei.

          Nessuna “cocciuta volontà di arroccarmi”, solo un tentativo di distinguere tra “scienza cosiddetta” e “scienza consolidata”, quella che, per semplicità di esposizione, affido alle banche dati. Non esiste uno strumento più efficace per distinguere tra ciò che “pare essere” e ciò che “è noto e accettato”. I dati sono recenti; l’accesso ai lavori originali immediato o almeno guidato.
          Quando Focardi, Preparata e altri propongono modifiche sostanziali alle leggi o ai principi della scienza nucleare, io cerco di mettere in evidenza la loro solitudine, l’eccezionalità della loro posizione. In una sola occasione Preparata ha ammesso che la sua interpretazione della ff non era accettabile dalla comunità scientifica. In questo modo ha correttamente informato lo studioso che si stava inoltrando in un campo nuovo, mai provato prima. Credo che nessuno abbia colto questo desiderio di chiarezza manifestato da Preparata in quell’occasione. Mi sembra giusto farlo.
          Nessuno si comporta più così e tutti vorrebbero presentare le loro ff come sviluppo normale e logico della scienza “generalmente accettata”, per usare un’espressione cara a Preparata. Così fanno Focardi e Rossi (anche se il loro articolo fa pensare a studi male assimilati).
          Io ho trovato che le banche dati, nella loro indifferenza e imparzialità, vanificano queste pretese.
          Passerini afferma che faccio un uso strumentale delle banche dati. Mi sembra una tautologia. Che altro uso si può fare di uno strumento?
          Spero di avere chiarito perché mi riferisco alle banche dati come a una pietra di paragone.
          Sono aggiornate con tanta frequenza, elaborate con tanta cura, che mi rifiuto di pensare che si siano “dimenticate” delle LENR per una scelta maliziosa. Al contrario sarebbe stata una scoperta da usare come scoop.
          Se non lo facevo io lo avrebbe fatto un altro, un giorno o l’altro.
          Le LENR possono essere studiate, ma bisogna che chi le pratica ammetta di partire da posizioni “fuorilegge”.

          Ora però Le vorrei chiedere: perché si interessa alle LENR con tanta passione?

        • Camillo ha detto:

          Mi piacerebbe sapere da Lei:
          ritiene che cinque giudizi negativi sul Rapporto 41 siano una prova sufficiente per stabilire che il contenuto di quel lavoro non è accettabile da un punto di vista scientifico?
          Lo chiedo, perché noto che Le piace fare riferimento a quel lavoro.
          Come vede, evito di menzionare il mio appunto.

    • Camillo ha detto:

      Non mi sembra affatto strano che un fenomeno “nuovo” o comunque ancora non riconosciuto e controverso non sia presente in banche dati, così come in libri di testo.

      La Sua ammissione è molto ragionevole, perché per molti le LENR sono diventate scienza mainstream.

  162. Giancarlo ha detto:

    Ho un tarlo che mi perseguita da un po’ relativo all’energia in ingresso che non si sa che fine fa (le misure di potenza in ingresso mi sembrano abbastanza serie); deve essere immagazzinata da qualche parte. Se uno si fa un po’ di conti, considerando l’acqua quando ancora non bolle, la temperatura del metallo di contenimento, occorre ipotizzare da qualche parte un blocco consistente di acciaio o mattone refrattario che accumula il calore portandosi a temperature elevatissime. Ad esempio 1000°C per un cubo di acciaio da 200 mm. Non mi pare compatibile con la struttura del gatto e richiede isolamenti complessi per evitare che il piombo, se c’è :-), fonda. Anche il nichel sopra i 450°C perde, a detta di Rossi, le proprietà cristalline che lo rendono magico.
    Mi sono messo a studiare un po’ e ho scoperto che in realtà gli idruri MH (dove M è preferibilmente Manganese ma Nichel va bene pure) sono in grado di funzionare da magazzini di calore, ad esempio in sistemi laser da combattimento che sparano bordate enormi di energia purtroppo (o forse no :-)) con efficienze bassissime, per cui il calore prodotto è enorme.
    E qui mi sono scontrato con le mie convinzioni intuitive; la reazione di equilibrio è tra metallo più idrogeno da una parte e idruro + calore dall’altra!
    Io pensavo erroneamente, in maniera intuitiva, che il calore fosse a primo membro e occorresse scaldare la miscela per far adsorbire l’idrogeno.
    Quindi l’idrogeno entra spontaneamente (adsorbimento) nel nichel e per farlo uscire occorre fornire calore (bingo!).
    Quindi il riscaldamento di Rossi dovrebbe sfavorire l’eventuale reazione nucleare se i miei ricordi di chimica sono giusti: ossia, la reazione nucleare sarebbe più probabile a temperatura ambiente.
    Lui riscalda, l’idrogeno esce, sempre più difficilmente perché la pressione va ad aumentare, poi stacca l’energia in ingresso; l’idrogeno rientra e restituisce gentilmente l’energia accumulata. Se la misuro male mi pare che me ne dia di più, e questo può trarre in inganno molti, oltre a Rossi.
    Fuochino.

    Camillo, tu sei un chimico…

    • Giancarlo ha detto:

      Sorry, Magnesio non Manganese.

    • luca ha detto:

      Quanta energia viene rilasciata durante l’adsorbimento di H2 su 1g di magnesio (o Ni)?

      • Giancarlo ha detto:

        MgH2
        Hydrogen content 0,070 kg/kg
        Hydrogen storage capacity 0,101 kg/litro
        Energy density 9,933 MJ/kg
        Energy density 14,33 MJ/litro

        Non mi torna il peso specifico del Mg che dovrebbe essere 1,7 e qui risulta 1,44; boh?

        Con Mg2NiH4 i valori sono un po’ più bassi.
        Chiaramente c’è da considerare, per il discorso fatto prima, che i valori variano esponenzialmente in funzione della pressione e quindi in alcune situazioni si possono avere valori molto più alti.

    • Luca ha detto:

      Caro Giancarlo non ti crucciare.
      Di tarli seminati dalla vicenda Rossi ormai chissà quanti ce ne sono in giro.
      Per esempio, quando ho letto della prova del 6 Ottobre mi è subito venuto in mente un affare che usiamo per il mal di schiena. E una specie di sacchetto pieno di palline di chissà quale materiale che va messo per qualche minuto nel forno a microonde e poi scalda per parecchie decine di minuti.
      Per quanto riguarda il fenomeno dell’absorbimeno dell’idrogeno nel reticolo cristallino del nichel, già parecchio tempo fa gli si era fatto presente che fosse un fenomeno esotermico tale da spiegare (e questa è anche la mia opinione) il colossale abbaglio avuto dal nostro coraggioso inventore.
      Non è dato sapere quando e se, se ne sia reso conto ma oramai, se non è del tutto partito, l’ha già capito da solo.
      Purtoppo lo spettacolo era ormai stato messo in onda ed ora si trova a gestire un casino che metà è abbastanza.
      Per quanto riguarda i volpacchioni Greci, quelli hanno capito l’andazzo prima ancora che Rossi dicesse beh, ma hanno lo stesso cercato di allestire un loro teatrino destinato ai mercati dei balcani.

    • Camillo ha detto:

      E qui mi sono scontrato con le mie convinzioni intuitive; la reazione di equilibrio è tra metallo più idrogeno da una parte e idruro + calore dall’altra!
      Io pensavo erroneamente, in maniera intuitiva, che il calore fosse a primo membro e occorresse scaldare la miscela per far adsorbire l’idrogeno.

      Le cose avvengono come pensi tu.
      Gli idruri metallici considerati in fusione fredda sono NiH2 e PdH1 (H<1).
      Entrambi si formano con sviluppo di calore.
      Da qualche parte ho anche scritto quale era la variazione di entalpia di formazione, ma dovrei cercare un po' per rintracciare quei dati.
      Questi idruri sono considerati vere e proprie leghe e sono rappresentati da diagrammi di stato molto dettagliati. I diagrammi di stato rappresentano le condizioni di massima stabilità della lega in funzione della pressione e della temperatura.
      Scaldando la lega, l'idrogeno si libera, stabilendo nuove condizioni di equilibrio.

  163. Alessio Guglielmi ha detto:

    Francesco, io penso che tra lei e Franchini sia nato un equivoco. Provo a intervenire, sperabilmente per chiarire (a meno che non abbia capito niente). Secondo me lei pensa che le banche dati e i metodi a loro collegati possano escludere qualche linea di ricerca `poco ortodossa´ e promettente. Al contrario, io ho capito (e Franchini mi dirà se sbaglio) che le banche dati non hanno nessun prerequisito sulla metodologia, ma siano costituite solo da ciò che è stato peer reviewed e replicato, e siano quindi agnostiche. Per di più ce n’è tante, quindi è difficile credere che siano tutte `di parte´.

    Camillo sostiene semplicemente che se la fusione fredda avesse superato gli standard per entrarci, sarebbe di diritto nelle banche dati. Non dice altro, ma quello che dice basta.

    Naturalmente lei può prendersela con gli standard, cioè potrebbe suggerire alla comunità scientifica di adottare come certi e verificati fenomeni che non sono stati replicati ma che hanno superato la peer review, per esempio. Da profano del settore, io penserei invece che la replicazione sia un valore molto importante (e comunque mi fido degli esperti).

    Forse, in sottofondo, c’è la credenza che la comunità scientifica abbia degli interessi oscuri da difendere e sia per principio contro la fusione fredda. Questo è da escludere completamente, lascerei queste sciocchezze ai passeracei paranoici. Figuriamoci, qualunque ricercatore farebbe i salti di gioia per poter mettere le mani su qualche fenomeno esotico. Qualche ricercatore fa anche più che salti di gioia, guardi quelli di Bologna, per esempio.

    Forse l’equivoco nasce dalla voce che la fusione fredda, come altre ricerche `borderline´, sia un career killer. Questo è forse vero in qualche caso, ma Focardi e Piantelli hanno fatto una bella carriera, no? Hagelstein è al MIT, no? Comunque il senso è che semmai sono campi poco fruttuosi, per cui si sconsiglia di entrarci e chi ci entra rischia di penare. Ma questa è una cosa ben diversa che rifiutare articoli per partito preso. Guardi l’esempio dei neutrini più veloci della luce. Probabilmente si tratta di un errore sperimentale, ma l’esperimento è stato fatto benissimo lo stesso e tutti si sono precipitati a cercare di riprodurlo. Se i fusionisti freddi facessero un bell’esperimento fatto bene, altri senz’altro tenterebbero di riprodurlo e in caso di successo tutto entrerebbe nelle banche dati. Sbaglio?

    Lei mi dirà, ma come fanno tante decine di ricercatori a vedere cose strane, sono tutti scemi? E io le rispondo: potrebbe essere, infatti la comunità scientifica è piena di pazzoidi, di paranoici, di esaltati, di incompetenti e di matti da tenere sotto sorveglianza. Io ne conosco parecchi di tutte queste categorie. E comunque: va benissimo che quelli che ci credono continuino a cercare, finché non sono in grado di capire, o almeno riprodurre, quello che trovano. Lamentarsi e cercare messia alla Rossi non serve a niente. Dovremmo forse abbassare gli standard per dare una soddisfazione a qualcuno? E perché? A cosa serve mettere una reazione nella banca dati se non è riproducibile? Avrebbe l’effetto di rendere inaffidabile tutta la banca dati. È d’accordo almeno su questo, caro Francesco? Cosa vorrebbe sentirsi dire, esattamente?

  164. Camillo ha detto:

    @Francesco

    Forse se mi spiego con un esempio, ci capiamo meglio.
    Mi pongo questa domanda: qualcuno nel mondo ha studiato la reazione di Preparata presentata nel Rapporto 41?
    Scelgo la banca dati IAEA e la interrogo.
    Ottengo la seguente risposta:

    Zhou Shu-Hua,Zhou Jmg,Fu Yuan-Yong,
    Li Cheng-Bo,Liu Zhi-Yi,Meng Qiu-Ying
    Measurement of branching ratio of deuteron induced
    reactions on 2H at 20 keV

    J.L.Langenbrunner,H.R.Weller,D.R.Tilley
    Two-deuteron radiative capture: polarization
    observables at E(d)<15 MeV

    R.W.Zurmuhle,W.E.Stephens,H.H.Staub
    Gamma rays from neutron capture in helium-3 and
    deuteron capture in deuterium

    H.R.Weller
    New S-factor results from polarized proton capture
    measurements below 140 keV

    C.A.Barnes,K.H.Chang,T.R.Donoghue,
    C.Rolfs,J.Kammeraad
    The 2H(d,gamma)4He reaction at low energy and the d-state admixture in 4He

    Lascio perdere i riferimenti bibliografici, per non appesantire.
    Di ogni articolo è offerto l'abstract. Tutti gli articoli sono acquistabili.

    I dati coprono l'intervallo 1963 – 2006.

    La reazione è conosciuta, è studiata, ma nessuno degli AA la presenta come ff.

    F&P, Preparata, Del Giudice, Pamela Mosier-Boss, Celani, Violante, Arata, Takahashi, Iwamura, non figurano tra gli studiosi della DD radiativa.
    Per contro la dd ordinaria con produzione di neutroni e di 3He è descritta in una quantità di articoli, che non sarei in grado di elencare.

    La banca dati è aggiornata al 2 novembre scorso, quindi sono autorizzato a ritenere che la ff di Preparata non è stata mai realizzata.
    Continuo nella mia interrogazione e ottengo il diagramma che si trova in testa al blog. Il diagramma conferma l’esiguità della sezione d’urto a tutte le energie di impatto.

    Ecco da dove deriva la mia “demolizione” di questa particolare LENR.
    Se uno si affida alle banche dati, questo particolare tipo di LENR non esiste.
    Se qualcuno ha qualche altra reazione da proporre, vediamo che cosa si ottiene.
    Per curiosità cerco nella banca dati giapponese e Le saprò dire se figura il nome di qualche ff. In Giappone c’è Arata. vediamo come lo trattano.
    A risentirci e buona giornata

  165. Camillo ha detto:

    In primo luogo mi è parso di capire che i set-up degli esperimenti che estrae dalle banche dati e che riporta, sono molto diversi da quelli dei “fusori freddi”.
    In particolare, pur eliminando la questione tra fusione “nel vuoto” e nella materia condensata, che sembra non sussistere, la principale differenza sta nella presenza/assenza di un fascio di particelle incidenti, o comunque qualcosa che possa essere ricondotto a questa condizione, me lo conferma?

    Confermo. Ciò dipende dal fatto che il lavoro di un ff non è mai stato accettato in una banca dati. Restano pertanto solo i lavori di quanti usano un fascio di particelle incidenti. Per questo Le sembra che la situazione sia squilibrata a vantaggio degli acceleratori.
    Non significa assolutamente che la banca dati abbia preclusioni con chi usa metalli saturi di deuterio e lascia che il deuterio fonda a freddo.
    Avevo già segnalato che il set sperimentale della ff esiste da mezzo secolo. Gli acceleratori tascabili dedicati alla produzione di neutroni usano dei bersagli di ittrio, scandio, titanio, palladio e altri metalli saturi di deuterio o, più spesso, di trizio. Se cerca in rete li trova correntemente in commercio. Se vuole l’aiuto io.
    In questi bersagli non sono mai state riscontrate fusioni spontanee.
    Mi ricordo che questa fu la prima obiezione che mi venne in mente all’indomani dell’uscita in pubblico di F&P.
    L’oggetto di Scaramuzzi esisteva da mezzo secolo e più!

    Come vede, preferisco rispondere solo poco per volta alle Sue considerazioni, per non appesantire troppo la risposta e indurre i nostri amici a fare zapping.

  166. Camillo ha detto:

    @Francesco

    Supponiamo che io Le dia per buona la possibilità di superare la barriera di potenziale coulombiano, come spiega il mutamento della branching ratio e l’assenza di gamma?

  167. Francesco ha detto:

    @Franchini, Guglielmi

    Mi fa piacere constatare che vi sia stata una inversione di tendenza e si cerchi di rispondere a tono alla discussione. In questo modo sono stimolato a continuare, poiché amo il confronto ritenendolo molto utile alla crescita se condotto in modo corretto.

    Appena riesco a ritagliarmi un po’ di tempo risponderò ai vostri post, ho diverse cose da dire a riguardo ma non voglio farlo in modo affettato.

    A più tardi.

  168. Camillo ha detto:

    @Andrea Rampado
    @Alby

    Rampado, sono rimasto colpito da questa Sua distinzione tra fisica e chimica

    I Fisici ad esempio non sanno spiegare perchè tutto gira, nell’universo e nel mondo atomico (secondo lei anche subatomico?), mentre ai chimici non importa sapere perchè, sanno che tutto gira e per questo avvengono le tutte le reazioni chimiche, non serve altro.

    Mi sembra una roba un po’ stile Valeria, un’improvvisazione.
    Provi a dare un’occhiata a questo lavoro sull’uranio, e si renderà conto che la chimica ha bisogno di sapere perché tutto gira.

    Fai clic per accedere a uranium.pdf

    Si tratta di un lavoro tratto dalla banca dati segnalata da Alby, molto ben fatta.
    Colgo l’occasione per complimentarmi con Alby per averla saputa interrogare così bene.

  169. Francesco ha detto:

    @Franchini, Guglielmi

    Se posso partirei dal post di Guglielmi che mi sembra un ottimo modo per chiarire la questione riguardante le banche dati.

    “Francesco, io penso che tra lei e Franchini sia nato un equivoco. Provo a intervenire, sperabilmente per chiarire (a meno che non abbia capito niente).
    Secondo me lei pensa che le banche dati e i metodi a loro collegati possano escludere qualche linea di ricerca `poco ortodossa´ e promettente. Al contrario, io ho capito (e Franchini mi dirà se sbaglio) che le banche dati non hanno nessun prerequisito sulla metodologia, ma siano costituite solo da ciò che è stato peer reviewed e replicato, e siano quindi agnostiche. Per di più ce n’è tante, quindi è difficile credere che siano tutte `di parte´.

    Camillo sostiene semplicemente che se la fusione fredda avesse superato gli standard per entrarci, sarebbe di diritto nelle banche dati. Non dice altro, ma quello che dice basta.”

    Mi permetta di dirle con umiltà che non ha capito, almeno non tutto.
    Franchini correttamente afferma che, se nelle banche dati non possono essere ritrovate le LENR, tali reazioni non sono ufficialmente riconosciute. E lo stesso, e a me basterebbe, vale per la questione del peer-review, che io stesso riconosco essere uno strumento necessario al controllo delle “scoperte scientifiche”.

    Purtroppo Franchini, contrariamente a quello che lei afferma, non si limita a queste considerazioni, mi permetta, abbastanza banali dopo mesi di discussione.
    A me non interessa dimostrare che le LENR sono scienza mainstream, anche perchè so già che non è così e non faccio fatica a riconoscerlo. Ma il fatto che non siano (ancora?) scienza riconosciuta non implica necessariamente che siano impossibili.

    Franchini invece fa un salto ulteriore che, se legge con attenzione le mie precedenti considerazioni e le sue risposte/non risposte, dovrebbe risultare evidente.
    Egli vorrebbe far passare il messaggio che, poiché nelle banche dati si ritrovano le stesse reazioni descritte dai fusori freddi ma con energie in gioco e “sottoprodotti” completamente diversi, le LENR sono impossibili perché già studiate in lungo e in largo e verificatesi tali.
    Ed è su questo doppio salto, secondo me mortale (per la scienza), che io continuo a cercare di confrontarci. Se le interessa potrà leggere qualche altra considerazione in merito nella mia prossima risposta a Franchini.

    Torniamo invece per un attivo alla questione dell’eventuale “bontà o meno” del peer-review finora condotto sulle LENR. Cito dal suo post per semplicità di lettura:
    ” Naturalmente lei può prendersela con gli standard, cioè potrebbe suggerire alla comunità scientifica di adottare come certi e verificati fenomeni che non sono stati replicati ma che hanno superato la peer review, per esempio. Da profano del settore, io penserei invece che la replicazione sia un valore molto importante (e comunque mi fido degli esperti).”

    Io non intendo minimamente “prendermela con gli standard”, anzi le dico con tutta onestà per esperienza personale, che in alcuni casi gli standard attuali possono essere già troppo bassi, secondo me.
    Quindi non vorrei assolutamente che si abbassassero o peggio che si considerasse reale ciò che non è stato dimostrato con tutti i crismi. Di certo potrei fidarmi degli esperti e non cercare di interessarmi “direttamente” per quanto posso della faccenda, però io ho fatto un percorso diverso.
    Quando anni fa mi sono imbattuto in letture riguardante la fusione fredda non ne sapevo nulla e non essendo un esperto in fisica/chimica nucleare, mi ci sono avvicinato senza preconcetti.
    Ho letto molto, principalmente divulgazione, e molto era di livello basso e tendente al vittimismo o al complottismo. Ma mi sono saltate agli occhi alcune “stranezze” come la questione del rapporto 41 dell’ENEA.
    Questo documento era apparentemente ben scritto, presentava un apparato sperimentale molto attento e (come ironicamente dice Franchini) forse anche troppo scrupoloso, per la misura di He4.
    Risultava che la ricerca dell’ENEA condotta dagli autori (Preparata, Del Giudice, De Ninno e Frattolillo) aveva raggiunto i risultati che si erano prefissi e cioè:
    -definizione di un set-up sperimentale che rendesse sufficientemente ripetibile il fenomeno, individuando anche una principale variabile da controllare affinché il fenomeno si verificasse e cioè il rapporto di caricamento tra deuterio e palladio.
    -misura di He4 in quantità superiore al “fondo naturale”.

    Sembrava tutto ben fatto e mi meravigliai molto che nessuna rivista avesse mai pubblicato tale articolo e ancor di più che i fondi per la ricerca non fossero mai stai rinnovati. Su questo anche rai news 24 ha fatto un servizio molto interessante , lo ha mai visto?
    Quando poi, dopo molti anni, mi sono ritrovato a discutere con Franchini proprio sul rapporto 41, le motivazioni che egli adduceva per la mancata pubblicazione, mi sono parse abbastanza “strumentali”.
    Anche questo discorso lo preciserò nella risposta a Franchini.

    Un altro servizio ( video1 , video2 ), realizzato dal giornalista Scott Pelley della CBS, mostra invece la ripetibilità raggiunta da chi studia le LENR oggi e cosa può accadere quando alla peer-review è preferita una occhiatina diretta, lo ha mai guardato? Cosa ne pensa (in particolare il video 2)?
    Io, onestamente, non so che pensare, non riesco ad immaginare un complotto che possa bloccare la ricerca e ancor meno in un campo così importante e stimolate, anche se il discorso “carrier killer” e altre “distorsioni” degli ambienti accademici potrebbero in qualche modo contare, se ne potrebbe discutere.

    Adesso torno a lavoro.
    A più tardi.

  170. cataflic ha detto:

    @Francesco
    il mio approccio alla questione, tutto sommato è molto simile al tuo.
    Mi ricordo che dopo F&P con cui feci i salti sulla seggiola, cercai di approfondire la questione e (era pre-internet) comprai vari libricini ed opuscoletti da cui si ricavava un “humus” di fondo che…”qualcosa c’era” , ma ad ogni verifica sperimentale veniva fallita la controprova(per la verità mi ricordo anche di esplosioni,fiotti di neutroni, sempre dichiarati e mai più trovati…mah?)
    D’altro canto le teorie dell’epoca non prevedevano reazioni nelle condizioni degli esperimenti e conoscendo le nefandezze di cui è capace l’animo umano anche solo per apparire 10 minuti in tv, lasciai perdere e mi arresi all’evidenza.
    Con la cavitazione, e-cat, fusori Polywell,piezonucleare stiamo aggiungendo alla lista vari tentativi di creare condizioni localizzate di elevata energia, o almeno tali da avere un flusso decente di fusioni o altre reazioni atomiche esoenergetiche.
    Non le chiamerei per nulla LENR perchè il nome tradisce il concetto di base che non è per nulla low energy e anzi si propone di trovare alternative ai metodi mainstream, che usano quantitativi smodati di energia per creare quantitativi smodati di fusioni, semplicemente trovando sistemi dove l’energia possa essere canalizzata meglio verso il bersaglio atomico ed avere un quantitativo di fusioni più ridotto con energia complessiva ridotta, ma uguale per nucleone.
    Poi succede invece che quando si trovano le fantomatiche reazioni…non sono quelle, perchè i prodotti di reazione sono differenti, le energie pure e si arriva a giustificarne l’esistenza dicendo che un qualche fantomatico fenomeno sconosciuto agisce, anche contro le principali leggi fisiche/chimiche.
    A mio modo di vedere le condizioni sperimentali riportate, spesso tipiche più di una officina meccanica che di un laboratorio di ricerca, tendono ad escludere che si siano raggiunte energie sufficienti per il verificarsi di una reazione non standard che comporterebbe situazioni fisiche limite .
    Perciò le reazioni presenti nelle banche dati sono le uniche che funzionano in questi ambiti, perchè non stiamo parlando di TeV, ma al max di qualche KeV.
    Ma d’altro canto è la natura stessa intorno a noi che ci conferma le leggi note, senza neanche confrontare BNL e simili perchè se queste avvenissero normalmente a queste energie l’intero universo sarebbe diverso da come lo vediamo.

  171. Camillo ha detto:

    @Francesco

    Egli [Franchini] vorrebbe far passare il messaggio che, poiché nelle banche dati si ritrovano le stesse reazioni descritte dai fusori freddi ma con energie in gioco e “sottoprodotti” completamente diversi, le LENR sono impossibili perché già studiate in lungo e in largo e verificatesi tali.

    Ho controllato anche la banca dati di Hokkaido; niente di nuovo, Arata in particolare non viene citato come operatore della reazione di Preparata. Il suo lavoro non viene riconosciuto. Chiuso.

    Se vede l’intestazione di questo blog, si accorgerà che la reazione di Preparata non avviene per nessuna energia incidente. A 15 MeV la sezione d’urto viaggia intorno a 10^-7 barn. E’ insomma una reazione che non avviene né a freddo né a caldo. Non avviene in nessuna condizione sperimentale. La ragione è semplice: essa viola il principio di minima azione. E’ una pura invenzione di Preparata. Infatti nessun recensore ha riconosciuto la validità del Rapporto 41. Sarebbe stato sorprendente se fosse avvenuto il contrario.
    E’ quando si considerano i numeri che le convinzioni cadono… e le speranze.
    Io cerco di essere esclusivamente quantitativo, altrimenti anche Passerini potrebbe essere in grado di occuparsi di reazioni calde o fredde.
    Si deve ragionare esclusivamente sui numeri.
    Tenga presente che, se aumenta l’energia di impatto, si hanno fenomeni diversi dalla fusione.

    Lei parla al plurale, ma francamente non ho ancora capito quali sono le altre LENR. Se me ne indica una qualsiasi, la studiamo insieme passo passo.

    • Camillo ha detto:

      Aggiungo che per Preparata non solo quella reazione avviene, ma avviene in quantità massiccia, provocando perfino effetti termici nel sistema. Il contrasto tra quello che dovrebbe avvenire (sarebbe meglio dire non dovrebbe avvenire) e quello che dichiara Del Giudice nel suo rapporto è troppo stridente per non mettere in allarme i recensori. Per questa ragione quel lavoro rappresenterà per sempre un esempio di scienza patologica. Un brutto episodio.
      Noti che Rubbia non mosse un dito, preso da evidente imbarazzo. Se avesse avuto l’impressione di trovarsi di fronte a della ciccia, si sarebbe mosso, e come. La De Ninno fu allontanata in quell’occasione. Non è escluso che per lei quella vicenda sia stata career killer. E’ solo un’ipotesi, non so nulla, del resto non mi interessa.

  172. Francesco ha detto:

    @cataflic
    “il mio approccio alla questione, tutto sommato è molto simile al tuo”

    Però io non arrivo a dire che ogni esperimento di fusione fredda è stato verificato e si è rivelato una burla o errato.
    Pare che esistano diversi ricercatori e diversi centri dove si verificano, anche con un buongrado di riproducibilità ormai, delle anomalie misurabili.

    Hai visto i video che ho segnalato?
    Colgo l’occasione per postare nuovamente i links, visto che nel mio post precedente i collegamenti ipertestuali non funzionano.

    Che idea ti sei fatto del rapporto 41, ad esempio? Non era un esperimento condotto in cantina con strumentazioni da officina meccanica. Visto anche il servizio di rai news 24 a riguardo?

    E del (parte1, parte2) servizio della CBS? Nel quale si mostra un fisico mainstream esperto in misure energetiche convinto della inesistenza delle LENR che si “converte” dopo pochi giorni in un laboratorio israeliano dove la studiano.

    Mi interessa la tua opinione come quella di chiunque abbia idee diverse dalla mia poiché penso che discutere con mente aperta serva a mettere alla prova e a migliorare le proprie idee.

  173. Camillo ha detto:

    @Francesco

    Le faccio avere l’elenco degli studiosi che si sono occupati della reazione di Preparata, secondo la banca dati di Hokkaido.

    Zhou Shu-Hua et al. 2006 Expt Jour Chin.Phys.Lett.23(2006)270
    J.L.Langenbrunner et al. 1990 Expt Jour Phys.Rev.C42(1990)1214
    R.W.Zurmuhle et al. 1963 Expt Jour Phys.Rev.132(1963)751
    H.R.Weller 1999 Expt Conf 99SANTA,,442,1999

  174. Alessio Guglielmi ha detto:

    Caro Francesco, Camillo aveva spiegato molto chiaramente perché considera impossibili le reazioni di fusione fredda (indipendentemente dalle banche dati), per esempio qui: . Gli avevo fatto le stesse osservazioni che fa lei. Quella di Camillo è un’opinione, ovviamente, perché non si può dimostrare che un fenomeno fisico è impossibile (infatti io preferisco dire che è molto improbabile), però è l’opinione di un esperto, condivisa da moltissimi altri esperti. Si potrebbe dire la stessa cosa del moto perpetuo, che è impossibile o improbabile nello stesso senso (o, se vogliamo, ancora più improbabile).

    Se capisco bene, lei considera questo atteggiamento un doppio salto mortale per la scienza. Per conto mio lei sbaglia, perché si possono favorire solo un certo numero di idee da esplorare, tutte non si può, purtroppo mancano le risorse, occorre scegliere. Nel mio campo, per esempio, molti dilettanti si lamentano di non essere presi sul serio quando `dimostrano´ che P = NP o P /= NP. Purtroppo l’esperienza insegna che i dilettanti non riescono a risolvere un problema così difficile, anche se, ovviamente, sarebbe possibile in linea di principio. È solo molto improbabile. Consideriamo una politica della ricerca più rilassata, che prendesse spunto dal Passersera per i temi da investigare (omeopatia, antigravità, eccetera). Ma chi spiega poi l’impiego del denaro pubblico al contribuente? Se lo immagina l’effetto di un bel servizietto della Gabanelli sui bolognesi che cercano di costruire gli UFO? Forse viviamo in un’epoca troppo Yang.

    Lei forse mi dirà: ma la fusione fredda è più seria dell’antigravità! Pare anche a me, ma chi stabilisce la soglia di cosa vale la pena investigare? Non possiamo essere né lei né io, non possono essere altro che gli esperti. Ci si deve affidare a loro, non c’è sistema migliore. E chi dice che gli esperti non sono in buona fede (almeno nella loro stragrande maggioranza) è semplicemente qualcuno che non sa di cosa parla ma pensa di saperlo. Per esempio Passerini, che infatti di mestiere fa l’amministratore comunale e per hobby fa il poeta.

    Lei presenta articoli che sembrano ben fatti e interviste a fisici che si `convertono´. Nei mesi scorsi avevo letto gli articoli (tra cui il rapporto 41) e visto i video, e ammetto che anche a me, profano, tutto sembra in ordine. Ma gli esperti non sono d’accordo, e questo è quello che conta veramente. Per me la loro opinione basta per convincermi che si tratta di articoli mal fatti e `conversioni´ un po’ troppo precipitose. Non so che mestiere lei faccia, ma se è nell’ambiente della ricerca probabilmente converrà con me che esistono ricercatori molto deboli che a prima vista sembrano di prim’ordine, quindi in grado di scrivere un articolo dall’apparenza professionale e sembrare dei seri professionisti ai profani e ai giornalisti, che per loro natura sono un po’ sprovveduti in tema di ricerca. Questa è, per conto mio, l’ipotesi di gran lunga più probabile.

    Consideri che un complotto per fermare la fusione fredda è impossibile. Ci sono centinaia di centri di ricerca, decine di migliaia di ricercatori, tutti liberi di fare quello che pare loro più giusto, e per giunta queste ricerche costano poco. Guardi, bisogna mettersi il cuore in pace, se ci fosse qualcosa di buono, sarebbe saltato fuori. Possiamo sperare che ci sia (io lo spero, ovviamente, la speranza non costa nulla) ma non ha molto senso prendersela con chi, in assoluta buona fede e al meglio delle sue capacità, ritiene la cosa molto improbabile. Lei accusa Franchini di addurre motivazioni strumentali, ma strumentali a cosa? Perché secondo lei lui e altri osteggerebbero la fusione fredda? Ipotizzando magari un conflitto di interessi, secondo lei quale percentuale di fisici lavora ad ITER? Lei sa che un qualunque ricercatore può cambiare campo di ricerca dall’oggi al domani e riceverà esattamente lo stesso stipendio?

    Tenga poi presente una cosa importante: Franchini e Bardi (e nel mio piccolo anch’io) hanno protestato non perché queste ricerche vengono fatte, ma perché sono state date per concluse con esito positivo da personale universitario, il quale dovrebbe usare degli standard ben più rigorosi per le proprie affermazioni. Io avevo anche posto delle domande a Levi, e lui mi ha fatto dire da Pensierini che risponde solo `nelle sedi opportune´. Beh, ovviamente non intende rispondere, e gli assenti hanno sempre torto.

    • Francesco ha detto:

      @Guglielmi
      Non riesco a capire se è la sua sua “simpatia” per Franchini che le impedisce di “vedere” che Franchini non tenta di dire solo che la FF è improbabile, ma che è impossibile perché studiata e confutata. E non vede veramente la fallacia di questo ragionamento?
      Avrei da risponderle qualcosina ma ho appena scritto un lungo post a Franchini, se le va può trovarci qualcosina utile a rispondere anche al suo post.
      Oltretutto l’ora è tarda, ci provo domani a trovare un po’ di tempo per scriverle.
      Notte.

      • Camillo ha detto:

        Franchini non tenta di dire solo che la FF è improbabile, ma che è impossibile perché studiata e confutata. E non vede veramente la fallacia di questo ragionamento?

        Questo è un punto molto importante e ha fatto bene a proporlo.
        In chimica esistono due concetti: impossibilità e improbabilità
        I chimici considerano impossibili le reazione che violano un principio di conservazione. Altre sono solo improbabili.
        Nel linguaggio comune il solfuro di mercurio è un composto insolubile, però siamo in grado di misurare quanti grammo-ioni sono presenti in un litro di acqua che abbia come corpo di fondo una piccola quantità di solfuro di mercurio. Nessuna sostanza è del tutto insolubile, può solo essere scarsamente solubile.
        In pratica (lo afferma anche Feynman) tutte le reazioni che possono essere scritte correttamente su un pezzo di carta sono possibili. Possono avvenire con facilità, come quando accendo il gas della cucina, o possono avvenire con estrema improbabilità, come la reazione di Preparata.
        Se Lei osserva in cima a questo blog, i numeri in ordinata sono prossimi a zero, ma diversi da zero. Una decina di studiosi sono riusciti a ricavare quei dati, certamente affrontando difficoltà sperimentali estreme.
        Una volta per tutte: la reazione di Preparata non è impossibile è solo improbabile. Lo dimostra il fatto che esiste un piccolo numero di ricercatori l’hanno studiata e realizzata. La banca dati lo testimonia.
        Nel linguaggio pratico affermo che si tratta di una reazioni impossibile in ogni intervallo di energia; però sono consapevole che si tratta solo di probabilità molto bassa.
        Ripeto: le sole reazioni nucleari impossibili sono quelle che violano un principio di conservazione. Tutte le altre presentano un grado di probabilità misurato dalla sezione d’urto, una grandezza che può essere considerata dipendente solo dalle particelle che interagisco. Questa indipendenza non è vera in assoluto, ma è molto comodo considerarla tale, perché le variazioni rilevate sono minime.

        Le banche dati sono utili anche per le risposte negative che danno a certe interrogazioni.
        La reazione protone + elettrone —> neutrone è uno dei cavalli di battaglia di Widom e Larsen, Daddi, Bushnell (NASA), Don Borghi, Elio Conte e molti altri.
        Se si interroga una banca dati si trova che nessun ricercatore è riuscito a realizzare quella reazione.
        Mentre la reazione di Preparata è stata realizzata da una decina di studiosi, la sintesi del neutrone non è stata ottenuta da nessuno.
        Stessa cosa vale per la protone/protone con formazione di deuterio.
        Tutti sappiamo che la pp inizia la catena di reazioni solari; quello che affermo è che nessuno è stato in grado di produrla in terra, in laboratorio.
        In pratica, ogni volta che qualcuno ci propone un’interazione debole possiamo andare nel sicuro considerando quel lavoro un prodotto di scienza patologica.
        Anche in questo caso non si tratta di impossibilità, ma solo di improbabilità.
        Al Gran Sasso ogni giorno ottengono qualche interazione debole, ma usano rivelatori grandi come palazzine.

        Preparata commette altri errori: modifica arbitrariamente il branching ratio, e considera che dei raggi gamma siano in grado di produrre calore sensibile.
        Ma questo fa parte di un altro ordine di considerazioni, che potremo sviluppare in altra occasione.

  175. Francesco ha detto:

    @Franchini
    Visto che ha già risposto al mio primo post, partiamo da quello altrimenti la discussione si intreccia troppo.
    Parliamo di rapporto 41 e reazione di Preparata.
    Prima mi permetto di sussurrare una frase a Guglielmi: “Lo vede anche lei ora il doppio salto mortale di Franchini? Non si limita a dire che quelle reazioni non sono riconosciute ma che, poiché sono studiate e non si verificano, allora quello che vede Preparata, Arata e decine di scienziati sono allucinazioni”.

    Franchini dice:
    “Se vede l’intestazione di questo blog, si accorgerà che la reazione di Preparata non avviene per nessuna energia incidente. A 15 MeV la sezione d’urto viaggia intorno a 10^-7 barn. E’ insomma una reazione che non avviene né a freddo né a caldo. Non avviene in nessuna condizione sperimentale.
    La ragione è semplice: essa viola il principio di minima azione. E’ una pura invenzione di Preparata. Infatti nessun recensore ha riconosciuto la validità del Rapporto 41. Sarebbe stato sorprendente se fosse avvenuto il contrario.
    E’ quando si considerano i numeri che le convinzioni cadono… e le speranze.”

    Non riesce davvero a vedere la fallacia del suo ragionamento? Guglielmi, non ci riesce neanche lei?
    Con la sua ricerca abile e puntuale può certamente dire che la reazione di Preparata non avviene per alcuna energia incidente, mi fido, non ho nulla da obiettare su questo.
    Il problema è che subito dopo afferma, in modo assolutamente affrettato e quindi superficiale, che quella reazione non avviene in alcuna condizione sperimentale. Dimentica di dire però che non avviene nelle condizioni provate dai “fusori tradizionali”, che oltretutto mi sembra di capire, non siano di raggio molto ampio in termini di differenti set-up e prevedono comunque sempre una “energia incidente”.
    Questo significa che non è logicamente né scientificamente corretto affermare che sia provata la impossibilità della reazione di Preparata.
    Oltretutto la “reazione di Preparata”, come la definisce lei, è solo una ipotesi per cercare di spiegare il fenomeno che, a quanto sembra, gli sperimentatori osservano in modo evidente.
    Potrebbe anche essere un’altra reazione, ma non è questo il punto fondamentale, che invece è stabilire se un qualche tipo di reazione avviene con quel set-up sperimentale ad energie molto minori di quelle normalmente ritenute necessarie.

    Torniamo alla questione del rapporto 41 più nel merito.
    Le motivazioni che lei adduce per la mancata accettazione di tale rapporto, mi corregga se sbaglio, sono principalmente 3:
    1) l’inconsistenza o meglio l’impossibilità dei “3 miracoli” con i quali Preparata tentava di trovare una teoria che spiegasse i fenomeni che osservava,
    2)L’impossibilità di raggiungere i livelli di caricamenti di deuterio nel palladio descritti,
    3)La possibile falsità del grafico più importante dell’articolo riguardante la misura dell’He4.

    Per quanto riguarda la 1), è evidentemente una motivazione “strumentale” e le spiego perché.
    E’ assolutamente lecito dubitare della teoria ipotizzata da Preparata, e di certo una teoria con 3 miracoli necessiterebbe di prove molto ma molto più approfondite per poter essere anche presa in considerazione seriamente. Ma questo non giustifica la bocciatura di un articolo che per stessa esplicita dichiarazione di intenti, anche nel titolo, è di tipo prettamente sperimentale.
    Quindi l’obiettivo degli autori è quello di mostrare un fenomeno e solo in seconda istanza eventualmente cercare una teoria che lo spieghi.

    Per quanto riguarda il punto 2) non sono in grado di dire quanto sia lacunoso l’articolo, ma è da tempo che mi ripropongo di informarmi. Se lei volesse spiegarmi quello che sa a riguardo, gliene sarei grato.

    Il punto 3) è quello più importante poiché è il punto focale di tutto l’articolo.
    Se la presenza di He4 fosse verificata non si potrebbe che concludere che sia avvenuta una reazione di tipo nucleare. Tra l’altro, come lei stesso riconosce, il set-up di misura è molto scrupoloso e quindi attendibile da questo punto di vista.
    L’ultima spiaggia per chi vuole negare l’esistenza del fenomeno è supporre che il grafico sia un falso. Non crede sia un po’ azzardato?

    Comunque sarei curioso di sapere se questa obiezione è stata utilizzata anche dai reviewers delle riviste che hanno bocciato l’articolo.
    Anzi, lei è a conoscenza di qualcuna delle risposte dei reviewers?
    Per la sua esperienza, o quella di qualunque lettore, è comune bocciare un articolo con questa modalità? In questo modo potrebbero essere messi in discussione moltissimi, se non quasi tutti, articoli di tipo sperimentale.

    Poi lei continua:
    “Aggiungo che per Preparata non solo quella reazione avviene, ma avviene in quantità massiccia, provocando perfino effetti termici nel sistema. Il contrasto tra quello che dovrebbe avvenire (sarebbe meglio dire non dovrebbe avvenire) e quello che dichiara Del Giudice nel suo rapporto è troppo stridente per non mettere in allarme i recensori. Per questa ragione quel lavoro rappresenterà per sempre un esempio di scienza patologica. Un brutto episodio.

    Il contrasto con le conoscenze fin qui acquisite è forte, questo è chiaro, ed è anche comprensibile che i recensori possano essersi “allarmati”.
    Ma, se fossi stato io tra quei recensori (o redattori della rivista), prima di bollarlo come scienza patologica, se avessi avuto il dubbio di una sofisticazione, avrei chiesto i dati o sarei addirittura andato a “vedere da vicino”.
    D’altra parte erano pur sempre ricercatori dell’ENEA, mica venditori ambulanti, e l’importanza della materia forse avrebbe giustificato lo sforzo.

    Lei è a conoscenza di operazioni di questo tipo? Di tentativi dei recensori o redattori di accertarsi che non si stessero presentando falsità?

    “Noti che Rubbia non mosse un dito, preso da evidente imbarazzo. Se avesse avuto l’impressione di trovarsi di fronte a della ciccia, si sarebbe mosso, e come. La De Ninno fu allontanata in quell’occasione. Non è escluso che per lei quella vicenda sia stata career killer. E’ solo un’ipotesi, non so nulla, del resto non mi interessa.”

    Questo è un punto che mi ha sempre colpito molto ma non nel verso che intende lei.
    Il discorso è molto semplice, se Rubbia avesse ipotizzato un lavoro fatto male o peggio ancora una sofisticazione dei dati, come è possibile che non abbia mosso un dito?
    Io avrei risposto, e anche in modo molto duro.
    Non lo ha fatto, a quanto mi risulta, anche ai giornalisti di report e non ha mai detto la sua, perché?

    Se invece non ipotizzava una truffa, come è possibile spiegare il suo silenzio?
    Io no riesco a dare una interpretazione che mi convinca, né in un verso né in un altro.

    Per finire:
    “Lei parla al plurale, ma francamente non ho ancora capito quali sono le altre LENR. Se me ne indica una qualsiasi, la studiamo insieme passo passo.”

    Mi risulta che ce ne siano delle altre, come per esempio quella di Piantelli-Focardi studiata anche da Stremmenos, con idrogeno adsorbito in nichel.
    Però ho capito cosa intende, per lei è sempre la stessa reazione, è questo il punto su cui non ci troviamo e forse anche il motivo per il quale continua ad utilizzare le reazioni “da urto” contenute nelle banche dati per mostrare l’impossibilità della FF.
    Comunque il suo invito mi troverà sempre interessato, compatibilmente con il tempo libero, ma al momento continuiamo su questa linea per non “incasinare” il discorso, se lei è daccordo.

    • Camillo ha detto:

      Mi scusi se rispondo solo poco per volta.

      Questo significa che non è logicamente né scientificamente corretto affermare che sia provata la impossibilità della reazione di Preparata.

      Lei confonde costantemente l’impossibilità pratica, il concetto che uso io, con l’impossibilità teorica. La reazione di Preparata è solo estremamente improbabile, come dimostra indirettamente il fatto che nessuno ha riconosciuto validità scientifica al Rapporto 41. Se Lei è convinto che il Rapporto 41 è stato accettato, Lei potrebbe legittimamente affermare che a bassi valori di energia di collisione e nel reticolo di palladio la sezione d’urto muta radicalmente. Lo crede veramente? Verrebbe voglia di dire “natura non facit saltus”. Io sopra vedo che a energia zero la sezione d’urto è zero. So anche che i bersagli deuterati di palladio, scandio, titanio reperibili in commercio non producono spontaneamente neutroni.
      Vede, la scienza sperimentale non è un elegante confronto filosofico al quale potrebbe partecipare perfino Passerini e sentirsi alla pari con gente del mestiere.
      In ogni caso Lei dovrebbe esibire un plot di sezioni d’urto a basse energie e in matrice di palladio. In venticinque anni a qualcuno sarà venuto in mente di produrlo. Invece niente. Se non lo fa, mi attengo al plot che ho fornito qui in testa.
      Finché non ragiona in termini quantitativi, nessuno darà retta al Rapporto 41. Dove sta scritto che il reticolo del palladio modifica radicalmente la sezione d’urto dell’interazione DD?
      Vedo che è affezionato al Rapporto 41. C’è una ragione particolare? Guardi che potrei dire che non esiste, dato che non c’è traccia di esso nelle banche dati.
      Credo che Lei abbia solo il Rapporto 41 come pezza d’appoggio. Un po’ poco per ricavare considerazioni di validità generale. Un articolo respinto da tutti, anche da Rubbia, che l’ha abbandonato al suo oscuro destino.
      A giudicare dall’andamento del blog, credo sia il solo a dare credito a quel lavoro.

    • Camillo ha detto:

      Se invece non ipotizzava una truffa, come è possibile spiegare il suo silenzio?
      Io no riesco a dare una interpretazione che mi convinca, né in un verso né in un altro.

      In certi casi il silenzio è peggio di una condanna esplicita. La mia idea è che, essendo a quel tempo a capo dell’ENEA, l’iniziativa di Preparata sia sfuggita alla sua attenzione. Ha lasciato fare come forse è successo a Dario Braga, che non immaginava che l’affare Rossi sarebbe finito per arrivare fino a lui, costretto a fare imbarazzanti rettifiche insieme a Capiluppi, che gli ha rifilato un bel tiro mancino. Rettifiche tardive, che richiederanno nuove prese di posizione, finché Rossi resta in scena.
      A me dispiace perché Braga è un chimico, sa, questione di chiesa.

    • Camillo ha detto:

      Mi risulta che ce ne siano delle altre, come per esempio quella di Piantelli-Focardi studiata anche da Stremmenos, con idrogeno adsorbito in nichel.

      Va bene, allora sono due. Ma è tutto qui? Vale la pena di inventare un acronimo per così poco?
      Io ho scorso in fretta la “banca dati” di Jet Rothwell, ma mi sembra che siamo sempre alla reazione di Preparata, quella che porta a 4He, per intenderci.
      L’elenco comincia con un bel falso, quello dei ricercatori di Palermo. che descrivono un’interazione debole. Sfiduciato, non sono andato avanti. Appena piove un po’ riprendo la scansione dei lavori.

    • Camillo ha detto:

      Comunque il suo invito mi troverà sempre interessato, compatibilmente con il tempo libero, ma al momento continuiamo su questa linea per non “incasinare” il discorso, se lei è daccordo.

      Se si potesse uscire dalla reazione di Preparata ci cambieremmo un po’ la testa. A parte la reazione di Focardi, c’è qualche altro esempio da studiare?

  176. Livio Varalta ha detto:

    Eccolo qui il sito ufficiale!
    http://ecat.com/

    • Luca ha detto:

      Finalmente cominciano a tendere la mano.

    • Camillo ha detto:

      E-Cat
      Cold Fusion Revolution

      Il pretenzioso LENR è stato felicemente sostituito dal vecchio familiare ff. Bravo Rossi, per una volta.
      LENR fa inevitabilmente pensare a chissà quante ff. Finora siamo arrivati a due. Qualche suggerimento? Se c’è un suggerimento, preghiera di fornire l’equazione scritta come si deve.
      La ricerca si può fare anche per nomi; qualcuno vuole controllare se è diventato famoso nel mondo del nucleare?

      • Luca ha detto:

        Camillo, se fa un salto a questo link http://ecat.com/ecat-technology/ecat-science di equazioni ne trova un bel po’.
        Per la mie modestissime conoscenze di chimica, le prime 4 sembrano corrette, almeno qualitativamente. Dala 5 in poi lasci a lei l’onore

        • Alby ha detto:

          Voglio fare il bravone anch’io, lo fanno tutti in rete… Camillo mi correggerà.
          d+d->32He+n+3.27 MeV
          Questa non esiste, o meglio non esiste a bassa energia (vedi grafico al top). Si deve applicare energia (tantissima) per vincere
          la repulsione coulombiana (possiedono la stessa carica elettrica …si respingono)affinchè le due parti di Deuterio si fondono.
          Ho imparato la lezione?

          Ni62+H->Cu63+6.12 MeV

          Il “secco”… un mio amico chimico… leggendola mi disse” Occhio… qui siamo al limite…il nichel nella tavola periodica
          si trova al limite, è l’ultimo elemento che emette + energia di quanto ne possa ricevere in caso
          di fusione.”
          In definitiva peggio che andare di notte.

        • Camillo Franchini ha detto:

          One theory worth mentioning is the Widom-Larsen theory and the Widom-Larsen Theory of Transmutations. It explains the Cold Fusion process by the Standard Model using weak interactions, without the need of introducing any new physics.

          Non sono presenti interazioni deboli né nella reazione classica di F&P&Preparata, né in quella di Focardi&Rossi.
          Basta scrivere le reazioni per rendersene conto.
          Un esempio di interazione debole è offerto dalla pp.
          E’ curioso che Widom e Larsen vedono interazioni deboli anche dove non ci sono. Si mettono nei guai da soli, perché nessuno è mai riuscito a produrre un’interazione debole in un laboratorio che non sia il Gran Sasso e simili strutture giganti. Roba tipo un’interazione/giorno. Affidarsi alle interazioni deboli per dare una mano a Rossi è come affidare la verginità di una minorenne alle cure di Berlusconi.

          Procediamo.
          The ECAT is built around the Ni-H process where Andrea Rossi through an ingenious catalyst has reached reaction rates which corresponds to several kW/kg. One of these processes is,

          Ni62+H->Cu63+6.12 MeV.

          1. La catalisi chimica di una reazione nucleare non esiste. Ossia non esiste composto chimico che possa accelerare una reazione nucleare.
          2. La reazione è scritta in modo scorretto.
          63Cu è stabile. I 6.12 Mev si manifestano come aumento dell’energia di legame dei nucleoni. Non si manifestano all’esterno, infatti non vengono emessi gamma o fermioni. Non è quindi corretto mettere in evidenza i 6,12 MeV come se fossero all’origine del riscaldamento dell’acqua.
          Le reazioni di fissione e di fusione provocano un aumento di temperatura del mezzo perché i prodotti di reazione sono fermioni che si allontanano da un centro di massa a grande velocità. Non possiamo mica pensare che 63Cu si metta a correre da solo, sarebbe violato il principio di conservazione della quantità di moto.
          Insomma, non esiste ragione per cui l’acqua debba scaldarsi.
          L’autore ha preso in considerazione un isotopo del nickel minoritario (3,6 %). Se avesse invece considerato 58Ni (68,1 %) che dà luogo a 59Cu*, le considerazioni sarebbero state diverse, ma anche in quel caso non si potrebbe individuare l’agente di riscaldamento dell’acqua.
          Per adesso possiamo fermarci qui, ma possiamo continuare in altra occasione.

  177. Camillo ha detto:

    Ma questo non giustifica la bocciatura di un articolo che per stessa esplicita dichiarazione di intenti, anche nel titolo, è di tipo prettamente sperimentale.
    Quindi l’obiettivo degli autori è quello di mostrare un fenomeno e solo in seconda istanza eventualmente cercare una teoria che lo spieghi.

    Non mi metta nelle condizioni di dire quello che penso veramente di quell’articolo e degli esiti sperimentali descritti; non voglio rischiare una querela. Del Giudice è uno di querela facile come il povero Preparata.
    Osservo solo che se la parte sperimentale fosse stata “creduta” (capisce che cosa intendo?) i recensori avrebbero accettato il lavoro, a prescindere dall’apparato teorico. Pretendere di scaldare un filo di palladio con dei gamma è troppo anche per il revisore più distratto.
    Non potevano almeno fingere di avere cercato gamma e neutroni, magari per affermare che non ne avevano trovato? Più si guarda, più quel lavoro appare goffo.
    Ancora non riesco a capire perché si sia affezionato a un oscuro rapporto interno, accuratamente ignorato dalle banche dati.

  178. Camillo ha detto:

    Lei è a conoscenza di operazioni di questo tipo? Di tentativi dei recensori o redattori di accertarsi che non si stessero presentando falsità?

    Credo che non avvenga mai. La seconda commissione DoE si è limitata a esaminare dei documenti. Tocca all’estensore del documento di essere convincente. Quel grafico sulla produzione di elio quattro era del tutto inaccettabile.
    L’idea di un revisore che va a trovare Del Giudice mi sorprende un po’.
    Hanno poi dato fondo alla credibilità esibendosi in TV e insinuando l’idea di essere stati vittima di un complotto. Non si fa. Purtroppo fa parte del repertorio dei ff, che sono dei piagnoni infaticabili. Anche Focardi si è lamentato della “gelosia” dei colleghi. Che stile!

  179. Alessio Guglielmi ha detto:

    Caro Francesco, come ho già detto, non credo che si possa dire che una cosa è impossibile. Si può sempre pensare che in certe situazioni particolari una qualche struttura non nota dell’universo entri in gioco e faccia un miracolo. Ma non vedo proprio la fallacia nel ragionamento di Franchini, perché parte dal presupposto che gli studi attuali sulle sezioni d’urto coprano tutte le situazioni possibili. Senz’altro questo presupposto è stato attentamente vagliato e riconosciuto come valido da migliaia di ricercatori competenti. Pensierini penserà che il metodo di tutti quegli esperti fosse sbagliato perché appartiene a una concezione della scienza poco yin, ma il buon senso dovrebbe suggerire a tutti che la ricerca in fisica dovrebbe essere fondata sull’opinione dei fisici e non su quella dei laureati in scienze politiche.

    Ma allora, a parte che con Pensierini, si possono mettere in discussione i presupposti scientifici? Certo, se ci sono indizi sufficienti forniti da persone competenti. Recentemente un noto e bravo matematico di Princeton ha presentato una dimostrazione dell’inconsistenza dell’aritmetica (una cosa che scuote tutta la matematica dalle fondamenta), ed è stato subito preso sul serio, un po’ perché si sa che lui è bravo e un po’ perché la sua linea di attacco sembrava solida. Terence Tao (medaglia Fields) ha poi trovato un errore non banale nel suo ragionamento, ma questo episodio dimostra che la scienza prende sul serio la messa in discussione dei propri fondamenti. Queste cose accadono continuamente, guardi il caso dei neutrini più veloci della luce. In altre parole, si può discutere di tutto, anche degli assiomi, lo si fa quotidianamente senza che Pensierini se ne accorga. Nel mio piccolo, lo faccio anch’io. Un esperimento di fusione fredda replicato con successo avrebbe quell’effetto, e sarebbe eccitante per tutti, sperimentali e teorici, mezzo mondo scientifico ci si butterebbe con entusiasmo. Se la fusione fredda non è riuscita a imporsi non è per l’ostracismo degli scienziati conservatori. La scienza non è conservatrice.

    Sto seguendo la sua discussione con Franchini, ma non mi ci sto appassionando, un po’ perché questa discussione potrebbe avere senso solo tra esperti e protagonisti, e un po’ perché non ha senso mettersi a speculare sul perché Rubbia abbia fatto questo o quell’altro. L’unica cosa sensata da fare, per noi non esperti, è mettersi alla finestra e guardare in silenzio, e magari sperare irrazionalmente che Rossi abbia ragione, perché no? Cosa costa? Io ho completa fiducia nel sistema scientifico attuale. Conosco le sue numerose distorsioni e debolezze, ma sono sicuro che se un qualche fenomeno esotico esiste, il sistema troverà il modo di studiarlo.

    Mi dispiace vedere che molti che non hanno né preparazione scientifica, né esperienza di ricerca in generale, raggiungano la certezza che il `sistema´ della ricerca soffochi le buone idee dei ricercatori controcorrente. Costoro si augurano che l’attuale sistema venga sovvertito in favore di uno piu `aperto´ e `yin´, e meno `scientista´ o `positivista´. Questa gente rappresenta un fallimento del nostro sistema educativo, perché un buon sistema educativo produce dei rivoluzionari efficaci, o almeno dei critici penetranti, mentre costoro sono dei rivoluzionari da blog pigri, molli e inefficaci. Non sanno che qualunque rivoluzione, per avere successo, deve conoscere bene il nemico, e partire a sua volta da un insieme solido di valori, principi o assiomi. I passeracei velleitari sanno quello che vogliono, cioè il paradiso incommensurabile, l’omeopatia, l’antigravità, la fusione fredda e tanto miele, ma non hanno idea delle basi per la ricerca di tutte queste belle cose, e non conoscono il loro nemico (cioè noi). Un po’ infantile, no? Ricordano quelle bande di ragazzini che si fanno le spade di cartone e passano pomeriggi a fantasticare di battaglie.

  180. Alessio Guglielmi ha detto:

    Come previsto l’Università di Bologna e Levi sono usate come testimonial. Guardate , c’è anche il film. Non ho tempo di occuparmene ora, e ho una giornata pienissima davanti, ma più tardi leggo tutto con attenzione e semmai scrivo al rettore. Segnalatemi magari i punti più spinosi, così che non mi sfugga niente.

  181. Giancarlo ha detto:

    @Valeria
    L’ULTIMO COMMENTO DEL FANTOMATICO GIANCARLO….
    […]Ma d’altro canto è la natura stessa intorno a noi che ci conferma le leggi note, senza neanche confrontare BNL e simili perchè se queste avvenissero normalmente a queste energie l’intero universo sarebbe diverso da come lo vediamo.[…]
    Non mi dire….non ci credo…mi sto stropicciando gli occhi!!!

    Mi hai dedicato questo bel commento di là dove si passeggia.
    Mi duole avvisarti che forse non sei in grado di gestire contemporaneamente il blog più lo stiro visto che il commento di cui sopra io non l’ho mai scritto ma è più giustamente attribuibile a CATAFLIC.

    Questo non toglie che io sia fermamente convinto di una cosa simile, che tutti i sistemi, se devono e possono fare una cosa, prima o poi la fanno. (vedi wikipedia alla voce Tecnezio).

    Ai sensi della vigente legge sulla stampa chiedo una rettifica sullo stesso mezzo con la stessa evidenza.

    • Camillo ha detto:

      Questo non toglie che io sia fermamente convinto di una cosa simile, che tutti i sistemi, se devono e possono fare una cosa, prima o poi la fanno.

      Proprio così. Tutto ciò che non è proibito dai principi di conservazione avviene. In questo momento ho accanto a me Ruby Rubacuori, peccato che la sua presenza duri 10e-80s.

  182. Giancarlo ha detto:

    @Valeria
    Dal vocabolario Treccani

    fantomàtico agg. [dal fr. fantomatique, der. di fantôme «fantasma»] (pl. m. -ci). – Spettrale; irreale: un esercito f., che non si vede, che non si sa quando e dove agisca; un f. avversario, un f. ladro, irreperibile, inafferrabile (per cui si potrebbe persino dubitare della sua esistenza).

    Forse era più appropriato SEDICENTE GIANCARLO

  183. Francesco ha detto:

    @Franchini, Guglielmi

    Gli aspetti su cui vorrei replicare sono diversi e sarebbe complesso farlo citando punto per punto i vostri post, perciò provo ad andare a braccio per cercare di spiegare cosa intendo.

    Primo aspetto: peer-review
    Mi sembra chiaro che siamo d’accordo che sia fondamentale per la scienza in generale.
    Il mio dubbio riguarda le eventuali “falle” o i “normali ritardi” che tale sistema può avere.
    Mi spiego.
    Se un fenomeno “nuovo”, (e con nuovo intendo abbastanza diverso dall’esperienza comune da rendere necessario quantomeno un ampliamento delle teorie consolidate), viene osservato, è necessario che sia sufficientemente ripetibile in modo da essere studiato da più ricercatori prima di poter essere accettato ed avviare il processo di teorizzazione.
    Se il peer-review interviene a monte, sulla parte sperimentale, come è fondamentale che sia, c’è bisogno che sia sufficientemente “aperto” da cercare prima di valutare se il fenomeno è correttamente osservato e solo successivamente criticare le fondamenta di eventuali spiegazioni teoriche.
    Ricordiamo il caso della teoria della relatività ristretta. Prima ci fu l’esperimento di Michelson e Morley (1887) che mise in discussione il principio di composizione galileana delle velocità, cardine della fisica classica e comunemente verificato anche in tutte le “esperienze quotidiane”, esperimento che in realtà si proponeva tutt’altro scopo.
    Naturalmente ci sarà stato (non ero nato) un dibattito prima sulla bontà dell’esperimento e poi, quando fu ritenuto “corretto” si proseguì con il dibattito sulle possibili implicazioni teoriche.
    Per “lungo” tempo si cercò una spiegazione “classica” con l’ausilio dell’Etere, poi finalmente solo nel 1905 Einstein formulò la teoria che poi è stata quasi universalmente accettata intorno al 1922.
    E’ chiaro che la teoria della relatività pur scuotendo le fondamenta del pensiero dell’epoca è solamente un ampliamento della teoria di Newton pur con implicazioni enormi non “visibili” nella esperienza “quotidiana”.
    E lo stesso potrebbe accadere oggi se l’esperimento sulla velocità dei neutrini attraverso il tunnel realizzato dalla Gelmini, sarà confermato.
    Probabilmente si renderà necessario un eventuale ulteriore “ampliamento” della teoria della relatività e non necessariamente una sua “sconfessione”.

    Con questo raccontino, certamente noto a tutti, voglio solo dire che il processo di accettazione di un fenomeno/esperimento “nuovo” nel senso suddetto e di una teoria che lo spieghi, è lungo e anche contrastato. Ed è assolutamente comprensibile che ci sia una “difesa” delle teorie consolidate e comunemente verificate prima di accettarne un ridimensionamento, una modifica o addirittura una completa sconfessione.
    Non necessariamente questo deve essere confuso con un complotto internazionale.

    Con la fusione fredda siamo ancora all’esperimento di Michelson e Morley, e la mia domanda è questa:
    Siamo sicuri che le esperienze di tanti ricercatori siano allucinazioni, errori o addirittura mistificazioni?

    Leggo spesso che la FF non è replicata o che le repliche sono sempre verificatesi erronee.
    Ma è davvero così?

    E’ chiaro che la scienza mainstream non ha (ancora?) riconosciuto gli esperimenti sulla FF, ne è testimonianza l’assenza dalle banche dati e la mancata pubblicazione su riviste “accreditate”, ma siamo proprio sicuri che queste anomalie, seppur con difficoltà, non si verifichino veramente nei laboratori dove dicono di studiarle?

    Mi sono “affezionato” al rapporto 41 semplicemente perché lo considero, al pari di quello di Fleischmann e Pons, il duale dell’esperimento di Michelson e Morley.
    L’esperimento che mostrerebbe inequivocabilmente l’avvenuta fusione con creazione di sottoprodotti che altrimenti non dovrebbero esistere in quelle condizioni.

    Quello che mi chiedo è se davvero quell’esperimento non ha mostrato nulla e sarei veramente curioso di capire le motivazioni della bocciatura. Se sono di tipo teorico, se contengono anche l’ipotesi di mistificazione dei dati, in parole povere se la bocciatura è stata giustificata o meno.

    Naturalmente questo vale per le decine e decine di articoli in cui si cerca di mostrare la misurazione di un fenomeno anomalo in esperimenti di FF.
    A proposito di questo, quale giornali lei considera attendibili, nel senso, se trovassi degli articoli interessanti su riviste scientifiche, quali potrei considerare facenti parte della scienza mainstream? Per esempio, “Journal of Electroanalytical Chemistry” e “Electrochimica Acta” come li valuta?

    Certo potrei fidarmi di Franchini, o degli altri esperti, come dice Guglielmi, ma preferisco cercare di informarmi direttamente per quanto posso, compatibilmente con il tempo a disposizioni e le ridotte conoscenze in materia.

    Mi fermo qui per ora, più tardi vorrei dire qualcosa a proposito della improbabilità/impossibilità a cui siamo finalmente giunti, e che è proprio dove volevo arrivare.

    • Camillo ha detto:

      Con questo raccontino, certamente noto a tutti, voglio solo dire che il processo di accettazione di un fenomeno/esperimento “nuovo” nel senso suddetto e di una teoria che lo spieghi, è lungo e anche contrastato.

      La recente vicenda dei neutrini dimostra che il processo di peer review funziona egregiamente. Pur trattandosi di un lavoro “fuori standard” esso è stato pubblicato senza problemi.
      Semplicemente un articolo deve essere scritto come si deve; in quel caso gli AA saranno riusciti a dimostrare che le misure erano state fatte con la cura necessaria.
      Sbaglierò, ma nel caso del Rapporto 41 i revisori possono essere rimasti colpiti dalla pretesa che una reazione molto improbabile produca calore sensibile attraverso dei gamma. Se si fossero imbattuti per caso in un fenomeno nuovo, si può capire, ma il gruppo dell’ENEA impostò una ricerca apposta.
      Immaginare che una reazione “impossibile” avvenga con tale facilità da produrre calore sensibile e che tale calore venga prodotto da gamma è come proporre a una rivista un articolo su un motore a energia eterea.
      Non so come sono andate le cose, ma immagino lo sconcerto dei revisori.
      Tutti i revisori sanno che i dati sperimentali si possono inventare.
      Basare la ff su un articolo molto ambizioso non accettato da 5 riviste è molto rischioso.

    • Camillo ha detto:

      Quello che mi chiedo è se davvero quell’esperimento non ha mostrato nulla e sarei veramente curioso di capire le motivazioni della bocciatura. Se sono di tipo teorico, se contengono anche l’ipotesi di mistificazione dei dati, in parole povere se la bocciatura è stata giustificata o meno.

      Per mia esperienza, quando un revisore considera interessante un lavoro suggerisce qualche modifica. A me capitò di essere scrutinato da un chimico della FIAT circa un lavoro di sintesi di una ceramica speciale. Mi suggerì di inserire il suo nome nella bibliografia e mi chiese di andare a visitare i loro laboratori.
      In un altro caso mi dissero che l’argomento non interessava la rivista e mi suggerirono a chi rivolgermi.
      Il Prof. Dini dell’Università di Pisa mi scrisse una lettera lusinghiera, che conservo ancora.
      Quando vogliono rifiutare una lavoro lo fanno sempre con molto garbo.
      Non credo che i revisori del Rapporto 41 siano mai entrati nel merito. Non usa, per quello che ne so. Ti allontanano con tante grazie. Contattarli sarebbe tempo perso.
      A parte pretendere di aumentare di miliardi di volte la sezione d’urto di una reazione ad opera di un set sperimentale banalissimo, il lavoro è terribilmente male compilato. Per esempio l’Appendice, dove collocarla?
      Avrebbero dovuto mettere in grande evidenza che erano consapevoli di proporre un lavoro rivoluzionario; non si rende facile una reazione normalmente considerata “impossibile” senza una parola di spiegazione. Questa imponente variazione della sezione d’urto non è mai avvenuta in altri casi, per quello che ne so.
      Non scaldi con i gamma un filo di palladio, senza mettere in evidenza l’anomalia. Almeno scrivi che ti consideri un rivoluzionario. Invece procedono come se descrivessero una titolazione acido-base. Mi perdoni, ma è il comportamento facilone dell’ignorante.
      Insomma i lavori devono essere scritti come si deve; soprattutto si deve evitare di contrabbandare concetti rivoluzionari come se si trattasse di ordinaria amministrazione.
      Se ti occupi di una reazione nucleare devi per forza introdurre il concetto si sezione d’urto. Non l’hanno fatto. Hanno dimenticato di misurare i neutroni in una reazione che normalmente avviene con produzione di neutroni e che viene correntemente usata per produrre neutroni, con apparecchi commerciali.
      Stravolgono una reazione nucleare notissima senza battere ciglio, senza far capire che ne sono consapevoli. Molti lettori possono non conoscere la reazione e quindi possono fidarsi di un approccio simile. E’ una scorrettezza inaccettabile.
      Se tutto questo risulta evidente al primo approccio, come si può pretendere che una rivista pubblichi un lavoro simile?
      Il colmo è che se ne sono lamentati con la Gabanelli. Che gente.
      Speriamo solo che non abbiano incarichi di insegnamento da qualche parte.

  184. cataflic ha detto:

    @Francesco
    Improbabilità! e deriva dal fatto che avviene magari un evento su 10 miliardi di casi.
    Questo vuol dire però che se metto in gioco 1000 miliardi di casi, avrò circa 100 eventi…
    non vuol dire che ci sono casi in cui alle stesse condizioni ho miglieia di eventi…sono sempre +/- quelli.
    Se volessimo bombardare target con deuteroni e prendessimo un bersaglio composto da gas di deuterio, uno da deuterio liquido, uno da palladio con deuterio assorbito, uno da deuteruro di litio, o di qualsiasi altro composto di D con formula chimica conosciuta….i risultati delle sezioni d’urto sarebbero sempre quelli perchè per superare la barriera del nucleo atomico che ha sempre la stessa carica ci vuole sempre la stessa energia, sia che i nuclei se ne vadano in giro sparuti in un gas, sia che siano “appiccicati” come in un composto chimico o nel reticolo di palladio .
    E’ proprio una caratteristica del nucleo, indipendente da quello che succede “fuori”.
    Anche nelle esplosioni nucleari, dove viene usata l’energia di una bomba a fissione per comprimere mostruosamente un bersaglio di materiale fusibile, con velocità dei materiali di centinaia di km al secondo , alla fine è solo la temperatura (KeV) che fa avvenire le reazioni.
    Certo potremmo anche pensare che un entanglement macroscopico possa trovare espressione in alcune configurazioni atomiche particolarmente predisposte e “ordinare” a più di un atomo contemporaneamente di reagire coerentemente agli altri, fino magari a fare una bella fusione tutti assieme, magari quella più improbabile e senza neutroni …..

  185. Giancarlo ha detto:

    @Camillo

    Ho un paio di commenti per Valeria che mi ha attribuito frasi mai dette. Puoi sbloccarli?
    Grazie ciao.
    Tu puoi vedere il mio indirizzo di posta? Se si mandami una mail ti debbo segnalare una cosa importante in privato.

  186. Giancarlo ha detto:

    Per 22 anni quasi nulla, ora si scatenano tutti e promettono di svelare tutti i segreti residui della fisica

    http://citi5.org/launch/?p=1826

    @Camillo
    Ho dei commenti in moderazione, forse ho sbagliato ad inserire una parola

  187. Luca ha detto:

    In mancanza di novità sul gattone, al passersera continuano a farsi del male http://22passi.blogspot.com/2011/11/epur-si-muove-la-fusione-fredda.html

  188. Camillo ha detto:

    Se volessimo bombardare target con deuteroni e prendessimo un bersaglio composto da gas di deuterio, uno da deuterio liquido, …

    Le cose stanno esattamente come le descrive Lei. C’è chi si è divertito a modulare la sezione d’urto in funzione della matrice chimica, ma se non sono ninnoli sono nannoli. Si tratta di ricerche di “struttura fine”, meritorie, per carità, ma l’indipendenza delle sezioni d’urto dalla matrice chimica resta sostanzialmente inalterata. Non per niente la sezione d’urto è la prima grandezza che si prende in considerazione quando si esamina una reazione nucleare. Questo vale anche se si studia lo scattering elastico o inelastico, l’eccitazione o altre grandezze. Esiste una sezione d’urto per ogni fenomeno nucleare. Anche le reazioni dei neutrini al Gran Sasso sono descritte in termini di sezione d’urto.
    Dalla reazione di Preparata pretendono di ricavare calore; in realtà è una reazione che non avviene (in senso probabilistico, per favore Francesco non mi incastri sulle parole). Quelli che pretendono di avere estratto calore da quella reazione sono bugiardi, non posso esprimermi in altro modo. O sono dei maghi molto fortunati. Anche in questo caso non c’è bisogno di armarsi di macchina fotografica e appostarsi per una settimana per vedere se gli asini volano o, come scrive Ugo, se la luna è fatta di formaggio.

  189. Camillo ha detto:

    @Giancarlo

    Ho messo una trappola per Valeria per cui, ogni volta che compare il suo nome, il messaggio va in moderazione.
    L’ho tolta di torno perché è una che entra nei blog per cazzeggiare a vanvera.
    Se me lo chiedete la riammetto.

    • Giancarlo ha detto:

      Io mi sono fatto un’idea diversa, se vuoi te la racconto in qualche altro posto, per esempio email.

      • Camillo ha detto:

        Un’idea diversa su Bellagamba (conosco il suo cognome, ma rispetto il suo diritto alla riservatezza)?
        Conosci il mio indirizzo e-mail, mi piacerebbe sentire che cosa sai di lei. Certamente mira a fare spam, forse per conto di Testa d’Uovo.

        • Luca ha detto:

          Camillo stia tranquillo. Non è un agente inviato da Passerini.
          La nostra intrepida amazzone del blog e regina dell’off-topic sta facendo un bel putiferio anche sul Passersera sparando a raffica commenti semi-deliranti e rigorosamente fuori tema.
          Alcuni poveracci hanno cercato di farglielo notare ma ci hanno subito rinunciato, sotterrati da una valanga di logorroica logica femminile.

        • Camillo ha detto:

          @Luca

          Bellegambe è un bel tipo; ogni tanto vado di là e leggo i suoi interventi. Ora è fissata su tutte le querele che le piacerebbe fare. Chissà chi è e che cosa fa. Qualcuno ha scritto che deve alzarsi presto al mattino. Che sia per questo che ha sempre le palle a fior di pelle? Non deve essere stata fortunata nelle vita, se è sempre così furibonda. Potrebbe essere una testa di casco?
          Da seguire.

  190. Camillo ha detto:

    Con la fusione fredda siamo ancora all’esperimento di Michelson e Morley, e la mia domanda è questa:
    Siamo sicuri che le esperienze di tanti ricercatori siano allucinazioni, errori o addirittura mistificazioni?

    E noi siamo sicuri che le esperienze di tanti ricercatori siano state fatte con la cura dei vari esperimenti di Michelson e Morley?
    Sembra di no, perché nessuno di quei lavori è stato inserito in una banca dati. L’interrogazione può anche avvenire utilizzando il nome dei ricercatori. Il risultato è implacabilmente negativo. E’ come se i 199 ff del mondo non esistessero.
    Non è la prova di nulla, ovvio, ma solo una congiura internazionale potrebbe spiegare il silenzio ostinato sulla ff.
    Nel frattempo l’esperimento sulla velocità dei neutrini passa senza difficoltà.
    Io mi limito a fare delle constatazioni, tu stesso puoi dare un significato a questi fatti.

    • GIANCARLO ha detto:

      Stamattina c’è stata una conferma dei risultati sulla velocità dei neutrini con altri esperimenti mirati.
      La cosa più probabile, a mio avviso, è che ci sia un subdolo errore sperimentale da qualche parte o che sia stato ignorato qualche principio assodato ma di difficile digestione, della relatività.
      La cosa che dovrebbe far riflettere è che anche in questa situazione il lavoro è sottoposto a critica, accettato in assenza di errori evidenti e infine pubblicato.
      Con buona pace dei complottisti che identificano un establishment della scienza mainstream (composto da chi? sempre gli stessi? Camillo ne fa parte?) dedito giornalmente a impedire che la stessa scienza mainstream deragli, todo modo.

  191. Livio Varalta ha detto:

    Carissimo Prorettore alla Ricerca dell’Università di Bologna,

    http://www.focus.it/scienza/dove-va-l-e-cat-e-la-risposta-di-rossi-alla-proposta-di-celani-1203/gentile-ingegner-rossi_PC12.aspx

    Sono spiacente, sono tempi duri, la crisi è terribile, ed i prezzi tracollano…

    Un Fisico Nucleare, tipo il dott. Francesco Celani
    Istituto Nazionale di Fisica Nucleare – Laboratori Nazionali di Frascati
    Vicepresidente della International Society of Condensed Matter Nuclear Science, quanto di Elettrotecnica si presume che conosca?
    Cito:
    “””* Abbiamo recentemente sviluppato (luglio 2011) un sistema di “disaccoppiamento” capace di misurare, con un’indeterminazione del 2%, la potenza elettrica presa dalla rete (220 V bifase) fino a 3kW anche “impulsiva”, con “parzializzatori” tipo triac, che sembrano essere quelli da Lei utilizzati.”””
    Questo mi fa sorridere… per non piangere, visto che pago le tasse…
    Ma i fisici sono come gli eremiti, fuori dal mondo?
    Un contatore di energia elettrica, utile allo scopo, costa 30 Euro, non occorre “svilupparlo”… La “rete 220 V bifase” in quale nazione la trova?

    Per il resto della lettera… continuo a sorridere… sempre per non piangere…

    L’unica speranza rimastami è che sia una provocazione di Celani verso Rossi (ed UniBO?)

    A proposito… conflitto di interessi…?

    Codiali Saluti
    Livio Varalta

    • GIANCARLO ha detto:

      Livio,
      purtroppo debbo constatare che usciti dal campo della propria specializzazione molti si perdono completamente.
      Rossi parla di un “generatore di frequenze” misterioso, lasciando intendere che ci sia una trasmissione radio che raggiunge il reattore. A quasi tutti gli entusiasti pare normale. C’è dunque uno schermo di piombo in grado di “termalizzare”, ossia bloccare i gamma, che invece lascia passare i fotoni a radiofrequenza. Questo a UniBO sembra verosimile? E agli studenti che insegnano?
      Se poi qualche anima pia venisse a dire che le “frequenze” entrano coi fili la domanda successiva è: “per finire dove?”
      Intendo dire, su un’elettronica marziana in grado di funzionare a 300°C? Su una resistenza infuocata da 20 Ohm che come filtro passa basso non se la passa male? (Intendo dire, c’è qualcuno che pensa che la temperatura possa seguire le “frequenze”? Già i Romani avevano sistemato il problema creando, appunto, il muro romano.)

    • luca ha detto:

      Secondo me Celani è consapevole che se Rossi sta portando avanti una truffa, quando questa sarà evidente, verranno tagliati pesantemente tutti i pochi finanziamenti sulla FF. Intuisce e tenta di smarcarsi dai believers bolognesi, spingendo per la prova della serva. Sa anche che Rossi questa prova non la farebbe neanche morto (Rossi sa benissimo che molte istituzioni farebbero gratis questa prova) ma si smarca.

    • Luca ha detto:

      Sembra si stia organizzando una congiura per metterlo alle strette.
      Dopo Celani e l’utente australiano di vortex che pubblicamente gli chiede di vendergli 5 e-cat a 250.000$ (proposta a cui AR nicchia), anche il Nobel Brian Josephon si unsice al coro
      http://www.focus.it/scienza/e-cat-e-fusione-fredda-lettera-aperta-a-andrea-rossi_C12.aspx
      Sono proprio curioso di leggere la risposta e vedere come attacca il prossimo slalom.
      Intanto a Bologna accettano passivamente un rinvio dopo l’altro per questa benedetta sperimentazione.

      • Livio Varalta ha detto:

        Attendo la risposta di Rossi, poi impacchetterò il tutto con altro che sto accumulando e “contatterò”.
        Poche speranze però… siamo difronte ad un muro di gomma…

      • Camillo ha detto:

        Intanto a Bologna accettano passivamente un rinvio dopo l’altro per questa benedetta sperimentazione.

        Con che faccia i bolognesi si prestano come sperimentatori indipendenti del mammozio, quando il mammozio è nato da un’idea di Focardi, professore emerito del DF e quando Levi è uno degli operatori dell’iniziativa, dipendente della Leonardo (anche se prontamente cancellato dalla lista per pudicizia)?
        Possibile che non si colga il violento conflitto di interessi? C’è qualcuno gerarchicamente superiore a Capiluppi che colga l’inopportunità che i bolognesi siano contemporaneamente attori, spettatori e recensori di questa farsa?
        E’ da febbraio che metto in evidenza che l’UniBO non può essere un arbitro indipendente, data la posizione di Levi, Focardi e Ferrari.

  192. Cataflic ha detto:

    @Camillo
    Che ne pensa del sistema Polywell Wiffle-Ball?
    Stanno andando avanti test da anni da parte della difesa americana…riesce mica a tirar fuori dalle banche dati la sezione per boro-p/d?

  193. Francesco ha detto:

    @Franchini, Guglielmi

    Secondo aspetto: impossibilità/improbabilità della FF.

    Mi sembra che abbiamo concordato sulla irrealizzabilità di dimostrare l’impossibilità di un fenomeno fisico in generale. Anche se io aggiungerei che tutti quei fenomeni che violano dei principi cardine possono essere a priori considerati “impossibili” a meno di prove veramente oltre ogni ragionevole dubbio.
    Per intenderci fenomeni tipo moto perpetuo, che violano il principio di conservazione dell’energia, per esempio.

    Quindi abbiamo concordato che lo scopo di Franchini con le sue ricerche nelle banche dati è, oltre quello di mostrare che la FF non è comunemente accettata non avendo superato peer-review, che la “reazione di Preparata” è molto improbabile.

    In realtà, ed è quello che volevo dire dal primo momento dei miei interventi a riguardo, bisogna precisare che è molto improbabile nelle condizioni sperimentali generalmente utilizzate dagli studiosi “classici” di fusione e che, come Franchini stesso afferma, prevedono sempre “un fascio incidente”.
    Questa precisazione potrebbe sembrare banale, c’è anche chi ha detto che una volta dimostrato che è necessaria una certa energia per “fondere” gli atomi di deuterio ciò diventa un risultato generale. Però, come ho segnalato precedentemente bisognerebbe anche poter valutare l’energia “ottenuta ed impiegata” nelle reazioni di FF, per poter fare un confronto.

    Ad ogni modo anche questo punto sembrerebbe “superato” se Franchini dice:
    “Supponiamo che io Le dia per buona la possibilità di superare la barriera di potenziale coulombiano, come spiega il mutamento della branching ratio e l’assenza di gamma?.

    Ecco, questo è il punto fondamentale.
    E’ possibile che in un campo ristretto e solo in alcune condizioni non ancora ben comprese (da qui la non perfetta riproducibilità) cambino sia la sezione d’urto che il branching ratio?
    Questo è quello che mi chiedo e ragionando con lei cercavo di capire.
    Probabilmente non essendo esperto in fisica/chimica nucleare per me è più semplice accettare questo almeno in linea di principio. Volevo semplicemente mostrare che forse questa ipotesi potrebbe non essere così estrema come immaginare il moto perpetuo o gli asini che volano o cercare il gruviera sulla luna.
    Questo sarebbe importante perché potrebbe risultare più semplice “guardare nel cannocchiale” e toccare con mano quello che dicono di vedere i fusori freddi.

    Per quanto riguarda i suoi ultimi interventi e per chiudere il discorso riguardo il rapporto 41, cito:
    “Avrebbero dovuto mettere in grande evidenza che erano consapevoli di proporre un lavoro rivoluzionario; non si rende facile una reazione normalmente considerata “impossibile” senza una parola di spiegazione. Questa imponente variazione della sezione d’urto non è mai avvenuta in altri casi, per quello che ne so.
    Non scaldi con i gamma un filo di palladio, senza mettere in evidenza l’anomalia. Almeno scrivi che ti consideri un rivoluzionario. Invece procedono come se descrivessero una titolazione acido-base. Mi perdoni, ma è il comportamento facilone dell’ignorante.
    Insomma i lavori devono essere scritti come si deve; soprattutto si deve evitare di contrabbandare concetti rivoluzionari come se si trattasse di ordinaria amministrazione.”

    Mi sembra strano che dice che Preparate e Co non erano consapevoli di scrivere un lavoro rivoluzionario visto che spessissimo usa come “ironico strumento di smontaggio” del rapporto 41 il fatto che lo stesso Preparata parla di 3 miracoli.

    Il fatto poi che non vadano ad individuare una sezione d’urto mi sembra allo stesso modo una critica forzata. Credo sia normale che nelle prime esperienze di fronte ad un fenomeno “nuovo” e difficilmente riproducibile perché non perfettamente compreso ed interpretato, non si possa caratterizzarlo completamente andando addirittura a presentare una sezione d’urto in un unico preliminare articolo.
    Non penso che i primi fusori abbiano subito presentato sezioni d’urto complete.

    Sul fatto che un lavoro scientifico debba essere scritto “come si deve” sono perfettamente d’accordo. Io ammetto di non essere in grado di valutare se questo lo sia e posso accettare le sue critiche e il fatto che non sia stato pubblicato. Mi chiedevo se almeno la parte sperimentale di misura dell’He4 fosse stata condotta con tutti i crismi. Dalla descrizione dell’apparato di misura e anche da quello che dice lei, sembrerebbe abbastanza accurato da questo punto di vista. E solo su questo a me interessava valutarlo.
    Nel momento in cui si ipotizza la mistificazione dei dati sperimentali, di certo il discorso non può andare avanti (senza polemica).

    Comunque i “claims” dei fusori freddi non si basano solo sul rapporto 41, esistono decine e decine forse centinaia di lavori, probabilmente non pubblicati o pubblicati su riviste “dedicate”.
    Esistono conferenze internazionali (15 edizioni solo dell’ICCF), che probabilmente considererà un ghetto per visionari. Chi lo sa.
    Un detto antico diceva che probabilmente i savi sono quelli che stanno dentro i manicomi, e gli antichi, si sa, erano saggi. Il tempo è spesso un ottimo giudice.

    Ho capito che è più utile per me cercare di informarmi sugli articoli scientifici a riguardo, che utilizzare il poco tempo a disposizione in queste discussioni, senza polemica.
    A tal proposito le chiedo, se è d’accordo, un ultimo contributo alla mia ricerca della conoscenza.
    Quali riviste posso considerare sufficientemente attendibili?
    Quelle che le ho segnalato (
    “Journal of Electroanalytical Chemistry” e “Electrochimica Acta”) come le considera?
    E un’altra domanda, se non le dispiace, poiché giustamente, come dice anche lei, bisogna ragionare sui numeri, come valuta quantitativamente l’energia degli atomi che fonderebbero nella FF?
    Potrebbe darmi un valore anche orientativo, naturalmente con una breve spiegazione?
    Grazie.

    • Francesco ha detto:

      Nel post precedente c’è un errore di formattazione.
      Da “Mi sembra strano che dice che Preparata e Co non erano consapevoli di scrivere un lavoro rivoluzionario… in poi, non è più una citazione di Franchini ma la mia replica.
      Scusate l’errore.

    • Camillo ha detto:

      Mi sembra strano che dice che Preparate e Co non erano consapevoli di scrivere un lavoro rivoluzionario visto che spessissimo usa come “ironico strumento di smontaggio” del rapporto 41 il fatto che lo stesso Preparata parla di 3 miracoli.

      I “tre miracoli” figurano nel trattato di Preparata “QED Coherence in Matter” del 1995; nel Rapporto 41 non si accenna ad essi.
      Solo il lettore specializzato in campo nucleare è in grado di cogliere gli eccessi che sono descritti in quel rapporto; i lettori generici ritengono che si tratti di una reazione con una sezione d’urto importante, utilizzabile. Probabilmente ritengono anche che i raggi gamma producano calore sensibile. Non si pongono problemi, leggono e prendono atto, come farebbe Passerini.
      E’ chiaro che la cosa non poteva sfuggire ai revisori, che infatti hanno respinto il lavoro senza esitare.
      Chi non l’avrebbe fatto?
      Mi scusi: Lei ritiene che i revisori abbiano commesso un errore?
      Anomalie non presentate e commentate possono essere legittimamente considerate un tentativo di farla franca. A me quei modi sono parsi una furbata da quattro soldi, immediatamente scoperta.
      Del resto i ragazzi non potevano affermare che con il loro dispositivo sperimentale erano in grado di moltiplicare per un miliardo una sezione d’urto. Nessuno ci avrebbe creduto e il risultato sarebbe stato lo stesso: bocciatura senza esitazioni.

    • Camillo ha detto:

      Non penso che i primi fusori abbiano subito presentato sezioni d’urto complete.

      Nessun ff ha mai presentato una sezione d’urto in 23 anni. Mancavano di mezzi o di competenza? Per me di competenza, perché i nucleari di formazione sono del tutto assenti tra i ff. Quasi tutti sono dilettanti riconvertiti da altre specializzazione, a cominciare da F&P.
      I dilettanti sono micidiali, perché animati da un entusiasmo incontenibile, tipo Passerini, che ne limita lo spirito critico.

    • Camillo ha detto:

      Dalla descrizione dell’apparato di misura e anche da quello che dice lei, sembrerebbe abbastanza accurato da questo punto di vista. E solo su questo a me interessava valutarlo.

      La parte sperimentale non è accettabile.
      Ho messo in evidenza che si sono persi a descrivere le comuni modalità di taratura dello spettrometro di massa, però non hanno saputo presentare i dati analitici in modo standard. Il modo standard non tollera un’elaborazione primaria al PC. L’elaborazione al PC si fa solo sui dati analitici forniti e messi a disposizione direttamente dallo strumento; se non fosse così, che garanzia offrirebbe un’analisi chimica?
      Le analisi chimiche (e quelle cliniche) non sono falsificabili. Se uno tenta di farlo, lo strumento registra l’intervento, subito rintracciabile dagli specialisti.
      Dati elaborati al PC non sono assolutamente accettabili. Per inciso, ricordo che anche F&P commisero un errore analogo, che gli fu prontamente rinfacciato.
      Tutti, fusori e recensori, sapevano che la reazione di Preparata non poteva avvenire né a caldo né a freddo. Mancava convinzione da una parte, fiducia dall’altra. Per questo la parte analitica è fallita.
      Un’episodio da dimenticare, per il bene degli AA dell’articolo. Ci hanno provato ma, per fortuna di tutti, è andata male. Fosse stato pubblicato, quel Rapporto avrebbe provocato più danni di carlo in francia.
      Noti che stiamo discutendo di un evento vecchio di 10 anni, per tutti morto e sepolto. Le sembra normale?

    • Camillo ha detto:

      Il tempo è spesso un ottimo giudice.

      Il tempo è galantuomo. Nel 1995 il povero Mallove affermava trionfante che ” cf goes commercial”. Anche Edmund Storms fece lo stesso. Da allora sono trascorsi 16 anni, ma mi pare che siano poche le installazioni a ff.

      Quali riviste posso considerare sufficientemente attendibili?
      Quelle che le ho segnalato (“Journal of Electroanalytical Chemistry” e “Electrochimica Acta”) come le considera?

      Quelle riviste sono le meno utili che esistano, perché si occupano di elettrochimica classica. Inoltre risultano di difficile lettura per chi non è chimico. Francamente non credo che i recensori abbiano competenze nucleari. Ma può essere solo un’impressione.
      Forse la cosa migliore è leggere poco per volta gli articoli elencati da Jed Rothwell. Al Suo posto leggerei con comodo tutti gli articoli che derivano dal Rapporto 41.
      Un altro buon esercizio sarebbe imparare a usare le banche dati, partendo dalle reazioni che conosce. Sarebbe anche utile individuare chi, tra tutti i fusori che hanno pubblicato, è riuscito a bucare lo scrutinio dei compilatori delle banche dati.

    • Camillo ha detto:

      E un’altra domanda, se non le dispiace, poiché giustamente, come dice anche lei, bisogna ragionare sui numeri, come valuta quantitativamente l’energia degli atomi che fonderebbero nella FF?
      Potrebbe darmi un valore anche orientativo, naturalmente con una breve spiegazione?

      Per la DD ci sono molti dati già disponibili.
      Per la reazione di Focardi ho già proposto i miei calcoli.
      Però ci torno sopra volentieri tra qualche giorno.
      Potrebbe essere lo spunto per recensire l’articolo di F&R.

  194. Giancarlo ha detto:

    Sembra trovare conferma la possibilità di estrarre energia (pagando s’intende) dal vuoto quantico tramite l’effetto Casimir
    http://www.mail-archive.com/vortex-l@eskimo.com/msg55799.html
    Alla Chalmers sono gente seria, poi magari hanno sbagliato anche loro.
    Prima che questo infervori i sostenitori della free-energy (for free minds) puntualizziamo che l’energia impiegata per creare una coppia di fotoni è molta di più di quella posseduta dai fotoni.

    P.S. Federico Capasso, Harvard University, uno dei maggiori esperti di Casimir è un mio vecchio amico. Mi lasciò il suo posto di lavoro quando nel 1978 si trasferì in USA. Ultimamente ha misurato l’effetto per mezzo di Mems.
    Una cosa incredibile, se dimostrabile, entra di diritto nella scienza mainstream.
    Alla Chalmers sono gente seria, poi magari hanno sbagliato anche loro.

  195. Giugual ha detto:

    Un corso al MIT:

    http://student.mit.edu/iap/nc9.html

    Cold Fusion 101: Introduction to Excess Power in Fleischmann-Pons Experiments
    Peter Hagelstein
    Mon-Fri, Jan 23-27, 30-31, 11am-12:30pm, 4-145, 1/30 class meets in 4-149

    No enrollment limit, no advance sign up

    Excess power production in the Fleischmann-Pons experiment; lack of confirmation in early negative experiments; theoretical problems and Huizenga’s three miracles; physical chemistry of PdD; electrochemistry of PdD; loading requirements on excess power production; the nuclear ash problem and He-4 observations; approaches to theory; screening in PdD; PdD as an energetic particle detector; constraints on the alpha energy from experiment; overview of theoretical approaches; coherent energy exchange between mismatched quantum systems; coherent x-rays in the Karabut experiment and interpretation; excess power in the NiH system; Piantelli experiment; prospects for a new small scale clean nuclear energy technology.

    On 1/30 and 1/31 M. Swartz will discuss results he has obtained from a variety of cold fusion experiments he has done over the years. He has observed excess power in PdD and in NiH experiments; typical energy gains in the range of 2-3 are seen, with a few experiments giving higher energy gain; he has carried out a demonstration of his experiment previously at MIT; and energy produced from cold fusion reactions has been used to drive a Stirling engine.
    Contact: Peter Hagelstein, plh@mit.edu
    Sponsor: Electrical Engineering and Computer Science

    Mi pare che si stiano restringendo gli spazi per gli scettici ad oltranza.
    Ormai siete rimasti “quattro amici al bar”

    • Francesco ha detto:

      @Giugal
      Non preoccuparti Franchini lo sa che il tempo è Galantuomo, anzi ha addirittura corretto la mia citazione.
      Sono sicuro che quando, tranquillo e sereno nella sua casa riscaldata da una bella caldaia a fusione fredda, leggerà su una banca dati le sezioni d’urto della FF, non avrà alcun problema a riconoscere che esiste.

    • Giancarlo ha detto:

      @Giugual
      Vorrei far notare che non si tratta di un corso universitario ma di una sorta di seminario lungo inquadrato in quelle che all’MIT sono le Independent Activities. Notare che lo sponsor è il dipartimento di elettronica e computer science, sarebbe stato più opportuno quello di fisica. Notare inoltre che il professore è Peter Hagelstein ma quello che ha fatto esperimenti e li presenterà è M. Swartz; siccome non ci facciamo mancare nulla il calore prodotto viene usato per pilotare un motore Sterling: faremo del tutto per stupirvi.
      A parte gli scherzi c’è un movimento di opinione che sostiene che gli esperimenti di F&P sono riproducibili solo se vengono rispettate quattro condizioni di cui la più importante è quella relativa alla concentrazione del D in matrice di Pd: poiché i criteri sono stati definiti immagino che entro 3-4 mesi avremo decine di repliche degli esperimenti.
      Vorrei inoltre capire perché si mischiano PdD e NiH? Non sono fenomeni completamente diversi (Fusione e trasmutazione)? Non siamo sicuri di una teoria ne vogliamo spiegare addirittura due? Mi pare un po’ presuntuosa come cosa.

    • Alessio Guglielmi ha detto:

      Caro Giugual, le hanno già fatto notare che il `corso´ all’MIT da lei preso per una prova di alto livello a favore della fusione fredda sia in realtà un seminario di circa dieci ore complessive senza obblighi di frequenza e senza esame durante l’intervallo tra i semestri. Si tratta di una delle tante attività ricreative e divertenti, al pari dello sport e degli spettacoli, che molte università organizzano per i loro studenti, specialmente per gli stranieri lontani da casa che rimangono nel campus durante le vacanze.

      Quindi non è una prova a favore della fusione fredda, ma una prova che le università non hanno pregiudizi. Infatti, se qualcosa di riproducibile dovesse saltare fuori, questa e altre attività assicurerebbero che non passerebbe inosservato. Questo è il contrario di ciò che i suoi amici proclamano, cioè che esiste una congiura contro le teorie esotiche.

      Piuttosto si interroghi sui motivi per cui una notizia come quella da lei riportata, anche nell’interpretazione erronea che le aveva dato, le faccia presumere che gli scettici ad oltranza siano rimasti quattro amici al bar. Quelli che lei chiama scettici a oltranza sono almeno il 99% dei ricercatori (quindi più di quattro) e poi perché al bar? Le pare che usino degli argomenti approssimativi, poco fondati, tanto per far passare il tempo tra un bicchiere e l’altro? A me pare che forse sarebbe lei che dovrebbe passare un po’ meno tempo al bar e controllare con un po’ più di cura le sue fonti, le sarebbero bastati due click per rendersi conto che il `corso´ all’MIT non è un corso come lo voleva propagandare lei. O forse non è tanto il bar che le porta via il tempo, ma la messa.

    • Luca ha detto:

      Oggidì master e seminari si fanno su tutto. basta pagare profumatamente e ci si può iscrivere presso le università più prestigiose del pianeta anche per corsi sul “ricamo col tombolo”, “raddrizzamento delle banane”, “spremitura di energia a freddo”….

  196. Giugual ha detto:

    @camillo

    sottoponga le Sue colte osservazioni a Peter Hagelstein
    qualora venissero accolte , Lei segnerebbe molti punti a Suo favore.
    Tutto sommato penso che non Le interessi conferontarsi , non ne sente la necessità, suppongo.

    mailto:plh@mit.edu

  197. Giugual ha detto:

    Corso MIT:
    h-ttp://student.mit.edu/iap/nc9.html (togliere il trattino)

    Cold Fusion 101: Introduction to Excess Power in Fleischmann-Pons Experiments
    Peter Hagelstein
    Mon-Fri, Jan 23-27, 30-31, 11am-12:30pm, 4-145, 1/30 class meets in 4-149

    No enrollment limit, no advance sign up

    Excess power production in the Fleischmann-Pons experiment; lack of confirmation in early negative experiments; theoretical problems and Huizenga’s three miracles; physical chemistry of PdD; electrochemistry of PdD; loading requirements on excess power production; the nuclear ash problem and He-4 observations; approaches to theory; screening in PdD; PdD as an energetic particle detector; constraints on the alpha energy from experiment; overview of theoretical approaches; coherent energy exchange between mismatched quantum systems; coherent x-rays in the Karabut experiment and interpretation; excess power in the NiH system; Piantelli experiment; prospects for a new small scale clean nuclear energy technology.

    On 1/30 and 1/31 M. Swartz will discuss results he has obtained from a variety of cold fusion experiments he has done over the years. He has observed excess power in PdD and in NiH experiments; typical energy gains in the range of 2-3 are seen, with a few experiments giving higher energy gain; he has carried out a demonstration of his experiment previously at MIT; and energy produced from cold fusion reactions has been used to drive a Stirling engine.
    Contact: Peter Hagelstein, plh@mit.edu
    Sponsor: Electrical Engineering and Computer Science

    Riposto poichè il precedente è stato “moderato”
    forse perchè avavo scritto che siete rimasti i “quattro (vecchi) amici al bar”

  198. Camillo Franchini ha detto:

    @Giugual

    Riposto poichè il precedente è stato “moderato

    Non allarmatevi se i commenti non passano subito. A volte sono fuori casa anche per più di un giorno.

    Tutto sommato penso che non Le interessi confrontarsi [con Hagelstein], non ne sente la necessità, suppongo.

    Mi sono confrontato a lungo con McKubre, che ho anche conosciuto di persona, mai con Hagelstein.
    Controllo su una banca dati se ha scritto qualcosa di memorabile.

  199. Camillo Franchini ha detto:

    Un certo Charlie Zimmerman chiede a Rossi:

    Is the water in the gamma ray flux?

    Rossi risponde:

    No

    Tratto da Alice nel Paese delle Meraviglie

    • Luca ha detto:

      Allora non capisco più nulla. Rossi e lo stesso Mr Magoo (imbeccato dal primo) hanno sempre strombazzato ai 4 venti che il calore lo portano fuori con questa magica termalizzazione dell’acqua da parte dei gamma. Non troppo forti per riuscire a schermarli con un po di domopack ma neanche tanto deboli in modo da gustificare l’eccesso di energia.
      Mi nonna diceva sempre che per sostenere una panzana bisogna avere una memoria di ferro….

  200. Camillo Franchini ha detto:

    @Giugual

    La banca dati IAEA, interrogata sul contributo fornito da Peter L. Hagelstein negli anni 1989-2011 allo studio della reazione dd —> 4He, restituisce un secco NO DATA FOUND.
    Non c’è da meravigliarsi, perché PLH risulta essere Associate Professor of Electrical Engineering, Department of Electrical Engineering and Computer Science del MIT.
    Difficile pensare che con quella specializzazione sia in grado di occuparsi di fusione fredda o calda.
    A meno che non si tratti di una omonimia.

  201. Camillo ha detto:

    @Giugual

    Ho cercato anche presso il BNL; stessa risposta: NO DATA FOUND.
    Peter L. Hagelstein non è considerato un esperto di reazioni nucleari.
    Secondo me avrebbe dovuto evitare di esporsi come sta facendo dal 1989. Che contributo può dare un docente di Electrical Engineering allo studio di reazioni nucleari?
    Ma non è il solo a essere così clamorosamente fuori campo.
    Le conversioni al nucleare dopo il 1989 lasciano forti dubbi sulla competenza delle persone.
    Non è per criticare Hagelstein, ma ho solo voluto rispondere a una Sua sollecitazione.

    • Livio Varalta ha detto:

      http://en.wikipedia.org/wiki/Peter_L._Hagelstein
      …Doctor of Philosophy…

      …problema ricorrente?

      • Giancarlo ha detto:

        @Livio
        Stavolta sei in errore, te lo dico io prima di altri. Doctor of Philosophy è il titolo generico di Dottorato di ricerca, nella fattispecie del nostro in Ingegneria elettronica.
        E’ famoso per il laser a raggi X, dopo si è dedicato alla ff. Fa parte del gruppo quindi mi pare normale che organizzi un seminario di 5 gg sulle lenr.
        Mio figlio, 2a liceo, per la settimana dello studente 2011 ha organizzato un corso sul gioco della briscola; ad oggi è quello che ha ricevuto più adesioni.

        • Livio Varalta ha detto:

          Grazie Giancarlo!
          Infatti ho litigato per un po’ con “google translator”, non riuscivo a capire… poi da buon prevenuto…
          Chiedo scusa all’Ingegnere elettronico… …auguri per i suoi studi in Chimica fisica nucleare!

  202. Livio Varalta ha detto:

    Il “Contatto” UniBO scrive:

    ormai la cosa si sta espandendo a macchia d’olio ma più si espande e meno convince, no?
    Per ora la posizione “prudente e vigile” di UniBo regge. Per ora.
    ————-
    Gli avevo fatto notare tra l’altro:

    Da qui:
    http://ecat.com/news/cbs-news-comments-on-bologna-1mw-demo
    si arriva a qui:
    http://www.cbsnews.com/8301-205_162-57318762/cold-fusion-debate-heats-up-after-latest-demo/#comments
    (Livescience.com)
    “””Italian physicist and inventor Andrea Rossi has conducted a public demonstration of his “cold fusion” machine, the E-Cat, at the University of Bologna, showing that a small amount of input energy drives an unexplained reaction between atoms of hydrogen and nickel that leads to a large outpouring of energy, more than 10 times what was put in.””””
    —————-

    http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/2011/11/19/622373-fusione_fredda_affari_misteri_vendiamo_macchina.shtml

    “””Polemiche sull’invenzione di due bolognesi: il professore universitario Sergio Focardi e Andrea Rossi. L’E-Cat ora costa poco meno di 1.500 euro.”””
    Dai 2000 euro al kW iniziali… …la truffa si avvicina…

    “””l’Università di Bologna ha partecipato ad alcune di queste sedute, senza prendere però una posizione ufficiale.”””
    “sedute”? ci sarà qualcosa di ironico?

    • Camillo Franchini ha detto:

      Per ora la posizione “prudente e vigile” di UniBo regge. Per ora.

      Evidentemente il tuo contatto vive in un ambiente ovattato e protetto.
      Dove vede una UniBO prudente e vigile?
      Focardi è stato l’iniziatore di tutto. Ha presentato l’invenzione di Rossi al TED solo qualche giorno fa. Ferrari ha fatto le sue dichiarazioni impegnative. Bianchini fa le sue misure di fisico sanitario. Levi…
      Se questa è una posizione “vigile e prudente”, Berlusconi è un Figlio di Maria.
      Cosa deve fare il DF per allarmare il tuo serafico contatto? Chiedergli l’uso del suo ufficio per una dimostrazione? Chiedergli un finanziamento per pubblicare un trattato sulla ff?

      • Livio Varalta ha detto:

        Camillo… confermo, è un “democristiano”… …secondo me lui spera, ed opera per, che la cosa sfumi, si dissolva come il poco vapore prodotto da Rossi… è un incidente di percorso… ne succederanno altri… è la vita..

        • Camillo Franchini ha detto:

          Eh già, sopire sedare, sedare sopire.
          I democristiani hanno imparato dal Vaticano, che ha metabolizzato con grande abilità la faccenda della pedofilia sacerdotale. Il Card. Sodano liguidò il tutto come “chiacchiericcio”, traduzione cardinalizia di “gossip”. Ci voleva proprio il suo faccione da prelato ben nutrito per offendere tante persone con una sola parola.

          Il tuo contatto crede di distinguere le responsabilità del DF da quelle dell’UniBO, forse in nome della indipendenza della ricerca. Così riesce a fare la bella figura del tollerante.

  203. Camillo ha detto:

    @Giugual

    Scusi se ci torno sopra.

    sottoponga le Sue colte osservazioni a Peter Hagelstein qualora venissero accolte

    Perché dovrei sottoporre delle osservazione di chimica nucleare a un ingegnere esperto di motori elettrici? Perché dovrebbe “accoglierle” o respingerle se non se ne intende?
    E’ come se un ingegnere civile sottoponesse al giudizio di un chimico il progetto di costruzione del ponte sullo stretto.
    Scommetto che Lei stesso non è esperto di motori elettrici né di chimica nucleare.
    Se noi tre ci incontrassimo potremmo solo parlare dei nostri progetti di vacanze estive.
    Mancherebbe solo la presenza di Testa d’Uovo e di V. Bellagamba per fare una bella insalata russa.
    Circa i “tre miracoli”, vada a pag. 170 del trattato di elettrodinamica quantistica di Preparata e controlli se sono riportati. La anticipo:

    8.4 The three “miracles” of Cold Fusion.

    Grazie comunque per l’informazione: non immaginavo che Hagelstein fosse ancora attivo in ff. Ormai ci siamo tutti invecchiati, da una parte e dall’altra. Spero che continui a stare bene.

    • Giancarlo ha detto:

      @Camillo
      Hagelstein non è un ingegnere esperto di motori elettrici, ha fatto cose importanti nella vita, tipo concorrere allo sviluppo di laser a raggi X deboli, per cui una certa professionalità nel campo della fisica gli si deve riconoscere. Non credo che tutti quelli che hanno popolato la banca dati siano stati chimici, fisici, ingegneri nucleari. Ciò non toglie che il suo corso non è la prova provata che le LENR sono avvenute, lui è un giocatore, mica una terza parte, che per attirare più studenti mischia Pd e Ni (con il quale si lega all’attualità).

      • Camillo ha detto:

        Nemmeno io credo che la banca dati nucleare sia popolata di specialisti puri. Per questo ho cercato di vedere se Hagelstein avesse fornito qualche contributo degno di nota.
        Per adesso non risulta.
        Per curiosità consulterò anche le banche dati francese, cinese, russa, giapponese, ungherese.
        Se non ricevete notizie, significa che Hagelstein è un perfetto sconosciuto in campo nucleare. Francamente a me non serve altro, altrimenti tutti si fanno avanti come esperti, vedi il caso Bushnell, bravissimo a costruire astronavi, meno bravo a ragionare di reazioni nucleari.
        Ti costringono a uno scrutinio severo se vuoi sopravvivere. Altrimenti ci sarà sempre chi ti butta tra i piedi i jolly Widom e Larsen, affezionati alle interazioni deboli, o Hagelstein.
        La solita autorerenzialità, per cui chi strilla di più è più bravo di chi non ama strillare. Hagelstein è una specie di Preparata americano; non manca mai dove bisogna esserci. E’ popolare come il pomodoro, pur non essendo un esperto.
        Sono le leggi moderne della comunicazione.

    • Giancarlo ha detto:

      @Camillo
      Mi sa che con le gambe belle sei fuori strada, mica ci si sveglia alle 4 di mattina per dirigere una rivista di caccia e per ingannare il tempo si postano commenti. Quell’orario è più compatibile con una redazione che fornisce informazioni 24h.

    • Camillo Franchini ha detto:

      Per evitare equivoci e contestazioni:
      ho scritto che Hagelstein è esperto di motori elettrici per gioco, allo scopo di mettere in evidenza che è un ingegnere elettrotecnico, non un esperto nucleare.

  204. Camillo ha detto:

    @Alby

    Questa non esiste, o meglio non esiste a bassa energia (vedi grafico al top). Si deve applicare energia (tantissima) per vincere
    la repulsione coulombiana (possiedono la stessa carica elettrica …si respingono)affinchè le due parti di Deuterio si fondono.

    Noi siamo interessati alla reazione che porta alla formazione di 4He, la cosiddetta reazione di Preparata, quella del Rapporto 41.
    Essa non può essere realizzata a nessuna energia, né alta né bassa. Legga i valori in ordinata, sono prossimi a zero per ogni energia. Inoltre diminuisce al diminuire dell’energia di impatto. Il titolo del grafico si legge male; 2-HE-4 significa 4He, l’isotopo cercato da Preparata, Mosier-Boss, Celani.
    La reazione che porta alla formazione di 3He, neutroni, trizio, protoni è invece estremamente facile da ottenere. E’ una reazione adatta per acceleratori tascabili, correntemente in commercio per la produzione di neutroni.
    Una dd che non produca neutroni è stata una delle strane fissazioni di Preparata.

    • Alby ha detto:

      <Noi siamo interessati alla reazione che porta alla formazione di 4He, la cosiddetta reazione di Preparata, quella del Rapporto 41.
      Vero, ho dato di fuori.
      Controllando di nuovo ho trovato questi:




      ma non ci capisco niente… può spiegare? grazie.

      < La reazione che porta alla formazione di 3He, neutroni, trizio, protoni è invece estremamente facile da ottenere
      Vero, ci sono molti risultati.

      • Camillo Franchini ha detto:

        Si tratta di interazioni nucleari di vari tipi, nessuna delle quali ci può interessare. Quello che importa è di avere trovato la strada giusta.
        I titoli descrivono a sufficienza la natura dell’interazione.
        Avrà notato che non manca mai un plot della sezione d’urto, una grandezza indispensabile come la costante di decadimento di un radionuclide. Con la sezione d’urto si capisce se una reazione può o non può avvenire.
        Mi sembra che in questo momento Lei stia ottenendo risposte a interrogazioni mal poste. Basta un piccolo errore per essere respinti.

  205. Camillo ha detto:

    @Alby

    Complimenti, ha imparato a interrogare le banche dati. Per avere dei buoni risultati, bisogna scrivere le reazioni con precisione. Insieme al plot si possono ottenere tutti gli autori che si sono interessati a quella reazione e i riferimenti bibliografici.
    Provi con questa reazione:
    d + d —> 3He + n
    Avrà una quantità di risultati.
    E con questa:
    p + p —> d + positrone

  206. Camillo ha detto:

    Come era prevedibile, il confronto tra Celani e Rossi si fa palese.
    Celani è consapevole che se Rossi viene considerato un imbroglione, il discredito cade anche sulla ff ricca, quella basata su palladio e deuterio. Celani cerca quindi di smarcarsi. Focardi, meno diplomatico, ha già detto fin dall’inizio che le ff di Celani sono solo “fluttuazioni” prive di interesse. Celani ha incassato masticando amaro come Berlusconi (avete notato che Berlusconi mastica come i ruminanti?). Cerca l’occasione buona per rendere pan per focaccia.
    Fra un po’ saranno più espliciti e ne sentiremo di belle. I due non si amano.
    Il primo confronto serio tra i due si trova qui:

    Celani a Rossi: Una prova rigorosa?

  207. Camillo ha detto:

    @Giugual

    Uno dei revisori del Panel DoE del 2004 scrive a proposito di Hagelstein:

    To create a coupling between nuclear interaction and phonons at such a low energy region (namely, the electromagnetic interaction) is beyond one’s imagination at the moment.
    A series of conjectures is formulated in Hagelstein’s paper, but a lot of them appear to be too ad hoc. In particular, the phonon mediated site-other-site reaction is, at most, a “conjecture”. The exchange of a large angular momentum with phonons is unprecedented. This paper has a lot of holes and is not likely to go through any peer review process of reputable journals.

    Noto che il programma del corso considera argomenti come physical chemistry of PdD; electrochemistry of PdD.
    E’ verosimile che un docente di ingegneria elettrica sia in grado di occuparsi di simili argomenti?

    Riposto poichè il precedente è stato “moderato”
    forse perchè avavo scritto che siete rimasti i “quattro (vecchi) amici al bar”

    Lei è convinto che, se si esclude l’Università di Bologna, siano in molti in Italia a dedicarsi alla ff?
    Faccia una rapida rassegna e rimarrà sorpreso.
    Sbaglierò, ma considero probabile che a Bologna saranno presto costretti a smettere di flirtare con Rossi. Una decina di persone in meno. Il gruppo di Caserta non si fa più sentire da anni. Alla fine resteranno solo Celani e Violante con i loro gruppi.
    Appunto “quattro amici al bar (di età media)”.

    • Andrea Rampado ha detto:

      Caro dr. Franchini, come le avevo anticipato più di una settimana fa i miei interventi si sarebbero notevolmente ridotti causa lavoro al termine di una fastidiosissima bronchite, ho seguito a singhiozzo l’evolversi della discussione e da quello che leggo e ho letto precedentemente non vedo sviluppi significativi, per quanto mi riguarda e per le informazioni in possesso state discutendo del nulla.
      In merito al suo ultimo intervento nel quale si chiede se siano in molti a dedicarsi alla ff e afferma che secondo lei sono solo 4 amici al bar, la devo contraddire (cosa facile con lei).
      Diversi istituti universitari si stanno impegnando nella replica di nuove reazioni nucleari (che non vengono chiamate ff), alcuni fondi sono stati recentemente sbloccati e verranno utilizzati dall’ENEA, dal CNR e dal INFN, non solo, grossi gruppi finanziari quotidianamente esaminano BP e fanno nuove analisi dei mercati e dei possibili sviluppi, stanno investendo capitali privati.
      Le sue informazioni in merito sono totalmente insufficienti per fare questo tipo di affermazioni; le rammento che non tutti in Italia sono in pensione e ci sono persone che lavorano e PRODUCONO e altri che purtroppo scaldano solo una sedia.
      Fortunatamente per la scienza e per l’uomo ci sono sempre più ricercatori che non interrogano le banche dati per vedere se succede qualcosa di nuovo, fanno accadere qualcosa di nuovo.
      Mi chiedo quando a breve lei non troverà più mulini a vento da “smontare” a che cosa si dedicherà?

      • Camillo Franchini ha detto:

        Diversi istituti universitari si stanno impegnando nella replica di nuove reazioni nucleari (che non vengono chiamate ff), alcuni fondi sono stati recentemente sbloccati e verranno utilizzati dall’ENEA, dal CNR e dal INFN, non solo, grossi gruppi finanziari quotidianamente esaminano BP e fanno nuove analisi dei mercati e dei possibili sviluppi, stanno investendo capitali privati.

        Non me lo sarei aspettato. Grazie per l’informazione.
        Questo ci impegna ancora di più nella nostra azione di informazione sui venditori di scienza spazzatura. In fondo bastano poche persone per fornire un’informazione corretta.
        Personalmente sono convinto che quando la bolla Rossi scoppierà, la ff in generale riceverà una brutta botta.
        Mi fa piacere che si sia rimesso dalla bronchite.

      • Camillo Franchini ha detto:

        Non credo che servano molte persone per contrastare i cultori della pseudo scienza. Questo modesto blog ha coinvolto in pochissimo tempo un numero sufficiente di esperti per fare fronte a Rossi e alla sua avventura.
        Alle prossime iniziative penseremo dopo l’implosione dell’E-Cat.
        Se ha delle conoscenze scientifiche sarà un piacere averLa come antagonista.
        Qui non si alza la voce; si cerca, per quanto possibile, di rispondere a delle richieste. Probabilmente pochi erano a conoscenza che tutto quanto oggi si sa sul nucleare è raccolto in banche dati. Per me è già un ottimo risultato avere dimostrato che i nomi dei ff sono esclusi da quelle banche dati.
        Bescheidene Wahrheit sage ich Dir. Non ho grandi ambizioni. Cerco solo di non farmi mettere di mezzo dai furbacchioni.
        Circa i fondi sbloccati, speriamo che il nuovo governo sia più prudente di quello precedente. Difficile pensare che il rettore del Politecnico di Torino sia impreparato come la Gelmini, più che altro esperta di tunnel.

  208. Giancarlo ha detto:

    Ch. Stremmenos
    November 21st, 2011 at 5:13 AM

    Caro Andrea
    Riporto c.c. del mio intervento relativo ad un articolo “CACIATORI DI FUSIONE FREDDA” pubblicato ieri al giornale greco Tovima. Il commento ha il titolo “più serietà e più onestà”e non si rivolge solo alla redazione del Giornale:
    “Mi sento personalmente responsabile per il trasferimento e il destino dell’invenzione (Cold Fusion) di Rossi in Grecia, quindi custode dei
    valori in essa contenuti:Con motivazioni scientifiche e idealistiche,coinvolgendo i miei amici, colleghi e partner a lungo termine: ing. A. Rossi e Prof.S. Focardi protagonisti di questa innovazione epocale, abbiamo tentato insieme a trasmettere in Grecia, la scienza e le prospettive tecnologiche per un futuro promettente in questo .Paese.. .. Luogo di nascita di
    Democrito e di Leucippo e tramite questo simbolismo, promuovere la nuova era energetica a beneficio di tutta l’umanità.
    Per quanto riguarda la società greca “Defkalion Green Technologies SA”, purtroppo e con grande rammarico, mi trovo in coscienza contrastante per il frivolo e incoerente a dir poco comportamento
    generale e per la documentata violazione degli obblighi contrattuali finanziari con A. Rossi che dura circa quasi da un anno.
    Concludo con un saggio detto popolare della mia terra natale l’Evrytania: “l’agnello del povero, non diventa mai montone …!.”
    Prof.Ch. Stremmenos “

  209. Luca ha detto:

    Altro bel pezzo di greca retorica che non racconta nulla. Alla fine alla semplce domanda se è ancora membro della banda, ops board Defkalion, ancora non ha dato risposta.
    Anche lui, come Focardi, non riesce a capacitarsi che A.R. non è Ingegnere.

    • Camillo ha detto:

      Con tutto il rispetto, Stremmenos sembra affetto da un inguaribile trombonismo. Il solo intervento tecnico che ha tentato su JoNP era sbagliato. Il resto è retorica.
      E’ probabile che appartenga alla categoria di quanti hanno scoperto la passione per il nucleare solo dopo marzo 1989. Chissà cosa faceva prima di allora.

  210. Camillo ha detto:

    Da:

    http://ecat.com/ecat-technology/ecat-science

    they are generally simply called nuclear reactions and contain everything from gamma emission to alpha deacys.

    Non è corretto, le reazioni nucleari sono una cosa diversa dai decadimenti nucleari.
    I decadimenti nucleari riguardano un singolo nucleo e sono gestiti da una costante di decadimento;
    le reazioni nucleari riguardano l’interazione di un nucleo con altre particelle, semplici o complesse, fermioni o bosoni. Le reazioni nucleari sono descritte in termini di sezione d’urto (cross section).
    Pur essendo entrambe grandezze probabilistiche, le costanti di decadimento hanno un significato diverso dalle sezioni d’urto.

    • Giancarlo ha detto:

      @Camillo
      E’ inutile quasi combattere. L’ignoranza mescola tutto e porta a sostegno di una teoria un’altra teoria che non c’entra nulla. Oppore rimuove da una teoria tutti gli ostacoli che sono insiti nella fisica tradizionale parlando di 1, 10, 100 miracoli. Si confonde la fisica con l’ingegneria ed Edison che ingegnerizza la lampadina in 20 anni viene trattato come un fisico che ha inventato la lampadina partendo dal nulla. O si veicolano storie come quelle degli ingegneri che ritenevano impossibile il volo a motore o il volo del calabrone. Ma quando, ma dove? Ci poteva essere Lord Rayleigh che non credeva al volo a motore ma non mi pare che fosse in gran compagnia. E i disegni di Leonardo?
      Io non capisco come faccia Rampado che pare animato da un sano spirito critico, al di là della voglia di rappresentare il nuovo che avanza contro noi vecchi che resistiamo, a credere nella macchina di Rossi, quasi che la fusione NiH renda più plausibile il suo piezonucleare. Non si capisce che il piezonucleare è diverso dal NiH che è diverso da DD nel palladio? Nessuna di queste cose, apparentemente impossibili, giustifica le altre due, quand’anche venga dimostrata.
      Uno dei criteri per poter avere fusione nel Pd è che la concentrazione sia 1:1. Poi ci si mandano campi elettrici opportuni. Rossi riempie il nichel di idrogeno poi lo scalda così il nichel esce. E a tutti sembra normale.
      Recentemente è stata proposta una teoria per cui la gravità non sarebbe più una forza fondamentale ma una manifestazione del principio di massima entropia. Una rivoluzione assolutamente fuori dalla scienza mainstream. Il lavoro è stato pubblicato seriamente. Io l’ho letto e non ho trovato obiezioni da muovere, non essendo del campo. Lo hanno letto gli specialisti (non i peer-reviewer che lo avevano promosso, ovviamente) ed alcuni lo stanno demolendo mostrando le contraddizioni con la relatività (per la parte già verificata con migliaia di esperimenti). L’autore replicherà e magari apporterà correzioni significative. Oppure dirà scusate tanto, mi sono sbagliato. E’ così che va avanti la scienza non con gli insulti ad personam (ad hominem direbbero in US) verso quelli che si ritiene facciano parte del complotto contro la felicità dell’umanità.

      • Camillo ha detto:

        Se servono informazioni sul diagramma di stato di Pitre, sono qua.
        Poi ci sarebbe lo Smithell, lo Hansen, il Landolt-Boernstein, ma penso che questo sia abbastanza chiaro.

        • Giancarlo ha detto:

          @Camillo
          Mi esercito a leggere il diagramma come uno scolaretto che lo vede per la prima volta: se vedo bene in ordinata c’è il logaritmo della pressione in Pa per cui il valore 5.0 corrisponde alla pressione atmosferica (+/-). Le curve sperimentali hanno come parametro le temperature e quindi si ha la terna (rapporto atomico, temperatura, pressione). Si vede chiaramente che 1:1 è proibitivo ad ogni temperatura (servirebbero pressioni elevatissime) e che vale anche qui quello che dicevo per il Ni: più scaldi e più pressione ti serve per convincere H a rimanere dentro in quanto l’adsorbimento è esotermico; è confermato che Rossi fa la cosa sbagliata (in mezzo a tante altre).
          Le due curve teoriche (le campane) che indicano?
          Grazie

        • Camillo ha detto:

          La campana (sono due perché sono rappresentati i dati di molti autori, ma esse praticamente coincidono) mette in evidenza che la pressione rimane costante finché ci sono dei siti in cui l’idrogeno entra agevolmente. Quando improvvisamente tutti i siti sono occupati, è difficilissimo costringere l’idrogeno a mantenersi nel reticolo del palladio, quindi bisogna esercitare pressioni più elevate. Per modificare di poco la frazione atomica si deve ricorrere a grandi variazioni di pressione. A sinistra della campana, l’ingresso dell’idrogeno nel reticolo del palladio è favorito dalla grande affinità che i due elementi presentano reciprocamente. La parte sinistra spiega anche perché è molto difficile estrarre tutto l’idrogeno dal palladio. Devono essere applicate temperature elevate e basse pressioni.
          Dal diagramma di stato risulta che la condizione Pd:H = 1 non può mai essere raggiunta.
          Non si capisce come mai Preparata non abbia tenuto conto del diagramma di stato.

      • Camillo ha detto:

        si veicolano storie come quelle degli ingegneri che ritenevano impossibile il volo a motore o il volo del calabrone.

        Sì, è diventato un tormentone che in certi ambienti piace molto.
        Gli scettici erano semplicemente persone che dubitavano si potesse realizzare un motore con la potenza specifica (potenza/peso) necessaria. L’aerodinamica era una scienza molto avanzata. Si pensi a a come sapevano costruire bene le navi a vela. Il problema era il peso del motore; per quello il volo di Leonardo fallì. Noi non abbiamo muscoli pettorali potenti come quelli degli uccelli.

  211. Camillo ha detto:

    @Giancarlo

    Uno dei criteri per poter avere fusione nel Pd è che la concentrazione sia 1:1

    Un criterio che nessuno riuscirebbe mai a realizzare, se si sa leggere un diagramma di stato.
    E’ una delle tante bubbole inventate da Preparata.
    Il guaio è che che gli antagonisti veri non sono dei tecnici, persone che hanno fatto i tuoi studi, con cui è facile chiarirsi; gli antagonisti più duri sono Rampado, Bellegambe, Testa d’Uovo, un tempo Diego. Come fai a indurre quella gente a procurarsi una diagramma di stato H-Pd e a leggerlo? Non sanno nemmeno che esiste.
    Ho ottenuto questo bel diagramma di stato da Pitre, che è stato così gentile da spedirmi un grosso articolo per posta.

  212. cataflic ha detto:

    @Giancarlo
    io per la verità non ho ancora capito perchè voler stipare gli atomi di h nel palladio quando ci sono in giro composti comuni (idruri)di h che mi sembra ne contengano di più per unità di spazio…mi sfuggirà qualcosa?!
    Così come non capisco l’ostinarsi di vari personaggi a studiare situazioni di comunissima energia sperando di cavarne fuori chissachè.
    Mi sembra come un cuoco che mette nella pentola un hamburger e pensa che a seconda di come regola il fornello gli possa venir fuori un arrosto di maiale alla birra o magari una scaloppina al limone….hamburger era e hamburger sarà…al massimo bruciata!
    Sulla cavitazione non sono mai riuscito a capire quali tipi di velocità relative si possano ricavare dall’implosione delle bolle, ma se si riuscissero ad attenerne di significative non mi stupirei di trovare qualche fusioncella qua e là, sempre per il discorso probabilistico delle sezioni d’urto.
    Poi da qui ad avere qualcosa di utile…..pare però che anche in questo campo le misurazioni siano più aleatorie delle cross-sections!
    Interessante il fusore Polywell, per lo meno come studio accademico…

    • Giancarlo ha detto:

      @cataflic
      Non lo conosco, non sono del ramo. Però ci do un’occhiata.
      Ciao

    • Andrea Rampado ha detto:

      Cataflic, hai centrato in parte la risposta che volevo dare al sig. Giancarlo.
      Non sono sicuro che le bolle di cavitazione prodotte con le giuste energie e velocità (energia nello spazio e nel tempo), producano effetti superiori al “discorso probabilistico”, qualitativamente abbiamo misurato fenomeni di trasmutazione, sia di fissione che di fusione, ma QUANTITATIVAMENTE è un altro discorso, per questo sono necessari investimenti e verifiche sperimentali, qualcosa di buono uscirà certamente e le prospettive sono molto interessanti, ma la strada è molto lunga e tortuosa.

      In merito alle affermazioni del sig. Giancarlo, non è il NiH che rende più plausibile il piezonucleare, è il piezonucleare che rende più plausibile e accettabile la reazione NiH.
      Abbiamo riprodotto delle reazioni NiH (grazie ad un utente di EA), utilizzando degli idruri di Ni e Ni metallico, abbiamo misurato a seguito di analisi opportune la presenza di elementi diversi dal Ni non presenti se non in tracce ppm, gli elementi prodotti non erano in tracce ma in percentuali dal1% al 10%, tra cui elementi delle terre rare e RAME; su quest’ultimo elemento ci sono delle letture “strane” e non lo abbiamo preso in considerazione come elemento probante per questo stiamo ripetendo i test in diversi laboratori.
      Non è stato utilizzato idrogeno gassoso, ma la cosa in comune con la reazione di Rossi è la pressione e il calore.
      Come ho avuto modo di scrivere in 22passi, il Ni è il miglior elemento utilizzabile per produrre un fenomeno chiamato “magnetostrizione”…da cui cavitazione etc etc..Rossi utilizza un generatore di frequenze…
      Poi sono d’accordo con lei, non credo nella macchina di Rossi come sistema “pronto e ingegnerizzato” per produrre energia, ma credo che sia sulla buona strada anche se non vuole accettare come spiegazione l’ipotesi piezonucleare.

      Detto tra noi, distinguere le “nuove reazioni nucleari” come cose diverse tra loro mi sembra un tantino strano, se ci pensa Dio sarebbe stato molto ma molto buono, più tardi provo a spiegarle perchè non sono cose diverse, se funzionano ovviamente… 🙂

      • Camillo ha detto:

        qualitativamente abbiamo misurato fenomeni di trasmutazione, sia di fissione che di fusione

        Si può sapere che reazioni avete ottenuto? Bisogna poterle scrivere se si vogliono studiare. Con quali proiettili ritenete di avere colpito un nucleo? Serve una concentrazione di energia che si può realizzare solo con un acceleratore. Finora le reazioni nucleari non neutroniche si sono ottenute sono con acceleratori. La cavitazione mette a disposizione un’energia del tutto inadeguata.
        Avete pubblicato dei lavori peer reviewed?
        Sa, Rampado, un conto è scrivere tra noi, un altro uscire in pubblico.

        • Andrea Rampado ha detto:

          Per queste motivazioni le ho scritto più di un mese fa di collaborare, ricorda?
          Gli scienziati italiani stanno lavorando su quanto le ho riportato, è solo questione di tempo e di pazienza, può essere un attore o uno spettatore, non dipende da me, non sopporto dovermi ripetere, è il mio limite.
          L’offerta per lei è sempre valida anche se si tratta di un solo caffè.

        • Camillo ha detto:

          Per queste motivazioni le ho scritto più di un mese fa di collaborare, ricorda?

          Quello che posso fare per Lei è testare la coerenza delle reazioni che propone. Non vorrei che nel vostro entusiasmo intuitivo/creativo consideraste esoergiche delle reazioni endoergiche, come è capitato all’Ing. Carpinteri.
          Un conto è fornire energia di attivazione, un altro fornire energia per esigenze termodinamiche.
          Mi proponga una o due reazioni e vediamo come stanno le cose sul piano teorico. Se saltate l’approccio teorico entrate in un ginepraio di esperimenti che vi fanno perdere tempo e denaro.

      • Giancarlo ha detto:

        @Andrea Rampado
        Secondo lei nella macchina di Rossi le frequenze attraversano il piombo o il piombo non è presente? E attraversano anche le pareti del reattore?

    • Camillo ha detto:

      non mi stupirei di trovare qualche fusioncella qua e là, sempre per il discorso probabilistico delle sezioni d’urto.

      Attento a trattare il “discorso probabilistico” con la giusta considerazione. La probabilità è vincolante come una legge di Newton. Se affermo che la reazione di Preparata non può avvenire per alcuna energia di impatto, nella mia testa so che una interazione DD su dieci milioni avviene come dice Preparata. Siccome noi facciamo per così dire della chimica applicata, posso affermare con tranquillità che di quella reazione posso fare la birra, non ricavo un erg di energia da un chilo di deuterio (faccio per dire, niente di quantitativo).
      Esistono dei fisici che studiano quella reazione per ricavarne i parametri che ne rendono quantitativa la conoscenza. Ma fanno un mestiere diverso, di ricerca pura. Loro non perdono tempo; perdono invece tempo quelli che sperano di ricavare energia da quella reazione. Sono mestieri diversi.

      • cataflic ha detto:

        ma infatti nelle “probabilità” non intendo certo che possano avvenire reazioni esotiche alla
        Preparata, ma solo “normali” fusioni, con neutroni 3He e gamma a seguito.
        Se è vero che si creano migliaia di bolle in tanti cicli al secondo e le condizioni all’interno della bolla implosa sono di una certa energia (cosa che ai non addetti come me risulta tutt’altro che certa visti i claims e gli studi reperibili in rete che vanno da 2000K ad addirittura milioni di K…alla faccia delle certezze?!?)non ci troverei niente di strano se magari un evento su qualche decina di migliaia potesse verificarsi.
        Infatti mi pare che nei paper a riguardo ci sia una ricerca spasmodica dei neutroni, che però guarda caso, non si volgiono far trovare, oppure viene “inquinato” il sistema usandone altri per provocare le bolle, il che da profano è l’equivalente della termocoppia di Rossi….
        Certo che se bastasse cavitare qualche gel per raggiungere temperature solari in scioltezza, sarei davvero stupito, e come al solito in questi argomenti mi meraviglio di come possa esserci un tale pressapochismo nelle misurazioni e nell’interpretazione dei risultati, quando in altri campi si accorgono che un pianeta extrasolare a 50 anni luce dalla terra sta rallentando l’orbita di un ms ogni anno!(è solo un esempio)

        • Camillo ha detto:

          E’ curioso come Rampado non ci faccia leggere qualcosa sulle reazioni che ottiene.
          Scarica energia su acqua pesante pura? Fa collidere atomi di deuterio per farli reagire?
          Servirebbe leggere un articolo, anche non pubblicato, per capire che cosa fanno. Rampado sta troppo sul generico, ci tiene sulla corda senza esporsi.
          Che reazioni hanno ottenuto?
          Se non si tratta di DD, da quale reazione ricavano neutroni?
          Rampado si confronta con noi da un po’, ma non ci ha ancora scritto una sola delle reazioni che dice di avere realizzato. Faccia come Carpinteri, che ha proposto la sua.
          Se gli fa piacere se ne parla tra noi, tranquillamente.
          Non ricordo, Rampado ha competenza in materia di reazioni nucleari o è solo uno dei tanti appassionati?

        • Andrea Rampado ha detto:

          Purtroppo non ho competenza in reazioni nucleari, la mia competenza non va oltre il saper leggere i risultati delle analisi di laboratorio.

  213. Camillo ha detto:

    @Ugo Bardi

    Tutto il mondo è paese. Leggi come Ny Teknik difende Mats Lewan.

    This is in contrast to Mats Lewan, who has studied the various theories of the catalyst, he has a Master of Science (Engineering Physics) and knows what requirements you must have of a catalyst that is claimed to produce energy.

    “Un catalizzatore di cui si dice produca energia”

    Queste ciarlatanate si possono leggere qui:
    http://blog.newenergytimes.com/2011/11/21/ny-teknik-chief-responds-to-swedish-public-radio/

    Piano piano il quadro si fa più chiaro: inesperti che si occupano di inesperti.
    Aspettiamo di sapere quali sono le reazioni nucleari che vengono prodotte per sonofusione, o come si chiama. Ci sarà da divertirsi.

    • Andrea Rampado ha detto:

      Si divertiamoci, il riso abbonda….

      • Camillo ha detto:

        Devo pensare che Lei considera ragionevole ritenere che esista un catalizzatore chimico per reazioni nucleari?
        E’ quello che intende Ny Teknik riferendosi a Mats Lewan, il quale, come capita quasi sempre in ff, non ha la laurea giusta.
        Secondo Lei, è corretta la critica della radio svedese o la goffa difesa che Ny Teknik fa di Mats Lewan?
        A parte che mi sembra bizzarro che per una scoperta che si vorrebbe epocale ci si affidi a una rivista di divulgazione. Non so se per scelta di Passerini, ma Ny Teknik è trattata come un rivista scientifica. Calma, si tratta di divulgazione.

  214. Camillo ha detto:

    Ogni tanto Rossi perde la pazienza. Questa volta le botte toccano a Celani. Vediamo se Celani, un peperino, risponde per le rime.
    E’ da tempo che i due non si compatiscono. Focardi ha osato perfino affermare in pubblico che Celani otteneva solo “fluttuazioni” insignificanti. Celani, un seguace di Arata, che realizza solo fluttuazioni! Inaudito.
    Rossi ha ragione, Celani non convince proprio con la sua offerta. E’ uno scherzo da sacerdote.
    Ce ne sarà anche per il mite Josephson?
    E dove è finita l’UniBO? E’ ancora in paziente attesa delle decisioni di Rossi, arma al piede?
    Speriamo che, secondo il suggerimento di Rossi, il nuovo governo provi per i taxpayers italiani maggior rispetto di quello precedente.

    Dear Ivan:
    We are no more in the mode of public tests, the times of public tests are over. We are manufacturing plants for our Customers, and our Customers will test the plants they have bought.
    The proposal of Celani is just a provocation, and an insult to all the people that already made tests.
    We are working for our Customers, not for the curiosity of our competitors.
    By the way: Celani is using since decades the money of the taxpayer to make his apparatuses: he should employ his time to make worth the public money he is using, instead of going to try to “test” the work of others.
    Warm Regards,

  215. Luca ha detto:

    Mamma che botta ! Veramente pesante l’ultima battuta a Celani !
    Camillo, crede che Celani la incassi senza batter ciglio o possiamo aspettarci una gustosa puntata nel prossimo episodio ? Intanto vado preparare il pop-corn.

    • Camillo ha detto:

      Celani batterà certamente ciglio. Non è tipo da incassare senza difendere il suo cadreghino di Frascati.
      Celani può però solo rimproverare se stesso, perché ha messo Rossi con le spalle al muro. Se Rossi accetta la gentile offerta, il suo progetto salta, perché Celani non ha voglia di compiacerlo, dopo che Focardi ha affermato in diverse occasioni che Celani è solo in grado di realizzare “fluttuazioni” prive di significato. Lo stesso concetto compare nel brevetto di Rossi, dove si afferma senza giri di parole che la ff di F&P non porta a risultati utili.
      Rossi si difende come può, rompendo con Celani in modo clamoroso, per non dovergli cedere un gatto.
      E’ tutto un sottile gioco delle parti, cui partecipa anche Josephson, certamente in buona fede, dato il carattere mite del personaggio.
      Un gustoso confronto tra ff di vecchio pelo.
      Da seguire, con pop corn e birra a portata di mano.

  216. Claudio ha detto:

    @ Franchini

    E’ la prima volta che posto sul blog ma sto seguendo da tempo tutta la faccenda. Vorrei se possibile chiederle un parere riguardo i progetti della fusione calda ITER e NIF. So che non centra molto con il topic ma mi interesserebbe sapere la sua considerazione si questi mastodontici progetti.

  217. Giancarlo ha detto:

    Felipe chiede a Rossi se ha intenzione di organizzare corsi per futuri tecnici. Rossi risponde di sì e già che c’è aggiunge altro…

    Andrea Rossi
    November 21st, 2011 at 11:25 PM

    Dear Felipe From Chile:
    You are right, we are organizing this.
    BY THE WAY: WE COLLECT FROM NOW THE NAMES OF ALL THE PERSONS OR ENITITES INTERESTED TO BUY AN E-CAT OF 10 KW. IF WE WILL REACH 10,000 NAMES IN THE LIST, THE PERSONS IN THE WAITING LIST WILL HAVE THE RIGHT TO CONFIRM OR NOT THEIR ORDER AT 400 EURO/THERMAL KW. DO NOT SEND MONEY, WE WILL ACCEPT THE ORDERS ONLY IF WE WILL REACH 10,000 NAMES IN THE WAITING LIST, COMBINING OUR LIST WITH THE WAITING LIST ORGANIZED BY OUR BROTHERS OF HYDROFUSION .
    WARM REGARDS,
    ANDREA ROSSI, LEONARDO CORP. (PRESIDENT)

    Non vi affrettate a spedire 4k€, aspettate quando sarete in 10.000 e vi daremo l’ok.
    A quel punto partiremo con la costruzione degli ecat e incassaremo 4M€: questo vuol dire pensare in grande, Rossi è un genio degli affari, lo ha già dimostrato con successo con le sue numerose attività imprenditoriali pregresse.

    Ognuno può attribuire alla sua risposta il senso che maggiormente preferisce.

    • Francesco ha detto:

      A parte che sarebbero 40 M€ ma quello che noto è che c’è pochissima fiducia oltre che nella Ricerca in Italia anche nella Giustizia. Mi sa che davvero Berlusconi docet…ma non come diceva qualcuno…

      • Giancarlo ha detto:

        @Francesco
        Ho fatto il ricercatore in campo non nucleare, senza falsa modestia, per gran parte della mia vita e ad alto livello, cosa che mi viene riconosciuta ancora oggi sia in ITU sia in EU (commissione). Ho appena percepito i diritti di autore per un libro edito da Wiley nel 1992 in un campo dove le cose cambiano ogni 6 mesi. Ho scritto e recensito centinaia di lavori, gli ultimi 5 quest’anno. Per tutto questo ho fiducia piena nella ricerca intesa come distribuzione normale di ricercatori in funzione della loro bontà o della bontà della loro ricerca. Sono consapevole delle due code. Qui stiamo solo cercando di capire dove si piazza l’ecat sulla gaussiana o le LENR in generale.
        4M€ è stato un errore di battitura. Preferirei leggere resa o rendimento invece di COP, visto che le pompe di calore hanno COP sopra l’unità senza produrre un briciolo di energia in eccesso. Per l’intervento della magistratura nella maggior parte dei casi occorre che un truffato sporga querela; non c’è truffa se non si conoscono le specifiche.

    • Livio Varalta ha detto:

      “””Ognuno può attribuire alla sua risposta il senso che maggiormente preferisce.”””

      Questo è il mio “senso”: La risposta è una, se vuoi fare il corso ti comperi un E-Cat.
      Analoga a quella: se vuoi testare il Gatto te lo devi comperare…

  218. Luca ha detto:

    Focardi talk a Bologna

    La domanda è: ma non ha nessuno in famiglia che gli vuole bene e gli eviti queste avventure ?

    • Camillo ha detto:

      Forse detto in latino è più efficace:

      est tibi mater, cognati, quis te salvo est opus?

      Lo lasciano andare solo?
      Poi i bolognesi spiegano con molto sussiego che vigilano e che la situazione è sotto controllo. Focardi è davvero incontenibile, perfino più di Levi.

    • Giancarlo ha detto:

      Io ho detto ai miei di farmi interdire al quarto sudoku consecutivp errato.
      Mi associo a quello che dice Camillo, sulla mancanza assoluta di analisi quantitative o più prosaicamente numeri che significhino qualcosa. Per me è sconvolgente, vedendo anche le loro carriere, vederli negare successivamente quello che hanno detto o peggio scritto prima. Quando si devono convincere le persone a credere nella bonta dell’invensione, le reazioni sviluppano MeV a bizzeffe. Quando le si deve convincere che basta un foglio di stagnola per evitare di friggerle allora i gamma sono a 100 keV o giù di lì. I neutroni qui non ci sono, però nel piezonucleare che secondo Rampado è lo stesso fenomeno visto da un’altra ottica (ha tirato in ballo Dio, per questo) abbondano.
      Rampado frattura il Fe in Al, che gli viene bene in quanto la simmetria (26=13+13) è sinonimo di perfezione. Altri, nello stesso filone, e da Rampado citati, ottengono Carbonio e Ossigeno. Siccome 26 si può decomporre in vari modi c’è spazio per tutti. Per Cardone il Disprosio (terra rara) c’è prima degli ultrasuoni (4,2%) e scompare dopo (per trasmutazione, ovviamente): per Rampado nel NiH le terre rare compaiono per trasmutazione in alto, guadagnando il nichel una trentina di protoni o giù di lì.
      Cito da un post sopra:
      “gli elementi prodotti non erano in tracce ma in percentuali dal1% al 10%, tra cui elementi delle terre rare e RAME”

      Non so che dire, è superiore alle mie forze.

  219. cataflic ha detto:

    Come ho già avuto modo di dire decine di volte il “target” dell’e-cat è da ricercare nel piccolo impianto dal piccolo costo…una caldaia da appartamento con un costo di 1500€ o giù di lì. possiamo star qui a filosofeggiare su ff, Unibo, ricerca et similia, ma una semplice analisi di “rischio” commerciale porta in quella direzione.
    Ma questo allo stato delle cose è ormai di poco interesse.
    Mi unisco alle domande di Camillo sulle reazioni utilizzate da Rampado…

  220. Camillo ha detto:

    @Alby

    Rossi ha messo a disposizione un sito dedicato all’E-Cat.
    C’è anche una descrizione della scienza dell’E-Cat, E-Cat Science
    http://ecat.com/ecat-technology/ecat-science
    Ha scelto la reazione che trasforma 62Ni in 63Cu, anche se la frazione isotopica di 62Ni è solo 3,6 %. L’avrà fatto perché 63Cu è stabile, quindi va più tranquillo.
    Solo che anche in questo caso la sezione d’urto gli dà torto.
    Ha notato che le sezioni d’urto sono una grandezza mai usata dai ff? Uno si aspetta che propongano le loro, oppure delle correzioni audaci di quelle esistenti. Non ci pensano proprio. Fanno ff senza sezioni d’urto. Anche questo è rivoluzionario. Odiano i numeri, non tentano mai di essere quantitativi.

  221. Miglietto ha detto:

    Il nostro interesse è fortissimo — dichiara Paolo Capiluppi, direttore del dipartimento…
    La giornalista Marina Amaduzzi è riuscita a far sbottonare il blindatissimo Capiluppi ? L’ha intervistato ? Quando ? Oppure è andata a pesca per il web per redigere l’articolo ?

    • Camillo Franchini ha detto:

      Il nostro interesse è fortissimo — dichiara Paolo Capiluppi, direttore del dipartimento…

      Finalmente Paolo Capiluppi si sbottona.
      Non posso fare a meno di pensare che vuole entrare nella parte del fotografo che si apposta per fotografare l’asino che vola.
      Con tutto il rispetto.
      Del resto questa manfrina non sarebbe durata tanto a lungo se Capiluppi non ci avesse creduto, nel fondo del suo cuore.
      Almeno le parti si sono schierate. Celani e quelli della ff nobile (acqua pesante, palladio) vorranno certamente vendicarsi dei giudizi riduttivi espressi da Focardi e Rossi.
      Assisteremo a un duro confronto, purtroppo di infima qualità scientifica.

  222. Camillo ha detto:

    @Alessio

    Mentre mi occupavo della reazione 62Ni —> 63Cu, ho trovato un’ informazione interessante sulla possibilità di calcolare attraverso modelli statistici le sezioni d’urto delle reazioni. Infatti leggo:

    The cross sections, and those for proton induced reactions on all other stable nickel isotopes, have been compared with the predictions of statistical – model calculations.
    … leading to agreement between theory and experiment at the factor of 1.5 level.

    Mi ricordo che ti auguravi che si potesse arrivare a calcolare la sezione d’urto delle reazioni nucleari su basi teoriche. Mi fa piacere avere scoperto che lo stanno già facendo. Forse dipende dalla potenza di calcolo delle macchine moderne.

  223. Alby ha detto:

    @Franchini
    <Ha scelto la reazione che trasforma 62Ni in 63Cu, anche se la frazione isotopica di 62Ni è solo Cu59

    Ni62->Cu63 cascava a pennello… peccato per che a freddo “un succede nulla”.

  224. Camillo ha detto:

    in estate si potrebbero avere i primi report scientifici dei risultati ottenuti che divulgheremo alle riviste scientifiche

    In estate!? Report scientifici?
    Si era già capito che i bolognesi non sono fulmini di guerra, ma non bastano due giorni per capire se il mammozio è una patacca o una cosa seria?
    Se è una cosa seria, si fanno aiutare da Rossi e in altri due giorni descrivono di che si tratta. Si tratta di un ramo della scienza completamente nuovo, da descrivere come se si trattasse di una nuova teoria della relatività?
    E tutto ciò richiede un compenso di 500.000 €?
    Il mondo dei bolognesi mi sembra il campo dei miracoli di Pinocchio.
    Campari ha davvero dichiarato quella roba o si tratta di uno scherzo giornalistico?
    Ormai c’è da aspettarsi di tutto. Focardi li ha stregati.

    • Miglietto ha detto:

      In estate!?
      A me sorge il dubbio che la brava e diligente giornalista abbia fatto un copia/incolla selvaggio di notizie in giro per la rete, pescando dichiarazioni fatte mesi fa, in cui ci si riferiva all’estate 2011 ….

  225. Alby ha detto:

    @Franchini
    Cu59
    Ni62->Cu63 cascava a pennello… peccato per che a freddo “un succede nulla”.

    • cataflic ha detto:

      Non succede nulla solo perchè non hai calcolato le fluttuazioni quantistiche che lacerando la matrice di microparticelle creano mini buchi neri tra le microparticelle stesse attivate dalle radiofrequenze!
      I mini buchi neri attirano verso di se i protoni, ma esistendo solo per 1 ps hanno il tempo solo per accelerare a velocità relativistiche la particella che successivamente impatta il Ni con energie di MeV e oltre!
      Mi sembra “qualitativamente” una valida teoria…quasi un “miracolo”

      • Giancarlo ha detto:

        hai fatto bene a non menzionare il catalizzatore sennò ti fregano la teoria e il Nobel

        P.S. Sapete se l’IgNobel prevede un premio in denaro?

        • Camillo ha detto:

          Tu scherzi, ma vedrai che esce qualcuno a dire che il catalizzatore modifica la sezione d’urto. Nota, un catalizzatore chimico, una sorta di polverina magica.
          Ecco perché i bolognesi devono aspettare fino alla prossima estate: devono capire come funziona un catalizzatore chimico su una reazione nucleare.
          Questa sarebbe davvero una scoperta da Nobel: la catalisi chimica su una reazione nucleare.

        • cataflic ha detto:

          vabbè, a quel punto vorrà dire che Unibo mi avrà fregato l’IgNobel!

          Mi sai dire se ci sono più atomi di H in un cm^3 di LiH o in pari volume di idruro di Palladio con H assorbito 1:1?

        • Giancarlo ha detto:

          se non ho sbagliato i conti in un cm3 di LiH ci sono 103 millimoli. per il Pd sono 112 millimoli quindi c’è più idrogeno qui. forse 🙂

    • Camillo ha detto:

      Caro Alby,

      Non se ha notato che nell’intestazione del Suo plot figurano dei gamma. Ovviamente anche nel mio. Si tratta dei gamma di “nascita” di 63Cu. I nuclei generati in una reazione sono sempre caldi. In genere rilassano in tempi brevissimi. Quell’energia deve essere tenuta in considerazione nel bilancio energetico.
      E’ quello che ho fatto considerando la reazione 58Ni —> 59Cu, che mi sembra la più normale, dato che la frazione isotopica di 58Ni è 68,1%.
      Nel suo articolo proposta ad ArXiV, Focardi non ha tenuto conto di questa circostanza, per cui le sue reazioni risultano esoergiche.

  226. Camillo ha detto:

    @Bellegambe

    Vedo che imperversa in un altro blog, mantenendosi costantemente fuori tema. Del resto che cosa può sapere di queste cose?
    Ho visto che è una solida ragazzona niente male, anche se forse ha bisogno di una permanente.
    Devo ammettere che è come l’immaginavo.

  227. Camillo ha detto:

    @Bellegambe

    Devo ammettere che è come l’immaginavo.

    A scanso di equivoci, lo consideri un complimento. A me non piacciono le donne twiggy. Solo che i capelli mi piacciono lunghi e lisci, da fare scorrere tra le dita. Mi piace il loro profumo.
    Perché sacrifica così crudelmente i Suoi capelli?
    La mia ammirazione per la Sua persona è sincera, va bene? Non ci ricami sopra sciupando tutto.

  228. Camillo ha detto:

    Per favore, cliccate qui, sentirete la posizione di Dario Braga, prorettore di UniBO.
    Non so se è sincero o diplomatico, ma si presenta come possibilista.
    Le domande dell’intervistatore sono ben poste.

    A Bologna non sono assolutamente capaci di porre dei termini vincolanti a Rossi; se chiederà sei mesi di pazienza, otterrà sei mesi di pazienza. Sono fatti così, è l’ambiente.

    • cataflic ha detto:

      sembrerebbe un’intervista di maggio, mentre siamo già a dicembre, ma tant’è!
      visto quel che ha detto Rossi aspettiamo 3/4 anni per le autorizzazioni? eheheh
      Noi(e penso neanche Passerini…) non ce la facciamo proprio a tirare avanti per siffatto tempo e mantenere alto l’hype, quindi chissà se si sbrigherà a piazzare miciotti prima che gli rimanga una gragnuola di tubi da stivare in cantina!

    • Giancarlo ha detto:

      Girato in novembre. Il gattone è ancora lì. Non si riesce a capire bene quanti moduli siano collegati.

      • Camillo ha detto:

        E’ come essere in platea ad ascoltare l’opera. Il coro canta partiam partiam e sono sempre lì immobili dopo dieci minuti, statici come la piramide di Cheope.
        Andrebbe bene, se non fossero coinvolte università.
        Rossi andrebbe bene in un contesto di inventori che presentano i loro ritrovati una volta all’anno in qualche stazione termale, ma la presenza delle università cambia tutto, alza l’asticella.
        Focardi al TED ha fatto un figurone; sono quelli gli ambienti dove dovrebbero esibirsi.

        • Camillo ha detto:

          Non è andata bene? E’ stata un’umiliazione, molto bruciante perché viene da Jed Rothwell, un guru della ff, uno che è stato disposto a tradurre un opuscolo di pseudoscienza fusionista di Tadahiko Mizuno.
          Ormai siamo all’epilogo.
          I soli a essere fuori tempo sono rimasti i bolognesi, che fanno ancora garbati discorsi sulla necessità filosofica di guardare nel cannocchiale, per non essere considerati bellarmini.
          Se la cronaca di Rothwell è fedele, Rossi è finito.
          Si è perfino inimicato Peter L. Hagelstein, che ha dedicato la vita alla ff.
          Ormai può contare solo sul supporto di Passerini, che non tradisce mai, un antisnake, un antiveleno di sicura efficacia.
          Certamente Krivit ci riferirà sul passeggio di Rossi al MIT.

      • Camillo ha detto:

        Dice che si possono collegare in serie, in parallelo e misto. Se sono in serie, a un certo punto il fluido trasportatore di calore dovrebbe essere vapore secco, che ha una capacità di asportazione del calore assai inferiore a quella dell’acqua.
        Chissà cosa intendeva.

    • Livio Varalta ha detto:

      Ho aggiornato adesso il “Contatto” sulle ultime vicende: Celani, Josephson, MIT, 13 1Mega-Continer, corsi di formazione, 10.000 da 10kW.

      Sarò iperbolico e malfidente ma in questo video c’e la strategia di uscita di UniBO:
      – Sputtanare l’argomento riportando la solita penosa intervista a Focardi ed il rispondere a sorrisini trattenuti del “Contatto”…
      – Dire che UniBO è brava e sa come si fanno le cose: revisione dei pari.
      – Dire che sono pronti, e far capire che il problema è Rossi che non sgancia; con velate minacce di perdere la pazienza…
      – Bravo “Contatto”! Ghedini non avrebbe saputo rispondere in modo migliore!
      – Alma Mater Democristiana… non solo salverà Levi e Focardi, ma vuoi vedere che, se lo stesso si cospargerà il capo di cenere, salverà anche Rossi?

      Ps:
      Problema giuridico:
      – Che l’Università E’ Coinvolta non serve un grosso avvocato per farlo passare in giudizio.
      – Quando Rossi avrà intascato un po’ di soldi avvierà il contratto dando la prima rata ad UniBO
      – Poi inizieranno le denunce per truffa…
      – I truffati non diranno in giudizio che si sono fidati anche perché c’erano di mezzo entusiasti esponenti dell’UniBO?
      – UniBO avrà in mano soldi provenienti da Rossi…
      – Complici?
      – E’ un po’ tirata, ma vorrei vedere con un Ghedini od una Buongiorno dalla parte dei truffati…

      • Livio Varalta ha detto:

        Il “Contatto” ha risposto:
        “””sto cercando di far uscire UniBo dallo schiaccianoci (credenti e non credenti…) – per certi versi questa storia non è nuova in questo paese”””

        Schiaccianoci tra credenti e non? Spiacente… le “noci” ve le sta schiacciando Rossi, e si intuisce che avete firmato un contratto che non vi permette nemmeno di urlare…

        Credenti e non credenti… ottimo come concetto scientifico, ci sono i credenti e quelli da convertire…

        “”per certi versi questa storia non è nuova in questo paese”… è solo un problema di guelfi e ghibellini…

        • Camillo ha detto:

          @Livio

          Bel contatto il tuo, molto serio.
          Si mette sul seggiolino come l’arbitro di un incontro di tennis, come se la scienza consentisse questa astrazione.
          Probabilmente il contatto si comporta così, perché non ha le conoscenze necessarie per intervenire.
          Come si fa a restare indifferenti alla lettura del brevetto di Rossi? Come può un universitario non sapere che un composto non può catalizzare una reazione nucleare?
          Come è possibile occuparsi di reazioni nucleari prescindendo dalle banche dati, che di ogni reazione forniscono dati aggiornatissimi?
          La sola speranza è che il “contatto” sia un funzionario e basta, non in grado di nuocere.
          La sola cosa che in parte conforta è che questa situazione di disastro culturale si concentra a Bologna. Se fosse estesa ad altre università ci sarebbe da disperare.
          A Pisa nessuno si è mai occupato di ff. Credo nemmeno a Firenze.
          Forza Pisa.

  229. Giancarlo ha detto:

    Siamo rimasti solo noi. Pure Andrea Rampado ci ha abbandonato ai nostri conti e alle nostre sezioni d’urto, del resto come biasimarlo, deve mandare avanti l’azienda. Mi sa che tra un po’ è tempo di tirare fuoti le carte dal cassetto (quelle da gioco, intendo). Non ci resta che sperare in qualche competitor (Piantelli+Defkalion?) che ci dia qualche reazione in pasto…
    Camillo, perché si ipotizzava che il transuranico 114 fosse stabile? Ho letto che il massimo numero atomico dovrebbe essere 126; sai dirmi perché?

    • Andrea Rampado ha detto:

      Caro Giancarlo, purtroppo come ha indovinato sono molto preso con le vicende aziendali, ma al tempo stesso mi sto adoperando a promuovere in sedi riservate progetti di ricerca nel campo delle nuove reazioni nucleari.
      Per certi versi è molto più interessante la possibilità di produrre economicamente elementi isotopicamente puri rispetto ad una pur possibile produzione di energia.

      Come le anticipavo nel mio ultimo intervento, tutti i metodi ad oggi presentati che dichiarano di produrre fenomeni nucleari nuovi hanno in comune la pressione.
      La pressione in questi sistemi è prodotta nei modi più disparati, dalla semplice pressione meccanica alla pressione sonica, magnetica o elettromagnetica.
      Per spiegarle meglio, perdoni le mie espressioni non “accademiche”, anche in una cella elettrolitica tipo Mizuno avvengono fenomeni di tipo magnetostrittivo a causa del passaggio della corrente negli elettrodi.
      Purtroppo quasi tutti i ricercatori che si sono cimentati in questo tipo di reazioni hanno sempre cercato di produrre un plasma stabile e controllato, convinti che fosse il plasma a generare le nuove reazioni nucleari ottenendo risultati apprezzabili solo in rare e poco ripetibili prove.
      In verità il più delle volte quando hanno riscontrato, a seguito delle misurazioni e delle analisi, trasmutazioni ed eccessi di energia questo è avvenuto prima della generazione del plasma.
      Una fase che noi chiamiamo fase di cavitazione elettrolitica, una fase in cui gli elettrodi si comportano come dei sonicatori generando micro nanobolle di gas elettrolico che implodono in prossimità degli elettrodi.

  230. Livio Varalta ha detto:

    Camilloooo! è ritornato Italo!

    E-Cat, la saga continua


    ItaloBianchi
    Postato novembre 23, 2011 alle 21:42
    @CICAP e QoL
    Consiglio vivamente la visione di questo filmato http://www.youtube.com/watch?v=3BemTGkjl6U in cui due distinti signori americani parlano dell’e-cat e delle sue prospettive. La parte che mi ha più colpito, ed offeso, viene al tempo 5:31 quando l’intervistatore con malcelata ilarità cita l’”Università di Baloney”, insistendo su questa definizione ben sapendo la pronuncia di Bologna. Ora “baloney” in inglese ha 2 significati: il primo indica un salume simile alla mortadella bolognese, il secondo significa “sciocchezza” o “balla, fandonia”. Lascio interpretare a chi vedrà il video se gli ammiccamenti tra i due sottointendevano il primo o il secondo significato.

    Ora qualcuno dirà che per noi italiani non è un gran problema, la cronaca recente ci ha abituato a situazioni peggiori. D’altronde i 2 signori americani non erano né Sarkozy né la Merkel. Questo però non non lo possono dire i membri e gli ammiratori del CICAP, perché uno dei 2 ilari signori è nientedimeno che James Randi. Per chi non lo sapesse Randi è un mito negli USA, è il fondatore dello CSICOP, l’organizzazione americana che lotta contro il paranormale e il parascientifico. Il CICAP ne ospita un ampio profilo biografico qui: http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=100313.

    Se non ho capito male il suo inglese, Randi preconizza, da oltre oceano, che l’e-cat non funzionerà e che probabilmente parecchi investitori perderanno i loro soldi, mentre per il momento fa capire, tramite gli sghignazzi del suo intervistatore, che a perdere la faccia sarà l’Università di Bologna.

    Sono passati diversi mesi da quando a luglio è stato chiuso improvvisamente il penultimo blog sull’argomento. L’e-cat ha concluso fase dimostrativa ed è passato a quella commerciale. E’ il momento di raccogliere ciò che si è semianto. C’è chi, per ora, raccoglie ordini e chi raccoglie risate.

    A suo tempo il CICAP era stato pregato, tramite QoL, di assumere una posizione più netta sull’argomento, a sollecitare il rettorato e il MIUR a prendere provvedimenti e a far esaminare da persone competenti il materiale a disposizione sulle prove già effettuate. Quello stesso materiale, scarno ma significativo, che è stato più che sufficiente a Randi per esprimere un giudizio netto sulla vicenda.

    Ora chiedo al CICAP se non ritiene che sia arrivato il momento, in questa partita che da mesi si svolge tra sostenitori e negazionisti, di scendere dal trespolo del giudice di gara neutro che si limita a contare i punti e i falli dell’uno o dell’altro e che tutt’al più chiede che venga ripetuto l’incontro e di schierarsi apertamente dal lato della scienza.

    Spero vivamente che qualcuna delle eminenti personalità scientifiche che compaiono nell’organigramma del CICAP si prenda il disturbo di dire all’UniBo che è finito il tempo dei temporeggiamenti. Che essere presi per il naso per quasi un anno è più che sufficiente e che non si può attendere ancora altrettanto come invece sembra disposto a concedere il prorettore Braga in questa intervista http://www.youtube.com/watch?v=tqhXotcu5hs. Intervista contenuta in un bel servizio andato recentemente in onda su La7 e che, se mai possibile, è ancora più avvilente, per chi tiene al prestigio della nostra ricerca, dell’intervista a Randi.

    • Camillo ha detto:

      Caro Livio,

      Fantastico Italo Bianchi! La sua intelligenza ci mancava.
      Confronta il suo messaggio con il disarmato e disarmante:
      Mattia,
      che cosa dovremmo fare?

      che il CICAP ha lanciato al mondo l’8 novembre scorso.
      Il CICAP come Lenin?
      E’ difficile capire perché abbiano scelto quella linea editoriale suicida. Un socio del CICAP mi ha scritto confidenzialmente che non se intendono, che hanno delegato tutto ai bolognesi nella speranza che almeno uno di loro sappia gestire il caso.
      Se il CICAP deve limitarsi a registrare gli eventi, allora è meglio l’edizione locale del Resto del Carlino, che ha una maggiore diffusione.
      Vediamo se almeno si rendono conto che non si tratta di una saga, ma di una farsa.

      Circa Braga, credo che non si sia reso conto che da Rossi i bolognesi non avranno né un gatto né un euro.
      Scientifico come la prima legge della dinamica.
      Braga non si rende nemmeno conto che l’Università riceve una botta ogni volta che in cronaca i nomi di Rossi e Focardi, professore emerito, sono associati. Solo se si liberano clamorosamente di Focardi e di Levi, possono sperare di non essere considerati una università “baloney”, un posto dove è bene non studiare fisica.
      Secondo me Rossi cerca il modo per raccogliere un bel po’ di sottoscrizioni; prende i soldi e scappa, come nei polizieschi.
      Non ha fatto i conti che al giorno d’oggi si fa tutto in piazza, per via di internet, dei blog e simili. E’ come se avesse mille telecamere puntate addosso.
      Ora si accettano previsioni sulla mossa successiva. Fallito malamente il contatto con il MIT (che cosa scriverà Testa d’Uovo?) che cosa farà?
      “Di là” scommettono già soldi.

    • Caracolla ha detto:

      Baloney… che brutta fine. A questo punto il danno e` gia` irreparabile. Spero solo che denuncino lo scammer stracciandogli in faccia il contratto.
      Scommetto che nella tana dei credenti questo video non verra` riportato.

  231. Francesco ha detto:

    Ah beh…se lo dice Randi allora cambia tutto, mi sa che devo rivedere la mia posizione dal 50-50% in cui ero impantanato verso un molto più ragionevole 49-51%.
    Non ho capito bene dall’intervista se Randi, per la sua analisi approfondita dell’e-cat e conseguente previsione di fallimento, si è avvalso più della sua esperienza di fisico o chimico nucleare oppure di facoltà paranormali come paragnosi e divinazione.
    Nel primo caso lo proporrei per una laurea Honoris Causa in fisica o chimica nucleare, nel secondo potrebbe intascarsi da solo il suo assegno destinato a chi dimostrasse capacità paranormali.

    Tornando seri, mi meraviglia un po’ la citazione da parte di Italo Bianchi di questa intervista.
    Io la vivo in modo molto diverso, il siparietto tra i due mi è sembrato alquanto irritante.
    A questo punto la mia speranza che l’e-cat funzioni, già forte per le implicazioni che avrebbe rispetto al “bene comune”, è aumentata dal piacere che proverei a vedere Randi e l’intervistatore rimangiarsi quei sorrisini beffardi.

    Speriamo che il tempo sia veramente galantuomo.

    • Livio Varalta ha detto:

      Non so se le serva per per aggiustare i suoi %, Le segnalo un Fisico Paranormale che ha preso il Nobel per la Fisica:
      http://it.wikipedia.org/wiki/Brian_Josephson

      • Francesco ha detto:

        Grazie, ne avevo sento parlare…
        Solo non capisco il nesso…

        • Livio Varalta ha detto:

          Il nesso è il Paranormale… Randi e Josephson lo studiano da due punti di vista ed obbiettivi diversi ed opposti…

        • Francesco ha detto:

          E quindi?
          Josephson è un fisico che non pensa che la realtà fisica sia ancora completamente compresa dalla scienza e che alcuni “fenomeni paranormali” quindi potrebbero invece essere reali.
          Randi è un prestigiatore che è convinto che qualunque cosa non sia ancora interpretabile con la conoscenza scientifica attuale sia invece spiegabile con un trucco di “prestidigimiritiritazione”.

          E quindi nei confronti dell’e-cat, come di altre “cosette”, si pongono in modo completamente diverso.
          Randi, dopo una attenta e competente analisi, chiude il discorso e-cat con un paio di sorrisini beffardi sotto i baffi, offendendo nello stesso tempo la storica UNIBO.
          Josephson invece, con la mentalità aperta e scevra da ogni pregiudizio che ogni VERO Scienziato dovrebbe adottare, guarda all’e-cat e alla FF con favore e possibilismo pur chiedendo test indipendenti per avere dati scientifici certi.

          Devo dire che mi trovo in forte imbarazzo nello scegliere quali dei due approcci seguire…

        • Camillo ha detto:

          Josephson è un fisico che non pensa che la realtà fisica sia ancora completamente compresa dalla scienza e che alcuni “fenomeni paranormali” quindi potrebbero invece essere reali.

          Nei confronti della ff Josephson ha assunto una posizione curiosa: ha sempre solo espresso una simpatia generica, mai motivata da considerazioni scientifiche. Non ho mai letto un numero, un dato, un riferimento a misure di qualsiasi genere nei suoi interventi. Scrive di ff come ne scriverebbe Passerini. Si limita a deplorare che ci sia tanto scetticismo nel mondo. Crede che esista uno scetticismo patologico. E’ un deploratore convinto e insistente.
          Immagino che anche Randi abbia solo delle conoscenze indirette sulla ff; in questo senso sono pari.
          Il gioco di parole Bologna, baloney mi sembra particolarmente riuscito. Credo che dovremo abituarci, ormai è stato lanciato.
          Non mi sembra una cosa grave; reca più danno a Bologna una conferenza di Focardi o Levi che un sorrisetto di Randi su una battuta fatta da un altro.
          Cerchiamo di non essere permalosi, ragazzi.

    • Alessio Guglielmi ha detto:

      Caro Francesco, il problema e’ che il comportamento di Bologna e’ baloney indipendentemente da quello che ci riservera’ il futuro. Il tempo sara’ galantuomo nel senso che passera’, ma ci vorranno anni a dimenticare questa caduta. Ancora ieri Focardi alla tele, debitamente identificato come professore dell’universita’ di Bologna, ha dichiarato con espressione seria e serena che stiamo assistendo alla scoperta piu’ importante della storia dell’umanita’. Ha detto questo dopo aver affermato che non conosce il segreto di Rossi e che il reattore non e’ mai stato nella sua disponibilita’, cosi’ come non e’ mai stato nella disponibilita’ di nessuno dell’universita’ di Bologna. Tutto questo e’ ridicolmente in contrasto con la normale etica scientifica e giustifica qualunque presa in giro di Bologna. Randi e’ un divulgatore molto influente, la sua critica lascera’ il segno. Questo non sarebbe successo se l’universita’ di Bologna avesse insistito con i suoi uomini per un comportamento piu’ responsabile e dignitoso.

      • Francesco ha detto:

        Gli uomini rispondono per se stessi, l’UNIBO come istituzione non deve essere identificata con alcuni dei suoi componenti, chi lo fa o è in malafede o superficiale.
        Al momento UNIBO dichiara di essere interessata a studiare un fenomeno che se si dimostrasse reale potrebbe cambiare radicalmente il mondo come lo conosciamo oggi.
        E per studiarlo ha firmato un lecitissimo contratto con una azienda privata.
        Se l’azienda privata non manterrà i termini del contratto la responsabilità non sarà di UNIBO.
        Ripeto chi non capisce questo o è in malafede o superficiale.

        • Francesco ha detto:

          P.S.:
          @Guglielmi
          “Randi e’ un divulgatore molto influente, la sua critica lascera’ il segno.”

          Su questo ha ragione, lascerà il segno ma, per quello che dicevo prima, solo nelle menti grette e superficiali o in malafede, quindi per quanto mi riguarda importa poco.
          Tra le altre cose lascerà il segno se l’e-cat si rivelerà un “pacco”, altrimenti ci vorranno almeno un paio di tomi della treccani e qualche decina di dvd (doble layer naturalmente) per racchiudere i commenti e le dichiarazioni di coloro che stanno sbeffeggiando a destra e a sinistra ricercatori, università, etc.etc…

        • Camillo ha detto:

          Gli uomini rispondono per se stessi, l’UNIBO come istituzione non deve essere identificata con alcuni dei suoi componenti, chi lo fa o è in malafede o superficiale.

          Staremmo freschi se fosse come dice Lei. Qualsiasi impiegato dell’UniBO deve avere la consapevolezza di appartenere a una istituzione di prestigio e comportarsi di conseguenza. Figurarsi se si tratta di un docente. Un docente non può permettersi di dimenticare che in ogni momento rappresenta l’Università. Ricordo che in un certo momento della mia vita ho dovuto giurare di comportarmi in modo da non creare danno di immagine all’Ente di Stato che mi impiegava.
          Finché Focardi è professore emerito, rappresenta l’Università di Bologna.
          Mi sembra che Guglielmi l’abbia affermato con la dovuta fermezza.
          I Tedeschi dicono: Adel verpflichtet. I Francesi: Noblesse oblige.
          Traduzione in italiano.
          se sei professore, comportati da professore, non da vanesio.

  232. Giancarlo ha detto:

    @Francesco
    Si è chiesto perché ci sia questa presa in giro abbastanza diffusa di Rossi, Focardi & UniBo e nessuno prenda in giro Piantelli, anche se ora pare sia tornato in pista? Si legga i due brevetti (anche se credo che lo abbia già fatto) e lo capirà immediatamente. Piantelli ci dice quale reazione avviene, come si prepara il reattore, perché i gamma non escono, come innesca la reazione, come la ferma. Ci dice quali sono le condizioni di temperatura alle quali la matrice metallica deve sottostare. C’è, insomma una teoria e un elenco di possibili implementazioni pratiche. Un’attenta lettura (anche se credo lo abbia già fatto) farebbe felice anche Rampado. Non so se il reattore di Piantelli funziona; non sono in grado di giudicare né mi va di riprendere il Kittel o il Born e studiare per capire se le oscillazioni anarmoniche rendono il sistema diverso da una reazione nucleare in ambiente diverso. Se son rose fioriranno. Guardi il lavoro Rossi&Focardi o il brevetto. Della lista di sopra si conosce la reazione (diversa da quella di Piantelli), come si ferma e che ci vuole uno schermo in piombo per bloccare dei gamma di cui non è riportata l’energia. A fronte di questo c’è la pretesa di essere creduto sulla parola e la strafottenza di chi è destinato a dominare il mondo. Gli auguro di riuscirci per il bene dell’umanità; non ci scommetterei sopra. Intorno si scatena il tifo che non è Rossi-sì Rossi-no, ma negazionisti-scientisti-complottisti (gli snake, per intenderci) contro fiduciosi-ottimisti-rossifabenecosì e riguarda tutte le LENR, anche se diversissime tra loro (anche se Rampado non la pensa così). Mi perdoni la banalizzazione ma il tifo non porta prove o ragionamenti ma solo dimostrami-il-contrario. E’ deprimente, visto dal punto di vistà della razionalità.
    Ha visto il gol di Osvaldo domenica scorsa? I romanisti: un gol così bello andava convalidato anche se fosse stato in fuorigioco, poi magari l’arbitro dava un rigore al Lecce. I laziali: andava annullato comunque, non può essere che Osvaldo faccia un gol così. La verità? (era fuorigioco?) inessenziale.

    • Francesco ha detto:

      Io non sono nè romanista nè laziale ma un appassionato di sport in generale.
      Nel calcio forse la verità è inessenziale o forse di scarsa importanza, nel nostro caso cambia molto le cose.

      Sono uno sportivo e non sono un tifoso, questo nello sport ma proprio come atteggiamento nella vita.
      Non faccio il tifo per le LENR nè per Rossi, anche se credo che sarebbero una grande balzo in avanti per la scienza e l’umanità.
      Diciamo che, come spesso accade di tifare per la squadra più debole, adesso faccio il tifo perchè l’e-cat funzioni e in particolar modo affinchè UNIBO, in un modo o nell’altro, faccia rimangiare accuse e sorrisini a diversa gente.

      Allo stesso tempo però, questo mio “tifo” non mi farà mai chiudere gli occhi e non mi spingerà a credere quello che mi fa comodo, come accade ai suoi tifosi laziali e romanisti.
      Per quanto mi riguarda è fuorigioco “quando arbitro fischia” e l’e-cat funziona quando sarà verificato sperimentalmente con tutti i crismi scientifici.

      • Giancarlo ha detto:

        Erano due discorsi diversi quello della serietà della presentazione e del tifo. Forse dovevo separarli con una riga. Il tifo lo liquido subito, serviva solo a mettere in evidenza che stiamo ragionando più su sensazioni e desideri proiettati all’esterno che su dati di fatto che non esistono, con poca critica di noi stessi. In entrambi i campi.

        Per la serietà delle presentazioni volevo solo mettere in evidenza che ci sono dei livelli minimi di credibilità da rispettare, altrimenti esponi il fianco a critiche inevitabili e sorrisetti fastidiosi. Lei lo ha letto il brevetto? Secondo Lei c’è scritto qualcosa di serio? Vuole che le mandi un brevetto che ho scritto io l’anno passato per un dispositivo enormemente più semplice e che comunque mi hanno contestato? L’ufficio brevetti è pagato con i soldi del contribuente (Le pare che meno di 500 € possano coprire le spese nei primi 4 anni?) e fa bene a respingere domande scritte in maniera immorale. Merkel e il francese mi hanno dato molto fastidio come italiano, ma i loro sorrisetti sono stati un inevitabile finale per una politica economica indecente del precedente governo. Rossi può raccontarci o non raccontarci quello che vuole, è un privato cittadino. Può darsi, e io me lo auguro, che i Professori di UniBo sappiano molto pù di quello che ci raccontano, in ogni caso non possono prenderci in giro, meglio zitti come Levi da un po’. Focardi, che non è UniBo ma lo è stato va in giro a raccontare del miracolo come fosse un venditore porta a porta dei prodotti di Rossi. Io capisco che aspiri al Nobel a coronamento di una luminosa carriera, ma non glielo daranno solo perché racconta che Rossi ha riscaldato la sua officina con l’ecat. Ci vorrebbero almeno una quindicina di formule sensate, di cui una almeno indichi da dove viene l’impulso iniziale, ci basterebbe la formula di una martellata ben assestata.

        Le sembra un discorso “negazionista”? Non può esserlo, l’analisi non è neppure cominciata. Lei punta di là?

      • Cataflic ha detto:

        @ Francesco
        Ma che prova vuoi? Ti rendi conto che tutte le prove fatte finora sono dei de prufundis per l’e-cat?

        • Francesco ha detto:

          Ah già…dopo le dichiarazioni dialto livello e circostanziate di Randi, che hanno modificato dell’1% la mia idea riguardo l’e-cat, dopo questa precisa e aristotelica (ipse dixit) analisi di cataflic non posso che scalare un altro 0,0001%.
          Le mie (in)certezze vacillano.

    • Camillo ha detto:

      @Giancarlo

      riguarda tutte le LENR, anche se diversissime tra loro

      Questo è materia che dovrebbe essere meglio definita.
      L’acronimo LENR si riferisce a reazioni nucleari che dovrebbero avvenire a bassa energia di impatto, senza l’uso di un acceleratore.
      Se la definizione è corretta e completa, la storica ff di Fleischmann e Pons e la reazione di Focardi/Piantelli sono LENR. In fondo sono simili, perché non sono interazioni deboli.
      Le banche dati aggiornate con grande scrupolo non registrano alcuna reazione LENR, quindi, essendo state proposte da un quarto di secolo e avendo avuto tutto il tempo per essere provate, si può affermare che le LENR non fanno parte del patrimonio di conoscenze che è stato acquisito sulle reazioni nucleari. C’è chi spera che entro un altro quarto di secolo qualcuno riuscirà a dimostrare che le LENR esistono. Sperare non è ancora proibito.
      Abbiamo visto con Alby che anche le reazioni nucleari che richiedono un’interazione debole non sono mai state realizzate dall’uomo. La più semplice di tutte, la pp, porta alla formazione di un pione positivo, non di deuterio. Mancando il positrone, manca il neutrino, necessario per la conservazione del numero leptonico.
      Se l’energia di collisione aumenta, si formano sciami di particelle più o meno elementari. Queste interazioni però non sono descritte come reazioni nucleari. Fanno parte della fisica nucleare dura. Si cambia decisamente passo. Le reazioni nucleari possono essere scritte come una reazione chimica; i prodotti delle interazioni ad alta energia non sono prevedibili.
      Il fatto che la pp avvenga sul Sole significa solo che non è impossibile ma solo improbabile. Tale improbabilità è provata in concreto dal fatto che il Sole non esplode ma “brucia”.
      Alby, che è diventato esperto di reazioni nucleari (purtroppo gli “esperti di reazioni nucleari” sono solo esperti in consultazione di banche dati; nessuno di noi è in grado di realizzare una reazione nucleare) può continuare a cercare materiale su reazioni che abbiano i neutrini come attori. Troverà conferma che la sezione d’urto di tali reazioni è estremamente bassa.
      In realtà non troverà una sola reazione dove i neutrini sono presenti. Una conferma da parte sua sarebbe gradita. In questo modo ci liberiamo di Widom, Larsen, Bushnell e di altri presunti domatori di neutrini.
      Come vedi, comunque si considerino, le reazioni nucleari sono materia solo per pochi specialisti che abbiano a disposizione strutture costose e dedicate. E’ difficile che una reazione nucleare sia stata realizzate a Bologna in Via dell’Elettricista, nonostante Focardi sia convinto che invece sì, ci sono riusciti (dichiarazione al TED).
      Ho notato che più gli sperimentatori sono inesperti, più credono che le leggi della chimica e della fisica siano aggirabili. Rossi, filosofo, è convinto di avere ottenuto una reazione nucleare nel suo pentolino.

      • Alby ha detto:

        @ Franchini
        <Alby, che è diventato esperto di reazioni nucleari…
        Mi scappa da ridere…comunque…stiamo al gioco…a patto della Sua supervisione (per via delle bischerate che mi possono scappare).

        <può continuare a cercare materiale su reazioni che abbiano i neutrini come attori.
        Con questa non perdo tempo. NOT FOUND.

        Per la pp posso offrirle questa cross section
        http://dc465.4shared.com/img/9foD6hbW/s7/0.577284633253268/1-H-1.

        • Camillo ha detto:

          E’ quello che avrei trovato io.
          Come vede, la reazione avviene ad energie di impatto spaventose e comunque non è una interazione debole, dato che uno dei prodotti di reazione è un pione positivo. E’ la conferma che nessuno sulla Terra riesce a provocare una reazione nucleare che comporti un’interazione debole. E pensare che questa reazione dà inizio al ciclo di Bethe sul Sole.
          Questo toglie ogni illusione a Widom e Larsen. Si può cercare fino a domani, ma non troverà alcuna reazione dove figuri una neutrino come reattivo o come prodotto di reazione.
          Almeno in questo Francesco ammetterà che una banca dati serve. Abbiamo potuto scandire tutte le reazioni nucleari dalle prime fino al 2 novembre. Siamo sufficientemente sicuri? Se Francesco ne trova una si guadagna un caffé corretto da me e un bacio dalla Dea della caccia.
          Grazie per la collaborazione.

  233. Camillo ha detto:

    @Francesco

    Speriamo che il tempo sia veramente galantuomo.

    Con questa formuletta si perde solo tempo, scusi il facile gioco di parole.
    Il tempo è già stato ampiamente galantuomo con ff o LENR che dir si voglia. Non figura una sola LENR nelle banche dati. Come scrive Cataflic, che altre prove servono dopo un quarto di secolo? Dobbiamo tutti controllare di persona in garage, come fa Rossi?
    I contatti con il mondo scientifico si tengono attraverso i trattati e le banche dati. Conosce altri strumenti? E’ necessario ogni volta verificare che la prima legge della dinamica è una cosa seria o dobbiamo ogni volta metterla in discussione?
    Perché si possa dire che il tempo è galantuomo, dobbiamo aspettare ancora un anno, due? Anche allora ci sarà il saggio che ripeterà la formuletta “il tempo è galantuomo” e si rimette ad aspettare fiducioso, deplorando l’impazienza degli altri.
    E’ come pretendere che Bertoldo trovi l’albero giusto al quale essere impiccato.
    Giudichiamo con gli strumenti di cui disponiamo oggi; non possiamo sospendere il giudizio a tempo indeterminato, in attesa che intervenga un deus ex machina o un coboldo benefico.
    Con Rossi in particolare il tempo è stato ampiamente galantuomo. Dal 14 gennaio è trascorso quasi un anno e siamo qui esattamente come allora a chiederci se il mammozio è carne o pesce. Non si è troppo audaci se si considera che il mammozio è appunto un mammozio.
    Campari vorrebbe arrivare alla prossima estate.
    Ma Campari, Braga, Capiluppi sono bolognesi.

  234. Francesco ha detto:

    @Franchini
    “Ricordo che in un certo momento della mia vita ho dovuto giurare di comportarmi in modo da non creare danno di immagine all’Ente di Stato che mi impiegava.”

    A parte il fatto che ci sono Enti ed Enti…e sappiamo bene che alcuni hanno regole molto “particolari”.
    In ogni caso se un individuo, che anche avesse effettuato il giuramento che dice lei, dovesse mancare di rispettarlo, la responsabilità e le conseguenze sono sue e solo sue.
    Se qualcuno le volesse addossare all’ente di appartenenza, ripeto ancora è in malafede o superficiale.

    Il motivo è molto semplice.
    Una qualunque istituzione non può “controllare” ogni suo “iscritto” e ancor di più non può farlo per tutta la durata della sua vita. Se un appartenente ad un ente ad un certo punto “impazzisce” o perde le sue capacità, mi spiegate perché l’Ente ne dovrebbe essere accusato?

    Voi credere che solo l’aver firmato un contratto con il quale riceveranno dei soldi per poter sperimentare un fenomeno che potrebbe cambiare il mondo, mette in cattiva luce l’UNIBO.
    Ma non capite che questa considerazione vale solo nelle teste di chi paragona le LENR agli “asini che volano” e alla “luna di formaggio”.
    A parte che a livello puramente teorico ho cercato (vanamente) di mostrare che non è così, ma anche a livello pratico non è così, visto che molti nel mondo studiano da 20 anni, più o meno in silenzio, la FF.

    Se il vostro ragionamento valesse, anche solo lontanamente, noi che dovremmo fare riguardo, per esempio, al MIT?
    Poiché al suo interno c’è un ricercatore che studia la FF, dovremmo ribattezzare il MIT con MINC o magari con MIT (Massachusetts Institute of Torrone)?

    E’ una stupidaggine colossale, e mi meraviglia molto che non lo capiate.

    • Camillo ha detto:

      Se il vostro ragionamento valesse, anche solo lontanamente, noi che dovremmo fare riguardo, per esempio, al MIT?
      Poiché al suo interno c’è un ricercatore che studia la FF, dovremmo ribattezzare il MIT con MINC o magari con MIT (Massachusetts Institute of Torrone)?

      E’ una stupidaggine colossale, e mi meraviglia molto che non lo capiate.

      A noi interessa poco che Hagelstein appartenga al MIT. A noi interessa l’accoglienza che hanno gli studi di Hagelstein all’esterno del MIT, al loro impatto nel mondo scientifico. Può benissimo essere che l’attività di Hagelstein si inquadri nella politica di libera ricerca su cui tante volte ci ha intrattenuto Guglielmi. Ma è importante? A noi interessa sapere che esiste un ingegnere elettrico che si occupa di ff come hobby e che non riesce a produrre materiale convincente. Per adesso Hagelstein è come non esistesse. Poi può darsi che faccia progressi, ma ne dubito, perché dubito che un ingegnere elettrico abbia competenze nucleari di qualche utilità.

  235. Francesco ha detto:

    @Franchini
    “I contatti con il mondo scientifico si tengono attraverso i trattati e le banche dati. Conosce altri strumenti? E’ necessario ogni volta verificare che la prima legge della dinamica è una cosa seria o dobbiamo ogni volta metterla in discussione?”

    Ancora con questa storia.
    Ma lo capisce che le banche dati raccolgono solo quello che fino a quel momento è stato verificato?
    Un nuovo fenomeno non può esserci finché non è comunemente accettato.

    Secondo lei ogni qual volta si scopre qualcosa di nuovo bisognerebbe bocciarla perché non è già presente nelle banche dati? :O

    Mi fa piacere che parla della prima legge della dinamica.
    Se invece guardasse alla seconda, che per secoli è stata considerata intoccabile, si accorgerebbe che poi è stata “modificata” e ampliata dalla relatività. Anzi è stata sconvolta proprio nelle sue basi dalla relatività, pur continuando a valere (in modo approssimato) e a dare risultati assolutamente accettabili per la maggior parte degli utilizzi pratici.

    Bisogna sempre ricordarsi che la Scienza fornisce sempre dei modelli che non sono la realtà ma una descrizione (approssimata) della realtà il più accurata possibile con le attuali conoscenze. Modelli che valgono solo in ben precisi ambiti definiti dal livello di dettaglio con il quale si vuole ottenere tale descrizione.

    Se il livello di dettaglio, o le condizioni che lo definiscono cambiano, il modello può cambiare a volte anche in modo radicale, pur continuando a valere nelle altre condizioni.

    • Camillo ha detto:

      Ma lo capisce che le banche dati raccolgono solo quello che fino a quel momento è stato verificato?
      Un nuovo fenomeno non può esserci finché non è comunemente accettato.

      Assolutamente no. Si vede che non ha dimestichezza con la materia.
      La banca dati non giudica per niente un lavoro che mette a disposizione. Controlla solo che sia stato recensito come richiesto.
      Una banca dati che non tiene conto delle novità non servirebbe a nessuno, sarebbe un cimitero. Io ne consulto una aggiornata al 2 novembre; prima era aggiornata al 3 ottobre. Se si escludono le novità non ci sarebbe progresso, lo capisce?
      Lei crede davvero che al Brookhaven National Laboratory siano dei polli incapaci? Lo ha mai sentito nominare? Sa di che si tratta?
      Ma scusi, che cosa suggerisce in alternativa? Dovrebbero accettare i lavori di Focardi o di Hagelstein?
      Lei scorra l’elenco LENR di Jed Rothwell e si accorge immediatamente che deve recensire da solo gli articoli. Quell’elenco è perfettamente inutile. Contiene la cianfrusaglie rifiutate dalla normale peer review. Quelli vivono in un mondo scientifico parallelo e sono felici. Nessuno glielo impedisce. Si ritrovano in internet, da Krivit e su altre riviste virtuali del genere.
      Provi Lei a suggerire le modalità da seguire nella ricerca scientifica e nella diffusione delle conoscenze.
      Tutti noi ci siamo adattati di buon grado alla peer review. Suggerisca qualcosa di alternativo, che però non costringa a distinguere da soli le patacche dal materiale di qualità. Quante ore di lavoro dovrei bruciare?

      • Francesco ha detto:

        @Franchini

        Non c’è nulla da fare non ci intendiamo su questo punto.
        Non ho dimestichezza con le banche dati nucleari, e questo non l’ho mai negato, ma mi è molto chiara la funzione che hanno.
        Ho maggiore dimestichezza con il peer-review, per motivi lavorativi, e ho più volte detto che è uno strumento necessario.
        Non solo è necessario ma è molto più utile delle banche dati per valutare la bontà di una “novità” scientifica. E questo solo perché, come è logico che sia, le banche dati raccolgono solo quello che è già passato, probabilmente più volte nel caso di una “grossa novità”, per il peer-review.

        Ho anche più volte precisato, ma con lei è inutile perché torna sempre indietro sui suoi mantra, che non faccio alcuna fatica ad accettare e riconoscere che le LENR non hanno superato ancora in modo soddisfacente il peer- review, quindi figuriamoci la presenza nelle banche dati. Ma da questo orecchio lei proprio non ci sente.

        La divergenza di opinioni tra noi riguarda un altro punto.
        Lei (e altri insieme a lei) pensa che le LENR debbano essere considerate alla stregua della ricerca del moto perpetuo o del formaggio sulla luna o degli asini volanti.

        Io (e anche altri), pur non essendo affatto certo che le LENR siano reali (anche se più leggo articoli (non peer-reviewed) sull’argomento più credo che qualcosa di reale ci sia), non le associo assolutamente a scienza per deficienti.
        E questo con considerazioni generali che mostrano come non siano una assurdità assoluta perché potrebbero sì, violare delle leggi fin qui ritenute valide, ma violarle solo nel senso che ne richiederebbero una modifica o un ampliamento anche non troppo inverosimile. Modifiche che sono sempre avvenute e sempre avverranno nella storia e nel futuro della scienza.

        Ognuno valuti quale sia l’atteggiamento più saggio.
        Di certo, se ragionassimo tutti come lei, dovremmo cominciare a prenderci gioco, non solo di diversi ricercatori, ma anche di diverse istituzioni in giro per il mondo, che a suo dire starebbero studiando la dinamica del volo degli asinelli.
        E quindi non solo di Unibo.

        A mio parere per non risultare ridicoli e superficiali, si potrebbe al più avere a che dire qualcosa con il comportamento di alcuni singoli ricercatori nei confronti della vicenda e-cat. Forse gli si poteva richiedere maggiore “attenzione” nella esposizione della loro figura professionale.
        Ma nulla si può dire però ad UNIBO che al momento non ha espresso nessuna certezza ma sta semplicemente attendendo, nei termini di un contratto ufficiale, i tempi concordati per l’inizio della attività di ricerca.
        Vediamo cosa succede se il contratto non sarà rispettato o se lo sarà come si muoverà professionalmente l’UNIBO.
        Questa mania di esprimere (pre)giudizi non serve a nessuno, solo a screditare persone ed istituzioni senza alcun motivo concreto se non l’immotivata certezza che gli asini, (che qualcuno dice di aver visto dotati di robuste ali) non volano.

    • Camillo ha detto:

      @Francesco

      Secondo lei ogni qual volta si scopre qualcosa di nuovo bisognerebbe bocciarla perché non è già presente nelle banche dati? :O

      Mi fa piacere che Lei cada in questo equivoco, perché le mie risposte possono servire ad altri.
      La peer review da sempre giudicata necessaria per entrare in una banca dati non esclude le novità; anzi, sempre un articolo nuovo contiene interessanti elementi di novità.
      Bisognerebbe entrare in una fattispecie, per far capire qual’è il lavoro del recensore.
      Nel mio piccolo ho recensito il Rapporto 41.
      Quando ho letto che un gamma da 24 MeV rilascia tutta la sua energia agli elettroni d del palladio, non ho potuto evitare di mettere il fatto in evidenza. Ho anche messo in evidenza che i dati analitici erano passati attraverso un computer, erano per così dire di seconda mano. Ho messo in evidenza che gli AA hanno trascurato di cercare i neutroni e i gamma che normalmente accompagnano quel tipo di reazione.
      Ho infine messo in evidenza che nessun diagramma di stato considera possibile un rapporto Pd:H = 1.
      Gli altri cinque recensori, certamente più bravi di me, avranno trovato molte altre ragioni per non accettare la pubblicazione del lavoro. Di uno si sa perfino che si è rifiutato di fornire suggerimenti per aggiustare il lavoro. Bocciatura senza appello.
      Non so in che cosa sia specializzato, ma Le chiedo: in coscienza, Lei avrebbe lasciato passare il Rapporto 41? Considera che meriterebbe di entrare in una banca dati?
      Ecco in che cosa consiste la peer review. Ci evita di confrontarci con letteratura spazzatura.
      Credo che sia molto utile questo confronto, perché credo che Lei rappresenti l’opinione di molti. Per questo La ringrazio per incalzarci con tanta determinazione.

      • Francesco ha detto:

        @Franchini

        Ma lo ha letto il mio post precedente?
        Mi attribuisce esattamente l’opposto di quello che ho detto e a questo unto non posso pensare che sia “sbadataggine”.

        Mi piacerebbe davvero che un qualunque lettore legga in sequenza il suo post e il mio precedente e dica se non è vero che ha completamente ribaltato il significato di quello che ho scritto.
        Ma dubito che possa aspettarmi dalla maggior parte dei “nostri” lettori tanta onestà intellettuale.
        Sarebbe un piacere essere smentito.

  236. Francesco ha detto:

    @Franchini
    “Campari vorrebbe arrivare alla prossima estate.
    Ma Campari, Braga, Capiluppi sono bolognesi.”

    Mi meraviglia molto che proprio lei, che in tutti questi mesi si è autoeletto a difensore della onorabilità di UNIBO, usi questi concetti di così basso livello.
    Sono proprio questa tipologia di considerazioni che screditano UNIBO, senza contare che la questione e-cat non è ancora conclusa.
    O meglio non lo è per il mondo esterno, fatta eccezione per alcune menti elette di questo blog.

    • Livio Varalta ha detto:

      I “CANTAGALLI!” e gli “ENERGIA DA MATTI!” gli “OSSERVATORI” che non vedono un “TUBO!” non screditano l’Università.

    • Camillo ha detto:

      @Francesco

      concetti di così basso livello
      Era il solo modo per considerare il termine della prossima estate una colossale presa in giro accademica. Gli accademici prendono in giro con modalità accademiche; io preferisco il sarcasmo, una nobile figura retorica.
      Lei trova normale e accettabile quel termine temporale?
      Per me è assolutamente ridicolo e vergognoso.
      Per non dire che allora sarà tutto finito, ci può scommettere. Che altro può fare Rossi se non vendere davvero i suoi mammozi? Quanto potrà reggere in questo limbo che si è scelto?

  237. Camillo ha detto:

    @Francesco

    E questo solo perché, come è logico che sia, le banche dati raccolgono solo quello che è già passato, probabilmente più volte nel caso di una “grossa novità”, per il peer-review.

    Che senso ha scrivere “quello che è già passato”, se l’aggiornamento avviene ogni mese e se le LENR sono un concetto vecchio di 23 anni?
    Un articolo non può aspettare 30 giorni prima di essere esposto all’attenzione degli specialisti? Scorrere una banca dati significa aggiornarsi con più efficacia che passare in rassegna centinaia di riviste. Chi potrebbe permettersi di scorrere la letteratura mondiale su una singola reazione nucleare? Immagino che qualcosa di simile esista anche in altre discipline, in medicina per esempio.
    Lei non se ne rende conto, ma sta considerando le banche dati meno utili della lista di Jed Rothwell e delle periodiche segnalazioni del solerte Krivit.

    Ho anche più volte precisato, ma con lei è inutile perché torna sempre indietro sui suoi mantra, che non faccio alcuna fatica ad accettare e riconoscere che le LENR non hanno superato ancora in modo soddisfacente il peer- review, quindi figuriamoci la presenza nelle banche dati. Ma da questo orecchio lei proprio non ci sente.

    Ci sento e traggo le giuste conseguenza: le LENR non sono riuscite a passare il filtro in 23 anni. E’ una condanna a morte senza speranza di resurrezione.

    La divergenza di opinioni tra noi riguarda un altro punto.
    Lei (e altri insieme a lei) pensa che le LENR debbano essere considerate alla stregua della ricerca del moto perpetuo o del formaggio sulla luna o degli asini volanti.

    Indipendentemente da quello che penso, osservo che nessuno ha registrato le LENR, né le banche dati, né i trattati di chimica nucleare. Faccia un’indagine di persona e se ne renderà conto.

    Io (e anche altri), pur non essendo affatto certo che le LENR siano reali (anche se più leggo articoli (non peer-reviewed) sull’argomento più credo che qualcosa di reale ci sia), non le associo assolutamente a scienza per deficienti.

    Più che deficienti, direi incompetenti. Non le trovo da nessuna parte che non sia il solito Krivit, giornalista. Se i ff non pubblicano non esistono.

    E questo con considerazioni generali che mostrano come non siano una assurdità assoluta perché potrebbero sì, violare delle leggi fin qui ritenute valide, ma violarle solo nel senso che ne richiederebbero una modifica o un ampliamento anche non troppo inverosimile. Modifiche che sono sempre avvenute e sempre avverranno nella storia e nel futuro della scienza.

    Aspettiamo che avvengano queste modifiche, poi ne riparleremo. Se le modifiche consistono nei “tre miracoli” di Preparata e nelle teorie ad hoc di Hagelstein stiamo freschi. Ad Hagelstein hanno detto a muso duro che il suo lavoro presentato al DoE nel 2004 non avrebbe superato la peer review. Immagina con quanta cura lo aveva preparato? Falciato.

    Ognuno valuti quale sia l’atteggiamento più saggio.
    Di certo, se ragionassimo tutti come lei, dovremmo cominciare a prenderci gioco, non solo di diversi ricercatori, ma anche di diverse istituzioni in giro per il mondo, che a suo dire starebbero studiando la dinamica del volo degli asinelli.
    E quindi non solo di Unibo.

    Ora ci occupiamo di UniBO; mi limito a registrare dei comportamenti e delle affermazioni. Se Focardi e Levi sono UniBO, mi pare che ci sia qualche riserva da avanzare.

    A mio parere per non risultare ridicoli e superficiali, si potrebbe al più avere a che dire qualcosa con il comportamento di alcuni singoli ricercatori nei confronti della vicenda e-cat. Forse gli si poteva richiedere maggiore “attenzione” nella esposizione della loro figura professionale.
    Ma nulla si può dire però ad UNIBO che al momento non ha espresso nessuna certezza ma sta semplicemente attendendo, nei termini di un contratto ufficiale, i tempi concordati per l’inizio della attività di ricerca.

    Le critiche che sono rivolte a UniBO sono innanzitutto rivolte a Focardi, a Levi e a Ferrari, che fanno parte dell’organico. Poi sono rivolte alla sua incapacità (o riluttanza?) di esprimere un giudizio di merito, un giudizio sulla consistenza teorica del brevetto di Rossi. Se hanno bisogno di guardare la pancia del mammozio, segnaccio; evidentemente non sono attrezzati culturalmente.
    Vediamo cosa succede se il contratto non sarà rispettato o se lo sarà come si muoverà professionalmente l’UNIBO.
    Ormai è tardi anche per il pollice verso. Non serve la sapienza di Fermi per bocciare Rossi. Un intervento tardivo non serve a nulla.

    Questa mania di esprimere (pre)giudizi non serve a nessuno, solo a screditare persone ed istituzioni senza alcun motivo concreto se non l’immotivata certezza che gli asini, (che qualcuno dice di aver visto dotati di robuste ali) non volano.

    Il CICAP deve sapersi pronunciare in modo autonomo, senza affidarsi ad altri enti. Ricordi che sono socio del CICAP. Noi abbiamo l’incarico di individuare esempi di scienza farlocca e questo mi sembra un caso esemplare.

    • Francesco ha detto:

      @Franchini
      “Ora ci occupiamo di UniBO; mi limito a registrare dei comportamenti e delle affermazioni.”
      Giusto, dica solo quello che le fa comodo, come al solito. Non ha il coraggio di dire che anche il MIT e l’ENEA infangano la propria reputazione perché “ospitano” scienza spazzatura? Tra l’altro mettendoci anche fondi propri a differenza di Bologna che verrebbe pagata per farlo.
      A Napoli si direbbe: “Addò ver’ e addò cec'”

      “Se Focardi e Levi sono UniBO, mi pare che ci sia qualche riserva da avanzare.”
      Primo errore. Focardi e Levi non sono UNIBO al più fanno parte di UNIBO.
      E’ da questo nasce tutto il caos che state facendo.

      “Se hanno bisogno di guardare la pancia del mammozio, segnaccio; evidentemente non sono attrezzati culturalmente.”
      Giusto! Invece lei è attrezzato culturalmente per affermare senza ombra di dubbio che l’e-cat e ogni forma di LENR sono una bufala e non vanno nemmeno indagate.
      Ma che nella sua attrezzatura culturale ci sia anche un po’ di paragnosi?
      A questo punto potrebbe associarsi con il mago Randi.
      Ops…che sbadato ma lei già lo è…

      “Il CICAP deve sapersi pronunciare in modo autonomo, senza affidarsi ad altri enti. Ricordi che sono socio del CICAP. Noi abbiamo l’incarico di individuare esempi di scienza farlocca e questo mi sembra un caso esemplare.”
      Meno male che il CICAP non le da più ascolto, ha già fatto alcune figur(acc)e in passato.
      Probabilmente ha capito che prima di lanciare strali e ipse dixit può permettersi di aspettare qualche mese. In questo caso oltretutto non vedo da quali pericoli di questa eventuale scienza farlocca il CICAP ci dovrebbe “salvare” con tanta agitazione e fretta.

      • Camillo ha detto:

        @Francesco

        Primo errore. Focardi e Levi non sono UNIBO al più fanno parte di UNIBO.
        E’ da questo nasce tutto il caos che state facendo.

        Distinzione molto raffinata. Provi a immaginare che Focardi e Levi facciano una scoperta clamorosa, vede come fanno subito parte integrante di UniBO. Crede di avere reso un buon servizio a UniBO, con questa distinzione? Se persino Capiluppi afferma che si tratta di un argomento interessante, cosa sta a distinguere.

        Giusto, dica solo quello che le fa comodo, come al solito. Non ha il coraggio di dire che anche il MIT e l’ENEA infangano la propria reputazione perché “ospitano” scienza spazzatura?

        Certo che lo penso. E lo scrivo anche. Però, a differenza di UniBO, hanno reagito presto e con efficacia. Se si ricorda, Mallove fu allontanato dal suo incarico di portavoce del MIT proprio perché compromesso con la fusione fredda. Ci si buttò letteralmente a capofitto. Era radicale come Passerini. Si interessò anche al motore a energia orgonica di W. Reich, per dire il tipo. Non credo proprio che al MIT siano orgogliosi di lui. Non credo che in questo momento siano orgogliosi dell’Ing. Hagelstein, improvvisato esperto di reazioni nucleari, incapace di entrare in una banca dati con un solo lavoro sulla ff.
        Per quanto riguarda l’ENEA, Rubbia si è ritirato alla romana, senza salutare, senza commentare. Il gruppo del Rapporto 41 è stato sciolto alla chetichella, me ne sono informato io stesso presso l’ufficio stampa dell’ENEA. Non ci hanno più messo mano e mente.

        Ma che nella sua attrezzatura culturale ci sia anche un po’ di paragnosi?
        Niente di quella roba lì nella mia cultura, che cosa Le viene in mente? Se vuole quella merce si rivolga a Josephson e a Mallove. Da noi credo Rampado, Passerini, Bellegambe, quelli insomma che si rifanno al Taijitu e all’omeopatia.
        Qua si è proprio confuso, capita.

        [Il CICAP] Probabilmente ha capito che prima di lanciare strali e ipse dixit può permettersi di aspettare qualche mese.

        Bravo, aspetti qualche mese, quando abbiamo già detto tutto.
        A me risulta difficile capire da dove le viene tanta fiducia. E’ un esperto nucleare in incognito che ne sa una più del diavolo?

    • Giancarlo ha detto:

      @Francesco
      In gioventù cercavo i lavori che potevano essere la mia ispirazione o la mia concorrenza nella banca dati Inspec o nei Current Contens che naturalmente, essendo l’era dei dinosauri, arrivavano su carta e scendevano lungo i livelli gerarchici per cui i poveri tesisti li ricevevano con settimane di ritardo. Poi cominciarono ad arrivare i floppy, ne ho ancora nel box, poi internet. Deve essere stato questo percorso che ci rende diversi da coloro che ora cercano e trovano tutto DIY su google. Le nostre informazioni erano filtrate. L’uso migliore era la consultazione sperando che nessuno avesse già pubblicato quello che volevamo pubblicare noi. Poi veniva la peer-review del nostro articolo.
      Camillo, se posso interpretarlo, sta dicendo questo: se vedo un lavoro, prima consulto la banca dati per vedere se la reazione è nota e se sono stati pubblicati lavori. Se non è così mi allarmo e cerco di capire se è una reazione nuova. Ma se la reazione non è presentata nel lavoro o viola i principi di conservazione il lavoro diventa non accettabile. Se dico che l’implosione di una bolla è sufficiente a far fondere due nuclei, debbo trovare la formula matematica che mi permetta di ricavare l’energia rilasciata e poi verificare che sia sufficiente. Non ho la teoria? perfetto, metto in piedi un esperimento plausibile e faccio misurare ad altri il fumo che esce dalla pistola, neutroni, gamma, raggi X, prodotti di decadimento o trasmutazione. Io come scienziati li vorrei trovare e sono esposto alla self-deception. Meglio li misurino altri. Oppure faccio fare ad altri una prova calorimetrica decisa da loro, per la medesima ragione. Questo gli universitari lo dovrebbero sapere.
      Invece tutto è molto confuso. Nel primo brevetto di Piantelli, molto ben scritto, c’era fusione tra H e D. Ora, nei nuovi, non se ne parla più e c’è trasmutazione di quasi tutti i metalli di transizione in quasi tutti i metalli di transizione. A Lei sembra normale con lo stesso impianto sperimentale? A me dalla lettura è sembrato così, siccome come avrà capito ho una cultura scientifica ma in altro campo, magari mi sarò sbagliato, mi aiuti a capire dove.

      @Camillo
      un po’ di banche dati non nucleari le trovi in basso a questa pagina
      http://en.wikipedia.org/wiki/Inspec

  238. Giancarlo ha detto:

    Dear Patrick of Sidney:
    Actually, we have found a breakthrough with a primary fluid with wich the reactors remain stable when we make steam at 450 Celsius…
    warm regards
    A. R.

    Continuano le novità e i dettagli rilasciati inconsapevolmente da Rossi.
    L’e-cat è quasi pronto per la generazione elettrica.
    Lo schermo in piombo è lontano dal reattore altrimenti fonderebbe.
    L’effetto di magnetostrizione (Rampado mi corregga eventualmente) è escluso in quanto siamo sopra la temperatura di Curie.

    FYI

  239. Alessio Guglielmi ha detto:

    Caro Francesco, vorrei commentare due argomenti che lei ha sollevato.

    1) La ricerca sulle LENR. Da quel che capisco, in linea di principio e` possibile (ma molto improbabile) che, come dice lei, un qualche fenomeno che richieda un ampliamento delle nostre teorie le possa giustificare. Possiamo essere d’accordo, ma la cosa importa poco perche’ ne’ lei (credo) ne’ io (certamente) siamo esperti del campo.

    La cosa che pero` colpisce un ricercatore come me (e credo di parlare anche per altri) e` che dopo tanti anni di esperimenti i ricercatori delle LENR non siano riusciti a produrre lavori accettati dalle riviste importanti, e quindi dalle banche dati. Non solo, ma a quanto pare si tratta troppo spesso di lavori condotti male con articoli di pessima qualita`, indicativi di ricercatori poco scrupolosi. Ammesso che sia vero, come pare, questo dato sociologico dovrebbe insospettire lei tanto quanto insospettisce me. Il sospetto, ovviamente, e` che ci si trovi a che fare con persone tanto ambiziose quanto poco dotate. Purtroppo questa figura di ricercatore borderline esiste e non e` nemmeno tanto rara, come altri le potranno confermare.

    2) La responsabilita` dei ricercatori. Contrariamente a quello che lei afferma, i ricercatori afferenti a un’universita` hanno il dovere contrattuale di condurre le loro ricerche in modo etico. La definizione di cosa e` etico e il suo livello di dettaglio dipendono dall’universita` (non conosco il caso di Bologna ma posso cercare di informarmi). Senz’altro non e` etico proclamare alla stampa una scoperta se non e` stata almeno accettata da una rivista. Nel mondo anglosassone si richiede molto spesso la pubblicazione e non la semplice accettazione (infatti, se fa caso, la conferenza stampa avviene di solito il giorno di uscita della rivista con l’articolo). Esistono casi particolari, per esempio l’annuncio dell’esperimento sulla velocita` superluminale dei neutrini e` stato fatto su semplice technical report e seminario al CERN. In quel caso, pero`, i ricercatori non hanno detto che Einstein si e` sbagliato, piuttosto hanno detto che hanno fatto un esperimento importante, che non poteva passare inosservato, e hanno chiesto ad altri ricercatori di attaccarlo in ogni modo. Questo e` perfettamente etico e responsabile.

    Comunque, a parte la burocrazia e i doveri contrattuali, quello che conta davvero e` il motivo per cui la responsabilita` del ricercatore verso la sua istituzione esiste ed e` importante. Se vogliamo stare sul concreto, due motivi sono la possibilita` di reclutare ad alto livello e quella di ottenere fondi di ricerca (cose che non sono comunque tra loro scorrelate). Nessuno vuole lavorare in un’universita` screditata e incapace di attirare fondi a meno che non sia un cattivo ricercatore che non riesce a trovare posto altrove. La credibilita` e la reputazione sono tutto per un’universita`.

    Lei sbaglia anche quando dice che solo i superficali magari in malafede possono trovare qualcosa da ridire in quello che e` avvenuto a Bologna. Al contrario, sono i professionisti in buona fede che hanno piu` da lamentarsi. Per esempio io. Questo bel pasticcio dei fisici bolognesi rendera` per me un po’ piu` difficile collaborare con i loro colleghi logici di Bologna. Dovro` sperare che i revisori che dovessero giudicare un nostro progetto comune non si facciano influenzare dal caso Rossi. Non sara` facilissimo, perche’ costoro penserannno, come faccio io, che un’universita` con bassi standard etici abbia anche bassi standard di ricerca. Molto piu` di me, hanno diritto di lamentarsi tutti gli onesti e scrupolosi ricercatori e studenti di Bologna, e, se vogliamo, anche tutti gli italiani, perche’ questa storia ha il potenziale di colpire la reputazione di tutto il sistema di ricerca italiano.

    Ribadisco, a scanso di equivoci, che il problema non e` fare ricerca sulla fusione fredda, ma annunciare al mondo che la piu` importante scoperta della storia dell’umanita` e` stata fatta, senza sapere come, senza essersene accertati di persona, senza pubblicazioni, senza nient’altro che faccia tosta. E` peggio che dilettantesco, e` grottesco.

  240. cataflic ha detto:

    @Francesco
    seguendo il filo tracciato anche da Giancarlo, si parte dalle reazioni di base (quelle delle vituperatissime banche dati) e se ci sono evidenze sperimentali particolarmente appariscenti o si trovano a tavolino dei modelli fisico/chimici che governerebbero particolari transizioni di materiali sottoposti a condizioni inusuali, si cerca di capire perchè nell’esperimento si verifichino le energie che realizzano quelle reazioni(sempre quelle).Premettendo la buona fede iniziale:
    1) ci devono essere delle incontrovertibili evidenze, plurimisurate anche da terzi se l’anomalia è sperimentale
    2) se si parte dalla teoria, si deve costruire un costrutto fisico/matematico revisionato da terzi che non violi altre leggi

    Con le lenr si hanno sempre dichiarazioni fantomatiche, test condotti con superficialità, teorie in contrasto con i più elementari principi della fisica e si pretende che a partire dal nulla uno si muova per dirimere scientificamente le questioni…ma su quali basi?
    E’ un copione già scritto troppe volte, tanto da sembrare una puntata di Beautiful…grandi patemi , scene epocali e poi dopo 10 anni sono ancora al punto di partenza….mah??
    Se le evidenze non ci sono…cambiamo canale e lasciamo discutere le casalinghe di Voghera!

  241. GIANCARLO ha detto:

    Questo è interessante

    http://www.bbc.co.uk/news/science-environment-15876145

    apre le porte ma esclude che fino ad oggi qualcuno le abbia varcate, manca ancora un ordine di grandezza.

    • GIANCARLO ha detto:

      Per precisare meglio, la cavitazione con produzione di fotoni mi è stata raccontata dal Prof. Daniele Sette che è stato primo mio maestro e poi dirimpettaio nello stesso istituto di ricerca. Negli anni ’50 era un acustico che giocherellando un po’ in laboratorio aveva visto della luce. Fu una delle cose che gli permise di andare rapidamente in cattedra, perché la descrisse bene. Sono passati più di 50 anni e la cosa come vedete ancora ci meraviglia ed è abbastanza inesplorata. I fotoni hanno il vantaggio che si vedono (alcuni). Quelli che non si vedono occorre misurarli, SENZA LASCIARE DUBBI. Poi se dobbiamo aggiornare il numero di stati della materia e registrare fusioni nucleari inconsuete lo facciamo. Con gli strumenti però, non parlandone al bar; perché ci chiamate negazionisti? Finché uno mi racconta che spezza il Fe in 2 x Al e un altro invece ottiene C + O, non mi lascio convincere.

      • Andrea Rampado ha detto:

        Sonoluminescence:
        The effect was first discovered at the University of Cologne in 1934 as a result of work on sonar. H. Frenzel and H. Schultes put an ultrasound transducer in a tank of photographic developer fluid. They hoped to speed up the development process. Instead, they noticed tiny dots on the film after developing and realized that the bubbles in the fluid were emitting light with the ultrasound turned on. It was too difficult to analyze the effect in early experiments because of the complex environment of a large number of short-lived bubbles. (This experiment is also ascribed to N. Marinesco and J.J. Trillat in 1933, which also credits them with independent discovery). This phenomenon is now referred to as multi-bubble sonoluminescence (MBSL).

        Le ho linkato un po di materiale “interessante” nella mia risposta precedente, putroppo è finita in moderazione, spero la sblocchino.

        • Camillo ha detto:

          Mi scusi Rampado, non so assolutamente perché ogni tanto qualcuno va in moderazione. Questo blog è di una tranquillità totale, per fortuna di tutti.
          A risentirci.

        • Andrea Rampado ha detto:

          La ringrazio prof., penso che il problema sia dovuto al numero elevato di link che ho copiato e incollato.
          Grazie ancora.

    • Andrea Rampado ha detto:

      A fine 2004 scrivevo:
      http://forum.promiseland.it/viewtopic.php?t=2851

      Forse alla fine di quest’anno scriverò un nuovo capitolo.

      • Giancarlo ha detto:

        C’è da dire che Putterman è coerente: è dal 2004 che va ripetendo

        Professor Putterman is emphatic: “We have not yet succeeded – no-one has yet succeeded – in generating nuclear fusion inside these bubbles. However, we’re looking around for that trick that could boost our parameters by a factor of 10, to get it to the region of fusion.”

        Io mi ero entusiasmato per i risultati riportati su IEEE Spectrum May 2005, ma anche lì l’anno dopo il tizio è stato accusato dalla sua stessa università di aver imbrogliato un po’ sui risultati.

        Comunque incrociamo le dita, se son rose fioriranno. Volevo comprare un reattore di quelli messi a disposizione sin dal 2004 ma mi pare di aver capito che vendono solo alle università per ricerca.

        • cataflic ha detto:

          se non altro la scienza che sta dietro queste fusioni è nota ed è quella delle sezioni d’urto standard.Quella che non è nota è l’energia massima ottenibile con questo tipo di sistemi.

  242. Camillo ha detto:

    @Francesco

    Mi fa piacere che parla della prima legge della dinamica.
    Se invece guardasse alla seconda, che per secoli è stata considerata intoccabile, si accorgerebbe che poi è stata “modificata” e ampliata dalla relatività.

    Il caso che cita è molto importante, perché dimostra come sia facile l’affermarsi di idee nuove, addirittura rivoluzionarie, quando sono esposte secondo i criteri richiesti dalla buona prassi scientifica. Si dice che Einstein e Planck siano stati i più fini e chiari espositori delle loro dottrine, ma in ogni caso non incontrarono ostacoli a pubblicare. Solo Fermi ebbe una piccola difficoltà quando si occupò della forza debole. Lo credo: introdurre una nuova particella e una nuova forza in un periodo in cui si cercava la Massima Semplificazione appariva sconcertante. Ci riuscì alla seconda presentazione, dopo modifiche minori.
    Lei non deve temere: un articolo bene scritto entra a disposizione di tutti nel giro di un mese. Però accetti anche il rovescio della medaglia: se una dottrina viene ripetutamente respinta, significa che è bacata in qualche parte. Se non accetta che il Rapporto 41 non poteva essere pubblicato, avrà sempre un atteggiamento rancoroso verso i revisori, che non è giusto.
    Io spero di offrire una buona dimostrazione di realismo, affidandomi alle banche dati e ai trattati. Nella mia generazione nessuno si sarebbe mai sognato di cominciare un lavoro sperimentale senza farlo precedere da una ricerca bibliografica massiccia, tanto estesa quanto lo consentivano i mezzi di allora, che erano sostanzialmente i Nuclear Science Abstracts, i Chemical Abstracts, lo Gmelin, il Beilstein, peraltro costosissimi. Da noi c’erano solo le prime due collezioni, per il resto si doveva andare all’Università. Molto tempo era impiegato in queste attività di “posizionamento e inquadramento” della ricerca.
    Insomma, non riesco a concepire che si possa studiare o impostare una reazione nucleare senza avere sostenuto un esame specialistico e senza consultare una qualsiasi banca dati dedicata a quella materia. Mi fa piacere sentire che per Giancarlo è la stessa cosa. Nel nostro mestiere si cresce sulle spalle degli altri. Noi dobbiamo essere grati a una quantità di persone.
    Per un periodo a Saluggia ho fatto dell’analisi per attivazione neutronica (ai tempi di Malvano, Zimmer, Rossi e altri). Eravamo costretti a servirci della sezioni d’urto di cattura neutronica radiativa fatte da altri in altri paesi. Così si fa ricerca. Si legge come matti, si consultano le banche dati, si lavora.

  243. Francesco ha detto:

    @Guglielmi, Franchini etc…

    Vorrei rispondere davvero, ma proprio non ce la faccio.
    Qui diciamo: “e purp si fann’ cocr’ nell’acqua loro”.

    Probabilemnte Franchini puntava proprio a liberarsi di me, ma forse facendo in modo da farmi spazientire e sbottare per l’atteggiamento scostante e irritante che ha nei miei confronti modificando il senso di quello che dico o parlandomi come se si stesse rivolgendo ad un bambino diversamente dotato.

    Ma con me non attacca, non otterrà una reazione maleducata, al più mi stufo come è accaduto in passato e come accade adesso.

    Magari più in là ci si risente ora mi vado a mangiare un bella pizza con la mia ragazza.

    Saluti.

    • Camillo ha detto:

      @Francesco

      Magari più in là ci si risente ora mi vado a mangiare un bella pizza con la mia ragazza.

      Questo è davvero molto carino. Alla fine della disputa si torna alle nostre donne. Su questo siamo tutti d’accordo.
      Proprio questa sera ci siamo fatti la pizza e l’abbiamo mangiata accompagnandola con il cabernet fatto in casa, ancora giovane e frizzante. Sembravamo Filemone a Bauci.
      La prossima settimana in casa saremo di colpo in nove e ci sarà qualche complicazione nel trattamento dei dati. E’ meglio se Lei si occupa della sua ragazza almeno fino a domenica prossima.
      Ohè, ragassi, non si vive mica solo di fusione fredda. Sotto coperta si possono realizzare fusioni tiepide di maggiore soddisfazione, come consiglia Diana cacciatrice (l’avete vista? che ragazzona potente! Peccato che non mi ama).
      Mi saluti la Sua ragazza che considero fortunata.

      • Valeria ha detto:

        Uè, Camillo!
        Mica mi consumerà la sua scheda video a forza di “passare e ripassare”?!
        Un po’ di contegno, orsù!

        P.s.: mi sto esercitando all’Amore incondizionato, nella buona sostanza sono già un pezzo avanti: non ho mai odiato nessuno.

        • Camillo ha detto:

          Mi fa venire in mente che potrei cominciare la giornata ripassandoLa. Ho messo il video tra i preferiti, per fare prima. Ha qualcosa d’altro per arricchire la gamma?

        • Valeria ha detto:

          Sì. Ne ho uno del mio primo giorno all’asilo, grembiulino rosa e il mio fedele cestino di paglia con la merenda preparata da mamma…Credo fosse panino all’olio con prosciutto crudo

        • Valeria ha detto:

          …o forse pizza e ricotta?
          Ne andavo matta…

        • Camillo Franchini ha detto:

          No, sono molto più interessato alla versione attuale, la ragazzona di aspetto e di atteggiamento tosti.
          Non Le piacerebbe tenere i capelli fluenti fino alle spalle, quelli che riempiono le dita aperte a pettine?

        • Valeria ha detto:

          CAMILLO….e chi ce l’ha?
          io ho i capelli ricci e non lunghi (medi)
          se ci passo le mani a pettine, ME LI STRAPPO!
          Mi posso sforzare, ma il risultato non cambia. Anche con la mia forza del pensiero creativo, che ad oggi cerco di applicare più proficuamente in altre direzioni.
          ehehe….:-)

    • Giancarlo ha detto:

      @Francesco
      Ora è tardi e vado a letto, però domani Le scrivo, anzi ti scrivo, visto che esci per una pizza con la ragazza e io invece ci vado con la terza moglie e un bel po’ di figli. Io ti stimo e penso che il blog guadagni dalla tua presenza. Buona notte

  244. Camillo ha detto:

    @Tutti

    Dopo 776 messaggi, ritengo opportuno cambiare pagina. Da questo momento si ricomincia con “fusionefredda2”
    A presto

  245. Pingback: Apparato Rossi - Focardi? Verita o bufala? SECONDO VOLUME - Pagina 18

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